Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Mayuyuka Kaunda Jonathan

Titolo:
"The Transition to a Multiparty System and Consolidation of Democracy in Malawi"

Il Malawi, già possedimento britannico con il nome di Nyasaland, ha conosciuto nel 1994, a trent’anni dall’indipendenza, una svolta cruciale con il passaggio dallo stato a partito unico a un sistema pluralistico. Il lungo regime di Hastings Kamuzu Banda, un medico tornato in patria a suo tempo dall’Inghilterra per capeggiare il movimento nazionale, era degenerato nel più assoluto autoritarismo e la sua fine è stata decretata da un referendum popolare. Con le stesse proporzioni, nelle successive elezioni Banda e il suo partito sono stati battuti, a favore soprattutto dell’United Democratic Front e personalmente di Bakili Muluzi. Rispettando il verdetto delle urne, Banda ha lasciato il potere, ma, almeno finché, ormai molto vecchio, non ha deciso di ritirarsi dalla vita politica, è stato un pericolo per il nuovo presidente. Nonostante gli abusi del suo " regno" trentennale, Banda ha mantenuto in effetti un grande ascendente fra la popolazione. Dal punto di vista della regolarità elettorale, la transizione ha avuto pieno successo. Le elezioni del 1994 hanno rivelato però un’inattesa divisione del Malawi lungo linee etnico-regionali e i tre principali partiti hanno conquistato quasi tutti i loro seggi ciascuno in una sola regione. L’unità nazionale è in pericolo? Il partito di maggioranza relativa, l’UDF, ha cercato di stabilire una coalizione con l’altro partito d’opposizione nei confronti del regime di Banda, ma l’esperienza non è stata felice. Il Malawi è governato ora da un governo minoritario che fa ricorso a tutti gli espedienti leciti ed illeciti per non perdere il potere. Il mantenimento di un sistema di governo ispirato al clientelismo e alla corruzione, le violazioni dei diritti costituzionali, la mancata realizzazione di una politica volta a ridurre le sperequazioni sociali sono la prova che — almeno in Malawi — la democratizzazione del voto può non rappresentare l’attuazione dei veri principi della democrazia. Il personale politico al governo con I’UDF, del resto, deriva in gran parte dal passato regime.