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Restauro architettonico

Insegnamento Anno Accademico 13-14

Docente/i: Letizia Galli  

Denominazione del corso: Restauro architettonico
Codice del corso: 500159
Corso di laurea: Ingegneria Edile-Architettura
Sede: Pavia
Settore scientifico disciplinare: ICAR/19
L'insegnamento è caratterizzante per: Ingegneria Edile-Architettura
Crediti formativi: CFU 12
Sito web del corso: n.d.

Obiettivi formativi specifici

Programma del corso

Il corso di restauro architettonico intende fornire strumenti per la progettazione nel campo dell’architettura esistente. Nella consapevolezza che il territorio non è un bene inesauribile e che tanta edilizia recente, spesso di modestissima qualità architettonica e costruttiva, ha determinato un consumo eccessivo di questo patrimonio, è verosimile pensare che nel futuro prossimo sempre più attenzione si dovrà porre al recupero di quanto sia già edificato, quanto si trovi da tempo in condizioni di abbandono e attenda di poter rientrare in un circolo virtuoso di recupero, con moleplici effetti positivi, non ultimo anche di ordine economico.
Un edificio del passato è un documento complesso. Esso non è semplicemente un’icona della storia dell’architettura, ma contiene solo il pensiero, la volontà, il lavoro di numerose generazioni, di chi lo ha voluto, di chi lo ha trasformato e perfino di chi lo ha abbandonato non riconoscendovi alcuni interesse o valore, esso è testimonianza materiale di modi del fare le cose ormai perduti, di raffinatezze e qualità esecutive oggi improponibili, troppo costose o che nessun artigiano sarebbe in grado di riproporre. Un edificio del passato è spesso una risorsa, un insieme di manufatti e di materiali ormai rari, sovente durevoli, un investimento a lungo termine, di una raffinatezza esecutiva che il mondo contemporaneo spesso non potrebbe più permettersi. Poiché i modi di vita e il saper fare del passato sono spesso ignorati, queste qualità non vengono riconosciute e questa eredità viene – talora inconsapevolmente – perduta.
Il corso di restauro architettonico intende sviluppare negli allievi la capacità di osservazione e di analisi del costruito storico nonchè il riconoscimento e la descrizione rigorosa dello stato di degrado della materia costruita. L’allievo dovrà inoltre essere in grado di distinguere per ogni genere di condizione dei materiali quali tecniche adottare per la risoluzione dei diversi problemi. Il progetto di restauro dovrà essere sostenuto dominando con rigore e qualità espressiva sia le questioni di carattere metodologico, attineni ciascun tema, sia quelle più propriamente tecniche e operative.

Il corso contempla:

  • lezioni di carattere storico sulle trasformazioni dell’idea di restauro.
  • lezioni sui principi fondativi della disciplina (concetto di autenticità, di tempo, di memoria, et al.) con particolare riguardo alle tesi della filosofia dell’arte (estetica).
  • lezioni di carattere tecnico sui materiali della tradizione costruttiva, sul carattere degli stati di degrado dovuti all’effetto di diversi agenti (assenza di manutenzione, parassiti, inquinamento ecc.) e sulle tecniche per la soluzione delle principali patologie a carico dei materiali da costruzione.
  • lezioni sulla normativa italiana e internazionale nel settore dei Beni Culturali con particolare riguardo a quelli architettonici e ambientali.


Gli allievi saranno seguiti dal docente e dagli assistenti in una esercitazione pratica su un tema specifico per il quale saranno chiamati a sviluppare un rilievo, un’analisi del degrado secondo linguaggio Nor.Ma.L 1/88 e uno studio dettagliato, per schedatura, dei trattamenti da applicare per ogni genere di patologia riscontrata sul manufatto edilizio. Dovranno inoltre produrre, in forma sintetica, un progetto di recupero funzionale su un tema assegnato.

