Daniele Formenti

Come e perchè (prima di parlare dell'Intelligent Design USA) è necessario

documentarsi sul processo di Harrisburg,

che ha condannato i fatti avvenuti al liceo di Dover
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In quel processo, conclusosi il 20 dicembre 2005, si è riusciti a dimostrare che l'Intelligent Design non rispetta i parametri che caratterizzano e distinguono il metodo scientifico rispetto agli altri strumenti di conoscenza meno efficaci usati precedentemente dall'uomo; si è concluso quindi con la condanna (anche a pagare il milione di dollari di spese processuali!) di chi nell'ora di scienze in una scuola USA "semplicemente" invitava gli studenti a leggere un libro sull'Intelligent Design presente in biblioteca grazie ad una donazione ricevuta da una vicina parrocchia.
Pochi sanno quale fosse stato realmente il guaio che ha portato alla condanna e al pagamento di un milione di dollari: in una scuola superiore qualcuno ha invitato i ragazzi a leggere un libro neocreazionista che era stato regalato alla scuola – in numerose copie – dalla vicina parrocchia!
    Il processo ha svelato la vera natura ma soprattutto la vera origine dell'idea (non è una ipotesi e soprattutto non è una teoria) dell'Intelligent Design, riciclata dalle idee del reverendo William Paley che, ai primi dell'ottocento, avevano convinto anche il giovane Darwin.
    Lo stesso Darwin aveva poi, già ai suoi tempi, dimostrato la falsità di idee che oggi qualcuno riprende approfittando della facilità con cui i dubbi (di solito più facili da ricordare) circolano più velocemente e facilmente delle teorie serie e verificate. Queste  si basano su dati non sempre facili da capire soprattutto se si dispone di informazioni di base inadeguate su alcuni aspetti della biologia; in particolare su quelli che permettono di capire quanto siano confermati fatti che la stessa Chiesa cattolica (forse non tutti lo sanno) oggi accetta senza problemi; lo si capisce subito se si legge il poco noto documento (Comunione e servizio, par. 63-69) firmato dal card. Ratzinger nel 2004.

P: Qual è il meccanismo che il Disegno intelligente propone?
B: Mi chiedo se posso... Potrei conoscere che cosa ho risposto alla sua domanda la prima volta?
P: Non mi pare di avere avuto una risposta, così glielo sto chiedendo di nuovo. Lei ha fatto qui questa affermazione (legge): "La teoria del disegno intelligente si focalizza esclusivamente sul meccanismo proposto di come le strutture biologiche complesse si sono formate". Io vorrei sapere, qual è il meccanismo che il disegno intelligente propone per spiegare come si sono formate le strutture biologiche complesse?
B: Ribadisco,
esso non propone un meccanismo nel senso di una descrizione passo-per-passo di come le strutture si sono formate. Ma possiamo supporre che nel meccanismo, nel processo in cui queste strutture si sono formate, una causa intelligente è senz'altro coinvolta.

“Domanda: under your definition, the definition that sweeps in intelligent design, astrology is also a scientific theory, correct?

“Risposta di Behe: “Yes, that's correct”.

Un mio approfondimento con commenti si può trovare qui. Penso sia evidente che coloro che ripetono anche in Italia le parole di Behe dovrebbero saper cosa rischiano: se sostengono che l’ID sia scienza lo devono ammettere anche per l’astrologia. Parole di Behe, un biologo che, giustamente, i suoi colleghi del Dipartimento ritengono poco rigoroso.

