GIORGIO BORSA

Recent Trends in Indian Ocean Historiography 1500-1800

 

N. 148

 

Riassunto - Il lavoro storiografico degli ultimi 20-30 anni ha profondamente modificato la concezione tradizionale dell’Oceano Indiano e della stessa India nei secoli XV-XVIII. Si era sempre sottolineato la natura continentale dei grandi Imperi rivieraschi e l’accento era posto sul carattere agricolo-feudale delle loro economie. Oggi sappiamo che tale periodo vide lo sviluppo di un fiorente protocapitalismo mercantile, avente il suo centro nei porti dell’India occidentale, del Malabar, del Coromandel e del Bengala. Il sistema economico dell’Oceano Indiano presentava i caratteri di quella che Fernand Braudel chiama una Economie Monde e cioè: l'esistenza dì uno spazio ben delimitato in lenta trasformazione; la presenza nei suoi porti più importanti di diaspore di mercanti stranieri ricche, numerose e bene organizzate; una notevole diversificazione sociale al loro interno; la connessione di aree economiche diversificate e organizzate intorno ad un polo di sviluppo. Per almeno due secoli i mercanti europei, apertasi la strada attraverso la circumnavigazione dell’Africa, si inserirono nel sistema dì traffici preesistente, operando accanto e spesso in collaborazione con i mercanti asiatici, senza peraltro apportarvi modifiche. La situazione incominciò a mutare a partire dal XVIII secolo per effetto soprattutto della crisi in cui furono coinvolti gli imperi ottomano, sassanide e moghul. Tale crisi produsse una situazione di anarchia e di insicurezza che provocò il declino dei mercanti asiatici mentre gli europei — ed in particolare gli inglesi —poterono fronteggiarla con successo grazie alla superiore potenza economica delle grandi Compagnie, organizzate come Società per azioni e garantite e protette dai rispettivi governi. La collaborazione tra mercanti europei ed indiani continuò per qualche tempo ancora, ma ormai gli indiani vi avevano una posizione sempre più subordinata. L’ordine coloniale era già delineato prima che, verso la metà del ‘700, gli europei, in particolare gli inglesi, adottassero una politica di conquista e di dominio territoriale.