IL DIBATTITO SULL'EVOLUZIONE BIOLOGICA
RASSEGNA STAMPA 2005
Rassegne
stampa precedenti (2003/2004) e
successive (2006 e 2007)
Documenti per capire il dibattito sulla teoria
dell’evoluzione |
NB: In questa rassegna stampa le date sono IN ORDINE CRONOLOGICO, con il 1’ gennaio all’inizio
7/1/05 |
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In un articolo sull’Unità (“La
storia ai tempi di Letizia Moratti”) si legge di come sia stata seguita
una procedura irregolare nella pubblicazione (prima del tempo e della
discussione nelle sedi previste) delle IN: “I regolamenti, per essere
emanati, devono seguire un iter preciso. Secondo quanto predisposto dalla
stessa legge delega, la bozza deve essere fatta d'intesa con la Conferenza
permanente Stato-Regioni, poi sottoposta al giudizio delle commissioni
parlamentari, a quello del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti; poi,
ai sensi del regolamento sull'Autonomia, anche al parere del Consiglio
Nazionale della Pubblica Istruzione. Tale iter deve essere ancora percorso e
quindi le Indicazioni Nazionali non possono essere considerate prescrittive.
Noto però nel sussidiario di mio figlio, che frequenta la terza elementare,
20 pagine dedicate alla storia (di cui 17 di esercizi). Le 3 pagine residue
spiegano cosa sono i documenti e raccontano dei dinosauri e dell'uomo nella
Preistoria. Stop. Le case editrici non si sono dunque fatte pregare ad
adeguarsi alle Indicazioni, sebbene non prescrittive, e vincolanti solo
nel senso che gli insegnanti sono tenuti a garantire la “configurazione degli
obiettivi di apprendimento” come recita la C.M. 29/04” |
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10/1/05 |
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La scoperta è forse un po' tardiva, ma
dall’anno scorso un’università
statale italiana (Cassino) riconoscerebbe crediti didattici (per quale
settore disciplinare?!) a chi, già laureato o no, segue seminari sulla
teologia della creazione e dell’evoluzione forniti da un Master on line
ricevuto in contemporanea da Roma in un’aula della Facoltà di Ingegneria. Si
tratta del Master
in Scienze Ambientali (...per una tutela dell'ambiente basata
sull'umanesimo cristiano) esistente nell’Ateneo
Pontificio Regina Apostolorum; il Master è diretto dal dott.Antonio
Gaspari (giornalista e direttore del Greenwatch News, un
bollettino che tiene d'occhio ... quel che di male fanno gli ambientalisti e
quel che di bene fanno gli OGM e gli atomi quando si rompono) che così
lo presenta agli amici nel 2002. Un paio di suoi libri già dal titolo
manifestano il suo giudizio, forse senza troppi chiaroscuri,
sull'ambientalismo senza il bollino bianco/giallo: "Dal popolo di
Seattle all'ecoterrorismo" e "Da Malthus al razzismo verde". |
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11/1/05: |
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Articolo sul Riformista (“Ricordiamo
Darwin e svegliamo anche la Moratti”) di G.Corbellini che sembra ben
informato sulle dinamiche interne alla commissione Darwin, sui gravi motivi
che invitano la presidente alla prudenza e su quello che ci si aspetta di
ricevere da loro: |
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13/1/05: |
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Il Corriere (La
destra religiosa assedia Darwin «Siamo nati da un disegno intelligente»)
riferisce sulla ripresa negli USA del dibattito sull’insegnamento del
creazionismo nelle scuole |
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7/2/05 |
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Articolo di Michael Behe, del Discovery Institute
sul New York Times: “Design for Living”; dopo aver
più che convinto la corte di Harrisbur confessando, sotto giuramento, che
l’ID non è scienza, ora cerca di recuperare il disastro cercando di
convincere che non è nemmeno religione. Riusciremo mai un giorno a sapere che
cos’è l’ID? |
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14/2/05 |
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Articolo di Telmo Pievani sull’Unità: Creazionismo
folcloristico all'italiana |
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15/2/05 |
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Sul sito del Sole 24 Ore audio del Darwin day di
Milano: parte1
e parte2. |
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16/2/05 |
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Sul Sole 24 Ore articolo di Valzania: Contro
Darwin nuove crociate negli USA. Intervista a Dawkins sul Giornale |
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20/2/05 |
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Articolo sull'Avvenire che cita Dawkins e
una sua intervista al Giornale del 16/2: Transumanisti
e darwiniani estremisti |
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21/2/05 |
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Articolo sul Mattino (“Fenomeno
Darwin: tutti pazzi per la scienza”) in cui si parla del successo delle
iniziative per i Darwin Day in varie città intervista di
R.Bassoli a Corbellini sui Darwin Days organizzati in Italia ("Simbolo
laico poco amato dai cattolici") |
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23/2/05: |
o
La commissione ministeriale (Levi-Montalcini,
Sgaramella, Rubbia, Colombo) incaricata di riportare Darwin fra i banchi di
scuola (insieme allo studio dell’evoluzione e al metodo scientifico…) ha
presentato ieri mattina la sua relazione al ministro. Numerose sono quindi le
promesse inserite nel comunicato stampa del Ministero (“Ministro
Moratti: "Con le indicazioni della Commissione Darwin perfezioneremo i
programmi della scuola del primo ciclo e metteremo a punto quelli della
secondaria superiore": ): "Il Ministro ha trasmesso il rapporto alla struttura
amministrativa affinché provveda ad integrare i piani di studio della scuola
primaria e secondaria di primo grado in base alle riflessioni
fornite."Esprimo viva soddisfazione", ha detto il Ministro Moratti,
"per la collaborazione offertami dagli illustri studiosi, che mi
consentirà di migliorare le indicazioni nazionali relative al primo ciclo di
istruzione". ·
La notizia compare in notiziari
ANSA e su La Repubblica: “Darwin
torni tra i banchi di scuola'; Lo chiedono i saggi della Moratti”;
l’articolo è accompagnato da un commento di M.Hack (Battaglia
vinta: era vergognoso) e dalla risposta di Augias a un ricercatore
italiano in Francia (Dopo
Darwin riabilitiamo tutta la scienza). La Stampa ha oggi un
articolo ormai superato (Darwin
dimenticato. richiamo al ministro perchè si faccia chiarezza sui programmi
scolastici in tema di evoluzione). La buona notizia viene data oggi anche
da Smemoranda
on line |
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24/2/05 |
o
Altri articoli, in un ristretto e “artificialmente
selezionato” gruppo di quotidiani, sui risultati del lavoro della commissione
che doveva riaccompagnare a scuola Darwin. La Repubblica (Dopo
gli appelli su Repubblica, la teoria torna tra i banchi delle medie. Per le
secondarie spuntano altre sorprese. Torna Darwin, ma la scuola perde altri
pezzi) e l'Unità (Darwin,
la disfatta di Moratti), in cui si riportano le promesse della Moratti, Il
Giorno (Darwin tornerà nei programmi scolastici. Il gruppo di esperti
presieduto dalla senatrice Levi-Montalcini), Libertà (Darwin
torna nei programmi della scuola), La Nuova Sardegna ed altri del
pool: (Chiediamo il reinserimento totale dello studio della teoria di
Darwin nella scuola primaria), l'Opinione delle libertà (Anche
i saggi della Moratti difendono l’evoluzionismo di G.Corbellini), ADNKronos
(Montalcini, Darwin
Torni Sui Banchi Di Scuola Al Piu' Presto); nell’articolo sul Sole 24 Ore
(“Moratti:
Con rapporto Darwin perfezioneremio i programmi”) si raccontano cose non
vere (o si fanno promesse poi non matenute): “Il
rapporto è stato trasmesso alla struttura del dicastero affinché provveda ad
integrare i piani di studio della scuola primaria e secondaria di I grado in
base alle riflessioni fornite” Si dice anche che “gli OSA dei licei sono state trasmesse al gruppo di
esperti il 7 febbraio”. Sul Mattino “Moratti
cede sulle teorie di Darwin nelle scuole”; anche qui promesse non
mantenute ma si capiscono le critiche della commissione “nella scuola dell’obbligo le scienze sono
sottorappresentate e chi esce dal primo ciclo non sa quasi nulla”. |
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25/2/05 |
o
Articolo sull'Unità di P.Greco: Darwin
a scuola, la Moratti non si evolve (anche
qui), dove si commenta la storia di questa “inutile” (“in nessun paese democratico il Governo, sia pure per
interposta persona, verifica la bontà di una teoria scientifica”) commissione, inutile perché non si sarebbe
dovuti arrivare al punto di dover far perdere tempo anche a dei premi Nobel
[che hanno già i loro problemi di ricerca … dei fondi] per una consulenza di
questo tipo, che in condizioni normali avrebbe potuto essere affidata a
qualsiasi persona competente (a cui poi venga dato ascolto!) "è ovvio che il parere della commissione su Darwin è
stato unanime: qualunque persona con un minimo di conoscenza dei sistemi
biologici non può non riconoscerne l’importanza". Molto
grave però un altro allarme della commissione, che "ha analizzato
- spiega ancora Sgaramella - più genericamente
i programmi relativi alle materie scientifiche nel primo ciclo scolastico. La
conclusione è stata che nella scuola dell’obbligo le scienze sono
sottorappresentate e chi esce dal primo ciclo non sa quasi nulla". Articolo del Mattino:
(Moratti
cede sulle teorie di Darwin nella scuola; saranno reinserite nei
programmi delle medie inferiori) . Articolo anche sul Sole 24 ore: Darwin
recuperato ma la riforma è da rifare. Si accenna al fatto che il
documento contiene raccomandazioni che vanno al di là della sola questione
dell’evoluzione per toccare le carenze sull’insegnamento scientifico, e si
nota che stranamente il documento è rimasto segreto. Speriamo non ci siano
sorprese |
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28/2/05 |
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Né ieri né oggi né l’altroieri altri quotidiani
riprendono la notizia; forse nemmeno La Stampa, che pure aveva pubblicato un
articolo (non aggiornato) sull’argomento il 23/2, La notizia viene ripresa in
alcuni siti scolastici (La
Tecnica della Scuola - ProteoFareSapere
– Educazione&Scuola
– OrizzonteScuola
– Sussidiario.it
- ). Una breve battuta accenna all’argomento nella trasmissione notturna su
RAI3 della Dandini, costretta, suo malgrado, a fare informazione oltre che
satira |
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1/3/05 |
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Gli altri quotidiani non hanno mai ripreso la
notizia; forse nemmeno La Stampa, che pure il 23/2 aveva pubblicato un
articolo (ma non aggiornato) sull’argomento, La notizia viene ripresa in
alcuni siti scolastici (La
Tecnica della Scuola - ProteoFareSapere
– Educazione&Scuola
– OrizzonteScuola).
Una breve battuta accenna all’eliminazione (…l’anno scorso) dell’evoluzione
dai programmi scolastici nella trasmissione notturna su RAI3 (Parla
con me del 27/2/05) della Dandini, costretta, forse senza saperlo, a fare
informazione (anche se datata) oltre che satira. |
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3/3/05 |
o
Ancora un articolo in argomento, di Luciano
Caglioti, sull’Opinione delle Libertà: Non
c’è dibattito più sterile di quello su Darwin. Molto chiaro, anche se
troppo ottimista sulle posizioni papali: “Non si capisce perché una frangia di iperattivisti
continui ad osteggiare una teoria che oramai è certezza scientifica. Certezza
acquisita non solo da scienziati e laici, ma anche dalla Chiesa in termini di
Catechismo olandese (anni ’70) e dichiarazioni di Giovanni Paolo II…Gli uni
dicono “non lo so ancora, ma spero che la scienza ci dia un lume”. Gli altri
“è il segno di una volontà superiore”. E le due visioni possono benissimo
coesistere.” |
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4/3/05: |
o
Sui quotidiani nessun nuovo articolo sui risultati
della Commissione Darwin. Ne parlano invece su Boiler (giornale di
scienza dell’ENEL): Finalmente
Darwin è riammesso a scuola. In ambiente scolastico c’è un articolo su Tuttoscuola:
Ritorna
Darwin sui risultati del lavoro della commissione, mentre riguarda il
secondo ciclo l’articolo preoccupato: Darwin
nel secondo ciclo dov’è? Si dice che “guardando gli Osa dei Licei nella versione attuale si
scopre che …. non solo la teoria dell’evoluzione non è lo sfondo integratore
che unifica i vari insegnamenti, ma non c’è nemmeno traccia del promesso
studio delle diverse teorie scientifiche e matematiche dell’evoluzione
applicate alla chimica della vita, ai processi biologici, alla fisica, alla
cosmologia, alla geologia e alla paleontologia”. ·
Nel sito di Tuttoscuola c’è anche una pagina
informativa (Darwin
dalla A alla Z), che potrebbe essere migliorata |
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13/3/05 |
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Rientra nei limiti e nelle cautele stabilite
dalla Chiesa (Pio XII),
con una citazione del documento papale del 1985, F.Facchini in un articolo
sull’Avvenire (Creazione
o evoluzione?) in cui il concetto (senza dubbio filosofico e non
scientifico) di creazione viene utilizzato impropriamente contro coloro che
(a partire Darwin, nel XIX secolo) hanno cercato con successo di studiare
l’evoluzione biologica e di spiegarne i meccanismi utilizzando il metodo
scientifico (“Un contrasto, ritenuto
insanabile, tra vedute della scienza e della fede ha caratterizzato le
posizioni di scienziati e di teologi nel secolo XIX. A ciò non furono
estranee certe pretese di scienziati che ritenevano superfluo il ricorso
alla creazione per spiegare il mondo. Posizioni superate, ma non
ancora del tutto.). E’ strano che si contrappongano alle pretese
degli scienziati di spiegare il mondo le impressioni soggettive
(ripetutamente citate nell’articolo) che si trasformano in verità solo
grazie ad un atto di fede. |
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15/3/05 |
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In un sito web teatrale in una pagina
dedicata al comico Paolo Hendel si riporta un suo commento: “E meno male
che alla fine è stata reintrodotta nei programmi dei primi anni
d’insegnamento la teoria dell’evoluzione di Darwin” |
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20/3/05 |
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Intervento sull’opportunità di insegnare la “teoria
dell’evoluzionismo” nelle scuole in un sito web cattolico: Evoluzionismo? Ne parliamo
con don Paolo Giulietti (responsabile del Servizio Nazionale di
Pastorale Giovanile della Conferenza episcopale italiana); viene permessa, ma
“purché la si presenti per quello che è, una
mera ipotesi scientifica, e non si tragga pretesto per dedurne visioni
complessive del mondo e della vita” [… e così bisogna insegnare
che una teoria è “una mera ipotesi”…?]. Interessante comunque l’idea che “non è corretto dire che l’ipotesi creazionista si fondi
sulla Genesi: essa deve trovare le proprie giustificazioni nell’indagine
della realtà e nella constatazione che esistono valide ragioni per ipotizzare
una origine intelligente ed “ex nihilo” del mondo e della vita”.
[Ci sono limiti di tempo alla ricerca? E se non si trovassero
giustificazioni?] |
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30/3/05 |
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Sul Messaggero 2 articoli ci raccontano
della nuova ondata di fondamentalismo che sta montando negli USA, che si
spinge fino a impedire la programmazione di filmati scientifici che parlano
di evoluzione (anche dei vulcani...): uno di F.Ferrarotti: ( Il
nuovo fondamentalismo e' l'ultima ossessione USA) e l'altro
di R.Bassoli (Quel
vulcano offende la bibbia) |
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31/3/05 |
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Secondo Ticinonline
sul prossimo numero dell'autorevole rivista "La Civiltà
Cattolica" padre Giuseppe De Rosa firma un articolo dal titolo
"L'origine
dell'uomo. Evoluzione e creazione", che viene presentato come
editoriale. Pur definendo Charles Darwin un materialista, il periodico della
Compagnia di Gesù non può fare a meno di riconoscere che l'evoluzionismo
non è più solo un'ipotesi ma una teoria valida. Per questo, per i gesuiti
l'evoluzionismo va insegnato nelle scuole e non può essere contestato
come fanno, ad esempio, i fondamentalisti protestanti negli Stati Uniti.
Riguardo al caso: "L'azione di Dio però
non sopprime la contingenza, il fortuito e il caso, ma nella sua provvidenza
li dirige al fine", conclude "La Civiltà
Cattolica". Pur mantenendo una non dimostrabile visione finalistica
dell’evoluzione biologica, non solo si attribuisce un ruolo al caso, ma (come
se non fosse sufficiente…) si parla anche di ‘contingenza’ e ‘fortuito’. L'articolo
sembra comunque lasciare senza il sostegno della chiesa (cattolica) i
‘creazionisti biblici’ |
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APRILE
4/4/05 |
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Articolo anche sull'Unità, di Perugini,
sull'attacco all'evoluzionismo negli USA: Scienziati
di tutto il mondo unitevi Darwin è in pericolo. Può essere utile
andare a vedere da vicino quello che succede: - il sito web del film contestato,
sull'evoluzione dei vulcani - IMAX
Theaters Reject Science Shows Under Religious Pressure - "Strong
Concerns" On Science Film Suppression - IMAX theaters
Reject Science Shows under Religious Pressure - Testo
e video sul dibattito negli USA |
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7/4/05: |
o
L’Avvenire
dice coraggiosamente che “il quindicinale della Compagnia di Gesù non può
fare a meno di riconoscere che l'evoluzionismo non è più solo un'ipotesi ma
una teoria valida”) un articolo ("L'origine
dell'uomo. Evoluzione e creazione") di P.De Rosa su Civiltà
Cattolica di aprile, in cui sostiene che l’«ominizzazione» è avvenuta per «evoluzione», che può
considerarsi oggi non più una semplice «ipotesi», ma una vera e propria
«teoria». Per questo l'evoluzionismo
va insegnato nelle scuole e non può essere contestato come fanno,
ad esempio, i fondamentalisti protestanti negli Stati Uniti. Interessante il
fatto che nel suo articolo De Rosa veda una contrapposizione possibile fra la
fede da una parte e la scienza e la ragione dall’altra. E’ possibile
incontrare infatti anche chi invece preferirebbe che la ragione non si
allontanasse troppo dalla fede… L’articolo
contiene punti interessanti (fra cui la conferma che almeno i gesuiti
accettano che si parli di teoria dell’evoluzione, che infatti viene
giustificata nell’articolo) e si nota una conoscenza delle scoperte
scientifiche degli ultimi anni; ma si notano alcune osservazioni che
suscitano perplessità, come quando si esagera nel ridurre le capacità
cognitive dei primati, forse perché non si conoscono le enormi differenze fra
le centinaia di specie di primati: “i primati non
progettano, non innovano, non hanno storia, non sono capaci di simbolismo,
cioè di attribuire a un segno un significato che vada al di là del segno
stesso e perciò non parlano, essendo il linguaggio frutto di una
simbolizzazione”. Non è
poi chiaro perché distingua chiaramente fra la teoria sintetica
dell’evoluzione, che porta “verso forme viventi
migliori” e teoria degli equilibri punteggiati in cui l’evoluzione
invece “non va verso il meglio ma verso il
disordine”. Capisce però chiaramente il meccanismo creativo che gli
evoluzionisti vedono all’opera nella natura con un percorso, non casuale
anche se il caso ha comunque un ruolo creativo, che porta verso strutture e
organismi sempre più complessi. o
Sull’Avvenire oggi si legge anche un
articolo sul rapporto fra il papa scomparso e la scienza: Wojtyla
e le verità della ricerca (“Da Galileo a
Darwin, ecco come, appena eletto, Giovanni Paolo II ruppe secoli di
«reciproca incomprensione» e riaprì il dialogo”); si parla del
caso Galileo e del contrasto fra la Chiesa e la scienza, apparentemente
risolto con il riconoscimento del 1992, certo un po’ tardivo, di aver
sbagliato 350 anni fa poiché «i teologi del
tempo, in maggioranza, non percepivano la distinzione formale tra la Sacra
Scrittura e la sua interpretazione, il che li condusse a trasporre
indebitamente nel campo della dottrina della fede una questione che di fatto
apparteneva alla ricerca scientifica»; l’articolo non cita il
caso di Giordano Bruno (non riabilitato
e non riabilitabile anche per altri motivi), finito ben peggio di Galileo.
Indebite trasposizioni potrebbero anche evitare, speriamo prima di 350
anni, qualsiasi contrasto fra scienza e teologia sull’evoluzione e sulla
teoria dell’evoluzione. L’articolo prosegue citando solo le dichiarazioni più
prudenti del papa sull’evoluzionismo; si fa riferimento infatti solo a uno
dei primi documenti, quello del 1985 ("Retta fede nella
creazione, retto insegnamento dell'evoluzione", Venerdì
26 Aprile 1985), trascurando [anticipando l’articolo del
card.Schonborn che uscirà fra tre mesi, nel luglio del 2005!] il
documento ben più incisivo (e a cui sembra faccia unico riferimento anche P.
De Rosa) del 1996 (Ai Membri
della Pontificia Accademia delle Scienze riuniti in Assemblea Plenaria, 22 Ottobre 1996); è questa infatti la dichiarazione
che molti, fra cui anche il prof. Facchini e il prof. Cabibbo (presidente
dell’Accademia delle Scienze Pontificia), hanno citato nella primavera del
2004, quando qualche cattolico, ben inserito nel Ministero dell’Istruzione ma
non aggiornato sugli orientamenti attuali del Vaticano (si vedano i punti
63/64 di un documento
- Comunione
e servizio: La persona umana creata a immagine di Dio - approvato
dalla Commissione
Teologica Internazionale e dal card. Ratzinger nel 2004), si era
'premurosamente' dato da fare con successo per eliminare addirittura lo
studio dell’evoluzione dai programmi dalla scuola media. Bisogna
comunque ricordare che sembra (lo pubblicò il giornale cattolico bavarese PUR
Magazin) che Ratzinger il 5/11/1996 abbia subito interpretato
diversamente l’intervento
del papa appena pubblicato, dicendo che “La
dottrina dell’evoluzione è per certo un’ipotesi importante, che però
presenta decisamente molti problemi, i quali necessitano ancora di un’ampia
discussione". Così come Ratzinger nel 1996,
anche la redazione dell’Avvenire ha evitato di accostare ‘teoria’ ad ‘evoluzione’
nel titolo. Strano che invece, sempre nel titolo, il concetto di salto
ontologico (probabilmente qualcosa che dovrebbe essere successo quando un
Australopiteco si è ‘trasformato’ in Homo) sia riduttivamente
definito teoria (con il rischio che qualcuno possa essere stimolato a
discuterne i meccanismi) invece che verità … |
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19/4/05 |
o
Su Italia Oggi compare un articolo (E
Darwin ritorna alle medie) che annuncia che “con la nuova bozza
di riforma della secondaria si è
rimessa mano anche a elementari e medie. Sono stati inseriti, infatti,
alcuni articoli che riguardano il I ciclo, raggruppati sotto il titolo
Raccordo e continuità tra il primo e il secondo ciclo”. In particolare per quanto riguarda
scienze sono state introdotte modifiche alle Indicazioni Nazionali ma
incredibilmente, nonostante il lavoro della commissione e le
promesse del ministro che riempivano le prime pagine dei giornali il
29/4/04, nulla è stato modificato nelle elementari per il programma di
scienze; secondo l’articolo di Italia Oggi l’unica modifica riguarda le I.N.
della 3’ media, in cui si aggiungono “Galilei,
Newton, Einstein nello studio del sistema solare; le interazioni reciproche
tra geosfera e biosfera, loro coevoluzione, Darwin; l’origine, evoluzione,
ere geologiche, fossili; la riproduzione e il suo significato evolutivo; le
mutazioni naturali e indotte”. Sembra che non si faccia
riferimento all’evoluzione umana (che rimane quindi argomento trattato solo
delle lezioni di religione e in parte nelle lezioni di storia - nonostante le
ripetute proteste degli storici), né il metodo scientifico sia stato
reintrodotto nelle elementari dove prima era ben presente. D’altronde gli
esperti del ministro l’avevano detto chiaramente: abbiamo tolto Darwin perché
non si parlasse dell’evoluzione umana … un argomento che veniva però trattato
in religione fin dalle elementari. Per
quanto riguarda eventuali motivazioni religiose, forse pochi sanno che in un
recentissimo (23/7/2004) documento
del Vaticano, approvato dal card. Ratzinger, si parla tranquillamente sia
di evoluzione biologica in generale che di evoluzione dell’uomo a partire da
antenati comuni alle antropomorfe attuali: “numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche
inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per
spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra” e
anche “l’antropologia fisica e la biologia molecolare fanno entrambe
ritenere che l’origine della specie umana vada ricercata in Africa circa
150.000 anni fa in una popolazione umanoide di comune ascendenza genetica”.
Perché
non si dovrebbe cominciare a spiegare questi dati oggettivi fin da piccoli
(anche ai futuri consulenti del ministro)? |
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22/4/05 |
·
Circolare del ministero sulle norme
per l'adozione dei libri di testo. Per il terzo anno delle medie e
per le superiori non ci sono novità, mentre per gli altri anni i libri devono
essere adeguati alle Indicazioni Nazionali. |
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24/4/2005 |
·
Nella sua omelia d’inizio del suo Ministero, il
Papa Benedetto XVI ha detto: “Non siamo il
prodotto casuale e senza senso dell’evoluzione. Ciascuno di noi è il frutto di un pensiero di Dio.
Ciascuno di noi è voluto, ciascuno è amato, ciascuno è necessario”. |
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25/4/05 |
·
Articolo su Tuttoscuola (Darwin:
tanto rumore per nulla?) che, dati i modesti cambiamenti introdotti
(rispetto alle promesse pubbliche del ministro) insinua sospetti perfino
sull’operato della commissione :“La
Commissione prontamente costituita dal ministro Moratti per esaminare la
questione, presieduta dal Premio Nobel Rita Levi di Montalcini, ha
evidentemente offerto al Ministero elementi per una valutazione diversa”. |
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28/4/05 |
o
Preoccupato editoriale del direttore di Nature:
Dealing
with Design, in cui raccomanda agli scienziati la massima
attenzione sulla diffusione dell’Intelligent Design, che ora sta dilagando
negli USA, anche con l’appoggio del presidente Bush, ma che rischia di
diffondersi anche in Europa: “The idea of
intelligent design is being promoted in schools and universities in the
United States and Europe. Rather than ignoring it, scientists need to understand its appeal and help
students recognize the alternatives. Scientists tend to tune out when they
hear the words 'intelligent design'. The concept, which endeavours to show
God's hand shaping the course of evolution, is being promoted in parts of
Europe and, more significantly, has recently become popular among Christian
fundamentalists who want religion taught in US secondary schools. To most
researchers it sounds like politics rather than science, and like someone
else's problem. Mixing as it does the supernatural with scientific doctrine,
the concept is a throwback to the days when natural philosophers pursued
pseudoscientific disciplines such as alchemy. But the scientific community
should not ignore it. As the article on page 1062 (“Who
has designs on your students’ mind?”) reveals, the concept is gaining
popularity on US college campuses.” |
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29/4/05 |
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Anche sulla Stampa un articolo (Riforma
della scuola. Via alla prima modifica) tratta delle modifiche alle
Indicazioni Nazionali conseguenti alla richiesta di reintrodurre l’evoluzione
biologica nei programmi delle medie. Risulta chiaramente dall’articolo come
la modifica sia inserita all'interno degli argomenti di geologia (e nessuno
degli esperti della commissione era un geologo!): “La protesta su Darwin ha sortito i suoi effetti. Gli Osa (obiettivi
specifici di apprendimento) della terza media, prevedono ora - secondo la
bozza di modifica - che l’obiettivo «Il globo terracqueo: dimensioni e
struttura» sia trasformato in «il globo terracqueo: dimensioni, struttura,
origine, evoluzione, ere geologiche, fossili, interazioni tra geosfera e
biosfera, loro coevoluzione, Darwin»”. Nell'articolo si scrive che "Darwin e l’evoluzionismo torneranno nei
programmi di scienze",
anche se il termine evoluzionismo proprio non compare |
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3/5/05 |
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Articoli sul Darwin Day organizzato nelle
scuole dall’ANISN sul Mattino (La
scuola è in festa per Darwin), dove si cita la soddisfazione
dell’ANISN per il ritorno a scuola di Darwin, e di R.Bassoli sul Messaggero (E
Darwin torna sui banchi), dove si cita l’inserimento di Darwin nei
programmi scolastici. Curioso il fatto che da ambedue gli articoli sembra di
capire che per il giornalista anche Galilei, Newton e Einstein siano tornati
a scuola solo da poco. Certo qualcuno di loro ha avuto dei problemi, ma
probabilmente non a tutti sono chiari i motivi della censura a cui Darwin è
sottoposto. |
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4/5/05 |
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2 articoli sul Darwin Day sull’Unità:
Darwin
day contro la Moratti e Darwin,
l’evoluzione lotta in classe di P.Greco, che non sembra informato della
bozza di modifica dei programmi scolastici di scienze in terza media. |
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7/5/05 |
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Articolo sul Corriere della Sera sul Kansas,
dove il Consiglio scolastico statale sta tenendo una serie di audizioni
prima di decidere se il Kansas deve o meno cambiare il modo di insegnare
l’evoluzionismo: Darwin,
il processo si apre senza difesa.Gli scienziati lo disertano: è ridicolo
(ANCHE
QUI) |
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16/5/05 |
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Articolo di G.Sermonti (Darwin,
processo alle idee) ospitato oggi
dal Giornale; racconta la sua esperienza come testimone (unico
straniero oltre ad un turco musulmano) per i creazionisti nelle audizioni che
si svolgono in Kansas per introdurre anche un po’ di ID nelle scuole.
L’intervento di Sermonti è citato da un paio di quotidiani del Kansas. |
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27/5/05 |
1. Il
Consiglio dei Ministri del 27 maggio 2005 approva lo Schema di
Decreto Legislativo sulla scuola Secondaria di secondo grado, che
contiene, nell’allegato F (prima si chiamava E!)
le modifiche ai programmi di scienze della terza media. L’1/6/05 la CGIL chiarisce
il significato di questa approvazione: “è bene avere
chiaro che quanto approvato dal Consiglio dei Ministri venerdì 27 maggio
costituisce l’inizio dell’iter formale del decreto che diverrà decreto
legislativo solo dopo aver compiuto il percorso previsto dall’art.1 comma 2
della legge 53/03.” … “Detto in altri termini, si è aperta formalmente la
fase di definizione del decreto, che prevede il parere della Conferenza
Unificata Stato Regioni Enti Locali e delle Commissioni parlamentari
competenti: in questa fase rimane vigente la normativa che definisce
l’attuale struttura della scuola secondaria superiore e qualsivoglia
pressione a considerare definitivo il decreto è destituito di qualsiasi
fondamento, formale e sostanziale.” |
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27/5/05-NL |
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Anche in Olanda qualcuno molto autorevole cerca di
usare contro la scienze e l’evoluzionismo l’”Intelligent Design”: La contestation du darwinisme gagne les
Pays-Bas.“ La ministre
néerlandaise de l'éducation, Maria van der Hoeven, a suscité le trouble en
proposant l'organisation d'un débat sur l'enseignement des théories de
l'évolution dans les écoles de son pays. Mme van der Hoeven,
ancienne enseignante et directrice d'établissement, a donné, samedi 21 mai,
une interview dans laquelle elle a estimé que les théories de Charles Darwin
n'étaient "pas complètes" et que de "nouvelles
choses" avaient été découvertes depuis. A savoir, notamment, le
créationnisme dit scientifique et l'"intelligence supérieure".
"Je ne crois pas au hasard" , confirme la ministre néerlandaise
sur son blog Internet, sans détailler davantage ses options. Elle a cependant
indiqué qu'elle n'entendait pas introduire les thèses créationnistes dans les
programmes scolaires, mais confronter ses partisans à ceux de l'évolution. |
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29/5/05 |
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Sul Secolo d’Italia un articolo
antievoluzionista (“USA,
gli alunni processano Darwin”) |
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30/5/05 |
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Articolo molto interessante di H.Allen Orr su The
New Yorker per spiegare l’evoluzione del creazionismo: DEVOLUTION
Why intelligent design isn’t. |
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13/6/05 |
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Articolo di T.Pievani sull’Unità: “Intelligent
design: negli USA la fede ora batte Darwin anche negli atenei” sulla
diffusione dell’ID negli USA. Si parla anche del libro di G.Barsanti “Una
lunga pazienza cieca”, sulla storia dell’evoluzionismo dalla fine del
‘700 ai primi del ‘900. Si cita anche l’allarme lanciato da Nature il 28/2. |
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17/6/05 |
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L’Avvenire sull’evoluzionismo - Quasi una
pagina dell’Avvenire sull’evoluzionismo, con titoli allarmanti (e
non si capisce a quale scopo si presenti falsamente come “sfida ai credenti” quello che, come la
scoperta dell’evoluzione e dei suoi meccanismi, è invece una bellissima e
appassionante sfida … all’intelligenza umana); quando si parla di “credenti”
non si specifica inoltre a quale “credenza” si faccia riferimento, come se la
scienza (e la biologia in questo caso) volessero ‘sfidare’ una particolare
credenza. L‘occasione per questa pagina è la pubblicazione di un volume “Dio
e Darwin” scritto dal filosofo della scienza Orlando Franceschelli.
L’articolo di presentazione del libro è affiancato da un commento di
Tanzella-Nitti (un teologo che ha gestito l’enciclopedia interdisciplinare
Scienza-Fede) in cui ripete che sull’evoluzione non si può più litigare, ma
comunque bisogna che gli scienziati si rassegnino e accettino che
l’evoluzione è tutto un processo guidato, dato che il caso secondo lui non
può fare niente di buono. Sconcertanti alcuni problemi che sembra che i
teologi debbano ancora risolvere (e non è chiaro se chiedono aiuto agli
scienziati o no…): perché ci si è messo tanto
tempo dopo la comparsa dei primi uomini?
La morte esisteva anche prima della comparsa dell’uomo? A cosa
serve la distruzione e la violenza? Preoccupa (ma stupisce)
l’angoscia che si nota nel teologo di fronte al dubbio che ci sia mai stato
qualcosa di imprevisto (da Dio…) nel corso dell’evoluzione biologica, come se
non ci possa essere (a differenza di quanto avviene nell’esperienza
quotidiana di ognuno di noi) alcun ruolo del caso o libertà di scelta (almeno
nel caso della nostra specie, apparentemente così amata). [In realtà non bisogna
pensare che i teologi credano a tutto quello che dicono: anche loro hanno
dimostrato di sapere bene che il progetto di Dio ha bisogno di qualcuno che
ci metta i soldi e di qualcuno che dia una mano: volendo che la gente non
andasse a votare ai referendum del giugno 2005, si sono dati parecchio da
fare ….] Sconcerta
anche l’immagine sull’evoluzione umana scelta per indurre facilmente nel
lettore un’idea sbagliata sulla linearità del processo evolutivo (nessun
libro scientifico ha mai pubblicato quell’immagine, che comunque gira da
tempo assieme ad altre immagini simili che danno un’idea lineare - e quindi
potenzialmente finalistica - all’evoluzione umana; l’immagine compare anche
come sfondo nel sito web della trasmissione antievoluzionista su Radio3, ‘Evoluzione
Permanente’, curata anche da una storica antievoluzionista che scrive
spesso sull’Avvenire). [Mi (gli) auguro che un giorno anche l’Avvenire possa
pubblicare un’immagine sull’evoluzione umana tratta da un libro di
F.Facchini…]. Il teologo comunque sembra rimasto in parte indietro di qualche
decennio rispetto al dibattito; pur concedendoci che “l’evoluzione delle specie può considerarsi un fatto”, sente stranamente il bisogno di precisare che
“per evolversi il mondo deve essere stato
creato” come se ancora oggi fosse in discussione, come nell’800,
l’evoluzione biologica; già nel ‘900 la chiesa ha dovuto riconoscere che
l’evoluzione biologica c’era stata e c’e’ tuttora (anche se forse non
varrebbe … per la nostra specie… per cui sarebbe meglio che di evoluzione non
si parlasse per niente…). Oggi se mai sono in discussione i meccanismi, come
risulta chiarissimo dalle parole del papa riportate nella pagina, dove di
parla infatti di “teoria dell’evoluzione”; e solo sulla teoria
dell’evoluzione possiamo e dobbiamo quindi discutere nel secolo attuale.
Sarebbe importante mettere questo punto fermo, per non ricominciare la
discussione da capo; ogni secolo. |
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6/7/05-USA |
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Sono usciti i risultati di un sondaggio
sull’evoluzione umana fatto negli USA: “Nearly Two-thirds of U.S. Adults Believe
Human Beings Were Created by God”; come si capisce dal
titolo, i risultati sono decisamente sconcertanti per un paese ai massimi
livelli per la ricerca scientifica; in Italia la ricerca scientifica è ad un
livello inferiore, ma la cultura biologica di base sembra un po’ migliore di
quella USA, anche se sono abbastanza rari e poco approfonditi i sondaggi in
Italia sullo stesso problema. Un sondaggo recente è quello apparso in
novembre sul Gazzettino e riferito al Nord-Est. Se ne parla qui in data
29/11. Di altri sondaggi USA si parla l’8/7 |
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Editoriale del Card. SCHÖNBORN sul NYT - Sconcertante articolo
(“Finding
Design in Nature”) sul New York Times di
Christoph Schönborn (cardinal archbishop of Vienna, was the lead
editor of the official 1992 Catechism of the Catholic Church); la frase
centrale è all’inizio: “Fin dal 1996, quando Papa Giovanni Paolo II aveva detto che l’evoluzione
(il termine non lo aveva definito) era “più di una semplice ipotesi”, i
difensori del dogma neo-Darwiniano hanno spesso affermato la supposta
accettazione - o per lo meno un tacito consenso– della Chiesa Cattolica
Romana, nel difendere la loro teoria come in qualche modo compatibile con la
fede cristiana. La prima osservazione da
fare è che [come si fa a dirlo e soprattutto a scriverlo…?] il
cardinale … sbaglia [se escludiamo che non abbia capito la differenza e se
escludiamo – questo dobbiamo farlo a priori …- che voglia imbrogliare] già
nella prima riga! Basta
infatti verificare quel che veramente aveva scritto Giovanni Paolo II nel 1996: Oggi, circa mezzo secolo dopo la pubblicazione dell'Enciclica,
nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria
dell'evoluzione una mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa
teoria si sia progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a
seguito di una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La
convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti
indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento
significativo a favore di questa teoria. Come si
vede GPII parlava chiaramente di teoria dell’evoluzione, e lo
dimostra nella seconda parte della frase e in particolare nell’ultimo
paragrafo. Se poi si pensa che il bel titolo del documento di GPII era “La
Verità non può contraddire la verità” si potrebbe concludere che non è il
caso di continuare a leggere per verificare se e fino a dove intende
stravolgere, magari solo per ignoranza del problema e scarsità di consulenti,
quanto detto da GPII. Una vera cattiveria è poi aggiungere una vera perfidia
“(il termine non lo aveva definito)” Mentre
l’articolo in inglese si può trovare anche qui
(molto utile ora che non si legge più liberamente sul sito del NYT), una versione
in italiano (da cui ho tratto la traduzione) dell’editoriale è
recuperabile in un sito
web conservatore cattolico; si può leggere un commento favorevole (e
fortemente antidarwiniano) tratto da un altro sito web cattolico (Darwin
e il cardinale: a chi serve l’evoluzionismo?).. Lo
sconcerto non deriva tanto da quanto ha detto. Non ci sono grandi differenze
rispetto al passato, soprattutto per quanto riguarda il fatto che i
cattolici devono credere che "An
unguided evolutionary process — one that falls outside the bounds of divine
providence — simply cannot exist.”. Lo
sconcerto deriva dal fatto che finalmente si ha a disposizione una
dichiarazione chiara, dopo anni in cui dalla Chiesa erano usciti testi un po’
ambigui (“la teoria dell’evoluzione è più che una
mera ipotesi”, per esempio, con un leggero cambiamento dopo 50 anni!)
che avevano fatto contenti un po’ tutti, illudendo sia gli evoluzionisti
darwiniani che i creazionisti (o coloro che si rifiutano senza motivo di
accettare che negli esseri viventi siano in azione in ogni attimo miliardi di
meccanismi automatici di enorme complessità che nessuno potrebbe controllare
e dirigere). Era da
tempo che un alto esponente della Chiesa non esprimeva così chiaramente
(anche se confondendo fin dalla prima riga fra evoluzione e teoria
dell’evoluzione…, che lui, unico al mondo, vorrebbe chiamare evolution in the neo-Darwinian sense …) il
suo pensiero sulla utilità (ma soprattutto sui limiti) del metodo scientifico
come strumento di conoscenza a disposizione dell’uomo. [Per
fortuna i RIS di Parma continuano a utilizzarlo per trovare i colpevoli dei
delitti, e i giudici continuano a credere ai loro ragionamenti, senza
ipotizzare che enti superiori possano agire senza seguire le leggi della
biologia; un carabiniere del RIS potrebbe certamente dire, analizzando il
DNA, che uno scimpanzé è geneticamente molto simile all’uomo; si potrebbe
provare ad affidare loro alcune indagini scientifiche?] In
realtà, a parte una inversione di tendenza rispetto a dichiarazioni precedenti
sulla teoria dell’evoluzione, di realmente interessante e di assolutamente
nuovo c’è che il cardinale vede chiaramente il progetto intelligente di
sviluppo delle specie viventi (overwhelming
evidence for design in biology) di cui molti negli USA parlavano
da anni senza saperlo presentare e spiegare in modo convincente; sarebbe un
importante passo avanti nell’evoluzione culturale umana; ogni nuova
conoscenza umana è utile solo se permette di capire meglio come funziona il
mondo anche per poter agire, interagire e (quando serve) reagire meglio;
questo è sempre stato verificato con i nuovi strumenti (utili) e le nuove
idee (utili) che hanno caratterizzato l’evoluzione culturale umana anche
prima della comparsa della chiesa cattolica. Rimane
quindi da dimostrare che davvero il cardinale, come sostiene, readily and clearly discern purpose and design in the
natural world; nessuno finora c’era riuscito. Potrebbe cominciare
magari dalle domande più urgenti e drammatiche per l’umanità, senza perdersi
nei many details about the history of life on
earth che la Chiesa Cattolica ha gentilmente deciso che
poteva lasciare alla scienza. Potrebbe
cominciare a spiegare al mondo qual è il ruolo e la funzione, per esempio,
delle zanzare. Non è infatti prevedibile che qualcuno possa pensare di
inserirle in un qualsiasi “progetto intelligente”. Anzi. Possiamo
sicuramente fare a meno di loro? Quanto tempo impiegheranno a diventare anche
loro uomini? Chi è certo che esista un progetto deve spiegare con la massima
urgenza perché ci sono ancora le zanzare (e non penso certo a quelle di
Pavia, pur insopportabili, ma a quelle che diffondono la malaria, che provoca
milioni di morti all’anno nel mondo [Anche questo è previsto nel progetto?
Intelligente!? Intelligente o crudele?]); poi magari potrebbe anche
spiegare perché, in un mondo già con molti problemi, improvvisamente qualcuno
si “diverte” a far comparire, quasi ci trovassimo in un videogioco, anche
virus letali [Anche questo è previsto nel progetto? Intelligente!?
Intelligente o dispettoso e crudele?]. In un bel contributo sul sito di
Scientific American (Questions for cardinal Schönborn) ci si chiede anche se per caso in alcuni momenti did He suddenly just lose interest? Non
dovremmo infatti dimenticare che alcuni milioni di esseri viventi e specie
sarebbero stati sacrificati inutilmente a questo progetto che si vorrebbe
“intelligente”; i dinosauri, gli Australopiteci robusti e i Neandertal, per
esempio, chi li ha più visti? Sono tutti scomparsi dopo migliaia o milioni di
anni di tranquilla esistenza; le loro speranze in un futuro migliore si sono
infrante in quanto sono scomparsi senza lasciare discendenza, e oggi non
possono quindi nemmeno protestare contro un progetto che ha avuto bisogno di
loro solo fino a un certo punto, e poi li ha “scaricati”; forse qualcosa è
andato male nel progetto? Ci sono stati buchi o ritardatari da sostituire?
Perché loro e solo loro si sono schiantati? Forse un colpo di sonno? Una
frase come quella citata all’inizio, sconcertante anche perché chiarisce
alcuni punti che il precedente papa aveva preferito lasciare piuttosto nel
vago (“rather vague and unimportant“,
come ci conferma ingenuamente ma rudemente lo stesso card. Schönborn), ha
aperto nel mondo un ampio dibattito, del tutto giustificabile dal fatto che
si dice chiaramente che le scienze che studiano la vita non hanno (e non possono)
capire niente, dato che la Chiesa concede agli scienziati di studiare solo
alcuni dettagli (“The Catholic Church, while leaving
to science many details about the history of life on earth….; uno
si può chiedere se, oltre che agli scienziati, la Chiesa Cattolica abbia
lasciato qualcosa da fare magari anche ai cinesi o agli indiani… dato che
sono di più degli scienziati.”). C’e’
comunque un altro probabile errore, e pure imbarazzante: sul fatto che la
lettera di Giovanni Paolo II sull’evoluzione fosse “rather vague and unimportant“ non sembrava
fosse affatto d’accordo nel luglio del 2004 il card.Ratzinger, che la citava
nel paragrafo 64, dopo che nel 63 si conferma ce l’evoluzione è un fatto) di
un documento da lui approvato e in cui si parlava moltissimo anche di
biologia e di evoluzione biologica (Comunione
e servizio: La persona umana creata a immagine di Dio): Papa Giovanni Paolo II ha affermato alcuni anni fa che «nuove
conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell’evoluzione una mera
ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria si sia progressivamente
imposta all’attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte
fatte nelle diverse discipline del sapere» (Messaggio alla Pontificia
Accademia delle Scienze sull’evoluzione, 1996). Nel
documento non viene comunque citato il testo del 1985 che oggi il cardinale
riterrebbe più importante. Spiace comunque che la citazione non continui con
la motivazione; forse perché viene chiamata TEORIA?: La convergenza non
ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti indipendentemente
gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento significativo a
favore di questa teoria. Un’altra smentita al fatto che il
documento del 1996 possa essere ritenuto “rather
vague and unimportant” viene da frasi da un’intervista a
P.Coyne pubblicata sul NCR il 22/7/05: Coyne said the pope's 1996 message was carefully considered. "The
academy had brought together the world's best researchers to study the
origins and early development of life, along with some philosophers and
theologians," Se si
confronta la lettera del 1996 con
la successiva enciclica “Fides
et ratio” non si può che essere d’accordo con il giudizio
liquidatorio del card. Schönborn, ma perché evidenziare così brutalmente che
un papa possa dire cose non importanti (oltre al fatto che anche il papa
successivo le aveva apprezzate!)? La Chiesa cattolica non ha più forse una
struttura gerarchica? C’è
inoltre da notare come un editoriale scritto per criticare quello che il
fisico americano Lawrence
M. Krauss aveva scritto sull’amore della chiesa cattolica verso la
scienza e la ragione (“Popes from Pius XII to
John Paul II have reaffirmed that the process of evolution in no way violates
the teachings of the church. Pope Benedict XVI, when he was
Cardinal Joseph Ratzinger, presided over the church's International
Theological Commission, which stated that "since it has been
demonstrated that all living organisms on earth are genetically related, it
is virtually certain that all living organisms have descended from this first
organism" in “ School Boards Want to 'Teach the
Controversy.' What Controversy?) abbia come inevitabile
conseguenza di spiazzare anche coloro che, nel dibattito svoltosi in Italia
l’anno scorso in seguito all’abolizione dell’evoluzione dai programmi della
scuola media, avevano utilizzato proprio quella dichiarazione ed altre simili
per far credere (a questo punto traendo in inganno i fedeli che non capivano
bene la distinzione fra evoluzione ed evoluzionismo) che la Chiesa non avesse
più problemi con l’evoluzionismo; secondo questo ragionamento non poteva
essere stata la Chiesa Cattolica a chiedere di far togliere l’evoluzione dai
programmi di scienze delle medie e a far inserire contemporaneamente
informazioni non scientifiche sull’origine della vita, del mondo e dell’uomo
nei programmi di religione di tutti i cicli scolastici, dall’asilo alle
medie. Una situazione che i creazionisti americani mai si sognerebbero di
poter ottenere! Si può
ricordare fra questi N.Cabibbo, dell’Accademia delle Scienze
Pontificia, che in un’intervista
del 9/4/04 citava quel documento, o anche il giornalista dell’Avvenire
che, in modo brusco (Meglio
chi ci fa. Purché la pianti presto…) rinviava i lettori a un’intervista a
Cabibbo sull’Unità (“fatto salvo il
ruolo speciale dell’uomo nell’ambito del mondo, la dottrina ufficiale della
Chiesa riconosce l’evoluzione e l’importanza scientifica delle teorie che
cercano di spiegarla”) e invitava a non insistere a provocare su
questo problema; o anche mons.Facchini che, da tempo ma anche
recentemente, il 7/4/05,
cerca di convincere sull’Avvenire che “la
Chiesa prende le difese della ragione e della scienza”, o L.Galleni
che nel dizionario
enciclopedico Scienza e Fede sostiene “l'accettazione
ormai definitiva della prospettiva scientifica evolutiva» da parte del
pensiero teologico”. Nell’articolo
di Schönborn sembra invece che “la Chiesa e la
ragione” siano contro “la scienza” (se questa non accetta di
sottomettersi alle indicazioni metafisiche che arrivano dalla chiesa
cattolica). Data la
stranissima collaborazione messa ora in luce fra il card. Schönborn e alti
esponenti dell’Intelligent Design [Creationism], sarebbe interessante
verificare quali fossero sull’IDC le opinioni precedenti negli ambienti
cattolici italiani: N.Cabibbo
in un’intervista al Manifesto pensa che sia “simile
a uno degli argomenti classici con cui si dimostrava l'esistenza di Dio: è
più che altro un problema filosofico-teologico che non fa parte della ricerca
scientifica”, mentre F.Facchini
in un suo articolo sull’Avvenire sostiene che “La
scienza non può né dimostrare né escludere un disegno generale nella
evoluzione dei viventi, che rientra più propriamente in una visione
filosofica, anche se tutto lascerebbe pensare che l’uomo rappresenti il punto
di arrivo della evoluzione biologica”. Ambedue concordano quindi
sul fatto che l’IDC sia teologia e non scienza. Una discussione
sull’editoriale si è sviluppata nell’ottimo sito (sui problemi
dell’evoluzione) The Panda’s Thumb. Per chi
non conoscesse l’IDC, qui c’e’ una guida
e un’intervista
a uno storico della scienza. |
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80 anni dallo Scopes Monkey Trial - Sono
ormai passati 80 anni dal processo contro Scopes, iniziato il 10 luglio
1925. 80 anni fa un insegnante di scienze venne processato e condannato
(100 $ di multa) da un tribunale del Tennessee (USA) per aver insegnato
(anche se sembra che non abbia mai insegnato molto sull’evoluzione ma sia
stato soprattutto disposto … a farsi processare) che gli uomini derivano da
antenati che abbiamo in comune con i primati attuali. Era infatti in violazione di una brevissima ma
chiarissima e antistorica/scientifica legge del 13/3/1925 ["It
shall be unlawful for any teacher in any of the Universities, Normals and all
other public schools of the State which are supported in whole or in part by
the public school funds of the State, to teach any theory that denies the
story of the Divine Creation of man as taught in the Bible, and to teach
instead that man has descended from a lower order of animals. any teacher
found guilty of the violation of this Act, Shall be guilty of a misdemeanor
and upon conviction, shall be fined not less than One Hundred $ (100.00)
Dollars nor more than Five Hundred ($ 500.00) Dollars for each offense"]. Pochi mesi dopo l'insegnante venne assolto, ma per
aspetti formali; in realtà l'evoluzione è tornata nei libri di testo del
Tennessee solo 40 anni dopo, nel 1965; dal 1925, comunque, nel mondo
occidentale nessuno è più stato condannato per aver detto o insegnato che
l'evoluzione biologica è un fatto ed è quindi un fatto che anche l'uomo
derivi da altre specie animali; per fortuna le specie con cui condividiamo
antenati comuni sono specie molto intelligenti rispetto ad altre specie
animali, per cui non è il caso di scandalizzarsi né di vergognarsi .... Su quel che pensano
oggi negli USA sull’origine dell’uomo e su che cosa bisogna insegnare nelle
scuole si può vedere un sondaggio abbastanza sconcertante (per chi
insegna evoluzione umana…) fatto il mese scorso (Americans
Favour Creationism Over Evolution);
interessante il confronto con il 1994 per una domanda: in 9 anni è aumentato
dal 46 al 54% la percentuale di americani che non pensa che l’uomo sia
derivato da una specie precedente. Inoltre solo il 12% pensa che nelle scuole
si debba insegnare, come oggi, solo l’evoluzionismo darwiniano… |
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9/7/05-USA |
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Info ulteriori sull’articolo - Ulteriore
articolo del NYTimes sulle sconcertanti dichiarazioni del card. Schönborn: Leading
Cardinal Redefines Church's View on Evolution. Nell’articolo
(citato anche in questo blog) si
inquadra l’articolo di ieri, aggiungendo informazioni davvero utili per
capire meglio cosa stia succedendo: si evidenzia come l’intervento del Card.
sia stato in qualche modo stimolato da un articolo di qualche mese fa sul NYT
di uno scienziato (Lawrence M. Krauss, a physicist at Case Western Reserve
University in Cleveland: School Boards Want
to 'Teach the Controversy.' What Controversy?) che presentava la
posizione della chiesa cattolica in modo molto più favorevole alla scienza e
all’evoluzione rispetto all’integralismo creazionista protestante che sta
montando negli USA. La
spinta decisiva comunque sembra sia arrivata addirittura da un esponente USA
dell’Intelligent Design Creationism: “Mark Ryland, a
vice president of the Discovery
Institute in Seattle, said in an interview [al Times] that he had urged the cardinal to write the essay.
Both Mr. Ryland and Cardinal Schönborn said that an essay in May in The Times
about the compatibility of religion and evolutionary theory by Lawrence M.
Krauss, a physicist at Case Western Reserve University in Cleveland,
suggested to them that it was time to clarify the church's position
on evolution. M.Ryland
già collaborava vicino
a Vienna con il cardinale: “Mark Ryland, a vice president
of the Discovery Institute, knew the cardinal through the International Theological Institute in
Gaming, Austria, where he is chancellor and Mr. Ryland is on the board” Sembra
questo il motivo per cui nell’intervento del cardinale sono presenti
argomenti contro l’evoluzione che sono tipici dell’IDC. Fra l’altro il DI ha dato una mano per la
pubblicazione: “The cardinal's essay was submitted
to The Times by a Virginia public relations firm, Creative Response Concepts,
which also represents the Discovery Institute”. A sua
parziale giustificazione (!?) il cardinale sostiene oggi in un’intervista
telefonica riportata nell’articolo di aver avuto l’incoraggiamento
verbale del papa prima della sua investitura “two or three weeks before Pope Benedict
XVI's election in April, he spoke with the pope, then Cardinal Joseph
Ratzinger, about the church's position on evolution. "I said I would
like to have a more explicit statement about that, and he encouraged me to go
on," said Cardinal Schönborn”. Interessante
anche la giustificazione papale, secondo il cardinale, anche perché conferma
che non sopporta l’idea dell’evoluzione come processo casuale: “He said that he had been "angry"
for years about writers and theologians, many Catholics, who he said had
"misrepresented" the church's position as endorsing the idea of
evolution as a random process.” E’
sconcertante pensare che il cardinale dica a un giornalista che il papa ha
detto una frase cosi assurda. Nessuno può pensare che il papa creda che ci
sia qualcuno al mondo (certamente nessuno scienziato…) così stupido da
pensare che l’evoluzione sia un processo casuale. Finora
nessuno aveva osato scrivere che la scienza è utile e importante quando viene
lasciata giocherellare con le cose poco importanti, ma diventa ideologia se
trova una spiegazione all’evoluzione biologica non accettabile dalla
religione cattolica: “The Catholic Church, while leaving
to science many details about the history of life on earth, proclaims
that by the light of reason the human intellect can readily and clearly
discern purpose and design in the natural world, including the world of
living things. Evolution in the sense of common ancestry might be true, but
evolution in the neo-Darwinian sense - an unguided, unplanned process of
random variation and natural selection - is not. Any system of thought that
denies or seeks to explain away the overwhelming evidence for design in
biology is ideology, not science.”. Quello
che risulta comunque chiaro è che si è creato un’imprevedibile (negli USA
attualmente c’è contrasto fra ID e cattolici) connessione ad alto livello fra
il sempre più potente, ricco e influente creazionismo USA (protestante) e il
debole (per fortuna) creazionismo sud-europeo (cattolico). Manca a questo
punto solo l’ultima connessione, quella con il creazionismo islamico, per ora
“controllata” solo da G.Sermonti, che ha curato la prefazione
della versione italiana di un libro creazionista islamico. Nel sito
di Scientific American in un blog si discute
dell’editoriale del card. Schönborn. Fra i commenti più interessanti e che
suscitano perplessità e dubbi sulla coerenza e sul futuro delle posizioni
della Chiesa Cattolica:
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Nuovo thread sull’argomento in Panda’s thumb: Victim of the Wedge? |
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10/7/05 |
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Articoli in Italia - Anche in Italia arriva l’eco dell’articolo sul NYT del
card. Schönborn. Sul Corriere della Sera del 10 luglio ci sono due
articoli di Luigi Accattoli: “La
Bibbia contro Darwin” (il
titolo è proprio brutto e cronologicamente scorretto, come ha evidenziato
l’Avvenire…) e il secondo con addirittura un titolo da brivido “Le
scuole non insegnino soltanto Darwin”.
Il brivido viene dal fatto che il titolo sia adatto solo per gli USA,
mentre per l’Italia, soprattutto oggi che ai giovani fino ai 13 anni è
rimasto (dopo la riforma Moratti non ancora ‘aggiustata’ dopo che gli esperti
le avevano fatto il tagliando) solo il creazionismo, insegnato nell’ora di
religione, sarebbe ben più adatto il titolo “Le
scuole non insegnino soltanto il creazionismo”. A volte
viene da pensare che chi scrive i [titoli dei] giornali viva in un altro
mondo: è ormai più di un anno che l’evoluzione è stata eliminata dai
programmi della scuola dell’obbligo, e Darwin nei programmi scolastici non
c’è MAI stato. ·
Articolo di Kenneth Miller
in risposta al card.Schönborn: “The
cardinal's big mistake: Darwin didn't contradict God”. |
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11/7/05: |
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Un altro articolo sul Corriere della Sera, che
sembra l’unico quotidiano italiano a dare finora spazio a questa “gaffe”
(chiamiamola benevolmente cosi?) del cardinal Schönborn: Gli
scienziati: su Darwin la Chiesa sta sbagliando; qualcuno non è d’accordo ed approva? Solo
Zichichi, sembrerebbe. E’ davvero sempre molto contento quando trova qualcuno
che dice, come lui, che la biologia non è vera scienza… e ne approfitta per
ripeterlo più volte a tutti i giornalisti che glielo chiedono. ·
Interessanti commenti
all’intervento del cardinale di Vienna si possono leggere su Pharyngula (a position
high in the Catholic hierarchy and a background in nothing but religion are
not qualifications to discuss biology, as the NYT article shows. His
published piece is dogmatically bad science written with the aid of the Discovery Institute. He invents
bold lies about the motivations of scientists, and declares that reason
supports the unsupported assertions of Intelligent Design creationists) e su The Panda’s Thumb. |
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12/7/05-IT |
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Interviste a Radio Repubblica
sull’evoluzione. E’ talvolta sconcertante (ma soprattutto deprimente
e non si riesce a riderne) ascoltare prodotti informativi preparati per il
grande pubblico su temi scientifici che si conoscono: oggi si possono sentire
in
internet nel sito di Repubblica Radio tre interviste a cosiddetti esperti
sull’evoluzione. Se anche un giornale come Repubblica chiede le
proprie opinioni sull’evoluzione a Sermonti e a Zichichi (tutti
sanno, se ne parla anche in una pagina web sull’antievoluzionismo, che sono 2
fra i pochissimi scienziati antievoluzionisti italiani! Questo certo è intelligent
design, non casualità) c'è da preoccuparsi, dato che non appaiono né sono
esperti di evoluzione biologica od umana (tanto è vero che in effetti hanno
di solito parlato di altro, o hanno detto, a un giornalista che qualcosa già
sapeva, che … non si sapeva niente in proposito!). Si salva solo Alleva (ma
in parte, dato che non si può dire in pubblico che la chiesa cattolica oggi
accetta senza problemi la teoria dell’evoluzione; giustamente si arrabbiano
in quanto – solo in questi casi - non sopportano di attribuire un ruolo
importante al caso!). Per quanto riguarda Sermonti, ha ripetuto la sua idea
che “la scimmia è più recente dell’uomo” (audio
clip), con gravissimi danni probabilmente permanenti alle informazioni
contenute nella testa dei poveretti che l’hanno sentito, anche perché le
stesse posizioni della Chiesa sono ben più corrette (a differenza di
Sermonti, la chiesa all’evoluzione biologica ormai ci crede). Altra grave
dichiarazione di Sermonti, non giustificabile anche se non si interessa di
Paleontologia Umana, è “non si sa nulla
sull’origine dell’uomo” (audio
clip), e lui si vanta di essere uno scienziato che ha il coraggio di
ammetterlo. Direi che è un modo alternativo per dire “io non ne so niente, lo
chieda a chi lo sa”, ma scortese verso i colleghi paleontologi umani, che
potrebbero vedersi tagliati i finanziamenti per non aver fatto niente in
questi anni. Spero che il giornalista, che addirittura aveva preventivamente
suggerito alcune specie di ominidi che Sermonti non conosceva, la prossima
volta eviti di farsi prendere in giro, scegliendo qualcuno del mestiere, come
si fa di solito. Per quanto riguarda Zichichi,
non si capisce come mai nessuno riesca a fermare la sua perenne litania sul
fatto che non sia scienza nessuna disciplina senza forti basi matematiche,
come ovviamente è la situazione delle scienze della vita, certo ben lontane
dal livello atomico o molecolare; forse non ricorda che negli ultimi anni si
è magari esagerato un po’ nel ridurre il legame fra Scienza e Galileo …, il
termine “scienza” è associato infatti oggi a molte discipline (Economiche,
Gastronomiche, Nautiche, Motorie, Politiche, Benessere, Umane, ecc); ci sono
anche le Scienze Filosofiche ma, soprattutto, Zichichi apprezzerà che
da alcuni anni anche le scuole di Teologia hanno preferito cambiare il nome
in “Scienze
Religiose”. E lui insiste a criticare la Biologia?! |
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12/7/05 |
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Articoli sull’Avvenire. Sono
presenti vari articoli sull’Avvenire di oggi, che occupano quasi una intera
pagina; ci sono i commenti
di Tanzella-Nitti, Galleni e Facchini sull’editoriale del card.
Schönborn sul NYT. In realtà solo l’articolo
introduttivo del giornalista fa riferimento all’editoriale citato e permette
di intuire qualcosa di quello che si agita oltre oceano. Si evita comunque di
citare le strane connessioni e gli accordi fra il cardinale e i Creazionisti
Protestanti USA. E’ una situazione abbastanza imbarazzante per i cattolici:
papa Wojtyla, a detta di molti (anche Facchini in un recente articolo
sull’Avvenire cita una frase di GPII: “Oggi
è la Chiesa che prende le difese della ragione e della scienza”),
aveva fatto tanto – certo con molte ambiguità e prudenze che ovviamente …
negli atei non si trovano…. - per avvicinare la religione cattolica alla
ragione e alla scienza e per cercare di sterilizzare gli effetti casuali che
inevitabilmente derivano dai meccanismi genetici e che impediscono di credere
davvero che tutto sia previsto e prevedibile; il nuovo papa, attraverso i
suoi consulenti sta invece cercando di nascondere o annullare, e anche molto
rapidamente, quel poco di lavoro fatto finora, forse per evitare di essere
trascinato verso lidi sconosciuti. Negli
USA le spinte creazioniste mettono in agitazione infatti anche i cattolici,
soprattutto perché nelle loro scuole private insegnano l’evoluzione
biologica, a differenza di quelle private protestanti. Ci sono però gruppi
creazionisti cattolici che da anni stanno facendo pressioni sui loro contatti
in Vaticano per un cambiamento di orientamento e per nuove indicazioni nei
programmi scolastici. A questa
richiesta, che sembrerebbe per ora negata, si riferisce il NYT quando scrive
“Cardinal Schönborn, who is on the Vatican's
Congregation for Catholic Education, said the office had no plans to issue
new guidance to teachers in Catholic schools on evolution. But he said he
believed students in Catholic schools, and all schools, should be taught that
evolution is just one of many theories. Many Catholic schools teach
Darwinian evolution, in which accidental mutation and natural selection
of the fittest organisms drive the history of life, as part of their science
curriculum.”. Sarebbe interessante sapere se in Italia le scuole
cattoliche hanno lo stesso orientamento. A questo
proposito può essere utile ricordare (anche per non farsi troppe illusioni…)
che uno dei gruppi creazionisti (“biblici”) cattolici USA più vivaci (The Kolbe Center for the Study of Creation
) ha fatto recentemente un suo congresso in Vaticano, nel 2002. In un
articolo del Tempo del 27/10/02
presente nel loro sito web possiamo leggere qualcosa dei loro interessi, e
scoprire chi li ha ricevuti in Vaticano: “The creation of
the world, and of Adam and Eve, just as the Bible tells it, is to be
taken literally as absolute truth, and not read as fantasy or myth. This is
what a group of Catholic scientists and theologians have affirmed at a
symposium organized in Rome. They have exhorted the Church to react more
decisively against evolutionary theories, and not to succumb to scientific
fashions of the moment. Geneticists, geologists, astrophysicists — about twenty
persons in all coming from the U.S.A. and various European countries
(including Russia, but not Italy) — have been meeting for the first time in
Rome, at the initiative of the American “Kolbe Center for the Study of
Creation”. Their purpose — each one speaking from within his own area of
specialization — is to lay the foundations for a Catholic counter-attack on
evolution theory. On Thursday these scientists attended […] and
yesterday met with Cardinal [….], Prefect of the Congregation for the Doctrine
of the Faith” Per
leggere o sentire (ci sono gli mp3) le loro comunicazioni “scientifiche”:
basta andare nel sito web
degli articoli; alcuni lavori “scientifici” recenti (2004-2005) del Kolbe
Center (soprattutto l’ultimo!) suscitano una certa curiosità, nonostante lo
scarso interesse: The
Pontifical Academy of Sciences and the Crisis of Faith., The Tower of Babel and
the Uniqueness of Man., Intelligent
Design viewpoint., Biology
Eliminates Evolution and Confirms Genesis, Did Woman Evolve From The
Beasts? Gli
articoli sull’Avvenire non toccano però per niente il problema di questi
giorni, che è il tentativo di riorientare (e soprattutto negli USA il
problema sembra urgente) la chiesa nei suoi rapporti con la scienza, evitando
che (anche a causa della confusione fra evoluzione ed evoluzionismo su cui
alcuni, ma non Wojtyla, hanno anche giocato o equivocato) vengano male
interpretati o strumentalizzati alcuni documenti, magari proprio perché
firmati anche recentemente proprio dal papa attuale. Il documento di Ratzinger del 2004: Se ci
si confonde (come avviene normalmente e continuamente, purtroppo) fra
evoluzione e evoluzionismo può risultare infatti imbarazzante per il nuovo
papa il documento che la sua commissione aveva approvato nel luglio 2004 (Comunione
e servizio: La persona umana creata a immagine di Dio) in cui non
solo il ruolo dell’uomo risulta oggettivamente (almeno per la scienza) meno
centrale (“Alla luce delle nostre conoscenze
sull’immensità e l’antichità dell’universo appaiono assai meno rilevanti e
sicure la posizione e l’importanza dell’uomo al suo interno.) ma
soprattutto l’evoluzione è chiaramente riconosciuta come fatto rilevante e
come sfondo all’interno del quale, alla fine, ha anche avuto origine la
specie umana (63. Secondo la tesi scientifica più accreditata, 15
miliardi di anni fa l’universo ha conosciuto un’esplosione che va sotto il
nome di Big Bang, e da allora continua a espandersi e a raffreddarsi.
