Motivazioni [Interazioni tra Farmaci]
Motivazioni del Corso
Il corso è rivolto a farmacisti territoriali professionisti che si pongono come referenti scientifici per la corretta informazione su associazioni farmacologiche.
Il problema delle interazioni tra farmaci da sempre riveste estrema importanza soprattutto alla luce dei possibili effetti negativi che da esse possono originare. L’allungamento della vita, con la conseguenza di una popolazione geriatrica in crescita, impone spesso trattamenti politerapici sia per la concomitanza di malattie croniche nell’anziano sia per l’eventuale trattamento di disturbi occasionali. Di recente sono stati riportati con grande clamore all’attenzione dell’opinione pubblica dai "media" ripetuti casi di interazioni tra farmaci con esiti sfavorevoli tali da indurre gravi effetti collaterali o da vanificare gli effetti farmacologici desiderati, ingenerando così nella popolazione una sorta di profonda diffidenza verso i farmaci in generale. Sono invece spesso sottovalutate le alterazioni di importanti effetti farmacologici che possono derivare da interazioni tra farmaci e alimenti o con l’impiego indiscriminato di prodotti naturali. D’altra parte molto spesso le associazioni tra farmaci sono ricercate ed utilizzate proprio al fine di aumentare l’effetto farmacologico desiderato e/o diminuire gli effetti collaterali /indesiderati che i principi attivi somministrati singolarmente possono presentare.
Il farmacista viene a trovarsi in una posizione ideale per esercitare un prezioso ruolo di consigliere, e deve ovviamente essere in grado di conoscere il meccanismo alla base di ipotetiche interazioni, sapere in quali fasi dell’azione farmacologica esse possono avvenire (farmacocinetica o farmacodinamica), riconoscere quelle che sono "potenzialmente pericolose" per il singolo paziente, consigliare razionalmente i farmaci da banco tenendo presente ogni altro trattamento concomitante con altri farmaci da banco o etici o con prodotti naturali, spiegare il "razionale" di associazioni utili al fine del trattamento delle patologie importanti o dei disturbi minori.
Nonostante il fatto che la grande varietà e vastità di interazioni possibili sia in vitro che in vivo non possa essere affrontata in modo esaustivo in un corso breve, in un approccio razionale pluridisciplinare verrà perciò posto l’accento su quelle interazioni che sono clinicamente rilevanti, che coinvolgono farmaci con Indice Terapeutico ristretto (e per i quali è facile che gli aumenti nelle concentrazioni plasmatiche riducano gli effetti benefici a spese di aumentati effetti tossici), verranno prese in considerazione esempi di interazioni sfavorevoli soprattutto nella fascia di popolazione, quella degli anziani, più spesso sottoposta a politerapie, verranno evidenziate le possibilità che il corredo genetico individuale influenzi le interazioni tra farmaci e verrà dato spazio alle interazioni tra farmaci cibi e prodotti naturali, quali i fitoterapici, con i quali i clienti spesso si autocurano.
Verranno anche evidenziate, con esemplificazioni, quelle interazioni che esitando in un potenziamento dell’effetto farmacologico con riduzione di effetti indesiderati possono venire efficacemente sfruttate in terapia.
Obiettivi del Corso
Il corso si propone i seguenti obiettivi:
  • fornire ai professionisti gli elementi essenziali per comprendere in quali delle fasi dell’azione farmacologica possono avvenire le interazioni tra farmaci, principi attivi di origine naturale e/o nutrienti
  • affrontare inoltre la tematica delle alterazioni di effetti farmacologici tra farmaci assunti in concomitanza alla luce delle differenze genetiche individuali
  • evidenziare con esempi emersi dal punto di vista clinico alcune significative interazioni che possono tradursi in danni per il soggetto, soffermandosi in particolar modo sulle interazioni tra farmaci da banco ed alcune categorie di farmaci etici
  • fornire esempi delle principali interazioni sfruttate in terapia per potenziare gli effetti farmacologici desiderati e/o ridurre gli effetti indesiderati dei singoli farmaci somministrati
  • far conoscere i rapporti rischio/beneficio di eventuali interazioni tra farmaci e prodotti fitoterapici di uso comune, o tra farmaci ed alimenti
Breve descrizione dei contenuti
Principi generali delle interazioni tra farmaci
Fasi dell’azione farmacologica in cui possono avvenire interazioni. Cenni su interazioni relative alla fase farmaceutica. La fase farmacocinetica, con particolare riguardo alle interazioni in fase di biotrasformazione. I concetti di induzione metabolica e di inibizione metabolica. Influenza del corredo genetico sulla risposta ai farmaci.
La fase farmacodinamica, in particolare le conseguenze adattative dell’organismo in seguito a trattamenti farmacologici cronici e la loro influenza sulle interazioni farmacologiche.
Interazioni farmacologiche potenzialmente pericolose
Verranno illustrate con esempi le interazioni clinicamente significative che possono portare ad una riduzione dell’effetto farmacologico o ad una sua esasperazione tale da potersi configurare come effetto tossico, con particolare riguardo a interazioni tra farmaci etici impiegati in terapie croniche, ad es. antipertensivi, con altri farmaci etici e farmaci da banco.
Interazioni tra farmaci proponibili in terapia
Verranno forniti esempi di trattamenti farmacologici razionalmente basati sull’impiego di più farmaci contemporaneamente e mirati all’ottimizzazione della terapia nel caso di malattie croniche e di comorbilità importanti, come spesso accade nell’anziano (es. associazioni tra farmaci antipertensivi, tra farmaci antidiabetici orali).
Interazioni tra farmaci e prodotti naturali
Verranno evidenziate le possibili interazioni tra farmaci e preparati fitoterapici di uso comune, fornendo, laddove reperibili, le prove certe delle interazioni stesse e la loro valenza clinica. Verranno trattate anche interazioni tra farmaci ed alimenti critici.