ANGELO ARA

L'image de la monarchie austro-hongroise et le problème de la coopération avec les peuples danubiens à Trieste et dans le Trentin après 1918

N. 1/1987

 

Riassunto — Nell’articolo, prima di esaminare le reazioni alla caduta della monarchia asburgica nei territori italiani inseriti fino al 1918 nello stato austriaco e l’immagine del passato e del presente mitteleuropeo nell'opinione pubblica giuliana e trentina, viene ricostruito sinteticamente l’atteggiamento degli austro-italiani nei confronti del potere statale fino al 1914: accanto alle correnti irredentistiche esistono correnti consapevoli dei legami tra l’Austria e i suoi abitanti italiani. Gli anni di guerra determinano però un profondo indebolimento di questi 1egami. La secolare eredità asburgica continua a condizionare gli orientamenti trentini e giuliani. Tranne qualche frangia di poca consistenza, la opinione pubblica è ora concorde in un rifiuto del passato; ma un valore politico maturato nel periodo austriaco, e cioè quello dell’autonomismo, occupa una parte rilevante nella polemica politica. Anche la forte diffusione del cattolicesimo politico in Trentino, Friuli e Istria rappresenta un segno di continuità con la tradizione politica precedente.

L’ultima parte del saggio è dedicata ai suggestivi problemi che la scomparsa dell’Austria determina nella storia politica, culturale ed economica di Trieste, il centro italiano più integrato nel sistema asburgico. Vengono ricordati tentativi di conservare forme particolari di rapporti con il retroterra e raccolte voci che testimoniano la consapevolezza della crisi economica. Nell'acuirsi del contrasto italo-sloveno viene sottolineato il perdurare delle contrapposizioni nazionali manifestatesi nella vecchia Austria. La radicalizzazione del nazionalismo, culminata nel fascismo, porta alla scomparsa, almeno nell’immagine ufficiale della città, dei fermenti di pluralismo culturale, fermenti che sopravvivono però in un’altra Trieste, estranea al clima dominante. Il saggio si chiude con il ricordo della figura di Julius Kugy, scrittore tedesco di Trieste, che resta intimamente fedele alla realtà spirituale dell'Austria dissolta.