Successivamente sono andate verificandosi le condizioni necessarie per la formazione
degli atomi e, in epoca ancora successiva, si è avuta la condensazione delle
galassie e delle stelle, seguita circa 10 miliardi di anni più tardi dalla
formazione dei pianeti. Nel nostro sistema solare e sulla Terra (formatasi
circa 4,5 miliardi di anni fa) si sono create le condizioni favorevoli
all’apparizione della vita. Se, da un lato, gli scienziati sono divisi sulla
spiegazione da dare all’origine di questa prima vita microscopica, la maggior
parte di essi è invece concorde nell’asserire che il primo organismo ha
abitato questo pianeta circa 3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è stato
dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra sono geneticamente
connessi tra loro, è praticamente certo che essi discendono tutti da questo
primo organismo. I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze
fisiche e biologiche inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria
dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita
sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi
e ai meccanismi dell’evoluzione. Certo, la storia delle origini umane è
complessa e passibile di revisioni, ma l’antropologia fisica e la biologia
molecolare fanno entrambe ritenere che l’origine della specie umana vada ricercata
in Africa circa 150.000 anni fa in una popolazione umanoide di comune
ascendenza genetica. Qualunque ne sia la spiegazione, il fattore decisivo
nelle origini dell’uomo è stato il continuo aumento delle dimensioni del
cervello, che ha condotto infine all’homo sapiens. Con lo sviluppo del
cervello umano, la natura e la velocità dell’evoluzione sono state alterate
per sempre: con l’introduzione di fattori unicamente umani quali la
coscienza, l’intenzionalità, la libertà e la creatività, l’evoluzione biologica
ha assunto la nuova veste di un’evoluzione di tipo sociale e culturale”). Se si
continua a leggere il documento approvato dall’ufficio di Ratzinger nel 2004
appare anche chiaro come il card.
Schönborn (o l’esperto dell’IDC che ha guidato la sua mano) siano in mala
fede o abbia un obiettivo nascosto che lo porta ad alterare i fatti. Il
cardinale scrive infatti “While his rather
vague and unimportant 1996 letter about evolution is always and everywhere cited,
we see no one discussing these comments from a 1985 general audience that
represents his robust teaching on nature”; il cardinale cerca in questo
modo di spingere a rivalutare il documento del 1985 rispetto a quello del 1996 [per
carità sono dettagli minimi, non c’e’ da agitarsi … anche se il documento del
1996
ha comunque un titolo stimolante: “La verità non può contraddire la
verità”.]. Bisogna
inoltre sottolineare che l’impostazione criticata dal cardinale è
presente anche nel documento uscito nel 2004 dall’ufficio di Ratzinger, che,
nella parte in cui tratta di evoluzione, NON cita affatto Wojtyla 1985 ma
Wojtyla 1996
(che quindi non è stato considerato da Ratzinger rather vague and unimportant) o forse concordava
con quel pizzico di audacia in più; infatti possiamo leggere in un altro
paragrafo del documento del 2004: “64. Papa Giovanni Paolo II ha affermato alcuni anni fa
che «nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria
dell’evoluzione una mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria
si sia progressivamente imposta all’attenzione dei ricercatori, a seguito di
una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere» (Messaggio
alla Pontificia Accademia delle Scienze sull’evoluzione, 1996). In linea con quanto già affermato dal magistero
pontificio del XX secolo in materia di evoluzione (in particolare l’enciclica
Humani
generis di Pio XII), il messaggio del
Santo Padre riconosce che esistono «diverse teorie dell’evoluzione» che sono
«materialiste, riduzioniste e spiritualiste» e quindi incompatibili con la
fede cattolica. Ne consegue che il messaggio di Giovanni Paolo II non può
essere letto come un’approvazione generale di tutte le teorie
dell’evoluzione, incluse quelle di provenienza neodarwinista, che negano
esplicitamente che la divina Provvidenza possa avere avuto qualunque ruolo
veramente causale nello sviluppo della vita dell’universo). Come si
vede, viene citato solo il documento del 1996 e
l’enciclica precedente di Pio XII. Ipotesi
ardita od offensiva per la Chiesa, il papa o il cardinale? No. Basta leggere le parole del cardinale nel suo
editoriale: “In an unfortunate
new twist on this old controversy, neo-Darwinists recently have sought to
portray our new pope, Benedict XVI, as a satisfied evolutionist. They
have quoted a sentence about common ancestry from a 2004 document of the International
Theological Commission, pointed out that Benedict was at the time head of
the commission, and concluded that the Catholic Church has no problem with
the notion of "evolution" as used by mainstream biologists - that
is, synonymous with neo-Darwinism. The commission's document, however,
reaffirms the perennial teaching of the Catholic Church about the reality of
design in nature. Commenting on the widespread abuse of John Paul's 1996 letter
on evolution, the
commission cautions that "the letter cannot be read as a blanket
approbation of all theories of evolution, including those of a
neo-Darwinian provenance which explicitly deny to divine providence any truly
causal role in the development of life in the universe."). Strano
però che quella che sembrava un’iniziativa spontanea della Chiesa cattolica
faccia invece parte di un progetto intelligente, coordinato,
come ammette il cardinale il giorno dopo in un’intervista sempre al NYT, con
i creazionisti del Discovery Institute in
Seattle … proprio quelli che vengono criticati come estremisti da Tanzella-Nitti. Che cosa diranno i milioni di cattolici
nel mondo? Questo
sarà probabilmente un secolo di grandi scoperte della biologia. E’ una grave
debolezza iniziarlo con elevati livelli di ignoranza scientifica e biologica
nella popolazione, ma sarebbe assurdo (per la chiesa cattolica…) che a questa
ignoranza (e approfittando di questa ignoranza) si aggiungano, anche per
nascondere propri limiti culturali, inutili (non c’è più la Santa
Inquisizione!), assurde e patetiche condanne: “Scientific
theories that try to explain away the appearance of design as the result of
"chance and necessity" are not scientific at all, but, … an
abdication of human intelligence”; ma scherziamo? è stato
solo da poco riabilitato Galileo dopo 350 anni; non sarebbe meglio imparare
dagli errori di abdication of human intelligence
che un tempo si facevano approfittando del proprio potere politico? Questo
editoriale appare quindi decisamente anomalo, e poco convincente nel
tentativo di smentire le novità (o meglio i chiarimenti sul fatto che …
l’evoluzione è un fatto e la teoria dell’evoluzione si deve criticare, anche
se trova continue conferme) presenti in recenti dichiarazioni dei papi. |
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12/7/05-USA |
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Non sono ancora stati notati gli errori
presenti nell’editoriale del cardinale del 7/7- Sembra
che ancora nessuno si sia accorto che già fin dalla prima
riga dell’editoriale del card. Schönborn ci sia un errore sostanziale
nella citazione del documento papale del 1996 che
poi verrà criticato (l’originale e ragionevole “teoria
dell’evoluzione” viene sostituita con un’improbabile - in quel
contesto - “evoluzione”), un errore di
citazione papale che qualsiasi cardinale – e Schönborn era pure un candidato
al soglio papale - difficilmente avrebbe fatto. Forse l’errore è stato fatto
dall’agenzia di PR degli Intelligenti Progettisti Creazionisti che
ha trasmesso il documento del cardinale al NYT? [“The cardinal's essay
was submitted to The Times by a Virginia public relations firm, Creative
Response Concepts, which also represents the Discovery Institute”.] Anche
questo fatto, come la precisazione nel loro sito web che loro non hanno
proposte scientifiche alternative ma si dedicano a criticare (con la
collaborazione dei giornalisti) l’ipotesi evolutiva darwiniana, rende
insopportabile che si siano autoattribuiti l’aggettivo “Intelligente”. “furbo”
forse sarebbe più adatto! Un altro
errore, certo leggero, fatto probabilmente anche questo dai consulenti
dell’IDC che, come non cattolici, sono poco abituati a studiare e rispettare
documenti che vengono dall’alto e in particolare dal Vaticano (anche questo
non dovrebbe quindi essere un errore fatto dal cardinale), risulta dal
confronto con il documento
firmato da Ratzinger nel 2004 (solo un anno fa): nell’editoriale
del 7/7/05 sul NYT c’e’ scritto infatti “Evolution in the sense of common ancestry might be true (=“potrebbe essere vera”). Nel documento
approvato da Ratzinger nel 2004 c’e’ scritto: Poiché è stato dimostrato che tutti gli organismi viventi
della Terra sono geneticamente connessi tra loro, è praticamente certo
che essi discendono tutti da questo primo organismo. Il
contrasto è evidente, come è evidente il diverso rispetto per la
scienza, e se l’editoriale fosse stato scritto dal cardinale e
“ragionato” avremmo potuto leggere “Evolution in the sense of common ancestry is true”, o “should” per
lasciare una scappatoia…. Il
confronto con l‘intervento di uno dei massimi esponenti dell’ID conferma la
concordanza: Stephen Meyer, interrogato nel Kansas
Evolution Hearing dopo aver confermato che secondo lui la terra avrebbe
4.6 miliardi di anni (distinguendosi in questo modo dai YEC, i vecchi
creazionisti “Young Earth” di moda negli USA fino a qualche anno fa ma ora in
via di estinzione), dice “I am skeptical
about the evidence for universal common descent and I'm skeptical about some
of the evidence that has been marshaled for the idea that humans and
prehominids are connected.” Il
citato documento di Ratzinger poi proseguiva subito dopo “ I risultati convergenti
di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono sempre più a
ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la
diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di
opinione in merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione”. Il
documento del 2004 quindi aggiunge al documento del 1996
ancora altre precisazioni sull’evoluzione come fatto, che sicuramente
innervosiscono ancora di più i creazionisti (che abbiamo visto ben presenti
anche nel mondo cattolico:e che frequentano anche alcune stanze del
Vaticano): non solo l’evoluzione esiste (e il documento di Ratzinger conferma
che [la scienza ha dimostrato che] l’uomo e le diverse specie di primati sono
geneticamente connessi fra di loro), ma una teoria dell’evoluzione è
necessaria e non possiamo farne a meno. Ovviamente il documento
del 2004 avverte poi che per il cattolico l’evoluzione biologica segue un
progetto divino e non è quindi un processo guidato dal caso. Ogni biologo può
essere giustamente dubbioso e capire quanto sia assurdo (solo lui ha una vaga
idea di quanti miliardi di miliardi di gameti – quasi tutti senza alcun
futuro - vengono prodotti ogni ora nei miliardi dei maschi di tutte le specie
viventi oggi e nel lungo passato sulla terra) ma non può contestarlo
scientificamente. Un articolo su “US News & world report”
sottolinea che “it does appear
that the cardinal finds the intelligent design argument compatible with his
understanding of Roman Catholic teaching”; comunque consoliamoci: “In the meantime, though, despite much hand-wringing to
the contrary, it does not appear as though Roman Catholics have been ordered
to desist from contemplating or exploring the elaborate mechanism of
evolution. They have been asked to keep an open, even hopeful, mind about the
answers to which such exploration might lead. Sarebbe interessante poter
dimostrare che la importante frase del 2004 “geneticamente
connessi fra di loro“ allude (oltre che essere finalmente un
riconoscimento ufficiale, giunto solo nel nel 2004, alle storiche
dimostrazioni di F.Redi
– 1668 - , L.Spallanzani – 1768 - e infine L.Pasteur – 1864, due
secoli dopo F.Redi… - contro la generazione spontanea, che i creazionisti
forse preferirebbero continuare ad ‘utilizzare’ dopo più di tre secoli di
confutazioni sperimentali) anche magari forse perfino alle leggi casuali che
il pio abate Mendel aveva
osservato e dimostrato agire nella riproduzione dei piselli del suo orto più
di un secolo fa, nel 1865. Non so perché Mendel non abbia comunicato subito
al mondo – e non solo ai Boemi - la sua scoperta, attesa con ansia come uno
degli “anelli” allora mancanti alla teoria evolutiva di Darwin; forse aveva
il dubbio che le sue spiegazioni, basate su meccanismi casuali potessero
essere considerate “not scientific at all, but, …
an abdication of human intelligence”? O più probabilmente pensava
anche alle modalità espressive in uso ai tempi di Galileo, quando si
rifuggiva dagli eufemismi e dagli equilibrismi ora in vigore per evitare il
rogo? In sintesi le “connessioni genetiche” fra una generazione e
l’altra sono un “tripudio” della casualità, e questo è stato scoperto
inizialmente proprio da un religioso cattolico (Mendel). Se questa è stata la
volontà divina sarebbe il caso di riconoscerlo, chiedendo che, anche se con
un certo ritardo, venga fatto santo l’abate Mendel, che, con la sua scoperta
di un meccanismo casuale) ha dato un contributo così fondamentale al
darwinismo e alla teoria dell’evoluzione…. Questo ridurrebbe
l’ingiustificato nervosismo della Chiesa cattolica verso la genetica e i
meccanismi casuali automatici che agiscono nella riproduzione (come quello
che determina la scelta del sesso dei figli; nessuno oggi pensa che sia un
miracolo che metà dei figli siano maschi e metà femmine! Nello stesso modo
casuale (e insieme al sesso) avviene l’assemblaggio di migliaia di altre
caratteristiche genetiche che sono presenti nei milioni di gameti che vengono
prodotti ogni giorno da ogni maschio; milioni di miracoli per produrre ogni
gamete? Anzi, per produrre gameti raramente destinati a incontrare altri
gameti? Può essere bello crederlo, ma non si può pretendere che si obblighi a
crederlo anche chi sa e capisce come funziona questo meraviglioso meccanismo
creato dall’evoluzione). Per ritornare per un attimo
al clima culturale dei tempi di Mendel, si può ricordare che nel 1884 Papa
Leone XIII pubblicava l’enciclica “Humanum genus”
contro i naturalisti e i massoni “Ora
fondamentale principio dei Naturalisti, come il nome stesso lo dice, egli
è la sovranità e il magistero assoluto dell'umana natura e dell'umana ragione.
Quindi dei doveri verso Iddio o poco si curano, o mal ne sentono.
Negano affatto la divina rivelazione; non ammettono dogmi, non verità
superiori all'intelligenza umana, non maestro alcuno, a cui si abbia per
l'autorità dell'officio da credere in coscienza. E poiché è privilegio
singolare e unicamente proprio della Chiesa cattolica il possedere nella sua
pienezza, e conservare nella sua integrità il deposito delle dottrine
divinamente rivelate, l'autorità del magistero, e i mezzi soprannaturali
dell'eterna salute, somma contro di lei è la rabbia e l'accanimento dei
nemici.”… Sembra di capire che,
mentre oggi gli scienziati son tranquilli e poco attaccabrighe, la chiesa
chiaramente arranca nervosamente dietro ad una scienza e una biologia che
hanno fornito tutte le informazioni necessarie per vivere e su cui si
discute, magari rifiutando qualcosa ma accettando gran parte del resto, un
secolo fa erano invece gli scienziati ad emettere “rabbia
e accanimento” Può essere ragionevole
pensare che Mendel sia stato prudente? A differenza di Copernico, Mendel nel 1865 aveva ancora
davanti tanti anni (19) da vivere. Ora è il momento di chiarire se la frase “geneticamente connessi fra di loro“, inserita nel documento vaticano del 2004, sia da intendersi in senso biblico o in senso mendeliano, con quel che comporta di casualità. |
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13/7/05-USA |
·
Scienziati cattolici USA chiedono
l’intervento autorevole del papa. Per stabilire chi abbia ragione
(l’editoriale del card.
Schönborn sembra andare in direzione opposta, come si è dimostrato qui
sotto, rispetto a recenti dichiarazioni di GPII e dell’ufficio del card. Ratzinger) tre scienziati USA (a Lawrence
M. Krauss, a physicist at Case Western Reserve University in Cleveland
che aveva scritto l’editoriale School Boards Want to 'Teach the
Controversy.' What Controversy? si sono aggiunti i biologi Francisco J.
Ayala of the University of California, Irvine, a former Dominican priest,
and Kenneth R. Miller
of Brown University, a Roman Catholic who has written on the reconciliation
of science and faith, e sembra impegnato a contrastare i creazionisti
dell’Intelligent Design!) hanno scritto una lettera per
il papa al cardinale, come racconta il NYT: Questions for
Pope on Evolution Stance “Three scientists,
two of them Roman Catholic biologists, have asked Pope Benedict XVI to
clarify the church's position on evolution in light of recent statements by
Cardinal Christoph Schönborn, an influential theologian, that the modern
theory of evolution may be incompatible with Catholic faith. The scientists
asked the pope to reaffirm earlier statements on the subject by Pope John
Paul II and others "that scientific rationality and the church's
commitment to divine purpose and meaning in the universe were not
incompatible." It is crucial, their letter says, "that in these
difficult and contentious times the Catholic Church not build a new
divide, long ago eradicated, between the scientific method and religious
belief… We are writing to you today to request that you clarify once again the
Church's position on Evolution and Science, that you reaffirm the remarkable
statements of Pope John Paul II and the International Theological Commission,
so that it will be clear that Cardinal Schšnborn's remarks do not reflect
the views of the Holy See”
·
Molto interessante, ma anche coraggioso (Schönborn
sembrava dovesse sostituire Ratzinger nel ruolo di guardiano dell’ortodossia
cattolica) l’intervento di Kenneth Miller (“Darwin, Design,
and the Catholic Faith”) per spiegare, da biologo evoluzionista
universitario cattolico molto impegnat contro l’Intelligent Design, i diversi
errori fatti dal card.
Schönborn con il suo intervento. Nella pagina web sull’evoluzione
gestita da Miller è ben chiaro come lui sia da anni impegnatissimo nel
contrastare l‘Intelligent Design (che sta dilagando negli USA pur non avendo
alcuna base come teoria scientifica alternativa)… con cui invece Schönborn,
forse inesperto della situazione USA, si è stranamente alleato. A
quest’ultimo proposito c’e’ da notare che il cardinale si trova in una
commissione teologica austriaca in compagnia di uno dei fondatori
dell’Intelligent Design; proprio lui l’ha spinto a intervenire in aiuto
dell’ID contro i biologici evoluzionisti darwiniani USA, mettendo in questo
modo in difficoltà i biologi evoluzionisti cattolici USA. Si può anche
leggere un’intervista con K.Miller sul suo libro Finding Darwin's God. Qui
una presentazione del libro |
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14/7/05: |
·
La discussione approda anche a La
Repubblica. Solo una piccola nota che riguarda la lettera al
papa dei 3 scienziati USA. ·
negli USA il dibattito fra le religioni sull’evoluzione può
essere anche piuttosto caotico e pieno di incomprensioni: può succedere che i
creazionisti critichino l’evoluzione teista dei cattolici: Ken Ham of the creation
apologetics group Answers in
Genesis believes the Roman Catholic Church's embrace of theistic evolution
-- accepting Darwin's evolutionary theory as truth but understanding the
process as having been guided by God -- is a direct assault against
scripture. Unfortunately, he says, the Catholic Church is telling the
next generation that it is okay to use man's ideas to reinterpret the Word of
God”. |
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15/7/05: |
·
Su La Repubblica articoli generali sul
rapporto fra religione e scienza. In rete si trovano gli articoli
di Paolo Zellini: Sulla
ragione che intimorisce e Roberto Festa. Le
idee sbagliate degli scienziati (in parte). Se si pensa che il terzo
articolo è “Scienza
sotto accusa: è ideologia”, risulta abbastanza evidente che il passaggio
il 12/7 di Sermonti e di Zichichi a Repubblica Radio sembra abbia lasciato
qualche traccia, anche nei titoli … della Repubblica. L’intero inserto si
trova qui.
·
Nell’Utah, lo stato dei mormoni, il
responsabile dei programmi didattici ha garantito
a un senatore che voleva introdurre l’ID nei programmi di scienze che non
era necessario: in Utah non si insegnava l’evoluzione umana. Forse è vero;
sicuro è che nei programmi scolatici l’evoluzione biologica (uomo escluso)
invece è ben prevista e ben insegnata (Utah
Science Site). Per come e quanto si insegna di biologia, c’è da imparare anche dallo Utah,
forse lo stato più confessionale degli USA. |
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16/7/05-USA |
·
Curiosa lettera
su un quotidiano USA con un ipotetico elenco delle possibili “motivations of the people who support
evolution. What would
motivate an otherwise intelligent person to support the illogical idea that
this extremely complex, orderly universe made itself out of nothing for no
apparent reason?” ·
Nello stesso giorno una precisazione da parte del
card. di Washington (intenzionalmente imprecisa?! È evidente a tutti che da
solo il caso non combina niente di buono - come insegna la roulette russa ...
o il totocalcio! - Pensare che qualcuno lo pensi squalifica solo chi sostiene
questa accusa): Theodore McCarrick says Catholics don't have to believe in Creationism
-- the Bible's account of God creating Adam and Eve and the universe in six
days. McCarrick told reporters at the National Press Club that instead of
what he called "the beautiful story of Genesis," Catholics can
believe in evolution - as long as it's understood to have been guided by God
rather than chance. |
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17/7/05-IT |
·
Sul Giornale si commenta (Il legame
laico tra Dio e Darwin) un libro di Orlando
Franceschelli (Dio e Darwin. Natura e uomo tra evoluzione e creazione,
Donzelli) |
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18/7/05-IT |
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Intervista
a Nicola Cabibbo (presidente dell’accademia pontificia delle
Scienze) sul National Catholic Reporter sull’editoriale del
card.Schonborn del 7/7/05. Cabibbo è critico sulla sottovalutazione
dell’importante dichiarazione di GPII del 1996. In effetti Cabibbo aveva
sempre usato quella frase come prova che sull’evoluzione non ci sono
problemi da parte della Chiesa Cattolica. Non puo’ quindi accettare che venga
sottovalutata o addirittura cancellata.. Sconcertante la dimostrazione di
ignoranza che rende poco utile il suo contributo al dibattito. Dice infatti: “The
great intuition of Darwin was that there is an evolution, that different
species evolved over time, even if he could not understand the mechanism”.
[Come tutti
dovrebbero sapere (anche il presidente del’Accademia delel Scienze Pontificia)
di evoluzione si era quasi certi da quasi un secolo. Darwin ha per primo
proposto un meccanismo convincente che è stato sempre più confermato!!].
Apprezzabile invece che da scienziato dica chiaramente che l’esame dei fatti
scientifici noti non dimostra affatto l’esistenza di un creatore, come
sostiene (secondo il giornalista, ma il cardinale continuerà a negarlo) il
Card.Schönborn,: “This is not believed by any
serious scientist. … They have
found some renegade scientists, or people with some scientific education, to
give them some credibility. … You
can certainly construct an argument about how beautiful creation is, how
intelligent it is, but these are not scientific concepts. It's aesthetic, not
scientific.” |
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19/7/05-IT |
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RadioWebTrasmissione
riparatrice (dopo il passaggio di Zichichi e Sermonti il 12/7 che hanno
insegnato che la biologia non è una scienza e che l’uomo non deriva da
nessuna specie preesistente, ma che anzi ha dato recentemente origine alle
centinaia di specie di scimmie) a Repubblica Radio, con il teologo Giuseppe Tanzella-Nitti
e il genetista Ivan Scotti. A differenza della trasmissione con Zichichi e Sermonti,
il file audio della trasmissione non compare nemmeno per qualche giorno
nell’elenco delle trasmissioni più interessanti; in effetti non ci sono state
intemperanze. Bisogna cercare
‘Scotti’ o ‘Nitti’ nell’archivio. Anche Scotti per spiegare il caso non trova di meglio che
far riferimento al meccanismo di determinazione del sesso e il teologo non
può che apprezzare, anche se poi cambia subito discorso e registro facendo
capire che ai teologi (e magari anche al pubblico) non interessa sapere come
funzionino i fenomeni biologici (e soprattutto quelli casuali … vai a
spiegare a qualche giocatore incallito come funziona il lotto …!). Scotti
ha cercato, come Galileo, di trascinare il teologo a guardare, questa volta
in qualcosa di più simile ad un microscopio, il più noto ed evidente dei
milioni di meccanismi casuali che l’abate Mendel per primo aveva dimostrato
come vera causa della unicità di ogni essere vivente e quindi anche di ogni
uomo, ma il teologo si è ritratto, rifiutandosi di ragionare sull’abate
Mendel e sulle sue leggi dell’ereditarietà, per seguire le strade solitamente
battute dai documenti vaticani. Concetti semplici e ben poco cambiati negli
ultimi 50 anni, indipendenti dai dati oggettivi. La compatibilità fra evoluzione e teologia viene quindi
confermata da Tanzella Nitti (lo sapeva anche Pio XII, 50 anni fa, quando per
primo, grazie anche a Teilhard de Chardin, dopo 90 anni dovette toccare lo
spinoso argomento), che però ribadisce che Darwin e la sua ipotesi di spiegazione
dell’evoluzione biologia sono ancora incompatibili, dopo 146 anni, con la
religione cattolica (come sapeva anche Pio XII 50 anni fa): l’evoluzione è un
fatto, l’evoluzionismo è invece un’impostazione filosofica (?), difficilmente
confrontabile con l’impostazione filosofica che prevede che ogni persona che
nasce dall’unione casuale di due gameti derivi da un atto creativo
individuale voluto da Dio; Tanzella-Nitti attribuisce questa opinione “ai teologi, ai credenti, ai cristiani”; i
semplici biologi probabilmente sono esentati, come pure i non cristiani. Un’opinione simile l’abbiamo sentita anche dal nuovo papa
nel discorso di insediamento: “Non siamo il prodotto casuale e senza senso dell’evoluzione.”; sarebbe meglio comunque non commentare la frase da lui
detta, per cui avevo preferito finora far finta di niente; è un brutto inizio
di pontificato; non si capisce infatti chi voglia presentare e condannare
pubblicamente come autore di una definizione che nessun biologo o
evoluzionista accetterebbe (Mayr nel 1983 scrisse: “L’evoluzione
per selezione non è né un fenomeno casuale né un fenomeno deterministico, ma, come è stato sfortunatamente sottovalutato da Monod, un
processo a due stadi, uno successivo all’altro, che combina i vantaggi di
ambedue); per un evoluzionista l’evoluzione non è quindi un
processo solo casuale, né è senza senso; l’aspetto
più preoccupante è comunque il fatto che, oltre a fare una caricatura del
pensiero degli evoluzionisti e a mettere a disposizione il testo una sentenza senza colpevoli che verrà però male utilizzata (già
qualcuno c’è cascato) dagli antievoluzionisti ignoranti, comunque smentisce una frase più corretta, “l’evoluzione è un processo materialistico radicalmente
contingente, guidato dalla selezione naturale e da variazioni genetiche
casuali”, che si trova … in
un documento firmato proprio da lui solo un anno fa, al punto 63!).
Nessuno può pensare che il caso da solo abbia un ruolo positivo, e le parole
di Mayr lo confermano, essendo il massimo evoluzionista del novecento. E’
tragico che nell’ambiente cattolico si continua a ripetere quella frase senza
riflettere sul suo significato e sulla gravità di smentire, e in un contesto
così rilevante come il discorso di insediamento, una sua frase dell’anno
prima …! Non viene però chiarito (è difficile trovare un teologo
che non parli solo dell’uomo, l’unica specie che interessa sia a lui che al
pubblico) se questa creazione individuale vale anche per animali, piante e
zanzare (dovremmo credere che ogni zanzara sia individualmente pensata e
creata, come si intuisce da quanto detto dal teologo? Sarebbe meglio
precisare se magari il lavoro creativo è semplificato in questo caso da
qualche automatismo). Il teologo comunque, se anche ci volessimo limitare
all’uomo (cosa che i biologi non riescono a fare), dovrebbe però spiegare se
la creazione individuale e personale riguarda precedentemente anche i milioni
di gameti maschili che vengono prodotti (=creati?), uno solo dei quali,
casualmente, contribuirà ad uno zigote che avrà poi non la certezza ma una
certa probabilità (se il materiale genetico è stato creato compatibile con la
vita) di diventare una nuova vita umana. Può sorgere un dubbio: i gameti
saranno tutti diversi o tutti uguali (…”fotocopiati” o “clonati”, per
semplicità …)? La scienza ci dice che i gemelli dizigotici dimostrano che
ognuno dei milioni quotidiani di spermatozoi di 3 miliardi di esseri umani
deriverebbero da un atto creativo individuale. Se un cattolico deve
credere anche a ciò… Purtroppo le scoperte della biologia sono tante e
disturbano un po’, soprattutto se l’ignoranza di massa rimane alta (e magari
viene anche intenzionalmente elevata … come dimostra la recente riforma
Moratti che favorisce, abolendo l’evoluzione, l’insegnamento del creazionismo
nella scuola) e qualcuno ne può approfittare. Non serve (purtroppo) vincere contrasti verbali di 10
minuti quando si perde la battaglia della biologia e della scienza nella
scuola. E in Italia la si sta perdendo: sui giornali un anno fa il ministro
prometteva che il Darwinismo sarebbe entrato ufficialmente anche alle
elementari. Si capisce invece che non è affatto gradito, che per questo era
stato espulso, e che il ministro può dire quello che vuole fino a quando gli
elettori lo dimenticano al momento del voto. La frase centrale del ragionamento di Tanzella-Nitti
sembra comunque. “come vedete, caso e finalità
non si oppongono”. Sembrerebbe il contrario di quanto aveva detto
prima, negando un ruolo del caso; a pensarci bene dobbiamo però riconoscere
che il 50% di maschi e il 50% di femmine deriva sia dal meccanismo casuale di
scelta del sesso previsto da Mendel e citato da Scotti che dall’atto creativo
divino citato dal teologo. Lo stesso avviene con tutte le patologie genetiche
determinate da caratteri mendeliani semplici. Le proporzioni attese sulla base
dei meccanismi casuali scoperti da Mendel corrispondono abbastanza bene
(tranne forse un margine di errore … casuale….) alle percentuali di nascite
con patologie genetiche che i cristiani credono conseguenza dagli atti
creativi divini. Detto cosi ….caso e finalità davvero non si oppongono. Non sembra che in questo caso siano state seguite le indicazioni
che Leone XIII aveva ritenuto necessario inserire nell'enciclica “Providentissimus Deus”
del 18/11/1893: "Se poi dissentiranno [il
fisico e il teologo], lo stesso Agostino detta in sintesi la regola di
comportamento per il teologo: "Tutto ciò che i fisici potranno
dimostrare con documenti certi, dovremo provare che non è contrario alle
nostre Lettere; qualunque cosa, poi, presentassero nei loro scritti contrario
alle nostre Lettere, cioè alla fede cattolica, o noi dimostriamo con qualche
argomento che esso è falso, oppure senza alcuna esitazione lo dichiariamo
falsissimo" (De Gen. ad litt., I, 21, 41)". Il giornalista di Repubblica alla fine dell’intervista ha
ricordato che Darwin nel suo viaggio sulla Beagle era in cabina con il
capitano della nave, un creazionista convinto. Come tutti … a cominciare da
Darwin … a quel tempo…; quei pochi che avevano dei dubbi e li coltivavano
hanno poi potuto cambiare idea. Oggi la situazione è certo un po’ migliorata,
anche se purtroppo può capitare di incontrare creazionisti meno informati e
meno curiosi rispetto al capitano FitzRoy [nato proprio nel luglio di 200
anni fa]. 2. Interessante e intelligente articolo di Giuliano
Amato su Repubblica (La Scienza, la Chiesa e la tentazione
dell’assoluto) sul ruolo
della scienza e sul rapporto con la religione, a commento degli articoli
molto critici del 15/7. Sembra strano sentire un politico (e come tale
responsabile di guerre e paci, ricchezze e povertà) preoccupato … per quanto
di male la scienza possa fare all’uomo …. |
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21/7/05 |
3. Abile ma
scorretto articolo di Zichichi su Famiglia Cristiana (Sulla
scienza, oscurantista non è la Chiesa) per sostenere che la scienza, a
differenza della Chiesa, sbaglierebbe nel non utilizzare il metodo galileiano
nelle scienze della vita. Sottolinea masochisticamente (qui non si tratta di
mondo inorganico!) che il metodo galileiano è stato molto utile nello studio
della materia inanimata [sorge una domanda: solo l’uomo fa parte del mondo
‘animato’? Gli altri esseri viventi sono ‘animati senza anima’?] . Quello
che la Chiesa non aveva capito ai tempi di Galileo è appunto che non si
poteva interpretare la realtà del mondo fisico sulla base di conoscenze
inadeguate, presupposti irreali e metodi errati. Probabilmente non è poi vero
quanto dice Zichichi (“La Chiesa vorrebbe che lo
studio della materia vivente venisse fatto con metodo galileiano”).
Prima o poi, nonostante Zichichi, anche la Chiesa dovrà accettare anche il
darwinismo e pentirsi ancora una volta di non aver saputo riconoscere il
confine fra religione e le diverse scienze. Non si capisce perché qualcuno
voglia mettere in bocca alla Chiesa che il metodo galileiano possa essere
utile in un campo il cui, a differenza che nella matematica, il caso ha un
ruolo molto importante. Strano che sia uno scienziato a pensare questo. 4. Continua
il dibattito sull’evoluzione e sulla scienza su Repubblica. Ieri un
articolo di Enrico Bellone; oggi uno di Telmo Pievani (“Ma il banco di prova è la teoria di Darwin”). |
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22/7/05-IT |
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Articolo di F.Gentiloni sul Manifesto (‘Cari
laici è ora di attaccare’). Si cita il recente libro di Giorello (Di
nessuna Chiesa) e la discussione infinita e piena di equivoci
sull’evoluzione/evoluzionismo. Gentiloni nota con preoccupazione che si torna
a difendere l’assoluto contro ogni relativismo, a volte dimenticando che su
questo terreno gli islamici sono più avanti e più bravi, e con ‘assoluti’
spesso diversi da quelli che difendono i cattolici. Deve essere un
sollievo per i relativisti scoprire che ci sono molti assoluti … e che sono
diversi e contrapposti. ·
Su Galileo articolo di N.Nosengo
sull’editoriale di Schönborn (“Vago e non
scientifico”); si cerca di inquadrare questo intervento sconcertante in
una nuova strategia della Chiesa Cattolica, e si cita un‘opinione di
Corbellini. |
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22/7/05-USA |
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Un sacerdote cattolico e sociologo piuttosto noto negli
USA (dicono e … sembrerebbe),
padre A.Greeley, ha scritto un articolo di netta critica sulle
dichiarazioni del cardinale (“Protecting science from religion“) sul Chicago Sun-Times “Unless I misunderstand the
cardinal completely, he is saying that Catholics must believe that God works
within the evolutionary process directing it and guiding it. With all due
respect to the cardinal, I don't think that's true … The cardinal has
muddied the waters of the discourse between science and religion. Religion,
he seems to be saying, much to the delight of the Evangelicals, can dictate
scientific conclusions -- such as it once dictated that the sun revolved
around the Earth on the basis of a couple of verses in the book of Exodus….
The cardinal's assertion will upset most Catholic scientists and confuse many
of the educated laity
(something that the
present pope has always deplored)…The cardinal has "redefined" the issue. Now a
political alliance between Catholics and Evangelicals will be easier to
achieve. A cardinal can't do that. Only the pope and/or a General
Council (acting in union with the pope) defines anything.” L’articolo sembra sia stato
citato solo dagli evoluzionisti (Panda’s
Thumb). ·
Articolo sul National Catholic Reporter (Schönborn and science vs. theology;
Questions to an academician, an astrophysicist and a biochemist) sull’iniziativa del card
Schönborn di scrivere al New York Times una lettera in appoggio
all’Intelligent Design e contro il darwinismo; il giornalista la presenta in
modo critico e la discute (intervista
completa) poi con uno che certamente è cirtico, Nicola Cabibbo,
presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, uno degli obiettivi del
cardinale, che se la prende anche con la lettera del 1996
di GP2 all’Accademia. Viene poi intervistato anche P.Coyne, che
conferma che questa lettera era stata studiata a lungo e quindi non poteva
essere così disprezzata. Per par condicio ne parla anche con Michael Behe,
del Discovery Institute, che fa capire che non aspettavano altro. |
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25/7/05 |
·
Discussione ("E Dio vide che Darwin era cosa buona") fra
Orlando Franceschelli, autore del libro “Dio e
Darwin” (Donzelli, 2005) e Telmo Pievani, docente di filosofia
della scienza all'università di Milano Bicocca con Pietro Greco a Radio3
Scienza Il terzo Anello.. La notizia viene da Pikaia.
Qui il commento del Giornale
e dell’Avvenire
sul libro. |
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27/7/05 |
·
E’ ancora possibile
immaginare l'uomo e la sua origine senza la dimensione trascendente? Alle
ore 15 su Radio 3 a Fahrenheit “Eppur
s’evolve”, felice titolo di una discussione a cui partecipano Orlando Franceschelli, filosofo naturalista, autore di,
"Dio e Darwin", Donzelli,
Giulio Giorello,
docente di Filosofia della Scienza a Milano e Ludovico
Tanzella-Nitti, docente di Teologia fondamentale alla Pontificia
università della Santa Croce. Siamo sicuri che
convenga parlare di evoluzione umana? Il teologo c’e’ sempre; manca sempre
invece qualcuno che sia esperto di evoluzione umana. Gli altri sono di solito
esperti di “discussione” sull’evoluzione umana, che difficilmente possono far
discutere un teologo anche sui fatti. Qui
la registrazione. |
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28/7/705 |
·
Su Repubblica due interventi nel dibattito che
continua su scienza e scientismo [è davvero triste che la Chiesa Cattolica,
con tutti gli Istituti di “Scienze Religiose” che ha istituito negli ultimi
anni, ami utilizzare questo termine per indicare al pubblico disprezzo le
scienze che utilizzano il metodo scientifico per spiegare i fatti che
osservano]: S.Maffettone Scrive I LIMITI DEL PROGRESSO? SCIENZA E RELIGIONE CERCANO UNA
RISPOSTA |
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29/7/05-USA |
·
Su una rivista cattolica USA una ricostruzione (Catholic
experts urge caution in evolution debate) del dibattito che sta avvenendo
soprattutto negli USA dopo l’editoriale del card. Schönborn. Interessante il
fatto che vengano riportate alcune dichiarazioni del Pres. Dell’Accademia
delle Scienze Vaticana, Nicola Cabibbo: “The theory of evolution can be
disturbing to Christians because it seems to clash with the idea of divine
creation,” said Nicola Cabibbo, president of the Pontifical Academy of
Sciences, a 78-member body of academics who advise the pope on scientific
matters. Cabibbo is a professor of particle physics at Rome’s La Sapienza
University. “However, this clash is false.
What clashes with divine creation is an extension of the theory of
evolution into materialistic interpretations, so-called ‘evolutionism’”
Cabbibo told NCR July 18. “That’s not science, it’s metaphysics.” This distinction between
evolution as a scientific hypothesis, and “Darwinism” or “neo-Darwinism” as a
philosophical system, is crucial, observers say, to understanding Catholic
thought on the subject. Impressiona
sempre pensare che i teologi escano da scuole che da qualche anno si chiamano
Istituti di Scienze Religiose, dove certamente imparano dove finisce
la scienza e inizia la metafisica. Ma impressiona ancora di più che uno
scienziato ci creda e accusi di ‘metafisicità’ altri scienziati, senza
considerare il fatto che la scienza ha bisogno di fatti e quindi non può
sfuggire al rischio di essere accusata di proporre ‘materialistic
interpretations’. Paradossale
la situazione che si prospetta oggi, con esperti di Scienze Religiose (o
fisici presidenti dell’Accademia Pontificia) che possono accusare gli
scienziati di “fare ideologia e non scienza”,
e/o di fare “metafisica e non scienza” e/o
di “proporre interpretazioni materialistiche”.
Curioso che anche le riviste cattoliche USA consultino i fisici
sull’evoluzione, quando hanno a disposizione anche scienziati cattolici
evoluzionisti darwiniani, certamente più competenti A
pensarci bene, ai tempi di Giordano Bruno o di Galileo la situazione era meno
contorta e c’era meno confusione di ruoli, anche se le vie d’uscita erano più
roventi. Ma …la
Chiesa Cattolica non aveva chiesto perdono per l’errore fatto a suo tempo con
Galileo…?! Il pentimento riguarda forse solo l’astronomia…?! O non ha capito
l’errore? |
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1/8/05: |
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Nel sito web
dei creazionisti biblici italiani compare un commento all’intervento del
card. Schönborn: Schönborn
chiede all’Europa di cominciare a discutere il Darwinismo. In realtà il
cardinale non è interessato a parlare agli europei, e comunque non ha proprio
nulla di buono da dire ai creazionisti biblici (quelli che credono nella
creazione in 6 giorni +1 e che non accettano, come fa da tempo la Chiesa
Cattolica, l’origine comune degli esseri viventi). Nel sito si evidenzia
comunque una certa soddisfazione per il cambio del vento…: “Con l’editoriale e la successiva intervista del cardinale
Schönborn, la Chiesa cattolica per la prima volta sembra concedere il proprio
patrocinio al movimento “Intelligent Design”, nato negli USA nei primi anni
novanta. Per molti decenni, infatti, la Chiesa cattolica non ha fatto parte
attiva del dibattito creazione/evoluzione, ma è rimasta nel ruolo dello
spettatore. Ora il vento sembra cambiato, e la Chiesa sembra pronta ad
entrare nel dibattito.“ |
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3/8/05-USA: |
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Bush ci riprova. Gia’ qualche anno fa aveva fatto
capire che personalmente credeva poco all’evoluzione e alle ipotesi di Darwin
ed era favorevole all’ipotesi creazionista; il suo addetto scientifico aveva
dovuto intervenire
a chiarire che comunque il governo di Bush finanziava le ricerche
biologiche dell’NIH che si basavano proprio sulla teoria evolutiva. Un
articolo oggi su La Repubblica (Bush
contro Darwin) racconta come Bush ieri abbia detto chiaramente di essere
favorevole al fatto che accanto alla teoria darwiniana dell’evoluzione venga
spiegata nelle scuole anche l’ipotesi dell’Intelligent Design. Bush si è
quindi inserito pesantemente nel contrasto fra gli scienziati e la destra
religiosa che, con il trucco della vuota ipotesi ‘pseudolaica’
dell’Intelligent Design sta cercando di portare il creazionismo nelle scuole,
dove, per la Costituzione, nessuna ipotesi o idea religiosa può essere
insegnata. Il suo consulente scientifico (John H.Marburger III, direttore del
White House's Office of Science and Technology Policy) nel febbraio scorso
era contrario: White
House Science Advisor: "Intelligent Design" not Scientific |
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6/8/05-USA: |
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Un’autorevole, interessante ma soprattutto molto
preoccupata critica
all’editoriale del card. Schönborn (“Now the
waters have again been darkened by the publication in the New York Times
of 7 July 2005 of an article by Cardinal Christoph Schönborn of Vienna“;
“So why does there seem to be a persistent
retreat in the Church from attempts to establish a dialogue with the
community of scientists, religious believers or otherwise?”) viene
dal gesuita George Coyne, Direttore dell’Osservatorio Vaticano,
pubblicata sul giornale dei cattolici inglesi (The Tablet). Coyne
intravede addirittura il rischio che si stia andando verso un errore simile a
quello fatto dalla Chiesa Cattolica ai tempi di Galileo; allora fu nel campo
dell’astronomia, oggi riguarderebbe invece la biologia e 146 anni di scoperte biologiche che si sono
rivelate utilissime per il successo della nostra specie. Interessante
vedere che Coyne, pur non essendo un biologo, abbia ben chiaro come tutta la
biologia attuale si basi da decenni sulle idee evoluzioniste e quindi passi
tranquillamente sopra ai ragionamenti di Zichichi e soprattutto di Sermonti,
confermando quanto la geologia e la biologia ci dicono sui tempi e sui
meccanismi evolutivi. P.Coyne sembra inoltre prospettare il modo di favorire
il dialogo fra scienza e religione, suggerendo (“God
lets the world be what it will be in its continuous evolution. He is not
continually intervening, but rather allows, participates, loves”) di
mettere un po’ fra parentesi l’ossessione per un Dio creatore che si nota
chiaramente anche nei nuovi programmi di religione nella scuola italiana e
che ha portato all’incredibile (in quanto dimostra l’esistenza di un improbabile
contrasto fra religione e scienza nella testa di alcuni consulenti e/o
burocrati ministeriali italiani) recente eliminazione dell’evoluzione dai
programmi di scienze fino alle medie, lasciando che agli studenti sia
insegnato solo quanto si racconta nell’ambito del programma di religione,
proprio come avveniva ai tempi di Galileo. Viene perfino il dubbio che
l’aumento notevole delle richieste di esonero
dalla frequenza all’ora di religione sia dovuta allo sconcerto nel
verificare (i programmi sono pubblici) che una parte eccessiva dei nuovi
programmi sia dedicata a raccontare le cosmogonie di origine mesopotamica
riprese dalla Bibbia…. ·
L’importante intervento di P.Coyne viene citato e evidenziato in un articolo
di L.Offeddu sul Corriere della Sera (Chi
ha paura di Darwin? La Chiesa si divide). |
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8/8/05: |
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Un articolo sulla Stampa (Ora
c’è anche Darwin nel mirino di Bush) riprende e approfondisce
l’informazione sull’intervento di Bush in favore della vuota ipotesi
dell’Intelligent Design. |
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9/8/05: |
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Qualche reazione anche in Italia al dibattito
sollevato dal card.
Schönborn il 7/7/05. Invece delle prevedibili precisazioni del papa
(richieste ed attese da alcuni scienziati cattolici USA e auspicabili dopo
gli autorevoli interventi, molto critici verso il cardinale, di sacerdoti
scienziati cattolici come P.Greeley e
di P.Coyne). Oggi un articolo dell’antropologo (e monsignore) Prof.F.Facchini
sull’Avvenire (Il
disegno dell’Universo; La teoria dell'evoluzione e la Chiesa: i limiti di
un certo darwinismo che vuole escludere ogni intervento divino) non
contribuisce molto a rendere più limpide le acque del dibattito per il
pubblico italiano. F.Facchini inizia l’articolo con una bella frase riferita
a Galileo e alla sua recente riabilitazione da parte della Chiesa (“Che la terra giri intorno al sole e non viceversa è un
dato della scienza“); questa frase potrebbe suggerire al lettore la
possibilità di sostituire il nome di Copernico o di Galileo nelle citazioni
che fanno riferimento a Darwin nei titoli inseriti probabilmente dalla
redazione (non credo da F.Facchini) “Darwin,
quando la scienza diventa ideologia” e “i
limiti di un certo darwinismo che vuole escludere ogni intervento divino”,
immaginando oggi i titoli dei giornali di 350 anni fa; purtroppo F.Facchini
non aiuta il lettore a capire quali siano i “dati
della scienza” nel caso dell’evoluzione e del darwinismo, applicando
cioè lo stesso ragionamento appena fatto su Galileo a Darwin e all’evoluzione
biologica; avrebbe potuto ricordare ai lettori dell’Avvenire che era un dato
della scienza quanto ad esempio scritto nel documento
di Ratzinger del 2004 sull’origine comune di tutti gli esseri viventi
…un’informazione importante che difficilmente compare nei testi cattolici; e
invece F.Facchini purtroppo, proprio come fece il card.
Schönborn nell’editoriale del 7/7, confonde subito l’evoluzione con la
teoria dell’evoluzione nel citare proprio la dichiarazione di GPII del 1996
(dove si faceva invece chiaramente riferimento alla teoria dell’evoluzione). Questa
confusione iniziale, in parte recuperata più avanti, rende comunque difficile
la comprensione dell’articolo, lasciando nel lettore perfino il dubbio
sull’evoluzione biologica come fatto (sul quale la stessa Chiesa Cattolica da
tempo non ha dubbi, come conferma anche Schönborn). “non avrebbe senso per spiegare l'ordine della creazione
o per riempire certi salti evolutivi chiedere soccorso alla Bibbia o invocare
interventi diretti di Dio, come fanno fondamentalisti e anche uomini politici
autorevoli americani, chiedendo che il creazionismo sia insegnato nelle
scuole come teoria scientifica accanto alla evoluzione”. E’
importante precisare, a proposito di quest’ultima frase, che la situazione
italiana è però ben diversa: la riforma dei programmi scolastici
Moratti-Siliquini-Aprea-Bertagna ha addirittura eliminato l’insegnamento
dall’evoluzione - come fatto - nella scuola media per motivi politici e/o
religiosi […se si vuole escludere come causa una semplice, ma secolare,
ignoranza…]; appena la notizia si è diffusa, scienziati e premi Nobel si
sono mobilitati e in Italia sono state raccolte in pochi giorni quasi 50000
firme per richiedere che l’evoluzione fosse rimessa nei programmi e, già che
c’eravamo, è stato chiesto di aggiungerci anche Darwin. Il
ripristino non è stato ancora ottenuto e non si sa se e quando potrà avvenire
(la strada imboccata fa prevedere tempi lunghissimi se non viene approvata
nei prossimi mesi la riforma della scuola superiore, mentre si potrebbe
probabilmente ottenere per altra via da un giorno all’altro); ogni anno
centinaia di migliaia di giovani italiani escono dalle scuole senza
conoscenze fondamentali che ormai da 146 anni fanno parte del patrimonio
culturale della specie umana. [Escludendo la possibilità di chiedere un
referendum…. destinato all’insuccesso ... probabilmente servirà un’altra
raccolta di firme … per chiedere che ... l’evoluzione e l’evoluzionismo in Italia
siano insegnati … accanto al creazionismo.] La
situazione italiana è quindi oggi peggiore di quella USA e non
ci sono affatto – e non certo per colpa degli scienziati… - le condizioni
auspicate da F.Facchini nelle conclusioni dell’articolo: “La verità va raggiunta attraverso e nel rispetto delle
diverse competenze (scienza, filosofia, religione) in una complementarietà di
approcci, non surrogando uno con l'altro”. Queste conclusioni
purtroppo appaiono ironiche, se non addirittura sarcastiche, se si pensa che
è la scienza ad essere ora sconfitta e “surrogata”: è un fatto che in
Italia l’origine dell’universo, della vita e dell’uomo secondo i programmi
oggi in vigore dovrebbe essere insegnata a scuola solo nell’ora di religione,
proprio come avveniva anche ai tempi di Galileo, quando gli uomini di scienza
si formavano nei seminari. F.Facchini
si trova in una posizione quasi unica per far capire che,
come Galileo 350 anni fa sosteneva una teoria che poi si è rivelata se non
del tutto vera almeno migliore della precedente, così oggi la biologia, la
scienza (e la cultura umana) appoggiano una teoria dell’evoluzione che trova
continue conferme da più di un secolo e che non intende proprio mettere in
difficoltà nessuna delle religioni attuali. Ora,
come allora, la Chiesa Cattolica crede invece che la scienza trovi tutte le
scuse (ma soprattutto i fatti) per attaccare le basi della fede (ma … è
cambiato qualcosa? Da quando la “fede” ha bisogno di prove!). E lo si
capisce chiaramente e continuamente: se si volesse raccogliere la
documentazione utile per dimostrarlo, possiamo cominciare dal sottotitolo
redazionale aggiunto proprio all’articolo di F.Facchini sull’Avvenire “i limiti di un certo darwinismo che vuole escludere
ogni intervento divino”. Nell’articolo si legge invece una frase
corretta e un po’ diversa: “la scienza empirica non può dimostrare ma neppure
negare che la storia della vita risponda nel suo insieme a un disegno
superiore”. E’ una
situazione imbarazzante e pericolosa (in un mondo sempre più piccolo ed
affollato, con tante religioni diverse e con livelli diversi di tolleranza al
loro interno, sarebbe meglio non dare esempi planetari di integralismo, e per
di più in una situazione che ricorda proprio un precedente gravissimo errore
di secoli fa), e sarebbe utile che i teologi-scienziati intervengano
rapidamente a chiarire la situazione, fermando i cardinali coraggiosi ma
inesperti: non rischiano più nemmeno di finire al rogo o a scavare fossili in
Cina …! Sarebbe comunque meglio
evitare di insegnare a considerare un punto di merito il fatto che la scienza
non possa dimostrare che qualcosa è falso. o
Articolo di Boncinelli sul Corriere della
Sera. |
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11/8/05: |
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Articolo sul Foglio (“Dio
e Darwin”, perché è naturale il dialogo fra scienza e fede) dove si
citano l’articolo di Schönborn, quello di Facchini, la storia di copertina di
Time e il libro di Franceschelli. |
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12/8/05: |
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Articolo di S.Moravia sul Resto del Carlino
(Che
guaio mescolare scienza e religione) in cui viene spiegato bene il
progetto di quelli che spingono negli USA per portare l’Intelligent
Design nelle scuole come alternativa all’evoluzionismo. Si spiega
chiaramente che sono i soliti creazionisti, più volte riciclati, che ci
provano ancora, dopo aver deciso di smettere di insistere con i sei giorni della
creaz.ne biblica (ci sono quindi almeno due versioni del creazionismo che
dovrebbero essere insegnate…). ·
Articolo di N.Ordine sul Corriere della Sera (La
Polemica sul Darwinismo); interessante il punto in cui ricorda che
ancora nell’800 era pericoloso parlare di eliocentrismo. Solo nel
‘900, dopo che ormai si era capito che anche l’eliocentrismo di Galileo era
sbagliato, la Chiesa cattolica ha ammesso l’errore di pretendere di usare la
Bibbia per spiegare il mondo reale. Dobbiamo essere quindi contenti che già a
soli 146 anni dalla pubblicazione del libro di Darwin si possa sostenere il
darwinismo rischiando solo l’assurda accusa di voler trasformare la scienza
in ”ideologia” o di voler “escludere ogni intervento divino” (l’Avvenire
del 9/8). Fra quanti secoli non si rischierà più l’accusa di ateismo a
non voler usare la Bibbia come se fosse un libro di scienze? Ormai sono
secoli che le scienze progrediscono senza preoccuparsi di quanto dice la
Bibbia e anche grazie a popoli che non sanno cosa sia la Bibbia; strano che
nessuno creda che i serpenti parlino; la Bibbia lo garantisce. |
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13/8/05: |
·
Nonostante il parere contrario di Mons. Facchini
(che il 9/8/05
aveva scritto: “non avrebbe senso per spiegare l'ordine della creazione
o per riempire certi salti evolutivi chiedere soccorso alla Bibbia o invocare
interventi diretti di Dio, come fanno fondamentalisti e anche uomini politici
autorevoli americani, chiedendo che il creazionismo sia insegnato nelle
scuole come teoria scientifica accanto alla evoluzione”), ma
probabilmente grazie al parere favorevole (e prevalente per motivi gerarchici
più che di competenza) del Card. Schönborn, l’Avvenire
pubblicizza e presenta come autorevole e scientifica (e quindi non ideologica
o religiosa) l’ipotesi per ora senza basi scientifiche dell’Intelligent
Design, cara a Bush e alla destra evangelica USA e terzo tentativo per
introdurre il creazionismo nella scuola americana. Un
articolo di oggi (La
mappa del cosmo intelligente) dopo un sottotitolo non dimostrabile (“negli Usa sempre più studiosi difendono l'idea di una
mente ordinatrice dell'universo”) inizia con una frase che proprio non
descrive la realtà attuale: “Nel mondo scientifico Usa è scoppiato il dibattito sul
"disegno intelligente", al centro dell'interesse dei mass media
anche in Europa: cresce il numero di fisici, biologi e filosofi che si
dichiarano convinti che nell'universo è contenuto un progetto non puramente
naturalistico”. Nella
frase iniziale il giornalista cerca di far credere al presunto successo
dell’ID fra fisici, biologi e filosofi; solo i biologi e (limitatamente) i
fisici hanno però le competenze per poter giudicare la validità di un’ipotesi
che riguarda l’evoluzione biologica; è interessante il fatto che, per
ironizzare su una lista di contrari al darwinismo (sono circa 400 e pochi
sono biologi), negli USA il NCSE (National
Center of Scientific Education) sta raccogliendo le firme di tutti gli
scienziati di nome Steve/Stephen favorevoli all’evoluzionismo (Progetto
Steve) in modo da contrastare con centinaia
di persone … con lo stesso nome proprio il misero elenco 480 di
nomi (diversi e non sempre di laureati in materie scientifiche;
pochissimi sono i biologi; non hanno alternative da proporre ma sono
semplicemente Intellectuals that Doubt Darwinism
and other Naturalistic Theories of Origins; notare: dubbi, non critiche
o negazioni!) che i fautori dell’Intelligent Design e l’Avvenire ritengono
sufficienti per illudersi di poter mettere in soffitta l’evoluzionismo e
soprattutto 146 anni di biologia moderna; sembra inoltre ben poco ‘obiettiva’
la frase “Ma la mappa della letteratura
scientifica più rigorosa sul "disegno intelligente" è molto ricca”:
la frase del giornalista non è giustificata: non c’è infatti per ora NULLA
nella letteratura scientifica che giustifichi l’Intelligent Design come
ipotesi scientifica, e questo anche per ammissione di uno dei massimi
dirigenti del Discovery Institute;
questo fatto è stato confermato anche dal consulente scientifico della Casa
Bianca "I
don't regard Intelligent Design as a scientific topic". Il resto
dell’articolo è una riproposizione delle idee e delle critiche
all’evoluzionismo che vengono dai pochissimi scienziati che propagandano
l’Intelligent Design. Se
qualcuno volesse verificarlo di persona, può leggersi la critica dettagliata
del primo libro (Of pandas and people) che cercò di presentare in modo
scientifico l’ipotesi dell’ID o la critica puntuale (Why much of what Jonathan Wells writes
about evolution is wrong) di un altro libro sull’ID (Icons of
Evolution del biologo J.Wells). Lo
stesso articolo dell’Avvenire non può quindi far altro che limitarsi a citare
i dubbi e le perplessità che i fautori dell’ID hanno di fronte alla teoria
dell’evoluzione come spiegazione della complessità della vita. Per i biologi
questi dubbi sono stati uno stimolo per ottenere nell’ultimo secolo e mezzo
le scoperte che hanno confermato e migliorato la teoria
dell’evoluzione. Da
notare che l’articolo sull’Avvenire sembra non considerare un aspetto molto
importante dell’ipotesi dell’ID, aspetto che risulta ben evidente in questa
pagina di ringraziamento a Bush (Why President Bush
Got It Right about Intelligent Design) scritta da uno dei suoi
massimi teorici, W.Dembski: “ID attributes the
complexity and diversity of life to intelligence, but does not identify
that intelligence with the God of any religious faith or philosophical system”.
L’ID
evita infatti con cura di associare l’intelligenza a un Dio
particolare; dobbiamo metterci nei loro panni per capirlo: è ormai il terzo
tentativo che viene fatto, e solo mimetizzandosi il creazionismo può sperare
di poter finalmente entrare nelle scuole USA, dove, per evitare favoritismi,
ogni religione è bandita; l’ID evita quindi anche tutti i riferimenti alla
Bibbia e alla Genesi che caratterizzavano prima i creazionisti “semplici” e
poi più recentemente
quelli “scientifici” (qualche anno fa si parlava infatti spesso, molto poco
seriamente, di “Creation
Science”; oggi è scomparsa ed è strano che Bush non chieda che anche
questo venga insegnato nelle scuole assieme all’ID). Questa
prudenza nel non nominare la creazione non è presente invece nell’articolo
dell’Avvenire: facendo riferimento al contesto italiano, sembra sia proprio
la presenza di un aspetto religioso a favorirne (fino a quando?)
l’inserimento nella cultura italiana e nell’ambiente scolastico. Per chi
volesse approfondire le sue conoscenze e i suoi dubbi sull’ID può leggere
anche un testo con risposte scritte da Michael Behe (un biochimico
universitario autore di un importante testo sull’ID, Darwin’s Black Box) ai critici (Philosophical
Objections to Intelligent Design: Response to Critics) o consultare il sito web del NCSE (National Center of Scientific Education)
negli USA. In Intelligent
Design? a special report reprinted from Natural History magazine
viene presentato un confronto fra I tre principali esponenti dell’ID e I
principali loro critici Un altro
testo criticato e commentato in rete è il fondamentale libro dell’avvocato
(sono infatti dialetticamente abilissimi e oggi gli evoluzionisti evitano con
cura i confronti pubblici, destinati inevitabilmente a vincere e convincere
solo criticando) Phillip Johnson (fondatore del movimento dell’ID) Darwin on Trial,
del 1991. I commenti sono di Brian Spitzer, un tempo creazionista e
poi passato a miglior … credo. La citazione è lunghetta, ma è utile leggere
una parte dell’introduzione, dove si spiega come Spitzer avesse scoperto con
il tempo (e soprattutto migliorando le sue conoscenze scientifiche) le basi
piuttosto deboli dell’ID e la malafede dell’autore e dei suoi seguaci,
soprattutto nella manipolazione delle citazioni: At the time I knew nothing at all
about creationism. A friend--like me, a serious Christian as well as a
scientist--suggested that I take a look at it, and I was curious enough to do
so. There are certainly things about the book which I applauded, at the time.
I've always been irritated by pop-science works which try to make statements
about God (or the lack thereof) as though these statements are supported
by scientific fact, and I was glad to see someone taking on Richard
Dawkins. But even without much training (I had only a B.A. in biology),
while reading through Johnson's book I began to notice some puzzling
things. At first, they were quite small: a claim in one place which
contradicted a different claim in another. A strange lapse of
logic-perhaps excusable on account of the author's inexpertise? Statements
which didn't fit with what I knew firsthand about science and scientists. I was naive. I assumed that a
Christian writing to other Christians would provide a scrupulously fair and
accurate account of the facts. But the deeper I got into Darwin on
Trial, the less naive I became. And the clearer it became that the
driving force behind Johnson's book was neither fairness nor accuracy. A few years passed with this
troubling thought at the back of my mind. I entered graduate school and started
doing real science myself. And, the more I learned, the less I trusted
Darwin on Trial. I finally challenged myself to put my mistrust to the
test. Perhaps Johnson was merely confused about some things. What I
should do, I told myself, is look at the sources he actually used in
writing Darwin on Trial, and see what they say. Perhaps part of
what Johnson says is accurate; perhaps his sources misled him in places. So I
went to the campus library and started checking his claims. I was a lot less naive when I
finished that task. I found that almost every scientific source cited by
Johnson had been misused or distorted, in ways ranging from simple
misinterpretations and innuendos to the construction of what appears to be
outright fiction. The more closely I examined Darwin on Trial, the
more inaccuracies I found, until it became almost impossible to catalogue
all of the misleading statements in Johnson's work. This book-upon which
the "intelligent design" movement is trying to hang a program of
social reform and public education-is perhaps the ugliest and most
deceptive book I have ever seen. It may seem irrelevant to
critique a book over a decade since it was published. But Darwin on
Trial was the work which founded the "intelligent design"
movement, and Phillip Johnson is still regarded as the "godfather"
of that entire school of thought. Later "intelligent design"
creationists have adopted many of his exact arguments, as well as many of the
questionable tactics and strategies used in Darwin on Trial. Perhaps
most importantly, nobody in the "intelligent design" movement has,
to my knowledge, ever criticized or disavowed any of the claims in Darwin
on Trial. As I will show, this book is so full of questionable tactics
that it would be hard for any informed reader not to notice any of the
inaccuracy. All of the stars of the "intelligent design" movement,
by their silent approval of these tactics, stand under a cloud of suspicion
at the very least. Si può
anche consultare il sito web del
matematico William Dembski, dal nome (uncommon descent) che
preoccupa alquanto, dato che indica la volontà di mettere in dubbio
addirittura di uno dei punti fermi più fermi della biologia da quasi 4
secoli: l’impossibilità, ripetutamente dimostrata, ogni volta sempre meglio
(Redi 1668, Spallanzani 1768, Pasteur 1862), della generazione spontanea e
quindi l’origine di tutti gli esseri viventi da un antenato comune, un fatto
che nemmeno la chiesa cattolica oggi osa discutere. Tutti i creazionisti
protestanti continuano a contestare anche questo fatto fondamentale, pensando
che forme viventi possano nascere anche da processi riproduttivi con esiti
miracolosi, diversi dai normali metodi ben conosciuti; la Chiesa Cattolica ha
confermato molto chiaramente nel luglio del 2004 (nel documento “COMUNIONE
E SERVIZIO; La persona
umana creata a immagine di Dio” firmato da
Ratzinger) non solo che non si deve credere nella generazione spontanea (63: “Poiché è stato dimostrato che tutti gli organismi
viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro, è praticamente
certo che essi discendono tutti da questo primo organismo”) ma
anche che la teologia non può stabilire se l’evoluzione biologica procede
secondo un progetto intelligente o una serie infinita di meccanismi in cui
anche il caso ha un ruolo (69: “Il nocciolo
di questo acceso dibattito concerne l’osservazione scientifica e la
generalizzazione, in quanto ci si domanda se i dati disponibili possono far
propendere a favore del disegno o del caso: è una controversia che non può
essere risolta attraverso la teologia … la vera contingenza nell’ordine
creato non è incompatibile con una Provvidenza divina intenzionale”). [Sarebbe
importante far conoscere meglio questo documento, citandolo più
frequentemente nelle omelie domenicali, nelle ore di catechismo o di
religione cattolica nelle scuole e nelle assemblee dei vescovi e dei
cardinali? Sembra che molti cattolici (e anche qualche cardinale) pensino
invece non solo che la teologia possa risolvere questa controversia, ma che
sia ovvio che la teologia abbia deciso che ci sia un disegno. Evidentemente
la situazione è molto confusa. Possiamo solo sperare che Ratzinger confermi,
con l’ autorevolezza attuale, quanto aveva scritto l’anno scorso.
