[Prof.Daniele
Formenti]  - NB: Articoli disposti in
ordine cronologico inverso: in alto i più recenti
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   31/12/08-IT  | 
  
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  Non c’è modo
  migliore per festeggiare l’arrivo del “Darwin Year” che far notare
  come molti, anche in Italia, abbiano assolutamente un bisogno urgente di un
  bagno rinfrescante nella razionalità.   | 
  
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   29/12/08-UK  | 
  
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  Sul Guardian
  si può leggere oggi un intervento preoccupato di una giornalista (M.Bunting)
  su alcuni rischi che sarebbe meglio evitare nei prossimi festeggiamenti per i
  200 anni dalla nascita di Darwin:  ·        
  Un po’ più polemico invece il
  commento di PZ Myers sul blog Pharyngula dove ricorda   | 
  
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   29/12/08-USA  | 
  
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  Piuttosto
  interessante leggere un post  “Almost as soon as Darwin’s theory of evolution was formulated, a number of thinkers saw it as an ideological manifesto that could be used to attack religion as well as a number of moral and philosophical tenets of the day”.  | 
  
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   29/12/08-IT  | 
  
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  Anche in Italia si
  parla di Darwin, ma si evita l’orgoglio nazionale che è presente negli
  articoli pubblicati in UK. Oggi anche su Repubblica, dopo il Sunday
  Times (“Charles
  Darwin and the theory of copycats”) si dà spazio ad un avvocato
  indonesiano che vuole contestare che Darwin fosse stato il primo a intuire la
  grande scoperta della teoria dell’evoluzione per selezione naturale; si
  sospetta perfino che abbia copiato alcune idee da A.R.Wallace (“Darwin
  "copione" ultimo round contro Wallace”).   | 
  
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   28/12/08-IT  | 
  
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  [M.Mandrioli da Pikaia]
  Adelphi pubblica in  italiano il saggio intitolato "Creazione"
  scritto dall’entomologo E. O. Wilson per unire scienza e
  religione nella salvaguardia dell'ambiente. Il testo è un accorato appello
  che Wilson rivolge a tutti affinché la conservazione della natura divenga
  obiettivo comune attraverso la realizzazione di una “alleanza per la vita”
  che ci veda tutti coinvolti. Sebbene per tutto il libro si rivolga ad un
  ideale reverendo, in rappresentanza delle religioni che assieme alla scienza
  costituiscono una delle forze più potenti al mondo, Wilson parla a tanti lettori
  (insegnanti e docenti, scienziati ed appassionati di scienze, religiosi ed
  umanisti) che in modo diverso, come professionisti o come semplici abitanti
  del terra, devono dare il proprio contributo per salvare il pianeta.  | 
  
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   26/12/08-USA  | 
  
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  Santo Stefano?! E’
  il giorno più adatto per ricordare il  …  [No, i sacerdoti cattolici ancora non si
  sono aggiunti … si aspettano indicazioni dall’alto; aspettano che mons.Ravasi
  faccia sapere chi si sceglierà fra il card.Martino e P.G.Coyne; incredibile
  che in Italia non ci sia alcuna discussione fra i biologi cattolici, che
  lasciano la difesa della teoria dell’evoluzione al’ex astronomo pontificio.  Per far capire
  meglio il problema, nell’Università di Notre Dame a metà febbraio si
  festeggia … il compleanno di Darwin (“Happy
  belated birthday, Darwin!”) mentre in Italia, un’agenzia di stampa
  vaticana arriva addirittura al punto di ritenere proprio il “Darwin Day”  … “un’iniziativa
  anticattolica”] ·        
  [da The
  Loom]  Ecco qualcosa che in Italia
  manca, e che sarebbe utile, soprattutto per contrastare iniziative che
  presentano la scienza in modo poco corretto, magari addirittura
  dimenticandosi che si basa sul metodo scientifico: la Coalition on
  the Public Understanding of Science (COPUS). “COPUS is a grassroots effort whose
  goal is to engage sectors of the public in science to increase their
  understanding of the nature of science and its value to society. A key
  objective of COPUS is to create new forums for communication and to develop
  new opportunities for engaging the public with science”. Per il prossimo anno è prevista l’iniziativa YoS09
  (Year of Science 2009)  ·        
  Nel blog Panda’s
  Thumb si sottolinea come anche il mondo universitario USA sia colpito dal
  peggioramento della situazione economica (“It’s
  not just General Motors”). Si cita anche un preoccupato articolo
  di Nature sui tagli al Chicago Field Museum.  | 
  
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   26/12/08-ITA  | 
  
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  Pikaia
  invece ieri era aperto, e ha lasciato in regalo ai visitatori un testo di Pietro
  Omodeo:   | 
  
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   25/12/08  | 
  
   · No evolution problems to-day…  | 
  
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   24/12/08-IT  | 
  
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  Sull’Unità
  un commento (DARWIN NON PIACE
  AI TEXANI) all’articolo
  comparso sul Corriere del 21/12   | 
  
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   24/12/08-USA  | 
  
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  Buone notizie dal
  fronte della resistenza alla pressione dei creazionisti USA, che ora cercano
  di far inserire nelle linee guida dei diversi stati la libertà per i docenti
  di scienze di insegnare “i punti di forza e di debolezza” (“strengths and weaknesses”) della teoria
  dell’evoluzione. Questa strategia eviterebbe rischi per quei docenti di
  scienze che, come ha dimostrato un sondaggio
  del 20/5/08, non vedono l’ora di poter manifestare le loro idee creazioniste
  senza rischi giudiziari.   ·        
  Sempre nel sito
  dell’NCSE il 19 si raccontava
  cosa fosse successo nel Michigan (“Antievolution bills dead in Michigan”).  | 
  
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   24/12/08-UK  | 
  
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  The Lancet dedica in dicembre un numero speciale  ·        
  Continua anche in
  UK la discussione sulle parole del Papa del 22/12. Sul Time
  interviene un giornalista scientifico che spiega “Why the Pope is right - and wrong”. Sempre sul Times un altro articolo in
  proposito (“Faith,
  Science and Nature”). Sembra che il clero anglicano, da tempo impegnato
  sul problema dell’omosessualità, non abbia molto apprezzato le parole del
  Papa; lo nota un articolo sul Telegraph (“Pope's
  remarks on sexuality 'will widen Anglican rift'”), che ricorda anche
  recenti rilevanti interventi: “This month the
  Vatican opposed a proposed UN declaration, backed by all 27 European Union
  states, calling for an end to the practice of criminalising and punishing
  people for their sexual orientation”.   | 
  
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   23/12/08-UK  | 
  
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  [da Pikaia] Sul Guardian
  oggi numerosi articoli sul tema dell’evoluzione e della infinita discussione
  che suscita la possibile connessione, che qualcuno dice di vedere, con
  precedenti spiegazioni soprannaturali di fatti materiali che ormai da lungo
  tempo sono spiegati dalla scienza: · MORI poll: 29% of science teachers believe creationism should be taught ·      
  Background:
  Michael Reiss resigns over call to discuss creationism in lessons  ·      
  Would
  you Adam and Eve it? Quarter of science teachers would teach creationism  · Richard Dawkins and Steve Jones give their views on creationism teaching poll · Darwin and creationism do not belong in the same classroom  | 
  
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   22/12/08-IT  | 
  
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  Su Repubblica
  un veloce commento ("MA LA VERA
  RIVOLUZIONE SAREBBE ELOGIARE DARWIN") di
  G.Corbellini alle parole del Papa all’Angelus del 21/12, quando aveva citato
  brevemente G.Galilei. Secondo G.Corbellini “la
  scienza viene elogata finchè resta nei binari della religione ma attaccata
  quando si esprime su temi che costituiscono un progresso per la qualità della
  vita umana”.    | 
  
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   22/12/08-USA  | 
  
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  Carl Zimmer, ottimo giornalista scientifico USA, mette a
  disposizione nel suo blog
  sia il testo
  che l’audio di una sua
  conferenza  ·        
  Il 20/12 si è
  festeggiato (“Three Years Already? Merry Kitzmas!”) il terzo anniversario della sentenza
  del tribunale di Harrisburg che ha chiuso (con una condanna e con una
  rilevantissima pena pecuniaria) il processo “Kitzmiller vs.Dover area
  school district” (resoconto
  sintetico del processo).  E’ quindi il
  momento giusto per fare un bilancio e verificare quali siano stati gli
  effetti di una sentenza che ha dimostrato che l’Intelligent Design non solo
  non è scienza, ma è rimasto sempre un movimento creazionista
  e con forti motivazioni religiose. Lo si fa nel blog USA (The evolution list) con un
  articolo  citato anche qui
  sotto in data 24/11. Un blog USA (“Dembski Concedes the Obvious”) fa notare (“Dembski,
  it seems, now admits that he has been wasting everyone's time for quite a
  while”) un commento alla discussione scritto dallo stesso Dembski,
  che ammette alcune imprecisioni serie presenti in alcuni suoi testi
  precedenti.    ·        
  [da Pikaia] Nel
  sito della rivista "Evolution:
  Education and Outreach” sono disponibili numerosi articoli on line
  (liberamente accessibili) su problemi della didattica dell’evoluzione. Per
  chi non li avesse letti, molto interessanti sono gli articoli del numero
  precedente, di ottobre, tutto dedicato   | 
  
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   22/12/08-UK  | 
  
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  Nel blog del Guardian
  un’intervista
  al creazionista turco che ha invaso l’Europa di costosi ma non sempre
  corretti libroni contro l’evoluzione (basta vedere le esche da pesca
  presentate come specie animali a pag 241 e 244 dl suo primo volume)   | 
  
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   22/12/08-VA  | 
  
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  Riguardo
  all’intervento  Potrebbe così
  aggiungere anche una visita, prima della chiusura prevista per il 7 gennaio,
  alla mostra “Contro
  natura?” aperta, nel contesto del Festival della Scienza 2008, presso
  il Museo di Storia
  Naturale di Genova.  [Per affrontare
  correttamente questi problemi “materiali”
  ci vuole un minimo di competenza, e sono al lavoro migliaia di esperti che
  dovrebbero essere rispettati. Anche nel caso ci fosse Dio al lavoro su questi
  problemi – da secoli si sa che la creazione è una metafora - … un minimo di
  fiducia gliela si dovrebbe concedere…].  | 
  
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   21/12/08-IT  | 
  
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  Sul Corriere
  si può leggere l’intervista (“ANCHE IL LAICISMO
  EREDE DEL CRISTIANESIMO”)
  ad un sociologo della religione, R.Stark, che dichiara di non essere “né uomo di fede né ateo”; alcune delle sue
  dichiarazioni sembrano in realtà altrettanti paradossi; si dichiara d’accordo
  con l’intervento del Papa sul Corriere del 23/11/08 (“Il dialogo tra le religioni non è
  possibile. La fede non si può mettere tra parentesi”) in difesa delle verità di fede, assolute e
  immodificabili, ma critica il laicismo che si illude di essere indipendente
  dal cristianesimo … che sarebbe la fonte della ragione, che ritiene
  addirittura “essenziale per la fede”, anche
  se la frase “Dio è visto come estremamente
  razionale” fa sorgere il serio sospetto che Dio sia in realtà
  un’ottima idea di un essere razionale come l’uomo, che “estende la sua conoscenza di Dio ragionando e
  non attraverso la meditazione e il misticismo” [irrazionali?], in modo
  da concentrarsi sull’”esistenza e le intezioni di
  Dio”. Illuminante la frase che illustra come ad un certo momento
  avvenne la … creazione della scienza : “Quando
  questa concezione razionale si estese alla creazione di Dio, nacque la
  scienza”    | 
  
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   21/12/08-USA  | 
  
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  Nel blog Panda’s
  Thumb si evidenzia (“Mark
  Frank on “fine tuning” argument“) un articolo del matematico M.Frank (“The Fine-Tuned Universe
  -- the insignificance of very small numbers”) che contesta il “fine
  tuning”, quella regolazione fine che, secondo anche il principio
  antropico, dovrebbe essere la prova che l’universo sarebbe stato creato
  da qualcuno per creare le condizioni (le costanti fisiche ottimali) per lo
  sviluppo della vita umana sul pianeta terra … dopo 15 miliardi di anni di
  inutile attesa.  Particolarmente
  interessanti i contributi inseriti nella cartella dedicata all’Intelligent Design,
  che chiariscono gli argomenti i cui titoli spesso vengono citati anche dai
  rari sostenitori italiani dell’Intelligent Design. Per fortuna la posizione
  della Chiesa cattolica impedisce la diffusione, comunque in ritardo,
  dell’Intelligent Design in Italia.   | 
  
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   21/12/08-VA  | 
  
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  Secondo alcune
  fonti di informazione oggi il Papa all’Angelus oltre ad aver manifestato la
  sua ammirazione per gli uomini e le donne che si impegnano nella ricerca
  scientifica contribuendo a "far capire sempre
  meglio le leggi della natura", avrebbe dichiarato che l’attività
  di G.Galilei “non era un’opera contro la fede”;
  così riporta l’agenzia Reuters
  e altre fonti, come Repubblica (G.Galilei,
  l'omaggio di Ratzinger "La scienza ci insegna la natura");
  anche l’AGI ("Papa:
  la scienza non e' contro la fede“) riporta che il Papa avrebbe detto che
  “la sua ricerca non era contro la fede ma
  finalizzata a comprendere meglio le leggi della Natura creata da Dio”.
  La frase che lascia perpessi non si legge nell’articolo della Radio
  Vaticana, e tanto meno la si legge nella trascrizione,
  né la si sente nel podcast
  dell’intervento papale …  per cui
  deve essere una libera interpretazione giornalistica. Di questa frase
  non parla nemmeno l’articolo del TG5,
  né quello sul Messaggero
  o sull’ANSA
  o dell’agenzia
  Zenit. Dell’intervento del Papa si parla anche nel sito della UAAR
  ma correttamente si propone il testo ufficiale presente nel sito del Vaticano.  | 
  
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   20/12/08-IT  | 
  
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  Come si sa alcuni
  ambienti politici o religiosi cercano di “migliorare” la scuola italiana,
  magari suggerendo di aggiungere un po’ di creazionismo anche nelle ore di
  scienze. Sono quindi importanti tutte le verifiche e le analisi comparative
  che permettono di confrontare l’efficienza dei vari livelli della scuola
  italiana rispetto alle scuole degli altri paesi. E’ stato pubblicato in
  questi giorni il volume che raccoglie i risultati di un’indagine
  internazionale (Trends in International Mathematics and Science Study at
  the Fourth and Eighth Grades) che nel 2007 ha valutato la preparazione
  in matematica e in scienze tra i bambini di molte scuole elementari e medie
  di diversi paesi (36 per le classi corrispondenti alla 4’ elementare e 48 per
  la terza media).    | 
  
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   16/12/08-USA  | 
  
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  [da NCSE]
  Il prossimo fascicolo (di gennaio) di Scientific American è tutto
  dedicato all’evoluzione biologica, con molti articoli interessanti (e
  l’aspetto più interessante è comunque il fatto che sono tutti consultabili in
  internet…): · Evolution of the Mind: 4 Fallacies of Psychology · Testing Natural Selection with Genetics · Diversity Revealed: From Atoms to Traits · The Evolutionary Origins of Hiccups and Hernias · The Future of Man--How Will Evolution Change Humans? · The Human Pedigree: A Timeline of Hominid Evolution · The Science of Spore--The "Evolution" of Gaming ·       
  The Latest Face of Creationism in the Classroom · Putting Evolution to Use in the Everyday World · Darwin's Living Legacy--Evolutionary Theory 150 Years Later Da notare l’articolo
  di G.Branch e E.Scott sull’evoluzione delle strategie degli
  antievoluzionisti USA, con le nuove tattiche per superare la strategia basata
  sull’Intelligent Design, oggi poco presentabile dopo la condanna del 2005 al processo di Harrisburg/Dover: “creationists
  are increasingly retreating to their standard fallback strategy for
  undermining the teaching of evolution: misrepresenting evolution as
  scientifically controversial while remaining silent about what they regard as
  the alternative”. Ormai,
  dopo il processo di Harrisburg/Dover e l’intervista
  di Medved (6/8/08: “One on One: Broadcast views”) si è scoperto che hanno truccato – e anche
  male - le carte (o meglio il
  libro) e se la gente è solo un po’ curiosa e si informa, non ci casca più
  come prima.  ·        
  Sempre nuovi
  problemi da risolvere per i creazionisti (soprattutto quelli biblici); non solo si riducono i buchi di conoscenza
  che si possono ancora riempire con fantasiose, facili e incontestabili
  spiegazioni soprannaturali; ora in un colpo solo sembra che nell’arca di Noè
  si debba fare improvvisamente ancora un bel po’ di spazio per contenere le
  1000 nuove specie scoperte negli ultimi 10 anni lungo il corso del fiume
  Mekong in Indocina. Se ne parla nel blog Zooillogix
  ma anche sul National
  Geographic. Con tutte le specie scoperte negli ultimi anni ci sarebbe
  proprio bisogno che le arche fossero state almeno 2 …   | 
  
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   15/12/08-IT  | 
  
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  E’ stato
  pubblicato l’ottimo programma
  delle due giornate (13 e 14 febbraio 2009) dedicate al Darwin Day 2009
  dal circolo UAAR di Venezia. Da notare la folta partecipazione di
  esperti astrofisici, biologi, filosofi e anche etologi dei primati. Originale
  l’idea di un premio di poesia scientifica dedicato a C.Darwin.  | 
  
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   13/12/08-ONU  | 
  
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  Si è chiusa a
  Poznan la quattordicesima Conferenza
  mondiale dell'Onu sui cambiamenti climatici. Fra le decisioni adottate
  non sembra che si siano grandi novità nel percorso fra Bali (2007) e
  Copenaghen (2012), ma il risultato delle elezioni negli USA ha suggerito di
  attendere il probabile ribaltamento della posizione USA, che finora non
  ha ratificato il Protocollo
  di Kyoto (insieme al Kazakhstan). Qui i video della conferenza.   | 
  
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   12/12/08-VA  | 
  
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  Presentata oggi in
  Sala Stampa in Vaticano, e pubblicata dall’agenzia Zenit, l'Istruzione
  “Dignitas
  personae. Su alcune questioni di bioetica”,
  a cura della Congregazione per la Dottrina della Fede. Ci sono parecchi punti
  discutibili, come quando si inorridisce di fronte all’ipotesi di “mescolanza di elementi genetici umani ed animali capaci
  di turbare l’identità specifica dell’uomo”
  (ignorando forse i processi evolutivi e quindi la presenza di elementi
  genetici antichi anche nel menoma dell’animale uomo) o quando, come
  nella prima frase (“Ad ogni essere umano, dal
  concepimento alla morte naturale, va riconosciuta la dignità di persona”),
  si conferma che sono usati riferimenti “alla
  luce sia della ragione sia della
  fede”. Sarebbe importante sapere quanto di queste
  definizioni, alcune delle quali contrastano con posizioni sempre di fede ma
  di qualche decennio fa, siano discutibili incontrando esponenti di diversa
  formazione culturale o religiose. Che alcune di queste indicazioni, a cominciare
  dalla frase iniziale citata, siano in contrasto con posizioni di altre
  religioni cristiane non c’è alcun dubbio, dopo quel che è successo con i
  protestanti a Sibiu nel settembre 2007…
  quando la chiesa cattolica ha cercato (inutilmente) di far passare la sua
  proposta mentre i protestanti erano distratti.  | 
  
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   12/12/08-USA  | 
  
   ·        
  Sul blog Pharyngula,
  approfittando dell’aggiornamento sulle tappe del prossimo viaggio di
  R.Dawkins negli USA  (“Mark your calendars, Minnesotans!”), PZ Meyer fornisce il link ai video che
  mostrano  ·        
  Su Science un
  articolo (accessibile solo a chi è riconosciuto) di S.Hameed su un problema
  decisamente interessante e stimolante:  ·       
  “Just as there
  is no monolithic Islam, there is no "official" opinion on
  evolution. There are indeed verses in the Koran that talk about the
  creation of the universe and of the living beings on Earth, but specific
  details are often not laid out. For example, the Koranic narrative of
  creation includes a 6-day account of creation”. ·       
  “Some prominent
  Islamic scholars teaching in Western institutions also reject evolution. For
  example, Seyyed Hossein Nasr, a professor of Islamic studies at George
  Washington University, does
  not consider evolutionary theory to be more than an ideology: "The theory of evolution is the peg
  of the tent of modernism. If it were to fall down, the whole tent would fall
  on top of the head of modernism. And therefore it is kept as an ideology and not as a scientific theory
  which has been proven". ·       
  Maurice
  Bucaille, famous in the Islamic world for his book claiming that many of the
  modern scientific discoveries were already mentioned in the Koran, accepts
  animal evolution up to early hominid species and then posits a separate
  hominid evolution leading to modern humans. ·       
  “Asghar and
  Alters recently interviewed 18 science schoolteachers in Pakistani schools
  located in Karachi and Lahore and found that all favored using religious
  explanations about the creation of life, but most presented both
  scientific and religious perspectives while teaching biological evolution
  (10). Most (14 out of 18) accepted, or at least held as possible, the
  evolution of organisms; but at the same time, 15 out of 18 rejected human evolution”. ·       
  “All agreed
  that there is no contradiction between Islam and science”. A proposito dell’articolo di Ashgar e Alters, è disponibile gratuitamente
  in internet il fascicolo 154
  di “Humanist perspectives”
  (2005) dedicato a “Darwin and the
  Evangelicals”. Essendo esaurito, il fascicolo è disponibile
  gratuitamente. Oltre ad un articolo di Ashgar e Alters (“Evolution
  Education Research Centre” che racconta dell’insegnamento in Canada e nel
  mondo islamico) ci sono articoli sul creazionismo USA e sulla posizione molto
  critica dei protestanti USA verso la teoria dell’evoluzione.   | 
  
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   11/12/08-USA  | 
  
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  Sul numero di
  dicembre del National Geographic un articolo di D.Quammen (“The Man
  Who Wasn't Darwin”) su Alfred Russell Wallace, il naturalista che sarebbe
  subentrato a Darwin nel caso gli fosse successo qualcosa. In realtà il suo
  ruolo fu comunque importante in quanto costrinse Darwin a manifestare (prima
  che gli succedesse qualcosa…)  il
  segreto che da un ventennio aveva paura di confessare, come ammise in una
  lettera (“Pubblicare questa idea mi sembrerebbe
  come confessare un delitto”) .  | 
  
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   11/12/08-IT  | 
  
   ·        
  Inizia oggi a Spoleto
  presso la Sala Conferenze della Sede del Laboratorio
  di Scienze della Terra, il progetto didattico "Per Darwin", un
  percorso formativo rivolto ai docenti delle scuole smedie e superiori mirato
  allo sviluppo della conoscenza dei temi darwiniani in particolare per quanto
  riguarda la geologia. Il percorso di formazione, che proseguirà nei prossimi
  mesi, mira a migliorare la conoscenza e la competenza dei docenti sulle
  tecniche di comunicazione e sulla produzione audiovisiva e multimediale.  | 
  
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   11/12/08-VA  | 
  
   ·        
  Un articolo di
  S.Magister sull’Espresso  ·        
  udienza generale
  di mercoledì 10 dicembre, quando ha spiegato che “la
  nostra storia umana dagli inizi è inquinata dall'abuso della libertà creata,
  che intende emanciparsi dalla volontà divina”. ·        
  lunedì 8 dicembre,
  all'Angelus della festa dell'Immacolata, il Papa ha ricordato che la
  situazione era ben diversa prima del peccato del primo uomo raccontato nella
  Genesi: “Dio ha creato tutto per
  l’esistenza, in particolare ha creato l’essere umano a propria immagine; non
  ha creato la morte, ma questa è entrata nel mondo per invidia del diavolo” ·        
  catechesi del 3
  dicembre, quella più diffusamente dedicata al tema. Soprattutto in questo intervento è evidente come non lo preoccupi affatto
  né Darwin né il darwinismo, né la teoria dell’evoluzione, tanto che espone il
  problema con questa frase:   | 
  
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   8/12/08-USA  | 
  
   · [da NCSE] Su PLOS Genetics è comparsa un’intervista al giudice del processo di Harrisburg/Dover, John E. Jones III: “Taken to School: An Interview with the Honorable Judge John E. Jones, III“. Sul risultato del processo, il giudice ritiene che “I don't think that the concept of ID itself has a lot of vitality going forward. The Dover trial discredited that thing that is ID”, ma si rende conto che comunque “this is not something that will be settled in my time or even in my grandchildren's lifetimes. It's an enduring, quintessentially American, dispute".  | 
  
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   7/12/08-IT  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  La Codice Edizioni pubblica "L'evoluzionista
  riluttante. Il ritratto privato di Charles Darwin e la nascita della teoria
  dell'evoluzione" di David Quammen. Traduzione di Silvia
  Vivan.  | 
  
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   5/12/08-VA  | 
  
   ·        
  Un articolo
  dell’agenzia vaticana Zenit  ·       
  “monsignor Ravasi, nel contesto del congresso, ha
  rilasciato alcune dichiarazioni alla "Radio Vaticana" proponendo
  G.Galilei come "patrono ideale per un dialogo tra scienza e fede” ·       
  “Secondo
  Ravasi, "compito di scienziati e teologi è quello di cominciare a
  guardare reciprocamente nei rispettivi altrui terreni, vedendo che esistono
  dei punti di intersezione" ·       
   “I due settori
  non sono del tutto estranei l'uno all'altro, ma hanno dei punti di incontro e
  uno stesso oggetto che è l'uomo e il cosmo. L'unica differenza è che la
  'lettura' è fatta da prospettive differenti". La proposta non può che suscitare qualche perplessita, almeno in chi –
  seguendo la strada aperta da G.Galilei - si occupa di scienza, dato che non
  sono affatto chiari alcuni aspetti, che possono rivelarsi critici,
  soprattutto perché mancano pochi giorni al 2009, l’anno del bicentenario di
  Darwin: ·       
  Il rispetto
  delle competenze e delle autonomie delle “prospettive differenti”. ·       
  I tempi.  ·       
  Il rispetto del
  metodo scientifico.  Dall’altra invece le recenti dichiarazioni papali (“Il dialogo tra le religioni non è
  possibile. La fede non si può mettere tra parentesi”) confermano invece autorevolmente la non
  disponibilità al dialogo (e l’inutilità dell’“ecumenismo
  di coccole o di facciata”) su questioni che toccassero aspetti di fede [e
  sarebbero quindi gli scienziati a doversi mettere la ragione in un posto
  certamente non adeguato].  ·        
  Un articolo (“Benedetto XVI presenta la legge naturale
  come base dell'etica universale”) dell’agenzia Zenit informa che è quasi pronto per la
  pubblicazione un documento vaticano di rilevanza … universale. Il documento
  ("Alla ricerca di un'etica universale: nuovo
  sguardo sulla legge naturale") è stato preparato dalla
  Commissione Teologica Internazionale (esclusivamente “composta da teologi di diverse scuole e Nazioni, eminenti per
  scienza e fedeltà al Magistero della Chiesa cattolica”).    | 
  
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   4/12/08-SA  | 
  
   ·        
  Impressionante
  editoriale  [Per fortuna quando si parla di evoluzione biologica il rispetto di
  impostazioni tradizionali non supportate dalla ricerca scientifica non sembra
  avere costi così drammatici (più che della perdita di vite umane, si
  parlerebbe di conseguenze sui cervelli: i danni consistono soprattutto in una
  visione non corretta della realtà e in un intralcio alla diffusione di
  conoscenze aggiornate e razionali nella popolazione), ma è assurdo che
  qualcuno tragga vantaggi con critiche non motivate e con strategie simili a
  quelle che hanno avuto successo per alcuni anni in un contesto culturale
  ancora meno rispettoso della ragione].   | 
  
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   4/12/08-iT  | 
  
   ·        
  Articolo sul Sussidiario
  (“L'alba
  di una nuova idea di evoluzione: se anche Nature cerca una scienza
  de-ideologizzata“) in cui si presentano e si commentano alcuni auspici
  per il 2009, l’anno di Darwin, pubblicati nel numero del 20 novembre di Nature
  nell’articolo “Great expectations”.  [E’ chiaro dal ragionamento come si dimentichi (o si sorvoli sul
  fatto) che secolo dopo secolo, anno dopo anno ci sia stato sempre meno spazio
  per fatti che non hanno una spiegazione “naturalistica” o “materialistica” …
  che diventa automaticamente una spiegazioni “atea”, se l’ignoranza precedente
  prevedeva di tappare il buco con un provvidenziale intervento divino..].  Riguardo all’invito finale al dialogo (“il
  dibattito è aperto: l'importante è che resti il più possibile “aperto””)
  ovviamente sarebbe importante sapere se per chi ha fede in una delle
  centinaia di religioni attuali ci potrebbe essere un impedimento a questo
  dialogo; questa impossibilità al dialogo è prevista dal recente intervento papale (molto apprezzato anche da esponenti di altre
  religioni) se sono coinvolti aspetti di fede, come è normale nel confronto
  fra religioni.  La scienza cerca spiegazioni naturali per fenomeni naturali, come ben sa
  non solo mons.Ravasi, ma anche lo scrittore turco Aykol, che pure non ha alcun
  preparazione scientifica; è possibile però che la ricerca scientifica
  senza volerlo si avvicini a spiegare “naturalisticamente” argomenti che già
  da tempo sono “spiegati” da dogmi di fede? Che si fa? Le si tappa la bocca?  | 
  
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   3/12/08-WORLD  | 
  
   ·        
  Oggi alcuni
  articoli riferiscono del “Manifesto
  di Uppsala”, un documento “interfedi” preoccupato sul cambiamento
  climatico, firmato da esponenti di diverse religioni mondiali, invitati a
  Uppsala dall’ "Alleanza delle Religioni e della
  Conservazione” – una fondazione laica fondata da Filippo di Edinburgo nel
  1995  e affiliata al WWF che dispone
  di un sito web davvero sconcertante per i continui riferimenti alla creazione
  e a molte e diverse religioni. La conferenza ha visto la partecipazione di un
  migliaio di persone provenienti da tutto il mondo (rappresentanti delle tre
  grandi religioni monoteiste, buddisti, induisti, baha’i, scintoisti, sikh),
  tutti a favore della lotta al cambiamento climatico e dello sviluppo
  sostenibile. La conferenza si è conclusa con la firma del “Manifesto di
  Uppsala” sottoscritto da una trentina di leader religiosi, con lo scopo di
  lanciare un appello soprattutto al mondo della politica, a favore di una
  rapida e vasta riduzione delle emissioni di CO2, in particolare nelle parti
  più sviluppate del pianeta.  | 
  
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   3/12/08-IT  | 
  
   ·        
  Nel sito web della
  regione
  Val d’Aosta si pubblicizza un’iniziativa didattica sull’evoluzione: “Una mostra-laboratorio itinerante nelle scuole
  valdostane in occasione dell'anno dedicato a Charles Darwin. L'iniziativa,
  ribattezzata “Buon compleanno Mr. Darwin un viaggio di approfondimento sulle
  teorie dell'evoluzione e la valorizzazione della biodiversita", si
  svolgerà dal 17 dicembre al 14 febbraio prossimi in quattro scuole valdostane
  ed è organizzata dall'assessorato regionale all'istruzione.  La mostra sarà allestita: a Courmayeur dal 17 dicembre al 5
  gennaio, a Verres dal 7 al 16 gennaio, a Chatillon dal 19 al 29
  gennaio, ad Aosta dal 2 al 14 febbraio. (ANSA). ·        
  In alcuni siti web
  italiani, fra cui oggi il
  sito della UAAR, si cita un articolo (“Romania removes theory of evolution from school
  curriculum”) di origine
  montenegrina (forse) che sostiene che in Romania si sia abolito in
  questi giorni  l’insegnamento della
  teoria dell’evoluzione. La notizia non è però recente: in Romania si sono da
  poco svolte le elezioni e non è ancora chiaro chi abbia vinto, per cui in
  questi giorni hanno altro a cui pensare.   | 
  
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   3/12/08-USA  | 
  
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  Un importante
  critico cinematografico USA (Roger Ebert) finalmente recensisce nel suo blog
  il film antievoluzionista “Expelled”
  di Ben Stein:   | 
  
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   2/12/08-IT   | 
  
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  Come segnalato su Pikaia, è da poco uscito il nuovo libro di Guido
  Barbujani (Università di Ferrara) intitolato "Europei
  senza se e senza ma" (Bompiani, 2008). Per chi fosse ancora
  indeciso se leggere o meno il libro, a Radio3 Scienza Pietro Greco discute con Barbujani di Europa ed Europei:
  fatta l'Europa, cosa ci vuole per fare un Europeo? e chi sono i veri 
  Europei?
  (audio
  nell’ultimo terzo). Chi ancora non lo sapesse, apprenderebbe da questo
  libro da quale continente è arrivato l’Homo sapiens e che fine hanno
  fatto le popolazioni che fino ad allora vivevano tranquille in Europa.     | 
  
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   1/12/08-IT  | 
  
   ·        
  A Pisa, presso la Scuola Normale Superiore, dal 3 al 12 dicembre il Prof.
  Bernard Comrie
  del Max Plank Institute for Evolutionary Anthropology di Leipzig
  svolgerà un ciclo di lezioni dal titolo Languages and genes in occasione
  dell’annuale, prestigiosa Cattedra Galileiana.
  L’ingresso è libero.  | 
  
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   30/11/08-USA  | 
  
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  Succede anche
  questo … il blog Pharyngula
  informa che lo Zoo
  di Cincinnati ha concordato con il Creation
  Museum di Answer in Genesis un biglietto di ingresso unico scontato!! La
  protesta dei visitatori d Pharyngula ha costretto lo zoo a sospendere questo
  assurdo accordo commerciale fra scienza e un museo che promuoveva
  informazioni senza basi scientifiche. Ne parla il Cincinnati
  Enquirer.  ·        
  Nel blog di Pigliucci
  si riferisce (“The Vatican and evolution: the usual
  crap”) di un articolo di
  Science (“Vatican
  Science Conference Offers an Ambiguous Message”), in cui John Bohannon
  riferisce di acuni momenti del convegno in Vaticano sull’evoluzione
  dell’universo e della vita, con un intervento di F.Collins per contestare
  alcune dichiarazioni del card.Schonborn.   | 
  
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   28/11/08-IT  | 
  
   ·        
  [da Pikaia] A duecento anni esatti dalla
  nascita del grande scienziato e a centocinquanta dalla pubblicazione
  dellOrigine delle specie, la mostra  ·        
  Un altro famoso
  centenario, dopo Ernst Meyr,
  morto nel 2005. Oggi compie 100 anni Claude Levi Strauss. ·        
  Incontro a Pavia
  in ricordo di Franco Scudo. Oggi, dalle ore 15, presso il collegio
  Cairoli. Parteciperanno: Silvano Riva,
  Pietro
  Omodeo, Luigi Luca Cavalli
  Sforza, Arturo Falaschi, Danilo Mainardi, Giorgio Nebbia, Marino Gatto, Carlo
  Matessi, Luciano Sacchi, Giulio Giorello.  | 
  
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   28/11/08-VA  | 
  
   ·        
  Sull’Osservatore
  Romano un articolo (“Consigli
  per la mente di uomini seri”) sintetizza i risultati del recente convegno
  sui 400 anni da G.Galilei. Nell’articolo si evidenzia, e un po’ lo si
  intuiva, che mons.Ravasi ben conoscesse la lettera
  scritta giusto 20 anni fa dal GPII a P.G.Coyne, l’ex-astronomo pontificio
  presente al convegno. Ne cita infatti una frase, anche se non delle più
  interessanti (“la scienza può purificare la
  religione dalla superstizione e la religione può purificare la scienza dai
  falsi assoluti").  Purtroppo questo concetto non è più stato ripetuto, né da mons.Ravasi, né
  da altri.  Sarebbe almeno utile capire perché mons.Ravasi abbia evidentemente
  cambiato idea sulla competenza dei teologi sulla teoria dell’evoluzione … e
  se non sia invece preoccupante il fatto che l’abbiano convinto che sia più
  utile … il “dialogo”
  nonostante sia un “settore che non li riguarda”.
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   27/11/08-USA  | 
  
   ·        
  Interessante una
  pagina (in un blog citato dal blog Panda’s
  Thumb) dal titolo “Teaching
  the Controversy”. Per un confronto rivelatore con la strategia attuale
  dei creazionisti USA, si riporta la frase tratta da un  Splendida e logica anche la riflessione conclusiva, che mette in evidente
  difficoltà gli antievoluzionisti su base religiosa, che non possono non riconoscersi
  (“But with all that said, the idea of teaching
  the controversy isn’t an intrinsically bad one. There are plenty of subjects that have
  legitimate controversies where this commendable call for fairness could be
  better applied. For example, how about sex ed? A great many religious
  conservatives - many of the same ones who call for teaching the controversy
  on evolution, I don’t doubt -   | 
  
   “If we are successful in establishing a controversy at the public level, then
  there is an opportunity to put across the real facts about smoking and health”. Tobacco Industry
    “When
  two groups of experts disagree about a controversial subject that intersects
  the public school curriculum students
  should learn about both perspectives” Discovery Insititute  | 
 
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   27/11/08-VA  | 
  
   ·        
  Vengono pubblicati
  oggi altri interventi fatti al 
  convegno vaticano sui 400 anni di G.Galilei. L’Osservatore Romano pubblica
  (“Grazie,
  G.Galilei”) parte dell’intervento di P.J.G.Funes, l’attuale astronomo
  pontificio. Anche lui come mons.Ravasi ritiene importante citare una frase
  della lettera
  scritta giusto 20 anni fa dal GPII a P.G.Coyne: “Credo
  che Giovanni Paolo II abbia dato qui una regola d'oro che dobbiamo sempre
  avere presente, avvertendo i teologi che è
  un dovere "tenersi regolarmente informati sulle acquisizioni
  scientifiche per esaminare, all'occorrenza, se è il caso o meno di tenerne
  conto nella loro riflessione o di operare delle revisioni nel loro
  insegnamento".  ·        
  Sempre l’Osservatore
  Romano pubblica anche gli interventi del fisico Ugo Amaldi (“L'universo si gonfia come un palloncino “, del Card.Bertone (“Due ali per volare verso la verità”) e un articolo in cui
  presentano la frasi principali di alcuni interventi (“G.Galilei e Chiesa processi finiti”).    | 
  
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   26/11/08-UK  | 
  
   ·        
  Tre interessanti
  notizie su Nature, oggi.  · 
  La prima riguarda
  un commento alle elezioni che si stanno svolgendo in Groenlandia, dove si sta
  marciando rapidamente verso l’indipendenza dakla Danimarca. L’articolo  · 
  A questo proposito
  un altro articolo  · 
  La seconda notizia
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   26/11/08-IT  | 
  
   ·        
  L’Avvenire
  riporta il testo di una conferenza fatta a Padova  Non si capisce quindi perchè nell’articolo poi
  si illustrino le riflessioni dei sostenitori dell’ID, che – lo ha appena
  detto - non hanno (per ora) alcun valore esplicativo e quindi nessuna utilità
  pratica.    Né si tiene conto del fatto fondamentale
  che mons.Ravasi il 16/9 avesse
  detto molto chiaramente che gli “esperti” dell’Intelligent Design non
  verranno invitati al convegno del marzo 2009 sull’evoluzione
  biologica (finanziato dalla Templeton Foundation): “Speakers
  invited to attend a Vatican-sponsored congress on the evolution debate will
  not include proponents of creationism and intelligent design, organizers
  said”. Né ci si chiede perchè al recente convegno
  (finanziato dalla Templeton Foundation) sull’evoluzione dell’universo (“Scientific
  insights into the evolution of the universe and of life”) organizzato dal fisico N.Cabibbo (presidente
  dell’Accademia delle Scienze Pontificia) i creazionisti siano stati tenuti
  fuori (A.Zichichi però c’era).  Da notare anche che c’è stato anche un buona
  “collaborazione” della stampa, che ha ignorato l’iniziativa, alternativa al
  convegno vaticano, organizzata dai creazionisti francesi con la
  collaborazione dall’Università di Roma [?!].   Sembra che J.Polkinghorne non abbia letto gli atti del processo di Dover/Harrisburg in cui si
  dimostra che l’ID è
  nato con una truffa costruita con il copia/incolla esistente in Word (come
  si vede esiste SOLO QUI, un … anello di congiunzione … per chi lo vuol
  vedere…). Hanno semplicemente sostuito, subito dopo la sentenza che escludeva
  il creazionismo dalle scuole in quanto idea religiosa, tutte le ricorrenze
  dei termini riferiti al creazionismo, correggendoli automaticamente in
  “intelligent design”, confermando in questo modo che non c’era differenze
  rispetto al creazionismo Né sa che 2 mesi fa uno degli esponenti dell’ID
  ha confermato in un’intervista (Medved, 6/8/08: “One on One: Broadcast views”) che davvero dietro all’ID non c’era
  nulla di nuovo né di serio.  L’aspetto comunque più sconcertante è che un
  vincitore (nel
  2002) del ricco (1.6M$) e ambito premio Templeton non sembri rispettoso
  delle indicazioni che proprio la Templeton
  Foundation pubblica in una pagina web
  (dedicata proprio all’“Intelligent Design”.. ) per raccomandare a chi volesse
  vincere il premio di rispettare standard diversi da quelli dell’ID, ora non
  più accettabili (e infatti l’ID - pubblicizzato da Polkinghorne - non viene
  più finanziato). In un documento specifico   | 
  
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   26/11/08-VA  | 
  
   ·        
  Inizia oggi in
  Vaticano un convegno … (senza pagina web ?; anche la Finmeccanica non lo
  pubblicizza?) su ''La scienza 400 anni dopo G.Galilei. Il valore e la
  complessita' etica della ricerca tecno-scientifica contemporanea''.  ·        
  Anche l’Avvenire
  presenta in un articolo (“Ravasi:
  nell'«anno di G.Galilei», scienza e teologia tornino a operare insieme”)
  alcune frasi dette ieri da mons.Ravasi alla conferenza stampa di
  presentazione. Fra cui la notizia abbastanza sconcertante secondo cui il
  Vaticano si sarebbe dimenticato per tanti anni di dire che la condanna di
  G.Galilei era in realtà tutto uno scherzo (“«G.Galilei non fu mai condannato» e il Vaticano vuole far
  ripubblicare gli atti del processo per «rinfrescare la memoria» di quanti
  attendono ancora «pentimenti» che non avrebbero ragion d'essere”).  ·        
  L’Osservatore
  Romano anticipa l’intervento di mons.Ravasi (“Nel
  dialogo fra scienza e teologia La verità non richiede salti di frontiera”)
  mentre l’agenzia Zenit riporta quello del card.Bertone (“Fede e scienza, due ali
  per volare verso la verità”), che sintetizza in una frase il motivo per
  cui la scienza crea qualce problema: “la ragione si
  costituisce su nuove basi e viene concepita come un modo di pensare
  matematico; la scienza della natura cessa di essere un'opera di
  contemplazione, come per secoli era stata concepita, e diventa un attento
  lavoro di decifrazione; la ragione si struttura su basi matematiche
  sostituendo al mondo reale dell'esperienza quotidiana un mondo geometrico
  astratto. Si tratta di un sapere fondato sulla verità sperimentale, che
  va a scontrarsi con la concezione della verità
  basata sulle certezze della tradizione.
  Da ciò scaturisce una nuova mentalità, una nuova logica e un mutamento
  dell'atteggiamento dell'uomo nei confronti della natura e del modo di
  interpretarla, descriverla e comprenderla”. “si impone oggi un'attenta e profonda riflessione sulla
  natura, sulle finalità e sui limiti della ricerca tecnica e scientifica”.
   Decisamente coraggiosa la citazione da parte del
  card.Bertone di una frase di G.Galilei, che ci e gli ricorda ricorda bene
  come quasi nulla sia cambiato, nella testa di molti - religiosi e laici - da
  quasi 4 secoli ….:   | 
  
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   25/11/08-VA  | 
  
   ·        
  Il Master in
  Scienza e Fede dell’UPRA organizza oggi un incontro con un internista
  padovano su “Problemi attuali dell’evoluzione e
  dell’evoluzionismo”, nell’ambito della serie di conferenze
  "Evoluzione e creazione"  | 
  
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   24/11/08-VA  | 
  
   ·        
  All’articolo di
  ieri del Papa arriva qualche risposta da parte di responsabili di altre
  religioni, che confermano e rafforzano l’inviolabilità dei confini esistenti
  fra le diverse verità religiose: in un articolo sul Corriere (“Il
  rabbino capo con Ratzinger: dialogo solo tra le culture“) il rabbino Di Segni precisa che "Ci sono dei limiti insuperabili di ciascuna fede che vanno
  rispettati”, mentre il portavoce dell’Ucoii ritiene utile precisare,
  nel caso ci fossero dubbi, che “non dialoghiamo sulle
  nostre fedi, perchè ognuno crede in ciò che crede”; l’ex
  segretario dell’Ucoii invece, pur concordando che "il dialogo è un dialogo fra credenti, non fra le
  religioni” ritiene importante precisare un dettaglio non secondario e
  decisamente molto preoccupante: “in un sistema di
  valori, le religioni propongono dei valori universali". Lo
  preoccupazione deriva semplicemente dal fatto che in Italia sono censite 600
  diverse religioni che “propongono dei valori
  universali".  | 
  
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   24/11/08-USA  | 
  
   ·        
  Il Blog Panda’s
  Thumb invita (“Professor Olofsson on probability,
  statistics, and intelligent design”) a leggere l’articolo   | 
  
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   23/11/08-IT  | 
  
   ·        
  Sul Sole 24 Ore
  un articolo di P.Rossi (Dialogo senza scomuniche) commenta il libro di Chiaberge con il dialogo
  su fede e scienza di P.G.Coyne (l’ex-astronomo pontificio, un gesuita che
  crede anche nella teoria dell’evoluzione) e A.Pentzias (un fisico agnostico).
  Nel commento si parla molto di fede e poco di scienza, tanto che anche qui
  ritorna stramente, nella conclusione, proprio il tema presente nelle letture bibliche
  di oggi, il giudizio universale. I laici dovrebbero essere tristi e depressi
  inin quanto “non avere la certezza che i malvagi
  vengano un giorno puniti e i giusti premiati provoca ovviamente, anche nei
  laici, una notevole dose di angoscia”. Sinceramente non si vede una
  gran gioia per l’attesa della giustizia divina, né si capisce perché si
  accosti a P.Coyne il l’opinione che “la visione del
  mondo che è stata di … Darwin, Freud non ha nulla di eccitante”.
  Comunque si coglie un aspetto positivo del libro, che “mostra come possano discutere tra loro persone che si ispirano a visioni
  del mondo molto diverse, talora 
  decisamente e irrimediabilmente opposte. Fa vedere che il rispetto per
  le idee altrui, la stima, la simpatia umana possono nascere su un terreno che
  ha a che fare più con i modi in cui le idee vengono affermate e difese che
  non con il loro contenuto. Quel rispetto è soprattutto legato all'idea che la
  varietà e il dissenso e la molteplicità delle visioni del mondo non sono mai
  e in nessun caso interpretabili come una pericolosa e dannosa (e pertanto
  eliminabile) forma di patologia”. ·        
  Un po’ diverso
  l’articolo pubblicato sul Corriere con un'autorevole recensione a un
  recente libro di M.Pera (“Perché dobbiamo dirci
  cristiani”); si concorda con lui che alcuni dialoghini possono fare,
  ma non quelli fra le religioni  [Non è ben chiaro, con tutti questi paletti,
  quali spazi potrebbero rimanere ancora disponibili nell’universo … per i
  valori universali dei laici … (sempre che esistano)]  | 
  
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   21/11/08-IT  | 
  
   ·        
  Torino. La
  Stampa informa che al Museo Regionale
  di Storia Naturale continuano alcuni incontri connessi con il
  bicentenario darwiniano (I
  Darwin, storie di un pensatore ricercato). Lunedì 24 novembre (“Perissinotto
  ricerca l'investigatore razionale in E.A. Poe”)  si esamineranno le associazioni fra i contemporanei Darwin e
  Poe, poi nei prossimi incontri saranno presenti Michele Luzzatto (editor per
  la saggistica scientifica presso Einaudi), Michele Marangi (critico
  cinematografico) Gabriele Beccaria (giornalista).  | 
  
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   21/11/08-USA/D  | 
  
   ·        
  E’ uscito l’ultimo
  fascicolo (n.28/1) della rivista
  (Reports of the National Center for
  Science Education) del NCSE (The
  National Center for Science Education) e alcuni articoli sono liberamente
  consultabili.   | 
  
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   21/11/08-VA  | 
  
   ·        
  E’ abbastanza
  interessante leggere il testo dell’omelia di domenica prossima di
  P.Cantalamessa, anticipata dall’agenzia Zenit (“Il giudizio universale è la
  risposta alla sete di giustizia”); permette infatti di conoscere i
  vantaggi a cui non avrebbe diritto un evoluzionista ateo come Dawkins.  Propone infatti come principale vantaggio per il
  credente, rispetto al masochismo del non credente, il fatto che di fronte
  all’assurdità e alla tragicità del male e dell’ingiustizia, esistenti e
  disponibili per tutti nel mondo, ci sarebbe una sola risposta risolutiva: il
  giudizio universale: “l'uomo si è assuefatto a
  tutto; si è adattato a ogni clima, immunizzato da ogni malattia. A una cosa
  non si è assuefatto mai: all'ingiustizia. Continua a sentirla come
  intollerabile. Ed è a questa sete di giustizia che risponderà il giudizio
  universale”. Per fortuna, dato che si sta parlando della “tragicità del male” un accenno alla medicina c’è
  …  [Comunque si apre uno spiraglio … se il
  giudizio universale fosse obiettivo, anche gli atei onesti trarrebbero
  vantaggio dalla punizione degli ingiusti …; perché dire che “il non credente ha perso tutto”? Forse non verrà
  informato che gli ingiusti sono stati puniti?  | 
  
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   20/11/08-USA    | 
  
   ·        
  Nel Texas, ad
  Austin, sta procedendo, con una grande partecipazione di consulenti
  (evoluzionisti e antievoluzionisti) la discussione dei nuovi standard
  nazionali per i programmi di scienze nella scuola, che rimarranno validi per
  10 anni dopo la loro approvazione. Un articolo del Dallas News (“State
  education panel hears evolution debate”) racconta della grande
  partecipazione a questo evento.  Come da noi giravano per Milano contestatori
  dell’evoluzione (non solo della teoria dell’evoluzione!) vestiti da gorilla,
  così ad Austin vicino alla sede della commissione scolastica nazionale si
  sono visti sostenitori dell’evoluzionismo vestiti da dinosauri; è infatti
  noto che i creazionisti (almeno quelli “biblici”) hanno l’imbarazzante e
  insolubile problema di dover spiegare come i dinosauri potessero convivere
  con l’uomo o partecipare all’unica e decisiva crociera sull’arca di Noè. Per
  l’origine dei cetacei invece c’è una vignetta davvero spiritosa, dove si
  allude al fatto che, essendo stati lasciati fuori dall’arca per problemi di
  spazio, avessero dovuto adattarsi, imparando … a nuotare …    | 
  
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   19/11/08-USA  | 
  
   ·        
  Ancora risorse
  educative di eccezionale interesse … soprattutto se l’archivio aumenterà di
  dimensioni! Uno dei segreti che gli etologi non avrebbero voluto nascondere …
  era il fatto che in natura i primati, e in particolare le scimmie
  antropomorfe, avessero comportamenti tali da dimostrare la trasmissione di
  informazioni non genetiche da una generazione all’altra.  I risultati delle ricerche sugli scimpanzé si
  possono anche analizzare in un sito web  Molto interessati sono ovviamente le pagine di
  video sugli scimpanzé
  comuni, sui bonobo,
  sui gorilla
  e sugli oranghi.
  Molto più ampio l’archivio di video dei primati
  in generale, con ben 100 video. Ci sono anche video che mostrano i processi
  di deforestazione
  in Africa e i minerali
  che minacciano di favorire l’estinzione dei gorilla di montagna. Sempre
  commoceventi i video che presentano la presenza di cure parentali prolungate
  già nelle proscimmie (Indri).  | 
  
      | 
 
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   19/11/08-IT  | 
  
   ·        
  Su La Stampa
  un’intervista ("A noi
  sapiens restano ancora 800mila anni") al paleoantropologo Bernard Wood, in occasione dell’uscita
  del suo ultimo libro (“Evoluzione umana”).
  Come si capisce dal titolo, Wood cerca di far notare che non c’è solo il
  problema dell’origine della nostra specie da una specie precedente, ma che si
  sta avvicinando (mancano … 800.000 anni) anche il possibile momento della sua
  scomparsa o del suo passaggio ad un’altra specie. Non c’è comunque da
  preoccuparsi … la durata di una specie non è detto che sia necessariamente la
  media di un milione di anni, in quanto è noto che ci sono anche specie la cui
  durata è stata ben maggiore.   | 
  
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   19/11/08-UK  | 
  
   ·        
  L’ultimo numero di
  Nature
  inizia a celebrare l’anniversario di Darwin. Invece di uno sguardo verso il
  passato, la prima iniziativa (“Beyond the
  origin”) lancia uno sguardo indagatore verso l’anno del 200’
  anniversario dell’origine delle specie, il 2059. Un modo utile, guardare al futuro, per non
  accontentarsi degli enormi successi che la biologia ha potuto fare dopo che
  si è dimostrato che “nulla ha senso in biologia
  se non alla luce dell’evoluzione”. Oltre alla presentazione
  dell’iniziativa, nell’articolo  ·        
  Sempre su Nature
  in un articolo (“DNA
  sequencing: Mammoth genomics”) si riportano i primi risultati di
  un’indagine che ha permesso di sequenziare parte del DNA estratto dai peli di
  un baby mammuth trovato surgelato nella taiga siberiana; l’argomento è
  decisamente intrigante, anche se per ora vengono fatti solo confronti con la
  sequenza del DNA degli attuali elefanti; se ne parla anche sul Guardian
  (“Hair
  from frozen carcasses used to reconstruct woolly mammoth's genome”; bella
  la foto del mammutino…) e la notizia arriva anche in Italia, anche se un po’
  gonfiata (ANSA: “GENOMA:
  COMPLETATA MAPPA DNA MAMMUTH”, Repubblica;
  all’erta è anche la
  Sentinella del Canavese…; qualche imprecisione, ma prevedibile per la
  scelta dell’intervistato, nell’intervista pubblicata su Il
  Sussidiario, dato che non si tratta di DNA estratto da fossili ma da un
  babymammuth surgelato di cui esistono anche fotografie); e pensare che solo
  nel giugno scorso si pubblicavano dati sulla variabilità del suo DNA
  mitocondriale…!   | 
  
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   18/11/08-F  | 
  
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  Anche in Francia
  con l’avvicinarsi del 2009 aumenta l’interesse per i problemi
  dell’evoluzione. E si discute quindi dell’insegnamento dell’evoluzione nelle
  scuole, pur sapendo che quel paese ha investito una gran quantità di risorse
  nell’insegnamento delle scienze, come se ne accorge chiunque abbia visitato
  negli ultimi anni un qualche museo scientifico francese.  Se ne parla in un paio di articoli su Le
  Monde; nel primo si dimostra come anche in Francia ci siano gruppi
  creazionisti o almeno antievoluzionisti (« Le créationnisme étend son influence en
  Europe»), mentre nel
  secondo si parla delle iniziative per mantenere alta l’attenzione contro uno
  scadimento del livello della formazione culturale nel paese (“En France, un collectif
  d'enseignants-chercheurs tire la sonnette d'alarme»). Consola un po’ vedere che anche in Francia c’è
  chi scrive dei “prêtres
  de l’Eglise darwiniste”)  | 
  
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   18/11/08-IT  | 
  
   ·        
  L’Avvenire
  cita oggi con un articolo dal titolo un po’ truculento (“Così Dawkins tradisce Darwin”) un vecchio
  articolo pubblicato l’8/8/08 sul Guardian, evidentemente non
  troppo  … in difesa di Darwin (“God
  and evolution can coexist”). L’autore (J.Thacker) è un teologo della
  chiesa evangelica che ritiene che R.Dawkins, influenzato dalla sua visione
  antireligiosa, con il suo recente documentario abbia fatto un cattivo
  servizio a chi avrebbe voluto capire meglio l’evoluzione [qui chi sa
  l’inglese può verificare personalmente se ha ragione: “The Genius of Charles
  Darwin”].  Chiarissima invece è la confusione (forse in
  buonafede ma non si capisce perché non lo abbiano corretto) fra evoluzione
  biologica … ed evoluzione culturale; lo si capisce dal significato che
  attribuisce al termine “life” (vita), usato da Dawkins (e da Darwin)
  per indicare gli aspetti biologici dell’esistenza.  E’ deprimente trovare un simile misunderstanding
  [gli anglicani si sono già scusati …
  per quelli del secolo scorso] in un quotidiano, il Guardian, che ha una pagina
  speciale su Darwin, per cui dovrebbero conoscerlo. Da questa pagina
  si raggiunge materiale informativo interessante, come alcune immagini
  della nuova mostra che si è aperta il 14/11/08 al National History Museum, dal titolo “Darwin's Big
  Idea”   | 
  
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   17/11/08-IT  | 
  
   ·        
  Venerdì 21
  novembre 2008 presso il Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria”, Via
  Brigata Liguria, 9 – 16121, GENOVA, convegno "Darwin
  2009". L'ANP - Associazione Nazionale Dirigenti e Alte
  Professionalità della Scuola - propone uno speciale progetto dedicato a
  quanti intendono riservare alla ricerca scientifica un posto importante
  nell'offerta formativa delle scuole, anche perché la scienza può
  rappresentare uno strumento d'integrazione tra scuola e territorio, occasione
  per l'orientamento e lo sviluppo dell'autonomia scolastica e serie
  opportunità per valorizzare competenze e professionalità.   | 
  
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   16/11/08-IT  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]  Nei giorni 27 e 28 novembre, presso la
  Biblioteca Universitaria di via Zambon 35, Bologna, si terrà il meeting
  internazionale "100 anni di antropologia a Bologna. Nuove
  prospettive di ricerca". Numerosi gli ospiti di spicco, che
  parleranno di evoluzione umana, antropologia molecolare, antropometria e
  altro ancora. Qui
  il programma.  | 
  
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   15/11/08-IT  | 
  
   ·        
  In un blog viene
  oggi pubblicato il contributo di Ian Tattersall ("L’evoluzione
  e il futuro della scienza”) inserito nel libro di Boncinelli e
  Tonelli “Dal
  Moscerino all’uomo” (2007). Molto utile per capire il ruolo della scienza
  e le fondamentali differenze fra le religioni (che fra altro sono tante e
  diverse) e la scienza nello studio della natura. Il mondo forse sarebbe
  migliore e più tranquillo se molti di più concordassero con lui che  “Fare scienza significa
  osservare il mondo, elaborare ipotesi ed esprimerle in modo tale che si
  possa, tramite esperimenti, verificarne l'esattezza oppure scartarle se sono
  errate. Qualsiasi stimolo intellettuale che provochi riflessioni e
  interrogativi è utile, anche se alla fine si rivela sbagliato. La scienza di
  per sé non è un prodotto, anche se ha prodotto per noi un mondo di sicurezza
  e comodità materiali senza precedenti. La scienza è un processo, che
  continuerà a modificare e perfezionare le nostre idee sul mondo sino a quando
  esisteranno esseri umani sulla Terra. Infatti Questo rende le modalità di
  conoscenza religiose e scientifiche completamente diverse e assolutamente
  inconciliabili nei principi e nei metodi; in realtà non solo sono
  inconciliabili, ma non sono neppure in competizione tra loro. Nonostante
  mirino entrambe ad affermare e difendere la dignità e l'identità dell'uomo,
  scienza e religione affrontano e spiegano aspetti differenti dell'esperienza
  umana. La scienza ha a che fare con ciò che è materiale, verificabile; la
  religione con ciò che è immateriale, spirituale. La scienza si occupa delle
  cause vicine; la religione della causa ultima”.  Come ricorda Tattersall, la scienza è uno
  strumento che possiamo facilmente riconoscere ed accettare come tipicamente umano,
  in quanto “La scienza è un continuo processo
  di scoperta”. L’introduzione al libro, di E.Boncinelli, si
  trova qui.  | 
  
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   14/11/08-UK  | 
  
   · Articolo del Guardian (“Confusing creation with creationism”) in cui si cerca di spiegare come non confondere il concetto teologico di creazione con il creazionismo. Si cerca di far capiure perchè “Intelligent design and young Earth creationism are both false” ma nonostante ciò … “that does not discount the notion of creation”  | 
  
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   14/11/08-USA  | 
  
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  Sempre apprezzato
  il documentario della PBS sul processo di Dover (Judgment Day: Intelligent Design on Trial). E’ stato intatti uno dei
  vincitori dei “2008 Science Journalism Awards” attribuiti dall’”American Association for the Advancement
  of Science”  | 
  
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   14/11/08-IT  | 
  
   ·        
  Cercando risorse
  educative … si rischia di trovare purtroppo anche risorse diseducative.
  Lamentandosi che le risorse educative migliori si trovino spesso solo in
  inglese, dispiace trovare che quelle diseducative … sono già state tradotte
  in italiano. Si scopre anche che in Francia (non solo in Turchia o negli USA)
  ci sono mecenati disposti a finanziare la realizzazione di iniziative
  critiche verso la scienza, addirittura su base religiosa [difficile poi
  lamentarsi se qualcuno prova a verificare la serietà delle ipotesi teologiche
  con gli stessi criteri, anche se non con la stessa malafede].  Certo è positivo poter verificare che in
  Vaticano stiano cominciando a capire quanto fosse pericoloso e masochista
  questo modo di procedere e abbiano chiuso ora, forse dopo l’arrivo di
  mons.Ravasi, quelle porte che fino all’ottobre del 2002  Qualche giorno fa (“Una critica scientifica all'evoluzione”) un gruppo di creazionisti cattolici
  francesi che non erano stati né invitati né accettati (anche se “originariamente avevano cercato di partecipare“) al
  convegno in Vaticano sull’evoluzione dell’universo e della vita (“Scientific
  insights into the evolution of the universe and of life”) si era riunito con alcuni creazionisti italiani
  in un ambiente che molti cattolici ritenevano ostile (l’Università di Roma
  I…). Questi creazionisti francesi fanno tutti riferimento al “Centre
  d’Etude et de Prospectives sur la Science”, presentato dal suo direttore
  D.Tassot in questa illuminante intervista
  (22/8/06) fatta dal curioso J.Allen, giornalista della National Catholic
  Review [qui
  la versione in francese].  Scopro oggi che questo gruppo di creazionisti
  francesi, in collaborazione con un altro gruppo di creazionisti biblici
  francesi che fa riferimento al http://digilander.libero.it/crombette/ CESHE (un
  circolo creato attorno alla venerazione verso il fantasioso geografo e
  storico cattolico F.Crombette - esperto di Egitto ma anche … di Atlantide e
  di Genesi - morto nel 1970) aveva realizzato una videocassetta che i
  creazionisti biblici italiani vendono a caro prezzo (32€) [NB: alla Casa della Bibbia di
  Vicenza costa meno!? E c’è anche in DVD!].  Il sito del CESHE esiste anche in versione italiana,
  e qui sono consultabili molti articoli utili per capire cosa pensa (e magari
  non ama confessarlo …) un creazionista biblico cattolico italiano.  Il 16/9/08
  mons.Ravasi aveva proclamato una generica compatibilità, ma senza fornire
  spiegazioni utili a convincere chi da sempre sapeva che solo un qualche
  creazionismo – più o meno biblico – fosse apprezzato dal Vaticano; comunque
  non si apprezzava certo la teoria dell’evoluzione che, essendo appunto teoria
  scientifica, non può che riguardare la spiegazione di fatti materiali (e
  questo sembra sufficiente per definirla … materialista). Purtroppo questa
  idea l’aveva capita anche chi, pur avendo studiato (almeno all’università) i
  fatti dell’evoluzione e la teoria dell’evoluzione, aveva imparato a tenerseli
  per sé, memore di quanto era successo a Teilhard de Chardin, tuttora non
  riabilitato.  E tutto questo per far capire (senza rispondere
  chiaramente perfino a domande precise sui tempi dell’evoluzione) come la
  terra abbia poche migliaia di anni; ma soprattutto che il diluvio universale
  [!?!] abbia creato in un paio di giorni tutti gli sconquassi che vediamo
  sulla crosta terrestre; forse quando hanno tolto il tappo … e le acque sono
  miracolosamente scomparse chissà dove … Questo e non altro era il risultato
  del ragionamento del sedimentologo creazionista
  francese G.BerthauIdt, la cui serietà e il reale significato del suo
  esperimento [che NON riguarda affatto l’evoluzione dei viventi, che non è
  provata solo dalle datazioni!] sono contestati nell’articolo di un libro,
  riportato nel sito francese … [Non dimentichiamo un invito alla coerenza:
  in un articolo del 3/11/08 sull’Osservatore Romano (“Divulgazione
  scientifica o arte della persuasione?”) cui si racconta di
  un convegno in Vaticano in cui in un intervento si rimproverava a uno scienziato
  come U.Veronesi di essere uscito dalle proprie competenze parlando di altro
  che non fosse il tumore al seno…] Conclusione: questi creazionisti biblici (soprattutto francesi) ora si sono sentiti
  traditi e saranno piuttosto depressi, come si è subito capito il 4/11/08 da
  un articolo su effedieffe che aveva un titolo davvero molto efficace:   | 
  
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   13/11/08-CONGO  | 
  
   ·        
  Drammatiche le
  notizie che giungono oggi dal Nord Kivu, nella RD del Congo; sia per
  quanto riguarda gli esseri umani che per quanto riguarda il gruppo di 200
  gorilla di montagna (su 700, gli ultimi oggi esistenti) del Parco dei Vulcani,
  dopo la cacciata dei ranger che li proteggevano.  Ormai dal settembre 2007 anche il parco è zona
  di guerra, in gran parte sotto controllo dei ribelli e già 10 gorilla sono
  stati uccisi. I ranger erano riusciti fino a un mese fa a fare il loro lavoro
  anche se con difficoltà (negli ultimi 10 anni ben 150 rangers erano stati
  uccisi in quella zona). Se i gorilla non sono un obiettivo particolare, lo
  sono comunque insieme agli altri mammiferi della foresta in quanto possibile
  fonte di cibo (40 elefanti del parco sono stati uccisi solo quest’anno). 2 Triste leggere nelle mail di solidarietà
  allegate alla pagina web che l’auspicio più ricorrente sia che avvenga un “miracolo”.
  D’altronde l’articolo evidenzia come i ribelli stiano avanzando verso Goma,
  dove già si sono rifugiate 200.000 persone in fuga. ·        
  In Asia non va
  meglio: si è svolta oggi un’iniziativa di Greenpeace in Malesia, allo scopo
  di far conoscere chi sta deforestando l’isola del Borneo (Kalimantan). Alcuni
  attivisti di Greenpeace hanno ostacolato la partenza di una nave che
  trasportava olio di palma verso l’Olanda. L’olio di palma proviene dalle
  piantagioni di palma da olio che hanno sostituito la foresta tropicale. Come
  si racconta nell’articolo (“Olio di palma imbroglione”), gran parte dell’olio vegetale utilizzato
  nell’industria alimentare, dolciaria e cosmetica è costituita dall’olio di
  palma, ormai al 21%. Greenpeace contesta lo scarso controllo per i nuovi
  certificati che dovrebber5o garantire i consumatori che (si spera) in Europa
  controlleranno i prodotti che consumano (video e trascrizioni sulla deforestazione
  in Kalimantan).  | 
  
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   13/11/08-UK  | 
  
   ·        
  Sempre per
  rimanere nell’ambito delle risorse a disposizione di chi vuole conoscere i
  fatti che dimostrano l’evoluzione e l’evoluzione umana, nel sito della
  rivista scientifica Nature si
  possono vedere gratuitamente alcuni video anche su tematiche legate
  all’evoluzione (qui purtroppo lo spagnolo non basta…): · Hominid evolution and development ·        
  Un altro sito
  interessante con molti video è quello della PBS (Public Broadcasting Service, una rete TV USA
  specializzata nella didattica), usando la parola chiave Human Evolution (o anche Bipedalism | Brain size, language, and social
  behavior | Primates | Tool use). Questi link ed
  altri sono raccolti in una pagina
  web con link decine di video sull’evoluzione e in una pagina web con links anche a
  testi che aiutano a capire come vengono interpretati e spiegati i fatti
  dell’evoluzione. ·        
  Se invece qualcuno cercasse libri scientifici importanti da leggere
  gratuitamente (… che non vuole però dire comodamente … a cominciare dal fatto
  che sono in inglese …) farebbe bene ad abbonarsi al bollettino delle National Academies Press USA (NAP). Oppure
  può scorrere l’elenco dei libri sull’evoluzione (alcuni
  sono davvero interessanti, come quelli che riportano gli standard educativi
  USA o quelli sull’educazione o sul contrasto col creazionismo USA). Molto
  interessante ed intrigante un libro appena uscito, che ci può permettere di
  capire se i pochissimi umani che forse un giorno arriveranno su Marte
  potranno almeno … trovare anche da mangiare (“An
  Astrobiology Strategy for the Exploration of Mars”). Già dicono infatti
  che l’acqua
  ci sia … e pure fresca …   | 
  
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   12/11/08-USA  | 
  
   ·        
  Davvero
  impressionante un sito web (Evidence)   | 
  
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   11/11/08-USA  | 
  
   ·        
  E’ disponibie il
  video della confenza tenuta oggi da Barbara Forrest, la filosofa della
  scienza che ha scoperto che l’intelligent design è nato banalmente con un taglia/incolla
  (di cui è stato dimostrato anche un clamoroso anello di congiunzione –
  missing link) alla Southern Methodist University, nel Texas, dove si è recata
  per spiegare ai cittadini “Why
  Texans shouldn’t let creationists mess 
  with science education”.   | 
  
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   11/11/08-UK  | 
  
   ·        
  Dopo aver chiesto scusa il 14
  settembre 2008 per non aver ben capito a suo tempo e nei decenni successivi
  quanto fosse furbo e intelligente Darwin nell’aver capito i meccanismi che
  permettono di spiegare l’evoluzione degli esseri viventi (“Good religion
  needs good science”), sembra che in una diocesi della chiesa anglicana
  stiano esagerando con una visione fin troppo materialista della realtà: hanno
  infatti bandito dai cimiteri le rappresentazioni di personaggi “innaturali”,
  che cioè non esistono in natura: “There is no
  such thing as a real gnome so why should we have such unnatural creatures
  in churchyards?". Lo si racconta, non nascondendo un certo
  stupore, in un articolo sul Telegraph.
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   10/11/08-IT  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  Lunedì 10/11/2008 le facoltà scientifiche dell'Università di Milano hanno
  sospeso la didattica per realizzare una intera giornata di lezioni
  all'aperto, come protesta contro la legge 133 (legge finanziaria) e
  la legge 126 (da non dimenticare, sull’abolizione dell’ICI)
  che tagliano in modo drammatico, ma soprattutto indiscriminatamente, i fondi
  a tutte le università, che pur sono state recentemente valutate dal
  ministero. Alle 12 sarà tenuta una lezione anche da Luigi Luca Cavalli Sforza
  ('La genetica di popolazione e la teoria
  matematica dell’evoluzione'), ma ecco il programma
  completo.  | 
  
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   9/11/08-USA  | 
  
   ·        
  [Da NCSE]
  Nel sito della Società Americana di
  Paleontologia dei Vertebrati si può vedere una serie di video che
  spiegano quali sono gli obbiettivi e gli interessi della società. Ci sono
  anche video che presentano le posizioni della società o dei suoi soci sulla
  teoria dell’evoluzione e sul creazionismo; nel capitolo 4 c’è un intervento
  di Kevin Padian - uno dei responsabili, con la sua documentatissima testimonianza,
  della sconfitta dei creazionisti al processo di Dover. Molto belli i video
  che illustrano l’attività didattica svolta con i bambini (…che da grandi
  magari contribuiranno a invertire le percentuali attuali di creazionisti
  negli USA …). Il video principale, di 33 minuti e ben 400MB, è We Are SVP e
  cerca di spiegare perché uno diventa paleontologo, quali motivazioni lo
  spingono alla ricerca e quali sono le sue attività quotidiane.  Nel sito della SVP si trova anche una dichiarazione sull’insegnamento
  dell’evoluzione nelle scuole, che inizia con una conferma che
  l’evoluzione è oggi un fatto oggettivo:  “The fossil record of vertebrates unequivocally supports the hypothesis that vertebrates have evolved through time, from their first records in the early Paleozoic Era about 500 million years ago to the great diversity we see in the world today. The hypothesis has been strengthened by so many independent observations of fossil sequences that it has come to be regarded as a confirmed fact, as certain as the drift of continents through time or the lawful operation of gravity”.  | 
  
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   8/11/08-IT  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  E' in edicola il nuovo numero della rivista Darwin (Darwin - Numero 28 - Anno 4). Da qui si accede al sommario. ·        
  Un articolo di
  F.Facchini sull’Avvenire (“Ben
  venga il mea culpa di Dawkins”) fa riferimento all’articolo (“Il
  sacerdote dell’ateismo: ho fallito”) del Guardian pubblicata anche
  sul Corriere di ieri, in cui Dawkins fa un bilancio, che non ritiene
  affatto soddisfacente, del suo impegno non certo dedicato all’impossibile
  impresa di “voler dimostrare in base alla scienza
  che Dio non esiste” come si legge sull’Avvenire.   | 
  
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   8/11/08-VA  | 
  
   ·        
  L'ultimo numero
  della rivista bimestrale "Vita
  e Pensiero" - che uscirà la prossima settimana - interviene nel
  dibattito sul tema del rapporto tra scienza e religione con un articolo (“Le
  goffe contraddizioni dello scientismo “) che L’Osservatore Romano
  pubblica quasi integralmente. L'autore (John Polkinghorne)
  è un ministro della Chiesa anglicana, ma è anche un fisico che ha
  vinto nel 2002 il Premio Templeton, proprio per i suoi studi sulla materia
  trattata in questo articolo. Forse dal titolo non si capisce che ha lasciato
  le sue ricerche di fisica per dedicarsi a tempo pieno a scoprire “come la scienza e la fede possono collaborare fra loro”.
  Sembra abbia anche lui qualche problema ad accettare le opinioni di Dawkins,
  anche se preferisce non rispondere a una ragionevole “domanda di Dawkins - può esistere un Dio che consente all'uomo di
  commettere il male e le peggiori nefandezze?” e ragionare
  sull’altruismo disinteressato, che è però presente talvolta anche negli
  animali superiori.  ·        
  L’11
  novembre si terrà all’ateneo pontificio UPRA una conferenza organizzata nel
  contesto del master in “Scienza e fede”. Don E.GentiIi (direttore di
  un museo naturalistico inserito in un seminario vescovile…) parlerà di un
  tema impegnativo come “L´origine
  dell’uomo dal punto di vista scientifico”. Un medico internista padovano
  parlerà invece il 25/11
  di “Problemi attuali dell’evoluzione e
  dell’evoluzionismo”; successivamente sono previsti interventi di
  F.Facchini e L.Galleni. Docenti universitari di antropologia ed evoluzione
  umana con un valido curriculum scientifico verranno invitati a partecipare al
  convegno organizzato da mons.Ravasi nel marzo 2009. [Effetto della
  mobilitazione nelle università per una corretta valutazione delle competenze
  e della serietà nella ricerca a livello internazionale? In effetti il
  numero di invitati sta aumentando rispetto ai primi elenchi]  | 
  
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   7/11/08-IT  | 
  
   ·        
  Anche su G.Galilei
  una recensione (“Difficile
  da credere”, di S.Fuso) al libro “Nati per credere”. Lo stesso Darwin era
  ben consapevole di quale sfida fosse per la mente umana la sua teoria: “Sarà una lunga battaglia, anche dopo che saremo morti e
  sepolti… grande è il potere del fraintendimento”. Ricordiamo come
  in settembre la  chiesa anglicana
  chiese perdono per i “misunderstanding”/fraintendimenti delle idee di Darwin,
  una dichiarazione “provvidenziale” in quanto ha stimolato anche in Italia
  qualche chiarimento o puntualizzazione (mons.Ravasi) ma anche qualche
  reazione stizzita. Questo per ricordare che non si sono solo i problemi della
  mente umana di cui si parla nel libro reecensito; ci sono anche le
  conseguenze di condizionamenti precoci ben difficili da quantificare e
  valutare a posteriori. Non sempre, nella nostra specie, la biologia si può
  spiegare solo con le conoscenze di cui già disponiamo. Darwin lo ha ben
  dimostrato.  | 
  
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   7/11/08-UK  | 
  
   ·        
  Sul Corriere
  si riporta un’intervista del Guardian a Dawkins in occasione del suo
  pensionamento, a 67 anni. Interessanti le domande e le risposte,
  probabilmente non ben sintetizzate nel titolo dell’articolo (“Il
  sacerdote dell’ateismo: ho fallito”) anche perché è evidente l’uso
  improprio (e forse provocatorio) di un termine evidentemente religioso, poco
  adatto per definire chi critica la religione. Una frase sconcertante comunque
  nell’articolo la si trova; non si capise perché sia negativo per la
  giornalista il fatto che “il numero di studenti che
  si iscrivono alle facoltà di matematica e di scienze è in aumento”;
  forse si sospetta che aumentino gli adulti scettici verso la religione?
  Strano anche che ci si preoccupi che si possano in futuro estromettere i
  vescovi anglicani dalla Camera dei Lord!!  Interessante invece il ragionamento di Dawkins
  su ignoranza o stupidità come cause alternative dell’insofferenza verso la
  teoria dell’evoluzione… e sul modo  di
  risolvere il problema. ·        
  [Da Pikaia]
  Si avvicina il 2009, l'anno di Darwin, e continuano le offensive dei
  creazionisti. Oggi si scopre che in Inghilterra circa un terzo dei professori
  (srebbero compresi anche quelli di scienze!?) dichiara che il creazionismo
  dovrebbe essere insegnato nelle ore di scienze. Se ne parla in un articolo
  del Guardian (“Creationism should be taught as science,
  say 29% of teachers”) e
  in un video (“The
  creationism controversy in the classroom“) sempre nel sito del Guardian.  | 
  
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   6/11/08-IT  | 
  
   ·        
  Iniziano oggi, con
  una conferenza di E.Serrelli, le iniziative organizzate a Massa in occasione
  del centenario darwiniano ("MS - Massa Scienza - In
  viaggio con Darwin"). Prossimamente anche un’intervento di F.Focher
  sull’evoluzionista Wallace.  | 
  
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   5/11/08-IT  | 
  
   ·        
  In un lungo
  articolo sull’Avvenire (“Ma il
  cervello è fatto per credere?”) si presenta e si commenta un libro
  recentemente pubblicato (“Nati per credere”) in cui si confronta la facilità
  del credere nel soprannaturale e la difficoltà di credere invece in teorie
  complesse come quella dell’evoluzione. Una frase dell’articolo che sembra una
  descrizione del reale   stupisce un
  po’, e mette un po’ in difficoltà gli autori del libro: “moltissimi cattolici accettano i principi generali della
  teoria neodarwiniana dell’evoluzione e rifiutano il Disegno Intelligente”;
  strana anche l’ipotesi che … “il cervello degli
  autori sia diverso da quello dei credenti”. ·        
  Come si poteva
  notare, l’impostazione del recente convegno in Vaticano sull’evoluzione del
  materia e della vita non sembrava del tutto corretta nei riguardi della
  teoria dell’evoluzione. Ne approfitta un po’ l’Avvenire per ricordare
  a mons.Ravasi di non correre troppo, come aveva fatto il 16/9/08
  nella conferenza stampa di presentazione del convegno su Darwin nel prossimo marzo 2009. Oggi un articolo (“Se il
  teorema darwiniano non fosse materialista”) riporta una relazione svolta
  al convegno da un teologo laureato in fisica. Piuttosto strane le critiche
  alla teoria dell’evoluzione e a Darwin; basta ricordare la seguente frase: “Il pensiero di Darwin - in particolare
  il concetto di lotta per la vita e di sopravvivenza del più adatto - è stato
  spesso usato per giustificare le guerre e le spietate competizioni economiche
  e perfino il libertinaggio, che francamente non ha nulla a che vedere con
  l'evoluzione”.  Molti sospettano che le guerre, ovviamente, ma
  anche il libertinaggio ci fossero anche prima: la Bibbia (e il vecchio
  testamento in particolare) contiene resoconti crudi e crudeli che confermano
  che nessuno attendeva la nascita di Darwin per cominciare. Qualcuno quindi,
  ben prima di Darwin, e siamo nei periodi in cui ha avuto origine il pensiero
  religioso alla base della cultura occidentale, aveva stimolato la crescita di
  pensieri criminogeni. [Mi sembra invece necessario ricordare che
  solo 2 giorni fa in un articolo sull’Osservatore Romano (“Divulgazione
  scientifica o arte della persuasione?”) si sosteneva il grande rispetto
  dovuto, nella scienza, alla competenza, tanto da sostenere che un biologo e
  medico come Veronesi non avesse alcuna competenza specifica per parlare ed
  essere ascoltato su argomenti di fisica…].    | 
  
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   4/11/08-IT UN
  CONVEGNO DI CREAZIONISTI BIBLICI ALLA SAPIENZA!!    | 
  
   ·        
  Un articolo (“Una critica scientifica all'evoluzione”) comparso in un newsgroup
  l’1/11/08 preannuncia, spiegandone i motivi, 
  un’iniziativa di creazionisti francesi (dell’“Association Pour la
  Connaissance de la Science”), che si contrappone e contesta il convegno
  organizzato in Vaticano dal 30/10 al 4 novembre sull’Evoluzione dell’universo
  e della Vita: “«Abbiamo chiesto di partecipare anche
  noi, ma siamo stati lasciati fuori», sospira il professor G.BerthauIt”.  ·        
  Anche un articolo
  del 30/10/08 comparso su effedieffe  Questa frequentazione giovanile, riferita in un’intervista fatta il 22/8/06 al
  creazionista francese D.Tassot  [Inspiegabile? Nelle premesse
  del convegno scritte da N.Cabibbo (“Approcci
  scientifici sull’evoluzione dell’universo e della vita”) si invita infatti “audacemente”, ma
  ingenuamente, a presentare “un contributo scientifico che possa confermare o, al contrario,
  confutare le teorie sull’evoluzione”; chi
  meglio di loro avrebbe potuto fornire una confutazione? Perché escluderli?  D.Tassot è il responsabile dell’associazione
  creazionista cattolica francese “Center for Studies and
  Prospectives on Science”, che
  nel 2006 pretendeva di proporsi come alternativa all’Accademia delle Scienze
  Pontificia, come si legge nell’intervista
  al NCR, in cui aveva avuto anche il coraggio di indicare in G.BerthauIt
  l’esponente più autorevole del gruppo di creazionisti francesi.   Qui il sito web
  del convegno, e qui la pagina
  degli abstracts, con il logo dell’Università pubblica italiana “La
  Sapienza” di Roma. Cosa dirà il ministro dell’Università di un’Università che
  organizza perfino convegni in contrapposizione al Vaticano? La metterà in
  mano ad una fondazione pontificia per i necessari atti riparatori?  | 
  
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   4/11/08-IT  | 
  
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  Sul Foglio
  una specie di risposta collettiva al teologo V.Mancuso, che due giorni fa
  sospettava (“Una Chiesa malata di biologismo”) una improbabile convergenza fra un biologo
  evoluzionista come Cavalli Sforza e teodem che non apprezzano la biologia
  evoluzionistica.  In un articolo (“Glosse
  erudite a un teologo provocatore sospettato di spiritualismo”)  si riportano i commenti, genealmente
  critici, di altri teologi e filosofi, che escludono questa convergenza
  stranamente definita “neodarwinisti-magistero”. Davvero impressionanti i
  ripetuti riferimenti ad Aristotele, Platone e S.Tommaso per una discussione
  attuale e su scoperte scientifiche recenti.  ·        
  [da Pikaia]
  Nei mesi di novembre e dicembre presso la Biblioteca biologico-medica
  Vallisneri dell'Università di Padova quattro studiosi - Alessandro
  Minelli, Andrea Pilastro, Telmo
  Pievani e Guido Barbujani - parleranno di
  evoluzione con uno stile divulgativo e in relazione a temi che riscuotono in
  genere grande interesse: il sesso, la genetica, la religione, i rapporti con
  l'altro. Ecco il programma:  Mercoledì 5 novembre: Alessandro Minelli
  presenta "Forme del divenire. Evo-devo: la biologia evolutiva
  dello sviluppo" (Einaudi, 2007) Mercoledì 19 novembre: Andrea Pilastro
  presenta "Sesso ed evoluzione. La straordinaria storia evolutiva
  della riproduzione sessuale" (Bompiani, 2007) Giovedì 4 dicembre: Telmo Pievani
  presenta "Charles Darwin, Taccuini. 1836-1844"
  (Laterza, 2008) Giovedì 19 dicembre: Guido Barbujani
  presenta "Europei senza se e senza ma. Storie di Neandertaliani e
  di immigrati" (Bompiani, 2008)  | 
  
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   3/11/08-IT  | 
  
   ·        
  Su Mente Locale
  (giornale on line ligure) si riporta (“Il
  diavolo e l'acquasanta al Festival“) la discusione avvenuta al Festival
  di Genova fra P.Binetti e P.Odifreddi, un confronto frizzante fra fede e
  ragione. ·        
  Con uno strano
  articolo (“La par condicio lasciamola alla
  politica, scienza e fede cerchino la verità “) su Il Sussidiario un fisico diffonde
  le parole dette il 31/10 dal Papa sul continuo e costante controllo divino
  sul processo evolutivo, una situazione che, se fosse vera e dimostrabile,
  annullerebbe la compatibilità fra fede e scienza proclamata da mons.Ravasi il
  16/9/08.
  Sembra ben strano sostenere che un intervento del Papa che contesta in questo
  modo la teoria dell’evoluzione (che solo un mese e mezzo fa Mons.Ravasi
  credeva stranamente compatibile con la fede) “salti a
  più pari ogni contrapposizione polemica” o addirittura “offra riflessioni di grande utilità per coloro che sono
  impegnati nel lavoro scientifico”.  Strana coincidenza: proprio l’altro ieri
  sull’Osservatore Romano un articolo sullo stesso tema  ·        
  Sempre a proposito
  di competenze: in un sito web si informa che
  al master in Scienza e Fede dell’UPRA un matematico dell’American school of
  Business [!?] il 4/11 terrà una conferenza su “L’evoluzionismo
  sperimentale fra dawinismo e finalismo”. Non so se è noto a tutti che
  la fissazione per Darwin e il darwinismo raggiunge i suoi massimi livelli fra
  gli antievoluzionisti e i creazionisti, che preferiscono evitare di doversi
  confrontare con le scoperte più recenti, ben più solide e incontestabili di
  quelle, in parte datate e oggi anche in parte superate, di Charles Darwin,
  che possono anche essere ricoperte più facilmente con uno spesso strato di
  filosofia.  ·        
  Ancora a proposito
  di competenze: un fisico e divulgatore cattolicissimo e che sembra conoscere
  fin troppo bene le critiche all’evoluzionismo e le meraviglie
  dell’Intelligent Design, prova a spiegare la posizione della Chiesa e quella
  degli evoluzionisti sulla teoria dell’evoluzione in un intervista che gli fa
  Radio Formigoni: “Creazionismo,
  Intelligent Design, Darwinismo : i termini della questione”   | 
  
