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Disegno dell'architettura()

Insegnamento Anno Accademico 11-12

Docente/i: Sandro Parrinello  

Denominazione del corso: Disegno dell'architettura()
Codice del corso: 500118
Corso di laurea: Ingegneria Edile-Architettura
Sede: Pavia
Settore scientifico disciplinare: ICAR/17
L'insegnamento costituisce attività di base per: Ingegneria Edile-Architettura
Crediti formativi: CFU 12
Sito web del corso: n.d.

Obiettivi formativi specifici

Il corso ha come obiettivo la ricerca e l'insegnamento dei metodi e degli strumenti che consentono di leggere, vedere e disegnare lo spazio architettonico; il corso si svolge anche attraverso applicazioni pratiche di differenti modi e tecniche di rappresentazione architettonica

Programma del corso

Il corso sarà strutturato secondo tre modalità di guardare al disegno di architettura, a cui corrispondono tre momenti distinti di lavoro.


Disegno come codice di comunicazione. Il disegno è un linguaggio ed è, in quanto tale, dotato di regole, norme e convenzioni. Se devo comunicare devo farlo in modo chiaro e senza equivoci. Apprendere il codice del disegno dell’architettura è uno degli obiettivi di base del corso. Nella rappresentazione dell’architettura si usano viste convenzionali (piante, prospetti, sezioni, ecc.), scale di rappresentazione e formati unificati, simboli e icone. Proiezioni ortogonali, assonometria, cenni di prospettiva e ombre saranno tra gli argomenti di questa parte. In questa parte del corso lavoreremo sulla tecnica di base, sull’apprendimento delle convenzioni, sulla necessità di apprendere il linguaggio base del disegno in modo chiaro e univoco. Il ridisegno di architetture note è un passo fondamentale per apprendere le tecniche di base.


Disegno come strumento di lettura. Il disegno è uno strumento che ci permette di "vedere la realtà", misurare lo spazio, decifrare il complesso testo dello spazio urbano e del paesaggio. Soltanto quando dobbiamo rappresentare la realtà attraverso il disegno smettiamo di "guardare" e cominciamo ad "osservare". In questo passaggio operiamo un processo, consapevole o inconscio, di selezione dei dati del reale. Processo consapevole quando, ad esempio, lavoriamo per effettuare un rilievo geometrico – metrico di uno spazio: ci interessano le misure e le distanze tra gli elementi che definiscono questo spazio e trascuriamo ogni altro aspetto, materico, di luce e ombre, ecc. . Meno consapevole o inconscio, quando effettuiamo degli schizzi o dei rilievi "a vista" di un luogo per poter progettare. Il nostro occhio e la nostra mente operano in questo caso una selezione dei dati del reale che è consapevole solo in parte e che, per il resto, dipende da una propensione ad alcuni aspetti della realtà che è di natura inconscia. In questa parte del corso lavoreremo su questa differenza, con esercizi di rilevo strumentale, di rilevo "a vista", di lettura di spazi architettonici (anche con l’ausilio di modelli), urbani e di paesaggio.


Disegno come strumento di progetto. Il disegno è una forma di pensiero che per l’architetto è indissolubilmente legata al progetto. Disegno e progetto non sono due momenti separati nel tempo e nello spazio, ma coincidenti. La storia dell’architettura ci ha consegnato numerosi esempi di disegni che appartengono a tutto diritto a capitoli importanti delle diverse idee di spazio architettonico, pur in assenza di costruzione in senso stretto (es. i disegni di architettura futurista di Sant’Elia, la tradizione dei progetto utopici, le illustrazioni dei Trattati, ecc.). La rivoluzione informatica ha reso ancora più problematica la questione. In questa, che è la parte maggiormente problematica del corso, cercheremo di servirci del disegno e del modello di studio come strumenti per esplorare il terreno delle idee e per chiarire e indagare il rapporto non sempre lineare tra disegno e costruzione.


Oltre agli strumenti e alle tecniche usuali, è intenzione del corso utilizzare due strumenti aggiuntivi ritenuti necessari per la corretta educazione alla rappresentazione dello spazio: il modello tridimensionale o plastico di studio e l’adozione di un quaderno personale di schizzi. Il "quaderno" deve servire come stimolo per la pratica quotidiana del disegno, dello schizzo, dell’annotazione grafica.

Prerequisiti

Conoscenze di base legate al disegno, alla rappresentazione, alla storia dell'arte e dell'architettura.

Tipologia delle attività formative

Lezioni (ore/anno in aula): 60
Esercitazioni (ore/anno in aula): 60
Attività pratiche (ore/anno in aula): 0

Materiale didattico consigliato

M. Docci. Manuale di disegno architettonico. Laterza, Roma – Bari, 1985.

P. Eisenman. La fine del Classico. CLUVA, Venezia 1987.

F. Purini. Una lezione sul disegno. Gangemi, Roma 1996.

B. Zevi. Saper vedere l’architettura. Einaudi, Torino 1948.

A. Forty. Linguaggio e disegno, in: id., Parole ed edifici. Un vocabolario per l’architettura moderna. Pendragon, Bologna 2004.

F. Venezia. La torre d’ombre o L’architettura delle apparenze reali. Arsenale, Venezia 1988.

Kevin Lynch. L’immagine della città. Marsilio, Venezia 1964.

B. Tschumi, M. Berman (a cura di). Index Architettura. Postmedia books, Milano 2004.

J. Ackerman. Architettura e disegno. La rappresentazione da Vitruvio a Gehry. Electa, Milano 2003.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Sono oggetto di verifica gli elaborati grafici svolti durante il corso. L'esame verterà sull'accertamento dell'apprendimento degli argomenti del corso tramite prove grafiche e la verifica dei contenuti delle lezioni e della bibliografia.

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