Oppure dica che allora non era infallibile e che si scusa dell’errore…in
realtà un errore inescusabile c’è: nessuno, tanto meno un evoluzionista, può
pensare che il caso da solo possa avere un ruolo positivo! Se l’alternativa
fosse solo questa … il disegno vincerebbe
senza problemi!] P.S.:
Da notare che nell’articolo
dell’Avvenire si attribuisce erroneamente la qualifica di sostenitore
dell’ID a Michael Ruse, che ne è invece un deciso avversario (pur non amando
Darwin), come si capisce chiaramente leggendo il suo articolo Keep Intelligent
Design Out of Science Classes. (riportato comunque anche in un sito
creazionista) o qualcuno dei suoi numerosissimi libri. P.P.S.: E’
importante inoltre chiarire subito che le conclusioni finali del paragrafo 69
del documento di Ratzinger sono comunque contrastanti rispetto alla chiara
frase appena citata (non del tutto corretta, fra l’altro, dato che è folle
pensare che il caso da solo abbia un ruolo positivo nell’evoluzione). Dopo
aver scritto correttamente che la biologia (che pur ha dimostrato da tempo
l’esistenza dei ben noti meccanismi casuali – anche i cattolici sanno che “maschio
o femmina?” è una domanda che ricorre sempre quando qualcuno aspetta un
bimbo …e “è sano?” è la domanda che ogni madre rivolge all’ostetrica
al momento del parto ) non può dimostrare che non esista un progetto
intelligente, si ricorre a una citazione di S.Tommaso d’Acquino per garantire
ai fedeli che invece deve esistere un progetto intelligente: “È necessario che tutte le cose siano soggette alla
divina Provvidenza, nella misura della loro partecipazione all’essere (Summa
Theol. I, 22, 2)” … [è noto, e anche qui risulta evidente, che
nell’evoluzione culturale umana le idee di maggior successo non sono sempre
quelle più dimostrabili e/o “ragionevoli” … talvolta purtroppo hanno successo
anche idee distruttive, come la storia (anche della Chiesa) insegna; il
ragionamento complessivo presentato nel paragrafo 69 chiarisce anche la
difficoltà, se non l’impossibilità, sia del “dialogo fra scienza e fede” che
della possibilità di “dare a Darwin quello che è di Darwin e a Dio quello che
è di Dio”: dopo aver detto chiaramente che la teologia non può dare una
risposta ... si rovescia il tavolo del confronto … seguendo le “strane” [chi
si immaginerebbe di trovare frasi di “arrogante umorismo” in
un’enciclica?] indicazioni operative che Leone XIII aveva ritenuto
importante inserire nell'enciclica “Providentissimus Deus”
del 18/11/1893 e riportate qui sotto, per chi ancora non le conoscesse, in
data 19/7. |
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14/8/05: |
o
L’università italiana in appoggio ai creazionisti
USA? Non proprio, anche se due sostenitori dell’ID oggi citano, in
un articolo su Usa Today (How
should schools handle evolution?), la presenza di qualcuno
dell’Università di Perugia fra coloro che consigliano di insegnare non solo
l’evoluzionismo darwiniano ma anche l’Intelligent Design agli studenti del
Kansas: “In May, 15 such
doubting scientists from universities such as Cornell, Wisconsin, Georgia and
Italy's Perugia came to encourage the Kansas board to let students learn
about the evidence challenging (as well as supporting) evolutionary theory”.
In effetti Sermonti
si è presentato all’audizione
nel Kansas come docente in pensione dell’Università di Perugia. Testi di
Sermonti vengono oggi pubblicati negli USA con la collaborazione del DI
(Discovery Institute), come il libro Why
Is a Fly Not a Horse? (recentissimo: luglio 2005). Per problemi di
traduzione dell’inglese, nel verbale delle
audizioni manca l’intervento di Sermonti e il verbalizzatore si scusa di
… non aver capito niente (THEREUPON, the
presentation of Giuseppe Sermonti was so heavily accented in Italian that
this reporter could not understand what he was saying and so his presentation
is not transcribed herewith). |
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14/8/05: |
o
Sull’Unità di oggi un articolo di Giunio
Luzzatto (E
ancora dimenticano la scienza) in cui si citano i colpevoli e
ingiustificati ritardi nel ritorno a scuola di Darwin: “Cruciale è il ruolo della scuola: ma, anche lì, non basta gridare contro la becera cancellazione di Darwin (a proposito, la Ministra ha sbandierato da mesi il ripristino dello studio della teoria dell'evoluzione, ma al momento il decreto correttivo non c'è, e formalmente siamo ancora nella fase dell'oscuramento). Occorrerebbe non solo dare quantitativamente più spazio alle materie scientifiche, ma connetterle con le altre, tener conto degli sviluppi del pensiero scientifico quando si studiano la storia e la filosofia, preparare i giovani a scrivere una relazione su un esperimento di laboratorio come li si prepara a commentare un romanzo o una poesia. È ovvio che, se a tutto ciò si porrà mano con un forte impegno oggi, i risultati positivi si diffonderanno nella società tra qualche lustro: è un buon motivo per cominciare subito...” |
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15/8/05-USA: |
·
Guadagna anche la prima
pagina di Time (The Evolution
Wars) l’opinione di Bush
su Darwin e l’ID. L’articolo di copertina del settimanale infatti tratta
proprio della diffusione
del tentativo di imporre un’ipotesi che si autodefinisce impropriamente
scientifica come l’Intelligent Design nelle scuole di alcuni stati USA, e su
questo c’è stato all’inizio di agosto un appoggio da parte della presidenza
USA. Nel numero di Time anche un dibattito
a cui partecipano alcuni esponenti dell’ID. Su
Pharyngula un commento alla dichiarazione di Bush in favore
dell’insegnamento anche delle ipotesi alternative come l’ID. |
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17/8/05-USA: |
·
Un articolo splendido (apparentemente ambientato nel 2020, quando i
cervelli si saranno un po’ ammorbiditi … se non rammolliti a forza di ID), è
comparso sulla rivista “The Onion”;
presenta la nuova ipotesi scientifica dell’Intelligent Falling.
L’ipotesi, intelligentemente spiegata da un’immagine inserita nell’articolo,
si renderebbe necessaria per alcuni aspetti ideologici e poco soddisfacenti
nella teoria della gravità: "Gravity—which
is taught to our children as a law—is founded on great gaps in understanding.
The laws predict the mutual force between all bodies of mass, but they cannot
explain that force. Isaac Newton himself said, 'I suspect that my theories
may all depend upon a force for which philosophers have searched all of
nature in vain.' Of course, he is alluding to a higher power." |
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17/8/05-IT: |
·
Quasi una
pagina dell’Avvenire per cercare di convincere che l’Intelligent
Design (che secondo l’Avvenire sarebbe sinonimo di “Principio antropico” ma
che, a differenza dell’originale ID indica anche il Designer) è una cosa
seria. Sembra quindi che davvero l’articolo del card.
Schönborn in favore dell’Intelligent Design USA nella sua versione
attuale (ma con l’aggiunta di un entità divina ben identificata) venga
appoggiato dal Vaticano, nonostante le critiche di P.Coyne (mentre non si dà
importanza alle critiche di P.Greeley). L’intervista (E
il cristianesimo fece la scienza) a un fisico (Peter E. Hodgson) che
crede nell’Intelligent Design è introdotta con queste premesse: La scienza
moderna è figlia della fede nella Creazione. Il "disegno
intelligente" contenuto nell'universo spiega non solo la comparsa della
vita e dell'uomo sulla faccia del pianeta, ma anche la nascita della ricerca
scientifica. In quindici miliardi di anni, la materia si è preparata ad
accogliere la specie umana. E proprio la convinzione che
questo "disegno intelligente" esiste, diffusa dalla teologia e
dalla cultura ebraico-cristiana, ha fornito le cinque condizioni fondamentali
perché la scienza moderna prendesse corpo. Sono cinque certezze senza le
quali in nessun ricercatore potrebbe accendersi quella specie di sacro fuoco
che è la passione della conoscenza scientifica. Ad affermarlo non è un
teologo, ma uno scienziato a 24 carati. E’ molto bella e stimola
ulteriori riflessioni la frase sul percorso di 15 miliardi di anni per
raggiungere l’obiettivo previsto inizialmente (accogliere degnamente la
specie umana); 15 miliardi di anni sembrano però tanti; sono più i tempi di
un processo in cui anche il caso ha un qualche ruolo o i tempi di intervento
di una divinità onnipotente? Ad occhio una divinità onnipotente si adatta di
più ad una lettura abbastanza letterale di una delle due ipotesi bibliche
sulla creazione, in cui tutto si fa in 7 ore o 7 giorni o 7 milioni di anni.
Aspettare per 15 miliardi di anni il momento in cui la materia è pronta ad
accogliere l’uomo richiederebbe poi una pazienza … quasi infinita; per non
pensare poi all’impegno notevole ma inutile e probabilmente noioso per
‘gestire’ per centinaia di milioni di anni l’evoluzione quotidiana di gruppi
animali, come i dinosauri, che poi (era previsto?) sono finiti male. Nell’intervista a Peter E.
Hodgson in realtà non si parla poi proprio di evoluzione biologica (a cui fa
riferimento l’Intelligent Design originale USA) ma solo di scienza, di
cosmogonia (con il connesso principio antropico) e di creazione, per cui è
del tutto improprio il riferimento all’Intelligent Design (che è uno
“strumento” costruito artificialmente da una decina di anni per contrastare
Darwin e il darwinismo, che alimentano nei biologi il sacro fuoco che è la passione della conoscenza scientifica). E’ probabile che anche i
fisici abbiano studiato biologia solo fino alle superiori, ma rispondono
comunque alle domande degli intervistatori sull’evoluzione; possono infatti,
se non li si ferma, scivolare a parlare di cosmogonia, che però funziona in
modo ben diverso; per questo motivo vengono spesso intervistati da chi non
ama la biologia e l’evoluzione biologica. Particolarmente “pericolosi” (e lo
si è notato leggendo alcune dichiarazioni fantasiose presenti in interviste
fatte nell’ultimo anno) sono i fisici e tutti i laureati non biologi italiani
di una certa età e che non si sono mantenuti aggiornati, poiché l’evoluzione
biologica è stata insegnata nella scuola italiana solo a partire dal 1979 …
ecco spiegato il motivo per cui si può notare con stupore che sull’evoluzione
biologica … le risposte dei grecisti sono a volte simili … a quelle dei
fisici. Speriamo che si smetta di
intervistare sull’evoluzione biologica persone non competenti o non
aggiornate; il gioco funzionerà fino a quando il lettore comune si fiderà di
opinioni non basate sulla conoscenza dei fatti ma su preconcetti ideologici o
religiosi. Il lettore esperto già inorridisce ... Nella stessa pagina
dell’intervista a Hodgson si citano e si riassumono (accennando, ma senza
evidenziarne il contrasto, ad alcune differenze sostanziali fra i tre autori)
tre articoli recenti di fonte cattolica (Schönborn,
Coyne e Facchini: un cosmo ordinato da un Creatore); è utile e
interessante notare che i testi originali, purtroppo non portati a conoscenza
dei lettori dell’Avvenire, non sono proprio simili fra loro, anzi: in
particolare è difficile che la critica di P.Coyne possa essere messa al
fianco dell’articolo di Schönborn; P.Coyne
contesta infatti (sulla base di una visione chiara e corretta dei metodi e
dei limiti, ma anche del ruolo e dell’indispensabilità del metodo scientifico
e della scienza nell’evoluzione culturale umana) l’articolo di Schönborn e scrive
infatti, nell’articolo su The Tablet: […] “There appears to exist a nagging fear in
the Church that a universe, which science has established as evolving for
13.7 x 1 billion years since the Big Bang and in which life, beginning in its
most primitive forms at about 12 x 1 billion years from the Big Bang, evolved
through a process of random genetic mutations and natural selection, escapes
God’s dominion. That fear is groundless. Science is completely neutral
with respect to philosophical or theological implications that may be drawn
from its conclusions.” […] […] “This process of continuous evolution, called by
scientists chemical complexification, has a certain intrinsic natural
directionality in that the more complex an organism becomes the more
determined is its future. This does not necessarily mean, however, that
there need be a person directing the process, nor that the process is necessarily
an “unguided, unplanned process of random variation and natural selection” as
Cardinal Schönborn describes it. It is precisely the fertility of the
universe and the interaction of chance and necessity in that universe which
are responsible for the directionality. Thus far science.”
[…] […] “If they respect the results of modern
science and, indeed, the best of modern biblical research, religious
believers must move away from the notion of a dictator God or a designer God,
a Newtonian God who made the universe as a watch that ticks along regularly….
God lets the world be what it will be in its continuous evolution. He is
not continually intervening, but rather allows, participates, loves. Is
such thinking adequate to preserve the special character attributed by
religious thought to the emergence not only of life but also of spirit, while
avoiding a crude creationism? Only a protracted dialogue will tell. But we
should not close off the dialogue and darken the already murky waters by
fearing that God will be abandoned if we embrace the best of modern science.“ Quello che si intuisce da
questa pagina è che si sta aprendo un ampio spazio per un dialogo su fede e
scienza, ma limitato ai diversi (e a volte contrastanti) punti di vista dei
diversi … teologi: dato che non si può dimostrare che non ci sia un
“disegno intelligente” (ricordiamo che questo è uno degli argomenti
più seri… forse ci si dimentica che ci sono milioni di cose che non si
possono dimostrare e che la scienza non ha mai messo in discussione ‘realtà’
di fede indimostrabili come il paradiso o l’inferno ma si preoccupa solo di
correggere idee sbagliate su fatti dimostrabili come il funzionamento del
sistema solare o dell’evoluzione biologica) la scienza disporrebbe
purtroppo solo di strumenti “spuntati” e non avrebbe quindi le carte in
regola per discuterne; la prova? il fatto che non si tengono in alcun conto
le numerose e serie critiche scientifiche (elencate anche in questa pagina in
data 13/8, ma presentate meglio in un bell’articolo
di Paola Dessì del giugno 2005) a quello che oggi negli USA viene
chiamato Intelligent Design, ma si da’ l’impressione, appoggiando
l’editoriale del cardinale, di approvarlo. o
Articolo su Liberazione sull’80’ del
processo Scopes: 1925:
l’America perdona Darwin (oggi s’è pentita d’averlo fatto) |
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18/8/05-USA: |
·
Interessante articolo riassuntivo dell’agenzia AP (Religion
Today, pubblicato da decine di quotidiani USA) sul dibattito
sull’evoluzione che sta avvenendo oggi negli USA. Si parla dell’intervento
del tutto inatteso del card.
Schönborn e dell’intervento, altrettanto inatteso, di Bush. Ambedue in
favore dell’insegnamento dell’Intelligent Design. Il principale motivo
dello sconcerto (“consternation”) per
l’intervento del cardinale è chiaramente spiegato: “Schoenborn's statements caused
consternation among scientists and educators _ including some Catholics _ who
have resisted intelligent design (or ID) for a decade”. L’articolo
si conclude con uno sguardo al futuro, pensando a come si concluderà
(probabilmente) anche il terzo tentativo di introdurre il creazionismo nella
scuola USA: Where is
this debate headed? The new challenge posed by ID seems destined to
eventually reach the U.S. Supreme Court, which in 1987 barred a different
critique of Darwinism, Bible-based "creationism," from the nation's
schoolrooms because it is advanced a "religious viewpoint." Meno chiare le
ripercussioni in Europa e In Italia, dove l’Intelligent Design (che è
semplicemente un tentativo di mimetizzare il creazionismo per farlo entrare
nella scuola laica USA) non ha ragione di essere esportato. Già la religione
e il creazionismo sono infatti presenti in molte scuole europee. Come si è
visto sull’Avvenire di ieri, sembra che l’ID piaccia al giornale dei vescovi
italiani, anche se viene confuso con il creazionismo biblico (erroneamente) o
con il principio antropico.(più correttamente). In un articolo oggi
sull’Avvenire (Harvard, un
milione di dollari per capire le origini del cosmo) si riferisce all’ID una
ricerca sull’origine della vita, per cui viene detto: “Anche l'Università di Harvard partecipa al
dibattito sul cosiddetto «disegno intelligente», la teoria secondo cui
all'origine dello sviluppo dell'universo, troppo complesso per essere il
risultato d'un meccanismo d'evoluzione «casuale», ci sarebbe una sorta di
progetto soprannaturale… Lo scopo dello studio sarà di capire quale teoria,
compreso l'evoluzionismo darwiniano e il «disegno intelligente», spiega
meglio le origini dell'universo.” Sarebbe importante chiarire ai lettori dell’Avvenire che il problema dell’origine della vita, anche se certamente connesso, è un po’ diverso rispetto al problema risolto con l’evoluzionismo darwiniano, e sarà certo ben più difficile avere una conferma alle domande; sarebbe grave fare confusione fra un problema in gran parte e da tempo risolto e uno ben difficilmente risolvibile, quello della abiogenesi. |
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19/8/05-USA: |
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In un sito web USA (Science & theology news)
si possono trovare info sul dibattito fra scienza e creazionisti di diverso
tipo negli USA: Il sito sembra non solo tenersi equidistante sul problema fra
scienza e fede, ma anche fra le diverse religioni: hanno creato un premio per
promuovere ricerche su scienza-e-religione, ed è stato vinto da ricercatori …
iraniani. Nel loro sito c’è una pagina web (The daily dose) con info
quotidiane su diversi problemi che riguardano il rapporto fra scienza e
religione. |
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20/08/05-USA: |
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Human
Origins Forum. Per chi avesse molto
tempo davanti a sè (un giovane pensionato, per esempio) e volesse sapere cosa
pensano gli americani del seguente problema (“From
an anthropological and biological perspective, what is the nature of the path
leading from neanderthals and other early humans to modern homo sapiens? What have the latest findings contributed to our developing
understanding of the missing link?”) può mettersi a leggere almeno
qualche migliaio dei ben 33578 contributi che sono pervenuti in un anno e
mezzo a questo Forum
aperto dal New York Times il 24/2/04…. Da notare che la questione è posta
in modo impreciso e ci sono un paio di punti poco chiari (a cominciare
dall’accenno al missing link che fa molto innervosire gli
evoluzionisti ma piace moltissimo ai giornalisti per l’aria di mistero che
riesce a creare intorno all’articolo …) ·
Stephen C. Meyer,
filosofo della scienza, direttore del Discovery Institute e autore di uno dei
pochissimi articoli sull’ID comparsi su una rivista peer-reviewed (The origin of biological information and the
higher taxonomic categories: Proceedings of the
Biological Society of Washington; volume 117, no. 2, pp. 213-239
pubblicato il 4/8/04) lo mette da oggi a disposizione nel sito web del
Discovery Institute). L’articolo poi era stato sconfessato dalla
rivista nel settembre 2004 che ha criticato la serietà dell’articolo, le
modalità non corrette di revisione, il conflitto di interessi dell’editor,
sospettato perfino di essere un creazionista,
e ha quindi cambiato editor. Commenti e critiche su quell’articolo erano
comparsi su The
Scientist, Panda’s
Thumb (qui una critica puntuale),
AAAS. |
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21/8/05-USA: |
o
Sul New York
Times un altro articolo che presenta il dibattito sull’evoluzione negli
USA: Politicized
Scholars Put Evolution on the Difensive. In particolare si racconta la
struttura organizzativa, politica ma soprattutto finanziaria del Discovery
Institute che semplicemente inserisce dubbi sull’evoluzione biologica
sulle prime pagine dei giornali e nella testa dei cristiani USA : “its grants and gifts jumped to $4.1
million in 2003 from $1.4 million in 1997, the most recent and oldest
years available. The records show financial support from 22 foundations, at
least two-thirds of them with explicitly religious missions; The
institute also has support from secular groups like the Verizon Foundation
and the Gates Foundation, which gave $1 million in 2000 and pledged
$9.35 million over 10 years in 2003. Greg Shaw, a grant maker at the Gates
Foundation, said the money was "exclusive to the Cascadia project"
on regional transportation.”. ·
Sempre oggi e sempre nel NYT un interessante
articolo (Neo-Creo
di W.Safire) racconta la storia del termine “Intelligent Design”: Then along came the phrase intelligent
design, and evolution had fresh linguistic competition. Though the
phrase can be found in an 1847 issue of Scientific American and in an 1868
book, it was probably coined in its present sense in ''Humanism,'' a 1903
book by Ferdinand Canning Scott Schiller: ''It will not be possible to rule
out the supposition that the process of evolution may be guided by an intelligent
design.'' The phrase lay relatively
dormant for nearly a century. ''The term intelligent design came
up in 1988 at a conference in Tacoma, Wash., called Sources of
Information Content in DNA,'' recalls Stephen Meyer, director of the Center
for Science and Culture at the Discovery Institute in Seattle, who was
present at the phrase's re-creation. ''Charles Thaxton referred to a theory
that the presence of DNA in a living cell is evidence of a designing
intelligence. We weren't political; we were thinking about molecular biology
and information theory. This wasn't stealth creationism. The phrase
became the banner that we rallied around throughout the early 90's. We wanted
to separate ourselves from the strict Darwinists and the creationists.'' ·
Articolo sul Chicago Tribune di un avvocato
universitario, Andrew Koppelman: Darwin
inherits Galileo's detractors. Conflicts and contradictions are seen in religious objections to
evolutionary theory. L’autore si stupisce: “The growing popularity of anti-Darwinism is strange,
because religious rejection of Charles Darwin's theory of evolution rests on
such bad theological arguments”; continuando nel ragionamento nota che
qualcosa non gira bene, e si stupisce che gli autoriparatori non rischino di
essere accusati di ateismo: Science
presupposes that everything in nature has a physical, not a supernatural,
cause. It only looks for physical explanations. But there is a reason why
science has become so prestigious in the last few centuries. The
assumption of mechanical causation in nature has led to spectacular results.
All of modern technology rests on the assumption that nature is mechanical
and predictable. e conclude tristemente: Faith is hard. But the enemies
of Darwin are not helping religion's cause. If we did not, in our daily
activities, assume a mindless, predictable nature, we probably could never do
anything at all. The idea that religion necessarily rejects science and
mechanism ought to appeal only to the most militant atheists. Its embrace by
sophisticated religious people is bizarre |
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22/8/05-USA: |
o
Il New York Times continua a presentare
opinioni sull’Intelligent Design; oggi un articolo (In Explaining Life's Complexity,
Darwinists and Doubters Clash) in cui si confrontano le
opinioni su “Can a scientific explanation of the
history of life include the actions of an unseen higher being?”; come
al solito abbiamo i soliti due o tre che ripetono i soliti due o tre concetti
dell’ID che si confrontano con due o tre delle migliaia di scienziati
favorevoli all’evoluzionismo. [Equal time?! Non sarebbe meglio un proportional
time?] o
Preoccupante: al Discovery Institute sembra siano
abbastanza soddisfatti di come li tratta il NYT; notano infatti … un
miglioramento rispetto a precedenti articoli. The
New York Times Makes Progress on the Controversy (But Needs to Make More) |
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23/8/05-USA: |
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Ritorna anche oggi (e qualcuno il 19/8 diceva che questa insistenza nel cercare di
“reconciling the irreconcilable”
cominciava a diventare insopportabile: “My hope
is to put an end forever to all the senseless bickering that has gone on for
so long on both sides of this question”) il tema dell’evoluzionismo in
un articolo sul New York Times (Scientists Speak Up on Mix of God
and Science) sul
rapporto fra scienziati e religione soprattutto negli USA. Ovviamente
la questione è complicata dal fatto che negli USA ci sono tipi diversi di
cristianesimo, oltre ad altre decine di religioni. Si riporta l’opinione
anche di scienziati credenti che hanno un ruolo importante nel dirigere
ricerche che confermano la teoria dell’evoluzione, come Francis Collins,
direttore dell’Human Genome Project (sequenziamento del genoma umano), che
giustamente dice: "If Darwin had tried to
imagine a way to prove his theory, he could not have come up with something
better”. Nelle conclusioni dell’articolo c’è spazio per la
fulminante osservazione di un biologo evoluzionista che svela il trucco di
questi prestigiatori dell’ID, che usano la semplice tecnica di concentrare
l’attenzione della platea su un unico punto della questione e cercano di far
credere, (ribaltando il paradigma scientifico e aprendo la strada ad un
pericoloso relativismo anarchico capace di distruggere qualsiasi cultura o
religione umana) che addirittura potrebbe essere vero tutto quello che non si
può dimostrare errato: Richard
Dawkins, an evolutionary theorist at Oxford, said that even
scientists who were believers did not claim evidence for that belief. "The
most they will claim is that there is no evidence against," Dr.
Dawkins said, "which is pathetically weak. There is no evidence
against all sorts of things, but we don't waste our time believing in them." Non si capisce però
perché, nel caso della medicina e nonostante ognuno sia libero di decidere
almeno per se stesso, sono pochi quelli che si affidano a soluzioni
miracolistiche: la vita media non si sarebbe allungata se in maggioranza non
si fosse preferito affidare la propria salute al metodo scientifico, che
identifica col tempo (utilizzando metodi che confermano la teoria
dell’evoluzione, come ha detto anche Collins, e magari anche con l’aiuto di
scoperte casuali) le soluzioni migliori, invece di utilizzare soluzioni
miracolose non sperimentate seriamente. · C’è anche un
articolo sull’Intl Herald Tribune: The
Evolving Clash of Darwinists and Doubters. La versione originale presenta un originale
sistema (Language tool) per tradurre ogni vocabolo del testo anche in
italiano (da Pikaia) o
Articolo sul Sole 24 Ore sulla nascita della
SIBE: “Biologi
italiani uniti per difendere Darwin” |
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24/8/05: |
· Proprio mentre a Ferrara (intesa come città) si apre oggi il Primo congresso dei biologi evoluzionisti italiani che viene citato in un articolo sul Sole 24Ore di S.Coyaud (Biologi italiani uniti per difendere Darwin) su Repubblica (Tutti contro Charles Darwin l´America si scopre "neo creo"; Mai così numerosi i seguaci del "disegno intelligente" di Dio) V.Zucconi racconta, riprendendo un po’ l’articolo recente su Time e la serie dei recenti articoli sul NYT, quello che purtroppo sta avvenendo negli USA a proposito del dibattito fra evoluzionismo e creazionismo. Riguardo
alle procedure scorrette dei fautori dell’ID, sul numero di oggi del Seattle Times
si intervista (Evolving
opinion of one man) Bob Davidson, uno dei 400 scienziati che
avrebbero dei dubbi sul darwinismo; è un medico dell’Univ.di Washington, e
dice ora di essere stato ingannato: "When I joined I didn't think
they were about bashing evolution. It's pseudo-science, at best ... What
they're doing is instigating a conflict between science and religion. I'm
kind of embarrassed that I ever got involved with this, It's laughable: There
have been millions of experiments over more than a century that support
evolution," he says. "There's always questions being asked
about parts of the theory, as there are with any theory, but there's no real
scientific controversy about it." |
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25/8/05: |
· Nonostante i suoi problemi dovrebbero essere connessi soprattutto con la forza di gravità, Giuliano Ferrara oggi al meeting di CL a Rimini fa una predica sfrenata contro Darwin, i darwinisti e i laicisti (soprattutto se della varietà sfrenata): “Il direttore de 'Il Foglio' ha poi
criticato l'evoluzionismo e il darwinismo sfrenati. ''I super laicisti
hanno fatto di Darwin il super idolo. Comunque sempre meglio Darwin del
professor Umberto Veronesi che vuole fare di noi subito delle scimmie'', ha
ironizzato Ferrara. Se a Ferrara (che è
soprannominato l’elefantino) non piace che l’uomo derivi invece da antenati
scimmieschi, può andare a leggere almeno adesso l’articolo dell’antropologo
(e sacerdote) F.Facchini sul SUO quotidiano in data 3/4/04 a pagina 7. Se un
sacerdote non ha problemi a raccontarcelo e la Jaka Book non ha problemi a
pubblicarlo, non si capisce perché li abbia un laico. Forse preferirebbe l’Intelephant design? ·
Articolo su Liberazione di Mauro Capocci: “Teocon, la lunga marcia sul valico di
Darwin” |
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26/8/05-USA: |
· Su Liberation si racconta ai francesi il dibattito sull’evoluzione che sta avvenendo negli USA. L’articolo (Le «dessein intelligent» version new look du créationnisme aux Etats-Unis) si conclude informando che oltre alla decina di ex-creazionisti che ora promuovono l’ID, ben finanziati dalla destra conservatrice, anche un giovane laureato in fisica dell’Oregon, Bobby Henderson, ha chiesto ufficialmente al Board for Education del Kansas che nelle scuole del Kansas venisse insegnata anche la sua ipotesi alternativa all’evoluzione:: “Dans une lettre ouverte au bureau de l'éducation du Kansas, il exige
qu'on expose aux élèves non seulement le darwinisme et le dessein
intelligent, mais également l'explication des origines du monde que donne le «Pastafarianisme»,
selon laquelle le monde a été créé par un monstre volant formé de de
spaghettis. Sa religion a vite fait des émules : depuis juin, le bureau de
l'éducation est bombardé d'e-mails pastafarianistes. Cos’è il Pastafarianesimo? In Italia
sembra che il Pastafarianesimo sia ancora (per qualche giorno)
sconosciuto. Nel resto del mondo è comunque più conosciuto come FSMism (o Flying
Spaghetti Monsterism); anche per questo motivo è abbastanza incredibile
che proprio nella patria della pasta e degli spaghetti nessuno abbia ancora
diffuso la notizia di questa nuova ipotesi sull’origine dell’universo e del
mondo (ma anche della vita, comparsa nel ragù primordiale); secondo questa
ipotesi il mondo, la terra e la vita sono stati creati da un Flying
Spaghetti Monster. Molti adepti del FSMismo hanno appoggiato la richiesta di
Henderson, informando del loro appoggio il Board of Education del Kansas,
dove hanno trovato però favorevoli solo i componenti della minoranza, che
hanno ammesso che se la maggioranza avesse imposto di insegnare a scuola
l’ID, loro sarebbero favorevoli a riconoscere uguali diritti al FSMismo (e
questo magari avrebbe anche favorito una dieta più equilibrata fra gli
studenti, evitando i rischi connessi all’obesità…). Come informarsi sul
FSMismo? Forse perché hanno promesso un
premio di 1 milione di dollari (prima del 19/8 il premio era solo un quarto
di questa cifra, ma poi hanno deciso di rischiare di più….!) per il vincitore
dell’impossibile Boing
Boing Intelligent Design Challenge;
motivo più ragionevole è il fatto che dall’inizio di agosto la notizia di
questa nuova ipotesi sull’origine dell’universo si sta diffondendo
rapidamente per il mondo: oltre che nella pagina web originale dello studente
(che contiene contributi
artistici di “fedeli” che rendono evidente la maggiore creatività
rispetto ai seri “scienziati” dell’ID, molti commenti positivi e contributi
creativi anche di veri scienziati … che inviano simpatiche “prove”
dell’esistenza del FSM: si intravedono chiaramente spaghetti, sia col sugo in
foto dell’Hubble o
di strutture
geologiche, che senza salsa in foto al microscopi
elettronico), si trovano informazioni anche nella Wikipedia;
la descrizione più completa, quasi un manuale teologico, sembra si trovi però
nella originalissima Unciclopedia,
dove, oltre a spiegare qualcosa (solo ipotesi, per ora, ma in futuro chissà…)
sul controllo da parte del FSM della micro- e della macroevoluzione, si
accenna anche ad un’eresia
nata in Italia per contrasti sul sugo e sui pirati. Anche la stampa
mondiale dal 2 di agosto (da quando Bush lo ha indirettamente
appoggiato dicendo che a scuola non bisogna aver paura di insegnare tutte le
ipotesi: "I think that part of education is to
expose people to different schools of thought," Bush said. "You're asking me whether
or not people ought to be exposed to different ideas, the answer is yes.”) sta facendo sempre più
pubblicità al Pastafarianesimo: New Scientist, Die Welt, un sito web di fedeli tedeschi, The guardian, Der Standard (Vienna), Der Spiegel, Baltimore Sun, Chicago Sun Times. Un punto centrale di questa
religione è la sua ipotesi, dimostrata da un grafico “scientifico”
che chiunque può capire, anche se) che il riscaldamento della terra
nell’ultimo secolo sia legato … alla continua diminuzione del numero di
pirati. Esiste però un’altra religione, che si autodefinisce “religione open
source” – ci mancava solo questo … una religione relativista per definizione!
-, che contesta la significatività della correlazione osservata e propone un’ipotesi alternativa che
assolverebbe i pirati (almeno per il riscaldamento globale). Cosa vogliono
davvero gli FSMisti? Per finire con le
informazioni e i link su un argomento solo in parte serio, ecco l’inizio
della seria lettera con la ragionevole
richiesta di Bobby Henderson al Board of Education del Kansas: I am writing you
with much concern after having read of your hearing to decide whether the
alternative theory of Intelligent Design should be taught along with the
theory of Evolution. I think we can all agree that it is important for
students to hear multiple viewpoints so they can choose for themselves the
theory that makes the most sense to them. I am concerned, however, that
students will only hear one theory of Intelligent Design. ….. Let us remember that there are
multiple theories of Intelligent Design. I and many others around the world
are of the strong belief that the universe was created by a Flying Spaghetti
Monster. It was He who created all that we see and all that we feel. We feel
strongly that the overwhelming scientific evidence pointing towards
evolutionary processes is nothing but a coincidence, put in place by Him. ... |
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27/8/05-A: |
· Un gruppo di biologi evoluzionisti austriaci (Manfred D. Laubichler, Gerd B. Müller, Walter Fontana, Günter P. Wagner) rispondono su Science (Sacrificing Dialogue for Politics? Science (309: 1324), 26 August 2005) all’editoriale di Schönborn del 7/7/05. Sul sito di Pikaia si può trovare la traduzione in italiano. L’editoriale viene definito “sconcertante” e gli viene attribuita una “logica medioevale” . “La strategia è familiare. La qualità scientifica della teoria
dell’evoluzione viene distorta, rappresentando in modo caricaturale il
processo evolutivo come consistente solo in mutazioni casuali e selezione
naturale, così da generare nel pubblico una facile condizione d’incredulità.
Si fa ampio riferimento a documenti della Chiesa, secondo i quali un processo
non-guidato di evoluzione al di fuori dei confini della divina provvidenza
“semplicemente non può esistere”. In questa logica medievale, l’esistenza di
un intenzionale disegno divino sembra inevitabile.” |
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28/8/05-USA: |
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Articolo di D.Dennett sul New York Times
(“Show me the science”); se
ne trova anche una traduzione in italiano (“Mostrami
la cienza”) insieme ad altri articoli italiani sull’evoluzione. Dennett
spiega molto bene i trucchi che utilizzano i creazionisti per erodere anche
le poche certezze scientifiche che si riesce a far penetrare attraverso
l’istruzione nella testa ella gente. |
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29/8/05: |
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Anche il NYT si occupa del FSM: But
Is There Intelligent Spaghetti Out There? Se
mai l’argomento arriverà in Italia vedremo se i giornalisti e i diversi
esperti avranno il coraggio di non fare solo ironia ma di spiegare bene il
vero e serio motivo di questa nuova teoria (anche per questa, come per l’ID,
sarà ben difficile dimostrare che sia vera ma soprattutto sarà impossibile
dimostrare che sia falsa, ed è solo di poco più recente dell’ID, che è
nato nel 1991 dopo la “morte” della “Creation Science”, fallita miseramente
di fronte alla Corte Suprema USA). Bobby Enderson lo fa capire chiaramente
quando chiede che nel Kansas un terzo del tempo dedicato all’insegnamento
dell’evoluzione sia dedicato all’evoluzionismo darwiniano (one third time for logical conjecture based on
overwhelming observable evidence). In
un sito di sostenitori del FSM (Boing
Boing store) si possono acquistare magliette del FSM.
Serviranno a finanziare (c’era qualche dubbio che il FSMismo non
fosse una cosa seria?) il NCSE (National Center for Science Education) che
sta sostenendo il peso del contrasto nel Kansas (e purtroppo anche in altri
stati) Se ne
parlerà anche in Italia? Già
alcuni fedeli USA sospettano di sì, dato che propongono già di costruire la
sede centrale in Italia, che così avrebbe un ruolo e soprattutto una
posizione centrale anche in questa religione: “Remember, guys: although houses of worship can be found
in every town, the very heart, the Holy See of Flying Spaghetti Monsterism,
can only be in Italy (maybe not in Rome, possibly in Naples…)” Vedremo
quale sarà il primo giornale cartaceo italiano a parlare di questo nuovo
modo, piuttosto “piccante”, soprattutto per alcuni palati italiani, di
“cucinare” gli spaghetti … per ora se ne è parlato (per la prima
volta in Italia?) il 23/5/05 nel sito web con news di Antropologia, in Indymedia
il 18/8, il 20/8/05 nel sito web
dell’UAAR e nel blog di P.Attivissimo
il 20/8 (solo perché Bill Gates finanzia il DI, e suscita un curioso
dibattito; interessante vedere le diverse premesse con cui affronta un
problema di scienze biologiche gente che si occupa di [scienza] informatica;
normale la drammatica confusione fra i fatti e la teoria dell’evoluzione…)
e in un blog il
25/8. Nel sito www.pasta.it (da vedere!
Sembra un sito web di fanatici FSMisti che non si limitano agli spaghetti!)
c’e’ un link non
databile, probabilmente automatico, dato l’argomento, ad un articolo sul
Kansas City Star, non accessibile ai non abbonati. C’e’ da tenere presente
comunque che la situazione italiana è diversa: non c’è uno scontro aperto fra
cultura scientifica e integralismo religioso come negli USA, ma l’atmosfera è
più soft: si cerca di evitare pubblici e palesi contrasti fra i depositari
della verità e quelli che, se e quando proprio dissentono, vengono definiti
“darwinisti sfrenati” (Ferrara), scientisti e/o materialisti (Facchini),
metafisici (Cabibbo), laicisti o non scienziati; nonostante le scuse a
Galileo, il creazionismo nelle sue diverse forme tende a prevalere (con
encicliche, leggi, circolari e regolamenti) dove c’è il potere attuale,
mentre l’evoluzionismo prevale di solito dove il criterio di riferimento e di
valutazione è la cultura (libri, enciclopedie, scuole). Zone grigie, con
sorti alterne, sono i mezzi di comunicazione di massa. Conseguenza di ciò: l’evoluzione
(non la teoria dell’evoluzione, su cui si potrebbe anche discutere!),
insegnata solo da pochi anni, potrebbe non essere più nemmeno insegnata a chi
non prosegue nelle scuole superiori. I consulenti del ministero, con meno
fatica dei sostenitori dell’ID che devono convincere la gente, senza doversi
mostrare in pubblico come i membri del Board of Education del Kansas,
e con motivazioni che denotano una completa ignoranza dell’argomento e
soprattutto di ben 200 anni di evoluzione culturale umana, l’hanno tolta dai
programmi. Come è possibile far finta
di non sapere – illudendosi di essere creduti e di farla franca - che
l’evoluzione era un fatto innegabile già 200 anni fa? Lamarck scrisse
il suo libro (Philosophie
Zoologique, del
1809) proprio per fornire una prima spiegazione organica all’evoluzione
biologica, già in qualche modo intuita da Erasmus Darwin. E da queste persone
è venuta pure l’accusa agli evoluzionisti … di “fare ideologia e non
scienza”!; quindi oggi se un insegnante non vuole o non la capisce (non tutti
gli insegnanti di scienze l’hanno studiata…), non essendo prevista né nei
libri né agli esami, l’evoluzione può non essere insegnata … tanto di origini
varie (come concetti filosofici, beninteso…) si parla già nell’ora di
religione per ben 11 anni e già a cominciare dall’asilo. In Italia forse non basta
una pastasciuttata.in amicizia….bisogna pensare a qualche cosa di più simile
alle torte in faccia… è triste che gli evoluzionisti, soprattutto perché
abbandonati dalla maggior parte degli altri scienziati che non capiscono che
il danno ricade poi su tutta la scienza, vengano fermati da ragionamenti
ottocenteschi e non riescano ancora ad impedire un simile arretramento
culturale in un paese che accoglie migliaia di persone istruite, spesso laureate,
dai paesi del terzo mondo… NB: Fra
poco saranno duecento anni dal 1809; sarebbe indispensabile che nel 2009
insieme a Charles
Darwin si festeggiasse con uguale impegno anche il bicentenario del libro
di Jean-Baptiste
Lamarck: risulterebbe più chiaro anche ai
più distratti che l’evoluzione era un fatto noto già nel 1809, nell’anno in
cui Darwin nasceva; 50 anni prima del 1859 in cui pubblicò il primo libro con
le sue idee. Non male
sarebbe anche festeggiare adeguatamente il bicentenario della pubblicazione
di Alfred Russel
Wallace (On the Tendency of
Varieties to Depart Indefinitely From the Original Type), per
moltiplicare i bersagli e “confondere gli infedeli”, ricordando che comunque 150
anni fa il mondo (ma soprattutto gli inglesi e la famiglia Darwin in
particolare) era pronto a spiegare quello che da tempo era noto, l’evoluzione
biologica. A questo
proposito è sconcertante osservare che il testo riportato qui sotto
assomiglia moltissimo al punto 63 (“Poiché è stato dimostrato che tutti gli
organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro, è praticamente
certo che essi discendono tutti da questo primo organismo”) del documento
di Ratzinger del 2004, in cui si descrive l’evoluzione come una semplice
e naturale conseguenza del fatto che tutte le diverse specie derivino da un
antenato comune attraverso una “discendenza con modificazioni”: From thus meditating on the great
similarity of the structure of the warm-blooded animals, and at the same
time of the great changes they undergo both before and after their nativity;
and by considering in how minute a portion of time many of the changes of
animals above described have been produced; would
it be too bold to imagine that, in the great length of time since the earth
began to exist, perhaps millions of ages before the commencement of the
history of mankind would it be too bold to imagine that all warm-blooded animals have arisen
from one living filament, which the great First Cause endued with animality, with the power of acquiring new
parts, attended with new propensities, directed by irritations, sensations,
volitions and associations, and thus possessing the faculty of continuing
to improve by its own inherent activity, and of delivering down these
improvements by generation to its posterity, world without end! Di chi è
questo testo in cui si accenna all’evoluzione come un fatto? Questo
testo lo scrisse … il nonno di Darwin, Erasmus Darwin;
… nel 1794 in Zoonomia.
Se qualcuno crede che Darwin avesse solo “inventato” l’evoluzione possiamo
rispondere: “Darwin? sì, ma il nonno Erasmus, 15 anni prima della nascita di
Charles”. |
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30/8/05: |
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Attraverso il blog
di Biologia_evoluzionistica arriva oggi anche in Italia la notizia della
scoperta dell’esistenza del Re-Discovery
Institute: The reDiscovery Institute
fosters integration of science education with traditional Judeo-Christian principles
of free market, limited government, morality, faith, property, obedience and
anti-intellectualism; Our primary focus is to extend and promote Design
Theories, which have been so successful in Biology, to the fields of
Chemistry, Astronomy, Geology, Atmospheric Science, Oceanography, Material
Science, Acoustics, Condensed Matter Physics, Fluid Dynamics, Nuclear
Physics, Anthropology and Mathematics.) Invece
di limitarsi a follie solo parziali (cercare di far credere che l’evoluzione
non esista o non sia spiegabile con una teoria materialista dell’evoluzione,
come si pensava nel 1700) cerca di distruggere (usando le stesse tecniche che
si sono rivelate molto efficaci, purtroppo, anche grazie alla complicità o
alla credulità o all’ignoranza scientifica purtroppo abbondanti in alcuni
settori del sistema dell’informazione) tutta la cultura occidentale in un
colpo solo, abbattendo tutti i pilastri culturali che la sostengono per
riportare TUTTO al 1700, invero con maggiore coerenza e spirito di sacrificio
rispetto ai creazionisti che non rinunciano ad altre acquisizioni culturali
altrettanto materialiste della teoria dell’evoluzione.. Un
luddismo originale, rivolto direttamente ai cervelli e alle idee invece che
alle macchine che i cervelli hanno permesso di creare; è innegabile che
questo (involontariamente) favorirebbe il dialogo con molte altre culture
(che in questi ultimi secoli sono rimaste un po’ indietro) ed avrebbe
benefici effetti sull’ambiente sia riducendo l’effetto serra che grazie ad un
drastico aumento della mortalità (se si rinunciasse alla medicina
“occidentale”) riportandola ai livelli del 1700, proprio in un momento in cui
la natalità è ai minimi livelli. ·
Ampio sondaggio in USA (finanziato dal Pew Forum on Religion & Public Life)
su politica e religione, con domande che coinvolgono le opinioni
sull’evoluzione. L’indagine su “Religion A Strength And Weakness For Both Parties” è molto complessa, le domande sono ben fatte
ma soprattutto è importante che il campione è suddiviso secondo categorie
(politiche, religiose, culturali) che rendono più dettagliata l’analisi dei
dati, che può essere consultata integralmente
anche in formato PDF: . The
latest national survey by the Pew Research Center for the People & the
Press and Pew Forum on Religion & Public Life, conducted July 7-17 among
2,000 adults, also finds deep religious and political differences over
questions relating to evolution and the origins of life. Overall, about half
the public (48%) says that humans and other living things have evolved over
time, while 42% say that living things have existed in their present form
since the beginning of time. Fully 70% of white evangelical Protestants say
that life has existed in its present form since the beginning of time; fewer
than half as many white mainline Protestants (32%) and white Catholics (31%)
agree. Despite these fundamental differences, most Americans (64%) say they
are open to the idea of teaching creationism along with evolution in the
public schools, and a substantial minority (38%) favors replacing evolution
with creationism in public school curricula. While much of this support comes
from religious conservatives, these ideas particularly the idea of teaching
both perspectives have a broader appeal. Even many who are politically
liberal and who believe in evolution favor expanding the scope of public
school education to include teaching creationism. But an analysis of the poll
also reveals that there are considerable inconsistencies between people's
beliefs and what they want taught in the schools, suggesting some confusion
about the meaning of terms such as "creationism" and
"evolution." Despite the growing national debate over the teaching
of evolution, there is little evidence that school discussions of evolution
are upsetting to students. Just 6% of parents with children in school say
their child has mentioned feeling uncomfortable when the subject of evolution
comes up at school. Comparably small numbers of parents say their children
have expressed unease when the subjects of religion or homosexuality have come
up at their child's school. The
survey shows that large majorities of Americans believe that parents,
scientists and school boards all should have a say in how evolution is taught
in schools. But a plurality (41%) believes that parents rather than scientists
(28%) or school boards (21%) should have the primary responsibility in this
area. The public remains generally
comfortable with politicians mentioning their religious faith; in fact, more
continue to say there is too little expression of religious faith by
political leaders (39%), not too much (26%). However, a growing minority
feels President Bush mentions his faith and prayer too much. The percentage
expressing this view has doubled from 14% to 28% over the past two years. |
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31/8/05: |
o
Nella rivista La Tecnica della scuola, un articolo
di A.Giuliani (In
difesa di Darwin nasce la Società di biologia evoluzionistica) sulla
nascita (il 26/8/05 in occasione del Congresso di Ferrara) della Società di biologia evoluzionistica (Sibe).
Ai vertici della struttura sono stati eletti Giorgio Bertorelle,
dell'Università di Ferrara, come presidente, e Gisella Caccone
dell'Università statunitense di Yale. |
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1/9/05: |
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Quasi una pagina sull’evoluzionismo, oggi sull’Avvenire.
Criticando, as usual … senza motivazioni adeguate e senza
chiarire quali potrebbero essere serie alternative (dato che si continua a
ignorare le critiche serie fatte da più parti all’ID). L’articolo (Non
tutto è caso. Parola di scienziato) infatti ripete e stranamente continua
a diffondere in Italia – dove non ci sono i problemi che agitano gli
americani - i dubbi sulla biologia che vengono dai fautori dell’ID;
viene data la parola a fisici e chimici e matematici (senza riferire ai lettori
che questi scienziati non studiano né biologia né evoluzione all’università)
che sostengono il principio antropico o l’ID. C’e’ anche l’opinione di un
biologo USA, che ripete però quanto scoperto da Eldregde e Gould con la loro
ipotesi degli equilibri punteggiati del 1975; si sa benissimo che la loro
ipotesi rientra perfettamente nella visione aggiornata dell’evoluzionismo
darwiniano e che solo nei primi anni e solo gli inesperti cercavano di
utilizzare la loro ipotesi contro Darwin; il biologo Wolf-Ekkehard Loennig
comunque appoggia Behe e Dembski, gli esperti dell’ID, facendo probabilmente
arrabbiare i tanti biologi cattolici USA che da almeno un decennio, seguendo
anche con diligenza e intelligenza le indicazioni della Chiesa cattolica,
contrastavano coraggiosamente le sciocchezze dei sostenitori di questa nuova
scuola di pensiero non scientifico nata solo nel 1991. Fra gli scienziati
citati come favorevoli all’ID, oltre a vedere ben pochi biologi, non è chiaro
quanti siano protestanti e quanti i cattolici, e l’informazione è molto
importante dato che l’articolo, che compare su un giornale cattolico,
pubblicizza e appoggia un’iniziativa che i cattolici USA stanno contestando,
anche per un contesto di ateismo, pur strumentale. L’ipotesi dell’ID infatti
non prevede assolutamente (per esigenze tattiche) di dare un nome al
Disegnatore Intelligente … (e questo ovviamente non piace ai cattolici USA);
un aspetto positivo è che un sostegno ufficiale da parte di una religione
potrebbe far saltare il tentativo di mimetizzare il creazionismo dietro
all’ID per farlo entrare nelle scuole USA. |
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2/9/05: |
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Fra ieri e oggi sull’Avvenire sono comparsi
4 brevi articoletti sull’evoluzione nella sezione Agorà. Oggi un
‘editoriale’ del prof. F.Briante, ingegnere,
universitario ad Urbino, esperto di fisica nucleare, e di politica
a Pesaro (ex-DC, ex-AN, UDC dal 2003), cerca di far accettare Darwin ai
lettori dell’Avvenire nell’editoriale “Va
bene Darwin. Ma lo spirito, da dove viene?”. Dal titolo sembra di capire
che uno scienziato come lui dica, rivolto ai cattolici, che la scienza è
certa che Darwin aveva avuto delle idee ottime (che sono state infatti
migliorate e confermate anche dalle scoperte successive) ma i cattolici
devono invece ancora spiegare qualcosa che è oltre i limiti della scienza.
Leggendo l’articolo si scopre invece che uno scienziato come lui rivolge la
domanda proprio agli scienziati, che di questi problemi non si occupano e sui
quali comunque non sarebbero autorizzati ad esprimersi. Anche se F.Briante
altrove aveva in qualche modo dimostrato di avere una personale risposta,
avendo ammesso di credere
nei miracoli (e non in fisica, ma in medicina, una disciplina di
cui non è esperto) e nell’omeopatia, è comunque meritevole di
apprezzamento il suo invito a credere nel darwinismo, un invito che giunge
addirittura dall’Avvenire (“Credo che per questa
evoluzione della materia si possa accettare anche la teoria evoluzionistica
di Darwin”); sembra invece interessante il suo modo originale di
rivalutare il caso, di solito bistrattato o negato da chi crede nei miracoli;
si rimane infatti sconcertati nel sapere che “il
caso esiste, ma solo come concausa, anche essa creata, per la garanzia della
nostra libertà che in un mondo deterministico sarebbe stata negata”.
E’ certamente originale l’idea che il caso sia creato da Dio, ma soprattutto
che sarebbe perfino una “garanzia della nostra
libertà” (?!). Avere un figlio maschio o femmina (uno degli esempi più
banali, quotidiano e comprensibile di meccanismo casuale in biologia) sarebbe una “garanzia
della nostra libertà”?. Non è chiaro come potrebbe essere quello che
lui chiama “mondo deterministico” (forse
sarebbe un mondo in cui non si può cambiare partito o religione…?). La sua
definizione di caso può essere comunque consolante per un evoluzionista ….
possiamo pensare all’imbarazzo dei cattolici e dello stesso papa a sapere che
anche il caso è creato da Dio, per cui non potrebbe più demonizzarlo. Prima o
poi si riconoscerà al prof.Briante (o forse è arrivato prima P.De Rosa
nell’articolo qui citato il 7/4/05?) la paternità dell’idea per risolvere la
secolare (ormai) “incompatibilità” fra evoluzionismo e dottrina cattolica: se
anche il caso, oltre alla selezione naturale, rientrasse nei progetti divini,
scomparirebbe ogni motivo di contrasto… e gli evoluzionisti sarebbero
finalmente lasciati lavorare tranquillamente come già fanno altri scienziati
che si occupano di problemi simili senza doversi difendere, magari in uno
stesso giorno…, da accuse di bigottismo, di totalitarismo intellettuale e di
ateismo ... ·
Un secondo articoletto nella stessa pagina
pubblicizza una posizione critica verso il darwinismo (Lo
storico Johnson contro i «bigotti del darwinismo»); anche questo articolo
cita l’opinione non di un esperto di evoluzione ma di uno storico che accusa
i “moderni evoluzionisti di «totalitarismo
intellettuale»” in un suo articolo su “The Spectator” del 27/9: The
ayatollah of atheism and Darwin’s altars. Come successe a Galileo, si
lancia un’assurda accusa di ateismo contro chi, con successo e con enormi
vantaggi per l’umanità ha spiegato e utilizza a vantaggio del benessere umano
alcuni meccanismi “materiali” del mondo “materiale”, che nessuno pensa
dovrebbero essere spiegati dalla religione, che fra l’altro dispone, lei sì,
di chiese ed altari ma non di adeguati laboratori biologici. A questo
proposito, ritornando al dibattito sollevato dal card.
Schönborn e subito tacitato, è ben strano leggere sul quotidiano
della CEI questi attacchi non motivati al darwinismo e all’evoluzionismo; c’è
infatti la certezza che gente ignorante e poco avveduta pensi che anche
l’evoluzione sia una brutta cosa. C’è il grosso rischio che eventuali lettori
dell’Avvenire assunti al MIUR, dopo aver letto per esempio che le
ipotesi di Darwin sono superate (31/3/2004), credano di guadagnarsi il
paradiso almeno in terra imbrogliando il ministro dicendogli che in Italia è
ora di mettere in soffitta perfino l’evoluzione, oltre all’evoluzionismo. E’
infatti successo, e il ministro, una volta scoperto l’inganno, si è
ribellato, ma non ancora a sufficienza, dato che il problema non è stato
ancora risolto. Speriamo
che un giorno o l’altro anche nella redazione del quotidiano della CEI
capiscano (quanto prima glielo spiegherà il papa, quando avrà tempo di
rispondere alla lettera degli scienziati
cattolici USA citata qui sotto in data 13/7) la differenza fra “evoluzione”
(dimostrata come un fatto fin dalla fine del ‘700 e che la Chiesa cattolica
accetta, e Ratzinger l’ha confermato
nel 2004, anche se non lo dice in giro…) e “teoria dell’evoluzione”
(proposta inizialmente a metà dell’800 e che la Chiesa insiste a contestare,
nonostante GPII nel documento del 1996, che
il card.
Schönborn ha cercato di far dimenticare, avesse sinceramente riconosciuto
che vi erano solide e convincenti dimostrazioni della sua validità: “È degno di nota il fatto che questa teoria si sia
progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di
una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La
convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori
condotti indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un
argomento significativo a favore di questa teoria”). Impressionante
verificare quanto siano lontani fra di loro lo stupore e la curiosità di GPII
verso la “convergenza non ricercata né
provocata [e quindi casuale …!] dei
lavori condotti indipendentemente nelle diverse discipline del sapere”
e il giudizio, che fa pensare ai roghi della santa inquisizione e alla
tragica storia di Galileo, che si legge oggi sull’Avvenire sui “bigotti del darwinismo” o sugli “ayatollah dell’ateismo”.. |
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3/9/05: |
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Sulla Voce Repubblicana si ragiona sulla
discussione pro e contro Darwin negli USA, oggi e nel 1925 ai tempi del
processo Scopes (Dire
tutto e il contrario di tutto: anche che Darwin era completamente sbagliato). ·
Sul Domenicale n.36 breve articolo “Disegni
intelligenti e zucconi” su un articolo di Zucconi su Repubblica ma anche
un’esaltazione dell’ID, nuovo messia, in un articolo (“Finalmente
una sfida seria alla religione evoluzionista”). C’e anhe un lungo articolo di un docente
dell’Università Luterana, Phylip Larrey (“Dietro al mondo c‘è qualcuno”) come anticipazione da “Vita e pensiero” |
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4/9/05-USA: |
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Continua inarrestabile il successo mondiale
dell’idea del Flying Spaghetti Monster una spiritosa parodia ma anche
una credibile (se qualcuno volesse crederci…) ipotesi alternativa
all’evoluzionismo darwiniano. Ormai se ne parla in Spagna (El
espagueti volador: una alternativa a las teorías creacionistas), a
Formosa (Pastafarianism'
gains prominence and support in intelligent-design drive), in
Norvegia (Spagetti-kirke
saksøker Kansas), all’Univ. dell’Oklahoma (Red
sauce, noodles, chianti, and a side of idiocy), su
Orlando weekly (Two
sides of intelligen design), sul Guardian (A
monster challenge to the dinosaurs), sul Salt Lake Tribune (Amid cosmic belief, comic relief). Ci sono
poi gli inni e anche
un videogioco. E’ una buona notizia scoprire che l’Utah Board
of Education (School board: Intelligent design isn't) rifiuta l’ID (e quindi anche il Flying
Spaghetti Monsterism…!): "Invoking the
supernatural can explain anything, and hence explains nothing" |
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5/9/05-IT: |
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Editoriale (sembra però un enciclica anche se
contiene alcuni errori) di F.Tanzella Nitti sul sito del DISF: “Creazione
ed evoluzione: chi ha rimescolato le carte?”. Si criticano un po’
tutti i partecipanti alla recente discussione, a cominciare dal
cardinale, che avrebbe usato testi non recenti; in realtà il cardinale aveva
fatto parecchie confusioni nell’uso dei termini, per cui certamente è diretta
anche a lui la raccomandazione che Tanzella Nitti fa ripetutamente alla fine
di un uso corretto dei termini se si vuole intervenire nella discussione.
Riguardo alla scuola italiana è curioso che dica “Probabilmente
il dibattito fra creazione ed evoluzione è destinato a durare ancora a lungo.
Non escludiamo che potrebbe giungere ad interessare anche le nostre scuole,
cosa di cui abbiamo avuto qualche avvisaglia alcuni mesi or sono”.
Sembra che sia preoccupato del fatto che l’evoluzione, che prima era presente
nei programmi della 3’ media, ma dal 2004 è stata eliminata, verrà presto
reintrodotta nelle scuole. Ha per caso qualche informazione su chi ha fatto
eliminare l’evoluzione dalla scuola media?! Difficile poi capire su
che basi il responsabile di un dizionario Scienza-Fede possa considerare il
darwinismo una tradizione (“anche la
scienza ha le sue tradizioni e il darwinismo è una di queste”).