·         E’ importante notare come il giudice Jones abbia attribuito un grande valore alla deposizione (poco convincente…) di M.Behe, tanto è vero che lo cita a sostegno della sentenza di condanna:

·  «Si consideri, per esempio, che il professor Behe afferma chiaramente e significativamente che la plausibilità dell'argomento a favore dell'ID dipende da quanto si creda nell'esistenza di Dio» [...] «Poiché nessuna prova agli atti indica un'altra proposizione scientifica la cui validità si basi sulla credenza in Dio, né la Corte è a conoscenza di una tale proposizione scientifica, l'affermazione del professor Behe costituisce una prova sostanziale che dal suo punto di vista, in accordo con altri preminenti esponenti dell'ID, l'ID è una proposizione religiosa e non scientifica»[3]

o        «Primo, l'esperto della difesa, il professor Fuller, ha convenuto che l'ID aspira a "cambiare le regole del gioco" della scienza e il principale esperto della difesa professor Behe ha ammesso che la sua definizione allargata di scienza, che include l'ID, includerebbe anche l'astrologia. Inoltre, l'esperto della difesa professor Minnich ha riconosciuto che, affinché l'ID venga riconosciuto come scienza, le regole del gioco della scienza dovrebbero essere allentate per permettere di prendere in considerazione forze soprannaturali»

 

Il resto della documentazione consigliata è purtroppo solo in inglese:

La versione inglese di Wikipedia ha un articolo che informa sul processo e uno che aiuta a muoversi nella documentazione

Kitzmiller v. Dover Area School District


 

Si raccomanda assolutamente di esaminare con cura i documenti con le analisi anche quantitative raccolte poi nel sito web di Barbara Forrest, la filosofa della scienza che collabora con il NCSE, esperta dell’Intelligent Design; impressionante vedere con i propri occhi come da un mese all’altro nel 1987 improvvisamente (qui i grafici e i confronti) scompare, sostituita da "Intelligent Design",  la parola “creazionismo” da frasi che per il resto rimangono inalterate (grazie ai programmi di word processing…).
Da notare che l’Intelligent Design non è un termine nuovo, in quanto, con il nome di Teologia Naturale, era un’ipotesi sostenuta dal rev.Paley ancora ai tempi di Darwin (anche lui era stato per un po’ un sostenitore delle ipotesi di Paley, da cui poi si era ovviamente - e razionalmente - dissociato) ma viene fatta risorgere proprio nel 1987, quando una sentenza della Corte Suprema USA bloccò l’ingresso a scuola del creazionismo, che invece in Italia è presente senza problemi (ma forse anche senza creare troppi problemi… tanto ci siamo abituati…) sia dentro che fuori la scuola.
Divertente anche verificare come nel 1987, dopo la sentenza della Corte Suprema, le modifiche siano state fatte in fretta, tanto da lasciare le tracce evidenti di una correzione (cdesign proponentsists”) che è stato scoperto dalla filosofa B.Forrest e che dimostra la “miracolosa” trasformazione (impossibile negarlo) dei creazionisti biblici USA in profeti dell’ID …

 

AGGIORNAMENTI (dal MAGGIO 2007)

 

 

 

GIUGNO 2008: 
anche gli evoluzionisti cattolici USA contro l’Intelligent Design

importante novità nel blog del Discovery Institute, “Uncommon Descent”. Sembra che dopo i due recenti attacchi da parte di biologi evoluzionisti cristiani (Ken Miller, cattolico, e Francis Collins, protestante) l’Intelligent Design sia in grave crisi.
W.Dembski, il massimo profeta dell’Intelligent Design, in un articolo del suo blog (Theistic Evolutionists Close Ranks — Let the Bloodletting Begin!) dimostra di essersi reso finalmente conto (dopo gli ultimi due libri di F.Collins e di K.Miller) che davvero tutti gli evoluzionisti (sia quelli cristiani che quelli atei) sono contro di lui, magari solo perché non capisce nulla di evoluzione ma soprattutto di metodo scientifico …

 

Riguardo a questa nuova santa alleanza PZ Myers del blog Pharyngula scrive infatti:

Those theistic evolutionists may not like us mean atheists much, but we both agree 100% on the evidence for evolution. Dembski is baffled by the fact that theistic evolutionists "shaft the ID community," but he shouldn't be — it's because the ID community abandons common standards of evidence and wants to redefine all of science. Scientists, both atheist and Christian, easily find common cause in opposing IDiocy”.

