CARL LANKOWSKI

Political  Opposition in the E.C.:

The Role of the Community from the Rome Treaty to the Danish Referendum of 1986  

N. 2/1987

 

Riassunto — Lo scritto incomincia con l’osservazione che il Trattato dell’Unione Europea del dicembre 1985 (l’occasione immediata per il referendum danese del febbraio 1986) non significa l’allontanamento dal progetto politico della Comunità Europea, iniziato negli anni Cinquanta, per conciliare capitalismo e democrazia a livello regionale.

Nella prima parte l’autore esprime la opinione che la "teoria di regime" dell’organizzazione internazionale non considera gli effetti di delegittimazione del progetto di integrazione e che il dibattito sul Trattato deve essere interpretato in questa luce. Le caratteristiche basilari del progetto della Comunità Europea danno luogo ad un modello di opposizione diretta e indiretta, integrata e non integrata che si è legata in varie fasi alla direzione principale dello sviluppo della Comunità Europea fin dal Trattato di Roma.

Il fattore più importante che rende questo modello comprensibile è l’ascesa con successivo declino a livello della Comunità Europea dei regimi socialdemocratici propensi a regolare la "circolazione" anziché la produzione. Le contraddizioni di questo processo si manifestano nell’Europa meridionale attraverso i vari movimenti regionali, nell’Europa settentrionale attraverso il Movimento del Popolo contro la Comunità Europea (Folkebevaegel sen mod EF) in Danimarca.

Di conseguenza, la Comunità Europea si trova ad un bivio cruciale nel tentativo di conciliare la democrazia col capitalismo. la politica col mercato, dato che questa conciliazione non può procedere a lungo sulla base delle teorie economiche liberali.