Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Söderberg Marie

Titolo:
"Japan’s Revised Development Cooperation Charter: National Interests and Security at the Core."

Per molte ragioni il 2015 è stato un anno cruciale per la cooperazione internazionale. Gli Obiettivi del Millennio si sono conclusi e nel mese di settembre le Nazioni Unite hanno adottato i nuovi e più ampi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). Sono stati adottati metodi nuovi per definire e calcolare l’Official Development Assistance (ODA) da parte del competente Comitato OCSE. Anche il Giappone ha rivisto il proprio Accordo oda: infatti non si fa più riferimento all’oda, ma viene adottato uno Statuto per la Cooperazione allo Sviluppo che tiene conto della strategia di sicurezza nazionale. Il nuovo Statuto giapponese pone infatti l’enfasi sugli interessi nazionali del Giappone e si muove nella direzione di un collegamento più stretto fra sicurezza e sviluppo: promuove inoltre con decisione un coinvolgimento più stretto delle imprese private e prefigura la possibilità della cooperazione con altri membri del Comitato ocse per lo sviluppo. L’Asia in generale e l’area asean in particolare rivestono grande importanza per la sicurezza e il benessere del Giappone e costituiscono quindi i principali destinatari del suo aiuto allo sviluppo. Minore accento viene invece posto sulla riduzione della povertà, mentre aumenta l’enfasi sull’aiuto come strumento politico e diplomatico