Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Fedeli Silvia, Forte Francesco

Titolo:
"The role of the amending power in the Italian budgetary process 1979-2002"

Una lunga tradizione di ricerca identifica nel potere di emendamento del Parlamento e nel sistema elettorale proporzionale l’origine dell’aumento del debito pubblico in Italia. Regole parlamentari e frammentazione politica avrebbero infatti condizionato l’attuazione delle scelte dell’Esecutivo nella direzione dell’ampliamento del disavanzo e, di conseguenza, del debito: e questo soprattutto a partire dal 1978 quando, con l’introduzione della Legge finanziaria, le sessioni parlamentari di bilancio hanno offerto al Parlamento l’occasione di modificare, di regola in senso espansivo, le previsioni di spesa formulate dal Governo. Se ne deduce che un diverso sistema elettorale e regole parlamentari più restrittive avrebbero favorito un contenimento del disavanzo e del debito. Discostandosi dalla tesi prevalente sulla base dell’indagine empirica da loro effettuata, gli aa. sostengono invece che, se si esclude il periodo compreso fra la fine degli anni ’70 e la riforma delle procedure di bilancio varata nel 1988 (quando fu introdotto il Documento di programmazione economica e finanziaria), il potere di emendamento non e stata la determinante dell’aumento del disavanzo e del debito pubblico. Questo potere e stato in realtà utilizzato come strumento di politica anticiclica, per altro entro i limiti imposti dai vincoli istituzionali. Gli aa. pervengono alla conclusione che tali vincoli sono determinanti ai fini tanto della redazione del bilancio quanto del potere di emendare il bilancio stesso e che si può affermare, almeno con riferimento all’esperienza italiana dell’ultimo trentennio, che le “buone” istituzioni sono fondamentali al fine di rendere compatibili procedure di bilancio democratiche e rigore finanziario.