Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Moschini Ilaria

Titolo:
"Race 2.0 or the ´Webridization´ of Electoral Discourse"

Le elezioni presidenziali statunitensi 2008 sono state le prime a essere influenzate dallo sviluppo e dalla diffusione della nuova declinazione di Internet, il cosiddetto Web 2.0, dei social networks e della cultura partecipativa. Le nuove tecnologie - utilizzate principalmente dai candidati democratici - hanno profondamente modificato il contesto comunicativo della campagna elettorale grazie alla possibilità data a ciascun individuo di poter facilmente produrre e condividere contenuti. Il discorso elettorale si è trasformato così in una ‘narrazione collettiva’ in cui i messaggi abilmente confezionati dallo staff dei contendenti si sono trovati a competere e, perfino, a ‘ibridarsi’ con messaggi creati dai potenziali elettori. L’ibridazione del linguaggio politico si è manifestata in molte delle sue componenti strutturanti, ovvero: nella natura stessa del messaggio che da verbale si è fatto ‘multimodale’, composto cioè da numerosi codici o modi comunicativi; nel tenore (tenor) dell’atto linguistico, derivante dalla riduzione della distanza sociale tra emittente e destinatario, parte entrambi di una ‘conversazione collettiva’; nel “tono” dei messaggi che si colloca in un’ossimorica liminalità di pubblico/privato; nella stessa scelta postmoderna del lessico multimodale (parole, immagini, suoni) che cita, rielabora e diffonde porzioni di testi già noti; nel plurilinguismo derivante dalla crescente importanza negli Stati Uniti della comunità dei latinos ma, anche, dall’espansione digitale dei confini geografici del “campo” comunicativo che ha trasformato le elezioni presidenziali statunitensi in un dibattito internazionale bottom-up, dando nuova eco all’afflato universale del Sogno Americano.