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   2/11/08-USA  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  Sull'ultimo numero della rivista Biology Letters, della Royal Society, è disponibile un'intera
  sezione di articoli (liberamente accessibili) dedicati ai cambiamenti
  climatici e alle conseguenze sulla biodiversità. Se a qualche scettico sui
  rischi dei cambiamenti climatici non bastassero gli allermi degli autori
  della Red
  List dell’IUCN o gli allarmi del ·        
  Una
  strana convergenza – ma la situazione è grave - anche negli USA fra scienza e
  religione; anche in questo caso, come nell’articolo del Foglio di oggi  E’ possibile che l’appello di
  E.O.Wilson nasca da recenti allarmi, come quelli del WWF
  o dell’IUCN che mostrano una
  situazione oggettivamente grave, che mette a rischio la stessa sopravvivenza
  della nostra specie; è possibile che nasca anche da situazioni drammatiche
  che riguardano anche solo la nostra specie nella quale aumentano i conflitti
  per la conquista e il controllo anche di semplici risorse alimentari,
  energetiche o anche solo minerarie, come nel Congo, dove si combatte e si
  muore per controllare le miniere necessarie per la produzione di computer,
  telefonini e IPOD …   | 
  
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   2/11/08-IT  | 
  
   ·        
  Sull’Unità
  un articolo (“Democrazia
  difficile”) di un medico e bioeticista che ritorna sulla critica del Papa
  (16/10/08)
  agli scienziati arroganti, avidi e senza etica. Nell’articolo si sottolinea
  invece il fatto che l’intervento del Papa non abbia toccato il tema della
  partecipazione democratica all’innovazione scientifica.  ·        
  Su Repubblica
  un articolo sul convegno in Vaticano (“L'universo
  spiegato al Papa”) con la descrizione dell’incontro fra Hawkins e il
  Papa. ·        
  Sul Foglio
  un articolo  ·        
  E’ indipendente
  dal convegno in Vaticano, ma riguarda l’evoluzione (soprattutto – ma non solo
  - dell’uomo e quindi soprattutto culturale) un articolo di F.Facchini sull’Avvenire
  (“Quando
  l'Homo sapiens inventò la cultura”).   | 
  
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   2/11/08-VA  | 
  
   ·        
  Oggi sui
  quotidiani compaiono altri articoli sul convegno vaticano sull’evoluzione
  dell’universo e della vita. Purtroppo non si trovano testi integrali degli
  interventi, ma agli abstract presenti sul sito del convegno si aggiungono
  solo citazioni riportate da giornalisti (probabilmente per via indiretta,
  dato che il convegno è previsto si svolga a porte chiuse) ·        
  Da segnalare
  soprattutto il testo di N.Cabibbo, presidente dell’Accademia
  Pontificia delle Scienze, organizzatrice del convegno, pubblicato dal Sole 24
  Ore:  ·        
  Sull’Avvenire
  un articolo (“Bibbia
  ed evoluzione, l'accordo è possibile”) in cui si riferiscono gli
  interventi di S.Hawkins, e dei cardinali C.M.Martini e Schönborn. Da notare
  come il titolo non corrisponda né a quanto detto da Hawkins, né a quanto
  detto il 29/10 da N.Cabibbo, organizzatore del convegno; ambedue infatti
  tendono con pignoleria a distinguere fra le diverse competenze.  | 
  
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   1/11/08-VA  | 
  
   ·        
  Sull’Osservatore
  Romano un articolo  ·        
  Nel sito
  della Radio Vaticana un’intervista con mons.Sorondo e una
  sintesi dell’intervento del Card.Schönborn, che integra l’intervento
  piuttosto vago del Papa: “Plenaria
  della Pontificia Accademia delle Scienze. Mons. Sorondo: nessuna
  incompatibilità tra la teoria dell'evoluzione e la Creazione. L'intervento
  del cardinale Schönborn”. La risposta all’ultima domanda lascia veramente
  a bocca aperta, dato che non solo non è chiaro che definizione dia della
  teoria dell’evoluzione, ma soprattutto è evidente che il cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze attribuisce un valore
  scientifico al racconto della Genesi: D. – Dunque, la teoria dell’evoluzione non è
  incompatibile con il progetto di Dio che ha creato l’uomo… ·        
  Come seguendo uno
  schema pianificato, dopo l’intervento
  di ieri del Papa compare oggi un articolo di F.Facchini sull’Osservatore
  Romano  ·        
  Molti altri
  articoli riportano e a volte commentano oggi l’intervento del Papa:  ·        
  Un articolo di APCOM
   ·       
  Anche in un sito
  cattolico l’articolo di un fisico e teologo (R.Martinez, che
  collaborerà e parteciperà al convegno di marzo su Darwin) evidenzia il fatto
  che non ci siano novità, ma lo si dice in un modo peggiore:
  nell’articolo comparso su Il Sussidiario (“Benedetto
  XVI: creazione ed evoluzione sono compatibili, la sfida è comprendere il
  "libro" della realtà”) invece di scrivere semplicemente che il
  Papa non ha fornito chiarimenti sulla posizione attuale della Chiesa (è
  apprezzabile notare che lo stesso teologo aveva appena precisato che “ci si attendeva una qualche presa di posizione”!!)
  si scrive invece che “sembrerebbe quasi che le
  parole di Benedetto XVI, nella loro brevità, non abbiamo voluto entrare
  nella polemica”.  ·       
  Su Repubblica un
  articolo (“L'UNIVERSO
  SPIEGATO AL PAPA”)
  racconta l’intervento al convegno del fisico Hawkins, che spiega al Papa che
  la creazione, secondo lui, non è mai esistita. ·       
  Sul Mattino
  un’intervista al filosofo e matematico 
  G.Giorello ("ANCORA
  TROPPI PREGIUDIZI SUL DARWINISMO"), in cui si cita anche un libro recentemente
  scritto insieme al teologo Bruno Forte, affianca un articolo con l’intervento
  del Papa al convegno (“RATZINGER:
  LA SCIENZA NON ESCLUDE DIO”)  ·       
  Sul Corriere si
  racconta (“CREAZIONE, IL PAPA
  CITA G.GALILEI "COMPATIBILI SCIENZA E FEDE") dell’incontro del Papa con Hawkins e della
  citazione che iI Papa ha fatto, dopo quella S.Tommaso, di una frase di
  G.Galilei. Nessuna citazione di autori o scienziati recenti. Si cita la frase
  del Papa sul continuo controllo divino del processo evolutivo e la frase in
  cui sostiene, senza dimostrazione, che “Il processo è
  razionale nella misura in cui rivela un ordine di evidenti corrispondenze e
  innegabili finalità”. Nello stesso articolo si racconta anche
  dell’intervento di F.Facchini sull’Osservatore Romano contro l’Intelligent
  Design USA.  ·       
  In un articolo che
  sembra tratto dal sito del Messaggero
  una delle frasi citate dell’intervento papale è proprio quella in cui il Papa
  propone l’ipotesi che ci sia un costante controllo divino sul processo
  evolutivo, rendendo quindi del tutto superflua – forse non se ne rende conto
  - la teoria dell’evoluzione. Vedremo se mons.Ravasi riuscirà a citare questa
  ipotesi senza negare la compatibilità da lui affermata fra scienza e fede
  proprio sull’evoluzione biologica ·       
  Un articolo
  su Libero (“Tra il Papa e l'eretico la spunta G.Galilei”)  riporta l’incontro fra il Papa (che cita
  G.Galilei) e il fisico S.Hawkins ·       
  Un articolo sull’Avvenire presenta un’intervista («Sulle
  tracce di Dio fra le galassie») a P.G.Funes,
  il gesuita astronomo che ha sostituito da più di un anno il precedente
  astronomo pontificio, P.Coynes, e che aveva promesso di non rispondere a
  domande sull’evoluzione biologica in quanto non competente. Forse non si
  ricordava dell’impegno preso nella sua prima intervista, e comunque non
  poteva avere ancora letto l’articolo comparso oggi sull’Osservatore Romano
  riguardo all’importanza della competenza, ma (dopo aver già detto in maggio
  che non escludeva l’esistenza delgli extraterrestri) risponde a una domanda
  sulla teoria dell’evoluzione biologica parlando invece dell’evoluzione
  dell’universo come fatto. Il resto dell’intervista riguarda il suo lavoro di
  astronomo, di cui invece è ovviamente competente.   | 
  
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   31/10/08-USA  | 
  
   ·        
  Proprio in
  coincidenza con il convegno in Vaticano sull’origine dell’universo, il
  cattolico The Kolbe Center for the Study of Creation pubblica un lungo contributo (“Days of Creation”, di ben 46 pagine) per “dimostrare” come
  secondo i padri della Chiesa, i 6 giorni della creazione fossero durati
  proprio 24 ore ognuno (si chiude un occhio solo su S.Agostino…): “In light of all of the evidence presented here, there can no longer be
  any reasonable doubt that the sacred writer(s) of Genesis intended to assert
  that the creation days were six 24-hour days. (Or, according to
  the speculation of St. Augustine, a single instantaneous act of Creation,
  revealed to the angels under the figure of six days)”. [La longa manus del Vaticano sembra che non
  arrivi fino a questo centro di studio che smentisce le dichiarazioni di mons.Ravasi
  sull’amore della Chiesa amnche solo per l’evoluzione]. Recentemente (14 settembre) erano stati
  pubblicati contribuiti teologici su problemi di evoluzione (“Reflection on Macroevolution”) e … precisazioni teologiche su fatti non
  dimostrabili (“2241 BC The Date
  of the Flood”).     | 
  
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   31/10/08-VA  | 
  
   ·        
  Oggi i
  partecipanti al convegno in Vaticano sono stati ricevuti in udienza dal Papa,
  che ha rivolto loro un breve discorso  ·        
  L’intervento del Papa è presentato anche in un articolo della radio
  Vaticana che sottolinea un clamoroso misunderstanding molto frequente, la
  confusione fra caos distruttivo e caso creativo  ·        
  L’intervento del Papa è riportato anche nell’articolo dell’Agenzia Zenit
  “Il Papa: nessuna
  opposizione tra Creazione e scienze empiriche”. Il continuo riferimento
  del Papa al caos invece invece che al caso rende improbabile che, con queste
  premesse culturali, si possa giungere in tempi ragionevoli alla “scoperta”
  della teoria dell’evoluzione anche da parte del Vaticano. Questo non può che
  far capire la genialità dell’intuizione di Darwin, basata comunque sulle
  migliori conoscenze del tempo, che gli derivavano da un supporto della
  comunità scientifica che invece il Papa proprio non riesce ad ottenere.
  Strano che nessuno abbia da obiettare a frasi come “studi scientifici arricchiscono in
  modo considerevole le nostre conoscenze della realtà naturale, ma sollevano
  anche degli interrogativi”; nessuno
  si chiede e verifica se gli interrogativi sono influenzati da questi studi o
  se sono gli stessi che avevano S.Agostino e S.Tommaso, spesso citati più
  degli autori di questi studi scientifici?   | 
  
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   31/10/08-IT  | 
  
   ·        
  E’ uscito oggi l’Almanacco di filosofia di Micromega con alcuni
  articoli dedicati al tema “Dio, nichilismo, democrazia”; la
  discussione è aperta da un articolo di Flores d’Arcais sull’atesmo
  metodologico, a cui seguono alcune riposte. ·        
  La risposta di T.Pievani viane pubblicata in parte oggi su la Stampa
  in un articolo (“MA IL NOSTRO
  CERVELLO NON CREDE A DARWIN”) in cui si riprendono gli interessanti argomenti presenti nel volume “Nati per
  credere”. Che dimostrano
  come il processo di maturazione del sistema nervoso umano favorisca
  l’accettazione precoce di spiegazioni mitiche e fantastiche, come già diceva
  qualche anno fa anche il prof.Bertagna, autore della riforma dei programmi
  scolastici che abolì l’insegnamento di concetti complicati in giovane età,
  sostituendoli con favole, meglio accettate; purtroppo quelli scoperti degli
  ultimi secoli grazie all’enorme massa di conoscenze accumulate
  precedentemente sono di solito … concetti complicati.  ·        
  E’ disponibile il programma dell’iniziativa (“1809-2009 Il futuro di Darwin – Ecosistema”)
  prevista per il prossimo 22 novembre a Pisa e inserita nelle Baxter
  Lectures 2006/09.   ·        
  Sempre in riferimento al convegno in Vaticano sull’evoluzione della
  materia e della vita (“Scientific
  insights into the evolution of the universe and of life”), un articolo (“L'evoluzione tra scienza e ideologia”) sul Sussidiario presenta alcune frasi
  non spiegate e anche poco giustificate, che non chiariscono quale sia
  l’obiettivo reale dell’articolo: “Darwin
  introduce il meccanismo dell'evoluzione come interazione fra la differenza
  fra genitori e figli e il differente impatto dell'ambiente fisico su tale
  differenza. Questo meccanismo in linea di
  principio può diventare una scienza esatta,
  ossia misurabile in maniera quantitativa. Il
  fatto che possa essere misurato non implica che sia stato
  effettivamente misurato. Questa distinzione viene spesso trascurata dai darwinisti”.
  [sembra che I darwinisti siano dei teorici… a cui non piace misurare …];
  “C'è una differenza enorme fra quello che il
  darwinismo inteso come scienza ha finora dimostrato, e quello che promette
  come ideologia”; ”Il proposito di Darwin, come
  emerge dai suoi Taccuini è quello di screditare la fissità delle specie, che secondo lui era
  insegnata dalla Bibbia”; la frase più sconcertante è però “Il primo capitolo della Genesi riguarda principalmente
  l'importanza dell'osservanza del Sabato”. [Quindi sbaglia chi
  avesse mai pensato – o insegnato ai bambini - che fossero più importanti
  invece la creazione o il peccato originale?]. Lascia comunque anche
  perplessi leggere che “Le derive ideologiche del
  darwinismo, usato per giustificare il libertinismo, la competizione più
  spietata o addirittura la guerra, sono ovviamente da rifiutare”. [Sembra strano
  trovare qualcuno che pensi che guerra, competizione e … libertinismo [?]
  siano novità così recenti …].  Assurda poi la frase “Affermare, come qualcuno di loro fa,
  che, dato il tempo necessario, le termiti potrebbero costruire un telescopio significa … ignorare il dovere del rispetto
  incondizionato dovuto ai fatti”;
  anche il card.Ratzinger nel 2004 confermò di credere nell’evoluzione dell’uomo
  da forme molto semplici e molto antiche, accettando quell che credeva anche
  Erasmus Darwin nel 1794. Anche lui quindi potrebbe essere d’accordo, che dopo
  decine di milioni di anni, ci siano anche discendenti delle termiti che sono
  capaci di leggere e di criticare certe sciocchezze. ·        
  A proposito del Convegno in Vaticano sull’evoluzione, un articolo del Corriere
  sull’intervento del fisico S.Hawkins, contrario a ritenere la creazione
  un evento reale (“IL FISICO HAWKING
  DAL PAPA PER DIFENDERE L'EVOLUZIONISMO”).   | 
  
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   30/10/08-IT  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  Iniziano in novembre e dureranno fino al Darwin Day del 12 febbraio 2009 le
  numerose iniziative dedicate dal comune di Massa al bicentenario
  darwiniano. Il cumine sarà quindi la settimana darwiniana finale, del 6
  febbraio 2009 ·        
  Alcuni articoli
  annunciano l’inizio in Vaticano del convegno sull’evoluzione della materia e
  della vita (“Scientific
  insights into the evolution of the universe and of life”),
  organizzato dall’Accademia delle Scienze pontificia. Un articolo sul Sussidiario
  (“L’evoluzione
  dell’universo e della vita, una questione sempre aperta”)  fa notare come i titoli di alcune
  relazioni spieghino quale sia “l’origine di molte
  delle incomprensioni della possibilità di conciliare scienza e fede”;
  Le comunicazioni 
  “Superare la falsa opposizione tra il
  caso e la creazione” e “L’essere umano: piano
  di Dio o strana coincidenza?” dimostrano infatti fin dal titolo come
  sia facile ridicolizzare gli scienziati attribuendole ipotesi sciocche oltre
  che assurde. Bisogna peronare perché non sanno quello che dicono? ·        
  Sul convegno si può leggere un’intervista della Radio Vaticana
  all’organizzatore, il fisico Nicola Cabibbo, presidente dell’Accademia delle
  Scienze Pontificia (“L'evoluzionismo
  al centro della plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze. Intervista
  con il prof. Cabibbo”); la prima domanda è abbastanza difficile e i
  giornalisti di solito cercano di essere più specifici: “quali sono gli ultimi apporti della
  ricerca scientifica sulle origini e l’evoluzione dell’universo, della materia
  e della vita?”: Sostenendo la necessità che la Chiesa “dia
  un suo apporto alla ricerca scientifica perché in qualche modo il futuro
  dell’umanità dipende dalla ricerca scientifica” cita come esempio l’esigenza
  di “controllare gli eventi connessi ai cambiamenti
  climatici”;
  forse N.Cabibbo ignora che su questi temi è in atto un confronto fra le
  posizioni del Papa e di alcune strutture universitarie pontificie che negano
  che ci sia alcunché da controllare.  | 
  
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   29/10/08-VA  | 
  
   ·        
  Sull’Avvenire un’intervista (“Il
  boomerang di Einstein“) a N.Cabibbo, presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze, che organizza il convegno in Vaticano
  sull’evoluzione della materia e della vita (“Scientific
  insights into the evolution of the universe and of life”) che si aprirà nei
  prossimi giorni. Divertente vedere come sia evidente dalle domande il fatto
  che il giornalista abbia una posizione diversa e cerchi incosciamente di
  orientare le risposte.   | 
  
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   29/10/08-WORLD  | 
  
   ·        
  Presentato anche a Roma il Living
  Planet Report 2008 del WWF (qui è
  scaricabile il volume in inglese e qui ci sono i video). Stimola realmente il
  dubbio che vi sia una qualche colpa
  anche da parte della nostra specie, per il “rovinoso
  sfruttamento del pianeta”
  (Castelgandolfo, 23/9/07).
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   28/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Sull’Avvenire oggi nella rubrica delle lettere si trovano
  interventi che evidenziano i disagi che si vivono nell’università in questi
  mesi; un primo intervento (“Il dissenso non è un
  crimine”), da Padova, è contro i tagli generalizzati che puniscono
  anche le università, approvati dal Parlamento annullando la discussione con
  il voto di fiducia. L’altro (“Quando lo
  scienziato non conosce il dato”), da Pavia, di  un ricercatore che difende “i manovali sottopagati della ricerca” e  “gli onesti coltivatori quotidiani
  della ricerca, onerati da tante altre incombenze”.  ·        
  Sul Tempo
  un’intervista a G.VaIIortigara, autore con T.Pievani e V.Girotto del libro “Nati per
  credere”, che affronta un tema simile a quello proposto da P.Boyer
  nell’articolo di Nature citato qui sotto (25/10/08): la predisposizione del
  cervello umano “a credere nel soprannaturale, e, primo su tutti, al creazionismo,
  come spiegazione del mondo. Sembriamo geneticamente attrezzati per trovare
  molto facile accettare il creazionismo: al contrario del darwinismo, ben più
  difficile da digerire”.  Il tema è intrigante … sarà necessario approfondire…. E lo si potrà fare,
  dato che   il libro verrà presentato il 2
  novembre a Genova, al Festival
  della Scienza.  | 
  
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   28/10/08-COSTA d’AVORIO  | 
  
   ·        
  Su Antrocom si citano alcuni recenti articoli (come “Alarming decline of West African
  chimpanzees in Côte d'Ivoire” su Current Biology) che dimostrano il drammatico calo del numero
  di scimpanzé nell’Africa Occidentale (il Pan troglodytes
  verus) e in particolare in Costa d’Avorio: “Pericolo di estinzione per lo scimpanzè
  dell'Africa Occidentale”;
  una riduzione del 90% rispetto a 18 anni fa è chiaramente una catastrofe e si capisce bene che le prospettive sono
  l’estinzione di questa sottospecie di Pan. ”I pochi scimpanzè rimasti sono
  sparsi in nuclei separati tra loro. L'unica popolazione di una certa
  consistenza si trova nel Taï National Park. Probabilmente, la causa del
  declino in questo paese è imputabile all'aumento della popolazione umana, che
  negli ultimi 18 anni, infatti, è cresciuta di circa il 50%”.  | 
  
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   26/10/08-R.D.CONGO  | 
  
   ·        
  I ribelli che già
  controllavano, nella zona orientale della Repubblica Dem. Del Congo, parte
  del parco dei Vulcani Virunga
  dove vivono i gorilla di montagna oggi hanno occupato un campo dell’esercito
  (“DR
  Congo rebels seize army camp “) ma anche la caserma di Rumangabo,
  sede dei rangers che proteggevano i gorilla del Parco. I rangers sono
  riusciti a fuggire, ma ora il Parco e i gorilla sono sotto il controllo dei
  ribelli comandati dal Gen. Laurent
  Nkunda e controllati dal Rwanda. In giugno Report (video
  della puntata) aveva raccontato della situazione nelle foreste del parco
  dei Virunga in cui vivono i gorilla, dove si estrae, sotto il controllo dei
  ribelli, anche il coltan, un minerale necessario per l’industria
  elettronica.   | 
  
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   26/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Un articolo poco chiaro sul Foglio (“IL LIBERO ARBITRIO
  E LA GRAMIGNA SCIENTISTA”; sottotitolo “L’obbedienza alle leggi di
  natura è diversa dal determinismo antiumano”). Fra le frasi più
  ragionevoli, nonostante il sospetto di un crossing-over: “C.Darwin non è responsabile del razzismo nazista cme i
  fondatori della sociologia non hanno niente a che fare con la genetica
  statalista dei vari Lissenko”. Più profonda la frase “la ricerca delle leggi della natura viene trasformata
  in determinazione delle leggi del comportamento umano”.     | 
  
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   25/10/08-UK  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  Interessante articolo su Nature. Pascal Boyer (“Being
  human: Religion: Bound to believe?”) propone che l'evoluzione del
  nostro cervello possa avere favorito indirettamente l'evoluzione della
  religiosità  e di conseguenza delle religioni. M.Mandrioli racconta e
  commenta:  “In questo caso non si parla però di conflitto tra il
  modo di percepire il mondo proprio della scienza e della religione, ma
  dell’origine della religione: possiamo considerare la religione un prodotto
  della nostra cultura tanto quanto la musica, la politica e le relazioni
  famigliari? La risposta di Boyer è affermativa: la religione è un
  prodotto del nostro cervello nel senso che il modo in cui il nostro cervello
  funziona sembrerebbe favorire la ricerca di progetti e finalità nella natura
  e quindi facilitare il sorgere ed il successivo diffondersi di numerose
  religioni. Si inserisce quindi in questo nuovo scenario evolutivo la ricerca
  dell’origine delle religioni  ·        
  [da Pikaia]
  da Verona un’idea interessante viene da un’iniziativa gestita da una
  naturalista autrice di libri didattici; si tratta di una serie di letture di
  testi di Darwin organizzata nell’ambito dei gruppi
  di lettura organizzati dal Circolo
  dei Lettori di Verona: “viaggiando attraverso libri, diari,
  lettere e taccuini scritti dal grande naturalista inglese nel corso della sua
  lunga vita, scopriremo chi era Charles Darwin, che cosa ha veramente detto e
  perché la sua teoria dell'evoluzione risulta ancora così rivoluzionaria,
  valida e attuale”.    | 
  
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   24/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Ormai, pur ben sapendo quanto la biologia attuale (ma anche la teoria
  dell’evoluzione attuale) siano ben cambiate da allora, sono iniziati i
  festeggiamenti per i 200/150 anni di Darwin che si festeggeranno nel 2009.
  Una nutrita serie di iniziative su Darwin viene organizzata da lunedì
  prossimo fino a Natale dal Museo Regionale
  di Storia Naturale di Torino. Se ne parla in un articolo sulla Stampa
  (“Darwin,
  storie di un ricercatore”). Ecco il programma degli appuntamenti:  | 
  
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   24/10/08-UK-USA  | 
  
   ·        
  Se tutto andrà come previsto, una nuova HMS Beagle solcherà gli
  oceani nel prossimo anno. Qualcosa di molto diverso rispetto al viaggio
  originale di Darwin comunque ci sarà , un ottimo indicatore dei decenni che
  sono passati per chi procede rivolto all’indietro e ancora pensa che Darwin
  sia stato addirittura un “cattivo
  maestro”: sarà un collegamento costante con la International Space Station che la seguirà dall’alto (da molto in alto)
  grazie a un accordo
  fra The Beagle Project e la NASA.
   ·        
  [Da Pikaia]
  Alcuni termini (quali “paradigm
  shift”, "tipping point", cellule staminali, epigenetica,
  razza, complessità e coscienza) sono spesso usati quando
  si parla di scienza e pure di evoluzione, ma qual è oggi il loro significato?
  Un articolo sull'ultimo fascicolo di Nature ci aiuta (o per lo meno cerca di aiutarci) a capirne l'attuale valenza.
  Non si dovrebbe più usare il termine “razza” (l’UNESCO ha proposto di
  bandirlo decenni fa, essendo stato male utilizzato), ma, anche in Italia e
  soprattutto recentemente  sappiamo di
  non poter fare ancora a meno del termine “razzismo”….   | 
  
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   23/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Si è aperto oggi a Genova, con una conferenza (“La diversità è il fulcro della storia umana”)
  di
  L.L.Cavalli Sforza, il Festival della
  Scienza di Genova. Durante il Festival sono previste mostre e
  iniziative sul tema dell’evoluzione, organizzati assieme a ADM –
  Associazione Didattica Museale di Milano.  | 
  
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   22/10/08-IT  | 
  
   ·        
  [da Humanitas Salute] Oggi dalle 13.00 alle 14.30
  presso il COMPA, salone della Comunicazione pubblica-Fiera/Rho, avrà luogo
  l'incontro dal titolo "Comunicare la passione per la scienza ai giovani". L'obiettivo
  dell'iniziativa è raccontare alcune esperienze di eccellenza relative al
  coinvolgimento e alla sensibilizzazione del pubblico giovane sui temi della
  scienza (strumenti, attività, benchmark internazionale e risultati ottenuti).
  Saranno presenti Telmo Pievani, coordinatore del Festival della Scienza di Genova, Emanuela Properzj, Direttrice della
  Comunicazione Airc, Elisabetta
  Dejana, Direttrice Programma di angiogenesi IFOM - Fondazione Istituto Firc di Oncologia
  Molecolare, e Vittoria Cinquini, coordinatrice dei Dirigenti Tecnici della
  Lombardia Ufficio
  Scolastico Regionale per la Lombardia. Il moderatore della tavola
  rotonda sarà Walter Bruno, responsabile della comunicazione dell’Istituto
  Clinico Humanitas.   | 
  
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   22/10/08-USA  | 
  
   ·        
  Un articolo su New Scientist (“Creationists
  declare war over the brain”) illustra l’interesse dei creazionisti anche
  per un’imterpretazione non materialista del rapporto fra mente e cervello,
  dimostrato dalla partecipazione ad un recente convegno organizzato l’11
  settembre dall’ONU (“Beyond the
  Mind-Body Problem: New Paradigms in the Science of Consciousness”, di cui
  è disponibile anche il video) e dalla presenza di neuscienziati che hanno
  firmato la petizione "Scientific dissent from Darwinism" al 4th
  Annual Discovery Society Insiders Briefing on Intelligent Design,
  svoltosi l’8-9 agosto 2008 a Seattle.  | 
  
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   21/10/08  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  Sul sito di Videoscienza sono disponibili
  alcuni video del convegno “Scienza e Democrazia” che si è tenuto il 9
  e 10 ottrobre presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Troverete i
  video degli interventi di Giorgio Narducci, Pietro Greco, Sylvie Coyaud, Enrico Bellone e Telmo Pievani.  “La teoria
  dell’evoluzione non è ancora una teoria completa e scientificamente
  verificata; in gran parte essa non è affatto dimostrabile per via sperimentale in modo tanto facile semplicemente perché noi non potremmo
  riprodurre in laboratorio 10000 generazioni; il che significa che ci sono
  rilevanti lacune nella verificabilità e nella falsificabilità sperimentale a
  causa dello sterminato periodo di tempo a cui la teoria fa riferimento.  ·        
  le numerose mancanti forme intermedie fra le specie che
  anche dopo 150 anni di intense ricerche semplicemente non esistono;  ·        
  il fatto, spesso ammesso, che finora non è stata
  mai realmente dimostrata neppure un’unica forma di evoluzione da una specie
  ad un’altra;  ·        
  la terza che non è possibile che un sistema vivente,
  per esempio i rettili, possa trasformarsi in un diverso sistema vivente, per
  esempio gli uccelli, mediante mutazioni genetiche”.   Un testo simile è recuperabile in un articolo (“L’evoluzione?
  Non esclude il Dio creatore”)  sull’Avvenire del 13/11/07, riportato anche
  in un blog. [Questo è un esempio di una dichiarazione
  critica verso un secolo di biologia che non ha suscitato alcuna reazione nei
  biologi cattolici (che a questo punto sembra si possa dubitare che esistano);
  certo stupisce il rigore con cui si esaminano tutti gli aspetti critici
  della teoria dell’evoluzione che GP2 aveva ritenuto ormai dimostrata]     | 
  
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   20/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Preoccupato delle
  reazioni vivaci di alcuni scienziati alle offese
  generiche rivolte dal Papa agli scienziati (e un po’ meno alla scienza), Il
  sussidiario pubblica un articolo in cui si chiedono lumi ad un ex-rettore
  (“La
  maturità della ricerca è capire che esistono realtà inconoscibili con metodi
  scientifici”). Già dal titolo si intuisce un’altra critica… La prima domanda è sulle strane preoccupazioni del Papa che dai tempi di
  G.Galilei la cultura occidentale abbia sempre più preferito il metodo scientifico
  alla teologia e alla filosofia (“Benedetto XVI
  parla del verificarsi nella cultura moderna di «uno slittamento da un
  pensiero prevalentemente speculativo a uno maggiormente sperimentale»)
  e sul suo stupore che le scoperte scientifiche servano a risolvere problemi
  vitali e non siano solo belle a vedersi («il
  desiderio di conoscere la natura si è poi trasformato nella volontà di
  riprodurla »); ottiene una risposta che sembra in parte paradossale
  soprattutto per un fisico, dato che dice che solo fino ai primi del Novecento
  “l’uomo ha pensato di poter risolvere tutti i
  problemi attraverso la scienza”, mentre poi si è accorto che “la scienza non può andare al di là del mondo naturale. I sentimenti o la bellezza sono cose che non si
  possono ricondurre al metodo sperimentale”.  Forse il fisico ha preferito non citare i successi ottenuti dalla fisica
  atomica successivamente, verso e dopo la metà del ‘900, e ignorare
  l’esistenza degli ormoni, della neurofisiologia e dei neuroni specchio,
  sicuramente utili per cominciare a capire qualcosa di più delle basi
  evolutive e fisiologiche dei sentimenti.  La terza domanda riguarda un altro punto criticabile e criticato
  dell’intervento del Papa, l’illusione che in un mondo con migliaia di culture
  e di religioni ci sia solo la sua etica, e che questa sia la migliore anche
  se invitasse a fidarsi di interventi soprannaturali pur essendo più efficaci
  gli interventi basati sulla conoscenza della natura e ripetutamente
  verificati.   Nella risposta si ricorda che “la dignità
  della persona umana è un principio etico che deve essere rispettato” [cioè
  non si dovrebbero offendere gli scienziati?]; non si capisce però il
  motivo per cui si ritenga utile aggiungere all’accusa del papa (“Scienziati arroganti e avidi”), pudicamente non
  citata in nessun punto dell’intervista, … anche “la
  tentazione di far dire agli esperimenti quello che uno vorrebbe che dicessero”.
   [Il pensiero va ora ai suoi colleghi scienziati … sempre più indifesi
  di fronte a chi non ha vincoli di questo tipo e che da oggi è cosciente di un
  nuovo rilevante vantaggio della speculazione rispetto alla
  sperimentalità…(nessuno può dimostrarne la falsità…). L’aspetto più
  sconcertante è comunque il fatto che sembri normale che di fronte a critiche dalla
  Chiesa verso la scienza … spesso si trovino scienziati cattolici che … ne
  aggiungano altre … mentre di fronte a sciocchezze dette da religiosi su
  problemi scientifici … nessuno apra bocca.   | 
  
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   19/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Ancora un
  intervento a proposito delle dichiarazioni
  del Papa contro alcuni difetti della scienza e in particolare di alcuni
  scienziati. In questo caso l’articolo è di un matematico che scrive sull’Osservatore
  Romano (“La
  ricerca asservita agli interessi economici”); anche qui
  si leggono tentativi di interpretare quel che il Papa avrebbe voluto dire,
  tentativi di svalutare il ruolo conoscitivo della scienza proprio ora che si
  affrontano problemi biologici estremamente complessi come il funzionamento
  del cervello e in particolare di quello umano, tentativi perfino di criticare
  la ricerca e l’uso degli OGM che … la chiesa invece difende con grande
  vigore. Spiace poi leggere nelle premesse un intreccio fra l’etica e le
  eterne ma vaghe risposte alle domande sul significato del mondo e della vita:
  “Dire che "è assurdo cercare nella Scienza le norme della vita"
  è solo un modo più forte di dire che "la scienza non è in grado di
  elaborare principi etici". Non è nella scienza che possiamo trovare
  il senso del mondo e dell'esistenza“.  Preoccupa un po’ la conclusione: “Siamo così di fronte alla più evidente
  conferma che è in atto da parte di taluni uno sforzo accanito per erigere un
  muro tra scienza e religione, nell'intento di negare a quest'ultima qualsiasi
  funzione nelle scelte umane e sociali. Alla scienza soltanto viene
  riservato il diritto di giudicare e giudicarsi e di dettare norme peraltro di
  carattere assolutamente relativo“.  ·        
  Sull’Avvenire
  un lungo intervento del teologo protestante J.Moltmann che collabora,
  apparentemente non con mons.Ravasi, nel preparare i festeggiamenti a Darwin
  nel prossimo anno. Già dal titolo (“Moltmann:
  Darwin, cattivo maestro”) si capisce come gli aspetti scientifici saranno
  probabilmente secondari e ci si prepari invece ad attribuirgli le colpe per
  il nazismo o per lo stalinismo. Questo infatti avviene (quando Moltmann
  sostiene che “non si può non
  partire da una critica agli esiti mortali che ha avuto la teoria della
  selezione. Dalla medicina nazista
  all'eugenetica che si riaffaccia oggi“ e si riferisce alle “conseguenze pratiche che la teoria dell'evoluzione ha avuto
  sul darwinismo razzista [?] e sul
  darwinismo sociale”). In realtà si va anche oltre, attribuendogli,
  come già avvenuto recentemente anche per lo schiavismo,
  responsabilità perfino per eventi precedenti; una frase come “viviamo però ancora in una società dei vincenti e dei
  perdenti, e «il vincente si prende tutto»” è innegabile che
  descriva molto bene quanto avvenuto nel passato per migliaia di anni, e ben
  poco il pensiero di Darwin verso la nostra specie (“Noi
  non potremmo ostacolare la nostra simpatia, anche se ce lo suggerisse la dura
  ragione, senza deteriorare la parte più nobile della nostra natura”).
  Tutto l’articolo poi sembra ignorare che Darwin non si riferisse quasi mai
  alla nostra specie nella sua opera principale, e che spesso parlasse di
  “razze” per indicare specie diverse.  ·        
  Curiosa nella
  stessa pagina la presentazione di Galton con la seguente definizione di
  eugenetica, che riesce ad accoppiare, contro natura, la teoria
  dell’evoluzione con il darwinismo sociale: “L’eugenetica rappresenta l’ulteriore sviluppo del
  darwinismo sociale, ovvero della teoria dell’evoluzionismo e della lotta per
  la sopravvivenza – grazie alla quale le razze più forti sopravvivono alle più
  deboli – applicato alla realtà umana. A coniare questo termine (dal greco eu, buono,
  e genos, razza, specie), gia alla fine dell’800 fu il britannico
  Francis Galton (1822-1911), cugino e discepolo di Charles Darwin
  (1809-1882). Galton si dedica agli studi su ereditarietà e
  intelligenza, portando alle estreme conseguenze il pensiero darwiniano sulla
  selezione naturale.  Secondo Darwin,
  infatti, gli uomini – come gli animali – tendono a riprodursi oltre i limiti
  fino a generare una lotta per la sopravvivenza, che vede vincitori i più
  forti e intelligenti, mentre le razze [?] più deboli vengono lentamente spazzate via”. [?]  ·        
  Sempre sull’Avvenire
  anche un editoriale (“Critiche
  quanto mai esasperate su un discorso costruttivo”) contro M.Hack e di
  T.Regge, che si erano permessi di commentare sui quotidiani le critiche
  del Papa verso gli scienziati. Da notare che anche qui si punta il dito
  verso le biotecnologie ma nulla si dice sugli amati [anche dalla chiesa
  cattolica!] OGM, proprio il settore della biologia applicata in cui ci
  costruiscono organismi viventi dotati di caratteristiche inesistenti in
  natura; da notare poi che per creare gli OGM si utilizza anche l’”odiato”
  caso come strumento per creare le novità. ·        
  Il 20/10, lunedì, alle ore 18.30, allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto
  2 a Milano) viene presentato il libro “La
  variabile Dio. In cosa credono gli scienziati?” di Riccardo Chiaberge
  (Longanesi). Con l’autore intervengono la storica L.Scaraffia, che ha già
  dimostrato le sue conoscenze di biologia evoluzionistica in articoli e
  trasmissioni radio, e il filosofo Giulio Giorello. Nel libro un astronomo
  (gesuita, cattolico e perfino credente nella teoria sintetica
  dell’evoluzione…) e un fisico (ebreo, ma agnostico) vengono interrogati da un
  giornalista sull’Intelligent Design e sulla teoria dell’evoluzione biologica
  in relazione alla fede. [Forse nessuno lo nota … ma forse un biologo
  evoluzionista sarebbe utile…]. ·        
  Altre iniziative su Fede e Scienza prossimamente a Faenza
  presso la Biblioteca 'Zucchini': il 20 ottobre si troveranno al tavolo
  Vincenzo Balzani e Vito Mancuso (“l’uomo fra scienza e tecnica”); il 27
  Fiorenzo Facchini e Orlando Franceschelli su “la scienza fra Dio e Darwin”
  ; il 3 novembre Evandro Agazzi e Edoardo Boncinelli parleranno di “etica e
  scienze della vita”, mentre il 10 novembre chiuderanno la serie Giulio
  Giorello ed Elio Sindoni discutendo di “orizzonti e limiti della conoscenza”. ·        
  Sempre in Emilia dalle parti di Bologna, sta proseguendo l’iniziativa
  (iniziata il 9 ottobre)  “La scienza in piazza: tante piazze
  per la scienza”. Le piazze sono quelle di Casalecchio di Reno,
  Budrio, Sasso Marconi, S.Giorgio di Piano, S.Lazzaro di Savena, Castel
  S.Pietro Terme, Medicina, S.Giovanni in Persiceto e Sala Bolognese. Verranno
  proposte sperimentazioni
  didattiche nell’ambito dell’iniziativa ideata e realizzata dalla Fondazione Marino
  Golinelli (Fmg) in collaborazione con il Life Learning Center dell’Università di
  Bologna.  | 
  
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   18/10/08-USA  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  La riscoperta casuale, nel 2007, dell’attrezzatura usata nel 1953 da Stanley
  Miller e Harold Ureyz per il famoso esperimento con cui, ricreando l’ambiente
  gassoso presente nelle fasi iniziali dell’evoluzione chimica, erano riusciti
  a produrre alcune molecole di interesse biologico (Science: "A Production of Amino
  Acids Under Possible Primitive Earth Conditions") ha stimolato alcuni ricercatori della
  sua università a rifare e proseguire nei suoi esperimenti. “Da una miscela di ammoniaca, idrogeno, metano e vapore
  acqueo, con l'energia di una scintilla, Miller e Urey ottennero la sintesi di
  numerosi acidi organici, ammine e 5 aminoacidi. Per la prima volta è stato
  mostrato che la vita sulla Terra potrebbe essersi originata a partire da molecole
  inorganiche, senza chiamare in causa un'origine extraterrestre”.
  Riferisce dei risultati del recente esperimento un articolo pubblicato su
  Science: “Come segnalato in un articolo
  sull'ultimo numero di Science, Miller, scomparso il 20 maggio
  dello scorso anno, non si fermò qui. Sembra infatti che il grande biochimico
  statunitense eseguì ulteriori esperimenti dello stesso tipo, ottenendo
  risultati ancora più straordinari, ma mai pubblicati”.   | 
  
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   18/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Ancora sulle
  sconcertanti parole
  del Papa critiche verso alcuni scienziati, c’è un’intervento di
  TanzeIIa-Nitti sull’Avvenire (“La scienza
  onorata e restituita alla verità”) in cui si cerca di addolcire alcuni
  punti che sarebbero risultati imprecisi, cercando anche di indicare cosa il
  Papa sarebbe stato meglio precisasse su quel che era solo “in primis” e cosa doveva invece essere “in toto”; non si commenta, e forse si nega poi
  il tentativo di distinguere in ragione amica e nemica. Ritroviamo elencati
  anche qui i meriti della Chiesa verso lo sviluppo iniziale delle scienze [ormai
  tutti hanno notatato come siano curiosamente comunque sempre e solo meriti
  passati e non si capisce quindi che rilevanza possano avere oggi …] e non
  presenta in modo chiaro ed esauriente la relazione fra scienza, verità,
  speculazione, sperimentalità e, già che ci siamo, anche quale relazione
  esista con la terribile accusa di “fomentare una hybris
  che spinge l’uomo a volersi sostituire al Creatore” [per chi ci
  crede e si spaventa per un‘accusa valida teoricamente per qualsiasi
  iniziativa umana che sposti anche solo un atomo nell’universo].  ·        
  Tutti quelli che
  davvero condividessero l’offensiva e sconcertante accusa
  del Papa agli scienziati e alla scienza di non essere “in grado di elaborare principi etici” dovrebbero
  leggersi (a cominciare da TanzeIIa-Nitti, che non spiega cosa avrebbe voluto
  dire il papa in proposito) l’articolo comparso oggi sul Corriere  “In molti hanno paura dei passi avanti
  della ricerca, ma se avessero più
  familiarità con le cose della scienza capirebbero che gli scienziati sono i primi a cercare soluzioni ai
  problemi etici. Ma forse continuare a
  discuterne non aiuta a venire a capo di nulla. Perché non proviamo noi, medici e ricercatori, a fare il
  primo passo?  [  | 
  
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   17/10/08-EU  | 
  
   ·        
  In Italia i
  giornali non ne hanno parlato, ma sembra che al vertice di Bruxelles
  sull’ambiente i ministri dell’Unione Europea stiano cominciando a rendersi
  conto della necessità di fermare i danni creati al mondo anche da molte
  imprese europee; è il dramma della deforestazione, che aggrava
  contemporaneamente sia i problemi dell’aumento dell’anidride carbonica che
  quelli della biodiversità, massima proprio in questi ambienti tropicali.   | 
  
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   17/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Qualche reazione
  alle parole
  del Papa contro alcuni scienziati c’è stata; forse non in sala, ma sui
  giornali sì; sul Giornale il fisico T.Regge risulta decisamente
  sconcertato e il titolo lo sottolinea nel modo giornalisticamente più
  efficace (“Stiamo
  tornando ai tempi di G.Galilei”).  ·        
  Sempre sul Giornale
  interviene anche A.Zichichi (“Non
  c’è ricerca senza umiltà”), che cerca anche lui come il Papa di
  distinguere fra due diverse forme di ragione (una per esplorare il trascendente
  e l’altra per esaminare l’immanente), nonostante dica all’inizio che solo la
  scienza è una grande conquista della ragione.  ·        
  Sulla Stampa
  invece si intervista Odifreddi ("RATZINGER HA
  PAURA DELLA NOSTRA ETICA LAICA"), che ricorda come un’etica laica ci sia sempre stata e che sull’etica
  cattolica non c’è prova che non origini in realtà dal Vaticano, anche perché
  ogni tanto viene modificata. Odifreddi critica poi il fatto, invero curioso,
  che chi accusa altri di sostituirsi a Dio in realtà parli sempre dal Vaticano
  proprio in nome di Dio…; mentre “chi sta in
  laboratorio può fare solo ciò che la natura gli permette di fare”
  e non si proponga affatto come surrogato. ·        
  Interessante anche
  l’articolo su Liberazione (“Il
  papa cntro gli scienziati: tracotanza della ragione”; il giornalista è
  perplesso e riporta non solo le ragionevoli opinioni di qualche scienziato (“Temo che il papa non conosca bene la scienza», replica Elena Cattaneo,
  tra le maggiori esperte di cellule staminali. E a proposito di "facili
  guadagni", l'astrofisica Margherita Hack invita a tenere conto piuttosto
  della condizione dei ricercatori precari”) ma anche esempi di incoerenza (“Diversa è l'atmosfera che si respira nel messaggio che
  il Papa ha inviato alla Fao per la giornata mondiale dell'alimentazione.
  Ratzinger scrive che «bisogna mettere un freno all'egoismo di Stati e
  gruppi di paesi», alla «speculazione sfrenata», al consumismo e alla
  corruzione. Nel mondo, ricorda, le risorse sarebbero sufficienti a
  sfamare tutti. Perciò «nella comunità mondiale l'indirizzo economico deve
  essere orientato verso la condivisione dei beni» - Qui una sintesi
  del messaggio papale) ·        
  Anche sull’Avvenire
  troviamo all’inizio di un articolo ("Zichichi:
  non bastano i numeri per leggere il libro della natura“) un commento
  preoccupato:  [Purtroppo anche troppi cattolici che “hanno
  scoperto o inventato alcunché” non aiutano i vertici religiosi ad
  orientarsi in un settore in cui si muovono alla cieca … ma provano a far
  credere, senza molto successo, che - anche se sbattono - ci vedono benissimo].  | 
  
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   16/10/08-USA  | 
  
   ·        
  Risultato
  abbastanza incredibile di una votazione avvenuta nel “board of education“
  statale del Texas per la nomina di consulenti per valutare la bozza della
  proposta dei programmi scolastici di scienze: 3 dei 6 membri della
  commissione di verifica sono .. antievoluzionisti! Si può leggere la notizia
  sul Dallas Morning News; per approfondimenti
  c’è anche un articolo nel sito del NCSE.
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   16/10/08-VA  | 
  
   ·        
  In attesa dei
  festeggiamenti per Darwin, sembra che finalmente si sia svolta la festa per i
  20 anni della lettera spedita da
  GP2 nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne, una lettera che pochi
  conoscono e in cui GP2 denunciava con notevole lucidità i ritardi nella
  comprensione delle novità introdotte negli ultimi secoli dal metodo
  scientifico nella cultura umana. Nella lettera c’era l’invito a non aver
  paura della scienza e si spiegava che per arrivare a ciò era indispensabile
  cominciare a rispettare il lavoro degli scienziati e gli scienziati stessi.
  Per arrivare a ciò, secondo GP2, la Chiesa avrebbe dovuto impegnarsi
  finalmente a studiare e capire i problemi di cui si occupano gli scienziati,
  come finora era stato fatto solo con l’astronomia già dai tempi di Leone
  XIII.   | 
  
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   15/10/08-IT  | 
  
   ·        
  [da
  Pikaia] Dal 23 ottobre al 4 novembre si terrà a Genova il Festival della Scienza: l'edizione di quest'anno è interamente
  dedicata al tema chiave della Diversità, elemento essenziale
  dell’evoluzione biologica e di quela culturale che caratterizza l’uomo. Da
  qui si accede al programma completo dell’iniziativa. Si ricorda la
  necessità di penotare ma anche di iscriversi alle diverse iniziative.  | 
  
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   14/10/08-IT  | 
  
   ·        
  In occasione di
  una conferenza prevista per domani a La Spezia, Odifreddi viene intervistato
  dal Il Secolo XIX (“Odifreddi:
  «I politici papisti fanno il male dello Stato laico»”). Esprime alcune
  opinioni sul rapporto fra la chiesa cattolica e la scienza e in particolare
  sulle evidenti differenze fra gli ultimi due papi sul problema della teoria
  dell’evoluzione: “Siamo lontani dai tempi in cui
  Giovanni Paolo II aveva concesso una seppur minima apertura nei confronti
  dell’evoluzionismo. Papa Benedetto XVI si è schierato decisamente contro il
  darwinismo.”  ·        
  In un corsivo
  sull’Avvenire si contesta, in modo scorretto, l’articolo con cui
  l’11/10 Odifreddi (“CON
  DARWIN IN PANCIA”) aveva contestato al Papa di aver ignorato (il 1
  settembre 2006 a Castelgandolfo, secondo quanto risulta dal libro “Creazione
  ed Evoluzione”) l’esistenza di un esperimento che gli era appena stato
  raccontato; il sospetto è che l’abbia fatto per poter presentare ai fedeli e
  criticare in pace una teoria dell’evouzione diversa da quella originale. La
  risposta di oggi riguarda infatti un punto della frase del Papa diverso
  rispetto a quello contestato da Odifreddi; spiace che questo trucchetto serva
  poi per concludere che sarebbe INVECE Odifreddi a voler creare “barriere fra laici e cattolici”. Già il fatto che in
  questo commento si confonda anche fra teoria dell’evoluzione ed evoluzione
  come fatto (che, attenzione, “nessun
  cattolico serio oggi nega” – 
  tranne qualche … cardinale
  o rettore universitario che ancora pochi mesi fa insisteva a negarlo … )
  dimostra come anche un libro di biologia possa essere utilizzato come
  un’invalicabile “barriere fra i laici e i cattolici”
  [che non intendono accettare la teoria dell’evoluzione…].  [Da notare che  ·        
  Mi sembra che ultimamente
  si semplifichi un po’ troppo (inducendo anche i lettori in grave errore) il
  contributo di Darwin e dei suoi successori all’evoluzione culturale umana.
  Perfino lo psichiatra L.Cancrini in un articolo sull’Unità (“I
  bambini e lo sport”) associa banalmente “la
  selezione naturale di Darwin” con la spiegazione “sopravvive il più forte”; frasi di questo tipo si
  trovano troppo spesso ultimamente. Non è detto che sia solo una pubblicità
  alla Mafia o al clan dei casalesi. Sicuramente distrae comunque dal fattore
  principale, che è invece quello della fertilità, come i biologi evoluzionisti
  – a partire da Darwin - evidenziano senza difficoltà; questo indicatore vede
  l’Italia, e il mondo occidentale in generale, in grossa difficoltà, tanto da
  aver disperato bisogno dell’immmigrazione.  ·        
  [da Pikaia]
  M.Sala commenta su Pikaia (“L’Homo
  nero non fa evoluzione”) l’abuso della famigerata immagine che rappresenta
  l’evoluzione umana come un percorso lineare che connetterebbe un primate
  troppo simile all’attuale scimpanzé, attraverso successivi passaggi
  intermedi, all’uomo attuale; è un’immagine usata talmente spesso (nonostante
  non compaia affatto nei libri sull’evoluzione umana!) da indurre ad una
  visione errata dei processi evolutivi (e non solo di quelli umani).  La critica di M.Sala si concentra, oltre che sull’assurda linearità (che
  lascia intuire l’esistenza di un percorso previsto e programmata) sul colore
  scuro della pelle dello stadio terminale; in realtà il colore scuro della
  pelle sicuramente caratterizza le prime popolazioni, africane, di Homo
  sapiens; l’articolo sottolinea anche il fatto che l’ultimo quotidiano a
  pubblicare quest’immagine sia Repubblica. Ci possiamo consolare pensando che
  altri quotidiani, sicuramente con una tiratura inferiore, spesso
  contribuiscono maggiormente alla disinformazione su questo tema.  Raramente viene notato un altro aspetto negativo dell’immagine della
  “marcia/corsa verso il progresso”: l’immagine [di]mostra una derivazione
  (sbagliata) del bipedismo dal quadrupedismo, che riesce a indurre in errore
  perfino gli studenti dei corsi di antropologia a cui viene spiegata la
  modalità intermedia di locomozione, la brachiazione, un preadattamento
  necessario per arrivare al biopedismo: la perdita della coda e per
  l’eccezionale mobilità dell’arto superiore, che noi troviamo solo nelle
  antropomorfe e nell’uomo. Tantissime sono inaffyi le specie du primati che
  sono passati senza problema dal quadrupedismo arboricolo al quadrupedismo
  terricolo  | 
  
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   13/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Sul Sussidiario
  un articolo (“Soave: la nuova frontiera evolutiva non
  è genetica, ma culturale”) presenta, commentando le originali idee di Steve Jones sul
  rallentamento dell’evoluzione biologica nell’uomo, alcune altre novità
  evolutive, una delle quali può sconcertare i colleghi che sostengono, senza
  poterlo dimostrare, l’esistenza di un salto ontologico che distinguerebbe
  l’uomo da tutte le altre specie. Qui invece un genetista italiano sostiene
  non solo che esista una “scala evolutiva” (un
  antico termine oggi talvolta utilizzato in contesto ideologico, come già
  avvenuto in una conferenza del 22/11/2005;
  rappresenta bene l’orribile immagine del “marcia del progresso”  che imperverserà e vedremo comparire
  sempre più spesso fino al 31/12/2009, è stata scelta per ribadire il concetto
  nel caso qualcuno avesse invece le idee più chiare), ma che l’evoluzione
  diventa sempre più culturale: “quanto più si sale
  nella scala evolutiva e massimamente nel caso dell'uomo, l'evoluzione sia
  essenzialmente di tipo culturale”. Purtroppo non viene specificato
  quante specie ci stiano in cima alla scala, per cui non si capisce se
  l’evoluzione culturale riguardi soprattutto i primati o comprenda anche
  mammiferi.  Dopo questo imprevisto ampliamento dell’evoluzione culturale a tantissime
  specie (proprio il
  29/9 un teologo dei legionari vedeva
  solo “istinto” subito al di là del
  “salto ontologico” …), sembra
  facile concludere che “non corrisponde alla
  realtà che l'evoluzione è dovuta
  solo a fattori genetici”; purtropppo la non distinzione fra
  i due tipi di evoluzione invita ad una conclusione un po’ azzardata
  dell’articolo; premettendo comunque che esista una netta separazione della
  nostra specie dalle altre, si propone che “Le
  trasformazioni [culturalmente determinate] appena
  citate, possono far cambiare le
  sequenze geniche, secondo meccanismi
  un tempo ritenuti impraticabili ma oggi sempre più considerati possibili,
  andando quindi ad incidere, sui tempi lunghi, anche sulla stessa evoluzione
  genetica”.  ·        
  Non è sempre
  chiaro se faccia piacere ai biologi evoluzionisti che gli esperti di Scienze
  Religiose scrivano volentieri su Darwin, presentandolo come un filosofo, ma
  oggi un articolo sulla Stampa ci spiega anche il perchè … ll fatto che
  “l’eredità di Darwin attraversa come un filo
  conduttore vari settori della filosofia e della psicologia, collocandosi al
  centro del dibattito contemporaneo sul tema della “natura umana”, sui
  rapporti tra biologico e mentale, tra mente e corpo, mente e cervello”
  permette, a chi ne ha le competenze, di fornire “un
  interessante contributo all’analisi della dimensione filosofica di Darwin”.
   Un articolo sulla Stampa (“ [Deprimente!! Soprattutto perchè non sempre i filosofi hanno
  collaborato a far ragionare tutti quelli che da tempo insistono sugli errori
  o sull’incompatibilità della teoria dell’evoluzione con la fede cristiana
  !!]   | 
  
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   12/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Articolo (“Evoluzione
  e creazione, terreno d'incontro tra la scienza e la fede”) di F.Facchini
  sull’Avvenire. Non si può negare che il 2009, più che l’anno di
  Darwin, sia l’anno
  mondiale dell’astronomia. Questo giustifica che l’articolo sia centrato
  sul problema della creazione.  Confrontare un’ipotesi oggi non dimostrabile con una teoria scientifica è
  una competizione OVVIAMENTE persa in partenza se il confronto avviene sul
  piano della ragione; se invece fosse sul piano della fede è ovvio che le idee
  più semplici e quelle più familiari ai nostri neuroni più nascosti … vincono
  senza problemi senza la necessità/possibilità di attivare la ragione.  E’ quindi importante che i ricercatori, abituati a questo sistema che
  cerca di garantire il successo del metodo scientifico, verifichino che tutti
  rispettino davvero i criteri che la TF raccomanda
  (a difesa della biologia evoluzionistica, ma soprattutto della serietà) nella
  sua pagina di
  critica all’Intelligent Design (i cui progetti non vengono più finanziati
  in quanto evidentemente non rientrano nei criteri qui sotto indicati):  · “we do not support research or programs that deny large areas of well-documented scientific knowledge …” · “the Foundation does not generally support theologically-motivated critiques of evolutionary science” · “Our expectation is that the products of Templeton-funded research will appear in high-quality and peer-reviewed journals. If your project takes an anti-evolutionist position scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning evolution or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial filters and external expert review process of the John Templeton Foundation”. [Sembra evidente che non si possa contestare la teoria dell’evoluzione –
  lo sapeva anche Darwin - sulla base del fatto che non possa dire nulla sulla
  creazione.  E’ corretto sfoderare una citazione di San Tommaso per criticare la
  biologia evolutiva … o è una “critica teologicamente
  motivata” e quindi non accettabile?  Ci si dovrebbe anche chiedere il motivo per cui due università pontificie
  inserite nel progetto STOQ sostengano
  ripetutamente, senza imbarazzo e senza conseguenze il libro di R.AIberoni che
  nega lo stesso fatto dell’evoluzione]  | 
  
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   11/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Articolo di
  Odifreddi su Repubblica (“CON
  DARWIN IN PANCIA”) in cui dimostra come il 1’ settembre del 2006 il Papa
  a Castelgandolfo in un suo intervento abbia negato («la
  teoria dell' evoluzione in gran parte non è dimostrabile sperimentalmente in
  modo tanto facile perché non possiamo introdurre in laboratorio 10.000
  generazioni») l’esistenza di un esperimento scientifico che aveva
  seguito per 40000 generazioni la storia di un batterio, nonostante il
  prof.Peter Schuster lo avesse appena spiegato. Il commento: “Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”.  | 
  
   z  | 
 
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   10/10/08-USA  | 
  
   ·        
  Durante il mese di
  settembre si svolto un contrasto fra un ingenuo creazionista che aveva
  riempito YouTube di sciocchi filmati e l’autore di una serie di ben 26 brevi
  video dal titolo “Why do people
  laugh at creationists?”
  molto ben fatti ma non apprezzati per niente dall’ingenuo creazionista che
  era talvolta preso di mira per le sue affermazioni.   | 
  
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   9/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Un’incredibile “sciocchezza”
  contro Darwin si legge oggi nella risposta ad una domanda sul razzismo
  rivolta da una ragazza di origine africana a “Don Tonino” nella pagina
  7 dell’inserto per i ragazzi dell’Avvenire (“Popotus”). Nella
  risposta (“Quante sciocchezze se si parla di
  razza”)  si parla di  ·        
  Sul Foglio
  di oggi un articolo di F.AgnoIi (“Ciao
  ciao Darwin”); se si riesce a procedere oltre l’ostacolo iniziale
  della spiegazione sui “limiti della scienza” (“l'evoluzionismo
  materialista può essere utilizzato per spiegare ogni cosa, quasi fosse
  una metafisica alternativa”) si potranno trovare negazioni
  dell’altruismo (“cioè di spiritualità“[?]) abbondantemente dimostrato dagli etologi negli
  animali, affermazioni dell’esistenza di una presunta infallibilità [?] di
  Darwin [?!] che gli evoluzionisti difenderebbero [?]; certo non manca la
  solita “evoluzione casuale della scimmia nell’uomo”
  e l’importanza data al  “numero uscito dalla roulette”. Insomma una
  concentrazione da Guinness, difficile da trovare altrove, oltre a spiegazioni
  curiose “Che la materia si evolva è per il credente del tutto possibile:
  ciò che evolve deve esistere, e per esistere … necessita di un atto creativo
  all'origine”.   | 
  
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   8/10/08-WORLD  | 
  
   ·        
  In questi giorni,
  e fino al 14/10, è ancora in corso a Barcellona il World Conservation Congress dell’IUCN, già citato in data 6/10. In quella data era stata riferita come una
  buona notizia il fatto che molte licenze di sfruttamento forestale concesse a
  ditte europee erano state annullate dal governo della DR del Congo.
  Un’iniziativa sicuramente anche a difesa delle grandi scimmie (gorilla e
  scimpanzé) che vivono solo in queste zone.  | 
  
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   8/10/08-USA  | 
  
   ·        
  Si è concluso, con
  la rinuncia alla causa (“Yoko Ono, EMI drop suits over Lennon
  song”) il tentativo
  degli eredi di John Lennon di impedire l’uso di 15 secondi di “Imagine” in un
  polemico e impreciso film (“Expelled”)
  contro la teoria dell’evoluzione e in favore dell’Intelligent Design. In
  realtà una corte federale aveva da pochi giorni assolto la casa diproduzione
  del film (che aveva chiesto l’autorizzazione per l’uso di tutti gli altri
  pezzi musicali). Il film è uscito solo negli USA e in Canada e il successo è
  stato modesto. Sembra stia avendo un successo maggiore un film  appena uscito nelle sale, che in parte
  cerca di rispondere al film precedente, “Religolous”,
  di Bill Mahler.  | 
  
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   8/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Mentre sembra che
  nessuno si sia accorto delle improbabili dichiarazioni choc fatte a Bergamo
  da Boncinelli, dell’intervento di S.Jones parla anche un articolo (“Teoria choc di un genetista inglese
  "L'uomo ha finito di evolversi") su Repubblica, dove ci sono solo brevi accenni alle
  spiegazioni più problematiche, che erano invece prevalenti nell’articolo sul Times on Line poi ripreso in tutto il mondo. Le spiegazioni
  elencate in questo articolo, che sembra avere altre fonti nel presentare i
  fatti, sono certamente migliori e più ragionevoli, oltre che dimostrate.
  Anche qui però non si evidenzia chiaramente che alla base del rallentamento
  (qualcuno riferisce che sia questo il termine usato realmente da Jones)
  dell’evoluzione biologica ci sia un’evoluzione culturale, che purtroppo si
  intuisce solo.  ·        
  Sempre su Repubblica
  un articolo di F. e L.L.Cavalli Sforza (“Lo
  scienziato che teorizza la fine dell’evoluzione”); anche loro sono
  perplessi per alcune affermazioni di questo stimato collega. Fanno
  riferimento al sito del Times, che ha raccolto molte delle critiche
  all’articolo della giornalista che riferisce della conferenza, e in particolare
  ad un commento che elenca con precisione i motivi per cui alcune ipotesi
  sarebbero immotivate, fra cui il fatto che gran parte dell’umanità un tempo
  perdeva la capacità riproduttiva, insieme alla vita, ben prima dei 30 anni. ·        
  Un blog cattolico
  un creazionista biblico critica (“LA REPUBBLICA” TRASFORMA PIO XII IN UN
  EVOLUZIONISTA”) un paio di articoli di Repubblica sui rapporti fra evoluzionismo e
  chiesa cattolica. Curioso che l’autore cerchi di far credere che le posizioni
  attuali della Chiesa cattolica siano, come le sue, da creazionista biblico!
  C’è poi da ricordare che (ben prima di Repubblica) anche mons.Ravasi avesse
  cercato di far credere il 16/9/08
  che Pio XII nell’enciclica "Humani
  generis"  (1950) fosse
  addirittura favorevole alla teoria dell’evoluzione …  | 
  
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   7/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Da Arezzo
  Notizie: Al Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino il 22
  febbraio 2009 verrà rappresentato lo spettacolo teatrale “IL DIARIO DI EVA
  o come Darwin ci cacciò dall’Eden” testo e regia di Angelo Savelli che
  trae l’idea dagli scritti di Mark Twain e Charles Darwin, l’interpretazione è
  affidata a Lucia Poli che con ironia e intelligenza tutta femminile propone
  punti di vista e accostamenti inusuali, in chiave polemica e allo stesso
  tempo umoristica dell’evoluzionismo darwiniano; con l’attrice anche Stefano
  Gragnani e Simone Faucci ·        
  Secondo un
  articolo dell’Eco di Bergamo (“Bergamo,
  tra scienza e ignoranza”), anche a Bergamo nelle manifestazioni
  come BergamoScienza (qui il programma),
  sembra che si parli troppo bene della scienza; in realtà è lo stesso
  giornalista a farne inizialmente 
  l’elogio: “la scienza, e la tecnologia, sono
  la nostra cultura. Sono cioè il vero sfondo su cui noi collochiamo tutto ciò
  che di nuovo veniamo a sapere”, “all'uomo
  contemporaneo la scienza appare come la forma di conoscenza che dice cose
  vere, certe; gli altri chiacchierano”, “La
  scienza modifica, anno dopo anno, il nostro modo di vivere, la filosofia
  l'arte e la letteratura no”. Poi però comincia ad accennare a “le cieche forze dell'evoluzione - caso, mutazione,
  selezione” [forse ignora che la selezione invece ci vede benissimo
  … se vogliamo proprio antropomorfizzare perfino la selezione naturale] e
  a trasmettere le sue angosce per fatti naturali e dimostrati che la scienze
  cerca di spiegare, come “la nostra esistenza su una
  scala di eventi - come i 13,8 miliardi di anni che ha l'universo - che
  sgomenta” e “questa dispersione della nostra
  modesta vicenda negli spazi di un cosmo immenso e freddo, questa detronizzazione
  dell'uomo dal suo centro”. Rispetto alle premesse iniziali e ad
  un’iniziativa che ha avvicinato i cittadinin alla scienza anche aprendo le
  porte di tanti laboratori sia a Bergamo che al San Raffaele, conclude che la
  scienza “è una forma di ignoranza rispetto a ciò che
  è la complessità umana”. Forse non ha notato che alla complessità
  umana è proprio dedicata la giornata del18 ottobre, che si svolgerà nei laboratori
  di neuroscienze del San Raffaele, una struttura che nessuno può acusare di
  non considerare la complessità umana. Certo la scienza ha dei limiti, ma
  definirla “una forma di ignoranza” forse è
  originale, soprattutto a commento diun’iniziativa come questa, ma anche
  eccessivo.   | 
  
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   7/10/08-UK  | 
  
   ·        
  Una situazione
  simile a quella capitata ieri a Boncinelli a Bergamo (un articolo propone
  alcune sue – improbabili - sciocchezze sulla teoria dell’evoluzione) sembra
  sia avvenuta oggi anche altrove … non è infatti del tutto chiara nemmeno
  l’accuratezza di un articolo del Times on line, che riporta una
  conferenza (“lecture”) del prof. Steve
  Jones (University College di Londra), un autorevole e rispettabilissimo
  ricercatore di genetica. Secondo quanto si legge in un articolo pubblicato
  sul Times on line “Leading geneticist Steve Jones says
  human evolution is over”, l’evoluzione umana (biologica!) sarebbe finite. Lascia perplessi un
  accenno al tasso di mutazione che sarebbe stato rivelato direttamente e forse
  solo alla giornalista (“Quite unexpectedly, we have dropped the human
  mutation rate because of a change in reproductive patterns,”
  Professor Jones told The Times), e anche: “For a 50-year-old
  father, the figure [il numero di
  divisioni cellulari potenziali fonti di mutazioni] is well over a thousand.
  A drop in the number of older fathers will thus have a
  major effect on the rate of mutation“. Il problema è che molti quotidiani e agenzie in Italia e nel mondo hanno
  riportato le notizie tratte dall’articolo del Times che riferiva non di una
  pubblicazione, ma di una conferenza (“lecture”),
  un contesto in cui spesso si fa uso di artifici retorici e di immagini utili
  per tener alta l’attenzione e sveglio il pubblico, di solito non necessarie
  né richieste nelle pubblicazioni scientifiche.  Ad esempio il Corriere (“L'evoluzione dell'uomo? Finita”, … e si indica che la fonte sarebbe  una pubblicazione e non una conferenza!),
  La Stampa (“Gli studiosi inglesi: l'evoluzione è
  finita”, e qui la
  dichiarazione sarebbe dovuta – dopo correzione - a “uno
  studio dell’University College di Londra”…!), AGI (“Ricercatore GB, l'evoluzione umana si e'
  completata”).  Fra le affermazioni improbabili se non assurde il fatto che l’evoluzione sarebbe favorita dall’aumento del numero di mutazioni, e questo succederebbe “solo se ci si riproduce oltre i 35 anni”; altrettanto improbabile è che “possiamo fare delle previsioni su quello che potrebbe accadere in futuro”… Se ne parla anche sul Telegraph (“Evolution is complete: so where do we go from here?”) Come molti ricercatori hanno indicato oggi nei loro blog in internet, e
  come ogni studente di biologia umana dovrebbe sapere, un’aspettativa di vita
  oltre i 35 anni è una conquista recente, per cui sembrerebbe ovvio che se
  davvero Jones avesse detto quanto riportato dal Times l’evoluzione umana …
  sarebbe stata IMPOSSIBILE finora e sarebbe divenuta possibile solo da pochi
  secoli, se non decenni ...!   Se ne parla
  nel blog Pharyngula (“Very
  peculiar”), dove si indica nell’articolo del Times
  la fonte della probabile confusione e si propongono due spiegazioni (“It's either a massive example of misreporting, or Jones
  has a solid grip on everyone's ankles and he's straining to pull our legs
  right off”), ma PZ Myers sospetta che la più probabile sia una terza
  ipotesi “I'm thinking Jones must be making some
  colossal joke here, or maybe he's testing his audience to see how much
  illogic and absurdity they will accept. That's the only way I can explain
  these strange claims”. [Se questo è l’inizio, nel 2009 se ne leggeranno delle belle
  sull’evoluzione.  Cosa potranno fare i biologi evoluzionisti per chiarire senza rischi le
  improbabili dichiarazioni che spesso circolano prima di giornalista in
  giornalista e poi riempiono senza verifica i neuroni dei lettori? Come
  potranno fare per evitare che si preferisca spingere la discussione lontano
  dai veri problemi per concentrarla su informazioni se non false almeno
  imprecise? Il problema è davvero serio perchè non si riesce ad abbattere recinti e
  stereotipi in cui viene rinchiusa la scienza soprattutto per le scoperte che
  riguardano la nostra specie e la sua eoluzione, con la sua complessa ma
  splendida interazione fra biologia – fondamentale – e cultura – …
  fondamentale pure lei.   | 
  
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   6/10/08-WORLD  | 
  
   ·        
  Ogni tanto è utile
  tornare a riveder … i dati scientifici che devono sostenere qualsiasi
  ragionamento sull’evoluzione, sull’ecologia e sull’interazione delle specie
  animali e vegetali con l’ambiente; ovviamente senza dimenticare il ruolo
  straordinariamente rilevante della nostra specie, molto apprezzata anche da
  chi avrebbe la tendenza a distinguere, come si faceva nei tempi
  prescientifici e preevoluzionistici, fra popolazioni umane con
  caratteristiche anche solo leggermente diverse.  “The reality is that the number of threatened mammals could be as high as 36 percent,” says Jan Schipper, of Conservation International and lead author in a forthcoming article in Science. “This indicates that conservation action backed by research is a clear priority for the future, not only to improve the data so that we can evaluate threats to these poorly known species, but to investigate means to recover threatened species and populations.” The results show 188 mammals are in the highest threat category of Critically Endangered. Moreover Nearly 450 mammals have been listed as Endangered. Preoccupano alcuni recenti sospetti di guardiaparco
  africani coinvolti in queste attività e allarmano le fotografie di soldati arrestati oggi in Congo per aver distrutto un territorio
  che dovrebbero proteggere.  The IUCN Sampled Red List Index (SRLI) is a new
  initiative of the IUCN Red List, developed in collaboration with the
  Zoological Society of London. It is set to revolutionize our understanding of
  the conservation status of the world’s species. The approach takes a
  randomized sample of species from a taxonomic group to calculate the trends
  in extinction risk within that group, in much the same way that an exit poll
  from a polling station can be used to calculate voting trends. This means
  that it is possible to track the fate of these species, in the same way as
  the Dow Jones Index tracks the movement of the financial markets. Ogni tanto comunque qualche buona notizia per le specie animali e
  vegetali arriva dalle zone in cui l’ambiente è più minacciato; questa è una
  buona notizia proprio di oggi (“DR Congo to cancel two-thirds of logging
  contracts”); i
  primatologi e gli ambientalisti sono ovviamente contenti che qualcuno sia
  riuscito a convincere il governo della DR Congo che  “The central African state is home to the world's
  second-largest tropical forest after the Amazon; illegal logging is depleting
  a valuable resource and damaging the environment” e che era necessario
  arrivare al punto che “In partial results of the
  review of 156 contracts released in Kinshasa on Monday, a government panel
  found only 46 deals lived up to minimum legal standards and international
  norms”.   | 
  
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   6/10/08-USA  | 
  
   ·        
  Si chiude oggi la
  terza serie di conferenze “Beyond
  Belief” organizzate da The
  Science Network. Qui il programma
  e qui i partecipanti
  all’iniziativa di quest’anno dal titolo “Candle in the darks”. Come
  per le iniziative precedenti, saranno presto disponibili in rete i video
  delle conferenze. Alcune conferenze recenti sono disponibili qui,
  mentre i video delle iniziative precedenti (come BB1 e BB2) sono disponibili qui. Interessanti,
  sull’evoluzione  umana, anche i video
  dello “Stony
  Brook Human Evolution Symposium” con interventi di Lahr, M.Leakey.
  R.Leakey, J.Shea, M.Lordkipanidze, Anton, Hou, Potts.   | 
  
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   6/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Sull’Eco di Bergamo un resoconto (“Mano
  tesa dalla teologia: ma la scienza dorme”) di quanto si è discusso a Bergamoscienza in un incontro fra il
  filosofo Fanceschelli, il fisico/biologo molecolare Boncinelli e il filosofo
  Epis per una discussione sul tema «Religione naturale e
  religione rivelata».  ·        
  Orizzonte scuola informa che
  sta per partire una grande iniziativa organizzata dall’ ANP-Associazione Nazionale Dirigenti e
  Alte Professionalità della scuola: “in
  stretto contatto con l'Università di Pisa e l'Università della Tuscia di
  Viterbo e con la collaborazione dell'Accademia internazionale di
  scienze e tecniche subacquee di Ustica, Accademia Kronos, FIDAE [la federazione italiana delle
  scuole private cattoliche], in occasione del
  bicentenario della nascita di Charles Darwin si propone il primo di una serie
  di Seminari che si terranno in tutto il territorio nazionale in cui si
  approfondiscono le tematiche relative ai percorsi didattici e scientifici
  correlati alle varie branche in cui si articola la cultura e la ricerca”.
   ·        
  F.Facchini riesce a tornare a essere apprezzato dal Foglio; in un
  editoriale ("Le sfide della evoluzione
  in armonia tra scienza e fede" di Fiorenzo Faccini [sic]) si
  fa intuire nell’incipit quella che potrebbe essere un probabile cambiamento di
  rotta del quotidiano, finora sostenitore dell’Intelligent Design in Italia,
  per adeguarsi in qualche modo, anche accettando le insistenti critiche di
  F.Facchini all’ID, ai cambiamenti che mons.Ravasi sta cercando (prudentemente
  e in presenza perfino di fuoco “amico”) di introdurre nell’approccio della
  Chiesa ai problemi dell’evoluzione. L’inizio dell’articolo sembra riportarci
  all’entusiasmo che prese molti biologi nel 1859, nell’anno in cui è stata
  annunciata una delle più grandi scoperte della cultura occidentale:  “Viviamo in un mondo in cui quel che sembrava un dato scontato, sicuro fino a qualche decennio fa,
  viene messo in discussione, criticato come limitante, approssimativo, non in
  grado di comprendere e/o di spiegare la realtà. Fin qui niente di strano: uno
  dei cardini del paradigma culturale occidentale degli ultimi secoli è proprio
  l’idea che la
  scienza e il conseguente progresso non potessero che procedere sempre, liberando così l’umanità
  dalle sciocchezze, dagli sbagli, dalle superstizioni del passato”.  La frase successiva raffredda però le illusioni, capovolgendo la
  prospettiva che si intravedeva nel titolo e nell’incipit: “La cosa in qualche modo imprevista…, è che oggi sia proprio
  questo tipo di razionalismo scientifico a essere criticato in nome di una
  dimensione trascendente”. Il ragionamento dell’editorialista poi tocca alcuni dei punti che l’hanno
  colpito mentre leggeva l’ultimo librio di F.Facchini “dopo Darwin l’uomo non può essere considerato al centro della natura”,
  “la teoria darwiniana continua ad avere una
  validità” [ma non c’era P.PaImarini che diceva che era morta anche
  se per fortuna confermava che la nuova sintesi era “sacrosanta”?],
  “alcuni aspetti necessitano di integrazione e
  riconsiderazione” [è appunto per quello da 150 anni non si abbia
  ancora smesso di lavorarci sopra per migliorarla e integrarla…], “rimangono interrogativi che richiedono di rapportare la
  teoria scientifica con le risultanze e le pertinenze di altri ambiti della
  ricerca” [ricerca scientifica? No. E qui avviene un salto
  ontologico:] “Ecco dunque il cuore
  problematico del rapporto scienza-fede”. [E a questo punto davvero non si spiegano però più quali siano “le sciocchezze, gli sbagli, le superstizioni del passato”].  | 
  
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                                                                                                                                                                               | 
 
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   5/10/08-IT  | 
  
   ·        
  L’agenzia Zenit pubblica oggi un lungo intervento del
  card.Caffarra per commemorare i 40 anni dell’”Humanae
  vitae”, l’enciclica che contiene le indicazioni della Chiesa sul
  controllo delle nascite: “Intervento del Card.
  Caffarra al Congresso internazionale sull'Enciclica”. Non si trova alcun
  accenno né alle certezze del card.Martini di dover chiedere scusa per aver
  preteso troppo né ai dubbi del Papa sul fatto che una nazione apparentemente
  così cattolica riesca a mantenere ai minimi mondiali il tasso di natalità.
  Nell’intervento non si accenna ad un eventuale diverso atteggiamento verso le
  politiche scientificamente dimostratesi più efficienti nel ridurre la
  drammatica diffusione dell’HIV, soprattutto nell’Africa subsahariana, dove ci
  sono milioni di vittime e di nuovi casi di HIV ogni anno, con imponenti
  effetti demografici ma anche culturali.  
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                                                                                                                                                                               | 
 
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   4/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Non è chiaro quanto sia ponderato l’articolo che compare sull’Avvenire
  per criticare lo scarso rispetto dei metodi naturali su un problema di
  biologia umana serio come il controllo della fertilità: “Il
  bio iper-idolatrato Ma non nei metodi fecondativi”, una reazione alla
  tardiva ma ragionevole osservazione del Papa che quasi nessuno rispetta
  questa enciclica. E non certo perché l’enciclica si occupa di ecologismo
  o dei tempi della natura o del rispetto del corpo come si suggerisce qui al
  Papa e a cattolici che sarebbero incoerenti. Il card.Martini ha saputo dare
  indicazioni migliori rispetto al dubbio che “attorno ai credenti è scesa da lungo tempo una cappa di
  conformismo, che ha allungato le sue spire anche attorno alla loro vita
  coniugale e al quale sembra quasi impossibile sottrarsi”.  ·        
  Su Repubblica (“Con
  troppi divieti la gente fugge la Chiesa dovrebbe chiedere scusa") si riferisce di un
  libro (per ora uscito solo in tedesco) in cui il card.Martini ritorna
  sull’argomento dell’” Humanae
  vitae”, facendo capire che non basta lo stupore manifestato ieri del Papa per il comportamento dei
  cattolici, indifferenti alle indicazioni della Chiesa su aspetti della
  biologia umana, come per esempio sul controllo della fertilità; e molto
  ragionevolmente non si accontenta come il Papa di stupirsi di un fenomeno che
  dura da qualche decennio, ma propone anche una soluzione, facendo una
  proposta operativa che ricorda molto il passo fatto dalla chiesa anglicana su
  un altro tema che riguarda la scienza e la biologia “La cosa più triste è che l´enciclica è
  corresponsabile del fatto che molti non prendono più sul serio la Chiesa
  come interlocutrice o come maestra - si rammarica - Soprattutto la
  gioventù nelle nostre nazioni occidentali non pensa ormai affatto di
  rivolgersi a rappresentanti della Chiesa per questioni che hanno a che fare
  con la pianificazione familiare o con la sessualità. Molte persone si sono
  allontanate dalla Chiesa e la Chiesa si è allontanata dagli uomini. … Non possiamo lasciare soli i giovani. Hanno diritto a parole chiarificatrici relative ai temi
  del corpo, del matrimonio e della famiglia. Cerchiamo una via per parlare in
  modo più accurato del matrimonio, del controllo delle nascite,
  dell´inseminazione artificiale e della contraccezione …  Nessun vescovo o sacerdote ignora che la
  prossimità corporea delle persone prima del matrimonio è un dato di fatto -
  spiega il cardinale - Oggi dobbiamo cambiare il modo di pensare se vogliamo
  proteggere la famiglia e promuovere la fedeltà coniugale. Con elusioni o
  divieti non si può guadagnare nulla … È segno di grandezza e di coscienza di sé, se qualcuno
  è capace di ammettere i propri errori e le proprie ristrettezze di vedute”. Ricordo comunque un precursore, P.Cantalamessa, che
  il 7/3/08 nella sua predica davanti al papa aveva messo in allarme il papa in
  persona del ritardo e degli sbagli della Chiesa Cattolica, ripetendo
  ingenuamente nella predica quel che aveva letto in un libro  dello scienziato cattolico USA, Francis
  Collins (e che forse non era mai stato ricordato nelle selezionate
  Schülerkreis organizzate a Castelgandolfo)  ·        
  Già … c’è anche il
  problema complessivo dell’evoluzione biologica. Speriamo che
  P.Coyne dia il via alla discussione interna su questo tema … i biologi
  cattolici italiani sembra che siano ancora timidi … e nel clero non ci siano
  ancora molti teologi competenti, nonostante siano già passati 20 anni dalla  Come si vede alcuni problemi che riguardano direttamente la biologia, la
  demografia e l’evoluzione umana sono in questi giorni all’attenzione di una
  Chiesa cattolica che mostra alcuni segni di imbarazzo e un po’ di ritardi nel
  ritirarsi negli ambiti delle sue competenze, non più così ampie come un
  tempo, per evitare quanto previsto da F.Collins.  [Spero che, oltre a ricordare i vantaggiosi limiti del metodo
  scientifico, almeno ricordino il ruolo indispensabile della madre: in
  quell’ambiente culturale spesso negano, lo sappiamo, che l’evoluzione sia un
  fatto, e raggiungono livelli pericolosi di riduzionismo biologico; sarà
  importante ma facile ricordare che noi siamo mammiferi e non pesci, e
  questo vorrà pur dire qualcosa. Ricordino anche che non si può dire “individualizzata” in quanto
  non solo gli zigoti vanno incontro a una durissima e difficilmente
  quantificabile selezione naturale, ma soprattutto si possono ancora produrre
  gemelli, ognuno dei quali ha diritto a una sua individualità. Si potrebbe anche chiedere se questo vale anche
  per altre specie animali e quali differenze hanno dimostrato le ricerche
  della PAV fra le specie].   | 
  
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   3/10/08-VA  | 
  
   ·        
  Sembra che il modo di affrontare in modo un po’ troppo approssimativo ma
  soprattutto ideologico e non suffragato da molta esperienza i problemi
  biologici da parte della Chiesa, ben inquadrato oggi nell’articolo
  abbastanza polemico del teologo valdese (D.Garrone: “Contro
  natura?”) si stia allargando sempre più oggi ad altri temi;  non poteva poi mancare perfino il botto
  finale di un cardinale [non anglicano …] che suggerisce … di chiedere
  scusa ai cattolici che non obbediscono … per non voler capire, dopo
  quarant’anni, i loro problemi (!!).  ·        
  Si è conclusa 2 giorni fa, con una lettera sul Foglio del 2/10/08  ·        
  Se la vita
  [individuale] ha una fine, si può pensare che avrà ovviamente un’inizio, e
  così il papa approfitta del quarantennale dell’”Humanae
  vitae” per una commemorazione che non può che prendere atto che la
  bassissima fertilità degli italiani (che lui crede siano tutti cattolici) è
  un po’ sospetta; anche lui deve ammettere (“Il Papa: la Humanae vitae è un grande
  "sì" alla bellezza dell'amore “) che pochi rispettano le indicazioni della
  Chiesa di usare imprecisi e complessi metodi che i teologi esperti hanno
  dichiarato essere naturali   | 
  
