Abstract
Autore:
Berkofsky Axel
Titolo:
"China and Russia: the Past and Present of a Rocky Relationship"
Da alleati e compagni a nemici che si fronteggiano
minacciosi per poi tornare ad essere alleati sul piano
politico e militare: questo è il percorso che ha
caratterizzato le relazioni tra l´Unione Sovietica (poi
Russia) e la Cina dall’adozione del Trattato sino-sovietico
di “amicizia e alleanza” del 1950 ad oggi. Gli anni ’50 (il
cosiddetto ´periodo d´oro´ delle relazioni sino-sovietiche)
sono stati caratterizzati dalla fornitura di aiuti economici
e militari e dall´ assistenza tecnologica da parte
dell’Unione Sovietica alla Cina di Mao. Tali relazioni,
tuttavia, si sono deteriorate quando Mao ha scelto di non
adeguarsi all’approccio sovietico nell’affrontare i problemi
economici, politici ed ideologici, optando invece per uno
più radicale che avrebbe inevitabilmente portato la Cina a
scontrarsi con la politica perseguita da Krusciov. La
scissione sino-sovietica si sarebbe trasformata, alla fine,
in ostilità militare, ponendo Mosca di fronte alla scelta
drammatica di ricorrere all’uso delle armi nucleari contro
il suo ex alleato, ora diventato nemico. Le profonda
frattura tra Mosca e Pechino ha di conseguenza indotto la
Cina ad un’apertura nei confronti degli Stati Uniti nel
corso degli anni ‘70, mentre l´ Unione Sovietica ha optato
per un rinnovata politica di escalation (Guerra Fredda) nei
confronti di Washington, sfociata poi nell’invasione
dell´Afghanistan. Dal 1996 Cina e Russia sono di nuovo
´partner strategici´, ma gli attuali rapporti tra Mosca e
Pechino non sono così stretti e stabili come sembra essere
la convinzione del presidente russo Putin. I due Paesi,
infatti, hanno politiche divergenti per quanto riguarda le
relazioni con gli USA e i loro alleati, e pertanto Pechino
non è disposta ad essere coinvolta negli scontri ideologici
e geopolitici tra Est e Ovest che il presidente russo sta
promuovendo e attuando.