I can picture both Miller and Dembski as being in the same boat with religious foolishness, but Miller has several saving graces that Dembski lacks: Miller is not trying to poison public education in this country, he's actually very knowledgeable about biology, and he can give a coherent and accurate talk about real important issues.”

Decisamente Dembski, forse per la prima volta, sembra furioso: si sente spiazzato dal libro di Ken Miller, da questo attacco (“They are now charging ID with undermining the very fabric of civilization and even the Christian religion itself “) da parte dell’evoluzionismo teista di un biologo evoluzionista cattolico e reagisce in modo davvero aggressivo (la frase finale un po’ presuntuosa ed esagerata “they need to be defeatednon sembra lasciare dubbi … sulla sua vocazione … al martirio …).
Dembski è infuriato giustamente anche con
Francis Collins che, nel commento favorevole al libro di Ken Miller, scrive addirittura che “ID is not only bad science but is potentially threatening in other deeper ways to America’s future”.  (e scusate se è poco…)
W.Dembski si sta insomma rendendo finalmente conto anche lui dei danni arrecati dal processo di Harrisburg: nonostante abbiano quasi licenziato M.Behe, responsabile del fallimento al processo, difficilmente riuscirà a procedere con la sua Wedge Strategy verso il suo principale obiettivo: convincere i cattolici, con cui pensava di poter fare un fronte comune, a seguirlo.

Ancora più interessante un’altra frase in cui Dembski manifesta di essere ben consapevole che anche chi collabora con la ricca Templeton Foundation (che finanzia anche molte iniziative vaticane critiche verso la teoria dell’evoluzione) è loro ostile (da anni infatti non li finanzia più come faceva un tempo, ed è molto interessante scoprire perchè):

 “Theistic evolutionists are implacably opposed to ID (Denis Alexander, head of a Templeton funded science-religion center in Oxford recently admitted, in these very terms, that this is his view toward ID when he asked for my consent to use and edit a video of me — and you wonder why I didn’t give my permission). They are happy to jump in bed with Richard Dawkins if it means defeating ID. They are on the wrong side of the culture war. And they need to be defeated.

Sembra probabile che all’Avvenire o al Foglio qualcuno faccia a questo punto un salto non nel letto di Dawkins ma sulla sedia (insieme al Card.Schönborn).
Non farà proprio piacere poi che il massimo profeta dell’ID li accomuni a Richard Dawkins! (e se ne chiederanno magari il motivo… visto che hanno sempre difeso l’ID USA , probabilmente senza conoscerlo bene, anche recentemente).


A questo punto manca solo che anche la Chiesa cattolica si accorga della truffa dell’Intrelligent Design e lo tradisca … Il DI a questo punto potrebbe chiudere il suo ufficio a Seattle e il nuovo laboratorio che era appena entrato in funzione e che aveva appena prodotto il suo primo lavoro.
Finora il Vaticano sembra orientato a tradirlo, se ci accontentiamo degli articoli di F.Facchini sull’Osservatore Romano; sono però previste iniziative,come i prossimi due convegni sull’evoluzione (2008 e 2009), che destano qualche preoccupazione ai creazionisti, che stanno organizzando come contromisura, più di un convegno creazionista, da svolgersi in contemporanea sotto le mura del Vaticano. Un assedio pacifico, ma polemico, appaltato ai creazionisti biblici del Kolbe Center for the study of Creation, che un tempo venivano accolti contemporaneamente in Vaticano anche da due papi, Woytila e Ratzinger, come avvenne nel 2002.
 