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   3/10/08-IT  | 
  
   ·        
  In una rassegna stampa cattolica è comparsa la citazione di un articolo
  del decano
  della facoltà valdese di teologia di Roma (D.Garrone: “Contro
  natura?”); è tratto da un numero monografico della rivista “Confronti”, gestito dalla cooperativa
  COM Nuovi Tempi, sul tema “Le religioni
  e l’ambiente” in cui si sono confrontate le diverse opinioni di
  religioni diverse sul problema della relazione fra le verità rivelate e il
  rapporto da instaurare con la natura.  D.Garrone comincia il suo intervento
  evidenziando come (proprio in un periodo in cui una chiesa cristiana si scusa
  di aver capito poco delle regole del tutto autonome che gestiscono la natura)
  altre invece di scusarsi credono di poter parlare in nome di una natura che
  non studiano e non conoscono In modo martellante, le gerarchie cattoliche ripetono
  che la famiglia è un istituto naturale e che la vita deve essere
  difesa dal concepimento alla sua conclusione naturale. Per alcuni, l'eterosessualità
  sarebbe naturale, l'omosessualità contro natura. C'è chi oppone i rimedi naturali
  ai ritrovati della scienza e della tecnologia. Il progresso tecnologico e l'impatto della moderna civiltà industriale, che
  non riconoscono la natura come limite, portano all'esaurimento di risorse naturali e
  alterano alcuni equilibri naturali, come ad esempio la temperatura
  globale del pianeta, con conseguenze prevedibilmente disastrose. La natura umana può essere
  usata per giustificare comportamenti (ad esempio sessuali) che paiono
  moralmente inaccettabili ai sostenitori di una etica naturale. Gli esempi potrebbero
  moltiplicarsi, ma è
  evidente che dovremmo
  riprendere una riflessione critica sulla nozione di natura e sulla sua
  affidabilità in etica”.    Questa è solo
  la premessa per una critica all’uso ideologico del concetto di natura “L'idea che saremo tra pochi
  decenni qualcosa come oltre 25 miliardi sembra non spaventare nessuno, eppure
  agghiacciante. … Eppure
  il problema è rimosso, per molte ragioni. Qui da noi, pesa l'ideologia romana della vita, che sotto il suo manto di
  virtuosismo cela a mio
  avviso un estremo cinismo. In nome di una idea astratta della Vita,
  inventata e propugnata da una ristretta gerarchia di maschi celibi …: meglio che popolazioni intere
  siano decimate dall'Aids, meglio che si nasca solo per morire poco dopo di stenti, piuttosto che
  ammettere la contraccezione, considerata contraria alla legge naturale. C'è il cinismo di chi vede nelle
  masse disperate la principale arma di cui può disporre: tanti bambini sono
  tanti soldati a basso costo, facilmente rimpiazzabili.     Questo caso ricorda
  un po’ quel che è successo a Sibiu, dove si è dovuto
  ritirare la parte del documento
  finale dell’8/9/07 in cui si definiva il momento di inizio della vita;
  questo avvenne perché i protestanti non accettarono quella che il teologo
  valdese indica come “l'ideologia romana della vita”
  mentre in Italia si chiamano spesso “principi non
  negoziabili”.  ·        
  Sembra che anche altri si sentano oggi in diritto di
  esprimere le loro idee su che cosa è pro e che cosa è invece contro natura:
  per l’attrice “Scarlett
  Johansson, la monogamia  | 
  
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   2/10/08-IT  | 
  
   ·        
  Inizia oggi ad Alghero il 3' Congresso della società
  Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE). ·        
  Una buona notizia da Milano. Viene finalmente ripristinato un corso di
  antropologia biologica in quella che qualcuno sperava diventasse  “la capitale italiana
  dell'antievoluzionismo”. Il corso, chiamato Genetica e Antropologia, non sarà nella facoltà di Scienze (dove pochi
  anni fa non si era ritenuto utile evitare la disattivazione dell'unico corso
  a Milano in cui si parlava di evoluzione umana, ma alla Facoltà di Filosofia
  dell'Università san Raffaele.  Interessante la posizione: nel primo anno di una
  laurea in Filosofia. Sarà seguito, nella specialistica, dal corso di Antropologia [Culturale] tenuto da F.La
  Cecla.   Il docente, uno dei massimi esperti dello studio
  dell'evoluzione biologica e culturale 
  recente della nostra specie è Luca Luigi Cavalli Sforza,
  milanese di origine, da giovane docente a Parma e poi a Pavia, è poi volato
  negli USA, dove ha trovato una cultura (e i fondi) che hanno permesso di
  realizzare le sue idee e di sviluppare le sue ricerche.  Il problema è che non basta dire che è o non è
  compatibile: come la storia della scienza ha dimostrato, molto deve cambiare
  se cambia l’impostazione e la prospettiva. E l’asserita compatibilità
  della teoria dell’evoluzione DEVE modificare il rapporto della teologia con
  la biologia e con la teoria dell’evoluzione che la spiega; non si può più
  non trarne le conseguenze quand si tocca qualsiasi argomento di
  biologia.   ·        
  Inizia domani a Gorizia, organizzato da una rete
  internazionale di filosofi (SOPHIAEUROPA) finanziata dal Metanexus
  Institute e in collaborazione con lo “Xavier Tilliette International Institute” , un convegno
  internazionale su problemi al confine fra scienza e teologia sul tema: “Human Beings: philosophical, theological
  and scientific perspectives”, finanziato, come avviene frequentemente su questi temi, da ricchissime
  fondazioni USA come la Templeton Foundation e la Metanexus. Si aggiungono
  anche generosi (così c'è scritto)
  finanziamenti da parte di banche ed enti locali, in modo che i nunerosi “Accepted
  participants are welcome to be our guest for the entirety of the conference. Furthermore, we can cover
  their travel expenses o and accommodations in Gorizia”.
  Oltre a decine di
  partecipanti, ci sarà anche il nostro ministro degli esteri ... Sarebbe interessante capire come uno “studioso
  del Pittsburgh Theological Seminary, cercherà invece di rispondere alla
  domanda su come tracciare un confine netto tra l’uomo e l’animale, in
  un’epoca in cui l’ingegneria genetica si appresta a rendere tale confine
  sempre più sfumato“; interessante l'idea di un confine netto, che
  sicuramente esiste però anche fra i milioni di specie che dal tempo di Linneo
  i tassonomi riescono a distinguere in quello che al teologo appare dopo 3
  secoli solo un unico “animale” indistinto Per fortuna la scienza ha strumenti un po' più fini, e si riesce a
  distinguere, per nostra fortuna, anche fra specie diverse di virus e di
  batteri. I confini fra le diverse categorie tassonomiche hanno comunque
  diversi tipi di “sfumature” proprio perché tutti gli esseri viventi hanno
  un'origine comune. Non sembra comunque di notare nomi di esperti di
  primatologia in un convegno su un tema che li coinvolge direttamente. Esaminando un po' il sito web di Sophiaeuropa sembra che si affrontino problemi di biologia
  come “Nature, Intentionality and Finality” quasi esclusivamente fra filosofi
  e teologi, con al massimo contributi di psicologi, neurofisiologi e
  matematici:  [I biologi hanno certamente migliaia di temi interessanti da discutere,
  ma … perché non  chiedono alla TF
  finanziamenti per riunire biologi che discutono … di filosofia …] Come scritto più sopra, l’asserita compatibilità della teoria
  dell’evoluzione DEVE modificare il rapporto della teologia con la biologia e
  con l’evoluzione che la spiega. Ma non si vedono ancora tracce di ciò.  Ci vorranno anni? Secoli? Compatibilità è e
  rimarrà una parola vuota? Propaganda?  | 
  
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   1/10/08-IT  | 
  
   ·        
  [Da Pikaia] A breve sarà in
  libreria la versione italiana di un altro "capitolo" della grande
  opera di Stephen J. Gould: “Exaptation.
  Il bricolage dell'evoluzione”.
  Della traduzione si è occupata Chiara Ceci, ma sembra sia dimenticata ... di
  un pezzo del titolo. Se si deve evitare di usare il termine darwiniano di “preadattamento”
  per passare a quello gouldiano … sarebbe utile sapere se è meglio tradurlo in
  “exattazione” o in “exattamento” ...  Il tema è
  estremamente interessante, anche perché questo meccanismo è del tutto  ignoto agli anti evoluzionisti un po’
  sempliciotti, che non saprebbero nemmeno come usarlo.  Se si
  affronta il problema usando l'exaptation risulta invece evidente come
  solo attraverso la lunghissima fase di adattamento alle diverse nicchie
  ecologiche presenti negli ambienti arboricoli si siano sviluppate tutte le
  caratteristiche che poi, ulteriormente modificate dall'adattamento
  all'ambiente aperto della savana, sono diventate ottime premesse per
  l’evoluzione culturale che caratterizza la nostra specie.  E' davvero poco noto come
  questo complesso meccanismo certamente non inseribile in una visione
  “finalistica”, e che ricorda un po’ il “bricolage” di F.Jacob, sia rilevabile
  anche per altre modificazioni anatomiche che portano alla morfologia umana a
  partire dalle diverse forme scimmiesche preesistenti.  Certo le vignette che
  schematizzano come l'evoluzione umana come un processo lineare fra
  quadrupedismo e bipedismo sono decisamente difficili da dimenticare, tanto
  sono ubiquitarie  ... (un po' come
  è difficile contestare il fatto evidente che sia il sole a girare intorno
  alla terra ...); purtroppo a chi è abituato a quell’immagine è
  estremamente laborioso far capire che la locomozione bipede non può che
  derivare dalla brachiazione delle antropomorfe … e non dal quadrupedismo
  illustrato in quello schema.  E come questo esempio ce ne
  sono tanti altri, connessi con la struttura degli organi per la prensione e
  la manipolazione, con la vista, con il numero dei figli, con la socialità,
  ecc.; se confrontiamo la nostra specie con gli antenati arboricoli risulta
  evidente come le migliori caratteristiche della nostra specie, quelle che
  hanno permesso l'evoluzione culturale, sono quasi tutte exaptations,
  ciò un uso diverso di caratteristiche sviluppate per aver migliore successo
  in un ambiente (quello arboricolo) che ormai abbiamo abbandonato.   | 
  
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   30/9/08-USA  | 
  
   ·        
  Sul blog Pharyngula
  si parla dell'esistenza nel mondo di un paese in cui i biologi evoluzionisti
  sarebbero felici di vivere: la Nuova Zelanda. Sulla base di un recente sondaggio non solo I neozelandesi che credono negli oroscopi sono solo il 14%, ma
  la stessa percentuale vale anche per chi proprio non crede all'evoluzione
  biologica; quelli che ci credono sono il 79% e gli incerti sono il 6%. Per
  fortuna percentuali così elevate non ci sono solo agli antipodi, ma anche in
  Scandinavia.  | 
  
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   30/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Quasi divertente,
  ma non lo è. All’agenzia vaticana Zenit, dopo aver riportato le novità
  uscite dalla bocca di mons.Ravasi nella conferenza stampa del 16/9/08 (“Non esiste “a priori” incompatibilità tra Darwin
  e la Bibbia) si
  accorgono che sono novità davvero troppo nuove per i loro lettori e, "per
  cercare di comprendere quali siano i veri termini del dibattito” incaricano il direttore di un master pontificio
  scientifico di raccogliere dalla bocca di R.AIberoni, ex-docente
  universitaria e loro consulente (in quanto scrittice di un libro
  sull'evoluzionismo molto apprezzato anche da alcuni amici
  cardinali) le sue opinioni sugli esperti convocati da mons.Ravasi.  Perché una teoria viene parificata alla realtà? La
  Creazione non è una teoria, è una realtà, una realtà certificata da tutto il
  creato, che è misterioso e sconfinata … Per confutare la teoria
  darwinista basta il buon senso. “perché la
  civiltà ebraico-cristiana ha permesso che una teoria s’installasse nelle
  scuole e sui media come realtà? Perché tale appare ai nostri figli:
  viene loro insegnato sin dall’asilo che l’uomo proviene dalla scimmia”. [in
  realtà dai tre anni si insegna solo la teologia della creazione, che viene
  presentata, senza contestazione, come “una realtà certificata da tutto il
  creato”] …. …… ….. .. …        A conclusione di una serie di
  angosciose domande e riflessioni, alcune molto originali,  … non ha una sola spiegazione “migliore”,
  ma ne propone due a scelta:        “Solo una decisione drastica, presa da
  tutti i Governi delle Nazioni appartenenti alla civiltà cristiana, potrebbe
  ristabilire la verità: decretare che la teoria darwinista venga
  collocata accanto a tutte le altre teorie dell’evoluzione … e diventi materia
  di interesse per gli studenti universitari”.  | 
  
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   29/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Se appena ieri si
  evidenziava come anche la Chiesa intenda considerare gli effetti di un fatto
  così importante come evoluzione biologica, nell’intervista pubblicata oggi
  dall’agenzia Zenit (“L’uomo e l’animale: cosa
  li accomuna e cosa li differenzia“) sembra che dell’evoluzione si possa
  fare tranquillamente a meno e che si possa fare a meno anche della biologia e
  degli ormoni.   | 
  
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   28/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Sul Foglio
  un articolo (“La
  parola del Darwin cattolico“) in cui non si parla bene di Darwin (forse
  l’ultima volta è stato il 3/4/04 ... quando perfino S.J.Gould scriveva sul
  Foglio …) ma di qualcuno che ha fatto di tutto per cercare di conciliare la
  biologia evolutiva con la teologia cattolica. Il teologo V.Mancuso riprende
  infatti la sua richiesta (fatta sul Corriere
  del 20/9/08) di confermare il cambiamento di rotta che mons.Ravasi ha
  fatto intravedere con la conseguente riabilitazione di Teilhard de Chardin,
  uno che aveva sottovalutato la presenza di alcuni limiti e vincoli oltre al
  permesso contenuto nell’enciclica "Humani
  generis"  (1950) di
  studiare la teoria dell’evoluzione, un argomento un po’ ai limiti della
  legalità (cattolica). Come previsto dall’enciclica, la Chiesa prevedeva
  infatti il diritto di verificare l’operato di questi studiosi …; fu così che
  TdC si prese prima, nel 1925, 30 anni di esilio e poi, dopo la sua morte, nel
  1962, anche un bel Monitum
  per tenere lontani i cattolici dai suoi testi che ormai venivano pubblicati e
  avevano successo.  ·        
  Su La Stampa
  si anticipa l’intervento di Odifreddi ad un convegno oggi a Torino: “Darwin
  e la Chiesa: eppur si evolve”. Odifreddi ricorda come la sbandata del Card.Schönborn
  per l’Intelligent Design USA – che dal 16/9 diventa piuttosto imbarazzante -
  fosse stata appoggiata dal papa (difficile dimenticare la frase che anche
  Odifreddi ricorda: “il
  Papa ha ringraziato il cardinale «per aver non solo illuminato la nostra
  mente, ma anche toccato il cuore» e ha manifestato «l’impressione che sia stata la
  provvidenza ad averlo indotto a scrivere l’articolo sul New York Times»”).  “Si
  tratta di due menti talmente anticonvenzionali da non poter affatto essere
  ritenute rappresentative delle rispettive religioni. Penzias è infatti
  ebreo per usi e costumi, ma non per credenze. Quanto a padre Coyne, non
  solo non vede Dio come la spiegazione dei fenomeni naturali, ma addirittura
  non crede che Egli potesse sapere che sarebbero comparsi gli esseri umani:
  poteva solo sperarlo, e pregare affinché noi diventassimo realtà”. ·        
  Anche sul Corriere
  (“La
  fede e la scienza: le strade parallele in cerca della verità“) si parla
  decisamente bene del libro di Chiaberge; si racconta un po’ di più
  dell’Intelligent Design e di come il Card.Schönborn sia ingenuamente
  caduto nel 2005 in una trappola da cui sembra che la Chiesa cattolica sia
  uscita (forse) solo in questi giorni, nonostante i tanti allarmi lanciati in
  questi tre anni.  ·        
  Sempre del libro
  di Chiaberge si scrive in un articolo sul Giornale (“Quando fede e ragione
  parlano la stessa lingua”). Se non fosse un libro in cui si intervista
  P.Coyne … il titolo sarebbe probabilmente molto diverso… avendo decisamente
  una posizione tuttora unica. Non è detto che qualcosa non cambi in positivo,
  dopo il 16/9/2008 … e che anche questo libro possa consolidare i passi che
  portano verso il rispetto per la cultura scientifica, anche indipendentemente
  dal fatto che la compatibilità della teoria dell’evoluzione con la teologia
  venga innanzitutto spiegata (e solo dopo eventualmente confermata).   ·        
  Si continua poi
  sul Giornale con un’intervista al fisico Penzias («G.Galilei?
  Un furbo che tirò a indovinare») in cui si spiega a quali condizioni
  scienza e religione possono andare d’accordo.  | 
  
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   27/9/08-VA  | 
  
   ·        
  Si è
  concluso oggi un convegno di due giorni organizzato a
  Roma presso la Pontificia Università Gregoriana dalla Fondazione Carl
  Friedrich von Weizsäcker, dall'Ambasciata della Repubblica Federale di
  Germania presso la Santa Sede e dall'Associazione Carl Friedrich von
  Weizsäcker "Conoscenza e responsabilità”. Poco si sa dei
  risultati; qualche commento e dichiarazione sono riportati in un sito di SRM
  (“L'importanza della
  scienza oggi - fede e religione sul banco di prova“
  he riporta un paio di links al sito della R.Vaticana) se non un giudizio
  questa volta quasi positivo verso la scienza … quando non c’è di mezzo la
  teoria dell’evoluzione:  “Mons.
  Rino Fisichella, in apertura del convegno, ha affermato che la ricerca
  scientifica deve essere libera, ma non libertaria. “La scienza è “una
  conquista positiva”, e “per definizione, è conoscenza certa”, e può rendere
  “la vita più umana”. “Il problema – ha spiegato - non è la scienza in quanto
  tale, ma l’uso che si fa delle sue scoperte”. D’altra parte, è necessario che
  la scienza ponga “l’uomo al centro del suo investigare” e che comprenda che “la
  ricerca della verità, che piaccia o no, è lo scopo di ogni ricerca
  scientifica”.  | 
  
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   26/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Fa riflettere un
  articolo comparso sul Sussidiario (“Un convegno
  all'insegna della ragionevolezza e non del fanatismo”) sulla
  presentazione del prossimo convegno vaticano sull’evoluzione. Bello il titolo
  (che sintetizza come l'arrivo di mons.Ravasi al ministero vaticano della
  cultura preannunci un modo di affrontare il problema ben diverso rispetto
  all’approccio del Card.Schönborn, che è visibile dal 2005 in poi) e bella la frase iniziale sulla non
  evoluzione nei rapporti fra evoluzionismo e Chiesa Cattolica. In effetti è
  importante evidenziare che un rilevante cambiamento di rotta sembra avvenuto
  SOLO ALL’INTERNO della Chiesa in questi giorni.  L'articolo infatti
  dimostra come, abbandonando le posizioni non chiare e i "misunderstanding"
  presenti nelle dichiarazioni del Card.Schönborn (che nel 2005 era chiaramente favorevole all'ID
  USA, anche se poi è diventato un po’ più prudente) si voglia passare ad una
  posizione in cui viene attribuita più importanza e autonomia alla ragione e
  al ruolo della biologia nella cultura attuale.  [Mons.Ravasi il 5/10/2005
  e il 16/9
  ha invitato i teologi alla prudenza e a non essere invadenti, rispettando le
  competenze; purtroppo non ha dato indicazioni anche a fisici e filosofi che
  volessero esprimersi … ]   Infatti in un suo
  precedente articolo (“Creazionismo
  e darwinismo sono incompatibili?“ [titolo profetico!]) pubblicato
  sulla stesso quotidiano on line giusto un mese fa (il 27/4/08) e riferito
  alla conferenza
  del Card.Schönborn a Sydney,
  presentava come un esperto di evoluzionismo ( … “ormai
  uno specialista di questi temi”…)
  proprio chi aveva certificato solo 3 anni fa, sul New York Times del
  5/7/05, proprio l’incompatibilità in questi giorni negata dal card.Ravasi
  (senza indicazioni cronologiche sul momento di cambiamento).  E’ una vittoria
  importante anche per quei pochissimi che, come alcuni scienziati cattolici
  USA (F.Ayala, K.Miller, L.Krauss e P.Coyne) e P.Cantalamessa e F.Facchini in
  Italia, anche se con maggiore prudenza, hanno cercato almeno di far capire
  che un esponente autorevole stava trascinando su una strada ancora più
  sbagliata chi comunque, da 150 anni, non si decideva ad accettare quella
  giusta.  Curioso notare come la
  Chiesa abbia sempre autorevolmente detto (nel 1950 e nel 1996)
  che su questa questione vuole avere l’ultima parola; peccato che non abbia
  mai detto quando l’avrebbe detta …; e ormai siamo a 150 anni dalla
  nascita del problema (per lei) … e non sembra accetti solleciti …    | 
  
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   26/9/08-VA  | 
  
   ·        
  E’ interessante
  leggere sul Sussidiario l’articolo di un fisico, teologo e filosofo
  della scienza dell'Università della S.Croce, organizzatore e relatore del
  prossimo convegno vaticano sull’evoluzione, e autore di un libro (“The
  Vatican Confronts Evolution 1877-1902“) in cui si ricostruisce la storia
  iniziale dei difficili rapporti fra la Chiesa cattolica e la teoria
  dell’evoluzione (dal 1877 al 1902).  Già il titolo (“La Chiesa è
  l'unica realtà non ideologica nei confronti del darwinismo“) non sarà
  suo, ma non è proprio giustificato – anzi - da alcuna frase nell’articolo; è
  evidente quanto la novità della “compatibilità”,
  annunciata da mons.Ravasi nella conferenza
  stampa del 16/9, sia stata affermata (ma non ancora ben spiegata) e sia
  evidentemente in contrasto con quanto detto anche recentememente. Anche
  da esponenti molto autorevoli, che confermavano da anni anche alcuni gravi “misunderstanding”
  usati a sostegno invece dell’incompatibilità: si diceva che l’evoluzione era
  dovuta solo al caso e quindi [su questo non c’è dubbio] era
  un’assurdità, o che l’evoluzione (come fatto) non era dimostrata nè
  dimostrabile … perché non si può ricostruire in laboratorio [no, non si
  possono allevare i dinosauri in laboratorio …]. Strano che un teologo non
  sappia che non tutto si può dimostrare sperimentalmente; chi si occupa di
  problemi scientifici dispone di solito di laboratori, ma non si può
  verificare tutto; certo è difficile credere che questo possa essere un  motivo per impedire il dialogo dei teologi
  … con chi cerca di verificare tutto il verificabile. Ovviamente il
  teologo autore dell'articolo non avrebbe fatto errori di questo tipo, essendo
  anche un fisico.  Fra l’altro è
  apprezzabile che sottolinei un aspetto che appunto smentisce il titolo e
  anche tutti coloro che non riescono a trattenersi da critiche “ideologiche”
  alla teoria darwiniana e alla teoria sintetica dell’evoluzione e dal ritenere
  prevalente l’aspetto filosofico solo per poter intervenire (magari a
  sproposito):  Ovviamente da quel
  momento si dovrebbero interpretare come interventi divini intenzionali …
  proprio tutti i casi della vita, non sempre piacevoli.   Non si capisce
  però perchè solo pochi (laici o religiosi) avessero cercato, in modo
  cosciente o meno, di avvertire chi di dovere dei pericolosi [o cercati e
  meritati?] "misunderstanding" attuali sulla teoria
  dell'evoluzione.    - Purtroppo non si
  può dimenticare che deve trovare una fine e una soluzione anche la storia di
  Teilhard de Chardin la cui condanna (infatti non ritrattò, come fece
  G.Galilei, e accettò le conseguenze di un processo, gestito dalla stessa
  Chiesa che oggi non ne accetta) dura tuttora, dopo ben 53 anni; forse si
  preferisce evitare valutazioni autonome prima che arrivino indicazioni su
  verità alternative alle teorie proposte dalla scienza.  Solo verso la fine
  dell’articolo si ricordano i contrasti [ovviamente ideologici, nonostante il
  titolo dell’articolo] all’interno della Chiesa cattolica; mai si ricorda poi
  un aspetto fondamentale: esistono pure, e gli scienziati se ne ricordano
  sempre, differenze (ideologiche o teologiche) fra le centinaia di religioni
  diverse, e non si può pensare che uno strumento universale come il metodo
  scientifico possa tenerne conto.  · 
  “Alcuni, senza prudenza né discernimento, ammettono e fanno valere per
  origine di tutte le cose il sistema evoluzionistico, pur non essendo esso
  indiscutibilmente provato nel campo stesso delle scienze naturali, e con
  temerarietà sostengono l'ipotesi monistica e panteistica dell'universo soggetto
  a continua evoluzione. Di quest’ipotesi volentieri si servono i fautori
  del comunismo per farsi difensori e propagandisti del loro materialismo
  dialettico e togliere dalle menti ogni nozione di Dio“) e al
  massimo concede di fare ricerca ma “purché tutti siano
  pronti a sottostare al giudizio della Chiesa”. [è importante
  ricordare che in Russia i “darwinisti” a quel tempo erano finiti nei gulag in
  quanto la teoria dell’evoluzione anche lì non piaceva … per motivi
  ideologici. Erano gli anni dela riscoperta ideologica del lamarckismo da
  parte di Lysenko, appoggiato da Stalin] ·             
  “Ora
  queste tendenze, che più o meno deviano dalla retta strada, non possono
  essere ignorate o trascurate dai filosofi o dai teologi cattolici, che hanno
  il grave compito di difendere la verità divina ed umana e di farla penetrare
  nelle menti degli uomini. Anzi, essi devono conoscere bene queste opinioni,
  sia perché le
  malattie non si possono curare se prima non sono ben conosciute, sia perché qualche
  volta nelle stesse false affermazioni si nasconde un po' di verità, sia, infine, perché gli stessi errori spingono la mente
  nostra a investigare e a scrutare con più diligenza alcune verità sia
  filosofiche sia teologiche "   - Per venire a tempi più recenti, non è difficile
  verificare come perfino la dichiarazione di GP2 del 1996 presenti
  un simile veleno nella coda. La frase nell’articolo è comunque chiaramente e
  pienamente smentita dalla dichiarazione del Card.Schönborn in favore
  dell’Intelligent Design USA. La
  sede scelta (il New
  York Times del 5/7/05) è un po’ irrituale per una questione così
  teologicamente rilevante, ma era il modo migliore per far capire a milioni di
  cattolici statunitensi che si doveva sostenere l’Intelligent Design USA
  contro la teoria sintetica, confermata incompatibile con la fede. Secondo il
  cardinale, che lo raccontò a un giornalista del NYT che due giorni dopo svelò
  gli strani retroscena in un
  altro articolo, aveva informato il futuro papa della sua iniziativa per
  chiarire pubblicamente (dopo alcuni articoli, come quello di L.Krauss in
  maggio, comparsi negli USA) l’incompatibilità dell’ “idea
  of evolution as a random process” [sic,
  “misunderstanding”,  “… the
  cardinal said that his essay had not been approved by the Vatican, but that
  two or three weeks before Pope Benedict XVI's election in April, he
  spoke with the pope, then Cardinal Joseph Ratzinger, about the church's
  position on evolution. "I said I would like to have
  a more explicit statement about that, and he encouraged me
  to go on," said Cardinal Schönborn. He said that
  he had been "angry" for years about writers and theologians,
  many Catholics, who he said had "misrepresented" the church's
  position as endorsing the idea of evolution as a random
  [?!?] process.  Mark Ryland, a vice president of the Discovery Institute,
  said in an interview that he had urged the cardinal to write the essay. [?!?] Sembra evidente
  che il cardinale lo avrebbe ben saputo, se davvero già da 50 anni “la piena
  compatibilità [della teoria dell’evoluzione] con la dottrina
  teologica è stata ripetutamente affermata”.
  Ed era proprio lui il maggior esperto: tanto da avere il ruolo rilevante di
  coordinare il lavoro per la stesura del nuovo
  catechismo del 1992. Dirò di più, anche qui è facilmente dimostrabile che c’è
  stato un “misunderstanding” …: l’articolo di L.Krauss che ha innervosito il
  Cardinale è poco noto ma è questo, comparso sul New York Times del 17/5/05:
  “School Boards Want to
  'Teach the Controversy.' What Controversy?”; e le frasi che hanno spinto
  a reagire sono le seguenti, in cui L.Krauss sosteneva proprio l’esistenza
  della compatibilità, anche se riferita soprattutto all’evoluzione come fatto
  e NON alla teoria dell’evoluzione “The Roman Catholic Church, …, apparently has no problem with the notion of evolution as it is currently studied by biologists, including supposedly "controversial" ideas like common ancestry of all life forms. Popes from Pius XII to John Paul II have reaffirmed that the process of evolution in no way violates the teachings of the church. Pope Benedict XVI, when he was Cardinal Joseph Ratzinger, presided over the church's International Theological Commission, which stated that "since it has been demonstrated that all living organisms on earth are genetically related, it is virtually certain that all living organisms have descended from this first organism." Bisognerà poi
  valutare se sia giusto che su un argomento, che nell’articolo sul Sussidiario
  sembra così importante ed è perfino compatibile con la teologia, si continui
  a preferire che in Italia nella scuola dell'obbligo non si parli più di
  evoluzione dopo le lezioni di teologia fatte ai bambini di tre anni … C’è infatti il
  rischio che queste idee poi rimangano nel tempo e suscitino poi in tarda età
  reazioni come quelle che abbiamo letto sull’Avvenire del 9/8/2008
  (nella rubrica delle lettere) e nell’articolo sul Corriere del 16/9/08
  (“Scuse
  a Darwin, cattolici divisi“).    - Proprio qui,
  fra gli intervistati, troviamo un’altra testimonianza utile: intervistato dal
  Corriere, sembra evidente che il vicepresidente del nostro massimo istituto
  di ricerca, il CNR, IL QUINDICI 
  SETTEMBRE 2008 non sapeva ancora niente della sconvolgente novità
  che sarebbe stata annunciata da mons.Ravasi solo poche ore dopo, cioè
  che la teoria dell’evoluzione è scienza e che, nonostante questo, è
  addirittura compatibile con la sua (innegabile)
  ideologia di riferimento; e si esprime in un modo che fa davvero riflettere:
  “«L'evoluzione è solo un'ipotesi filosofica, che non ha ancora trovato un serio supporto da parte
  della ricerca empirica e ha avuto traduzioni catastrofiche sul piano politico
  con i regimi totalitari”.  - Un’altra
  testimonianza utile la troviamo qualche mese fa, in un articolo dell’agenzia
  pontificia Zenit del 10/4/2008 in cui si racconta di un dibattito
  avvenuto in un’università pontificia aderente al progetto STOQ, dove si sono
  chiesti se “Si può credere in Dio e nell’evoluzione?” - Se poi vogliamo andare a vedere nelle parrocchie, nei cattolici di
  base, troviamo a Correggio degli irrazionali sostenitori del Card.Schönborn,
  che gli ricordano da una pagina web
  della parrocchia quello che loro hanno capito (anche grazie al sito del creazionismo biblico
  italiano!) dell’iniziativa del cardinale CONTRO LA COMPATIBILITA’: - Se vogliamo poi esagerare, troviamo pure un centro cattolico che
  diffonde creazionismo biblico senza pudore. Si chiama The Kolbe Center for the Study of Creation, si trova negli USA, ha un sito web in difesa della
  lettura letterale della Bibbia e della Genesi in particolare, e solo l’anno
  scorso aveva pubblicato un libro dal titolo molto esplicito: “The Doctrines of
  Genesis 1-11: A Compendium and Defense of Traditional Catholic Theology on
  Origins”): · so many of [catholic] influential thinkers have abandoned the sound creation theology of the Fathers and Doctors of the Church and have embraced instead the false principles of evolutionism. The purpose of this book is to help restore traditional Catholic theology on origins to its rightful place in the belief of Catholics. Indimenticabile il congresso in Vaticano del Centro Kolbe nel 2002 (solo
  6 anni fa!) con messa con il Papa e visita al futuro Papa …, saltando il
  responsabile di allora per la cultura (il card.Poupard, che difficilmente li
  avrebbe ricevuti). Fra i consulenti di questo centro troviamo anche un
  geologo creazionista biblico, Guy BerthauIt, che da
  giovane insegnava
  le basi scientifiche della creazione in 6 giorni 6 all’attuale Papa nei
  momenti di ferie in comune, e che nel 2002 tenta di riprendere i
  contatti con lui al congresso di Roma. 
    [Perché mons.Ravasi ha parlato di
  COMPATIBILITA’?! Per non chiedere scusa?]  | 
  
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   25/9/08-IT                              | 
  
   ·        
  Su Europa
  un articolo (“Bibbia
  e Darwin. Il disegno intelligente della Chiesa”)  informa dell’annuncio di Mons. Ravasi del
  convegno sull’evoluzione.  La dichiarazione non è certo da sottovalutare, dato che il restringere
  così chiaramente il racconto della creazione al campo solo teologico crea un
  grave e urgente problema: se non è un fatto (come crede anche l’ingenuo don
  Umberto di Vicenza) ma è teologia, non è nemmeno una favola da raccontare ai
  bambini prima di una certa età; è ragionevole quindi riflettere [per
  carità, nessuno processo, ma una scelta autonoma; come quella fatta dalla
  chiesa anglicana] sul motivo per cui si insegna teologia ai bambini di
  tre anni, leggendo la Genesi e facendo vedere più volte le videocassette
  delle Paoline
  sulla creazione e sull’arca di Noè?    | 
  
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   24/9/08-USA  | 
  
   ·        
  Buone notizie
  dagli USA: secondo l’agenzia AGI (“USA
  2008: OBAMA A FAVORE INSEGNAMENTO TEORIA EVOLUZIONE“). Almeno uno dei
  candidati alla presidenza si è espresso a favore dalla teoria
  dell’evoluzione, sulla base di un ragionamento molto semplice, razionale, che
  garantisce di non sentirsi poi in dovere di chiedere scusa anche se non te lo
  chiedono: “Credo nella teoria dell'evoluzione", afferma Obama, "visto l'ampio consenso
  che riscuote nella comunita' scientifica. Non penso sia utile per i
  nostri studenti confondere il dibattito sulla scienza parlando di altre
  teorie, come il disegno intelligente, che non sono state provate
  scientificamente".   Purtroppo finora le spiegazioni migliori e più complete sono quelle
  contrarie, ripetutamente espresse e spiegate anche solo due mesi fa nella conferenza a Sydney
  dal card.Schonborn, o dallo stesso Papa che si era pronunciato a favore
  dell’Intelligent Design USA nel libro “Creazione
  ed Evoluzione”; qualcuno ha annunciato addirittura questo libro
  coll’improbabile titolo “L’evoluzione
  non può essere provata”; improbabile perché già nel 2004 il card.Ratzinger aveva confermato  l’origine comune di tutti gli esseri,
  animali e vegetali oggi viventi (=l’evoluzione); i dubbi ormai sarebbero
  tardivi …  | 
  
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   23/9/08-VA  | 
  
   ·        
  Lascia un po’
  MOLTO perplessi la lettura di un articolo comparso sul sito web del sito SRM
  (“La
  riflessione di Joseph Ratzinger sull’evoluzione”), scritto da un
  filosofo esperto di meccanica quantistica ma che (certamente fino al 2006)
  aveva, come molti altri, dei problemi con la biologia evoluzionistica,
  G.AuIetta, che è il direttore scientifico del progetto STOQ, in cui si inserisce
  il convegno vaticano di marzo.  ·       
  Conferenza
  del Prof.Zichichi del 23/4/2007: “Un altro
  momento molto interessante della conferenza è stato quando il professore ha distrutto uno dei dogmi più ferrei della
  cultura dominante: l’evoluzionismo. Questa
  teoria pseudo-scientifica, infatti, non ha né il
  rigore matematico né la riproducibilità sperimentale: in altre parole, non
  è scienza. L’evoluzionismo viene insegnato nelle scuole ricorrendo ad una
  tautologia: "E’ così perché è così". Ad un convegno
  internazionale in cui alcuni sostenevano la teoria darwinista, Zichichi chiese che scrivessero la formula matematica
  di ciò che stavano dicendo: nessuno è mai stato in grado di farlo, perché
  appunto non si tratta di scienza, ma siamo al
  livello di romanzo, cioè sono solo chiacchiere. Buone per chi le beve perché
  dette in televisione, ma non per un convegno scientifico dove contano le
  equazioni e gli esperimenti riproducibili”. 
   ·       
  Inoltre ”La cultura dominante ha posto il tema
  dell’evoluzione biologica della specie umana sul piedistallo di una grande
  verità scientifica in contrasto totale con la Fede ·       
  Inoltre “Gli oscurantisti sono coloro che pretendono di fare
  assurgere al rango di verità scientifica una teoria priva di una pur
  elementare struttura matematica e senza alcuna prova sperimentale di stampo
  galileano. “ [Ecco un altro che
  non sapeva né della compatibilità … né che fosse scienza; è probabile che
  questi “misunderstanding” siano convincenti ]  L’articolo di G.AuIetta lasca perplessi proprio perché appoggia l’idea
  della centralità (=la prevalenza …) della filosofia nel valutare una teoria
  scientifica materialistica, mentre mons.Ravasi ha organizzato un convegno in
  cui i diversi piani sono giustamente separati, e lo ha fatto ben notare.  Questo articolo evidenzia chiaramente come qualcosa si stia movendo e che
  non è forse piaciuto che l’incompatibilità fede/scienza sia stata
  improvvisamente negata. Fino al 16/9 le posizioni ufficiali della chiesa non
  erano certo quelle di mons.Ravasi … e non è ancora detto che sia facile che
  cambino.  PS: è importante rileggere, a conferma del fatto che, se ci fossero e
  durassero (a novembre ci sarà il convegno con Zichichi), le novità sono
  recenti, si dovrebbe leggere anche questo testo di G.AuIetta, consultabile
  nel sito dell’università Gregoriana; è del 3/8/2006, solo di due anni fa. Titolo? “A New Arms Race” [?!]; sottotitolo?:  NB: Il fatto più preoccupante è che, partendo da queste … “premesse”, lo
  scritto di oggi
  concentra in una pagina sola … critiche teologicamente motivate e “misunderstanding”
  altrui che erano prima dispersi in vari documenti, dal
  1999 ad oggi …  [E’ davvero imbarazzante …; proprio nel momento in cui mons.Ravasi sta
  cercando di risolvere razionalmente problemi secolari …; probabilmente non ce
  la farà … ma non sembra che trovi collaborazione, né che sia di aiuto chi
  manifesta – senza nemmeno accorgersene - problemi di “misunderstanding”; e …
  proprio adesso … che la chiesa anglicana si scusa proprio per quello].
   Si
  puo’ anche ricordare che la Fondazione Templeton dà molta importanza
  al rispetto delle teorie scientifiche
  consolidate: “the
  Foundation does not generally support theologically-motivated critiques of
  evolutionary science; If your project
  takes an anti-evolutionist position scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning
  evolution or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial
  filters and external expert review process”. Pretende poi
  che “products of Templeton-funded research will
  appear in high-quality and peer-reviewed journals”. [Ovviamente non si può dire che l’evoluzione si basa sul caso, cieco o no
  …] ·        
  L’articolo di
  G.AuIetta non è ripreso da altri che non sia il blog Eroici
  Furori.  | 
  
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   23/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Curioso e un po’
  inatteso un articolo sul Sussidiario sul riscaldamento globale, con
  una splendida foto di un tricheco isolato su quello che forse un tempo era un
  iceberg [?],  con una nave di
  Greenpeace sullo sfondo. L‘articolo è allarmistico fin dal titolo (“Allarme
  surriscaldamento: il metano sotto l'Artico peggio dell'anidride”) e forse
  è una conseguenza di preoccupazioni suscitate dalla mostra sul riscaldamento
  globale recentemente presentata al Meeting di Rimini.  ·        
  Un articolo sul Foglio
  di oggi (“Eminenza, qui la cosa
  non funziona”) ricorda un po’, nelle sue critiche al card.Bagnasco per
  alcune dichiarazioni sul
  testamento biologico, un  articolo del
  29/6/2006, sempre sul Foglio  (“Caro
  Ratzinger, lei con Darwin è troppo tenero”) in cui G.Sermonti criticava
  la Chiesa perché non si decideva a condannare la teoria dell’evoluzione …  Purtroppo gli esperti, forse memori di cosa è successo a Teilhard de
  Chardin evitavano di fare “sintesi” ardite e pericolose… e lasciano che apra
  la strada … mons.Ravasi, senza nemmeno sostenerlo adeguatamente, aiutandolo
  magari anche a spiegare PERCHE’ (se è vero …) c’è questa compatibilità che
  lui dice …; anche se il dubbio è che non ci siano tanti esperti di evoluzione
  fra i fedeli … [nessun biologo genetista ha infatti firmato il documento
  degli universitari cattolici in difesa del papa per gli equivoci che hanno
  fatto annullare la sua visita alla Sapienza]. ·        
  Sull’Avvenire
  un articolo (Udine: la scimmia è nuda, però la differenza resta) di F.Facchini che, prendendo spunto dalla mostra
  di Udine “La
  scimmia nuda” [il 21/9 hanno chiuso la mostra … ma anche il sito
  internet! La mostra riaprirà presto a Torino], sottolinea come la mostra
  tenda a presentare come troppo simili e troppo vicini l’uomo e lo scimpanzè,
  secondo le indicazioni di Linneo prima che quelle della teoria
  dell’evoluzione (di solito altri testi preferiscono sottolineare improbabili
  somiglianze con i cani o con i gatti, specie che da tempo si sono lasciate
  addomesticare ma che, anche Linneo concorderebbe, non ci assomigliano per
  niente).  E’giusto fare seminari
  di biologia evoluzionistica di alto livello (e che presuppongono
  l’accettazione della teoria dell’evoluzione) anche all’Università Gregoriana,
  per far capire ai teologi come sia necessario che finalmente si attivino
  anche nelle università pontificie sia insegnamenti che laboratori, oggi
  inesistenti, che permettano di capire perchè la teoria dell’evoluzione è oggi
  uno strumento insostituibile di lettura della realtà biologica, ma il
  problema è soprattutto nelle diocesi; qualcuno potrebbe appunto suggerire
  alle diocesi di ospitare questa mostra in una delle tante strutture a loro
  disposizione, magari ristrutturata o costruita con fondi pubblici.    | 
  
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   22/9/08-IT  | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  Riprendono dal 9 ottobre gli Happy Hours evoluzionistici all’ultimo piano
  del Museo di Storia Naturale di Milano. Qui
  il programma e la raccomandazione di prenotare entro il giorno prima. ·        
  Sul Foglio
  un articolo (“I
  prof. britannici vogliono insegnare il creazionismo, per amor di scienza”)
  presenta i risultari di un sondaggio fatto tra gli insegnanti inglesi sul
  ruolo di Dio nell’evoluzione umana, comparsa sul DailyTelegraph. Si
  raccontano anche le conclusioni delle polemiche all’interno della Royal
  Society dopo che il biologo (e pastore anglicano) responsabile per
  l’educazione aveva manifestato alcune idee sull’insegnamento del creazionismo
  nelle scuole.  | 
  
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   22/9/08-CA  | 
  
   ·        
  Il  National
  Center for Science Education informa che la Federazione Canadese di Scienze della Terra
  ha preso posizione con documenti specifici sul problema del riscaldamento globale
  e su quello dell’insegnamento
  del creazionismo nelle scuole. Ambedue i problemi stanno cominciando a
  preoccupare i canadesi, a causa della vicinanza con l’Oceano Glaciale Artico
  da una parte e degli Stati Uniti da due parti. Queste iniziative delle
  società scientifiche si spera siano utili per orientare almeno la gente che
  attribuisce al metodo scientifico un ruolo positivo nell’evoluzione culturale
  umana.  | 
  
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   21/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Sul Manifesto
  un articolo di Gentiloni (“Darwin, niente
  scuse ma neanche ostilita'“) sulla posizione di Mons.Ravasi su Darwin.
  Anche in questo articolo (solo la Repubblica non ha sbagliato [forse solo
  quel giornalista ha letto il documento originale?]) si usano le parole di
  chi non ha capito il motivo per cui la chiesa anglicana chiede scusa: non per
  averlo condannato ma per non averlo capito … che è un po’ diverso …  ·        
  Le lettere con le
  riflessioni di alcuni lettori del Foglio sulla teoria dell’evoluzione citate
  qui sotto in data 20/9 dimostrano come siano diffuse fra alcuni cattolici
  italiani alcuni dei 10-15 errori o miti (che gli anglicani chiamano “misunderstanding”)
  sulla teoria dell’evoluzione. Questi errori si possono trovare elencati e
  spiegati o in un libro appena tradotto in italiano (Cameron M. Smith, Charles
  Sullivan “I falsi miti dell'evoluzione. Top ten degli errori
  più comuni”, Dedalo
  2008, pp. 200, euro 11,90) o in un vecchio articolo in inglese di Scientific
  American accessibile gratuitamente: “15
  Answers to Creationist Nonsense” o in un più preoccupato articolo su New
  Scientist (“Evolution
  24 myths and misconceptions”). Ormai la frase è stata detta e bisogna procedere da ora su quella strada.
   ·        
  Un suggerimento
  per organizzare processo di aggiornamento autogestito puo’ venire dal “The Clergy Letter Project“  | 
  
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   20/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Sul Corriere
  la preannunciata lettera aperta («Salvate
  il teologo di Darwin») inviata dal teologo V.Mancuso a mons.Ravasi
  per chiedergli, viste le novità da lui comunicate il 16/9, di rivedere al più
  presto la condanna della Chiesa a Teilhard de Chardin:  “A chi le chiedeva se anche la Chiesa cattolica
  avrebbe dovuto compiere un gesto simile, Lei ha risposto di no, perché non ci
  sarebbe nulla da farsi perdonare, in quanto mai nessuna condanna è stata
  emessa contro Darwin e le sue opere. Mi permetto di dire che si tratta di
  un' affermazione che corrisponde a verità, ma non a tutta la verità del
  dossier sull' evoluzionismo. Lei sa bene infatti a quali persecuzioni
  fu sottoposto dalla nostra Chiesa il gesuita francese Pierre Teilhard de
  Chardin (1881-1955), paleontologo e teologo, significativamente chiamato all'
  epoca «il Darwin cattolico» per aver introdotto il metodo evolutivo anche nel
  ragionamento teologico”.   ·                                
  Su Pikaia
  (“Il
  Corriere della Sera: un nuovo modello didattico per spiegare i concetti di
  selezione ed adattamento “) un po’ di ironia sulle recenti posizioni
  equilibriste del Corriere sulla teoria dell’evoluzione.  ·                                
  MOLTO istruttive
  un paio di lettere
  inviate oggi al Foglio. Nella prima si legge che “Darwin non forniva una distribuzione di probabilità per le
  mutazioni genetiche”, mentre “in fisica tutte
  le volte che si tira fuori la parola "caso" si dovrebbe allegare
  una opportuna distribuzione di probabilità, con un centro [?!] e una larghezza [?!]
  normalizzata a 1”; può essere un suggerimento (non per Darwin, che
  aveva studiato teologia ma non capiva 
  niente di … genetica… per motivi anagrafici) ma per Mendel, che però
  compilava tabelle di frequenza e non “centri” e “larghezze” … [nel
  caso dell’alternativa geneticamente determinata fra maschio e femmina … dove
  starebbe … il “centro”?]. [Per fortuna invece ogni tanto qualcuno è sincero e fornisce spontaneamente
  i criteri per la valutazione!]. -         
  Interessante anche
  una terza lettera, che evidenzia che su un campione casuale di tre lettere
  c’è anche una persona che non ha avuto la pazienza di aspettare di ricevere
  le scuse della Chiesa Cattolica. E’ infatti un lettore che cerca di far
  ragionare l’autore di una precedente lettera (del 17/9), un cattolico, anche
  lui come tanti altri indotti in errore, che dimostra senza pudore un grave “misunderstanding”
  sulla teoria dell’evoluzione, lo stesso che troviamo anche nella conferenza tenuta a
  Sydney dal card.Schonborn solo due mesi fa.  Questo lettore del Foglio scriveva infatti che “La
  teoria darwiniana non è una teoria scientifica. Affermare che le cose
  avvengono “per caso” non è una affermazione scientifica. Il caso non è
  sperimentabile: si sperimenta che un evento avviene, in quale modo e
  conformemente a quale legge matematicamente espressa, se essa è stata
  formulata: ma non si può sperimentare se questo avviene “per caso” o per
  qualsiasi altra causa”; sbeffeggia poi gli evoluzionisti scrivendo che
  “non si conosce altro caso di scoperta scientifica
  che consistesse nel dire che le cose avvengono “per caso”.  [Ovviamente nessun biologo crederebbe mai che un qualunque essere
  intelligente o superiore accetterebbe il lavoro di creare mutazioni solo in
  una certa frazione del DNA e solo in alcuni dei milioni di gameti maschili
  (quasi tutti dispersi poi quotidianamente nell’ambiente) in milioni di esser
  viventi animali e vegetali ogni giorno; sarebbe comunque solo una sua
  opinione e non potrebbe mai dimostrarlo scientificamente].    | 
  
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   19/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Sarà una
  coincidenza casuale? Proprio in questi giorni viene da un articolo sul BMJ di
  Otto Cars,
  dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un allarme sulle pericolose
  conseguenze dei meccanismi (che non tutti riescono a vedere) previsti dalla
  teoria dell’evoluzione. Si stanno infatti sviluppano batteri resistenti agli
  antibiotici, utilizzati spesso  con
  leggerezza e senza pensare appunto a meccanismi evolutivi (mutazione casuale
  e selezione naturale) che anche i batteri ignorano ma sanno utilizzare a loro
  vantaggio. Molti degli articoli
  che raccontano di questa ricerca lo dicono espressamente e lo spiegano
  anche in modo comprensibile per chiunque ancora non lo sapesse:  “Ogni
  volta che utilizziamo un antibiotico infatti poniamo i batteri davanti ad uno
  stress selettivo. Esattamente come descritto da Darwin nella
  sua teoria sulla evoluzione delle specie, alcuni (pochi) individui
  hanno caratteristiche genetiche casuali che li rendono immuni
  all'antibiotico. Possono per questo moltiplicarsi velocemente e portare
  avanti il carattere di resistenza rendendo inefficace il farmaco utilizzato”. Come si vede, non c’è niente che
  possa interessare un filosofo o un teologo, ma solo scienza, e anche ben
  dimostrata. Si parla di oggetti materiali, e tutti gli esseri viventi lo
  sono.  | 
  
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   19/9/08-VA  | 
  
   ·        
  Nel sito SRM (Science and
  Religion and Media) sono stati inseriti 3 video (38MB in totale) caricati su
  YouTube, con la conferenza stampa di Mons.Ravasi (in italiano sottotitolata).
  Tutti gli altri video degli oratori (fra cui Minelli, AuIetta, Sloan e
  Leclerc) sono stati messi in rete solo successivamente, prima della fine di
  settembre, in un canale
  di YouTube. Mancano le eventuali domande dei giornalisti e le relative
  risposte.   | 
  
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   18/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Sul Foglio
  un articolo (“CONTRORDINE ROYAL
  SOCIETY, LA PORTA SI RICHIUDE IN FACCIA AL CREAZIONISMO”) che racconta di come la Royal Society abbia
  risolto un problema con i suo responsabile dell’educazione, un pastore
  protestante, che si era espresso in modo poco chiaro sul rispetto dei criteri
  di scientificità per gli argomenti che vengono discussi a scuola nelle ore di
  scienze. Curioso che l’apertura al creazionismo avvenga proprio nei giorni in
  cui la chiesa anglicana chiede scusa per non aver mai capito bene che cosa
  veramente Darwin volesse dire. Dell’articolo, e della retromarcia rispetto ad
  un precedente articolo del 13/9,
  si scrive nel blog Bioetica (“Palinodia
  al Foglio”)   | 
  
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   18/9/08-VA  | 
  
   ·        
  Ripensando alle
  differenze fra alcuni documenti citati ieri, come la conferenza
  stampa con Mons.Ravasi, la conferenza del
  Card.Schönborn a Sydney o la sua lettera sul New York Times del 7/7/05, e le dichiarazioni del
  card.Martino del 29/11/08 risulta immediatamente evidente dalle differenti
  impostazioni che sicuramente qualcuno di loro non ha capito né Darwin, né la
  sua teoria dell’evoluzione ma nemmeno ha un’idea dei convetti principali di
  quella accettata oggi; secondo la logica (che non è difficile da capire)
  usata dagli anglicani dovrebbe quindi chiedere scusa … di non aver capito. [Forse una delle imprese umane
  più difficili, se non impossibili, è il convincere (se lo si fa solo con
  molto tatto) chi non ha capito qualcosa ... ad ammettere di  non aver capito … ; è evidente che chi lo
  ha fatto un po’ brutalmente e spazientito (sapendo magari che non può
  aspettare ancora 150 anni) non ottiene nessun risultato e scatena vittimismo
  invece dell’auspicata razionalità. Curioso vedere chiaramente che non ci
  siano soluzion possibilii, se non scatta la disponibilità all’ascolto e al
  dialogo …] Inutile però chiedere scusa solo
  a Darwin (che, poverino, aveva fatto di tutto per farsi capire da tutti, come
  ognuno può verificare
  sui suoi libri, oggi addirittura gratuiti o in qualche sito web dove si spiega tutto) ma soprattutto a chi
  per anni ha seguito indicazioni sbagliate fornite da persone di cui si
  fidavano; non è infatti possibile, viste le enormi differenze fra i testi
  citati, che contengono valutazioni molto diverse e inconciliabili della
  teoria dell’evoluzione, che lo abbiano capito tutti.  Si legge infatti chiaramente “la
  Chiesa d’Inghilterra chiede scusa per non averti capito e per aver
  incoraggiato gli altri a non capirti” (“the Church of England owes you [Charles
  Darwin!] an apology for misunderstanding you
  and, by getting our first reaction wrong, encouraging others to
  misunderstand you still”).  Non è
  chiarissimo il motivo? O forse il ragionamento è un po’ contorto e non facile
  da capire? Comunque si scusa anche per avere fornito indicazioni errate a
  milioni di fedeli fiduciosi. ·        
  Ma su questo
  basta  … andiamo invece altrove a
  respirare un’aria diversa?  [qui
  un altro articolo del NYT con tutti questi retroscena, alcuni dei quali
  sorprendenti e ben poco noti, come la dichiarazione del cardinale di credere
  che Darwin e  gli evoluzionisti
  proponessero scioccamente il caso come unico motore dell’evoluzione; chi
  dovrebbe scusarsi per averlo indotto in un così clamoroso e dimostrabile
  errore di “misunderstanding”? Gli
  evoluzionisti? Basta scorrere un corso
  introduttivo sull’evoluzione per capire davvero COME funziona l’evoluzione. Non ci sono molti dubbi
  che sia errato quel che pensa … purtroppo non è l’unico a pensarla così, e a
  sbeffeggiare gli evoluzionisti facendoli passare per stupidotti che credono
  che l’evoluzione biologica  sia
  controllata solo dal caso … incredibile]. Istruttiva e forse sconcertante risulta quindi una visita
  ad alcuni testi
  favorevoli all’attuale  teoria
  dell’evoluzione scelti “a caso” nel sito web dell’Università
  Cattolica USA di Notre Dame, che collabora all’organizzazione del
  congresso di marzo. A Roma era presente Phillip Sloan, che presenta un ricco curriculum
  da oceanografo con esperienze di ricerca e poi da storico della teoria
  dell’evoluzione. Frasi simili in italiano forse le
  ha dette solo P.Coyne, ma nessun biologo cattolico!  Impressionante la sincerità con cui questo docente
  mostra gli effetti nel caso il cardinale avesse continuato ad avere successo:
  “no Catholic university could maintain a
  reputable biology or science program, because the vast majority of scientists acknowledge that
  overwhelming evidence supports Neo-Darwinian evolution—Notre Dame could no longer stand with Harvard, Stanford
  and other world-class institutions of learning”.  Il ragionamento è di una logica impressionante e si legge la
  preoccupazione di un condizionamento alla libertà di ricerca e il rischio di
  riprecipitare nell’800. Curioso anche l’interesse a competere con Harvard e
  Stanford … E’ incredibile quante frasi che
  turberebbero molti cattolici italiani (forse innocenti, tranne i biologi, in
  quanto indotti in errore avendo sentito spesso che “l’esistenza
  di un progettista può essere dedotto osservando l’ordine esitente
  nell’universo”…) si trovano … nel sito web di un’università
  cattolica USA … giustamente coinvolta da Mons.Ravasi nell’organizazione
  del prossimo convegno "L'evoluzione biologica: fatti e teorie.
   ·        
  “si auspica, altresì, di poter trarre, dalla Sessione
  Plenaria, conclusioni che siano rilevanti per quanto riguarda il tema della creazione
  di qualcosa dal nulla e le varie forme – comprese quelle evolutive –
  nelle quali questa partecipazione dell’essere, causata dall’Essere per
  essenza, viene realizzata. Infatti, per San Tommaso d’Aquino, dal punto di vista
  filosofico, tutto ciò che è per partecipazione è (o è causato) dall’Essere
  per essenza, perciò non si possono ritenere esclusi dal derivare dal
  principio universale dell’essere neanche i processi evolutivi dell’universo e
  della vita.”  [Speriamo che non si  formino buchi neri durante queste
  creazioni da nulla! Comunque c’è da fare i complimenti a Mons.Ravasi per la
  precisazione che il suo è un convegno scientifico e per l’invito a mantenere
  distinte scienza, filosofia e teologia… ] ·        
  “We will argue that at some time in the biological evolutionary
  course divine intervention with the introduction of a soul/spirit was
  required to create the unique human species. We will further argue that
  with the infusion of a soul/spirit at the time of human conception we
  are, in a sense, witnessing a replication of the creation process of mankind
  itself. ·         
  The latest advances in
  molecular genetics and neuro-imaging will be presented to support the thesis
  that divine intervention was necessary in the origin and development of man emphasizing that: ‘we are
  created in the image and likeness of God’ ·        
  the intelligent
  design community’s claim that their concept is scientific and that the
  definition of science needs to be changed to allow other than natural
  explanations of  natural phenomena. If
  they were to prevail, science as we know it would be destroyed.  | 
  
      | 
 
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   17/9/08-VA  | 
  
   ·        
  E’ uscito con un
  certo ritardo il testo ufficiale della CONFERENZA
  STAMPA di presentazione del convegno internazionale "L'evoluzione biologica: fatti e
  teorie" (ROMA, 3-7 MARZO 2009).  Nel testo diffuso dal
  Vaticano  mancano comunque le risposte
  alle domande dei giornalisti, che forse sono quelle che hanno creato problemi
  di interpretazione e di comprensione in alcuni degli articoli di ieri.  In effetti Teilhard de Chardin
  negli interventi scritti è stato nominato una sola volta e non si fa
  riferimento ai problemi di un'eventuale riabilitazione a 53 anni dalla morte,
  citati solo sui quotidiani. L’intervento di mons.Ravasi è
  stato inserito solo dopo le 21 ed è stranamente solo in inglese (anche lui ha
  parlato in italiano), e  viene citato
  l’interesse anche recente per Teilhard De Chardin del Papa, che si era già
  occupato di lui in un’ottica diversa. La frase secondo cui questo è il
  motivo per cui la Chiesa non chiederà scusa, che i giornalisti avevano
  riportato, in realtà nel testo messo in rete dal Vaticano non c’è, per cui
  sarà stata detta nella discussione finale.  Da notare che la chiesa anglicana
  non si scusa per aver contrastato e combattuto le scoperte di Darwin, ma per
  non averle capite ("for misunderstanding you
  and, by getting our first reaction wrong, encouraging others to misunderstand
  you still"); solo ora si rende conto che era un comportamento
  assurdo e ingiustificabile, dovuto al fatto che allora non avevano capito
  niente.  Per esempio chiunque dicesse
  che, secondo Darwin o gli evoluzionisti, "siamo
  il prodotto del caso", è evidente che non ha capito e dovrebbe
  scusarsi. O almeno non deve meravigliarsi se qualcuno alla fine si stufa di
  scusare chi si crea da sè una nuova teoria assurda e ridicola per criticare
  più facilmente gli sciocchi evoluzionisti.  Strano poi che non si racconti
  correttamente che Pio XII nel 1950 (nella "Humani
  generis"), dopo aver ben condannato la teoria dell'evoluzione e aver
  precisato che Adamo non si poteva discutere, aveva dichiarato che "il Magistero della Chiesa non proibisce che in conformità
  dell'attuale stato delle scienze e della teologia, sia oggetto di ricerche e
  di discussioni, da parte dei competenti in tutti e due i campi, la dottrina
  dell'evoluzionismo ... purché tutti siano
  pronti a sottostare al giudizio della Chiesa"; l’ultima frase è
  stata sostituita da mons.Ravasi con un provvidenziale “e così via…” … censurante; il gesuita Teilhard
  de Chardin (un vero esperto in ambedue i campi) proprio per aver cercato di
  conciliare la fede con l’evoluzionismo è stato giudicato dal tribunale del
  Santo Uffizio [lui sì] e
  condannato, zittito e messo all’indice; e la condanna rimane tuttora valida, a
  53 anni dalla morte, come confermato nel 2007
  dal card.Poupard.    Oltre alla condanna di Teilhard
  de Chardin da parte del Santo Uffizio, ci sono comunque stati anche molti
  altri modi per far capire come la si pensava su Darwin … e la chiesa ha
  indubbiamente impiegato in più di un secolo e molte risorse anche economiche
  per contrastare la diffusione di una delle principali idee alla base del
  successo anche della cultura occidentale, di solito apprezzata e di cui a
  volte si rivendicano le radici, dimenticando che oggi sono ben più importanti
  i rami, e la condanna di Teilhard de Chardin fa notare che le radici ormai
  contano poco, se poi si rifiutano. Leggendo i testi integrali degli
  interventi effettuati alla conferenza stampa sembra di intuire che invece
  negli organizzatori del convegno "L'evoluzione biologica: fatti e
  teorie" sia presente sia una conoscenza dei diversi
  livelli del problema, sia l’ammissione dei guai che sono stati fatti; si
  parla infatti dell’esigenza di distinguere chiaramente gli aspetti
  scientifici da quelli filosofici, si ricorda l’imbarazzante invadenza dei
  teologi su questioni che tra l’altro non conoscono, si invita all’ottimismo
  verso la scienza, senza complessi di inferiorità, ma migliorando le
  conoscenze; notevole, nonostante gli sforzi del card.Schönborn, il rifiuto di
  accettare al congresso esperti di Intelligent Design o addirittura
  creazionisti; probabilmente non li vogliono rivedere più dopo il congresso a
  Roma del vivace ed attivo Kolbe Center
  for the study of Creation e il successivo ricevimento in Vaticano nel 2002, quando ancora
  qualcuno credeva all’incompatibilità. 
   “se la
  teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un
  campo non suo... è ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i
  risultati della scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano
  assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”. 
 “Oggi … nuove conoscenze
  conducono a non considerare più la teoria dell'evoluzione una
  mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria si sia
  progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di una
  serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La
  convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti
  indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento
  significativo a favore di questa teoria” (GP2, 1996). Il card.Schönborn due mesi fa a
  Sydney alla GMG ha ripreso e sostanzialmente confermato (“Creazionismo ed
  evoluzionismo senza ideologie possono incontrarsi“) le sue posizioni
  pessimiste sulla biologia evoluzionistica espresse il 7/7/2005 e la
  difficoltà a distinguere i criteri su cui si fondano i diversi strumenti di
  conoscenza e azione a disposizione dell’uomo; è in realtà mancata la
  dichiarazione di netta incompatibilità, evidente nel 2005, anche se l’ha
  sfiorata:  “Alcuni
  fenomeni particolarmente complessi non depongono nettamente a favore di un
  «disegno intelligente» nella natura?”,  “non
  resta dubbio alcuno sul fatto che Darwin, con la sua teoria, intendesse favorire
  la vittoria scientifica del materialismo.”,  “Occorre
  separare Darwin dal darwinismo, liberarlo dalle sue catene ideologiche e da
  una filosofia implicitamente riduzionista caratteristica di «tutta» la
  scienza moderna” “le
  lezioni di biologia non vengano sovraccaricate ideologicamente di elementi
  estranei alla materia” Evidentemente è la teologia che
  rischia di invadere campi altrui, più che la biologia.  Sembra quindi difficile che il
  cardinale possa rientrare nei rigidi criteri di scelta degli oratori
  (ottimisti, che non rimescolano scienza, filosofia e teologia e che non
  accettano l’ID USA) previsti per il convegno "L'evoluzione
  biologica: fatti e teorie" nel marzo 2009. L’unico articolo precedente
  che evidenzia la compatibilità è quello del 17/9/07 che resoconta un’intervento del sottosegretario
  del Pontificio Consiglio per la Cultura, la struttura allora da qualche
  giorno diretta da mons.Ravasi. L’intevento di mons. Sanchez de Toca è
  avvenuto a Jerez de la Frontiera, e il titolo dell’articolo dell’agenzia
  Zenit era chiaro “Rappresentante
  vaticano nega l’incompatibilità tra evoluzionismo e creazionismo”.
  Ovviamente l’articolo era stato citato e apprezzato in questa rassegna stampa
  in quella data … anche se è evidente che si faccia solo riferimento
  all’origine del mondo, su cui nulla ha da dire la teoria dell’evoluzione, e
  che sia irrazionale la frase “Ciò che è in gioco in
  questo dibattito è un’opzione tra l’irrazionale e la ragione e, alla fin
  fine, il cristianesimo è la religione del Logos, ossia della ragione”
  …  ·        
  PS: A
  questo punto però sorge un problema. ·        
  “Io mi
  meraviglio di come un saldo teologo, per sfuggire all’accusa di Hitchens che
  ogni fede in Dio è frutto di 'crassa idiozia', abbia potuto pubblicare
  simili idiozie ed eresie sul quotidiano dei Vescovi” ·        
  “per salvare la teoria
  dell’evoluzione e per salvarsi dalle critiche del mondo, egli butta a mare la
  nostra Fede tradizionale come se fosse ingenuità” ·        
  “Dunque, quel Dio che si
  prende cura dei passeri del cielo e dei gigli del campo e financo dei capelli
  del nostro capo, non avrebbe avuto tempo, sapienza, potenza per creare le
  singole specie animali e vegetali che sarebbero invece frutto della
  evoluzione?“.  Forse c’è, oggettivamente,
  qualche problema con la compatibilità “a posteriori”? O con i limiti
  fino a cui si stende la Fede, rischiando di dover segnalare la presenza di
  buchi da tappare anche dove la scienza riesce a spiegare sia il come
  che il perché?  | 
  
      | 
 
| 
   17/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Numerosi oggi gli
  articoli che riferiscono sulla conferenza stampa in Vaticano di ieri, scritti
  un po’ meglio rispetto a quelli online: ·        
  Avvenire: Patti
  chiari sull'evoluzione ·        
  Oss.Romano: Darwin?
  Un'occasione di dialogo ·        
  Giornale: Scuse
  a Darwin? No, grazie ·        
  Corriere della
  Sera: “Ravasi: dai cattolici nessuna scusa a Darwin”  ·        
  Repubblica: "Niente
  scuse" per Darwin; sembra l’unico articolo italiano che fa notare
  (a chi lo vuol vedere…) il motivo reale delle scuse della chiesa anglicana: “non
  aver capito Darwin”; è noto che la chiesa aveva cercato invece di
  capire G.Galilei, che però non era stato convincente; Darwin invece è stato
  ben più convincente, ma molte religioni hanno voluto vedere solo gli aspetti
  ideologici … e li hanno rifiutati. ·        
  Nature’s
  blog: No
  Vatican apology for Darwin ·        
  Blog Panda’s Thumb: Vatican
  evolution congress to exclude creationism, intelligent design ·        
  Pharyngula: Science is not your merkin (vi si legge il giudizio più critico sulla
  conferenza, ma anche sugli scienziati che partecipano ad una conferenza
  presentata come scientifica ma a cui partecipano anche i teologi…; sembra che
  PZ Myers non abbia notato la novità della compatibilità - forse non ci crede
  – ma è disposto ad accogliere tutti coloro che accettano il metodo scientifico) ·        
  AFP: Vatican
  to host meeting on evolutionary theory ·        
  TimesOnLine: Catholic
  Church to hold debate on God and evolution · Catholic News Service: Vatican evolution congress to exclude creationism, intelligent design: “Speakers invited to attend a Vatican-sponsored congress on the evolution debate will not include proponents of creationism and intelligent design, organizers said” · Catholic News Agency: Evolutionary theory ‘not incompatible’ with Catholicism, Vatican official says · Catholic culture: Vatican conference seeks clarity on Darwin's theory · The Christian Post: Apologize to Charles Darwin? ·        
  Zenit: Non esiste “a priori”
  incompatibilità tra Darwin e la Bibbia ·        
  Chronicle
  of Higher Education: Vatican
  Sets Conference on Evolution  Si potrebbe fare una
  precisazione:  ·        
  mons.Ravasi
  (probabilmente nelle risposte alle domande) sembra abbia dichiarato che la
  Chiesa si sente sotto “processo” (forse avendo
  interpretato male il motivo delle scuse degli anglicani, che non hanno certo
  detto di sentirsi sotto processo), e che non bisogna doversi sempre scusare.  | 
  
      | 
 
| 
   17/9/08-UK  | 
  
   ·        
  Sul Times On
  Line un florilegio di frasi di Darwin sulla religione: “God,
  Evolution and Charles Darwin”.  | 
  
      | 
 
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   16/9/08-UK  | 
  
   ·        
  La rivista Scientist
  informa (“Royal
  Society prof resigns over comments”) della risoluzione del contrasto
  sorto all’interno della Royal Society di Londra a causa di alcune discutibili
  dichiarazioni del responsabile del settore educativo sul ruolo non esclusivo
  del metodo scientifico nelle ore scolastiche dedicate all’insegnamento della
  scienza: “"Some of Professor Michael Reiss's
  recent comments, on the issue of creationism in schools … were open to
  misinterpretation. While
  it was not his intention, this has led to damage to the Society's reputation.
  As a result, Professor Reiss and the Royal Society have agreed that, in
  the best interests of the Society, he will step down immediately as Director
  of Education."   | 
  
      | 
 
| 
   16/9/08-USA  | 
  
   ·        
  Articolo
  di Scientific American (“Better late than never? Clergyman
  says church owes Darwin an apology”) sull’iniziativa della Chiesa
  d’Inghilterra. Si cita anche la conferenza stampa di mons.Ravasi: “The Vatican says Darwin's theories are compatible with
  the Bible, and doesn't plan any apology like the one a Church of England
  spokesman suggests the Anglican Church should offer” … Darwin's theories, he
  said, were "never condemned by the Catholic Church nor was his book ever
  banned".   | 
  
      | 
 
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   16/9/08-VA  | 
  
   ·        
  Oggi la prevista
  conferenza stampa di presentazione del convegno “L’Evoluzione biologica: fatti e teorie – Una valutazione
  critica 150 anni dopo l’ ‘Origine delle specie’ ”, che si terrà nel prossimo marzo in Vaticano
  sulle “valutazioni critiche” a 150 anni
  dalla pubblicazione del volume di Darwin “L’origine
  delle specie”, un libro che anche recentemente la Chiesa cattolica ha
  dimostrato di non ritenere accettabile, nonostante sia uno dei più
  interessanti, ben documentati e importanti testi scientifici, alla base di
  una delle più grandi scoperte scientifiche.  ·        
   ANSA
  (ecco cosa ha sentito il giornalista: “Il Vaticano tende la mano alla scienza proponendo un
  dialogo in passato non sempre riuscito, ma senza avvertire la necessità di
  'scuse' a quelli che sono stati considerati per secoli portatori di teorie
  in contrasto con la fede, da G.Galilei a Darwin”; “La Santa sede si
  appresta a celebrare entrambi gli eventi con convegni ed appuntamenti, aperti
  anche a scienziati non credenti o di altre confessioni”, “Ravasi anticipa la risposta ad un appello del teologo Vito
  Mancuso volto, in sostanza, a far "assolvere" l'evoluzionismo
  … La chiesa cattolica non ci pensa per nulla: "l' iniziativa
  degli anglicani non è priva di interesse ma è nel loro stile, che è diverso
  dal nostro”, “Benedetto XVI ne parla in un suo
  testo scritto da cardinale, citando quel gesuita francese, Pierre Teilhard de
  Chardin, che aveva tentato di conciliare evoluzionismo e creazionismo
  ricavandone un monito dal Sant'Uffizio” … [quest’ultima frase è
  chiaramente in contrasto con la prossima…su cui il card.Schönborn però fino
  al 2005 non concordava] ·        
  ANSA
  inglese:  ·        
  Reuters: giornalista: “Creationism is the
  belief that God created the world in six days as described in the Bible. The
  Catholic Church does not read the Genesis account of creation literally,
  saying it is an allegory for the way God created the world. Some other
  Christians, mostly conservative Protestants in the United States, read
  Genesis literally and object to evolution being taught in biology class in
  public high schools. The Catholic Church
  teaches "theistic evolution," a stand that accepts evolution as
  a scientific theory and sees no reason why God could not have used a
  natural evolutionary process in the forming of the human species. [L’ha
  spiegato appunto Darwin … chissà come commenterà questa frase la gente
  dell’ID, se qualcuno l’ha detta davvero]. It objects to using evolution as the basis
  for an atheist philosophy that denies God's existence or any divine role in
  creation. It also objects to using
  Genesis as a scientific text. [nella scuola materna la ripetuta lettura
  della Genesi con allegate videocassette è possibile e coerente con il
  programma di religione, salvo improbabile emarginazione … : “Lettura dei
  passi biblici della creazione e del diluvio (3-4-5 a.);  Visione delle videocassette "la
  creazione", "l'arca di Noè"(tutti)] ·        
  Radio
  Vaticana: una bella
  sorpresa: nell’articolo non ci sono proprio due parole,  “revisione”
  e “critica” stranamente presenti invece nel
  titolo del convegno; nel sito web però
  ci ci sono ancora. Mons. Ravasi poi rievoca la lettera di GP2 del 1988: ”ci vuole un
  atto di umiltà anche da parte del teologo, che deve ascoltare e imparare”  e
  precisa che "Io vorrei ribadire la non incompatibilità
  a priori tra le teorie dell'evoluzione con il messaggio della Bibbia e
  della teologia. Darwin, sapete, non è mai stato condannato, 'l'Origine della
  [?] specie'
  non è all'indice”. [sembra invece lo fosse “Zoonomia” del nonno Erasmus
  Darwin] ·        
  Altri articoli su “Toscana
  Oggi”,
  Korazym
  (il prof.Leclerc, docente alla Gregoriana sospetta che “pur ammettendo il fatto massiccio dell'evoluzione delle specie, coloro
  che creano confusione intendono fare leva sulle insufficienze della teoria
  neodarwiniana per proporsi in qualche modo in spiegazione alternativa"),
  ASCA
  (qui si svela che il prof.Leclerc non ama chi pensa che “solo il 'disegno intelligente' di
  Dio possa spiegare i processi dell'evoluzione, confondendo i ''due piani
  distinti'' della ''finalita''' e del ''meccanismo''” e fa furbamente notare anche un
  altro aspetto importante, che sarà evidente a chi ha letto alcune di queste
  citazioni: “C'e' oggi
  molta ''confusione'' nei rapporti tra scienza, in particolare la teoria
  dell'evoluzione, e la fede”).  [Come si è visto l’uso di molti termini scientifici (caso, selezione
  naturale, teoria dell’evoluzione, evoluzione, evoluzionismo, evoluzionismo
  come filosofia, arroganza degli scienziati e/o dei teologi, evoluzionismo
  teista,disegno intelligente) sembra approssimativo, e questo non crea
  condizioni minime per comprendersi. Bisogna poi chiarire che la teoria
  dell’evoluzione attuale è solo in in seconda battuta un problema filosofico,
  per cui non è necessariamente alla portata di “qualsiasi” teologo o filosofo
  … e gli “altri” se ne accorgono subito …]   | 
  
      | 
 
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   16/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Un articolo sul Corriere
  (“Scuse
  a Darwin, cattolici divisi“) evidenzia purtroppo che la mossa della
  chiesa anglicana mette in difficoltà i cattolici, alcuni dei quali continuano
  a ripetere le vecchie critiche (ch non sempr esi capisce se siano davvero
  rivolte all’evoluzione come fatto o alla teoria della selezione naturale.
  Purtroppo, a differenza della chiesa anglicana (che non sembra abbia
  scheletri nell’armadio in quanto non ha condotto recentemente battaglie
  frontali su questo problema) si ritrova fra i piedi il problema ancor
  irrisolto di Teilhard de Chardin, tuttora colpito (sì, sono 53 anni che è
  morto) dalla condanna delle sue idee da parte del Sant’Uffizio.  [Qui vediamo un secondo tentativo di “dialogo”
  sconosciuto ai più … anche al Santo Uffizio; è forse l’unica spiegazione
  alternativa uscita dal mondo cattolico per spiegarel’evoluzione delle specie.
  Nel sito si può leggere integralmente il fantasioso libro di don G.Bortoluzzi
  e ci sono numerosi link a siti
  creazionisti cattolici italiani che evidentemente finora non creavano
  problemi. Non è facile oggi nascondere i creazionisti di cui don Giuseppe
  nega l’esistenza o l’importanza; occorrerebbe invece convertirli. Qui le illuminanti
  opinioni sull’evoluzione di uno dei tanti cattolici creazionisti di base.]. Per quanto riguarda l’intervento
  F.Facchini, cerca di difendere sia il condannato – lo
  conferma nel 2007 il card.Poupard - Teilhard de Chardin che la Chiesa,
  evidenziando però solo una vaga dichiarazione a difesa dell’evoluzione come
  fatto (però già noto nel 1700). Addirittura, proprio lui, dichiara che “tra Darwin e la Chiesa cattolica non ci sono conti in
  sospeso”. Lui infatti ben sa che il problema di Darwin è ormai un
  problema di storia, mentre i problemi sono quelli di come valutare oggi la
  teoria dell’evoluzione. Come dimenticare un titolo
  dell’Avvenire del 29/4/08 (“Processo a Darwin: teoria scientifica o
  mitologia pop?”) per la
  recensione di un libro di un antievoluzionista che fornisce  “un’apertura di
  credito alla bistrattata scuola dell’«Intelligent Design»” e viene
  presentato come “Una chiarificazione introduttiva su
  cosa sia da intendersi con gli (spesso abusati) concetti di «scienza» e
  «metodo scientifico», un «ripasso» della genesi storica della teoria
  evoluzionistica prima e darwiniana poi, una collezione delle incongruenze
  interne a quest’ultima, dei falsi della paleontologia moderna e delle prove
  che i discepoli elaborarono ad hoc per comprovare le posizioni del maestro.”
   In realtà sembra proporre come
  dichiarazione in difesa dell’evoluzione (come fatto) anche una ambigua
  dichiarazione fatta dal Papa un mese fa, il 9 agosto a Bressanone
  in difesa della “teoria dell’evoluzione”,
  quando è sembrato che dicesse che è verità ma non tutta la verità (“la teoria dell’evoluzione vede la
  verità, ma ne vede
  soltanto metà”); potremmo accontentarci, se anche i cattolici
  laici (oltre a F.Facchini) capiscono cosa volesse davvero dire riguardo sia a
  Darwin (ma ormai è un problema superato) ma soprattutto riguardo alla ricerca
  scientifica attuale sulla biologia evolutiva che con Darwin è iniziata; tutti
  all’inferno?  | 
  
      | 
 
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   15/9/08-UK  | 
  
   ·        
  Articolo del Guardian (“Church
  owes Darwin apology over evolution, says senior Anglican”) 
  in cui si riferisce, inh fondo, che “A Church of England
  spokesman said Brown's piece was a "personal view" of Darwin's
  contribution to science and did not amount to an official apology by the
  church”. In realtà nella
  pagina di presentazione del sito UFFICIALE su
  Darwin compariva già ieri questa precisazione “A new essay by the Revd Dr Malcolm Brown,
  Director of Mission and Public Affairs, gives a personal view
  of Darwin’s contribution to science, whilst warning of social misapplications
  of his theories”. Quindi siamo di fronte al responsabile dei “Public Affairs”
  che scrive le sue opinioni personali nel sito ufficiale della
  Chiesa d’Inghilterra, certamente con il permesso del responsabile . [Ci si
  potrebbe accontentare, no?]  | 
  
      | 
 
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   15/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Su Radio3 scienza
  Pietro Greco discute con un filosofo sulla chiesa anglicana che si scusa con
  Charles Darwin. [audio]  ·        
  L’articolo sul Corriere
  (“La
  chiesa anglicana fa mea culpa su Darwin”) chiarisce che le scuse sono
  fatte per non averlo capito, non per averlo criticato … e evidenzia la frase
  molto chiara i cui spiegano perché avevao preferito non capire…: «la gente e le istituzioni commettono errori e i cristiani
  e le Chiese non fanno  eccezione... si
  sentono sotto attacco quando emergono nuove idee che cambiano il modo di
  vedere il mondo» ·        
  L’articolo su La
  Stampa online (“"Non
  abbiamo compreso la sua teoria" scuse della Chiesa anglicana a Darwin“)
  rielabora quanto offerto dall’agenzia AGI, che cerca di minimizzare
  l’importanza di questa ammissione di aver indotto i fedeli in errore per ben
  126 anni.  ·        
  L’articolo su Repubblica
  (“La
  chiesa anglicana chiede scusa a Charles Darwin”) sembra un po’
  migliore della notizia dell’agenzia AGI
  presente nel sito online (dove si leggeva l’ingiustificata frase “il Vaticano batte sul tempo i cugini scismatici: gia'
  nel 2005 il cardinale Paul Poppard [?],
  presidente del Consiglio Pontifico per la Cultura, dichiaro' la teoria
  evoluzionista "perfettamente compatibile" con le scritture”;
  se si va a rileggere le notizie di allora la situazione era ben diversa: ci
  si riferiva in
  quella occasione all’evoluzione come fatto, cioè a qualcosa di precedente
  alla nascita di Darwin, e quindi non riguarda proprio le spiegazioni fornite
  da Darwin).  Si sosteneva anche che
  Genesi ed evoluzione non erano compatibili ma erano su piani diversi (Quella
  di Darwin è una "teoria
  scientifica abbastanza consolidata". La conclusione è senza
  ombre: "Il principio di evoluzione e il
  principio di creazione possono convivere, essendo su due piani completamente
  diversi". ·        
  La notizia del
  pentimento della chiesa d’Inghilterra arriva anche in Italia, ma un po’ “raffreddata”
  nei primi flash di agenzia. In particolare l’AGI,
  che riprende, e depura dai giudizi positivi, l’articolo comparso sul Daily
  Mail. Non si riporta infatti il giudizio positivo di un parente di Darwin
  meno pessimista di quello citato (“Darwin was
  very concerned about offending other people as his wife Emma was a committed
  Christian. So I think this apology would have pleased him’”), né si riporta il fatto che comunque Darwin è
  sepolto a Westminster (“They
  buried him in Westminster Abbey, which I suppose was an apology of sorts”).  Nell’articolo di Repubblica del 4/11/05 (La Chiesa difende l'evoluzionismo "Darwin non nega la
  creazione") che riferisce delle dichiarazioni del
  card.Poupard ad un convegno sull’infinito inserito nel progetto STOQ, era
  evidente che c’era qualche problema e qualche imprecisione nell’uso dei
  termini, sia da parte del giornalista che da parte del card. Poupard; non si
  fa oggi notare che in questo stesso articolo si ricorda come invece il
  card.Schonborn sul New York Times del
  5/7/05 … avesse invece chiaramente escluso pochi mesi prima la
  compatibilità fra teoria dell’evoluzione e fede con queste chiare parole:  “I difensori del dogma neodarwiano hanno spesso invocato la supposta accettazione – o almeno l’acquiescenza
  – della Chiesa cattolica romana quando essi
  difendono la loro teoria come qualcosa di compatibile con la fede cristiana. Ma
  ciò non è vero. La Chiesa cattolica,
  mentre lascia alla scienza molti dettagli
  circa la storia della vita sulla terra, proclama che alla luce della
  ragione l’umano intelletto può facilmente e chiaramente discernere una
  finalità e un disegno nel mondo maturale, incluso il mondo degli esseri
  viventi.” Curioso quel “lascia alla scienza”, quando
  è noto che negli ultimi secoli si sono sempre più ridotti i problemi che si
  pensa di risolvere con le preghiera, come pure l’attribuire alla ragione un
  ruolo che è invece specifico della fede, che comunque non pretende più di
  spingere i fedeli a dire con convinzione “credo quia absurdum”. Il card.Poupard e mons.Basti si riferivano solo alla compatibilità fra
  evoluzione e Genesi, facendo capire bene che molto della Genesi non è oggi
  più  credibile [e probabilmente non
  si riferiscono al peccato originale…]: “La
  Chiesa difende l´evoluzionismo: "Darwin non nega la creazione" Il cardinal Poupard: sbagliano i
  neo-fondamentalisti Vade retro creazionista! Nel dibattito che sta
  spaccando scuole e università statunitensi sotto la spinta dei gruppi
  evangelici fondamentalisti, desiderosi di imporre il creazionismo come
  «ipotesi alternativa» da insegnare obbligatoriamente negli istituti
  pubblici, la Chiesa cattolica prende le difese di Darwin.  «I fondamentalisti vogliono
  prendere alla lettera le parole della Bibbia», che non hanno «finalità
  scientifica», dichiara il cardinale Paul Poupard”. Molto interessante anche un’altra frase detta dal card.Poupard in quella
  occasione: “bisogna rendersi conto
  che scienza e teologia agiscono in campi diversi”; nello stesso
  periodo (in un’intervista a La Nazione il 5/10/2005)
  è stata detta una frase molto simile anche dal suo
  successore, mons.Ravasi: “Le critiche alla teoria
  evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei
  teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”. Simile ma ben
  più impegnativa; sta ora organizzando un convegno
  nel marzo 2009, che preannuncia nel titolo una “valutazione
  critica” del darwinismo. P.Coyne, nell’intervista a T.Pievani del 28/11/05 su Micromega, dimostra
  chiaramente che c’è una bella differenza fra le idee del card.Poupard e
  quelle del card. Schonborn, che critica:  “Non c'è dubbio che il cardinal Schönborn
  abbia sbagliato negando che l'evoluzione neo-darwiniana sia compatibile con
  le dottrine della Santa Romana Chiesa. Si tratta di una dichiarazione
  erronea. Inoltre ha sbagliato grosso a dire che Giovanni Paolo II è stato
  vago e che il suo messaggio non era
  importante. Se fosse stato vivo il Santo Padre, in quel momento!”;  è invece d’accordo con Poupard quando ha detto che  “negare la scienza per motivi religiosi è in
  ogni senso una forma di fondamentalismo” e ha aggiunto che è anche “d’accordo con il cardinal Poupard quando pensa che i
  teologi e i filosofi che non rispettano e non conoscono minimamente le
  scienze corrono il rischio di scadere nel fondamentalismo, sia esso cattolico
  o evangelico”. Interessante anche un'altra frase che trae le conseguenze del fatto che
  il racconto della Genesi non sia affatto una descrizione di quanto avvenuto
  realmente:  “A parer mio [la teoria
  dell’evoluzione] dovrebbe essere insegnata sin
  dall'asilo, giacchè si tratta di una teoria scientifica ben consolidata”. Come spero ben sappiamo, oggi all’asilo si racconta “alla lettera”
  una delle due mitologie sull’origine del mondo e della vita che si trroano
  nella Genesi; i programmi sono stati cambiati nel 2004, ma forse non si è
  consultato il cardinale; avrebbe avuto qualche preferenza e non credo avrebbe
  detto di insegnare quel che si voleva dato che “la
  teoria evoluzionista è perfettamente compatibile con le scritture”.  “la Chiesa cattolica prende le difese di
  Darwin. «I fondamentalisti vogliono prendere alla lettera le
  parole della Bibbia», che non hanno «finalità scientifica», dichiara il
  cardinale Paul Poupard”.    [Cosa vorrà dire
  “perfettamente compatibile”? Qui
  il card.Poupard disse  cose ben
  diverse dalla sintesi fatta oggi dall’agenzia … o no?]   Non è comunque difficile dimostrare che, escludendo P.Coyne che sapeva di
  cosa parlava pur essendo un astronomo, anche queste frasi che sembrano di
  apprezzamento per la teoria dell’evoluzione sono purtroppo di solito false,
  in quanto sono frasi non motivate e ambigue; non è difficile capire che di
  solito (escludendo probabilmente GP2) si riferiscono al solo fatto
  dell’evoluzione, un problema che quindi non riguarda affatto Darwin in
  quanto era già noto nel 1700 (tanto è vero che proprio nell’anno in cui
  nacque Darwin, il 1809, Lamarck propose la prima ipotesi, poi rivelatasi
  errata); la novità di Darwin è il meccanismo non casuale (il
  principale, ma non l’unico) della selezione naturale, che gestisce e
  indirizza questo processo.  Purtroppo (e per fortuna) è molto facile capire chi confonde il fatto con
  la teoria o dimostra di non conoscere i meccanismi che giustificano quella
  teoria, che GP2 nel 1996 ha apprezzato usando stranamente una terminologia
  forse poco teologica ma corretta e indicatrice di un reale interesse per il
  metodo scientifico e per la sua terminologia:  “È degno di nota il fatto che questa teoria
  [dell’evoluzione] si sia progressivamente
  imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte
  fatte nelle diverse discipline del sapere. La convergenza non ricercata né
  provocata, dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli
  altri, costituisce di per sé un argomento significativo a favore di questa
  teoria”. Sono tante infatti le imbarazzanti dimostrazioni che molti nella chiesa
  pensano erroneamente (a cominciare dalla dichiarazione dell’attuale papa
  nella cerimonia di insediamento - “noi non siamo
  un  prodotto casuale e senza senso
  dell’evoluzione”) che la teoria dell’evoluzione sia talmente assurda
  da considerare il caso come l’unica forza che la guida (sul “senso”, ovviamente, la scienza non si può
  esprimere, ma nessun evoluzionista pensa che il caso da solo possa combinare
  qualcosa di buono). Ovviamente né Darwin né gli evoluzionisti sono così
  stupidi; leggono e comprendono i testi e avendo come principale impegno e
  interesse – a differenza di altri che non sono preparati e non lo sanno
  apprezzare - lo studio del “libro della natura”. Da 150 anni.   | 
  