Non si capisce comunque quali sono le proprietà delle tradizioni e quindi le
conseguenze. Quasi angosciante, per
chiunque, ma credo soprattutto per gli uomini di chiesa, una frase impegnativa
poco dopo l’inizio dell’intervento: La gente comune, per la quale il racconto biblico della
creazione rappresenta ancora in larga parte l'orizzonte di comprensione
dell'origine del mondo e della vita, uomo compreso, desidera capire se e
in quale misura termini come evoluzione e darwinismo siano
compatibili con la visione trasmessa dalla Scrittura. L'esigenza di mettere insieme diverse fonti di conoscenza, o
se si vuole di tradizione (anche la scienza ha le sue tradizioni e il
darwinismo è una di queste), è innata in ciascuno di noi, a meno che non ci
si rassegni a voler vivere da schizofrenici . Ciò che invece sorprende è come
mai le risposte che già esistono per inquadrare correttamente il rapporto fra
creazione ed evoluzione, che nella sua formulazione moderna è vecchio di 150
anni, ma nella sua veste classica risale ai Padri della Chiesa (i quali
non conoscevano il termine evoluzione ma erano sufficientemente accorti da
vedere che il mondo materiale soggiaceva a sviluppi e trasformazioni),
non siano state ancor oggi assimilate né ben comprese. Credo
sia una frase ben difficile da commentare, soprattutto due anni dopo il
cambiamento dei programmi scolastici di religione, con l’introduzione
massiccia di “origine dell’uomo e del mondo” (senza “evoluzione”) in
ogni ordine solastico; è chiaro l’interesse ad aumentare ulteriormente il
numero di questa “gente comune” con orizzonti limitati se non
sbagliati. Qualsiasi commento dovrebbe quindi iniziare dalla domanda: la
chiesa ha favorito o ostacolato la diffusione della conoscenza
sull’evoluzione (che oggi non discute più) e sulla creazione in 6
giorni a cui oggi non crede più? Sinceramente la frase e l’articolo non
sembrano ammissioni di colpa, data l’evidente responsabilità per questi
orizzonti limitati. E poi: se l’evoluzione l’avevano già vista (anche se non
sapevano come si chiamava) i padri della chiesa, perché l’Avvenire (ma non
solo lui) sembra così contrario….?! Non sarebbe il caso di una maggiore
limpidità? Poco limpide (o magari sono solo poco informate) sembrano invece
le descrizioni dei creazionisti USA che verrebbero distinti dai seguaci
dell’ID. Molto interessante, soprattutto per Facchini, Coyne e
Schönborn l’attribuzione della qualifica di scientificità attribuita all’ID,
dato che parla di dibattito “in un contesto
scientifico e non filosofico: quello fra darwinismo e Intelligent design”. C’e’
anche altro che lascia molto perplessi in questo testo, ma credo che questo
basti per non raccomandare la lettura, soprattutto se questa viene fatta dopo
la sentenza di
Harrisburg, che ha dimostrato che i creazionisti son passati all’ID
abbandonando senza problemi la creazione in 6 giorni che invece rimane fissa
nella testa degil italiani e che l’ID non è scienza, come ha dimostrato al
giudice uno scienziato cattolico he nessun giornale cattolico in Italia ha
avuto il coraggio di citare (è quindi improbabile la beatificazione…) ·
L’interesse per il dibattito (artificioso) in corso sull’evoluzione non deve
però farci dimenticare che qualcuno si sta forse preparando a festeggiare il
fatto che i prossimi libri di terza media non verranno scritti e stampati
sulla base delle Indicazioni Nazionali modificate per riportare l’evoluzione
fra i banchi di scuola, magari in compagnia di Darwin se non del darwinismo. Bisogna
sapere infatti che i tempi diventano sempre più stretti, e manca circa un
mese all’8/10, giorno in cui nel 2003 il ministero si è incontrato con
gli editori per informarli dei nuovi programmi scolastici riformati (ma non
ancora approvati). Solo con un’informazione tempestiva si potevano infatti
avere i nuovi libri di scuola pronti per l’inizio dell’anno 2004/05, dodici
mesi dopo. Sorgono quindi alcune domande (e non è chiaro chi sappia o possa
rispondere): Domande: 1) Se la
riforma delle superiori non venisse inviata al parlamento entro la scadenza
della delega (il 17 ottobre prossimo, salvo nuove deroghe - che però
condannerebbero Darwin oltre alla riforma), salterebbe anche l'allegato
F (citato nell'articolo 26), che contiene le modifiche al
programma di scienze nella sola III media? -
I programmi e i testi che ancora possono
cambiare sono ormai solo quelli della III media. 2) Fino
a quando questo sarà possibile? Il ministro pensa di poter avere
l’approvazione parlamentare per fine novembre. 3) Si
devono cercare urgentemente strade alternative e più serie per modificare le
Indicazioni Nazionali per evitare che scrivano e stampino nuovi libri per la
III media senza che almeno l’evoluzione (se non l’evoluzionismo) siano alla
base di TUTTI gli argomenti di biologia? Sappiamo infatti che, secondo uno
dei più grandi biologi del secolo scorso, Theodosius
Dobzhansky, "In biologia nulla ha senso
se non alla luce dell'evoluzione". Non si può quindi aggiungere
un capitolo o una frase in fondo! Per
capire meglio l'ultima domanda: -
Nella circolare
del 22/4/05 il Ministero diceva chiaramente che dall’anno scolastico
2005/06 gli editori avrebbero avuto pronti i nuovi testi per la II media e
gli insegnatni avrebbero dovuto adottarli. Inevitabile quindi che il 25/4/06
analoga circolare informerà gli insegnanti che per la III media i libri
devono essere pronti, adeguati alle Indicazioni Nazionali dal 2006/07 -
Per avere i libri pronti per il 2004/05 il Ministero incontrò gli editori
l'8/10/03 (prima dell'approvazione della legge con i programmi allegati), per
cui è probabile che l'incontro con gli editori per i libri della III media
dovrebbe essere organizzato nei primi giorni del prossimo ottobre. Sapendo
che poi per legge i libri scolastici non possono essere modificati per alcuni
anni, quali saranno le Indicazioni Nazionali a quella data? Quelle nuove o
quelle vecchie? E le
indicazioni agli editori? Dipende tutto dalla sorte che attende la legge di
riforma della scuola secondaria (criticata addirittura da amici del ministro
come CL)? Più o meno c'e' un mese di tempo. Nel caso di proroga salterebbe
probabilmente la legge (rimane poco tempo prima delle elezioni) ma
sicuramente anche l’adeguamento dei programmi di scienze della III media. Non
sarebbe utile e necessario pensare a scorporare la paginetta con le modifiche
per dar tempo agli editori di fare le modifiche ai testi? |
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6/9/05: |
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Articolo ampio e molto interessante su Repubblica
di Telmo Pievani: L´incredibile
gran partito dei nemici di Darwin, in cui
racconta la “meschina storia di provincialismo
culturale” dell’abolizione dell’evoluzione dalla scuola dell’obbligo
in Italia. Se qualcuno sperava che si credesse che fosse stata una svista,
Pievani dimostra, citando Bertagna ed Agazzi, i principali consulenti del
ministro, che: “se leggiamo le dichiarazioni dei sostenitori della
censura, notiamo che non si è affatto trattato di una svista, ma di una
scelta meditata che rientra in una politica culturale e pedagogica ben
delineabile, la quale oggi, ad alcuni mesi di distanza da quell’episodio,
assume i contorni di una vera e propria offensiva culturale.” ·
La CGIL sempre oggi (Chi s'è
rubato Darwin?) invita il ministro a rispondere,
nell’importante conferenza stampa di inizio anno di domani, alla seguente
domanda (purtroppo imprecisa, anche se forse questo fatto non è molto
importante rispetto ai tempi biblici impiegati per far approvare quello che
gli italiani chiedevano e che si voleva solo far verificare preventivamente
da alcuni superesperti!): “Signor Ministro, chi s’è rubato Darwin visto che la
Commissione di cui Lei ha dato notizia il 28 aprile 2004 (ovvero: circa 18
mesi fa) sembra che non si sia mai riunita e, soprattutto, non ha prodotto
risultati visto che Darwin continua a non esserci nelle Indicazioni
nazionali? Ovvero, signor Ministro, non è che Darwin ha fatto la stessa fine
degli impegni da Lei più volte assunti circa le risorse da investire nella
scuola: dimenticato appena terminato l’annuncio?” Purtroppo
nemmeno nell’ambiente scolastico tutti conoscono la storia dell’allegato
E/F che, inserito nell’articolo 26 della riforma
delle superiori , dovrà risolvere il problema. Forse nessuno lo
conosce perché L’ALLEGATO NON E’ PRESENTE NEL SITO DEL
MINISTERO CON LA LEGGE DI RIFORMA APPROVATA DAL CDM? PERCHE’ MANCA? ·
Dell’abolizione dell’evoluzione nella scuola media (erroneamente si dice che “si voleva abolire lo studio dell’evoluzionismo (o
darwinismo) nelle scuole secondarie”) si parla anche in un articolo su
Metronews: L’antenato
scimmia è più saggio di noi, in cui si citano gli allarmi
recenti sui rischi di estinzione delle antropomorfe. ·
Anche su l’Avvenire oggi tre articoli più o meno interessanti (e in
parte contrastanti – forse sta cambiando qualcosa? Lasceranno lavorare in
pace anche gli evoluzionisti?) che occupano quasi una pagina nella sezione
Agorà; il pezzo forte è un’intervista a Francesco Scalfari, segretario
della neonata Società Italiana di Biologia Evoluzionistica, a cui hanno dato
un titolo quasi “commovente”: “Ma
Darwin non porta all'ateismo”; dopo un titolo così anomalo
per questo quotidiano (e fa pensare a “ma la marijuana non porta
all’eroina”)… ci si possono aspettare anche frasi finora quasi introvabili
sull’Avvenire … e infatti ce ne sono parecchie (anche se non sono
tutte): “Nella prospettiva del "progetto intelligente" si dà
per scontato un presupposto alla cui luce interpretare tutta la ricerca “,
“la maggioranza degli scienziati non ritiene l'uomo il vertice
dell'evoluzione, l'Homo sapiens sapiens poteva anche non comparire”,
“dare per acclarato un dato controverso come il finalismo può portare alla
paralisi della scienza”, “Va impostato un confronto che dissipi le false
contrapposizioni, senza però mettere sullo stesso piano la moderna sintesi”,
“le visioni del mondo non possono farci distorcere le osservazioni
empiriche”, “tutti i congressisti erano di impostazione darwiniana, intesa
come svolta decisiva nella scienze biologiche”). L’Avvenire
sull’evoluzione ha intervistato finalmente un biologo! Questo articolo
ricorda i tempi in cui, solo 5 mesi fa (prima di iniziare a pubblicizzare
l’ID dei protestanti USA) l’Avvenire
informava invece coraggiosamente che “il
quindicinale della Compagnia di Gesù non può fare a meno di riconoscere che
l'evoluzionismo non è più solo un'ipotesi ma una teoria valida” e
faceva intuire come scienza e fede (ignorandosi o credendo in un improbabile
“caso non casuale” come quello citato anche il 2/9/05) potrebbero andare
d’accordo: «L'azione di Dio però non sopprime la
contingenza, il fortuito e il caso, ma nella sua provvidenza li dirige al
fine», conclude De Rosa nel suo articolo per La Civiltà Cattolica». ·
Lo spazio contro è oggi limitato ad una scheda “Dall'America
all'Europa: sull'ordine dell'universo la discussione continua”, che
contiene critiche non motivate al darwinismo fatte da Michael Behe e si
conclude con una frase [alcune forme di vita si
sono sviluppate molto rapidamente e non secondo il gradualismo darwiniano]
che vorrebbe nelle intenzioni essere una frase antidarwiniana … ma non lo è,
dato che, così sintetizzata per motivi di spazio (limitato o tagliato?),
potrebbe averla scritta S.J.Gould e non il biologo Wolf-Ekkehard Loennig che
crede nell’ID, già citato l’1/9! Un altro breve articolo racconta invece la
nascita della SIBE: Il primo
incontro a Ferrara. ·
Oggi anche il Foglio (Povera
scienza in che mani) si occupa di Darwin con un’attacco di G.Isreal al
darwinismo e a Darwin (oltre che a Giorello fin dal sottotitolo). Si parte
dall’articolo di V.Zucconi del 24/8, molto critico contro l’ID che si sta
diffondendo negli USA: “Zucconi dispensa due
mistificazioni” che sarebbero che oggi si discute di darwinismo e che ci sia
“uno scontro fra scienza e fede”. Dice che “identificare
la teoria dell’evoluzione con Darwin è un castroneria … la teoria darwiniana
in senso stretto è morta e seppellita da ormai cento anni, da quando le
numerose e gravi falle condussero quasi tutta la comunità scientifica a
rigettarla”. Si condanna poi l’”inaccettabile
immagine che da un lato ci siano … veri scienziati e dall’altro … falsi
scienziati”. Insomma, non è solo per qualche fisico che
l’evoluzionismo darwiniano non è chiaro e quindi non piace. Mai però questi
critici fanno trapelare cosa sanno dei fatti e dei tempi dell’evoluzione
biologica, e se credono nel fatto che la generazione spontanea non esista e
quindi tutti gli organismi viventi derivino necessariamente da un unico
antenato comune … e quale spiegazione alternativa abbiano. |
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6/9/05: [ |
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da Pikaia] Alcuni
biologi evoluzionisti austriaci (fra cui Manfred
Laubichler) rispondono con una lettera a Science pubblicata
il 26/8/05 (Vol 309,
Issue 5739, 1324)) allo sconcertante editoriale del card. Schönborn; sicuramente meglio indirizzata
era stata la lettera
al Papa (citata qui sotto in data 13/7; con l’invito a spiegare a
loro, che da anni stanno combattendo l’Intelligent Design, perché si era
cambiato linea) inviata da alcuni scienziati cattolici americani che da anni
si davano da fare per difendere la posizione cattolica dalla truffa
dell’Intelligent Design; per ora però nessuna risposta…. Loro si erano
trovati improvvisamente spiazzati e traditi dall’appoggio del cardinale
proprio all’Intelligent Design. Il Papa finora non ha risposto per chiarire
se avevano ragione loro o il cardinale; comunque non sembra che la Chiesa
Cattolica sia intenzionata a introdurre anche in Italia l’ID, che continua a
criticare; il contesto è certo diverso, ma la coerenza (almeno finché non viene
smentito l’editoriale del cardinale) non è elevata. La lettera a Science si
trova in questo
blog in data 6/9/05 e una sua traduzione in italiano (grazie a
D.Fanelli) si trova su Pikaia. |
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7/9/05: |
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E’ arrivata la risposta del ministro Moratti alla
domanda fatta ieri via internet dalla CGIL scuola, ed è riportata solo dalla Gazzetta
del Mezzogiorno e dall’Avvenire: (PARTE IL
NUOVO ANNO): “Sul reinserimento di
Darwin nei programmi di studio spiega infine che «la commissione incaricata
ha completato il suo lavoro e lo ha consegnato alla competente direzione»
(nel sito del ministero sembra non ci sia il testo della conferenza
stampa, ma solo lo slideshow); se
questa è la risposta completa, è una frase non molto diversa da quanto aveva
già detto il 23/2/05; è però preoccupante, in quanto conferma che quanto era
stato promesso in febbraio non sembra sia stato mantenuto; anzi c’e’ il serio
dubbio che la “struttura amministrativa” anche in questo caso abbia deciso in
modo diverso rispetto sia alla logica che ai desideri e alle promesse del
ministro: “Il Ministro ha trasmesso il
rapporto alla struttura amministrativa affinché provveda ad integrare i piani
di studio della scuola primaria e secondaria di primo grado in base alle
riflessioni fornite”; oggi il ministro evita
di sottolineare che nulla sembra sia stato cambiato per quanto riguarda le
elementari e le prime due classi della scuola media. Sono state infatti
proposte modifiche solo al programma di scienze della terza media. L’anno
scorso il ministro aveva dato ascolto alla ragione, si era ribellato senza
nemmeno avvertire il capo della “struttura amministrativa”. Quest’anno sembra
che si sia arresa. Chiaramente non basta. Lei è un Ministro della
Repubblica che 16 mesi fa e 7 mesi fa ha preso due impegni pubblici e ben
pubblicizzati (a cui tutti fanno riferimento quando credono o riportano
erroneamente che Darwin sarebbe già tornato a scuola). Dovrebbe invece dire fra quanti giorni la sua “struttura
amministrativa” cambierà le Indicazioni Nazionali sull’evoluzione e magari
anche ripristinerà nel programma delle elementari il metodo scientifico. E’ poi ancora più importante ricordarsi che fra poco si dovranno
accendere le rotative per stampare i nuovi libri di scienze della terza
media che entreranno nelle scuole dal settembre prossimo, e che dovranno
arrivare sui tavoli dei professori fra circa sei mesi per la scelta. Potrebbero quindi essere già accesi i computer di chi dovrebbe,
sulla base dei programmi attualmente in vigore, “sbianchettare” i libri
precedenti togliendo gli accenni all’evoluzione. Il ministro dovrebbe quindi garantire al più presto che le
Indicazioni Nazionali sono state modificate. |
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8/9/05-IT: |
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Come previsto, il Flying
Spaghetti Monster è arrivato anche sui quotidiani italiani, dove si è
ricordato correttamente che “Il Flying Spaghetti Monster (il Mostro Volante
di Spaghetti) è un culto ideato da un giovane statunitense per polemizzare
con le autorità scolastiche del Kansas che sostengono l'insegnamento del
creazionismo a scapito della teoria darwiniana. Nata
come una provocazione, nel giro di poche settimane è diventata un fenomeno in
Rete, con tanto di logo, immagini e gadget in vendita online. Se ne parla
quindi (forse è stato il primo sito web di quotidiano) su Repubblica (L'ultima
follia di internet è il Flying Spaghetti Monster), sul Corriere (Dopo Dio
e Darwin spuntano gli spaghetti), RAI Net News (Flying
Spaghetti Monster, ultima follia della Rete), La Gazzetta del Mezzogiorno (Dal web
il credo del mostro di spaghetti), l’Associazione Luca Coscioni (Provocazione contro la decisione
in Kansas di insegnare il creazionismo), Il Resto del Carlino (Sul web
la parodia del Creatore Il fenomeno Spaghetti Monster), TGCOM (Boom per
Flying Spaghetti Monster). Spesso gli articoli sono
accompagnati dalla frase spiritosa “Quando il sonno
della ragione genera mostri”, ma tutti chiariscono che “La questione sul piatto della bilancia però è seria e
reale, battaglie politiche e di ricorsi in tribunale per escludere il
darwinismo dai programmi scolastici. Riusciranno i Pastafariani a dimostrare
che mettere sullo stesso piano scienza e fede è molto rischioso?”. · Nessuno
però ricorda come anche il presidente Bush sia molto favorevole all’insegnamento
nelle scuole di tutte le ipotesi alternative al darwinismo insegnato in tutte
le scuole USA: all’inizio di agosto infatti aveva detto “I think that part of the education is to expose people
to different schools of thought" [“è importante che nella scuola si
possano conoscere le diverse scuole di pensiero”]. ·
Nessun giornale ricorda inoltre che la situazione italiana è da un anno ben
diversa e ben peggiore rispetto agli USA; c’è poco da ridere, dati i rischi
per il degrado culturale del nostro paese. Un anno fa dai nuovi
programmi delle elementari e medie è stata infatti completamente
eliminata l’evoluzione biologica, per cui in quegli anni rimane il solo
insegnamento del creazionismo (come concetto filosofico, beninteso), da tempo
presente nei programmi di religione. 16 mesi fa il ministro ha promesso,
oltre al ritorno dell’evoluzione biologica (scoperta 200 anni fa) anche
l’insegnamento dell’evoluzionismo (dimostrato valido da 146 anni) nelle
elementari e nelle medie. Per ora non è cambiato nulla e si avvicinano
scadenze importanti che impedirebbero il ritorno a scuola di Darwin. ·
Volendo approfondire il problema si può leggere la richiesta ufficiale inviata al KANSAS SCHOOL BOARD per
richiedere che oltre al creazionismo (chiamato ora “Intelligent Design”
e inventato nel 1987, dopo che anche il “Creazionismo Scientifico” era
stato riconosciuto come religione dalla Corte
Suprema) si insegni anche questa ipotesi (inventata nel 2005)
sull’origine dell’universo, e si possono leggere i messaggi di sostegno al FSM
giunti dall’ambiente accademico USA. Ricordiamo
che l’Utah Board of Education (School board: Intelligent design
isn't) un paio di giorni fa ha rifiutato
di far insegnare a fianco del darwinismo anche l’ID (… e quindi anche il
Flying Spaghetti Monster!) con la ovvia e semplice giustificazione che "Invoking the supernatural can explain anything, and
hence explains nothing” |
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9/9/06-IT: |
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Sul sito cattolico Totus tuus Network compare
un primo articolo con un’intervista al teologo P.Oakes sull’intervista di
luglio al card. Schönborn: “La
visione della Chiesa sull’evoluzione (parte I)”. L’intervista è anche nel sito dell’agenzia
Zenit. Interessante la conferma che c’è parecchia confusione (non si
contestano i fatti ma la spiegazione proposta da Darwin e poi precisata e
confermata nei secoli successivi; incredibile non sia chiaro che fino a che
non c’è stata una spiegazione dei meccanismi, anche la stessa evoluzione NON
era un fatto per tutti) e che sarebbe auspicabile un pronunciamento ufficiale
(“una dichiarazione serena e prudente da parte del Vaticano
su questo tema potrebbe essere opportuna.”). Notevole anche la
dichiarazione che impedirebbe a chiunque e quindi anche alla Chiesa di
utilizzare il neodarwinismo al di fuori del contesto: “ Da
sghignazzare invece la frase che inviterebbe a lasciar perdere qualsiasi
ragionamento fatto da questo teologo su problemi che non conosce e non
capisce: “la teoria evoluzionistica afferma che la vita ha avuto inizio
circa 3,5 miliardi di anni fa, con un organismo unicellulare, autoreplicante,
da cui ogni essere vivente discende. Poiché tutti coloro che leggono
questa frase riconoscono di aver iniziato la propria esistenza come un
organismo unicellulare [?], non vedo come tale teoria possa essere considerata come intrinsecamente
non plausibile. Inoltre, non bisogna dimenticare che le argomentazioni
biologiche dell’opposizione della Chiesa all’aborto si basano sull’origine
unicellulare della vita umana.” Certo
bisogna apprezzare che questo teologo, a differenza di quasi tutti i suoi
colleghi, mette a disposizione dei lettori quali sono le basi di conoscenza
di cui dispone (una confusione unica fra filogenesi e ontogenesi) e
che utilizza per i suoi ragionamenti. Inaccettabile, assurda e
contestabilissima la sua idea che Adolf fosse un ammiratore di Darwin; come
sappiamo Darwin ha avuto parechhi problemi quando ha cercato di dire e
dimostrare non solo che le diverse popolazioni umane erano strettamente
imparentate ma che anche altre specie ci erano molto più geneticamente vicine
a noi di quanto un lord inglese osasse pensare. |
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11/9/05-IT: |
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Un articolo sull’apertura delle scuole sul prossimo
numero di Galileo, un’intervista a con Elvira Federici del Cidi: “Istruzione,
riforma atto II”. Ottimismo riguardo al ritorno di Darwin, che
sarebbe addirittura già avvenuto: “Darwin è stato
alla fine riammesso nei programmi di scienze delle medie. Ma la vicenda ha
messo in luce l'impianto ideologico dei curatori della riforma. La tesi
filosofica di fondo è quella di un personalismo cristiano, un po' vecchia
maniera, con la persona umana fatta a immagine e somiglianza di Dio. Riesce
difficile quindi, con queste premesse, affrontare i vari saperi e quello
scientifico in particolare in modo laico”
12/9/05-UK: ·
Sul Guardian intervista
a M.Behe (A design for life) sull’ID, di cui è uno dei pochi
propagandisti. Behe
chiarisce la “pseudolaicità” dell’ID: “we focus
simply on the observation of design. We
don't say the designer is God”, né hanno proposte verificabili per
spiegare l’evoluzione … in cui forse nemmeno credono, a differenza dei
cattolici. ·
Sul sito dell’agenzia Zenit compare (“La visione della Chiesa
sull’evoluzione (parte II) “) la seconda parte
dell’intervista al teologo P.Oakes sull’intervista di luglio al card.
Schönborn. |
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13/9/05-IT: |
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All'inizio del nuovo anno scolastico l'associazione
GYMNASIUM e l' Osservatorio
permanente dei libri di testo hanno svolto un lavoro di
analisi e valutazione sui principali testi di scienze e biologia in uso nelle
scuole medie inferiori e superiori riguardo gli argomenti più suscettibili di
deformazione ideologica; Il punto sui manuali di scienze (2005), a
cura di Andrea Cartelloni: Presentazione e schede di valutazione - Libri di
scienze (prima parte) - Libri di
scienze (seconda parte) - Scuola
media inferiore - Scuole
superiori - Spunti di approfondimento su: Evoluzionismo, Demografia, Droga. Un vecchio testo era : scienze naturali e la scuola:
informazione e disinformazione nei libri di testo (incontro
promosso da Gymnasium al Meeting di Rimini 2000). |
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14/9/05-IT: |
·
Mi sembra MOLTO importante ritornare sulla notizia
di ieri, e in particolare su un paragrafo di uno dei testi, scritto da un
docente universitario, presentenell’ampio lavoro di analisi
dei libri scolastici di scienze fatto dal gruppo Gymnasium (http://rassegnastampa.totustuus.it/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=14):
suscita notevoli perplessità, in quanto evidenzia immediatamente un contrasto
(“dottrinale”?) con quanto scritto in un documento dell’anno scorso (COMUNIONE
E SERVIZIO, persona umana creata a immagine di Dio, 2004) uscito
dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e firmato quindi dal
Card.Ratzinger. Non ho
idea di quanto valga per un cattolico un documento uscito da quel consesso
(un tempo più noto come “Santa Inquisizione”), ma, per fortuna per il docente
universitario, la Chiesa ha probabilmente imparato qualcosa dalla storia di
Galileo, non si brucia più nessuno e poi forse oggi la Congregazione per la
Dottrina della Fede non può più intervenire sugli scienziati (qui sarebbe
probabilmente necessario, ma chi si fida più a farlo, dopo Galileo …) e forse
nemmeno sui laici; inoltre il problema è principalmente scientifico, per cui
è prevedibile che il collega, se dimostrasse quanto dice (o se abiurasse …),
sarebbe probabilmente difeso dai colleghi. E’
interessante affiancare i due testi: uno che prevede la generazione spontanea
ed esclude che tutti gli esseri viventi derivino da un organismo vissuto 3.5
miliardi di anni fa, l’altro che invece prevede che tutti derivino da un
unico organismo primitivo estremamente semplice, attraverso una “discendenza
con modificazioni”, che è il dato di fatto dimostrato dalla biologia del 700
che ha richiesto una teoria dell’evoluzione. E vedere
poi chi li firma …
Ovviamente,
come il battito d’ali di una farfalla dicono che influenzi il clima del
mondo, anche queste opinioni contrastanti si diffondono nel mondo.
Interessante vedere per esempio da che parte sta uno dei massimi esperti che
hanno “modernizzato” (così dicono, ma già qui viene qualche dubbio e viene
pure da piangere) i programmi scolastici; è evidente che il prof.Bertagna non
segue la retta via indicata dalla Chiesa ma sta seguendo qualche pifferaio
non autorizzato (sul Foglio
del 12/3/04 scrive: “Si tratta di andare
al di là dei risibili schemini che i libri di testo hanno spacciato come
verità acquisita per decenni, quelli con la scimmia che si trasforma in
essere umano, per capirci. Un falso. Per anni abbiamo assistito alla pretesa
di contrabbandare come scientifiche cose che non lo sono”). Potrebbe
inoltre (ma questo è un altro problema) sembrare strano che nel sito web del Centro Cattolico di
Documentazione, un centro locale (di Marina di Pisa) e quindi non
rilevante dal punto di vista dottrinale, ma comunque apparentemente inserito
nel Totus Tuus Network accolgano
la documentazione e facciano la pubblicità (il documento è evidenziato oggi
in prima pagina e gli sono dedicate una trentina di righe) a iniziative
antievoluzioniste basate su premesse che la Chiesa oggi, d’accordo con il
card.Ratzinger, riconosce come superate dai progressi della scienza? (Non
so se è casuale o potrebbe far parte di un progetto il fatto che un
navigatore in internet sia arrivato a leggere questo testo. Casuale o no,
immagino però che la lettura possa avere qualche effetto creativo… e
soprattutto faccia aprire gli occhi sulle basi culturali e sui riferimenti
scientifici e religiosi di alcuni dei gruppi antievoluzionisti attuali in
Italia e nel mondo; il navigatore potrà anche giudicare l’evidente appoggio
che anche alcune frange conservatrici della chiesa offrono loro, nonostante
non leggano né appoggino i documenti della Congregazione per la Dottrina
della Fede). Altre
pagine nel sito del Centro Cattolico di
Documentazione indicano interessi evidenti per un modo
particolare di inquadrare i problemi dell’ambiente (Bufale
ambientaliste – protocollo
di Kyoto) e dell’evoluzione. Si capisce che ci si
trova in ambiente culturale decisamente conservatore, con un’impostazione
simile a quella del Master
in Scienze Ambientali della Pontificia Università Regina
ApostoIorum. Però si rifanno a Ratzinger, e quindi dovrebbero adeguarsi
(anche se non capiscono…) Nel sito
http://www.totustuus.it/ si
trova invece un articolo in data 11/9/05 (La
visione della Chiesa sull’evoluzione (parte II)) in cui Padre Edward Oakes si augura di poter indicare “come superare le difficoltà nel riconciliare scienza e
fede”; dice qualcosa anche lui sulla connessione degli esseri viventi:
“Come ho già detto, se per evoluzione si intende
“discendenza con modificazioni” allora la teoria evolutiva è certamente
accettabile: è un dato di fatto”. Confonde evoluzione con teoria
dell’evoluzione, ma sulla connessione si allinea a quanto sostiene il
card.Ratzinger ma si esprime anche in modo simile a quanto disse
recentemente, anche se forse meno convinto, il card.
Schönborn (“L’evoluzione nel senso di una
comune discendenza può essere vera”) Ritornando a P.Oakes, lui, a
differenza di Schönborn non sopporta l’Intelligent Design (“un qualcosa a cui almeno io, come cattolico, non ho
intenzione di aderire”). Conclude
l’articolo con un auspicio, “augurando che la
Santa Sede voglia affrontare questo argomento controverso con la medesima
serenità e sicurezza con cui il Papa Giovanni Paolo II aveva trattato il tema
dell’evoluzione” |
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15/9/05-IT: |
· Ferrara sul Foglio di oggi (L’imputato intelligente) invita a prepararci a seguire insieme a lui il processo che si aprirà il 26 settembre in USA nel distretto di Dover, Pennsylvania: “La vicenda inizia nella primavera del 2004. William Buckingham, a capo della commissione scolastica del distretto di Dover, Pennsylvania, annuncia che il nuovo libro di testo delle high school avrebbe reso conto della teoria del “disegno intelligente” a fianco di quella sull’evoluzione. E’ nata una controversia legale che il 26 settembre arriverà davanti alla Corte federale di Harrisburg, dove si aprirà il processo “Kitzmiller et al vs. Dover Area School District”. Di processi simili ce ne sono stati altri. Solo che stavolta c’è un presidente americano che ha avallato pubblicamente il disegno intelligente”. Dato che
recentemente
al Meeting di Rimini Ferrara inorridiva (“I superlaicisti polemizzano, hanno fatto di Darwin il nuovo
idolo; meglio comunque Darwin del professor Veronesi, che vorrebbe
addirittura che noi fossimo direttamente delle scimmie, e mi sembra un po’
tanto, un po’ forte!”) all’ipotesi
che l’uomo fosse un primate derivato da altri primati (ecco un altro che va
al Meeting … pur non avendo letto tutti gli scritti di Ratzinger …), possiamo
immaginare quale sarà la sua posizione … certo non sa che qualcuno ha
proposto l’Intelephant
design |
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15/9/05-IT: |
·
Interessante iniziativa organizzata dall’Istituto Stensen di Firenze: dal 6 ottobre al 14
dicembre 2005 si terrà il NOVEMBRE STENSENIANO, che avrà come tema: Evoluzionismo
e anti-evoluzionismo: un contenzioso non ancora chiuso. L’imponente
maratona (due mesi e il coinvolgimento delle scuole toscane) vedrà la
partecipazione di esperti di buon livello sia dal mondo scientifico che dal
mondo religioso (sembra solo cattolico) e non mancano religiosi dotati di
competenze scientifiche, anche se non molti hanno competenze specifiche
sull’evoluzione e sull’evoluzione umana in particolare, e sono quindi a
conoscenza dei fatti che le opere di ingegno devono poi spiegare. Risulta però poco
oggettivo il riferimento che si legge nelle premesse alle “polemiche suscitate l’anno scorso dall’apparente
esclusione dell’insegnamento della teoria dell’evoluzione biologica
nella nuova riforma della scuola”. Infatti questa frase smentisce
alcune dichiarazioni ufficiali del ministro Moratti: 1) un’esclusione
c’è stata, reale, e il Ministro Moratti
il 16/4/04 ha letto in Parlamento una risposta
scritta in cui confermava e motivava l’esclusione; anche tanti altri
hanno confermato che hanno proprio visto bene la scomparsa dell’evoluzione
confrontando i programmi
vecchi e nuovi, fra cui i 47000 che hanno firmato un appello per il
ritorno dell’evoluzione; che sia scomparsa l’evoluzione l’hanno confermato
perfino persone molto autorevoli nell’ambiente cattolico, come ad esempio N.Cabibbo
(è addirittura il Presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze), L.Corradini
(è il presidente degli insegnanti cattolici dell’UCIIM), F.Facchini sul Foglio del 3/4/04;
tutti hanno manifestato il loro disaccordo contro un’iniziativa che è stata reale,
non un’illusione ottica o un’accusa propagandistica dell’opposizione. 2) c’è
infatti davvero da precisare come la situazione sia ben più grave di quanto
si voglia far credere: l’abolizione riguarda infatti non la teoria
dell’evoluzione biologica ma addirittura l’evoluzione come fatto (e si
può leggere come il ministro Moratti
confermi il 16/4 anche questo, invitando a non fare confusione: “le preoccupazioni manifestate sembrano non tener conto
della circostanza che neanche i vecchi programmi d'insegnamento della scuola
media trattavano specificamente il tema dell'evoluzione, con riguardo alla
teoria darwiniana“. 3) rimane come un dettaglio non
molto importante il fatto che l’esclusione riguardi in realtà non tutta la
scuola ma solo la scuola di base fino alla terza media, l’anno in cui
prima i programmi prevedevano che si parlasse di evoluzione e “addirittura”
dell’evoluzione umana, certo il tema più interessante per gli allievi
(e la strada più utile per capire veramente e facilmente l’evoluzione, dato
che ci riguarda direttamente) ma anche quello verso il quale si manifestano
vivaci allergie e la seria intenzione di mantenerlo nascosto sotto le
tonache, evitando il più possibile che se ne parli in un contesto di verifica
della concordanza dei dati scientifici, che fino a 50 anni fa erano ancora
rari e incerti, con quanto si credeva 200 o 2000 anni fa; tale frenesia
stimola perfino un dubbio atroce: ormai i dati a dimostrazione dei tempi e
delle diverse tappe dell’evoluzione umana e soprattutto delle strette
relazioni con le specie vicine di primati siano ormai tali e tanti che in
diversi contenti culturali e religiosi si cerca di elevare barriere per
evitare che della cosa se ne occupino persone non affidabili e troppo
competenti … Che il problema dell’evoluzione faccia
innervosire la Chiesa Cattolica al di là di quanto prevedibile, lo dice anche
O.Franceschelli, che parla di nervo scoperto, citando gli interventi del papa
e del cardinale in un’intervista
a radio3scienza il 25/07/2005
Che qualcosa di grave sia
accaduto lo capiamo inoltre dalle parole stesse del ministro quando senza
vergognarsene cerca di convincere, sempre nella risposta
al parlamento del 16/4/04, che ai ragazzi del terzo millennio fino alla
terza media si possono raccontare solo ipotesi fantasiose e mitiche (“Le Indicazioni nazionali privilegiano, quindi,
le narrazioni fantastiche, i cosiddetti miti delle origini”), probabilmente riferendosi a quelle presenti
nelle ore di religione, dato che altri cosiddetti
miti delle origini non sono previsti dai programmi. E questa sarebbe una
riforma della scuola? Se crediamo al
ministro Moratti non ci possono quindi essere dubbi che l’eliminazione
dell’evoluzione dai programmi non sia apparente; la dimostrazione più
evidente viene dalle parole del presidente dell’ANISN, che un anno fa ammetteva tristemente che l’evoluzione era stata abolita insieme
al metodo scientifico: “È
l'insegnamento del metodo scientifico ad essere completamente scomparso: se
non c'è la scienza, come potrebbe esserci la teoria di Darwin?"; né ci devono
essere dubbi che a tutt’oggi il problema non sia risolto (come
qualcuno anche recentemente credeva e cercava di far credere); lo si capisce
dalla risposta, sincera e chiarificatrice, del ministro Moratti ad una
domanda fatta pochi giorni fa alla conferenza stampa di inaugurazione
dell’anno scolastico, e che si può leggere sulla Gazzetta
del Mezzogiorno del 6/9 e sull’Avvenire
del 7/9/05: “Sul
reinserimento di Darwin nei programmi di studio [il ministro] spiega infine
che «la commissione incaricata ha completato il suo lavoro e lo ha consegnato
alla competente direzione»”. Questa consegna era avvenuta il 23/2/05,
sette mesi fa, ormai. Insomma il ministro continua
a confermare che la modifica non era apparente ma intenzionale
(tant’è vero che coinvolge a livello più alto anche il metodo scientifico), e
che non hanno ancora accolto (dopo 18 mesi reali dalla modifica … apparente)
i suggerimenti della commissione, consegnati
il 23/2/05, 7 mesi fa. E ormai gli editori si stanno preparando a
stampare i libri scolastici. E si avvicinano le preoccupazioni legate alle
elezioni politiche. Non è chiaro se il fatto che nelle premesse del convegno si
smentisca quanto detto in occasioni diverse dal ministro Moratti sia
intenzionale (o dovuto ad ignoranza sulle dichiarazioni del ministro o ad una
posizione ideologica preconcetta); che le modifiche dei programmi non fossero
apparenti è dimostrato, se ci fosse ancora qualche dubbio, anche dalla
sorpresa e dalla gioia per il regalo imprevisto, che è promana dal sito web
dei creazionisti italiani (Passo
indietro dell'evoluzionismo nella scuola italiana: “… La decisione del ministro italiano di far
fare un passo indietro all'evoluzionismo, in conclusione, pur essendo un
fatto inaspettato, rientra nel quadro di una generale crisi del
darwinismo, che in tutto il mondo è sempre più messo in discussione.“). In quel sito web
nascono, come si vede, alcune frasi e slogan del tutto falsi riferiti al
darwinismo (“in tutto il mondo è sempre più messo in
discussione“) che troviamo poi stranamente ripetuti molto
simili sul quotidiano dei vescovi italiani (e non come frasi dette da
intervistati), come quando si legge in un titolo che “negli
States le teorie di Darwin vengono considerate superate”. Che si riportino in
modo errato fatti supportati anche dalle dichiarazioni del Ministro (in
verità poco conosciute) fanno pensare ad un “progetto intelligente” (quello
sì) in cui si approfitta di un ministro non particolarmente ferrato in
scienze e biologia come arma (o almeno come copertura) nella battaglia di
retroguardia contro l’evoluzione e l’evoluzionismo; una prima volta (convinta
dalle motivazioni che hanno spinto alla mobilitazione organizzata da
scienziati e cittadini sconvolti) si è ribellata senza avvertire nessuno al
ministero, come è dimostrato dal fatto che testimoni oculari raccontino che
proprio nello stesso giorno in cui si è ribellata un funzionario del
ministero infierisse sugli scienziati contestatori, illudendosi che fossero
ormai stati sconfitti. Speriamo che abbia tempo di farlo ancora e riesca a
salvare Darwin, anche se sembra improbabile, dato che, secondo gli esperti, proprio Milano, almeno prima della nascita di … Pikaia,
sarebbe stata la culla dell’antidarwinismo …. In un precedente
(2001) tentativo di censura dei libri scolastici
il ministro aveva assistito in silenzio, lasciando che i suoi sottosegretari
e il viceministro gestissero l’operazione per far contento qualcuno di AN;
per fortuna il progetto (in quel caso non molto intelligente, dato che sono stati
scoperti in tempo) fu bloccato da Giovanardi, Follini e Buttiglione, con un
giudizio, non certo lusinghiero, sull’operato della Commissione Cultura
guidata da Adornato: (“queste cose le
facevano Stalin e Hitler”). Ritornando al titolo
(Evoluzionismo
e anti-evoluzionismo), stupisce il
fatto che non evidenzi che
contro la teoria dell’evoluzione si stiano muovendo molti movimenti
antievoluzionisti davvero molto diversi sia per impostazioni che per
obiettivi; ce ne sono anche alcuni nati da poco e su basi fragili se non
strumentali, che raccolgono sostegno ed apprezzamento al di là del loro
valore, della loro forza e addirittura del contesto religioso in cui nascono;
anche lasciando perdere le ipotesi nate quest’anno, come quella (di grande
successo a causa delle basi scientifiche e della verificabilità del tutto
comparabili con l’ipotesi ben più famose che credono sia un gran merito non riuscire
a dimostrare che sono false…) secondo cui il mondo sarebbe stato creato dal FSM, si deve
ammettere che l’Intelligent Design è molto giovane, dato che è nato e si è
irrobustito (così almeno dicono loro, ma si sa, “è facile criticare” se non
si hanno, come loro, proposte da dimostrare e difendere) solo negli ultimi 15
anni, distinguendosi dai precedente creazionismi. Prima c’erano stati
infatti il “Creazionismo scientifico” e ancora prima quello il
semplice creazionismo “biblico”. Solo rimanendo nel Nord America
troviamo quindi negli ultimi anni ben 3 movimenti antidarwiniani che hanno
profondissime differenze nelle opinioni sui tempi della storia della vita e
sulla identificabilità o meno dell’entità intelligente; nessun movimento
ideologico serio sopporterebbe queste sbandate e questi cambiamenti repentini
nei presupposti e negli obiettivi in pochi anni; in altri continenti c’è poi
l’antievoluzionismo che caratterizza fortemente il mondo islamico e ne frena
lo sviluppo culturale, mentre in Europa si incontrano blandi (finora)
movimenti antievoluzionisti sia protestanti che cattolici, i secondi diffusi
soprattutto nelle regioni meridionali e che di solito contestano soprattutto
la teoria dell’evoluzione, ammettendo l’evoluzione come fatto, magari senza
capirla, ma sapendo che la Chiesa Cattolica,bontà sua, l’ha approvata. Il titolo del
convegno avrebbe quindi dovuto più correttamente essere “Evoluzionismo e
antievoluzionismi”. Questa modifica sarebbe tra l’altro assolutamente
indispensabile per sfumare almeno un po’ la posizione della Chiesa Cattolica;
immagino che alcuni degli oratori si troverebbero in estremo imbarazzo se
qualcuno pensasse di considerare che sono presenti come rappresentanti
dell’antievoluzionismo. Basti pensare a Facchini, a Coyne o a Galleni che
nell’evoluzione, è noto, ci credono e li si dovrebbe almeno torturare un po’
per convincerli ad abiurare. [Forse per distinguerli, si potrebbero
chiamare “teoevoluzionisti” quelli che oltre all’evoluzione come fatto
credono “anche” nella teoria dell’evoluzione darwiniana ….?] Anche
questo dimostra chiaramente come sia veramente ampio il panorama degli antievoluzionisti,
per cui è davvero una caricatura della realtà immaginare come eterogeneo il
fronte evoluzionista ed omogeneo quello antievoluzionista … Se proprio si vuol criticare ….
anche il sottotitolo in realtà è un po’ strano. Sono anni che le persone
che più hanno ragionato sull’evoluzione ripetono che in questo campo scienza
e fede si occupano di aspetti diversi: la scienza e la ragione (di
solito vanno a braccetto) si occupano di quelli “materiali”, dove si può
quindi sperare di avere dimostrazioni sperimentali, mentre la fede (non
sempre associata né associabile alla ragione) si preoccuperebbe degli aspetti
immateriali (l’anima ad esempio, ma anche i miracoli, l’inferno e il
paradiso) che la scienza non può e non deve affrontare. Se le cose stanno
così, il sottotitolo “Un contenzioso non ancora chiuso” sembra
voler illudere la gente che si possa o si debba presto trovare un accordo, e
magari la soluzione è nel campo della fede. Il termine giuridico utilizzato
(contenzioso) è inoltre preoccupante, dato che ci fa ricordare che il
contenzioso fra la Chiesa e Galileo si è chiuso quasi quattrocento anni dopo,
il tempo quasi biblico che ha impiegato la Chiesa solo per capire che aveva
competenze per occuparsi di anime ma non di come girano i pianeti; sembra
comunque che la lezione non sia ancora stata capita: al convegno ci saranno
teologi che, basandosi su una paginetta, pure non sempre coerente al suo
interno, racconteranno ancora una volta ai presenti (senza nuovi fatti
oggettivi ma certo con sempre nuove parole umane in più) – come avviene da
secoli nell’ora di religione o all’oratorio - come ha avuto origine
l’universo e la specie umana! Di nuovo ci saranno sempre e solo nuove
riflessioni, banali o profonde che siano, ma nessun fatto. Senza scienza e
senza ricerca non ci possono essere novità né miglioramenti. Per Darwin sono passati “solo”
150 anni e ancora non si crede che abbia avuto, insieme a tanti altri suoi
contemporanei, idee geniali che spiegano ad esempio come sia possibile che
una scimmia si sia trasformata col tempo in un uomo. Darwin ha trovato la
risposta alla domanda che da secoli, e soprattutto da quando si è dimostrato
che non esisteva la generazione spontanea da materiale organico in
putrefazione, si faceva qualsiasi persona intelligente: se da un gatto nasce
un gatto, da un topo un altro topo, da un uomo un altro uomo, come è
possibile che ci siano oggi in giro tanti animali di milioni di specie
diverse? La risposta oggi più seria a
questa domanda è la teoria dell’evoluzione. La Chiesa Cattolica riconosce
oggi e da tempo che la domanda è corretta, ma la risposta che propone è
diversa; e non verificabile. Un documento
ufficiale del 2004, firmato da Ratzinger, conferma infatti (al punto 63)
che la Chiesa oggi, accettando che la generazione spontanea non esista e che
non ci siano eventi miracolosi, crede che ci sia un flusso vitale continuo e
ininterrotto durato 3.5 miliardi di anni che unisce i primi organismi viventi
con tutti gli altri successivi e ovviamente anche con l’uomo: “Poiché è stato
dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra sono geneticamente
connessi tra loro, è praticamente certo che essi discendono tutti da questo
primo organismo. I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze
fisiche e biologiche inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria
dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita
sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi
e ai meccanismi dell’evoluzione”. Curioso pensare che anche la scienza un tempo
(alla fine del ‘700, due secoli fa) era a questo punto; alla Chiesa manca
quindi ancora solo un “piccolo sforzo creativo” …. Per fare più in fretta
potrebbe accettare, ammettendo una sua lentezza nel ragionare sugli aspetti
materiali della vita su questo mondo, oltre al fatto che “che tutti gli organismi viventi della Terra sono
geneticamente connessi tra loro” anche qualche altra scoperta
scientifica altrettanto chiara ed evidente come quella già accettata. Si potrebbe risolvere rapidamente il problema
provvedendo alla beatificazione di Darwin; altrimenti il convegno di Firenze
organizzato dai gesuiti può essere un’ottima occasione per cominciare a
proporre qualche ipotesi “theologically correct “ (e magari anche
verificabile) di teoria dell’evoluzione che sia migliore di quella attuale.
Non basta accontentarsi di dire, come fanno i profeti dell’Intelligent
Design, che tutto è molto, molto, ma molto complicato. Per fortuna non tutti
si accontentano di questa risposta … saremmo ancora nel Paleolitico … Si potrebbe ragionare a lungo
infine sull’utilità di un convegno che sembrerebbe impostato come
occasione di incontro e di confronto, con una possibilità di dialogo
costruttivo piuttosto limitata, fra competenze così diverse, e interessi
culturali diversi a tal punto che (si spera) non vi può essere contenzioso.
Non è detto che sia questa l’impostazione del convegno, ma la lettera del card.
Schönborn lo farebbe temere. La lunga esperienza USA di
incontri e dibattiti fra evoluzionisti e antievoluzionisti può essere
istruttiva: si è dimostrata infatti col tempo del tutto negativa per gli
evoluzionisti: dopo un po’ hanno capito che venivano sempre a trovarsi nella
situazione di doversi difendere dalle mille domande sui diecimila problemi e
dubbi della scienza quando viene applicata a un problema enorme come
l’evoluzione, che ha una scala dei tempi umiliante per qualsiasi essere
vivente. In questa situazione anche i
fatti noti e dimostrabili scompaiono o si dimostrano insufficienti, anche
perché non sempre convincenti in caso di limitati livelli di istruzione. E questo senza poter fare
domande perché di fronte avevano portatori di verità non dimostrabili o di
semplici critiche. Dopo anni di dibattiti negli USA
nessun evoluzionista vi partecipa volentieri, dato che sono anche un modo per
dare patenti di scientificità perfino non a scienziati ma a bravissimi
avvocati dalla dialettica eccezionale, ben pagati su fondi per la pubblicità
di cui gli scienziati non dispongono (non si capisce poi perché il problema –
e gli oneri relativi - debba riguardare solo quelli che si occupano di
evoluzione e non anche quelli che la utilizzano…). Un bravo scienziato italiano che
si occupa di evoluzione, ormai emigrato negli USA (Massimo Pigliucci), spiega
nel suo sito web perché, dopo un’iniziale esaltazione per un modo di
diffondere e difendere la scienza che in Italia non aveva mai incontrato,
adesso evita
di fornire un sostegno a chi proprio non lo merita, lasciandosi mettere in
situazioni che, come ha verificato per anni, sono senza speranza di successo “It is relatively easy to throw hundreds of apparently
damning questions to a scientist in the span of a few minutes; it is very
difficult for a scientist to seriously address even a few of those or, more
importantly, to explain to the public how science really works”. La situazione in Italia è ancora
più a rischio, nel caso ci si confrontasse spesso su questi problemi in
ambiente non neutrale (come in questo caso) e magari con secondi fini; anche
se i rari sondaggi
indicano attualmente una evidente prevalenza (65%) di persone che crede
nell’evoluzione (o nella teoria dell’evoluzione?), il fatto che la formazione
scientifica su questo problema (anche prima dell’attuale azzeramento
dell’evoluzione e contemporaneo incremento del creazionismo nelle scuole) si
sia sempre mantenuta sui livelli minimi, insufficienti per fornire una
capacità di valutazione autonoma in caso si sviluppasse una contrapposizione,
si creerebbe una situazione favorevole al ritorno all’utilizzazione delle
semplici nozioni apprese praticamente da tutti gli italiani o all’asilo o
alle elementari o all’oratorio o nell’ora di religione. E si rischierebbe di virare
verso percentuali polacche … |
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16/9/05-IT: |
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La riforma delle superiori viene bloccata
e rinviata. Che ne sarà dell’ALLEGATO
F che il ministro aveva imbarcato (nell’art.26)
sulla riforma delle superiori, ora arenatasi (o è stata affondata?)? Avrebbe dovuto ripristinare l’evoluzione e perfino Darwin (inteso
come darwinismo e teoria dell’evoluzione, oltre che come geologo...) in terza
media! L’allegato naufragato andrà alla deriva o verrà issato su una legge
più urgente e più necessaria? O si farà una banale circolare ministeriale?
L’hanno già fatta? Verrà inserito nella Finanziaria? Si riuscirà a
provvedere in qualche modo prima che gli editori approntino i libri di scuola
per il prossimo anno? In realtà sembra che FI intenda, imbrogliando le regioni che
avevano preso accordi diversi con i ministri Moratti e La Loggia, far
approvare la legge bloccata entro la scadenza per la delega, il 17 orttobre |
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16/9/05-IT: |
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Domani
a Modena per il Festival della
Filosofia si potrà ascoltare il teologo luterano Moltmann,
che, secondo un articolo comparso oggi sul Foglio (Moltmann,
il teologo luterano che considera noioso l’ateismo) non sa cosa sia
peggio, fra creazionismo e darwinismo: “Il
creazionismo non è un’idea scientifica, ma un tentativo di ridimensionare le
teorie scientifiche dell’evoluzione. Io sono contrario. D’altra parte la
stessa teoria di Darwin è un’ipotesi scientifica, confutabile o dimostrabile
per via scientifica. Esistono teorie dell’evoluzione migliori di quella di
Darwin, e il darwinismo in fondo è un’ideologia legata allo sviluppo del
capitalismo, funzionale al razzismo e al colonialismo. Ora noi dobbiamo
combattere contro l’ideologizzazione di un’ipotesi scientifica, ma non col
creazionismo o altre teorie religiose, che sono, secondo me, completamente
false. ·
Articolo su Science
sul processo che si aprirà ad Harrisburg: ID Goes on
Trial This Month in Pennsylvania School Case. Dall’articolo si intuisce che il Discovery
Institute, motore dell’ID, sia preoccupato che il distretto scolastico sia
condannato non per aver insegnato l’ID, ma solo per aver fatto un minuto di
pubblicità all’ID nell’ora di scienze. Una sconfitta non invoglierebbe
nessuno a provare a introdurre l’ID come argomento di lezione. Il DI non
approva quindi come il problema è stato affrontato dalle autorità scolastiche
della contea di Dover. ·
Articolo su Galileo (“Riforma atto II”)
con intervista ad un’esponente del
CIDI che correttamente riferisce che Darwin è in qualche modo rionato nei
programmi delle medie: "Darwin
è stato alla fine riammesso nei programmi di scienze delle medie. Ma la
vicenda ha messo in luce l'impianto ideologico dei curatori della riforma. La
tesi filosofica di fondo è quella di un personalismo cristiano, un po'
vecchia maniera, con la persona umana fatta a immagine e somiglianza di Dio.
Riesce difficile quindi, con queste premesse, affrontare i vari saperi e
quello scientifico in particolare in modo laico.” |
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17/9/05-USA: |
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Anche negli Stati Uniti i premi Nobel (ben 38
invece dei nostri 2) cercano di far ragionare gli americani sull’evoluzione, avvertendoli
che la ricreazione è finita; rivolgendosi in particolare con una lettera
al Board of Education del Kansas (nel cui
sito web si trovano i verbali delle audizioni a cui hanno partecipato solo
gli esponenti dell’ID); invitano a essere seri, a rendersi conto che
l’Intelligent Design è una scatola vuota e a non ostacolare l’insegnamento
della teoria dell’evoluzione. Speriamo che negli USA i Nobel vengano
ascoltati più che in Italia, dove ancora nulla si è fatto dopo 7 mesi dal
loro invito a riportare al secolo attuale programmi scolastici che per
motivi politici e/o religiosi sono stati in parte adeguati … alle scienze
naturali del 1700. |
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17/9/05-USA: |
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Da Pikaia una
pagina con molte vignette umoristiche tratte dal sito web http://darwin.bc.asu.edu/. Si sono
dimenticati di linkare una vignetta
molto bella che “distrugge” una delle domande banali più stupide
sull’evoluzione: “Se c’è ‘evoluzione perché ci sono ancora le scimmie?”.
Bella anche la vignetta che spiega perché e quando … le balene hanno dovuto
imparare a nuotare … |
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18-9-05-IT: |
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L’Avvenire meritoriamente (forse unico
quotidiano italiano che riporta la notizia) cita
l’intervento dei 38 Nobel in difesa dell’evoluzione e contro le decisioni del
Kansas Board of Education di permettere l’insegnamento dell’Intelligent
Design: “La proposta, al vaglio del Board of
Education dello stato del Kansas, prevede che gli studenti siano più esposti
che in passato a critiche della teoria dell'evoluzione anche se
nell'introduzione dei nuovi standard non viene avallato il "disegno
intelligente", una forma annacquata di creazionismo”. Un lettore
non capisce che cosa si voglia insegnare nel Kansas al posto
dell’evoluzionismo darwiniano. C’è poi
sull’Avvenire anche un’intervista a un non biologo, ad un astrofisico (Ma
è possibile capire l'infinito?) che viene sottoposto soprattutto a
domande sulla biologia e sull’evoluzione. Dopo aver creato inizialmente nel
lettore il dubbio su che cosa succeda se volesse un giorno lanciare una palla
…oltre i confini dell’universo, si conclude con il dubbio che Darwin (per
fortuna l’astrofisico “suppone” che Darwin abbia ragione) non abbia
considerato la possibilità che … sia arrivato del materiale genetico da
Marte. E’ un peccato che non si faccia capire al lettore che Darwin non ci
disse niente su come è iniziata la vita, ma ha proposto un meccanismo che
spiega come la vita evolva e si diversifichi. L’origine e l’evoluzione della
vita sono due problemi del tutto diversi, per uno solo dei quali la scienza
ha oggi una soluzione dimostrabile ed utilizzabile, anche se perfettibile. |
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19/9/05-IT: |
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Un’occasione quasi unica per gli antievoluzionisti
e/o gli antidarwiniani italiani: oggi senza fatica e per pochi euro si può
acquistare nell’edicola sotto casa il 4’ volume dell’enciclopedia
scientifica allegata a Repubblica: Il titolo del volume di oggi è “Le
basi della vita“ e quasi 200 pagine sono dedicate solo
all’evoluzione. Posso capire che sia un po’ troppo rispetto alla
paginetta del libro della Genesi (che non si deve nemmeno leggere fino in
fondo). E’ però probabilmente il minimo per capire qualcosa del problema e
per non fare sicuramente cattive figure se si incontra un evoluzionista magari
darwiniano, che avrà certamente molti dubbi sui problemi difficili ma potrà
fare anche lui molte domande difficili sugli argomenti facili. Dopo che
un antievoluzionista avrà letto le 200 pagine sull’evoluzione potrà poi
affrontare anche i 6 volumi successivi, tutti dedicati alla biologia. 7
volumi di biologia!! La paginetta della genesi è stata scritta anni fa e ..
lo studio della biologia non si è rimasto fermo ad allora … |
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19/9/05-IL : |
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Ancora un astrofisico che scrive sull’evoluzione,
ma … non ci si deve preoccupare, dato che l’articolo (The
absurdity of intelligent design) è comparso non sul quotidiano della
CEI ma sul quotidiano israeliano Ha’aretz; per far capire appunto
l’assurdità dell’ID E.Leibowitz racconta … la bella e istruttiva parabola del
bancario ladro: … indagato dalla polizia per una lussuosa villa che si è
fatto costruire da poco, il bancario racconta che il denaro per costruire la
villa l’aveva trovato seguendo le istruzioni ricevute dal profeta Elia, che
gli era apparso in sogno; all’insistenza della polizia, che non si accontenta
certo del fantasioso racconto ma vuole delle prove, il bancario chiede
stupito “ma la villa non è una prova sufficiente?”: Purtroppo è difficile difendersi da truffe congegnate in questo modo;
purtroppo non si perdono solo dei soldi ma parte della propria cultura e delle
proprie idee. |
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20/9/05-UK: |
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Definizione di evoluzione in solo 600 parole. Forse
è il modo per riuscire a inserire il concetto in un numero sempre maggiore di
cervelli. L’impresa è riuscita a Richard Dawkins che pubblica il
risultato su New
Scientist. Il testo completo si trova però solo in un blog
dove viene anche commentato, non sempre favorevolmente. Bisognerà tradurlo in
italiano. Questa è una delle definizioni per The
world's 10 biggest ideas |
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20/9/05-USA: |
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Sempre oggi e sempre riguardo all’evoluzione negli
USA, si racconta (Challenged
by Creationists, Museums Answer Back) cosa succede di nuovo nei musei di
Storia Naturale USA, da un po’ di tempo obiettivo di visite guidate organizzate
da gruppi creazionisti per spiegare le cose a modo loro; non sempre lasciano
in pace le guide “evoluzioniste” che quindi oggi possono seguire speciali
addestramenti per affrontare (se proprio non riescono ad evitarli) i branchi
di creazionisti più o meno organizzati che frequentano i musei …. “Dr. Durkee also said she found
the session helpful. "When you are in a museum, you can't antagonize
people," she said. "Your job is to help them, to explain your point
of view, but respect theirs”. Di questo argomento si occuperà
anche il Foglio il 22/9: “Adesso
in America evoluzionisti e creazionisti si sfidano a colpi di Museo”;
dove si parla però anche dei nuovi musei creazionisti che mostrano uomini e
dinosauri che pascolano insieme (si sa che non ci sono pericoli da animali
vegetariani… se ci si sposta in tempo) o pascolano nello stesso periodo ma
in luoghi diversi . ·
Sul Foglio articolo di Sermonti: “Chi
critica Darwin non è un bigotto, a differenza di certi darwinisti |
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20/9/05: |
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A Radio3Scienza
P.Greco discute sul tema della Natura Umana, sulla base degli articoli
comparsi sull’ultimo numero di Micromega. Fra gli ospiti e gli
intervistati di oggi: Giulio Barsanti, docente di Storia del pensiero
scientifico all'università di Firenze, che presenta il suo libro "Una
lunga pazienza cieca. Storia dell'evoluzionismo" (Einaudi 2005), Paolo
Flores D'Arcais, direttore di Micromega, Telmo Pievani, docente di
filosofia della scienza all'università di Milano Bicocca, Vittorio
Cotronei, responsabile medicina e biotecnologia dell`Agenzia spaziale
italiana, Luca Revelli, chirurgo endocrinologo e ricercatore
dell`Università Cattolica di Roma. Ciccare qui
per risentire la puntata |
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20/9/05-IT: |
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La Fondazione
Balzan il 6/9/05 ha assegnato i premi Balzan 2005.
I ricchi Premi Balzan 2005 verranno consegnati durante la cerimonia che si
terrà il prossimo 11 novembre al Palazzo Federale di Berna. I vincitori
dei Premi Balzan sono selezionati dal Comitato Generale Premi presieduto
dall’Ambasciatore Sergio Romano e composto da 20 membri provenienti delle più
prestigiose istituzioni culturali europee. Il Comitato sceglie tra i
candidati proposti da università, accademie e altre istituzioni culturali e
scientifiche di tutto il mondo, appositamente interpellate dalla fondazione. Nel 2005
era previsto un premio di 650.000 euro per la Biologia delle popolazioni.
E’ andato a Peter e Rosemary Grant (UK/USA, Princeton University, New
Jersey) “Peter e
Rosemary Grant si sono distinti per i loro importanti studi a lungo termine
grazie ai quali hanno dimostrato l’evoluzione in atto dei fringuelli delle
Galápagos. Hanno
mostrato quanti rapidi mutamenti avvengono nella dimensione del corpo e del
becco in risposta alla mutata disponibilità di cibo e alla selezione
naturale. Essi hanno inoltre chiarito il meccanismo tramite il quale nascono
nuove specie e come la diversità genetica viene mantenuta nelle popolazioni
naturali. L’opera dei coniugi Grant ha avuto una basilare influenza sui campi
della biologia delle popolazioni, dell’evoluzione e dell’ecologia. La loro
ricerca è generalmente considerata il più significativo studio sperimentale del
mutamento evoluzionistico che sia stato realizzato negli ultimi trenta anni”.
La notizia
riportata solo oggi nel quotidiano di Princeton. ·
Sempre nello stesso quotidiano una notizia che fa riflettere: Holt
criticizes Bush on science. Si racconta di
un congressista repubblicano, R.Holt, ex fisico a Princeton, che interviene a
un meeting dell’American Chemical Society. Holt “said there was a "growing crisis" in the country's
understanding and appreciation of science, characterizing the lack of
appreciation for research as "disturbing.". He said he was
"appalled" by President Bush's recent endorsement of the teaching
of the theory of intelligent design — which posits that the existence of
a higher being, rather than natural selection, is responsible for biological
diversity — in public schools alongside the Darwinian theory of evolution.Public
school science classes are not the place to be teaching things that cannot be
tested empirically and verifiably," he said. Holt said
the country is based on research and development, adding that when the
"tenets of critical thinking ... are weakened in our classrooms, we
weaken our nation." |
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21/9/05-USA: |
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Di fronte all’attacco
all’insegnamento della teoria dell’evoluzione negli USA anche L’American Astronomical Society prende posizione
sull’Intelligent Design, intelligentemente e spiritosamente definita come
una ipotesi … content-free (priva di contenuti…). |
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22/9/05-USA: |
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Su Live Science Human Biology uno speciale “about
the theory of evolution and a competing idea called intelligent design.”. Il primo articolo è ”
Intelligent Design: An Ambiguous Assault on Evolution |
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23/9/05-IT: |
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Buone
notizie da Venezia: magari sarebbe stato meglio
nel 2009, bicentenario della pubblicazione del libro di Lamarck e della
nascita di Darwin e 150 anni dalla pubblicazione del principale libro di
Darwin, ma in fondo prima si fa meglio è …. “Giornata
conclusiva della Prima Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza di
Venezia affidata alla presentazione ufficiale della Carta di Venezia e alle
anticipazioni sulla Seconda Conferenza Mondiale prevista per il settembre
2006, il cui tema centrale sarà l'evoluzione. temi, che saranno al centro
della Seconda Conferenza Mondiale sul Futuro della Scienza 2006,
riguarderanno l'universo dal Big Bang ad oggi, l'evoluzione biologica, l'evoluzione
e il pensiero etico |
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24/9/05-USA: |
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Sul Foglio ci si prepara a seguire il
processo di Harrisburg: Oggi nell’inserto 2 una pagina su
Teilhard de Chardin. |
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25/9/05-IT: |
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Sulla Padania
di oggi si accenna, in riferimento alla chiusura della scuola islamica a
Milano, alla preoccupazione dei genitori per l’insegnamento … di Darwin nelle
scuole italiane: “Fra l’altro rifiutano di
mandare i loro figli nelle nostre scuole per paura che i piccoli apprendano
con la lingua italiana anche «pericolose ideologie» che potrebbero mettere in
dubbio i dogmi dell’Islam (es. le teorie di Darwin)” |
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26/9/05-USA: |
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80 anni dopo lo Scopes
Monkey Trial (qui i
verbali), in un tribunale USA (ad Harrisburg in Pennsylvania) si discute
la teoria dell’evoluzione, su richiesta di un genitore sconvolto dal fatto
che a scuola di suo figlio, nel Dover Area School
District, abbiano inserito uno spot pubblicitario dell’Intelligent Design
(quattro
paragrafi da leggere in classe) come introduzione all’evoluzionismo. Dal Washington Post: Evolution Debate Heads to Pa. Court.
Come si legge, negli USA, a differenza che in Italia, nessuno si sognerebbe
di togliere l’insegnamento dell’evoluzionismo. Perché si è voluto fare di
peggio in Italia?! Quando qualche giornalista scrive che in Italia si imita
quel che avviene negli USA o è in malafede o ha scopiazzato da qualcuno in
malafede. Basta leggere cosa avviene realmente negli USA (da The
Independent, UK): Last October, the small, rural
school district of Dover became the first public school district in the US to
include intelligent design in its biology curriculum. A four-paragraph statement read to students tells them
that evolutionary theory "is not a fact" and
"intelligent design is an explanation of the origin of life that differs
from Darwin's view." The school district ordered
science teachers to point out in a brief statement before biology classes
begin that unexplained gaps exist in evolution theory. The statement then refers
students to the pro-intelligent design textbook Of Pandas and People, which
is available in high-school libraries. Come si vede negli USA qualcuno critica la teoria che
spiega l’evoluzione, ma nessuno pensa proprio di toglierla dai programmi
scolastici, e ci si limita ad avvertire gli studenti che la teoria ha alcuni
punti ancora da chiarire meglio; nessuno farebbe invece la follia di togliere
dai programmi lo studio dell’evoluzione; in Italia invece il governo, oltre a
volere che si continui a non parlare della teoria dell’evoluzione, oltre ad
eliminare il metodo scientifico dai programmi delle elementari, ha eliminato
lo studio dei fatti dell’evoluzione dai programmi scolastici fino alle
medie comprese. Info sul processo si trovano nel sito web dell’ACLU che
appoggia i ricorrenti, il
signor Kitzmiller e altri 10 genitori, e nel sito del NCSE (National Center for Scientific Education,
diretto dall’antropologa Eugene Scott) Articolo su La
Repubblica (Gli
anti-Darwin arrivano in tribunale in gioco il futuro dall’insegnamento), sul Gazzettino (Darwin
contro Creazione: processo in Pennsylvania), oltre che sul Giorno, sulla
Nazione e sul Resto del Carlino. Nessun articolo ricorda che il governo
italiano ha intenzionalmente eliminato l’insegnamento dell’evoluzione alle
medie. |
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27/9/05-USA: |
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Si possono leggere sul Foglio di oggi
(registrandosi gratuitamente) le prime informazioni sul processo di
Harrisburg: pagina 1 (La
legge di Darwin non è uguale per tutti) e pagina II
(I cinque anni di dibattito pubblico fra evoluzionisti, creazionisti e
designer intelligente) . Il processo dovrebbe concludersi ai primi di dicembre
e sono previsti come testimoni sia esperti del mondo scientifico che esperti
di ID. Come si racconta su New
Scientist (Lawyers fire opening shots in
Intelligent Design case)
già oggi è intervenuto il “first expert witness,
biologist Kenneth Miller of Brown University, Rhode Island. He criticised the
content of a book “Of Pandas and People”, which promotes ID and was
recommended by the Dover School Board for students”. Nessun
giornale racconta che K.Miller è l’evoluzionista cattolico da anni contro
l’ID che, spiazzato dall’intervento
pro-ID del Card. Schonborn, il 6/9/05 ha scritto insieme ad alcuni
colleghi una lettera
al papa in persona per saper se davvero ci sono novità … comunque
il New York Times (Evolution
Lawsuit Opens in Pennsylvania) sottolinea che K.Miller ha dichiarato che “To my knowledge, every single scientific society that
has taken a position on this issue has taken a position against intelligent
design and in favor of evolution!”. Un
articolo anche sull’Avvenire: America:
in tribunale Darwin e il «disegno intelligente». Poco
intelligente purtroppo il sottotitolo (dice il contrario di quanto si legge
più sotto!) e sbagliata la spiegazione: “La
teoria del disegno intelligente ritiene che gli esseri viventi superiori, fra
cui l'uomo, sono troppo complessi e sofisticati per essere il frutto di un
processo casuale di selezione naturale. Ma la teoria si limita ad accennare
all'esistenza di un "piano" prestabilito nell'evoluzione umana,
senza mai nominare Dio.” . Nemmeno qui, dove sarebbe importante, si
racconta che uno scienziato cattolico è testimone a favore dei genitori che
non vogliono che a scuola si faccia pubblicità all’ID. Articolo sull’Unità:
‘Bibbia contro Darwin, si apre il processo a una scuola USA’ |
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28/9/05-USA: |
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Articolo sul Foglio, che davvero mantiene
l’impegno ad una copertura estesa del processo (Sfilano i testi per stabilire se
il disegno intelligente sia religione o scienza), sul Secolo XIX (Il
caso Stati Uniti, creazionisti e darwinisti vanno allo scontro in
tribunale) e su Repubblica (La
legge di Darwin in tribunale) Sull'Avvenire
invece un'intervista a un filosofo della biologia, Michael
Ruse:Fede e
darwinismo, l’accordo è possibile?. Spero che da oggi i lettori
dell’Avvenire abbiano chiari i limiti ma anche le possibilità della biologia,
che non può dire nulla sull’anima e sui fini, se mai esistono, ma
sull’evoluzione e i suoi meccanismi certamente si’ e senza voler fare
“filosofia”; interessante il punto in cui M.Ruse distrugge l’ID: “«Non penso che vi siano prove positive per il
disegno intelligente, in quanto è un argomento in negativo, basato
sull'ignoranza (l'impossibilità di spiegare certi fatti): "Non
sappiamo rispondere ai problemi X, Y e Z, per cui devono essere intervenuti
dei miracoli". Ma non è questo il modo di fare scienza”. Bisogna
ricordare che il problema al centro del processo non è il fatto che a scuola
si parli per ore di creazionismo (come prevedono in Italia i programmi di
religione) ma che le lezioni sull’evoluzione siano precedute da un minuto in
cui l’insegnante fa notare come la teoria dell’evoluzione non sia una
“verità” ma una teoria e consiglia di leggere un testo sull’ID (disponibile
in biblioteca, forse in copia unica) che insinua dubbi sull’evoluzione. L’interesse
per il processo negli USA è molto ampio, tanto è vero che Google propone più
di 700 pagine
web che lo citano. |
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29/9/05-IT: |
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Sull’Avvenire molti articoli sul dibattito
in corso sull’evoluzionismo, soprattutto in relazione con il processo di
Harrisburg; strano che proprio un giornale cattolico trascuri (mentre sul
Foglio se ne è parlato) il fatto che uno degli scienziati che difende
l’evoluzione sia un cattolico (K.Miller) che fra l’altro ha ufficialmente scritto
al papa per sapere se, dopo la lettera del card.
