FORESTE
DA VIVERE
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La Foresta Regionale Valsolda
La Foresta Valsolda è di proprietà
della Regione Lombardia. È stata amministrata fino ai primi anni
ottanta dal Corpo Forestale dello Stato, quando le proprietà demaniali
erano statali, ed in seguito dall’Azienda Regionale delle Foreste,
ente istituito dalla Regione per gestire le proprietà
demaniali. Con la Legge Regionale 12 gennaio 2002 n. 3, l’ARF è
stata soppressa e tutte le competenze ed attività gestionali sono
confluite nell’Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura
e Foreste (ERSAF), attuale gestore della Foresta Valsolda.
Nel corso degli ultimi anni gli interventi sono stati rivolti principalmente
alla cura dei dissesti idrogeologici, mediante tecniche di ingegneria
naturalistica, alla rinaturalizzazione del bosco e alla manutenzione delle
infrastrutture, in particolar modo della rete sentieristica, migliorando
i tracciati e curando la segnaletica.
Per consentire la fruibilità dell’area demaniale da parte
dei numerosi escursionisti, sono state allestite alcune aree di sosta,
dotate di sorgente e punti fuoco controllati, in località Alpe
Serte e Alpe Pessina, e due percorsi didattici attrezzati, uno dedicato
alla fauna tipica della zona, il Sentiero Faunistico, intitolato all’illustre
storico ed ornitologo comasco Maurizio Monti, e l’altro, la Via
dei Canti, finalizzata alla conoscenza dell’avifauna e dei suoi
canti.
In ambito selvicolturale gli interventi sono mirati a garantire la multifunzionalità
della foresta e la sua biodiversità vegetale e animale, favorendo
le specie autoctone a scapito delle conifere di impianto artificiale ed
assicurando il mantenimento di habitat particolari lungo il torrente e
nelle praterie di quota.
La Riserva Naturale Valsolda
Nell’aprile del 2007 tutta la Foresta
è stata dichiarata Riserva Naturale in accordo al Piano regionale
delle aree protette disposto dalla L.R. 86/83. La Valsolda, infatti, presenta
caratteristiche generali di elevata naturalità, con modeste evidenze
della passata attività umana, una ricca fauna e la presenza di
specie botaniche rare ed endemiche.
La Riserva Naturale è ripartita in due zone aventi diverso grado
di protezione: una, definita come “Riserva Naturale Integrale”,
che comprende la parte centrale e settentrionale della foresta e tutela
”integralmente” gli ambienti naturali più selvaggi,
l’altra, definita “Riserva Naturale Orientata”, che
occupa la porzione meridionale del territorio nel quale si inserisce la
sentieristica trattata nel presente libretto e che svolge prioritariamente
una funzione turistica didattico-culturale sostenibile per l’ambiente
naturale.
Già nel 2004 la Riserva Naturale Valsolda era stata inserita tra
i siti Natura 2000 di interesse della Comunità Europea come Zona
di Protezione Speciale (ZPS) per la presenza di particolari habitat e
pregevoli specie faunistiche.
Caratteri ambientali
La Foresta ha un’estensione di
318 ettari e si colloca nel tipico ambiente delle Prealpi calcaree
lombarde, con un paesaggio molto accidentato e aspro, caratterizzato da
pareti, rocce, forre, valli incise e piccoli ripiani.
I monti offrono grandi panorami sul lago di Lugano, la Valsolda e le sommità
al confine con la Svizzera, Cima di Nores e Cima di Fiorina.
La proprietà regionale ricade interamente nel comune di Valsolda,
nella Comunità Montana Alpi Lepontine, e rientra quasi per intero
nel bacino del torrente Soldo, mentre, oltre il Passo Stretto, entra nel
bacino del torrente Rezzo. Le quote vanno da 700 m (Valle Soldo) a 1.810
m (Cima Fiorina), dove passa il confine con la Confederazione Elvetica.
Sui crinali e nei valloni più freschi, si ritrovano porzioni limitate
di faggeta quasi pura, mentre in prossimità dei vecchi alpeggi
(Alpe Serte, Alpe Fiorina e Alpe Pessina) sono presenti boschi artificiali
di Larice, Abete rosso e Pino nero, piantati subito dopo la seconda guerra
mondiale.
Nelle porzioni più alte dei versanti, vi sono interessanti popolamenti
di Pino mugo, anche estesi, mentre dominano nelle esposizioni calde a
sud formazioni forestali termofile con Carpino nero, Sorbo montano e Nocciolo.
Tutto il bosco, ad eccezione dei rimboschimenti a conifere, è da
considerarsi relativamente giovane, in quanto si è insediato e
sviluppato naturalmente nel corso degli ultimi 30-40 anni in seguito all’abbandono
delle attività pastorali.
Oltre allo splendido paesaggio, la Foresta della Valsolda è interessante
dal punto di vista naturalistico per la ricchezza floristica e soprattutto
faunistica, con la presenza di quasi tutta la fauna tipica dell’ambiente
prealpino lombardo, tra cui camosci, cervi, caprioli e l’aquila
reale. Come particolarità degne di una visita si segnala, lungo
il sentiero che porta verso l’Alpe di Noresso, la grotta dell’orso,
Bús de la Noga, un tempo rifugio dell’orso delle caverne,
e, nei pressi dell’Alpe Pessina, alcuni Sorbi montani monumentali.
Tutta l’area regionale e quella circostante sono percorribili grazie
ad una fitta rete di sentieri tra cui il “Sentiero delle quattro
Valli”, (numero 3 barrato), splendido percorso escursionistico che,
partendo da S. Mamete attraversa la Valsolda, la Val Rezzo, la Val Cavargna
e la Val Senagra per giungere nel comune di Plesio.
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