ALESSANDRO DE NICOLA

National  Security and the Media: the American Perspective

 

N. 152

 

Riassunto - I problemi derivanti dalla rivelazione, da parte di individui o della stampa, di segreti o, in genere, di informazioni concernenti la sicurezza nazionale, sono oggetto di un intenso dibattito negli Stati Uniti. In questo Paese, la necessità di preservare segreti militari e diplomatici in varie occasioni si è trovata in conflitto con quella libertà dì parola e di stampa protetta dal Primo Emendamento della Costituzione.

Il dilemma che ha confrontato le Corti e il Legislatore è stato di trovare un giusto equilibrio tra le esigenze di libertà e quelle di protezione della sicurezza nazionale. Tuttavia quest’ultimo termine è quanto mai vago cosicché spesso non si riesce nemmeno ad individuare qual è la condotta che rossa effettivamente mettere in pericolo la "sicurezza del Reame".

Questo lavoro inizia tentando una ricognizione dei diversi modi in cui la case law, la dottrina e la legislazione hanno definito la "sicurezza nazionale".

Nella seconda parte viene analizzato il ruolo che la libertà di stampa e di parola ha assunto all’interno del sistema costituzionale americano nonché i mezzi giuridici a disposizione dell’Esecutivo per bloccare fughe non autorizzate di notizie da parte dei media e di (anche ex) agenti dei servizi segreti o governativi in genere.

Nella terza parte i due casi più importanti vengono analizzati: New York Times Co. v. U.S. e Snepp v. U.S. Naturalmente anche i precedenti e gli sviluppi successivi vengono presi in considerazione.

Infine una comparazione tra il sistema inglese e quello americano è delineata insieme ad alcune considerazioni finali sui possibili sbocchi che la problematica situazione può trovare.