Risultati attesi:
A conclusione del corso lo studente dovrà esser in grado di illustrare con linguaggio tecnico le parti di un edificio esistente, sia strutturali che di finitura, indicandone le caratteristiche e stabilendone le condizioni di degrado e le loro cause. Per ogni materiale osservato: laterizio, pietra, legno, ferro, pietra artificiale, intonaco ecc. l’allievo dovrà saper indicare le tecniche di risanamento adottabili e similmente dovrà essere in grado di riconoscere eventuali fattori esterni quali, ad esempio, le aggressioni dovute a umidità.
L’allievo dovrà inoltre dimostrare di aver presenti i principi teorici della disciplina del restauro nei suoi più recenti esiti e nel suo svolgimento storico, avendo chiarezza sulle diverse teorizzazione anche in rapporto alle condizioni storiche e filosofiche che le hanno prodotte e, più in generale, al dibattito sull’ architettura (ad es. concetto di autenticità, di storia ecc.). Dovrà conoscere sinteticamente il contenuto della normativa italiana in materia di tutela del patrimonio architettonico.
Egli dovrà essere in grado di formulare ipotesi di riuso compatibili con il carattere architettonico e costruttivo dell’edificio analizzato anche riferendosi a casi illustrati durante il corso ma anche di propria conoscenza. L’esito delle esercitazioni svolte durante il corso dovrà essere portato all’esame, dove sarà presentato e commentato. La completezza e accuratezza del lavoro (completezza delle tavole grafiche e qualità della rappresentazione) inciderà in modo generale sul voto ma non sarà sufficiente per una buona valutazione complessiva dell’esame.
La valutazione finale dipenderà dai seguenti fattori:

  • Conoscenza degli argomenti trattati.
  • Padronanza del linguaggio tecnico.
  • Padronanza dei temi di carattere teorico e storico critico.
  • Chiarezza di esposizione, capacità di relazione tra gli argomenti, qualità critica.

Elenco dei principali argomenti trattati:

  • laterizi
  • legno strutturale
  • calci e intonaci
  • umidità a carico delle murature antiche
  • tinteggiature e finiture
  • cementi decorativi e calcestruzzo
  • chimica dei materiali da restauro
  • metodi ai rappresentazione del degrado, Normal 1/88
  • elementi in ferro
  • infissi, serramenti, elementi in legno
  • tema dell’uso
  • tema della lacuna
  • tema del concetto di “valore”
  • tema del tempo/autenticità/copia
  • concetto di bene culturale e normativa di riferimento
  • restauro della chiesa di San Michele Maggiore
  • restauro del grattacielo Pirelli
  • restauro della sala delle Cariatidi a Palazzo Reale
  • restauro del Guggenheim Museum di F.L. Wright
  • restauro della Casa del Fascio di Como di Terragni
  • restauro dell’oratorio settecentesco della Cascina Brusada
  • restauro di teatri (casi)
  • altri casi di restauro (arch. Dezzi Bardeschi, arch Fehn, e altri illustrati a lezione)
  • concetti fondamentali relativi alle principali teorizzazioni sul restauro (di Ruskin, Viollet-le-Duc, Riegl, Brandi ecc)
  • concetto di bene culturale e sua evoluzione, carte del restauro

Prerequisiti

Per affrontare il corso di restauro l’allievo deve avere nozioni di disegno e rilievo sufficienti per svolgere, anche in parte autonomamente, il rilievo diretto e la restituzione a CAD

Tipologia delle attività formative

Lezioni (ore/anno in aula): 80
Esercitazioni (ore/anno in aula): 40
Attività pratiche (ore/anno in aula): 60

Materiale didattico consigliato

Riferimenti bibliografici saranno forniti dal docente nel corso della trattazione dei diversi argomenti.
Il docente provvederà a fornire indicazioni specifiche durante le lezioni o a distribuire fotocopie, o files, di testi e documenti in lingua inglese per gli allievi stranieri o per quanti ne facciano richiesta

AA.VV.. Trattato di restauro architettonico (a cura di G. Carbonara). Torino, 1996 e succ. edizioni e aggiornamenti.

C. Campanella. Capitolato Speciale di Appalto per opere di restauro. Milano, 1996 e succ. edizioni.

G. Montani. I materiali. Torino, 1997.

Modalità di verifica dell'apprendimento

Gli studenti di madrelingua italiana sosterranno l’esame in forma orale. Gli studenti dell’Italian Chinese Curriculum sosterranno l’esame in forma scritta in inglese, gli studenti in Erasmus sosterranno l’esame in forma scritta in inglese o in italiano.
Inoltre tutti gli studenti presenteranno l’esercitazione; in lingua italiana, se di madrelingua italiana, e in lingua inglese, se stranieri. Gli studenti in Erasmus potranno eventualmente sostenere il colloquio relativo all’esercitazione in italiano purchè abbiano un sufficiente dominio di questa lingua L’esame scritto e quello orale verteranno sugli argomenti trattati a lezione.
Il voto finale è media tra la valutazione dell’esercitazione e quella delle risposte date dal candidato, sia nella forma scritta sia che in quella orale.
Frequenza:
La frequenza al laboratorio è obbligatoria, come da regolamento didattico. Saranno tollerate assenze fino a un massimo di 2 giornate. Si consiglia vivamente la frequenza anche delle lezioni ordinarie, fondamentale per sostenere l’esame con esito positivo.

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