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   14/9/08-UK  | 
  
   ·        
  Un’altra
  notizia
  (un po’ meno sconcertante, ma solo perché gli effetti saranno limitati…)
  dimostra anche che la svolta della chiesa anglicana sulla teoria
  dell’evoluzione non era stata ben preparata: c’è un po’ di agitazione nella Royal Society, la più importante società
  scientifica, dove un paio di soci premio Nobel hanno chiesto di far dimettere
  da responsabile del settore educativo Michael Reiss, biologo e pastore della
  chiesa d’Inghilterra, che la scorsa settimana aveva proposto (sembra) di …
  insegnare il creazionismo a scuola nell’ora di scienze … Se ne parla anche nel blog
  di Nature che  cita le parole
  dette e linka anche un articolo
  di M.Reiss e un’intervista
  al Guardian nel 2006.  M.Reiss verrà condannato a vedere più volte la conferenza alla Royal Society dell’11/04/06 (“Why
  creationism is wrong and evolution is right”)? ·        
  Mi era
  sfuggito a questo proposito l’articolo un po’ troppo ideologico comparso ieri
  sul Foglio (“SCANDALOSA ROYAL
  SOCIETY,LA CASA DI DARWIN APRE AL CREAZIONISMO”).   | 
  
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   14/9/08-UK          | 
  
   Nel documento
  si dice chiaramente che si è deciso di fare un gesto simile a quello che la
  Chiesa Cattolica, dopo 350 anni, ha fatto scusandosi per l’errore commesso
  con G.Galilei.  Forse non è sufficiente chiedere scusa, soprattutto se si ammette la
  colpa di avere anche, per più di un secolo, “incoraggiato
  altri ad una falsa interpretazione del darwinismo“ (“encouraging others to misunderstand you still”)
  ; la riparazione di un errore di questo tipo richiederebbe infatti almeno una
  beatificazione, l’unico sistema pubblico di riabilitazione adeguato. 
 Molto bella e corretta anche, nella stessa
  pagina, l’ammissione della somiglianza con l’errore che la chiesa fece 350
  anni fa con G.Galilei: “The church made that mistake with G.Galilei’s
  astronomy, and has since realised its error. Some church people did it again in the 1860s with
  Charles Darwin’s theory of natural selection. So it is important to think
  again about Darwin’s impact on religious thinking, then and now – and the
  bicentenary of Darwin’s birth in 1809 is a good time to do so.”  Ecco qui il sito web
  che la Chiesa d’Inghilterra ha organizzato per festeggiare i 200 anni dalla
  nascita di Charles Darwin e per fare ammenda dei suoi errori nel passato. Si
  ricorda la storia
  della sua vita e i suoi rapporti con la chiesa e la fede.  Comunque si vedrà nei prossimi giorni/mesi/anni se e come il messaggio
  verrà recepito dai cattolici, molti dei quali (anche cardinali, per cui non
  si può far finta di non aver sbagliato!) rifiutano perfino di accettare
  l’origine comune degli esseri viventi nonostante il documento del
  card.Ratzinger del 2004.   | 
  
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   13/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Questa sera nella
  trasmissione Ulisse (RAI3), verrà messo in onda un altro viaggio per mare,
  ancora più importante per la cultura occidentale, quello di Darwin (“Darwin: un viaggio lungo quattro miliardi di anni”).
  La puntata era già stata trasmessa il 13/5/06.   | 
  
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   11/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Inizia oggi a
  Firenze il convegno “Evoluzione e Biodiversità Umana
  Comunicare la Storia Naturale dell'Uomo”.   | 
  
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   11/9/08-VA  | 
  
   ·        
  Inizia oggi il workshop “Evoluzione:
  nuove metodologie e vecchie teorie”  organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana  [Strano, il titolo... Quali
  saranno queste vecchie teorie? La speranza è che mons.Ravasi abbia
  deciso di approvare la teoria dell’evoluzione in occasione dei 150 anni,
  invece di aspettare i 350?].  PS: Solo successivamente è stato messo in rete
  il programma, che indica come l’inziativa fosse davvero di alto livello
  scientifico e, anche per i tempi non ristretti, ha permesso un
  approfondimento e una discussione su temi … che ovviamente presuppongono
  la teoria dell’evoluzione! Gli argomenti sono stati 3: quello della
  classificazione degli afroteri (Eizirik, Stanyon e Seiffert), dell’evo-devo
  (Minelli e Gilbert) e della biologia molecolare (Buiatti, Barsacchi, Pesole e
  Hurlbut). ·        
  Il 16 settembre
  2008, alle ore 11.00, presso la Sala Stampa Vaticana, si svolgerà la
  conferenza stampa di presentazione del Convegno STOQ 2009 ( 3/7 marzo 2009: “L’Evoluzione
  biologica: fatti e teorie – Una valutazione critica 150 anni dopo l’
  ‘Origine delle specie’ ”). Comunicato
  stampa.  [Anche qui il titolo è un po’ sospetto, anche se
  spunti interessanti ci sono nella pagina web con l’Argumentum
  del convegno.  - dopo 145 anni, nel 2004, il card.Ratzinger aveva scritto che “Poiché è stato dimostrato che tutti
  gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi
  tra loro, è praticamente certo che essi discendono tutti da questo
  primo organismo. I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze
  fisiche e biologiche inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria
  dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita
  sulla Terra,
  mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi e ai
  meccanismi dell’evoluzione” ·        
  In collaborazione
  con l'associazione Carl Friedrich von Weizsäcker, l'Ambasciata di Germania
  presso la Santa Sede organizza il convegno "L'importanza
  della scienza oggi - fede e ragione sul banco di prova" che si
  svolgerà nei giorni 26 e 27 settembre 2008 alla Pontificia
  Università Gregoriana. (Qui Programma
  e Interventi).
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   9/9/08-USA  | 
  
   ·        
  Su PNAS un
  articolo di Mann (“Proxy-based
  reconstructions of hemispheric and global surface temperature variations over
  the past two millennia“) sui
  cambiamenti della temperatura terrestre negli ultimi duemila anni. Si
  evidenzia il fatto che se la temperatura attuale non è certo una novità
  (qualche decina di milioni di anni fa faceva ben più caldo e qualche decina
  di migliaia di anni fa faceva ben più freddo …) l’incremento di 0.7 gradi in
  un secolo – che sembra preoccupi meno nonostante i tempi lunghi e l’inerzia
  di un processo planetario - è invece una novità, almeno negli ultimi 2000
  anni. Come possiamo immaginare, l’argomento è molto seguito soprattutto dagli
  olandesi (metà del paese è già oggi sotto il livello del mare), molto
  preoccupati di doversi un giorno spostare in qualche paese o continente
  vicino se non spendono un sacco di soldi per alzare o proteggere tutto.
  Stesse angosce anche negli stati USA del golfo del Messico, per non parlare
  del Bangladesh …  | 
  
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   8/9/08-VA  | 
  
   ·        
  Oggi è il primo
  anniversario di un documento, firmato nel 2007 a Sibiu,
  che avrebbe voluto coordinare il lavoro delle diverse decine di chiese
  cristiane europee attorno a problemi e valori comuni. Appunto perché si
  cercava di non litigare, sull’aborto e sul momento di inizio della vita – un
  problema su cui in Italia con i laici sembra non si possa proprio discutere -
  si era preferito addirittura non scrivere nulla per non scendere a
  compromessi con i le chiese protestanti, favorevoli alle leggi
  sull’aborto.   [Sembra di capire che i problemi
  dell’evoluzione, dell’ambiente e dell’origine e fine della vita umana siano
  problemi che non possono essere lasciati solo agli scienziati, ma penso sia
  facile dimostrare che senza un po’ di scienza, coscienza e coerenza … la
  ragione non può che mostrare sbandamenti … e bastano 366 giorni per
  dimenticare le promesse e gli impegni presi].  | 
  
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   8/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Questa sera a Crema “appuntamenti con il Caffè Filosofico, con un incontro
  dal titolo La teoria dell’evoluzione: nuove scoperte e antichi nemici;
  relatore della serata il professor Telmo Pievani.
  L’incontro serale è il primo di un
  progetto che vedrà tre appuntamenti, tra settembre e novembre, dedicati al dibattito
  tra creazionismo ed evoluzionismo, sempre vivo in ambito accademico” ·        
  Qualcuno
  si era davvero infuriato, altri un po’ meno, quando a fine giugno si era
  scoperto che, fra le altre novità, nel partito di Zapatero c’era qualcuno che
  voleva riconoscere i diritti delle scimmie antropomorfe, la cui sopravvivenza
  era davvero ben più minacciata di quella degli orsi polari. Si viene oggi a
  sapere (“Ecuador Constitution Would Grant Inalienable
  Rights To Nature”) che a fine mese (nel referendum del 28 che
  sembra preannunciare un risultato favorevole)
  verrà approvata la nuova costituzione dell’Ecuador, che presenta addirittura
  una parte sui diritti della natura, il cui primo articolo prevede che “1- Nature or Pachamama, where life is reproduced and
  exists, has the right to exist, persist, maintain and regenerate its vital
  cycles, structure, functions and its processes in evolution.”  [Per chi non la conoscesse, qui si può
  scoprire “Ques es la pachamama?” (interessante verificare come fra gli
  equadoregni questo culto di madre natura riesca a convivere con una religione
  importata solo da qualche secolo – si, certo, la stavano già cercando “nelle loro ricche
  tradizioni religiose” … - e tradizionalmente meno rispettosa della natura)].  | 
  
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   7/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Articolo del Foglio
  sul riscaldamento globale (“Perché
  ogni nuova previsione sul global warming rischia di essere sballata”);
  curioso notare come le frasi dette da un ricercatore del CNR alla presentazione
  di una mostra per il Meeting di Rimini (“la
  temperatura media degli ultimi anni non è in aumento”, ”non ci sono prove certe di un fenomeno di riscaldamento
  globale”, “l’aumento delle temperature degli
  oceani è di 0,1 gradi centigradi ma la temperatura media globale è scesa”,
  “con
  riferimento al periodo 1960-1990 si è osservato un aumento delle temperature”)
  trovino una sintesi
  un po’ troppo autorevole, dopo un processo di selezione (“ll Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Italia rende
  noto che la "temperatura media degli ultimi anni non è in aumento")
  e che si renda addirittura innocua (“il più
  catastrofico scenario dell'IPCC prevede un innalzamento dei mari di dieci
  centimetri in cento anni”) una previsione dell’IPCC (2007)
  sull’innalzamento di mari in un secolo (18-60 cm) … Curioso che una sintesi
  simile a quella del Foglio si trovi anche in un articolo – più corretto su
  questo punto - dell’agenzia Zenit del 30/8 (“Il
  Meeting si scalda sul cambiamento climatico”), dove si legge che “secondo il ricercatore del CNR non ci sono prove certe
  di un fenomeno di riscaldamento globale".  | 
  
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   7/9/08-USA  | 
  
   ·        
  Si conclude oggi
  con la quarta puntata, il racconto di un paio di fanciulle (non certo
  antievoluzioniste…) che arditamente si sono introdotte di persona nella sede
  del Discovery Institute semplicemente suonando il campanello; mostrando –
  senza ridere di fronte a nessuna sciocchezza - una grande fede creazionista
  sono riuscite anche a farsi ricevere e a intrattenersi in “artificiose”
  discussioni con uno dei responsabili (il biologo Luskin), (Parte
  1, Parte
  2, parte
  3, parte
  4 del loro rapporto in internet sull’incursione). Curioso il fatto che a
  nessuno fosse venuto prima in mente di andare a suonare al campanello al DI
  di Seattle per vedere se davvero al Discovery
  Institute ci fosse qualcuno che faceva ricerca. In effetti le fanciulle
  hanno scoperto che almeno Luskin si qualifica come ricercatore … Incredibile
  che questo ufficio riesca a produrre materiale propagandistico capace di
  ostacolare il progresso scientifico nonostante le sconfitte e le confessioni
  continuino a creare crepe nel loro progetto culturale. Purtroppo, si sa, non
  tutti lo sanno o le vedono.  | 
  
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   6/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Un’altra
  notizia divertente … in un blog
  italiano ignoravano – tra le altre cose - il fatto che Onion fosse
  un giornale umoristico (qui un loro splendido articolo su
  un’alternativa “intelligente” alla teoria della gravità …) … e alcuni lettori
  ci sono cascati … deprimente …  Nella
  voce di Wikipedia “Poe’s
  law” (una legge recente, nata sul web l’11/8/05 … poco nota in Italia) si
  mette giustamente un link alla rivista “The Onion” che abilmente
  gioca un po’ sulle diverse varianti di questa legge.  ·        
  NB: Nel sito del blog compaiono comunque tante
  altre frasi “significative” che pretenderebbero una riflessione, anche se gli
  effetti comunque sono da tempo evidenti nel degrado culturale del nostro
  paese.   | 
  
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   6/9/08-TR  | 
  
   ·        
  La notizia è
  divertente, anche se non recente. A pag.244 dell’”Atlante della creazione”,
  il libro del creazionista turco (ora in prigione per tre anni) che è arrivato
  in tante scuole italiane (e possiamo solo sperare che non sia stato messo
  in biblioteca!), oltre alle altre falsità, è stata usata la foto di
  un’esca per pesci, allo scopo di mostrare la somiglianza con un fossile!
  Viene illustrato qui
  in questo sito internet, dove viene mostrato anche il link al
  sito di un bravissimo “creatore” (… di esche da pesca…)  | 
  
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   5/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Di Darwin, di
  teoria dell’evoluzione e forse anche di antievoluzionismo si parlerà oggi a
  Udine, alle 18.30. In occasione della mostra “La
  scimmia nuda” (prolungata fino al 21 settembre) ci sarà un dibattito con
  T.Pievani, di cui parla un suo articolo oggi sul  Messaggero Veneto (“L’umanità,
  Darwin e il Neocreazionismo”). Nell’articolo si parla anche della truffa
  dell’Intelliget Design modello USA e del processo di
  Harrisburg/Dover, che nel 2005 ha permesso di dimostrare che l’ID era
  appunto una truffa, ma non si cita ancora la recente intervista in cui uno
  dei suoi “profeti”  (Medved, 6/8/08: “One on One: Broadcast views”) incredibilmente lo conferma. ·        
  Articolo del Foglio
  sul riscaldamento globale (“Perché
  ogni nuova previsione sul global warming rischia di essere sballata”);
  curioso notare come le frasi dette da un ricercatore del CNR alla presentazione
  di una mostra per il Meeting di Rimini (“la
  temperatura media degli ultimi anni non è in aumento”, ”non ci sono prove certe di un fenomeno di riscaldamento
  globale”, “l’aumento delle temperature degli
  oceani è di 0,1 gradi centigradi ma la temperatura media globale è scesa”,
  “con
  riferimento al periodo 1960-1990 si è osservato un aumento delle temperature”)
  si trasformino dopo un processo di selezione (“ll
  Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Italia rende noto che la
  "temperatura media degli ultimi anni non è in aumento") e
  che si renda addirittura innocua (“il più
  catastrofico scenario dell'IPCC prevede un innalzamento dei mari di dieci
  centimetri in cento anni”) una previsione dell’IPCC sull’innalzamento
  di mari in un secolo (18-60 cm) …  | 
  
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   5/9/08-USA  | 
  
   ·        
  Sul sito movieplayer
  informano che stanno iniziando a girare un film sulla vita di C.Darwin,
  mettendo a fuoco soprattutto il suo rapporto con la moglie Emma, semre molto
  preoccupata per la sorte dell’anima del marito … ·        
  Nel blog Evolving Thoughts si
  discute (“Darwin, God and chance”) del ruolo del caso (in relazione o in
  alternativa a Dio), a partire da un articolo (“Darwin
  was wrong!”) di PhiI Dowe. ·        
  E si è arrivati
  finalmente al 900’ “Steve del NCSE”.
  Solo leggendo questo articolo (“Project
  Steve: n = 900”)  nel sito
  del National Center for Science Education
  (che ce la mette tutta per difendere la cultura occidentale ostacolando
  l’insegnamento del creazionismo nelle scuole USA) si può capire perché sono
  tutti contenti della tappa raggiunta e sperano di raccogliere altri Steve
  favorevoli alla teoria dell’evoluzione. Le firme dei 900 Steve (o altri
  scienziati con PhD e con un nome simile a quello di Gould …) contrastano un elenco
  di firme, per ora fermo a 600 nomi, di creazionisti che hanno però un nome
  qualsiasi e non hanno PhD in materie biologiche o scientifiche. Il successo
  di questa raccolta di firme è quindi schiacciante. Qui la mascotte del
  progetto …  il prof.Steve Steve.  | 
  
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   4/9/08-CH  | 
  
   ·        
  Viene presentato
  oggi a Ginevra nella sede dell’IUCN, per
  la prima volta in Europa, un film “Hotspot revisited”
  prodotto dalla Dancing Star
  Foundation in collaborazione con Conservation International e sostenuto
  dall’IUCN. Il film si basa sul  libro “HOTSPOTS
  Revisited: Earth's Biologically Richest And Most Endangered Terrestrial
  Ecoregions”, di Russell A.
  Mittermeier, et.al. e segue Russell Mittermaier (presidente di CI e in
  alcuni di questi hotspots (in Madagascar, Brasile, Peru,
  Cile, U.S. e New Zealand) meritevoli di conservazione per mantenere la
  biodiversità. PDF FILE: "HOTSPOTS" Flyer. View
  Trailer.   | 
  
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   4/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Interessante
  iniziativa di una società scientifica, la World
  Society of Vertebrate Paleontology, che oggi invita i “Louisiana
  citizens and legislators to repeal the “Louisiana Science Education Act” and
  to prohibit the injection of religious content in America’s public school
  classrooms. The SVP added its voice to those of other leading scientific
  societies, scientists and citizens concerned about Louisiana’s
  new “Science Education Act” (the Act). SVP says the Act intends to garner support and legal
  protection for the introduction of religious, creationist concepts, including
  intelligent design, in public school science curricula. By permitting
  instructional materials that are not reviewed by the state’s science
  standards committees, the Louisiana Act and those like it encourage teachers
  and administrators to work outside these standards”. La notizia nel
  sito della WSVP.  | 
  
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   3/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Si parlerà di
  Darwin anche al Festival
  della Letteratura di Mantova. Se ne parlerà sabato 6 alle 10.30 con T.
  Pievani e un recente entusiasta ammiratore di Darwin, di cui ha ripercorso in
  modo originale una parte del glorioso viaggio intorno al mondo, P.Roversi
  [che poi dovrà fare rotta verso Pavia, dove lo aspetta alle 18 un’altra
  iniziativa e una premiazione al “Festival
  dei Saperi”].  | 
  
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   2/9/08-IT  | 
  
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  Su G.Galilei
  una recensione di C.Castellacci del libro di Cameron M. Smith, Charles
  Sullivan “I falsi miti dell'evoluzione. Top ten degli errori
  più comuni” (Dedalo 2008, pp. 200, euro 11,90). “La lista dei falsi miti dell'evoluzione potrebbe essere
  lunga. Cameron Smith e Charles Sullivan, un archeologo e un filosofo, l'hanno
  passata in rassegna selezionando una "top ten" degli errori più
  comuni. Nonostante la diversità tra gli Stati Uniti e il nostro paese,
  soprattutto per ciò che riguarda la diversa forza del creazionismo come
  fenomeno politico organizzato, quelli discussi dagli autori sono miti
  familiari anche a noi: chi non ha mai sentito dire, per esempio, che l'evoluzione
  è "la sopravvivenza del più adatto", che "è basata sul
  caso", o che "è solo una teoria"?”   | 
  
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   2/908-USA  | 
  
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  Sul New York
  Times un articolo di C.Zimmer (“Gaming
  Evolves“) su un nuovo gioco di simulazione per computer (Spores)
  che vorrebbe riprodurre i meccanismi del processo evolutivo (anche se si
  concentra soprattutto i meccanismi di adattamento all’ambiente e sui vincoli
  forma/funzione). Che la somiglianza non sia tanta, lo chiarisce anche J.Hawks
  nel suo blog.  | 
  
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   1/9/08-UK  | 
  
   ·        
  Importante
  articolo pubblicato su Nature (“Genes
  mirror geography within Europe“) da John Novembre e altri ricercatori che
  hanno analizzato 500.000 singole mutazioni nel DNA (SNP) di circa 3000
  europei provenienti da varie nazioni. Utilizzando il metodo della PCA per
  l’analisi e la rappresentazione grafica dei dati, ottengono un’impressionante
  mappa
  di somiglianze/distanze fra i 1300 DNA, abbastanza sovrapponibile alla
  mappa dell’Europa.   | 
  
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   1/9/08-VA  | 
  
   ·        
  A proposito di un chiarimento che sembrerebbe assolutamente necessario su
  una frase che il Papa ha detto a Bressanone il 9/8/08 (R.Vaticana) in un incontro
  con i sacerdoti della diocesi, un sito vaticano l’1/9/08 cita questa
  iniziativa di Bressanone (“L’importanza della teologia della
  creazione”). Pensate che abbiano
  citato e spiegato meglio questa frase del Papa sulla teoria dell’evoluzione: “la teoria dell’evoluzione vede la verità, ma ne vede soltanto
  metà: non vede che dietro c’è lo Spirito della creazione”? Forse è importante
  notare che il sito (osservatorio Van Tuan) è vicino al Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace? Sì,
  giusto, è proprio quello diretto dal card.Martino… sembra che in internet
  siano, dopo un mese, solo 9 le pagine web indicizzate da Google che la
  riportano; qualcuno censura il Papa…? Le frasi degli antievoluzionisti
  cattolici – forse non ortodossi … - invece dilagano – e già il giorno dopo …
  qualcuno se ne  preoccupa? Il
  responsabile del progresso culturale, Mons.Ravasi, viene informato? Possibile
  che solo F.Facchini ieri (“Evoluzione,
  mezza verità”) se ne sia accorto? E’ l’unico, oltre a questa
  pagina, che cerca di commentare la frase; gli altri siti la riportano solo.
  Forse anche loro sono giustamente perplessi?]  | 
  
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   1/9/08-IT  | 
  
   ·        
  Dev’essere il
  momento buono per il dinamico
  mons.Sebastiano del Veneto. Oggi anche il direttore del Gazzettino ha
  ritenuto meritevole di pubblicazione (in Veneto) la lettera (“Odifreddi
  tra Darwin e Einstein”), già comparsa sull’Avvenire due giorni fa, che
  contesta la presenza di Odifreddi a Sarzana (in Toscana). Un paio di frasi
  (già un altro paio erano state citate due giorni fa, fanno capire perché il
  direttore non gli risponde … ma non fanno capire perché o per chi abbia
  pubblicato la lettera:  ·      
  “Odifreddi
  potrebbe essere creativo in qualche ramo della matematica dacché l'antropologia
  si evolve in biologia genetica, in cui basta un cromosoma per segnare i
  limiti di una specie. Trasferito al regno vegetativo l'evoluzionismo
  rimare [sic]; da un innesto si può fare un ibrido,
  mentre la rosa originaria bianca o rossa, rimane tale”.  ·      
  “… E' un problema di numeri ordinali (primo, secondo) e
  non solo cardinali quantici (uno,due). Dopo la matematica fisica, viene la
  metafisica. Se l'epifenomeno è spirituale, l'uomo è uomo, per
  struttura di intenzionalità ordinale anche quando per imperfezione cardinale
  non dice la parola Dio o meglio il Primo. Odifreddi con l'onestà di Einstein, dovrebbe
  riconoscere che la relatività sta al di qua di una porta chiusa, la cui
  chiave è la ordinalità.” [Ci sarebbero dei
  miglioramenti … se anche per i quotidiani 
  si prevedesse la “peer review”… ltre al controllo dei direttori?] ·        
  Anche sul Domenicale
  si leggono frasi un po’ sconcertanti e in libertà sulla proposta della
  commissione Cultura spagnola di rafforzare la protezione alle
  antropomorfe.  ormai in estinzione (“Shock the
  monkey, Zapatero-style”); dopo ragionamenti che non riguardano afffatto
  la raccomandazione della commissione al governo spagnolo, si elencano i
  “misfatti” di Zapatero e dei laicisti. Curiosa l’accusa all’innocente
  Zapatero [… e non ad alcuni autorevoli italiani, che sarebbero testimonial
  ben più adatti] di voler negare alcuni principi morali come
  l’indissolubilità del matrimonio …; ci si dimentica poi di ricordare ai
  lettori che in Italia la legge da tempo prevede il divorzio, che nessuno – a
  parte forse quelli che hanno scelto il celibato - vuole abolirlo, e che la
  Sacra Rota si occupa spesso di problemi simili …   | 
  
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   31/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Nell’edizione di
  Bologna dell’Avvenire viene intervistato F.Facchini (“Evoluzione,
  mezza verità”) in
  occasione della presentazione al Meeting di Rimini del suo ultimo libro “Le sfide dell’evoluzione. In armonia fra scienza e fede”.
  La frase più importante, che probabilmente farà contenti molti cattolici è
  quella in cui rimuove un problema che da 150 anni li angoscia alcuni, non
  tanti …). Dice infatti, immagino rivolgendosi ai lettori cattolici, che “è possibile sostenere la teoria
  dell’evoluzione senza essere darwinisti”,
  spiegandolo con il fatto che i cattolici avevano in testa una concezione
  sbagliata del mondo, una concezione non evolutiva ma conseguenza di una
  visione statica della creazione.  [Non è comunque chiaro a questo punto se vale
  anche il ragionamento contrario, se chi critica le scoperte fatte da Darwin e
  dai neodarwinisti (selezione naturale, mutazioni casuali, leggi della
  genetica basate sul caso, ecc.) deve essere considerato favorevole o
  contrario alla teoria dell’evoluzione … e non è nemmeno chiaro cosa questo
  significhi per i cattolici; l’unica cosa chiara è che comunque sembra
  avessero interpretato male la creazione, immaginandola statica…. Nonostante questa spiegazione, il giornalista
  insiste con le critiche e propone una domanda in cui la teoria di Darwin
  risulterebbe complessa [?] e (spesso) poco soddisfacente.  [Se è preclusa non significa che la scienza
  ha fatto il massimo possibile? Perché non applaudire, allora? Perchè negare
  questa soddisfazione a chi ha scoperto il meccanismo - caso e selezione
  naturale … oltre a tutti i movimenti dei continenti e tantissimi altri
  geniali effetti speciali difficili da scoprire … – attraverso cui Dio
  agirebbe?] Ripete poi, e non è una novità (ma moltissimi,
  come il card.Martino,
  il card.Lorizio
  o mons.Fisichella, non
  sono affatto d’accordo … e quando glielo si chiede lo dimostrano) che “non bisogna ricavare dalla scienza quello che non
  può dire né far dire alla fede quello che essa non vuole
  dire in quanto estranea alla sua competenza, come i problemi di ordine
  scientifico”. ”Curioso il fatto che in realtà si fa dire
  spesso alla scienza quello che NON VUOLE dire e si fa dire alla fede quello
  che NON PUO’ dire…e che comunque il più autorevole mons.Fisichella era
  personalmente di opinione nettamente contraria a questa idea dei magisteri
  non sovrapposti che sembrava piacere – ma solo nel 2005 -  anche a mons.Ravasi: “Se c’è veramente incompatibilità tra un dato
  della fede e un dato della scienza, allora uno dei due deve inevitabilmente
  fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la scienza, non la fede” (Mons,.Fisichella, MicroMega, giugno 2005) ” ·        
  A Firenze nei
  giorni 11/12 settembre si terrà
  nel Palazzo Nonfinito in Via del Proconsolo 12 il convegno “Evoluzione e biodiversità
  umana” (Comunicare la Storia Naturale dell'Uomo). PROGRAMMA.
  RIASSUNTI
  degli interventi.  Questo è tanto più vero per quello che riguarda il tema della diversità
  biologica delle popolazioni umane viventi, che, aldilà degli aspetti di
  interesse scientifico che può suscitare, influenza anche aspetti del vivere
  quotidiano nella nostra società sempre più multiculturale.  I protagonisti che,
  da prospettive diverse anche se spesso in interazione, si occupano di aspetti
  della comunicazione al pubblico si possono identificare nelle istituzioni
  universitarie, dove i temi sono oggetto di didattica e di ricerca; nei musei
  scientifici (musei di antropologia o esposizioni tematiche in musei
  naturalistici, mostre, …); nella scuola (nonostante la recente ‘revisione’
  dei programmi scolastici). Inoltre questi temi sono argomento di libri,
  articoli di riviste e di giornali ma anche di comunicazione a livello di
  radio e televisione. L’Associazione Nazionale Musei
  Scientifici (ANMS), insieme al Museo di Storia Naturale dell’Università di
  Firenze, e con la compartecipazione dell’Istituto Italiano di
  Antropologia (IsITA), organizza un convegno
  nazionale per discutere di questi temi”.   | 
  
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   30/8/08-IT  | 
  
  ·        
  Curiosa
  davvero la lettera di un monsignore (e teologo) del Veneto, che il direttore
  dell’Avvenire ha ritenuto importante
  pubblicare oggi a pag.35 come terzo intervento contro le tre presenze di
  Odifreddi a Sarzana, dove leggerà per ben tre serate testi –sempre diversi …
  - di Charles Darwin (“ODIFREDDI
  E DARWIN AL FESTIVAL DI SARZANA”). 
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   29/8/09-VA  | 
  
  ·        
  Proprio
  non si capisce bene cosa stia succedendo nel mondo cattolico sui problemi
  ambientali. Proprio in questi giorni alcuni scienziati cattolici da Rimini
  invitano gli italiani (e immagino anche la chiesa cattolica) a lasciar
  perdere le preoccupazioni della maggioranza degli scienziati per il
  riscaldamento globale e perfino il protocollo di Kyoto (“Per
  fare quello che chiede, dovremmo tornare al 1900”). 
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   29/8/08-IT  | 
  
  ·        
  Sul
  Giornale un articolo, in positivo fin
  dal titolo (“Sarzana è creatività: 60
  eventi in tre giorni“), sul “Festival della mente” di Sarzana. Non compare
  nessuno degli appunti polemici che sono stati pubblicati dal Corriere e
  dall’Avvenire, e Odifreddi è presentato in modo positivo: “Sold out per Odifreddi Già tutto
  esaurito per le tre letture di Piergiorgio Odifreddi, ospite affezionato del
  Festival fin dalle prime edizioni, che dopo G.Galilei ed Einstein quest’anno
  affronterà la figura di Darwin.”
  ·        
  Immediata replica di F.Facchini sull’Avvenire (“Ma
  evitiamo steccati tra Darwin e Dio”) all’articolo di ieri di Odifreddi su
  Repubblica. Stranamente sembra che non abbia apprezzato il fatto che
  Odifreddi abbia semplicemente ricordato che c’erano “momenti e personaggi del mondo
  cattolico dell'800 critici del darwinismo e più in generale dell'idea di una
  parentela tra l'uomo e le scimmie” e critica il
  fatto che “La maggiore
  preoccupazione sembra quella di evidenziare le opposizioni che nel mondo
  cattolico ha avuto la teoria evolutiva.
  Che ci siano state difficoltà e
  preoccupazioni nell'ambito cattolico per accogliere l'idea di evoluzione non
  sorprende”. Curioso il riferimento all’800,
  quando anche lui sa, e ha dimostrato, che ci sono tuttora grossi problemi;
  dubito che nessuno gli abbia mai chiesto un’opinione sull’intervista al
  Card.Martino al
  TG2 del 29/11/07.
  Posso immaginare la sua opinione, visto che da anni scrive libri
  sull’argomento, ma finora non si è espresso; comunque NON era solo  un problema dell’800 … e nemmeno del ‘900.
  Stupisce anche un
  po’ la citazione della “coraggiosa visione di Pierre Teilhard de Chardin che
  tanto ha contribuito al dialogo tra scienza fede su questi temi”. 
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   28/8/08-USA   | 
  
   ·        
  Un articolo ("Eroding
  Evolution") comparso sulla rivista "Church and State" riflette sulla nuova legge approvata
  in Louisiana per coprire eventuali docenti che volessero presentare a scuola
  ipotesi non scientifiche sull’evoluzione biologica (“Supporters
  of the new law clearly hope that teachers and administrators who wish to
  raise alternatives to evolution in science classes will feel protected if
  they do so. The law
  expressly permits the use of 'supplemental' classroom materials in addition
  to state-approved textbooks."). Se ne parla nel sito del NCSE,
  dove viene fornito anche un link al sito della Louisiana Coalition for Science, che mette a disposizione alcuni video dei dibattiti avvenuti nel loro
  parlamento e anche il video (molto bello e assolutamente indispensabile per
  capire il problema e le dimensioni della sconfitta dell’Intelligent Design)
  che racconta del processo di Dover/Harrisburg: “JUDGMENT DAY: INTELLIGENT DESIGN ON TRIAL”
   ·        
  [da Pikaia]
  Sul sito http://www.edge.org/ potrete trovare
  commenti e l'intera trascrizione di una recente intervista (“Daniel
  Dennett's Darwinian Mind: An Interview with a 'Dangerous' Man”)  rilasciata da Daniel Dennett alla rivista Science & Spirit.  | 
  
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   28/8/08-IT  | 
  
  ·        
  Sulla Repubblica un articolo (“DARWIN
  QUANTI NEMICI“) in cui Odifreddi anticipa alcuni dei commenti che esporrà
  quando a Sarzana, al “Festival della mente”,  leggerà alcuni
  passi dei testi di Darwin. Descrive un po’ l’antidarwinismo, anche su base
  religiosa, esploso quando in Italia, nell’Ottocento, arrivò la notizia delle
  scoperte di Darwin, subito bene accolte dai naturalisti italiani, fra cui De
  Filippi; cita anche alcuni esempi di antievoluzionismo recente che riguardano
  “scienziati che, nell'Italia di oggi, continuano
  a prestarsi alla causa delle frange oscurantiste cattoliche” di cui riporta dichiarazioni
  oggettivamente non motivate se non poco sensate. 
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   27/8/08-IT  | 
  
  ·        
  Su Sussidiario.net un articolo (“Creazionismo
  e darwinismo sono incompatibili?“) che sintetizza in modo un po’ schematico, ma anche polemico verso uno
  dei pilastri della cultura occidentale, le attuali discussioni e le critiche
  sulla teoria dell’evoluzione; proprio nei giorni in cui anche il Papa scopre
  che nella teoria dell’evoluzione c’è la verità (anche se non c’è ancora
  tutta) possiamo leggere qui che secondo l'autore dell'articolo P.PaImarini
  avrebbe detto solo che “il darwinismo è ormai defunto” [in
  realtà P.PaImarini esprime un concetto diverso e non difficile da capire né
  da spiegare ai lettori: avverte che non si deve “confondere e
  generare confusione nei lettori tra la moderna teoria dell' evoluzione, sacrosanta, e il
  darwinismo, ormai largamente defunto”. Come si legge, per P.PaImarini c’è
  un’importante distinzione da fare: il neo-darwinismo (probabilmente si
  riferisce alla “nuova sintesi”, essendo Darwin ormai già morto da
  un po’) infatti non solo è vero, ma è pure … “sacrosanto” (!!??)] 
   | 
  
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   27/8/08-UK  | 
  
   ·        
  Su Nature è comparsa una lettera di Matthew
  Cobb & Jerry Coyne a commento (“Atheism
  could be science's contribution to religion”) di un precedente
  articolo su Nature (“Templeton's legacy”) in
  cui si presentava in modo positivo (“The Templeton Foundation's exploration of science and
  faith merits tolerance, not outright rejection.”) la
  Templeton Foundation, una ricchissima fondazione USA che sostiene le ricerche
  nella scivolosa zona di interfaccia fra la scienza e la fede (memorabile una
  costosissima (2,4 milioni di $) e serissima ricerca ("Study
  of the Therapeutic Effects of Intercessory Prayer") - che non ha
  dato i risultati attesi … - in cui si dimostrava scientificamente
  l’inefficacia delle preghiere sulla sopravvivenza di soggetti operati di
  bypass al cuore.  [Anche se ha dato il risultato che uno
  scienziato si aspetterebbe, la ricerca è un po’ sciocca, dato che la
  medicina e la chirurgia, molto più costose, non avrebbe potuto competere con
  rimedi più economici … nel caso funzionassero…; visto che qualcuno l’ha fatta
  e qualcun altro l’ha finanziata, tanto vale approfittarne … e andare a leggere quali sono
  stati i risultati pubblicati su Am Heart J. 2006 Apr;151(4):934-42. ]).  | 
  
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   25/8/08-USA  | 
  
   ·        
  In attesa che qualcuno inventi un hard disk esterno direttamente
  interfacciabile con il nostro cervello, è necessario un computer per
  scaricare ed archiviare la quantità davvero impressionante di video, di libri
  e di testi che possono essere ottenuti gratuitamente dal sito http://atheistmovies.blogspot.com/. Negli ultimi giorni sono strati messi a
  disposizione (in inglese…) anche dei 
  volumi in PDF (ad es. il "Cambridge
  Dictionary of Scientists” e l’”Oxford
  dictionary of sciences”…)  ·        
  In Italia
  l’interesse per Bigfoot, un improbabile nostro parente scimmiesco che secondo
  alcuni si nasconderebbe tuttora nelle foreste degli Stati Uniti, è vicino
  allo zero. Pochi quindi hanno letto una notizia che negli USA era su quasi
  tutti i quotidiani:  “esperti di
  Bigfoot” hanno comperato da “cacciatori di bigfoot”, a caro prezzo, una
  carcassa di questo presunto “animale”, conservata sotto ghiaccio. Una volta
  scongelato si sono accorti che sarebbe stato inutile fare l’analisi del DNA,
  a cui si erano scrupolosamente preparati, trattandosi di un costume di
  carnevale in gomma comperato on line.  | 
  
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   25/8/08-IT  | 
  
   ·        
  In un’intervista a un giornale locale (Mente Locale) P.Odifreddi
  spiega il suo interesse per le scoperte di Chrles Darwin, di cui leggerà
  alcuni brani al “Festival della Mente” di Sarzana: “Odifreddi:
  «la mia passione per Darwin»”  | 
  
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   24/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Si apre oggi a Firenze una conferenza internazionale sull’origine
  della vita (ISSOL’08).
  Impressionante il programma, che permetterà di ascoltare  e discutere le opinioni di circa 350
  scienziati che si occupano dello studio dell’origine della vita; come si sa è
  un argomento sul quale le certezze sono per ora ancora poche rispetto a
  quelle che abbiamo invece sull’evoluzione biologica, che proprio dalla
  comparsa della vita sulla terra, ha iniziato ad animare e colorare il nostro
  pianeta.   | 
  
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   24/8/08-USA  | 
  
   ·        
  Uno dei migliori interventi di un biologo evoluzionista al processo di
  Harrisburg/Dover è stato quello del paleontologo Kevin Padian, che
  oggi è anche presidente dell’NCSE.
  Il blog Panda’s
  Thumb informa che la sua testimonianza ora è stata pubblicata in un sito
  web arricchita da tutte le immagini presentate al processo: “The
  testimony of Kevin Padian in Kitzmiller v. Dover”. Il materiale
  è utilizzabile gratuitamente per fini non commerciali. ·        
  Uno degli
  scienziati cattolici USA sostenitore e consulente del NCSE, molto impegnato
  nella difesa della teoria dell’evoluzione anche nei tribunali, Francisco
  Ayala, ben noto anche in Italia, è stato intervistato su evoluzione e
  creazionismo per il numero di agosto 2008 del HHMI Bulletin, pubblicato dal
  Howard Hughes Medical Institute. ·        
  Un articolo sul New York Times racconta la battaglia di un
  insegnante di scienze in prima linea in Florida: “A Teacher on the Front Line as Faith and
  Science Clash“. In Florida solo da qualche mese (febbraio 2008)
  l’evoluzione è stata riconosciuta com principio fondamentale nelle scienze
  della vita, e quindi viene insegnata nelle scuole superiori (anche se i
  conservatori hanno preteso l’aggiunta di una modifica (“teoria dell’evoluzione” invece di “evoluzione”).   | 
  
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   23/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Sull’Avvenire oggi un’intervista (“«Fede ed evoluzione, binomio possibile»”) a suor Ilia Delio, docente alla
  Washington Theological Union, già vincitrice di un corso Templeton su Scienza
  e Religione – che ha tracciato nel recente Christ in Evolution una sua ipotesi secondo cui, “Recuperando il pensiero di Teilhard de Chardin è
  plausibile conciliare il darwinismo con la creazione divina”. Forse
  non è chiarissima nell’esposizione degli argomenti teologici che
  caratterizzano il suo ragionamento, ma sembra interessata a conciliare Darwin con Teilhard
  de Chardin; con l’aiuto magari di Bonaventura, Duns Scoto e Th.Merton; non le
  piace per niente invece il neodarwinista Dawkins.   | 
  
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   22/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Ora che anche
  dalla RAI (nella trasmissione storica “La croce e la
  svastica”) in ben due
  momenti, vengono suggerite impossibili influenze darwiniane sulla crudeltà
  nazista verso i deboli (già su questo folle accostamento aveva cercato di
  imbrogliare il pubblico USA Ben Stein nel suo film “Expelled”), può essere
  utile far conoscere anche in Italia una (falsa!) lettera di C.Darwin
  alla madre di Hitler, Clara Pölzl (che nel 1881 non era ancora diventata Frau
  Hitler …), invitandola a far leggere il libro inviatole in allegato al
  giovane Adolf quando avrebbe raggiunto l’età della ragione … la si trova nel
  blog Panda’s Thumb (“Shocking new Darwin letter
  discovered…I’m not sure what to think“).  Può essere utile ricordare anche che Darwin era ben conscio che la specie
  umana agisse prevalentemente utilizzando meccanismi culturali; ancora non
  sapeva, ma noi oggi lo sappiamo, che molte popolazioni preistoriche
  garantivano la sopravvivenza a individui anziani e handicappati (ci sono
  crani di anziani privi di denti già fra i Neandertal, e famoso è il caso di
  nanismo condrodistrofico scoperto in un diciottenne trovato nella grotta del
  Romito in Calabria (“A case of chondrodystrophic dwarfism in the
  Italian late Upper Paleolithic”); questa scoperta è importante: “the fact
  that this individual reached late adolescence attests to tolerance of Upper
  Paleolithic groups for severely abnormal individuals and their ability to
  support members who were of limited economic value to the social group”. Qui l’audio e il testo delle due frasi di commento: 1 –  “… un’interpretazione drammaticamente
  perversa del darwinismo: solo chi è forte e si adatta ha diritto di
  sopravvivere; il dovere di essere sani è un imperativo irremovibile per ogni
  buon nazional-socialista” 2 -  “questa insana
  esaltazione del darwinismo e della selezione dei perfetti seminerà morte” Probabilmente sarebbe stato
  importante far notare che Hitler nei suoi testi ideologici non citò MAI
  Darwin, e, per quanto riguarda l’antisemitismo, l’ispirazione certamente  viene più dalla storia dei cristiani e di Lutero, anche se nel
  programma non se ne parla mai!  “6. Writings of a philosophical
  and social nature whose content deals with the false scientific
  enlightenment of primitive Darwinism and Monism (Häckel).” Che vogliamo di più? Spiace, ma non
  stupisce, che questa pesante accusa a Darwin sveli una matrice ideologica di
  tipo religioso; forse per non sottolineare quanto il cristianesimo ma anche
  il cattolicesimo avessero invece avuto un ruolo sicuramente rilevante nella
  formazione culturale di Hitler. E questo viene confermato anche dalla trasmissione,
  dove si racconta che la chiesa cattolica, pur meno accomodante di quella
  protestante, forse grazie alla promessa di Hitler di voler difendere le tanto
  amate “radici cristiane dell’Europa” non fosse mai riuscita a rompere
  veramente i legami con il nazionalsocialismo; e questo nonostante alcuni atti
  di eroismo individuali o comunque geograficamente limitati (e come tali
  appaiono nella trasmissione). Fra l’altro è interessante la dimostrazione di
  come il  coraggioso vescovo von Galen
  riuscisse a comunicare con un suo sacerdote rinchiuso in un lager assieme a
  migliaia di altri religiosi. Curisoso inoltre il fatto sconcertante che in
  altre occasioni si è sentito perfino un cardinale, ma non è l’unico,
  che accostava invece, senza coerenza, Darwin a totalitarismi opposti.    | 
  
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   22/8/08-USA  | 
  
   ·        
  Il
  blog Pharyngula riporta una notizia curiosa ma
  preoccupante, l’avvistamento di dirigenti scolastici creazionisti biblici ai
  confini del nostro paese, in una scuola privata di Malta. Ovviamente
  interessante l'ipotesi di questo preside, evidenziata fin nel titolo
  dell’articolo di Malta ToDay (“Dinosaurs helped build
  the pyramids, school director says“); rimane però da spiegare l'assenza di questi utili
  dinosauri da lavoro nei geroglifici ...   | 
  
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   21/8/08-UK  | 
  
   ·        
  La
  rete TV inglese Channel Four continua la diffusione delle puntate dell'interessante
  video su Darwin curato da Richard Dawkins (“The Genius of
  Charles Darwin“).
  Nel sito web di R.Dawkins oggi sono disponibili le versioni gratuite delle prime
  tre puntate.   | 
  
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   20/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Sul Manifesto
  in un articolo (“E
  DIO CREO' IL CORSERA”) si mette in evidenza il corsivo citato in data di ieri, chiedendosi
  se Darwin sarebbe letto meglio dalla voce imparziale di un vescovo …  | 
  
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   19/8/08-USA  | 
  
   ·        
  Non
  è facile assistere ad una conferenza internazionale di creazionisti né in
  Italia né in Europa. Interessante quindi leggere il resoconto della Sesta,
  che si è svolta dal 3 al 7 agosto negli USA a Pittsburgh, in due articoli
  scritti da un evoluzionista infiltrato, autore dell’EvolutionBolog : Parte
  1,  Parte
  2, Parte
  3 e Parte
  4.  o                    
  ” Russell,
  you wrote:"Evolution is not so different in nature from other
  scientific theories." I don't disagree, but then adults don't
  understand other scientific theories either. My point is not about the
  special difficulty of evolution but about the resistance of grown-ups to
  learning. Of course, confronted with scientific notions that don't upset
  their religious or political feelings, people are likely to say, "OK,
  whatever." That doesn't mean they comprehend what they're hearing. Scientists
  routinely overestimate their intelligibility to others, especially when the
  others are obviously intelligent people. “ o                    
  “I don't believe that "Evolution
  involves incorporating an entirely new way of thinking". Evolution
  is not so different in nature from other scientific theories. Does
  learning thermodynamics require "incorporating an entirely new way of
  thinking"? Valence theory of chemistry? Plate tectonics? Yes, evolution
  is neck-and-neck with quantum mechanics in being one of the two most
  fundamental theories of modern science. But it doesn't strike me as all
  that different from other kinds of science”. o                    
  “I think
  understanding evolution requires a way of thinking that is strange for
  (most) humans. It requires thinking in terms of diversity within
  populations and productive variability rather than in terms of crisp
  types with some pesky noise. Understanding evolutionary biology requires
  that we pay the most attention to the variability within classes
  rather than to the central tendency of the class. Like linear statistics,
  it's all in the variance, and dealing with variance is a weak point in human
  cognition.”  | 
  
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   19/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Curiosa
  protesta di L.Scaraffia sul Corriere (“Scienza
  a senso unico”),
  in una rubrica di solito gestita dal marito, contro la partecipazione di
  Piergiorgio Odifreddi al “Festival della
  mente” di
  Sarzana; solo il fatto che sia previsto che legga alcuni passi degli scritti
  di Darwin fa dubitare che abbia una voce imparziale. Di parzialità viene
  accusata anche l'amministrazione comunale, “persone
  che non desiderano ascoltare chi la pensa diversamente da loro”; non è
  chiaro, visto che si ascolterebbero le idee geniali di Darwin, uno degli
  scienziati che più ha contribuito al progresso della cultura occidentale, se
  avrebbe voluto che si leggesse anche qualche passo del meno laico e meno
  progressista Wallace, per avere “un confronto con
  chiunque non condivida un'idea sedicente laica e progressista”.  Si
  nota, ed è strano ma molto apprezzabile, che non contesti che Odifreddi non
  abbia particolari competenze in biologia, dato che tuttora molti si ricordano
  delle sue esperienze di storica nei panni di divulgatrice della biologia
  evolutiva.  E'
  sufficiente ricordare la sconcertante e inspiegabile (letteralmente) frase “la
  scoperta del Dna è un forte ostacolo alle ipotesi del cambiamento evolutivo“ (Avvenire del 22/1/04), che
  dimostra il ruolo rilevante di antievoluzionisti ignoranti nella sua
  formazione biologica; o si possono risentire le puntate di “L'evoluzione
  permanente” su
  Radio3, dove, con una collega, criticava – pur avendo premmeso di occuparsi
  solo degli aspetti sociali - anche aspetti scientifici ben dimostrati dalla
  “nuova sintesi”, puntate che agli esperti di evoluzione non
  sono piaciute).  ·        
  Anche
  F.Facchini interviene sull'Avvenire (“Nell’evoluzione
  quale posto per lo spirito?“) nella discussione suscitata dall'articolo del
  card.Lorizio sull'Avvenire del 5/8/08 (“DARWIN
  E LE SALAMANDRE: QUANDO LA SCIENZA DIVENTA CIECA“). Spiace che cerchi di
  presentare quasi come “opposti” I teologi che partano di biologia
  evoluzionistica e I biologi che parlano di biologia evoluzionistica; come già
  notava GP2 nel 1988, prima parlare di biologia
  evoluzionistica i teologi dovrebbero studiarla fino a quando non la
  capiscono  [... anche per non
  stimolare biologi (e matematici) a ficcare il naso nella teologia per capire
  da dove vengano tutte quelle certezze e verità assolute]. Inoltre
  potranno finalmente capire come mai i biologi evoluzionisti  hanno di solito ragione quando parlano di …
  biologia evoluzionistica … Sarebbe stato meglio che avesse invece spiegato
  allo scandalizzato don Umberto se deve credere o meno a quello che
  probabilmente lui stesso racconta ai bambini sulla creazione, dato che il
  card. Lorizio nella sua replica ha criticato ancora chi insegna ancora la
  Genesi in un’ottica …. “predarwiniana” (Erasmus … Darwin!).  Anche F.Facchini come me ha notato e
  citato la recente frase detta dal papa a Bressanone il
  9/8/08, quando dichiarò che “la teoria dell’evoluzione vede la
  verità, ma ….” solo al 50% (senza spiegare come fosse
  arrivato a calcolare questa frazione - 
  magari … siamo già all’80-90%!?). In
  realtà l’aspetto più interessante e “curioso” … è che uno si aspetterebbe che
  poi il Papa avesse detto che la teoria dell’evoluzione è al 50% sbagliata,
  mentre invece ha detto inaspettatamente che ci manca ancora il 50% di verità
  da scoprire. Se è un modo per dire che la teoria dell’evoluzione FINORA è
  dimostrata vera (=”vede la verità”) e LO CONVINCE ma si
  aspetta altro … avrebbe potuto/dovuto essere più chiaro. NESSUNO l’aveva
  capito … ci sono problemi di traduzione? O forse nessuno crederebbe a un Papa
  che dicesse che le prove della teoria dell’evoluzione sono convincenti ma la
  ricerca deve continuare …? Si potrebbe anche cavillare sulla poco papale
  definizione di “teoria dell’evoluzione” (finora preferivano parlare di
  “teorie dell’evoluzione”…), ma questa citazione meriterebbe davvero
  che gli arrivasse un invito a spiegarla e discuterla all’Università della
  Sapienza o in qualsiasi altra Università, per confermare o meno la novità.  | 
  
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   15/8/08-Niger  | 
  
   ·        
  Una
  spedizione paleontologica che cercava dinosauri nel Niger ha trovato
  invece  le sepolture di 200 scheletri
  umani appartenenti a due popolazioni diverse che vissero fra 9000 e 4500 anni
  fa. Nella pagina del blog Pharyngula che riporta la notizia è linkato anche
  il video di una sepoltura con una madre e i suoi due figli. Qui
  l'articolo originale, free, pubblicato su Plos One: “Lakeside Cemeteries in the Sahara:
  5000 Years of Holocene Population and Environmental Change“  | 
  
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   14/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Si
  parlerà anche di Darwin al “Festival della
  mente” che si
  svolgerà a Sarzana dal 29 al 31 agosto. Anzi, sarà lo stesso Darwin ... a
  parlare, attraverso la voce di Pierluigi Odifreddi, che leggerà alcuni passi
  dei capolavori di Darwin.  A questo proposito ricordo che per gli anglofoni
  esiste anche il sito (“The complete
  work of C.Darwin online”) con tutti i testi originali di Darwin.  | 
  
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   12/8/08-USA  | 
  
   ·        
  Oggi
  un altro splendido breve articolo di Olivia Judson sul New York
  Times (“Optimism
  in Evolution“) ·        
  “First,
  it provides a powerful framework for investigating the world we live in.
  Without evolution, biology is merely a collection of disconnected facts, a
  set of descriptions. The astonishing variety of nature, from the tree
  shrew that guzzles vast quantities of alcohol every night to the lichens that
  grow in the Antarctic wastes, cannot be probed and understood. Add evolution
  — and it becomes possible to make inferences and predictions and (sometimes)
  to do experiments to test those predictions. All of a sudden patterns
  emerge everywhere, and apparently trivial details become interesting”. ·        
  “The second
  reason for teaching evolution is that the subject is immediately
  relevant here and now. The impact we are having on the planet is causing
  other organisms to evolve — and fast.”. ·        
  “The third
  reason to teach evolution is more philosophical. It concerns the
  development of an attitude toward evidence. Moreover, since the
  science classroom is where a contempt for evidence is often first
  encountered, it is also arguably where it first begins to be cultivated. A
  society where ideology is a substitute for evidence can go badly awry.” ·        
  “But for me,
  the most important thing about studying evolution is something less tangible.
  It’s that the endeavor contains a profound optimism. It means that when
  we encounter something in nature that is complicated or mysterious, such as
  the flagellum of a bacteria or the light made by a firefly, we don’t have to
  shrug our shoulders in bewilderment”.  | 
  
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   11/8/08-USA  | 
  
   ·        
  Una
  bella vittoria
  in tribunale (anche se la storia non finisce qui…) da parte
  dell’Università della California che non vuole accettare studenti che non
  abbiano una preparazione adeguata in scienze (“University
  of California can reject Christian school classes”) . Forse non pretendevano nemmeno
  troppo (che non si studiasse scienze sulla Bibbia o poco più) ma sono stati
  denunciati da alcuni licei privati cattolici, che, per ora hanno perso il
  primo round. ·        
  Un articolo di Lao et.al (“Correlation
  between Genetic and Geographic Structure in Europe”) presenta con dati su
  SNP analizzato su 500K basi del DNA nucleare di 2500 individui di 26 diverse
  popolazioni europee. L’articolo era stato anche discusso su diversi blog (Dienekes,
  Gene  expression, Anthropology
  net)  | 
  
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   9/8/08-VA  | 
  
   ·        
  Oggi
  incontro del Papa con il clero di Bressanone. Il testo delle sue risposte
  alle domande è recuperabile sull'Avvenire, sulla R.Vaticana
  o dall’agenzia vaticana Zenit.
  In una domanda si tocca il problema dell'ambiente e del clima in relazione al
  tema della Creazione. Il Papa risponde dicendo che “fino a quando la terra è stata considerata creazione di
  Dio, il compito di soggiogarla non è
  mai stato inteso come un ordine di renderla schiava, ma piuttosto come
  compito di essere custodi della creazione e di svilupparne i doni; di collaborare noi stessi in modo attivo all’opera di
  Dio, all’evoluzione che Egli ha posto nel mondo, così che i
  doni della creazione siano valorizzati e non calpestati e distrutti.”.
  Ad un'altra domanda risponde con una frase un po' sconcertante e che
  richiederebbe di chiarire meglio il significato dei termini per non sembrare
  il primo papa che non solo accetta la “nuova sintesi” delal teoria
  dell’evoluzione, ma (come Massimo Pigliucci e i 16 di Altenberg)
  vorrebbe andare oltre: “la
  teoria dell’evoluzione vede la verità, ma ne vede soltanto metà: non vede
  che dietro c’è lo Spirito della creazione”. Cosa vuol dire?
  Quale teoria dell'evoluzione è “vera” ma migliorabile? Sta
  diventando post-neo-darwiniano anche lui?  Prego chiarire meglio e urgentemente …. Magari! A
  proposito di chiarimento, un sito vaticano l’1/9/08 cita questo dibattito di
  Bressanone (“L’importanza
  della teologia della creazione”). Pensate che abbiano citato questa frase del Papa
  sulla teoria dell’evoluzione? Forse è importante notare che il sito è vicino
  al Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace? Sì, giusto, è
  proprio quello diretto dal card.Martino…]  | 
  
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   9/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Non mi era mai successo di leggere sull'Avvenire la lettera di
  un sacerdote che accusa un cardinale, docente alla Lateranense, di eresia e
  idiozia. E' successo oggi quando nella rubrica delle lettere (a pag.31) si
  legge una lettera (“CREAZIONISMO
  E PRESUNTE ERESIE”) di critica al commento contro
  l’evoluzionismo pubblicato dal card. Lorizio il
  5/8/08; la lettera finisce con la frase  [Come si può
  immaginare, nessun sito cattolico ripropone questa lettera (Google risponde
  infatti:  A proposito di
  questa protesta di don Umberto di Vicenza si può ricordare che il 24/7/07 il
  Papa, proprio in un incontro
  con i sacerdoti delle vicine diocesi di Treviso e Belluno disse, senza
  spiegare se questo cambiamento, dopo anni di paura verso l’evoluzione,
  comportasse cambiamenti nella dottrina della Chiesa: “ci sono tante prove scientifiche in favore di un’evoluzione che appare
  come una realtà che dobbiamo vedere e che arricchisce
  la nostra conoscenza della vita e dell’essere come tale”.
  Sarebbe meglio cha anche i numerosi don Umbertro capissero meglio cosa
  volesse dire.  | 
  
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   8/8/08-CA  | 
  
   ·          
  In
  Canada è stato realizzato un sondaggio per quantificare il peso delle diverse
  opinioni sull’evoluzione biologica ed umana. Se ne parla nel sito dell’NCSE
  (“Polling
  creationism in Canada“). Qui i risultati dei sondaggio: “Canadians
  Choose Evolution Over Creationism“  | 
  
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   8/8/08-IT  | 
  
   ·          
  Su Repubblica
  un articolo di M.Ammaniti sulle nuove conoscenze sulle basi biologiche
  delle emozioni, una delle frontiere della ricerca biologica e fisiologica dei
  prossimi decenni (“Quanto
  pesa una emozione”); a qualcuno non piace troppo che le emozioni
  possano essere analizzate e quantificate, anche perché ne possono derivare
  metodi di alterazione del comportamento più selettivi e precisi di quelli
  attualmente disponibili.  | 
  
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   7/8/08-IT  | 
  
   ·          
  L’Avvenire informa (“Darwin
  e Dio, incroci su «Humanitas»”) di un numero speciale della rivista Humanitas
  dedicato a «Evoluzionismo
  e teologia», curato da Federico Vercellone. Ci sono articoli di
  G.Tanzella-Nitti, J.Moltmann, Angelo Vianello e Simone Morandini.   | 
  
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   6/8/08-USA  | 
  
   ·        
  Nel
  blog Quintessence of
  Dust, gestito da
  un evoluzionista teista, si presenta la figura di M.Behe (“Why
  I'm not a Behe fan, Part I“ e “Why
  I'm not a Behe fan, Part IIA: the malaria scam“), un esponente dell'ID che si
  distingue un po' dai creazionisti riciclati che costituiscono la gran parte
  dei fedeli del dogma dell'Intelligent Design (ad esempio è l'unico biologo ed
  è l'unico che crede all'origine comune degli esseri viventi). ·        
  Sempre
  per parlare degli esponenti dell’ID, uno che ha sostituito J.Schloss
  che se ne è andato nel 2005 dal Discovery Institute è Michael
  Medved, di religione ebraica, che oggi spiega in un’intervista
  sul Jerusalem Post cosa è e cosa non è l’Intelligent Design (“One
  on One: Broadcast views”). Le sue dichiarazioni avranno sicuramente
  gettato nella disperazione i suoi colleghi, dato che conferma esattamente le
  critiche degli evoluzionisti, ma è anche l’ultima di una serie di disastri.  Val la
  pena di leggere due rispote dell’intervista:  …you are a senior fellow at the
  Discovery Institute that studies and believes in Intelligent Design. How
  do you, as an Orthodox Jew, reconcile with this kind of generality - with the
  view of their being a hierarchy with a chief "designer" - while
  believing in and praying to a very specific God?  The question is not whether it replaces
  evolution, but whether it replaces God.  Traduco
  per gli amici italiani dell’ID, che si vedranno crollare il cielo in testa e
  dovranno ammettere la loro “ingenuità imperdonabile”
  (v.sotto il card.Lorizio…) e smentire quanto hanno scritto finora:  Chiaramente
  è un ragazzo che sembra vivere all’inizio dell’800 … anche Darwin a 18 anni
  la pensava così, ma poi si è messo a studiare con rigore e diligenza (ma
  soprattutto con curiosita) il libro della natura … Divertente
  anche immaginare che qualcosa che non è una teoria né una spiegazione di
  alcunché possa sfidare una teoria consolidata! E sconcerta che qualcuno ci
  creda! Gli
  evoluzionsti a questo punto sperano di non dover essere loro a spiegare
  perché l’Intelligent Design è una boiata pazzesca … (e pure una truffa, come
  ha spiegato in questa intervista uno dei suoi dirigenti). Sarà interessante
  vedere le reazioni al Foglio e all’Avvenire 
  … Di
  questa storia sconcertante si parla nel blog Panda’s
  Thumb in data 10/8/08  | 
  
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   5/8/09-IT  | 
  
   ·        
  Sull'Avvenire compare l'articolo (“DARWIN
  E LE SALAMANDRE: QUANDO LA SCIENZA DIVENTA CIECA“)  | 
  
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   4/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Nel
  blog Paleofox (il portale della paleontologia italiana) si pubblica un
  resoconto
  sulle ultime novità per quanto riguarda le iniziative politico-religiose
  contro la teoria dell’evoluzione, negli USA e in Italia. Si parla dela
  Louisiana, del convegno di Altemberg, e dell’Intelligent Design. Ma
  soprattutto è strano verificare come vengano messi sullo stesso piano gli
  evoluzionisti e gli antievouzionisti, come se non fossimo in un contesto
  dedicato proprio all’evoluzione biologica. Se i paleontologi studiano le ossa
  fossili forse si dimenticano che un tempo erano ossa di animali …
  nell’articolo in realtà sembra si pensi che solo per i biologi e ui medici la
  difesa dell’evoluzione sia logica e necessaria … dato che loro hanno a che
  fare con la sperimentazione medica e farmaceutica.  [ … a pensarci bene anche i
  biologi che pensano sia loro compito anche sostituire la frequente assenza
  (per vari motivi) della teoria dell’evoluzione nella scuola italiana … sono
  ben pochi].  | 
  
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   2/8/08-IT  | 
  
   ·        
  Anche
  su Effedieffe (“L’evoluzionismo si
  evolve. Ancora.“)
  si parla del convegno di Altenberg,
  presso Vienna, organizzato dal Konrad Lorenz Intitute e a cui hanno
  partecipato alcuni dei migliori biologi evoluzionisti attuali. In siti
  seri in cui si parla di questo convegno, si sottolineava come la teoria
  dell'evoluzione goda oggi di ottima salute ma come secondo alcuni forse era
  possibile cercare di integrarla anche con nuove idee ed ipotesi  su meccanismi che sembra si aggiungano a
  quelli ben noti. Anche il documento
  finale di Altenberg confermava il dinamismo e le conferme della teoria
  dell’evoluzione. L'articolo svela anche
  pseudosegreti nascosti che nessuno conoscerebbe: “i
  bio-evoluzionisti sanno da decenni - anche se cercano di non dirlo troppo in
  giro - che la selezione naturale non ha nulla a che vedere con l’evoluzione“. Penosa anche la discussione dove nessuno
  riuscirebbe a capire la differenza fra il metodo scientifico e una verità
  biblica di migliaia di anni fa ...  [Come se non godessero dei vantaggi del  progresso della scienza... gli abati
  Spallanzani, Scopoli e Mendel, per non dire del gesuita Teilhard de Chardin
  ... si rivolterebbero nella loro tomba se sapessero del livello culturale dei
  loro correligionari attuali, anche ai massimi livelli; per fortuna F.Facchini
  sembra intenzionato a mostrare la realtà. Abbastanza impressionante come
  l'articolo sia stato rapidamente ripreso, non sempre citando la fonte, da
  molti siti cattolici e di destra, probabilmente interessati al sapere
  scientifico indipendentemente dalle competenze  dell'autore dell'articolo; l’articolo di F.Facchini del 13/7/08 (“Il
  darwinismo da diversi punti di vista”), dove spiega con onestà la
  confusione nella Chiesa sul problema dell’evoluzione e della teoria
  dell’evoluzione, è stato ripreso solo da un sito di CL… D’altronde negarlo,
  dopo l’intervento del Card.Martino al TG2 del
  29/11/07, o
  dopo l’esaltazione dell’Intelligent Design USA da parte del Card. Schönborn è
  proprio impossibile; e qualcuno doveva dirlo]. ·        
  Non
  meravigliamoci se le università americane ora sono ben contente di prendere a
  Teheran, Seul o Dubai i nuovi studenti per le loro università (Newsweek
  del 9/8/08 Qualcuno non ci crede? Vada allora a vedere i risultati
  delle Olimpiadi della Matematica   | 
  
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   1/8/08-IT  | 
  
   ·                              
  Sul Corriere
  un articolo scritto dal noto e bravo giornalista ateo USA Christopher
  Hitchens (“LA
  SALAMANDRA SALVA DARWIN”). Si presenta come una smentita del creazionismo il fatto che una
  specie di salamandra adattata ad ambiente sotterraneo, sembri “peggiorare” le
  proprie caratteristiche fenotipiche, perdendo la vista. Gli antievoluzionisti
  infatti non si vergognano di far sapere che credono che l’evoluzione sia una
  marcia continua verso il progresso e il miglioramento; è un’ulteriore prova
  della loro ignoranza dei fatti. ·                              
  Sull'Avvenire
  un articolo (“Usa,
  neo-atei sotto scacco”) racconta del contropiede organizzato dai cattolici per riprendere
  il controllo di una situazione che, nell’editoria, sembra attualmente
  dominata da atei evoluzionisti come Dawkins, Harris, Hitchens. Non si dice se
  la riscossa avrà come obiettivo anche i cattolici Ayala e K.Miller, che sono
  evoluzionisti non atei ottimi collaboratori dell'NCSE, che coordina la difesa
  della teoria dell’evoluzione dagli attacchi degli integralisti protestanti.
  [Kenneth Miller ed Francisco Ayala dovrebbero essere citati più spesso in
  Italia... soprattutto Ayala ha molti amici qui, ma non gli fanno affatto
  pubblicità].     | 
  
      | 
 
 
  24/7/08-USA
   | 
  
   ·        
  In occasione del
  suo recente viaggio negli USA R.Dawkins ha registrato alcune
  discussioni che lui ha avuto con alcuni 
  scienziati USA interessati al dibattito sull’evoluzionismo. E’ uscito
  in questi giorni il DVD
  che raccoglie queste chiacchierate con PZ Myers, L.Krauss, S.Weinberg e
  D.Buss. Per i navigatori di internet ci sono delle versioni
  ridotte (100MB circa ognuna) di tre chiacchierate  | 
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  22/7/09-USA
   | 
  
   ·        
  Un altro articolo
  piacevole articolo (“A
  natural selection”) di Olivia Judson sul suo blog; presenta alcuni
  dei numerosi esempi che sono utili per capire quello che chi non conosce
  questi esempi non può proprio capire, e in particolare il legame
  indissolubile che collega la realtà con le teorie che la spiegano; non si può
  capie il perché indipendentemente dai fatti.  | 
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  21/7/08-IT
   | 
  
   ·        
  Pacato e meglio
  documentato, rispetto a De Mattei …, ma comunque preoccupatissimo l’articolo
  di Ferrara sul Foglio (“LE SCIMMIE, LA
  PERSONA UMANA E LO ZOOLOGICAMENTE CORRETTO”) sulla decisione della commissione ambiente
  del parlamento spagnolo di invitare il governo a garantire la sopravvivenza e
  condizioni di benessere adeguate alle grandi scimmie antropomorfe.  In tutto
  l’articolo, come è purtroppo normale per chi critica l’iniziativa, non si
  forniscono dati utili per capire qual’è stata la condizione oggettiva in cui
  sono state mantenute per decenni le antropomorfe allontanate dall’ambiente in
  cui vivevano e oggi in possesso dell’uomo, né i rischi che stanno correndo,
  sempre più vicine al rischio di estinzione, le antropomorfe in natura. Poche
  iniziative finora sono riuscite ad invertire decisamente la tendenza
  all’estinzione, anche se qualche miglioramento c’è stato, Ebola permettendo.  Bisogna fare di
  più e trovare il modo migliore per farlo meglio. Non è detto che il Progetto
  Grande Scimmia sia oggi l’idea migliore; è certo però che anche le altre
  iniziative non sono sufficientemente sostenute ed efficaci a contrastare la
  distruzione degli habitat delle antropomorfe.  Se lo sapesse …
  non c’è dubbio che Ferrara saprebbe organizzare qualcosa di clamoroso …   | 
    | 
 
  19/7/07-VA
   | 
  
   ·        
  Interessante la
  preoccupazione dell’Osservatore Romano per lo stato dei ghiacci artici
  … oggi compare infatti un secondo articolo inviato da una giornalista a bordo
  di un rompighiaccio canadese che naviga nella zona del passaggio a Nord Ovest,
  una rotta le cui condizioni sembra interessino parecchio … i cattolici
  italiani che però sembrano avere idee diverse.   | 
    | 
 
  19/7/08-IT
  Chiropotes
  satanas
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   ·        
  Inutile commentare
  questo articolo pubblicato da  “La bestialità, che ancora oggi suscita ribrezzo, inizia ad
  essere indirettamente accolta dalle istituzioni europee, per entrare
  anch'essa un giorno nelle abitudini e nella mentalità Sopravviverà l'Europa a
  questo scempio morale?  Può essere di un
  certo interesse evidenziare come l’autore, che coraggiosamente ipotizza
  l’Islam come … prossima punizione divina (… come se non fossero bastati il
  peccato originale e il primo genocidio effettuato per annegamento) sia un
  docente universitario di scienze della formazione.  | 
    | 
 
  18/7/08-EU
   | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  Il sito di Pikaia riporta due documenti dell’ ECSITE (European Network
  of Science Centres and Museums) in difesa della scienza e
  sull’evoluzione. All'indirizzo http://www.ecsite.net/new/newsletter_archive.asp troverete tutte le
  iniziative, i convegni e le conferenze promosse da ECSITE che si terranno in
  tutta Europa tra luglio e la fine del 2008.  | 
    | 
 
  17/7/07-AT
   | 
  
   ·        
  Sul suo blog (Rationally
  Speaking) Massimo Pigliucci pubblica il documento finale uscito
  dal workshop ad Altenberg vicino a Vienna a cui hanno partecipato 16
  biologi evoluzionisti: “A group of 16
  evolutionary biologists and philosophers of science convened at the Konrad
  Lorenz Institute for Evolution and Cognition Research in Altenberg (Austria)
  on July 11-13 to discuss the current status of evolutionary theory, and in
  particular a series of exciting empirical and conceptual advances that have
  marked the field in recent times. The new information
  includes findings from the continuing molecular biology revolution, as well
  as a large body of empirical knowledge on genetic variation in natural
  populations, phenotypic plasticity, phylogenetics, species-level stasis and
  punctuational evolution, and developmental biology, among others. The new concepts
  include (but are not limited to): evolvability, developmental plasticity,
  phenotypic and genetic accommodation, punctuated evolution, phenotypic
  innovation, facilitated variation, epigenetic inheritance, and multi-level
  selection. By incorporating these
  new results and insights into our understanding of evolution, we believe that
  the explanatory power of evolutionary theory is greatly expanded within
  biology and beyond. As is
  the nature of science, some of the new ideas will stand the test of time,
  while others will be significantly modified. Nonetheless, there is much
  justified excitement in evolutionary biology these days. This is a
  propitious time to engage the scientific community in a vast
  interdisciplinary effort to further our understanding of how life evolves”.  Qui un testo che M.Pigliucci
  aveva scritto il 2/7/08 per chiarire gli scopi del convegno e per contestare
  alcune presentazioni distorte che serviavano solo a far mettere in luce
  alcuni giornalisti.   | 
    | 
 
  17/7/08-VA
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   ·              
  Sul problema
  creazione/evoluzione e sul ruolo dell’ideologia oggi un’articolo dell’agenzia
  cattolica Fides (“Ecologia, fede ed ateismo “) cita alcune parole dette ieri dal Papa in
  Australia sulla “difesa del creato”.
  Nell’articolo si descrive un mondo in pericolo per “Il
  disastro ecologico verso cui si cammina”, frutto di una concezione del
  mondo  “antropocentrica,
  che vede solo l’uomo al centro, e che ha escluso, o vuole escludere Dio,
  dall’orizzonte di significato del tutto”. Mentre il Papa il 23/9/07 a
  Castelgandolfo non aveva avuto paura a citare le responsabilità della
  “logica del profitto” (audio) che
  caratterizza il mondo occidentale per il “rovinoso
  sfruttamento del pianeta”, qui
  invece si cerca di far credere, senza dimostrazine, che “L’ateismo ha un ruolo non irrilevante, nella
  contemporanea situazione ecologica!”.  Sembra evidente
  che non solo sull’evoluzionismo ma anche sui problemi ecologici ci sia
  bisogno di qualche persona esperta che indichi la direzione migliore … . ·        
  Nel sito SRM
  compaiono notizie non datate ma riferite al seminario estivo (Scuola Estiva sull'Evoluzionismo: “Definire l’indefinibile”) organizzato dalla
  Gregoriana nel monastero di Poblet per discutere con gli esperti e con gli studenti di dottorato,
  dalle varie università pontificie il concetto di specie.; se ne parla in un articolo sul sito di SRM (“Verso un nuovo concetto
  di specie?“) e in un’intervista (forse del 15/7/2008) al filosofo
  G.AuIetta. direttore scientifico del progetto STOQ (“Poblet: ipotesi per un
  nuovo concetto di specie”).   | 
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  16/7/08-IT
   | 
  
   ·        
  Dopo l’intervento
  non firmato (“I cattolici su darwinismo ed evoluzione: quale
  teoria?”) che il 14/7/08 immediatamnte riproponeva e
  commentava l’articolo
  del 13/7/08 sull’Osservatore Romano in cui F.Facchini dimostrava come la
  scarsa competenza scientifica produceva un’inevitabile e oggettiva confusione
  nella chiesa sui problemi della teoria dell’evoluzione, oggi su Zenit compare
  (un atto riparatorio?!) un lunghissimo intervento del card.Schönborn  Già il titolo
  dell’articolo su Zenit è un capolavoro, e un invito a non perdere tempo: se
  togliamo l’ideologia al creazionismo di qualsiasi religione … cosa rimane?
  Non certo la possibilità di dialogo.  [Da notare che
  in alcune versioni l’articolo ha come inizio del titolo “Creazione
  ed evoluzionismo…”] ·      
  “Darwin era «ossessionato» dall'idea di fornire una
  spiegazione scientifica plausibile dell'origine delle specie che potesse
  interamente fare a meno dell'atto separato della creazione divina” o
  che  ·      
  “la teoria dell'evoluzione, era una lunga argomentazione
  a favore di una spiegazione «intramondana», ossia puramente materiale,
  meccanica, dell'«origine delle specie»” o  ·      
  “Darwin, con la sua teoria, intendesse favorire la
  vittoria scientifica del materialismo”?  [Quelle che
  sembrano accuse sono da considerare come meriti!] Da queste premesse il cardinale
  deriva l’illusione molto masochista di poter far crollare non solo Darwin ma
  anche tutta la scienza moderna “Occorre separare
  Darwin dal darwinismo, liberarlo dalle sue catene ideologiche e da una filosofia implicitamente riduzionista caratteristica di
  «tutta» la scienza moderna” per arrivare infine alla chiusura dei
  laboratori di ricerca materialista e al trionfo della teologia e delal
  metafisica: “Sono sempre più convinto che i progressi decisivi nel dibattito sulla teoria
  dell'evoluzione avverranno nella filosofia della natura, in ultima analisi
  nella metafisica”. “Perché i suoi innumerevoli tentativi, i suoi vicoli
  ciechi, i suoi miliardi e miliardi di anni e di espansione dell'universo?
  Perché le esplosioni gigantesche delle supernovae, gli elementi che si
  amalgamano nella fusione nucleare delle stelle, la macina instancabile
  dell'evoluzione biologica con i suoi infiniti inizi e estinzioni, le sue
  catastrofi e crudeltà, fino ad arrivare alle indicibili brutalità della vita
  odierna e della sopravvivenza?”). Il Card. Schönborn
  cita solo qui in fondo all’articolo le estinzioni di massa, le fusioni delle
  stelle (il sole fonderà?!), le catastrofi, la morte, ecc. e coraggiosamente
  si chiede “Non è forse più sensato considerare il
  tutto come il gioco cieco della casualità di una natura priva di progetto?”.  L’articolo fa
  anche riflettere sulle possibili conseguenze per l’evoluzione culturale umana
  se Darwin avesse seguito la carriera ecclesiastica …; invece girò il mondo
  con il Beagle e anche lui, prima di Benedetto XVI si stupì di come le
  barriere geografiche, oltre alla biologia, abbiamo pesantemente influenzato
  la distribuzione delle specie viventi. Darwin fu uno dei primi ad osservare e
  capire le caratteristiche uniche presentate dai marsupiali australiani, che
  lo stimolarono a porsi domande intelligenti che richiedevano risposte
  altrettanto intelligenti. Certo non basta fare scalo a Darwin o accarezzare un marsupiale
  senza conoscere le originali caratteristiche genetiche e fenotipiche, ma
  ambedue le esperienze possono essere di stimolo alla riflessione su alcuni
  fatti che influenzerebbero la stesura dei prossimi discorsi …  ·        
  Su La Stampa
  articolo sulle ultime novità sulle estizioni di massa e sulle loro cause (“L'evoluzione
  puzza di uova marce”) ·        
  Su La
  Repubblica articolo di Cavalli Sforza su “Evoluzione
  un futuro complicato”; riguarda le possibili risposte alla domanda sul
  futuro dell’evoluzione umana. Siamo abituati a chiedere alla scienza di
  predire il futuro; nel caso della biologia purtroppo è impossibiile  avere risposte affidabili … e utili a chi
  ascolta la risposta … i tempi di azione della biologia vanno ben oltre la durata
  della vita umana …   | 
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  15/7/08-IT
   | 
  
   ·        
  [Da Pikaia]
  Numero di luglio di Evolution: Education and Outreach. La rivista di Niles e Gregory Eldredge è di nuovo online
  con il suo terzo numero. Ovviamente tutti gli articoli sono liberamente
  accessibili. Da qui si accede al sommario. ·        
  Il prossimo anno
  accademico sarà  attivato un Master annuale di II livello in
  Comunicazione della Scienza (http://mcs.sc.unica.it). Il  
  Master, diretto da Elisabetta Marini, è progettato e realizzato dalla
  Facoltà  di Scienze M.F.N. dell’Università  di Cagliari in
  collaborazione con:  ·      
  l'Ordine dei
  Giornalisti della Sardegna;  ·      
  l'INAF (Istituto
  Nazionale di Astrofisica)  Osservatorio Astronomico   di  Cagliari; ·      
  il CRS4 (Centro di
  Ricerca Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna).  | 
    | 
 
  15/7/08-USA
   | 
  
   ·                  
  Sul New York
  Times la terza puntata (“Let’s
  Get Rid of Darwinism”) di una serie di interessanti articoli sulla teoria
  dell’evoluzione oggi, scritti da
  Olivia Judson. Il primo, pubblicato il 15 giugno, si intitolava “Darwinmania!”,
  mentre il secondo aveva il titolo “An Original Confession”. I
  tre articoli sono  inseriti anche nel
  blog dell’autrice: “The Wild Side”  | 
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  14/7/08-IT
   | 
  
   ·                  
  I pifferai dell’ID
  possono raccontare tutto quello che vogliono, (giusto o sbagliato che sia) ma
  trovano sempre qualche ingenuo che non si accorge della loro ignoranza. Oggi
  in alcuni blog di evoluzionisti USA si cita un errore fatto da uno dei loro
  “esperti” che ha criticato una publicazone scientifica senza averla capita…
  Se ne parla nel blog Panda’s thumb (“I guess ‘eponymous’ wasn’t on the LSAT”) e The Loom (“Missing The Wrist”)
  dove si dimostra l’errore di interpretazione della pubblicazione scientifica
  criticata.  | 
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  14/7/08-IT
   | 
  
   ·                  
  MOLTO interessante
  il fatto che, di fronte all’assenza di citazioni e di riproposizione nei siti
  cattolici dell’articolo di F.Facchini (“La
  falsa contrapposizione tra scienza e fede. Creazione ed evoluzione concetti
  complementari“) comparso
  il 4/7/08 sull’Osservatore Romano, oggi l’agenzia Zenit immediatamente
  riprenda e  riassuma (“I cattolici su darwinismo ed evoluzione: quale
  teoria?”) quello comparso ieri, con una frase iniziale che è davvero
  illuminante in quanto accetta la diagnosi di F.Facchini sulla confusione oggi
  esistente nella chiesa cattolica sui temi dell’evoluzione.   | 
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  13/7/07-VA
   | 
  
   ·                  
  Articolo piuttosto
  importante (e forse sofferto) di F.Facchini sull’Osservatore Romano
  sui misteriosi e incredibili problemi che le conoscenze scientifiche
  sull’evoluzione e la teoria dell’evoluzione sembrano creare anche all’interno
  dei cattolici  In realtà è ben
  più probabile che la colpa sia dovuta all’ignoranza (che ad un naturaklsta e
  antropologo come F.Facchini non può passare inosservata …) unita alla
  presunzione di poter far discendere ancor oggi tutto, come qualche secolo fa,
  dalla competenza teologica. ” Non si tiene conto
  di tante osservazioni del mondo della scienza, non si accetta che la vita
  possa essersi evoluta attraverso tappe e processi biologici, come si ammette
  nella teoria evolutiva. Ci si aggrappa a tutto pur di contestare il fatto
  evolutivo, per esempio le lacune nelle serie evolutive. Le aperture
  del magistero vengono viste come concessioni non motivate e superabili. Posizioni
  di questo tipo ignorano non solo il progresso della ricerca scientifica, ma
  anche gli approfondimenti della teologia. Si distaccano sensibilmente dal
  magistero, non aiutano il necessario dialogo tra scienza e fede, tra scienza
  e teologia, e piuttosto favoriscono lo scontro. F.Facchini
  ricorda poi che di evoluzione non si occupano solo il card.Schönborn o il
  creativo card.Martino, ma anche il cardinale Avery
  Dulles che su "Vita e Pensiero" scrive che
  “L'evoluzionismo teistico, come il darwinismo classico, si astiene dal
  propugnare un qualsiasi intervento divino nel processo evolutivo. Ammette che
  la comparsa degli esseri viventi, tra i quali l'uomo, possa a livello
  empirico essere spiegata con mutazioni casuali e la sopravvivenza del più
  adatto", Criticando
  come il solito l’ID USA, F.Facchini ripete poi  (cercando di ricordare e di far capire ai cattolici, che la
  scienza per definizione  si occupa
  solo di aspetti materiali …) alcune frasi del suo primo articolo
  sull’Osservatore Romano del 16/1/06 (“Evoluzione e creazione”):  “Se non si è soddisfatti delle attuali
  spiegazioni è meglio riconoscerlo e adoperarsi per trovarne altre, rimanendo
  nel campo delle scienze naturali”. E’ probabile che anche questa sua frase non
  piaccia a molti cattolici … anche se dubito che sia chiara a tutti, in particolare poichè sembra
  escludere l’esistenza di più di una teoria dell’evoluzione.  | 
    | 
 