Schönborn sul NYT, è cambiato recentemente qualcosa riguardo
al giudizio negativo sull’ID. Gli farebbe piacere saperlo, dato che sono 15
anni che contrasta l’ID come scienziato ma anche come cattolico… e sta
continuando a farlo in questo processo; nel commentarlo invece l’Avvenire, ma
forse Miller non lo sa, sembra orientato in modo favorevole all’ID. Sembra
quindi improbabile che dal papa possa venire una risposta che lo
soddisferebbe. Gli articoli sono i seguenti: «Ma la
teoria della selezione della specie non può spiegare quel battito di ciglia»,
Fede e
ragione a Firenze per due mesi, dove si parla dell’iniziativa
dei gesuiti dell’istituto Stensen di Firenze e Darwin
nella trappola per topi, in cui si intervista uno dei promotori dell’ID,
M.Behe; il quotidiano sceglie infatti di non intervistare il cattolico Miller
che ha appena parlato al processo e intervista invece il cattolico Behe, che
interverrà al processo solo fra un mese, quando inizieranno a sentire i
testimoni della difesa; per fortuna il cattolico Behe concorda con Ratzinger
e con il card.
Schönborn che “Vi è un'enorme mole di
prove paleontologiche a favore dell'idea di una discendenza comune: tutti gli
organismi discendono da un unico antenato.” Riguardo a “prove” che
dimostrino che l’ID potrebbe essere un’alternativa all’evoluzionismo
“classico”, anche questa volta nulla da segnalare; però il giornalista si
lascia sfuggire la disponibilità di Behe a fornire queste prove, non
incalzandolo dopo che Behe gli dice che “abbiamo
prove che Dio non ha scelto di lasciar evolvere il mondo dagli amminoacidi
all'uomo”; un’altra occasione sprecata per fornire qualcosa di diverso
dalle critiche non dimostrabili, che già la scienza sa come utilizzare. Molto
chiara la “mala fede” (nella scienza…) del giornalista, che nella domanda “Spesso si accusano i cristiani di essere ostili alla
scienza moderna, che nega Dio” inserisce evidentemente (o
sarà un errore del linotipista?) anche la risposta. Non è chiaro se invece i
cristiani apprezzavano la scienza antica
(Galileo?) Il giornalista non contesta inoltre la definizione di “teoria” che
Behe attribuisce all’ID; al riguardo non abbiamo infatti finora nemmeno
ipotesi; al massimo si tratta di idee in libertà, dato che di questo progetto
non si hanno nemmeno delle bozze o degli schizzi. Buona
per gli esperti della Moratti la risposta in cui Behe dice che a scuola
bisogna innanzitutto insegnare la teoria prevalente (il darwinismo); se lo
dice anche Behe … proprio non si capisce in quale cultura o in quale secolo
il ministro abbia trovato chi le ha consigliato di eliminare l’insegnamento
addirittura dell’evoluzione. |
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29/9/05-IT: |
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Oggi si parla ancora del processo di Harrisburg:
sul Corriere della Sera numerosi articoli: “In
principio fu il Verbo o il DNA?” di J.Watson (“Se
aumenta la conoscenza, l’oscurità intellettuale che ci circonda viene
illuminata e impariamo di più della bellezza e della meraviglia del mondo
naturale.”. “L’evoluzione è un dato di fatto, messa in discussione soltanto
da chi sceglie di negare l’evidenza, accantona il buonsenso e crede invece
che alla conoscenza e alla saggezza immutabili si arrivi soltanto con la
Rivelazione”.), “Da
anni ormai la polemica che oppone i creazionisti ...”, The Wall Street
Journal (“At Issue in Trial: Is 'Intelligent Design' Really
Creationism?”, che sottolinea il ruolo centrale del libro – “Of Pandas and
people” - che la scuola consigliava agli studenti), Liberation (“Evolution contre
création en procès aux Etats-Unis”), Daily Telegraph (Creationism
v evolution, che racconta della deposizione di K.Miller, l’evoluzionista
cattolico), New York Times (Evolution
Lawsuit Opens in Pennsylvania), Times on Line (Parents
take stand on Darwin versus God in school). Anche sul Foglio,
ovviamente (a pag.2), si parla del processo, intervistando l’avvocato della
difesa (“Parla
Richard Thompson, l’avvocato –mastino del ‘disegno intelligente’”)
Su Toscana Oggi On line intervista a L.Galleni (“Figli
di Dio o eredi delle scimmie? Dibattito sull'evoluzionismo”; uno dei peggiori titoli incontrati, ma anche
le domande fatte lasciano perplessi, anche se favoriscono una reazione più
vivace di Galleni) sulla serie di iniziative su e contro l’evoluzionismo organizzate
dai gesuiti dell’istituto
Stensen in Toscana. Semplice ma drastica la risposta di Galleni
sull’utilità della Genesi per studiare le origini: “Il problema delle origini della vita, della specie e
dell’uomo è, ormai, di competenza della scienza” ; Galleni deve però adesso farlo capire anche ai
teologi e soprattutto al papa che dissente … Il problema è certamente serio,
dato che non ci sono purtroppo altre strade che non siano un intervento
dall’alto per spiegarlo ai teologi (ma anche agli esperti del ministro
Moratti …). Sconcertante infatti verificare che proprio questi
argomenti siano invece scomparsi, grazie alla riforma scolastica del
ministro Moratti, dai programmi scolastici di scienze per finire nei
programmi scolastici di religione (prima non si trovava la parola ‘origini
di…”; ora
invece abbonda). Galleni dovrebbe aiutarci a
capire come abbia potuto succedere proprio il contrario di quanto lui dice
come una cosa ovvia, e che dovrebbe ripetere di fronte al papa o a qualche
monsignore …. Questa è una prova
evidente (a meno che non si neghi l’evidenza…) del livello culturale (almeno
in ambito scientifico) di chi ha gestito i nuovi programmi scolastici e
dell’accordo ad alto livello (non culturale …) che ha permesso questo scambio
di argomenti fra i programmi di scienze e di religione. Chiara anche la
risposta sull’origine dell’uomo: “le prove di una
discendenza comune tra uomo e scimmie antropomorfe vanno al di là di ogni
ragionevole dubbio”. Non si capisce proprio perché, con queste idee,
Galleni abbia sempre minimizzato la cancellazione dell’evoluzione (come
fatto) dai programmi scolastici. Esplicitamente di evoluzione umana,
si badi bene, non si parla nemmeno nei programmi scolastici dei licei; e non
se ne parla nemmeno nell’ora religione, dove si parla sempre e solo (chissà
perché?) di “origine dell’uomo”. |
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30/10/05: |
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Immediata risposta di F.Facchini all’articolo di
J.Watson sul Corriere: “Watson
cade sulle esagerazioni del Creatore”. Nel sottotitolo si notano
interferenze della redazione: “Il darwinismo è la
teoria più in voga, ma non può negare le sue difficoltà a spiegare le strutture
complesse. Presentarlo come dogma intoccabile è un atteggiamento
antiscientifico”: in queste poche parole si sente l’alito pesante
dell’ID: “teoria più in voga” (mentre
Facchini scrive giustamente “spiegazione più
accreditata”), “difficoltà a spiegare le
strutture complesse” (mentre Facchini scrive addirittura il conrtario,
che “questo approccio viene ritenuto non corretto”),
“dogma intoccabile” (mentre Facchini
scrive che “si prosegue nella ricerca”), “atteggiamento antiscientifico”; uno dopo l’altro
si leggono gli stessi termini che possiamo leggere in testi di
antievoluzionisti poco acculturati; in una recente (10/10/05) intervista (“Professor
backs "intelligent design" in testimony”)
al biochimico Behe, uno degli scienziati dell’ID, vediamo comunque un ben maggior rispetto per lo studio
dell’evoluzione, dato che Behe dice “students
should be taught evolution because it's widely used in science and that any
well-educated student should understand it".
Tutto questo alla faccia della frase introduttiva: “il dibattito continua anche sui media, a volte in modo sereno,
come su queste pagine, a volte con rigurgiti di scientismo vecchia maniera,
come quello sul Corsera di ieri di James Watson, lo scopritore,
insieme con Crick, della doppia elica del Dna”. Difficile credere che
sia sereno un dibattito in cui si accusa Watson di dire che “la crescita delle conoscenze libera dal timore nei
confronti della divinità” subito dopo essersi retoricamente chiesto “perché [Dio] non dovrebbe intervenire per evitare
direzioni evolutive senza un chiaro significato o catastrofi naturali o la
morte stessa?”: se si ha il coraggio di attribuire le catastrofi
naturali (e addirittura la morte!) al non intervento di una divinità è ben
più facile riconoscere che la conoscenza scientifica è di solito ben più
efficace come strumento evitare le calamità; e pure la medicina ha saputo
dimostrare quanto sia utile come difesa dalla morte e dalla sofferenza. “Non c'è niente di scientifico, ma soltanto ideologia”
nel far credere il contrario; sicuramente “non
c'è niente di scientifico, ma soltanto ideologia” nel far credere,
dopo ben 5 estinzioni di massa, che qualcuno possa evitare catastrofi
naturali… Strano poi pensare che qualcuno
intervenga “per evitare direzioni evolutive senza
un chiaro significato”; i paleoantropologi sanno bene che la stessa
evoluzione umana è piena di “direzioni evolutive
senza un chiaro significato”; l’ultimo numero di Nature
illustra la recentissima conferma della scoperta di un percorso evolutivo
parallelo al nostro e interrotto solo 12000 anni fa, l’Homo
floresiensis. |
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30/9/05-IT: |
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Una giornata senza quotidiani, ma qualcuno esce lo
stesso; un articolo di E.Cimurri sul Riformista (“Pastafarismo:
dietro l’evoluzionismo c’è Adam Smith”); si parla del processo di
Harrisburg, del pastafarianesimo; molto interessante, anche perché il
ragionamento dovrebbe poi continuare, la citazione di uno stimolante articolo
di John
Allen Paulos sul Guardian dell’8/9/05 (“The
mousetrap“) in cui per contestare i sostenitori dell’ID, si
confronta l’evoluzionismo darwiniano con il liberismo di Adam Smith; molto
bello e interessante il confronto fra due sistemi complessi, per uno dei
quali si pretende di mettere in ballo un essere intelligente, mentre per
l’altro se ne può fare a meno; il discorso è interessante, ma deve
proseguire, e se ne devono trarre le conseguenze, soprattutto in ambiente
religioso, dove si evita di disturbare i manovratori dell’economia con inviti
a rispettare un possibile intelligent design; nessun timore
reverenziale invece verso i poveri e squattrinati (ma solo intelligenti e
disinteressati) scienziati … un'altra riflessione che si può fare, e
che sarebbe una scoperta, è la scarsa affinità dei meccanismi biologici con
le leggi della fisica e della matematica; si finirebbe di dare spazio e
quindi ascolto alle critiche che vengono da fisici e matematici (farei
un’eccezione per Paulos, professore … di matematica), per i quali se non si
trova una formula matematica ci deve essere qualcuno dietro … sarebbe meglio
che sull’evoluzione si facessero parlare economisti ed esperti di scienze
umane, le scienze in cui il caso, come in economia, ha sempre un ruolo
creativo (positivo o negativo; come in biologia). Se l’evoluzione ha
“prodotto” creature e strutture sociali complesse, le formule matematiche non
sono più sufficienti… e lo dice un matematico come Paulos. ·
Un’intera pagina (pag.1
dell’inserto) del Foglio per presentare (nonostante in questi giorni i
giudici stiano ascoltando le testimonianze dei testimoni favorevoli
all’evoluzionismo!) le idee di 3 esperti di ID (Flew, Johnson e Scruton).
Nella lettere al direttore anche la lettera
di un lettore sull’evoluzione. Il lettore si chiede se
l’evoluzionismo permette di vedere il mondo per quello che è e … i cani
famosi per quello che sono. Una visione un po’ limitata e “artificiale” del
mondo … dato che c’è dell’altro oltre all’uomo e al cane … niente comunque
rispetto all’umorismo (un Darwin creazionista e antidarwiniano non può che
vivere nel mondo dell’umorismo) della risposta di Ferrara: “ … Darwin si occupava … dell’origine e sviluppo delle
specie create … non era poi troppo darwiniano, non faceva della
gran filosofia sulle conchiglie e sulle scimmie …”. ·
Su Science del 30/9/05 a pag. 2160 nella
rubrica Random Sample si parla dell’eliminazione dell’insegnamento
dell’evoluzione nelle scuole elementari e medie italiane e sul fatto che non
è stato ancora reintrodotto nonostante le proteste: “Fearing that the teaching of evolution will disappear
from Italy’s elementary and middle schools … teachers and scientists mounted
a protest, prompting the govern-ment to conduct an inquiry. The ministry withdrew its
initial proposal earlier this year but has not made it clear how
evolution will be reintroduced into classrooms.” Si parla
anche della nascita della Sociètà Italiana di Biologia evoluzionistica (SIBE), il
cui presidente è G.Bertorelle dell’Univ. di Ferrara. ·
Su Le Scienze di Ottobre un articolo di
H.Allen Orr (“Intelligent
Design, il creazionismo evoluto”) a pag.37 (che sembra la
traduzione dell’articolo del 30/5/05 DEVOLUTION
Why intelligent design isn’t, disponibile on line)
e un editoriale di E.Bellone (“In cerca del
programmatore”) a pag.5. |
|
OTTOBRE
1/10/05-IT: |
·
Sul Foglio un articolo (pag.3) sulla visita
al liceo di Dover (Pennsylvania), dove gli studenti sono brevemente invitati
a dubitare dell’evoluzionismo: “Viaggio a Dover nella scuola che
insegna il disegno intelligente”; in realtà non si insegna il
“disegno intelligente”, ma gli si fa solo un minuto di pubblicità, dopo di
che gli studenti studiano a lungo l’evoluzione e la teoria dell’evoluzione. ·
[da Pikaia] Sulla Stampa,
nel settimanale Specchio un Dossier "dedicato alla questione degli
attacchi contro la teoria dell’evoluzionismo di Darwin" come potete
leggere nel "deciso" editoriale dal titolo Creazione o evoluzione? Occhio ai fanatismi di
Mario Fortini. Nel Dossier potrete trovare gli articoli:Cosa ci ha
lasciato Darwin? di Piero Bianucci e Quante polemiche a
scuola di Caterina Gromis Di Trana |
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2/10/05-IT: |
·
Lo scrittore Luca Novelli si prepara a realizzare in diverse tappe nei prossimi anni
un giro attorno al mondo sulle tracce di Darwin, allo scopo di realizzare libri a 150 anni dalla storica
impresa … scientifica. |
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3/10/2005-USA: |
·
E’ un problema solo USA, per ora, ma è disponibile
on line una Petition for a A
Scientific Support For Darwinism and For Public Schools Not To Teach
Intelligent Design As Science. La raccolta di firme si è sviluppata
in una prima fase di 4 giorni (per ridicolizzare le 400 firme raccolte
dal gruppo che gestisce l’ID in 4 anni; e in effetti nelle prime 4
ore si sono raccolte quasi 400 firme e poi quasi 8000 in 4 giorni; alla
fine ci si è fermati a 11.600 firme – NB: tutte di esperti dell’evoluzione -
in pochi giorni…) e in una successiva continuazione, ma sempre rivolta a
professionisti della biologia e dell’evoluzione. La prima fase da 4 giorni si
è chiusa il 1’ ottobre e i dati (dopo la verifica per eliminare errori e
duplicati) verranno prossimamente presentati alla stampa. Interessante il
fatto che fra i dati individuali c’è la possibilità di indicare il proprio
orientamento religioso, e si trovano scienziati anche con fedi diverse. |
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4/10/05-IT: |
·
Il Foglio continua a raccontarci l’ID; oggi un’intera pagina (la 2’
dell’inserto), con interviste al responsabile di Comunione e Liberazione
negli USA (Lorenzo Albacete) che trova razionale l’ID ma poco adatto alle ore
di biologia (“Il disegno intelligente è razionale, ma non lo insegnerei
nelle ore di biologia, parla Albacete”); forse perché “Identificare ragione e scienza vuol dire affidare alla
scienza l’ultima parola. E questo non va bene. La questione è filosofica”?
Sembra non si voglia dare alla scienza l’ultima parola, ma a volte sembra che
non vogliano dare … nemmeno la prima. La sua posizione è quindi favorevole
all’insegnamento del darwinismo, ma lo si capiva anche da una precedente
intervista (Liberazione, 28-8-05: “I
ciellini americani con i neocon, ma con prudenza) in cui
diceva, riguardo all’intervento del card.
Schönborn “ ·
Per evitare di fare una pagina abbastanza
equilibrata come quella del 3/4/2004, nella stessa pagina del Foglio si
intervista, sarà un caso, … Sermonti (“Quando
la scienza si cristallizza in dottrina. Giuseppe Sermonti spiega i limiti
dell’evoluzionismo”; l’articolo si trova anche
qui)), definito “il miglior
scienziato antiscientista italiano”; sarà un augurio? Sarebbe una
buona idea, dato che proprio oggi è il suo ottantesimo compleanno. Auguri. ·
Le pagine web sul processo linkate
da Google sono ormai diventate 1200 ·
Le acque del Mar Rosso si sono richiuse e si è
interrotta la impropria e improbabile connessione fra creazionismo
filosofico/teologico cattolico e Intelligent Design “scientifico”
(apparentemente) senza Dio. Sembra che qualcuno abbia fatto sapere al card. Schönborn che l’aveva detta grossa, per cui il cardinale
vuole aggiustare ora il tiro delle sue critiche all’evoluzionismo: “Cardinal backs evolution and "intelligent
design" : gli hanno infatti
probabilmente spiegato che non poteva disprezzare così “one of the very great works of intellectual history”:
“In his lecture, Schonborn said his article had
led to misunderstandings and sometimes polemics: "Maybe one did not
express oneself clearly enough or thoughts were not clear enough," he
said. "Such misunderstandings can be cleared up". Lungo (troppo) dibattito sulla retromarcia del Cardinale nel
sito Panda’s
Thumb; non credono proprio ad un misunderstanding
dei lettori, ma comprendono che l’appoggio all’ID sia stato un errore. |
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5/10/05-IT: |
·
Inizia domani il 4’
novembre Stenseniano a Firenze, e l’oratore che dovrebbe aprire questa
serie di conferenze su ‘Evoluzionismo
e anti-evoluzionismo’ (Boncinelli)
chiarisce subito, fin dal giorno prima, che “L’origine dell’uomo risponde sicuramente ad una selezione naturale.
L’evoluzionismo può essere in discussione, ma l’evoluzione biologica no”. Per Boncinelli “Gli assunti di base dell’evoluzione, che si voglia o no, sono
essenzialmente due: tutti gli organismi viventi derivano da uno stesso gruppo
di organismi ancestrali vissuti circa tre miliardi di anni fa; le varie
specie si sono differenziate tra di loro attraverso i meccanismi della
mutazione casuale e della selezione naturale”. “La genetica, la biologia
molecolare e lo studio delle popolazioni naturali degli ultimi settanta anni
– ha aggiunto Boncinelli – hanno perfezionato e arricchito questo quadro
esplicativo che è divenuto sempre più coerente e completo finendo per
costituire un corpus ormai stabilito di conoscenze che ha retto l’urto
di innumerevoli critiche scientifiche”.
Insomma Boncinelli non lascia spazio a creazionismo, né a ID,
né a evoluzionismo teologico; vedremo cosa succederà… ·
Anche perché invece, sempre oggi sul Giorno/La
Nazione, si può leggere un’intervista a Mons.Ravasi (“E
l’uomo in cerca di Dio incontrò le scimmie”);
nonostante sembri sopportare la scienza (“non si possono
ignorare i risultati degli scienziati”, da cui si
capisce che, magari a malincuore, … preferisce i rimedi scoperti della
medicina ai miracoli) e ammetta di non poter denunciare gli scienziati
nonostante gli sembrino un po’ stupidi (“è legittimo non
vedere nessuna armonia, dire che il mondo è il risultato di un caleidoscopio
i cui pezzi sono disposti a caso”), avverte però
gli scienziati di stare lontani non solo da filosofia e teologia ma perfino
dalle teorie (“evitino che le loro scoperte diventino un
sistema ideologico”); chi decide se un corpus ormai
stabilito di conoscenze corrisponde ad un sistema ideologico? Strano poi che mons.Ravasi scriva “è assurdo l’atteggiamento dello scienziato che si mette a
sbeffeggiare una concezione religiosa del mondo” appena
prima di sbeffeggiare lui (ma forse non se ne accorge?) la visione del mondo
di molti scienziati: nessuno, e certo non uno scienziato, può credere che il
mondo (almeno quello naturale) sia “il risultato
di un caleidoscopio i cui pezzi sono disposti a caso” o che non ci sia “armonia”; sono decenni che gli scienziati
lavorano per dimostrare il contrario! Possibile che qualcuno ancora non se ne
sia accorto…? Viene da chiedersi se
c’è ancora bisogno di scienziati? Sembrerebbe proprio di no! Comunque Ravasi è
per l’evoluzionismo teologico e condanna l’evoluzionismo materialista (alla
base della biologia e quindi della medicina attuale); un accordo con
Boncinelli si può trovare solo … contro il creazionismo biblico, dato che
sulla visione negativa sugli scienziati certamente Boncinelli obietterebbe… |
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5/10/05-IT: |
·
Anche oggi (pag.2
dell’inserto) il Foglio, in assenza di novità dall’aula del processo,
raccoglie giudizi sulla contesa; finalmente compare il dubbio che non tutti
siano favorevoli all’ID; vengono quindi presentate opinioni contrarie all’ID;
per avere giudizi autorevoli si cerca … nell’ambito della destra
conservatrice USA (“Così il
disegno intelligente divide ‘The right Nation’”).
Vengono quindi interpellati due esperti della cultura della destra economica
USA. Interessante la dichiarazione di uno dei due: “Molti
dei sostenitori del disegno intelligente partono da un punto di vista
personalmente religioso. Ma stanno cercando di usare il linguaggio della
scienza e di portare la guerra culturale agli scienziati più radicali sul
loro terreno”. Nell’articolo comunque di dati della scienza e della
biologia non si parla, anche perché gli intervistati non hanno particolari
competenze. Sembra
quindi che negli USA il giornalista si trovi su una sedia non girevole, per
cui non può accorgersi e quindi informarci di quel che avviene alle sue
spalle: come detto qui sotto, in pochi giorni (circa 10) sono state raccolte
negli USA contro l’ID ben 10500 firme di scienziati esperti di evoluzione;
potrebbero controbilanciare abbondantemente le 480 firme di
“laureati” (non sempre scienziati e raramente biologi e naturalisti)
favorevoli all’ID che il Discovery Institute ha faticosamente raccolto in 4
anni. Se si volesse essere oggettivi e razionali, non c’e’ competizione … e
l’ID può anche unire migliaia di persone… cercando di farsi notare da chi
beatifica i 4 gatti dell’ID; un progetto intelligente potrebbe essere quello
di girare la sedia al giornalista … uno stimolo a girarsi immediatamente
verso persone intelligenti non previste dal suo “progetto” potrebbe venire
anche dalla lettura di un testo scritto da uno YEC (young earth creationis t=
”creazionista biblico”, che crede che la terra sia stata creata 60000 anni
fa; nessun cattolico dovrebbe esserlo!): Was
there really a Noah’s Ark and flood?. Si capisce come non ci siano
limiti alla creatività dei creazionisti. E il bello è che nessuno può
dubitare di quel che dicono (e tanto meno contestarlo, in quanto .. nessuno
potrebbe mai dimostrare la falsità dei loro improbabili o impossibili miti
…). Che si può dire? Poveri noi… e povero mondo … c’è anche qualcuno disposto
a dar loro credito quando, sulla base dei loro miti, contestano fatti
dimostrati e provati …? Sicuramente nulla e nessuno riesce a convincerli che
anche loro dovrebbero dimostrare quello che raccontano… ·
Gli
angoli della scienza nelle Grandi Stazioni. Quest’anno il Festival
della Scienza di Genova parte in anticipo
rispetto alla data di apertura ufficiale che è fissata per il 27
ottobre. Dal 6 al 25 ottobre il Festival invaderà, con la
sua varietà di stimoli e di idee, le stazioni di Milano Centrale, Torino
Porta Nuova e Roma Termini. |
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6/10/05-IT: |
·
Sull’Unità articolo (“Perché
Dio dovrebbe odiare Darwin?”) in cui P.Greco sintetizza il
dibattito sull’evoluzione degli ultimi mesi e evidenzia gli elementi
(preoccupanti) che lo inseriscono nel panorama di un conflitto globale contro
la scienza. “Tutte queste scaramucce e altre ancora ci dicono, come
sostiene il settimanale americano Time, che una guerra è in atto: la guerra
dell’evoluzione (Time, The Evolution
Wars, 15 agosto 2005). Una guerra che gli
scienziati di tutto il mondo farebbero bene a prendere molto sul serio,
sosteneva il direttore della rivista scientifica inglese Nature in un
editoriale, Dealing
with Design, del 28 aprile scorso. Sia perché la guerra
sta uscendo fuori dai confini degli Stati Uniti. Sia perché in gioco non c’è
più solo la verità, ma - come ha evidenziato su queste colonne (“Il
relativismo che toglie i peccati dal mondo”) il filosofo della scienza Giulio Giorello - anche il
potere. La guerra scoppiata intorno a Darwin, dunque, non è solo e non è
tanto un conflitto tra scienza e religione, ma è anche e soprattutto un conflitto
politico per il potere. Chi nutrisse qualche dubbio vada a rileggersi
l’intervista rilasciata da Richard Viguerie a The New York Times il 4
novembre 2004, all’indomani della rielezione di George W. Bush alla
presidenza degli Stati Uniti d’America. Viguerie è un collaboratore del
Presidente. Che ha ben presente come gli oppositori storici di Darwin, i
gruppi più estremi di protestanti evangelici fautori del «creazionismo»,
siano stati il «collante culturale» che ha consentito il coagulo di una
maggioranza tanto vasta quanto variegata intorno al candidato repubblicano” ·
Articolo ampio sul Foglio (a
pag.2), con l’intervista all’avvocato dei genitori che hanno denunciato il
Circolo Scolastico di Dover: “Per Isaacman il disegno intelligente non ha
chances”) ·
Articolo tendenzioso sul sito cattolico Tempi di un astrofisico
milanese che, illuminato dalla fede, si addentra in un campo che non conosce
(I
neodarwinisti devoti - e un disegno più intelligente di loro); nonostante
i documenti pontifici da anni ben disposti verso questa teoria ripetutamene
confermata, giunge fino a scrivere “è solo una
teoria, non da tutti ritenuta soddisfacente, che cerca di spiegarne i
meccanismi: scientificamente la questione è aperta. Ed è una teoria
indebitamente esaltata per ragioni ideologiche”. Questa sì
che è una chiara posizione ideologica, come pure è ideologica la sua
esaltazione dell’ID (“Quelli dell'Id
invece sono scienziati seri, formati nelle migliori università Usa,
ben attrezzati per alzare la qualità del dibattito”). Forse non ha
letto i libri contro le teorie di quelli dell’ID, scritti da ricercatori che
lavorano dentro alle migliori università americane, ne’ cita K.Miller,
cattolico e da anni combattivo contro l’ID. Strana anche la frase “Lo stesso termine "neo-darwinismo" è
diventato ambiguo, sinonimo di una posizione filosofica più che di una
ipotesi scientifica, come documenta l'infelice intervento di James Watson sul
Corriere della Sera del 29 settembre: «Uno dei doni più grandi che la scienza
- e in particolare il darwinismo - ha fatto al mondo è la continua
eliminazione del soprannaturale».”, dato che poco dopo mette in
guardia dall’uso che un tempo si faceva di Dio, facendogli chiudere i buchi
di conoscenza (“Ricordano un po' la posizione di
Newton, che invocava l'azione divina per controbilanciare la forza di gravità
che altrimenti avrebbe fatto collassare il sistema solare. Ma come, il
ruolo di Dio sarebbe quello di "tappare i buchi" lasciati dalla
scienza?”). In realtà risponde poi con un atto di fede totale (Forse che la forza di gravità, e le altre cose che la
scienza in qualche modo "spiega", non vengono anch'esse da Dio? E
poi, se i buchi si riempiono, Dio che fine fa? E soprattutto, chi siamo noi
per giudicare come il Creatore avrebbe dovuto fare le cose?”) che
lascerebbe ben poco spazio perfino agli interventi umani. ·
Nella trasmissione radiofonica Radio3Mondo di oggi
si è parlato, con informazioni aggiornate e precise dagli USA, di “Creazionismo
e Darwinismo”, con Pievani e Georgiev, che gestisce il sito dei
“creazionisti biblici” italiani, che non credono, a differenza dei cattolici,
nell’evoluzione biologica. Si può sentire (dal 20’ minuto) la registrazione.
Abbastanza sorprendente il fatto che un creazionista biblico (negli USA non
sono più di moda) possa essere l’agente in Italia anche dei Progettisti
Intelligenti, la cui visione dei tempi dell’evoluzione si è adeguata a quella
della Chiesa Cattolica, che si è adeguata, pur non del tutto convinta, a
quella della scienza) Incomprensibile il fatto che due visioni completamente
diverse dei tempi dell’evoluzione riescano a nascondere questa differenza non
da poco pur di allearsi contro l’evoluzionismo. La situazione è certamente
sospetta; importante notare che ci si trova oggi in presenza di almeno tre
diverse ipotesi sull’evoluzione. Curioso notare come le ipotesi
antievoluzioniste cambino nel tempo, scompaiano senza funerali, si alleino,
si sostituiscano, senza una loro autonomia e senza che si capiscano le
motivazioni di tanti cambiamenti. Certo non avere una base scientifica seria
porta ad alcuni vantaggi “evolutivi”, potendo dire tutto e il contrario di
tutto …ma come si fa a credere loro? |
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6/10/05-USA: |
·
Interessante l’articolo citato dall’editoriale di Nature (“Who has
designs on your students’ mind?”), che presenta anche un
recente sondaggio
sull’idea di evoluzione nei giovani 13/17 anni (il 37% crede che nella teoria
dell’evoluzione darwiniana … ma solo il 18% crede che riguardi anche la
specie umana) e negli adulti; impressionante come sia “darwinista” il 20% di
chi non è andato all’università contro il 65% di coloro che hanno una laurea.
Questo dimostra quanto la scolarità influenzi il credere o meno
nell’evoluzione e nell’evoluzionismo (e quindi quanto sia fondamentale
togliere questo tema dalla scuola, come si è fatto in Italia). L’articolo
di Greco riprende alcuni concetti già da lui presentati in un fascicolo dei
Quaderni (Materiali
per una biopolitica laica). “L’America di Gorge W.Bush verso Charles R.
Darwin” (pag.10-13). Nello stesso fascicolo si può leggere anche un
articolo di T.Pievani: L’evoluzione,
una teoria scomoda. ·
Qui un commento
di F.Colombo all’intervista di Viguerie, che contiene la preoccupante
frase a cui Greco si riferisce: «Adesso arriva la
rivoluzione. Se non facciamo la rivoluzione adesso, quando dovremmo farla?
Basta con le chiacchiere di unire il Paese. Chi ha votato in massa per Bush
ha fatto con lui un patto. Adesso vogliamo i valori morali di cui Bush, in
tutta la campagna elettorale, si è fatto paladino e sostenitore» ·
In un articolo pubblicato ieri (York Daily
Record) sul processo (“Professor to testify about
'wedge' plan”) si ragiona sui progetti di W.Dembski (a senior fellow at the pro-intelligent-design
organization Discovery Institute and director of the Center for Science and
Theology at Southern Baptist Seminary), uno dei più furbi della banda
dell’ID che però sembra preferisca non fornire il suo contributo al processo
per problemi di avvocati (“Dembski said he will
not be in the courtroom. A mathematician and scientific philosopher, he said the Thomas More Law
Center, which is defending the school board, basically fired him as an expert
because he wanted to have his own attorney present during the depositions”). Dembski “defends the
movement to change the definition of science because the scientific method,
which limits research to the natural world, has evolved in the past and will
likely change in the future, he said. Discovery has been part of efforts to
change wording of Kansas state education standards to be more open to the
supernatural in the definition of science. But the problem, scientists say,
is that the supernatural is not a testable concept and therefore outside the
realm of science” · A questo punto si può
introdurre la Wedge
Strategy, il progetto strategico ventennale del Discovery
Institute esposto in un documento che ognuno può meditare (forse doveva
rimanere riservato?) e già diventata voce
di un’enciclopedia. Obiettivo
finale? La Wikipedia scrive che “In twenty years, it is hoped by the group that they will have
achieved their goal of making intelligent design "the dominant perspective
in science" as well as to branch out to "ethics, politics,
theology, and philosophy in the humanities, and to see its innuence in the
fine arts". Ultimately, the goal of the Wedge
Strategy is to see intelligent design "permeate religious, cultural,
moral and political life." The wedge strategy features prominently in Phillip E. Johnson's book The
Wedge of Truth: Splitting the Foundations of Naturalism. [Amazon].
|
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6/10/05-UK: |
·
Anche l’Economist si occupa di evoluzione e in particolare del
fatto che negli USA si chieda d un giudice di esprimersi a favore o contro
l’ingresso dell’ID nella scuola laica USA (“Life is a cup of tea”. How
should evolution be taught in schools? This being America, judges will
decide”) |
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6/10/05-IT: |
·
Su Tempi l’articolo (“I neodarwinisti devoti (e
un disegno più intelligente di loro”) di un astrofisico
milanese. Curioso che, a differenza dei molti supporters italiani che lo
negano, qui si chiarisce che i sostenitori dell’ID son creazionisti: “Il dibattito sull'evoluzione si è surriscaldato con il
lancio in grande stile negli Stati Uniti del movimento neo-creazionista
chiamato "Intelligent Design", per gli amici Id. è sicuramente
un passo avanti per il tradizionale mondo creazionista americano, finora
dominato da gruppi fondamentalisti protestanti che pretendono di usare nelle
scuole la Bibbia come testo scientifico di cosmologia e biologia, facendo la
fortuna di chi mira a ridicolizzare la fede giudaico-cristiana nella
creazione del mondo e dell'uomo. Quelli dell'Id invece sono scienziati
seri, formati nelle migliori università Usa, ben attrezzati per alzare la
qualità del dibattito. Un merito che tutti dovrebbero riconoscere”.
In realtà l’astrofisico non dovrebbe certificare la serietà degli esperti
dell’ID senza fare
verifiche. Se chiedesse ai colleghi dell’unico biologo esperto di ID sa che
cosa gli risponderebbero? Basta andare a leggere l’avviso nel sito web del
dipartimento di queso esperto… |
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7/10/05-IT: |
·
Articolo dell’Avvenire (Dio e Darwin compatibili?
Firenze discute) sul convegno dei gesuiti a
Firenze sull’evoluzionismo; si racconta della conferenza iniziale con
l’intervento di Boncinelli, che ha presentato le due principali idee
dell’evoluzionismo; la prima, settecentesca, accettata ormai anche dalla
chiesa cattolica (ma non tutti i cattolici lo sanno) e la seconda,
ottocentesca, non ancor accettata dalla chiesa cattolica (d’altronde non c’e’
fretta, non sono passati ancora i tre secoli che sono stati necessari per
rivedere la condanna a Galileo, e comunque tutti possono aspettare con minimi
fastidi, dato non c’è più né potere temporale né santa inquisizione e quindi
nonn si rischia di scotarsi). In un altro articolo (E Karol il Grande cambiò
la storia),
che riferisce di un convegno su Papa Wojtyla, si racconta come G.Giorello
apprezzi che Wojtyla abbia realizzato “la
riabilitazione di Galileo e lo sdoganamento della teoria evoluzionista di
Darwin, «ancora osteggiata da correnti fondamentaliste americane»”.
Probabilmente il card. Schönborn non sarebbe d’accordo su
questo “sdoganamento” … forse G.Giorello fa finta di non ha letto il
suo articolo per farlo arrabbiare? ·
Articolo su Repubblica (“Con Noè
nel Grand Canyon scontro sull´origine del mondo”) in cui si racconta della pressione dei
creazionisti per ridurre dalel centinaia di milioni alle migliaia la
datazione del Gran Canyon del Colorado. |
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7/10/05-CZ: |
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60 anni dopo lo sbarco in Normandia, anche i
creatori dell’ID sbarcano in forze in Europa; in molti si presenteranno il 20
ottobre a Praga dove hanno organizzato un convegno (Darwin and Design, a challenge
for 21’ century |
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7/10/05-USA: |
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Anche oggi sul Foglio una mezza pagina (pag.2 dell’inserto) sul processo di
Harrisburg. Nell’articolo principale (“Perché il disegno intelligente è
una storia da America profonda”) l’antidarwiniano intervistato oggi è un
giurista; una delle sue frasi “migliori”: “gli
illiberali vorrebbero mantenere solo l’impostazione darwinistica
dell’evoluzione, incapaci di riconoscersi per quello che sono, una religione
che va al di là dei fatti e che si fa chiamare scienza”. Ci si può consolare sul giudizio che questo giurista
dà sugli altri. “antiintellettuali che vorrebbero
sostituire il neodarwinismo con un’altra ideologia, una forma di evangelismo
molto chiuso alla libertà della ragione umana e a tutto ciò che possa
svegliare un interesse alla verità”. Mentre Il Foglio si occupa degli antidarwinisti, i
“darwinisti” continuano a firmare l’appello contro l’ID. Le firme sono ormai
11300. Invece di mezza paginetta, il Foglio potrebbe riempire decine di
pagine ogni giorno con i 200 scienziati che si aggiungono alla lista, e avrebbe
magari dichiarazioni più intelligenti del progetto, e soprattutto più
niformate e coerenti con l’argomeno della discussione. ·
MOLTO INTERESSANTE, in quanto
rivelatore delle bugie raccontate agli italiani (“negli USA il darwinismo
è superato...”) e soprattutto della gravità di quanto avvenuto in Italia
e di come questa gravità sia stata sottovalutata è l’altro articolo presente
sul Foglio nella stessa pagina (A Dover
si sono stracciate le vesti per l’acquisto di un libro); qui si chiarisce finalmente che, come risulta dalle carte
del processo e come si è sempre detto in questa pagina, a Dover non si è mai
insegnato l’ID durante le ore di scienze; da notare che lo stesso “Il
Foglio”, nonostante l’inviato sia sul posto, abbia pubblicato almeno due
articoli i cui titoli alludevano al fatto che invece fosse insegnato (4/10: “Il
disegno intelligente è razionale, ma non lo insegnerei nelle ore di biologia,
parla Albacete”; 1/10: “Viaggio a Dover nella scuola che
insegna il disegno intelligente”). E ora lo stesso giornale ci
dice che non è vero? E che qualcuno voleva gonfiare le cose? E comunque non è
il caso ora che Il Foglio minimizzi: non è vero che si sia solo
acquistato un libro! Avvertire gli studenti che l’evoluzionismo è da
considerare in modo diverso dalle altre scienze è comunque sufficientemente
grave. E comunque è stato
accertato che nella scuola sono entrati anche 50 altre copie del
libro, comperati con una colletta fatta in chiesa, e su questo è stato
dimostrato che alcuni testimoni hanno perfino mentito. Il problema più serio è però che
questo articolo dimostra che negli USA c’è sì una forte pressione contro il
darwinismo, ma che ci sono anche gli anticorpi, che scatenano una reazione
anche solo di fronte ad un invito a dubitare di una piccola (anche se molto
importante) parte dell’enorme patrimonio di conoscenze scientifiche
accumulatesi negli ultimi secoli. In Italia gli anticorpi sono meno
efficienti; anche di fronte all’eliminazione dell’evoluzione dai programmi
scolastici la reazione è stata relativamente debole, coinvolgendo soprattutto
il mondo della ricerca biologica, che è stato travolto da ridicole e
deprimenti accuse da parte di potenti non competenti che evidenziavano una
profonda conoscenza … della cultura scientifica della fine del settecento.
Nessuno si scandalizza che nella scuola pubblica la creazione sia sempre
stata insegnata senza bisogno di dimostrare alcunché, né di avvertire che
qualcuno non ci crede.. Se prima della riforma Moratti la creazione era il
primo argomento del programma
di religione nell’asilo (“i segni e le
esperienze della presenza di Dio nella creazione, nella natura e nelle sue
stagioni, nella vita e nelle opere degli uomini”) , ora la
creazione è il diventato uno dei primi argomenti nel programma statale della scuola
dell’infanzia (“Soffermarsi sul
senso della nascita e della morte, delle origini della vita e del
cosmo, della malattia e del dolore, del ruolo dell’uomo nell’universo,
dell’esistenza di Dio, a partire dalle diverse risposte elaborate e
testimoniate in famiglia e nelle comunità di appartenenza”).
Negli USA non sarebbe possibile. E nessuno in Italia finora ha detto niente,
né ha fatto notare la novità. Dove sono andati gli anticorpi? |
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8/10/05-USA: |
·
Dà sempre una grande soddisfazione
riuscire a dimostrare l’esistenza di un progetto intelligente. Nel processo
di Harrisburg si discute, per esempio, se sia serio e utile insegnare
nell’ora scolastica di scienze che c’è un progetto intelligente (che mai
nessuno riuscirà a dimostrare reale) come alternativa all’evoluzionismo.
Dietro ai veri progetti intelligenti che vediamo ogni giorno c’è infatti di
solito un essere umano (i faccioni del Monte Rushmore, spesso citati da quelli dell’ID a sproposito come esempio di
realizzazione di un’intelligenza superiore – sono una realizzazione umana);
certo negli USA ultimamente si tende a dubitare dei progetti intelligenti
umani, e probabilmente a ragione … dati i problemi imprevisti che hanno sia
con gli uragani che con gli irakeni. Non era possibile dimostrarlo, ma sembrava
probabile che ci fosse un progetto intelligente dietro alla scelta degli
intervistati negli articoli pubblicati dal giornalista del Foglio inviato a
seguire il processo: nonostante le centinaia di firme di esperti che ogni
giorno si accumulano (con l’indirizzo per contattarli!) sotto ad un appello contro la serietà dell’Intelligent Design, il giornalista
riesce a incontrare solo persone critiche verso il darwinismo, spesso senza
competenze per valutare e giudicare il problema, come può notare chiunque
abbia un minimo di conoscenze sull’evoluzione. Probabilmente non era facile
per il giornalista trovare antidarwinisti esperti di evoluzione, ma sembrava
(più dalle domande che dalle risposte) ci riuscisse! Oggi il giornalista
confessa [perché? Non penso il direttore del quotidiano sia molto
contento!] l’esistenza di un “progetto intelligente”, che gli rende però
difficile la ricerca degli intervistati! E così oggi intervista Lee Harris,
premettendo che è “uno dei pochi pensatori laici
americani ad aver scritto a favore dell’insegnamento del disegno intelligente
nelle scuole pubbliche”. Da notare,
oltre al pochi anche il laici. Non si può che essere felici di scoprire
la verità sugli USA, che qualcuno raccontava fossero pieni di pensatori laici
favorevoli all’ID (secondo i promotori l’ID è un’ipotesi scientifica che non
dovrebbe far riferimento ad un Dio). ·
Frasi memorabili di Harris?
·
“E’ proprio perché siamo primati, e
resteremo sempre primati, che le religioni rivelate sono state la condizione
necessaria per uscire dallo stato di natura”, ·
“Non è sbagliato dire che l’universo
è il risultato di un disegno intelligente, quanto la loro insistenza che
questa teoria debba essere riconosciuta come scientifica dalla stessa
comunità scientifica”, ·
“è mentre riconosciamo la nostra
somiglianza con le scimmie che dobbiamo averne orrore per aspirare alla piena
umanità. E’ questa la somma dei sistemi etici. E’ rifiutando di accettare la
parentela con i primati che gli uomini sono stati capaci di creare società
che hanno proibito proprio il genere di imbroglio che gli uomini e le donne
civilizzati hanno trovato rivoltante e disgustoso”, ·
“Il disegno intelligente per Harris
sarà di beneficio alla ricerca scientifica. ‘In Inghilterra l’argomento del
disegno non era solo un concetto filosofico, ma l’ipotesi di lavoro per
uomini che raccoglievano informazioni sulla flora e la fauna. Per i
naturalisti inglesi era semplicemente impossibile pensare che questo ordine
inesauribile fosse il risultato del caso” Quest’ultima frase (non è
chiarito) fa riferimento alla situazione prima di Darwin; ora l’ipotesi di
lavoro è diversa, non può che far riferimento al darwinismo e … funziona
decisamente meglio. L’articolo si conclude con le opinioni di un filosofo
sicuramente autorevole, ma che non ha avuto tempo di farsi un’opinione
personale sulle ipotesi e sulle teorie di Darwin sull’evoluzione ... Kant: “Per Kant il pensiero che il mondo è il risultato di
un disegno intelligente, sebbene non potesse essere dimostrato, era stato di
una immensa ricchezza per lo sviluppo della scienza occidentale”.
Quanti lettori sapranno che Kant morì 5
anni prima che Darwin nascesse? Chi
intervisteranno ora? Qualcuno dei 12000 scienziati dell’appello? Aristotele? |
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9/10/05-USA: |
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[Da Pharyngula] Splendido ma
accorato appello agli scienziati USA affinché si preoccupino del successo
dell’ID (Being
Stalked by Intelligent Design) di una famosa
paleoantropologa della Penn State University, Pat Shipman; dalle conclusioni: “The success of the ID movement to date is terrifying. In at least
40 states, ID is being considered as an addition to the required science
curriculum in public schools. This year a poll by the National Science
Teachers Association showed that one-third of science teachers feel pressured
to include ID, creationism or other "nonscientific alternatives" in
their science classrooms. Some teachers are so intimidated by the threat of
parental complaints that they skip material dealing with evolution in their
classes. The ID movement is more than an attack on biology because
evolutionary theory unifies the life and earth sciences with physics and
chemistry. If ID is accepted as a credible science, then the most basic
definition of a scientific theory and the fundamental principles of the
scientific method are not being taught. Johnson is right: ID can be the
wedge that splits science wide apart. ID is an insidious attempt by a
religious caucus to impose its views on the whole country. The avowed aim
of ID advocates—to undermine science and replace it with their personal religious
convictions—amounts to a form of prejudice that is both poisonous and
horribly frightening. Inevitably, young people will suffer most. As Francisco
Ayala wrote in "From the President" (July-August 2004), science
training will be a fundamental necessity in the technological world of the
future. As scientists, we must stop ignoring the ID movement. It won't go
away. Each of us must learn to avoid jargon in order to communicate better
with the public. Every scientist should become a mentor; share your experience
of the wonder and beauty of science! Finally, critically, we must expose
Intelligent Design for what it really is: religious prejudice masked as
intellectual freedom”. ·
Efficace anche la vignetta
allegata. Come sono caduti in basso! E nel momento meno adatto!
Non è masochista sostenere l’esistenza di un “progetto intelligente” proprio
nel momento in cui si teme che una mutazione (casuale) possa contribuire a
moltiplicare la velocità di diffusione nell’uomo di un virus aviario che ha
già dimostrato una elevata letalità per l’uomo? Si vuole attribuire forse la
colpa di una pandemia (e non sarebbe nemmeno la prima, dato che il meccanismo
ricorda la “spagnola” del 1918) ad un intelligenza superiore proprio nel
momento in cui sarebbe invece possibile e vantaggioso attribuire la colpa al
caso? |
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10/10/05-IT: |
·
Articolo sul Domenicale in edicola di
G.Dante Guerra: “Un caso
molto, molto intelligente”; sconcertante l‘incipit: “Il
neodarwinismo è di gran moda. Negli USA trascina in tribunale chi dice che è
solo una ipotesi, e nemmeno delle più raffinate; da noi resiste nella forma
della teoria della “generazione spontanea”. Ecco come e perché sarebbe
meglio abbandonarla invece al più presto“. Il darwinismo non
c’entra niente con l’abiogenesi (e l’autore riconosce che al tempo non
c’erano strumenti né conoscenze per affrontare minimamente il problema: “lo stesso Charles Robert Darwin (1809-1882) preferì
lasciarlo insoluto, aggirando più o meno elegantemente il problema”),
per cui l’articolo intero, ripreso in parte da molti precedenti articoli, non lo
riguarda. C’è comunque un grave errore di biologia dove si dice che le
mutazioni puntiformi non sono importanti a causa della ridondanza del codice
genetico: “lo stesso amminoacido può essere
codificato anche da più terne, cosa che rende perfettamente indifferente gran
parte delle mutazioni del DNA, quale che sia l’opinione dei neodarwinisti in
materia”. Chi ha l’anemia falciforme sa che non è vero! Di mutazioni
ce ne sono comunque molti tipi diversi. Curioso poi anche ipotizzare che ci
sia una somiglianza fra “generazione spontanea” e abiogenesi; curioso
accusare gli scienziati di credere alla generazione spontanea, che dovrebbe
essere più utile invece ai creazionisti… ·
Interessante e curioso articolo su USA Today (Old
theory, new incarnation?) che dimostra come tristemente non ci siano
novità nel dibattito sull’ID, o meglio: il dibattito c’era già stato e si
erà già risolto con la vittoria del darwinismo. Quando? 150 anni fa,
nell’800! Anglican
minister William Paley in his 1802 book Natural Theology said: “The
marks of design are too strong to be got over. Design must have had a
designer. That designer must have been a person. That person is GOD”. “Darwin
acknowledged in his autobiography that as a young man he was “charmed and
convinced” by the arguments waged by Anglican minister William Paley” Come è andata a finire? “It is so easy to hide our ignorance under such
expressions as the ‘plan of creation,' ‘unity of design,' etc.,” Darwin wrote
in The Origin of Species”. E quindi “Some very
significant similarities exist both in substance and style with today's
arguments over evolution and the ones faced by Darwin,” agrees science
historian Richard England of Salisbury (Md.) University”. “historians such as
Cambridge University's James Moore suggest that today's design theorists have
merely swapped natural theology's 19th-century vision of God as a master
mechanic for a 21st-century view of the intelligent designer as a brilliant
biochemist”. L’articolo cerca di dimostrare come già Darwin
avesse risposto a molte delle obiezioni dell’ID (modello 1800 ma molto simile
a quello attuale). Dopo 150 anni di utilizzazione e applicazione della teoria
dell’evoluzione e delle relative conoscenze biologiche per sviluppare
farmaci, vaccini, metodi diagnostici sembra che qualcuno provi ancora a
utilizzare gli stessi metodi, sperando che la gente non veda quanto il mondo
è cambiato grazie alle nuove conoscenze scientifiche e in particolare alla
biologia: la mortalità è diminuita, la durata media della vita è raddoppiata.
Solo il cervello è rimasto identico a un secolo e mezzo fa, e di fronte
all’ignoto o al problematico cede facilmente, preferendo speranze infondate
ben incartate rispetto a speranze motivate; e questo non solo fra le
popolazioni che meno hanno goduto del progresso scientifico. E così impazzano
oroscopi, droghe, maghi e fattucchiere e …. creazionisti medioevali o
settecenteschi (nel migliore nei casi) · Sempre su USA
Today un altro articolo sull’ID (Naturally,
they believe in evolutionary biology) |
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11/10/05-USA: |
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Questo paper di Jay D. Wexler (“Intelligent
design and the first amendment: a response”), proveniente dalla
prestigiosa Boston University School of Law, ricostruisce nel dettaglio la
controversia giuridica riguardante l’insegnamento dell’Intelligent Design
nelle scuole americane (interpretazioni del primo emendamento) a partire dal
processo di Dover in corso |
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12/10/05-IT: |
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Sul Foglio
articolo autobiografico di Sermonti: “Agli
evoluzionisti manca sol l’8 per mille. Gli aneddoti di Sermonti”; un
po’ sarcastica la proposta di considerare l’evoluzionismo una religione; in
effetti solo in questo modo i potrà intervenire nell’ora di religione a
scuola, quando il programma prevede di parlare dell’”origine della vita e
dell’uomo”. ·
A Taranto convegno su Darwin per gli
insegnanti, organizzato da Legambiente: Taranto, 21 ottobre 2005, Aula Magna,
Istituto "Cabrini" - Via Dante, 119: Convegno "DALLA
PARTE DI DARWIN” |
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13/10/05-IT: |
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Oggi un’intera pagina del Foglio (la III
dell’inserto) con articoli che toccano il problema dell’evoluzione e in
particolare dell’evoluzione umana; quasi tutta la pagina è occupata da un
articolo (“La fantascienza al potere”) su Stock (“scienziato che
vuole riprogettare gli esseri umani). ·
In fondo alla pagina un articolo che chiama
direttamente in causa Darwin sull’eugenetica (“Il preludio all’eugenetica
di Darwin,scritto da se medesimo nel 1871”). Finalmente oggi un articolo
del Foglio (“Il disegno intelligente tracima da Harrisburg e inonda
gli Stati Uniti”, a pag.2) cita una raccolta di firme che riguarda il
dibattito sull’evoluzione... Si citano forse le quasi 12000
firme raccolte soprattutto negli USA solo fra scienziati contro
il disegno intelligente a scuola? No, 400 firme in favore del disegno
intelligente; non è chiaro se sono sempre le 480 firme, raccolte
in 4 anni, di laureati di discipline diverse, soprattutto non
scientifiche. Questa è la stampa italiana. L’articolo poi cita e pubblicizza
solo iniziative dei creazionisti dell’ID. Oggi si intervista un ebreo: “Il neodarwinismo è la nuova religione che si fa
chiamare scienza”; strano che non si chiarisca che la scienza è
qualcosa di ben più ampio del darwinismo. Ancora si insiste
incomprensibilmente con il ritornello sulla scienza come religione. Nella
colonna in parte in un articolo (“La Chiesa non
fu mai freno,ma motore della scienza italiana. Sergio Romano ripassi la
storia”) si accusa (“Affermazioni
del genere dimostrano che il feticcio scientista non accenna a morire, e che
si sposa volentieri, come in passato, con la maldicenza“) Sergio
Romano, che sul Corriere ha scritto che esiste un conflitto fra Chiesa e
scienza (“L’Italia non riesce a essere un paese
scientificamente innovativo e lascia sistematicamente ad altri il compito di
spostare in avanti la frontiera della scienza, soprattutto nei settori su cui
la Chiesa esercita la sua maggiore sorveglianza.”); pochi sanno che
Romano presiede la commissione che attribuisce il premio Balzan; la sua denuncia può
essere autorevole, dato che ai primi di settembre hanno attribuito il premio
a un coppia di studiosi dell’evoluzione dei fringuelli delle Galapagos,
inizialmente studiati da Darwin. Alla critica di Romano si risponde poi solo
con esempi che riguardano l’anatomia e la medicina. Preoccupa l’uso del
termine scientismo, che ormai compare spesso in articoli sull’evoluzione, ma
non solo. Compare infatti anche in un altro articolo nella stessa pagina (“Staminali,
le caute certezze della scienza e la fretta degli scientisti”).
Prossimamente leggeremo alchimisti? Non è che Romano un giorno si
divertirà a scrivere “L’Italia non riesce a
essere un paese scientificamente innovativo e lascia sistematicamente ad
altri il compito di spostare in avanti la frontiera della scienza,
soprattutto nei settori su cui il Foglio esercita la sua
maggiore sorveglianza”? ·
Anche su un giornaletto cattolico conservatore, Tempi,
leggiamo un articolo del giornalista del Foglio, ormai uno dei certificatori
dell’ID presso il pubblico italiano: “Dio in
tribunale (siamo figli di un disegno intelligente o frutto di uno
scarabocchio scimmiesco?)”:
Non dovendo darne dimostrazione, Si informano i cattolici italiani che
“Si chiama 'disegno intelligente'
ed è la nuova teoria scientifica” [?!?], che “Quasi tutti i grandi editorialisti d'America gli hanno
dedicato almeno una column, molti di loro rifiutandola basiti perché ancora
se ne parla, di Darwin, di chi siamo, se c'è un senso.” |
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14/10/05-IT: |
·
Varata oggi in Consiglio dei Ministri la riforma
delle superiori, su cui è imbarcato anche Darwin con l’evoluzione (ma
senza darwinismo), che quindi dovrebbero poter tornare nei programmi
scolastici almeno nella terza media. Inizia così, con una modifica delle
indicazioni nazionali di scienze per la sola III media presente nell’allegato
F citato dall’art.26 della legge, l’applicazione dei suggerimenti che sono
stati commissionati alla “commissione Darwin” che avrebbe dovuto riportare al
secolo attuale (era precipitato infatti nel medioevo, dato che si negavano i
dati di fatto ben noti già nel 1700) l’insegnamento dell’evoluzione, dei suoi
meccanismi e della teoria che la spiega. Testo della legge su
Repubblica (senza allegato F!) e nel sito
della Gilda, con un commento
critico e una sintesi delle novità
recenti. ·
Firma
dell’Accordo tra la Conferenza episcopale italiana e il
ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, avvenuto oggi, a
proposito degli Obiettivi specifici di apprendimento della religione
cattolica (Osa) nella scuola secondaria di secondo grado. Per il ministro Letizia
Moratti, che ha siglato l'intesa con il card. Ruini, tale atto permette
di "completare, con il secondo ciclo, l’inserimento pieno
dell’insegnamento della religione cattolica nella riforma degli ordinamenti
scolastici. Un inserimento che lo Stato, pure in una prospettiva laica,
ritiene doveroso per assicurare ai propri cittadini una formazione globale,
che tenga conto anche della dimensione religiosa, e una formazione culturale
che, nel nostro Paese, è profondamente intrisa di significati e simboli
religiosi". Questa è la versione definitiva, che sostituisce
la versione sperimentale utilizzata finora. |
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15/10/05-IT: |
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Sembra strano, ma nessun quotidiano
(on line) sembra dia oggi la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche
se non proprio quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di
programma che riguarda la geologia) nei programmi scolastici della III media.
D’altronde la versione finale dei programmi non è disponibile. ·
Su La Stampa un paio di articoli ben fatti:
“Da scimmie
a uomini, prima e dopo Darwin”, per
presentare il nuovo libro di G.Barsanti: “Una
lunga pazienza cieca”, un saggio che ricostruisce un mosaico di idee e
ipotesi tanto complesso quanto affascinante, e “Perché
lo facciamo? Per vivere, non per fare figli” per presentare il nuovo
libro di Eldredge “Perché lo facciamo”. Nell’articolo si parla del ritorno a
scuola di Darwin! |
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16/10/05-IT: |
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Sembra strano, ma nessun quotidiano
(on line) sembra dia oggi la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche
se non proprio quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di
programma che riguarda la geologia) nei programmi scolastici della III media.
D’altronde la versione finale dei programmi non è disponibile |
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17/10/05-IT: |
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Sembra strano, ma nessun quotidiano
(on line) sembra dia oggi la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche
se non proprio quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di
programma che riguarda la geologia) nei programmi scolastici della III media.
D’altronde la versione finale dei programmi non è disponibile ·
Sembra quindi logico che La Repubblica di
oggi a pag.37 (in un ampio inserto sul Festival della Scienza di Genova)
scriva stranamente che, nonostante le promesse, Darwin non è tornato nei
programmi delle medie. ·
Sempre su La Repubblica, di Darwin si riesce
a parlare anche nella 2’ pagina dell’inserto di Affari e Tecnologia: “Darwin
non è morto anzi si sta riprendendo” in cui si racconta che
Darwin rischia grosso se non riescono a capirlo anche i giudici USA che
devono distinguere le cose serie dalle favole (che ogni qualche anno
cambiano, come le varie forme di creazionismo, ma che trovano sempre qualche
profeta senza memoria e senza pudore). L‘articolo è scritto … dal direttore
di Technology Review. Direi che siamo sulla buona strada. Possiamo sperare
che Darwin prossimamente verrà difeso anche dai biologi e naturalisti che non
si occupano direttamente di evoluzione. Poi toccherà ai medici che (pur
utilizzando ogni giorno con successo i meccanismi dell’evoluzione biologica)
se non si affrettano arriveranno dopo i giudici USA. |
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18/10/05-IT: |
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Viene pubblicata nel sito del MIUR, con gli
allegati (fra cui l’allegato
F che inserisce una citazione di Darwin nel programma di
geologia della III media), la legge di
riforma delle superiori. Sono evidenti notevoli miglioramenti nella parte
che riguarda l’evoluzione e anche l’evoluzione umana (in realtà si parla di
ominidi fossili e di origine dell’uomo, forse inteso come Homo sapiens), del
tutto assente nelle versioni precedenti dei programmi di scienze del secondo
ciclo. ·
Sembra strano, ma nessun quotidiano
(on line) sembra dia oggi la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche
se non proprio quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di
programma che riguarda la geologia) nei programmi scolastici della III media. |
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18/10/05-USA: |
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Molto interessante la notizia sui risultati di un’indagine
sugli intellettuali più ammirati nel mondo: 1) Noam Chomsky, 2)
Umberto Eco, 3) Richard Dawkins. Vedere al terzo posto un evoluzionista (pure
un po’ radicale – come d’altronde è sicuramente quel sovversivo di Chomsky…)
fa una certa impressione … Lista
completa dei primi 100 (ci sono altri evoluzionisti!) |
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19/10/05-IT: |
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Sembra strano, ma nessun quotidiano
(on line) sembra dia oggi la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche
se non proprio quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di
programma che riguarda la geologia) nei programmi scolastici della III media. ·
· New
York Times: “Witness Defends Broad Definition of Science”: Prof.
Michael J. Behe, a biochemist at Lehigh University, is the first expert
witness for the school board of Dover, Pa., which is requiring students to
hear a statement about intelligent design in biology class. In an attempt to
pin Professor Behe down, Mr. Rothschild asked, "What is the mechanism
that intelligent design is proposing?" Mr. Behe said: "It does not
propose a mechanism in the sense of a step-by-step description of how these
structures arose." He added that "the word 'mechanism' can be used
broadly" and said the mechanism was "intelligent activity."
Mr. Rothschild concluded, "Sounds pretty tautological, Professor
Behe.". Un altro articolo sull’intervento di Behe al
processo: “Biochemist
argues intelligent design not same as creationism” |
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20/10/05-USA |
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Sulla New York Review of
Books una recensione (“The Wars Over Evolution “) del libro “The
God delusion” di R.Dawkins, fatta da Richard C. Lewontin |
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20/10/05-IT: |
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Sembra strano, ma nessun quotidiano
(on line) sembra dia oggi la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche
se non proprio quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di
programma che riguarda la geologia) nei programmi scolastici della III media. ·
Sul Foglio
(archivio accessibile con iscrizione gratuita) continua, anche se con meno
costanza, la campagna contro la scienza: (“Prima di diventare una teoria scientifica, il darwinismo
e' stato una filosofia anticristiana”) in cui ci si arrampica anche
sugli alberi (genealogici) per spiegare come la teoria dell’evoluzione di
Darwin sia figlia della filosofia del tempo |
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21/10/05-IT: |
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Dato che nessun quotidiano sembra dia la notizia
del ritorno dell’evoluzione (anche se non proprio quella biologica) e di
Darwin (anche se nella parte di programma che riguarda la geologia) nei
programmi scolastici della III media Il responsabile dei programmi del
ministero (Criscuoli) scrive
a Repubblica per far notare che il 17 avevano scritto, sbagliando, che non
c’erano ancora novità. Conferma comunque che, nonostante le promesse e la
relazione della commissione, ci sono modifiche solo per la III media e non
indica ulteriori modifiche in vista. Secondo loro le tre righe in più nel
programma di geologia della III media sono quindi più che sufficienti. Sembra strano, ma nessun ALTRO quotidiano
(on line) sembra dia oggi la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche
se non proprio quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di
programma che riguarda la geologia) nei programmi scolastici della III media |
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22/10/05-IT: |
·
Pur partendo dal Festival della Scienza di Genova
(e non dal ripristino di Darwin nelle scuole medie) il Giornale dedica
due intere pagine (pag.28 e pag.29)
all’evoluzione, con due articoli principali: “Ha saputo fare della
Biologia un’unica scienza” (pro) e “E’ un paradigma superato ed
insufficiente” (contro). Purtroppo, al contrario di quel che fa da secoli
qualsiasi giornale quando si parla del sistema solare (non ricordo che
qualche direttore abbia accettato di pubblicare articoli sulla terra piatta o
sul sole che ruota attorno ad una terra immobile), viene interpellato anche
chi contesta le opinioni del Card.Ratzinger
sull’unicità degli esseri viventi e dice cose diverse da quello che chiunque
può leggere su qualsiasi libro di biologia che si compera in libreria o anche
allegato a Repubblica o (e qui la questione diventa interessante e forse si
tratta di un caso di …conflitto di … “saperi” annidato in un
conflitto di interessi) … allo stesso Giornale. Immagino che deve essere
surreale per un lettore che ha appena speso 12,90 euro in più per comperare e
leggere l’8’ volume dell’Enciclopedia della Scienza, allegato il 18/10 al
quotidiano, leggere all’interno dello stesso quotidiano che, secondo un
geologo, “da almeno venti-trent’anni, il genotipo non sembra più occupare
una posizione centrale nella cellula vivente”. Se fosse vero sarebbe una
scoperta eccezionale, dato che da almeno un secolo, dopo la scoperta
dei cromosomi, ma soprattutto da 50 anni, da quando si è scoperto e poi
confermato milioni di volte il ruolo e la struttura del DNA, non si trova
nessuno che ci crederebbe. Qui sotto si può leggere l’indice del volume
allegato al Giornale il 18/10. In edicola il 18/10/2005 Al costo di 12,90 € La Vita . L’origine e lo sviluppo della vita, la genetica, le
biotecnologie. L’origine, lo sviluppo e le forme della vita: dal
funzionamento della cellula all’informazione genetica, dall’ipotesi
sull’origine dell’uomo all’alterno conflitto fra conservazione ed evoluzione.
