PAOLO URIO (avec N. HAYOZ)

Le système politique suisse (Entre pluralisme, élitisme et néo-corporatisme)  

N. 4/1985

Riassunto – Benchè la Svizzera sia generalmente considerata come un paese democratico pluralista, diversi studi hanno di recente contestato questa interpretazione. L’articolo si propone di integrare i risultati delle ricerche realizzate in questi ultimi anni al fine di sottoporre il pluralismo del sistema svizzero ad una valutazione secondo cinque dimensioni: (1) l’analisi storica dello sviluppo del sistema politico svizzero permette innanzitutto di individuare le principali fonti dei conflitti politici attuali e le forme istituzionali messe in atto per farvi fronte: (2) l’analisi della struttura sociale permette in seguito di definire il forte livello di segmentazione della società, secondo le divisioni fondamentali quali la lingua, la religione, il settore di occupazione, il livello di sviluppo economico dei cantoni, le preferenze partitiche; (3) l’analisi del quadro istituzionale permette quindi di identificare le numerose e possenti norme formali e informali che dovrebbero favorire lo sviluppo di un sistema politico pluralista, a partire dalla struttura sociale precedentemente definita; (4) e infatti l’analisi del sistema dei partiti e dei gruppi di interesse dimostra che tutti i gruppi sociali hanno potuto dotarsi di un’organizzazione politica (partito e/o gruppo di interesse); ma d’altra parte, questa stessa analisi mette in evidenza lo squilibrio fondamentale fra forze di destra e di sinistra, che si traduce, aggravato, in seno alle istanze decisionali; (5) non stupisce quindi il fatto che il processo decisionale subisca il contraccolpo di questo squilibrio e metta in evidenza il potere preponderante dei gruppi di interesse capitalistici e dei partiti a loro vicini, pur lasciando spazio a strategie consociative fra élites politiche ed economiche ed a pratiche di carattere quasi neo-corporativista.