  13/7/08-IT
   | 
  
   ·                  
  Ecco un sito
  internet davvero interessante. Si tratta di un progetto internazionale per la
  didattica dell’evoluzione: “Evolution
  Megalab”.   | 
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  12/7/08/A
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   ·                  
  Da Altemberg, dove
  si sta svolgendo nella sede del KLI un incontro al vertice fra 16 biologi
  evoluzionisti alcuni dei quali sembrano desiderosi di “andare oltre” alla
  “nuova sintesi” prima ancora  … che
  tutti ‘abbiano ben capita … Massimo Pigliucci invia in internet nel suo blog
  i resioconoti quotidiani della discussione:  · Notes from Altenberg, part I  | 
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  11/7/08-IT
   | 
  
   ·        
  [Da Pikaia]
  Si è concluso il convegno a San Rossore (“Di
  razza ce n’è una sola, quella umana”). Nella puntata di venerdì 11 luglio
  di Radio3 Scienza, Pietro Greco e Marcello Buiatti hanno discusso
  del contro-manifesto sulle razze presentato a San Rossore alcuni giorni or sono. Per chi fosse interessato ad
  avere qualche informazione in più sul "manifesto degli scienziati
  antirazzisti" presentato a San Rossore, è possibile vederne la presentazione fatta da Claudio Martini
  (Presidente Regione Toscana) e scaricabile da YouTube. Su questo
  stesso argomento è da non perdere l'ultimo libro di Guido Barbujani (Università di Ferrara) e Pietro Cheli 
  dal titolo "Sono razzista ma sto cercando di
  smettere" (Laterza,
  2008), che segue un precedente libro pubblicato da Barbujani dal titolo
  "L'invenzione delle razze" (Bompiani, 2006).  | 
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  10-11/7/08-IT
   | 
  
   ·                              
  A San Rossore un
  convegno di due giorni organizzato dalla Regione toscana:   | 
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  10/7/08-UK
   | 
  
   ·                  
  Inizia oggi,
  presso il Ian Ramsey Centre for
  science and religion dell’Università di Oxford un convegno di storici e
  filosofi della scienza dal titolo   | 
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  9/7/08-USA
   | 
  
   ·                  
  Forse è più facile
  incuriosirsi degli aspetti e dei meccanismi ancora da scoprire della vita e
  di come funzionano gli esseri viventi guardando le animazioni digitali che
  vengono realizzate negli ultimi anni. Qui, citata da Pharyngula,
  c’è n’è una molto
  bella. Dietro all’animazione c’è sicuramente un progetto intelligente, ma
  appunto per questo è certamente umano.    
    | 
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  9/7/08-UK 
   | 
  
   ·                  
  E’ morto Sir
  John Templeton,  I risultati hanno
  confermato qualcosa che si sarebbe potuto verificare anche in altro modo:
  sarebbe stato sufficiente verificare che i responsabili delle diverse
  religioni preferiscano di solito le strutture sanitarie migliori ai luoghi in
  cui si pensa che avvengano i miracoli. Questa ricerca (costata ben 2.4
  milioni di dollari, ha dimostrato che la preghiera non aveva effetti
  terapeutici paragonabili a quelli che si ottengono grazie a interventi
  specifici in seguito all’analisi scientifica dei dati reali); purtroppo i
  risultati non sono piaciuti, non se ne sono tratte le conseguenze, e si sono quindi
  sprecati soldi che avrebbero potuto essere utilizzati in modo migliore. Il
  metodo scientifico procede in effetti in modo diverso, non casuale.   | 
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  8/7/08-IT
   | 
  
   ·                              
  Sull’Unità
  un articolo di P.Greco (“La
  bufala delle razze umane”) presenta un documento
  preparato da scienziati con competenze molto diverse (Rita Levi Montalcini,
  Enrico Alleva, Guido Barbujani, Laura Dalla Ragione, Elena Gagliasso Luoni,
  Massimo Livi Bacci, Alberto Piazza, Agostino Pirella, Francesco Remotti,
  Filippo Tempia, Flavia Zucco ) per risvegliare il ricordo, che in molti
  italiani sembra troppo affievolito, di come 70 anni  fa (14/7/1934) il “manifesto della razza”, firmato da scienziati fascisti, aprì la
  strada alla proclamazione in novembre delle leggi razziali che
  diedero inizio alle sofferenze e alle deportazioni nei lager anche degli
  ebrei italiani.  Il “manifesto
  antirazzista” verrà presentato il 10 luglio a San
  Rossore nell’ambito di una tradizionale manifestazione della Regione Toscana,
  dedicata quest’anno (“Capire
  gli altri”) alla mobilitazione «contro ogni razzismo». “Quello di San Rossore è
  un vero e proprio “contro-manifesto” in termini letterali. Perché a ciascuna
  delle dieci tesi del famigerato “manifesto della razza”
  oppone una tesi diversa, alla luce delle moderne conoscenze scientifiche.
  Dimostrando che con quel famigerato atto gli scienziati fascisti tradirono
  insieme la scienza, i valori della comunità scientifica e la loro stessa
  umanità”  ·                              
  [da Pikaia]
  Quali sono
  gli errori più comuni in materia di evoluzione? Cameron M. Smith
  e Charles Sullivan cercano di identificarli nel loro libro
  "I
  falsi miti dell'evoluzione"   | 
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  7/7/08-UK
   | 
  
   ·                              
  Nel sito di
  Dawkins è disponibile l’audio (52’) di una Conversation
  between Richard Dawkins and John Lennox   | 
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  7/7/08-USA
   | 
  
   ·                              
  Su Scientific
  American un ottimo articolo, con contorno di schede illustrative,  su “The Migration History of Humans: DNA
  Study Traces Human Origins Across the Continents”  | 
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  6/7/08-UK
   | 
  
   ·                              
  Come notizia, si
  riferisce ad un evento un po’ datato (1995), ma qualche novità c’è ed è
  interessante sottolinearlo: sono disponibili perfino su su YouTube
  (anche la scienza seria dovrebbe usare sempre più questo canale di
  comunicazione?)  6  video che mostrano il Royal
  Institution Discourse tenuto da John Maynard Smith, nel lontano 1995,
  sull’Origine della Vita. Ne aveva già parlato anche Paolo
  Coccia sul suo blog nel 2005, presentando però, un video di qualità un po’
  migliore.   | 
    | 
 
  5/7/08-USA
   | 
  
   ·                              
  Su Pharyngula
  un post in cui PZ Myers cita (“Altenberg meeting next week: expect
  evolution to simply evolve slightly“) il prossimo convegno ad Altenberg  | 
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  5/7/08-IT
   | 
  
   ·                                
  Si è
  conclusa oggi al Monastero di Poblet la Scuola Estiva sull'Evoluzionismo,  Già ce ne sono tante e diverse: si dovrebbe scegliere fra quelle proposte
  da Schönborn, De Rosa, Facchini, P.Coyne, J.Ratzinger, F.Collins, K.Miller,
  ID, creazionisti USA, G.Sermonti, R.Fondi, F.AgnoIi, ecc. magari lasciando
  perdere le strabilianti fantasie
  notturne di don G.Bortoluzzi,
  utili solo per capire dove si finisce quando si cerca di spiegare anche “il
  come” senza un metodo di ricerca e senza un laboratorio. E’ urgente uscire da una
  situazione anacronistica e ogni minuto sempre più imbarazzante.  ·                                
  L’anno scorso la Scuola estiva sull’evoluzionismo” si era occupata
  del  “Rapporto tra Evoluzione e Sviluppo”  | 
    | 
 
  4/7/08-IT
   | 
  
   ·                  
  F.Facchini,
  sacerdote e prof.universitario di antropologia continua nella sua discreta
  opera di preparazione, dalle autorevoli pagine che l’Osservatore Romano gli
  mette a disposizione, della chiesa cattolica al bicentenario di Darwin;
  nell’articolo  “Non sarebbe corretto rifiutare una teoria scientifica -
  ad esempio il darwinismo - perché non si condividono le deduzioni che alcuni
  vorrebbero trarne in campo filosofico” C’è poi
  addirittura una citazione importante e rarissima della  lettera spedita nel
  1988 da GP2 all’astronomo gesuita P.Coyne, cosi sintetizzata: “il Papa si soffermava sulle possibilità e sul significato di un
  dialogo fecondo tra scienza e teologia”; in realtà il Papa faceva notare invece come queste possibilità
  fossero ben scarse senza importanti cambiamenti nella cultura della chiesa (“dobbiamo superare ogni tendenza regressiva che porti verso forme di
  riduzionismo unilaterale, di paura e di autoisolamento”e nel modo di vedere la scienza:  “Gli sviluppi odierni della scienza provocano la teologia molto
  … profondamente … questi sviluppi offrono alla teologia una risorsa
  potenziale importante … perché non potremmo sperare che le scienze di oggi,
  unitamente a tutte le forme del sapere umano, possano corroborare e dar forma
  a quelle parti della teologia riguardanti i rapporti tra natura, umanità e
  Dio?”.  E’ impressionante
  notare come in quel documento di 20 anni fa si sottolineassero i pregi
  e non i “limiti della scienza”; GP2 non
  apprezzava che la teologia potesse trarre vantaggio dal fatto che ”le scienze empiriche … non possano rispondere a tutti
  gli interrogativi che si pongono circa la realtà che ci circonda”.  ·        
  “La struttura
  della materia, l'armonia delle leggi e delle proprietà degli esseri viventi
  rimandano a una ragione creatrice e ordinatrice” ·        
  “il
  concetto di creazione, che, come si è visto, non è una categoria scientifica,
  ma filosofica e teologica.” [viene
  quindi insegnata filosofia ai bambini di tre/quattro anni!? Chi ci crede?]   ·        
  “l'uomo non [è]
  riducibile a un primate superiore” ·        
  “la
  religione può purificare la scienza dall'idolatria” ·        
  “il
  mondo, anche quello che si è venuto formando nel tempo per processi evolutivi,
  ha un senso nel suo insieme e risponde a un disegno del Creatore” Apprezzabile
  comunque il tentativo di Facchini di separare il più possibile creazione da
  evoluzione; della prima si occuperebbe la teologia e della seconda la
  scienza. E senza interferenze e critiche ideologiche prive di un precedente
  lavoro sperimentale. Non si può che
  essere contenti se, nonostante i tempi dei verbi usati, questa è la
  situazione che vivremo in futuro, o se queste saranno le conclusioni che
  F.Facchini anticipa del prossimo convegno del
  marzo 2009 organizzato da mons.Ravasi,. L’esperienza passata è infatti
  diversa e si è visto uno strano interesse incontrollabile alle critiche
  alle “spiegazioni delle modalità”; basta
  pensare all’insofferenza viscerale verso il ruolo del caso, nonostante
  l’abate Mendel abbia dato un notevole contributo a dimostrarne l’importanza
  come meccanismo evolutivo, o il credere che ci sia qualcuno che pensi che il
  caso da solo possa avere un ruolo positivo. E’ forse la frase
  finale più adatta per un articolo che coraggiosamente cita la lettera a
  P.Coyne - sull’inadeguatezza e l’impreparazione della chiesa che
  impedisce di trarre vantaggio  dal
  confronto con la scienza - e perfino la separazione prevista dai “non overlappinga magisteria” di Stephen J.
  Gould.  In effetti le
  utime parole, come sospese nel vuoto, evocano il ricordo dei bei tempi in cui
  tutti si accontentavano dei PERCHE’ senza i COME … G.Galilei non era ancor
  nato … il metodo scientifico non aveva ancora dimostrato quanto fosse più
  facile e vantaggioso spiegare i PERCHE’ solo dopo aver dimostrato i COME.   [Si può qui
  ricitare le speranze (e non solo le critiche) presenti nella lettera di
  GP2 a P.Coyne? “perché non potremmo sperare
  che le scienze di oggi, unitamente a tutte le forme del sapere umano, possano
  corroborare e dar forma a quelle parti della teologia riguardanti i rapporti
  tra natura, umanità e Dio?”. O è meglio citare Lc:9,60?]. Certo che leggendo
  altri articoli dell’Osservatore Romano 
  come questo del 26/6/08, pochi giorni fa (“mons.
  Marini spiega le decisioni di Benedetto XVI in materia liturgica”),
  non sembra che ci sia interesse per le novità del ruolo della scienza oggi,
  probabilmente troppo difficile da capire senza basi e rispetto adeguato
  all’importanza attuale della scienza, proprio come lamentava GP2.  Ecco spiegato perché (l’11/7) il confronto
  fra le citazioni dei due articoli su Google è impari: 10 contro 3 citazioni
  di F.Facchini
  (più una riferita a questa pagina web..,)  | 
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  2/7/08-IT
   | 
  
   ·                  
  [da Pikaia]
  Un nuovo sito web su Darwin,  ·                  
  [da Pikaia]
  Spesso pensando all’evoluzione biologica il pensiero degli esperti si rivolge
  ai nostri antenati africani, o ai cugini primati. Per gli inesperti in genere
  il pensiero non sa su chi o cosa posarsi e anche per questo l’evoluzione
  rimane talvolta un’idea vaga e che non sembra riguardarci direttamente. Un
  recente articolo su Science
  invece ci ricorda (o ci fa sapere) che il nostro pensiero non deve vagare
  così lontano e può posarsi su oggetti di produzione quotidiana (o quasi): “Nel report (“Evolution of Mammals and Their Gut
  Microbes”)
  presentato su Science da Ley e colleghi, viene condotta
  un’analisi di network sulle sequenze del RNA ribosomiale 16S proveniente da
  campioni fecali umani e di 56 altre specie di mammiferi di diversa
  provenienza. Le sequenze sono state confrontate fra loro, per mappare le
  varie popolazioni microbiche rispetto alla dieta degli organismi ed alla loro
  filogenesi. I risultati dimostrano che organismi appartenenti alla stessa
  specie, anche se provenienti da località separate, ospitano comunità
  microbiche molto più simili rispetto ad organismi non conspecifici”.   ·                  
  L’Espresso
  riporta oggi due recensioni librarie comparese su Le Scienze: “Storia naturale dell'occhio” di Simon Ings (Einaudi Torino, 2008) e  “Al di la di ogni ragionevole dubbio. La
  teoria dell'evoluzione alla prova dell'esperienza” Sean B. Carroll (Codice Edizioni, Torino, 2008)  | 
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  2/7/08-USA
   | 
  
   ·                              
  Un sito creazionista USA permette
  di capire come mai gli evoluzionisti abbiano una qualche difficoltà ad
  orientarsi fra i diversi tipi di creazionismo. Il
  sito pubblicizza una prossima conferenza (“The Beginning and the End of the
  Universe”).  ·                              
  Un po’ fuori tema
  questa notizia tratta dal blog Pharyngula
  , ma si mostra come un poliedrico scrittore che si è occupato anche di evoluzione e che
  recentemente è diventato famoso in quanto politicamente conservatore ma
  critico verso le religioni (C.Hitchens,
  autore di “Dio non è grande”) abbia
  cambiato idea in pochi secondi sui metodi usati dagli USA per estorcere
  informazioni; forse qualcuno che vorrebbe torturare questo scrittore sarà
  interessato a vedere i pochi secondi del video dell’esperienza personale di
  waterboarding che gli ha fatto cambiare idea: “You
  may have read by now the official lie about this treatment, which is that it
  "simulates" the feeling of drowning. This is not the case. You feel that you
  are drowning because you are drowning. I find I don't want to tell you
  how little time I lasted… I apply the Abraham Lincoln test for moral casuistry: "If
  slavery is not wrong, nothing is wrong." Well, then, if waterboarding does
  not constitute torture, then there is no such thing as torture”  | 
    | 
 
  1/7/08-USA
   | 
  
   ·                  
  Su Pharyngula
  un commento
  ad un’intervista (su Salon: “Can't
  Darwin and God get along?”) a K.Giberson, un fisico e teologo
  autore di un libro ("Saving Darwin: How to Be a
  Christian and Believe in Evolution" “Giberson
  believes in evolutionary theory as adamantly as he does in God. For Giberson,
  evolution and Christianity are not in competition but complement one another.
  Holding equal disdain for creationists who read the Bible literally and
  scientists who disregard God altogether, Giberson seeks a middle way, and
  attempts to resuscitate Darwin's reputation as both a religious man and a
  scientist”.
   PZ Myers sembra
  rimanere un po’ perplesso di fronte a questo strano cristiano darwinista;
  interessante la riflessione finale sugli effetti sulle culture umane della “spiacevole”
  scoperta dell’evoluzione come spiegazione (naturalistica e alternativa ai
  diversi miti arcaici) dell’origine della nostra specie:  “Bible tells us that we are fractious, arrogant, scrappy people who sometimes accomplish great things and more often cause grief and pain to one another.We want to be special in a universe that is uncaring and cold, and in which the nature of our existence is a transient flicker, so we invent these strange stories of grand beginnings, like every orphan dreaming that they are the children of kings who will one day ride up on a white horse and take them away to a beautiful palace and a rich and healthy family that will love them forever. We are not princes of the earth, we are the descendants of worms, and any nobility must be earned”  | 
    | 
 
  1/7/08-UK
   | 
  
  
   | 
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  1/7/08-IT
   | 
  
  ·        
  [da
  Pikaia]
  La Codice Edizioni pubblica l'edizione italiana di "L'equilibrio
  punteggiato" di Stephen Jay Gould, curata
  Telmo Pievani.
  ·        
  Molto
  interessante e didatticamente valido è il sito web del Progetto
  GEA, 
   | 
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  30/6/08-RU
   | 
  
  ·        
  Esattamente
  100 anni fa, il 30 giugno 1908, è avvenuta (per fortuna nel centro della
  Siberia) l’esplosione di un asteroide (o di una cometa) a pochi chilometri
  dalla superficie terrestre, un evento probabilmente già avvenuto
  precedentemente altre volte sulla terra e sicuramente associabile a
  sconvolgenti modificazioni ambientali sia a livello locale che globale che
  hanno avuto ripercussioni devastanti sull’evoluzione biologica. 
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  28/6/08-IT
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  ·        
  Conferenza
  su Scienza e Fede da parte del teologo B.Forte a
  Chieti il 22 maggio 2008. Il testo è pubblicato solo oggi dall’agenzia
  vaticana Zenit (“Fede
  e scienza in dialogo”)
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  28/6/08-USA
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  [da
  Pikaia]
  Grosse novità da ricerche genetiche (“Early Bird Assembling the Tree-of-Life
  Research“) sulla filogenesi degli uccelli. Un esempio di come solo nuove scoperte, frutto del lavoro si ricerca
  “materialistica” (e la natura lo è da sempre e lo sarà per sempre…) possano
  contribuire a modificare, e anche di molto, le conoscenze precedenti: “l'ultimo numero di Science (“A
  Phylogenomic Study of Birds Reveals Their Evolutionary History”) riporta i risultati di un approfondito studio
  filogenomico che ha avuto come oggetto gli uccelli e le loro parentele
  evolutive. Mediante il confronto di più di 32 kilobasi di DNA, sequenziate da
  19 differenti loci genomici di 169 specie di uccelli rappresentanti tutti i
  principali taxa, i ricercatori del Field Museum annunciano che l'albero
  filogenetico di questi animali andrebbe in molte parti rivisitato”.
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  27/6/08-IT
  VIDEO (engl)
  ·   
  Chimpanzees
  in Cameroun 
  ·   
  Chimpanzee
  Diary: New Born Babies
  ·   
  Chimp
  hunts with a spear 
  ·   
  Chimpanzees
  of Mahale Mountains 
  ·   
  Baby
  chimpanzee  
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  ·        
  Sull’Avvenire un’articolo di M.Corradi a commento di un
  provvedimento legislativo preso in Spagna (dalla commissione ambiente e agricoltura del Congresso
  dei deputati)
  grazie alle pressioni del gruppo di sostegno del “Proyecto Gran
  Simio” (PGS);
  purtroppo l’articolo presenta un’impostazione che porta spesso ad
  allontanarsi dai fatti. 
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  27/6/08-E
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  ·        
  Un
  articolo da El Pais (¡Qué
  mona soy!) racconta del giorno in cui il Parlamento spagnolo (o meglio la
  sua Commisione Ambiente) ha invitato 
  il governo ad aderire al “Progetto Grande Scimmia”,
  che prevede la difesa di alcuni diritti delle scimmie antropomorfe, come
  orango, gorilla, scimpanzé e bonobo. In particolare il diritto alla vita e
  alla difesa dell’habitat, ambedue molto minacciati. 
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  26/7/08-USA
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  ·        
  Un
  articolo della filosofa della Scienza esperta in Intelligent Design, Barbara
  Forrest, cerca di spiegare come in Louisiana (sempre lì ci sono problemi agli
  argini…?!) si sia aperta una grave falla nella barriera che difende la
  scienza e l’evoluzionismo dagli attacchi dei creazionisti fondamentalisti USA
  (“The Discovery
  Institute, the LA Family Forum, and the "LA Science Education Act").
  
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  25/6/08-USA
   | 
  
  ·        
  Un
  sondaggio Gallup, il solito, ripetuto identico ormai da decenni, ci informa
  che l’indice di creazionismo continua a rimanere stabile fra la popolazione
  americana, con un 44% di creazionisti biblici (come nel 1982) mentre chi
  crede nell’evoluzione biologica senza interventi esterni e soprannaturali
  sale solo dal 9% al 14% nello stesso periodo. Ne parla il blog
  dell’antropologo Greg Laden (The Gallup Creationism Index Continues
  to Flatline), che fornisce anche il link al sito
  originale.  
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  23/6/08-IT
   | 
  
  ·        
  Sul
  Corriere della Sera c’è un articolo in cui
  Boncinelli racconta come la maggiore variabilità della nostra specie sia una
  conseguenza dell’allentamento della selezione naturale dovuta all’evoluzione
  culturale: “Merito della
  civilta', non dei geni cosi' la selezione frena”.   
  ·        
  Si
  è concluso ieri a Pistoia il V
  FORUM DELL’INFORMAZIONE CATTOLICA PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO,
  organizzato da Greenaccord. Qui iI programma. Si può
  rimanere inizialmente  sconcertati di
  fronte al fatto che qualcuno debba oggi evitare di parlare di un processo
  che, secondo l’evoluzionismo teista accettato dalla chiesa cattolica è
  iniziato con la creazione, cioè l’evoluzione biologica che ha portato alla
  varietà attuale di esseri viventi a partire da un unico organismo originario
  (come ha ammesso anche il card.Ratzinger nel 2004). 
   | 
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  23/6/08-USA
   | 
  
  ·        
  Nuovo
  sito web della NASA sui “Cambiamenti
  climatici globali”. Il sito ha obiettivi didattici e utilizza tutte le
  informazioni che la NASA e il JPL raccolgono sulla terra. 
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  22/6/08-USA
   | 
  
  ·        
  Come
  si sa ogni tanto salta fuori qualcuno che ritiene di poter accusare Darwin di
  essere responsabile di qualche nefandezza avvenuta magari anche nei secoli
  successivi … e non solo nel campo della biologia. Qualcuno lo ha indicato
  addirittura fra I responsabili del nazismo, anche se Darwin rispettava tanto
  i libri e la cultura che, a differenza dei nazisti, non ha bruciato nel
  caminetto (per fortuna) nemmeno i suoi preziosissimi quaderni di appunti, su
  cui aveva comunque scritto, per scoraggiare i curiosi …, “qui dentro non c’è nulla di interessante da leggere”…
  
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  21/6/08-USA
   | 
  
  ·        
  Articolo
  sul New York Times (“Louisiana’s Latest Assault on Darwin”) che invita il governatore
  della Louisiana, che ha seguito corsi di biologia, a non firmare una legge
  che permetterebbe ai creazionisti religiosi di insegnare senza pericoli
  ipotesi non dimostrare in alternativa a ipotesi scientifiche.
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  21/6/08-IT
   | 
  
  ·        
  Nell’allegato
  di Repubblica per il pubblico femminile si
  legge un articolo abbastanza critico verso la scienza in generale fin dal
  titolo (“I nuovi atei? Fondamentalisti!”);
  presenta le reazioni dei fondamentalisti religiosi contro i tentativi recenti
  di analizzare le numerosissime religioni oggi esistenti (e oggi finalmente
  facilmente visibili a tutti e comparabili senza intermediazioni, anche grazie
  ad internet) con strumenti “naturalistici”; di qui la critica verso la
  scienza in generale, verso il metodo scientifico, e quindi verso i tentativi
  di trovare spiegazioni “naturalistiche” almeno degli aspetti “materiali” che
  riguardano il mondo. 
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  19/6/08-USA
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  ·        
  Domani inizia il convegno Evolution
  2008 all’Università del Minnesota a Minneapolis. Bello il logo. Non
  bisogna innaffiarlo…
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  18/6/08-USA
   | 
  
  ·        
  Ogni
  tanto è utile mettere anche qui qualche link al lavoro serio degli scienziati
  seri; è indispensabile soprattutto quando dimostrano con il loro lavoro
  quanto sia difficile tracciare un confine fra due specie filogeneticamente
  simili, come l’uomo e lo scimpanzè; e non solo per quanto riguarda caratteri
  che tutti possono ritenere fenotipici. 
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  17/6/08-UK
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   ·            
  Articolo di Steve
  Jones sul Telegraph in vista dei festeggiamenti per il 200’
  anniversario del 1/7/1858: “Charles Darwin: 'Is man an ape or an
  angel?'. L’articolo
  inizia con una citazione dell’opinione della regina Vitoria su un orango: “In 1842, Queen Victoria went to London Zoo. She was not amused: "The orang-outang
  is too wonderful… he is frightfully, and painfully, and disagreeably human". [Sembra fosse
  più obiettiva di chi nega oggi certe somiglianze…].  ·            
  Nell’articolo si
  linka anche un breve Video
  di Attenborough sugli articoli di Darwin e Fallace, presentati l’1 luglio
  1858, 200 anni fa, alla Linnean Society di Londra. Qualcuno citerà questo
  anniversario anche in Italia?  | 
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  17/6/08-IT
   | 
  
   ·            
  E’ probabilmente
  perdonabile chi prende lucciole per lanterne, non si sa davvero come reagire
  quando invece un quotidiano prende bufale per draghi (Corriere della Sera:
  “Iraq:
  avvistato un «drago»“), sperando forse di fare concorrenza a Voyager o di
  distrarre gli italiani dalla preoccupante situazione economica e politica
  (ben altri
  mostri preistorici circolano anche in Italia). L’articolo verrà ripreso
  domani sembra solo da un quotidiano on line che si definisce “il quotidiano
  approfondito”, di area cattolica. Direi che forse “sprofondato” suonerebbe meglio … Gli altri
  numerosi siti che lo citano sono solo italiani e fanno riferimento
  all’articolo del Corriere. Ormai sembra un centro di produzione  di false notizie scientifiche…  ·            
  Passando a cose
  più serie: è in internet, raggiungibile dal sito di Pikaia (il portale italiano per
  l’evoluzionismo) il   | 
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  17/6/08-USA
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   ·            
  Incalzante
  intervista a Ken Miller, che si difende bene…, sul suo ultimo libro in
  una trasmissione TV USA: “Miller on Colbert“; difficile concentrare tutto in pochi minuti …
  ma il sempre entusiasta Miller è sempre molto convincente quando deve
  convincere sull’evoluzionismo, come si vede dal video. ·            
  Il sito dell’NCSE
  informa (“Louisiana creationism bill is on
  Governor's desk”) che ormai in Louisiana la legge contro l’evoluzionismo come scienza è sul
  tavolo del governatore, che quasi certamente la firmerà. Ieri infatti anche
  il Senato l’ha approvata senza discuterla (36-0). Siamo quindi ormai agli
  appelli al governatore; interessante che c’è perfino quello … del suo
  professore di genetica:  ·                              
  Professor
  Arthur Landy is University Professor at Brown University, and taught Jindal
  genetics. He reminded
  Jindal that "Without evolution, modern biology, including medicine and
  biotechnology, wouldn't make sense. In order for today's students in
  Louisiana to succeed in college and beyond, in order for them to take the
  fullest advantages of all that the 21st century will offer, they need a solid
  grounding in genetics and evolution. Governor Jindal was a good student in
  my class when he was thinking about becoming a doctor, and I hope he doesn't
  do anything that would hold back the next generation of Louisiana's doctors."
  NCSE board member Barbara Forrest added, "Governor Jindal surely
  knows that evolution is not controversial in the mainstream scientific
  community. He majored in biology at Brown University, and he belongs to a
  church that considers evolution to be established science and approves of its
  being taught in its own parochial schools. The LA Family Forum is pushing
  this bill over the objections of scientists and teachers across the state.
  The governor has a moral responsibility to Louisiana children to veto this
  bill."  | 
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  16/6/08-USA
   | 
  
   ·            
  Nel blog Evolving
  Thoughts si cita un punto di un’intervista di Attenborough on creationism. Qui l’intervista completa al pioniere dei
  documentari naturlistici, con (prossimamente?) parti del video.   ·            
   “I can picture both
  Miller and Dembski as being in the same boat with religious foolishness, but
  Miller has several saving graces that Dembski lacks: Miller is not
  trying to poison public education in this country, he's actually very
  knowledgeable about biology, and he can give a coherent and accurate talk
  about real important issues.” Come sappiamo, una certa ansia di ridefinire la scienza e di stiracchiare
  la ragione attira però purtroppo – soprattutto recentemente - anche la Chiesa
  cattolica, nonostante la  lettera spedita nel
  1988 da GP2 all’astronomo gesuita P.Coyne; proprio quello che simmetricamente proprio
  anche K.Miller e F.Collins le hanno rimproverato: K.Miller nella lettera di F.Ayala,
  L.M.Krauss e K.Miller al Papa (del 12/7/2005,
  che non ha mai avuto risposta) e F.Collins nel suo ultimo libro
  …  La Chiesa abbandonerà davvero W.Dembski al suo destino? E’ già molto
  tardi e si è creata confusione (soprattutto con la lettera sul New York Times
  del 7/7/2005,chiaramente
  un appoggio all’ID da parte del card.Schönborn), ma entro un anno mons.Ravasi
  e il Papa dovranno decidere se davvero considerano che sia solo Dembski che
  nel mondo sta dalla parte della scienza galileiana …  Sarebbe meglio che non chiedessero consiglio a Zichichi, ma il suo
  intervento ad un prossimo convegno sull’evoluzione dell’universo e biologica
  è già previsto per il 31 ottobre e sarà sulla “Rigorous
  Logic in the Theory of Evolution”; essendo una sessione di Fisica è
  sperabile che non ripeta (come disse il 3/5/08)
  che l’evoluzionismo non è scienza galileiana … ci sarebbe il rischio che
  qualcuno gli creda; un mese fa disse infatti:  Certo è divertente immaginare che uno scienziato come Zichichi potrebbe
  mai consigliare al Papa di consideare più “galileiano” Dembski, che ragiona e
  riflette quasi da solo per difendere il suo ID, rispetto alle migliaia di
  biologi evoluzionisti che nel mondo [quasi] tutti i paesi pagano per
  ricercare, sperimentare, dimostrare, confermare e applicare.   | 
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  16/6/08-IT
   | 
  
   ·      
  Si svolge in
  questi giorni a Roma il convegno “Strategie per un pianeta
  sostenibile“. E’ una conferenza internazionale nell'occasione del
  centenario della nascita di Aurelio Peccei, fondatore del Club di Roma, e del
  40° anniversario del Club di Roma. Nel sito web sono disponibili le
  registrazioni video e audio che possono essere visualizzate e anche scaricate
  (per un periodo di tempo limitatati).   | 
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  15/6/08-USA
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   ·            
  Il blog Pharyngula
  propone un bel video  Pregevole anche la musica di sottofondo, creata da un essere intelligente
  (e quindi un umano).  [Forse non si crede nemmeno all’abate Spallanzani …?].  Su questo sembra che solo R.J.White (“Origin of the Human Species (Mind) Requires Divine Intervention“) prometta qualche notizia sensazionale che potrebbe, se dimostrata,
  risolvere definitivamente l’1/11/08 la questione dell’evoluzione umana: “The latest advances in molecular genetics and
  neuro-imaging will be presented to support the thesis that divine
  intervention was necessary in the origin and development of man“.  | 
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  14/6/08-VA
   | 
  
   ·            
  Molti ricordano
  che il Card.Poupard
  si era occupato per lunghi anni del Dicastero Vaticano per la Cultura e i
  suoi interventi prudenti (non sufficienti per gli evoluzionisti ma talvolta
  irritanti per molti creazionisti). Forse di più (gli invitati erano 350, fra
  cui il presidente del consiglio, uno dei pochi non autorizzato a fare la
  comunione per motivi formali) saranno quelli che si ricorderanno di lui come
  celebrante del matrimonio
  religioso fra il signor Briatore e a signorina Gregoraci. Probabilmente
  nessuno riuscirebbe ad associare il card.Poupard ad ambedue questi ruoli.   | 
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  12/6/08-USA
   | 
  
  ·            
  Articolo di W.Dembski nel suo blog dal titolo assurdo (“Uncommon Descent” [?!]:
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  11/6/08-IT
   | 
  
   ·        
  [Riguarderà o
  no il dibattito sull’evoluzione?]  L’UNEP (United Nations Environmental Program)  Queste foto
  dell’UNEP la dimostrano in modo inequivocabile. Visto che
  l’argomento riguarda direttamente i primati, chi ritiene che la distruzione
  dell’ambiente possa riguardare l’evoluzione biologica, e ha interesse a
  vedere immagini impressionanti che dimostrano come possono scomparire specie
  animali e vegetali, rimando ai link inseriti nel sito delle news dell’API.  ·        
  Su La Stampa
  un articolo (“Il
  gene è diventato altruista”) in cui si presentano alcune recenti ricerche
  (di Hauser, Damasio, Pinker, Haidt) che sembrano presentare almeno l’uomo (più che i suoi geni) sotto una
  luce un po’ migliore e positiva. Certo sembra piuttosto azzardato confrontare
  e contrapporre l’ipotesi di Dawkins sul gene egoista con i risultati di
  ricerche di psicologia comportamentale … ·        
  E’ uscita in
  questi giorni la guida CENSIS-La Repubblica delle Università Italiane.
  Leggendo l’articolo
  su Repubblica non sembra che Pisa sia citata fra le prime università
  italiane. Non sembra citata nemmeno l’AISI e la sua università (UPI) con sede a Ponsacco (PI). Forse la
  collaborazione viene sviluppata con l’intenzione di scalare altre
  graduatorie, ma il 12 giugno
  alle 18 presso la Facoltà di Lettere della Università Statale di Pisa (Palazzo
  Ricci, Via Collegio Ricci 10) un
  geologo creazionista parlerà
  su “La scienza di fronte al mistero
  delle origini - Le attuali teorie evoluzioniste
  spiegano veramente l'evoluzione dei viventi?“. E’ uno dei pochi in Italia e forse nel mondo a
  pensare che la comparsa di ogni specie animale e vegetale richieda un intervento
  soprannaturale specifico: “i vari gruppi di viventi non mostrano affatto di essere
  collegati fra di loro da sicuri legami di “discendenza con modificazione”
  ovvero implicanti connessioni genetiche o ereditarie dirette con gruppi
  progenitori antecedenti”.  Il titolo di una precedente iniziativa sui cambiamenti climatici,  svoltasi l’8 maggio 2008, fa capire che
  all’Università di Ponsacco non si considerano negazionisti e quindi sono
  piuttosto preoccupati: “Cambiamenti
  climatici: potrebbe già essere troppo tardi”    | 
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  10/6/08-IT
   | 
  
   ·        
  Sul Corriere
  un articolo (“L’enigma
  dell’intelligenza umana”)  che
  presenta un confronto indiretto (come già era avvenuto nella mostra
  sull’evoluzione di Trento, ora a Udine) fra le opinioni di T.Pievanie e
  quelle di F.Facchini. In questo articolo si confronta la visione di chi su un
  tema così sensibile introduce il trascendente quando si esauriscono gli
  strumenti di conoscenza della scienza, con la visione di chi ripone invece
  maggiori speranze nella spiegazione naturalistica, anche se non sono ancora
  disponibili strumenti di indagine adeguati. 
   ·        
  Bene bene, nessuno
  sfugge .. di evoluzionismo e in particolare di evo-devo si parlerà il 12/6/08
  anche a Fiesso d'Artico, nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale,
  con un luminare del settore, il professor Alessandro Minelli: "All'origine
  delle forme viventi”.  | 
    | 
 
  10/6/08-VA
   | 
  
   ·        
    “se la teoria evolutiva è
  giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo …. 
  è
  ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della
  scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano
  assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”… Più che
  smentirla, in realtà oggi sull’Osservatore Romano (“Evoluzione
  e creazione: Una falsa antinomia“) mons. Ravasi è riuscito
  nell’impresa di parlare di Darwin, SENZA esprimersi sulla teoria
  darwiniana dell’evoluzione [ma… non è per questo che Darwin nel 2009 verrà
  celebrato e festeggiato anche in Vaticano?]; critica invece chi la
  difende – solo se e quando viene attaccata – smentendo la sua impostazione
  del 2005 ( … prima che diventasse responsabile vaticano per la cultura…).
   [A
  questo proposito: se qualcuno non lo ricorda o non lo conosce, ripassi o
  legga in una pagina dell’agenzia Zenit il gustoso episodio che ha portato
  invece, il 7/3/08, P.Cantalamessa a stimolare ingenuamente il Papa a
  rivedere urgentemente la posizione, che Collins ritiene masochistica, della
  Chiesa sul neodarwinismo …] ·        
   Sempre sull’Osservatore Romano di
  oggi un articolo di A.Pessina (“Se è
  il progresso scientifico a definire il bene e il male“) in cui si presentano quelle che il Papa (di cui
  viene citato il discorso di Regensburg che sarebbe ... sulla “malattia della scienza” invece che su quella della teologia, oggi sempre
  meno credibile e convincente) considera “devastanti conseguenze della "fede nel
  progresso"” e per le quali propone alternative alle attuali
  tecniche biomediche, che ci illudono di superare “l'impotenza
  di fronte al dolore e al male. Esperienza che si può negare solo ricorrendo
  alla illusione irrazionale che si tratti di una condizione transitoria che la
  scienza e la tecnologia saranno in grado di eliminare”. [condizione
  transitoria … è il dolore o la vita? Da quando è irrazionale cercare di
  eliminare il dolore? Qualcuno concorda?]  | 
    | 
 
  10/6/08-USA
   | 
  
   ·        
  I documenti del processo di Harrisburg che ha distrutto
  il castello di carte (false!) dell’Intelligent Design sono certo molto
  interessanti ma un po’ pesanti da leggere. Per chi volesse qualcosa di più
  semplice, uno dei giornalisti (Lauri Lebo)
  che aveva seguito il processo ha scritto un libro (sito web:  Per fortuna in
  Italia l’ID è difesa solo dai creazionisti biblici, dato che la Chiesa,
  almeno pubblicamente, condanna ormai l’ID USA, seguendo anche le direttive
  della Templeton
  Foundation. ·        
  In Europa i parchi
  creazionisti probabilmente non arriveranno mai (anche se qualcosa di simile
  si trova in Svizzera
  e pure in Svizzera sembra abbiano qualche idea per crearne uno in futuro), per
  cui è interessante farsi un’idea da lontano, via internet. Qui
  c’è una visita (commentata) a quello di Ken Ham, uno dei creazionisti
  biblici più abili dal punto di vista commerciale, fiscale e morale … (molti
  predicatori creazionisti hanno avuto infatti problemi con il fisco o con l’antidroga e la buon
  costume USA).  | 
    | 
 
  9/6/08-IT
   | 
  
   ·        
  Sul Corriere
  un articolo (“La
  vita, una strada già segnata“) di S.Modeo con una recensione del libro di
  De Duve “Alle origini della vita”. Un
  titolo (siamo sul Corriere…) abbastanza sospetto anche perché nel testo, in
  cui non ci sono concessioni a spiegazioni soprannaturali o a invocazioni al
  Padreterno (… che hanno caratterizzato recenti articoli) il concetto è ben
  diverso: “Il ventaglio di mutazioni sottoposte al
  setaccio selettivo è infatti elevato ma non infinito”.   | 
    | 
 
  9/6/08-VA
   | 
  
   ·        
  Sul sito della Radio
  Vaticana si cita l’intervento conclusivo di mons.Ravasi (“L'intervento di mons. Ravasi conclude il
  Simposio europeo dei docenti universitari”) al convegno vaticano su “Allargare gli orizzonti della razionalità. Prospettive
  per la filosofia”. Niente di
  particolare se non una ripetizione delle raccomandazioni del papa all’udienza
  e un invito a far prevalere la ragione sulla fede, evidente dalla citazione
  tratta da O.Wilde (“le risposte sono capaci di darle tutti, tante volte, ma
  per fare le vere domande ci vuole un genio”).
  Qualche dubbio comunque viene leggendo altre frasi meno ragionevoli in altri
  siti web (“MONS. RAVASI, «CONOSCERE È UN ATTO
  RELIGIOSO»”) : “le università devono tornare ad essere “i luoghi in cui si respira con una
  ragione allargata”. La
  filosofia deve tornare a “inquietare, senza
  trasformarsi in ideologia”. Fede e ragione hanno “bisogno di nuove sintesi”. E “il Cristianesimo ha molto da offrire per allargare gli
  orizzonti della ragione”. Fino ad arrivare a una frase le cui basi razionali non
  sono evidenti, dato che si esaltano caratteristiche non esclusive della
  nostra specie: “Non
  ci sono soltanto i neuroni del cervello, ma anche i battiti del cuore, il
  battere delle mani”.  | 
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  8/6/08-VA
   | 
  
   ·        
  Nel sito SRM (Scienza e Religione nei Media) ci sono alcuni
  link a siti che informano sul “VI Simposio europeo
  dei docenti universitari“, tenutosi all’Università Lateranense su “Allargare gli
  orizzonti della razionalità. Prospettive per la filosofia”.  Interessante e
  rivelatrice anche la frase del Papa  | 
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  8/6/08-USA
   | 
  
   ·        
  Sta uscendo negli
  USA un libro che prende di petto, fin dal titolo, uno degli equivoci che si
  trovano in OGNI discussione (anche su internet) fra persone ignoranti di
  teoria dell’evoluzione ma anche solo di scienza e di metodo scientifico. In
  qualsiasi discussione sull’evoluzione si trova infatti inevitabilmente
  qualcuno che pensa di risolvere il problema della credibilità del
  neodawinismo dicendo o scrivendo “ma è solo
  una teoria!” … ed è difficile che poi qualcuno sappia
  controbattere che per la scienza una teoria è quanto di meglio si possa
  sperare di utilizzare.  ·        
  Il 12/6/08
  arriverà una risposta aggressiva da parte del responsabile della diffusione
  dell’Inteligent Design negli USA, Dembsy:   | 
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  7/6/08-USA
   | 
  
   ·        
  Originale
  il tentativo, pubblicizzato su Pharyngula,
  di presentare la storia dell’universo e l’evoluzione biologica in modo adeguato
  alle conoscenze attuali ma usando un linguaggio comprensibile anche per
  pastori babilonesi, in modo da poter fare un confronto fra due versioni
  destinate ad un pubblico simile.  ·        
  Un
  altro editoriale sul New York Times Come si vede, i giornali USA più importanti non hanno
  dubbi sullo schieramento da scegliere … diversamente da quanto avviene in
  Italia. Speriamo poi che anche in Italia, dove si ignora come l’ID USA sia
  uscito in barella dal processo, non si intenda insistere su quella che il
  processo ha dimostrato essere una truffa.   ·        
  Interessante
  la notizia che il Biologic Institute
  (creato dal Discovery Institute per fare ricerca sull’Intelligent Design dopo
  che il giudice Jones aveva spiegato loro ad Harrisburg un concetto semplice
  …. che non esiste scienza senza ricerca) ha pubblicato un suo primo articolo
  su una rivista scientifica peer-reviewed, PLOS One, dal titolo “Stylus: A System for Evolutionary Experimentation Based
  on a Protein/Proteome Model with Non-Arbitrary Functional Constraints”. Strano che ci sia voluto un giudice per
  spiegare loro come funziona la scienza.   | 
    | 
 
  6/6/08-VA
   | 
  
   ·        
  Sull’Osservatore
  Romano un articolo del card. C.Ruini  ·        
  Qui articoli di Roma7
  sul convegno
  e sulla giornata di apertura
  del convegno, alla presenza delle autorità cittadine e statali    | 
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  6/6/08-IT
   | 
  
   ·        
  Nel blog
  di Massimo Pigliucci si racconta oggi di un suo incontro con D.Dennett
  alla New
  York Society for Ethical Culture. Pigliucci indica i punti su cui ci sono
  concordanze e discordanze rispetto alla posizione di Dennet, espressa in
  numerosi libri. ·        
  Interessante
  verificare quali siano i concetti che permangono in una classe a cui viene
  spiegato che evoluzione e creazione vanno d’accordo; nel loro sito
  web, e nel settimanale della diocesi di Faenza (il 16/5/08),
  si vede cos’hanno capito gli studenti del liceo cattolico S. Umiltà (dove “gli argomenti
  sono trattati in sintonia col magistero di Papa Benedetto”)
  dopo un paio di lezioni su "Evoluzione
  e creazione, una sintesi necessaria", tenute da uno zoologo universitario di Pisa
  (docente
  anche di filosofia della scienza alla Univ.Gregoriana): ·        
  “L'essenza
  dell'uomo è, infatti, la libertà e una creatura libera non può muoversi in un
  universo strettamente determinato, dunque il "caso darwiniano",
  forse l'elemento che può sembrare in apparenza maggiormente in contrasto con
  la teologia, diviene una risorsa. L'uomo, infatti, s'inserisce nella
  storia dell'universo, il quale "muove verso la complessità e la
  coscienza". Esso si muove dunque verso l'alleanza con il
  Creatore, la redenzione e la salvezza, verso quello che Pierre Teilhard
  de Chardin chiama "Punto Omega", vale a dire il momento della
  seconda venuta di Cristo. Questa è una delle intuizioni fondamentali di
  Pierre Teilhard de Chardin, gesuita, studioso della teoria dell'evoluzione. Questa
  intuizione diviene quindi il primo passo verso l'affermazione della sintesi
  tra scienza e fede”. ·        
  Nel sito web del
  liceo si leggono, oltre all’articolo, anche alcuni appunti scritti dal
  sacerdote che ha insegnato l’origine dell’universo e la relazione fra scienza
  e fede: “Esiste da
  entrambe le parti, dalla parte scientifica che  , sulla base di una
  certa corrente di pensiero e quindi su basi metafisiche improprie alla
  scienza sperimentale, affermerebbe che al di là della logica non esiste nulla
  . Secondo lo schema che dalla logica risale alla mente, da questa al
  cervello, e da questo terminerebbe nei neuroni e nelle loro connessioni. L’altra è quello
  di stampo religioso che vorrebbe riconoscere alla Bibbia una valenza
  scientica che non ha . La Bibbia infatti è Parola di Dio che passa attraverso
  la mente umana , tramite l’incarnazione.” […]. Purtroppo
  non si può verificare sul settimanale della diocesi se e come anche questi
  concetti siano stati capiti dagli studenti; davvero apprezzabile comunque la presentazione dell’ID
  USA come integralismo cristiano. Anche questo docente non ritiene che l’ID
  USA sia pessima scienza, come credono talvolta quelli che non conoscono l’origine dell’ID.  | 
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  6/6/08-USA
   | 
  
   ·        
  In un blog
  USA si fa notare un interessante articolo (“The great opportunity: Evolutionary
  applications to medicine and public health“) tratto dal primo numero, uscito a febbraio,
  di una nuova rivista, Evolutionary Applications. L’aspetto interessante è soprattutto il fatto
  che si cerca di evidenziare il ruolo importante della teoria dell’evoluzione
  in campi in cui queste conoscenze sono fondamenntali per garantire il
  benessere della nostra specie… ma pochi se ne rendono conto, anche fra gli
  stessi esperti.  “Evolutionary biology is an essential basic science for medicine, but few doctors and medical researchers are familiar with its most relevant principles. Most medical schools have geneticists who understand evolution, but few have even one evolutionary biologist to suggest other possible applications. The canyon between evolutionary biology and medicine is wide. The question is whether they offer each other enough to make bridge building worthwhile. What benefits could be expected if evolution were brought fully to bear on the problems of medicine? How would studying medical problems advance evolutionary research? Do doctors need to learn evolution, or is it valuable mainly for researchers? What practical steps will promote the application of evolutionary biology in the areas of medicine where it offers the most? To address these questions, we review current and potential applications of evolutionary biology to medicine and public health”. Ovviamente l’articolo merita di essere conosciuto, per evitare che si
  allarghi ulteriormente il canyon (metafora riferibile anche alla quantità di
  finanziamenti…) fra le conoscenze di base e le applicazioni pratiche di tali
  conoscenze. ·        
  Nel
  sito del NCSE informano che, mentre nella S.Carolina la legge contro
  l’insegnamento dell’evoluzione è decaduta, nel Michigan invece sta procedendo
  una legge, anche questa ipocritamente in difesa della “libertà accademica”, secondo la nuova strategia. ·        
  Articolo
  di Michael Ruse sul Free-Lance Star (“Why Darwin is remarkable”)  | 
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  5/6/08-USA
   | 
  
   ·        
  Su Science
  intervista
  a Francis Collins alla fine dei suoi 15 anni di direzione dell’US
  Genome Institute. ·        
  Sondaggio
  negli USA sul ruolo delle attività umane sui cambiamenti  climatici. Impressionante l’influenza
  dell’ideologia politica (anche se le differenze sono relativamente limitate,
  trattandosi degli USA) sulle valutazioni dei cambiamenti climatici (che pur
  vengono direttamente sperimentati anche lì: l’anno scorso i tornado negli USA
  sono stati il doppio rispetto all’anno precedente…).   | 
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  5/6/08-IT
   | 
  
   ·        
  Pikaia importa in Italia un clip che si
  trova dal 17 aprile nel
  sito di R.Dawkins e che è una parodia strepitosa del film antiscientifico
  e creazionista “Expelled
  – no intelligence allowed”. Si chiama “Sexpelled-
  no intercourse allowed” e cerca di dimostrare la validità di ipotesi
  alternative al sesso nella produzione dei bebè. Non si capisce perché venga
  trascurata un’altra ipotesi alternativa, quella dei cavoli, ma ci si
  concentri sull’ipotesi delle cicogne. Giustamente R.Dawkins in persona alla
  fine del clip si chiede “ma allora chi ha portato le cicogne?”  ·        
  E’ on
  line da qualche giorno (29/5) tutto il fascicolo di Micromega dedicato
  a diversi aspetti della laicità (“Per una riscossa laica”). T.Pievani
  e C.Castellacci
  toccano anche problemi che riguardano la scienza e la scuola, mentre L.Ravanelli
  ragiona sull’eutanasia, traendo spunto da quanto avvenuto in occasione della
  morte di GP2.  | 
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  4/6/08-IT
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   ·        
  Dovremmo
  essere contenti? Prossimamente
  inizierà su LA7 un programma dal titolo “La Teoria di Darwin”, che darà
  vita a spunti, discussioni e approfondimenti sul calcio. ??!?!?!?! : Conterrà
  infatti l’editoriale dell’opinionista sportivo di LA7 Darwin Pastorin.  [Si vuole approfittare del
  bicentenario?! Qualcuno si ricorderà ancora di … Charles?!] ·             
  Di ornitorinco e PiatteIIi PaImarini si parla oggi anche nel blog Bioetica
  (“PiatteIIi e il platipo: una polemica
  sull'evoluzionismo“); peccato che abbiano tolto i riferimenti
  all’altra fase polemica del Corriere, quella dei primi di novembre, anche lì
  con critiche e giustificazioni a causa del successo dell’articolo fra gli
  antidarwinisti … anche il quel caso l’articolo del 4/11/07 anticipava di poco una sua
  conferenza a Genova. [Quando sarà la prossima che meriterà due articoli
  sul Corriere? Chi contribuirà di più alla pubblicità? L’altra volta
  furono soprattutto gli antievoluzionisti a cascare nella trappola, con
  G.Sermonti contento di partecipare al funerale di Darwin ... ]  | 
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  4/6/08-USA
   | 
  
   ·        
  Stanno
  cambiando ancora una volta strategia i creazionisti USA per contrastare
  l’insegnamento dell’evoluzionismo? PZ Myers, del blog Pharyngula, in visita a
  Seattle, la città del Discovery Institute,
  sembra quasi ottimista sulla fine della  “Wedge Strategy” a causa della difficoltà dell’Intelligent Design a
  presentarsi come una “teoria” (?) seria, “scientifica”, e senza “esseri
  soprannaturali”, soprattutto dopo la netta sconfitta e il disvelamento della
  truffa al processo di Harrisburg. Hanno infatti
  sempre un maggiore successo (e anche loro tanti dollari) i telepredicatori
  battisti che costruiscono parchi con ricostruzioni del mondo ai tempi della
  Genesi (nei week end i parchi
  creazionisti USA sono pieni di bambini e famigliole che ammco scene di
  dinosauri che pascolano nei prati mentre Adamo ed Eva si intrattengono con
  una strana specie di serpente parlante …).  In un articolo in cui si riferisce delle ultima
  conferenze di PZ Myers (“THE
  EXPELLED EVOLUTIONIST”) e in un articolo sul New York Times (“Opponents
  of Evolution Adopting a New Strategy“) si parla
  della nuova strategia che si sta sperimentando in Texas, chiamata “strengths
  and weaknesses”. Forza e debolezza di
  che cosa? Ovviamente della teoria dell’evoluzione. La nuova strategia viene utilizzata
  da Don McLeroy, un ingegnere
  elettrico e dentista creazionista presidente della commissione didattica nazionale del
  Texas che sta esaminando in questo periodo i programmi scolastici. Se
  riuscissero ad imporre che nei testi scolastici si debba parlare estesamente
  anche delle critiche alla teoria dell’evoluzione sarebbe un bel colpo, dato che gli
  editori dei libri di scienze pretenderebbero che anche gli altri stati si
  adeguassero a queste modifiche dei libri (il Texas è lo stato con la maggiore
  popolazione scolastica). ·        
  Show passion
  and personality.  ·        
  Be a patient
  instructor.  ·        
  Be an
  advocate, and shun caution.  ·        
  Be positive.  · Argue, argue, argue. Myers pensa che strumenti come i blog dovrebbero essere
  maggiormente utilizzati per fornire e diffondere sempre più risposte corrette
  alla curiosità scientifica (“Myers
  urged scientists who felt they had something worth saying to start up their
  own blogs. The
  software makes it easy to write a blog entry, he said: "Any idiot can do
  it."”);
  per ora la situazione Italiana, soprattutto per quanto riguarda i temi
  evolutivi, presenta un panorama decisamente eterogeneo, con tanti blog di
  gente che proprio non ha niente di utile e interessante da dire e che non
  riesce a distinguersi molto rispetto ai visitatori del loro sito.   | 
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  3/6/08-USA
   | 
  
  ·        
  I figli di John Lennon e la vedova Yoko Ono hanno perso
  ieri il primo round una battaglia legale intentata per
  impedire l'uso della canzone "Imagine" nel film di propaganda
  antievoluzionista "Expelled: No Intelligence allowed". Il contenzioso non è ancora
  concluso, ma in prima istanza il giudice ha riconosciuto che una citazione di
  15 secondi, seguita poi da una critica alle frasi citate, non richiedeva
  un’autorizzazione (che prevedibilmente, dato l’obiettivo, forse non sarebbe
  stata data…)
   | 
    | 
 
  3/6/08-IT
   | 
  
  ·             
  Strano vedere qualcuno che tenta di “bloccare” i
  festeggiamenti che si preparano in Italia per il bicentenario della nascita
  di Darwin. Sembra ci stia provando (“defunto”, “smentito”, “smontato”, “superato” ….) il
  Corriere, con articoli critici e soprattutto dai titoli “negazionisti”: “La teoria dell'evoluzione e il (defunto) darwinismo” del 23/5/08, “Anche
  l’ornitorinco smentisce Darwin” dell’11/5/08,  “Gli scienziati? Straparlano” del 23/12/07, ““il creazionismo e'
  (quasi) scienza” del 21/12/07, “Tra Dio e Darwin meglio ascoltare la
  natura. «Ma superare l'evoluzionismo non vuol dire credere a
  un disegno esterno»” ” …
   | 
  
      | 
 
                                                                                                                                                  
  2/6/08-IT
   | 
  
   ·        
  La
  storia che l’ornitorinco secondo qualcuno possa creare problemi alla teoria
  dell’evoluzione arriva
  anche nel sito web di Oca
  sapiens, Silvie Coyaud. Qui si racconta dell’articolo iniziale sul
  Corriere (12/5/08)
  e della lettera
  al Corriere del presidente della Società
  Italiana di Biologia Evoluzionistica, G.Bertorelle, che spiegava come
  fosse sbagliato far credere non solo che il neodarwinismo fosse superato ma
  anche che un articolo scientifico dicesse il contrario di quello che ci stava
  scritto.   | 
    | 
 
  1/2/08-ITA
   | 
  
   ·        
  Sul Sole
  24Ore G.Barbujani recensisce (“Il
  sacerdote darwinista”) l‘ultimo libro di
  F.Facchini («Le sfide
  dell'evoluzione. In armonia tra scienza e fede»).  | 
    | 
 
  1/6/08-USA
   | 
  
   ·        
  Ecco
  una lettura che potrebbe illuminare molti di coloro che nel sito
  antievoluzionista citato qui sotto evidenziano la loro diffidenza verso la
  nuova visione del mondo che da 200 anni ci offre la biologia evoluzionistica,
  di cui sembra non riescano a vedere gli effetti nelle loro vita quotidiana, e
  che sembra non utilizzino per posizionarsi all’interno di una visione
  evolutiva del mondo vivente. E’ un articolo, scritto da un fisico e
  pubblicato sul New York Times (“Put a Little Science in Your Life”):  ·     
  As every
  parent knows, children
  begin life as uninhibited, unabashed explorers of the unknown. From the time we can walk and talk, we
  want to know what things are and how they work — we begin life as little scientists.  ·     
  “Science is
  the greatest of all adventure stories, one that’s been unfolding for
  thousands of years as we have sought to understand ourselves and our
  surroundings. Science needs
  to be taught to the young and communicated to the mature in a manner that
  captures this drama. We must embark on a cultural shift that places science
  in its rightful place alongside music, art and literature as an indispensable part of what makes life worth
  living.” ·     
  “It’s the birthright of every child, it’s a
  necessity for every adult, to look out on the world and see that the wonder
  of the cosmos transcends everything that divides us”.  | 
    | 
 
  1/6/08-IT
   | 
  
   ·        
  Guido
  Barbujani scrive
  sul Sole 24 Ore una recensione dal titolo sia imbarazzante – per un
  religioso cattolico - che un po’ anacronistica (“Il sacerdote darwinista”) all’ultimo libro sull’evoluzione
  umana di F.Facchini “Le sfide dell'evoluzione. In armonia tra scienza e fede“ (che verrà presentato
  al Meeting di CL a Rimini il
  27/8/08 alle ore 11.15 nella sala A2).  ·        
  Dibattito
  senza limiti né freni né ragione sull’evoluzione e l’evoluzionismo in un sito
  antievoluzionista, cattolico ma soprattutto incredibilmente molto critico
  verso F.Facchini,
  paleoantropologo e sacerdote  (“Secondo Facchini, tutto è andato
  proprio come dice la teoria evoluzionista”), il Papa (che almeno nel 2004 credeva - come tutti i biologi
  evoluzionisti - all’origine comune di tutti gli esseri viventi; qui invece si
  teme addirittura “l’involuzione
  darwiniana della sapienza vaticana [!!] , e una certa qual
  ignoranza dei principi dell’evoluzionismo” [??]), mons.Ravasi
  e pure il suo predecessore, mons.Poupard
  … a suo tempo.  [I commenti allegati dovrebbero
  interessare chi si occupa di PUS, public UN-understanding of science;
  il lavoro sarà lungo e impegnativo….come si leggerà domani sul NYT, la
  curiosità infantile troppo spesso si perde per strada ed è quasi impossibile
  resuscitarla]  | 
    | 
 
  
 
MAGGIO 2008
  31/5/08-IT
   | 
  
   
 ·        
  Interessante
  leggere su Il sussidiario un fisico (che di solito non si accontenta
  delle spiegazioni naturalistiche dell’evoluzione degli esseri viventi) che
  intervista un altro fisico che invece si accontenta (come è giusto che sia,
  per ogni scienziato … come si legge). Nell’articolo “Cosa accadrebbe se si scoprissero forme
  di vita sul Pianeta Rosso?” l’esobiologo CheIa-FIores dice infatti chiaramente che  ·            
  “Noi pensiamo che anche la biologia come la conosciamo
  oggi, e in particolare la teoria di Darwin, debba essere universale. In questo momento ·            
   Certo che sembra un po’ di impazzire: sul
  Corriere scrivono scienziati che sostengono che il darwinismo è defunto,
  mentre –negli stessi giorni sul sito di CL - lasciano parlare scienziati che
  usano [“ancora” J] il modello darwiniano … cose da pazzi … divertente anche il fatto che
  l’articolo precedente firmato dallo 
  stesso autore (del 12/5/08) fosse intitolato “Anche
  l’ornitorinco smentisce Darwin”.  [Sembra di capire che forse è meglio credere
  agli umani più che agli ornitorinchi … possiamo sperare che Chela-Flores,
  anche se è un fisico, sia stato più convincente di M.PiatteIIi PaImarini,
  anche se è un fisico… nel convincere il fisico autore dei due articoli su Il
  Sussidiario … ]   | 
    | 
 
  30/5/08-USA
   | 
  
  ·         
  Anche Pigliucci dagli USA nel suo blog 
  “Rationally speaking”
  riprende e spiega oggi ai suoi colleghi USA (“The
  Platypus, evolution, and why PiatteIIi-PaImarini is wrong”) l’articolo
  del Corrriere in cui P.PaImarini cerca di spiegare perché mai l’ornitorinco
  smentirebbe Darwin. Pigliucci conclude con un appello, che dovrebbe essere
  tenuto presente dagli scienziati (fisici magari) a cui qualcuno chiedesse
  opinioni su problemi di biologia evoluzionistica di cui non sono esperti o
  commenti su articoli in cui c’è scritto magari il contrario di quello che
  vorrebbero: “We have
  enough trouble defending science from religiously inspired know-nothings and
  from ignorant and presumptuous postmodernists, do we have to guard our
  rear from our own colleagues too?” 
  ·         
  Anche Francis
  Collins esprime la sua opinione contro l’Intelligent Design (assieme ad
  altri scienziati che credono nell’evoluzionismo teista) in un video prodotto
  dalla AAAS (American Association for the Advancement of Scienze) e diffuso su
  YouTube  ·    
  “Science only has to do with the natural world”,
   ·    
  “ID invokes supernatural explanations, it is not science”,
   ·    
  “Evolution is a and incredible well supported way to
  understand everything in biology.  ·    
  “Evolution is here to stay, Darwin was right”,
   ·    
  “Agnosticism, atheism, creationism, intelligent design,
  Theistic evolution … a young person interested in discussing all those
  questions must have a chanche to discuss about them, but NOT IN THE SCIENCE
  CLASS” . E’ una sintesi di un video più ampio, del 2006,
  diffuso in questi giorni per contrastare il film “Expelled” diffuso dai
  sostenitori dell’Intelligent Design. Certo ci sono altri colleghi che sono
  ben più radicali nelle loro opinioni, come Jerry Coyne
  che si può ascoltare nel suo intervento (introdotto da Eugene Scott del NCSE)
  fatto ai primi di maggio al simposio
  sull’evoluzione alla Rockefeller University.  [Non sarebbe urgente trattare in modo diverso
  Bertorelle e chiedergli un bel corso di aggiornamento in cambio di un
  articolo serio sulla teoria dell’evoluzione? E’ evidente come negli ultimi mesi sul tema
  dell’evoluzione biologica il Corriere stia imitando le posizioni del Foglio e
  dell’Avvenire]  | 
  
      | 
 
  30/5/08-IT
   | 
  
   ·             
  Oggi si
  capisce un po’ meglio perchè il Corriere non voglia lasciare troppo
  spazio a ricercatori esperti di evoluzione biologica quando si parla di …
  evoluzione biologica.  Per fortuna
  sembra che in Italia finora nessun altro ci sia cascato … speriamo che il
  responsabile (che difende la notizia in prima pagina ancora alle 18.00 e con
  una foto di impronta perfino diversa da quella presente nei siti web
  boliviani o brasiliani…) non riesca a inserire la notizia anche stanotte
  nella versione a stampa del 31/5/08. Rimarrà comunque in archivio a memoria
  di una settimana – speriamo l’ultima, dopo quello che è successo oggi – in
  cui si diffidava ancora di biologi evoluzionisti seri … ·             
  Non si capisce se sia un’altra notizia o semplicemente da qualche parte
  in Bolivia c’è anche gente furba che almeno sospetta che ci sia un errore di
  datazione e corregge il numero in un valore più accettabile: “Bolivia: científicos prensentarán huella
  humana de 15.000 años de antigüedad“.  ·             
  Un consiglio comunque per il
  collega Giorgio Bertorelle… NO, non quello di andare all’estero; non bisogna
  arrendersi … ma … invece di chiamarsi “Società di Biologia
  Evoluzionistica”, perché non turarsi il naso e chiamarsi “Comunità della Sapienza Ancestrale”? ·             
  Per rimanere fra gli antievoluzionisti, un posto speciale ed originale lo
  occupa l’antievoluzionista cattolico che ha scritto l’articolo  Ma l’obiezione principale alla posizione
  “equilibrista” di  F. Facchini, difficilmente contestabile, è
  certo: “Una volta che si ammetta l’intervento di
  Dio in un momento supremo della catena evolutiva, tutta la teoria darwinista
  cade. Non c’è infatti più ragione per negare l’intervento di Dio anche in
  tutte le fasi precedenti”. Che l’autore comunque non conosca, oltre alla
  biologia evoluzionista, nemmeno l’intelligent Design (che invece F.Facchini
  so che conosce, avendo letto anche lui alcuni dei  documenti del processo di Harrisburg)
  lo si capisce dalla seguente frase: “E [l’ID]
  tende ad aderire al «fissismo» - le specie non trapassano dall’una all’altra
  - in ciò aderendo più strettamente a ciò che risulta dallo studio dei fossili”;
  nell’ID ci sono infatti 2 posizioni, e quella, meno da ignoranti, del biologo
  Behe prevede l’origine comune degli esseri viventi, già accettata dal
  card.Ratzinger nel 2004…, quando accettava la discendenza di tutti
  gli esseri viventi da un antenato comune unico.  Ipotesi (o meglio fatto) che qui BIondet contesta,
  inserendosi quindi – e la conferma la si legge nella frase sui fossili che
  sembra tratta dall’”Atlante del Creazione” - nella posizione caratteristica
  degli islamici o dei fondamentalisti protestanti.  Tremendo il dubbio conclusivo di un verace defensor
  fidei alternativo (nel caso, che per fortuna non sembra comunque attuale
  secondo lui, che l’evoluzionismo non si accontenti più di essere una teoria
  ma voglia trasformarsi in una verità … con la complicità della Chiesa…): “Sicchè non si vorrebbe che un giorno la teoria di
  Facchini ci venga imposta come un dogma, da qualche enciclica di
  qualche Papa evoluzionista; che l’evoluzionismo, vistosi alle corde, non
  cerchi di proteggersi sotto l’Autorità dogmatica contro ogni critica e
  obiezione.” Curioso anche, allegato all’articolo, il
  dibattito, con molti creazionisti ostili alla scienza, anche se, soprattutto
  vero la fine sembra che compaia qualche utilizzatore della ragione e qualche
  dato interessante sulla conoscenza del documento di Ratzinger del 2004 (“Ho chiesto molte
  volte a diversi sacerdoti che sembravano preparati....ma credono
  nell'evoluzione della scimmia e sostengono che la Genesi è una
  parodia...Anche loro confondono le idee.”) .  A proposito, nello stesso sito un articolo dal
  titolo “G.Galilei aveva torto”. Si rivedrà la
  revisione del processo?! Qualcuno ha scoperto che il sole non è più al centro
  dell’universo? ·        
  Oggi su Libero si presenta il libro in cui anche G.Sermonti  fornisce la sua opinione sulla scienza e
  su quel metodo scientifico della cui utilità e dei cui successi il Papa sembrava
  molto invidioso nei suoi discorsi a Regensburg: “Sermonti,
  genetista "pentito" «La scienza è contro l'uomo»”.  [Forse non riesce ad essere
  convincente solo con gli scienziati…]  | 
  
      | 
 
                                                                                                                                                  
  29/5/08-IT
   | 
  
   ·             
  La saga dell’ornitorinco sembra voglia continuare all’infinito; ma non
  coinvolgendo persone esperte (nessuno immaginerebbe che questo possa avvenire
  nel secolo della biologia; sembra che il Corriere abbia ammesso di essere
  comunque costretto a lasciare l’ultima parola a una persona non esperta … [un
  rischio che i biologi evoluzionisti non possono e non vogliono assolutamente
  correre…]). Oggi così dobbiamo cercare di apprezzare almeno un po’ un
  articolo sul Foglio  Per difendere un po’
  Darwin da questa critica assolutamente non giustificata (in questo caso!)
  BandineIIi poi però comincia a sbandare: oltre a fare i complimenti a
  mons.Ravasi per aver ignorato i “fondamentalisti
  dell’ID”, non invitati al suo convegno del marzo 2009 (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), ipotizza che questo dibattito lo faccia
  gongolare in quanto “indebolisce il fronte delle
  certezze scientiste”; probabilmente ignora quanto mons.Ravasi nel 2005 si mostrasse
  rispettoso delle competenze della scienza (“Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai
  teologi. E‘ un settore che non li
  riguarda”).   [NB: non sembra che
  da quando è responsabile della cultura mons.Ravasi abbia confermato questa
  originale opinione, … anche se possiamo continuare ad illuderci, non essendo
  ancora arrivata una chiara smentita] Poi inizia un lungo
  discorso sugli acciacchi … della sua anca, senza immaginare che in realtà il
  bacino umano deriva da antenati scimmieschi brachiatori (che si muovono
  sospesi, senza caricarare troppo l’articolazione dell’anca) e non da
  quadrupedi o quadrumani, per cui la sua conclusione avrebe potuto essere
  ancora più critica non solo verso l’ipotesi dell’ID ma anche verso la “leggerezza irresponsabile” e l’”ironia diabolica”
  [?!!] di un eventuale Dio creatore di un bacino mal progettato.  [Certo non c’è da
  meravigliarsi se i biologi hanno qualche difficoltà a capire. Non essere
  capaci di “ampliare la ragione” senza mettersi a ridere è certamente un grave
  handicap].    | 
  
      | 
 
  28/5/08-VA
   | 
  
   ·             
  Sull’Osservatore Romano un articolo di G.lsrael “Ma l’uomo non è un dado” con alcuni consigli su come migliorare l’educazione
  scientifica. Consiglia un uso prudente della scienza, forse timoroso che
  possa fare qualche guaio: “Oggigiorno predomina
  una versione forte del naturalismo: un materialismo metafisico che
  attribuisce alla scienza il compito di mostrare che ogni aspetto della realtà
  consiste di processi materiali. Ed è così che l’esilio di Dio dalla natura
  predicato da Cartesio e da Leibniz – e tanto criticato dai filosofi
  newtoniani, come Clarke – diventa un esilio totale, ateismo radicale e la
  scienza viene investita del compito di distruggere la “superstizione”
  religiosa. Anzi – a leggere certi testi e a seguire certi dibattiti – sembra
  quasi che la sua attività si riduca esclusivamente a questo fine”. A
  differenza di Zichichi, che non ne vede la presenza, lui ne vede forse
  troppa: “Il Novecento segna il dilagare della
  matematica in ogni campo ed oggi questo processo assume contorni parossistici
  … la biologia si ripartisce tra un
  approccio sperimentale volto ossessivamente a ricercare le basi materiali
  della vita e del pensiero e un approccio matematico modellistico”  | 
  
      | 
 
  28/5/08-USA
   | 
  
   ·             
  Splendido sito web con video e immagini sull’origine della vita sulla
  terra: “Exploring life’s origin”. ·             
  Francis Collins, direttore per 15 anni del National
  Human Genome Research Institute andrà
  in pensione dal 1’ agosto. Qui
  alcune idee sul successore.  | 
  
      | 
 
  28/5/08-IT
   | 
  
  ·                 
  Sull’Avvenire un articolo (“Dio, i quanti e l'ordine del cosmo Un
  convegno s'interroga sulle leggi della natura”)  sul convegno a Padova,
  finanziato dalla Templeton
  Foundation, su “Dio e le
  leggi della natura”, con astronomi, fisici, astrofisici, teologi, tutti
  credenti, Pur avendo chiari alcuni confini disciplinari («Perché se la
  scienza non può dire alla teologia come costruire la dottrina della
  Creazione, la teologia non può costruire una dottrina della Creazione
  ignorando l'età dell'Universo»), come altri fisici, non si fanno comunque problemi
  di fronte alla biologia evoluzionistica (“la peculiarità dell'uomo scaturisce
  dalla capacità di concepire pensieri astratti. L'ha acquisita 200 mila anni
  fa, grazie al linguaggio”, “tutto si è svolto come se il cervello umano fosse
  stato predisposto per compiere questo passo cruciale”).
  Ovviamente non hanno invitato mons.Ravasi, forse temendo che ripetesse il suo
  pensiero, magari aggiungendo i fisici ai teologi…: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai
  teologi. E‘ un settore che non li riguarda”)
  ·         
  Mercoledì 4 giugno alla Bicocca convegno su “Biodiversità ed evoluzione.”, inserito nel Festival
  della Biodiversità in corso a Milano. Partecipano alla tavola
  rotonda: o       
  Renato Massa, Professore di Zoologia presso l'Università di
  Milano-Bicocca  o       
  Telmo Pievani, Professore di Logica e Filosofia della scienza
  presso l'Università di Milano-Bicocca  o       
  Gabriele Rinaldi, Botanico sistematico, Direttore dell'Orto
  Botanico di Bergamo "Lorenzo Rota" Modera
  Annastella Gambini ·        
  Nei programmi 2009 del Piccolo di Milano compare uno spettacolo su
  Darwin, in cartellone del 4 febbraio al 1’ marzo: “Darwin... tra le nuvole” di Giulio Giorello e Luca Boschi, regia Stefano
  de Luca. Se ne parla su Repubblica (“PICCOLO, IL TEATRO FORMATO EXPO'”) e sull’Avvenire. ·        
  Un quotidiano on line di Genova informa di un dibattito (“«La
  fuga dei cervelli è inarrestabile»“ che si terrà venerdi’ 30 a Genova, con
  PiatteIIi PaImarini; il tema principale della serata sarà sul ruolo della
  mente in relazione al cervello. Nell’articolo anche un’intervista che
  riprende i temi toccati nell’articolo sull’ornitorinco; insiste ancora a
  ritenerlo un esempio utile per contestare Darwin sul punto su cui lui sfidava
  i critici (dimostratemi che l’evoluzione non è
  graduale) prendendo forse l’esempio – in realtà non si conoscono
  nemmeno i fatti - peggiore: una specie in cui non si sa nulla dell’evoluzione
  durata ben 166 millioni di anni. Se pensiamo alle migliaia di specie di
  mammiferi comparse in 60 milioni di anni, troveremmo forse esempi
  migliori…    | 
  
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  26/5//08-IT
   | 
  
   ·             
  Articolo
  dell’agenzia vaticana Zenit del tutto tranquillizzante sui problemi
  ambiententali; si dice addirittura che  ·      “una petizione sottoscritta da
  oltre 31.000 docenti universitari e scienziati americani e non, in cui si chiede
  al governo USA di rifiutare gli accordi di Kyoto sul riscaldamento globale,
  perché dannosi all’ambiente, all’economia e allo sviluppo.”,  ·      “un esame attento della
  serie storica delle temperature non induce a pensare che sia in atto un
  riscaldamento senza precedenti.”,  ·      “ogni tentativo di
  negare il primato dell’uomo sulle altre creature inevitabilmente porta non
  solo alla distruzione dell’uomo, ma anche dell’ambiente.”,  ·      “nei Paesi sviluppati tutti gli indicatori ambientali
  sono migliorati in questi decenni,….
  La
  strada migliore sarebbe dunque che tutti i Paesi raggiungessero lo stesso
  livello di benessere. Invece il Protocollo di Kyoto va esattamente nella
  direzione opposta, imputando allo sviluppo la possibile distruzione del
  pianeta.”  Non sembra che siano informati sulle parole del
  Papa dette il 23/9/07 prima a Velletri e poi a Castelgandolfo: “La logica del profitto, se prevalente, incrementa la
  sproporzione tra poveri e ricchi, come pure un rovinoso sfruttamento del
  pianeta” (audio). Il Papa sembava un po’ meno tranquillo 10 mesi fa… e
  non è cambiato molto da allora….  | 
  
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  25/5/08-IT
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   ·        
  Su Avvenire una articolo sulla 194 (“ LEGGE 194:
  CELEBRAZIONE CON "KILLERAGGIO" INCORPORATO”) che cita anche il
  dibattito scatenatosi su alcuni punto poco chiari di un articolo del Corriere
  in cui si commentava la posizione filogenetica dell’ornitorinco che ha
  coinvolto anche il povero Darwin (su quel problema forse si poteva citare
  pure suo nonno Erasmus…). Il giornalista sembra rispettoso del giudizio
  critico di Bertorelle, ma poi si vede che fa soprattutto il suo gioco; usa
  quindi non solo il contrasto fra la visione di Bertorelle e quella di
  PiatteIIi, apparentemente vicina alla religione - con critica a freddo verso
  le ipotesi darwiniane e neodarwiniane (anche se forse solo apparentemente,
  come fece anche nell’articolo del 4/11/07, ma questa volta
  davvero senza giustificazione, anzi; Poi ci rimane male se qualcuno lo fa
  notare con un “ma che c’entra!” …) – e
  quella.  A questo aggiunge una
  frase di Boncinelli tratta da un articolo su Micromega N.3/08 (“la natura non ragiona con la nostra testa …
  l’evoluzionismo mal si adatta al nostro modo di vedere e di pensare")
  per negare che vi siano problemi fra scienza e fede in quanto i problemi
  sarebbero … “fra scienza e ragione” …;
  l’originalità è ai massimi livelli … in realtà lo sanno tutti che non sempre
  la razionalità prevale, soprattutto allorquando si pensa di risolvere
  problemi materiali partendo da verità assolute che necessariamente condizionano
  l’uso della ragione…  La questione non è
  semplice da risolvere, e lo si vede bene se guardiamo ai diversi e
  contrastanti approcci ai problemi evolutivi da parte di esponenti autorevoli
  della Chiesa cattolica.   E non è un problema di
  ragione, ma di strumenti di analisi inadeguati e più o meno rispettosi del
  metodo scientifico. Non è quindi giusto pensare che “il
  contrasto non sarebbe fra scienza e fede o fra fede e ragione, come dicono i
  razionalisti evoluzionisti, ma fra scienza e ragione”.  Conseguenza (di comodo e non motivata)? “il razionalismo non sa evoluzionarsi”.  La frase infatti è
  decisamente provocatoria, perché sembra voglia far venire il dubbio che …
  invece la fede “sa evoluzionarsi”….. non si
  capirebbe più però  l’insistenza con
  cui si pretende l’”ampliamento della ragione”
  …  ·        
  [da Pikaia]
  In questi giorni il paleoantropologo Bernard Wood (nel suo sito all’Università di Washington sono disponibili
  molti dei suoi articoli), sta tenendo una serie di lezioni sull’evoluzione
  umana all’Università di Firenze.  Il penultimo fascicolo (APRILE 2008) del Journal of Anatomy è tutto dedicato a un convegno sull’evoluzione
  dell’uomo e delle attuali scimmie antropomorfe (‘Human evolution:
  ancestors and relatives’), organizzato appunto da Bernard Wood.  E’ un’occasione per verificare quello che ognuno sa
  sull’origine del lungo e complesso percorso, iniziato circa 6/7 milioni di
  anni fa quando una specie di antropomorfa si è specializzata sempre più per
  la locomozione bipede che ha favorito la conquista della savana. Tutti gli articoli del
  convegno sono disponibili gratuitamente on linem, anche se sono in
  inglese, per cui è un’ottima occasione gratuita per aggiornarsi, e per
  imparare a verificare le competenze di tutti coloro che parleranno di
  evoluzione umana in occasione del bicentenario della nascita di Darwin. Se si preferisce qualcosa in italiano, di
  specialistico ma gratuito, non si trova molto in internet sull’evoluzione
  umana, ma sull’evoluzione biologica sì, grazie alla gentilezza e alla
  competenza degli zoologi Pesce e Omodeo, che lasciano libero accesso a
  testi scritti da loro sull’evoluzione.  Quasi mai l’evoluzione viene insegnata a scuola
  (mai nella scuola dell’obbligo e poco anche all’università); è quindi molto
  facile che chi parla o scrive di evoluzione non conosca l’argomento, e
  purtroppo non sempre vengono effettuate verifiche preventive prima della
  diffusione delle notizie.  Per cui prima c’è chi ne crea di sbagliate,
  magari pure ammettendo l’ignoranza, ma poi ci sono decine di persone che le
  ripetono e le diffondono ulteriormente senza alcuna verifica, rovinando la
  reputazione loro e quella della struttura che rappresentano (oltre alla
  cultura di un paese). Imporrtante quindi che anche il lettore o l’ascoltatore
  verifichino l’informazione per non farsi imbrogliare, anche perché non si sa
  fino a quando le
  persone competenti che contestano errori e semplificazioni potranno (o
  avranno il coraggio, ma soprattutto il masochismo) di chiedere che non si
  confondano i lettori.  Spiace molto vedere reazioni
  eccessive se un biologo evoluzionista difende la biologia evoluzionistica
  presentata non correttamente da un fisico che con un recente articolo
  sull’evoluzione ha già creato oggettivi problemi di interpretazione: infatti
  un articolo del 4/11/07 ha richiesto che alcune questioni non piccole
  venissero chiarite nell’articolo del 9/11/07: “Introdurre il trascendente violerebbe il patto scientifico, che consiste
  nello spiegare la natura restando nel naturale”; [qualcuno aveva capito il
  contrario]!  Questa volta, a differenza della
  precedente, la richiesta di maggiore chiarezza (su quale teoria
  dell’evoluzione negasse) non è stata apprezzata …   | 
  
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  24/5/08-VA
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   ·        
  Articolo di G.lsrael sull’Osservatore Romano (“Ma l'uomo non è un dado”)  | 
  
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  24/5/08-IT
   | 
  
   ·        
  Commento di Sandro Modeo sul Corriere
  (“L'approccio
  manicheo fa male all'evoluzionismo”) allo scambio sul problema
  dell’ornitorinco, ma soprattutto dei titoli del primo articolo e della
  evidente strumentalizzazione antidarwiniana dell’articolo (che ha stimolato
  un titolo drammatico (dobbiamo forse sospendere i festeggiamenti per i 200
  anni dalla nascita di Darwin?). Il dramma sembra sempre però quellodi chi si
  chiede se vale la pena di rischiare cercando di ristabilire una visione
  problematica e corretta della scienza. Sembra che in Italia manchi negli
  scienziati la capacità di scrivere critiche senza rimetterci la mano e magari
  anche la stima dei colleghi… e propria… A proposito: a cosa si riferisce il termine
  manicheo del titolo? Alla posizione di PiatteIIi PaImarini che aveva
  definito antidarwiniano un articolo in cui c’era chiaramente l’invito a non
  farlo? O riguarda le posizioni dei i due scienziati? ·        
  Tremendo articolo
  sul Domenicale (“L’ornitorinco
  questo sconosciuto”) contro l’intervento di Bertorelle (del 21/5) a
  chiarimento di alcuni punti poco chiari e imprecisi nell’articolo di
  P.PaImarini sul Corriere. Cosa ci vuole a scrivere che l’intervento è un
  esempio di “teologia talebana”, una “fatwa”? L’articolo è pieno di disprezzo verso il
  metodo scientifico utilizzato dalla biologia (e di cui ognuno ne trae
  parecchi vantaggi rispetto al dover andare spesso dallo stregone o a
  Lourdes), presentata come religione con i suoi dogmi. Non che per questo
  settimanale sia una novità, ma ci manca solo che anche qui si esalti, come si
  fa spesso altrove in alternativa alla “religione dell’evoluzionismo” …  la “teoria del Disegno Intelligente”    | 
  
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  24/5/08-USA
   | 
  
   ·        
  Nel sito di Pharyngula (A weird poll to crash) un ridicolo appello alle popolazioni dei piccoli stati
  a partecipare ad un patetico
  sondaggio che potrebbe permettere loro “to wield greater unrepresentative
  power!”. E’ un sondaggio fasullo che vorrebbe misurare la fede in Dio. Molti
  paesi del mondo avrebbero il 100% di atei e altri invece lo 0% … curioso il
  risultato molto equilibrato (?) del Vaticano … J D’altronde è prevedibile: hanno risposto solo
  in due … un numero maggiore di partecipanti si nota nei paesi  densamente abitati, religiosamente
  eterogenei e culturalmente  vivaci… e
  il Vaticano non rientra certo fra questi.  ·        
  Più seriamente: sul New York
  Times un articolo di M.Tomasello (Max
  Planck Institute for Evolutionary Anthropology) su alcune importanti
  differenze che lui ha osservato fra bambini e scimpanzé: “How Are Humans Unique?“. Fra le differenze: · 
  children, but
  not chimpanzees, expect and even demand that others who have committed
  themselves to a joint activity stay involved and not shirk their duties. · 
  human infants,
  but not chimpanzees, put their heads together in pretense. This
  seemingly useless play activity is in fact a first baby step toward the
  creation of distinctively human social institutions. · 
  The great apes
  — chimpanzees, bonobos, gorillas and orangutans — communicate almost
  exclusively for the purpose of getting others to do what they want. Human
  infants, in addition, gesture and talk in order to share information with
  others  | 
  
