GIAMPAOLO CALCHI NOVATI
Italy and Suez 1956: How to Be Committed and Equidistant
N. 180
Sommario Come in altri scacchieri del mondo afro-asiatico, durante la guerra fredda, lItalia ha cercato di conciliare lattenzione per le esigenze e aspettative anticoloniali delle forze politiche nazionaliste e degli stessi governi arabi con la fedeltà allAlleanza atlantica. La crisi di Suez del 1956 mise duramente alla prova una simile politica. Più che dalle dichiarazioni pubbliche, risulta in particolare dai documenti riservati che qui vengono esaminati. La reazione di Francia e Gran Bretagna alla nazionalizzazione del Canale decisa dal presidente Nasser richiamava troppo da vicino, anche per la sensibilità dellItalia, preoccupata tuttavia di non isolarsi dagli alleati, le pratiche del vecchio colonialismo. Paradossalmente, i margini dazione dellItalia aumentarono per effetto della dissociazione degli Stati Uniti dallintervento anglo-franco-israeliano. Una volta ricondotta tutta la questione alla competenza dellOnu, le scelte divennero obbligate e meno controverse. Se però lItalia aveva sperato di valorizzare una posizione di privilegio in Medio Oriente, preparando convergenze politiche e complementarità sul piano economico, il globalismo americano finì per privarla di quella specializzazione, anzitutto nel Mediterraneo, a cui riteneva di aver diritto.