Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Beretta Silvio

Titolo:
"International Development Cooperation: an Overview of its History and Emergencies"

Nell’ imminenza dell’attivazione, da parte delle Nazioni Unite, dei nuovi Obiettivi del Millennio per il quindicennio 2016-2020, i temi della cooperazione per lo sviluppo e le discussioni circa l’efficacia delle relative politiche originano tuttora dibattiti e controversie. Dichiarazioni autorevoli e impegnative al riguardo risalgono tuttavia agli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale e si succedono lungo l’intero secolo. Esempi ne sono l’art. 22 del Covenant della Società delle Nazioni, il Discorso sullo stato dell’Unione pronunciato da Roosevelt nel 1941, la Carta Atlantica dello stesso anno e infine l’art. 55 della Carta delle Nazioni Unite del 1945. In tutti questi documenti si rinvengono affermazioni rilevanti circa la necessità di porre attenzione allo sviluppo dei paesi arretrati: sono tuttavia diverse, al passare del tempo e al mutare delle situazioni politiche e dei rapporti di potere, le modalità operative finalizzate a raggiungere tali obiettivi. Lend-Lease Act, UNRRA e Piano Marshall rappresentano inoltre altrettanti programmi intesi a fare fronte in primo luogo alle necessità di paesi europei belligeranti e, alla fine del secondo conflitto mondiale, a promuovere la ricostruzione dell’Europa, delle sue infrastrutture e della sua capacità produttiva, soprattutto industriale. Oltre che dalle vicende politiche, la cooperazione allo sviluppo è stata tuttavia condizionata dalla riflessione economica: dalle teorie della modernizzazione allo strutturalismo, alle teorie della dipendenza, al neoliberismo e infine alla teoria dei basic needs l’articolo delinea il succedersi degli approcci analitici a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso e le rispettive implicazioni per le politiche di cooperazione allo sviluppo. Gli Obiettivi del Millennio 2000-2015 segnano un punto di svolta in tali politiche, in ragione sia dell’universalità dell’approccio adottato sia del complesso sistema di finalità, obiettivi e indicatori attivato per rendere operative le politiche stesse. Anche nei confronti di queste, tuttavia, le critiche sono state e restano numerose, e di alcune di esse vengono sinteticamente esposte le principali motivazioni. È tuttavia nel permanere delle diseguaglianze che numerosi economisti individuano sia la lacuna più rilevante delle politiche poste in essere fino a oggi dal sistema delle Nazioni Unite, sia il problema più drammatico da affrontare nel prossimo quindicennio.