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  23/5/08-VA
   | 
  
  ·        
  Nel sito SRM -
  Science and Religion in Media compare
  (Teorie evolutive e creazione a dialogo in un
  convegno del Progetto STOQ e del Pontificio Consiglio della Cultura “) un altro avviso
  sul prossimo convegno sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), che si terrà in marzo 2009 alla Gregoriana. 
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                | 
 
  23/5/08-IT
   | 
  
  ·        
  E’ pubblicata dal Corriere la risposta di
  PiatteIIi PaImarini a G.Bertorelle;
  nonostante l’impostazione sia più corretta e chiara e si sostenga l‘esistenza
  di una teoria evolutiva proposta dai neodarwinisti (“tutti perfettamente materialisti,
  tutti indefettibilmente tesi allo sviluppo di una teoria dell'evoluzione
  biologica naturalistica”), anche questo
  contributo farà contenti gli antievoluzionisti visto che nel titolo si legge
  una semplificazione  
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  21/5/08-IT
   | 
  
  ·        
  Una
  lettera di Giorgio Bertorelle, presidente della SIBE, al direttore del Corriere per smentire sia
  alcuni punti del testo di M.PiatteIIi PaImarini che il titolo dell’articolo
  comparso sul Corriere di qualche giorno fa riguardo al darwinismo o alla teoria
  sintetica dell’evoluzione. 
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  21/5/08-USA
   | 
  
  ·        
  In una serata senza nulla di interessante alla TV  – as usual…
  , sicuramente internet ha qualcosa di meglio da offrire. Basta cercarlo e
  oggi si trova qualcosa che può riempire ben più di una serata: da oggi sono
  infatti in internet i video degli interventi ad un convegno svoltosi l’1 e 2
  maggio presso la Rockefeller
  University:
  
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  20/5/08-VA
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  L’agenzia Zenit (“Presentato il sito del
  Forum Cattolico Europeo per l'Ecologia”) informa di un nuovo sito
  web cattolico sui problemi ambientali, il sito "Forum
  Cattolico Europeo per l'Ecologia" (www.cefe.ch). 
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  20/5/08-UK
   | 
  
  ·        
  Sull’ultimo numero dell’autorevole rivista Behavioral
  and Brain Science una discussione
  interessante sull’articolo (interessante anche lui, qui in un preprint
  free) “Darwin's
  mistake: Explaining the discontinuity between human and nonhuman minds“ di Derek C.
  Penn, Keith J. Holyoak and Daniel J. Povinelli
  Alla fine dei commenti la risposta degli autori,
  che dovrebbe bloccare la “festa” che qualcuno potrebbe fare dopo aver letto
  il titolo del primo articolo… : “Darwin's triumph: Explaining the
  uniqueness of the human mind without a deus ex machina”.   | 
  
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  20/5/08-USA
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  ·        
  Una
  notizia preoccupante dagli USA: nel suo blog
  Pharyngula,
  PZ Myers invita a leggere subito i risultati (pubblicati oggi su PLOS: 
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  20/5/08-IT
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  ·        
  E’ in arrivo in libreria un nuovo libro di G.Sermonti, sempre attivo
  e battagliero: “Una
  scienza senz’anima”. Se ne parla nel sito web degli Avventisti.
  ·        
  In
  assenza di iniziative serie dei biologi evoluzionisti cattolici, che
  preferiscono non contribuire con le loro competenze e le loro ragioni, lo
  spazio viene occupato da dilettanti di solito ideologicamente motivati. 
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  19/5/08-CINA
   | 
  
  ·        
  Dall’Università di Zurigo, alla fine di una ricerca
  svolta da Thomas
  Geissman nelle foreste dello Yunnan, nel sud della Cina ai confini con il
  Myanmar, giunge la notizia (“White-handed
  gibbons extinct in China “) che è scomparsa una sottospecie di primati, il
  Gibbone dalle mani bianche cinese (Hylobates lar yunnanensis, Yunnan white-handed gibbon); le sue
  ultime tracce risalgono al 1992. Sembra che sia ormai la seconda sottospecie
  di primati scomparsa in questo secolo. La prima era stata, nel 2000, il Colobo
  rosso di Miss Waldron. Per ulteriori informazioni sui gibboni, che in
  inglese vengono chiamati Lesser Apes (in quanto simili alle
  antropomorfe ma di piccole dimensioni): Gibbon Conservation
  Alliance. 
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  19/5/08-IT
   | 
  
  ·        
  Su Sussidiario.net un pediatra, approfittando della latitanza dei
  biologi evoluzionisti cattolici, in un articolo orientato alla bioetica, si
  prova a spiegare con parole semplici (anche se a volte un po’ in libertà…) un
  po’ di evoluzione e di epigenetica (“Quanto conta l'ambiente per lo sviluppo
  dell'embrione?”): “il meccanismo dell’ereditarietà dei caratteri non è
  più solo legato [!?!] alla selezione
  naturale casuale, come voleva Darwin, ma anche all’interazione con l’ambiente”. [questo
  concetto deve essere nuovo… o forse bisognerebbe spiegare che la selezione
  naturale non casuale è
  l’interazione con l’ambiente di qualcosa che sarebbe importante venisse
  indicato; nessun rapporto poi fra ereditarietà e selezione naturale!] 
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  18/5/08-UK
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  ·        
  Su Nature un articolo interessante su un tema che secondo alcuni deve essere
  controverso e in parte sottratto alla scienza, un po’ come succede con
  l’evoluzione (Imeson A. (2008) Attributing physical and biological
  impacts to anthropogenic climate change. Nature,
  453(7193), 353-357. DOI: 10.1038/nature06937). 
   | 
  
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  18/5/08-IT
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  ·        
  Il sito del WWF
  Italia informa che è stato pubblicato un report del WWF sulla perdita di
  biodiversità nel mondo: “I dati, contenuti nel report “WWF 2010 and Beyond: Rising to the
  Biodiversity Challenge” realizzato in
  occasione dell’apertura della nona riunione della Conferenza degli stati
  firmatari della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) che si apre
  oggi a Bonn, fino al 30 maggio. Secondo i dati del Living Planet Index (l'indice del
  pianeta vivente), tra il 1970 e il 2007 si è perso il 25% delle specie terrestri,
  il 28% di quelle marine e il 29% di quelle che vivono nelle acque dolci. I
  numeri sono destinati a peggiorare a causa del riscaldamento globale”. In
  italiano è consultabile il “Living Planet 2006”
  ·        
  Martedì
  20 maggio alle 20.30, dopo una messa (?), all’Auditorio San
  Carlo in Corso Matteotti 14, a Milano 
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  17/5/08-USA
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  ·        
  E dopo l’umorismo le cose serie (e tristi, per chi è
  invitato da questa notizia a cambiare idea – non è mai troppo tardi -
  rispetto alla scienza e forse anche – è sempre troppo tardi - rispetto
  alle donne). Talvolta qualcuno [di quelli che potrebbero cambiare idea] ci
  vuole far credere che negli USA ormai nessuno crede più nella scienza e
  quindi nella curiosità che caratterizza i primati in generale e la specie
  umana in particolare. 
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  16/5/08-USA
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  ·        
  Davvero divertente questa vignetta
  
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  16/5/08-IT
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  ·        
  Su Liberazione un articolo (“DARWIN, UN
  ARCHIVIO CHE RIAPRE IL DIBATTITO SULLE ORIGINI DELLA VITA“) sul nuovo sito web dell’Università
  di Cambridge che dovrebbe permette anche agli antievoluzionisti di capire
  come Darwin abbia usato la ragione per arrivare, nonostante la scarsa
  collaborazione dei suoi colleghi …, a scoprire, insiema a Wallace, come
  poteva funzionare l’evoluzione biologica, un processo talmente creativo da
  non richiedere alcun essere intelligente. Saranno sicuramente impressionati
  nello scoprire come non abbia aperto bocca prima di aver avuto il massimo
  delle informazioni allora disponibili. ALLORA studiò tutti i dati allora
  disponibili per più di vent’anni prima di azzardarsi a contestare quello che
  allora sostenevano quasi tutti i naturalisti …  ma soprattutto i dogmi della Chiesa.
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  15/5/08-USA
   | 
  
  ·        
  Inizierà questa settimana in un tribunale californiano il
  processo all’eccellente
  sito web sull’evoluzione (Understanding Evolution)
  dell’Università di Berkeley: 
  “The lawsuit, filed by Pacific Justice Institute in 2005, centers around a website designed by UC Berkeley to
  help teachers combat so-called misconceptions about evolution. The website tackles the
  "misconception" that religion and evolution are incompatible by
  claiming that "most" religious groups have no problem with
  evolution, and by directing visitors to statements from selected religious
  groups that support evolution.  …. .
  PJI is arguing that the taxpayer-funded UC Berkeley website unconstitutionally promotes certain
  religious groups at the expense of others”.  
  Come si vede gli americani non sono
  impazziti, nonostante il titolo della pagina web (Madness? This is America!) che
  riporta la notizia … 
  Non si tratta infatti di un attacco alla libertà di
  espressione o all’evoluzione culturale umana … la parte
  contestata del sito web è infatti solo quella in cui, dopo aver indicato
  che non c’è incompatibilità fra religione ed evoluzione, un link permette di
  verificare, in un sito dell’NCSE con link a testi di diverse religioni,
  quello che forse deve rimanere un segreto: che ci sono opinioni ben diverse
  sull’evoluzione fra le diverse religioni. Abbiamo appena potuto verificare
  come in Italia ci siano  enormi
  differenze, che nessuno pensa a nascondere, anche solo  fra i cattolici: in mezzo fra i
  “coraggiosi”  (e scienziati) P.Coyne
  (“the apparent directionality seen by science in
  the evolutionary process does not require a designer”) e P.Heller
  (“l’obiezione dei creazionisti all’insegnamento
  della teoria evoluzionista di Darwin è “un grave errore”) da un
  lato e  il card.Martino dall’altro
  c’è spazio per molte combinazioni di percentuali diverse di
  creazionismo/evoluzionismo); abbiamo verificato inoltre che ci sono opinioni
  probabilmente diverse anche all’interno di una sola organizzazione cattolica
  lombarda …
  Nel sito web del NCSE consigliato (“Statements from
  Religious Organizations”) si può consolarsi: la religione
  cattolica non è comunque l’unica a richiedere due righe per due opinioni
  diverse.
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  15/5/08-IT
   | 
  
  ·        
  Mentre sul quotidiano
  online di CL si criticano senza motivo i meccanismi dell’evoluzione
  biologica, a Sestri Levante viene premiato un libro sull’evoluzione umana
  pubblicato dalla Jaka Book, la casa editrice di CL; infatti quest’anno si
  aggiudica il premio
  Andersen per il miglior
  libro di divulgazione Yves Coppens, paleoantropologo francese, autore del
  volume Le
  origini dell'uomo. La premiazione avverrà domani 16
  maggio. Se ne parla su Mente
  Locale. Per fortuna sui fatti non si discute … spero non si discuta
  sulll’origin all’inerno dei primati. Nel caso qualcuno avesse dei dubbi,
  penso sia utile suggerire un altro libro di Coppens, anche questo pubblicato
  da Jaca Book, che dovrebbe chiarire le idee sulle specie da cui ha avuto
  origine l’uomo: “La scimmia, l'Africa e l'uomo” (Jaca Book). 
  [E’ ovviamente un indispensabile
  “cibo per la mente” per chi, soprattutto se in sintonia con CL, volesse
  criticare l’evoluzione e i suoi meccanismi, forse sottovalutando l’invito
  papale ad usare maggiormente la ragione].
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  14/5/08-IT
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  ·        
  Il Centro Ecumenico 
  Universitario “S. Martino”, l'Etruscan Local Group e il Dipartimento di Filosofia
  (Università di Perugia) organizzano una conferenza su "Evoluzione
  e creazione: da Darwin a Teilhard de Chardin". Perugia, 14 Maggio 2008, ore 16.00, presso il Centro
  Ecumenico Universitario “S. Martino”, via del Verzaro, 23. Relatore: prof. Lodovico
  Galleni dell'Università di Pisa
  ·        
  Agli articoli già citati che riportano solo la parte più
  fantasiosa e quindi meno “razionale” e meno interessante dell’intervista al
  gesuita P.J.G.Funes, astronomo papale, si aggiunge il commento comparso sulla
  Stampa (“FRATELLO E.T. SORELLA SCIMMIA”) dove si
  cerca di trascinare P.Funes a dire cose che non ha detto, in particolare su
  Darwin e sull’evoluzione biologica, che è un argomento che ha sempre
  intenzionalmente evitato fin dal momento della sua nomina. 
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  14/5/08-VA
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  ·        
  Intervista all’Osservatore Romano (“L'extraterrestre
  è mio fratello”) di J.Gabriel Funes, direttore
  della Specola Vaticana da un paio di anni. Secondo quanto si legge nelle
  numerosissime sintesi diffuse (ANSA,
  Repubblica,
  Corriere,
  Stampa,
  Alice,
  La
  Voce, AGI,
  L’Avvenire) non ci sarebbe molto di nuovo rispetto a quanto detto in
  precedenti interviste già 2 anni fa (26/8/06 a Korazym, 24/8/06
  al CNS, 26/8/06
  all’Avvenire) su questioni che non si possono né si potranno mai conoscere
  meglio. Ipotizza ancora fratelli extraterrestri che è certo (?) siano
  inseriti anche loro nella “creazione”. 
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   “Credo che uno dei problemi del rapporto tra scienza e fede sia
  l'ignoranza. i teologi e gli uomini di Chiesa dovrebbero aggiornarsi sui progressi
  della scienza, I cattolici spesso rimangono fermi alle conoscenze apprese al tempo del
  catechismo P.Funes, Osservatore
  Romano, 14/5/08  | 
 
  12/5/08-USA
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  ·        
  Chi ha seguito un po’ le iniziative sull’ID organizzate
  dal Discovery Institute negli USA sa come la struttura del flagello batterico
  e la presunta impossibilità che abbia avuto origine per selezione naturale è
  uno dei principali cavalli di battaglia utilizzati dai creazionisti dell’Intelligent
  Design. E’ in realtà il secondo, dato che prima usavano la complessità
  dell’occhio, che però è durata solo il tempo per organizzare una spiegazione
  ben fatta della falsità di questa ipotesi (che non ha nemmeno avuto origine
  da una qualche scoperta scientifica ma che era già nota ai tempi di Darwin…).
  Sul flagello batterico allora può essere interessante vedere le risposte
  della scienza a partire da un post di oggi nel blog Panda’s Thumb (“Flagella - Real and Fictional“). 
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  12/5/08-IT
  INFO UTILI:
  Spiace che,
  nell’articolo citato, all’apprezzabile ricononoscimento dell’evoluzione come
  fatto (già però era noto  nel 1700
  …!), si aggiunga il tentativo, non motivato (e nemmeno giustificato
  dal’articolo su Nature!), di criticare una delle teorie su cui si basa la
  cultura, la scienza e la medicina occidentale. 
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  ·        
  Come previsto, qualcuno (non Sermonti questa volta…) ha
  abboccato alla “trappola” involontariamente preparata ieri da
  PiatteIIi PaImarini, ma soprattutto da chi ha “creato” i titoli e il
  sottotitolo provocatoriamente e inutilmente antidarwnista (“L'ornitorinco
  sconfigge Darwin”).  
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  11/5/08-IT
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  ·        
  Sul Corriere un articolo di PiatteIIi PaImarini 
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  10/5/08-IT
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  ·        
  Sul Manifesto un articolo (“... E DIO RICREO'
  SATANA UN FILM CONTRO SCIENZA“)
  sintetizza quello che sta avvenendo negli USA sul problema del creazionismo.
  In particolare si racconta del tentativo fallito in Florida di far passare
  una legge che avrebbe voluto difendere il diritto (?!) di un docente di
  scienze di insegnare anche il creazionismo, e il fatto che sia uscito nelle
  sale il film creazionista “Expelled”.
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  9/5/08-UK
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  ·        
  E’ inevitabile rimanere senza parole di fronte alla
  efficace contestazione fatta da R.Dawkins ad un giornalista inglese, John Humphrys, che avrebbe
  voluto avere la sua opinione su una dichiarazione su fede e ragione (in
  verità non proprio aggiornata alle ultime tendenze vaticane …) fatta dal
  cardinale cattolico inglese Murphy-O’Connor in una
  precedente intervista alla BBC. 
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  9/5/08-TR
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  ·        
  Ottime notizie dalla Turchia: dovrebbe finire il
  “bombardamento” dell’Europa con libri creazionisti diffusi gratuitamente
  nelle scuole sperando che qualche distratto li metta in biblioteca (sono
  troppo belli e grandi per il cestino..!). 
  
  Il creazionista turco A.Oktar
  che
  li scrive e li pubblica (più noto in Europa e nel mondo con il nome di battaglia creazionista
  di  H.Yah ya) ha avuto infatti una condanna
  a  tre anni di prigione. 
  Non è la prima volta: aveva già
  avuto una condanna a 9 mesi di carcere, scontata secondo lui in un settore
  sbagliato (“I am a writer and researcher, and I still cannot
  understand why I was
  among psychiatric patients”) . 
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  9/5/08-ITA
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  ·        
  Dall’Italia alcune notizie: 
  ·                                  
  un governo
  con molti avvocati e con pochi “cattolici doc” rispetto a quanto qualche
  cattolico si sarebbe aspettato (Famiglia Cristiana addirittura sottolinea che sarebbe
  la prima volta che succede: “Non era mai accaduto
  nella storia della Repubblica, da De Gasperi a Prodi”, mentre CL non se ne
  preoccupa). Questa forse potrebbe essere una buona notizia per chi
  si occupa di scienza e di evoluzione biologica: l’esperienza con il ministro
  Fioroni e soprattutto con i suoi consulenti ha permesso di verificare che
  avevano paura, più della Moratti, di citare Darwin; avevano tolto anche il
  nome di altri grandi scienziati dai programmi scolastici …
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  9/5/08-USA
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  ·            
  Dopo la Florida anche l’Alabama ha perso
  per strada la legge che doveva proteggere la libertà dei docenti di insegnare
  anche il creazionismo come ipotesi alternativa a quella evoluzionista basata
  sulla selezione naturale.
  ·            
  Dopo
  l’ottima recensione negativa di Ken Miller sul Boston Globe di due giorni fa
  (“Trouble
  ahead for science“) è uscita anche una dettagliatissima recensione di 33
  pagine di Jeffrey P. Schloss
  del Center for Faith, Ethics, and Life Sciences e una di Frank Percival,
  Professor of Biology; ambedue sono docenti in un college privato cristiano,
  il Westmont College.
  La recensione di Schloss non è piaciuta affatto (“I
  am afraid Jeff Schloss’ contribution seems designed to confuse people of
  faith”) a quelli del Discovery Institute, che però forse lo
  conoscevano bene (“Discovery exFellow weighs in lightly on
  Expelled”);
  probabilmente anche Schloss conosceva bene quelli del Discovery
  Institute!  
  ·            
  negli USA  c’è
  qualcuno che anche ai piani alti (culturalmente parlando) comincia a
  preoccuparsi. Un articolo su Science (“States Push Academic Freedom Bills“) infatti
  riassume gli eventi che riguardano la nuova strategia messa in atto dai
  creazionisti negli stati della Bible Belt: si passa per i paramenti invece di
  passare in modo istintivo per i distretti scolastici, con la certezza di
  finire in tribunale, come è successo per i creazionisti dilettanti del
  distretto scolastico di Dover (un milione di dollari di spese processuali a
  causa della causa persa … non avendo seguito i consigli del Discovery
  Institute). 
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  8/5/08-IT
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  ·        
  Sul Manifesto un articolo di Massimo Pigliucci, biologo evoluzionista ma anche
  filosofo (romano di origine, ma ormai da tempo a Stony Brook, New York) sul
  rapporto fra religione e scienza: (“Caso, proiezione o evoluzione?
  All'origine dell'homo religiosus”). 
  ·        
  Un altro articolo, sempre oggi sul Manifesto, parla di
  un progetto di ricerca europeo ben finanziato (“due milioni di euro della
  Comunità europea, appena stanziati per il progetto 
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  8/5/08-USA
   | 
  
  ·        
  Che invidia … come si divertono ultimamente negli USA …
  il modesto risultato commerciale del film “Expelled”, le
  incredibili gaffe dell’interprete che pensa che gli scienziati siano solo
  quei nazisti che gli hanno ucciso i parenti, e il successo mediatico
  imprevisto di alcuni contrasti di successo fra coraggiosi evoluzionisti e gli
  autori del film hanno stimolano ad aumentare il livello di creatività nel
  comportamento degli evoluzionisti. 
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  Okay, Joke's Over...   | 
 
  7/5/08-IT
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  ·        
  Interessante
  articolo su Lab Times dal titolo Evolutionary Biology in Europe. Vengono presentate le
  graduatorie dei paesi europei per quanto riguarda il numero di articoli e le
  citazioni nel campo della biologia evolutiva. L’Italia, al nono posto, non se
  la passa male, ma  comunque sconcerta
  il confronto con la Spagna, un tempo su livelli comparabili ma ora al quarto
  posto. Una migliore gestione della ricerca, ma anche investimenti…
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  7/5/08-IT
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  [da Zena
  News]: Oggi, alle 17 alla Sala di Letture e Conversazioni Scientifiche di
  Palazzo Ducale di Genova si terra’ il terzo e ultimo appuntamento con la
  rassegna "Intervista con la Scienza" 
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  7/5/08-VA
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  Oggi viene consegnato il
  favoloso (820.000 sterline!)  Premio
  Templeton (il Nobel della Teologia …) ad un
  teologo e fisico cosmologo polacco, P.Michal Heller. La Radio
  Vaticana (“Le congratulazioni del Papa al sacerdote
  polacco Michal Heller insignito del premio Templeton 2008”)
  informa degli auguri papali (rivolti anche agli altri scienziati, almeno a
  quelli che “si dedicano
  alla ricerca scientifica nel contesto del credo religioso”) e presenta, forse senza rendersi ben conto del
  significato delle parole usate, alcune opinioni di P.M.Heller, sostenendo
  che: “ha più volte
  argomentato contro l’atteggiamento di chi ricorre a Dio per spiegare quanto
  sfugge alla scienza. Heller sostiene, ad esempio, che 
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  6/5/08-IT
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  [da Pikaia]Dal 21 al 30 maggio, cinque lezioni su diversi aspetti dell'evoluzione umana tenute dal prof. Bernard Wood presso il Lab.di Antropologia dell'Università di Firenze. Programma: ·     Mer 21 maggio – Evolutionary
  context of Homo sapiens ·     Ven 23 maggio – Hominin fossils:
  analytical methods ·     Lun 26 maggio – Taxonomy and
  systematics ·     Mer 28 maggio – Time and context ·     Ven 30 maggio – Reconstructing
  hominin phylogeny  | 
  
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  6/5/08-USA
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  ·        
  Nel sito del NCSE “Expelled
  exposed” creato per contrastare la diffusione dello stupido film
  antievoluzionista “Expelled”, è comparso un altro video informativo,
  semplice  e chiaro, nell’ottica
  dell’approccio scientifico ad una realtà materiale come questa: "Look at the evidence". Questa volta si tratta della spiegazione, che già aveva
  dato addirittura Darwin, di come la sua teoria poteva spiegare anche la
  comparsa di strutture complesse come l’occhio, che i
  creazionisti e i seguaci della dottrina dell’ID, per ignoranza, pensano non
  possa svilupparsi da strutture precedenti.  O forse non lo pensano ma sanno che non ci vuole molto a farlo
  capire a chi non ha conoscenze di biologia. Questo video dimostra come non
  sono necessarie conoscenze molto approfondite per capire come non farsi truffare.
  ·        
  Su Catholic
  News Service un commento 
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  5/5/08-VA
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  Articolo di F.Facchini sull’Osservatore Romano (“Lapalissiano:
  l'anima spirituale non può derivare dalla materia“)
  sulle modalità e i tempi di intervento di Dio nell’evoluzione biologica, in particolare
  nella gestione dell’anima nell’ontogenesi e nella filogenesi umana. 
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  5/5/08-IT
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  ·        
  E' da pochi giorni in edicola l'ultimo numero di Micromega, in due fascicoli, di cui il
  secondo esclusivamente dedicato alla biologia evolutiva e alla teoria
  dell'evoluzione. Tra gli articoli e i saggi pubblicati troverete un
  testo di Stephen J. Gould inedito in Italia.
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  4/5/08-IT
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  [da Pikaia]
  Venerdì 16 maggio a Reggio Emilia
  si terrà la conferenza di Mauro Mandrioli, ricercatore in Genetica presso l'Università di Modena e Reggio Emilia,
  dal titolo "Un disegno non molto
  intelligente. Il nuovo confronto di Darwin con il creazionismo".
  Per arivare preparati (o in alternativa alla
  conferenza se Modena fosse scomoda - per pigrizia o per distanza), questa pagina web fornisce le informazioni
  necessarie a chiunque fosse davvero curioso di capire perchè (e da quando -
  esattamente dal 1987) dietro al Disegno Intelligente USA si nasconde solo il
  vecchio creazionismo biblico. 
  Consigliabile anche la visione (purtroppo in inglese)
  di un ottimo video sul processo e sulle davvero
  imbarazzanti scoperte che sono state fatte e dimostrate nel corso del
  processo (… libri corretti
  in pochi giomi con il programma Word, improbabili definizioni di scienza
  e di biologia, ecc.).
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  3/5/08-IT
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  ·        
  In un blog si trova in data di
  oggi una strana intervista (privata?) a Zichichi (Tra Fede e Scienza - Intervista al Prof.
  Antonino Zichichi) , in cui si
  notano alcune frasi già presenti in un articolo sul
  Giornale del 20/1/08 e in un’intervista all’agenzia
  Zenit del 30/1/08, ma in cui sono presenti anche frasi originali,fra cui
  alcune che riguardano il suo giudizio piuttosto originale sulla biologia
  evoluzionistica e sulla teoria sintetica dell’evoluzione (infatti anche il Papa, a Regensburg, pensava che la biologia fosse  scienza … tanto che ne era molto invidioso!):
  ·       
  “Per fare Scienza c’è bisogno di rigore
  matematico e riproducibilità sperimentale. È G.Galilei a insegnarci questo,
  altrimenti si resta fuori dalla Scienza di stampo galileiano. L’evoluzionismo
  esiste in molte specie viventi, ma non lo si può estendere all’uomo. Esistono
  centinaia di migliaia di forme di materia vivente. Una e una sola però
  risulta dotata di Ragione. L’evoluzionismo non sa descrivere
  come dalle innumerevoli forme di materia vivente prive di Ragione, com’è un
  albero o un’aquila, sia venuta fuori l’unica forma di materia vivente dotata
  di Ragione, cioè Noi. Sarebbe formidabile se qualcuno
  riuscisse a far diventare l’evoluzionismo Scienza.»”
  ·       
  “Tre big bang sono stati necessari per
  arrivare a noi. Il primo è quello che dal Nulla produce la materia inerte. Il
  secondo è necessario per passare dalla materia inerte a quella vivente. Il terzo Big-Bang deve spiegare come si passa dalla Vita
  alla Ragione. Che l’evoluzionismo esista in
  moltissime forme di materia vivente non autorizza ad estendere questa
  proprietà (evoluzione) a Noi in quanto abbiamo una proprietà (la Ragione) che
  non esiste in nessuna altra forma di materia vivente. Noi siamo
  esempio unico. Se dalla rondine passiamo all’uomo entra in gioco la sfera
  trascendentale della nostra esistenza”.
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  3/5/08-USA
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  ·        
  La frase di Ben Stein sulla
  scienza assassina la si può leggere anche in un’intervista a un giornale
  cattolico USA, Christianity ToDay, nella
  sezione cinema, con un titolo che preannuncia il suo futuro ma anche il
  premio che riceverà oggi dalla rete TV MSNBC; “Ben
  Stein Is Expelled!”;  è il minimo che gli può succedere:
  nell’intervista insiste su un concetto che permette di dubitare non solo
  della sua definizione di scienza, già usata nella sua intervista
  precedente: 
  “And it doesn't scare me at all when scientists say, "Oh, but
  that can't be proved," because neither can any of the Darwinian hypotheses
  about how life began be proved. Anyway, I couldn't give a [profanity] whether
  a person calls himself a scientist. It doesn't earn any extra respect from
  me, because it's not as if science has covered itself with glory, morally, 
   | 
  
      | 
 
  2/5/08-USA
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  ·        
  Nel sito del blog
  Pharyngula si trova il link ad un orribile
  fumetto in cui alla fine si condanna alle pene dell’inferno il
  protagonista, un ragazzo che crede all’evoluzione, insieme a “billion of others who believe we evolved fromm monkeys”.
  
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      | 
 
  1/5/08-IT
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  ·        
  [da Pikaia]
  Un'interessante recensione del libro "Edge of Evolution: Search for the Limits of Darwinism" di Michael J. Behe, l'ultimo manifesto
  dell'Intelligent Design. Se si vuole leggere una splendida smentita di una
  certezza esposta da Behe nel suo libro, si vada a leggere il
  post di una giovane esperta di HIV, dove si fa notare che Behe usa nel
  libro proprio un’immagine che dimostra il contrrario di quanto stava
  scrivendo! 
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  30/4/08-USA
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   ·        
  Interessante documento
  ( Come si legge nella dichiarazione approvata oggi (e anche nella frase
  appena citata), il razzismo – che nessuno … sano di mente può
  certamente attribuire alla teoria sintetica dell’evoluzione - era una componente sempre presente,
  nonostante le premesse:  Riguardo alla
  relazione fra darwinismo e nazismo, questo documento sembra indicare invece
  diverse connessioni e quindi sembra attribuire responsabilità a scelte
  politiche fatte negli USA con un forte appoggio delle diverse chiese
  protestanti: Impressiona leggere
  che le pratiche sono continuate fino in tempi recenti e quanto ampio sia
  stato il numero di persone coinvolte (e danneggiate dalle politiche
  eugenetiche):   Per chi volesse approfondire: Image archive on the American Eugenics
  Movement  ·        
  Sempre
  peggio con le dichiarazioni fatte nelle interviste da Ben Stein, autore e
  protagonista del film antievoluzionista 
  “Expelled”: “In an interview with the Trinity Broadcasting
  Network, Ben Stein said the following amazing thing in an interview with Paul
  Crouch, Jr. Sembra difficile credere che nessun familiare di Ben Stein abbia mai
  avuto bisogno di incontrare un qualche medico. E comunque gli scienziati di
  solito hanno camici bianchi e non camicie brune o nere. Sembra difficile credere che queste dichiarazioni possano portare
  qualcuno a vedere il suo film.  ·        
  Sempre riguardo al
  film “Expelled” su un blog ci si
  chiede come sia possibile che sia stato tagliato fuori dal film Michael Behe,
  l’unico biologo (biochimico) universitario presente nel gruppo dei principali
  esperti di Intelligent Design (“Why was Michael Behe expelled from Ben
  Stein's movie?”). Nelle
  risposte dei visitatori ci sono alcune possibili spiegazioni; forse è
  rilevante che lui creda nella dicendenza comune di tutti gli esseri viventi,
  mentre gli altri non ci credono (il blog di Dembski si chiama “Uncommon descent”, un titolo
  improbabile per chi nega di essere creazionista).   Più probabile il fatto che in realtà lui rovinerebbe il principale
  messaggio del film: Behe infatti NON è stato espulso (expelled) ma mantiene il suo posto di ruolo nell’università …
  anche se i colleghi manifestano qualche perplessità nel sito web del dipartimento  ...: “The department faculty, then, are unequivocal in their
  support of evolutionary theory, which
  has its roots in the seminal work of Charles Darwin and has been supported by
  findings accumulated over 140 years. The
  sole dissenter from this position, Prof. Michael Behe, is a well-known proponent of "intelligent
  design." While we respect Prof.
  Behe's right to express his views, they are his alone and are in no way
  endorsed by the department. It is our collective position that intelligent design has no basis in science, has not been
  tested experimentally, and should not be regarded as scientific”. 
   ·        
  Sta avanzando con successo negli
  stati USA della Bible Belt la strategia dei creazionisti (coordinati del
  Discovery Institute) di usare una strada già usata, ma finora in modo
  scoordinato, contro l’insegnamento nelle scuole della teoria dell’evoluzione.
  
   | 
  
      | 
 
  29/4/08-IT
   | 
  
  ·        
  Sull’Avvenire la recensione di un libro contro l’evoluzione e
  l’evoluzionismo che permette di capire quanto sia importante la mancanza
  dell’insegnamento dell’evoluzionismo nella scuola italiana. Già il titolo
  della recenzione fa accapponare la pelle, anche pensando che ilo titolo
  coinvolge responsabilità di altri oltre all’autore della recensione: 
   | 
  
   “L’ipotesi
  evoluzionistica è cioè una grande, colossale
  Chiesa che per essere creduta chiede costantemente di rinunciare alla ragione.
  Strenuamente la difende un nugolo di chierici dogmatici e clericali.
  Per questo noi non smettiamo mai di dirci fieramente laici, cioè
  liberi di guardare e valutare, e responsabili nel farlo.”  | 
 
  29/4/08-USA
   | 
  
  ·        
  Fra i sempre
  più numerosi critici del film “Expelled”
  mancava l’Anti Defamation League (“the world's leading organization fighting anti-Semitism
  through programs and services that counteract hatred, prejudice and bigotry”). 
   | 
  
      | 
 
  27/4/08-USA
   | 
  
   ·        
  Si conferma la
  richiesta di danni, da parte di Yoko Ono, a Premise
  Media, la casa  cinematografica
  che ha prodotto “Expelled”, per
  aver utilizzato una parte della canzone “Imagine” di John Lennon.  Certo è che, dopo gli scherzi umilianti (anche se non dannosi) fatti
  dagli evoluzionisti, e in particolare da PZ Myers, autore del blog Pharyngula, la denuncia di
  Yoko Ono proprio non sarà stata apprezzata (“Ono!
  Another Lennon Lawsuit”).  ·        
  Sul Riformista
  in un articolo si racconta di come negli USA abbia successo un museo di
  storia … soprannaturale in cui si spiega come la terra sia stata creata 6400
  anni fa, uguale a quella che noi vediamo oggi : “Il museo creazionista, dove la storia è
  soprannaturale“. Speriamo
  che l’Europa e l’Italia riescano a continuare a tenere i nervi (o meglio i
  neuroni) ben saldi e vitali … e non si lascino influenzare.   | 
  
      | 
 
  26/4/08-USA
   | 
  
   ·        
  [Dal blog di
  Dembski] Sulla rivista dell’Università di Stanford si può leggere la
  trascrizione di un dibattito fra Michael Ruse (“Darwinism
  has had a largely positive impact on society”) e  Richard Weikart (“Darwinism
  has had a largely negative impact on society”).   | 
  
      | 
 
  25/4/08-USA
   | 
  
   ·        
  I dispetti degli
  evoluzionisti agli autori del film “Expelled”
  continuano; l’ultimo riguarda un sondaggio on line ·        
  Buone
  notizie anche dal Texas, come ci informa il sito del NCSE (“ICR
  fails to obtain certification in Texas“): “At its April 24, 2008, meeting, the Texas
  Higher Education Coordination Board unanimously voted to deny the
  Institute for Creation Research's request for a state certificate of
  authority to offer a master's degree in science education through its
  graduate school”. Un’indagine nelle università del Texas aveva dimostrato che il 95% degli
  universitari contattati era contraria all’autorizzazione al master dell’ICR.
  L’ICR potrà comunque fare appello e ripetere la richiesta.  | 
  
      | 
 
  24/4/08-ONU
   | 
  
   ·        
  Il giorno dopo che
  il geologo M.Tozzi sulla Stampa (“Noi
  dinosauri del pianeta dimenticato”) ha
  cercato di far capire in poche righe la relazione fra evoluzione biologica,
  ambiente e sopravvivenza della nostra specie, l’UNEP,
  l’organizzazione dell’ONU che si occupa di ambiente, presenta una relazione   | 
  
      | 
 
  24/4/08-IT
   | 
  
   ·        
  La notizia del
  film ideologico “Expelled“,
  antievoluzionista e filo-ID  arriva
  ancora una volta in Italia; in questo caso si tratta però della denuncia (“Yoko
  Ono contro un film per l'uso della canzone 'Imagine'”) degli eredi di
  Lennon per l’uso abusivo della canzone Imagine … possiamo immaginare
  che gli incassi del film, già non molto soddisfacenti e molto inferiori
  all’atteso, saranno destinati in parte a spese processuali e magari a
  ripagare i danni … non solo alla cultura “occidentale” ma anche a John
  Lennon.  | 
  
      | 
 
  24/4/08-USA
   | 
  
  ·        
  Continuano
  le polemiche attorno all’uscita del film di propaganda antiscientifica “Expelled”, che cerca di attribuire a Darwin
  addirittura la responsabilità del nazismo (come si sa sono sempre stati ben
  più favorevoli all’evoluzionismo gli inglesi … che invece il nazismo l’hanno
  combattuto …).  [Curioso in proposito
  scoprire che esiste anche la legge di Godwin (o reductio at Nazium) che predice guai per chi
  per primo faccia confronti con il nazismo (“The
  Comparison That Ends the Conversation“) …]. In proposito in un blog
  proprio oggi si confronta il testo originale di Darwin con quello presentato
  nel film per spiegare I trucchi usati per sostenere questa assurda
  responsabilità (“An
  Exemplar Of Exactitude”)
  [Oltre alle denunce riguardo all’uso non autorizzato di video e
  musiche altrui, è interessante vedere come nel mondo scientifico USA si stia
  cercando di creare una reazione ragionevole ma efficace, che permetta ad
  ognuno di valutare l’intelligenza (scarsa) che sta dietro la dottrina
  dell’ID; rispetto all’Italia
  sembra che gli scienziati USA cerchino di non lasciare passare senza
  commenti, critiche e contestazioni i tentativi di passare alla popolazioni
  concetti superati o sbagliati o assurdi che riguardano problemi che gli
  scienziati ben conoscono; sembra che questo film stia fornendo una buona
  occasione ].
  Il sito del NCSE
  presenta oggi anche un
  paio di video 
   | 
  
      | 
 
  23/4/08-IT
   | 
  
   ·        
  A Pavia, in
  vescovado, c’è stato oggi un incontro fra fisici di opinioni religiose
  diverse sul problema del rapporto fra scienza e fede. Amaldi, Piazzoli e
  Goggi (mentre il vescovo faceva – inizialmente – solo il moderatore e il
  distributore di bevande) hanno confrontato le loro opinoni sul ruolo (e il
  successo, non dimentichiamolo) attuale della scienza.  E’ la Chiesa che ha molti più problemi con la biologia e l’evoluzione,
  che strapazza continuamente e in modo anche sgangherato e scoordinato; questo
  fatto è evidente quasi in ogni pagina di questa rassegna stampa, che
  dimostra, oltre ad una buona dose di paura, livelli individuali di conoscenza
  tendenzialmente scarsi ma anche altamente variabili.  Potrebbero togliere questa lettera ormai inutile e
  imbarazzante dal sito della DISF. L’interesse è tale che ormai sembra
  addirittura essere
  l’unico sito web indicizzato che permette di leggerla. [Se e quando
  l’internauta don Giuseppe la toglierà … ci sono ancora un paio di siti vaticani
  che ne permettono la lettura … ma ne ho comunque una copia…] Peccato.  L’aver seguito i suggerimenti presenti in quella lettera
  avrebbe aiutato molto mons.Ravasi sulla strada verso il convegno sulla teoria sintetica
  dell’evoluzione (marzo
  2009).  ·        
  Sul Corriere
  un dibattito (Scienza e morale, l'utopia del dialogo) fra Boncinelli e Severino sul
  rapporto fra scienza ed etica ma anche fra scienza e filosofia. Dialogo forse
  è un po’ troppo, per Boncinelli: “Oggi si parla
  tanto di dialogare. Ma un vero dialogo, non formale e con pieno intendimento
  delle ragioni dell'uno da parte dell'altro, è raro e difficile. Forse
  appartiene alle tante favole della modernità. Si parla in particolare di
  dialogo fra scienza e filosofia. Non so se la scienza possa dialogare con la
  filosofia, ma certo io non posso dialogare con i filosofi, anche i più vicini
  a me per formazione e convinzione, almeno con quelli che conosco, salvo
  pochissime eccezioni.”.
  Interessante il motivo (il successo della scienza) per cui Boncinelli dubita
  della possibilità di dialogo: “Ma se oggi nemmeno
  a uno scienziato è consentito dominare l'intera ricchezza della propria
  disciplina, come può pretendere la filosofia di comprendere addirittura il
  fenomeno scienza nel suo insieme?” ·        
  Sulla Stampa un
  breve ma bell’articolo di M.Tozzi  
  (“Noi
  dinosauri del pianeta dimenticato”) che riesce a legare
  fra di loro in un mix preoccupante (ma probabilmente solo per i miliardi di Homo
  sapiens delle future generazioni, che avranno qualche problema in più a
  sopravvivere senza alcune risorse indispensabili …) la tendenza della nostre
  specie a sottovalutare sempre più che è una specie quasi come la altre e che
  quindi rischia, come il 99% delle specie passate ... di passare a miglior
  vita, e i problemi dell’ambiente. Le frasi migliori: ·          
  “Unica
  fra le specie viventi, quella umana ha tagliato il cordone ombelicale che
  l’aveva legata alla madre Terra almeno fino a diecimila anni fa” ·          
  “Ci illudiamo di
  costituire il vertice di una piramide che partendo dalle scimmie arriva
  inevitabilmente a noi, e solo in pochi si rendono conto che stiamo parlando di
  una storia che è fatta soprattutto di batteri e che dura, invece, da quattro
  miliardi e mezzo di anni, un tempo così profondo da non poter essere
  facilmente immaginato.” ·          
  “Quello che si
  autoreferenzia come l’animale più intelligente di tutti non mostra particolare
  attenzione verso la propria origine (e il proprio sostentamento) e non
  conserva nessuna memoria della sua storia.
  Ma siamo sicuri che sia il «nostro» pianeta a rischiare qualcosa? O non è
  piuttosto un disastro per noi quello che si annuncia?” ·          
  “Sono gli uomini,
  semmai, che possono condannarsi a una vita infelice privandosi della
  straordinaria ricchezza ambientale e biologica del pianeta. Sono gli
  uomini che si illudono di poter forzare all’infinito una crescita economica
  ormai fisicamente e biologicamente impossibile” ·          
  “Così ci
  troviamo a fronteggiare sfide di portata planetaria come se fossero di natura
  economica e non, come invece sono, di natura soprattutto fisica. Le risorse finiscono perché la Terra opera su tempi
  lunghissimi, senza curarsi se gli uomini hanno bisogno ora di petrolio o di
  suolo fertile. Ed è certo che il pianeta
  vedrà passare gli uomini come ha visto passare i dinosauri o le trilobiti
  senza scomporsi più di tanto.” ·          
  “l’uomo non è
  più misura di tutte le cose e non dovrebbe coltivare la pericolosa illusione
  di sentirsi al centro di un universo di cui sa ancora meno di quanto conosca
  il pianeta che ha sotto i piedi” Davvero preoccupante la frase in cui si evidenzia una banalità (agli
  occhi di un biologo, meglio se ecologo) come il fatto che l’economia riguarda
  l’ambiente e le risorse che condizionano la nostra sopravvivenza come specie,
  più che gli gnomi di Zurigo o i reati di falso in bilancio.  La riduzione dei tempi dedicati all’insegnamento della storia
  dell’evoluzione umana e dei fattori biologici che l’hanno portata all’attuale
  successo sta procedendo rapidamente. Ormai questi argomenti in Italia vengono
  trasmessi alle generazioni future solo in alcune università e solo nei corsi
  di Biologia e di Scienze Naturali meno frequentati, quelli delle lauree specialistiche
  … fa piacere notare che qualcuno se ne accorga.  | 
  
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  22/4/08-IT
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   ·        
  E’ ormai un po’ di
  giorni che sono on line migliaia
  di documenti su Darwin. Sembra che anche in questo caso l‘interesse per
  le curiosità se non per il gossip sia quello prevalente. In attesa che
  qualcuno abbia finito di leggere e confrontare le successive versioni dell’”Origin
  of the species”  …per  ora il documento più citato è il foglio
  diviso in due colonne con cui Darwin aveva fatto una valutazione comparativa
  fra le motivazioni
  favorevoli e quelle contrarie al matrimonio; in particolare sembra abbia
  colpito i giornalisti la riga con la valutazione che, come compagnia, una
  moglie fosse meglio di un cane: “Object to be
  beloved and played with. Better than a dog anyhow”.  Per ora gli animalisti rimangono in silenzio … contrariamente ai
  creazionisti, loro comunque rispettano le opinioni di uno dei massimi e più
  geniali esperti di biologia J  Si sa comunque che le valutazioni positive hanno poi prevalso … e i dieci
  figli hanno confermato non solo il successo della sua scelta finale (e che, last
  but not least) ma anche un invidiabile appoggio divino: nella valutazione
  comparativa si legge infatti, fra i vantaggi del matrimonio, “Children (if it Please God)”. Anche se tre figli
  sono poi morti, 10 è un bel numero! ·        
  Sul’Avvenire
  TanzeIIa Nitti commenta (“Fede
  & neutrini quale accordo?ferra”)  il nuovo libro di un fisico, Frank Tipler, attratto dal
  cattolicesimo, che cerca di  spiegare
  anche gli inspiegabili dogmi di fede con la fisica. Anche qui la richiesta di
  un teologo agli scienziati che ragionano su verità di fede: ffatevi aiutare
  per favore da un teologo…! 
  Interessante e da approvare l’osservazione critica anche sul fatto che
  questo fisico parli di genetica senza esserne esperto!  | 
  
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  21/4/08-IT
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   ·        
  Interessante
  l’articolo (“OGM:
  minaccia o speranza?”)  ·    
  “la necessità di mettere la cultura a
  servizio del bene comune”,  ·    
  “le tecniche di miglioramento genetico
  sono presenti in tutta la storia dell’agricoltura”,  ·    
  “attraverso la selezione genetica è
  possibile produrre elementi più salubri”,  ·    
  “sono importanti le biotecnologie per
  migliorare la qualità delle piante, e l’incremento della produttività
  favorisce l’ambiente perché permette di utilizzare gli spazi agricoli per
  altri usi”, ·    
  è grave “l’inquinamento informativo sugli OGM, che
  impedisce alle persone di conoscere le argomentazioni scientifiche sulla
  questione”.  ·    
  “la dottrina sociale della Chiesa, già
  nella Gaudium et Spes, indica nella promozione e utilizzo della
  scienza il compito dell’umanità per l'edificazione del regno di Dio sulla
  terra”, L’articolo che riporta queste valutazioni estremamente
  positive sul ruolo delle scoperte scientifiche è comparso sul sito
  dell’agenzia vaticana Zenit e riferisce di un convegno che ha visto la partecipazione
  soprattutto da biologi e agronomi provenienti dal mondo cattolico. Non si capisce proprio come in altri contesti la
  biologia venga invece mal sopportata e si contestino addirittura scoperte di
  secoli fa …  | 
  
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  20/4/08-IT
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   ·        
  Anche il Foglio
  annuncia (“Darwin
  alla prova dei fatti. Un convegno alla Gregoriana nel 2009”) il prossimo
  convegno in Vaticano, nel marzo
  2009.  Decisamente
  curioso il fatto che prima si cita una frase di F.Facchini che indica come
  creare contrapposizione: (“Può esserci
  contraddizione quando si vuol far dire alla Bibbia … la spiegazione
  dell’origine delle specie viventi”) e poi si sostiene invece che
  secondo GP2 che la Bibbia parla di una “creazione
  di un universo con proprietà e leggi che consentono la sua evoluzione,
  compresa la creazione della forma umana”. Si parla di complementarietà
  e non di contrapposizione ma poi si attribuisce solo agli evoluzionisti la
  colpa di aver traformato la discussione, facendola diventare “ideologica e antireligiosa“ … proprio “mentre cresceva, soprattutto negli USA, la corrente
  dell’Intelligent Design”. Visto che il processo
  di Harrisburg ha dimostrato che la dottrina dell’ID aveva cercato di
  trasformare in “ideologica e religiosa”
  una discussione scientifica … sembra evidente dove sta la pagliuzza e dove
  stanno le travi …  [E’
  impressionante vedere quanti, su questo tema, suggeriscano a mons.Ravasi,
  oggi massimo responsabile vaticano per la cultura, di modificare la sua
  opinione sul rispetto della cultura e delle competenza … Piuttosto pesante e
  non giustificato il termine “POLEMICO” utilizzato in questo articolo per
  etichettare un intervento non meglio precisato di P.Coyne, il destinatario di
  una importante lettera
  di GP2 spedita nel 1988. Forse si riferisce all’intervista di Telmo
  Pievani del 28/11/05 pubblicata su Micromega 7/2005?
  O alla conferenza tenuta a Palm
  Beach il 30/1/06? O alla conferenza a Padova del 29/5/06? O
  all’intervista all’Unità del 19/11/05 (quando dice “La
  teoria darwiniana dell’evoluzione biologica è la migliore che abbiamo”)?
   Positivo
  il fatto che finalmente il Foglio abbia rivalutato F.Facchini; si cita
  positivamente un articolo del 3/4/04 (uno degli ultimi articoli
  scientificamente corretti comparsi sul Foglio) quando Facchini sosteneva non
  solo che “l’uomo si è sviluppato
  sul ceppo di Primati molto diversi da quelli che conosciamo oggi.“ e che l’evoluzione deve essere
  insegnata anche ai bambini (“perché si dovrebbe tacere su questi problemi
  nelle classi del primo ciclo?”); e si dimentica l’articolo del Foglio del
  20/1/06 in cui si criticava Lorenzo (?) Facchini per aver detto correttamente
  che “Il disegno
  intelligente non appartiene alla scienza”. In quell’articolo F.Facchini, mons.Poupard e P.Coyne
  venivano presentati come filodarwinisti (magari anche poco coerenti) e la
  conclusione era … “Noi
  cattolici siamo sempre più confusi”    ·        
  Oggi è uscito il
  numero 2 della rivista della UAAR (l’Ateo), tutto dedicato all’attualità di
  Darwin (Poi
  l’uomo creò Dio a sua immagine e somiglianza… come sembra ipotizzare questo video sull’evoluzione delle religioni).  “«L’evoluzione
  è una teoria. Ma è anche un fatto. E fatti e teorie sono cose ben
  diverse. I fatti
  sono i dati del mondo. Le teorie sono strutture concettuali, di idee, che
  spiegano e interpretano i fatti. E i fatti non si dissolvono quando gli
  scienziati dibattono teorie che rivaleggiano nello spiegarli. […..] Gli evoluzionisti non hanno mai preteso di
  aver raggiunto verità con validità perpetua; al contrario i creazionisti
  regolarmente fanno ciò e poi falsamente accusano gli evoluzionisti di
  impiegare questo stile di argomentazione che essi stessi favoriscono. Nell’ambito scientifico “fatti”
  può significare solo conferme a un grado di certezza cui sarebbe perverso
  rifiutare di concedere un provvisorio consenso [. ..]. Gli evoluzionisti hanno sempre
  ammesso di sapere quanto lontani noi si sia da una completa conoscenza dei
  meccanismi (la teoria) attraverso i quali l’evoluzione (il fatto) occorre. Darwin ha sempre sottolineato la differenza tra
  questi due aspetti: da un lato
  stabilire il fatto evolutivo e dall’altro proporre una teoria, la selezione
  naturale, per spiegare il meccanismo dell’evoluzione»”. Per chi volesse approfondire: Evolution is a Fact and a Theory, un articolo dallo splendido
  e documentatissimo sito web (in inglese…) The TalkOrigins Archive
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  19/4/08-USA
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   ·        
  Sembra che il film
  “Expelled” non abbia avuto nel suo primo giorno di programmazione, il
  successo previsto. Curioso un sito web (Creation, Power and Violence) con l’elenco delle persone che negli USA (ma
  anche altrove) hanno avuto problemi in quanto si erano rifiutati di accettare
  il creazionismo. Come prevedibile, ci sono quindi più “expelled” nel
  campo degli evoluzionisti che nel campo dei creazionisti! Proprio il
  contrario della tesi che il film voleva sostenere…!    | 
  
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  19/4/08-IT
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   ·        
  Sull’Avvenire
  un po’ di esegesi biblica e alcune riflessioni teologiche di mons.Ravasi
  sulla creazione (“il big
  bang di Dio”). Anche qui l’articolo serve per annunciare il prossimo
  convegno in Vaticano sull’evoluzionismo nel marzo del 2009 (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”), gestito proprio dalla struttura di mons.Ravasi.  [NB: L’articolo del teologo valdese F.Ferrario
  sull’Avvenire del 17/4, in cui si giustificano le critiche di Dawkins alle
  religioni non è ancora stato ripreso da nessun sito web… questo articolo di
  Ravasi è comparso invece già il giorno dopo…]  | 
  
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  18/4/08-IT
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   ·        
  Per dimostrare
  quanto nel mondo cattolico il concetto di “creazione”
  sia ampio, vago e indifferente rispetto all’evoluzione culturale, sempre
  nell’Avvenire di oggi si legge un articolo  ·        
  Del convegno parla
  anche un articolo dell’agenzia Zenit: Tra ecologia umana ed ecologia dell’ambiente ·        
  Secondo articolo
  sull’Avvenire sul convegno a Torino (“Torino:
   Ragione e fede, circolo virtuoso”); oggi si sottolineano gli aspetti che,
  obbligando la ragione a inginocchiarsi, impediscono la comunicazione: da una
  parte il laico Zagrebelski che vede come “nodo problematico insito nella democrazia «la
  disponibilità a modificare le proprie posizioni» e per questo ha sottolineato
  come «bisognerebbe
  restringere il campo dei valori non negoziabili» per ridurre le occasioni di
  conflitto, tenendo saldi i principi di un dialogo che «non alza i muri – ha
  ribadito – e che non attribuisce privilegi»” e
  dall’altra invece il laico “Ciancio, dell’Università del Piemonte Orientale, che dopo aver
  evidenziato le povertà
  del relativismo ha ricordato
  come non si debba mai trascurare il valore di un «dialogo aperto, in cui la
  verità si può configurare in molteplici interlocutori»” ·        
  Forse anche come
  risposta urgente all’intervento un po’ provocatorio (non sempre piace
  sentirsi definiti come “ambienti
  religiosi reazionari“) di
  un teologo valdese pubblicato ieri, oggi compare sull’Avvenire un
  articolo  [Certo è MOLTO
  difficile confrontare questo testo con la chiarissima e importantissima
  intervista a F.Collins, un biologo molecolare spesso citato
  dell’Avvenire, comparsa ieri negli USA (“The 'Evidence for Belief': An
  Interview with Francis Collins“) e commentata qui sotto in data di ieri]. Ad esempio non è
  chiara l’utilità di evidenziare all’inizio che negli ultimi decenni … la
  biologia è andata oltre alla teoria di Darwin e si sono scoperti nuovi
  meccanismi; ma è ovvio … la scienza non è una religione e quindi la
  conoscenza si espende continuamente, e questa espansione porta a superare
  TUTTI gli scienziati e le loro scoperte, non solo Darwin!  Un naturalista
  sa anche che la scienza, a differenza di ogni religione, non ha verità né
  dogmi e tutti gli scienziati sanno (lo stesso Darwin lo ha dimostrato nei
  suoi diari e oggi lo possiamo
  verificare) che il metodo prevede di dover cambiare idea se altre sono
  più convincenti e utili.  Questa citazione potrebbe essere usata per giustificare le preoccupazioni
  del Papa a Regensburg, che non faceva
  notare come fosse questa “semplice” differenza a creare il problema che
  metteva in difficoltà filosofia e teologia rispetto alla scienza. Sconcerta che, in una  situazione
  in cui nessuno saprebbe ripondere sempre nello stesso modo ad UNA QUALSIASI
  domanda sui molti tipi di creazione proposti, si
  puntino invece i riflettori sul fatto che “non si deve indurre a ritenere che siano definite
  tutte le risposte alle numerose domande che si pongono sulla evoluzione
  della vita”. Spiace leggere poi anche una brutta frase finale in cui, contraddicendo
  quanto detto all’inizio sui molteplici meccanismi evolutivi (“il pensiero di Darwin non era
  affatto ispirato a schemi troppo semplificati. Egli ammetteva che le
  selezione naturale non è l’unico processo di modificazione”), si induce a credere che l’evoluzione verrebbe
  spiegata dal solo caso (“Interpretare in termini di pura casualità la formazione delle condizioni
  fisiche, chimiche, astronomiche, geologiche che rendono possibile la vita
  sulla terra … appare del tutto incongruente e arbitrario”). Questa frase potrebbe essere ragionevolmente
  valutata anche da F.Ferrario come la prova di un tentativo poco corretto di “delegittimare il
  darwinismo”?. E’ quindi
  importantissimo, anche se pochi forse l’hanno capito, che F.Facchini abbia
  confermato sull’Avvenire che finora non ci sono spiegazioni alternative
  altrettanto dimostrate, e quindi utili.  Già ha
  contribuito molto a spiegare addirittura sull’Osservatore Romano (17/1/06 e 14/2/08)
  gli errori scientifici ma anche
  teologici dell’Intelligent Design USA, aggiungendosi ad altri come F.Ayala,
  F.Collins e K.Miller, l’ISSR (International Society for Science and
  Religion) e la stessa potente, ricca e influente Templeton
  Foundation.  [PS: a
  differenza del solito, un articolo dell’Avvenire sull’evoluzionismo non
  ricompare rapidamente in molti siti cattolici con rassegna stampa. Quello di
  F.Facchini è già oggi linkabile in internet altrove;
  quello del teologo valdese F.Ferrario, che giustifica l’anticlericalismo di R.Dawkins con i tentativi di
  ambienti religiosi reazionari di delegittimare Darwin, invece non compare
  ancora,  dopo ben due giorni. Forse la
  selezione è più rigida di quella dell’Avvenire? Forse si teme che parte del
  5x1000 vada verso i valdesi?].   | 
  
      | 
 
  18/4/08-USA
   | 
  
   ·        
  Nel giorno in cui
  in 1000 cinema USA dovrebbe essere proiettato il film  antievoluzionista “Expelled”, favorevole all’ID
  ma anche  al creazionismo biblico, il NCSE (National Center for Science Education ) inaugura
  un sito web   | 
  
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  18/4/08-IT
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   ·        
  Sempre più
  difficile la vita per chi critica Darwin in modo serio e non ideologico,
  informandosi prima sulle ricerche che hanno portato Darwin a confermare in
  alcuni decenni (era scrupolosissimo, a differenza di chi magari lo critica per
  sentito dire…) le sue intuizioni iniziali sui processi che spiegano
  l’evoluzione biologica con molti e diversi meccanismi dimostrabili,
  verificabili e quindi inseribili nella sua teoria scientifica
  dell’evoluzione. E’ importante il
  gratuitamente su Internet. Non ci sono più scuse all’ignoranza (per
  chi sa l’inglese…!). Si può sperare di non sentir più parlare del Disegno
  Intelligente USA, ma nemmeno dovremmo leggere,  tanto meno sul Corriere della Sera  (di
  tre giorni fa!), frasi come “Darwin si prestò a far da supporto ad un’ideologia barbara,
  il darwinismo appunto  [!!?], che giustificava come una legge il fatto che il forte
  dovesse sopraffare il debole  [?]”.
   La notizia si
  diffonde anche in Italia in modo abbastanza capillare: ne parla il sito di
  Repubblica (“L’evoluzione è per tutti Darwin a portata di
  click”) ma anche il sito
  della Biblioteca
  di Garlasco.  | 
  
      | 
 
  17/4/08-USA
   | 
  
   ·        
  Sul Seattle
  Times un interessante articolo del direttore del Discovery Institute in occasione
  dell’uscita del film “Expelled”: “An
  intelligent discussion about life”. Meglio leggere l’articolo però nel sito del DI, dove ci sono i
  link agli articoli citati. Un punto interessante è quando critica l’evoluzionismo
  teista, cioè quela che a volte sembra la posizione “migliore” espressa
  della chiesa cattolica:  Scholars seeking a compromise that brings religion
  directly into the scientific discussion have offered the comforting possibility that God did the
  creating, but did it through Darwinian evolution. Guidance of an unguided process is the idea. But this
  vague proposition contradicts what almost all leading Darwinist scientists,
  including Dawkins, emphatically contend. In Darwin's universe, natural
  selection is blind, mutations are undirected and humanity is an unintended
  outcome. If the evolutionary process is guided, then it no longer is
  Darwinian. And if the evolutionary process is unguided, it allows no room
  for God. Logically, not even God can guide an unguided process. A questo proposito si cita una dichiarazione (la
  Nobel laureate initiative)
  inviata il 9/9/05 al Kansas State Board of Education da 38 premi Nobel che
  invitavano ad evitare l’errore di introdurre l’insegnamento dell’Intelligent
  Design oltre a quello del neodarwinismo. 
  Punto centrale del documento è la seguente frase che esclude l’evoluzionismo
  teista:  Evolution is
  understood to be the result of an unguided, unplanned process of random
  variation and natural selection. As the foundation of modern biology, its indispensable
  role has been further strengthened by the capacity to study DNA. In contrast,
  intelligent design is fundamentally unscientific; it cannot be tested as
  scientific theory because its central conclusion is based on belief in the
  intervention of a supernatural agent.  Interessante anche la citazione di un indagine, gestita dalla
  Cornell University, che ha permesso di valutare la percentuale di non
  credenti in Dio fra i biologi evoluzionisti, che sarebbe sull’80% (in realtà
  i risultati
  indicano che gli atei sarebbero solo il 42%, nonostante l’87% citato
  nell’articolo). Sarebbe interessante sapere anche la percentuale di
  evoluzionisti fra gli atei, che potrebbe evidenziare come più probabilmente
  l’ateismo non dipenda solo dalle conoscenze biologiche, per cui sarebbe
  meglio cercare anche altre cause. F.Collins per esempio (citato anche nel
  paragrafo successivo) ha il sospetto che anche la chiesa cattolica abbia qualche
  responsabilità (nel suo ultimo libro in favore del neodarwinismo lancia un
  pressante invito alla
  Chiesa a  non “costringere i
  giovani alla terribile e inutile scelta di condannare il neodarwinismo, ormai
  confermato da una schiacciante evidenza scientifica”);  … un suo estimatore in Vaticano, P.Cantalamessa, lo ha subito fatto sapere al Papa inserendo
  questa frase nell’omelia.   ·        
  Con tutti i
  ragionamenti (a volte acrobatici e non sempre razionali ma convincenti per
  chi ignora la biologia) che si leggono in questi giorni negli ambienti
  cattolici sull’evoluzionismo e il darwinismo, può essere utile
  (indispensabile!) respirare un po’ di razionalità leggendo questa intervista
  a Francis Collins, cristiano evangelico e direttore del Progetto
  Genoma negli USA  “One can look at Genesis 1-2, for instance,
  and see that there is not just one but two stories of the creation of
  humanity, and those stories do not quite agree with each other. … Otherwise, the
  Bible is contradicting itself.”. Questo è solo
  l’inizio dell’intervista … molti sono i problemi che Collins affronta e
  chiarisce grazie alla sua competenza, ma il punto centrale è la risposta alla
  domanda sulla paura dell’evoluzionismo che
  manda in confusione molti cristiani, quando Collins cerca di
  spiegare perchè è difficile far capire il
  darwinismo alla gente ma soprattutto alle persone religiose …
  purtroppo non sembra proprio un problema che interessa oggi alla chiesa
  cattolica, che quindi Collins critica per il suo conservatorismo: “And the third problem, of course, is that in some faith traditions, evolution seems to be a threat to the idea that God did it. I don’t actually see it as a threat at all; I see this as answering the question of how God did it. But certainly, some conservative Christian churches have had trouble embracing that conclusion, as it does seem to contradict a number of their views about how humanity came to be. Thus, people who have natural skepticism about the overall process, who have not had a decent science education to teach them why evolution actually makes sense and who have heard in Sunday school or from the pulpit that this theory is actually a threat to their faith, have a very hard time accepting, even after 150 years, that evolution is true” Eccezionale e
  coinvolgente il punto in cui evidenzia l’estrema difficoltà di spiegare la
  realtà alle persone che fin da piccole sono state abituate ad accettare
  quanto viene raccontato, anche se fantasioso e indimostrato, senza porre e
  porsi domande, disattivando la ragione, come è ovvio quando si hanno 3 o 5
  anni: Riguardo al
  futuro si augura che, come oggi nessuno più crede che sia il sole che gira
  intorno alla terra, quanto prima anche i cristiani riescano a credere
  all’evoluzione e all’evoluzionismo:    Sembra quindi credere che non serviranno altri
  200 anni (come è sucesso con G.Galilei) ma ne basteranno poche decine per
  convincere i cristiani ad avere un approccio razionale almeno ai fatti
  dimostrabili.  [Se pensiamo
  con quanta cura in Italia si difende l’insegnamento ideologico di una natura
  immutabile ed eterna – il creato - nelle ore di religione fin dai 3 anni, non
  solo Collins non scopre niente di nuovo, ma il suo ottimismo è difficilmente
  applicabile all’Italia … è terribile comunque verificare quanta distanza, e
  soprattutto quanto contrasto ci sia con la posizione dei cattolici e quanta
  affinità con quella degli evoluzionisti ]   L’intervista
  viene pubblicizzata nel blog (Framing
  Science) di Matthew C. Nisbet, che fornisce anche link ad altre
  pagine web interessanti sul problema delle relazioni fra scienza e religione.  | 
  
      | 
 
  17/4/08-IT
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   ·        
  Anche l’Università
  Europea (privata ma riconosciuta dallo stato) pubblicizza un’iniziativa
  sconcertante dell’Università Pontificia Regina Apostolorum e del suo Centro
  Pascal. Oggi infatti verrà presentato l’ultimo libro di R.AIberoni
  all’interno di un’iniziativa dal titolo provocatorio “Evoluzionismo
  e creazionismo a confronto”. La provocazione sta nel fatto che la
  stessa AIberoni ripete che lei di evoluzione e di evoluzionismo non sa niente
  e proprio non le interessa. Non le piace l’idea che qualcuno contesti la
  Genesi e ci scrive sopra addirittura un libro…  chissà che divertimento qando, come previsto, “Dopo la conferenza, sarà data la parola al pubblico per
  un dibattito sugli argomenti presentati.”. Che dice di iniziative di
  questo tipo il direttore del Master in Scienza e Fede della stessa
  Università?  Lo sapeva? Ha fatto
  davvero tutto da solo il Centro Pascal? D’altronde a dispetto dell'obiettivo
  di “organizzare dibattiti formativi e ragionare
  su temi d'attualità con uno spirito critico e costruttivo ha inaugurato le sue attività il 4 marzo scorso presso
  l'Università Europea di Roma, con una conferenza-discussione su "Le
  ragioni dell'ateismo odierno", tenuta da Padre Alfonso Aguilar, docente
  di Filosofia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum”. Forse non
  sanno cosa sia un “dibattito”!? ·        
  A Torino inizia
  oggi un convegno interreligioso dal titolo «Laicità della ragione,
  razionalità della fede?», a cui partecipano teologi cattolici e valdesi.
  L’Avvenire pubblica stralci di un paio di interventi. Nonostante il
  titolo redazionale (“I nuovi «liberi pensatori»? Dilettanti di esegesi e teologia”) non colga gli aspetti più
  sconcertanti per un cristiano, sono interessantissimi gli stralci
  dell’intervento del teologo valdese F.Ferrario;
  se non meraviglia il fastidio del teologo verso le posizioni di alcuni
  scienziati come R.Dawkins, molto
  critiche verso la religione, sconcertano (favorevolmente) un paio di frasi
  molto chiare e nette, forse mai lette sulla stampa cattolica italiana, che
  tendono a giustificare il comportamento aggressivo proprio di R.Dawkins e di
  altri “liberi pensatori”; sconcertante, ma logico, anche il suggerimento
  finale, che ricorda, non dimentichiamo, un invito simile di GP2 fatto nel
  1988:  Dopo aver criticato l’ignoranza teologica di alcuni
  laici che scrivono di religione senza competenze di teologia, di esegesi e
  financo di lessico religioso (sarà compreso anche il teologo Mancuso,
  recentemente criticato?), un’altra frase che colpisce molto favorevolmente,
  in quanto evidenzia un problema altrettanto reale ma soprattutto renderebbe
  utile il lavoro di chi con costanza e pazienza evidenzia questi problemi
  archiviando le fonti, è questa: Sembra davvero un teologo molto intelligente … finora
  forse l’unico che ha notato questo problema (forse anche lui ha visto il
  Card.Martino al TG2
  del 29/11/07? O ha letto la lettera di
  GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne?) … anche
  se non spiega (e forse potrebbe e dovrebbe farlo al più presto, prima del
  2009) perché esiste questa frenesia masochistica, da parte di persone “di formazione non scientifica” e “di ambienti
  religiosi reazionari, di delegittimare il darwinismo”, magari
  usando masochisticamente come grimaldello quella che, da protestante non “reazionario”, lui giustamente definisce  “la teoria
  pseudoscientifica del cosiddetto «disegno intelligente” (che ha ricevuto numerosi apprezzamenti
  in Italia sul Foglio e sull’Avvenire…)   Non resta che attendere con ansia il prossimo
  intervento (risolutivo?) del teologo F.Ferrario. Anche per capire se davvero
  gli ambienti religiosi non reazionari non intendono “delegittimare il darwinismo”. Più avanti il teologo cerca di aiutare i teologi cattolici a capire le
  serie preoccupazioni del messaggio del Papa a Regensburg:  “Il pensiero cristiano si è abituato a
  rendersi la vita facile nei confronti del modello critico neopositivista: si rileva, giustamente, che l’orizzonte circoscritto
  dal binomio «esperienza sensibile o strumentale – logica formale» non può
  esaurire l’orizzonte del reale; eventualmente si aggiunge che l’autocomprensione
  attuale delle scienze empiriche ritiene superato il paradigma positivista e si
  ritiene di avere, con ciò, sostanzialmente liquidato il problema. Non è
  così. Al di là dei singoli argomenti, l’obiettivo della critica
  positivista è la plausibilità di fondo, la «ragionevolezza» del messaggio
  cristiano”.  Preoccupazioni simili (con lo stesso invito a studiare
  i problemi e a leggere i libri degli scienziati prima di parlare!) si
  trovavano già nella Che il 2009 dovesse arrivare, e arrivasse 21 giri [della terra attorno al
  sole!] dopo quella lettera, era inevitabile e quindi prevedibile.  Non è il caso di innervosirsi se non ci si è preparati a sufficienza
  all’evento … nonostante l’invito a farlo fosse giunto anche da GP2 20 anni
  fa. Comunque non è colpa dei neodarwinisti, né degli “scientisti” [?].
   E’ il momento di smetterla con il “tentativo, da parte di ambienti
  religiosi reazionari, di delegittimare il darwinismo”.  E sia chiaro (come lo è): ora NON è il “neo-barbaro”
  Dawkins che lo chiede, né il … “darwinista
  Darwin”, ma un teologo valdese.  Se si è ceduto già una volta, a Sibiu, ai teologi
  protestanti (e addirittura su una questione di vita o di morte … sì, proprio
  una di quelle questioni su cui la chiesa - e Ferrara! - dichiarano che in
  Italia non si può discutere!), sarà meno doloroso dare ancora loro ascolto.   | 
  
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  16/4/08-USA
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   ·        
  Su New
  Scientist un ottimo articolo (“Evolution
  24 myths and misconceptions”) che dovrebbe essere tradotto anche in
  italiano. Lo stimolo a
  questo articolo viene da datioggettivi preoccupanti: “yet despite an ever-growing mountain of
  evidence, most people around the world are not taught the truth
  about evolution, if they are taught about it at all. Even in the UK, the
  birthplace of Darwin with an educated and increasingly secular population,
  one recent poll suggests less than half the population
  accepts evolution”  Pur sottolineando che “there are already several
  good
  and comprehensive guides out
  there. But there can't be too many” si
  elencano le Shared
  misconceptions e i Creationist
  myths.  | 
  
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  16/4/08-IT
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   ·        
  Da oggi al 20 a
  Trieste la mostra sull’editoria scientifica (FEST), con decne di iniziative
  fondamentali per la divulgazione della scienza. Si possono seguire gli eventi
  di FEST dal sito e viverne l'atmosfera con l'officina...  | 
  
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  16/4/08-UK
   | 
  
   ·        
  In Gran Bretagna
  sembrano decisi a difendere la scienza dalle critiche più assurde, come
  quelle che riguardano i fatti dell’evoluzioni o le loro spiegazioni
  scientifiche. Ci sono quindi iniziative, da parte delle società scientifiche,
  e in particolare di quelle coinvolte nello studio dei fenomeni evolutivi. In
  questi giorni c’è stata una dichiarazione dei geologi (“The Geological Society of London adds
  its voice for evolution”)
  In UK e negli USA sembra diano molta importanza a queste dichiarazioni in
  difesa dell’evoluzione.  | 
  
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  15/4/08-IT
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   ·        
  Anche sul Corriere
  oggi leggiamo interventi che pubblicizzano il prossimo convegno Vaticano
  sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”). Sconcerta
  davvero, e parecchio, il fatto che i laici che pubblicizzano questo convegno
  lo facciano con modalità offensive e distruttive verso la scienza; in
  particolare si nota che le frasi usate sono assolutamente in contrasto con le
  frasi di presentazione del convegno che sono finora uscite dalla bocca del
  responsabile, mons.Ravasi, e che possono essere verificate anche negli
  articoli citati e linkati in questa pagina web, che permette di leggere molte
  delle dichiarazioni di mons.Ravasi, sia quelle più recenti ma anche quelle
  del 2005,
  che anche uno scienziato (escludendo Zichichi la cui posizione è già ben
  nota) può condividere: “se la teoria evolutiva è giusta, non
  spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo ….  è ovvio che l’evoluzione
  esiste, non si possono ignorare i risultati della scienza. Le critiche
  alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un
  settore che non li riguarda”. Purtroppo sembra che queste parole non vengano ben
  diffuse fra i credenti, per cui si giustifica il fatto che, rispetto alla
  prudenza del Vaticano e del suo responsabile alla cultura, altri invece si
  danno da fare per ostacolarlo … [Sembra evidente che chi mangia al ristorante o fa la spesa al
  supermercato non si rende forse nemmeno conto che si ciba di esseri viventi
  (piante ed animali) che altri hanno ucciso per lui e che altri gli hanno
  preparato e cucinato … E questo avviene probabilmente da parecchio tempo, ben
  prima che il “barbaro” Darwin nascesse. La sua teoria infatti si
  riferiva non alla forza, come molti credono erroneamente, ma al successo
  riproduttivo. Bisogna ammettere che forse i cinesi conoscono e capiscono
  Darwin meglio di noi…?!].  Come si vede, esistono evidentemente modalità ideologiche di presentare
  non solo un’esigenza assolutamente fondamentale per la vita - che
  tutti difendono - (mangiare individui di altre specie…) ma anche una delle
  più grandi acquisizioni della cultura occidentale, la teoria dell’evoluzione,
  uno dei migliori risultati ottenuti grazie alle capacità del nostro cervello,
  se ben usato a collegare e spiegare i fatti! E meno male che l’articolo parla di un convegno di “pacificazione”;
  curiosa anche l’indicazione di un contrasto fra “darwinismo
  evoluzionista e disegno intelligente di Dio”, fra una teoria
  scientifica ben dimostrata e utilizzata e una verità di fede, proprio come se
  si potesse fare un confronto o una pacificazione fra una terapia antibiotica
  basata su sperimentazione e motivazioni scientifiche, e una preghiera basata
  sulla fede!  [Comunque è davvero sconcertante il confronto fra le posizioni e i
  ragionamenti di mons.Ravasi e quelle di chi e usa termini (“ideologia barbara”
  !?!?!) che oggettivament rendono più difficile il dialogo e l’uso della
  ragione nella realizzazione del prossimo convegno sul neodarwinismo!]. Anche nel secondo articolo (“Bibbia
  e Corano contro Darwin”) si presentano come fatti rilevanti episodi
  marginali (anche se ben finanziati dai petrodollari) che cercano di
  approfittare di credenze religiose molto simili in due religioni che ormai
  competono a livello planetario (e non è più tempo di crociate …). Lo spunto
  viene dato da iniziative realizzate in Belgio per favorire (ma il ministro
  non è d’accordo) l’utilizzazione dei volumi di un creazionista biblico turco
  che hanno inondato le scuole del Belgio francofono (oltre che, ma sembra non
  noto, dell’Italia e della Francia).  Quello che sconcerta nell’articolo è che si pubblicizzino questi volumi e
  si dia spazio solo alle dichiarazioni dell’autore, senza contradditorio ma
  soprattutto senza dire in nessun punto del lungo articolo che questo volume
  NON accetta l’evoluzione stessa come un fatto (a differenza della posizione
  della religione cattolica, tuttora religione prevalente nel nostro paese!):
  il volume pubblicizzato diffonde appunto il creazionismo biblico, la
  lettura letterale della Genesi che la Chiesa 
  cattolica stessa nega e talvolta pure deride, mentre la religione
  musulmana, come si evidenzia nel libro, lo difende con ostinazione.   | 
  
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  14/4/08-BE
   | 
  
   ·        
  In Belgio
  sarebbero in corso iniziative per permettere l’uso didattico nella scuola del
  libro “L’atlante della creazione” che è stato distribuito gratuitamente da
  un’organizzazione creazionista musulmana turca. Se ne parla su Le Soir (“Quand
  Darwin dérange»)  e su RTL INFO (« De
  futurs enseignants rejettent Darwin par conviction religieuse! »)   | 
  
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  14/4/08-IT
   | 
  
   ·        
  Probabilmente
  senza aver letto un articolo in difesa dell’evoluzione pubblicato sullo
  stesso sito evangelico solo tre giorni fa (“Germania.
  Creazionismo a scuola? No grazie”), il responsabile dell’ufficio stampa
  dell’Università Pontificia (ma un po’ anfibia ….) Regina Apostolorum invita
  (“Si puo' credere in Dio e nell'evoluzione?”) i fedeli evangelici (italiani) a partecipare ad un’iniziativa … contro
  l’evoluzione e in favore del creazionismo biblico che in Italia dovrebbe
  essere estinto da tempo: la presentazione del fantasioso libro di cui si
  parla anche qui sotto in data 12/4 …. Si cerca di distrarli da quanto avviene
  in Germania?  Qui,
  per gli iscritti al sito di R.Maria, la versione integrale dell’intervista,
  in cui si vede che (solo per l’intervistata!) non solo la zoologia ma
  addirittura la geografia (come ai tempi del sole che girava intorno alla
  terra) sarebbe una possibile minaccia per la fede …  (“Lo stesso accade nella geografia…nella geografia non si
  parla più, come un tempo, dei fiumi, dei laghi, i confini, la terra… no,
  no, no, si parla degli animali, di quello che c’è. “) [avvertire mons.Ravasi, affinché indaghi … su
  chi ha fatto sapere che in effetti Alfred Russell
  Wallace – un compare di Darwin - è stato proprio il fondatore della
  biogeografia] … auguri
  ancora a mons. Ravasi, il suo lavoro proprio non trova sostenitori ma
  soprattutto contestatori poco informati (…: non possono ignorare quello che
  avviene nell’università in cui sono responsabili dell’informazione).  Ogni giorno che passa sembra che aumentino
  i contestatori della sua linea aperta in parte al dialogo … ma soprattutto
  alla ragione … forse solo lui sa che c’è il rischio di perdere i
  finanziamenti della Templeton Foundation per chi contesta “scoperte
  scientifiche ormai consolidate”?  | 
  
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  12/4/08-IT
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   ·        
  Nuova
  incursione di R.AIberoni nei mass media (a Radio Maria) per presentare
  il suo ultimo libro contro il neodarwinismo. Se ne parla in un blog (“Comprate il mio libro, fatelo
  per Cristo!”) e i
  commenti dei lettori sono sempre adeguati alla situazione. In questa intervista,
  sembra di capire, anche la zoologia sembra minacciare la religione …:  ·        
  Qui una collezione
  di commenti all’ultimo libro di R.AIberoni.  | 
  
      | 
 
  11/4/08-IT
   | 
  
   ·        
  Articolo non molto
  chiaro, con molte citazioni poco attuali e non riferibili a Darwin e al
  neodarwinismo, sul Corriere (“Charles
  Darwin, l’ultimo processo”). Si parla del bicentenario di Darwin in
  arrivo, ma è solo una scusa per parlare quasi solo del darwinismo sociale e
  del prossimo convegno su Darwin organizzato dal Vaticano. Per fortuna una
  filosofa intervistata evidenzia che il problema non sta in Darwin ma in come
  è stato utilizzato (e certo si continuano a vedere usi strumentali e
  distorsione delle sue scoperte).  Per fortuna
  l’intervento di Boncinelli cerca di riportare la discussione nei termini
  coretti, cominciando banalmente con il precisare che ”il neodarwinismo è una teoria scientifica” mentre “l’idea di un disegno intelligente divino è metafisica
  della peggior specie”.    | 
  
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  11/4/08-D
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   ·        
  Il sito degli
  evangelici italiani (ICN News) racconta in un articolo (“Germania. Creazionismo
  a scuola? No grazie”) come certo mons.Ravasi avrebbe la vita più facile oltralpe. Infatti “La Chiesa evangelica tedesca (EKD), con uno
  studio pubblicato martedì 1 aprile "Creazione del mondo, teoria dell'evoluzione e fede
  nella creazione nella scuola" (Weltentstehung,
  Evolutionstheorie und Schöpfungsglaube in der Schule), respinge la scientificità delle teorie del
  creazionismo, secondo le quali Dio avrebbe creato il cielo e la terra in
  sette giorni. La EKD si inserisce così nel dibattito intorno all'opportunità
  di offrire nelle scuole lezioni di creazionismo a scapito dell'evoluzionismo.”  ·        
  In un altro sito evangelico italiano (Federazione
  delle Chiese Evangeliche in Italia) la notizia è accompagnata da una
  intelligente scheda sul Disegno Intelligente; dopo averne parlato abbastanza
  male (spiace che non si citino le truffe che sono state svelate nel corso del
  processo di Harrisburg) si conclude con una mappa
  delle posizioni delle diverse fedi protestanti: “in
  linea di massima quelle storiche e di tradizione “liberal” come quella
  presbiteriana, metodista o episcopale ribadiscono il principio di autonomia
  tra fede e scienza e si dichiarano evoluzioniste; al contrario quelle di
  matrice evangelical e di teologia fondamentalista guardano con simpatia al
  disegno intelligente.”. Sembra che la chiesa cattolica si posizioni
  fra i fondamentalisti …, forse approvando il fatto che “i teorici del disegno intelligente … negli anni
  dell'amministrazione Bush hanno avuto importanti alleati politici soprattutto
  nell'ambito della “destra religiosa””…   | 
  
