HUGO M. KAUFMANN

Currency Interventions, Target Zones, and the European Monetary System

 

N. 148

 

Riassunto - Gli interventi in valuta, specialmente quelli dei paesi più industrializzati (Gruppo dei 5 e più tardi Gruppo dei 7), dal famoso Accordo del Plaza del settembre 1985, sono stati usati come strumento di cooperazione monetaria internazionale e di coordinamento delle politiche. L’Accordo ha inoltre modificato seriamente il regime dei cambi fluttuanti nel quale, quantunque manovrati, i cambi erano considerati più come residuo di decisioni di politica macroeconomica dei diversi paesi, e in cui le fluttuazioni dei cambi non erano riuscite né ad isolare i paesi dai quali sarebbero scaturiti shocks, e nemmeno a impedire l’esistenza e la persistenza di squilibri fondamentali di bilancia dei pagamenti o di sentimenti e atteggiamenti protezionistici.

L’attuale sistema di interventi più o meno coordinati delle banche centrali - con o senza zone-obiettivo per le relazioni di cambio - ha avuto bisogno in diverse occasioni di essere sostenuto dopo l’Accordo del Plaza, e crisi valutane e assalti speculativi hanno qualche volta messo alla prova in particolare l’impegno delle banche centrali di attenersi all’Accordo, come pure la loro abilità nell’opporsi a che le forze di mercato saggiassero la determinazione delle banche centrali.

Il Sistema Monetario Europeo, d’altra parte, è stato un sistema formale di cooperazione e coordinamento monetario, con cambi e regole per gli interventi sui cambi. Lo SME, inoltre, ha dovuto subire gravi perturbazioni che si sono manifestate non tanto attraverso fluttuazioni nei tassi di cambio (in larga misura eliminate mediante gli accordi), ma attraverso fluttuazioni delle riserve e, in qualche paese, controlli sui capitali.

Rifletteremo sulla recente cooperazione internazionale e sul coordinamento delle politiche e indagheremo se, dopo la grande evidente fiducia nelle zone-obiettivo dei cambi all’interno del Gruppo dei 7, il modello dello SME, che prevede margini definiti per fluttuazioni ammissibili dei cambi, potrebbe rivelarsi utile per i grandi blocchi valutari.