Invece il papa non ha ancora visitato la sede di una recente iniziativa che, senza discriminare le diverse e incompatibili opinioni sull'evoluzione biologica professate dalle diverse religioni cristiane rappresentate, si occuperà ecumenicamente di spulciare, controllare e contestare ricerche naturalistiche che sembrassero poco rispettose di queste verità religiose incompatibili fra loro (oltre che con numerosi fatti scientificamente dimostrati). 
Questo controllo verrebbe effettuato, e lo si specifica come se fosse importante, rispettando le diverse opinioni religiose, pur dichiarando di adottare un approccio scientifico; non c'è quindi da stupirsi che l'iniziativa, abbia deciso di identificarsi con il termine poco coerente di "Evoluzione Scientifica", pur senza indicare i criteri su cui si basa.
L'iniziativa è gestita finora da un gruppo eterogeneo di neocreazionisti e antievoluzionisti aderenti a diverse fedi cristiane (cattoliche e protestanti) che fanno riferimento sia al creazionismo biblico USA "della terra giovane" (che caratterizza e accomuna gli avventisti e i testimoni di Geova) che al neocreazionismo USA dell'Intelligent Design (in profonda crisi negli USA dal 2005), appoggiato anche dai neocreazionisti tedeschi Junker e Scherer ("The Basic Types of Life. The German antidarwin industry") e da chi nel sito di ES ne pubblicizza il loro testo neocreazionista, sconsigliato dagli scienziati per i contenuti religiosi e le ipotesi evolutive non dimostrate, per ora utilizzati solo in alcune scuole private religiose protestanti tedesche.

Per bloccare i tentativi della chiesa cattolica di contrastare l'oscurantismo si organizzano anche collaborazioni di improbabili esperti che hanno indagato sull'arca di Noè e le sua dimensioni, anche se aderenti a religioni diverse ... ! 
"Come fanno a starci tutti gli animali nell'arca?" è il problema a cui il biologo neocreazionista tedesco S.Scherer nel 1992 trovò la fantasiosa soluzione da inserire nella baraminologia (il termine fu proposto dal creazionista Frank L Marsh nel 1941) nel 1992; visto che questa classificazione caratterizzata dalla discontinuità fra gruppi animali (chiamati Genensis kinds da Marsh, o Basic types da S.Scherer, che voleva nascondere l’arca) si è poi rivelata incompatibile con le prove fornite successivamente dal confronto fra i genomi delle diverse specie (come confermato anche recentemente dall'articolo su PLOS: "Beyond Reasonable Doubt: Evolution from DNA Sequences"), non è oggi utile se non per identificare come creazionisti biblici tutti coloro che collaborano con chi usa questo criterio di classificazione.
Molto gentile l'invito fatto dagli autori dell'articolo su PLOS, che raccolgo e ritrasmetto volentieri: "It is time that that researchers insisted that doubters put up testable alternatives to evolution ... Given our results, we suggest that researchers need to be more assertive that evolution has both occurred, and continues to occur. It is essential that any person who does not accept the continuity of evolution puts forward alternative testable models.". Forse i creazionisti non si sono accorti che la biologia molecolare ha confermato che le ipotesi della baraminologia negli ultimi decenni si sono rivelati carta straccia, essendo stata dimostrata l'origine comune degli esseri viventi. Chi, come E.Pennetta in un post critico verso Boncinelli, propone ancora e raccomanda alberi evolutivi spezzettati "baraminologici" tratti da articoli pubblicati dai creazionisti biblici di Truth in Science, non solo deve sostituirli subito con alberi filogenetici aventi un'unica origine, ma soprattutto deve poi accogliere l'invito degli evoluzionisti a cercare alternative realistiche e razionali, in modo da evitare di essere subito inseriti fra i tanti amici di Noè che si trovano tuttora negli USA.


Sembra di capire che si cerchi anche di criticare le iniziative della PAS sull'evoluzione e di contestare il documento vaticano del 2004 (firmato dal card.Ratzinger) che al punto 63 accetta l'origine comune di tutti gli esseri viventi, pubblicizzando su ES il libro di Junker e Scherer, che - F.Fratus esagera sempre un po', sarebbe addirittura l'unico libro in cui "l'evoluzionismo viene trattato con tutti gli aspetti critici, quindi è la biologia non evoluzionista" (?). Dovranno ancora trovare una sintesi (scientifica) di idee a volte fantasiose, visto che c'è anche chi, nel comitato scientifico, crede che cambiando il paradigma "darwinista" che oggi sarebbe dominante in medicina, la mortalità si ridurrebbe (la quantità non è indicata). Come se questo paradigma non fosse oggi adottato anche da ospedali cattolici ...


