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La comunicazione audiovisiva
Nell'a.a. 2006-2007 i proff. Gianmario Borio ed Elena Mosconi hanno tenuto un seminario nell'ambito del Dottorato di ricerca in Musicologia: Analisi e interpretazione dei testi audiovisivi. Il seminario è nato dall'esigenza di uno stretto coordinamento tra storici del cinema, musicologi ed esperti di ambiti affini allo scopo di valutare fenomeni della comunicazione che, sia sul piano artistico che su quello quotidiano, hanno assunto una rilevanza considerevole negli ultimi decenni. Lo scambio di competenze tra studiosi di cinema e musica rappresenta un momento fondamentale nell'interpretazione dei testi audiovisivi, proprio perché essi si costituiscono tecnicamente e producono significato grazie all'interazione delle dimensioni mediali. Questa impostazione metodologica può fungere da correttivo nei confronti di due importanti limitazioni:
1. nell'analisi delle creazioni audiovisive viene spesso accordata una priorità strutturale e semantica alla dimensione dell'immagine, mentre il suono è considerato in funzione subordinata;
2. a dispetto del fatto che la musica e più in generale il ‘suono organizzato’ svolgano un ruolo determinante nella comunicazione audiovisiva, molti musicologi guardano con distacco o persino sospetto a questo campo di studio.
I contributi qui di seguito pubblicati rappresentano i primi risultati del gruppo di studio che si è insediato a partire dal seminario.
- GIANMARIO BORIO, Riflessioni sul rapporto tra struttura e significato nei testi audiovisivi
- ELENA MOSCONI, La nuova vita delle antiche cose: l’opera sullo schermo e il «Don Giovanni» di Peter Sellars new!
- NICOLA BIZZARO, «Match für drei Spieler» (1964-1966)
- ALESSANDRO BRATUS, «Come To Daddy» e «Rubber Johnny» di Aphex Twin e Chris Cunningham
- MAURIZIO CORBELLA, «Il Club Silencio». Alcuni aspetti dell’uso del sonoro nel cinema di David Lynch
- ANDREA FAINI, «Amadeus» (1984): il cortocircuito multimediale
- MATTEO GIUGGIOLI, Immagine, suono, relazione mentale in «The Man Who Knew Too Much» (1956) di Alfred Hitchcock
- MARCO GURRIERI, «Moulin Rouge!» di Baz Luhrmann
- FEDERICA ROVELLI, Audiovisione e screen-musical. «The Wizard of Oz» (1939)
- PAOLO VITTORELLI, «Il vangelo secondo Matteo». Pasolini e il sacro: «Crist al mi clama / ma sensa lus»...