JOHN DUNN

Democracy, Globalization and Human Interests

 

N. 186

Riassunto — Qual è il rapporto esatto tra i due processi politici ed economici più drammatici degli ultimi due decenni: ossia l’egemonia ideologica crescente della repubblica democratica rappresentativa e il processo rapido di globalizzazione economica (e in parte culturale)? Quale effetto hanno l’uno sull’altro, e quale effetto hanno, insieme, sugli interessi degli esseri umani come specie? Fino a che punto dobbiamo vedere uno o entrambi come prodotto di una scelta conscia e razionale da parte dei popoli della terra? L’idea che ciascuno dei due processi risulti principalmente da scelte conscie e razionali, e che possiamo contare su entrambi per fornire benefici collettivi agli esseri umani, risulta da una sovravalutazione sia della potenza politica della razionalità economica, sia del potere della conoscenza (di massa ovvero elitaria). Tale idea sottovaluta l’ambiguità morale e politica della democrazia capitalista e manca di identificare la ragione per cui la democrazia, rispetto ad altre forme statali, continua ad essere affascinante. Tale fascino sta, soprattutto, nella possibilità ineludibile di cambiare i governanti, e non nella possibilità che ha un popolo di determinare gli esiti intenzionali attraverso il governo di una società moderna (possibilità che, semplicemente, non esiste). La scienza politica contemporanea offre una messe di insegnamenti sui motivi dello sviluppo di questi due grandi processi negli ultimi due decenni. Tuttavia, è sconcertante quanto poco essa abbia da offrire riguardo i probabili futuri effetti reciproci di questi processi, per non parlare delle loro implicazioni sugli interessi umani nel tempo.