 

AGOSTO 2008
L’ID USA non è una teoria e non ha niente da proporre. Lo dice un esponente del DI stesso

Una clamorosa novità:

Michael Medved, di religione ebraica e uno degli esponenti del Discovery Institute che gestisce il marchio dell’Intelligent Design USA, il 6 agosto spiega in un’intervista sul Jerusalem Post cosa è e cosa non è l’Intelligent Design (“One on One: Broadcast views”). Le sue dichiarazioni avranno sicuramente gettato nella disperazione i suoi colleghi, dato che conferma esattamente le critiche degli evoluzionisti, ma è anche l’ultima di una serie di disastri.

Val la pena di riportare almeno due risposte dell’intervista:

you are a senior fellow at the Discovery Institute that studies and believes in Intelligent Design. How do you, as an Orthodox Jew, reconcile with this kind of generality - with the view of their being a hierarchy with a chief "designer" - while believing in and praying to a very specific God?

 “The important thing about Intelligent Design is that it is not a theory - which is something I think they need to make more clear. Nor is Intelligent Design an explanation. Intelligent Design is a challenge. It's a challenge to evolution. It does not replace evolution with something else.

The question is not whether it replaces evolution, but whether it replaces God.

No, you see, Intelligent Design doesn't tell you what is true; it tells you what is not true. It tells you that it cannot be that this whole process was random.

Traduco per gli amici italiani dell’ID, che si vedranno crollare il cielo in testa e dovranno ammettere la loro “ingenuità imperdonabile (v.sotto il card.Lorizio…) e smentire quanto hanno scritto finora:  “L’aspetto importante dell’Intelligent Design è che NON E’ UNA TEORIA, e vorrei che fosse spiegato più chiaramente. Non è nemmeno una spiegazione di qualcosa, ma una sfida all’evoluzione. Non sostituisce l’evoluzione con qualcosa d’altro. L’Intelligent Design non ti fornisce una verità, ma ti dice che cosa non è vero, che non è possibile che l’evoluzione sia un processo casuale .

Chiaramente è un ragazzo che sembra vivere all’inizio dell’800 … anche Darwin a 18 anni la pensava così, ma poi si è messo a studiare con rigore e diligenza (ma soprattutto con curiosità) il libro della natura …

Divertente anche immaginare che qualcosa che non è una teoria né una spiegazione di alcunché possa sfidare una teoria consolidata! E sconcerta che qualcuno ci creda!

Gli evoluzionisti a questo punto si potrebbero ritirare; non devono più essere loro a spiegare perché l’Intelligent Design è una boiata pazzesca … (e pure una truffa, come ha spiegato in questa intervista uno dei suoi dirigenti, Michael Medved). Sarà interessante vedere le reazioni al Foglio e all’Avvenire  … [nessuno in Italia ne ha parlato, tranne il sito web con la Rassegna Stampa sul dibattito sull’evoluzione

Di questa storia sconcertante si parla anche nel blog Panda’s Thumb in data 10/8/08

 

Qualcuno ancora crede all’Intelligent Design USA modello 1987? Non è un po’ pericoloso far vedere che non si è aggiornati?

AGOSTO 2011

Sembra un buon momento per una riflessione sui risultati del progetto che più di 20 anni fa, oramai, ha lanciato l'Intelligen Design all'assalto della teoria dell'evoluzione.

Ne parla Panda’s Thumb: il 25/8 il blog ci ricorda che il mondo va avanti e che non tutti gli obiettivi vengono raggiunti: sono ormai passati già più di 20 anni dalla ri-nascita dell’ipotesi dell’Intelligent Design del reverendo Paley ed è un buon momento per fare il punto della situazione (“Does the intelligent design movement need to be demolished and rebuilt?”). E’ giusto quindi verificare (con soddisfazione) che “few (if any) of its stated and implied goals and plans have thus far come to fruition”.
D’altronde il loro documento programmatico (The Wedge Strategy) elencava proprio obiettivi quinquennali e ventennali (qui una sintesi).
Anche qualche sostenitore dell’ID comunque si preoccupa ed ha alcune proposte da far discutere, come l’autore del blog How to debate evolution nel suo post del 21/8: ”Towards a Better Version of ID – A Manifesto”.











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