MARIA ANTONIETTA CONFALONIERI

Parties and Movements in Italy: The Case of Feminism and the PCI

 

N. 172

 

Riassunto — Nel caso italiano i rapporti tra i " nuovi movimenti " degli anni Settanta e i partiti della sinistra sono stati complessi e articolati, e non possono essere ridotti alla contrapposizione tra attori politici tradizionali e nuovi attori politici. Il caso delle relazioni tra il neo-femminismo e il Partito Comunista è particolarmente interessante da questo punto di vista, perché attraverso le intense relazioni di scambio che si andarono sviluppando nel corso degli anni Settanta e Ottanta tra i gruppi del femminismo e le organizzazioni femminili del PCI o che intorno al PCI gravitavano, la cultura e la pratica organizzativa del movimento riuscirono ad affermarsi all’interno del partito, e ad influenzarne in modo non marginale l’identità e il modello organizzativo nella fase di crisi e transizione che si aprì nel partito alla fine degli anni Ottanta. Viene messa in luce la configurazione di fattori che hanno determinato gli scambi particolarmente intensi tra le organizzazioni della subcultura rossa e il nuovo femminismo e la penetrazione all’interno della subcultura comunista di una differente cultura politica, che si tradusse nella formazione nel PCI alla fine degli anni Ottanta di una vera e propria corrente femminista. Nel corso della crisi tale corrente riuscì con successo a rinegoziare il ruolo delle donne nel partito e ad affermarsi come una componente riconosciuta e legittimata della cultura del PDS.