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  11/4/08-USA
   | 
  
   ·        
  In data di ieri
  (ultima riga) è stata citata la discussione sul film “Expelled”,
  avvenuta nella redazione di Scientific American dopo la visione privata del
  film, che era stato portato da Mark Mathis, uno dei produttori  Questa frase
  viene “tradotta” da Head nel blog in questo modo:  “…would have put paid to the film’s dichotomy between
  religious believers who entertain Intelligent Design on the one hand and
  atheistic, philosophically materialistic scientists who affirm evolution on
  the other hand”  Questa
  confessione è impressionante anche perché dovrebbe far riflettere sul fatto
  che sembra che questa falsa dicotomia sia molto diffusa anche a vari livelli
  della Chiesa Cattolica, o almeno di quella italiana, dato che il suo
  quotidiano non ha evidenziato a sufficienza che la posizione di molti
  influenti biologici cattolici USA fosse contraria all’ID e che quindi si
  trovassero su una linea che, come dice Mathis, non esiste.  Per chi volesse
  maggiori informazioni su cose pensa chi sta su questa linea che non esiste…
  può leggere il libro di Ken Miller (“Finding
  Darwin's God: A Scientist's Search for Common Ground Between God and
  Evolution”), visitare il suo sito web per conoscere
  quanto si sia dato da fare per difendere l’evoluzionismo, come si vede anche
  dai suoi numerosi video
  che mettono in evidenza le sue notevoli capacità didattiche.
  Interessantissimo è anche scoprire che esiste  il sito evangelico del Clergy Letter Project,
  che raccoglie ben 11000 pastori protestanti che pensano anche loro che la
  posizione “sulla linea” sia la migliore:   “For too long, the misperception that science and
  religion are inevitably in conflict has created unnecessary division and
  confusion, especially concerning the teaching of evolution. I wanted to let the
  public know that numerous clergy from most denominations have tremendous
  respect for evolutionary theory and have embraced it as a core component of
  human knowledge, fully harmonious with religious faith”   Manca ancora la
  traduzione italiana del loro documento…
  e l’elenco dei sacerdoti favorevoli all’evoluzione e magari anche alla teoria
  neodarwiniana, che è scienza e non filosofia … Certo che non
  sembra che, in vista dei convegni darwiniani del 2009, mons.Ravasi disponga
  di “pastori” e di biologi evoluzionisti cattolici così scatenati … e pronti a
  contestare magari anche Zichichi … sarà dura …  sarebbe meglio riuscire a coordinarli … sempre che in Italia
  esistano …  | 
  
      | 
 
  10/4/08-USA
   | 
  
   ·        
  Anche il
  settimanale Time (“Ben
  Stein Dukes it Out with Darwin”) critica pesantemente il film “Expelled”;
  dopo aver evidenziato come le domande che nel film vengono fatte agli
  scienziati sono tipiche di chi non conosce e non capisce la scienza ma si
  mostra comunque ideologicamente prevenuto (“He
  makes all the usual mistakes nonscientists make whenever they try to take
  down evolution”) usa una curiosa e originale metafora che fa
  riferimento alla continua insistenza dei critici del neodarwnismo sui “buchi”
  tuttora presenti nella teoria. Time scrive che non si può essere tanto
  disonesti da usare le carenze e i “buchi “ per sostenere che il darwinismo è
  una teoria sbagliata: “More dishonestly,
  Stein employs the common dodge of enumerating all the admittedly unanswered
  questions in evolutionary theory and using this to refute the whole idea. But all scientific knowledge is built this
  way.  Fishnet is made up of a
  lot more holes than strings, but you can't therefore argue that the net
  doesn't exist. Just ask the
  fish”. ·        
  Nuovi guai in
  vista, anche
  legali, per il provocatorio film in favore dell’Intelligent Design, “Expelled”.
  Ormai si spera in un clamoroso fiasco nel giorno in cui, il 18 aprile,
  finalmente alcuni cinema USA dovrebbero iniziare a trasmettere il film;
  interessante notare che dietro a questo film ci sono i produttori che hanno
  avuto un incredibile successo anche economico con un precedente film, anche
  quello a sfondo religioso, “La passione di Cristo”, a cui ha appunto
  collaborato anche il regista di “Expelled”.  ·        
  Su Scientific
  American è comparsa una serie di articoli molto critici di alcuni
  redattori a cui è stata offerta una visione privata del film “Expelled”: ·    
  Expelled:
  No Intelligence Allowed—Scientific American's Take ·    
  Micheal Shermer's Review: Ben Stein Launches a Science-free Attack on Darwin. In a new documentary film, actor, game show host and
  financial columnist Ben Stein falls for the pseudoscience of intelligent
  design ·    
  John Rennie's Review: Ben
  Stein's Expelled: No Integrity Displayed. A shameful
  antievolution film tries to blame Darwin for the Holocaust ·    
  Science Talk Podcast Expelled Explained: Scientific
  American's editor-in-chief, John Rennie, and podcast host Steve
  Mirsky discuss the movie.   | 
  
      | 
 
  10/4/08-USA/VA
   | 
  
   ·        
  Difficile riuscire
  a misurare nello stesso giorno quanta distanza ci sia fra diversi cattolici
  nell’uso della ragione sui problemi di biologia evolutiva; oggi lo si è
  potuto fare…  ·        
  Da una parte
  possiamo ammirare il video
  di un seminario tenuto da un biologo universitario cattolico, K.Miller,
  in cui lui racconta in modo molto vivace come abbia collaborato a smascherare
  i trucchi, le truffe e le bugie dei sostenitori dell’Intelligent Design USA.
  Miller infatti è stato uno dei testimoni dell’accusa al processo
  di Harrisburg, realizzato contro il comitato scolastico che aveva cercato
  di bloccare l’insegnamento della teoria dell’evoluzione in un liceo della
  Pennsylvania, a Dover. Nel video,
  realizzato il 4/4/08 durante la conferenza in un’università del Texas,
  K.Miller dimostra con chiari esempi come nel processo di
  Harrisburg, grazie alla collaborazione di diversi esperti nell’analisi
  anche di materiale che il tribunale è riuscito ad ottenere, sia stata
  smascherata la trasformazione di creazionisti biblici (per definizione
  contrari alla scienza e in particolare alla biologia evoluzionistica, come
  avviene anche in
  Italia) in adepti di una nuova dottrina che con grande furbizia è stata
  chiamata Intelligent Design. Ammirevole la sua capacità didattica e l’ironia,
  che attraggono e trascinano il pubblico in questo viaggio nell’irrazionalità
  della dottrina dell’Intelligent Design. Da ricordare che purtroppo l’ID  viene propagandato anche in Italia, certo
  ignorando la condanna
  da parte della Fondazione Templeton, che non finanzia l’ID ma continua a
  finanziare molte iniziative
  della sui problemi dell’evoluzione e anche molti convegni organizzati
  dalla Chiesa Cattolica italiana!  Assolutamente
  raccomandabile la visione di questo video, soprattutto perché è
  indispensabile per capire bene perché persino mons.Facchini, antropologo
  universitario, abbia già scritto un paio di articoli contro l’ID addirittura sull’Osservatore
  Romano (17/1/06 e 14/2/08). ·        
  L’altro esempio,
  in una situazione di ignoranza che troviamo di solito solo nei creazionisti
  biblici (Don TanzeIIa Nitti il 29/11/07 pensava che in Italia non esistessero
  ...), lo vediamo in un articolo  A questo punto
  non si può che pensare con preoccupazione a come, l’anno prossimo al convegno
  sull’evoluzione, verrà accolto il biologo Francisco Ayala, che con K.Miller
  da anni contrasta l’ID e che con Miller il 12/7/2005 ha scritto una lettera al Papa chiedendo che spiegasse
  perché alcuni cardinali (ma ci sono anche alcuni quotidiani… negli USA non lo
  sanno) cercassero di modificare le indicazioni precedenti e appoggiassero la
  truffa dell’ID USA.   | 
  
      | 
 
  8/4/08-IT
   | 
  
   ·        
  Si è costituito
  oggi “Ambiente &´
  Sviluppo", il Forum delle associazioni per l´ecologia umana, che
  raccoglie 12 associazioni cattoliche, per le quali è necessaria  “una nuova cultura d´ambiente, un´ecologia
  fondata su un idea più ottimista della comunità umana e delle sue attività.
  Un´umanità che non è maledizione ma medicina del pianeta, non è impoverimento
  ma ricchezza per il mondo”. Si “intende
  presentare un programma culturale e di comunicazione  al fine di rendere
  possibile la realizzazione di impianti nucleari per la generazione di energia
  elettrica, la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, la
  realizzazione di porti, strade, autostrade, metropolitane, parcheggi,
  ferrovie e linee ad alta velocità per rendere più agevole ed economico il
  trasporto di persone e merci.  "Ambiente &´ Sviluppo"
  intende inoltre liberare l´Italia dalla dittatura anti-OGM“ … “superare la dittatura dell´ecologismo
  catastrofista,   | 
  
      | 
 
  6/04/08-IT
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   ·        
  Sul Sole 24 Ore
  un articolo di G.AuIetta e T.Trafny (“L’evoluzione del dialogo “) per presentare il convegno sull’evoluzione
  che si terrà nel prossimo mese di marzo, nel 2009. Le intenzioni sembrano
  piuttosto bellicose, o meglio dimostrano come il rapporto del Vaticano con la
  scienza sia ben diverso da quello prospettato da GP2 nella sua lettera a
  P.Coyne del 1988, 30 anni fa. Lo si capisce non solo dal fatto che non ci si
  fida ancora a lasciare gestire questo problema da qualcuno esperto di
  scienza, ma soprattutto dalla prima frase (non giustificabile nel 2008 se non
  da un sentimento di timore irrazionale) che sembra tratta da un documento del
  Santo Uffizio: “La Teoria dell'Evoluzione, e in
  particolare la sintesi neodarwiniana, è sempre stata vista come il bastione
  più inespugnabile di un atteggiamento non soltanto materialista e
  antireligioso, ma anche profondamente antiumanistico”. Dopo aver
  spiegato che però si prevede di dialogare, l’articolo si conclude con la
  speranza che si riesca a “mantenere una costante
  apertura e disponibilità a un dialogo sereno, libero da risposte
  preconfezionate o ideologizzate”.   | 
  
      | 
 
  6/04/08-UK
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   ·        
  [da Pikaia]
  Quando è dovuto, non ci si deve fermare di fronte ai complimenti e ai
  festeggiamenti da dedicare ad uno scienziato creazionista. Pikaia
  informa che l’ultimo numero di Philosophical Transactions è dedicato alla pubblicazione degli atti di un
  convegno in occasione del tricentenario di Linneo. E’ liberamente
  leggibile l’articolo introduttivo (“The evolution of the animals:
  introduction to a Linnean tercentenary celebration”)   | 
  
      | 
 
  5/4/08-RO
   | 
  
   ·        
  Anche in Romania
  sembra che non amino troppo la teoria dell’evoluzione. Il quotidiano Romania
  Libera (in una pagina che coerentemente contiene anche l’oroscopo…!)
  pubblica l’articolo “Teoria evolutiei, cenzurata” racconta qualcosa che sembra preoccupante per
  la cultura occidentale (di cui il neodawinismo è certo uno dei pilastri), ma
  è comunque molto poco chiaro per chi non conosce il rumeno.  | 
  
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  5/4/08-IT
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   ·        
  Sul Foglio
  viene riproposto ("LA NATURA AGISCE SECONDO UN PROGETTO". ECCO CHE COSA SCRISSE
  IL CARDINAL SCHÖNBORN”) un pezzo di un precedente (12/10/07)
  articolo del card.Schönborn, quello, tratto dal recente volume “Creazione ed
  Evoluzione”, in cui si lanciava a spiegare quali erano gli errori della
  teoria dawiniana dell’evoluzione. Solo mons.Ravasi ha l’onestà di scrivere
  che “se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo
  dirlo, perché invaderebbe un campo non suo” (2005). Non si capisce …
  perché ci siano anche “laici” che fanno pubblicità ad idee che contrastano
  decisamente con quelle del responsabile vaticano della cultura … ·        
  Sull’Avvenire
  un’intervista (“Una
  teologia dell'universo“) al recente vincitore del premio individuale il
  cui ammontare oggi è il più elevato al mondo, il premio della Fondadazione Templeton
  che premia le ricerche ai confini fra scienza e fede. Quest’anno ha vinto il
  matematico Padre Michal Heller, professore all'Università
  di Cracovia.  La Templeton
  Foundation finanzia ogni anno anche migliaia di ricercatori, e qui sotto in
  data 29/3 sono indicati i criteri rigidi che devono rispettare i ricercatori
  finanziati dalla Templeton, che è molto critica verso l’ID (“We do not support the political movement known as
  “Intelligent Design”). e
  richiede di pubblicare “in high-quality and peer-reviewed
  journals” (giornali che non hanno mai pubblicato nulla
  sull’Intelligent Design, su cui non si fa ricerca di laboratorio!).  Si rimane alla fine un po’ perplessi da una frase in cui, magari pensando
  a Galilei che ha fondato la scienza sperimentale, non si capisce più chi in
  realtà si occupi degli aspetti materiali: “Grazie
  all'Universo, i teologi comprendono tutto ciò che è stato creato da Dio…. E l''Universo
  materiale', così come è contemplato dalla teologia, è più ricco
  dell'Universo visto da una prospettiva puramente scientifica»” [non
  è più chiaro a questo punto se la scienza si occupi del lato materiale o di
  quello spirituale] Un chiaro esempio di un articolo dell’Avvenire favorevole all’ID, è
  un’intervista di due anni fa (“Intervista
  sulla teoria del “Disegno intelligente” con il prof. Philip Larrey” del 21/3/06) dello stesso giornalista ad un
  “esperto” (ma ammiratore dell’ID) Padre Philip Larrey un teologo che a Roma è docente
  alle Pontificia università
  Lateranense nell'area della filosofia della conoscenza. Vi si leggono
  concetti ben diversi rispetto al recente documento (se ne parla qui sotto in
  data  20/3 e 14/3) di Padre Michal
  Heller contro l’Intelligent Design (“STATEMENT BY
  PROFESSOR MICHAEL (MICHAŁ) HELLER At The Templeton Prize News
  Conference, March 12, 2008“);
  in quel documento (qui c’è anche il video della conferenza)
  si legge non solo la frase   | 
  
      | 
 
  4/4/08-USA
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   ·        
  Il sito del NCSE informa del fatto che il
  documentario della NOVA sul processo di Harrisburg,
  in Pennsylvania (“Judgment Day: Intelligent Design on Trial”),
  ha vinto un premio. Qui
  si può vedere tutto il video, se non si vuole la qualità del DVD.   ·        
  Sempre nel sito
  dell’NCSE si può leggere   | 
  
      | 
 
  3/4/05
   | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  L'11
  aprile a Milano si terrà, nell’ambito del progetto EST,  la Conferenza Internazionale "Questa
  è Scienza! Educare alla scienza e alla tecnologia. Per un nuovo rapporto tra
  scuola e museo." Numerosi sono i relatori di spicco, italiani e
  stranieri. Ecco programma e informazioni (la
  principale è che non ci sono più posti disponibili..).  | 
  
      | 
 
  2/4/08-IT
   | 
  
   ·        
  Sul  Foglio un articolo di G.Sermonti (”ORRORI(N) SCIENTIFICI”) critica un dettaglio di un articolo
  di T.Pievani comparso sul CdS del 29/3 (“L'
  uomo si alzò su due piedi per proteggersi dal Sole“) riguardo alla postura dei primi ominidi. Si
  ritorna alle solite critiche sui modi e sui tempi della separazione fra le
  antropomorfe e gli ominidi bipedi e su Darwin (che in questo contesto proprio
  non c’entra) dicendo “La recente scoperta non
  suggerisce affatto che Darwin avesse ragione. Al contrario, seppellisce per
  sempre l’idea che l’uomo sia derivato dagli scimmioni”. Credo sia
  l‘unico al mondo che crede nell’evoluzione ma è convinto che le antropomorfe
  si siano separate dalla linea evolutiva degli ominidi bipedi 500.000 anni fa
  … il problema è che non ci dice nulla riguardo alle evidenti relazioni
  filogenetiche delal nostra specie con le altre 300 specie di Primati … in
  realtà i paleoprimatologi sanno da tempo che la storia evolutiva degli
  “scimmioni” è ben dimostrata e ben più antica, tanto è vero che la separazione
  fra i Pongidi asiatici (Orango) e quelli africani (gorilla e scimpanzé) è
  avvenuta 16 milioni di anni fa. Da ricordare inoltre che un vero “scimmione”,
  il Gigantopihecus,
  è vissuto in Asia fra 6 milioni e 300.000 anni fa, smentendo quanto scritto
  sul Foglio. ·        
  Una pagina completa dell’Avvenire mescola diversi problemi e
  diversi modi di affrontare la scienza e l’evoluzione. Si va da un articolo
  che presenta la diffusione del creazionismo biblico in UK (“In
  Gran Bretagna sbarca il il Museo del
  creazionismo”; a quando una puntata sull’Italia?) a un
  articolo (“«Dio
  e Big Bang? Vanno d'accordo»”) con un
  intervista a un teologo anglicano e matematico (John Polkinghorne), contro il creazionismo biblico ma decisamente in
  favore dell’evoluzione biologica come fatto (“Abbiamo
  eccellenti ragioni per credere che la Terra abbia 4,5 miliardi di anni e che
  la vita sia iniziata circa 3,5 miliardi di anni fa, inizialmente in forma
  molto semplice (i batteri) quindi crescendo in complessità tramite i processi
  di evoluzione. “).  Di Polkinghorne non si dice
  che è anche uno dei presidenti dell’ISSR (International Society for Science and
  Religion)  che ha pubblicato
  recentemente un breve documento (“ISSR Statement on the Concept
  of 'Intelligent Design'”) in cui si condanna senza appello l’Intelligent
  Design. E non solo! In questo documento si può leggere il motivo per cui alla
  scienza non si deve chiedere che accetti “supernatural
  explanations”: “The ISSR
  greatly values modern science, while deploring efforts to drive a wedge
  between science and religion. Science operates with a common
  set of methodological approaches that gives freedom to scientists from a
  range of religious backgrounds to unite in a common endeavor. This
  approach does not deny the existence of a metaphysical realm but rather opens
  up the natural world to a range of explorations that have been incredibly
  productive, especially over the last 400 years or so.“   “We believe
  that intelligent design is neither sound science nor good theology. Although
  the boundaries of science are open to change, allowing supernatural
  explanations to count as science undercuts the very purpose of science, which
  is to explain the workings of nature without recourse to religious language. 
  Attributing complexity to the interruption of natural law by a divine designer
  is, as some critics have claimed, a science stopper.” Concetti e dichiarazioni abbastanza chiare che sarebbero indispensabili
  per i lettori ma che proprio non si trovano nell’intervista all’Avvenire …  | 
  
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  1/4/08-IT
   | 
  
   ·        
  In verità anche questo articolo comparso sul Foglio (“Darwinismi”)
  sembra un po’ adatto per un pesce d’aprile ... : racconta infatti che “R.Dawkins sbarca in Gran Bretagna per una serie di
  conferenze e trova subito ad accoglierlo la protesta del pastore
  presbiteriano …”; in verità era invece negli USA che era “sbarcato”
  qualche giorno prima R.Dawkins, che
  di mestiere fa il professore di PUS a Oxford (una università abbastanza
  nota … ma è da sempre in UK).   | 
  
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  1/4/08-USA/UK
   | 
  
   ·        
  Anche negli USA e in UK usano divertirsi un po’ in occasione dell’April
  Fools’ Day. E si ironizza anche su problemi seri che minacciano l’evoluzione
  culturale umana.  o       
  Nel blog inglese Newhumanist (Local council in shock challenge to
  Catholic dogma) si ironizza sul fatto che, come i creazionisti (negli
  USA ma anche in UK) pretendono che prima di spiegare l’evoluzione gli
  insegnanti avvertano che ci sono ancora fatti non dimostrati
  scientificamente, anche nei rapporti fra le diverse religioni cristiane si
  debbano rispettare le diverse opinioni; si ipotizza quindi che un fantomatico
  “comitato protestante metropolitano” proponga di leggere in chiesa
  questo avviso nelle chiese cattoliche inglesi: “Congregants
  should be aware of the gaps and/or problems in the Catholic theory of
  transubstantiation, including, but not limited to, the Protestant notion that
  the bread and wine are merely symbolic, the opinions of other religions on
  the life of Christ, and the lack of conclusive scientific evidence available
  to support this theory.” La procedura dovrebbe garantire il rispetto
  verso chi ha una fede diversa: “The council feel it is important that borough residents
  realise that the Catholic version of Christianity is only a theory and
  not written in stone. This is not an attempt to cause offence, but equally we
  shouldn’t offend those members of the congregation who hold alternative views
  on the nature of bread and wine.” o       
  Nel blog USA si ironizza invece (“Stein is right: Darwinism causes
  antisemitism”) sull’eccessiva insistenza con cui il nuovo film dei
  creazionisti (“Expelled”) prova a convincere gli spettatori che il darwinismo
  sia responsabile del nazismo e perfino dell’antisemitismo nazista. In questo
  articolo si ripercorre la drammatica storia dell’antisemitismo che è iniziata
  … nel 38 AD (che per ovvi motivi non vuol dire “Anno Darwin” …J ); si dimostra in
  questo modo che l’antisemitismo (darwinista?!) agirebbe già da 2000 anni… J.  o       
  D’altronde già altri hanno verificato che ad Hitler
  Darwin proprio non interessava, mentre aveva
  dimostrato interesse verso il cristianesimo e una grande capacità di
  approfittare dei suoi punti deboli (come il fidarsi anche allora di chiunque
  promettesse di difendere le radici cristiane dell’Europa) e delle sue
  illusioni di gestire un’ideologia criminale che però ci si ailludeva di
  utilizzare contro il comunismo. Hitler, a differenza ad esempio di R.Dawkins
  ma anche del gesuita Teilhard de Chardin, non ha mai avuto seri problemi con
  la chiesa cattolica: non è mai stato scomunicato né ha avuto moniti (come
  Teilhard de Chardin) né i suoi libri hanno mai avuto problemi (come quelli di
  Teilhard de Chardin, pubblicati postumi); anche i vescovi avevano imparato a salutare i suoi amici e
  colleghi nel suo stesso modo.  | 
  
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  30/3/08-USA
   | 
  
   ·                         
  Sembra che non finiscano le umiliazioni e le figuracce per gli autori e i
  produttori del film  propagandistico
  “Expelled” che cerca di far passare gli evoluzionisti per nazisti. Ormai,
  come scrivono su un blog, guarderanno sotto il letto prima di andare a dormire.
  Infatti PZ
  Myers è riuscito ancora a beffarli pubblicamente, partecipando ad una
  conferenza stampa telefonica in diretta a cui la redazione di Pharyngula
  (blog diretto da PZ Myers…) era stata invitata ma a cui i giornalisti non
  avrebbero dovuto parlare ma solo are domande via email. Essendosi collegato
  molto presto alla conferenza stampa telefonica era però riuscito a sentire da
  uno di loro i codici che permettevano la telefonata bidirezionale. Ha quindin
  richiamato usando questi codici e poi per un po’ ha ascoltato in silenzio ma
  alla fine è scoppiato e ha fatto sentire la sua voce, che ha gettato nello
  sconforto gli autori, già beffati una volta da PZ Myers (che loro avevano
  beffato quando gli avevano chiesto un’intervista senza chiarirgli che il film
  era invece in difesa dell’Intelligent Design). Non hanno potuto far altro che
  ESPELLERE PZ Myers ancora una volta!!!   | 
  
      | 
 
  30/3/08-IT
   | 
  
   ·                         
  Terribile … ma ormai sembra quasi che ci sia un piano per una
  preparazione alternativa al 2009 e ai convegni (soprattutto cattolici) su
  Darwin. R.AIberoni è comparsa qualche giorno fa perfino in una trasmissione
  di RAI1, quella con Gigi Marzullo, un po’ strapazzato forse perché
  angosciato dal “lavaggio … del cervello a cui i
  giovani sono sottoposti in alcune scuole e in qualche università”
  [?!?!]; R.AIberoni è andata da Marzullo a spiegare perché ha scritto un libro
  per contrastare una teoria che, lo ripete due volte, non le interessa per
  niente capire … e in effetti il suo sembrava più un intervento preelettorale
  … “Alla
  RAI viene fatta parlare una persona che spara a zero contro la scienza,
  accusando i biologi di essere manipolatori di menti innocenti, definendo
  l’evoluzionismo come un complotto teso a istupidire le masse e il cui scopo è
  l’annientamento della visione religiosa; e tutto questo da una persona che
  ammette più volte la sua ignoranza nel campo della biologia e
  dell’evoluzionismo, all’interno di un servizio pubblico senza contradditorio
  ed anzi con cinque o sei giornalisti che annuiscono e a malapena riescono a
  spiccicare parola, a parte lodi sperticate per l’autrice”.  Per fortuna esiste la
  registrazione, che può essere vista (con prudenza… da chiunque …);
  qualcuno che accusa la scienza di voler ritornare all’età delle caverne (per
  fortuna non ha detto all’età delle scimmie”!) non è facile trovarlo, tanto
  meno uno immaginerebbe di sentire ciò da una 
  docente universitaria …. per cui conviene verificare,
  ascoltando e riflettendo sulle sue parole …  ·        
  Sempre oggi, ma sul Corriere (“Astronomo iracheno: «La Terra? È piatta»“) il link a un video che
  mostra un astronomo irakeno che sostiene che la terra è senza dubbio piatta e
  che la luna ha una dimensione ce è la metà di quella del sole. Da notare che,
  per fortuna, la TV irakena, a differenza
  di come ha fatto recentemente RAI1 su argomenti scientifici altrettanto
  contestabili, presenta anche le opinioni di chi crede che la terra sia
  sferica, nonostante si dica chiaramente che non ci sono dubbi, essendo basata
  sul Corano l’opinione dell’astronomo.  
   ·        
  Articolo sul Giornale ("La scuola è in mano all'Anticristo") con intervista a maestro
  elementare di Genova che non accetta che a scuola si insegni il pensiero
  critico.  | 
  
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  29/3/08-VA
   | 
  
   ·             
  Credo sia il caso
  di chiarire meglio quali siano le questioni dietro al contrasto che si
  intravede fra le posizioni del Pontificio
  Consiglio della Cultura gestito
  da mons.Ravasi, che prepara il convegno del 2009 sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”) e le posizioni
  favorevoli all’Intelligent Design che emergono in molti articoli soprattutto,
  ma non solo, sull’Avvenire. L’ultimo articolo (“«Expelled»,
  film su scienza e fede”) è stato pubblicato 3 giorni fa, e, commentando
  uno squallido film ideologico dei creazionisti USA, si difendono i
  “ricercatori” amici dell’ID che sono stati emarginati dalla comunità
  scientifica.   Sembra evidente (e la situazione è certamente strana) che  ·                    
  Da tempo
  l’Avvenire difende l’Intelligent Design USA ·              
  Il card. Schönborn
  negli anni scorsi ha platealmente appoggiato l’Intelligent Design USA in un
  articolo sul New York Times del 5/7/2005 ·              
  Sull’Osservatore Romano (17/1/06 e 14/2/08)
  sono apparsi due articoli di
  condanna dell’ID, scritti dall’antropologo mons.Facchini. ·              
  Gli organizzatori
  del convegno del 2009 (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”) sono abbastanza
  espliciti nella loro condanna dell’ID e delle posizioni che invece spesso si
  leggono sull’Avvenire: (“Intendiamo in questo modo evitare ogni opposizione frontale tra creazione ed evoluzione, nonché
  le polemiche suscitate per esempio dallo “Intelligent Design”, come se fosse
  una teoria scientifica alternativa al neodarwinismo. Un
  cristiano può credere nel disegno provvidenziale di Dio nella Creazione,
  senza farne una “teoria scientifica” concorrente ad un’altra: stiamo
  decisamente su un altro piano d’interpretazione”. La frase evidenzia
  inoltre che si eviti di parlare di altre teorie dell’evoluzione; quella
  daerwiniana  quindi viene presentata
  come UNICA e SENZA ALTERNATIVE SERIE. ·              
  La J.Templeton
  Foundation, una ricchissima fondazione USA che per il Vaticano finanzia non solo
  questo convegno, ma anche il progetto STOQ (gestito da varie università
  pontificie e in cui questo convegno si inserisce) e molte altre iniziative
  sui problemi delle relazioni fra scienza e fede, ha invece una posizione ben
  più negativa (e molto chiara) verso l’ID e quindi non finanzia iniziative
  favorevoli all’Intelligent Design USA, emarginando i ricercatori del
  Discovery Institute.  “We
  do not support the political movement known as “Intelligent Design”. This
  is for three reasons  1)                   
  we do not believe the science underpinning the
  “Intelligent Design” movement is sound,  2)                   
  we do not support research or programs that deny large areas of
  well-documented scientific knowledge, and  3)                   
  the Foundation is a non-political entity and does not engage in, or
  support, political movements”. In altri documenti nel sito della JTF si
  aggiungono altri due motivi: 4)                   
  the Foundation does not
  generally support theologically-motivated critiques of evolutionary science. 5)                   
  Our expectation is that the products
  of Templeton-funded research will appear in high-quality and peer-reviewed
  journals. If your project takes an anti-evolutionist position
  scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning evolution
  or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial filters and external
  expert review process of the JTF. ·    
  Un documento
  interessantissimo (“STATEMENT BY
  PROFESSOR MICHAEL (MICHAŁ) HELLER At The Templeton Prize News
  Conference, March 12, 2008“)
  del recente vincitore del Premio
  Templeton (se ne parla qui sotto in data 
  20/3 e 14/3), spiega i motivi del giudizio negativo
  sull’Intelligent Design, in gran parte dovuto a una valutazione del caso
  (e del suo ruolo) ben diversa da quella (negativa) dei fedeli dell’ID ·    
  Si potrebbe
  pensare che l’uso del logo della
  J.Templeton Foundation nelle pagine web delle diverse iniziative da loro
  finanziate anche in Italia dovrebbe quindi garantire il rispetto delle
  posizioni della Fondazione. Invece, ad esempio, il logo è presente nella pagina web del progetto STOQ
  dell’Università Lateranense, che ha recentemente ospitato e dato ampio risalto
  alla presentazione
  di un libro che senza dubbio “deny large areas of
  well-documented scientific knowledge” e in cui vengono presentate, per
  ammissione esplicita dell’autore in questa intervista, solo “theologically-motivated
  critiques of evolutionary science”. [Mons.
  Ravasi lo sa? La Templeton Foundation lo sa?]  | 
  
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  28/3/08-IT
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   ·             
  Mercoledi 2
  aprile (ore 16.30) al Collegio
  Universitario S. Caterina da Siena di Pavia: 6° Incontro di
  fede e culture (Fede, ragione, scienza) con Benedetto
  Carucci Viterbi (Scuola Rabbinica di Roma), Giulio Giorello (Università
  Statale di Milano), Bruno Abd al-Haqq Ismail Guiderdoni (Observatoire
  Astronomique di Lione) e Giuseppe Tanzella-Nitti (Pontificia Università della
  Santa Croce, Roma).  | 
  
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  27/3/08-IT
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   ·             
  Sembra
  peggiorare continuamente il modo di presentare la biologia evoluzionistica al
  pubblico, rendendo molto difficile il lavoro di mons.Ravasi, che sta
  diligentemente e prudentemente preparando un convegno in Vaticano
  sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”); ormai bisogna
  solo sperare che non se ne parli più. Sinceramente non ricordo di aver mai
  letto in tempi recenti una frase ottocentesca come “se Dio non c’è, l’uomo discende dalla scimmia, e in ogni
  caso la seconda constatazione conduce alla prima” [???!!!]. ·             
  Un po’ migliore (salva T.Pievani!) ma
  non troppo l’altro articolo nella stessa pagina del Giornale (“FRA OSSESSIONI, PARANOIE E MANIE DI PERSECUZIONE”),
  scrito da uno psichiatra. Purtroppo anche qui ci si azzarda a proporre drastiche,
  sconcertanti e impossibili alternative tra scienza e religione (“Dio è sostituito dall’evoluzione”[?]), e qui
  solo Telmo Pievani si salva dal calderone in cui tutto viene buttato insieme
  … al romanzo “Il codice Da Vinci”: ”Una parte di
  questi libri, però, esce dal filone dei sequel del Codice Da Vinci, e
  fornisce informazioni originali. È quello più direttamente scientifico, e
  meno visibilmente tormentato dalla (antichissima) ansia
  antireligiosa.”. ·             
  Decisamente
  incredibile un articolo comparso oggi (siamo nel 2008…!) sull’Avvenire,
  sia per l’autore che per il contenuto, che appare decisamente contrastare e
  contestare le posizioni e la strategia che mons. Ravasi cerca di proporre per
  preparare la Chiesa al confronto con la scienza su molti temi strategici e in
  particolare sui temi dell’evoluzione e della teoria che la biologia da più di
  un secolo (149 anni) propone come spiegazione ragionevole, confermata e ricca
  di applicazioni utili, ma che la Chiesa non riesce e non vuole prima studiare
  e poi capire.  “Questi due libri, a mio modo di vedere, rappresentano una svolta
  nell’atteggiamento e nelle scelte politico culturali di buona parte
  dell’intellighenzia [?] cattolica italiana, fin qui
  quasi sempre sulla difensiva, molto prudente e spesso in diplomatico
  silenzio [?] di fronte ad attacchi come quelli, numerosi
  e circostanziati, ad esempio contenuti nell’ultimo numero di Micromega
  dal titolo «Per una riscossa laica». È dunque possibile che a un
  cristianesimo più tradizionale, molto disponibile al dialogo, si affianchi,
  come d’altronde è già accaduto in America, un cristianesimo, anche cattolico,
  di battaglia, che mi sembra si vada coagulando anche come risposta a un
  anticlericalismo che nei decenni alle nostre spalle era poco consistente, ma
  oggi è molto più virulento e aggressivo.” Sembra che questi “ragionamenti” siano ben
  lontani dalle proposte di mons.Ravasi (la cui impostazione “difensiva” si evidenzia anche nell’articolo
  comparso due giorni fa su Famiglia Cristiana: “Senza paura in mare aperto“) e certamente
  all’opposto rispetto alla frase del biologo cattolico F.Collins che
  P.Cantalamessa ha avuto il coraggio di ripetere daventi al Papa durante una
  predica  Nell’articolo di S.Acquaviva,
  bisogna ammetterlo, c’è anche una frase che è spiritosa in quanto rivelatrice
  del fatto che il contrasto principale è fra conoscere e ignorare i problemi
  di cui si parla: “In questo libro siamo molto lontani dal pensiero di
  Teilhard de Chardin”!! [non c’è da meravigliarsi! Teilhard era infatti uno studioso, un
  paleontologo umano esperto dell’evoluzione biologica (che sia Acquaviva che
  la AIberoni sembra purtroppo che considerino solo uno strumento per mettere in difficoltà la
  religione!)]. Fa anche impressione confrontare la
  contestazione al neodarwinismo negli USA, dove si cerca di nascondere le
  motivazioni religiose ma soprattutto l’ignoranza dei problemi e addirittura
  si cerca di proporre improbabili teorie alternative (in realtà sono solo
  dottrine che non hanno nè cercano giustificazioni o prove …) con quella che
  c’è (quando c’è) in Italia, piena di ideologia e ignoranza, oggettivamente
  una situazione imbarazzante, come mons.Ravasi sembra quasi ammettere.    ·        
  Sempre sull’Avvenire
  si racconta l’intervista di mons.Ravasi a Famiglia Cristiana di ieri, senza
  nascondere il tema principale di quell’intervista, la paura ma
  soprattutto l’ignoranza verso la scienza a cui già si riferiva GP2
  nella sua preoccupata lettera del 1988, giusto 20 anni fa: o       
  “La Chiesa
  non deve temere «il confronto diretto con la scienza, tenendo
  conto anche delle posizioni alternative alle nostre.” o       
  «Dobbiamo discutere le teorie
  dell’evoluzione e del rapporto tra la conoscenza e la teologia. Non possiamo
  far finta che non esistano. Al
  riguardo, stiamo organizzando un convegno non solo su Charles Darwin, come
  hanno semplificato i giornali, ma sul complesso della filosofia
  dell’evoluzionismo. La Chiesa fatica a
  farsi comprendere, abbiamo linguaggi troppo paludati e a volte curiali. Non si capisce invece che oggi non si può fare catechesi senza cultura» o       
  La Chiesa, per il prelato vaticano, «tende a
  ritirarsi, perché spesso non vuole entrare in polemica con chi rappresenta
  oggi la cultura laica. Tra i non credenti oggi va di moda il modello
  ironico-sarcastico alla Piergiorgio Odifreddi, che funziona in televisione. La
  scena mediatica tende così a rappresentare il rapporto tra scienza e fede
  come quello tra due fondamentalismi. Dobbiamo uscire da questa trappola e
  tornare a dialogare con intellettuali di alto profilo, abbandonando polemiche
  spicciole e immediate, che fanno ascolti in Tv»  | 
  
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  27/3/08-E
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   ·             
  Ogni tanto una
  notizia di tipo diverso bisogna darla, anche solo per far capire che
  centinaia di dipartimenti e migliaia di laboratori che fanno ricerche (che
  costano milioni di euro) non possono competere con le risorse a disposizione
  di alcuni filosofi e matematici che occupano le poche stanze del Discovery
  Institute di Seattle, dove è stata inventata la dottrina dell’Intelligent
  Design confidando nel fatto che molti non distinguono i fatti (e le scoperte
  scientifiche lo sono) dalle parole o dalle dottrine.  | 
  
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  26/3/08-IT
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   ·             
  Sull’Avvenire un
  articolo (“«Expelled»,
  film su scienza e fede”) da parte di un giornalista che non solo ha
  un’impostazione culturale diversa da quella mostrata ieri da mons.Ravasi
  nell’intervista (“Senza paura in mare aperto“) a Famiglia Cristiana, ma sembra muoversi con
  difficoltà in un terreno forse nuovo per lui. Purtroppo non solo sembra
  sconosciuto quello che sta avvenendo negli USA, ma si ignora anche che la
  chiesa non ha oggi alcun problema con l’evoluzione, cioè l’origine comune
  degli esseri viventi (accettata dal card.Ratzinger nel 2004 e più recentemente
  (2005) anche
  dal card. Schönborn), che nell’articolo invece viene fatto corrispondere “all'evoluzionismo
  (l'insieme delle teorie filosofiche e scientifiche che sostengono la graduale
  mutazione degli esseri viventi da forme primitive verso forme più complesse,
  uomo compreso)”. La Chiesa invece, questo sì, non accetta ancora le
  spiegazioni che la scienza ha scoperto un po’ alla volta, cominciando con
  Darwin, e ha sempre confermato e migliorato negli ultimi 150 anni. Purtroppo
  la Chiesa cattolica non ha proposte alternative serie (e nemmeno le cerca) e
  quindi non riesce a togliersi da una situazione decisamente imbarazzante
  (soprattutto nei confronti della ragione..). Oltre alle critiche all’ID che si possono
  leggere anche sull’Oss.Romano (e che incredibilmente qui vengono ignorate) ci
  sono ovviamente anche le critiche, ben più motivate, di quasi tutti gli
  scienziati che si occupano di evoluzione, per non parlare della condanna
  dell’ID al processo di Harrisburg, dove è stato
  dimostrato che l’ID è nato con una truffa
  e soprattutto che non è (e non pretende di essere) una teoria scientifica
  ma solo una dottrina.  Molto divertente anche leggere in questo
  articolo che i sostenitori dell’ID sarebbero “creazionisti” … dato che in
  realtà questi lo negano disperatamente, da sempre, e dicono che
  all’evoluzione ci credono; purtroppo per loro però quello che si legge
  nell’articolo è vero. Non possono infatti negare di essere stati creazionisti
  (biblici, YEC) fino a qualche anno fa, tanto è
  vero che al processo di Harrisburg è stata mostrata
  la prova del momento in cui hanno improvvisamente
  smesso di essere creazionisti e hanno corretto
  (con semplice copia/incolla al computer) tutto il loro libro di riferimento,
  che ha progressivamente cambiato anche il titolo (ovviamente) nei punti in
  cui si parlava di creazione. In un paragrafo
  del libro stampato purtroppo per loro la correzione non è stata …
  controllata: o              
  Creation Biology (1983), p. 3-34: o              
  Biology and Creation (1986), p. 3-33: o              
  Biology and Origins (1987), p. 3-38: o              
  Of Pandas and People (1987, creationist version), p. 3-40: o              
  Of Pandas and People (1987, “intelligent design” version), p. 3-41: Divertente? Serio? Che gli autori del film siano invece
  creazionisti biblici è invece certo, dato che è noto un recente
  incontro amichevole con Ken Ham, il creazionista biblico proprietario di
  “Answer in Genesis”, un museo
  in cui presentano dinosauri che convivono con l’uomo, proprio quello in cui
  credono anche i pochi creazionisti biblici italiani.  | 
  
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  25/3/08-IT
   | 
  
   ·             
  Su Famiglia
  Cristiana c’è un’intervista a mons.Ravasi (“Senza paura in mare aperto“) sul prossimo convegno sul darwinismo ma anche
  sul rapporto della chiesa con la cultura. Sembra che almeno lui abbia ben
  presente (“La frase che torna più spesso nel colloquio è «non
  temere» “) la lettera di
  GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne e lo faccia capire
  chiaramente all’intervistatore, che audacemente inserisce proprio il tema della paura (davvero insolito …) anche nel
  titolo. Ravasi nell’intervista sembra rifarsi molto a quella lettera, tanto è
  vero che, come GP2, punta il dito sull’inadeguatezza della Chiesa:  “«La Chiesa fatica a farsi comprendere. Abbiamo linguaggi troppo paludati e a volte
  curiali. Oltre la siepe della comunità ecclesiale il linguaggio ha toni
  diversi, usa molte più risorse delle nostre, è più diretto, tempestivo, più
  adeguato agli stili della modernità. Ma vale anche all’interno della Chiesa.
  I preti sono spesso superficiali, i
  dibattiti culturali sono considerati secondari. Non si capisce invece che
  oggi non si può fare catechesi senza cultura»”. [Viene ovviamente in mente il penoso
  servizio del TG2 del 29/11/07…].  Comunque anche mons.Ravasi non dovrebbe dare la
  colpa ai “linguaggi paludati e curiali” o
  alla “superficialità”, ma all’ignoranza o
  all’inadeguatezza (di cui ben più 
  coraggiosamente parlava GP2 nella lettera del 1988 e
  che ben si evidenzia nell’intervista trasmessa dal citato TG2 del 29/11/07), che ben dimostra la
  paura dell’ignoto.  Poi dovrebbe capire che il ragionamento
  sull’allargamento della ragione non può convincere chi sa quanto sia
  difficile ma indispensabile (in quanto utile) poter dimostrare con prove
  oggettive quello che si sostiene. Indebolire questo criterio, solo perchè
  mette in difficoltà la filosofia e la teologia (discorso di  Regensburg), non può che portare
  alla rovina della cultura umana.  ·         
  L‘intervista viene
  ripresa dall’agenzia APCOM (“MONS.RAVASI: CHIESA NON TEMA
  SCIENZA,CONFRONTO E DIALOGO”), che evidenzia gli stessi punti evidenziati qui: "Dobbiamo discutere le teorie dell'evoluzione e del
  rapporto tra la conoscenza e la teologia. Non possiamo far finta che non
  esistano. Al riguardo, stiamo
  organizzando un convegno non solo su Charles Darwin - annuncia - come hanno
  semplificato i giornali, ma sul complesso della filosofia dell'evoluzionismo"  | 
  
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  24/3/08-USA
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   ·             
  Un’esperienza davvero
  unica e originale, impossibile in Italia e in Europa:   | 
  
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  23/3/08-USA
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   ·             
  Nel sito web di R.Dawkins compare oggi una
  lunga relazione (“Lying
  for Jesus?“)  L’articolo, oltre a chiarire alcuni dettagli dell’”impresa” (come il
  fatto che il nome di R.Dawkins
  non fosse presente nell’elenco degli spettatori in quanto non era affatto
  richiesto dalla procedura di iscrizione degli “ospiti” alla proiezione),
  offre alcuni esempi del livello misero e della propaganda religiosa presente
  nel film. R.Dawkins chiarisce che “The alleged association between Darwinism and Nazism is
  harped on for what seems like hours, and it is quite simply an outrage” ma precisa che  “As I have
  often said before, as a scientist
  I am a passionate Darwinian. But as a citizen and a human being, I want to
  construct a society which is about as un-Darwinian as we can make it. I approve of looking after the poor (very
  un-Darwinian). I approve of universal medical care (very un-Darwinian). It is
  one of the classic philosophical fallacies to derive an 'ought' from an 'is'.
  Stein (or whoever wrote his script for him) is implying that Hitler committed
  that fallacy with respect to Darwinism. If we look at more recent history, the closest
  representatives you'll find to Darwinian politics are uncompassionate
  conservatives like Margaret Thatcher, George W Bush, or Ben Stein's own hero,
  Richard Nixon”. ·        
  Sembra abbiano modificato
  la modalità di iscrizione alle ultime proiezioni riservate (probabilmente
  si pensa di limitare il pubblico ai gruppi conservatori cristiani) al film “Expelled”, che dovrebbe iniziare ad uscire
  nelle sale dal 18/4/08 (sconcerta il confronto con la versione
  precedente della pagina web per iscriversi alle proiezioni previste nei
  vari stati USA). O forse hanno addirittura 
  sospeso
  queste presentazioni, temendo che altre situazioni imbarazzanti e
  umilianti come quella di Minneapolis possa creare seri problemi alla
  diffusione del film negli USA.  C’è un blog
  con links informativi sulla gaffe di Minneapolis, mentre in questo
  blog si evidenziano anche dubbi di plagio – probabilmente oggi risolto -
  su un video didattico prodotto dall’Univ.di Harvard già usato in una conferenza
  del DI e forse ancora presente in una versione recente (dicembre
  2007) del film.  ·    
  sulla
  precedente sconfitta dell’ID: “One likely reason
  that "Expelled" ignored the definition of ID from Of Pandas and
  People is that the book was thoroughly discredited in the 2005 trial
  of ID curriculum in Dover, Pennsylvania. They probably want to
  distance themselves from this devastating defeat of creationism and ID in the
  courts”.   ·    
  sull’assenza di
  qualsiasi definizione/spiegazione dell’ID nel film (già Behe al processo non
  era affatto riuscito a spiegarne le basi scientifiche in modo convincente): “But you'll stay awake through the
  one-hour-and-forty-five-minute film … without ever hearing  … any … definition of intelligent design. This seems a curious omission in a movie
  seeking to poke holes in evolutionary theory and by doing so establish some
  scientific credentials for ID.  ·    
  Sulla
  liceità dell’uso
  delle scoperte della biologia: “The National Academy of Sciences recently issued
  a … report [that] cites
  successes in combating the SARS virus, development of drought and pest
  resistant crops, and the creation of enzymes to make corn-based ethanol, as
  recent developments to which evolutionary theory was indispensable. If
  evolution inspires as much evil as your film argues that it does, should we
  refuse to use these technologies until they can be replicated by an
  intelligent-design-based research program?” Non manca però chi come M.Nisbet,
  docente universitario in comunicazione della scienza, nel suo blog (“Framing
  science”) si preoccupa che l’attività di R.Dawkins e Myers avvantaggi il
  campo avverso (“Why the PZ Myers Affair is Really,
  Really Bad for Science”)
  e sostiene che questi due farebbero meglio a lasciare spazio a idee e persone
  diverse (“So Richard and PZ, when it comes to Expelled,
  it's time to let other people be the messengers for science”).
  M.Nisbet ritiene altresì (e le sue idee sono state pubblicate un anno fa su Science)
  che alcuni settori della scienza (come evoluzione, cellule staminali e
  climatologia) debbano essere presentati al pubblico (soprattutto in periodo
  elettorale!) con grande prudenza e che le informazioni debbano essere
  filtrate:  “Issues at the intersection of science and politics, such
  as climate change, evolution, and embryonic stem cell research, receive
  considerable public attention, which is likely to grow, especially in the
  United States as the 2008 presidential election heats up. Without
  misrepresenting scientific information on highly contested issues, scientists
  must learn to actively "frame" information to make it relevant to different audiences”. Una frase estremamente rivelatrice, oggi nel blog
  di M.Nisbet, è la seguente: “Let others
  play the role of communicator, most
  importantly the National Center for Science Education, AAAS, the National
  Academies or scientists such as Francis Ayala or Ken Miller”.   A questi due nomi potremmo aggiungere quello di Francis Collins, che ha
  rivolto nel suo ultimo libro un appello alla chiesa cattolica ad accettare la
  teoria neodarwiniana dell’evoluzione, finora raccolto solo da P.Cantalamessa. Sono cattolici che conoscono molto bene la
  biologia, ci lavorano ai massimi livelli, ma non vengono ascoltati né dai
  cattolici né dai cristiani.  Ovviamente nessuno ha pensato di strumentalizzarli per la realizzatione
  del film propagandistico “Expelled”, che, per difendere l’ID, associava
  provocatoriamente l’evoluzionismo al nazismo e all’ateismo e non certo al
  cattolicesimo o alla religione. Perché non li hanno coinvolti? Perché Ayala e Miller  sono razionalmente contrari da anni
  all’ID, che ben conoscono, e hanno perfino partecipato attivamente ai
  processi contro l’ID, difendendo l’evoluzionismo e contribuendo al successo
  della scienza di cui fanno certo parte …; che non abbiano contribuito al film
  è una prova degli obiettivi e della scelta ideologica degli autori di
  “Expelled”.  “Expelled” ha intenzionalmente sfruttato le posizioni culturali di R.Dawkins e Myers, distorcendole;
  anche se non tutti sono d’accordo con le loro idee, non sembra quindi il
  momento giusto per chiedere loro di star zitti e di “let
  others play the role of communicator”... Fra l’altro è importante ricordare che proprio Ayala e Miller sono la
  prova che le strategie “dolci” e l’uso della ragione non sempre funzionano.
  Forse M.Nisbet non lo sapeva, altrimenti non avrebbe toccato un tasto
  dolente… Infatti proprio questi due biologi evoluzionisti cattolici, Ayala e
  Miller, nel 2005
  avevano scritto addirittura una lettera al Papa chiedendo che “la Chiesa Cattolica non innalzasse un nuovo muro, da
  tempo abbattuto, fra metodo scientifico e fede religiosa”; non hanno
  avuto risposta e hanno visto continuare il sostegno immotivato all’ID in
  varie parti del mondo cattolico. Forse avrà più successo e ascolto chi
  sceglie strategie diverse e meno “dolci”? Francisco
  Ayala  ha anche scritto un breve
  ma illuminante saggio  (“Science, evolution, and creationism”), pubblicato all’inizio del 2008 sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, dove si espongono le ragioni della teoria
  dell'evoluzione ed i conflitti con le molte
  forme moderne di creazionismo.  | 
  
      | 
 
  22/3/08-IT
   | 
  
   ·             
  [da Pikaia]
  Venerdì 28 marzo 2008 alle ore 17.00 presso la Cappella Farnese di Palazzo
  d'Accursio (Piazza Maggiore, 6 - Bologna) si terrà la conferenza dal titolo Geni
  e Bit: i nuovi traguardi per la genetica e l'informatica dopo il Progetto
  Genoma Umano, che vedrà Craig Venter (Presidente
  del Craig Venter
  Institute) e Rino
  Rappuoli (Capo della Ricerca Vaccini di Novartis) come speakers. L'evento sarà tradotto
  simultaneamente in italiano e sarà trasmesso in webcasting in lingua inglese
  per poter essere visto in diretta da tutti coloro che si collegheranno al
  sito www.eurogene.org. La registrazione sarà disponibile nel sito
  dal 1’ aprile.  | 
  
      | 
 
  21/3/08-IT
   | 
  
   ·             
  [da Pikaia]
  Sul Corriere un articolo di E.Boncinelli (“IL
  COMPLICATO PARTO DELL' EVOLUZIONISMO”) sulla pubblicazione in
  italiano (a cura di T.Pievani) di alcuni dei Taccuini (1836-1844) di Darwin. ·             
  Su La Stampa
  una recensione (“Darwin
  come Giacobbe”) del recente libro di M.Luzzatto “Preghiera
  darwiniana”  | 
  
      | 
 
  21/3/08-USA
   | 
  
   ·             
  Nel blog
  dell’antropologo Greg Laden  Positivo ma imbarazzante per il blog il fatto che molti dei commenti
  contestano l’articolo iniziale e il titolo, dimostrando una conoscenza dei
  fatti basata su altre fonti più obiettive…; sono soprattutto sconcertati dal
  fatto che non abbia potuto assistere al film proprio uno che aveva
  contribuito alla sua realizzazione e che … viene ringraziato nei titoli di
  coda … Lo sconcerto riguarda anche il termine “crashed”; molti dei
  commentatori erano informati del fatto che la proiezione era privata ma che
  era possibile iscriversi facilmente via internet (e il prof. P.Z. Myers si
  era appunto iscritto con il suo nome…). Articolo anche sul New York Times (“No Admission for Evolutionary Biologist
  at Creationist Film”).  Un commento al film si può leggere
  anche nel blog della figlia
  di PZ Myers, che invece è entrata nella sala con la madre e R.Dawkins. ·             
  L’IUCN ha pubblicato il 17/3 un report sugli
  effetti futuri dei cambiamenti climatici per le popolazioni più indifese e
  meno responsabili di eventi che porteranno ad esempio all’innalzamento del
  livello dei mari nei prossimi 30 anni:   | 
  
   qui  | 
 
  20/3/08-USA
   | 
  
   ·             
  Un documento
  interessantissimo (“STATEMENT BY
  PROFESSOR MICHAEL (MICHAŁ) HELLER At The Templeton Prize News
  Conference, March 12, 2008“)
  del recente vincitore del Premio
  Templeton (se ne parla qui sotto in data 14/3), spiega i motivi del suo giudizio
  negativo sull’Intelligent Design, in gran parte dovuto a una valutazione
  del caso (e del suo ruolo) ben diversa da quella (negativa) dei fedeli
  dell’ID: “Adherents of the so-called intelligent
  design ideology commit a grave theological error. They claim that scientific theories, that ascribe the great role to
  chance and random events in the evolutionary processes, should be replaced,
  or   supplemented, by theories acknowledging
  the thread of intelligent design in the universe. Such views are theologically
  erroneous. They implicitly revive the old manicheistic error postulating the
  existence of two forces acting against each other: God and an inert matter;
  in this case, chance and intelligent design. There is no opposition here. Within the all-comprising Mind of God what
  we call chance and random events is well composed into the symphony of
  creation”. Bisogna comunque ricordare che una valutazione negativa o un disprezzo
  del caso è comunemente presente oggi nel mondo cattolico. Qualche grande
  cambiamento sarebbe quindi urgente e indispensabile, anche per evitare di
  sentire ancora che qualcuno cerca di far credere che il caso da solo possa
  avere un qualche ruolo nell’evoluzione biologica. Un’altra bellissima frase del documento è la seguente, che permette di
  capire come sia “scorretto” (e masochista verso la propria intelligenza)
  qualsiasi “ragionamento” che invita a disprezzare la scienza o a disprezzare
  i prodotti della ragione umana:  “we should not forget that
  science is also a collective product of human brains, and the human
  brain is itself the most complex and sophisticated product of the universe.
  It is in the human brain that the world's structure has reached its focal
  point – the ability to reflect upon itself. Science is but a collective effort of the Human Mind to read the Mind of
  God from question marks out of which we and the world around us seem to be
  made”.  Parzialmente in
  conflitto appaiono due importanti frasi del documento:  ·        
  “Science gives us Knowledge, and religion gives us
  Meaning. Both are prerequisites of the decent
  existence. The paradox is that these two great values seem often to be in
  conflict”. ·        
  “It is clear that causal
  explanations are a vital part of the scientific method. Various
  processes in the universe can be displayed as a succession of states in such
  a way that the preceding state is a cause of the succeeding one. If we look
  deeper at such processes, we see that there is always a dynamical law
  prescribing how one state should generate another state.” [Perchè
  escludere che il significato (meaning) sia
  insito nelle cause (causal explanations)?Positivo
  comunque il fatto che Heller dia un’importanza che altri non danno alla
  connessione di eventi nel tempo. Abbiamo anche medici (Avvenire del 30/11/06)
  che non lo capiscono, facendo credere
  che da una coppia di esseri umani potrebbe casualmente nascere anche un
  cavallo…]  ·        
  Parlando degli
  Stati Uniti, può essere utile ricordare che in Florida continua il
  dibattito dopo l’approvazione dei nuovi standard con un testo che ha
  introdotto l’insegnamento dell’evoluzione anche se c’è stata una battaglia
  sull’introduzione del termine “teoria”, che putroppo solo per gli scienziati
  è un termine che è molto vicinò al massimo della certezza (non potendo usare
  il termine verità, specifico invece del mondo religioso). Qui
  una visione religiosa (battista) della discussione in Florida, e qui la posizione degli scienziati
  del NCSE.   Come si vede nel sito battista, la discussione dei problemi didattici si
  intreccia con le manovre che precedono l’uscita (il 18 aprile) del film “Expelled: No Intelligence Allowed”
  girato da un eeconomista repubblicano vicino a Nixon ed ex-attore, Ben Stein,
  con l’intento di fare propaganda all’Intelligent Design mettendo in cattiva
  luce la versione della scienza sulla teoria dell’evoluzione.  Purtroppo il film è estremamente ideologico quando cerca di politicizzare
  il neodarwinismo; ci sono continui riferimenti a Stalin (“I lost track of the number of times Stalin's image hit
  the screen, and in the ways the movie equated science with Darwinism with
  atheism with Hitler or Stalin. Subtle, it's not.”), certo ignorando come Stalin abbia sostenuto per motivi politici il
  genetista Lysenko, antidarwinista…; è 
  estremamente ideologico anche quando insiste sugli aspetti religiosi
  che invece il movimento dell’ID ha sempre cercato di nascondere per evitare
  l’accusa di creazionismo.  ·        
  Sul blog Panda’s
  Thumb l’11/3 si racconta  ·        
    | 
  
      | 
 
  20/3/08-USA
   | 
  
   ·             
  [da Pikaia]
   E’ importante ricordare che F.Ayala, biologo cattolico, per anni ha
  contrastato l’ID negli USA, ha scritto una lettera al Papa per chiedere se
  l’articolo del card. Schönborn sul New York Times (2005)
  in favore dell’ID era dovuto a inesperienza o ad ignoranza. E’ anche
  importante ricordare che è uno degli esperti del comitato scientifico che sta
  prepando il convegno su Darwin che il Vaticano (e in particolare il
  responsabile del Pontificio
  Consiglio della Cultura,
  mons.Ravasi) sta organizzando per il marzo 2009.  L’articolo di Ayala, recentemente citato da un articolo di Jay B. Labov e Barbara Kline Pope  [  | 
  
      | 
 
  19/3/08-IT
  video orango
  altri video con
  madri/piccoli di orango 
  Cultura negli scimpanzè
   | 
  
   ·             
  Non sembra che l’Avvenire
  aiuti i suoi lettori a prepararsi serenamente e adeguatamente per il 2009 e
  per il convegno (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”) che mons.Ravasi  sta organizzando in Vaticano in occasione
  dei festeggiamenti per i 200 anni dalla nascita di Darwin e per i 150 anni
  della teoria dell’evoluzione, la grande idea che ha riposizionato la nostra
  specie rispetto alle altre specie animali, accorciando le distanze fra la
  nostra specie e le altre e in particolare fra la nostra specie e quelle con
  cui abbiamo antenati comuni.  E l’Avvenire che fa?  Un’intervista  o       
  i mammiferi “agiscano
  secondo il programma innato della specie e questo è completamente diverso dal
  perseguire scopi al tempo stesso oggettivi e personali, come fa l’uomo  o       
  … una scimmia non è capace di comunicare un messaggio
  con espressioni diverse mantenendone inalterato il senso, anche se può
  reagire a segnali e magari emetterne, dando così l’impressione di
  'comunicare'  o       
  … Tra animali può esserci trasmissione
  per imprinting, ma essa non fa scaturire domande o curiosità riguardo
  all’ambiente. E dunque non è culturale o       
  … una scimmia femmina non guarda mai il proprio
  cucciolo profondamente negli occhi [?!], come fa spessissimo una madre con
  il suo poppante.”  [certamente ignora che
  un piccolo di scimpanzé/orango/gorilla sta con la madre circa 5 anni - senza
  mai guardarsi negli occhi !!?? - e che ormai si parla di cultura negli scimpanzè
  …]  Una sua frase, se modificata farebbe capire a lui e ai suoi lettori che
  cosa è cambiato, di molto importante, dai tempi della scoperta
  dell’evoluzione e soprattutto dei meccanismi che la gestiscono, e che
  (nell’intervista!) sembra ignorare tranquillamente. Da 150 anni infatti non
  si dovrebbe più dire “se non sappiamo più distinguere tra umano
  e animale siamo sull’orlo del caos mentale”; da 150 anni sarebbe infatti più
  corretto dire che “se non sappiamo ancora distinguere tra animale e
  animale siamo sull’orlo del caos mentale”; questa è la grande novità:
  nessuno può più parlare in modo indistinto di “animale” e soprattutto non può ignorare il processo
  evolutivo, 150 anni dopo che Darwin ha iniziato a scoprire i misteri dei suoi
  meccanismi. Predarwiniana e precedente ad una visione evolutiva della vita è
  chiaramente anche la frase “se, ad esempio, si arriva a proteggere le
  balene lo si fa in nome delle generazioni umane future che, come noi, hanno
  diritto di godere di una natura animale il più possibile diversificata”. [E
  la natura vegetale?] Deprimente anche, dopo aver letto
  tutte le spiegazioni del filosofo sulle caratteristiche che lui
  attribuisce agli “animali”, la frase finale dell’intervista: “Comunque
  definire il 'proprio dell’uomo' (o negarne l’esistenza) non è compito della
  zoologia ma, al tempo stesso, dell’antropologia, della filosofia e della
  spiritualità»”.  Cosa devono fare ancora, per farsi notare da chi
  parla di animali senza conoscerli, gli zoologi e gli etologi, oltre che
  scrivere articoli su Nature e creare siti internet che dimostrano la “Cultura degli scimpanzè”, per evitare di
  dover leggere nei sottotitoli “Aumenta la confusione tra uomini e
  bestie, proprio mentre bisognerebbe ristabilire le giuste distanze”? [Forse manca solo
  di scrivere ad Avicenna invitandolo a 
  correggere le sue idee ormai superate].  ·             
  Non è molto meglio
  un articolo di contorno all’intervista (“Il ragionamento che fa specie.
  Pensatori sull’arca di Noé”); anche qui solo filosofi, con
  riferimenti a San Tommaso e Schopenauer. Sembra proprio di capire che la
  buona volontà di mons.Ravasi avrà qualche problema a gestire l’eterogeneità
  culturale del prossimo convegno sull’evoluzione (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”) nel 2009; avendo già chiesto agli
  scienziati di “essere disponibili a confrontarsi con l'altro
  modello rigoroso teologico loro proposto”, avrebbe il diritto e il dovere di rivolgere anche ai non scienziati un
  invito a confrontarsi con il ben più rigoroso (come ha dovuto ammettere con
  preoccupazione anche il Papa a Regensburg) modello scientifico, anche per “evitare
  i pregiudizi della scienza nei confronti della religione” che tanto lo
  preoccupano.  | 
  
      | 
 
  18/3/08-UK
   | 
  
   ·        
  Secondo una
  giornalista del Times on Line L’Arcivescovo di Canterbury, la massima
  autorità religiosa anglicana, avrebbe manifestato la sua opinione (“Archbishop
  of Canterbury attacks Creationism”) contraria sul creazionismo e sul
  neodarwinismo:  “Dr Rowan Williams,
  said "Neo Darwinism and Creationist science deserve each other. Creationism is a version of slightly
  questionable science pretending to be theology, and Neo Darwinism is a
  questionable theology pretending to be science."The Archbishop hit out against the "two
  extremes" in the range of theories of how the world began in his Holy
  Week lecture on Faith and Science last night. He said "Science has more
  to do than is simply covered by these theories."
   Ovviamente i creazionisti biblici USA di “Answers
  in Genesis” si sono molto arrabbiati.   | 
  
      | 
 
  17/3/08-USA
   | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  L'ultimo fascicolo della rivista Evolution: Education and Outreach pubblica una guida introduttiva
  agli alberi filogenetici (“Understanding
  Evolutionary Trees“) scritta da Ryan T. Gregory, in cui
  l'autore spiega cosa sono gli alberi filogenetici, illustrandone le diverse
  tipologie e mostrando come estrapolare correttamente le informazioni
  contenute. Particolarmente interessante è, infine, la seconda parte
  dell'articolo in cui sono illustrati i dieci errori più comunemente commessi
  nell'interpretazione di alberi filogenetici.  | 
  
      | 
 
  16/3/08.-IT
   | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  L'Assessorato
  alla Cultura Comune di Ravenna e il Planetario di Ravenna
  organizzano due giorni (4 e 5 aprile) di conferenze e dibattiti sul
  tema "L'evoluzionismo e l'uomo". Parteciperano
  P.Rossi, A.Benini, T.Pievani, F.Facchini, A.La Vergata, G.Corbellini,
  B.Fantini, C.A.Viano.  | 
  
      | 
 
  15/3/08-UK
   | 
  
   ·        
  Sul Guardian
  un articolo (“The
  atheist delusion”) tratta della grande
  diffusione di libri, soprattutto di filosofi, molto critici sul ruolo attuale
  delle religioni; si cita anche una recente intervista del filosofo USA D.Dennett
  (autore di “Rompere l’incantesimo”; video con D.Dennett)  “that appears on the website of the Edge Foundation (edge.org) under the title "The Evaporation of the Powerful Mystique of Religion"; he predicts that "in about 25 years almost all religions will have evolved into very different phenomena, so much so that in most quarters religion will no longer command the awe that it does today". ·        
  Si è conclusa oggi
  a Barcellona la “2008 Evolang Conference” sull’evoluzione del
  linguaggio. Sono disponibili i testi non
  ufficiali delle conferenze e un diario nel sito del blog
  di E.Blair Bolles sull’origine del linguaggio. Questi siti meritano una
  deviazione, anche per scoprire perché D’Errico sia stato convincente nel
  dimostrare che i Neandertaliani disponessero di un linguaggio complesso come
  il nostro.  | 
  
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  14/3/08-SE
   | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  E' stata completata la prima parte del programma di digitalizzazione
  delle opere e delle collezioni di Linneo. Sono dunque finalmente disponibili
  e accessibili gratuitamente online le prime preziose collezioni di specie, i
  manoscritti e la corrispondenza del grande naturalista svedese. Sono dunque finalmente disponibili
  e accessibili gratuitamente online le prime preziose collezioni di specie, i manoscritti e la corrispondenza del grande naturalista svedese.
  Il solo erbario, conservato alla Linnean Society
  of London, costituisce la più importante collezione singola di specie
  vegetali, oltre che la più grande per numero di esemplari presenti.  | 
  
      | 
 
  14/3/08-VA
   | 
  
   ·        
  Il prestigioso e
  danaroso premio Templeton, assegnato
  da una ricca fondazione USA a ricercatori che  hanno fatto grandi scoperte sulle realtà spirituali è stato
  assegnato per il 2008 a un teologo polacco, Heller, che ha
  anche una sua idea, nonostante le sue competenze sulla biologia
  evoluzionistica siano molto limitate rispetto a quelle matematiche e fisiche,
  sul manicheismo della Chiesa nei confronti del neodarwinismo. Lo dice la
  stessa R.Vaticana oggi in un articolo (“Stati
  Uniti Premio Templeton 2008 al cosmologo polacco padre Michael Heller”):  Gran parte dei suoi studi sono
  stati rivolti a sostenere la possibilità di conciliare conoscenza scientifica
  e religione. In questa prospettiva ha più volte argomentato contro
  l'atteggiamento di chi ricorre a Dio per spiegare quanto sfugge alla scienza. Heller
  sostiene, ad esempio, che l'obiezione dei creazionisti
  all'insegnamento della teoria evoluzionista di Darwin è “un grave errore”,
  poiché introduce un'opposizione “manichea” fra Dio e la casualità. Anche quando affronta problemi vicini alla
  biologia, come le
  idee di Teilhard de Chardin, il suo interesse si concentra sugli aspetti
  cosmologici. Heller
  è uno degli oratori previsti al prossimo convegno in novembre sull’evoluzione
  dell’universo (“SCIENTIFIC
  INSIGHTS INTO THE EVOLUTION OF THE UNIVERSE AND OF LIFE”).  | 
  
      | 
 
  13/3/08-USA
   | 
  
   ·        
  Dal b log
  evoluzionista Panda’s
  Thumb si viene a sapere di un’iniziativa interessante presa dagli
  scienziati dell’Università del Nuovo Messico; mentre in Italia si regalano
  lauree honoris causa a noti intrattenitori e a sportivi, l’”UNM
  Awards Genie Scott with Honorary Doctorate of Science”. Eugenie
  Scott è un’antropologa che ha lasciato la carriera universitaria per
  dedicarsi alla difesa della scienza e della teoria dell’evoluzione in un
  contesto culturale in cui si dava troppo spesso spazio ai creazionisti. Attualmente è la presidentessa del National Center for Science
  Education, che coordina (e vince anche nei tribunali) le battaglie in
  difesa della Scienza.   | 
  
      | 
 
  13/3/08-IT
   | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  E' uscito l'ultimo libro di Vittorio Parisi, intotolato "Discutere
  l’evoluzione biologica" (Pubblicazioni del Museo di Storia
  Naturale di Parma 13, 1-132, 2008). Dalla prefazione: “Gli incontri proposti dal Museo sono stati tenuti da
  Vittorio Parisi il 13 e 14 marzo 2006 in due conferenze, “Nascita e sviluppo
  dell’idea di evoluzione biologica” e “La sfida dell’evoluzionismo oggi”, che
  hanno illustrato l’attuale stato delle teorie evoluzionistiche e il 16 marzo
  in una conferenza itinerante nelle sale del Museo, avente come tema “Leggere
  nel corpo umano la sua storia evolutiva” durante la quale il pubblico ha potuto
  constatare la realtà dell’evoluzione biologica e valutare l’attendibilità
  delle teorie proposte per spiegarne i meccanismi.”  | 
  
      | 
 
  12/3/08-IT
   | 
  
   ·        
  Dopo aver
  presentato alcuni esempi di articoli sulla biologia e sull’evoluzione scritti
  da persone evidentemente poco competenti che pontificano in ambiti
  sconosciuti, è curioso trovare oggi sullo stesso quotidiano a pag.37 la
  lettera al direttore di un sacerdote che, dopo aver sentito U.Veronesi
  sostenere che “il credente non può non essere integralista, perché in
  lui manca la critica alla fede, aderendovi ciecamente”, fa sapere (senza spiegare se e perché
  l’opinione di U.Veronesi sarebbe sbagliata…) che “teme
  uomini di cultura, privi di adeguata formazione filosofico-
  teologica, che si improvvisano maestri e giudici, pontificando in ambiti a
  loro sconosciuti“, e invita “U.Veronesi e i laicisti [?] ad operare responsabilmente nel loro ambito di
  competenza professionale”; suggerisce
  educatamente anche un libro da leggere, la “Logica della Fede” [qualcuno
  ricorda l’articolo in cui nel 2006 il medico Veronesi venne indicato come “mortifero”
  su questioni che riguardavano invece proprio le sue competenze? L’articolo è qui!].
  Come è noto la fede crea molti piu problemi alla ragione che alla logica;
  come anche il Papa sa, un ricercatore come U.Veronesi è un esperto
  (invidiato) nell’uso della ragione, per cui può essere utile sentire la sua
  opinione sull’uso della ragione da parte di chi crede ciecamente in una fede
  religiosa.  Il credente (ma curioso e
  coraggioso) predicatore P.Cantalamessa
  (e con lui i biologi evoluzionisti cattolici) possono ricambiare, suggerendo
  a chi “pontifica in ambiti [scientifici] a loro
  sconosciuti [e fuori dalla loro] competenza professionale” di leggersi almeno l’ultimo libro di F.Collins (“Il linguaggio di Dio”).
   ·        
  Nell’ambito degli
  incontri “I
  mercoledì della scienza” organizzati a Piacenza oggi si parlerà di “Archeologia dell’Universo” con P.De Bernardis,
  mentre il 19 marzo, sempre alle 17.30 nello splendido Auditorium della
  Fondazione di Piacenza e Vigevano a Piacenza, T.Pievani si preoccuperà di
  spiegare “La teoria
  dell’evoluzione oggi e i suoi nuovi nemici“. La notizia si trova su “libertàOnLine”.   ·        
  Meno culturalmente
  valida la serata a Crema, dove èstato presentato l’ultimo contributo al
  sapere umano di R.AIberoni. Per fortuna l’articolo (su CremaOnLine)
  precisa che era “assente invece il pubblico delle
  grandi occasioni”.  | 
  
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  11/3/08-UK
   | 
  
   ·        
  Una notizia che,
  in vista dei prossimi festeggiamenti a Darwin, dovrebbe essere accolta come
  un contributo culturale fondamentale in Vaticano e nelle redazioni
  dell’Avvenire e del Foglio (che hanno fatto incomprensibilmente pubblicità
  positiva a una dottrina che è nata purtroppo su una truffa): l’ISSR (International Society for Science and
  Religion) ha pubblicato recentemente un breve documento (“ISSR Statement on the Concept
  of 'Intelligent Design'”) che intende far chiarezza sulla questione della
  serietà e dell’utilità della dottrina dell’Intelligent Design, che da qualche
  anno dagli USA cerca di diffondersi nel mondo, dove trova spesso, come in
  Italia, propagandisti poco informati su quello che diffondono.  Innanzitutto è importante chiarire che (stranamente) molti dei principali
  esponenti dell’ISSR sono ben noti e ben considerati in Italia e in Vaticano,
  e vengono citati o sono stati intervistati almeno una volta anche
  dall’Avvenire: Dr. Francis S. Collins (che P.Cantalamessa ha recentemente scoperto e il cui pensiero ha
  fatto conoscere al Papa), Rev.Prof. George Coyne (per lunghi anni astronomo papale e destinatario
  di una lettera mai arrivata a destinazione), Professor Lodovico
  Galleni (docente di
  filosofia della scienza alla Gregoriana), Revd. Prof.
  Alister McGrath, Revd. Dr. John Polkinghorne (uno dei presidenti), Professor Michael Ruse, Professor
  William R. Shea (attualmente docente a
  Padova).  Si può ricordare anche Arthur
  Peacocke, biochimico a
  Oxford e pastore anglicano, recentemente scomparso, anche lui intervistato
  ripetutamente dall’Avvenire. Questo ISSR, che anche la Chiesa italiana potrebbe considerare autorevole,
  (magari più della Fondazione Templeton che però ha il grosso vantaggio di
  fornire finanziamenti) ha dunque istituito una commissione per valutare l’ID
  USA La frase centrale del documento è certamente la seguente: “We believe
  that intelligent design is neither sound science nor good theology” ma è
  interessante anche la motivazione di questo drastica condanna:  “Although the
  boundaries of science are open to change, allowing supernatural explanations
  to count as science undercuts the very purpose of science, which is to
  explain the workings of nature without recourse to religious language. 
  Attributing complexity to the interruption of natural law by a divine
  designer is, as some critics have claimed, a science stopper. Besides, ID has
  not yet opened up a new research program. In the opinion of the overwhelming
  majority of research biologists, it has not provided examples of
  "irreducible complexity" in biological evolution that could not be
  explained as well by normal scientifically understood processes. Students
  of nature once considered the vertebrate eye to be too complex to explain
  naturally, but subsequent research has led to the conclusion that this
  remarkable structure can be readily understood as a product of natural
  selection. This shows that what may appear to be "irreducibly
  complex" today may be explained naturalistically tomorrow. Purtroppo sembra che la notizia di questo
  documento non sia comparsa in Italia, tanto meno sull’Avvenire. Il fatto che
  Galleni sia presente fra i membri dell’ISSR fa ben sperare che alla prima
  intervista che gli farà l’Avvenire ne approfitti per contestare chi in Italia
  propaganda l’ID come una cosa seria solo perché si critica la biologia e
  l’evoluzione. [La frase più interessante del documento è
  certo quella evidenziata in verde: si cita senza scandalizzarsi il meccanimo
  evolutivo alla base dell’ipotesi neodarwiniana. Darwin in Vaticano non è
  ancora entrato … ma all’ISSR sì].  | 
  
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  11/3/08-IT
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   ·        
  Sull’Unità
  oggi Enrico Alleva racconta (“Mosè e King Kong discutono
  di Darwin”) di come, grazie al dinamismo del Museo di Storia
  Naturale ormai nessuno più può ripetere che Milano sia la capitale
  dell’antievoluzionismo; ha fatto un certo effetto anche venire a sapere
  direttamente dall’assessore, in occasione dell’apertura dell’ultimo Darwin Day
  di febbraio, che l’assessore alla cultura era stato informato da poche ore
  che era responsabile (come responsabile del finanziamento) del miglior museo
  di storia naturale italiano.  Alleva
  parla appunto delle ulime iniziative svoltesi nel Museo, fra cui la lettura
  da parte di Lella Costa della “preghiera
  darwiniana” scritta da M.Luzzatto e si augura “…
  che questo saggio, da recitare ad alta voce e tutto di un fiato, venga
  utilizzato per le incipienti celebrazioni del bicentenario darwiniano. O che
  possa essere letto nei tanti Darwin day che si terranno in giro per l’Italia
  nella data fatidica del compleanno darwiniano”. Consiglia poi altri
  due libri recenti sull’evoluzione, quello di G.Manzi (“L’evoluzione
  umana “) e quello di T.Pievani (“In
  difesa di Darwin. Piccolo bestiario dell'antievoluzionismo
  all'italiana”).  | 
  
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  10/3/08-USA
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   ·        
  Vittoria
  nel Texas nel rinnovo di uno (su 15) dei componenti dello state board
  of education; per fortuna è andata bene: un esponente favorevole
  all’evoluzionismo ha vinto il confronto elettorale, battendo un urologo da
  tempo consulente per i creazionisti biblici. Rimangono quindi 7 su 15 i
  componenti del board contrari all’insegnamento del neodarwinismo. Come si
  vede, si è corso il serio rischio di avere per la prima volta una maggioranza
  creazionista, che avrebbe potuto decidere sui libri di testo da adottare nel
  Texas…    ·        
  E’ uscito il secondo
  fascicolo della rivista di Eldredge “Evolution: Education and
  Outreach”. Come al solito, gli articoli sono consultabili  liberamente da parte di chiunque. Buona (e
  impegnativa) lettura.   | 
  
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  9/3/08-IT
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   ·        
  Incompetenza e
  supponenza (ma forse anche fede acriticamente mal riposta?) in un brevissimo
  corsivo a pag.33 dell’Avvenire (“Sorprese vane: incompetenza e
  malafede”) nel criticare soprattutto il
  titolo (del tutto corretto: Darwin e il darwinismo, ma perfino il
  neodarwinismo, in Vaticano non sono mai stati visti di buon occhio, anzi!) di
  un recente articolo di Repubblica (“Charles
  Darwin arriva in Vaticano”). In poche righe si conferma come persista il problema dell’ignoranza sui
  problemi dell’evoluzione soprattutto all’Avvenire, dove dovrebbero
  organizzare in fretta corsi di aggiornamento, dati i rischi dovuti al rapido
  avvicinarsi del 2009. Non dimentichiamo che i ricercatori esperti di
  evoluzione sono gli unici autorizzati, e lo ha confermato anche mons.Ravasi
  nel 2005, a valutare se la
  teoria dell’evoluzione è oggi la migliore o no. Sarebbe importante anche per evitare imbarazzi a mons.Ravasi, sempre
  estremamente prudente e disponibile, anche se forse non ripeterebbe più le
  molto ragionevoli dichiarazioni fatte nel 2005.
   Magari all’Avvenire potrebbero chiedere la consulenza di P.Cantalamessa, che si è dimostrato recentemente una persona
  molto curiosa e che usa la [sua] ragione in modo molto corretto, come
  dimostra la sua scelta della splendida frase del libro di F.Collins da
  leggere improvvisamente (nella “Terza predica di
  Quaresima: “Accogliete la parola") proprio al Papa.  1. 
  Purtroppo (o per
  fortuna?) la teoria neodarwiniana (e eventuali migliori teorie che la
  sostituiranno) era, è, e sempre sarà una spiegazione “materialista atea”; come d’altronde tutte quelle scientifiche;
  lo sanno bene i medici (a cui nessuno richiede una particolare fede religiosa
  per guarire la gente, per fortuna … o per disperazione…) e ogni tanto anche
  l’Avvenire, che qualche giorno fa metteva seriamente in dubbio, evitando di
  scomodare santi o miracoli, che l’omeopatia servisse a qualcosa se uno non ci
  credeva. Non dimentichiamoci poi che nessuno si è mai preoccupato di scovare
  una relazione logica fra Dio e i virus e i batteri … soprattutto se patogeni;
  anche loro fanno parte del processo evolutivo, come ben sanno i farmacologi
  che devono modificare continuamente gli strumenti per controllare la loro
  proliferazione.  2. 
  E’ corretto citare i gesuiti come i religiosi che più di ogni altro si
  sono occupati del problema (anche recentemente alcuni di loro hanno
  riflettuto da teologi sul problema dell’evoluzione biologica, che però la
  teologia non ha gli stumenti per spiegare); sembra però esagerato scrivere
  che “Teilhard de Chardin ha avuto casa nella
  chiesa”; quasiasi biografia, perfino quella su Wikipedia (che
  riferisce il testo del “monito” della Chiesa: “i testi del gesuita «racchiudono tali ambiguità
  ed anche errori tanto gravi che offendono la dottrina cattolica» per
  cui si imponeva al clero di allertarsi per «difendere gli spiriti,
  particolarmente dei giovani, dai pericoli delle opere di P. Theilard de
  Chardin e dei suoi discepoli»”) può dimostrare che in
  Vaticano, come G.Galilei, questo gesuita scienziato ha potuto frequentare,
  quand’era in vita, solo alcune stanze, quelle del Santo Uffizio; la condanna è continuata ed è stata riconfermata
  addirittura alcuni anni dopo la sua morte. I suoi libri adirittura sono stati
  pubblicati solo dopo la sua morte. Non era certo … uno che in Vaticano era di
  casa … 3. 
  L’errore peggiore, e qui il “peccato” potrebbe essere più grave e forse
  oltrepassare la malafede, è quando si rende sciocca (probabilmente senza
  averne contezza…) una frase storica pronunciata dal papa precedente, GP2, che
  non era tanto ignorante di scienza da scrivere (nel 1996)
  una banalità come “l’evoluzione era ben più di
  «una mera ipotesi»”, come leggiamo nel corsivo 4. 
  Nel 2009 chi lo conosce, e ne apprezza la genialità e il rigore
  scientifico,  festeggerà il
  bicentenario di Darwin e i 150 anni della sua  teoria che spiega il fatto dell’evoluzione, già noto da tempo.
  Chi lo festeggia in buona fede sa bene che molti altri erano pronti a
  proporre la stessa spiegazione … per cui l’unico problema sarebbe oggi quello
  del nome dello scopritore.    | 
  
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  9/3/08-VA
   | 
  
   ·        
  Intervento papale
  all’incontro con i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio
  Consiglio della Cultura. Dopo aver manifestato la sua critica alla
  secolarizzazione (“che spesso si muta in secolarismo abbandonando
  l'accezione positiva di secolarità”, “che si presenta nelle culture come
  impostazione del mondo e dell'umanità senza riferimento alla Trascendenza,
  invade ogni aspetto della vita quotidiana e sviluppa una mentalità in cui Dio
  è di fatto assente, in tutto o in parte, dall'esistenza e dalla coscienza
  umana”, che “non è soltanto una minaccia esterna per i credenti, ma
  si manifesta già da tempo in seno alla Chiesa stessa”) , dopo
  aver dato merito al suo predecessore (“consapevole dei cambiamenti
  radicali e rapidi delle società, con insistenza richiamò l'urgenza di
  incontrare l'uomo sul terreno della cultura”, “[mise] in risalto il fatto che
  la rivoluzione industriale e le scoperte scientifiche hanno permesso di
  rispondere a domande che prima erano parzialmente
  soddisfatte solo dalla religione”) ipotizza che “La
  conseguenza è stata che l'uomo contemporaneo ha spesso l'impressione di
  non aver più bisogno di nessuno per comprendere, spiegare e dominare
  l'universo; si sente il centro di tutto, la misura di tutto”. Sempre ambiguo
  rimane il giudizio sulla ragione, amata ma temuta soprattutto se in mano a
  chi la usa meglio per il bene (magari solo materiale … ma moltissimi si
  accontentano…) dell’umanità: “Sempre più la formula "Etsi Deus
  non daretur" diventa un modo di vivere che trae origine da una
  specie di "superbia" della ragione - realtà pur creata e amata da
  Dio - la quale si ritiene sufficiente a se stessa e si chiude alla
  contemplazione e alla ricerca di una Verità che la supera. La luce della
  ragione, esaltata, ma in realtà impoverita, dall'Illuminismo, si sostituisce
  radicalmente alla luce della fede” Purtroppo del ventennale della lettera di
  GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne nessuno si è
  ricordato…  nonostante
  nella lettera già da 20 anni si trovi una soluzione ai problemi che
  angosciano anche Benedetto XVI fin da Regensburg (“la
  rivoluzione industriale e le scoperte scientifiche hanno permesso di
  rispondere a domande che prima erano parzialmente soddisfatte solo dalla
  religione”).  | 
  
      | 
 
  9/3/08-IT
   | 
  
   ·        
  Il 14/15 marzo a
  Napoli, convegno, in un contesto filosofico e religioso, su Tra
  Dio e Darwin. Religioni e scienza in dialogo”. Di scienza comunque se ne
  vede poca nel programma, e l’interesse sembra comunque molto rivolto … ai
  programmi scolastici … anche di religione.  | 
  
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  8/3/08-VA
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   ·        
  Sul sito dell’agenzia Zenit compare oggi una sintesi
  della predica al Papa di P.Cantalamessa (Padre Cantalamessa: la Parola di Dio è
  un “cammino di santificazione”) . Sembra strano, ma nella sintesi … manca proprio la parte più
  interessante … quando P.Cantalamessa cita F.Collins che raccomanda di non “costringere
  i giovani alla terribile e inutile scelta di condannare il neodarwinismo,
  ormai confermato da una schiacciante evidenza scientifica”. Censura?  P.Cantalamessa sarà invitato ad aprirlo? F.Collins non ci sarà, ma si potrà
  contare su F.Ayala; certo che uno che è tutti i giorni in Vaticano …
  sarebbe ben più utile… ·        
  E’ uscita anche la
  versione inglese della predica di P.Cantalamessa (“3rd Lenten Sermon of
  Father Cantalamessa”), impressionante la frase, non presente nella versione italiana, tratta dal libro
  originale di F.Collins (“The
  Language of God,” Free Press 2006, pp. 177 s.)  “What a terrible and unnecessary choice they face! To
  adhere to the faith of their childhood, they are required to reject a broad
  and rigorous body of scientific data, effectively committing
  intellectual suicide”.  Del libro di F.Collins è appena uscita (Sperling
  & Kupfer, 2007) la versione italiana: “Il linguaggio di Dio”     | 
  
      | 
 
  7/3/08-FR
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   ·             
  [da Pikaia]
  Tra il 18 ed il 21 settembre 2007 si è tenuto a Marsiglia l'undicesimo
  Evolutionary Biology Meeting in cui sono state affrontate numerose tematiche di biologia
  evoluzionistica. E' possibile scaricare gratuitamente molte delle conferenze
  (in inglese) dal sito Télé Campus Provence.  | 
  
