Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Carbone Giovanni M.

Titolo:
"Disguising Partisanship and Hegemony. A New Type of Democracy in Uganda?"

In un referendum svoltosi nel giugno 2000, i cittadini ugandesi hanno votato in favore del mantenimento dell´attuale "democrazia del Movimento" (o ´democrazia senza partiti´, come è conosciuto il regime emerso nella seconda metà degli anni ´80), rifiutando di sostituirla con un più ortodosso sistema di competizione politica a base partitica. Ancora oggi, tuttavia, manca un´interpretazione condivisa delle caratteristiche fondamentali del regime ugandese. Questo è in parte dovuto ad una serie di riforme politiche che hanno reso difficile inquadrare un obiettivo in continuo movimento. In particolare, gli osservatori si trovano in disaccordo sull´opportunità di descrivere il regime del Movimento come un regime a partito unico e, contestualmente, su quale sia l´effettivo ruolo e margine di manovra per le opposizioni organizzate. Di più, un´indagine empirica su che cosa sia realmente il Movimento - ovvero un´analisi dei suoi assetti organizzativi - non è ancora stata prodotta. Questo articolo avanza due argomentazioni. La prima è che il Movimento non è un ´sistema´ politico, come suggerito dai suoi sostenitori, bensì un´organizzazione politica di parte (partisan). La comprensione del Movimento non può che prendere le mosse dallo studio empirico dei suoi tratti organizzativi. In secondo luogo, l´articolo propone di guardare all´attuale sistema politico come ad un sistema egemonico, in cui alle organizzazioni politiche non dominanti è concesso di esistere e giocare un ruolo solo a condizione che - e fintanto che - il gruppo dominante non veda sfidata la propria posizione di potere.