Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Casci Simonetta

Titolo:
"Nationalism and Gender Ideology in Bengali Literature"

L’ideologia di genere costituisce un aspetto di rilevante importanza all’interno del discorso nazionalista, di cui esprime le profonde contraddizioni. Tale ideologia viene analizzata attraverso la definizione della femminilità (ed indirettamente della mascolinità), che traspare nelle opere di tre famosi scrittori bengalesi, ovvero Pyaricamd Mitra, Rabindranath Tagore e Saratchandra Chatterjee. Tagore, critico nei confronti del nazionalismo hindu estremista, si oppone allo stereotipo femminile imposto dalla cultura conservatrice. Al contrario, Mitra e Chatterjee, che pure denunciano la difficile condizione femminile, ripropongono un’immagine classica della donna, considerata come simbolo della purezza comunitaria. Alla spartizione dell’India Britannica, proprio questa logica comunitaria trasformerà le donne in bersagli inermi durante i sanguinosi scontri, che contrappongono hindu e musulmani. Nella letteratura bengalese solo alcune scrittrici (e fra queste Jyotirmoyee Devi, che nella sua opera principale descrive il massacro comunitario dalla parte delle donne) descrivono la sofferenza delle donne indiane dando una immagine realistica della società patriarcale locale. Alle voci femminili si aggiunge quella dello scrittore progressista Manik Bandyopadhyay, che collega