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Storia dell'architettura 1

Insegnamento Anno Accademico 09-10

Docente/i: Luisa Erba  

Denominazione del corso: Storia dell'architettura 1
Codice del corso: 500117
Corso di laurea: Ingegneria Edile-Architettura
Settore scientifico disciplinare: ICAR/18
L'insegnamento costituisce attività di base per: Ingegneria Edile-Architettura
Crediti formativi: CFU 12
Sito web del corso: n.d.

Obiettivi formativi specifici

Il corso intende approfondire il senso del rapporto tra progetto e Storia dell’Architettura ritrovandone, all’interno del contesto in cui esso si è storicamente trasformato, modi e qualità di sviluppo, con l’intento di fornire allo studente una strumentazione di base che costituisca un essenziale momento critico da riportare nell’esperienza progettuale. In questo senso la Storia dell’Architettura, perdendo ogni dimensione nozionistica, assume un ruolo sostanziale nella formazione del progettista.

Programma del corso

Temi generali
Le fonti e le radici dell’architettura. Architettura e città. Lo spazio e i suoi significati. Il linguaggio dell’architettura. Architettura e geometria. La proporzione. Architettura e prospettiva. Architettura e colore. La tecnica e i materiali. L’architettura come simbolo. La formazione dell'architetto. Il rapporto con la committenza.

I protagonisti e le grandi periodizzazioni
Architettura cretese e micenea. Architettura greca. Architettura romana. Architettura paleocristiana e bizantina. Il Medioevo: romanico e gotico. Architettura del primo Quattrocento: Brunelleschi e Alberti. La città ideale: Pienza e Urbino. La crisi dell’Umanesimo: Francesco di Giorgio, Filarete, Leonardo, Bramante in Lombardia. Le contraddizioni del Rinascimento. L’architettura a Roma nel primo Cinquecento: Bramante, Raffaello, Antonio da Sangallo, Peruzzi, Giulio Romano. Il Classico e la Riforma. Michelangelo. La seconda metà del Cinquecento: Alessi, Vignola, Palladio. Il Barocco a Roma: Bernini, Borromini, Pietro da Cortona. Altri modi del Barocco: Longhena, Guarini e Juvarra. L’architettura effimera. Vanvitelli a Caserta. Il Neoclassicismo in Italia e in Europa.

Esercitazioni e laboratorio
Le esercitazioni consistono in approfondimenti di tematiche emerse nelle lezioni e verifiche condotte sulla realtà (visite a monumenti). Il laboratorio è incentrato sulla trattatistica storica (Vitruvio, Alberti, Filarete, Francesco di Giorgio, Vasari, Serlio, Palladio, Vignola, Pellegrini, Scamozzi, Borromini, Guarini, Caramuel, Dezallier d'Argenville, ecc) e intende fornire gli strumenti per la conoscenza della teoria dell’architettura, delle tecniche del costruire nelle diverse epoche e del ruolo del progettista all’interno della cultura del suo tempo.

Prerequisiti

Cultura di base storica, geografica e letteraria.

Tipologia delle attività formative

Lezioni (ore/anno in aula): 80
Esercitazioni (ore/anno in aula): 40
Laboratori (ore/anno in aula): 60
Progetti (ore/anno in aula): 0

Materiale didattico consigliato

La vastità della materia rende problematica la definizione di una bibliografia essenziale. Si richiede in prima istanza una rilettura attenta di un manuale per licei (es. Pierluigi De Vecchi - Elda Cerchiari Necchi, ed. Bompiani oppure Bora - Fiaccadori - Negri - Nova, ed. Electa Bruno Mondadori) dal quale trarre una informazione sistematica di base. Si richiede altresì la conoscenza di: R. Wittkower, "Principi architettonici nell’età dell’Umanesimo", Einaudi, Torino 1964. E' consigliabile il possesso di un dizionario di termini architettonici, per es. il glossario illustrato "GI Architettura", ed. De Agostini, che potrà essere utilmente utilizzato anche per i corsi successivi. I testi esaminati nei laboratori sono raccolti nell’antologia "Scritti di Architettura", Pavia, TCP, 2001. Saranno segnalati inoltre i testi relativi a singoli argomenti.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Il colloquio orale verte sulla conoscenza dell’intero programma (comprendente anche esercitazioni e laboratori) e valuta la capacità di leggere i singoli fatti architettonici, collocandoli nello spazio, nel tempo e nel corrispondente contesto culturale, e di coglierne i nessi relazionali in modo sia sincronico sia diacronico.

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