GLENDA G. ROSENTHAL

Bringing in the Old World to Redress the Balance of the New: A European Community Foreign Policy?  

N. 2/1987

 

Riassunto - L’articolo si propone di verificare l’ipotesi frequentemente fatta in questi ultimi tempi secondo cui le aspirazioni dell’Europa occidentale sono sempre meno ascoltate dalle grandi potenze, soprattutto dagli Stati Uniti, ed esiste un contrasto fra il peso potenziale dell’Europa occidentale in termini di componenti del potere, quali forza economica, popolazione, esperienza diplomatica e competenza, e il suo peso attuale nell’arena internazionale. Quantunque i dati esaminati siano stati limitati (sono stati studiati due casi) e si riferiscano solo agli anni Ottanta, sono stati ricavati alcuni risultati molto interessanti.Le due aree difficili studiate sono state il Medio Oriente e l'America Centrale. Tuttavia, allo scopo di ampliare il campo dell’indagine, sono stati scelti i casi che presentavano contrasti piuttosto forti. Nel Medio Oriente l’Europa occidentale ha rapporti storici di lunga data e molti legami commerciali; l’America Centrale può essere giustificato ritenerla compresa entro la sfera d’influenza degli Stati Uniti, con pochi scambi commerciali e pochi legami politici con l’Europa occidentale. In questa analisi, quantunque sarebbe stato desiderabile esaminare individualmente le azioni dei Paesi dell’Europa occidentale, solo le azioni collettive intraprese dalla Comunità Europea in ottemperanza al Trattato di Roma o al sistema di cooperazione politica sono state prese in considerazione. Un’analisi dettagliata degli studi condotti ha prodotto risultati piuttosto confusi. Nell’America Centrale, l’Europa occidentale sembra stia svolgendo un ruolo politico ed economico sempre più importante. All’opposto, nel Medio Oriente, tutti i partiti si rivolgono ancora in ultima analisi agli Stati Uniti, nonostante che gli europei facciano dichiarazioni e forniscano forze simboliche. Al contrario di molti osservatori, tuttavia, l’a, non attribuisce la colpa di ciò agli strumenti politici e alle strutture inefficienti. Si afferma che dove esiste un certo spazio di manovra, come nell’America Centrale, la cooperazione politica europea comincia a produrre risultati, sebbene molto modesti. Si sottolinea che la Comunità Europea è ora in possesso di alcuni strumenti che le permettono di impegnarsi in modo indipendente e costruttivo nella soluzione dei problemi e nel superamento dei conflitti negli affari internazionali.