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P. Antonini sugli ultimi sviluppi nel Comboni College

P. G.B. Antonini (1936) è stato ordinato nel 1962. Dal 1966 al 1970 ha insegnato al  Comboni College. Dal 1972 al 1980 è stato Preside delle scuole secondarie del Comboni. Dopo un periodo di 7 anni presso la London Province, P. Antonini ha fatto ritorno in Sudan. Qui, dal 1987 al 1996 è stato prima segretario delle scuole cattoliche e poi provinciale.

Intervista effettuata il 16 luglio 1999, Roma

 


Il fatto adesso che la maggioranza degli studenti stia diventando di sud sudanesi, complica le cose perché vi espone politicamente. Voi diventate la scuola che preporre l’élite sud sudanese in un certo senso, e quindi... io pensavo che in questa fase qui invece ormai problemi politici il Comboni non ne generasse più. Negli anni ‘60 rappresentava un po’ l’interferenza occidentale, era visto come l’interferenza occidentale sulla società sudanese. Poi dopo aveva perso un ruolo politico, adesso invece, se è diventata scuola dei sud sudanesi, acquista un valore, una posizione politica che espone il Comboni a delle conseguenze

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Esatto perché c’è questo. Che adesso il Comboni praticamente è diventato la via per gli studi secondari per i cristiani. Mentre in tutte le altre scuole, per i cristiani, la via al procedere negli agli studi ad un certo momento viene bloccata: o diventi musulmano o non vai avanti. E questa... ormai è quella la cosa, per cui il cristiano nelle scuole governative è difficile che vada avanti. Perché non ha il voto di religione islamica, è molto difficile che lo abbia in religione cristiana perché in moltissime scuole non è possibile, non ci sono maestri oppure fanno in modo che i cristiani non possano fare gli esami. E in questo abbiamo avuto anche una certa colpa noi cattolici cristiani. Nel senso che noi per senso di onestà professionale e per fare impegnare i ragazzi a studiare, nella correzione degli esami si era molto stretti e quindi il voto era basso. Mentre per l’Islam a volte chi faceva, che ancora fa, il scegliere il paper del Simple Islam per chi non conosce l’arabo, per il fatto stesso che scrivi il nome ottieni un ottimo voto. Quando si fa una graduatoria per andare alla scuola superiore quell’ottimo voto in Islam conta, ha il suo peso. Mentre il cristiano che non ha nessun voto, o un voto molto basso in cristianesimo, nella Bibbia, viene penalizzato. Il Comboni e altre due scuole collaterali che adesso sono sorte un po’ attorno, con le secondarie che prima erano quelle, iniziarono come scuole per preparare chi veniva dal Sud Sudan a riparare un po’ le lacune e mettersi nel corso normale del Comboni College e andare avanti, il numero di quelle due scuolette era così alto che [111] che ad un certo momento quelle due scuole si sono trasformate in vere e proprie scuole che lavorano sotto l’egida del Comboni e preparano per gli esami. La controffensiva adesso del governo è esattamente questo: l’insegnamento deve essere tutto in arabo, fatto da sudanesi. Per il Comboni c’è la possibilità, al Comboni è stata lasciata la possibilità di avere un corso, uno stream, in inglese. Però ci sono, per poter scegliere questo stream, ci vogliono... certe condizioni devono essere prese in considerazione. Sono le solite, ufficialmente lo straniero, il ragazzo o la ragazza che ha studiato all’estero e quindi non ha una conoscenza buona dell’arabo e i figli di matrimoni misti, un europeo con una sudanese, di una europea con una sudanese, e poi naturalmente gli stranieri. Però queste quattro condizioni devono essere verificate dal Ministero dell’Educazione che ti rilascia il permesso di registrarti. Quello che sta avvenendo adesso in questi ultimi due anni non te lo so dire. Ma l’ultimo anno che io sono stato a Khartum è successo che nessun sudanese cristiano, del sud Sudan ha ottenuto il permesso di registrarsi per il corso inglese, mentre il corso inglese era pieno di ragazzi arabi delle grosse famiglie. Quindi certi benefici, sono benefici di chi comanda non di chi ne ha bisogno.

E siete riusciti a mantenere il livello alto del Comboni, perché è una scuola famosa...

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Guarda il livello rispetto al resto del Sudan è ancora alto però purtroppo dico rispetto quello [livello] del Sudan è caduto molto in basso e quello dipende un po’ dal fatto che la preparazione e la selezione degli studenti delle scuole governative non è più severa come prima. Quindi la preparazione generale si abbassa e poi noi abbiamo i ragazzi, adesso al Comboni College, che nel Sud Sudan hanno dovuto imparare l’arabo per potere andare avanti e in un certo senso sono un po’ penalizzati perché il loro arabo è una lingua imparata. Però nei risultati del Sudan Certificate siamo ancora a livelli molto alti.

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