I temi più attuali di ricerca negli studi biologici. In questo volume:
l’unità degli organismi viventi, cronistoria dalle origini ai nostri giorni;
la cellula e la sua logica; l'informazione genetica; ipotesi sulle origini
dell'uomo; sperimentazione biologica e problemi etici; aspetti normativi in
biotecnologia; le difese dell'organismo e il sistema immunitario; glossario. Lo
sconcerto sarà però ancora maggiore il prossimo 8 novembre; dopo aver letto
oggi che (contrariamente anche a quanto dovrebbero pensare i cattolici, se
davvero seguissero le indicazioni del Card.Ratzinger)
l’evoluzione non sarebbe avvenuta “secondo il
modello proposto dal paradigma evoluzionistico, cioè in forma di albero
genealogico”, se quel giorno acquistassero il DVD 9 - La
comparsa e l'evoluzione dell'uomo (della serie: Viaggio
nella Scienza) allegato al loro quotidiano potrebbero scoprire …
che perfino l’uomo ha un suo albero evolutivo. Il materiale informativo
proviene dalla BBC e quindi non potrà essere diverso da quanto compare oggi
sul sito web sull’evoluzione
umana (della BBC) o su quello (splendido e ben documentato) su Darwin e il darwinismo (della
BBC). Possiamo augurarci che questi allegati, oltre ad essere acquistati dai
lettori, possano anche favorire una maggiore coerenza, un più adeguato
livello scientifico e una verifica delle competenze. E’
davvero strano, ma sembra proprio che nessun quotidiano (on line) dia
nemmeno oggi la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche se non proprio
quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di programma che riguarda
la geologia) nei programmi scolastici della III media. Per fortuna ieri c’era
su Repubblica la lettera di Criscuoli! Il
governo davvero non vuol far sapere le belle cose che fa (in questo caso
preferisce forse evitare di far notare che è una … retromarcia non voluta e
imposta … una delle poche iniziative subite in questi anni) |
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22/10/05- EU: |
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Enorme (per partecipazione, erano in 700) congresso sull’ID in Europa, a
Praga. E’ il primo sbarco dell’ID nel continente Europeo, e l’iniziativa
sembra abbia avuto molto successo. ); presentano anche una demo in
Internet del loro “acclaimed video Unlocking the mistery of
Life”; è impressionante la somiglianza di questo filmato con i
filmati sui misteri della biologia che si trovano nel ricco (anche di
petrodollari…) sito web di Harun
Yahya. In
particolare un filmato simile sulla sintesi proteica si trova anche qui: The miracle of design in the cell (Scientists saw
with surprise that the cell has a system so complex as to have been unimaginable
in Darwin’s time. This great documentary reveals this design in the cell
with sophisticated computer graphics). Nulla di più che una
rappresentazione con la computer grafica del complesso promesso della sintesi
delle proteine; quello che ambedue i filmati, che invocano un’intelligenza
superiore, non dicono se questa intelligenza (superiore e necessariamente
indefessa) gestisce ognuna delle migliaia di reazioni biochimiche (che come
quella rappresentata nel filmato) che avvengono contemporaneamente in ogni
cellula di ogni essere vivente; l’alternativa è che abbia dato solo un
“calcio” iniziale al mondo e alla vita … sarebbe importante sapere quale
delle due ipotesi è verificabile (se lo è) e soprattutto qual è quella
giusta. Non dovrebbe essere un dettaglio! |
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26/10/05-IT: |
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Sull’Avvenire si riportano coraggiosamente i
risultati dei sondaggi (“Creazione:
ci crede la metà degli States”) sul successo dei diversi tipi
di creazionismo negli USA. Risulta infatti che il 51% degli americani crede
che Dio abbia creato l’uomo nella sua forma attuale; mentre solo il 15% crede
nella teoria evoluzionistica di Darwin; quello che preoccupa probabilmente la
chiesa cattolica è che solo il 30% concorda con l’evoluzionismo teista che la
caratterizza (l'essere umano si è evoluto da
forme di vita meno avanzate, ma che tale processo è comunque guidato da Dio).
Gli scienziati italiani non possono che essere contenti che sia molto più
elevata la percentuale di italiani che credono alla teoria evoluzionistica: i
sondaggi non sono recenti ma sembra che la percentuale sia attorno al 50%;
quello che proprio non si riesce a capire è il fatto che l’Avvenire non
sembri darsi maggiormente da fare per pubblicizzare i documenti di Ratzinger
che illustrano i dati di fatto che giustificano la necessità di una teoria
dell’evoluzione. ·
Nel sito Effedieffe articolo critico (Niente antibiotici agli antievoluzionisti) contro un articolo di
R.Casati («All'antievoluzionista fate la prova dell'antibiotico») comparso
domenica sul sole24Ore. L’articolo viene definito volgare in quanto
invita gli antievoluzionisti a non utilizzare le scoperte scientifiche
effettuate grazie alle conoscenze che derivano proprio dall’applicazione agli
esseri viventi delle scoperte della biologia che confermano la teoria
dell’evoluzione. Non si capisce proprio il problema. Sono anni che su certi
giornali si leggono articoli che accusano i lavoratori dipendenti di sputare
nel piatto in cui mangiano se criticano il datore di lavoro che proprio loro
rendono ricco e potente; nello stesso modo non si capisce perché pretende di
sopravvivere utilizzandone le scoperte chi, non comprendendone l’utilità
anche per se, disprezza la biologia e l’evoluzione biologica, che sono alla
base di quasi tutte le scoperte e i rimedi della medicina attuale, come ben
sanno i popoli che non le possono utilizzare. Curiosa anche la critica agli
organizzatori del Settembre Stenseniano di Firenze, ingiustamente accusati di
aver organizzato un convegno senza antievoluzionisti (!?): si lamenta che non
abbiano invitato scienziati che fra qualche giorno verranno premiati dal
PresDelCons. Forse non ha notato che il convegno era organizzato da un ordine
religioso che un po’ conosce i problemi del dibattito sull’evoluzione? ·
Succede anche questo: a Roma si è svolto oggi un
pittoresco (forse è l’aggettivo migliore…) congresso
organizzato dal Bhaktivedanta Institute di Roma (gli Hare Krishna), su
"Evoluzionismo e religioni. Darwinismo e visione teistica".
Il convegno è diventato interreligioso e pure interculturale, dato il
contributo alla discussione fornito dal direttore
del Master in Scienza e Fede dell’università
Regina ApostoIorum e dal responsabile
del sito dei creazionisti biblici italiani.. |
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27/10/05-IT: |
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Sul Foglio
(archivio accessibile con iscrizione gratuita) continua l’interesse per
la biologia e l’evoluzione … come filosofia: dopo un articolo del 20/10 (“Prima di diventare una teoria scientifica, il darwinismo
e' stato una filosofia anticristiana”) in cui ci si arrampica anche
sugli alberi (genealogici) per spiegare come la teoria dell’evoluzione di
Darwin sia figlia della filosofia del tempo (forse il giovane Charles avrebbe
potuto anche fare a meno di rischiare la pelle, e quindi anche la sua teoria,
girando per anni intorno al mondo!). Oggi un altro articolo (“Evoluzionismi:
Darwin, Wallace, l famiglia Huxley …”) ci parla di Wallace e della
famiglia Huxley. Ancora alberi genealogici, ma questa volta affrontati in
discesa alla ricerca degli angoli bui. Sulla relazione fra biologia,
evoluzione, filosofia, teologia un contributo interessante potrebbe essere
richiesto ad un esperto, l’Abbe’ Pierre, che ha
confessato in un recente libro che anche la biologia e gli ormoni hanno
interagito con le sue impostazioni filosofiche e teologiche. |
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28/10/05-IT: |
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Sull’Avvenire un’anticipazione
sull’intervento del prof.Facchini al dibattito che si terrà il 30/10 a Genova
nell’ambito del Festival della Scienza e in occasione del congresso degli
antropologi italiani. Ci sarà infatti un dibattito dal titolo «Adamo
era una scimmia?». Nell’articolo (Il salto
del primate) Facchini si dichiara contrario all’ID e al suo
insegnamento come ipotesi scientifica nelle scuole, come si cerca di evitare
(anche per vie legali ) che avvenga negli USA in questi giorni. Rimane
comunque l’utilizzo, che non più previsto dal metodo scientifico, di spiegazioni
soprannaturali e non controllabili (“L'uomo non è
riducibile alla sfera biologica.” ) per spiegare l’evoluzione umana,
che rimarrebbe in parte distinta dall’evoluzione dei primati. Questo
avverrebbe grazie ad un “salto ontologico” non meglio identificato e viene
ammesso chiaramente: “E' un'affermazione che nessuna conoscenza
scientifica può escludere, per le stesse ragioni per cui non può essere
provata con metodi empirici”. Dato che è assurdo pensare che possa essere
vero tutto quello che non si può escludere, si sta navigando senza utilizzare
il metodo scientifico, che comunque è assente anche quando si parla dei
limiti “filosofici” (?) dei riduzionismi. ·
Bell’articolo sul Diario: “Il brontosauro intelligente”: splendido come si usino le parole stesse di Behe (uno degli
esperti dell’Intelligent Design) per dimostrare come sotto all’ID non ci sia
niente. Il giudice insiste a fare una domanda centrale (“La prego di descrivere il meccanismo
che il Disegno intelligente propone per spiegare come si sono sviluppate le
strutture biologiche complesse”) , e Behe insiste a non chiarire (“esso non propone un meccanismo nel senso di una
descrizione passo-per-passo di come le strutture si sono formate. Ma possiamo
supporre che nel meccanismo, nel processo in cui queste strutture si sono
formate, una causa intelligente è senz'altro coinvolta” ) fornendo
quindi uno dei documenti più utili per far capire che non ci sono basi
culturali (…per favore non diciamo
“scientifiche”) dell’“Intelligent (?) Design”) ·
Repubblica racconta della testimonianza al processo di Harrisburg di
uno degli esperti favorevoli all’evoluzione: “Usa,
Darwin finisce in tribunale A processo un liceo "creazionista"”. L’esperto è Kenneth Miller, autore del libro di
biologia adottato nel liceo di Dover e cattolico da tempo impegnato per
contrastare l’avanzata di quelli dell’Intelligent Design (pagina web sull’evoluzione
gestita da Miller). |
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29/10/05-IT : |
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MISTERO AL MINISTERO?: sconcertante (e intrigante) articolo di Telmo Pievani (“L’affare
Darwin/Moratti”) su Micromega 6/2005: con la scusa di
rispondere ad una [quasi] timida risposta del prof.Bertagna ad un precedente
articolo di Pievani su Micromega si presentano i risultati sconcertanti di un’indagine
sulla sorte del documento sull’insegnamento dell’evoluzione consegnato al
ministro Moratti il 23/2/05 dalla commissione dei saggi e poi scomparso in
qualche “ufficio abiure”istituito presso il ministero. Si scopre, in questa
storia che si tinge decisamente di giallo, una notevole semplificazione e un
certo dilettantismo rispetto ai tempi di Galilei e della Santa Inquisizione.
Oggi infatti si evita ogni rischio allo scienziato (forse per rispetto verso
il premio Nobel?) eliminando le parti a rischio dei suoi testi e evitando
spiacevoli abiure. Per evitare imbarazzi, lo scienziato non viene consultato
e si nasconde il testo “decontaminato”. I vantaggi del progresso …. In altre
situazioni è invece successo recentemente (20/10/05) che il testo scritto da
un evoluzionista sia stato integrato da aggiunte
antievoluzioniste, non molto coerenti con il testo originale ma utili per
evitare successive spiacevoli abiure all’autore di un testo non
sufficientemente omogeneo al contesto culturale in cui si trova. Lo
spostamento della firma qualche paragrafo in su ha nascosto la “gaffe”. ·
Nello stesso numero 6/2005 di Micromega anche una discussione
fra Flores d’Arcais e mons. Rino Fisichella, rettore dell’Università
Lateranense, dal titolo “Fede e/o modernità” (La fede cattolica è compatibile con i
valori della modernità? Lo scontro tra pluralismo morale e fede,
evoluzionismo e Disegno intelligente, ‘certezze’ di scienza e ‘verità’ di
religione è insanabile?). Triste leggere oggi, nel 2006, una conferma (“Se c’è veramente
incompatibilità tra un dato della fede e un dato della scienza, allora uno
dei due deve inevitabilmente fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve
fare la scienza, non la fede”) di quanto Leone XIII scriveva nella sua
enciclica Providentissimus Deus del
18/11/1893 "Se poi
dissentiranno [il fisico e il teologo], lo stesso Agostino detta in sintesi
la regola di comportamento per il teologo: "Tutto ciò che i fisici
potranno dimostrare con documenti certi, dovremo provare che non è contrario
alle nostre Lettere; qualunque cosa, poi, presentassero nei loro scritti
contrario alle nostre Lettere, cioè alla fede cattolica, o noi dimostriamo con
qualche argomento che esso è falso, oppure senza alcuna esitazione lo
dichiariamo falsissimo". In
realtà sappiamo quanto la fede nel tempo si sia adeguata alla scienza. Perchè
mons. Fisichella si rifiuta di ammettere che prima o poi qualcuno (lui no, ma
sicuramente un suo successore) si adeguerà a quanto la scienza riesce a
dimostrare? Per ammettere che Galileo aveva avuto ragione ci sono voluti 350
anni … molto poco rispetto … all’eternità. Il fatto che nei programmi
scolastici approvati si parli ancora di “ipotesi”
indica che nel mondo cattolico italiano che ruota attorno alla scuola non
sono ancora riusciti a convincere tutti che la terra non è più al centro
dell’universo…. ·
Un altro articolo un po’ strano (in quanto non
aggiornato) lo si può trovare su Liberazione: “Darwin
attraverso la scuola” evidenzia che il responsabile nazionale di
Legambiente non si è ancora accorto che hanno già reintrodotto l’evoluzione
nei programmi almeno della III media (infatti, forse per nascondere quella
che era una chiara retromarcia, non era stato citato nella conferenza stampa
al ministero). Un chiaro esempio di come il governo attuale non ami mettere in
evidenza quello che fa, soprattutto quando, come in questo caso, viene
costretto a smentirsi. Appassionante l’esaltazione dello studio
dell’evoluzione come strumento utile per evitare il riduzionismo (!?) e per
esaltare il libero arbitrio. Bella anche la conclusione: “Chi oggi condanna l’evoluzionismo vuole promuovere
un’idea di scienza dogmatica e antistorica; il pensiero evoluzionista ci
ricorda una verità semplice ma essenziale: ogni certezza conquistata dalla
scienza crea nuovi e spesso più vasti campi di incertezza” |
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30/10/05-IT: |
·
A Genova, nell’ambito del Festival della Scienza e
in occasione del congresso degli antropologi italiani, si tiene un dibattito
dal titolo «Adamo era
una scimmia?». Il moderatore del dibattito,
T.Pievani, subito lo infiamma annunciando il contenuto del suo articolo del
giorno prima su Micromega. Il fatto che ci sia in Italia chi trama (dopo 150
anni) contro Darwin e si permette addirittura di censurare e riscrivere
documenti scritti per il governo da premi Nobel, senza passare, come si
faceva un tempo, attraverso un pubblico processo e un’eventuale abiura (come
alternativa al rogo sulla pubblica piazza) non viene raccolto dalla platea. ·
Cominciano a comparire in alcuni siti web gli indici
dell’ultimo numero di Micromega, ma nessuno ancora commenta
quell’articolo. |
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31/10/05: |
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Su nessun quotidiano si parla oggi dell’articolo di
Pievani su Micromega. |
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NOVEMBRE
·
Compaiono, ad es. su Repubblica, locandine
pubblicitarie di Micromega che citano l’articolo di Pievani sul giallo
di Darwin nella scuola, ma ancora nessuno raccoglie e diffonde l’informazione
sul dubbio di una censura ai premi Nobel. ·
Sul Corriere un articolo di Steve Jones (“i creazionisti sbagliano e la prova e'
nell'occhio") dal Festival della Scienza di Genova. C’è anche
un breve e furbo articolo di Boncinelli sul confronto fra ignoranze in Italia
e negli USA riguardo al al dibattito sull’evoluzione (“Noi non
discutiamo siamo spiritualisti”). Conclude dicendo “Non so
chi sta peggio” |
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2/11/05: |
·
Finalmente, dopo 4 giorni, qualcuno decide di
accendere un potente faro sull’articolo di Micromega, pubblicato il 29/10. E’
Repubblica on line che, nell’articolo “"Trascurare
Darwin è un errore" e il documento dei Nobel scompare”
evidenzia l’aspetto più sconcertante: sembra che sia stata addomesticata e
censurata una relazione per il governo fatta da 4 esperti; fra questi esperti
c’erano perfino due premi Nobel (sicuramente si era esagerato, ma
probabilmente si era ritenuta indispensabile un’elevatissima autorevolezza
per cercare di contrastare chi, all’interno del ministero, aveva portato alla
eliminazione dell’evoluzione dai programmi scolastici). Forse
non è stato sufficiente. Ne sarebbero serviti almeno 4? Ma ci sono 4 Nobel
italiani oggi? Sarebbe stata quindi necessaria anche la presenza, fra i
Nobel, di Dario Fo? Il
ministro Moratti aveva pensato che, per difendere la sua strana idea ce si
dovesse insegnare Darwin fin dalle elementari (illustrata nel documento
del 28/4/04), fosse
sufficiente schierare in campo 2 Nobel scientifici tuttora viventi di cui il
paese dispone; la potenza culturale dispiegata non si è rivelata purtroppo
sufficiente a contrastare la burocrazia ministeriale; e la Moratti è stata
sconfitta ed umiliata. Niente Darwin alle elementari e in più tagli e
correzioni, con matite rosse e blu, all’inutile compito dei premi Nobel. Chi proprio se la sente di leggere le due versioni del documento
della commissione le trova qui: “L’affare
Darwin/Moratti”. Qui e nel
sito Italialaica c’è una
versione testo. Non bisogna meravigliarsi dello
scarso rispetto dimostrato dal ministero per le opinioni della commissione e
dei due Nobel. Non dovrebbero proprio offendersi, ma è abbastanza logico, ad
un osservatore solo un po’ obiettivo, che … se si è avuto il
coraggio di bloccare l’evoluzione culturale italiana, eliminando l’evoluzione
e Darwin dai programmi scolastici … tutto sembra lecito, e non c’è motivo di
fermarsi davanti a quel che pensa un paio di premi Nobel. ·
Articolo davvero penoso in ogni sua riga (“divulgatori ottocenteschi alla Piero Angela”; “ideologia darwiniana”; “fede
fanatica ed anche crudele nel darwinismo”) sull’Indipendente: “Darwinismo
e creazionismo verso al scienza” di un amico di Sermonti, che
viene ovviamente citato ed osannato. Come a volte capita altrove in siti
simili, l’impossibilità della generazione spontanea proverebbe
l’impossibilità della speciazione..! |
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3/11/05-IT: |
Monsignor Gianfranco Basti,
director of the Vatican project STOQ, or Science, Theology and Ontological
Quest, reaffirmed John Paul's 1996 statement that evolution was
"more than just a hypothesis.'' "A hypothesis asks whether
something is true or false,'' he said. "(Evolution) is more than a
hypothesis because there is proof.'' He was asked about comments by
Austrian Cardinal Christoph Schoenborn, who dismissed in a New York Times
article in July John Paul's 1996 statement as "rather vague and unimportant''
and seemed to back intelligent design. Basti concurred that John Paul's
1996 letter "is not a very clear
expression from a definition point of view,'' but he said evolution was
assuming ever more authority as scientific proof develops. Poupard, for his part, stressed
that what was important was that "the universe wasn't made by itself,
but has a creator.'' But he added, "It's important for the faithful
to know how science views things to understand better.'' ·
Anche sullo Scientific American compare un
editoriale in proposito: “The
Vatican Gets Right with Science Again”, fatto sulla base di
quanto riportato sulla conferenza stampa del card.Poupard del 2/11. |
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3/11/05-IT: |
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Compare la versione cartacea di Repubblica,
con un breve articolo a proposito della riscrittura del documento dei Nobel
(“Il
giallo del doppio documento”) e un lungo articolo di Luca
Cavalli Sforza che si sforza di spiegare che l’evoluzione è una cosa
seria, verificabile e non contestabile, tanto meno con i vuoti argomenti
dell’ID; il titolo richiama un punto importante del documento di GPII del 1996: “Tutto ci
dice che Darwin aveva ragione”. Il
punto più interessante del testo è quando Cavalli spiega come l’ID sia in
realtà, a guardarla bene da vicino, una bufala: “Non
si tratta di una teoria e nemmeno di un’ipotesi: non porta prove od
esperimenti o ricerche ed osservazioni originali. Si limita a mettere in
rilievo difficoltà e debolezze della teoria dell’evoluzione. Non ha origine
dalla comunità scientifica. Gli scienziati disposti ad avvallarla sono pochi,
nonostante anche fra chi fa scienza si trovino credenti delle varie
confessioni”. Il giudizio negativo sull’ID lo si poteva leggere anche
nelle parole
dette al giudice di Harrisburg addirittura da M.Behe in
persona, un biochimico che è uno dei principali esponenti dell’ID e che dice
che l’ID: “non propone un meccanismo nel senso di
una descrizione passo-per-passo di come le strutture si sono formate. Ma
possiamo supporre che nel meccanismo, nel processo in cui queste strutture si
sono formate, una causa intelligente è senz'altro coinvolta” . Se qualcuno aveva capito qualcosa di
diverso, ora può ricredersi. Se qualcuno continuasse a voler capire qualcosa
di diverso dopo aver letto quanto scritto da Cavalli e da Behe vuol mantenere
la confusione nel suo cervello. Se ognuno di noi legge con attenzione
qualsiasi foglio un assicuratore ci vuole far firmare, ancora maggiore
circospezione bisogna avere quando, magari gratuitamente, ci chiedono di
accettare come spiegazioni non delle risposte o delle teorie, ma solo alcune
domande (non particolarmente furbe, tra l’altro) e alcuni dubbi, senza
evidenziare il fatto che la scienza e la ricerca si alimentano proprio con i
dubbi. Le risposte di Behe si possono leggere (in inglese) anche in un
articolo del New York Times del 19/10/05 (Witness
Defends Broad Definition of Science), dove è riportata pure una
frase molto chiara che mette in difficoltà Behe, in quanto è tratta proprio
dal libro consigliato nella scuola di Devon (On Pandas and people) e propone
un’assurdità scientifica come esempio di Intelligent Design: "Intelligent design means that various forms of
life began abruptly through an intelligent agency with their distinctive
features already intact, fish with fins and scales, birds with feathers,
beaks and wings, etc."; questa definizione di ID presuppone
chiaramente la creazione o la generazione spontanea di una forma vivente con
particolari caratteristiche; il biologo Behe non può che confessare la
definizione era “not consistent with his definition
of intelligent design” ·
L’articolo on line di Repubblica viene aggiornato
la sera del 3 settembre, riportando le giustificazioni
del ministero (comunicato stampa del 3/11/05: Insegnamento
delle scienze: non esiste alcun "giallo" sui documenti della
Commissione Montalcini), che definisce la ricostruzione "frutto di pura fantasia e
superficialità", sostenendo che le indicazioni "sono state
puntualmente recepite". E conclude: "I documenti interni del gruppo
di esperti pubblicati dalla rivista riflettono vari stadi di avanzamento
dei lavori, formulati anche attraverso i contributi dei singoli esperti".
Una precisazione alla quale Micromega risponde: "Pegio el tacòn del
buso, si direbbe in Veneto. Anziché smentire il ministero conferma che la
promessa solennemente fatta dal ministro Moratti in data 23 febbraio non è
stata affatto manenuta. E questo spiega perché, in violazione della legge
Bassanini sul principio della trasparenza degli atti di pubblica
amministrazione, il Ministero continui a rifiutarsi di rendere pubblico il
documento". "Il Rapporto era considerato esecutivo dallo stesso
ministro - prosegue Micromega.- Ogni successivo e fantomatico "stadio di
avanzamento" è solo una censura e manipolazione bella e buona del lavoro
della Commissione Levi Montalcini. Dunque la denuncia di MicroMega viene
confermata: sfidiamo perciò il ministro Moratti a un pubblico confronto su
questo scandalo perdurante, che espone la scuola italiana al pubblico
ludibrio della comunità scientifica internazionale". E sul giallo interviene la parlamentare Ds Alba Sasso:
"Allarmante che si affacci un sospetto di censura - dice -. Risulta
evidente un'operazione di aggiustamento o ammorbidimento del testo che
sembrerebbe ispirata da una precisa impostazione ideologica". E
l'opposizione chiede con il verde Cortiana al Senato e con il diessino Tocci alla Camera che il
ministro Moratti riferisca sul caso in Parlamento. Sembra
evidente che anche il Parlamento si sta muovendo per capire cosa sia
successo, e si chiedono spiegazioni anche alla Moratti. Sembra anche di
capire, dalla spiegazione del ministero, che le correzioni ci siano e che
probabilmente qualche commissario sia intervenuto successivamente alla
consegna ufficiale del documento il 23/2. ·
Si prospetta interessante il dibattito che si
svolgerà a Genova domenica prossima alle ore 16, quando si parlerà proprio
della situazione attuale dell’insegnamento dell’evoluzionismo in Italia: Darwin
sì, Darwin no, Darwin forse, alla presenza di V.Sgaramella, uno dei membri
della commissione. Verrà anche qualcun altro delle persone coinvolte nell’affaire
della censura ai Nobel? In coda all’evento, se e quando finirà la
discussione, ci sarà la presentazione di Pikaia, Il portale dell’evoluzione: un anno di informazione scientifica ·
Durante la
discussione a Genova sarebbe stato importante far notare come il “Gruppo di esperti coordinati dalla professoressa Rita Levi
Montalcini sull'insegnamento delle scienze nella scuola” avesse raccomandato
modifiche alle IN di scienze delle elementari, con critiche ai limiti
dell’impostazione scientifica dei primi anni di scuola. Oggi nel sito web del
ministero è comparso, oltre al comunicato
sul “giallo”, un lungo
comunicato (Quante
bugie sulla scuola! Ecco le risposte del Ministero) in cui si cita
ripetutamente il fatto che le IN abbiano carattere transitorio. Il comunicato
è la risposta ad un dettagliato documento della CGIL scuola dell’1 settembre:
Il punto
sull'attuazione della Legge 53; 27 schede per saperne di più. Dato che la
commissione ha fatto osservazioni sulle IN il ministero dovrebbe dire se
intende tenerne conto, approfittando della transitorietà, probabilmente
giustificata dalla disponibilità ad accettare miglioramenti; già che se ne
parla; si potrebbe anche chiedere se il ministero ha tenuto conto, oltre che
delle osservazioni della commissione Darwin, anche delle osservazioni
pervenute da organismi autorevoli come il CNPI (15
luglio 2004 e 18-12-2003) e il CUN (30/4/03). La Commissione dovrebbe anche poter
esprimere la propria soddisfazione (o meno) sul fatto che “il Ministero precisa che le indicazioni della stessa Commissione
sono state puntualmente recepite e inserite come indirizzo programmatico
negli argomenti di insegnamento nella secondaria di primo grado”. Pur essendo l’obiettivo primario, non sembrava che fosse
solo questo l’unico obiettivo e compito del “Gruppo di esperti
coordinati dalla professoressa Rita Levi Montalcini sull'insegnamento delle
scienze nella scuola”. ·
Anche sul Corriere della Sera compare la
notizia: “Censurato
il testo dei Nobel; giallo su Darwin”. ·
Un altro quotidiano che parla del problema è Liberazione:
“«Trascurare
Darwin è errato» ma il documento dei Nobel scompare” ·
Ne parla anche il Mattino di Padova (“Darwin
e gli omissis”) e il Secolo XIX (Evoluzionismo bandito a scuola
un giallo tra Darwin e Moratti), che,
probabilmente come quotidiano della città, Genova, in cui si sta svolgendo il
Festival della Scienza, si scandalizza della censura. ·
Sul Sole 24 Ore si parla invece di uno
scienziato italiano citato a Genova: “Nils
Barricelli, quell’italiano che spiegò l’evoluzione” ·
Su Nature intervista a due scienziati
testimoni in favore dell’evoluzionismo al processo di Harrisburg (Expert
witness: the scientists who testified against intelligent design). Si
intervista anche (a proposito di quanto dice Cavalli oggi) anche lo
scienziato cattolico (Kenneth Miller) che ha scritto una pagina web sull’evoluzione e il
libro sull’evoluzione utilizzato nella scuola di Dover, al centro del
processo. Questa informazione può essere molto utile sia agli esperti del
ministero che agli esperti del Vaticano. Mesi fa infatti K.Miller
ha chiesto al papa se, dopo la lettera del card.
Schönborn al New York Times fosse cambiato qualcosa rispetto alla
separazione fra scienza e fede a proposito dell’evoluzione e della teoria
darwiniana e se era cambiato qualcosa rispetto all’ID, che lui, come
cattolico rispettoso delle indicazioni papali, combatteva da almeno 10 anni.
Era rimasto molto male nel leggere che invece Schönborn era favorevole
all’ID! Non ha ancora ricevuto risposta. Forse Schönborn l’ha fatta
grossa? ·
Sul Foglio
(archivio accessibile con iscrizione gratuita) continua l’attacco a puntate
all’evoluzionismo con l’articolo “I darwiniani,
per togliere di mezzo Dio, finiscono per credere agli extraterrestri”;
ovviamente si confonde l’evoluzione della vita con l’origine della vita.
Basta leggere l’articolo per capirlo, ma magari qualcuno si accontenta del
titolo… ·
Alle ore 10 la notizia sulle due versioni del documento conclusivo della
commissione Darwin compare anche
nel sito del gruppo di Biologia evoluzionistica ·
Iniziano a comparire in rete le notizie sul convegno internazionale “L’infinito nella scienza,
nella filosofia e nella teologia”. E’ il
tema del primo congresso internazionale del progetto Stoq, (‘Scienza,
teologia e la questione ontologica’), in programma dal 9 all’11 novembre
all’Università Lateranense e presentato stamani nella Sala Stampa della Santa
Sede. Il convegno proporrà un confronto tra scienziati, filosofi e teologi
sarà incentrato sull’Infinito, comune denominatore per un dialogo a 360 gradi
tra matematica, cosmologia, antropologia e teologia. Domani compariranno
anche gli articoli a stampa. Darwin rientra nella tematica (anche se nel programma proprio
non compare), secondo un articolo sul sito cattolico Korazym: Darwin? Evoluzione e creazione
coesistono. La posizione del card. Poupard, che ha presentato il
convegno probabilmente non è molto apprezzabile dagli scienziati
evoluzionisti, che hanno pochi motivi per gioire nel sapere che “Il principio di evoluzione non è contrario al
principio di creazione, ma entrambi possono coesistere e completarsi senza
accanirsi a ricacciare Darwin nel passato oscurantista”. Gli
evoluzionisti vorrebbero precisare che non sono loro a dare dell’oscurantista
a Darwin. Piu’ positivo venire a sapere che “Occorre
fare attenzione sul tema dell'evoluzione a non confondere la posizione della
chiesa cattolica con quella dei cristiani fondamentalisti. Per la Chiesa è
ormai acquisito che ''il principio di evoluzione è ormai più che
un'ipotesi'' avendo fornito importanti riscontri oggettivi ed empirici. È
pure acquisito che il principio dell'evoluzione non contraddice il
principio di creazione. Oltre al fatto che non si capisce
cosa siano questi “principi” è importante ricordare che in realtà GPII nel 1996 aveva
detto che la teoria dell’evoluzione [darwiniana] era ben più che una
mera ipotesi. Si avanza come i gamberi….? Rivelatrice poi la frase di Poupard
che dimostra comunque come l’evoluzione sia poco amata: “Sulle modalità della creazione la discussione è
aperta e continuerà ancora ad esserlo, ed è il campo della scienza discuterne
liberamente”. Chi è che diceva che sull’evoluzione (NB: non sulla
teoria dell’evoluzione) la Chiesa non crea più problemi?! Stupisce
anche la conclusione dell’intervento di Poupard, che presenterebbe, secondo
il giornalista, ma sarebbe una novità, una contrapposizione fra neodarwinismo
e creazionismo, con la posizione della chiesa cattolica … proprio al centro
degli opposti estremismi (!!??): “esiste però anche la via mediana, espressa del resto
dal cardinale Poupard e in passato da figure autorevoli come l’arcivescovo di
Vienna, cardinale Cristoph Schönborn e il teologo
mons. Bruno Forte che ammetteva senza problemi: “Come cristiano mi trovo a
mio agio di fronte all’evoluzione e non sono affatto tenuto a negarla, purché
non smarrisca il filo rosso dell’intenzionalità divina che la informa”. Il
punto vero, cioè, è quello di fare accompagnare alla teoria evoluzionista un
“disegno” divino comunque presente: la vita sulla Terra è il risultato non
delle “casuali variazioni e combinazioni” di cui parla il neo-darwinismo, ma
di un evoluzionismo che ha seguito le sue tappe “guidato” in qualche modo
dalla presenza e dalla volontà di un Dio creatore.” Sembra
che in Vaticano non sappiano che negli USA ormai il creazionismo biblico citato
da Poupard è superato e minoritario in quanto inutile (l’ambiente ostile
della Corte Costituzionale USA l’ha selezionato alla fine degli anni ’80…),
mentre l’ID presenta una posizione poco diversa, nonostante quanto dicano,a
quella della chiesa cattolica; l’unica differenza è che fino a ieri la chiesa
cattolica permetteva che gli scienziati cattolici studiassero
l’evoluzione, mentre ora sembra (se il giornalista ha capito bene
quella che in realtà può essere solo una battuta spiritosa) che gli scienziati
debbano invece studiare … la creazione: “Sulle
modalità della creazione la discussione è aperta e continuerà ancora ad
esserlo, ed è il campo della scienza discuterne liberamente'“.
Questa frase sembra confermare, essendo stata detta dal “Ministro della
Cultura” del Vaticano, che anche la chiesa cattolica concorda (o forse
l’aveva inventata prima?) sulla “wedge strategy” del Discovery Insitute, che
ha l’obiettivo di inserire nella scienza anche le spiegazioni magiche e
soprannaturale. Come si vedrà in seguito, queste dichiarazioni verranno
capite in modo anche opposto nel mondo, e il papa dovrà intervenire a
correggere le false interpretazioni. |
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4/11/05-IT: |
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Sui quotidiani continua il dibattito sul giallo
delle due versioni del documento della Commissione Montalcini. In un articolo
sul Giornale (La Chiesa:
Darwin non è in contrasto con la Creazione) si
parla sia del prossimo convegno in Vaticano che del giallo : “La rivista Micromega, nell'ultimo numero, scrive
di un presunto intervento censorio da parte del ministro per modificare il
documento preparato proprio su questo argomento dalla commissione presieduta
dal premio Nobel Rita Levi Montalcini. Dal ministero le accuse vengono
respinte al mittente, dato che le indicazioni della commissione Montalcini
sulle teorie evoluzionistiche «sono state puntualmente recepite e inserite
come indirizzo programmatico negli argomenti di insegnamento nella secondaria
di primo grado». Dunque Darwin e la sua teoria non verrà cancellato dai libri
di testo” Sul convegno in Vaticano si riporta l’intervento alla conferenza
stampa del responsabile del progetto Stoq (Science, theology and the
ontological quest): “Anche monsignore Gianfranco Basti, direttore del Progetto
Stoq - che coinvolgendo ricercatori, filosofi e teologi mira proprio a
superare qualsiasi pregiudizio reciproco fra scienza e fede - attacca i
fondamentalisti «che se la prendono con l’evoluzionismo, usando in maniera
ideologica il concetto di creazione». Lo stesso Giovanni Paolo II aveva
definito il principio dell’evoluzione «più che un’ipotesi». «Un’ipotesi
può essere vera o falsa - ha spiegato Basti - e dire che è più di un’ipotesi
vuol dire che a favore dell’evoluzione ormai ci sono delle prove che fanno
tendere verso una teoria scientifica abbastanza consolidata. Ma da qui, dire
che il principio di evoluzione è contro il principio di creazione non sta né
in cielo né in terra: è proprio un’affermazione falsa». La Chiesa oggi
può guardare con maggiore attenzione alla teoria evoluzionistica perché da
decenni la stessa biologia ha superato la tesi della pura casualità di tipo
stocastico, abbandonata perché non sta in piedi scientificamente»” Due gli
aspetti curiosi/interessanti di questo breve intervento: la frase citata di
GPII il 7 luglio scorso era stata prima letta male e poi giudicata poco
importante (e quindi da dimenticare) da un altro cardinale (il card.
Schönborn) … se giustamente la biologia non ha nulla da
dimostrare sull’origine della vita, molto ha detto invece molto sul ruolo del
caso, e non ha abbandonato nulla; forse era invece la chiesa che insisteva a
dire (sbagliando, intenzionalmente o per ignoranza) che per la biologia
l’evoluzione era dovuta solo al caso; sarebbe interessante sapere che si è
cambiato idea e si riconosce finalmente che, a differenza della censura o
confusione ministeriale sul documento Montalcini, il caso ha un ruolo
fondamentale nell’evoluzione biologica. L’articolo
viene riportato, criticato e commentato con un articolo di Blondet (“La Chiesa evoluzionista“,
tratto da EffeDiEffe di oggi) anche sul
sito cattolico integralista FattiSentire.Net ·
Sull’Avvenire oggi un articolo su un
prossimo congresso sull’Infinito in Vaticano (Poupard:
Darwin non è nemico dell’idea cristiana di creazione); il
titolo (che sembra “guidato più dall’ideologia che dalla ragione”) sembra non
rispecchi il contenuto dell’articolo ma, se non è intenzionalmente ironico, è
sicuramente molto ingenuo e chiaramente ribalta il problema, dato che il
dubbio che gira per il mondo è invece che sia piuttosto … la chiesa ad essere
allergica dell’idea darwiniana di evoluzione; se le cose stessero così (e
sembra confermarlo l’articolo con un titolo quasi simile del Giornale) c’è il
rischio serio che ancora una volta la Chiesa vada a sbattere contro un
problema come quello di Galileo, da cui non può derivare che una sconfitta e
un calo di consensi (sempre che questo possa essere considerato un problema).
Un riquadro nello stesso articolo (“Il
biblista Ravasi: troppa confusione dei ruoli”) evidenzia l’opinione del gesuita Ravasi,
che ha invece capito il nocciolo del problema, dato che scrive: “è ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono
ignorare i risultati della scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica
non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”.
Se confermata, questa dichiarazione amplierebbe e di molto (in quanto
potrebbe essere accettata senza problemi da qualsiasi evoluzionista…) lo
spettro già ampio di dichiarazioni provenienti da esponenti del clero
cattolico…. Se si rende conto di quanto ha detto (distinguendo fra evoluzione
e teoria evoluzionistica, che ritiene perfino unica, a differenza anche di
GPII, che preferisce parlare al plurale di teorie), il discorso è fin troppo
chiaro e corretto. Però molto diverso da quanto dicono gli altri teologi. A
tal punto che potrebbe ovviamente essere sottoscritto senza problemi da
qualsiasi scienziato. Ravasi si sarà reso conto di quello che ha scritto, o è
un errore di un giornalista? Lo sgrideranno? A questo punto è comunque
veramente ampio il ventaglio di opinioni che escono dalle gerarchie
ecclesiastiche; non viene più lasciato molto spazio ad opinioni diverse
provenienti dal mondo della scienza … ·
In queste giornate piuttosto agitate si inserisce anche il Foglio
(archivio accessibile con iscrizione gratuita), con un articolo come al
solito piuttosto originale e contro[qualsiasi]corrente, di G.Sermonti: “E’
proprio lo scimmione a dirci che i neodarwinisti hanno torto”, con
una cronologia allegata: “Cronologia
ed esequie dell’uomo scimmia”. Niente di simile agli
articoli precedentemente citati, né è simile ad articoli che compaiono su
qualsiasi rivista primatologica mondiale. Anche perché Sermonti è l‘unico in
Italia a sostenere, senza alcuna documentazione, che sono le antropomorfe a
discendere dall’uomo; fino a qualche anno fa diceva
che questo era avvenuto 100.000
anni fa; oggi invece sposta la data a 500.000 anni fa. Qui, in un
sito religioso, una versione testuale dell’articolo. ·
Più seria un’intera pagina di Repubblica che
contiene forse qualche novità sul rapporto fra Chiesa ed evoluzionismo, come
illustrato alla conferenza stampa di presentazione di un convegno
sull’Infinito. “La
chiesa difende l’evoluzionismo Darwin non nega la creazione; il card.
Poupard: sbagliano i neo-fondammentalisti” ma anche “Ma non
c’è incompatibilità: all’origine del mondo c’è Dio”
realizzato su un’intervista al gesuita Giusepes, autore di un articolo
abbastanza informato ed “avanzato” sull’evoluzione.). Nel primo articolo si
accolgono dichiarazioni del card.Poupard (“scienza
e teologia agiscono in campi diversi, ciascuno nel proprio”), di mons.Basti,
(“Il principio di evoluzione e il principio di creazione possono convivere,
essendo su due piani completamente diversi”), oltre che di mons.Ravasi (“è ovvio che l’evoluzione esiste. Non si possono
ignorare i risultati della scienza; Le
critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi.
E‘ un settore che non li riguarda”). ·
Anche sulla Stampa un articolo sulla
conferenza stampa del convegno sull’Infinito: “La
Chiesa boccia gli integralisti della creazione” Strano
che nel programma del
congresso non si trovi traccia di Darwin. Comunque l’articolo preannuncia la
notizia decisamente strana che “La scomunica dei
creazionisti verrà ufficializzata nel corso del congresso sull’Infinito”.
Non si capisce chi potrebbe temere questa “scomunica” se non i creazionisti
italiani e il mondo musulmano, dato che negli USA sono pochi e poco noti i
veri “creazionisti biblici”. Oggi infatti anche i sostenitori dell’ID, come
la chiesa cattolica, si sono rassegnati (nonostante alcuni continuino a
essere allergici all’idea) a credere nell’evoluzione, anche se, non volendo
approfondire l’argomento, non riescono a capire come possa funzionare un
processo così meraviglioso. Non si capisce perché si arrendano così
facilmente: il fatto di non capire non richiede necessariamente che ci sia
qualcuno più intelligente di loro che lo gestisca. Hanno infatti ragione a
dire che è un processo maledettamente complesso; è infatti così
complesso che nessuno potrebbe gestirlo senza impazzire, con tutte le specie
che vanno e vengono, nascono e muoiono. E questo potrebbero capirlo anche
loro |
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5/11/05-IT: |
·
Nel sito Effedieffe si può leggere uno
sconsolato ma anche rabbioso articolo (“La
Chiesa evoluzionista“) di un giornalista che da tempo
si impegna per allontanare i cattolici dalla retta via … tracciata da
Darwin. Nell’articolo si legge la disperazione di chi, dopo aver fatto tanto,
con libri ed articoli sull’Avvenire dove lavorava, per
orientare il popolo di Dio in una certa direzione, si accorge che dal
Vaticano arrivano invece dichiarazioni che vengono interpretate come
contrastanti con le sue opinioni. L’occasione è la conferenza stampa del 3/11
del card. Poupard, e per difendere l’onore dell’intelligent design questo
giornalista scrive frasi decisamente pesanti rivolte verso il cardinal
Poupard e soprattutto la sua (del cardinale) intelligenza: “Tempo fa ebbi modo di ascoltare il cardinale Paul
Poupard: lo giudicai, come molti della sua casta, un «superficiale», per
usare un eufemismo. L'impressione è confermata dall'ultima uscita del
prelato, che ha voluto spezzare la sua lancia a favore del darwinismo”,
“Queste frasi rivelano che il cardinale
Poupard non sa di cosa parla, e che egli ha tratto tutta la sua informazione
dell'attuale polemica fra «creazionismo» ed «evoluzionismo» da un'affrettata
lettura di qualche giornale”; “E questa teoria non dice, come ripetono i
giornali e il cardinale Poupard, che il mondo vivente è così complesso, da
richiedere di postulare un creatore di infinita intelligenza: questa è
filosofia da bar Sport, non quello che dicono i sostenitori della nuova
teoria”; “Così, una normale intelligenza (eccettuati i
giornalisti e i Poupard) riesce a intuire che cos'è la teoria della
«progettazione intelligente»”; “Poupard ha perso un altra
occasione per tacere. Con un'aggravante: che ha voluto mettere il peso della
presunta autorità dogmatica a favore del darwinismo. Da domani, tutti gli
evoluzionisti grideranno: dovete credere a noi, voi credenti, anche la Chiesa
ci ha approvato! Splendidi «scienziati», che si rifugiano sotto l'ala
dell'infallibilità pontificia. E magari vorrebbero l'Inquisizione, contro i
«creazionisti»” Triste
il finale dell’articolo, quando, dopo aver semplicemente raccontato un fatto
dell’evoluzione, si illude di averlo spiegato secondo l’ipotesi alternativa
dell’ID, e tutto contento chiede l’approvazione del lettore; in realtà … non
aveva spiegato niente: Ho cercato di spiegare. Ho forse
fatto ricorso a citazioni dalla Genesi biblica? Ho accennato a un Creatore?
Ho fatto appello alla fede? Non mi pare. Ho esposto una teoria scientifica
contro un'altra, che lo è meno. Possiamo
consigliarli di leggere qualcosa di Coyne e di Facchini, che probabilmente
conosce? [Troppa
fretta…. Se avesse aspettato qualche giorno avrebbe visto che le
dichiarazioni di Poupard sono state poi corrette dallo stesso papa.] |
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5/11/05-USA: |
·
Si è chiuso ieri a Harrisburg il dibattimento
al processo contro l’inserimento di un avvertimento prima di insegnare
l’evoluzione in una scuola di Dover. Articolo dal New York Times: Closing Arguments Made in Trial on Intelligent
Design. Per i
primi di gennaio si attende la sentenza. L’articolo è chiaramente favorevole
agli evoluzionisti, in quanto sintetizza alcune delle assurde dichiarazioni
fatte dai sostenitori dell’Intelligent Design.. ·
·
Su La Stampa articolo in cui si va a chiedere a quelli dell’ID negli
USA cosa pensano di quanto detto dal card.Poupard in Italia: “Dio crea teocon
conserva "il disegno intelligente? Una boccata d'aria fresca"; ma
perché non chiederlo agli scienziati evoluzionisti cattolici? In effetti
Poupard sbaglia nel considerare “creazionisti biblici” quelli dell’ID (che
invece, esattamente dal 1987, quando un giudice li ha costretti, credono
nell’evoluzione), per cui negli USA la sua opinione non è ben comprensibile |
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6/11/05-IT: |
·
Nel pomeriggio, alle 16, a Genova, tavola rotonda
su Darwin al Festival di Genova (Darwin
sì, Darwin no, Darwin forse), con Giulio Barsanti, Orlando Franceschelli, Michele
Luzzatto, Vittorio Sgaramella. Si discute del dibattito attuale in Italia su
Darwin e sul rapporto fra la Chiesa e la scienza. Interviene anche V.Sgaramella
che accenna al problema del giallo della relazione della commissione
Darwin, di cui esisterebbero addirittura due versioni finali e nessuno al
ministero sa quale sia quella giusta. Sembra di capire che, pur escludendo
probabilmente censure del Ministero, sono costretti a tenerla nascosta
(essendo piena di correzioni a mano quella che piacerebbe di più) nonostante
la legge imponga la trasparenza degli atti amministrativi. Una situazione
comunque imbarazzante. Al termine della tavola rotonda, la giovane redazione di Pikaia
(www.eversincedarwin.org) ha presentato, con immagini e filmati, le attività del primo
portale italiano interamente dedicato alla teoria dell’evoluzione e alle
ricerche evoluzionistiche, mostrando al pubblico come nasce un portale
scientifico aperto, come viene aggiornato e come raccoglie quotidianamente le
notizie più interessanti. ·
Su Repubblica si legge un’intervista al
card. Schönborn (“C’è un
disegno nell’universo”). Riprende, anche se con qualche modifica, gli
argomenti della sua lettera
al NYT del 7/7/05. Cerca di sembrare meno vicino all’ID ma non
sa proprio decidersi se fede, intelletto e ragione siano alternativi,
contrapposti o sinonimi. In un punto dell’intervista dice che “la ragione è in grado di riconoscere nell’universo un
ordine, un senso, una connessione, un Design”; in quanto alla fede,
crede che: “dal punto di vista della fede tutto
ciò che esiste presuppone una causa trascendente che mantiene l’universo e lo
conduce verso il traguardo”; anche l’intelletto (?) comunque può
contribuire a chiarire il concetto, in quanto: “negare
nell’insieme un Design sarebbe un ‘abdicazione dell’intelletto”. Tre
giorni di lettura dai giornali di riflessioni di esponenti della Chiesa non
sembrano aver chiarito molto le idee sul numero di posizioni diverse
attualmente esistenti. Forse se parlasse uno solo la coerenza interna sarebbe
migliore. D’altronde anche San Paolo non ci è molto d’aiuto quando dice che “con la luce della ragione umana possiamo riconoscere
l’esistenza di una ragione che sta dietro a tutte le realtà”.
D’altronde è anche normale e prevedibile che se il problema non è conosciuto,
“Quot capita, tot sententiae” e si lasciano ampi spazi di intervento …
all’odiato caso, che riesce a trovare un suo spazio anche … fra fede e
ragione. ·
Sull’Avvenire un articolo (L'ultradarwinismo
senza perché) molto eterogeneo in cui si parla male di darwinisti,
atei, ecc. Vengono citati recenti interventi sui quotidiani italiani da parte
di Steve Jones (Corriere: “I creazionisti sbagliano e la prova e'
nell'occhio"), Oliver Sachs (Espresso: “Darwin
non ha Dio”).. ·
Sul Secolo XIX articolo: «Il creazionismo danneggia la religione»; ·
Articolo on line nell’Agenzia (cattolica) Zenit: Il posto
dell’uomo nel creato e le “violenze” del naturalismo; una
filosofa cattolica docente della facoltà di Bioetica dell’ateneo pontificio
Regina ApostoIorum dopo aver condannato ambientalisti ed animalisti (questa è
in effetti la linea dell’UPRA) commenta alcune notizie sull’evoluzione; in
particolare se la prende con un articolo di Cavalli Sforza del 3/11: “Il 3 novembre è apparso un articolo su “la Repubblica”
che difende a spada tratta il darwinismo. Accusa di oscurantismo e di non
scientificità i suoi oppositori, sostenendo che il rifiuto della spiegazione
di Darwin ha unicamente ragioni “politiche”, legate alle lobby conservatrici
americane. Dà per scontato che l’uomo deriva dalla scimmia, e ritiene
questo punto assolutamente condiviso da tutta la comunità scientifica.
Afferma infine che l’esistenza di Dio può liberamente essere professata da chi
ci crede, ma che questo non può intaccare il rigore dello scienziato, il
quale non ha bisogno di tale “ipotesi” per lavorare (Luca e Francesco Cavalli
Sforza, Tutto ci
dice che Darwin aveva ragione. L’evoluzionismo e i suoi nemici, “la Repubblica”, 3 novembre 2005).”
Sconcertante come il non sapere che l’uomo sia un primate la dice lunga su
quali siano le fonti (Sermonti?) della scienza diffusa in questa università
pontificia che ospita da quest’anno, nonostante il parere contrario della
regione (ai tempi di Storace) perfino un’Università privata
convenzionata inaugurata l’anno scorso da Fazio e Letta. E che lo scienziato
non si lamenti! “Lo scienziato onesto sa che
molte cose restano fuori dal suo campo d’indagine, e che molte risposte alle
domande fondamentali dell’uomo esulano completamente dai suoi scopi”.
In questo caso sembra si voglia richiamare il rischio che le risposte esulino
anche dalle competenze. Le uniche valutazioni positive vanno alle opinioni di
un antidarwinista che ultimamente scrive sul Foglio. |
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7/11/05-IT: |
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Un’agenzia
ANSA informa che a Genova al Festival della Scienza “Un gruppo di scienziati ha rinfocolato le proteste
contro la parziale reintroduzione dell' evoluzionismo nei programmi delle
scuole medie”. Ci sarebbe stato da meravigliarsi se fosse avvenuto
il contrario…. Comunque mercoledì il ministro risponderà alle
interrogazioni parlamentari sul problema. ·
Contemporaneamente al
rinfocolamento genovese inizia oggi a Roma, teletrasmesso in diretta in altre
8 città e cittadine italiane, il primo giorno di lezione di un master
di primo livello in Scienze Ambientali che
utilizza una definizione di scienza più ampia di quelli normalmente
utilizzata in altre università italiane. Il
master (230 ore lorde di lezione in soli 29 giorni di lezione - che stranamente vengono considerate equivalenti addirittura
a 60 CFU) è organizzato dalla neonata Università
Europea di Roma gestita dai legionari di Cristo; il corso è gestito con l’Athenaeum
Pontificium Regina ApostoIorum, presso il
quale il
master era attivo dal 2002/03 e che si poteva frequentare
con 400 euro all’anno. Direttore scientifico del Master
è A.Gaspari, scrittore e saggista, direttore di Greenwatch News
(pubblicato dall’Acton Institute, che “riconosce che un’economia forte e vivace e la tenace
difesa dei diritti di proprietà siano principi essenziali affinché si abbiano
gli incentivi che favoriscono la sollecitudine per la pratica ecologica”) e autore di articoli e saggi monografici sullo sviluppo tecnologico e
scientifico per la difesa dell’ambiente («Troppo caldo o troppo freddo? La favola del riscaldamento del
pianeta»; «Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il
controllo delle nascite»; «Risorse Rinnovabili e ambientalismo i motivi
dell'ottimismo»; «Bomba demografica e relativismo morale»; «L’effetto serra
tra timori e fandonie»; «Lo stato del pianeta tra preoccupazioni etiche e
miti ambientalisti»). Qui
presenta il master nel 2002. Per
quanto riguarda gli standard scientifici, sembra di capire che non ci si
limiti alle spiegazioni naturalistiche e materialistiche che caratterizzano
(e non da oggi) il metodo scientifico, ma rientrino nella definizione di
“scienza” anche le spiegazioni che fanno ricorso al soprannaturale, con
obiettivi quindi simili a quelli perseguiti da chi negli USA sostiene l’ID.
Basta andare a guardare alcune dispense del master nel sito web
con materiale didattico di una sede (movimento Azzurro) un
tempo collegata in videoconferenza. O leggere nel sito di AP che “i contenuti e gli obiettivi formativi del Master
[in scienze ambientali] sono: - La concezione
antropocentrica e integrale dello sviluppo umano secondo la migliore
tradizione filosofica e teologica della Chiesa cattolica”.. Una
lezione i cui appunti sono abbastanza “interessanti” è quella di “Teorie
evoluzionistiche e magistero della chiesa” di P.R.PascuaI; in questa lezione sono abbondanti e di
tipo diverso le critiche (ci sono anche importanti ragionamenti basati su
informazioni errate: “Di per sé le mutazioni sono neutre”...?!) all’evoluzione e alla teoria dell’evoluzione,
senza che venga proposta un’ipotesi alternativa verificabile che spieghi i
fenomeni dati praticamente per certi anche da Ratzinger nel 2004; vengono
presentate come alternative solo ipotesi basate su interventi soprannaturali,
e questa (almeno finora) non è possibile considerarla scienza: (“Le mutazioni genetiche, da sole, non sono sufficienti per
spiegare l'evoluzione. Sebbene la genetica sia causa necessaria
dell'evoluzione (perché senza di essa non ci sarebbe la trasmissione dei
caratteri mutati), non è sufficiente a spiegarla. Per questo si deve
dire che ancora oggi non si conoscono le cause sufficienti dell'evoluzione,
benché se ne conoscano gli effetti. Siamo, così, ancora nell'ordine delle congetture al riguardo.”; “In sintesi, riprendendo degli spunti di Salvatore
Arcidiacono, «l'evoluzione, in quanto sostiene la trasformazione dei viventi,
è teoria scientifica, ma se postula l'eliminazione del finalismo e si
oppone al Creazionismo diventa ideologia filosofica e come tale non può
essere accettata”; “Ma secondo me le questioni più impegnative riguardo
l’evoluzionismo continuano ad essere quelle dell’origine della vita
(di fatto ancora non è stato possibile produrre la vita in laboratorio, a
partire dalla materia inerte, e si è arrivati al punto di proporre un’origine
extraterrestre, come ha fatto qualche anno fa il premio Nobel Francis
Crick, benché così non si risolve, ma semplicemente si sposta il problema), e
quello, ancora più complesso e coinvolgente, dell’origine dell’uomo (sembra
che ci sia una discontinuità essenziale tra l’uomo e gli altri
animali, non spiegabile con le sole leggi dei processi evolutivi, soprattutto
a ragione della sua trascendenza dalla materialità, in virtù della sua
struttura corpo-anima-spirito)”; “Tutto questo ha
delle conseguenze anche nel modo di vedere il rapporto tra l’uomo e la natura
(da lì prende linfa certa ideologia ecologista e ambientalista). Ma anche ha un risvolto, molto più profondo e insidioso, nel
ambito della morale e della cultura.”). La frase
“La teoria sintetica si trova oggi davanti a
serie difficoltà” si può semplicemente contestare senza nemmeno dover
uscire dal Vaticano ….Penso sia evidente quanto il precedente papa avesse
idee un po’ più robuste: GPII scriveva nel 1996 che,
poichè “la convergenza non ricercata né
provocata, dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli
altri, costituisce di per sé un argomento significativo a favore di questa
teoria”, “le nuove conoscenze conducono a non considerare più la
teoria dell'evoluzione una mera ipotesi”. Qui invece siamo alle “congetture”; anche qui si sminuiscono, o si
ignorano, le dichiarazioni di GPII! Un punto invece molto apprezzabile di
P.R.PascuaI è quando pone molto chiaramente la ragione come strumento della
scienza [scienza e ragione sembrano sinonimi nell’ultima citazione] piuttosto
che della fede, vicino alla quale stranamente alcuni teologi talvolta
preferiscono metterla…. [Grazie]: “evitare il doppio scoglio di confondere i piani della fede e
della ragione, o di separarli troppo”; “La Rivelazione, con i suoi contenuti, non potrà mai umiliare
la ragione nelle sue scoperte e nella sua legittima autonomia”; “In sintesi, bisogna evitare i due estremi del concordismo e
del discordismo nel rapporto tra la scienza e la fede, e cercare la
via dell’articolazione … La fede non si oppone alla ragione, ma
piuttosto viene incontro ad essa, la promuove e la redime, la libera
dall’ideologia e dai pregiudizi del razionalismo, lo scientismo e il
relativismo” Negli
stessi appunti si trova un’illuminante citazione di un’enciclica del 1893,
dove si danno indicazioni ai teologi su come affrontare le discussioni con i
naturalisti: nell’enciclica Providentissimus Deus di
Leone XIII, leggiamo infatti: «Se poi dissentiranno [il fisico e il teologo], lo
stesso Agostino detta in sintesi la regola di comportamento per il teologo:
“Tutto ciò che i fisici potranno dimostrare con documenti certi, dovremo
provare che non è contrario alle nostre Lettere; qualunque cosa, poi,
presentassero nei loro scritti contrario alle nostre Lettere, cioè alla fede
cattolica, o noi dimostriamo con qualche argomento che esso è falso, oppure
senza alcuna esitazione lo dichiariamo falsissimo” (De Gen. ad litt., I,
21, 41)» Interessante
(ma preoccupante) collegare questa notizia a quella citata nell’articolo
sull’Osservatore Romano dell’11/11/05. D’altronde
le foto dell’inaugurazione
dell’Università Europea mostrano un grande interesse del governo per le
università private. Speriamo solo che non passi all’Università Europea anche
il Corso
teorico e pratico sul ministero dall’esorcistato. ·
Articoli sull’Unità (“Darwin,
il giallo del rapporto sparito”) e sul Sole24Ore (“La
polemica su Darwin”), che riguardano probabilmente quanto discusso alla
conferenza di Genova. Anche i siti web scolastici sembrano interessarsi alla
questione. Tuttoscuola, per esempio ha nelle news un articolo: Darwin:
censura, giallo o pretesto? ·
Sul New York
Times cominciano a comparire articoli che preannunciano la
prossima apertura all’American Museum of Natural History di
una mostra che aiuterà a capire come anche un creazionista possa diventare,
col tempo (ma soprattutto utilizzando la ragione invece della fede di cui
comunque disponeva), un fervente evoluzionista, e per di più darwiniano; la
mostra (Darwin:
his life and times) aprirà il 19 Novembre. Purtroppo bisogna andare
fino a New York! |
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8/11/05-IT: |
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Sul Foglio
articolo (“Finite le udienze al processo di Harrisburg”) sul processo
di Harrisburg. ·
Un articolo sul Corriere racconta dei Science Parks
USA con i dinosauri, gestiti dai creazionisti “Sulla
genesi è sfida fra i musei”. Nello stesso articolo si
annuncia la prossima apertura a New York della mostra su Darwin (Darwin:
his life and times). |
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9/11/05-IT: |
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Sul Foglio
articolo confuso sulla posizione dei cattolici e dei cristiani sia Italiani
che USA sull’ID “Ecumenica marcia del disegno intelligente fra i cristiani
americani”). Sembra che i cattolici USA siano favorevoli all’ID e quelli
italiani divisi (Poupard contro gli IDisti visti – sbagliando - come
creazionisti biblici mentre in realtà oggi credono all’evoluzione); Facchini
sembra messo in contrapposizione con Poupard e non viene presentato come
autore di numerosi testi sull’evoluzione umana, ma si cita un articolo su Vita e
Pensiero 5/2005 (“Darwin, la Chiesa e l’armonia dell’universo”) in cui dice che la comparsa dell’uomo
è oscura: “il momento dell’emergenza dell’uomo
resta avvolto nell’oscurità”. Sembra che il giornalista non abbia
scoperto che l’autore del libro di scienze nel liceo di Dover (e testimone a
favore degli evoluzionisti) sia Kenneth Miller, un’evoluzionista cattolico (pagina web sull’evoluzione
gestita da Miller) che ha perfino scritto lettera
al papa (insieme ad Ayala) protestando per l’intervento del card.
Schönborn, dato che lui … combatte l’ID da almeno 10 anni …. Purtroppo di
questo cattolico un po’ nei pasticci non se n’è accorto nemmeno l’Avvenire…. ·
Sul Giornale si intervista il card.Poupard
sul progetto STOQ che dovrebbe evitare alla Chiesa di sbattere la faccia
un’altra volta: “Fede e
scienza unite perchè un caso Galileo non si ripeta più”. In
realtà si sottolinea una differenza importante: nella scienza le idee
precedenti si superano senza troppi problemi “spesso progredisce per salti
che spesso negano quella che era la verità della vigilia”. Il giorno in cui
anche nella fede funzionasse un meccanismo simile probabilmente il dialogo
sarebbe più facile. Sembra comunque un problema interno a questa come ad
altre chiese, per cui sembra strano che invece di preoccuparsi delle
degenerazioni della fede si preoccupi della “scienza
ridotta ad ideologia, al di fuori delle sue competenze”. Anche se sono
ragionamenti interni alla chiesa cattolica, non sembra centrino il
problema.. |
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10/11/05-IT: |
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Due articoli oggi sul Foglio, con
titoli coordinati: “La testa
di Darwin” e “I
granchi di Darwin”; ambedue gli autori masticano poco di biologia ma
sul Foglio compare per la seconda volta una traccia di dissenso rispetto
all’antidarwinismo forse imposto dall’alto che aveva “creato” una strana
omogeneità soprattutto nelle ultime settimane. Se il primo infatti fa
dell’ironia su Darwin e su alcuni aspetti culturali della sua epoca, come
l’interesse per la forma della testa, che aveva coinvolto lo stesso Darwin;
nel secondo si parte dalle caratteristiche di particolari gamberi trovati nei
fori imperiali per svolazzare fra vari argomenti; nel finale citando un libro
di H.Yahya, tradotto anche in italiano vede uno strano rischio di guerra di
religione proprio su un punto che invece vedrebbe un probabile accordo anche
fra varie religioni. ·
Sulla rivista cattolica Tempi G.Meotti, che
sta seguendo per il Foglio il processo di Harrisburg induce (“Giudicati
da una scimmia“), intervistando solo cristiani conservatori
(meglio se della varietà “rinati alla fede”), a difendere qualcosa di
indifendibile, il Disegno Intelligente. La sentenza poi darà torto anche a
lui…. |
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10/11/05-USA: |
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Da quel che sembra di capire da questo articolo (“Definitions of state science standards”) leggibile
nel sito web del centro (Discovery
Institute) da cui si irraggia nel mondo
l’ID. anche il Kansas si è allineato agli altri stati USA nel non limitare
alle spiegazioni naturalistiche o materialistiche il campo di azione della
Scienza; si vuole quindi ritornare al misero concetto di scienza utilizzato
(per quel poco che serviva) prima dell’illuminismo. L’autore dell’articolo è
J.Wells, uno dei massimi teorici dell’ID. All’articolo è allegato un file PDF
che contiene “A
Comprehensive Survey of State Science Standards”; per
ogni stato USA viene riportata la definizione di Scienza e il sito web in cui
si può trovare questa definizione. Come risulta chiaro dal documento che
illustra la strategia dell’ID (Wedge strategy),
l’ampliamento della definizione di scienza alle spiegazioni soprannaturali è
il reale obiettivo del movimento. Anche il Kansas, l’unico stato che finora
non considerava scientifiche le spiegazioni soprannaturali o magiche o
miracolose, si adegua. Può essere importante riportare, prima che scompaia,
la bella definizione di Scienza che non piaceva a quelli dell’Intelligent
Design: "Science is a human
activity of systematically seeking natural explanations for what we observe
in the world around us. Throughout history people from many cultures have
used the methods of science to contribute to scientific knowledge and
technological innovations, making science a worldwide enterprise. Scientists
test explanations against the natural world, logically integrating
observations and tested hypotheses with accepted explanations to gradually
build more reliable and accurate understandings of nature. Scientific
explanations must be testable and repeatable, and findings must be confirmed
through additional observation and experimentation. As it is practiced in the
late 20th and early 21st century, science is restricted to explaining only
the natural world, using only natural cause. This is because science
currently has no tools to test explanations using non-natural (such as
supernatural) causes" ·
Chi vuole approfondire l’argomento, verificando
come sono i nuovi Kansas Science Standard, in questa pagina web (Science Teach & Learn) si
trovano sia quelli approvati l’8 novembre che i precedenti. In effetti la
definizione di “scienze” è più vaga di quella riportata sopra, si
insiste a seminare dubbi solo nella pagina in cui si parla dell’evoluzione,
ma si dice chiaramente che non si chiede che si parli di ID a scuola; non
dispiacerebbe che lo si facesse… ma dipende dai diversi distretti; di
evoluzione biologica nelle superiori comunque se ne parla molto. Non si
parla però ne’ di Darwin ne’ di evoluzione umana… |
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11/11/05-IT: |
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Sull’Osservatore Romano articolo (“Un
sistema universitario integrato per una cultura senza barriere”)
riferisce sull’accordo fra le università statali del Lazio e quelle vaticane
per la creazione di un sistema integrato. Anche il ministro benedice
l’accordo. ·
Articolo dell’Avvenire: “Dialoghi
sull'evoluzionismo: fatto o teoria?”: arrivano raccolte in volume le relazioni presentate al congresso
«L'evoluzione: crocevia di scienza, filosofia e teologia» promosso
dall'Ateneo pontificio «Regina ApostoIorum» nel 2002. Il libro, curato da
Rafael PascuaI per le Edizioni Studium (pagine 378, euro 30,00). L'opera
propone una riflessione sullo statuto epistemologico dell'evoluzionismo e
indaga sulle possibilità che sia un fatto, un fenomeno della natura, o
piuttosto una teoria, e nota come si tratti di un argomento che la
scienza e la cultura di oggi dibattono con la stessa energia con cui nei
secoli XVI e XVII si confrontavano i due «massimi sistemi del mondo», quello
tolemaico e quello copernicano. Sembra presente una confusione fra
evoluzione e evoluzionismo (che non può essere solo un fatto) |
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11/11/05-USA: |
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Decisamente curiosa la notizia che giunge oggi da
Dover, in Pennsylvania, giusto il paese in cui è avvenuto il fatto di cui si
discute per il processo ad Harrisburg: 8 dei 9 componenti repubblicani (1 non
si era ricandidato!) della commissione scolastica che aveva introdotto un
accenno all’ID (prima di spiegare Darwin in classe) non sono stati più
rieletti dai cittadini di Dover e sono stati sostituiti da 8 democratici:
“Usa:
licenziati i prof anti-Darwin prima della decisione dei giudici”. Curiosa e senza dubbio umoristica la reazione rabbiosa
di un famoso telepredicatore (Pat Robertson), che ha diffidato
i cittadini di Dover dal chiedere aiuto a Dio … in
caso di calamità naturale: "I'd
like to say to the good citizens of Dover: If there is a disaster in your
area, don't turn to God. You just rejected him from your city"; successivamente, per far capire meglio come
per lui scienza e soprannaturale dovessero collaborare, ha precisato
""God is tolerant and loving, but we
can't keep sticking our finger in his eye forever, If they have future problems in Dover, I recommend they
call on Charles Darwin. Maybe he can help them". |
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11/11/05-IT: |
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Situazione piuttosto strana: sembra abbia destato
molto interesse (ma soprattutto confusione) nel mondo la conferenza stampa
del 3/11 del card.Poupard (che ha un ruolo di “ministro della cultura” del
Vaticano), anche se forse la strategia comunicativa deve essere perfezionata.
