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Motivazioni [I MOLTEPLICI RUOLI
DELL’ACQUA ] |
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Motivazioni del Corso |
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Il corso è rivolto
a farmacisti territoriali, professionisti ai quali
spesso i clienti si rivolgono per avere informazioni
di carattere generale su argomenti che investono la
salute. L’acqua, e nello specifico le acque minerali
naturali verso le acque destinate al consumo umano,
non solo svolgono un ruolo importante
nell’equilibrio idrico salino dell’organismo ma
possono anche essere di valido aiuto nella cura,
nella prevenzione e nell’insorgere di recidive in
diverse patologie. Al fine di essere in grado di
fornire un valido consiglio professionale, il
farmacista deve quindi conoscere gli aspetti
terapeutici delle acque minerali e termali, nonchè
l’importanza e la valenza dell’acqua termale nella
formulazione di preparati dermocosmetici. |
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Obiettivi del Corso |
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Il corso si propone i seguenti obiettivi:
-fornire ai professionisti un inquadramento di base
sul ruolo svolto dall’acqua nei normali processi
fisiologici e descrivere le conseguenze dei fenomeni
sia di disidratazione che di iperidratazione.
-Esaminare le proprietà delle acque termali in
funzione del trattamento di patologie
gastroenteriche ed otorinolaringoiatriche.
-Descrivere il ruolo delle acque termali nei
processi cicatriziali.
-Delineare le proprietà principali delle acque
termali usate come base per la produzione di
cosmetici e fornire aggiornamenti in materia
legislativa nel settore di medicina termale.
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Breve descrizione dei contenuti |
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L'acqua come importante
componente fisiologica.
L’acqua è una molecola essenziale per la
vita e quantitativamente è il costituente principale
della cellula e dell’organismo umano, di cui
costituisce circa il 60%. L’acqua provvede a creare
l’ambiente fisico in cui avvengono tutte le reazioni
metaboliche e il mezzo tramite cui vengono eliminate
le scorie metaboliche. L’acqua è uno dei prodotti
finali dell’ossidazione dei nutrienti energetici, ma
la quantità così prodotta non è sufficiente a
coprire il fabbisogno giornaliero di un organismo.
L’acqua è pertanto un nutriente essenziale, oltre
che una buona fonte di sali minerali. L’organismo
umano non tollera variazioni del contenuto in acqua
superiori al 7%. La disidratazione determina
riduzione del volume del plasma sanguigno, per cui è
compromesso l’apporto di ossigeno e altri nutrienti
ai vari tessuti tra cui il cervello. Inoltre si
perde il controllo della termoregolazione e la
temperatura corporea sale. Anche la iperidratazione,
l’aumento patologico del volume dei liquidi
corporei, può risultare dannosa. Per mantenere
costante l’equilibrio idrico tra acqua introdotta e
persa concorrono due meccanismi principali: la sete
e la funzione renale |
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Le terapie idropiniche in
gastroenterologia.
In clinica l'utilizzo delle acque
minerali è assai ampio e si rapporta alle diverse
caratteristiche chimico-fisiche presentate dalle
acque minerali distinte in minimamente
mineralizzate, leggermente mineralizzate od
oligominerali e ricche di sali minerali. Le prime
hanno minor concentrazione assoluta di sali e quindi
presentano assorbimento gastrico assai rapido.
Determinando un rapido e marcato aumento della
diuresi trovano indicazione elettiva nella cura
della calcolosi urinaria. Le acque oligominerali
hanno azione diuretica, ma anche antispastica sulle
vie urinarie, soprattutto sostengono l'eliminazione
di azoto ed acido urico nelle urine. Le acque ricche
di sali minerali sono quelle che hanno le azioni
terapeutiche più note. Possono essere classficate in
bicarbonate, solfate, clorurate,
calciche,magnesiache, fluorate, ferruginose,
sodiche. A livello gastrico ed epatobiliare le acque
bicarbonate (soprattutto bicarbonato-calciche)
svolgono azione tampone sull'acidità gastrica,
accelerano lo svuotamento dello stomaco ed inducono
un effetto spasmolitico sulle vie biliari risultando
particolarmente utili nelle forme discinetiche. Le
acque clorurate svolgono
azione equilibratrice sull'attività intestinale in
genere.
Anche le acque calciche hanno azioni analoghe alle
acque bicarbonate. Le acque ferruginose possono
essere indicate come coadiuvanti delle terapie
specifiche dell'anemia. Verranno illustrate
l'indicazione e le modalità d'azione delle diverse
acque nelle principali forme gastroenteriche. |
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I processi cicatriziali e le
acque termali.
