Università
degli Studi di Pavia
Dipartimento di Biologia
Animale
Comune di Rieti e Amministrazione
Provinciale
Fonti e studi per la storia dell'Università
di Pavia
Carlo Jucci
nel centenario della nascita
Testimonianze e documenti
Atti del Convegno
Pavia, Università degli Studi, aula del '400
(1 ottobre 1997)
Rieti, Monastero di S. Lucia
(22 novembre 1997)
a cura di
Paola Bernardini Mosconi
CISALPINO
Istituto
Editoriale Universitarío
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Il volume con gli atti del convegno puo' essere richiesto
alla prof.Bernardini
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Indice
Interventi di saluto
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Giuseppe Gerzeli
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Francesco Barbíeri
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Antonio Cicchetti
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Andrea Ferroni
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Giosuè Calabrese
Presentazione, Paola Bernardini Mosconi
Relazioni e comunicazioni
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La visione jucciana della scienza, Cristina Ceccone e Bruno Zanobio
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Jucci zoologo, Baccio Baccetti
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Simbiosi negli insetti, Attília Fava e Ugo Laudani
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Genelica agraria, Angelo Bianchi
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Carlo Jucci scienziato sabino per la modernità, Angelo Bianchi
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I primi inleressi scientifici di Carlo Jucci Paola Bernardini Mosconi
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Il contributo metodologico di Jucci allo sviluppo della ricerca scientifica
in Italia, Vittorio A. Sironi
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Ricerca sui poliibridi e crisi della, bachicoltura, Flavio Crippa
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Jucci naturalisla ed ecologo: un Don Chsciotte dalla Sabina, Cesare
E Sacchi
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Le ricerc/ie di interesse medico di Carlo Jucci, Giorgio Veneroni
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Ricordando Carlo Jucci, Riccardo Milani .
Testimonianze
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Michele Sarà
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Gian Tommaso Scarascia Mugnozza
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Luigi De Carli
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Francesco Candura
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Francesco Frapolli
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Guido Frizzi
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Martino Marangon
Carlo Jucci (1897-1962). Cenni biografici bìbliografia ragionata,
Carlo
Violani, Edoardo Razzetti, Martino Marangon
La celebrazione del centenario della nascita di Carlo
Jucci (1897-1962) ha offerto l'occasione per un Convegno, tenutosi nel
1997 a Pavia e a Rieti, che indagasse la vasta e multiforme opera scientifica
di Carlo Jucci, per trent'anni professore di Biologia e Zoologia nelle
Facoltà di Scienze e di Medicina dell'Università degli Studi
di Pavia, al cui impulso si devono le prime cattedre di Genetica e di Ecologia
nella stessa Università.
Le relazioni presentate al Convegno analizzano la visione
jucciana della scienza, ripercorrendo le tappe del lavoro geniale e multiforme
del grande studioso e scienziato reatino attraverso una serie di interventi
di colleghi che avevano ammirato e amato il Maestro, che avevano continuato
a lavorare seguendo il suo insegnamento, che dalla Sua figura di uomo di
straordinaria cultura e di grande curiosità scientifica trassero
l'entusiasmo per i problemi scientifici e l'amore per la ricerca.
Sono state privilegiate quindi le ricerche direttamente
condotte dal Maestro in un arco di tempo che va dal 1920 al 1962.
In esse Jucci dimostrò grandi capacità di
intuizione e dedicandosi a studi di carattere medico, biologico e naturalistico
apportò un rilevante contributo metodologico allo sviluppo della
cultura scientifica in Italia. Caratteristiche salienti della sua personalità
furono il profondo entusiastico interesse per tutto ciò che fosse
ricerca, conoscenza e sapere, la riconoscenza per i propri maestri, l'affetto
verso tutti i collaboratori.
Egli stesso descrive la propria varietà di interessi
dichiarando: "il mio indirizzo mentale mi ha sempre spinto verso quelle
zone di confine della ricerca scientifica dove l'elemento morfologico e
fisiologico si compongono nel problema biologico generale".