Fondata da Bruno Leoni
a cura del Dipartimento di Scienze politiche e sociali
dell'Università degli Studi di Pavia
Editrice Giuffrè (fino al 2005)
dal 2006 Editrice Rubbettino
dal 2019 Editrice PAGEPress

Abstract


Autore:
Bondarenko Oleksiy

Titolo:
"Russkij Mir’, Between Diaspora and Public Diplomacy. Russia’s Foothold in Central Asia"

Partendo dall’analisi del contraddittorio e ampio concetto di RusskijMir (Mondo Russo), l’articolo si propone di indagare le dinamiche d’interazione tra la Russia e le repubbliche centroasiatiche. Pur cessando di essere percepita come regione di esclusivo dominio politico-economico della Federazione Russa, infatti, l’Asia Centrale rimane un quadrante geostrategico molto importante per le ambizioni del Cremlino in politica estera. L’articolo identifica nel potente strumento della diaspora russa, e più in generale nella sua residua influenza culturale sulla regione, uno dei principali elementi intorno ai quali si è strutturata negli ultimi anni la strategia politica di Mosca nei confronti delle cinque repubbliche centroasiatiche. Eredità del passato sovietico, l’ambito culturale è divenuto elemento cruciale che permette alla Russia di mantenere un’importante influenza in Asia Centrale promuovendo nel contempo i propri interessi economico- energetici, politici e di sicurezza. Attraverso l’analisi del complesso legame tra public diplomacy e aspetti economici e militari, l’articolo procede a delineare la gerarchia degli interessi e la complessa interazione con i partner regionali. Il punto centrale dell’analisi sta nella consapevolezza che Mosca non rappresenta più l’unico attore regionale e che la sua strategia è conseguentemente calibrata per far fronte sia alla presenza di altre potenze con ambizioni regionali (Cina, Iran, Arabia Saudita, Turchia) sia ai mutamenti della congiuntura politica internazionale. L’Asia Centrale, inoltre, non rappresenta più un attore unitario e l’interazione politica deve tener conto non solo della gerarchia degli interessi, ma anche della complessità delle dinamiche tra le singole repubbliche centroasiatiche. L’evoluzione di strutture organizzative multilaterali su base regionale, pur ben lungi dall’essere strutture sovranazionali a se stanti, viene considerata uno degli strumenti volti a limitare i conflitti tra i singoli attori, armonizzando l’ambiente regionale e facilitando l’interazione su base bilaterale. L’analisi dell’influenza della lingua come principale strumento di trasmissione dell’impronta culturale russa permette infine di delineare la sua complessa posizione in Asia Centrale. Affermare uno stretto legame tra il vettore culturale e quello politico, infatti, aiuta a focalizzare l’attenzione sui principali interessi russi nei paesi della regione dove la presenza del ‘Mondo Russo’ è più marcata. Nonostante le politiche di de-sovietizzazione e de-russificazione adottate dai regimi locali e il declino della popolazione russa a partire dalla disgregazione dell’Unione Sovietica, infatti, è ancora possibile identificare un forte legame tra lingua e legami politici. Proprio per questo, pur con significative variazioni a livello regionale, la Russia appare ancora come un attore importante in Asia Centrale.