Università degli Studi di Pavia
Dipartimento di Biologia Animale
Comune di Rieti e Amministrazione Provinciale

Fonti e studi per la storia dell'Università di Pavia

Carlo Jucci
nel centenario della nascita
Testimonianze e documenti

Atti del Convegno
Pavia, Università degli Studi, aula del '400
(1 ottobre 1997)
Rieti, Monastero di S. Lucia
(22 novembre 1997)
a cura di
Paola Bernardini Mosconi
CISALPINO
Istituto Editoriale Universitarío

Il volume con gli atti del convegno puo' essere richiesto alla prof.Bernardini


Indice

Interventi di saluto

Presentazione, Paola Bernardini Mosconi

Relazioni e comunicazioni

Testimonianze Carlo Jucci (1897-1962). Cenni biografici bìbliografia ragionata, Carlo Violani, Edoardo Razzetti, Martino Marangon



La celebrazione del centenario della nascita di Carlo Jucci (1897-1962) ha offerto l'occasione per un Convegno, tenutosi nel 1997 a Pavia e a Rieti, che indagasse la vasta e multiforme opera scientifica di Carlo Jucci, per trent'anni professore di Biologia e Zoologia nelle Facoltà di Scienze e di Medicina dell'Università degli Studi di Pavia, al cui impulso si devono le prime cattedre di Genetica e di Ecologia nella stessa Università.

Le relazioni presentate al Convegno analizzano la visione jucciana della scienza, ripercorrendo le tappe del lavoro geniale e multiforme del grande studioso e scienziato reatino attraverso una serie di interventi di colleghi che avevano ammirato e amato il Maestro, che avevano continuato a lavorare seguendo il suo insegnamento, che dalla Sua figura di uomo di straordinaria cultura e di grande curiosità scientifica trassero l'entusiasmo per i problemi scientifici e l'amore per la ricerca.

Sono state privilegiate quindi le ricerche direttamente condotte dal Maestro in un arco di tempo che va dal 1920 al 1962.

In esse Jucci dimostrò grandi capacità di intuizione e dedicandosi a studi di carattere medico, biologico e naturalistico apportò un rilevante contributo metodologico allo sviluppo della cultura scientifica in Italia. Caratteristiche salienti della sua personalità furono il profondo entusiastico interesse per tutto ciò che fosse ricerca, conoscenza e sapere, la riconoscenza per i propri maestri, l'affetto verso tutti i collaboratori.

Egli stesso descrive la propria varietà di interessi dichiarando: "il mio indirizzo mentale mi ha sempre spinto verso quelle zone di confine della ricerca scientifica dove l'elemento morfologico e fisiologico si compongono nel problema biologico generale".