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AGGIORNAMENTO
08/01/2008

Il progetto VerDe Mincio nasce all’inizio dell’anno 2006 dalla duplice volontà dell’Università degli Studi di Pavia di avviare una attività di ricerca presso la propria sede di Mantova, da una parte, e di instaurare, con il supporto del Labter Crea di Mantova, rapporti di collaborazione con gli enti territoriali che si occupano di ambiente, di didattica e di formazione sia scolastica che professionale, dall’altra.

Ciò ha portato in primo luogo alla firma di convenzioni di collaborazione con gli Istituti Medi Superiori ITIS Fermi, IPSIA Vinci e ITAS Mantegna e, a seguito di numerosi incontri, all’individuazione di un tema di interesse comune su cui avviare una attività di ricerca: la verifica di funzionalità degli impianti di depurazione presenti nel bacino del fiume Mincio.

Il progetto di ricerca è stato così presentato alla Fondazione Comunità Mantovana ONLUS che ha creduto nella iniziativa cofinanziandola per l’anno accademico 2006-2007.

Nelle attività del progetto sono stati coinvolti direttamente con visite guidate, analisi di laboratorio e incontri-seminari sia gli studenti del secondo e terzo anno del Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio dell’Università degli Studi di Pavia, sede staccata di Mantova, sia gli studenti degli ultimi anni degli istituti medi superiori ad indirizzo tecnico già citati; in tutto quasi 200 studenti e una ventina tra tecnici e professori. Quattro studenti del Corso di laurea di primo livello per l’Ambiente e il Territorio della Facoltà di Ingegneria hanno svolto il loro tirocinio lavorando al progetto e un certo numero di studenti medi superiori ha condotto attività di formazione professionale legata al dimensionamento e alla gestione degli impianti di depurazione, presentandosi all’esame di Maturità con tesine sugli argomenti del Progetto.

Data la soddisfazione di tutti gli enti coinvolti, la proficua collaborazione tra Università degli Studi di Pavia e Istituti Medi Superiori nata con il progetto VerDe Mincio continuerà nei prossimi anni con nuove attività di ricerca, sviluppo e formazione nel campo della Ingegneria Sanitaria Ambientale che sono già in fase di organizzazione, con l’obiettivo di impostare un percorso coordinato che, partendo dagli studi superiori, porti lo studente, futuro tecnico esperto in tematiche ambientali, fino al conseguimento della Laurea Magistrale.

Gli studenti medi superiori e universitari saranno così coinvolti in attività di indagine e analisi di livello universitario e abituati all’organizzazione e alla esecuzione di studi di avanzato standard professionale.

Nella sede staccata di Mantova, l’Università e i suoi studenti potranno usufruire dei laboratori messi a disposizione dagli istituti superiori e giovarsi delle competenze del personale didattico (professori, tecnici, ecc) per ricevere quelle nozioni di tipo biologico e naturalistico che non sono specificatamente impartite dal corso di Laurea.

Mi auguro che queste collaborazioni, con incontri periodici e scambi di informazioni ed esperienze tra docenti e ricercatori universitari, costituiscano un utile ed originale contributo per rendere sempre più efficace il percorso formativo dei giovani, mantovani e non, interessati a operare nel settore dell’ambiente.

          Luigi Natale
Responsabile didattico
dell Corso di Laurea