Si definisce cicatrice il tessuto neoformato per
riparare una soluzione di continuo da qualsiasi
causa prodotta e cicatrizzazione l’insieme dei
fenomeni reattivi che conducono alla riparazione.
Esistono due modi per cui la ferita può
cicatrizzare: per prima o per seconda intenzione..
Cicatrizzazione per prima intenzione: è tipica delle
ferite con margini netti, e bordi spontaneamente o,
con delle suture riavvicinabili. Nel processo di
guarigione è molto attiva la produzione
fibroblastica mentre è scarsamente presente
l’attività essudativa. Il sottile spazio compreso
tra i margini della ferita viene riempito dal
plasma, dai leucociti e dei macrofagi. Quindi
seguendo il reticolo di fibrina, i fibroblasti
gettano i loro ponti riavvicinando i due lembi della
ferita. Si formano nuovi vasi sanguigni e linfatici
che contribuiscono alla formazione di tessuto
giovane connettivale che poi regredendo da luogo
alla vera e propria cicatrice. Cicatrizzazione per
seconda intenzione: è tipica delle ferite
lacero-contuse che presentano margini frastagliati,
necrotici, ecchimotici, con perdita di sostanza
cutanea, complicate da suppurazioni od ematomi. La
riparazione procede lentamente dal basso e sui bordi
con ricca neoformazione di vasi sanguigni ed intensa
attività fibroblastica (tessuto di granulazione). In
questa fase la ferita assume le caratteristiche di
una piaga. La guarigione di un ferita di seconda
intenzione è molto lenta e dipende dall’estensione,
dallo stato generale del paziente e della flogosi.
Terminato il processo riparativo, la cicatrice che
ne consegue è talvolta poco accettabile
esteticamente: può complicarsi in cheloide in cui i
margini della cicatrice non si arrestano ai piani
cutanei ma tendono a continuare dando luogo ad una
formazione fibrosa che supera i confini
dell’originale ferita. Esiste quindi a questo tipo
di patologia un approccio squisitamente “medico”,
focalizzato alla risoluzione della ferita, ed uno
“sociale”, in quanto la non ottimale cicatrizzazione
può portare al difficoltà inter-relazionali ed a
malessere esistenziale. Diverse sono le proposte di
intervento terapeutico nel processo cicatriziale.
Esso infatti si avvale di numerosi farmaci delle più
varie formulazioni (naturali e sintetiche) e che
agiscono a differenti livelli. Dal retinolo (che
stimola la proliferazione e differenziazione
cellulare) all’acido ialuronico (che stimola i
fibroblasi a produrre collagene) ai gel a base di
silicone (che proteggono la parte lesa e la
mantengono umettata) Anche l’utilizzo di acque
minerali in tale ambito può avere una sua
applicazione. Se infatti l’attività delle acque
minerali sulle malattie dermatologiche è ormai ben
delineata, non altrettanto scontata e/o nota appare
la capacità delle stesse acque di interagire con il
processo cicatriziale pur esistendo una ampia
casistica e una tradizione di utilizzo delle loro
proprietà cicatrizzanti che risalgono a più di 2000
anni fa.
L’acqua termale per il
trattamento delle patologie otorinolaringoiatriche.
Verranno prese in considerazione le flogosi croniche
delle prime vie respiratorie che possono essere
trattate con varie acque minerali. Le più
accreditate sono le acque minerali sulfuree e le
salso-bromo-iodiche per le patologie in campo ORL:
per le patologie atrofiche sono più indicate le
acque salse mentre per le ipertrofiche le acque
solfuree.
Presentazione di casi
inerenti le patologie ORL. Verranno
illustrati sia casi in cui il trattamento con acque
termali “in loco” ha favorito in modo positivo la
risoluzione del caso stesso che casi che si
presentano all’osservazione del farmacista e possono
trovare beneficio dall’impiego di preparati a base
di acqua termale.
I cosmetici a base di acqua
termale
Verranno illustrate le attuali normative
sulla medicina termale, con particolare riguardo
alla cosmesi termale. Verranno trattati il possibile
utilizzo e le eventuali applicazioni terapeutiche
dei cosmetici prodotti con acque termali e venduti
in farmacia confrontandoli con quelli dei cosmetici
allestiti in modo estemporaneo in sede termale e
fruibili solo “in loco”. Verranno forniti esempi di
indicazioni e controindicazioni dell’uso dei
cosmetici a base di acque termali. |
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