Se sui quotidiani italiani sembrava che la chiesa cattolica fosse in una
posizione intermedia fra i creazionisti USA (sarebbero i sostenitori dell’ID)
che sbagliano e gli scienziati che sbagliano. Nel mondo hanno capito cose un
po’ diverse: ·
Uno dei titoli che cerca di sintetizzare la novità
lo si legge l’11/11 su un quotidiano on line indiano (Rediff.com): “The
Vatican votes for Charles Darwin”. Si racconta come “In a surprising
move, the Vatican has come out in defence of Charles Darwin's theory of
evolution, saying it is perfectly compatible with the Bible's description of
how God created the universe.”; “Now, criticising
Christian fundamentalists who reject Darwin in favour of a literal
interpretation of the Bible's account, the head of the Pontifical Council for
Culture, Cardinal Paul Poupard, has said that both theories are 'perfectly
compatible' if the Bible is read correctly. The statement has been viewed as
an attack on creationist campaigners in America, who see both theories as
mutually exclusive.”; “Poupard's
statements have, needless to say, not gone down well in Italy, where it has
been seen as a rejection of the idea of 'intelligent design' according to
which the universe is so complex that some higher being must obviously have
been responsible for designing every detail.” Cardinal Paul Poupard, head of
the Pontifical Council for Culture, said the Genesis description of how God
created the universe and Darwin's theory of evolution were "perfectly
compatible" if the Bible were read correctly. His statement was a clear attack
on creationist campaigners in the US, who see evolution and the Genesis
account as mutually exclusive.” ·
Non tutti però l’hanno capita così: nel
sito (cristiano USA) di Beliefnet il titolo è un BEL po’ diverso: “Pope
Echoes Arguments of Intelligent Design Advocates” ·
Il 9/11 comunque, nella successiva udienza generale, il papa in persona (con
Schönborn seduto vicino a lui!) chiarisce subito, e sembra lo faccia a
braccio, che non ci sono dubbi su quale sia l’interpretazione corretta delle
parole del card.Poupard: “anche se alcuni, «tratti in inganno dall'ateismo che portavano
dentro di sé, immaginarono l'universo privo di guida e di ordine, come in
balìa del caso», lo scrittore sacro invece «ci ha subito rischiarato la mente
col nome di Dio all’inizio del racconto, dicendo: "In principio Dio
creò". ·
La notizia dell’immediato chiarimento giunge al
popolo americano attraverso l’Associated Press (“Pope weighs in on creation
controversy”): “Pope Benedict XVI has waded
into the evolution debate in the United States, saying the universe was made
by an “intelligent project” and criticizing those who in the name of science
say its creation was without direction or order” . ·
Articolo non troppo informato sul “mistero al
ministero” riguardo alla relazione della commissione Darwin su Rinascita:
“Darwin
non c’è, disse la Moratti”; si racconta la storia del giallo a partire
dall’abolizione dell’evoluzione dai programmi scolastici. ·
Anche oggi ben 2 articoli sul Foglio.
Particolarmente “interessante”, quello firmato da Sermonti (“La
scienza è cosa antica e non necessita del plauso della modernità”); per
fortuna non legge Nostradamus; partendo infatti dalla citazione di un verso
profetico dell’Iliade, canta le sue lodi alla [predarwiniana e settecentesca]
“discendenza con modificazioni”, negando quindi, ma questo dovrebbe
essere “scritto nei geni” di un genetista, la generazione spontanea. Confermando
chiaramente in questo modo quanto disse il Card.Ratzinger nel
2004, si dissocia da altri antievoluzionisti italiani che ancora non
credono alla dimostrazione (fatta già tre secoli fa) della
discendenza da un antenato comune (dice infatti Fondi: “i vari gruppi di viventi non mostrano affatto di
essere collegati fra di loro da sicuri legami di “discendenza con
modificazione” ovvero implicanti connessioni genetiche o ereditarie dirette
con gruppi progenitori antecedenti”). Esiste quindi un evidente un
punto di disaccordo totale fra i due più noti scienziati antievoluzionisti
italiani, ed esisterebbero quindi almeno due minicorrenti
nell’antievoluzionismo italiano. Quale ipotesi si dovrebbe insegnare nelle
scuole? Tutte e due? In realtà anche questa è una dimostrazione che fra
due noti antievoluzionisti non c’è accordo su conoscenze di base
assolutamente fondamentali. Il mondo dell’informazione riesca
(purtroppo con successo) a nascondere questa realtà, presentando come
“terraferma” un arcipelago di opinioni che navigano senza basi serie
(=scientifiche). Sembra proprio che, come per i gatti di Deng Xiao Ping,
anche ignorare dati scientifici confermati da tre secoli non ostacoli
l’accesso ai media, purchè si combatta l’evoluzionismo. |
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12/11/05-IT: |
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Bell’intervista di F.Prattico a Luca
Luigi Cavalli Sforza su La Repubblica: Racconta del suo ultimo
libro sul ruolo della scienza nella società e sui quesiti (e le soluzioni)
che la scienza pone all’uomo. Di un altro e ben diverso percorso di vita si
parla sul Foglio, in un
articolo che riporta una pagina di una biografia (“Siamo alla frutta:
ritratto di M.Pera”) del presidente del Senato (Coque-mort
delle cause giuste); si racconta di un periodo in cui Pera aveva un
tasso elevato di laicità, scrivendo ad esempio “Il
divorzio fra scienza e valori morali ha favorito il progresso scientifico: se
oggi la teorie eliocentrica e la selezione naturale sono da considerare
grandi conquiste intellettuali è perché nessun comitato dei valori
riuscì allora a porre limiti alle ricerche di Galileo e Darwin … la scienza
deve stabilire ciò che è, non preoccuparsi di ciò che deve essere”.
Sono davvero incredibili le potenzialità del nostro cervello… Sul Corriere
un articolo sulla consegna ieri a Berna del Premio Balzan a Peter e
Rosemary Grant, genetisti di popolazione che hanno studiato i fringuelli
delle Galapagos (“Balzan,
un premio in nome di Darwin”). Su Liberazione invece
si racconta del Kansas, dove una recente modifica nella definizione di
Scienza nei programmi scolastici ha aperto la strada ai creazionisti dell’ID:
“Kansas,
il creazionismo nell'ora di biologia”. In
realtà non è così semplice che questo avvenga. E’ vero, come racconta questo articolo della BBC (“Evolution suffers Kansas setback“), che gli standard nazionali sono stati
modificati da una votazione 6-4: “The new
standards include several specific challenges, including statements that
there is a lack of evidence or natural explanation for the genetic code, and
charges that fossil records are inconsistent with evolutionary theory. It also states that says certain evolutionary explanations
"are not based on direct observations... and often reflect... inferences
from indirect or circumstantial evidence"., ma i
programmi scolastici dipendono dai singoli distretti; dopo quel che è
successo a Dover è probabile che negli altri distretti USA da ora in poi
cercheranno di evitare “la maledizione di Darwin”, dato che … impedisce la
rielezione. ·
In occasione del cinquantesimo anniversario della
morte di Teilhard de Chardin si è
tenuto alle 16.00 presso l'istituto Stensen di Firenze, un
incontro del ciclo «Evoluzionismo e anti-evoluzionismo. Un contenzioso non
ancora chiuso» presieduto da Gian Luigi Nicola. Sono previsti gli
interventi di Fiorenzo Facchini e Annamaria Tassone Bernardi; ·
Anche sul settimanale Questo Trentino arriva
lo sconcerto per la scoperta degli omissis che provano la censura che ha
colpito addirittura il documento finale della commissione Darwin, composta
anche da Nobel che nemmeno protestano per il fatto che sono stati censurati:
“Charles
Darwin e gli “omissis” |
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13/11/05-IT: |
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Articolo sul Manifesto (“Lo
scontro su Darwin”) che
racconta i più recenti contrasti fra scienza e fede riguardo all’evoluzione.
Cita il fatto che tutta la vicenda Darwin/Moratti si può leggere nel Libro
nero del governo Berlusconi di G.Alberghetti “ ·
L’on Tocci ed altri presentano al ministro
Moratti un’interrogazione a risposta orale dal titolo “Reintegrazione
della teoria dell'evoluzione nelle scuole” |
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13/11/05-USA: |
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Un editoriale su Scientific American (“Pope
Speaks on Evolution”) commenta le recenti sbandate del
Vaticano, che sta gestendo in modo poco lineare il suo giudizio (è questo che
interessa negli USA) sul progetto intelligente (ID). L’editorialista capisce,
dopo aver letto l’ultimo intervento
del papa sull’evoluzione che il suo editoriale di 10 giorni fa (The
Vatican Gets Right with Science Again), fatto sulla base di quanto riportato (AP: "Vatican:
Faithful should listen to science" ) sulla
conferenza stampa del card.Poupard del 3/11 era da buttare. |
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15/11/05-IT: |
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Articolo sull’evoluzione anche oggi sul Foglio (“Il papa
parla di progetto intelligente e dall’America rispondono”). Si
parla del riallineamento del papa su Schönborn per smentire alcune incaute e
imprecise affermazioni del card.Poupard in una conferenza stampa il 3/11/05.
Nessuno pretende obiettività, ma che nell’articolo si riportino le opinioni
di 8 esperti, tutti apparentemente antievoluzionisti sembra decisamente un
po’ partigiano. Soprattutto perché non è chiaro che uno di questi 8 è uno
scienziato cattolico USA, evoluzionista, a cui si fa dire: che “approverebbe
l’affermazione del papa negando anche ogni legittimità sulla piazza pubblica
al disegno intelligente. Proprio perché, dice, la volontà di Dio resta oscura
alla scienza”. [Che cosa significa? Evoluzionista o
antievoluzionista come gli altri 7?] ·
Su Effedieffe una risposta (L’evoluzionismo
degli ignoranti) ad alcune critiche di lettori
all’articolo comparso il 5/11. Se si può concordare sulla preoccupazione sul
basso livello delle conoscenze scientifiche nel paese (“la gente è lontana dalla tecnica e dal modo di pensare
scientifico”), risulta strano che subito dopo confonda adattamento
genetico (che coinvolge i processi evolutivi in quanto si introduce
variabilità genetica) con adattamento fisiologico.. il fatto che lascia
molto perplessi (altri si sono dedicati ad evidenziare i numerosi errori nel
testo) è il fatto che anche il papa ha contestato (come aveva fatto il
giornalista) il card.Poupard; avrebbe potuto gridare la sua gioia e invece
non ne parla nemmeno. |
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15/11/05-USA: |
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Sondaggio in USA sull’insegnamento dell’evoluzione
e su quello che si crede sull’evoluzione (Scripps
Howard News Service): se ci sono buone notizie sull’interesse degli
americani (il 69% è d’accordo) al fatto che a scuola si insegni l’evoluzione
[NB: la domanda riguardava l’evoluzione, non la teoria dell’evoluzione!];
più preoccupante la risposta alla domanda (che è però impostata male) su quel
che credono sull’evoluzione umana: il 23% crede che l’uomo si è evoluto
‘naturalmente’, il 54% crede che Dio ha creato l’uomo in 6 giorni [cosa si
intendeva dire? L’uomo o l’universo?], mentre il 17% è favorevole ad un
non meglio precisato intervento divino. |
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16/11/05-IT: |
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La guerra di religione contro l'insegnamento di
Charles Darwin nelle scuole è il tema de L'Infedele
di Gad Lerner in onda mercoledì 16 novembre alle ore 21.30 su
LA7. Dai creazionisti americani ai teorici cristiani del "Disegno
intelligente", fino al ministro Moratti che ha proposto di eliminare lo
studio dell'evoluzione dalla scuola dell'obbligo: perchè fa paura ammettere
che l'uomo discende dalla scimmia? Da Gad Lerner ne discutono fra gli altri: Luca
Cavalli Sforza e Enrico Alleva, accademici dei Lincei; la
primatologa Elisabetta Visalberghi, il genetista cattolico Giuseppe
Sermonti e il teologo Giuseppe Tanzella Nitti; la giornalista Sylvie
Coyaud, il filosofo Orlando Franceschelli; insegnanti di scienze.
Secondo un sito web
evangelico “Tra gli ospiti della
trasmissione ci saranno anche Mihael Georgiev, caporedattore di http://www.origini.info/, e un collaboratore del sito in campo teologico, Francesco
Mosca, pastore della Chiesa avventista”. Nello stesso sito si racconta
una “curiosa” notizia che non si riesce a verificare nel sito web della
Presidenza del Consiglio (non si trova infatti traccia di questi premi): “Proprio nei giorni scorsi il professor Sermonti era
stato insignito del Premio speciale per la Cultura dal sottosegretariato di
Stato alla presidenza del Consiglio (Gianni Letta, che qui vediamo
dimostrare l’elevato anomalo interesse del governo per le università private
pontificie) nel settore della ricerca
scientifica, con la motivazione: «Mai in nessun caso il premio è stato più
ampiamente meritato e condiviso. Anche quelli che sono lontani da questa
disciplina sanno quanto sia stato fondamentale
il suo contributo alla ricerca scientifica attraverso la critica al
"darwinismo" e la pubblicazione di importanti studi sulla genetica». Sembra a questo punto si possa intuire perché
non c’e’ stato il ripristino dell’evoluzione umana nella scuola media. [Spero si possa dubitare sulla motivazione del premio
riportata dal sito web evangelico].
Sconcertante,
ma appunto per questo estremamente chiarificatore, l’intervento di un prete
insegnante di religione che, durante la trasmissione, candidamente giustifica
il "progetto intelligente" di trasferire l’insegnamento
dell’evoluzione ma soprattutto dell’evoluzione umana dall’ora di scienze
all’ora di religione: "Mi ha colpito il
riferimento ai libri di testo, perchè nei testi di religione della scuola
media si parla chiaramente del progetto creatore di Dio, ma si
accenna anche all’evoluzione, al discorso che fa la scienza facendo
capire che si utilizzano due linguaggi diversi e non per forza uno esclude
l’altro". E’ superfluo ricordare che gli insegnanti di religione
sono stati assunti nelle scuola senza verificare le loro competenze né in
scienze nè in biologia nè in religione, ci vuole quindi una elevata dose di
ingenuità per sostenere che sia sufficiente quanto possono dire loro riguardo
all’evoluzione, un argomento su cui c’è contrasto fra religione cattolica e
scienza, oltre a non esserci affatto chiarezza nella stessa chiesa, Se non si fosse riusciti e riportare
l'evoluzione noi programmi di scienze delle medie loro avrebbero insegnato
per primi e da soli l’evoluzione; senza averne lo competenze e senza saper
distinguere fra evoluzione (che non conoscono) e teoria dell’evoluzione (che
non hanno studiato e pure aborriscono). Chi e perchè in Italia ha favorito il
successo (per fortuna non completo) di questo progetto poco intelligente che
negli USA è stato bloccato? Che
tempi …. Per evitare i conflitti culturali di interesse, sarebbe stato
meglio se alla Presidenza del Consiglio la settimana scorsa avessero
comperato (per soli 8,9 euro) il DVD
sull’evoluzione dell’uomo (dove non si contesta quanto
dice oggi la scienza in proposito) allegato l’8/11 al quotidiano del
Presidente del Consiglio. Ci sono evidentemente problemi di diffusione
dell’informazione ai vertici, se fosse vero che la presidenza del consiglio
attribuisce premi prestigiosi a chi contesta le conoscenze scientifiche alla
base dei filmati presenti sui DVD allegati al quotidiano … del presidente del
consiglio stesso …. ·
Comunque la notizia del premio speciale per la
cultura e della partecipazione alla trasmissione televisiva (sembra sia la
prima volta) compare in altri siti che si potrebbero definire “amici” (anche
se lo definiscono erroneamente ‘creazionista’, definizione da lui rifiutata e
decisamente improbabile per uno scienziato e soprattutto per un
genetista): Identità
europea, Fronteggiando
(ambedue le pagine web sono poi state disattivate). Come già scritto, la
motivazione ovunque riportata sembra davvero improbabile; siamo nel 2005 e
Lysenko e Stalin sono morti da un pezzo, per cui il progresso scientifico
(anche in Italia) procede proponendo ipotesi alternative migliori e più utili
e le critiche (non siamo in ambito politico) proprio non bastano. ·
Nell’articolo su Fronteggiando si fa riferimento al gruppo Airesis, del cui comitato scientifico fanno
parte Sermonti ma anche altri antidarwinisti e perfino un pedagogista che ha
avuto un ruolo rilevante nella riforma dei programmi scolastici e negli
attacchi all’evoluzionismo e alla scienza, come E.Agazzi; nel sito web si
coltivano intrecci e interazioni fra scienza, magia, pseudoscienze,
astrologie, eresie, occultismo, CICAP, irrazionalità, scienziati non
convenzionali, ecc. ecc. (I
labirinti della ragione. NB: Attenzione
a non perdersi e soprattutto … a non demoralizzarsi). |
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17/11/05-USA: |
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Su Internazionale un articolo intelligente
di uno scienziato molto intelligente per dimostrare la stupidità e la
malignità del “disegno intelligente”: “Disegno
maligno”, di Noam Chomsky; ci sono quindi frasi intelligenti
interessanti che è utile riportare: Secondo i suoi critici, invece, il disegno intelligente è
creazionismo (l'interpretazione letterale della Genesi) appena
camuffato o semplicemente svuotato di contenuto, interessante quanto un "non capisco" o quanto un
argomento scientifico prima che si riuscisse a comprenderlo. Perciò non può essere oggetto di "dibattito". Oggi l'avversione dell'amministrazione Bush per l'indagine
scientifica mette in pericolo il mondo. La catastrofe ambientale è una
faccenda troppo seria perché la si ignori. Molto
bella ed azzeccata è l’analogia che vede di Chomsky fra le cosiddette ragioni
dell’ID e un “non capisco” |
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17/11/05-IT: |
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Si accenna alla trasmissione di ieri sul dibattito
sull’evoluzione (L’infedele di Gad
Lerner) in un articolo (Teoria
dell'evoluzione: La Moratti la cancella e i gesuiti invece la difendono); si
racconta del prossimo articolo di Buttiglione (che comparirà nel sito web http://www.pensarecristiano.org/) in cui
propone di proibire la teoria dell’evoluzione ai minori di 14 anni. Come ha
spiegato chiaramente il ministro Moratti (Buttiglione non stava probabilmente
attento) questo però è impossibile, in quanto comunque bisognerà parlare
almeno di evoluzione (ai bambini piacciono tanto i dinosauri…) e si
ritornerebbe quindi alla situazione precedente, che ha richiesto le modifiche
introdotte nel 2004: si dovrebbe infatti eliminare un’altra volta dai
programmi scolastici anche l‘evoluzione, dato che “Tali
generiche indicazioni hanno portato gli autori dei testi scolastici a
trattare diffusamente i contenuti di questo tema, sistematizzando i vari
principi sull'evoluzione della specie umana, ricomprendendo anche la teoria
di Darwin” (L.Moratti,
16/4/04). Questa eliminazione susciterebbe
poi proteste, come già avvenuto …. e si riprenderebbe un ciclo già
sperimentato e che si interromperebbe solo … con un cambiamento della
maggioranza di governo…. L’intervento
di Buttiglione appare ingiustificato e un po’ provocatorio, oltre che una
conferma della cultura antiscientifica che ha portato all’eliminazione
dell’evoluzione dai programmi scolastici: nonostante sia stato assolutamente
inadeguato il risultato della protesta di una anno fa di decine di migliaia
di scienziati e cittadini; infatti è oggi evidente (forse per Buttiglione non
è stato sufficiente?!) che non solo è stata censurata la relazione della
commissione dei Nobel, ma sono state accolte anche ben poche delle
raccomandazioni presenti nella stessa versione censurata (sarebbe
interessante sapere chi, ben prima di Buttiglione, ha giudicato insufficiente
la censura ed ha provveduto!). Sarebbe utile informare il ministro di
verificare che ci sono già state ben due interventi censori (in commissione e
al ministero, che non ha dato retta ai premi Nobel, nemmeno censurati…) e una
terza forse sarebbe inopportuna e sospetta. ·
Proprio nei giorni scorsi un teologo gesuita (mons.Ravasi) aveva
detto chiaramente “è ovvio che l’evoluzione esiste,
non si possono ignorare i risultati della scienza. Le critiche alla teoria
evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non
li riguarda”; non si capisce a quale titolo intervenga quindi un
filosofo (non “della scienza”!) dopo che si è espressa una commissione che la
Moratti pensava fosse autorevole. Sarebbe giusto quindi fare anche a lui la
domanda che Lerner ha fatto al teologo presente nella trasmissione: “non sarebbe il caso che anche la religione venisse
insegnata a partire dai 14 anni?” La risposta data a Lerner dal
teologo richiederebbe l’insegnamento dell’evoluzione fin dai primi anni delle
elementari, ha risposto infatti che i bambini devono poter trovare a scuola
qualcuno che sappia dare una risposta alle loro domande; nessuno può dubitare
che la posizione nel mondo, propria e della propria specie, sia una fra le
prime domande che i bambini si fanno. Gli stessi programmi attuali già fin
della scuola materna fanno riferimento a problemi come “origini della vita e del cosmo … ruolo dell’uomo
nell’universo…”; qualcuno può
ragionevolmente sostenere che in un mondo come quello attuale si possano dare
risposte ancora basate sul mito o sulle favole e quindi non universali, non
valide per tutte le culture e tutte le religioni? Nell’articolo
si illustrano per fortuna anche le posizioni più ragionevoli, da far leggere
a Buttiglione o addirittura da applaudire (“è
ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della
scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente
ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”), di un paio di gesuiti
(De Rosa e Ravasi), che
sono intervenuti di recente sul problema. ·
Riguardo all’on.Buttiglione non si comprende
l’incoerenza rispetto al suo ruolo di pompiere il 12/12/2002 (si può leggere l’articolo
sull’Avvenire), quando audacemente bloccò, impedendo la prevista
imminente votazione in aula, un intervento censorio coordinato
dall’on.Adornato al grido di “pensare che il
controllo dei libri di testo «sia da affidare a una commissione di politici è
impensabile: queste cose le facevano Stalin e Hitler”; come ben sanno i biologi, proprio Stalin
ordinò di applicare all’agricoltura sovietica la sua visione ideologica predarwiniana
errata della genetica, portando alla rovina l’agricoltura sovietica. Come
è possibile che oggi nessun pompiere riesca a far capire che il governo sta
giocando col fuoco!?! Sembra ormai improbabile: proprio il governo il 3
novembre ha attribuito un rilevante premio “per la
ricerca scientifica” chi semplicemente critica senza prove il darwinismo …
Bush almeno paga un consulente scientifico che cerca di intercettare, prima
che facciano guai, i suoi pensieri antievoluzionisti! In Italia nessuno
riesce a impedire nemmeno le azioni antiscientiche e antievoluzionistiche. ·
Magari basterebbe anche solo un gesuita come
consulente! Oggi è stato pubblicato un articolo (di De
Rosa?) su Civiltà Cattolica (“L’origine
dell’uomo secondo la Bibbia”); L’articolo tenta di far
finalmente capire a tutti quelli che lo vogliono capire che la Bibbia non è
da considerare un testo scientifico: "E' gravemente erroneo e
segno di non conoscenza della natura - 'religiosa' e 'non scientifica' -
della Bibbia vedere una contraddizione o, peggio,
un'opposizione tra ciò che afferma la Bibbia sull'origine dell'uomo e ciò che
dice la teoria dell'evoluzione corretta in senso spiritualista”; “si tratta di due
'visioni' dell'origine dell'uomo che non solo non si contraddicono, ma si
completano, a condizione che lo scienziato non pretenda di escludere ogni
intervento di Dio dalla formazione dell'uomo e il credente non pretenda di
cercare e di trovare nella scienza la conferma di quanto dice la Bibbia, e
quindi di rigettare la scienza quando le sue conclusioni non sono conformi
alle affermazioni della Bibbia". Il testo è sicuramente chiaro, tranne
nel punto in cui sembra si faccia una distinzione fra ‘evoluzione corretta’ ed ‘evoluzione liscia’ (si chiamerà così?). Probabilmente è una distinzione in
uso fra i teologi, dato che nessuno chiede che la scienza consideri gli
aspetti spirituali. D’altronde se sorgono alcuni problemi “materiali”, da
qualche decennio chi crede nei metodi e nei risultati della scienza, basati
sull’evoluzione biologica, preferisce andare dal dottore e non dal guaritore
o dal parroco. ·
Su un opuscolo ondine (E’ vita online)
probabilmente connesso con l’Avvenire compare un articolo di F.Agnoli:
“L’uomo è
una scimmia? Allora manipoliamolo” (versione
PDF). |
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18/11/05-IT: |
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Interviene con decisione la Montalcini in soccorso
del ministro Moratti, sostenendo, in un articolo sul Sole24Ore (Montalcini:
la Moratti ha già inserito Darwin nei nuovi programmi):“desidero
far presente che sarebbe necessario smentire quanto riportato sul cosiddetto
“giallo” del documento suddetto. Essendo stata reinserita la teoria
dell’evoluzione nei programmi scolastici, come richiesto, non ritengo che
le polemiche abbiano motivo di proseguire, dando al pubblico l’idea che
quanto elaborato sia stato censurato da parte del suo ministero”. Purtroppo
la Levi Montalcini non chiarisce ancora quale delle due è la versione
corretta, né indica dove e come c’è scritto “teoria dell’evoluzione” nei
programmi la teoria dell’evoluzione, facendo capire che le va bene che sia
stata inserita solo nei licei, mentre nel documento si auspicava, in linea
con quanto da tempo diceva il ministro, che non si dovesse aspettare gli anni
delle superiori. L’on.Tocci in un interpellanza ricorda (“Moratti aveva anunvciato di aver dato mandato al al
ministero di aevr inserito l’evoluzionismo nei programmi della scuola
elementare, ma è falso, perché sono stati corretti solo i programmi della
scuola media; questo vuol dire che i bambini
ascolteranno il racconto della creazionen nell’ora di religione fin
dalla maternama non la teoria della scienza moderna” alla Moratti che
aveva promesso l’evoluzione alle elementari! Adesso, dopo la negazione di una
censura al ministero, aspettiamo la prevista censura dell’On.Buttiglione,
anche per vedere la reazione del premio Nobel a una nuova ed esplicita
censura. La negherà anche questa volta? Sarebbe meglio che qualcuno fermasse
il filosofo per tempo! Non dia ascolto a chi dice che l’evoluzione è
filosofia! E’ scienza e quindi non è la sua materia! ·
La notizia compare anche su Repubblica (Darwin
nei programmi, accuse DS. La Montalcini “nessun giallo”) ·
Dell’articolo su Civiltà Cattolica di ieri
parla un articolo (dal titolo ben poco rispettoso della consecutio temporum)
comparso su Aprile On line (“Darwin
non sbagliava. Lo dice la Bibbia”) Interessante
e importante il fatto che si cominci a sottolineare ogni volta che è
possibile quanto sia vera e utile (per la nostra specie) la frase di
Dobzhansky ("In biologia nulla ha senso
se non alla luce dell'evoluzione"). Il museo di New York, che
ha organizzato la mostra su Darwin che apre domani, ha infatti sottolineato (Museo
Usa: con influenza aviaria Darwin più importante che mai) che "Senza i suoi
insegnamenti, non potremmo capire i potenziali pericoli di una rapida
evoluzione del virus dell'influenza aviaria", dice Michael Novacek,
curatore del settore paleontologia dell'American Museum of Natural History di
New York, che domani sabato inaugura la mostra dedicata a Darwin ed al suo
lavoro, con manoscritti originali, tartarughe viventi delle Galapagos,
orchidee, effetti personali e fossili che Darwin collezionò durante i suoi 5
anni di viaggio a bordo del brigantino Bearle”. ·
Un grande vecchio con la barba interviene in difesa
di Darwin: E.Scalfari (“Ma se io
sono Dio... “) sull’Espresso, pur sottolineando all’inizio il
vantaggio di Dio (l’unico dei due tuttora vivente, sembrerebbe) rispetto a
Darwin, si preoccupa dei problemi di un’efficace difesa (in assenza di
avvocati se non d’ufficio) che derivano dai tanti processi in cui è
coinvolto. Dall’idea dell’ID Scalfari deriva un’idea di uomo che fa parte di
un progetto e quindi autonomo da autorità religiose esterne, verso quella che
Scalfari chiama una teocrazia atea. ·
Anche articoli sull’Avvenire toccano il
problema dell’evoluzione; in uno (Lerner
sfida l’Isola con Darwin) si parla della sfida all’Infedele di Lerner fra
due posizioni, quelle più vicine alla chiesa, che però non si capisce che
competenze abbia per discutere di evoluzione (come dice mons. Ravasi) e
quelle più vicine alla scienza; non si capisce perché la giornalista
interpreti in modo errato la posizione di Alleva, che forse non si è fatto
ben capire, attribuendo il suo contributo al campo opposto. Buona l’osservazione
che “i creazionisti integrali avevano la faccia
scura”, mentre la frase “Il nodo della
questione si è colto nella possibilità, per chi crede all’evoluzione, di
ritenere che la teoria cancelli l’etica, affidando al caso, cioè alla
selezione naturale, e non a un’intelligenza creatrice, la presenza
dell’uomo fra le creature del mondo” evidenzia la necessità di
imparare ad applicare le conoscenze di biologia e di scienza in generale che
ogni italiano dovrebbe aver acquisito alle medie. Nell’altro si riferisce
sull’articolo su Civiltà Cattolica qui riportato il 17/11 (ieri) Nel sito Università e Ricerca
dei DS si illustrano (Le
bugie della Moratti su Darwin) i risultati della interpellanza
rivolta al Ministro sul giallo della relazione finale della commissione
Darwin (che apparirebbe censurata) e sulle modeste conseguenze operative del
lavoro della commissione, nonostante quanto detto dallo stesso Ministro il
23/2/05. |
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19/11/05-IT: |
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Decisamente impressionante per la sua chiarezza (e
il suo coraggio?) l’intervento di P.Coyne della Specola vaticana sull’Avvenire
(Coyne:
il disegno intelligente non è scienza). E’ proprio il caso di
riportare tutto l’articolo, e di evidenziare i punti di interesse: «L'Intelligent Design non è scienza, anche se intende
esserlo. Affiancare la teoria del Disegno intelligente a quella
dell'evoluzione nei programmi scolastici è sbagliato: se si intende
insegnarla nelle scuole, deve essere inserita all'interno delle ore di
religione o in quelle di storia culturale, non in quelle di scienze».
Sono le parole del direttore della Specola vaticana, padre George Coyne, alla
vigilia della sua partecipazione al convegno dell'istituto Stensen di Firenze
che oggi, alle ore 16,00, si interrogherà su «Evoluzionismo e religione». Padre
Coyne si pone al fianco degli scienziati evoluzionisti nella critica
all'Intelligent Design. La controversa e dibattuta teoria, così come oggi
è intesa negli Stati Uniti, spesso funziona da supporto a quei creazionisti
che sostengono che l'universo e gli esseri viventi sono stati creati da un
Architetto intelligente e non da processi naturali. «Non è vero - ha
specificato Coyne - che esistono sistemi che non possono essere spiegati in
termini di forze naturali indirette. Tutto è riconducibile a
spiegazioni scientifiche e la Bibbia non è affatto un testo scientifico.
Negli Stati Uniti sono in tanti a credere nelle teorie creazioniste. Se in
Italia può apparire impensabile e stravagante, in America è un movimento
abituale che nasce dalle credenze fondamentaliste dei primi pionieri
pellegrini che sbarcarono sulla costa orientale degli Usa centinaia di anni
fa e che, ancora oggi, attraverso le loro credenze, influenzano il vasto
panorama della fede evangelica». Impressiona
il fatto che P.Coyne esprima sul quotidiano della CEI idee
chiare e ben diverse da quelle del papa pochi giorni fa, o del
card.Schönborn. Impressiona il fatto che l’articolo dimostri che esponenti
della chiesa possano dire di tutto (a P.Coyne è perfino concesso di esprimere
sull’Avvenire idee “eretiche” … condivise anche dagli evoluzionisti) e nello
stesso tempo trovano qualcuno che sullo stesso quotidiano accetta di
contrastare e magari offendere chi cerca di spiegare i motivi, i metodi e i
limiti della scienza, magari con parole che non vengono riconosciute simili a
quelle di P.Coyne. Basta per esempio aspettare il numero dell’Avvenire
di domani (“La scienza,
il dogma e la legge del caos”) per averne la prova: si potrà
leggere le frasi ironiche ed errate “La
scienza non è poi così scientifica come dicono certi suoi fedeli
"laici(sti)". “il mondo
darwinista continua a considerare l'evoluzionismo un dogma”. Preoccupa
come questi commenti potrebbero anche essere usati per colpire le opinioni di
P.Coyne pubblicate sull’Avvenire…. |
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20/11/05-IT: |
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Bella lettera di un dottorando di fisica,
ovviamente cattolico, all’Avvenire sull’appoggio di molti cattolici (ma
qualcuno non aveva detto che i cattolici non erano coinvolti
nell’eliminazione dell’evoluione umana …?) all’abolizione
dell’insegnamento dell’evoluzionismo nella scuola, con risposta del direttore
(Fede e
ricerca, sorelle del vero); nella lettera il dottorando si stupisce della
posizione della chiesa sull’evoluzionismo: “purtroppo, si segnalano in modo negativo
gli interventi di alcuni esponenti cattolici (come il ministro Buttiglione)
che vedono nell’insegnamento dell’evoluzionismo durante le ore di Scienze una
minaccia alla formazione della dimensione religiosa del giovane alunno.
Queste persone, nel "contestare" la teoria di Darwin, non fanno
certo un buon servizio alla religione cattolica (facendo passare i credenti
come nemici della conoscenza scientifica) e più in generale alla verità. Da
un punto di vista scientifico, soprattutto grazie ai recenti progressi nella
mappatura del genoma dell’uomo e di molte altre specie animali e vegetali,
non c’è alcun dubbio che tutte le forme di vita hanno avuto un’origine comune
miliardi di anni fa: intere sequenze di Dna si ripetono identiche in tutti
gli esseri viventi, condividiamo con le scimmie e con i topi oltre il 90% dei
nostri geni (addirittura il 50% con il moscerino della frutta!). Contestare
una teoria scientifica suffragata da una tale mole di dati sperimentali
rivela solo una scarsa conoscenza della scienza e una pericolosa confusione
tra gli ambiti della scienza e della fede religiosa”; e finisce con una frase,
che molti potrebbero condividere anche se forse “vergogna” sembrerebbe meglio
di “ridicolo”, che sarà apparsa offensiva: “Non c’è niente da temere dalla teoria di Darwin e opporsi (in modo
più o meno esplicito) al suo insegnamento nella scuola dell’obbligo non fa
che coprire di ridicolo tutti i cattolici che, stupendosi continuamente
dell’eleganza del creato, amano la scienza”. Come si
vede ci sono accuse abbastanza pesanti di confondere fede e scienza; con
inviti anche a contestare le ambigue posizioni ufficiali della chiesa
sull’evoluzionismo, ribaltando anche le accuse di ideologismo che la chiesa
attribuisce strumentalmente con troppa facilità agli evoluzionisti; un
giovane scapestrato…?; forse no, dato che qualche opinione simile si trova
ormai anche all’interno del clero più istruito sul problema come P.Coyne
e Mons.Ravasi, che comunque si esprimono – sullo stesso quotidiano! -
in modo più vellutato) purtroppo lui comunque confonde evoluzionismo ed
evoluzione (in un punto in cui rievoca il testo con cui il Card.Ratzinger nel
2004 confermava di non aver problemi sulla discendenza comune di tutti gli
esseri viventi da un unico organismo ancestrale). Quello
che comunque stupisce forse maggiormente in questa lettera di un giovane
scienziato che contesta la posizione della chiesa sull’evoluzione, è che
presenta una preoccupazione ben diversa da quella che spesso si fa emergere
quando si cerca di capire se un biologo cattolico ha dei problemi con la
teoria dell’evoluzione biologica; la risposta immediata, pronta e conclusiva
ma evasiva è spesso “la chiesa non ha problemi con l’evoluzione”. La
risposta del direttore dell’Avvenire, inizialmente tranquilla, verso
la fine risulta poco chiara nel suo accenno alla censura del documento della
commissione Darwin, ma molto chiara nella condanna del darwinismo (per
fortuna Darwin è già morto e il rogo comunque non si usa più, anche se la
frase “il sentiero dell’inferno è davvero
lastricato di buone intenzioni” sembra faccia sospettare che
qualcuno sappia che Darwin ha subito personalmente anche una condanna divina
postuma… oltre a definire “buone intenzioni”
quelle che nel 1996 GPII definiva invece “più
che una mera ipotesi” e “teoria” )
e conclude con il dubbio che il lettore e forse anche gli altri scienziati
siano un po’ stupidi: “c’è chi ha voluto fare del vecchio e superato darwinismo la bandiera della scienza, senza accorgersi
che l’attribuire solo al caso le origini della vita è,
come ha ricordato il cardinale Schonborn, «un’abdicazione dell’intelligenza
umana”. “Vecchio e superato
darwinismo” ?! Cosa c’entrano qui “le
origini della vita”?! E
pensare che all’inizio aveva scritto: “l’Avvenire
non ha mancato di intervenire più volte, riportando tempestivamente la
materia dello scontro nel suo alveo naturale, che è quello di una corretta
dialettica tra scienza e fede”. La sua risposta difficilmente
rientrerebbe nella “corretta dialettica” e comunque dal 25/11, fra 5
giorni, non sarà più tempo di dialettica ma di coniugazione (una
cosa ben diversa). Anche il direttore dell’Avvenire si adeguerà? Non si
capisce comunque a chi alluda quando, all’inizio della parte meno chiara
della risposta, accenna al fatto che “possiamo con
indulgenza ricordare le responsabilità di chi ha scatenato la polemica”;
in base alla cronistoria, non può che far riferimento a chi ha fatto la prima
censura, abolendo “spiegabilmente” l’insegnamento dell’evoluzione umana dalla
scuola media… |
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Sembra sia uscito prima su un sito web evangelico (ICN-News) il testo dell’on.Buttiglione
sull’evoluzione: Quando
la scienza si fa ideologia, che uscirà solo
domani anche sul sito Pensare
Cristiano (dove si trova
anche la versione
inglese). In realtà (al di là del solito titolo che gli scienziati sono
purtroppo abituati a leggere anche quando si parla di evoluzione) dimostra
purtroppo che è piuttosto la sua visione della scienza ad essere decisamente
ideologica; garantisce infatti che la scienza non sappia cose che invece la
scienza ha dimostrato; per esempio dice “Se dietro il meccanismo della selezione
naturale si nasconda il caso o invece la Provvidenza divina è domanda a cui
la scienza non è in grado di rispondere, né oggi né mai”
(evidente l’ignoranza sugli elementi non tutti casuali che agiscono nella
selezione naturale, per cui il ruolo del caso non è prevalente, anche se è
rilevante; anche lui si illude che il caso da solo possa ottenere buoni
risultati….).; “L’insegnamento dell’evoluzionismo
viene presentato come se esso fosse in realtà sostitutivo del racconto
biblico della creazione” (Errato; viene presentato come spiegazione ragionevole
- basata sulla ragione, cioè sulle conoscenze che abbiamo - dell’evoluzione
dei viventi, a cui Buttiglione non dice chiaramente se crede; il Card.Ratzinger nel
2004 invece lo diceva chiaramente); comunque si trova qualche frase
apprezzabile e che lo pone in contrasto con altri importanti
antievoluzionisti italiani (magari influenti… come alcuni giornalisti
dell’Avvenire…): “Sembra dunque che sia i
creazionisti che i sostenitori del “disegno intelligente” abbiano torto
quando pretendono che dottrine filosofiche o teologiche vengano insegnate
come se fossero teorie scientifiche”. La conclusione (anche qui in
terza persona): “E’ particolarmente
importante fare attenzione alle età degli allievi ai quali si impartisce
l’insegnamento sull’evoluzionismo. Se
esso viene insegnato in una età troppo precoce, in cui lo studente non è
ancora capace di distinguere con chiarezza fra scienza e filosofia o
religione, è inevitabile che esso venga inteso in un senso sbagliato, creando
un danno grave sia alla formazione di una autentica mentalità
scientifica che a quella di una autentica coscienza filosofica e
religiosa.” Meraviglia il fatto che Buttiglione, se fosse davvero
preoccupato della mentalità scientifica, avesse approvato i nuovi
programmi delle materne e delle elementari, da cui sono state
eliminate tutte le belle premesse che nei vecchi programmi ricordavano alle
maestre quanto fosse importante il metodo scientifico. Una
frase curiosa, e che fa pure sospettare che l’articolo sia stato scritto da
qualcuno più attento alla situazione USA che a quella italiana è la seguente:
“Non c'è da meravigliarsi se, davanti a questo
abuso, molti genitori protestano e chiedono che questo insegnamento sia
bilanciato da quello del creazionismo o del “disegno intelligente”;
come si sa in Italia nessuno chiede che venga insegnato il creazionismo o il disegno
intelligente, dato che sono stati anche recentemente potenziati (nell’ora
di religione) e non aboliti; vengono poi insegnati da sempre; forse
Buttiglione non sa che a scomparire è stata addirittura l’evoluzione (oltre
alla teoria dell’evoluzione); sembra tutta una presa in giro… Terribile anche
la frase “La Bibbia ci dice solo che Dio ha
creato il mondo e tutto ciò che è dipende da Lui. Qui c’è una differenza fra
il fondamentalismo protestante e la dottrina cattolica. I fondamentalisti
sono fermi ad una interpretazione letterale della Bibbia”; da quel che
si legge nel resto del documento non si capisce proprio quale possa essere
l’interpretazione non letterale dei cattolici su questo punto, ma soprattutto
qui e più avanti sembra non si voglia evidenziare la chiara separazione fra
ciò che è scienza e ciò che non lo è: prima si dice che “la teoria dell'evoluzione non nega l'ipotesi di un
disegno intelligente, anche se in quanto teoria scientifica non ne ha bisogno”
e poi invece si accusano gli evoluzionisti di dire cose che non possono dire
(e non dicono): “in molti casi l'evoluzionismo
viene insegnato come se fosse non una teoria scientifica ma una teoria
filosofica o metafisica. L'insegnamento dell'evoluzionismo viene
presentato come se esso fosse in realtà sostitutivo del racconto biblico
della creazione”. Solo il giorno in cui anche Buttiglione, non
fermandosi all’interpretazione letterale della Bibbia, capirà il concetto
ovvio che il racconto (mito) biblico della creazione (che, lo dice anche lui,
non deve essere preso in modo letterale…) sostituiva la storia
dell’evoluzione, si riuscirà a capirsi meglio, senza attribuirsi a vicenda,
magari inconsapevolmente, il ruolo di selvaggio. ·
Articolo sulla Repubblica (“USA, chi
ha paura di Charles Darwin”) sulle difficoltà che
ha incontrato il Museo di Storia Naturale di New York a trovare sponsor per
la mostra su Darwin che si è aperta il 19/11 (“E
così non un'azienda statunitense si è fatta avanti per finanziare almeno in
parte i tre milioni di dollari che l'esposizione è costata. Per paura che ciò
fosse interpretato come una scelta di campo a favore dell'evoluzionismo nel
feroce dibattito che, di questi tempi, lo oppone al creazionismo”) . |
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22/11/05-IT: |
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Nel sito Università
e ricerca dei DS si riportano i link ai principali documenti sul
“giallo” del documento finale della commissione Darwin. Viene linkato anche
un precedente articolo di T.Pievani (L'Italia
che non prende sul serio Darwin), comparso su Micromega 4/2005:
· A
Milano, al “CMC – Centro
Culturale di Milano”, dibattito Evoluzionismo,
teoria o ideologia? Con Carlo Soave docente di Biologia
Università degli Studi di Milano e Don Fiorenzo Facchini docente di
Antropologia e Paleontologia Università di Bologna. Coordina Mario
Gargantini. In febbraio si terrà un altro incontro sull’evoluzione
con scienziati che si occupano di altre discipline (matematica e chimica).
Sarà per dimostrare che ormai tutti possono parlare di evoluzione? Purtroppo
criticano cose che non conoscono… e sarebbe bello che i lettori se ne
accorgessero … ·
Una serie di ottimi articoli sull’evoluzione, scritti
invece da esperti qualificati, nel sito web scolastico della Enciclopedia
Treccani (Il
dibattito sull’evoluzionismo); si
accenna soprattutto allo strano tentativo di “occupare la scienza”, di
ampliare la definizione di scienza per comprendere spiegazioni basate sul
soprannaturale: è la stessa strategia usata negli USA, adattata ad un
contesto diverso; ma l’obiettivo è lo stesso, probabilmente facilitato da una
certa abitudine a confondere spiegazioni naturali e soprannaturali anche fra
persone colte. Molti non hanno capito che probabilmente in Italia non c’è
bisogno di usare l’ID per ampliare la definizione di scienza, e stanno
utilizzando altri strumenti; è strana per esempio l’insistenza e la facilità
con cui persone inesperte di biologia accusano la biologia di trasformarsi in
teologia o filosofia appena si comincia a parlare di evoluzione
(difficilmente ciò avviene quando si parla di altre tematiche…) , o con cui
si usa la parola “scientismo” pensando di insultare la scienza e il metodo
scientifico. Negli articoli ci sono contributi di Telmo
Pievani, Stefano
Mariani, Giorgio
Narducci, Alessandra
Magistrelli, Eleonora
Fioravanti. Sconcerta
comunque la visione lineare dell’evoluzione umana dell’unica immagine della
pagina, e fa pensare all’influenza nascosta di qualche antievoluzionista.
Spiace la scelta di rallegrare la pagina iniziale con un’immagine
scientificamente scorretta dell’evoluzione umana, di solito presente nei sito
antievoluzionisti. ·
[da Pikaia] Nel sito Rescogitans si può leggere un
interessante articolo di S.Marini “La
scienza, secondo lo Stato del Kansas” in cui si spiega, bene e con
ampia documentazione, quel che è successo nel Kansas, dove hanno ampliato la
definizione di scienza negli standard educativi dello stato: La strategia seguita dai “dissidenti” del
Kansas è (anche epistemologicamente) piuttosto sofisticata: anzitutto si
elimina il termine “spiegazioni naturali” dalla definizione della scienza
e si attacca il “naturalismo metodologico, che assume (…) che le leggi di
causa e effetto rendano conto di ogni fenomeno”, in modo da poter
ammettere anche spiegazioni ispirate a principi religiosi (spiegazioni
soprannaturali). Si sostiene poi che tale naturalismo viola due aspetti
fondamentali del metodo scientifico, in quanto “limita sia la formazione che
il controllo delle ipotesi rivali ” (cioè salvaguarda la teoria evoluzionista
da controlli e falsificazioni) e quindi trasforma tale teoria “in un dogma,
dottrina o ideologia”. Sconcertante
la reazione di un docente dell’Università Lateranense a una delle poche
affermazioni accettabili nell’articolo di ieri di Rocco Buttiglione (“Sembra dunque che sia i creazionisti che i sostenitori
del “disegno intelligente” abbiano torto quando pretendono che dottrine
filosofiche o teologiche vengano insegnate come se fossero teorie
scientifiche”). P.Larrey risponde (“Intelligente
Design”) infatti subito a Buttiglione, sempre sul sito Pensare
Cristiano, sostenendo e garantendo che aria fritta come l’ID sia invece
scienza. Incredibile come abbia il
coraggio di garantire addirittura l’asserita scientificità (“la nozione dell'Intelligent Design deve essere intesa tanto
scientifica come quella di Darwin. Se fosse
soltanto un'appendice al creazionismo, non ci sarebbe tanta polemica”)
contestando i dubbi di Rocco
Buttiglione! Sembra proprio sulla linea del Card. Schönborn:
appoggio all’ID senza nemmeno conoscerlo… |
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24/11/05-IT : |
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Articolo di Cavalli Sforza (Dinosauri Nell'arca Di Noe') su Repubblica, uno dei pochi giornali che
continua coraggiosamente (o incoscientemente?) a non girarsi dall’altra parte
sul problema dell’evoluzione. Ormai anche il Sole24Ore e l’Unità hanno
abbandonato l’argomento? |
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25/11/05-IT: |
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Chiaro e rivelatore l’intervento
del Papa (qui il testo
integrale) oggi all’Università Cattolica di Roma: “Ecco allora la grande sfida delle Università
cattoliche: fare scienza nell'orizzonte di una razionalità vera, diversa
da quella oggi ampiamente dominante, secondo una ragione aperta al
trascendente, a Dio". Più o meno ha chiarito che è ora di
smetterla di accontentarsi delle spiegazioni “naturalistiche” (che ne hanno
permesso il successo…) e di continuare a mantenere separate scienza
(=ragione?) e fede; meglio sarebbe tornare alla cultura disponibile nei
secoli in cui i teologi erano anche grandi scienziati e sapevano mettere in
fila citazioni e parole utili per spiegare tutto? Si può a questo proposito
ricordare che il Card.Ratzinger
già nel 2002 coerentemente si preoccupasse che “a partire dall’illuminismo, la cultura dell'Occidente
si allontana con velocità crescente dai suoi fondamenti cristiani”.
Abbastanza
strana e masochista, ma coerente con le premesse, poi una frase diretta
proprio contro la scienza sperimentale (di cui probabilmente ha usufruito,
come quasi tutti, e ne usufruirà, come tutte le persone anziane): “come criterio di razionalità è venuto affermandosi in
modo sempre più esclusivo quello della dimostrabilità mediante
l'esperimento”. [Quali sarebbero le alternative?]. Un
discorso simile ha fatto ieri anche il Card,.Caffarra in una lezione a
Bologna (“Magna
charta per l'uomo”) dove distingue chi va e chi non va “oltre all'uso della ragione nella ricerca della verità
sull'uomo”. Come si vede, in Italia non abbiamo bisogno dei trucchetti
dell’ID per arrivare al nocciolo del problema: la scienza deve poter chiudere
rapidamente gli antiestetici buchi di conoscenza, come si faceva fino
all’incidente con Galileo, con spiegazioni che fanno ricorso senza pudore,
magari solo se e quando serve, anche al soprannaturale…. e ai placebo. ·
Un altro recente intervento (forse è il momento
propizio?) di un cardinale sulla scienza è quello di due giorni fa del
Card.Ruini, che ad un incontro-dibattito sul tema della laicità ha detto “nel leggere gli articoli di scienza si constata spesso
che chi scrive intende dimostrare che Dio non c’è e che l’essere umano è
autosufficiente”. Forse il card.Ruini è davvero autosufficiente;
gli altri ogni tanto hanno bisogno almeno di un medico, ogni tanto;
purtroppo, ma per fortuna anche la scienza qualche volta … vede e provvede,
in quanto non siamo “autosufficienti”. Visto che la chiesa si è finalmente
pentita su Galileo… si pensa di riprendere dal punto in cui si era rimasti
allora….? Che
problema c’è? Perché rinunciare a vivere in un mondo senza dubbi e
interrogativi insoluti e quindi molto … più intelligente? Qualche
intellettuale cattolico avrà il coraggio di contestare? In difesa della scienza
interverrà almeno il filosofo Dario
Antiseri, che già qualche giorno fa ha
avuto l’ardire di contestare le frasi del Papa di condanna del relativismo
e del nichilismo? Qui sembra che sia possibile anche il relativismo
della razionalità (c’è quella vera e quella “ampiamente
dominante” … e forse per validi motivi, come ben sa chiunque, non
contento di spiegazioni o cure o indagini “aperte al trascendente”, ha avuto
bisogno della scienza di un medico, di un geologo, di un chimico, di un
fisico, di un biologo). Tempi duri comunque sembra si possano prevedere per
chi si occupa di evoluzione. Ancora peggio se si occupano di evoluzione
umana, dove sembra quasi impossibile non …. trascendere. ·
C’e’ qualcuno che viene messo in difficoltà da
queste dichiarazioni del Papa? Sì, il gesuita De Rosa, di Civiltà Cattolica,
che si occupa di evoluzione e che recentemente in un’intervista a Repubblica
(“Ma non
c’è incompatibilità: all’origine del mondo c’è Dio”) aveva
detto cose ben diverse: “«La Chiesa accetta
che la scienza faccia il suo cammino a patto che non pretenda di fare
teologia o filosofia. Significa solo che compito dello scienziato è di fare
lo scienziato. Non sta a lui mostrare che Dio esiste o non esiste in base
alla scienza». In realtà la situazione è diversa, come spiega
anche GP2 nella sua lettera del 1996; la chisa pretende di verificare, usando
i miseri strumenti della filosofia e della teologia quello che la scienza
scopre; e qui in genere scoppia un putiferio per il motivo che De Rosa cita
ma soprattutto perché, e ne abbiamo continue dimostrazioni, nessuno si fa
spiegare i problemi da chi li capisce. ·
Nel sito web Fisicamente c’è una
pagina
web con molti articoli recenti sul relativismo e su Darwin,
fra cui anche l’intervista a De Rosa, il testo di Antiseri e l’articolo di
Pievani su Micromega. |
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26/11/05-IT: |
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Anche U.Eco interviene sull’Espresso (Il Caso
e il Disegno Intelligente) nel dibattito sull’evoluzione: Si stupisce di
questi attacchi di integralismo in una religione, quella cattolica, che
dovrebbe essere immune da comportamenti di questo tipo: “Non ci dovrebbe essere fondamentalismo cattolico perché
per i cattolici l'interpretazione delle scritture è mediata dalla Chiesa”.
Eco non pensa che anche nella chiesa ci sia chi capisce qualcosa di biologia
(pochi) e chi non capisce niente e che magari ha saputo da poco che Galileo
aveva ragione ma da 150 anni continua a sentir parlare male di Darwin, per
cui evita di approfondire argomenti nno ancora ben masticati a sufficienza.
Più che di fondamentalismo bisogna parlare di una confusa eterogeneità, come
si vede in questi giorni di interventi quasi tutti diversi e soprattutto che
non partono da una base comune di conoscenza dei dati oggettivi che la chiesa
riconosce come validi. Per ora sappiamo che la chiesa (Card.Ratzinger 2004)
riconosce che tutti gli esseri viventi derivano da un unico organismo
originario. Evidente quindi che riconosce l’evoluzione. Manca solo che venga
spiegato come si giustifica la biodiversità se non si vuole accettare la
teoria di Darwin; la situazione non è molto diversa da quella che ha messo in
guai seri Galileo. Prima di quel momento ogni discussione sarebbe abbastanza
inutile. E quel momento si allontanerà sempre più nel tempo se si ritorna
alla scienza medioevale, guidata da “una ragione
aperta al trascendente”. Stupisce
un po’ che Eco, come già era successo a Rubbia nel
2003, non sappia che nel Genesi esistono due versioni della creazione, per
cui scrive “ il Genesi sembra dar ragione a
Darwin”; in questa stessa frase inoltre evidenzia come non sappia il
motivo per cui Darwin è famoso ma anche osteggiato da molte religioni, dato
che anche lui (come purtroppo quasi tutti) crede che Darwin abbia scoperto
qualcosa che era già noto nell’anno della sua nascita … l’evoluzione
(che per la chiesa non è un problema, per cui non avrebbe alcun motivo per
ostacolare in ogni modo l’insegnamento dell’evoluzione). Povera scuola
italiana … quando si provvederà ad aggiornare i programmi? ·
Articolo sul Corriere riguardo
all’intervento del Papa all’Università Cattolica (“Il Papa:
la Scienza deve aprirsi a Dio”):; ili giornalista, uno dei
pochi, evidenza il punto centrale dell’intervento del Papa. Articolo anche
sul Manifesto: “La scienza infertile di papa Ratzinger”. |
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28/11/05-IT: |
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Desta un certo interesse (oltre che stupore e
preoccupazione) l’articolo del direttore del Foglio: “Voglio
un rapporto sulle cazzate che i prof. raccontano a scuola”. Già un deputato bolognese di FI aveva attivato un
paio di anni fa un numero verde per raccogliere le denunce di dichiarazioni
antigovernative fatte da parte di insegnanti a scuola. Ora invece sembra che
la proposta riguardi anche l’università e il darwinismo e che il
direttore del Foglio inviti a realizzare “un
serio, responsabile, documentato, elegante, non fazioso, imparziale
"rapporto annuale" sulle cazzate che si dicono a scuola e
all'Università sotto il manto della cultura progressista, scientifica,
neodarwiniana, neoscimmiesca, neoetica”. E’
comunque da apprezzare il fatto che il direttore sia uno dei pochi
giornalisti a capire (anche prima che Ruini il 2/12/05 lo riprendesse e lo
rilanciasse) qual’era la novità principale (e differenza rispetto a GPII)
contenuta nell’intervento del papa all’inaugurazione dell’anno accademico
dell’Università Cattolica. Lo cita infatti con giusto rilievo nella penultima
frase dell’articolo. L’articolo è riportato anche nel sito dei radicali. |
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29/11/05-IT: |
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Oggi è uscito in edicola il nuovo numero di Micromega il
7/2005, che contiene ancora articoli relativi al dibattito
sull’evoluzione. C’è un articolo di T.Pievani sui misteri non ancora
risolti del limitato ripristino di programmi scolastici non settecenteschi (Darwin, Moratti e il gioco delle tre tavolette); si commentano alcuni degli interventi fatti
nell’ultimo mese dai numerosi esponenti politici, religiosi e scientifici che
hanno minimizzato i numerosi e poco chiari interventi censori; c’è poi anche
un’intervista, sempre di T.Pievani, (A Dio e/o a Darwin) ad una
delle personalità della chiesa cattolica più esperte dei problemi della
scienza: P.Coyne; pur non essendo biologo ma “astronomo papale”,
sembra capisca di biologia più di tanti altri astronomi o astrofisici che a
volte sembra vengano costretti a intervenire sull’evoluzionismo. Anche in
questa intervista esprime opinioni che fanno temere che possa essere inviato
su Marte per proseguire le sue ricerche da quel pianeta… in fondo anche
Teilhard di Chardin, che era un paleoantropologo, fu inviato in Cina alla
ricerca dei nostri antenati fossili. P.Coyne dice infatti, fra
l’altro: A parer mio [la teoria dell’evoluzione]
dovrebbe essere insegnata sin dall'asilo, giacché
si tratta, come abbiamo già detto, di una
teoria scientifica ben consolidata. Perché mai tenerla nascosta?
Se mettiamo da parte l'evoluzionismo nella formazione scolastica (sia essa
elementare o più avanzata), corriamo il
rischio che gli studenti ricavino un'impressione distorta, che siano persino
impauriti dalle scienze. E così non deve essere, per nessuna
ragione. Il rischio che avete corso qui in Italia è per
molti versi più grande di quello corso in America, dove pure ci sono state querele davanti ai giudici sulla
possibilità o meno di trasmettere insegnamenti relativi all'evoluzione. Il
che non aveva niente a che fare con la separazione tra religione e vita
sociale e politica, pur fondamentale in America. L'evoluzionismo non è un insegnamento religioso, è un insegnamento
scientifico. E corriamo il rischio, ponendo l'Intelligent
Design in alternativa al concetto di evoluzione, che gli studenti non
sappiano più cosa vuol dire fare scienza e ricavino soltanto confusione da
questa indebita intrusione di teorie
religiose in un ambito che non è loro proprio. Insegniamo pure le ipotesi di un intelligent design, ma
non come dottrina scientifica! Pensiamo ad altri corsi in scuole private o
allo stesso corso di religione nelle scuole pubbliche: nel nostro caso, corsi
di cultura o di storia americana. Ma insegnare l'intelligent design
come alternativa scientifica è completamente sbagliato e avrà un effetto
notevole sulla formazione degli studenti e in ultima analisi sul futuro stesso
dell'America. ·
L’intervista, senza dubbio rilevante per la
posizione certamente non allineata, viene subito commentata da F.Prattico su La
Repubblica di oggi (Padre
Coyne non nega Darwin). Successivamente sembra non siano
stati pubblicati altri commenti. Forse è meglio così (per P.Coyne…) ·
Sul Foglio di oggi
compare quella che sembra finora la conferma seria (“Ricerca
scientifica, premiato Sermonti”) del conferimento da parte del
sottosegretario (G. Letta?) alla presidenza del consiglio dei ministri
[italiano] del premio speciale per la cultura 2004 (settore della ricerca
scientifica) a G.Sermonti, ottant’anni
appena compiuti; la motivazione? ”In nessun caso il premio è stato più ampiamente meritato … fondamentale
il suo contributo alla ricerca scientifica attraverso la critica al
darwinismo e la pubblicazione di importanti studi sulla genetica …
segnalare all’opinione pubblica generale la figura e l’opera di grandi
personalità della cultura … proporne l’esempio … un modello ideale da
indicare all’attenzione e alla gratitudine del paese … perché altri possano
seguirlo … a beneficio dell’intera comunità nazionale” Immagino
la faccia che farebbe G.Letta, molto amico del Vaticano (oltre che dei
Legionari di Cristo che a loro volta sono molto devoti a Fazio) se leggesse
l’intervista a Padre Coyne, l’astronomo papale, comparsa oggi su
Micromega, dove si manifestano idee e concetti ben diversi (“A parer mio [la teoria dell’evoluzione] dovrebbe
essere insegnata sin dall'asilo “) da quelli che hanno
giustificato il premio a G.Sermonti. ·
Articolo con un inizio molto interessante (ma con
una strana conclusione) scritto da un sociologo di Padova sul Gazzettino
(“Evoluzionismo
temperato dal disegno intelligente”); l’interesse deriva
soprattutto dal fatto che forse è il primo che evidenzia il dato sconcertante
che negli USA il 53% crede alla creazione dell’uomo come è raccontata dalla
Bibbia, mentre in Italia solo il 15% pensa che l’uomo sia stato creato da Dio
così come lo vediamo oggi. Il 40% crederebbe a un “progetto intelligente” che
ha portato all’uomo, La fine dell’articolo lascia invece molto perplessi; non
si capisce infatti su che basi possa dire che “l’idea
del disegno intelligente è proprio una grande trovata, una soluzione geniale
ad un problema esistenziale di estrema gravità (perché esistiamo) … il
disegno intelligente funziona come un mirabile esempio di strategia in grado
di salvare capra e cavoli; sarà anche filosoficamente repellente e
scientificamente poco corretta, ma almeno nell’immaginario collettivo pare
funzionare”. Ancora più perplessi lascia la conclusione, capace (è non
è facile…) di far arrabbiare contemporaneamente sia Darwin che (ancora
di più) Ratzinger: “In fondo perché rovinarci una
credenza innocua che, per giunta, ci rende un po’ più felici? E’ una storia
che del resto conosciamo bene: tutti sanno che Babbo Natale non esiste,
eppure nessuno si sogna di ammetterlo apertamente davanti ai propri figli”. Questa
è la cultura del terzo millennio … curiosa anche la frase “E’ un Dio lontano, così lontano dalle vicende terrene
da non diventare incompatibile con la loro spiegazione scientifica.
[Sembra originale l’idea che la scienza potrebbe accettare una divinità …
se in dosi omeopatiche…?]. L’articolo
fa riferimento ad un sondaggio
realizzato nel Nord-Est sulle opinioni riguardo all’origine della nostra
specie e pubblicato oggi in questa pagina del Gazzettino
sull’evoluzione umana; tre le risposte possibili: “evoluzione da forme
precedenti guidata da Dio”, “evoluzione da forme precedenti non guidata da
Dio”, “creazione divina nella forma attuale”; le possibili risposte sono
simili a quelle di indagini svolte negli USA, anche se in questo caso
nell’ultima risposta non si specifica, come momento della creazione
dell’uomo, “meno di 10000 anni fa”; dall’articolo sembra di capire che le
risposte (oltre al 9.5% di “non so”) sono state: il 43% preferisce
l’evoluzione guidata, il 15% la creazione (tra le
persone meno istruite si trova però il 27% e in quelle oltre i 65 anni il
23%), mentre il 32% sono evoluzionisti darwiniani; anche se dobbiamo
valutare comunque molto positivamente che complessivamente il 75% crederebbe
in un processo evolutivo (guidato o no) da forme precedenti (il dato sembra
addirittura migliore rispetto al 65% rilevato nel 1991 - anche
se non è ben valutabile la correttezza dei risultati di quel sondaggio). Le
percentuali sono comunque ben diverse e migliori rispetto a quelle che si
ottengono in indagini svolte negli USA, dove è evidente l’enorme distacco
culturale degli scienziati che si occupano di ricerca biologica rispetto alla
gente comune. |
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29/11/05-IT: |
·
Nuovi problemi per l’evoluzionismo in Italia?
