Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Ditifeci Francesca

Titolo:
"The Charter of Maryland (June 20, 1632).A Model of Proprietary Charter"

Questo articolo analizza The Charter of Maryland (1632) al fine di dimostrare come questo documento costituisca un modello, sia dal punto di vista del contenuto, sia dal punto di vista della lingua. Per la prima volta un Re, Carlo I, concede una Carta ad un singolo individuo. Questo è di una importanza straordinaria in quanto il Signore Proprietario, in questo caso Cecilius Calvert, acquista un potere ed una autonomia immensi nei confronti del Re, affiancato comunque nel governare la colonia dai Freemen, fatto che non solo impedisce l´instaurarsi di qualunque forma assolutistica, ma segna l´avvio verso forme di governo democratiche. Due sono gli elementi rivoluzionari contenuti nella Carta: la tolleranza religiosa e il concetto di proprietà. I Calverts, essendosi convertiti al cattolicesimo, volevano fondare una colonia basata sulla libertà di coscienza, dove Cattolici e Protestanti potessero convivere tranquillamente. Il concetto di proprietà, pur rispettando formalmente tutti i canoni propri della Common Law, comincia a subire dei cambiamenti e lascia intravedere alcuni aspetti che saranno propri della dottrina di J. Locke. La lingua mette sapientemente in atto questi elementi rivoluzionari