Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Shearmur Jeremy

Titolo:
"Lunching for Liberty and the Structural Transformation of a Public Sphere: on Britain’s Institute of Economic Affairs"

Fino a che punto le opinioni e le idee che circolano in un “think thank” possono avere un peso sulle politiche pubbliche (public policies) tanto da influenzarne i contenuti e ripensarne addirittura i contenuti ideologici? Ricostruendo una storia intellettuale dell’Institute of Economic Affairs (IEA), in questo contributo si vuole mostrare come esso abbia dato l’impressione di essere riuscito ad ottenere un ruolo di primaria importanza nel dibattito pubblico contemporaneo grazie alla divulgazione delle idee a sostegno del libero mercato, delle libertà economiche e politiche (“lunching for liberty”). Nella prima parte, si sostiene che la notevole influenza dell’IEA sulle politiche pubbliche sia dovuta alla creazione di un particolare tipo di ‘sfera pubblica’, sfruttando la strategica posizione geografica e riuscendo ad interpretare a proprio vantaggio il tipo di ethos che operava nella politica britannica in quel moment. In questo modo l’IEA è riuscito a presentare e sottoporre le proprie idee ad una vasta gamma di figure chiave nella politica britannica, del giornalismo, del industria e del commercio e, aspetto non secondario, talvolta ha visto accogliere le proprie idee anche tra un pubblico non simpatico verso il suo orientamento politico. La seconda tesi, argomentata nell’ultima parte del lavoro, riguarda il modo in cui l’IEA è stato successivamente esso stesso trasformato da vari cambiamenti nel modo in cui la politica, il giornalismo e gli affari britannici hanno funzionato. Tale trasformazione viene argomentata partendo da un confronto tra la natura organizzativa delle sfere pubbliche e l’impatto che la circolazione delle idee ha avuto in tali contesti, in presenza di un mondo sempre più pluralistico e de-polarizzato, ma in cui talvolta sono gli esiti delle politiche pubbliche a rimettere in discussione il “mercato delle idee”.