ANTHONY DE JASAY

Freedoms, "rights" and   rights

 

N. 198

 

Riassunto - L'attendibilità della filosofia politica è messa a rischio dal suo rimanere ancorata a "nozioni" vaghe, senza riuscire a sistematizzare idee e pensieri in più precisi "concetti". Questo passaggio logico si verifica puntualmente nelle scienze naturali: in fisica abitualmente si passa infatti da nozioni vaghe come "pesante" o "caldo", a concetti precisi come "peso" e "temperatura". Lo stesso può avvenire nelle scienze sociali: ad esempio, nonostante l'idea di "mercato" sia piuttosto vaga, l'economia è riuscita a formulare una teoria che, per quanto poliforme e disorganica, fornisce un'idea precisa di come funziona un mercato.

La difficoltà subentra nell'ambito della filosofia politica. In particolare, la nozione di "diritti" galleggia fra l'impraticabile e l'assurdo, ed il frequente richiamo a tale nozione da parte di autori contemporanei va interpretato come una mera reazione all'utilitarismo.

La stessa nozione di "diritti" negativi sembra inadeguata a costituire l'impalcatura di una più complessa costruzione intellettuale. Un esempio è la nozione di "property rights", che per definizione sarebbero "assegnati" o "allocati" - anche se resta nebuloso quali soggetti avrebbero l'autorità di "assegnarli" o di "allocarli".

E' a partire da nozioni come quella di "diritti" che è quindi possibile tracciare il declino del liberalismo nell'età contemporanea. Allontanatosi dall'ideale originario per abbracciare nuove e vaghe asserzioni esso ha così finito per seppellire le proprie e più autentiche radici.