Sistematica e distribuzione | di F. Barbagli | Indietro | Indice | Avanti |
Sistematica I Cetacei appartengono al subphilum dei Vertebrati e alla classe dei Mammiferi. A seconda della presenza o assenza dei denti, le specie attualmente viventi sono divise in due sottordini: gli Odontoceti e i Misticeti. Un terzo sottordine, gli Archeoceti, raggruppa le forme primitive, oggi estinte, che vissero nell’Eocene e nel Miocene. Gli Odontoceti sono ripartiti in sei famiglie che comprendono una settantina di specie. Alla famiglia dei Platanistidi appartengono 4 specie proprie di alcuni fiumi dell’Asia e del Sudamerica ed una che vive nelle acque marine della costa orientale dell’America latina. Ripartiti in quattro generi, sono i più primitivi tra i cetacei viventi. Solo due specie costituiscono la famiglia dei Monodontidi diffusa nelle gelide acque dell’Antartico: il beluga, che in età adulta è l’unico cetaceo completamente bianco, ed il narvalo, caratterizzato dal peculiare dente incisivo superiore che fuoriesce dal muso e può raggiungere la lunghezza di tre metri. I Fiseteridi, in grado di compiere profonde e prolungate immersioni, sono costituiti da due specie di cogia e dal capodoglio che con la sua lunghezza, che può raggiungere i 18 metri, è in assoluto l’Odontoceto più grande. Gli Zifidi, con 5 generi ed una ventina di specie, sono i cetacei meno conosciuti, perché vivono lontano dalla costa e in acque profonde. Alcune forme non sono mai state osservate e sono note solo per reperti osteologici trovati spiaggiati. La famiglia dei Delfinidi è la più numerosa tra tutte quelle dell’ordine. Comprende oltre trenta specie anche molto distinte tra loro nell’aspetto; sono i cetacei più conosciuti e ne fanno parte, oltre al delfino comune e al tursiope, l’orca, i globicefali e le stenelle. vato dal greco, significa “cetacei con i baffi”, con chiaro riferimento ai fanoni. Comprende gli animali più grossi ed è composto da tre sole famiglie per un totale di 11 specie. I Balenidi hanno la peculiarità di essere privi della pinna dorsale, ad eccezione della caperea, la specie di minor dimensioni, che possiede una pinna marcata. Ne fa parte la balena della Groenlandia che, a parità di lunghezza con gli altri, è ritenuto il cetaceo più pesante. Questo gigante vive esclusivamente nell’Artico e possiede un pannicolo adiposo spesso fino a 70 centimetri, per far fronte alle basse temperature. Una sola specie costituisce la famiglia degli Escrittidi, si tratta della balena grigia, caratterizzata da una bassa gobba al posto della pinna dorsale. I Balenotteridi sono la più numerosa famiglia del sottordine che vanta specie di grandissima mole tra cui la balenottera azzurra, il più grande animale vivente, che può anche raggiungere i 33 metri di lunghezza e le 190 tonnellate di peso. Vi è ascritta anche la balenottera comune (il cui nome scientifico physalus deriva dal greco soffiare) presente anche nel Mediterraneo e caratterizzata dalla pigmentazione asimmetrica della testa. Distribuzione I Cetacei sono diffusi in tutti gli oceani e in tutti i mari. Alcune specie come la balenottera comune e l’orca sono cosmopolite, mentre altre sono proprie di un certo tipo di ambiente. Il narvalo e il beluga ad esempio vivono soltanto nelle regioni polari o circumpolari mentre quasi tutte le stenelle prediligono le acque tropicali e subtropicali. Alcune forme poi hanno una distribuzione limitatissima: è il caso di alcuni delfini di fiume quali il lipote e il platanista dell’Indo e, fra le specie marine, della focena del Golfo di California, il più piccolo fra tutti i cetacei, che vive soltanto nella parte settentrionale del Golfo da cui prende il nome. Non è tuttavia facile stabilire l’areale di distribuzione di molte specie, perché conosciute per un numero troppo esiguo di segnalazioni. Nel Mediterraneo sono state sicuramente segnalate diciannove specie, delle quali sette di sola comparsa accidentale. |
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