Introduzione Gianmario
Borio / Serena Facci, Quarant'anni dopo... Una musicologia pluralistica per
il rock britannico
Il paesaggio culturale
John
Covach, L'estetica hippie: posizionamento culturale e ambizioni musicali nel
primo progressive rock Franco
Fabbri, "Non
al primo ascolto." Complessità progressiva nella musica dei gruppi
angloamericani, 1960-1967
Veniero
Rizzardi, Il rock e l'autocritica del compositore Nuovi
strumenti e nuove tecnologie Christophe
Pirenne, Romanticismo vs economia: le tecnologie e lo sviluppo del progressive
rock Lelio
Camilleri, Loop, trasformazioni e spazio sonoro Laura
Leante, Aspetti multimediali dell'esibizione concertistica Tecniche
compositive Mark
Spicer, Foxtrot dei Genesis Allan
Moore, Octopus dei Gentle Giant Vincenzo
Caporaletti, Third dei Soft Machine Poesia
e canto Dai
Griffiths, Musica memorabile, parole trascurabili? I dilemmi della canzone
del progressive rock inglese tra underground e mainstream, circa 1972
Roberto
Agostini / Luca Marconi, Voce, melodia e parole nel primo progressive rock
inglese
Workshop: Le procedure compositive
nei gruppi progressive rock Chris
Cutler (Henry Cow) Hugh
Hopper (Soft Machine) Toni
Pagliuca (ex Orme) Tavola
rotonda: Le procedure compositive all'incrocio tra i generi Mario
Garuti, Come angeli annoiati Maurizio
Pisati, Insegnare e segnare utopie Nicola
Sani |