Abstract
Autore:
Berkofsky Axel
Titolo:
"Nationalism, Historical Revisionism and Ending Japanese Pacifism: Highlights on Prime Minister Shinzo Abe´s Policy Agenda"
Il Primo Ministro giapponese
Shinzo Abe è un politico ambizioso,
come ambiziosa (e controversa) è la sua
agenda relativa ai problemi della politica della
sicurezza e della difesa. Abe, eletto Primo
Ministro nel 2012 e rieletto nel 2014, si è
fatto la fama di nazionalista e di revisionista
acceso e fin dall’inizio del suo mandato ha
fatto molta strada verso la realizzazione dei
propri obiettivi nazionalisti e revisionisti,
oltre che nel tradurre in concreto le proprie
(discutibili) opinioni in materia di difesa. Nel
corso degli ultimi tre anni Abe e i suoi sostenitori
all’interno e fuori del governo sono
riusciti a modificare i programmi in materia
di sicurezza e di difesa, programmi che solo
pochi anni prima non sarebbero stati in grado
di realizzare e neppure di enunciare. Abe ha
quindi “reinterpretato” l’Articolo 9 della Costituzione
giapponese (quello che rinunciava
alla guerra), così da consentire a un Giappone
armato di dare attuazione al proprio “diritto
alla difesa”: ha inoltre tentato più volte di riabilitare
il militarismo della Seconda Guerra
Mondiale e nel 2015 ha promosso una serie
di provvedimenti legislativi in materia di
sicurezza nazionale, provvedimenti che, ad
avviso di molti costituzionalisti (giapponesi e
non) sono in palese violazione dell’Articolo
9 della Costituzione.