Sconcerta che questo gruppo che per ora si occupa di evoluzione (o meglio di creazionismo) con un occhio di riguardo ovviamente al punto di vista religioso non consideri nemmeno che esistono università cattoliche, come la Notre Dame University, che svolgono ricerca in biologia evoluzionista ad un livello comparabile con quella delle migliori università USA; questi ricercatori cattolici criticano l'ID e già sono stati chiamati a collaborare come consulenti ed organizzatori ad iniziative sull'evoluzione organizzate in Vaticano dal card.Ravasi (come il convegno del 2009 su Darwin). [Gli esperti evoluzionisti cattolici quindi esistono e vengono coinvolti quando necessario; a qualche neocreazionista può essere sembrato un'idea originale, nuova e utile, ma nessuno in Vaticano ha mai pensato di rivolgersi ad ingegneri o biologi creazionisti biblici forniti dal Kolbe Center]. Anche il precedente papa aveva scelto un consulente laico ed evoluzionista per il suo convegno a Castelgandolfo.
Nella sezione creazionista "biblica" del gruppo ES troviamo anche M.Giertych, un genetista di popolazione e botanico dendrocronologo che collabora con il Kolbe Center for the study of Creation, un gruppo creazionista tradizionalista cattolico - con base negli USA.

Sono creazionisti "biblici" che, poco rispettosi del magistero; da anni non sopportano ("The Pontifical Academy of Sciences and the Crisis of Faith") l'Accademia Pontificia delle Scienze (PAS), l'organo di consulenza che da secoli i papi utilizzano per gestire al meglio i loro rapporti con la scienza e la ricerca scientifica.

Nel 2008 M.Giertych organizzò anche - grazie a collaborazioni insospettabili - una sua partecipazione - senza invito formale, come ammette - ad un convegno della PAS sull'evoluzione, in cui intenzionalmente non erano stati invitati altri creazionisti biblici. Racconta la sconcertante (per lui) esperienza in mezzo a tanti evoluzionisti (Investigating Evolution in Rome) proprio al contemporaneo convegno creazionista del 3/11, organizzato all'Università di Roma in un'aula di Medicina

Oltre che con il Kolbe Center for the study of creation USA, di cui è un consulente per contrastare l'evoluzionismo teista vaticano, collabora anche con altri gruppi creazionisti biblici "della terra giovane" come la Daylight Origins Society (Catholic Creation & Origins Science, a counter evolution group) con sede in UK, che contesta la posizione vaticana: "The Catholic creation story no longer needs to be interpreted solely through the lens of theistic evolution paradigms".
Anche lo stesso evoluzionismo teista vaticano lo preoccupa, per cui è logico chiedersi come sia stato convinto ad aderire ad un gruppo che, se si guardasse solo la copertina, si occuperebbe solo di "Evoluzione scientifica". Forse gli hanno spiegato che in realtà nel comitato scientifico sono tutti "diversamente" scientifici, oltre che diversamente evoluzionisti.

Recentemente la PAS ha organizzato convegni scientifici su temi attuali rilevanti anche per il futuro del pianeta, come quelli sull'evoluzione biologica ed umana (2008, 2009 e 2013) o sulle cause del riscaldamento globale (2010, 2011). Le relazioni, riunite poi in volumi spesso consultabili gratuitamente, erano tenute sia da componenti della PAS (che vengono nominati tutti personalmente dai papi) che da altri esperti qualificati per il singolo tema e certificati spesso anche dall'ottenimento di premi Nobel per il loro rilevante contributo alla ricerca e all'evoluzione culturale umana.
Generalmente incomparabili e spesso inadeguate o incoerenti sono invece le qualifiche e il contributo alla ricerca scientifica "tradizionale" di qualsiasi neocreazionista e di molti di quelli in ES.
Molti di loro non hanno nemmeno alcuna formazione specifica; soprattutto moltissimi non hanno né esperienza di ricerca né finanziamenti utilizzabili per la ricerca scientifica; vorrebbero quindi giudicare e controllare la qualità della ricerca altrui pur non conoscendone i meccanismi internazionali di gestione e controllo. Stupisce che E.Lönning, un esperto ricercatore che usa quindi - e lo chiarisce immediatamente - una scala dei tempi di miliardi di anni, non sia nel comitato scientifico, dove troviamo invece un biblista che cita addirittura proprio E.Lönning per accreditare anche la sua “competenza” - per trasferimento orizzontale? - su temi che non conosce se per interesse personale. Nel comitato scientifico c'è anche S.Bertolini che usa una scala dei tempi di migliaia di anni, come si può facilmente verificare nei suoi audio registrati e nelle sue slides. Sarebbe il caso che si chiarissero le idee su questo argomento (che non è un dettaglio). Stupisce che il biblista non abbia capito le mie evidenti allusioni a questa incompatibilità culturale nascosta dietro a una, invece molto probabile, omogeneità religiosa.