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Axel Herbert Olivecrona

>Axel Herbert Olivecrona
Visby (1891) - Stoccolma (1980)

Axel Herbert Olivecrona nacque l'11 Luglio 1891 a Visby, in Svezia, figlio di un giudice e di una contessa.

Iscrittosi alla Scuola di Medicina dell'Università di Uppsala nel 1909, continuò i suoi studi al Karolinska Intitutet di Stoccolma dove si laureò nel 1918.
      La sua esperienza pre-laurea era consistita in tre anni di assistentato in Patologia: due presso il Karolinska e uno a Dortmund, presso il locale Pathological Institute.
      Dopo la laurea, fu, per un anno, assistente alla Clinica Chirurgica dell'Università di Lipsia e, nel 1919, a quella dell'ospedale Serafimerlasarettet di Stoccolma. Più tardi, nel 1919, grazie ad una borsa di studio annuale per la ricerca, conferitagli dalla American-Scandinavian Foundation, approdò a Baltimora, all' Hunterian Laboratory del Johns Hopkins Hospital, che aveva fondato Harvey Cushing. Durante l'anno in cui rimase colà collaborò a numerosi esperimenti ed ebbe modo anche di frequentare la Clinica del dr. Halsted.
      Ritornato a Stoccolma, riprese il suo lavoro all'ospedale Serafimerlasarettet, come residente. Harvey Cushing si disse disposto ad accettarlo, a Boston, come assistente straniero, a condizione, però, che lui lavorasse per un anno nella clinica di Pierre-Marie a Parigi. Olivecrona, purtroppo, non era nella situazione di poter stare per due anni senza stipendio, e l'occasione sfumò.

Interessato alla Chirurgia del Sistema Nervoso, nel 1930, finalmente, potè trascorrere un mese a Boston, per osservare gli interventi di Cushing; tornato in patria, fu nominato primario chirurgo e potè disporre di proprio reparto all'ospedale Serafimerlasarettet, con 50 letti, che ben presto si riempì di casi neurochirurgici. Era nato un vero reparto di neurochirurgia. Nel 1935 Olivecrona fu nominato anche professore di Neurochirurgia al Karolinska Intitutet, probabilmente la prima Cattedra di Neurochirurgia in Europa, cattedra che mantenne fino al suo definitivo ritiro dalla scena accademica, il 1 Luglio 1960.

Nell'Ottobre di quell'anno, ricevette l'invito da parte del Governo Egiziano, ad organizzare un Reparto di Neurochirurgia al Cairo, invito che accettò, recandosi colà per due periodi di sei mesi ciascuno.
      Ritiratosi definitivamente a vita privata, trascorse i suoi ultimi anno scrivendo (insieme a Tönnis) lo Handbook der Neurochirurgie e dedicandosi alla libera professione.
Si spense a Stoccolma nel 1980.

Così lo descriveva il dr. Richard U. Light, uno degli ultimi residenti di Harvey Cushing ad Harvard, nel "Giornale di Bordo", in occasione della visita a Stoccolma, durante il suo celebratissimo Seaplane Cruise Around The Word (1934-1935):

«Sabato, 22 Settembre.
... Giovedì mattina, alle otto e trenta, Olivecrona ha iniziato con un trigemino (approccio temporale) e per le dodici e mezza ha terminato con una seconda gangliectomia ed ha tagliato un VIII nervo per una sindrome di Menière.
Venerdì mattina egli ha operato un tumore del terzo ventricolo con un lembo frontale.
Olivecrona è nell'interessante condizione di chi ha iniziato come chirurgo generale e si è interessato solo in un secondo tempo alla neurochirurgia, ma ha ottenuto da essa tanti successi, da dedicarle, ora, tutto il suo tempo.
La sua Clinica è ampia, ha circa 60 letti; vi si operano circa 250 tumori verificati all'anno. È straordinario che un uomo possa sbrigare tanto lavoro, ma il segreto appare legato ad una accurata organizzazione della clinica e della sala operatoria, ed alla sua propria esperienza; ha una grande abilità nel fare le cose. Lavora con due infermiere particolarmente preparate, così come lo sono le due ferriste, e con l'enorme vantaggio di avere vicino la fabbrica Stille [fabbrica di materiale chirurgico, tuttora operante, con sede a Solna, a circa 6 km da Stoccolma - ndr], i cui tecnici sviluppano gli strumenti e gli accessori secondo le sue necessità.
Per aprire il lembo ci sono voluti otto minuti: il team si spostava senza bisogno di comandi, e la preparazione del tavolo era semplice ed efficiente. Punti di forza: il drill meccanico auto-bloccante, che agisce in due o tre secondi, la guida con gli uncini attaccati, la solida e ferma tavola di Stille. Olivecrona è stato estremamente abile nel rimuovere il tumore, che ha aggredito con sicurezza, ed oggi il paziente è in buone condizioni benchè lamenti una moderata ipertermia.

Vi era un gruppo di osservatori Europei; Peuch da Parigi, Lenshoek da Utrecht, un tedesco, uno svedese (e un americano) -- una buona rappresentanza di stati. Molto interessato a tutto era il Professore Raffaele Bastianelli, uno dei più importanti chirurghi italiani, che è stato sopra la spalla di Olivecrona per tutta la durata dell'intervento, ma non ha mai perso di vista anche l'assistente, Sjorgirst, che ha chiuso. Il Professor Bastianelli, al di là della sua professione, è un buon aviatore e pilota il suo aeroplano sui cieli dell'Europa, ma specialmente dell'Italia, dove egli è spesso impegnato in consulti. È difficile credere che quest'uomo abbia, in realtà, superato la sessantina... »

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