Speriamo di no… Su La Repubblica un articolo (il caso/
Niente antropologia per le lauree brevi - Se il biologo non studia
l´evoluzione) racconterebbe cos’è successo: Lo studio delle origini dall’uomo si allontana un altro po´
dalla formazione dei ragazzi italiani. Stavolta però non si tratta di
proteggere le giovani menti dei bambini di elementari e medie, a tutt´oggi
ritenute dal ministero dall’Istruzione troppo immature per confrontarsi con
la più temuta delle idee di Darwin. Stavolta si tratta delle menti
decisamente più adulte degli studenti di biologia, e specialmente di quelli
dei corsi per la cosiddetta laurea breve: dove è l´intero settore scientifico
dall’antropologia (che include materie come la paleoantropologia, la
primatologia, l´ecologia umana e l´antropologia fisica) a risultare assente
dall’elenco delle materie "fondamentali e irrinunciabili" che i
"tavoli tecnici" nominati dal ministero hanno consegnato al
Consiglio Universitario Nazionale. E’
importante chiarire qual è la posizione attuale di BIO/08 (Antropologia)
nella classe di laurea 12 di scienze biologiche: Affine o integrativa. E
nella Classe 6/S, laurea specialistica in Biologia? Affine o integrativa. |
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30/11/05-IT: |
·
Compare sul Sole24Ore la lettera di
G.F.Biondi e O.Rickards (“Agli
studenti di Biologia negato Darwin”) contro l’assenza
dell’Antropologia (BIO/08) dalle discipline che si ritengono necessarie per
la formazione del Biologo con laurea triennale. Qual è
la posizione attuale di BIO/08 (Antropologia) nella classe di laurea 12
(Scienze Biologiche)? Affine o
integrativa. E nella Classe 6/S, laurea specialistica in
Biologia? Affine o
integrativa.. Nessuna abolizione, quindi, ma comunque nessuna
promozione come avvenuto per altre discipline, che sono passate da
“affini/integrative” a “di base” nella riduzione da 3 a 2 delle tipologie
delle discipline. Sembra
che anche in questa occasione, come nel caso dell’abolizione dell’evoluzione
dai programmi scolastici, si dica che bisognava accorgersene prima, e che
ormai sia troppo tardi per cambiare le cose; In questo caso non c’era
l’intenzione di lavorare nel segreto, come è stato certamente fatto nel caso
dell’eliminazione dell’evoluzione dai programmi scolastici, ma forse ci sono
stati problemi nella circolazione dell’informazione |
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1-12-05-IT: |
o
Continua il successo di G.Sermonti, in
occasione degli 80 anni: dopo il prestigioso “premio della presidenza del
consiglio dei ministri per la ricerca scientifica 2004” vince anche un premio con
una delle sue opere.letterarie.
C’è da apprezzare il fatto che, di fronte alla possibilità di un conflitto di
interessi, non si è accontentato allontanarsi un momento per non partecipare
alla sola votazione (come sappiamo in Italia può avvenire perfino ai vertici
della repubblica) ma ha probabilmente declinato l’invito, dopo due anni in
cui l’aveva accettato (2003, 2004), a
far parte della commissione che attribuisce il premio. Sarebbe giusto “proporne l’esempio come … un modello ideale da indicare
all’attenzione e alla gratitudine del paese … perché altri possano
seguirlo … a beneficio dell’intera comunità nazionale””- La
cerimonia di premiazione si è svolta il 3 dicembre a Civitavecchia.
(foto
della premiazione) |
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2/12/05-VA: |
o
Interessante intervento oggi
del Card. Ruini (presente nel sito web dell’agenzia cattolica
Zenit) al VII Forum del progetto culturale su “Cattolicesimo italiano e
futuro del Paese”; cerca di chiarire le posizioni della chiesa cattolica
(italiana) su evoluzionismo, intelligent design, relativismo e soprattutto
sul problema dell’ampliamento degli strumenti utilizzabili dalla scienza e
dalla razionalità, ricollegandosi al recente (25/11) intervento del
papa all’Università Cattolica. Sull’ampliamento
della definizione di scienza, rilevante obiettivo
(purtroppo in comune con la Wedge strategy del Discovery Institute) c’è da
notare l’allarme per l’interesse della scienza per il confronto fra
linguaggio umano e animale, probabilmente utile per la localizzazione
temporale del possibile “salto ontologico” di cui parlano i teologi): Un compito al quale Benedetto XVI spesso ci richiama, da ultimo
nel discorso all’Università Cattolica del Sacro Cuore, è quello di allargare gli spazi della
razionalità. Quella forma di razionalità che
possiamo denominare scientifica e funzionale, per la quale è razionalmente
valido soltanto ciò che, direttamente o indirettamente, è sperimentabile e
calcolabile, ha certo una sua legittimità e necessità nell’ambito
scientifico-tecnologico e costituisce un grande e fondamentale fattore di sviluppo,
ormai a livello planetario. Se dimentica però il
proprio carattere di scelta metodologica e pretende di costituire l’unica forma di conoscenza davvero
razionale della realtà contraddice quel canone e quel limite che essa stessa
si è giustamente imposta e rende in concreto razionalmente non
decidibili, anzi non proponibili, le questioni del bene e del male morale, e
più fondamentalmente del senso e del destino dell’uomo e dell’universo, in ultima istanza la questione di Dio. In particolare a
proposito dell’uomo una simile restrizione della razionalità comporta inevitabilmente che il soggetto umano sia
razionalmente conoscibile solo in quanto venga per così dire “misurato”,
attraverso qualche forma di indagine sperimentale, e che in tal modo si perda
di vista proprio il soggetto in ciò che gli è specifico, cercando invece di ricondurre l’uomo all’interno della serie degli
oggetti naturali. Particolarmente indicative, in
questo contesto, sono le direzioni delle ricerche sui rapporti
mente-cervello, sulle questioni della coscienza e dell’autocoscienza, come
anche sul linguaggio umano, a confronto con quello attribuito ad altri
animali. Sulla
questione dell’evoluzione e dell’intelligent design [complimenti!
Ruini sembra l’unico a non sbagliare la citazione e non la contesta nemmeno,
come ha fatto Schönborn che invece, sbagliando, ha contestato l’evoluzione]:
“Già Pio XII nell’Enciclica Humani
generis aveva ammesso, a determinate condizioni, libertà di
discussione sulla “ipotesi” evoluzionistica, mentre Giovanni Paolo II,
nel messaggio del 24 ottobre 1996 alla Pontificia Accademia delle Scienze, affermava che
“nuove conoscenze conducono a non considerare più la teoria dell’evoluzione
una mera ipotesi” bensì appunto una
teoria – o più esattamente delle teorie,
diverse anche per le filosofie a cui fanno riferimento – che si è “progressivamente imposta all’attenzione
dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte fatte nelle diverse
discipline del sapere”: resta comunque fermo che lo spirito dell’uomo non può
essere ricondotto alla materia. “A una simile proiezione filosofica e ateistica
dell’evoluzionismo è senz’altro giusto opporre anzitutto che essa deborda,
costitutivamente, dall’ambito e dai canoni della ricerca scientifica. È
possibile però fare anche un passo ulteriore e oggi si tenta di compierlo,
seguendo due vie che occorre tenere accuratamente distinte. Una di esse cerca
di individuare nei viventi alcune strutture complesse non suscettibili
di essere spiegate con i meccanismi dell’evoluzione, che richiederebbero
quindi un disegno intelligente. Non sono ovviamente in grado di
pronunciarmi sulla fondatezza scientifica di tali posizioni; a livello
metodologico esse, nella misura in cui intendano concludere direttamente a
un’Intelligenza creatrice, sembrano incorrere nella medesima obiezione di
sconfinamento dai canoni dalla ricerca scientifica che si deve opporre
all’interpretazione ateistica dell’evoluzionismo; il loro eventuale
merito può essere piuttosto di contribuire al progresso della scienza,
facendo emergere interrogativi cui le teorie attualmente diffuse non siano in
grado di dare risposta.” Molto
positivo quindi il fatto che il card.Ruini confermi, a differenza di
Schönborn, le parole di GPII nel 1996,
anche se salta, come d’altronde fanno tutti, la parte più commovente (ma
forse solo per uno scienziato) del documento, quella che giustificherebbe
anche il riconoscimento dello status di “teoria”: “la
convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti
indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento
significativo a favore di questa teoria”
Piuttosto originale (dato che da
altri interventi, anche del papa attuale, sembrava di capire che la Chiesa
cattolica appoggiasse l’ID) ma comprensibile e condivisibile il sospetto che
l’ID non sia scienza; questo comunque non significa che Ruini permetta che la
curiosità scientifica possa correre liberamente: sembra sia pronto a tirare
il guinzaglio se qualcuno fosse interessato a studiare il linguaggio nei
primati; sembra in imbarazzo di fronte alle strutture complesse; chissàchi
gli ha detto (Schönborn?) che la teoria darwiniana non li sappia spiegare e
sembra incerto se allungare il guinzaglio se qualcuno volesse scprire un
disegno intelligente; in questo caso, dato che si fiderebbe degli mici di
Schönborn, farebbe anche finta di non vedere se i canoni scientifici fossero
rispettati. Corretta invece la traduzione in
TEORIA della valutazione del 1996
di GPII “più che una mera ipotesi”; già altri,
oltre a GPII nello stesso documento nella parte di solito non citata,
l’avevano tradotta in questo modo (ad esempio Facchini), ma nessuno
recentemente con l’autorità del card.Ruini. Anche lui comunque, come GPII,
purtroppo passa subito dopo a parlare di “teorie”,
per non concedere troppo credito al solo darwnismo…. |
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2/12/05-IT: |
o
Sempre oggi e nello stesso sito di un’agenzia
giornalistica, un intervista a P.R.PascuaI (Creazione,
evoluzione e Magistero della Chiesa Cattolica) direttore del Master in
Scienza e Fede che si svolge presso l’università pontificia Regina ApostoIorum; nessuna novità
(l’intervista corrisponde a un intervento fatto
da lui allo strano congresso organizzato
addirittura dal Bakhtivedanta Institute di Roma – gli Hare Khrisna! - , su
"Evoluzionismo e religioni. Darwinismo e visione teistica" a
Roma, mercoledì 26 ottobre 2005) e un po’ di concetti non troppo
chiari anche rispetto a dichiarazioni precedenti, come quella del Card.Ratzinger
nel 2004 (che nessuno più, dopo che Schönborn aveva chiesto fosse
dimenticata, ha osato citare); mentre Ratzinger ammetteva come “praticamente certo” che, come dice la scienza,
tutti gli esseri viventi hanno un unico antenato comune, qui si dice
timidamente che “L'evoluzione intesa come teoria
scientifica, fondata su dati empirici, sembra abbastanza ben affermata”;
a differenza di altri (… e stranamente anche di lui stesso più avanti: “non ci può essere un vero contrasto o conflitto tra una
verità di fede - o rivelata -, e una verità di ragione -cioè naturale- “) che riconoscono, anche in ambiente
religioso, che la ragione stia con la scienza, dice che “La creazione è una verità accessibile alla ragione, in
particolare alla filosofia”. Difficilmente
chi conosce cos’è la scienza e cos’è una teoria scientifica (anche in ambito
religioso, pur senza ricorrere a P.Coyne), concorderebbe con la sua frase “il cosiddetto creazionismo è anch'esso, come
l’evoluzionismo, un’ideologia”. E sul disegno intelligente …
un’opinione forse originale, se le certezze/incertezze sono state allineate
correttamente dall’intervistatore: “D’altra
parte, un disegno intelligente sicuramente c’è stato, ma a mio avviso non si
tratta di una teoria scientifica alternativa alla teoria dell’evoluzione. Ma
allo stesso tempo bisogna far presente che nemmeno l’evoluzionismo, inteso
come ideologia materialistica e atea, è scientifico.”. Sulle opinioni
del papa sul contrasto evoluzione/creazione cita vecchie dichiarazioni del
1981 e dice (pensando di chiarire il concetto…) che “Ratzinger
parla della ragionevolezza della fede nella creazione, che continua ad
essere, ancora oggi, la migliore e più plausibile ipotesi”. Qui si
possono leggere le dispense
di un corso, critico sull’evoluzionismo ma anche sull’evoluzione, che tiene
per un Master
in scienze ambientali da quest’anno gestito da un’università “gemella”
riconosciuta dal ministero. Il master comunque sembra riconosciuto solo dal
Ministero dell’Ambiente. o
IMPORTANTE CONFRONTO: In un’intervista dell’anno scorso (16/9/04)
P.R.PascuaI (ma anche il suo intervistatore) consideravano chiaramente
come contrapposti e alternativi il mondo della fede e il mondo della
ragione: Ci dice qual è lo stato di salute nel dialogo tra il mondo
della fede e quello della ragione? E cosa propone in proposito? P.Pascual aveva poi anche un
giudizio meno positivo di oggi sull’evoluzione, (che sembrava paragonasse
addirittura ad un groviera …): “autorevoli scienziati, anche non credenti, sostengono
che tale teoria mostra tanti buchi” oppure “Senz'altro la teoria dell'evoluzione, se è, come penso, una teoria
scientifica, avrà i suoi limiti e i suoi aspetti da migliorare, come del
resto succede con tutte le teorie scientifiche”; sul
metodo scientifico, un anno fa (e questa è una differenza notevole
rispetto alle dichiarazioni recenti del papa e del Card.Ruini sullo
stesso tema) non sembrava per nulla
interessato ad ampliare la definizione di scienza, anzi si preoccupava
piuttosto che la scienza volesse uscire dal suo recinto: “gli
uomini di scienza siano onesti nel riconoscere i propri limiti, derivanti,
per esempio, dal metodo sperimentale. È evidente che la scienza non può dire
nulla riguardo a quello che non è empiricamente sperimentabile, e se dice
qualcosa, non può che farlo in modo incompetente, perché è uscita fuori dai
propri ambiti”. Questa preoccupazione di
una scienza che si teme dilaghi oltre ai propri argini è un tema ricorrente,
un avvertimento che troviamo costantemente, sembra un incubo … mentre invece,
anche grazie ai suoi limiti anche autoimposti, è una delle forme migliori e
più efficaci di conoscenza, e coinvolge solo la nostra specie. Non sarebbe il
caso di avere un giudizio un po’ più positivo di uno strumento così potente
di conoscenza? Impressionante poter
dimostrare (confrontando l’intervista di R.Pascual del 2004 con gli
interventi di Benedetto 16 e del card.Ruini di questi giorni) come sia cambiata tantissimo in un solo
anno, da quando c’è un nuovo papa, la
visone del rapporto fra scienza e fede; .
·
Articolo su Darwin, o meglio sul Ristorante Darwin
a Cambridge (USA) sul Mattino di Napoli (Nel
ristorante chiamato Darwin). Il giornalista inizialmente
sintetizza così il contrasto fra darwinismo e antidarwinismo negli USA: Come è noto, l’evoluzionismo è una teoria scientifica sostenuta dalla
stragrande maggioranza dei biologi professionali da Darwin in poi. Il
creazionismo invece è una visione teologica sostenuta da radicali religiosi,
secondo la quale solo la creazione divina può giustificare l’attuale stato
del mondo animato e inanimato. L’evoluzionismo si insegna nelle principali
università americane, come Harvard e Mit in mezzo alle quali si trova il mio
caffè Darwin, mentre il creazionismo si predica nelle chiese evangeliche e
nelle scuole medie di provincia. Messa in questi termini la questione non
sussiste. Poi ,
dopo aver riflettuto ed essersi chiarito le idee, dice che, se si guarda
meglio, il problema in realtà è un po’ più complicato e … conclude così: … non si sa chi fa peggio, i liberali che si fanno del male da soli o
i religiosi che imbrogliano. Nel mio piccolo, penso che una mentalità aperta
in una società liberale dovrebbe tollerare entrambi. Non abbiamo, nella vita,
soltanto domande conoscitive di tipo scientifico. Ma anche domande sul senso
dell’essere e sul significato della vita. E se uno vuole rispondere a queste
domande con la dottrina creazionista sono affari suoi. L’importante, come
sempre, è non confondere le acque. Per questo, forse, l’antico creazionismo,
più bigotto e schietto, mi è più simpatico del furbetto Intelligent Design. Se
avessi un figlio in età scolare, insomma, vorrei che studiasse creazionismo
in religione e evoluzionismo in scienze. · Sul Giornale un articolo (insolito soprattutto per la testata che lo pubblica) di F.Facci (”I silenzi della Chiesa”) contro il silenzio della Chiesa di fronte ad alcune invadenze eccessive dei cattolici, in particolare sulla 194: “… sta rialzando il capo un neo-relativismo cattolico che approfittando della libera circolazione delle idee sta cercando di riproporne anche di vergognose, sta riesumando e riverniciando ideologie che si pensavano confinate nelle catacombe della Storia e dell’occidente. La prima … omosessuali sono malati… una seconda è la riproposizione del creazionismo fra gli insegnamenti scolastici (un semplice credo religioso, come sancito dalla cote suprema USA) con la pretesa che l’evoluzionismo di Darwin, spacciato come un’indimostrata impostura, non venga più insegnato. Una terza … assassina … usa la 194.” |
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3/12/04-IT: |
·
Sui giornali si riporta l’importante intervento di
ieri del card.Ruini; l’Avvenire (testo;
in PDF:Pag.26
- pag.27)
aggiunge anche un articoletto (“La
grande disputa sulle origini dell’uomo”) che potrebbe anche essere
intitolata “molti
nemici molto onore” dato che dopo una premessa in cui si rivaluta
ancora (per fortuna…) la dichiarazione di GPII del 1996, si
illustra come “attorno alla teoria di Darwin si è
sviluppato un rovente dibattito. Quattro gli schieramenti in campo:
creazionismo, creazionismo scientifico, disegno intelligente e "creatio
continua"). Non si capisce a quale di queste 4 posizioni
corrisponderebbe la posizione dell’astronomo P.Coyne, e non è chiaro il
significato della frase “Scienziati cattolici
come Fiorenzo Facchini e Ludovico Galleni sono invece convinti che
non esista antitesi tra evoluzione e creazione”; forse questi 2
scienziati, con Coyne, costituiscono una quinta posizione? Come si chiama? E‘
forse una posizione “pericolosa”, dato che non sembra citata nelle 4 principali?
E’ magari pericoloso (per un cattolico o magari per un prete…) essere oggi “convinti che non esista antitesi tra evoluzione e
creazione”? Lo vedremo… ·
Negli articoli che si trovano oggi in internet a commento dell’intervento di
Ruini quello che evidenzia il passo che riguarda l’evoluzionismo è “Ruini
versione soft. Darwin si salva” su Liberazione. Il giornalista
nota che “molte pagine della sua relazione sono
dedicate all’evoluzionismo”: nota anche che Ruini (a differenza di
Schönborn e del papa) dice che “non è certo il
caso di fare passi indietro” rispetto al giudizio positivo sulla
teoria dell’evoluzione dato nel 1996 da
GPII; da questa opinione deriva uno strano giudizio negativo di Ruini sui
limiti dell’ID, come se accettasse che l’ID sia “scienza”. Stranamente il
giornalista non nota affatto un punto importante: Ruini riprende la richiesta
del papa di pochi giorni fa di “allargare gli
spazi della razionalità”, di fronte alla quale il problema dell’ID
è solo strumentale. In altri articoli (La
Stampa “Ruini apre ai laici”, il
Corriere: “Ruini ai laici: dialogo, basta
contrapposizioni”, il
Messaggero: “Appello di Ruini: laici e
credenti, serve il dialogo”, Il
Giornale: “Ruini:basta polemiche fra
cristiani e mondo laico”) ci sono solo accenni; solo Il Giornale
comunque ha notato, senza capirlo bene, il passo sul tema della “razionalità scientifica”. Poco chiara la
frase sul Messaggero: “Fatta salva
l’irriducibilità dello spirito, non c’è problema per i credenti, tranne che
questa tesi (?) non serva a veicolare
filosofie che debordino dal campo scientifico (?), ‘escludendo lo spazio per un’Intelligenza creatrice’”.
L’intelligenza creatrice viene citata
anche dal Giornale; non risulta però chiara la differenza con il Progetto
Intelligente di produzione USA, che invece viene chiaramente criticato…. |
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4/12/05- IT: |
·
L’articolo
di copertina della versione europea di Time accende i riflettori sul
notevole dinamismo del Card.Ruini nella politica italiana. Si cita (anche se non in modo corretto) il suo
recente intervento sull’ID: “On Friday, after
defending the state's fundamental role in Italian society, he spoke up for
the first time in favor of "intelligent design," the controversial
theory popular with some U.S. conservatives that says evolution alone cannot
explain the existence of the natural world.”. L’articolo
viene citato dal Riformista. |
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7-12/05-IT: |
·
Forse su Repubblica o su Kataweb un articolo
un po’ spiritoso e un po’ disinformato (nei programmi delle medie prima non
c’era la teoria dell’evoluzione!) di U.Curi: “Quell’attacco
di Darwinfobia. Colpita la Moratti, contagiato il governo. Ma è un morbo
stupido”: “Sebbene siano passati quasi
quattro secoli, agli zelanti censori del darwinismo occorrerebbe ricordare
l’esperienza già compiuta con Galilei, quando la pretesa di imporre per
decreto (in quel caso, della Santa Inquisizione) le verità scientifiche, finì
per ritorcersi contro la Chiesa che lo aveva voluto. In questo scenario
generale, colpisce infine il commento imperturbabile della Moratti, di fronte
alle proteste di alcuni luminari della scienza italiana, dal Nobel Dulbecco a
Margherita Hack. Ribadendo la bontà della scelta fatta, la ministra ha
infatti sostenuto che è preferibile insegnare ai bambini le «narrazioni
fantastiche» i «grandi miti delle origini», piuttosto che fornire loro una
informazione sommaria di teorie scientifiche ancora controverse. Come se,
ancora una volta, vi fosse contrapposizione o, peggio ancora, incompatibilità
fra l’una cosa e l’altra. Come se i racconti cosmogonici fossero in
contraddizione con la teoria dell’evoluzione. Come se, per parlare di Esiodo
o della mitologia greco-latina, fosse necessario tacere di Darwin. E’
difficile immaginare quali possano essere state le ragioni che hanno portato
all’esclusione della teoria di Darwin dall’insegnamento nelle scuole medie.” · Un altro
articolo oggi su l’Indipendente cita lo strano premio 2004 per
la ricerca scientifica recentemente attribuito a G.Sermonti (“Sermonti,
una critica scientifica al darwinismo”); la stranezza, oltre al fatto che
venga attribuito un premio per lo svolgimento di attività culturali più che
di ricerche che abbiano portato a qualche scoperta (è
dal 1986 che non frequenta più i laboratori dell’università italiana);
forse per questo motivo pochi giornali hanno avuto il coraggio di pubblicare
la notizia (e la Presidenza del Consiglio, pur sollecitata, non lo
conferma); l’articolo è stato anche postato, l’8/12, in un newsgroup,
dove viene discusso con risultati non molto positivi, anche se in it.politica
è certamente OT. Oltre a tante informazioni imprecise (d’altronde il
giornalista sembra più esperto di creature fantastiche come lo yeti
che di biologia e di evoluzione; un esperto di yeti forse non è proprio la
persona più adatta per scrivere un articolo su Sermonti! Probabilmente vi è
comunanza di interessi culturali…) ce n’è una che richiederebbe
ulteriori indagini. Si legge nell’articolo che il premio è stato
deciso da una commissione e non dal PresDelCons o dal sottosegretario. Da
chi sia costituita questa commissione è un problema che potrebbe interessare
gli storici della scienza, per trovare qualche aspetto positivo fra quello
che è avvenuto in questo strano 2005 (iniziato con i risultati del lavoro di
una commissione disattesi e ripetutamente censurati e addirittura minacciati di
ulteriore censura dopo che si è visto che i risultati sono stati minimi, dato
che la scienza e il metodo scientifico non sono stati riportati, come da
tempo implorato anche dal presidente dell’ANISN, nei programmi delle
elementari; il tutto mentre ci sono perfino religiosi che si sbracciano per
far notare che la Chiesa è favorevole all’evoluzione, per cui si deve
insegnare fin dall’asilo…). Comunque il giornalista spiega perché ormai, dopo
il premio per la ricerca scientifica, i giochetti dei darwinisti non
funzionano più: “I darwinisti ...
accusano i loro avversari di essere ottenebrati da superstizioni religiose.
Anzi, ... fingono che l'unica alternativa sia rappresentata dai creazionisti
biblici.. Con Giuseppe Sermonti questo giochetto non funziona. Sermonti
è scienziato autentico, che non ha mai mescolato fede religiosa e metodo
sperimentale e che per le sue ricerche di genetica e per la sua critica
scientifica al darwinismo è stato recentemente insignito del premio
speciale della cultura della presidenza del consiglio conferito da una commissione
di esperti con la motivazione che 'Mai in nessun caso il premio è stato
più ampiamente meritato e condiviso'”. [In realtà sembra che la
stessa identica motivazione sia condivisa da tutti i premiati del 2004…]. Essendo
poi esperto di J.Evola non può che chiudere con un paragone fra il
revisionismo sermontiano e il revisionismo storico di De Felice. Bella anche
la frase preoccupata (e del tutto umoristica per chi vorrebbe magari che si
insegnasse quanto scritto nella Genesi) “Nelle
scuole italiane i libri di scienze naturali sono ancora zeppi di teorie
ottocentesche; Piero Angela continua a pontificare in televisione”.
Appassionato il suo appoggio all’origine recente delle antropomorfe e al
giudizio su Gould: “Alla credenza nella
filiazione scimmiesca dell' uomo, oppone l'evidenza paleontologica in base
alla quale la famiglia umana precede l'apparizione delle grandi scimmie nella
documentazione fossile e ripete un concetto accennato anche da un darwinista
eretico, Gould: l'uomo è creatura giovanile, i suoi tratti hanno un che
di infantile e di primordiale. Tutto il contrario di scimpanzè e gorilla che
nei loro caratteri senili e specializzati mostrano di essere un punto
terminale, piuttosto che l'aurora di nuove specie”. L’appoggio a
G.Sermonti è probabilmente favorito dal fatto che gli scritti di ambedue sono
apprezzati e riportati nel sito del Centro Studi La Runa,
che fra l’altro gestisce anche la pagina web
del premio letterario appena attribuito (vedi notizia l’1/12/05). |
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8/12/05-USA: |
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Articolo spiritoso (“Ragione
e Sentimento, Menzogna e Verità; L'evoluzione dell'Uomo tra Babbo Natale e
Charles Darwin”) in un sito web
siciliano; l’autore immagina un parallelismo fra una maestra che svela ad una
classe la verità su Babbo Natale (ed una mamma si arrabbia!) e un ministro
che non vuole che ai bambini delle elementari vengano svelati i misteri
dell’evoluzione scoperti da Darwin 150 anni fa….: “Ci sembra
più grave, ad esempio, che qualcuno, molto importante e con in mano dei
poteri, per niente soprannaturali, ma i poteri della legge, voleva fare
scomparire dalle scuole (e non con lo stesso tatto della maestra suddetta)
sapete chi? Niente meno che Charles Darwin! Eppure, questo signore appena citato ha la barba lunga
proprio come Babbo Natale, solo che a differenza di quest'ultimo è esistito
sul serio e ha consegnato alla conoscenza umana tantissimi bei regali. Ebbene
sì, un paio di anni fa, non una maestra ma il ministro
dell'Istruzione in persona, Letizia Moratti,
stava per eliminare l'insegnamento della teoria
evoluzionistica dai programmi scolastici”. Si racconta anche la storia della commissione Darwin e la
incredibile conclusione: con l’accumularsi di censure non coordinate o
addirittura minacciate: “Di seguito riportiamo un
link dove si possono leggere i due documenti a confronto, tratti dal numero
di novembre di Micromega con un articolo introduttivo che ricostruisce la
vicenda (clicca qui)” Simpatica anche l’idea di abbellire la pagina web con una
foto di Darwin con il cappello [gli sta molto bene] di Babbo Natale …
e la “bellicosa” conclusione: “Insomma, sembra
che in Italia il posto di quel popolo di Santi, di Eroi, di Navigatori e di
Inventori, l'abbia preso un popolo di Farlocchi, Bigotti, Ignoranti e
Imbroglioni. W Babbo Natale, W
Charles Darwin e VIVA la VERITA'” |
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9/12/05-USA: |
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Un piccolo capolavoro: una mappa concettuale
(navigabile) sull’Intelligent Design; merita proprio … un viaggio (una
visita non è sufficiente…). E’ stata pubblicata il 17/8/05 nel sito della
Bemidji State university (Minn); ampia anche la parte dedicata al nocciolo
del problema, la “strategia del cuneo” (wedge strategy)
per modificare in pochi anni il concetto di scienza negli USA (a vantaggio
della ricerca europea…o cinese?). Bella e interessante anche la pagina web
dell’autore (Dann Siems)
e une pagina web con utili “Counterwedge
strategies”. Bella anche l’idea dello sticker che specifica meglio
uno dei temi della campagna contro l’abbandono scolastico attualmente in corso
nella scuola USA e chiamata “No child left behind” (Nessuno
studente venga abbandonato). La vendita dello sticker finanzierà un
progetto intelligente (è infatti umano!) chiamato: BIOLITERACY. Obbiettivi dell’intelligente progetto:
“Because basic understanding of the biological
sciences impacts our lives in more and more dramatic ways every year. A wide
range of important personal, social, economic and political decisions depend
upon an accurate understanding of basic biology and the means by which
science generates, tests and extends our knowledge of the world around, and
within us … Our goal is to generate, test and distribute the tools
needed to determine whether students are learning what teachers think they are
teaching. We assume that accurate and timely assessment of student
knowledge will encourage the educational world toward more effective teaching
and better student understanding of basic biology” |
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10/12/05-IT: |
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Articolo sul Manifesto di F.VoItaggio (“Evoluti
in nome di verità divine”), probabilmente il primo di due che
dovrebbero presentare il pensiero di Ratzinger sull’evoluzione. Si nota però
una certa difficoltà ad esporre (ma anche ad accettare!) concetti ed ipotesi
della biologia: caso = imprevedibilità o errore/sbaglio? il giornalista
scrive “talora può risolversi davvero in
uno sbaglio” invece che “di solito si risolve
davvero in uno sbaglio”; spiace per
lui ma questa è l’evoluzione, e sembra che anche a lui, come al papa, non
piaccia proprio come funziona… un altro antidarwinista…? Inoltre scrive “Come mai, aggiungiamo, sarebbe sovente afflitto da
aberrazioni cromosomiche quale quella responsabile del morbo di Down o
mongolismo, da immunodeficienze congenite e da un'infinità di altre anomalie
genetiche?”. Un buon libro di genetica;
oltre al concetto di mutazione farebbe capire anche il concetto di ploidia e
il vantaggio della diploidia, che permette la dominanza/recessività e quindi
la sopravvivenza delle mutazioni (una procedura molto furba, se non
intelligente ... a parte gli omozigoti recessivi che possono non essere
d’accordo). Proprio il genetista Dallapiccola in questi giorni sul Corriere
del 14/12 ha ricordato che ognuno di noi mediamente è portatore sano di
ben 6-8 mutazioni genetiche (“«Ogni persona sana
- spiega Bruno Dallapiccola, direttore di Orphanet-Italia e dell'Istituto
Mendel di Roma - possiede 6-8 anomalie genetiche, di solito mutazioni
recessive, che si esprimono solo con l'incontro fra due portatori. L'80%
delle malattie rare ha origine genetica, e riguarda fra il 3% e il 4% delle
nascite.”); se tutti ce lo ricordassimo avremmo un atteggiamento ben
diverso verso chi è portatore NON SANO (magari solo perché omozigote) di
queste mutazioni. Non sono concetti difficili, ma sono necessari per capire l’evoluzione
e per discutere di quel che dice Ratzinger. Probabilmente
l'impostazione dell’articolo è corretta, ma leggendolo sembra quasi di
dover dar ragione a Ratzinger, ma per fortuna si capisce anche perché: se non
ci si basa (razionalmente) sulle conoscenze accumulate dalla biologia negli
ultimi secoli l’evoluzionismo può essere considerato un'ideologia o, se va
bene, una filosofia E’ inutile quindi perdere tempo con gli ignoranti,
ma soprattutto bisogna rendersi conto che se non si vince la battaglia per
inserire la scienza e la biologia nella scuola italiana, la guerra è persa. L’articolo si conclude con l’inizio della valutazione del
documento firmato dal Card.Ratzinger
nel 2004. Vedremo se si concorda sui punti più
interessanti… |
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15/2/05-IT: |
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Sul Corriere Magazine un articolo (molto
interessante e che tocca in modo corretto alcuni punti centrali del contrasto
fra scienza e fede) di U.Veronesi: “Fede
e scienza: le mie chiavi laiche per risolvere lo scontro”. L’articolo è
decisamente interessante in quanto va direttamente al punto di contrasto e si
esprime chiaramente: Veronesi parla di incompatibilità fra scienza e fede (“scienza e fede sono inconciliabili”, “un buon credente è un integralista … uno
scienziato è possibilista”) , fra fede e ragione (che Veronesi fa
corrispondere con la scienza). Veronesi cita un contributo molto interessante
di Ratzinger
in un dibattito con il filosofo Habermas il 19/1/04: “abbiamo visto che ci sono patologie nella religione,
che sono assai pericolose e che rendono necessario considerare la luce divina
della ragione come un organo di controllo, dal quale la religione deve
costantemente lasciarsi chiarificare e regolamentare; questo era anche il
pensiero dei Padri della Chiesa. Ma nelle nostre riflessioni si è anche
mostrato che esistono patologie anche nella ragione (cosa che all’umanità
oggi non è altrettanto nota): una hybris della ragione, che non è meno
pericolosa, ma a causa della sua potenziale efficacia è ancora più
minacciosa: la bomba atomica, l’uomo visto come un prodotto”. Veronesi parla del grave conflitto scienza-religione
su molti temi e della falsa soluzione proposta da Ratzingnger di non limitare
la scienza a quello che è dimostrabile. Veronesi capisce chiaramente il
problema sollevato da Ratzinger. e chiarisce che “fra scienza e fede non ci può essere matrimonio nei
principi e nei metodi” ma ci deve essere
confronto per evitare di far “togliere
l‘insegnamento di Darwin nelle scuole”.
Veronesi fa anche alcune proposte per una modifica del modo di agire e di
comunicare degli scienziati. |
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16/12/05-IT: |
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Su Avvenimenti articolo di S.Maggiorelli su “L’ora di religione”; si
parla di un po’ dei problemi nei rapporti fra uno stato sempre meno laico e
una chiesa sempre più invadente. Si cita la questione dell’eliminazione
dell’evoluzione nei programmi scolastici (con un tono che ricorda un po’ l’articolo
di Facci sul Giornale del 2/12/05, e anche la tragica storia della
relazione della commissione dei Nobel corretta da qualcuno che premio Nobel
non era ma che ha ottenuto un risultato che riteneva probabilmente importante
almeno per la salvezza della sua anima. E’ ben difficile riuscire a
spiegare il motivo per cui uno non riesce a trattenersi dal censurare un
testo che dovrebbe essere considerato un capolavoro della cultura, dato che
esce da una commissione così autorevole; può succedere: anche altri hanno
voluto lasciare una traccia del proprio passaggio “personalizzando” (la
polizia, di solito poco indulgente in questi casi, preferisce dire
“danneggiando”) capolavori dell’evoluzione culturale umana. “Si tratta, purtroppo, di scelte vere e pesanti, di cui
si vedono già le ricadute sui programmi scolastici e sulla ricerca. Lo si è
già visto con il tentativo della ministra Moratti di fare spazio al
creazionismo nei programmi di biologia, ostracizzando l’evoluzionismo di
Darwin. Un tentativo fermato dalle dure accuse mosse dall’Accademia dei
Lincei già nell’aprile del 2004, ma poi approdato alla nomina ministeriale di
una commissione presieduta da Rita Levi Montalcini e incaricata di decidere
dell’utilità dell’insegnamento di Darwin i cui documenti finali sono stati
pesantemente manomessi, come aveva denunciato ad Avvenimenti il
professor Vittorio Sgaramella, docente di biologia molecolare dell’università
della Calabria e membro della commissione Montalcini e come ora racconta
MicroMega nel nuovo numero Chi ha paura di Darwin?” |
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17/12/05-USA: |
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Non c’è da stupirsi nel vedere in questi giorni una
vignetta umoristica in cui un bambino (ben addestrato all’uso costante del metodo
scientifico) riflette
sulle possibili relazioni (di parentela) fra un neonato in una mangiatoia e
il misterioso Intelligent Designer tanto amato da alcuni circoli [poco]
culturali USA. Nella stessa pagina, in regalo, molti link a blog, riviste e
siti sull’evoluzione biologica. ·
·Interessante idea di uno storico USA che ha deciso
di verificare quanto fossero nuove ed originali le idee che quelli dell’ID
intendono diffondere nella scuola USA; ne parla in un articolo pubblicato dal
Washington Post (“'Intelligent
Design' Deja Vu”). Ecco
l’inizio: “School boards across the country are
facing pressure to teach "intelligent design" in science classes,
but what would such courses look like? Thankfully, we need not tax our
imaginations. All we have to do is look inside some 19th-century textbooks”.
Seguono alcune citazioni da testi dell’800. |
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18/12/05-IT: |
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Seconda puntata dell’articolo di F.VoItaggio a
pag.12 del Manifesto: “Persone
laiche per costituzione”. La prima
puntata era comparsa il 10/12 |
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19/12/05-IT: |
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Con La Repubblica di oggi è acquistabile
(come volume 17 della collana “La scienza”) il volume II de “I grandi della
Scienza”. Ci sono 160 pagine su Darwin scritte da Barbara Continenza
(il testo originale venne scritto per la rivista Le Scienze nel 2000, e
pubblicato nella collana “I grandi della scienza”). |
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19/12/05-A: |
·
Per chi volesse approfondire le opinioni del card.Schönborn
sull’evoluzione, oggi compare in rete la seconda delle sue conferenze;
vorrebbe chiarire meglio il suo pensiero che certamente era un po’ compresso
nel limitato spazio dell’editoriale del New York Times del 7/7/05. Il titolo
di questa conferenza tenutasi il 13/11/05 è “In the
Beginning God Created …"; la conferenza precedente si era tenuta il
2/10/05 ed era intitolata “Creation and
Evolution: To the Debate as It Stands”; non sembra ci sia la versione
italiana. |
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19/12/05-IT: |
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Con La Repubblica di oggi è acquistabile
(come volume 17 della collana “La scienza”) il volume II de “I grandi della
Scienza”. Ci sono 160 pagine su Darwin scritte da Barbara Continenza
(il testo originale venne scritto per la rivista Le Scienze nel 2000, e
pubblicato nella collana “I grandi della scienza”). |
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19/12/05-A: |
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Per chi volesse approfondire le opinioni del card.Schönborn
sull’evoluzione, oggi compare in rete la seconda delle sue conferenze;
vorrebbe chiarire meglio il suo pensiero che certamente era un po’ compresso
nel limitato spazio dell’editoriale del New York Times del 7/7/05. Il titolo
di questa conferenza tenutasi il 13/11/05 è “In the
Beginning God Created …"; la conferenza precedente si era tenuta il
2/10/05 ed era intitolata “Creation and
Evolution: To the Debate as It Stands”; non sembra ci sia la versione
italiana. |
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20/12/05-USA: |
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Il giudice del tribunale di Harrisburg (John E. Jones III) si
è pronunciato sul tentativo della commissione scolastica di Dover (una
cittadina della Pennsylvania) di imporre dal 2004 agli insegnanti di scienze
delle superiori la lettura di un avvertimento, prima di iniziare a spiegare
la teoria dell’evoluzione, e di un invito agli studenti a passare prima in
biblioteca per leggere un libro scritto dai promotori dell’ID contro la
teoria di Darwin. E’ importante ricordare
che “Dover became the first U.S. school
district to include intelligent design in science curriculum. Ninth-grade biology students were presented with a
four-paragraph statement saying that evolution is a theory, not a fact, and
that there are "gaps" in the theory. The statement invited students
to consider other explanations of the origins of life, including intelligent
design”. Alcuni
genitori hanno denunciato la commissione e in settembre è iniziato un processo
che si è concluso oggi (felicemente, come scrive qualcuno: la lettura della sentenza “it's joyful reading for us on the
side of science”). Non solo il giudice ha bloccato il tentativo
illegale (noi italiani abbiamo una certa difficoltà a capire che la
costituzione USA impedisca favoritismi verso una particolare religione: “preclude[s] government from conveying or attempting to
convey a message that religion or a particular religious belief is favored
or preferred.“) di introdurre ipotesi religiose nella
scuola (così infatti sono oggettivamente - e sono state valutate da questo
giudice che dicono conservatore - le idee diffuse dai promotori dell’ID) ma
ha svelato, con notevole coraggio – si sa come a Bush piaccia l’ID - e
manifestando una grande curiosità, tutta la strategia e il piano che ha
spinto la commissione scolastica a quella incauta (visti i risultati)
decisione. Decisamente e imprevedibilmente molto interessante
la lettura delle 139 pagine della sentenza,
che è disponibile in rete ed è citata dall’articolo dell’Unità (“Corte
Usa a favore di Darwin: «Insegnare il creazionismo è anti costituzionale»”: “Almeno negli Stati Uniti. Così ha stabilito una corte
federale di Harrisburg, capitale della Pennsylvania, che si è pronunciata sulla
valenza scientifica del cosiddetto "disegno intelligente", ovvero
dell’esistenza di un progetto di origine divina inscritto nella storia
naturale. Il risultato: è incostituzionale insegnare questa materia nelle
scuole.”). Si vede chiaramente come il giudice sia
particolarmente impegnato a dimostrare, nelle 139 pagine della sentenza,
la malafede dei componenti della commissione: “the school board, over a two-year period, had discussed God, religion
and creationism and shown a general antipathy toward evolutionary theory,
before ultimately voting to inform ninth-grade biology students that
evolutionary theory has inexplicable gaps, and that intelligent design
"is an explanation of the origin of life that differs from Darwin's
view.") e i trucchetti e le bugie
("It is ironic that several of these
individuals, who so staunchly and proudly touted their religious convictions
in public, would time and again lie to cover their tracks and disguise the
real purpose behind the ID Policy.". Il giudice poi dimostra come, pur dicendosi a
parole interessati all’aspetto scientifico, si erano ben guardati dal
consultare scienziati o almeno gli stessi loro insegnanti di scienze,
facendosi invece dirigere dagli avvocati del Discovery (?) Institute, e
procurando in questo modo anche danni economici oltre che culturali: “As stated, our conclusion today is that it is unconstitutional to
teach ID as an alternative to evolution in a public school science classroom.
Those who disagree with our holding will likely mark it as the product of an
activist judge," Jones wrote. "If so, they will have erred. ...
Rather, this case came to us as the result of the activism of an
ill-informed faction on a school board, aided by a national public interest
law firm eager to find a constitutional test case on ID, who in
combination drove the Board to adopt an imprudent and ultimately
unconstitutional policy. The breathtaking inanity of the Board's
decision is evident when considered against the factual backdrop which has
now been fully revealed through this trial. The students, parents, and
teachers of the Dover Area School District deserved better than to be dragged
into this legal maelstrom, with its resulting utter waste of monetary and
personal resources.” Notevolmente curioso anche ciò il giudice dimostra
“scientificamente”, confrontando le successive edizioni del libro che veniva
consigliato agli studenti: creazionismo e ID sono la stessa cosa dato
che dopo la sentenza della Corte Suprema USA
che condannava il creazionismo, nel libro si è sostituita la parola
“creazionismo” ma le frasi sono rimaste le stesse….: “As
Plaintiffs meticulously and effectively presented to the Court, Pandas went
through many drafts, several of which were completed prior to and some after
the Supreme Court’s decision in Edwards, which held that the Constitution
forbids teaching creationism as science. By comparing the pre and post
Edwards drafts of Pandas, three astonishing points emerge: (1) the
definition for creation science in early drafts is identical to the
definition of ID; (2) cognates of the word creation (creationism and
creationist), which appeared approximately 150 times were deliberately and
systematically replaced with the phrase ID; and (3) the changes
occurred shortly after the Supreme Court held that creation science is
religious and cannot be taught in public school science classes in
Edwards. This word substitution is telling, significant, and reveals that a purposeful change of words was effected without
any corresponding change in content, which directly refutes FTE’s argument that by merely disregarding
the words “creation” and “creationism” (pag.32 della sentenza) Questa è la dimostrazione migliore che dietro
all’Intelligent Design non ci sono né nuove idee scientifiche né tanto meno
scienza, ma ci sono i soliti creazionisti USA, un po’ mimetizzati ma non
troppo. Stranamente è stato più utile l’intervento di un
giudice che quello dei 14000 scienziati che hanno firmato contro l’ID. Che
sia un’idea da esportare…? Un giudice come John E. Jones III sarebbe proprio adatto per indagare
anche in Italia, al ministero, sul giallo del testo scritto dai premi Nobel,
scomparso e ritrovato dopo qualche mese piuttosto malconcio, un po’ censurato
qua e là, come se fosse stato sequestrato … torturato e liberato solo dopo
aver ritrattato o addirittura … abiurato. Un giudice come John E. Jones III riuscirebbe a
ottenere le sicuramente interessanti testimonianze di chi ha editato il
documento della commissione Darwin e riuscirebbe magari a scoprire, come ha
fatto a Dover, chi c’è dietro al progetto intelligente che ha influenzato e
indirizzato i risultati del lavoro della commissione. Un giudice così riuscirebbe a capire se l’appoggio al ministro di un
premio Nobel (che comunque non ha fornito informazioni utili per capire quale
documento avesse firmato e consegnato come documento finale) possa essere
considerato un’abiura o una semplice dimenticanza facilmente giustificabile e
perdonabile. La sentenza vale
solo per la contea di Dover (“Defendants are
permanently enjoined from maintaining the ID Policy in any school within the
Dover Area School District “) ma è probabile che gli effetti
siano anche più ampi: anche perché si aggiunge al fatto “drammatico” (per i
creazionisti USA…) che nelle recenti elezioni per il rinnovo della
commissione scolastica nessuno dei componenti antievoluzionisti sia stato
rieletto, oltre ad essere condannati anche al pagamento delle spese
processuali. Del risultato del processo si parla anche su Repubblica
(“Il creazionismo non è scienza: vietato nelle scuole americane”) e in
altri quotidiani nel mondo (Time1,
Time2,
Reuters,
BBC, Pigliucci,
Pharyngula, Discovery
(?) Institute, Evolving Thoughts, NCSE, CNN, Panda’s thumb). Un’osservazione conclusiva, utile per capire la
differenza fra la situazione USA e quella italiana: da una parte la sentenza del
giudice di Harrisburg che ricorda come la costituzione USA “preclude[s] government from conveying or attempting to
convey a message that religion or a particular religious belief is favored
or preferred.“, dall’altra l’insegnante di religione
italiano che, il 16/11/05, nella trasmissione di Lerner, invitava a non
preoccuparsi se alle medie di evoluzione non si parla anche in scienze,
dato che già “nei
testi di religione della scuola media si parla chiaramente del progetto
creatore di Dio, ma si accenna anche all’evoluzione, al discorso che fa la
scienza”. Una raccomandazione conclusiva, ma che vale però soprattutto per i
creazionisti o (meglio ancora) per chi crede che l’ID sia una cosa seria (e
quindi la difende senza preoccuparsi di chi e di che cosa si fida): leggere
la sentenza;
fa capire molte cose…. ·
Qualche sito giornalistico on line già riporta la notizia: L’Unità
(Corte
Usa a favore di Darwin: «Insegnare il creazionismo è anti costituzionale») ·
· In
coincidenza con la sentenza di
Harrisburg l’Economist pubblica come cover story un dossier
sull’evoluzione umana (“The
story of man); la lettura può iniziare con l’intervista
all’autore, Geoffrey Carr, Science Editor of The
Economist. Qualche articolo è libero on line (The proper study of mankind),
mentre altri sono protetti. |
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21/12/05-USA: |
·
Sui giornali italiani numerosi articoli sulla sentenza di
Harrisburg, che proibisce l’insegnamento dell’ID; un giudice, pure ritenuto
conservatore, bolla l’ID come ipotesi non credibile, non dimostrata e
soprattutto non scientifica e di origine religiosa. La notizia si trova su:
Comunque il “senso” della sentenza del
giudice (“il Progetto intelligente (ID) non è altro che il vecchio
creazionismo un po’ abbellito, e quindi non ha posto nella scuola”)
sembra sia stato compreso, almeno da chi ha fatto i titoli dei quotidiani:.
Purtroppo questo avviene solo … negli USA. Ma sarà davvero così? O i giornalisti non sanno distinguere fra
l’evoluzionismo, i diversi tipi di creazionismo e i diversi tipi di ID? La
domanda è intrigante… e sarebbe importante indagare poter dare una risposta
precisa e sicura… Qualche giornale (Avvenire, Corriere, Foglio) fa un titolo
contro i giudici che hanno allontanato il “creazionismo” dalle scuole; una
lettura un minimo obbiettiva evidenzierebbe invece che il giudice ha
dimostrato che gli antievoluzionisti stavano imbrogliando la gente, e ha dato
ragione ai genitori che avevano portato in tribunale la questione. Non è lo
stesso. In questi articoli si ripropone tra l’altro anche come controparte la
figura del giudice, che invece fornisce una consulenza professionale a due
controparti che o non riescono a mettersi d’accordo o sono una la vittima
dell’altra. ·
Bello il commento alla sentenza di
Kenneth Miller: A Victory for Science and Education in Dover. “What took place, as the trial record
makes clear, is that the pseudo-scientific claims of ID collapsed upon
inspection. A series of expert witnesses for the parents who objected to the
district's ID policy were able to demonstrate conclusively that ID is not
science. They further showed that ID has no factual grounding, and
that it represents a thinly-veiled attempt to insert a religious doctrine
into schools under the guise of science. As an expert witness for the
plaintiffs, I was pleased to take the stand on the opening days of the trial
in defense of the scientific integrity of evolution, and I am delighted with
the verdict. Placing science and religion in opposition to each other, as a
mandate to teach ID inevitably would, dishonors both science and religion,
and would require young people to make the false choice of rejecting their
faith to accept science, or turning their backs on modern science to maintain
their faith. Everyone who cherishes religious freedom in America has reason
to give thanks for this decision, and to applaud the courageous parents and
teachers of Dover who took a stand for educational and religious freedom in
their community.“ ·
Altri commenti negli USA alla sentenza si
trovano in una
pagina web nel sito del NCSE. Sono tutti molto soddisfatti e anche
stupiti della complessità e della “cattiveria” della sentenza, che
accoglie tutte le osservazioni degli esperti dell’accusa. Sempre nel sito del
NCSE si trovano tutti i documenti
del processo.. ·
La reazione del Discovery
(?) Institute la possiamo leggere nella pagina
web dedicata da loro al processo di Harrisburg. |
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22/12/05-USA: |
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Oggi solo sul Foglio si parla ancora
della sentenza
di Harrisburg contro l’ID: come prevedibile è piuttosto critico, quindi evita
di informare i lettori sul testo della sentenza
e preferisce introdurre un termine insolito fin dal titolo: “Dayton
1925,Harrisburg 2005.Quando l’America censura la libertà di insegnamento”;
un po’ difficile in questo caso credere che si tratti di un caso di censura,
dato che (al contrario) si volevano censurare le idee di Darwin, da 150 anni
alla base della cultura moderna, che forse qualcuno non conosce e non
capisce. Se negli USA un giudice ha dimostrato che la commissione scolastica
ha cercato di imbrogliare la gente che l’aveva come è possibile leggere in
questo articolo che “Dopo un secolo e mezzo dalla
pubblicazione de “L’origine delle specie” di Darwin le prove dell’evoluzione
provenienti dai fossili risultano ancora assenti, mentre si sono moltiplicati
i tentativi di falsificazione dei reperti, a partire dal famigerato reperto
di Piltdown”. E’ una dimostrazione che invece di illustrare la sentenza si
insiste nel ripetere quanto scrivono gli antievoluzionisti italiani (la
contestazione di Darwin sulla base dei fossili è di soluito da
“antievoluzionista”, non da “antidarwinista”), che ignorano quasi del tutto
le conoscenze di base dell’evoluzione biologica . Tutto l’articolo contiene
solo informazioni di questo livello, chiaramente inferiore a quello USA, dove
ormai hanno capito che in un modo o nell’altro l’evoluzione e i fossili
bisogna giustificarli invece di far finta che non esistano o che siano
imbrogli. Forse solo in Italia c’è chi riesce a convincere qualcuno che i
dinosauri sono “reperti falsificati” L’articolo è anche la dimostrazione di quello che probabilmente
avviene nelle redazioni quando c’è da commentare una notizia su un argomento
spinoso come la teoria dell’evoluzione. Questo infatti è l’argomento in
discussione in questi giorni, NON l’evoluzione; NESSUNO oggi mette più in
discussione l’evoluzione, né i fossili che da 200 anni ne sono la prova
riconosciuta. Purtroppo sono pochi giornalisti che lo sanno e ne sono sicuri,
gli altri rischiano di impazzire nel tentativo di capirlo, per cui se appena
possono, evitano di farsi affibbiare l’incarico di scrivere un articolo o un
commento, che così viene spesso attribuito a chi non riesce ad allontanare da
sé l’amaro calice.. . Per non parlare dei titoli; in quelli dei giornali
di ieri è praticamente sempre presente la parola CREAZIONISMO, e questo
nonostante i tentativi davvero disperati della chiesa di limitare
l’uso del termine “creazione” all’ambito filosofico e religioso, dato che
anche la Chiesa Cattolica crede senza problemi nell’evoluzione biologica come
fatto, come hanno spiegato ieri sull’Avvenire due scienziati cattolici
esperti di evoluzione: o
secondo l’antropologo mons. Facchini “l'Intelligent Design non può essere considerato una
teoria scientifica: «Ricorrendo a interventi soprannaturali esterni per
spiegare fenomeni naturali esce dal quadro delle osservazioni empiriche».
L'idea di un disegno generale sull'universo e sullo sviluppo della vita sulla
Terra può trovare posto nell'insegnamento della religione e della filosofia,
«ma anche in questo caso il ricorso a cause esterne che orienterebbero
l'evoluzione non è necessario»”. o
Per lo zoologo Galleni
nella teoria dell'evoluzione ci sono certamente meccanismi non ancora
spiegati ma il processo evolutivo è ormai dimostrato. «L'Intelligent Design
non è una teoria scientifica. Risponde a certe letture materialistiche
dell'evoluzione, ma non regge sul piano dell'evidenza empirica. Inoltre, un
Dio "tappabuchi" in un problema scientifico è una scelta rischiosa
anche sul piano teologico, perché poi magari quel problema scientifico viene
risolto in un altro modo». E’ abbastanza sconcertante rendersi conto e dimostrare che sulla
stampa “laica” italiana compaiano articoli scritti da qualcuno che cerca di
sembrare (o addirittura sembra senza nemmeno rendersene conto) “più
monsignore di un monsignore”…. L’uso del termine “creazione”
nei titoli o nell’articolo dimostra quindi che … non si sono letti né i
documenti USA né quelli della Chiesa Cattolica ... o che non sono stati
capiti… per cui pochi giornali riescono a costringere i giornalisti a parlare
di teoria dell’evoluzione per più di un giorno…. nel mondo dell’informazione quasi nessuno ha capito che questo
sarà il secolo della biologia … bisogna quindi consultare ed assumere
biologi, invece di ostinarsi a consultare gli esperti di scienze che
erano rilevanti nel secolo scorso. |
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23/12/05-IT: |
·
Oggi solo sul Foglio ancora qualche
novità (?) sull’evoluzione. Viene infatti riproposto un testo di Ratzinger
del 1969 sull’evoluzione biologica e la creazione: “Il
creatore dell’evoluzione”; probabilmente anche per far dimenticare i
testi più recenti del Card.Ratzinger,
come quello del 2004 (“Comunione
e servizio”) in cui ammette come “praticamente
certa” l’origine comune di tutti esseri viventi, non accettata dai
creazionisti e nemmeno dai sostenitori dell’ID: non possono negarlo, uno dei
loro blog è intitolato “Uncommon
descent”, [più chiaro di così?!]. ·
[Da Pikaia]
Migliori notizie dagli USA: La rivista Science annuncia come
avvenimento principale dell’anno l’ evoluzione con
l’articolo BREAKTHROUGH
OF THE YEAR: Evolution in Action di Elizabeth
Culotta and Elizabeth Pennisi. All’articolo è allegato anche un video, che
può essere visto da qui, come pure
sono linkate
numerose pagine sia sugli argomenti più interessanti dell’anno (come ad
esempio anche scoperte che riguardano la primatologia, come l’esplorazione del
genoma dello scimpanzè o della Macaca rhesus).
Qui anche gli altri 9 Breakthrough of the Year 2005, fra cui ancora altri temi che riguardano la biologia o
argomenti “sensibili” come il “global warming” |
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25/12/05-USA: |
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Articolo di Natale su The Philadelphia inquirer.
Gioioso. Sull’evoluzione, o meglio sull’ID: “An idea that provoked, but didn't
deliver”. E’
scritto da Kenneth
Miller, lo scienziato cattolico evoluzionista che aveva scritto il
libro di biologia usato dagli studenti di Dover e che aveva testimoniato al
processo; ringrazia felice (ma preoccupato per il futuro) il giudice di
Harrisburg per la splendida sentenza.
“As the Dover trial showed, ID
is nothing more than old-fashioned creationism, distinguished only by its
advocates' willingness to be disingenuous about its origins, motivations and
goals. But that does little to detract from its appeal. Advocates of ID, such
as Sen. Rick Santorum (R., Pa.), oppose evolution not because of its
scientific flaws, but because they see it as a cultural and moral
threat.” “Nationwide,
ID is on the march, and Dover notwithstanding, it's winning. The ID
movement has rewritten science-education standards in Kansas, gained the
support of legislators in more than a dozen states, and regularly
pressures teachers, administrators and textbook publishers to weaken the
coverage of evolution. Dover represents a substantial victory for science,
but the greater war goes on. And, like many wars, this one results from a
profound misunderstanding.” – “The
great fiction that powers the ID movement is that evolution is inherently
antireligious. By emphasizing the material nature of evolutionary science, ID
advocates are convinced that they can force their antiscience ideas into the
classroom in the name of balance and fairness. Once there, they are
convinced, students in a society as religious as the United States will
surely turn their backs on mainstream science, embracing ID and strengthening
their faith in God. Any harm in that? Why,
none at all, if we are prepared to abdicate world leadership by raising a
generation of young people so mistrustful of science that they turn their
backs on the scientific community and abandon science as a way of knowing
about the world and improving the human condition. A
deeper understanding of Western religion in general, and the Christian
message in particular, would end this war and blunt the attempts of the
anti-evolution movement to divide Americans along cultural lines.” - “On
this Christmas season, I thank the Lord for the wonderful people of Dover who
fought for this decision, and I hope the good news of its wisdom will spread
throughout the land.” |
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27/12/05-IT: |
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3 articoli sull’Avvenire di oggi: Quando
il cosmo diventa un ring dove si affrontano scienziati e teologi, un
intervento di Schönborn tenuto a Vienna il 4 dicembre scorso (“L'evoluzione
intelligente”) e un commento (“La
Bibbia e le origini della vita”) in cui si sottolinea come Schönborn
travisi ancora quanto detto da GPII nel 1996
dicendo che “la teoria evolutiva di Darwin, che
non viene screditata dal cardinale, ma considerata come una ipotesi tra altre
degna di essere discussa”; secondo GPII infatti quella di Darwin
poteva ormai essere considerata una teoria, non “un’ipotesi
fra le altre” (quali?!). [Ovviamente quella di Darwin è una
spiegazione scientifica e si limita quindi agli aspetti materialistici; da
notare poi che l’Avvenire non fa notare che l’articolo di Schönborn non
concorda affatto con le dichiarazioni di Ruini del 2/12/05,
quando diceva, confermando l’attribuzione di GPII del livello di teoria, “Non è certo il caso di fare dei passi indietro rispetto a
queste precisazioni di Giovanni Paolo II”
]. |
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30/12/05-IT: |
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Intervento curioso di G.Sermonti sul Foglio per sostenere che,
a differenza della Bibbia, che migliora le ipotesi assire sull’origine
dell’universo, la teoria darwiniana conserverebbe ancora aspetti orripilanti
che si trovano in queste leggende: “Il cosiddetto evoluzionismo scientifico e' infestato dai draghi Assiri”; anche l’evoluzionismo avrebbe quindi una “matrice mitico-religiosa” (?!?). Bisogna innanzitutto
apprezzare la originalità dell’ipotesi, che in questo caso viene da uno
scienziato; agli storici della scienza il compito di verificare e confermare
o contestare questa ipotetica connessione fra Darwin e la religione assira.
Non dovrebbe essere difficile verificare questo punto, dato che Darwin ha
lasciato innumerevoli tracce delle sue conoscenze e delle sue
riflessioni. Certo sarebbe stato meglio che, come si usa di solito fra
scienziati se si vuole essere citati (positivamente), l’ipotesi fosse supportata
da un minimo di documentazione. Nell’articolo ci sono anche alcuni
ragionamenti sul ruolo di Hollywood nel creare una cultura favorevole
all’evoluzionismo darwiniano. [Se G.Sermonti continua a contestare
l’evoluzionismo darwiniano senza proporre alternative (dimostrate e
credibili) è inevitabile che si pensi di inserirlo fra gli antievoluzionisti,
al cui gruppo invece non ritiene di appartenere – giocando scorrettamente sul
fatto che non è chiaro se il termine indica chi è ostile all’evoluzione biologica
o all’evoluzionismo darwiniano]. ·
Anche sulla rivista Galileo un articolo (“Darwin sul podio”)
sulla graduatoria di
Science, che vede molte scoperte sull’evoluzione biologica fra grandi
novità scientifiche dell’anno. ·
Intervento MOLTO perplesso (“Preti evoluzionisti e
scienziati creazionisti”) del gestore del sito creazionista italiano su
due articoli evoluzionisti di P.De Rosa pubblicati su “Civiltà
cattolica”. Questo l’inizio dell’articolo, da cui possiamo immaginare
il seguito…: Secondo la cultura laica, scientifica e materialista oggi
dominante in Occidente, si può credere nel racconto biblico sulla creazione
solo ignorando la conoscenza scientifica; sorprende che a sostenere tale tesi
sia anche il padre gesuita Giuseppe De Rosa con due articoli apparsi su La
Civiltà Cattolica, autorevole rivista cattolica, solitamente in forte
sintonia con la Santa Sede. E verso
la fine si legge: Sono ormai 150 anni che gli scienziati di fede materialista
cercano di inficiare il racconto della Genesi. Nonostante il grande impegno e
l’importante aiuto fornito loro da molti teologi moderni, fino ad oggi tutti
i tentativi in tal senso sono falliti. L’articolo
invita poi ad andare a leggere un altro “audace” articolo, Antievoluzionismo
cattolico in crescita, con alcuni link interessanti, per esempio
ad un gruppo francese che sta cercando di diffondersi anche in Italia,
coordinato da un certo Crombette che “non
contesta i dati dell'astronomia, ma fa vedere che sono meglio interpretati se
si considera la terra al centro dell'universo”
(???!!!). E così sappiamo che l’agonia di alcune idee sbagliate può
anche essere molto lunga. In fondo le idee di Darwin hanno solo 150 anni. |
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31/12/05-IT: |
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Articolo di Repubblica sulla notizia (citata
qui sotto in data 23/12) che secondo la rivista Science
la teoria dell’evoluzione è la protagonista scientifica dell’anno: “2005:
sorpresa nelle scienze; il vecchio Darwin batte Marte”); ci sono alcuni
errori nell’articolo, oltre alla sottovalutazione del fatto che questo sarà
il secolo della biologia, più che dell’astronomia o dei viaggi (comunque per
pochi) nello spazio. L’imprecisione più grossa, che farà arrabbiare ancora
una volta il responsabile dei programmi scolastici del ministro Moratti
(aveva già scritto addirittura una lettera al direttore di Repubblica per far
notare che, diversamente da quanto scritto da un altro giornalista poco
informato, Darwin era stato inserito nei programmi della III media …);
riguarda l’abolizione dell’evoluzionismo nella scuola elementare e media. La
frase errata (ci sono almeno due errori) è la seguente: “Da oltreoceano la polemica è approdata anche in Italia,
con un decreto del ministero dell’istruzione che nell’aprile 2004 ha
cancellato l’insegnamento dell’evoluzionismo alle elementari e alle medie e
che ancora non è stato ufficialmente revocato”. Non si capisce poi
perché la giornalista pensi ci sia una relazione fra la valutazione di
Science e le polemiche in USA e in Italia sull’evoluzione, relazione che
viene troppo sottolineata dal sottotitolo: “La
polemica-evoluzione stravolge la top ten delle scoperte” ·
Un articolo di Liberazione mette in evidenza
che la diffusione in Italia dell’ID può avvenire anche con insolite
sponsorizzazioni, per strane strade e in strani luoghi, come sembra avvenire
nel carcere di Viterbo; i reclusi raccontano infatti (“Lettera
dal carcere di Viterbo”) che varie organizzazioni religiose e
parareligiose distribuiscono, insieme a catechismi e vite di santi, “volumi creazionisti sul Disegno Intelligente a reclusi
che nella loro vita non hanno mai sentito parlare della teoria
evoluzionistica di Darwin” (?!). Sembrano letture più adatte per i
patrioti reclusi allo Spielberg nel 1800 invece che a Viterbo al giorno
d’oggi …. Sembra difficile credere che alla reclusione si aggiunga anche
l’insegnamento di nozioni errate e superate da qualche secolo, facendo magari
credere che sia scienza e che sia utile per capire il mondo in cui (nel
futuro e non nel passato) si preparano a ritornare a vivere da uomini liberi
(e se possibile non ignoranti). |
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