Pavia e la sua Università

Pavia si trova alla confluenza del Ticino nel Po. La città è stata definita in passato"centium turrium "proprio per definire la presenza di torri antiche che,insieme a caratteristiche strade e piazzette, conferisce alla città quell'aspetto tipicamente posato e al tempo stesso opulento di una città nobile e colta (la cinquecentesca università ne è la testimonianza). Storicamente la città si divide nelle 48 "insulae" dell'era romana che ancora oggi rappresentano la divisione della città, tra corso Carlo Alberto a nord e corso Garibaldi a sud. All'epoca la città si chiamava"Ticinum", nome che le rimase alla fino al sec. VII, quando Pavia divenne la capitale del Regno Italico.

Ponte Coperto

La città conobbe un grande sviluppo nell'era comunale, grazie ai vivaci scambi economici, e divenne all'epoca una tra le città più grandi dell'Italia settentrionale. Vi fu allora la nascita delle mura comunali, che racchiudevano tutto l'attuale centro storico. La tradizione degli studi risale all'825, con l’editto dell’Imperatore Lotario. Per tutto il periodo medievale la scuola fu in fiorente attività e nel secolo XI fu sede di un'attestata scuola giuridica. E' però solo grazie all'imperatore Carlo IV, nel 1361, che a Pavia venne fondato uno Studium Generale con la costituzione di cinque facoltà (diritto civile e canonico,filosofia,medicina e"artium liberalium"), al quale Papa Bonifacio IX riconobbe i medesimi diritti delle Università di Bologna e di Parigi.

torri

Con la presa della città nel 1359 da parte dei signori di Milano si aprì un periodo di profondo rinnovamento iniziato dai Visconti, che ne fecero la loro residenza e vi costruirono la Certosa, e proseguito dagli Sforza. Nel 1360 iniziarono i lavori del Castello Visconteo poi della Piazza Grande, si allargò il cardo romano(che divenne la Strada Nuova) e si terminarono i lavori del ponte sul Ticino. Tra il 1429 e il 1486 furono istituiti cinque collegi universitari e nel 1485 fu costruita l'Università. All'epoca a Pavia operarono artisti come Michelino da Besozzo, il Pisanello, il Foppa, Bramante, i Solari e Leonardo. Per volontà del cardinale Ascanio Sforza nel 1488 si diede il via alla costruzione del Duomo, i cui lavori furono iniziati da Amadeo e proseguiti dal Bramante. La città fu teatro della"Battaglia di Pavia" del 1525, in cui il re di Francia Francesco I fu fatto prigioniero dagli imperiali. Con la caduta del ducato milanese la città seguì le sorti della Lombardia, prima alla Spagna e poi ai Savoia. La rinascita dell'ateneo avvenne nella seconda metà del secolo XVIII grazie ai sovrani austriaci Maria Teresa e Giuseppe II Verso la fine del secolo nell'ateneo pavese insegnavano Volta, Spallanzani, Monti e Foscolo.

cortile università

Con l'unità d'Italia proseguì l'espansione al di fuori delle mura cinquecentesche, accentuata dalla costruzione della ferrovia per Milano(1862) e l'apertura del primo stabilimento italiano di produzione della seta artificiale(1905).

Nel piano di potenziamento delle strutture universitarie ebbe parte centrale un grande sviluppo dei Collegi Universitari, un caratteristico aspetto della vita universitaria pavese. La creazione di nuovi Collegi fu intesa come la via migliore per favorire l'accesso di giovani meritevoli ad una cultura non più riservata a pochi, ma socialmente aperta senza perdere di serietà. I Collegi universitari pavesi, privati o pubblici, sono ora 18.