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In Italia l’epidemia
influenzale riguarda circa 10 milioni di persone per
anno sfiorando una incidenza del 17,2 per cento. Di
fatto lo scenario epidemiologico è caratterizzato da
lunghi periodi interpandemici, il cui intervallo è
fortemente variabile nell’arco di un secolo. Le
ultime grandi pandemie sono cadute negli anni 1918,
1957 e 1968. Tale andamento non è casuale, ma
dipende dalla circolazione di nuove varianti virali
di uno dei tre virus influenzali umani e
precisamente il virus dell’influenza A. Ogni
pandemia corrisponde quindi alla comparsa di virus A
modificati nella loro struttura antigenica e contro
di essi la popolazione risulta sprovvista di
anticorpi protettivi. La circolazione dei virus
influenzati è sottoposta fin dal 1950 a stretta
sorveglianza da parte dell’Organizzazione Mondiale
della Sanità con una rete di laboratori nazionali
distribuiti in tutto il mondo in grado di isolare
rapidamente il virus a diffusione interumana per
poter allestire appropriati vaccini da proporre alla
popolazione. La attuale concomitanza tra
circolazione di virus influenzali umani e l’epidemia
di influenza aviaria fa tenere alta la vigilanza per
un potenziale rischio pandemico. Sorvegliare il
fenomeno è una necessità che adeguatamente compresa
dagli addetti ai lavori in campo sanitario può
essere trasmessa alla popolazione generale senza
inutili allarmismi. Con tali finalità il corso è
utile per i farmacisti e rientra nell’obiettivo
nazionale indicato “Educazione Sanitaria”. Il
farmacista in questo campo può davvero avere un
ruolo di educatore sanitario ed essere un valido
aiuto nell’informare i pazienti su vaccini, modalità
di somministrazione, modalità di conservazione,
rapporto rischio/beneficio, categorie di pazienti
per i quali è consigliata la vaccinazione, efficacia
terapeutica preventiva o curativa degli antivirali
attualmente in commercio in Italia. Spesso i clienti
chiedono consiglio anche al farmacista
sull’opportunità di vaccinare i bambini e qui, senza
invadere il campo medico, il farmacista dovrebbe
conoscere quali sono gli orientamenti di medici di
base e di pediatri, lo stesso dicasi per le
vaccinazioni nell’anziano.
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