Motivazioni

IL TIROCINIO IN FARMACIA

E LA FIGURA DEL TUTOR

 

 

Motivazioni del Corso

 

 

 

Per gli studenti dei corsi di Laurea in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche il periodo di tirocinio professionale da svolgere durante il corso degli studi presso una farmacia aperta al pubblico o, in parte, presso una farmacia ospedaliera, è un indispensabile completamento alle parti teorico-pratiche che gli studenti apprendono attraverso l’insegnamento universitario.

Il corretto e proficuo svolgimento del periodo di tirocinio, che implica una frequenza di almeno 750 ore, implica che il Tutor che segue in farmacia il tirocinante svolga un’attenta attività didattica nei confronti del tirocinante stesso in modo da fornirgli chiarimenti pratici ed operativi, sulle basi teoriche che già lo studente possiede, in materia di deontologia professionale, gestione della farmacia - nei suoi aspetti di conduzione tecnico-amministrativa, gestione imprenditoriale e dispensazione di medicinali ed altro materiale nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale -  acquisto e detenzione di medicinali stupefacenti, preparazioni dei medicinali in farmacia, informazione ed educazione sanitaria, utilizzo di fonti e programmi informatici sia per la gestione tecnica della farmacia sia per l’accesso a notizie scientifiche e per la gestione di dati sensibili nel rispetto della legge sulla privacy.

Per seguire il tirocinante nel suo iter formativo presso le farmacie la Facoltà di Farmacia dell’Università di Pavia ha istituito il “Libretto di tirocinio” nel quale vanno annotate giorno per giorno le ore di attività di tirocinio svolte in farmacia e nel quale il tirocinante, alla fine del periodo di tirocinio, deve svolgere brevi relazioni sui temi precedentemente elencati: il tutto con la supervisione del tutor farmacista responsabile del tirocinante.

Appare pertanto opportuno ed utile illustrare ai farmacisti titolari/direttori e collaboratori la gestione del “Libretto di tirocinio” che riassume in pratica tutte le attività del tirocinante. Ciò al fine di migliorare la qualità del tirocinio stesso in modo che esso possa essere trasformato in strumento di utile e proficua pratica professionale per il tirocinante.