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Il fatto adesso che la maggioranza
degli studenti stia diventando di sud sudanesi, complica le cose perché
vi espone politicamente. Voi diventate la scuola che preporre l’élite
sud sudanese in un certo senso, e quindi... io pensavo che in questa fase
qui invece ormai problemi politici il Comboni non ne generasse più.
Negli anni ‘60 rappresentava un po’ l’interferenza occidentale, era visto
come l’interferenza occidentale sulla società sudanese. Poi dopo
aveva perso un ruolo politico, adesso invece, se è diventata scuola
dei sud sudanesi, acquista un valore, una posizione politica che espone
il Comboni a delle conseguenze
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Esatto perché c’è questo.
Che adesso il Comboni praticamente è diventato la via per gli studi
secondari per i cristiani. Mentre in tutte le altre scuole, per i cristiani,
la via al procedere negli agli studi ad un certo momento viene bloccata:
o diventi musulmano o non vai avanti. E questa... ormai è quella
la cosa, per cui il cristiano nelle scuole governative è difficile
che vada avanti. Perché non ha il voto di religione islamica, è
molto difficile che lo abbia in religione cristiana perché in moltissime
scuole non è possibile, non ci sono maestri oppure fanno in modo
che i cristiani non possano fare gli esami. E in questo abbiamo avuto anche
una certa colpa noi cattolici cristiani. Nel senso che noi per senso di
onestà professionale e per fare impegnare i ragazzi a studiare,
nella correzione degli esami si era molto stretti e quindi il voto era
basso. Mentre per l’Islam a volte chi faceva, che ancora fa, il scegliere
il paper del Simple Islam per chi non conosce l’arabo, per il fatto stesso
che scrivi il nome ottieni un ottimo voto. Quando si fa una graduatoria
per andare alla scuola superiore quell’ottimo voto in Islam conta, ha il
suo peso. Mentre il cristiano che non ha nessun voto, o un voto molto basso
in cristianesimo, nella Bibbia, viene penalizzato. Il Comboni e altre due
scuole collaterali che adesso sono sorte un po’ attorno, con le secondarie
che prima erano quelle, iniziarono come scuole per preparare chi veniva
dal Sud Sudan a riparare un po’ le lacune e mettersi nel corso normale
del Comboni College e andare avanti, il numero di quelle due scuolette
era così alto che [111] che ad un certo momento quelle due
scuole si sono trasformate in vere e proprie scuole che lavorano sotto
l’egida del Comboni e preparano per gli esami. La controffensiva adesso
del governo è esattamente questo: l’insegnamento deve essere tutto
in arabo, fatto da sudanesi. Per il Comboni c’è la possibilità,
al Comboni è stata lasciata la possibilità di avere un corso,
uno stream, in inglese. Però ci sono, per poter scegliere questo stream, ci vogliono... certe condizioni devono essere prese in considerazione.
Sono le solite, ufficialmente lo straniero, il ragazzo o la ragazza che
ha studiato all’estero e quindi non ha una conoscenza buona dell’arabo
e i figli di matrimoni misti, un europeo con una sudanese, di una europea
con una sudanese, e poi naturalmente gli stranieri. Però queste
quattro condizioni devono essere verificate dal Ministero dell’Educazione
che ti rilascia il permesso di registrarti. Quello che sta avvenendo adesso
in questi ultimi due anni non te lo so dire. Ma l’ultimo anno che io sono
stato a Khartum è successo che nessun sudanese cristiano, del sud
Sudan ha ottenuto il permesso di registrarsi per il corso inglese, mentre
il corso inglese era pieno di ragazzi arabi delle grosse famiglie. Quindi
certi benefici, sono benefici di chi comanda non di chi ne ha bisogno.
E siete riusciti a mantenere il
livello alto del Comboni, perché è una scuola famosa...
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Guarda il livello rispetto al resto
del Sudan è ancora alto però purtroppo dico rispetto quello
[livello] del Sudan è caduto molto in basso e quello dipende un
po’ dal fatto che la preparazione e la selezione degli studenti delle scuole
governative non è più severa come prima. Quindi la preparazione
generale si abbassa e poi noi abbiamo i ragazzi, adesso al Comboni College,
che nel Sud Sudan hanno dovuto imparare l’arabo per potere andare avanti
e in un certo senso sono un po’ penalizzati perché il loro arabo
è una lingua imparata. Però nei risultati del Sudan Certificate
siamo ancora a livelli molto alti. |