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  7/03/08-IT
   | 
  
   ·             
  Le perplessità
  suscitate dallo strano articolo di oggi sul sito cattolico Korazym e
  commentato qui sotto (“Darwin ed evoluzione. Convegno internazionale in
  Vaticano“) non si
  dissolvono verificando i fatti e le opinioni che si trovano nell’articolo
  sullo stesso tema pubblicato invece su Repubblica (“Charles
  Darwin arriva in Vaticano”); nella parte iniziale dell’articolo si
  conferma la valutazione presente nella parte iniziale dell’articolo
  pubblicato su Korazym (“Darwin ed evoluzione. Convegno internazionale in
  Vaticano“), compreso
  il peggioramento della situazione rispetto al papa precedente:  “Il progetto sembra anche avere lo scopo di
  ricucire i rapporti fra chiesa e mondo scientifico, rimasti turbati dai
  ripetuti attacchi di Benedetto XVI alle teorie di Darwin; sin dall’inizio del
  suo pontificato Ratzinger ha dato l’impressione di voler rimettere in
  discussione la questione, che GP2 aveva in certo qual modo chiusa, con la
  dichiarazione che la teoria di Darwin ‘è più che una mera ipotesi’”.  Poi inizia il commento del giornalista: si citano altri contrasti
  riguardo alla teoria dell’evoluzione, come l’intervento del papa a Regensburg e l’articolo del 2005
  del card. Schönborn in favore dell’ID USA. Si accenna anche [in
  Italia non era stata citata dai quotidiani, nemmeno quando due anni dopo
  Ayala in persona era venuto in Italia il 9/5/07]
  la lettera (del 12/7/2005)
  di tre scienziati USA (Krauss, Ayala e Miller) per chiedere al Papa se
  davvero non si dovesse più contrastare, come i cattolici USA facevano da 10
  anni, la truffa che qualcuno pensava di poter chiamare “Intelligent Design”.  Alla lettera del 2005 in cui
  si chiedeva che “la Chiesa Cattolica non
  innalzasse un nuovo muro, da tempo abbattuto, fra metodo scientifico e fede
  religiosa” non solo il Papa non sembra abbia dato risposta, ma si è
  agito in senso contrario; oltre al sostegno all’ID, ad esempio in Italia il
  metodo scientifico è stato eliminato dai programmi delle elementari  approvati nel 2004 e l’evoluzione umana
  avrebbe dovuto essere insegnata solo … nell’ora di religione, prima delle
  superiori. Nelle conclusioni dell’articolo, anche qui, continuano le opinioni del
  giornalista, che sembrano però ben diverse rispetto a quelle che troviamo
  nell’articolo su Korazym, in cui si provocano gli evoluzionisti con
  citazioni di Schönborn e Zichichi…; qui invece si legge una valutazione che
  sembra quasi … concordata con la frase di F.Collins che aveva (giustamente)
  colpito P.Cantalamessa: “il Vaticano si è reso
  conto che mettere in questione l’evoluzionismo – ormai definitivamente
  verificato in campo biologico – condurrebbe la Chiesa cattolica in un
  vicolo cieco” [questo era 
  il ragionamento di F.Collins, ripreso davanti al Papa da P.Cantalamessa…”Non c'è da meravigliarsi se molti di questi giovani
  voltano le spalle alla fede, concludendo di non potere credere in un Dio che
  chiede loro di rigettare ciò che la scienza insegna loro con tanta evidenza
  intorno all'universo naturale"] Nell’articolo non si nasconde comunque che il Papa tema che si arrivi a
  stabilire – non potendo fornire prove valide del contrario - che “la creazione del mondo non ha bisogno di Dio e
  ubbidisce a leggi o mutamenti intrinseci alla materia”. Anche se la
  scienza comunque non può certo contestare il racconto biblico, è ovvio che “non può accettare a priori che vi sia un intelletto
  trascendente che gida le sorti dell’universo”.   | 
  
      | 
 
  7/03/08-VA
   | 
  
   In un passaggio di questa terza predica di Quaresima tenuta al Papa e
  alla curia romana P.Cantalamessa ha infatti presentato un quadro del
  dibattito attuale sul darwinismo del tutto diverso rispetto a quello a cui il
  papa era stato abituato fin da giovane, quando durante le vacanze veniva
  istruito sull’evoluzione da creazionisti ignoranti di biologia. Questo fatto,
  che risale a molti anni fa, è stato raccontato in
  un’intervista forse non nota in Italia alla National Catholic Review nel
  2006 da un creazionista francese, Tassot, che il Card. Ratzinger incontrò
  anche nel 2003 in occasione di un convegno in Vaticano
  (!?!) di creazionisti biblici americani.  Nell’intervista si dimostra come i creazionisti biblici abbiano curato a
  lungo (e forse in modo eccessivamente insistente …) il Card. Schönborn e lo
  stesso Papa nei mesi prima del convegno di Castelgandolfo del 2006
  sull’evoluzione. Cantalamessa durante la predica ha costretto il papa ad ascoltare
  l’opinione di un biologo cattolico evoluzionista di altissimo livello
  scientifico come F.Collins (ha
  diretto il progetto genoma umano negli USA) e ha messo in guardia il Papa con
  un discorso del tutto originale (per il contesto) anche se piuttosto
  semplice:  Oltre alla allusione al documento del Card.Ratzinger
  del 2004 (che già accettava la “connessione fra loro di tutte le
  creature viventi”)
  davvero sconcertante è soprattutto far sentire al Papa una valutazione
  positiva della selezione
  naturale, attribuendo
  l’evoluzione a un meccanismo diverso dal solito (e “odiato”) caso,
  contestando perfino dichiarazioni papali anche recenti che ripetutamente lo
  citano – erroneamente – come unico fattore evolutivo). Nella sua lettera al
  New York Times del 2005
  il card. Schönborn era invece drastico e senza dubbi: "L’evoluzionismo nel senso di una comune discendenza può
  essere vera – scriveva l’arcivescovo di Vienna - ma l’evoluzione nel senso
  neo-darwiniano, intesa cioè come un processo di variazione casuale e
  selezione materiale, non lo è". Il discorso è certamente un’importante novità, soprattutto se si pensa
  che non solo F.Collins, ma molti altri evoluzionisti cattolici italiani e
  americani da anni cercavano disperatamente di lanciare segnali di allarme di
  questo tipo, mai finora raccolti ed anzi sbeffeggiati (basta pensare alla
  “sbandata” del card. Schönborn per l’ID USA
  (2005), che
  poi si è rivelato una truffa – grazie anche al biologo cattolico K.Miller! -
  e non una teoria scientifica come di solito leggiamo sull’Avvenire o
  sul Foglio). Fra questi biologi e scienziati seri (e seriamente
  preoccupati) possiamo ricordare Kenneth Miller e Francisco Ayala
  (e la loro inutile lettera al papa del 12/7/2005) o Padre Coyne, astronomo papale fino a qualche
  anno fa, destinatario della famosissima lettera di vent’anni fa inviata da GP2 e
  mai arrivata alla sua vera destinazione.  Se P.Cantalamessa ignorasse questa lettera, sarebbe
  sconvolto dal sapere che già vent’anni fa GP2 aveva esattamente le stesse
  preoccupazioni di F.Collins di fronte a una chiesa ignorante, paurosa di
  fronte alla scienza e quindi inadeguata. P.Cantalamessa sarebbe anche
  contento, probabilmente, che si approfittasse del ventennale (ormai sta
  scadendo ma nessuno se n’è ricordato, nonostante sarebbe una fondamentale
  premessa, prima di decidere come “festeggiare” Darwin) per segnalare che la lettera non è stata persa dalle Poste
  Vaticane …    Si potrebbe anche ricordare in
  proposito [mai se n’è parlato in Italia, se non in queste pagine!] che
  non tutti i pastori protestanti USA sono sostenitori dell’ID, tanto è vero
  che ci sono migliaia (ben 11.188!!) di pastori protestanti riuniti in
  “ammirazione” di Darwin nel “The Clergy Letter Project”; qui si può
  consultare l’agenda
  dell’Evolution weekend 2008.  P.Cantalamessa, in quanto predicatore del papa, dovrebbe
  segnarsi questo indirizzo (Resources for
  Evolution Weekend) utile in futuro per preparare il Papa al convegno del 2009 (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”). Vi si trovano decine di sermoni usati nelle chiese protestanti in USA
  per l’Evolution
  weekend 2008, tenutosi la domenica vicina al 12 febbraio,
  il Darwin Day.  [E’ deprimente pensare che in Italia il Darwin Day viene
  considerata quasi una festa pagana dalla destra religiosa e politica
  italiana: ORA LA SINISTRA INVENTERA' LA FESTA DELLA SCIMMIA  …!!]  Possiamo quindi capire come
  non tutta la chiesa protestante USA sia favorevole all’ID, ma che forse anche
  la Chiesa cattolica, come scriveva GP2 e come dice P.Cantalamessa, su alcuni
  problemi avrebbe bisogno di usare maggiormente la ragione, purchè sia quella
  del metodo scientifico e non quella “allargata”.     Non sappiamo se questa “predica” di P.Cantalamessa al Papa sulle sue
  critiche sbagliate al neodarwinismo avrà un’accoglienza positiva, ma in quel
  caso le conseguenze sarebbero sicuramente visibili: il Vaticano potrebbe
  prendere le distanze dai molti pii “anti-neo-darwinisti” (di solito non sono
  biologi ma vengono stimolati a parlare di biologia e di evoluzione …) finora
  apprezzati e coccolati nei siti internet, negli organi di stampa cattolici e
  addirittura nelle strutture formative.  Dovranno necessariamente aumentare anche i docenti di scienze naturali
  nelle università pontificie? Per ora, si sa, è solo uno (organico
  delle università vaticane)? … e gli effetti si vedono.  ·             
  L’articolo sul
  sito della Radio Vaticana (“La
  Parola di Dio, come "cammino di santificazione personale", al
  centro della terza predica di Quaresima di padre Raniero Cantalamessa”) preferisce ignorare
  il passo della predica dove si parla di Darwin ·             
  Su  “all'Università Gregoriana e sotto il
  nostro patrocinio, da un lato figure altissime della scienza (ci saranno anche dei Premi Nobel), e dall'altra parte dei grandi teologi e
  filosofi". Obiettivo: "Guardare ciascuno di noi al di là della
  nostra frontiera: lo
  scienziato che si interroga e ascolta anche l'interrogazione della teologia e il
  teologo e il filosofo che ascoltano e che vedono i percorsi della scienza”.  L’articolo conferma chiaramente e senza nemmeno giri di parole
  l’arretramento della posizione vaticana rispetto alla posizione di GP2
  (purtroppo senza alcuna giustificazione e senza nemmeno il rispetto che
  mons.Ravasi sollecitava nel 2005
  verso l’autonomia della scienza, ma facendo proprie addirittura – a
  Castelgandolfo nel 2006, tratte dal libro “Creazione ed Evoluzione” - le
  assurde critiche di un fisico ostile al neodarwinismo):  “Il concetto di evoluzione teorizzato da
  Charles Darwin (1809-1882) è generalmente condiviso, seppur tra molti
  distinguo. Giovanni Paolo II, nel 1996,
  spiegò che la teoria è "più di una ipotesi", mentre Benedetto XVI, proprio nell'incontro di Castel
  Gandolfo, usò toni più critici. "La teoria sull'evoluzionismo - sostenne il papa - non è
  completamente dimostrabile perché mutazioni di centinaia di migliaia di anni
  non possono essere riprodotte in laboratorio". Sarebbe preoccupante
  se il convegno partisse da queste premesse inconciliabili e assurde rispetto
  alle conoscenze scientifiche accumulatesi in veri secoli. L’ultima frase
  citata ovviamente evidenzia un serio problema di asimmetria e di diverso uso
  della ragione (o di una diversa ragione…?) da parte della scienza e della
  fede; la frase viene usata pur sapendo che un uso corretto della ragione (più
  a suo agio quando le dimostrazioni sono oggettive e incontestabili e quando
  non ci sono verità eterne) metterebbe invece in serie difficoltà il metodo
  teologico nei confronti del metodo scientifico, come appunto confermava con
  grande onestà e con imbarazzo il Papa nel discorso di Regensburg e nell’omelia a Regensburg. La frase successiva
  dell’articolo, nonostante la non aggiornata citazione dell’attuale sapiens come sottospecie di Homo sapiens, ha il merito di spazzare via qualsiasi tentativo di utilizzare la
  fantasiosa ricostruzione dell’evoluzione umana proposta continuamente ad
  esempio da G.Sermonti, riportata in Wikipedia (antievoluzionismo)
  e citata un mese fa anche da un articolo su “Liberal” (“I
  miracoli di Darwin”): In ogni
  caso, la nascita della Terra deve essere fatta risalire a 4,4 miliardi di
  anni fa, l’inizio della vita animale a 1 miliardo di anni fa, lo sviluppo dei
  primi primati a 60 milioni di anni fa, la nascita dei primi ominidi a 6
  milioni di anni fa, lo sviluppo del genere Homo a 2,5 milioni di anni fa, con
  l’Homo Erectus 1,8 milioni di anni fa, l’Homo Sapiens 200 mila anni fa e in
  conclusione, finalmente, l’Homo
  Sapiens Sapiens. Non ci sono novità (già nel convegno in Vaticano nel 1984 le ipotesi
  erano più o meno queste) ma almeno possiamo riprendere a sperare di non
  leggere ancora ipotesi alternative su base ideologica, né su Wikipedia, né
  sul Foglio, né sull’Avvenire, né su Liberal … Più problematica e preoccupante la seconda parte dell’articolo,
  che sembra provocatoria, prospettando un convegno ostile verso gli esperti di
  evoluzione; se l’articolo davvero fosse stato controllato e autorizzato da
  mons. Ravasi, il clima si prospetterebbe conflittuale, ben diverso da quello
  del convegno tenutosi in Vaticano nel 1984 sull’evoluzione dei primati  e di cui racconta (ricordando la curiosità
  e l’interesse per la scienza dei cardinali che aveva incontrato in mensa) lo
  stesso Stephen J. Gould, in una articolo riportato dal Foglio del 3/4/04.  E’ sospetto il fatto che dopo le prime righe nell’articolo non si citi
  più mons.Ravasi, ma si preannunci addirittura che al convegno (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”), che si terrà
  alla Università Gregoriana nel marzo 2009, gli scienziati ospiti si dovranno
  confrontare sia con il Catechismo del 1992 … che (e questo è ancora meno
  credibile) con una ricostruzione provocatoria (in quanto falsa e
  caricaturale) dell’ipotesi evoluzionista neodarwiniana:  Per non parlare della
  riproposizione sia dell’accusa del Card. Schönborn (“la scienza
  negherebbe l’esistenza di un "progetto" divino che ha guidato la
  nascita della vita sulla terra”, mentre è il contrario: la biologia
  evoluzionistica ha una spiegazione ragionevole, che attende con pazienza, se
  esiste e se qualcuno la vuole cercare, una contestazione altrettanto
  ragionevole) ; si riferisce anche
  l’opinione distruttiva di Zichichi, che comunque – nonostante si riferisca
  solo al Darwin di 150 anni fa … - è stata fatta propria dal Papa, che
  purtroppo recentemente l’ha citata: "quella di Darwin è una teoria
  affascinante ma non è scienza perché manca di due requisiti
  essenziali: l’esistenza di una struttura matematica e la riproducibilità
  sperimentale".  [Si deve sperare che la seconda parte dell’articolo e soprattutto la
  citazione di questa frase di Zichichi non sia responsabilità di mons.Ravasi,
  ma sia un dispetto fattogli dai due giornalisti …? Quale biologo evoluzionista
  andrebbe in un’università vaticana per farsi dire che la biologia
  evoluzionista non è scienza!! Non potrebbe che rispondere per le rime …] E’ d’uopo
  infatti a questo punto ricordare ancora una volta che nel 2005 mons.Ravasi (non prevedeva ancora di diventare
  responsabile vaticano alla cultura …) disse chiaramente e ragionevolmente che
  la valutazione doveva spettare agli esperti: “è ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati degli scienziati,
  i loro ritrovamenti, i reperti che hanno una oggettività solida. Ma se
  la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe
  un campo non suo”. Ovviamente il ragionamento sul “campo non suo”
  dovrebbe escludere anche i fisici … non siamo sul blog di G.CarIucci … dove
  Zichichi avrebbe la possibilità di intervenire fornendo la sua competenza
  sulle particelle elementari di cui si ironizza su quel blog negli ultimi
  giorni. Un dialogo può forse partire forse
  solo dalle parole del teologo B.Forte: (“… mi trovo
  a mio agio di fronte all’evoluzione e non sono affatto tenuto a negarla,
  purché non smarrisca il filo rosso dell’intenzionalità divina che la informa”) purchè non intenda poi negare, in assenza di alternative scientifiche
  più credibili, che la teoria darwiniana ha finora ricevuto solo conferme.  Forse non sa che i
  diversi meccanismi funzionano e hanno continue dimostrazioni per tutte le
  specie animali e vegetali che ai teologi interessano poco … Forse al teologo
  non interessano le altre specie oltre all’uomo, ma non dovrebbe negare che
  almeno per gli scarafaggi, i virus e i batteri la spiegazione neodarwiniana
  sia utile. Forse qualcuno farebbe
  a meno di queste “bestiacce” …? E’ vero … non c’è
  dubbio che gli inesperti … pensano che siano inutili, che non rientrino bene in nessun progetto intelligente!  Non è un problema per il neodarwinismo …
  ma per qualcun altro   J ·        
  Del
  prossimo convegno del 2009 su Darwin si parla, senza tanti dettagli e senza
  antievoluzionismo, anche in un articolo dell’agenzia Zenit di ieri
  (6/3/08) (“Annunciato un Convegno internazionale su
  “Le teorie dell’evoluzione”) che riferisce del contesto,
  l’apertura dell'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura
  sul tema “La chiesa davanti alla sfida della
  secolarizzazione”, che si svolgerà a Roma fino all'8 marzo.
   ·        
  Qui
  un’intervista  a mons.Ravasi alla Radio
  Vaticana in cui non si parla molto del convegno su Darwin. Lo stesso in
  una lunga intervista all’Osservatore Romano (“Fede
  e cultura in banda larga”) che inizia piuttosto bene “Abbiamo generato negli altri la
  convinzione che a noi non interessi la conoscenza, perchè possediamo già una
  verità data una volta per tutte. Invece per sua natura il sapere, se vuole essere fecondo, deve avere come meta la ricerca della
  verità, deve sempre andare ‘verso’” [il Papa e i cattolici saranno
  d’accordo con il relativismo, con la “ricerca della
  verità”, e con l’esistenza di verità altrui con cui confrontarsi? Se a
  Sibiu
  i cattolici si hanno dovuto accettare le diverse opinion in un contrasto con
  i protestanti, con gli scienziati italiani, sullo stesso problema, la
  rigidità e la difesa della loro verità ha prevalso], “niente
  chiusure o integralismi, ma dialogo a tutto campo con la scienza, la
  filosofia e l’economia” e a volte “si parla di tutto senza
  sapere quasi niente”. Certo bisogna poi scegliere se dialogare con chi si
  affolla intorno o con chi è invece autorevole in ogni campo del sapere … se
  si torna a citare il Papa che riporta le opinioni distruttive [“non è
  scienza”!] di Zichichi sull’evoluzione biologica, come è successo, non è bello… ·        
  L’assemblea era stato preannunciata da un precedente
  articolo dell’agenzia Zenit del 5/3/08 (“Si apre giovedì la Plenaria del Pontificio
  Consiglio della Cultura”).   [Sembra di capire che l’articolo su Korazym è davvero sospetto… forse
  qualcuno dovrebbe avvertire mons.Ravasi non gli stanno facendo una buona
  pubblicità … Non viene a nessun altro il dubbio che questo articolo non può
  che confermare le perplessità dei 67 fisici della “Sapienza” sulla serietà
  del “modello rigoroso teologico” utilizzato dal Vaticano [e dai vaticanisti che
  si pensano  amici] …?]  | 
  
      | 
 
  6/3/08-IT
   | 
  
   ·             
  Sul Corriere
  un articolo (“Scienza, il nuovo tabù”) riferisce sulla
  reazione di Giorello e Pievani a un recente libro di G.lsraeI (“Chi sono i nemici della scienza?”) .  | 
  
      | 
 
  5/3/08-IT
   | 
  
   ·             
  Nel sito di Liberal
  un articolo (“Salvateci
  dalla scuola dei mediocri “)
  che riprende le critiche alla scuola italiana presenti nel recente libro di G.lsraeI (“Chi
  sono i nemici della scienza?”):  la scuola italiana “ha ridotto la cultura, scientifica
  e non, e il modo di trasmetterla, a una baggiana kermesse carnevalesca
  infarcita di lustrini hi-tech e ciancie salottiere ispirate all' infotainment.”,  “Torturata da pinze e martelletti di
  ogni genere, la cultura è ormai il cadavre exquis che la modernità
  insolentisce, limitandosi a vellicarne l'epidermide a titolo ludico, e
  lasciandone morire frattanto i fluidi vitali, che tanta parte hanno avuto,
  nel nutrire i piccoli e i grandi uomini di ogni tempo.” Il libro di G.lsraeI farebbe “un'analisi
  originale e impietosa di alcune tra le più grandi e troppo spesso taciute
  aberrazioni ideologiche che hanno tramutato la scuola in una creatura,
  acefala e deforme, che oggi rappresenta fedelmente quella stessa fallimentare
  pervicacia che l'ha alimentata a dispetto dei risultati.” ·             
  Terribilmente
  imbarazzante il confronto che si può fare fra le “aberrazioni
  ideologiche” qui sopra attribuite alla scuola italiana dell’obbligo e le “aberrazioni ideologiche” che vengono invece
  presentate, sempre nello stesso sito di Liberal, in un articolo di
  pochi giorni fa, il 16/2  [Come già evidenziato in data 3/3/08 … che invidia
  per come viene trattato chi si permette di parlare di fisica delle particelle
  senza capirci niente … e di trattar male i fisici …; come si legge
  chiaramente qui – l’articolo merita di essere “assaporato” per intero… la biologia e l’evoluzione
  sono evidentemente terreno di caccia libera … e nessuno ha il coraggio di
  dire (come alla Carlucci) “Per favore non continui a voler parlare di cose che
  non capisce…” :   
  “Questa riflessione di
  Giuseppe Sermonti – la cui critica al darwinismo inizia nel 1970 appare
  all’ortodossia scientista una pura e semplice eresia. Perchè mette in
  discussione un dogma, un assunto a priori: e cioè che la biologia debba
  accettare come assioma la teoria dell’evoluzione della specie malgrado le sue
  aporie le sue contraddizioni, i suoi anelli di congiunzione mancanti. Bisogna
  ammettere che è un modo molto curioso di intendere la ricerca scientifica
  questo, più vicino al fondamentalismo religioso che alla metodologia laica
  sperimentale. Ma è proprio sull’imposizione di un paradigma specifico, quello
  molecolare e meccanicistico, che la cosiddetta scienza dell’evoluzione, fa
  valere i suoi principi astratti finendo col mettere in disparte,
  nell’esplicito disinteresse per le forme, persino le osservazioni
  naturalistiche.” «Arrivati all’homo sapiens
  neaderthalensis (centomila anni fa circa) con un cervello di volume superiore
  al nostro», nota lo scienziato Antonio Zichichi, «la teoria
  dell’evoluzione biologica della specie umana ci dice che, quarantamila anni
  fa circa, l’homo sapiens neaderthalensis si estingue in modo inspiegabile. E
  compare infine, in modo altrettanto inspiegabile, ventimila anni fa circa,
  l’homo sapiens, sapiens. Cioè noi. Una teoria con anelli
  mancanti, sviluppi miracolosi, inspiegabili estinzioni, improvvise scomparse.
  Questa non è scienza galileiana». [peccato che non la racconti
  giusta] Non è fuor di luogo ricordare (per
  dimostrare che è solo un problema di ignoranza e non riguarda affatto la
  religione o la politica) che non solo ci sono molti
  libri di un sacerdote italiano, docente universitario di evoluzione
  umana, che raccontano in modo corretto i fatti dell’evoluzione umana, ma lo
  stesso Benedetto XVI nel 2004 aveva
  firmato un documento che ammetteva quello che qui si cerca di negare o almeno
  nascondere: l’origine comune di tutti gli esseri viventi. Questo documento
  del 2004, anche se con 200 anni di ritardo, riconosceva valide le ipotesi che
  gli scienziati (fra cui Erasmus Darwin, il nonno del più noto Charles)
  facevano già dal 1700 e che poi nell’800 sono state dimostrate
  sperimentalmente.  Questo articolo (ignorando perfino
  quanto lo stesso Vaticano oggi ammette come ampiamente dimostrato, cioè
  l’origine della nostra specie da forme scimmiesche precedenti ) fa quindi un
  pessimo servizio a G.IsraeI, anche lui, come Sermonti, esaltato nella stessa
  rivista pochi giorni dopo.  Sconcerta che (oltre ai fantasiosi riferimenti
  scientifici) anche i riferimenti dottrinali (“COMUNIONE E SERVIZIO. La persona umana
  creata a immagine di Dio”) sembrino ignoti a una struttura che si
  propone di diffondere cultura (Liberal)
  e che sembra far riferimento agli stessi simboli religiosi e politici e che
  sembra supportare gli stessi valori.    | 
  
      | 
 
  4/3/08-IT
   | 
  
   ·             
  Sul Riformista
  un articolo (“Laicità.
  Il rapporto tra fede e ragione”) che evidenzia
  i problemi del rapporto della Chiesa con i problemi ma soprattutto con le
  soluzioni ai problemi che la scienza oggi, e soprattutto la biologia, propone
  e offre come nuovi strumenti culturali a disposizione della nostra specie per
  continuare il lungo processo di evoluzione culturale che dura
  ininterrottamente (almeno finora) da un paio di milioni di anni, anche se
  l’accelezazione impressa nell’ultimo secolo è certamente capace di mettere a
  dura prova tutti i tradizionali modelli religiosi ma anche culturali (ed
  etici) oggi presenti sulla terra.  “L'attacco della Chiesa al relativismo, alla
  «cultura basata su una razionalità puramente funzionale» (la sensata
  experientia Galileiana), apre, a ben vedere, oltre a un conflitto politico
  più o meno contingente con il mondo laico, un conflitto culturale ancora più
  profondo con il mondo scientifico: conflitto di enorme portata e con
  implicazioni generali su tutti i piani e senza confini. Karol Wojtyla aveva
  cercato di chiudere la ferita aperta di Galilei, riconoscendo l'autonomia
  della ricerca scientifica, ponendo però allo stesso tempo due limiti: le
  applicazioni della conoscenza scientifica (vedi ad esempio le politiche di
  controllo demografico) e soprattutto la ricerca intorno all'uomo.” “Ma se la scienza che si occupa dell'uomo, è a sua volta una delle
  manifestazioni più grandi della scienza prodotta dall'uomo, ricostruire «una
  pace autentica tra ragione e fede» non sarà un compito semplice per Papa
  Ratzinger: sta infatti soprattutto qui - nel secolo biotech - il nodo da
  sciogliere e la stessa possibilità di traghettare la Chiesa nella società
  della conoscenza, Chiesa che ha metabolizzato Maritain ma non De Chardin”  | 
  
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  3/3/08-IT
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  ·             
  Che
  invidia …!  
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  2/3/08-IT
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  ·             
  Si è aperta a Udine la mostra La
  Scimmia Nuda, aperta precedentemente a Trento. Si è aperta con un dibattito
  che ha visto la partecipazione di G.Barbujani, T.Pievani e P.Roversi. La
  mostra rimarrà aperta fino a settembre, per trasferirsi poi a Torino.
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  28/2/08-IT
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   Nel sito del Progetto G.Galilei compare un post (L’evoluzionismo non è una
  ideologia politica)
  che racconta (con citazioni tratte anche dai quotidiani locali) di alcuni
  consiglieri comunali di Verona (AN e Lega) che hanno contestato una
  conferenza su Darwin sostenendo che (Lega) … “la
  mancanza di contraddittorio, su un argomento che fa discutere l’ambiente
  scientifico, sia «espressione di una presa di posizione ideologica»”. [Si’,…
  è una notizia del 2008 … sì … siamo a Verona…]  | 
  
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  27/2/08-IT
   | 
  
   ·        
  Sul Foglio
  compare ogni un’antologia “ragionata” (…) del
  pensiero di U.Veronesi (“ANTOLOGIA RAGIONATA DEL DOTTOR UMBERTO V., NICHILISTA
  DI TENDENZA”) a cura
  del suo maggior critico attualmente vivente. Non manca tutta una parte che
  riguarda un tema ricorrente come la teoria darwiana dell’evoluzione, a cui
  questo filosofo è da tempo evidentemente allergico. Qualche novità la si
  capisce dal riconoscimento all’evoluzione come fatto (probabilmente è stato
  in fondo utile il trovarsi una mostra sull’evoluzione umana sotto casa …),
  anche se non sembra ci siano molti aggiornamenti rispetto alle conoscenze
  degli ultimi 150 anni (a parte quanto riflesso citando il pensiero di
  U.Veronesi).     | 
  
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  26/2/08-IT
   | 
  
   ·                        
   L’articolo evidenzia quale importanza venga
  attribuita al lavoro di migliaia di ecologi che monitorizzano costantemente
  milioni di parametri ambientali per cercare di capire se essere o meno
  ottimisti sul futuro.  Se un tempo si ironizzava senza timore su quante
  fossero le divisioni disponibili, oggi vediamo che un lavoro egregio in campo
  ambientale si pensa di poterlo fare anche in modo economico, con un unico docente vaticano esperto di
  scienze naturali; dall’0articolo sembra di capire che gran parte del lavoro
  degli scienziati che studiano l’ambiente sia lacunoso, in quanto non si sono
  accorti che guardano dalla parte sbagliata:  Evidente anche l’ottimismo che
  pervade il “ragionamento”:  “L’uomo non è il nemico della natura”, così
  come “il progresso e lo sviluppo, l’aumento della popolazione
  non sono nemici della natura” e “non è con il pauperismo o con la
  decrescita che si limita il degrado ambientale, ma con una nuova assunzione
  di responsabilità e ricostruendo l’ecologia umana, la
  coscienza morale delle persone e i veri valori dello stare assieme”. L’articolo evidenzia anche che il
  Segretario della commissione pontificia Giustizia e Pace ha notato un’altra
  lacuna: “i fautori dell’ecologismo come ideologia spesso sono
  solerti nel rispetto della natura fino a bloccare lo sviluppo economico ma poi
  non battono ciglio quando la tecnica e la bioingegneria invadono l’uomo
  stesso e lo fabbricano in laboratorio”.  Certo sono opinioni assolutamente
  rispettabili, si possono condividere o no, ma è meglio chiedersi (dato che si
  tratta di problemi davvero seri che da qualche secolo, dopo Galilei e con
  l’inizio della scienza moderna, si preferisce gestire con il metodo
  scientifico) quali sono le giustificazioni o meglio le prove su cui si basano
  le diverse rispettabili opnioni.  E’ però
  sconcertante soprattutto scoprire come molti “fautori dell’ecologismo … solerti nel rispetto della natura fino a
  bloccare lo sviluppo economico” si annidino
  perfino all’interno della … stessa Chiesa Cattolica …: un articolo sempre dell’agenzia Zenit di
  qualche giorno fa (il 13/2/08) presenta infatti come i “fautori dell’ecologismo” anche i … vescovi
  italiani: sono molto preoccupati e addirittura “chiedono
  una “conversione ecologica”; 
  probabilmente richiamandosi alle forti ma a volte dimenticate parole
  del papa da Castelgandolfo il 23/9/07  Sembra proprio che l’unico docente di scienze naturali
  delle università pontificie abbia qualche problema a farsi seguire dal resto
  della Chiesa lungo strade poco studiate… evidentemente non tutti percorrono
  le stesse vie … ma la domanda drammatica è “perché
  percorrono vie così diverse? Chi li guida? Con che mappe? Con quali
  strumenti? Verso quali obiettivi?. Il 23/2 sull’Osservatore Romano
  (“Ontogenesi,
  evoluzione, cosmologia: il dialogo non fa paura”) mons.Ravasi
  invita (sfida?) gli scienziati a “essere disponibili a confrontarsi con l'altro modello rigoroso teologico loro proposto”.
  Ma la Chiesa non si attribuiva un ruolo fondamentale nella comparsa e
  nello sviluppo delle scienze? Perché allora oggi pensa di essere credibile
  nel riproporre un “modello rigoroso teologico” per analizzare e risolvere problemi
  scientifici? E’ pentita?  Lo stesso discorso di Regensburg
  manifestava le evidenti preoccupazioni del Papa per il futuro della filosofia
  e della teologia di frone al successo e la maggiore utilità del metodo
  scientifico … e adesso si invitano gli scienziati a “confrontarsi con l'altro modello rigoroso teologico
  loro proposto”? C’è davvero da rimanere perplessi … e con qualche
  dubbio sulla serietà e l’onestà della richiesta.  | 
  
      | 
 
  25/2/08-IT
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   ·                                                                                        
  Venerdì 7
  marzo alle 16 presso la Facoltà di Biologia Animale e  dell’Uomo Via Accademia Albertina n°13,
  Aula “De Filippi” Incontro/dibattito dal titolo: “Che fine ha fatto
  Darwin? Un’etica laica per ritrovarlo e ritrovarsi” ·                      
  Aldo Fasolo
  (Docente di Biologia animale e dell’uomo – Università di Torino) ·                      
  Carlo Augusto
  Viano (Docente di Filosofia – Università di Torino – Socio nazionale
  Accademia delle Scienze Di Torino)  | 
  
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  24/2/08-IT
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   ·       
  Molto interessante e quindi da segnare sul calendario
  l’iniziativa che si terrà il 29/2 a
  Parma in occasione dei festeggiamenti per il Darwin Day. Ci
  saranno Grasso, Ferraguti, Pettener, Franceschelli, Manzi, Caramelli. Più
  numerosi del solito, quindi, gli esperti di evoluzione umana. ·        
    | 
  
      | 
 
  23/02/08-VA
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   ·        
  Sull’ Osservatore Romano un articolo (con
  un’intervista a Mons.Ravasi, da poco responsabile della cultura per il
  Vaticano) sul progetto STOQ e sul previsto convegno sull’evoluzione del 2009:
  “Ontogenesi, evoluzione, cosmologia: il
  dialogo non fa paura”.  Apprezzabile l’invito al rigore, rivolto
  (necessariamente?) solo agli scienziati (che devono essere prima certificati
  come “senza esasperazioni scientiste o
  sbavature di tipo apologetico” e devono accettare il confronto con il “modello rigoroso teologico loro proposto”
  …) e alle altre religioni:  Purtroppo è evidente
  che sarà un confronto impari: non sembra si preannunci ai teologi la
  necessità di “essere disponibili a confrontarsi”
  con il ben più rigoroso metodo scientifico, per cui se ne vedranno delle
  belle … Mons.Ravasi si
  preoccupa solo della necessità di “evitare i pregiudizi della scienza nei confronti della
  religione, spesso vista soltanto come un
  residuo mitico e irrazionale, e la diffidenza da parte della teologia verso la scienza
  nel momento in cui essa sembra voler ridurre l'uomo alla materia soltanto. Nella sua pienezza, invece, la scienza dev'essere autonoma e non prevaricatrice”. Preoccupa anche che
  riprenda l’idea, che non viene dalla scienza ma dalla teologia (e in
  particolare così pensavano gli ultimi due papi), che vi siano “molteplici teorie
  dell'evoluzione”.   [Sembra  chiaro, a questo punto, che non ci si
  devono aspettare sorprese “ragionevoli” nel 2009,  in occasione del convegno alla Gregoriana sui 150 anni di
  Darwin. Anche qui, come con G.Galilei, ci sia avvia verso altri e più lontani
  anniversari... se mai arriveranno].   | 
  
      | 
 
  23/2/08-IT
   | 
  
   ·        
  La recensione del libro sul caso di ieri ha sollecitato
  una risposta sull’Avvenire (“Dio, il caso e i dadi della scienza”); in
  particolare non è piaciuto affatto che si modificasse il prologo del Vangelo
  di Giovanni arrivando all’ipotesi che il “caso
  sia Dio”. Probabilment non sarà nemmeno piaciuta la frase in cui si
  esprimeva meraviglia sull’”ostinazione con cui sfidiamo certe leggi
  fino al masochismo”.  Il
  ragionamento però purtroppo prosegue nel campo ignoto della biologia
  attribuendo, erroneamente, al caso un ruolo addirittura da protagonista
  unico, nell’evoluzione biologica; con questa falsa premessa si arriva
  addirittura a concludere (?) in due righe che l’evoluzione sia … inspiegabile
  …  “… per
  realizzarsi a caso impiegherebbe 10 alla 77esima anni e che la molecola
  proteica del Citocromo-C ne impiegherebbe ben 10 alla 120esima, ma sappiamo
  anche che l’età dell’Universo è di solo 10 alla decima anni.  [I biologi
  invece sanno bene che ci sono alberi filogenetici che ricostruiscono la
  storia evolutiva del Citocromo-C, che ovviamente non deve essere creato
  casualmente ed ex-nihilo per ogni nuova specie. Non si capisce perchè i
  lettori dell’Avvenire non debbano vedere questo grafico che
  dimostra come il Citocromo C non solo esista ma sia anche una dei milioni di
  prove dell’evoluzione, essendosi modificato nel tempo].  Un
  ragionamento simile si era già letto con stupore qualche anno fa (Avvenire, 30/11/06), quando
  qualcuno si meravigliava del fatto che [per fortuna…!] dalle donne
  nascessero sempre e solo … esseri umani e non cavalli … qualche passaggio
  del ragionamento (forse l’infinita libertà di azione?)
  sicuramente è difettoso … e utilizza una ragione certo troppo “allargata”. Il
  ragionamento si conclude comunque proponendo come migliore  definizione “il Caso è
  il Soffio del Dio Nascosto” (invece che “il caso è
  Dio”).  [Dato il
  successo economico del gioco d’azzardo basato sul caso, queste definizioni
  sembrano ambedue un tantino fuori luogo; qualcuno le potrebbe magari definire
  blasfeme…]  L’immagine
  del soffio era già stata utilizzata da questo ingegnere (Avvenire, 4/11/06) per
  indicare la vita: “la vita è e resta un soffio immateriale
  che esce dal tempo.  [Si
  potrebbe discutere a lungo su quanto sia immateriale un soffio, ma – si sa –
  l’aria non si vede … finchè non manca …].  | 
  
      | 
 
  22/2/08-IT
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   ·        
  Addirittura un confronto fra il caso e le fede in un
  articolo sul Corriere (“La teoria del caso contro la fede”); nel titolo si parla di “teoria del caso” mentre non si ritiene utile definire la fede.  Si commenta il volume “Le leggi
  del caso” (Utet).dello statistico B.Everitt. Impressionante e
  preoccupante la parte dell’articolo in cui si evidenzia quanto sia difficile
  sperare che la ragione (non troppo allargata….) sia l’unico o almeno ili
  principale strumento che guida l’azione di ogni uomo:
   “Se
  continuiamo a puntare in un ippodromo o in un casinò sapendo di arricchire
  gli allibratori o il banco, è per una forma di addiction, di dipendenza,
  in cui il rischio fine a se stesso scatena maggior piacere persino della
  vincita. Se vediamo coincidenze dappertutto, è perché il nostro cervello è
  programmato per scremare ordine dal caos e senso dal nonsenso. E se
  giochiamo alla lotteria pur avendo chances quasi nulle di successo, è perché immaginarsi
  una vita più agiata aiuta a sopportare l' opacità di quella che conduciamo.
  In fondo, anche nei nostri comportamenti più complessi, siamo guidati da
  pulsioni adattative: per vivere o solo per sopravvivere, dobbiamo ricorrere
  all' illusione e al sogno; qualche volta, anche alla menzogna.”  | 
  
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  22/2/08-USA
   | 
  
   ·        
  Su Science un articolo sul percorso culturale di
  un evoluzionista cresciuto in una famiglia creazionista: “EVOLUTION:
  Crossing the Divide”  | 
  
      | 
 
  21/2/08-IT
   | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  Un breve articolo di Edoardo
  Boncinelli a proposito dell'ultimo libro di Michele Luzzatto
  "Preghiera Darwiniana" e sulle implicazioni della
  teoria darwiniana nel campo socio-politico, filosofico e teologico,
  pubblicato sul numero di ieri del Corriere della Sera (“Con Dio e con Darwin ovvero se
  evoluzione fa rima con religione”). L’articolo si conclude con la preoccupazione che  “il bisogno di una rassicurante trascendenza è ancora
  troppo forte in noi, creature di luce che affondiamo i piedi nelle tenebre
  del tempo, anche se rappresentiamo il più «glorioso accidente della storia».”  | 
  
      | 
 
  20/02/08-UK
   | 
  
   ·        
  [da Pikaia]
  Interessante dossier della prestigiosa rivista Nature
  sull'evo–devo: una
  review su nuovi studi e metodologie innovative per la comprensione di come lo
  sviluppo embrionale sia in grado di influenzare i processi evolutivi:  Evo–devo: extending the evolutionary synthesis
    | 
  
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  15/2/08-IT
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   ·        
   ·        
  Sull’Avvenire un articolo che racconta una
  storia di successo nel “dialogo” fra scienza e fede;  si racconta infatti di un convegno in cui
  si confrontano le posizioni della chiesa e quelle della psichiatria sul tema
  della lotta al maligno. Come si vede dal titolo, sembra di capire comunque
  che anche qui, come nel caso dell’evoluzione biologica, l’Avvenire rimanga
  scettico sull’efficacia del metodo scientifico per combattere satana  [Si
  sfottono maghi e fattucchiere … ma sarà interessante vedere la faccia stupita
  di qualcuno il giorno – che si spera possa non essere lontano, magari l’anno
  prossimo sarebbe un’ottima occasione - 
  in cui il papa informerà che il creazionismo non è più un’alternativa
  valida all’evoluzionismo … ]  | 
  
      | 
 
  14/2/08-IT
   | 
  
   ·        
  Per festeggiare il 199’ compleanno di Darwin l’Avvenire
  sceglie, con un articolo di F.Facchini (“Darwin
  tradito?”), di evidenziare le differenze fra il metodo scientifico
  (usato dalla scienza, che utilizza la ragione, richiede verifiche
  sperimentali e rispetta – non tradendo Darwin - il “naturalismo
  darwiniano che esclude qualunque riferimento al trascendente”) e il
  metodo usato dalla teologia (che invece pensa di poterne fare volentieri a
  meno). Essendo diversi i metodi si conclude che la scienza non può fare né
  quel che fa (trovare “una certa visione della realtà, così da
  escludere il trascendente”) né quello che non fa (“negare
  ogni idea di progetto superiore tirando in ballo la posizione espressa dai
  sostenitori della teoria dell’Intelligent Design”); di converso il
  Papa puà continuare a non dire quello che non dice (“il Papa non ha mai detto come si sia realizzato in
  termini scientifici il disegno di Dio sulla creazione, una dottrina costantemente insegnata nel magistero
  della Chiesa”) e a protestare contro chi “esclude
  la sfera trascendente solo perché non è dimostrabile empiricamente”.  Un tradimento forse si
  intuisce nelle frasi “Quello che va evitato in un
  pensiero veramente laico è trarre non dalla ragione, ma da dogmi o verità
  rivelate argomenti per spiegare eventi della natura che possono essere
  indagati dalle metodologie delle scienze”, “l’evoluzione
  è venuta avanti per delle potenzialità della materia creata, una posizione
  condivisibile”. Stupisce un po’ che
  esistono e vengoo apprezzati biologi evoluzionisti neodarwinisti come Kenneth
  Miller (finora non adeguatamente citato dall’Avvenire), che per più di un
  decennio ha contrastato da cattolico l’ID negli USA, dove si accenna ai “convinti evoluzionisti, anche di marca darwinista, che
  si dichiarano credenti”.   Oltre
  all’apprezzamento per il ruolo di cattolici biologi evoluzionisti darwiniani  leggiamo un altolà: non solo si critica
  chi “invoca per le modalità del processo
  evolutivo interventi di un agente soprannaturale lungo il corso
  dell’evoluzione. Essi prestano così il fianco alle critiche di un progetto
  intelligente che rivela imperfezioni e insuccessi” ma lo si
  avverte  “E’ arbitrario, non plausibile trasferire in un ambito
  diverso per natura i metodi delle scienze. Un salto di corsia come quello dei
  sostenitori dell’Intelligent Design”.  Sembrerebbero, ma
  forse non sono, frasi rivolte a chi avrebbe “tradito Darwin” …  non sono rivolte invece a chi vuole usare
  in contesti impropri la razionalità che ha portato al successo le scienza? Il
  riferimento alla richiesta di “allargare la razionalità” proprio per
  avere la stessa autorevolezza acquisita negli ultimi secoli dalla scienza
  (grazie al metodo scientifico che utilizza al meglio la razionalità) è
  infatti il punto centrale del famoso discorso di Regensburg. La frase “E’ arbitrario, non plausibile trasferire in un ambito
  diverso per natura i metodi delle scienze” sembra proprio un invito a
  riflettere su questa richiesta; sembra improbabile che sia qualche scienziato
  a pretendere il metodo scientifico dove mancano le condizioni minime
  richieste, e lo ammette lo stesso F.Facchini, quando “certifica” che la
  scienza non esce dai suoi confini, tanto è vero che il “naturalismo
  darwiniano esclude qualunque riferimento al trascendente”.  | 
  
   “E’ arbitrario, non plausibile
  trasferire in un ambito diverso per natura i metodi delle scienze. Un salto
  di corsia come quello dei sostenitori dell’Intelligent Design”. (F.Facchini)  | 
 
  12/2/08-UK
   | 
  
   ·        
  Davvero splendido il numero speciale del Guardian
  on line su Darwin   | 
  
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  12/2/08-IT
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   ·        
  Semplice ma chiarissimo articolo di T.Pievani sulla Stampa
   ·  dichiarazione del
  testimone a difesa dell’Intelligent Design al processo di Harrisburg, il biochimico Behe,
  che il 30/5/07 ammise candidamente che non solo l’Intelligent Design non
  aveva prove sperimentali di alcun tipo che giustificassero le loro critiche
  alle spiegazioni dei neodarwinisti, ma anche che secondo la sua definizione di scienza
  anche l’astrologia lo era, o la  ·  dimostrazione che nel
  1987 il passaggio dal creazionismo USA all’Intelligent Design USA era stato
  incredibilmente più un lavoro di taglia/incolla di segretarie che un lavoro
  di filosofi o addirittura di scienziati; non per niente è utile citare il
  famosissimo – non in Italia - anello mancante (“cdesign proponentsists”) e il grafico
  che illustra la scomparsa catastrofica e improvvisa del creazionismo dopo una
  sentenza di un tribunale supremo USA.  Questi due autogol – già precedentemente citati e
  citati in queste pagine - non hanno bisogno di moviole, tanto sono evidenti.
  Serve invece un filosofo per provare a far capire che  “Analizzando
  la letteratura prodotta dai sostenitori dell'Intelligent Design con i criteri
  solitamente adottati per le teorie scientifiche, è facile constatare come
  questa dottrina violi tutte le minimali regole
  che la comunità scientifica si è data per costruire correttamente i propri
  programmi di ricerca. …” “… la dottrina del disegno intelligente non individua
  alcun punto realmente fallace del programma di ricerca in uso. È quindi una
  forma di dissenso inutile e sterile, motivata da ragioni ideologiche e
  politiche. Infine, completando l'analisi con un semplice ragionamento per
  assurdo, vediamo chiaramente che se esistesse davvero un «progetto» insito
  nella natura esso non sarebbe affatto intelligente né direzionato, poiché
  è assai difficile riscontrare nella storia naturale una linea universale di
  progresso, una finalità cosciente o una perfezione intrinseca. Al
  contrario, come molti scienziati credenti hanno denunciato, la teoria [?!] del disegno intelligente crea un grande imbarazzo
  soprattutto a livello teologico, poiché radicalizza e drammatizza il problema
  del male nel mondo: come può un Dio, che ha progettato questa storia naturale
  piena di morte, di sofferenza e di violenza, essere al contempo onnipotente e
  infinitamente buono?[...]”. Le ultime parole
  citate alludono forse ad uno dei problemi di cui meno si parla ma che fa
  riferimento ad un altro possibile autogol, l’inesistenza della morte prima
  del peccato originale, prima del primo uomo … nonostamte Ia scomparsa di
  milioni di esseri viventi [fra cui quella dei dinosauri … che non è passata
  inosservata]. Il finale
  dell’articolo comunque non è del tutto ottimista, anche se risulta evidente
  dove stanno i problemi di coerenza e di uso ottimale della ragione, un altro
  tema che viene spesso evocato, soprattutto a partire dal discorso di Regensburg e passando anche per
  il discorso previsto alla Sapienza:  “Si
  profila un duplice diniego, quindi, in terra europea: del creazionismo
  d'oltreoceano, ma anche della possibilità filosofica che ci ha lasciato
  Darwin, ovvero la sfida del naturalismo e l'emancipazione dalla tutela coatta
  di qualsiasi sapere forte che imponga i propri principi alla libera crescita
  della conoscenza”.  | 
  
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  10/2/08-IT
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   ·        
  A Milano anche l’UAAR organizza per il 20 febbraio una
  giornata per ricordare il 199’ anniversario della nascita di Darwin.
  L’incontro inizierà con un contributo (“Evoluzionismo e creazionismo:
  prospettive storiche”) di uno dei più noti biologi evoluzionisti italiani,
  Pietro Omodeo; si continuerà poi analizzando l’evoluzione di un carattere
  biologico, il linguaggio, che tanto ha contribuito all’evoluzione culturale
  umana. Qui un volantino
  dell’iniziativa. A proposito di P.Omodeo, a qualcuno può interessare il fatto
  che ha messo a disposizione di tutti un suo libro di biologia da cui è stato
  tratto un ipertesto consultabile
  gratuitamente da chiunque voglia capire meglio la biologia se non ha avuto la
  fortuna di studiarla all’università: “Il testo qui
  presentato è frutto di un volume redatto dal professor Pietro Omodeo e pensato
  per la scuola media superiore. L’opera, mai pubblicata, è stata generosamente
  donata dal professore all'ANISN, perché ne ricavasse un ipertesto che potesse
  liberamente circolare in rete con la speranza di contribuire allo sviluppo
  della cultura scientifica in Italia. Il libro è stato scomposto in numerose
  pagine web (2268 file), è corredato di 1762 immagini e di 7768 link, in modo
  da favorire percorsi di studio personalizzati.”.  Nel 2004 il professor Omodeo
  ha rilasciato un'intervista
  a Naturalmente (mensile dell’ANISN), in cui racconta la sua esperienza
  umana.   Forse
  qualcuno (fra i commenti del sito Bioetiche…) pensa
  che ci sia un po’ di fanatismo o di idolatria nel festeggiare il compleanno
  di Darwin tutti gli anni; sicuramente preoccupa, dopo 150 anni di attacchi a
  Darwin e al darwinismo, che lo stesso pensi addirittura che “questa fissazione delle organizzazioni
  di non credenti per Darwin mi sembra ossessiva”; non sempre è facile distinguere fra difesa ed
  attacco, ma in questo caso dovrebbe essere evidente chi è il lupo e chi
  l’agnello.  Non è facile invece capire che chi
  lo festeggia sa benissimo che il 12 febbraio si festeggiano soprattutto
  le migliaia di intelligenze umane (e Omodeo è una di queste…) che sulla
  geniale idea iniziale di Darwin (e ovviamente anche di Wallace) hanno
  costruito una “cattedrale”, l’attuale conoscenza dei milioni di fatti che hanno
  costituto l’evoluzione biologica.  Forse
  nessuno dei critici al darwinismo si rende conto che le critiche a Darwin
  ormai, dopo un secolo e mezzo di conferme e di ampliamenti, sono solo critiche
  al lavoro ma soprattutto all’intelligenza di migliaia di uomini che negli
  ultimi 150 anni hanno sottoposto, loro sì erano sospettosi ma seri e
  responsabili, a continua verifica le idee certamente in parte errate e
  imprecise di Darwin, arrivando a spiegare come funziona nei dettagli e come
  si spiega, senza ricorrere a continui improbabili eventi soprannaturali, la
  storia della vita sulla terra.   | 
  
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  9/2/08-IT
   | 
  
   ·        
  Sul Foglio un articolo  ·        
  Sul Riformista un articolo di O.Franceschelli (“Darwin, una rivoluzione
  biologica che è evoluzione di laicità”) sul prossimo 199’ anniversario
  della nascita di Darwin (nato il 12 febbraio1809). L’articolo è un pressante
  invito a verificare il proprio modo di interpretare il mondo di fronte al
  serio rischio di  “scambiare la fede per conoscenza effettiva delle cose“
  con l’atteggiamento «Scettico e razionalista« di
  Darwin, che in tempi certamente più difficili (“nel
  clima tutt'altro che tollerante dell'Inghilterra vittoriana“) seppe
  dare  “un'inaggirabile lezione
  di scrupoloso rispetto per la ricerca scientifica e di laica rettitudine
  nell'uso pubblico delle proprie convinzioni filosofiche e religiose. Una lezione di cui, proprio nell'odierno clima
  culturale e politico del nostro Paese, sarebbe veramente difficile esagerare
  l'attualità”  L’articolo,
  dopo aver ricordato il recente documento
  dei Lincei in difesa della teoria dell’evoluzione, si conclude con una preoccupazione
  e un appello a riconoscere che ci sono anche … i limiti della fede di fronte
  alle scoperte della scienza:  “Dover ancora denunciare, come si è
  sentita costretta a fare la stessa Accademia dei Lincei, quanto siano
  infondate le critiche al darwinismo e alla necessità di insegnarlo nelle
  scuole, è certo uno dei segni più allarmanti della carenza di laicità che
  oggi minaccia tutta la nostra vita pubblica. Segno insomma
  dell'innegabile pazienza di cui i laici devono saper fare esercizio di
  fronte al ritorno non del sentimento religioso in quanto tale, ma del
  fondamentalismo protestante o dell'integralismo cattolico. Incapaci entrambi
  di confrontarsi con la scienza e con la filosofia moderne” Non bisogna comunque dimenticare
  quanto sia stato importante il ruolo di Darwin (ma anche di Mendel, di De
  Vries e delle migliaia di ricercatori che nei successivi decenni hanno
  contribuito alla conferma e al consolidamento della scoperta sua e di
  Wallace):  “le sue teorie hanno consentito di superare la «schizofrenia
  concettuale» (Ayala) tra mondo della materia inanimata e mondo della materia
  vivente. Il primo già indagabile e conoscibile mediante la scienza. Il
  secondo ancora sottratto a quest'ultima e spiegabile magari soltanto facendo
  appello a cause sovrannaturali.  Grazie a Darwin, anche
  l'evoluzione della vita può essere studiata come ogni altro processo
  naturale.
  Governato da meccanismi soltanto fisici (variazioni casuali e azione
  cumulativa della selezione naturale). E del quale fa parte anche homo sapiens,
  incluse le sue capacità intellettuali ed etiche.” Sembra incredibile che a qualcuno
  queste scoperte sembrino sempre e solo “diavolerie”; insistere
  a contestarle, pretendere che i credenti continuino a “scambiare la fede per conoscenza” di fronte a migliaia di successi e
  di applicazioni utili della biologia evoluzionistica, renderà assolutamente
  inevitabile indurre anche altri, come Darwin, a non avere altre alternative
  che “il progressivo
  congedo dalle convinzioni religiose della giovinezza”… Come ricorda Franceschelli, comunque
  qualcosa è cambiato, perfino la teologia ha dovuto adeguarsi, “evolvere”,
  per non illudere e deludere ..:  “Anche la teologia si è vista costretta a far subentrare
  al creatore e disegnatore onnipotente della tradizione il Dio umile e
  vulnerabile del teismo evoluzionistico, che si limita ad accompagnare con
  amore l'odissea evolutiva, senza intervenire direttamente neppure sul male
  fisico (sprechi, sofferenze, eliminazioni di specie) che ne segna i processi”.  | 
  
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  6/2/08-IT
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   ·        
  Sul Corriere un contributo di E.Severino
  (“Il rapporto tra ragione e
  fede ·        
  Sempre sul Corriere e su un argomento simile (ma
  legato alla notizia dell’embrione creato con un DNA mitocondriale diverso da
  quello materno per evitare una patologia genetica) c’è anche un’intervista a S.Veca
  (“Il filosofo «Da una parte
  e dall'altra vedo certezze brandite come spade. Dobbiamo prendere sul serio
  quello che ci dicono gli scienziati»”) ·        
  Sull’Unità
  si parla invece di un’assemblea organizzata oggi alla Sapienza per ragionare
  sulle polemiche sorte in seguito alla lettera dei 67 fisici sulla visita del
  Papa alla Sapienza. Sono già 1500 le firme di universitari di tutta Italia
  che cercano di far notare come il loro comportamento sia stato corretto e
  adeguato (“Caso Papa-La
  Sapienza: 1500 firme per la laicità”)  ·        
  Sempre sullo
  stesso argomento un articolo del Foglio (“L'appello per i 67 "no Papa" e quello "per la ragione'.
  Accademici contro“) presenta la contrapposizione fra docenti
  universitari (circa 1500)
  che difendono  la lettera del 23/11/07
  dei 67 fisici della Sapienza e docenti universitari (l’iniziativa sembra
  partita dalle facoltà scientifiche milanesi…) che invece appoggiano la
  decisione del Papa di non accettare l’invito, invitando a firmare un “appello per la ragione”
  in cui si presentano i fatti in modo un po’ fuori dalle righe: “Abbiamo
  con ciò toccato il fondo dell’intolleranza ideologica e scritto una delle
  pagine più nere della storia della libertà d’espressione nelle nostre
  università e nella società civile”. Infatti,
  come poco si sa (ma risulta dai verbali del senato accademico) l’invito alla
  visita era partito solo dal rettore, e gli organi accademici erano stati
  informati solo a posteriori; la stessa iniziativa era poi stata
  progressivamente ridotta di importanza dallo stesso rettore. Essendo stata
  riconosciuto come insolito per l’occasione (l’inaugurazione dell’anno
  accademico), l’incontro del papa era stato infatti spostato a DOPO
  L’INAUGURAZIONE; è possibile che anche questo abbia non poco indispettito il
  Papa.  Nell’appello questi importanti “dettagli” non
  vengono nemmeno citati e quindi purtroppo non sono noti ai circa 400 che lo
  hanno firmato (almeno 1 senza saperlo … ed ha pure … l’alibi). Non
  dimentichiamo poi che c’è anche un elenco con addirittura 20300 firme
  in difesa dei 67 docenti della Sapienza che avevano scritto una lettera per
  sconsigliare che l’apertura dell’Anno Accademico si svolgesse alla presenza
  del papa. Altre 1100 firme sono invece sotto un appello di Magdi Allam,
  che contiene frasi un po’ forti contro i 67 docenti; anche qui non vengono
  spieati ai firmatari i fatti che giustificano il comportamento di questi
  docenti.  Ognuno invece può leggere i fatti in questa
  lettera in cui Giorgio Parisi, uno dei firmatari e uno dei nostri migliori
  fisici racconta gli eventi a cui ha partecipato.   | 
  
      | 
 
  6/2/08-UK
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   ·        
  [da Pikaia]
  Sull’ultimo numero di Nature un articolo di Kevin Padian (un
  paleontologo dei vertebrati che in California collabora con il NCSE e che
  come esperto per l’accusa ha dato un notevole contribuito alla vittoria della
  ragione e alla sconfitta della truffa
  dell’ID al processo
  di Harrisburg) sull’eredità di Darwin “Darwin's
  enduring legacy”   | 
  
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  5/2/08-IT
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   ·                   
  Sull’Unità
  di oggi un articolo (“La Chiesa che vorremmo“) di un fisico della Sapienza oggi in pensione, Carlo
  Bernardini, uno dei firmatari della lettera dei 67 sulla visita del papa;
  un’intervista pubblicata dal Corriere il 21/1/08 (“Bernardini il «ribelle»: provocazione
  dal Pontefice”) in poche parole fa notare
  quanto oggi la Chiesa ami mostrare il suo potere («E dire
  che Cristo era un bel tipo di sessantottino. Gli hanno creato intorno tutto
  quest'apparato di potere. Chissà che direbbe»”): “parto dall’idea che una
  massa non marginale di personale ecclesiastico (il clero) di nazionalità
  italiana goda di finanziamenti che gravano sul pubblico bilancio per svolgere
  attività per così dire professionali» in ambito religioso, in sedi sparse su
  tutto il territorio. Se di cittadini italiani si tratta, vorrei che un bravo
  giurista rispondesse a queste domande …”; le domande sono 5, alcune anche
  ovvie e gustose (il celibato non è contro natura?; per comportamenti
  immorali si condannano solo i normali cittadini e non gli amici politici?).
   Lo scienziato Bernardini purtroppo, dopo aver
  sottolineato come molte leggi statali (ad esempio quella per gestire
  l’aborto) siano sottoposte a continue critiche ed obiezioni e come si voglia
  imporre il rispetto dei dogmi cattolici anche al resto dei cittadini
  italiani, si dimentica che anche grandi conquiste culturali della specie
  umana sono state (l’eliocentrismo) e sono tuttora (l’evoluzionismo) sotto
  tiro per lo stesso motivo ideologico: in quanto secondo alcuni non sono
  rispettose della visione “tradizionale” del mondo trasmessa dalla
  Bibbia.    ·                   
  Altrettanto preoccupato, e sullo stesso tema, anche
  l’articolo “Il
  pericolo dell'ondata neoguelfa” su La Repubblica, che illustra i
  segni di una possibile ricostruzione di uno stato pontificio, con la sfera
  pubblica sempre più sotto tutela. In ambedue gli articoli traspare lo
  sconcerto di accorgersi di avere perfino nostalgia per la maggiore laicità e
  autonomia della DC ai tempi di Rossetti e De Gasperi (come recentemente
  notato pure da Tina
  Anselmi su La Repubblica)… ·        
   Nel sito di Pikaia  Per
  cominciare, si può passare molto tempo ascoltando gli audio di una
  ventina di dibattiti che si sono svolti in gennaio al Festival
  della Scienza di Roma. Qualche argomento interessante da ascoltare
  facendo la maglia o guidando (i file mp3 si possono scaricare) lo si trova
  sicuramente, e se anche la vista è buona e non si sta guidando, ci sono
  interessanti video archiviati nel sito di Videoscienza. Se poi
  la vista è migliore dell’udito … non si guida, non si fa la maglia, e si
  preferisce la lettura, QUI
  alcuni consigli per scegliere fra i nuovi libri sull’evoluzione  … il 2009 si avvicina e non bisogna farsi
  trovare impreparati e con le lampade spente.  Per chi
  invece ama uscire e girare il modo, non mancano suggerimenti per scegliere
  personalmente le iniziative interessanti che permettono di incontrare persone
  interessanti; ad esempio a Roma il 9/2 c’è un convegno (“L'evoluzione
  della medicina evoluzionistica”) che evidenzia lo stretto legame fra la
  medicina di cui tutti hanno tanto bisogno e biologia evoluzionistica, mentre
  la prossima settimana, il 14/2, c’è un dibattito
  con Eva Jablonka, Bandi, Casiraghi e Pievani a Milano alla Bicocca al
  mattino, nel pomeriggio ci si può aggiornare sull’evoluzione umana con Manzi
  (un’ottima occasione per gli antievoluzionisti milanesi) e la sera si puà
  concludere la giornata ancora con la Jablonka. Nella stessa settimana ci
  saranno poi altre iniziative per il Darwin Day a Milano
  (per fortuna ormai sembrano lontani i tempi in cui, con assemblee
  creazioniste addirittura in un  liceo,
  sembrava la volessero trasformare nella capitale italiana
  dell’antievoluzionismo e del creazionismo…), Genova
  (locandina),
  Roma
  e perfino a Correggio
  e Castelbuono
  (PA) e, per fortuna, qualcuno e qualcosa si muove anche  Le
  iniziative di Milano sono comunque disponibili pure per i pigri che non amano
  o non possono uscire di casa: si potranno infatti vedere “in streaming
  video”   | 
  
   “  | 
 
  4/2/08-USA
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   ·        
  Negli USA  ci si
  sta preparando all’uscita nelle sale (in aprile) del film “Expelled”; nel sito web evoluzionista
  “Panda’s
  thumb” si fa notare un articolo (“Baptist
  professors featured in new film”) comparso il 28 gennaio su un quotidiano
  battista (Southern
  Baptist Texan) in cui si può leggere una frase sconcertante di uno dei
  massimi esperti dell’Intelligent Design; Dembski ha il coraggio di dire che
  molti credono che “the
  biological sciences are a dispassionate search for truth about life but many
  of whose practitioners see biology, especially evolutionary biology, as an
  ideological weapon to destroy faith in God”.  Questa
  valutazione di Dembski sembra proprio ricordare una frase tratta dal
  documento del 1999 di
  un teologo cattolico, non citato esplicitamente, che affrontava il problema
  della contrapposizione fra “razionalità e cristianesimo, …
  anzi considerati … persino reciprocamente escludentisi”: “La teoria
  dell'evoluzione si è sempre più consolidata come la via diretta per far
  scomparire definitivamente la metafisica, per rendere superflua l'«ipotesi di
  Dio» (Laplace) e formulare una spiegazione del mondo strettamente
  «scientifica»”).  Questa
  riflessione era inserita in un ragionamento e in preoccupazioni che sembrano
  tuttora attuali:  “Una teoria dell'evoluzione che
  spiega complessivamente tutto il reale, è divenuta una sorta di «filosofia
  prima» che rappresenta, per cosi dire, il fondamento vero della comprensione
  razionale del mondo. Ogni tentativo di mettere in gioco cause diverse da
  quelle elaborate da una tale teoria «positiva», ogni tentativo di
  «metafisica» deve apparire come una caduta al di sotto della ragione, come
  un'involuzione rispetto alla pretesa universale della scienza. Così,
  l'idea cristiana di Dio è necessariamente considerata come non scientifica”. Nel film si
  racconta il caso di un ricercatore battista creazionista che aveva dovuto
  chiudere un suo sito web favorevole all’ID; nel sito web del film si
  pubblicizza una curiosa
  iniziativa a premi, organizzata per aumentare l’affluenza dei cristiani
  nelle sale in cui trasmette questo film…  | 
  
      | 
 
  4/2/08-IT
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   ·        
  Sul Riformista un articolo abbastanza amaro sul
  rapporto fra teoria dell’evoluzione e elezioni presidenziali USA (“DARWIN RESTA FUORI DALLA CASA BIANCA”);
  l’articolo evidenzia il fatto che si cerchi di evitare I’argomento, anche se
  probabilmente nessun candidato si preoccupa seriamente del lontano Vaticano e
  un po’ più dei battisti della “bible belt” (pur in difficoltà per la condanna
  di un paio di famosi redicatori) o del 50% di americani creazionisti di vario
  tipo; l‘unico che ne parla è il candidato democratico Mike Gravel … che
  nessuno conosce.  Strano che l’articolo citi però come quasi
  sovversiva una ovvia dichiarazione di Gravel (“l’evoluzione
  è un fatto”) che potrebbero firmare .. anche il Papa e il
  Card.Schönborn, dato che si difende comunque solo l’evoluzione, sorvolando su
  quale possa essere la spiegazione.  Purtroppo a volte si rischia di passare per
  papisti (… pur magari ignorando quello che ha detto il Papa) anche senza
  alcun motivo … dovrebbe essere chiaro che se è pericolosissimo mettere in
  bocca al papa una citazione non verificata … sarebbe meglio comunque non dire
  che “i candidati si allineano con il Vaticano”  … la situazione politica USA non sembra
  influenzata dal Vaticano … come quella italiana.  | 
  
      | 
 
  2/2/08-VA
   | 
  
   ·        
  Cercando bene, si riesce anche a trovare un altro
  convegno vaticano in cui si parlerà di evoluzione; in realtà la biologia
  evolutiva la troviamo solo inserita in un contesto che in parte la nasconde e
  rischia di strumentalizzarla.  Il
  convegno  Ci sono sicuramente oratori
  interessanti sia sul fronte scientifico (L.L.Cavalli Sforza) che su quello
  teologico (il card.Martini), mentre altri oratori lasciano perplessi a causa non delle loro opinioni ma per loro precedenti
  dichiarazioni non documentate contro l’evoluzione biologica e la teoria
  dell’evoluzione … Complessivamente sembra quindi (per ora) meglio impostata
  la conferenza NON organizzata dall’Accademia delle Scienze Pontificia ….  Che un chirurgo esperto in trapianti
  di teste, e secondo lui forse di anime, racconti che lui crede che  “We will argue that
  at some time in the biological evolutionary course divine intervention
  with the introduction of a soul/spirit was required to create the unique
  human species. We will further argue that with the infusion of a
  soul/spirit at the time of human conception we are, in a sense, witnessing a
  replication of the creation process of mankind itself.   The latest
  advances in molecular genetics and neuro-imaging will be presented to support
  the thesis that divine intervention was necessary in the origin and  development of man [!!] emphasizing
  that: ‘we are created in the image and likeness of God’”. C’è da preoccuparsi del dubbio che
  questi siano già i primi effetti dell’auspicato “allargamento
  della ragione”… E’ possibile che queste frasi avranno in futuro molto
  successo? I teologi citeranno spesso queste frasi nei prossimi anni?
  Purtroppo anche il premio Nobel Rubbia, nel 2003 trovava addirittura una “impressionante vicinanza” fra i primi attimi del big bang e i primi attimi
  della genesi: “Le osservazioni della scienza moderna riprendono con
  impressionanti vicinanze l’impressionante descrizione idealizzata delle sacre
  scritture”  [non lamentiamoci se poi qualcuno in Vaticano ha dei dubbi sull’utilità di
  spendere soldi solo perchè i fisici non si accontentano più dell’“l’impressionante
  descrizione idealizzata delle sacre scritture “; [ “].  | 
  
      | 
 
  1/2/08-USA
   | 
  
   ·        
  Su Catholic News Service un articolo (“Evolution and creation: A recurring
  papal theme, often misunderstood”) sull’evoluzione secondo il Papa  | 
  
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  1/2/08-VA
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   ·        
  Nel 2009 anche il Vaticano organizzerà un grande
  convegno sull’evoluzione (“EVOLUTION: FACTS
  and THEORIES”), in cui sembra si voglia affrontare il problema con
  un’impostazione logica e razionale; sembra evidente dal programma,
  ma soprattutto dalla scheda “Argomentum”,
  che si vogliano dedicare 4 giornate (dal 3 al 7 marzo) per analizzare sia i
  fatti comunque già noti alla fine del 1700 e finalmente accettati anche dal
  Card.Ratzinger nel 2004  Queste premesse lasciano
  comunque aperto un serio dubbio sull’intuibile giudizio negativo su
  dichiarazioni, sia del Card. Schönborn (che in un editoriale
  del 2005
  sul New York Times, aveva cercato di svalutare, modificando le parole stesse
  del precedente Papa, proprio questo documento del 1996 citato) che del Papa attuale, che ripetutamente
  ha appoggiato queste posizioni (come si può leggere ad esempio nei recenti
  libri “Caso
  e disegno”  e “Creazione e
  Evoluzione”).  Molto chiara, anche se non sembra tenere conto dei tentativi papali di “ampliare la ragione” per evitare che la fede ..
  abbia in futuro basi meno solide rispetto alla scienza, la frase: “Un
  cristiano può credere nel disegno provvidenziale di Dio nella Creazione,
  senza farne una “teoria scientifica” concorrente ad un’altra: stiamo decisamente su un altro piano d’interpretazione. Questo
  però suppone, reciprocamente, che nessuna teoria scientifica si voglia
  erigere a spiegazione ultima della realtà, ciò che ne farebbe o una
  pseudo-metafisica, o una pseudo-religione – in ogni caso, il contrario della
  scienza.. Dal programma sembra che si voglia
  dare ampio spazio a Teilhard
  de Chardin, un gesuita paleoantropologo che negli anni 1926/1946 veniva
  considerato, quasi fosse un novello G.Galilei, una seria minaccia per la
  Chiesa, tanto che il santo Uffizio lo aveva allontanato (per ben 20 anni fu
  esiliato a lavorare come paleoantropologo in Cina) e i suoi libri, in cui
  cercava di conciliare l’evoluzione biologica con la teologia, venivano
  banditi – perfino dopo la morte avvenuta nel 1955 - dalle biblioteche delle
  istituzioni religiose. Oggi sembra venga rivalutato, ma bisogna sperare che
  si mantengano distinti i suoi contributi scientifici dalle sue ipotesi per
  cercare di conciliare la sua fede con i dati della scienza. Fra i contributi
  previsti sembra che per ora manchi quello di un primatologo/a; sarebbe
  davvero grave che mancasse chi negli ultimi anni ha svelato una gran quantità
  di aspetti molto “umani” nel comportamento dei primati; nell’unica occasione
  simile precedente (un convegno
  in Vaticano nel 1984 [l’articolo di Gould è molto interessante e cita
  anche gli effetti nel mondo del documento papale del 1996!],
  a cui partecipò anche S.J.Gould) furono invitati anche primatologi esperti di
  biologia evoluzionistica per cercare di presentare le strette relazioni
  filogenetiche fra l’uomo e i primati (… inutilmente, viste le recenti esternazioni del
  card.Martino…).  Oggi sarebbe invece importante
  (e dimostrazione di aver capito le novità scientifiche importanti) che
  esperti del comportamento dei primati (R.Fouts,
  F.De
  Waal, A.Whiten,
  J.Goodall,
  R.Wrangham,
  E.Visalberghi,
  MD.Hauser)
  possano far capire il ruolo rilevante delle recentissime scoperte scientifiche
  sulla socialità e la cooperazione e sulla comunicazione nei primati superiori
  (in particolare negli scimpanzé comuni e nei bonobo). Importantissime anche
  le ultime novità sull’uso
  di strumenti, che una primatologa romana attualmente segretaria dell’IPS (E.Visalberghi)
  ha recentemente osservato perfino in alcuni primati americani, appartenenti
  ad una linea evolutiva con decine di specie diverse, che si è sviluppata
  autonomamente dopo la separazione del continente americano dall’Africa.  Verificare la complessità del
  comportamento nei primati può permettere di capire meglio che anche i biologi
  hanno diritto di interloquire su aspetti del comportamento umano che hanno
  evidentemente basi materiali più facilmente accettabili in altre specie.  Speriamo che
  L.Galleni, biologo evoluzionista presente nel comitato organizzatore e
  docente di filosofia della scienza alla Gregoriana, sia quindi interessato a
  far capire come ci siano somiglianze con le specie filogeneticamente vicine
  anche per quanto riguarda aspetti che spesso, ma solo se si tratta della
  nostra specie, qualcuno è tentato di associare all’anima.  Il dubbio infatti è
  che anche qualche teologo pensi che “gli animali” (e quindi
  logicamente anche i primati superiori) abbiano solo stupidi e banali comportamenti
  istintuali. La primatologia, soprattutto negli ultimi decenni, ha dimostrato
  aspetti prima sconosciuti e davvero sconcertanti nel comportamento dei
  primati, che chiaramente dimostrano una progressiva evoluzione anche del
  comportamento.  Un altro aspetto che
  sembra poco presente nel programma del convegno è quello che riguarda
  l’interazione con l’ambiente e con la geologia: non si può capire
  l’evoluzione e la speciazione nei primati senza evidenziare il ruolo dei
  movimenti delle zolle continentali, né si può parlare di evoluzione umana
  senza analizzare le modificazioni dell’ambiente nel continente africano.  Sarebbe meglio che la
  discussione non si focalizzasse solo sugli aspetti biologici, che non
  esauriscono affatto i fattori dell’evoluzione (anche questo è un errore che
  si trova facilmente nei testi di teologi, che, già perplessi di fronte alla
  biologia, tendono ad evitare un approccio globale ai problemi
  dell’evoluzione). Certo, se si intende
  sostenere altri fattori ed altre ipotesi sull’origine degli aspetti materiali
  dell’uomo (genotipicamente e fenotipicamente molto simile ad alcune specie di
  primati) … climatologi, ma anche primatologi e antropologi probabilmente non
  servono ed anzi disturbano …; speriamo quindi che il convegno si prefigga
  (l’occasione lo richiedebbe, avendo ovviamente addosso gli occhi di tutti i
  diversi esperti) effetti culturali più rilevanti rispetto al convegno del
  1984, che doveva far capire agli uomini di chiesa perché Teilhard de Chardin
  e gli evoluzionisti fossero certi, da ben due secoli (=200 anni), che l’uomo
  avesse antenati comuni con gli attuali scimpanzé … è meglio non ritornare
  indietro anche su questo. ·        
  Leggendo però un articolo dal titolo altisonante proprio sul Venerdì di
  Repubblica di oggi (“Nell’ateneo
  del papa nero, dove Darwin è scienza”) comunque viene un grosso dubbio:  queste problematiche scientifiche molto complesse interessano davvero
  ai teologi? I futuri teologi delle università pontificie hanno le basi
  culturali sufficienti per poter valutare e discutere se e perché “Darwin è scienza”, come leggiamo nel titolo dell’articolo? Già è noto che nell’organico delle università
  vaticane vi è una grave carenza nella formazione scientifica: 1 solo
  docente di scienze naturali (1 su 1500) sembra un po’ poco per preparare i
  futuri teologi a parlare di evoluzione biologica (alcuni teologi gesuiti
  pubblicano talvolta loro riflessioni su Civiltà Cattolica).  E’ noto che ci sono
  fisici cattolici che sostengono addirittura che la biologia non sia una vera
  scienza (quella galileiana, per farsi capire…) solo perchè – a differenza
  della fisica -  non esistono formule
  matematiche che permettano di predire il futuro dell’evoluzione biologica; è
  quindi auspicabile che, prima di studiare biologia, nelle università
  pontificie si approfondiscano anche matematica e fisica. Che cosa svela
  invece il rettore della Gregoriana nell’intervista?  [Benissimo! Con
  queste premesse c’è davvero da rimanere a bocca … chiusa. Se non si fa
  ricerca ma nemmeno si studiano non solo la biologia e l’evoluzione ma nemmeno
  le basi fisiche e matematiche del metodo scientifico … come si può pensare di
  criticare in modo razionale e non ideologico chi conosce la scienza e fa
  ricerca scientifica? Sono ormai diecimila anni che il mondo si regge sulla
  divisione del lavoro e quindi sul rispetto delle conoscenze e delle competenze
  … Come si pensa di riuscire a discutere con gli scienziati? E a contestarli-
  magari in un modo banale - su un tema complesso come la teoria
  dell’evoluzione, che da 150 anni ha sconvolto la rappresentazione e la
  comprensione  degli aspetti materiali
  della natura del pianeta in cui viviamo?  Si sa che le vie del
  Signore sono infinite, ma con queste premesse c’è da dubitare che queste vie
  possano incontrare quelle della ragione … 
  Speriamo che si preferisca ascoltare le sagge parole di mons.Ravasi,
  un gesuita oggi con un ruolo importante, 
  ben cosciente della realtà e rispettoso delle competenze: “è
  ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati degli scienziati, i loro
  ritrovamenti, i reperti che hanno una oggettività solida. Ma se la
  teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un
  campo non suo”.
  Oggi sappiamo dal rettore della Gregoriana anche perché è “un campo non suo”.]  | 
  
      | 
 
   
  31/1/08-IT
   | 
  
   ·        
  Sul Foglio un articolo (“Genetisti
  e cardinali”) racconta un po’ delle ultime riflessioni del card.Schönborn
  (nel suo recente libro “Caso
  e disegno”) su creazione ed evoluzione, argomento in buona parte
  esterno alle sue competenze, che non sembrano molto diverse da quando nel 2005 aveva
  deciso di aprire la strada al Papa verso l’Intelligent Design.  Sembra
  invece che l’autore (forse finalmente ha letto gli articoli di F.Facchini)
  voglia prendere un po’ le distanze dall’Intelligent Design USA (speriamo che
  anche altri giornalisti del Foglio si convincano dell’errore in cui da tempo
  sono caduti …). Chissà cosa direbbero Zichichi (difensore qualche giorno fa di
  un minimo di serietà quando si usa il metodo scientifico: “Per fare una scoperta scientifica è quindi necessario …
  realizzare un esperimento… Ogni scoperta è stata ottenuta sempre dopo un
  esperimento”), Ravasi
  (difensore, almeno nel 2005,
  dell’autonomia e del rispetto reciproco delle competenze fra scienza e fede: “è ovvio che l'evoluzione esiste,
  non si possono ignorare i risultati degli scienziati, i loro ritrovamenti, i
  reperti che hanno una oggettività solida. Ma se la teoria evolutiva è giusta,
  non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo”), ma anche
  gli ultimi due papi sul modo in cui uno dei due miti della Genesi viene
  trasformato, senza prove razionali, dal Card. Schönborn, dal filosofo – ma addirittura
  anche dal biologo Lejeune - in un manuale di biologia evolutiva …  Curiosa e
  decisamente originale (ma soprattutto sconcertante per qualsiasi biologo)
  l’ipotesi che il caso, il cui ruolo fondamentale nei meccanismi “casuali” che
  gestiscono la creatività e la comparsa di novità nell’evoluzione era stato
  dimostrato già nell’800 dall’abate Mendel, si possa considerare addirittura “un’idea filosofica”.   Fa sorridere
  il pensiero di poter attribuire a “un’idea filosofica” i numerosi
  decessi conseguenza di eventi casuali … [anche se “un’idea filosofica”
  forse è meglio di una divinità a cui si chiede sempre e solo il bene] Nuovo sembra
  anche il risorgere della “creatio continua”,
  quando persone più competenti preferiscono evitare di pensare a continui interventi
  soprannaturali (anche perché sarebbe meglio evitarli, per non far arrabbiare
  Zichichi).  Risulta
  particolarmente evidente uno dei problemi che molti che vorrebbero criticare
  la teoria dell’evoluzione dimostrano di non vedere; l’articolo sembra dimenticare
  completamente il fatto che ci sono milioni di specie e miliardi di esseri
  viventi che nascono e muoiono continuamente da miliardi di anni; forse solo
  davanti ad una bistecca o ad una zanzara ci ricordiamo che la vita non
  riguarda solo la nostra specie? La
  situazione è molto triste … il lavoro che aspetta mons.Ravasi sembra
  difficile, avendo davanti solo un anno prima del 2009, quando tutto il mondo
  parteciperà alle iniziative per commemorare Darwin (nato nel 1809) e la
  publicaziome del suo libro che ha rivoluzionato la visione del mondo e
  dell’uomo (1859); se proprio si volesse, non dovremmo nemmeno dimenticarci
  dei 200 anni dalla prima teoria che spiegava l’evoluzione dei viventi, quella
  di Lamarck (1809).  Questa
  teoria ipotizzava i meccanismi che avevano permesso la diversificazione degli
  esseri viventi a partire da un unico organismo primitivo (accettata dal 2004 anche dal
  Vaticano), ma era una spiegazione errata e nessuno, a parte il tentativo
  fallimentare di Stalin in Unione Sovietica, ha cercato finora di utilizzarla
  per interagire con il mondo reale. E noi,
  invece di avere dalla Chiesa indicazioni precise (soprattutto sui confini
  delle diverse competenze…), leggiamo ancora che “c’è
  una grande libertà per il credente di dimostrare tutte le ipotesi
  evoluzionistiche per sapere se coincidono con la realtà”. La storia di
  G.Galilei non è stata ancora capita …?  ·        
  Sul Riformista un’intervista a mons.Ravasi,
  responsabile del Vaticano per la cultura (“RAVASI E LA CULTURA SECONDO RATZINGER”) in cui si parla anche dei fatti della
  Sapienza e   | 
  
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  30/1/08-IT
   | 
  
   ·        
  Negli ultimi giorni sono comparsi molti articoli in difesa
  del Papa, che ha preferito rinunciare alla visita alla Sapienza. Alcuni di
  questi articoli (“LAICI MA INTOLLERANTI“, “IL NANISMO DEI LAICISTI”, “VATTIMO: FATIMA MEGLIO DEGLI ATEI“, “LA PARROCCHIA DEI SUPERLAICI CHE FA CONCORRENZA ALLA CHIESA“) aggiungono alla difesa del Papa anche
  inutili e poco motivate critiche alla scienza in generale, evitando di
  fornire informazioni sul ruolo che la Chiesa concede alla scienza e alle sue
  scoperte, spesso affrontate senza una preparazione adeguata (come certifica
  la lettera del 1988 di GP2) e a cui si vorrebbe almeno in parte sottrarre
  (come evidente nei discorsi di Regensburg) il
  presunto monopolio di un utilizzo rigoroso della ragione.  Purtroppo nel finale dell’intervista, per
  difendere oltre alla scienza anche il Papa (a cui comunque non sembra concedere
  la richiesta autorizzazione ad “ampliare il concetto di razionalità”)
  definisce pre-aristotelici dei colleghi fisici appartenenti ad una delle
  migliori strutture di ricerca europee e mondiali...  | 
  
      | 
 
  29/1/08-VA
   | 
  
   ·        
  L’agenzia cattolica Zenit riprende solo oggi (“Benedetto XVI sostiene la
  scienza, secondo la rivista “The Lancet”), con una certa inerzia, la notizia (già
  comparsa sul Corriere del 25/1) che la rivista medica inglese Lancet sostiene (“The
  Pope and science”) che il Papa non sia affatto nemico della
  scienza. Certo fa un certo effetto che, senza commenti, si legga
  nell’articolo che  Si riporta
  comunque correttamente che su alcune questioni Lancet non è tenero con il
  Papa, ed anzi sembra tifare per alcune posizioni certo poco ortodosse del
  Card.Martini, “sottolineando come il porporato avrebbe appoggiato l'uso
  del preservativo per combattere l'AIDS e sostenuto l'utilità della
  legalizzazione dell'aborto per ridurre il numero illegale di interruzioni di
  gravidanza”  ·        
  2 pagine oggi sull’Avvenire su due temi
  interessanti. Nella prima si riporta il testo originale (“L'uomo non è il frutto del caso“) di un
  intervento (in occasione dell’incontro con i partecipanti al convegno inter-accademico
  "L'identità mutevole dell'individuo" promosso dalla
  "Académie des sciences" di Parigi e dalla Pontificia Accademia
  delle Scienze) in cui il Papa, pur attribuendo meriti (sub
  condicione) alle “scienze esatte” (“hanno fatto prodigiosi progressi
  nella conoscenza dell'uomo e del suo universo”) attribuisce alla scienze “meno esatte” ipotesi non vere
  (la frase “L'uomo non è
  il frutto del caso“ trova concordi anche gli scienziati!) ed esprime
  alcune preoccupazioni forse eccessive su un ruolo negativo di uno strumento
  di conoscenza che in alcuni campi è insostituibile: “Nella
  nostra epoca, in cui lo sviluppo delle scienze attira e seduce mediante le
  possibilità offerte, è più importante che mai educare le coscienze dei nostri
  contemporanei, affinché la scienza non divenga il criterio del bene“; spiace che approfitti
  così del fatto evidente che “nessuna scienza può dire chi è l'uomo, da dove viene e dove va“.  Manca nel
  suo discorso il ricorrente (da Ratisbona in poi) invito a depotenziare lo
  strumento principale del metodo scientifico, ma viene ricordato nell’articolo
  di commento a fianco (“Benedetto XVI: la scienza non sia il criterio del bene”): “Da Ratisbona in poi, invece, Benedetto
  XVI ha rivolto numerosi inviti ad allargare il concetto di razionalità,
  non circoscrivendolo alle sole scienze empiriche”.   Questo tema
  viene ripreso in questi giorni anche nella sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente, che si è
  svolta a Roma dal 21 al 24 gennaio e che crea una struttura organizzativa
  apposita:  “Particolarmente
  viva è nei Vescovi l'attenzione al rapporto tra fede e cultura, ulteriormente
  alimentata dall'insegnamento pontificio circa la necessità di
  "allargare gli spazi della razionalità". A questo proposito,
  assume rilievo la scelta di costituire un apposito Comitato,
  finalizzato a promuovere il "progetto culturale orientato in
  senso cristiano", accompagnandone la riflessione e sostenendo le
  attività del relativo Servizio Nazionale.” (Osservatore
  Romano, 30/1/08) ·        
  In un’altra pagina (la 33’) mons.B.Forte (“Etica, ripartiamo dal dialogo“) se la prende con gli scienziati che non nascondono
  la loro attività per difendere alcuni aspetti della scienza e soprattutto
  della biologia che infastidiscono moltre delle religioni attuali; si citano
  così R.Dawkins e
  Odifreddi. Interessante, e diversa rispetto ad altri interventi precedenti,
  l’opinione di mons.Forte che non se la sente di negare la possibilità di
  un’etica atea:  L’intervista
  a Bruno Forte fa parte di un dossier sul ruolo dell’ateismo nella sfera
  pubblica (“Ateismo, fede ed eguale rispetto“) presentato nel nuovo numero di «Reset», che esce
  in questi giorni. Tra gli altri contributi, gli interventi dei filosofi
  Martha Nussbaum, Gianni Vattimo, Telmo Pievani e Paolo Costa, degli
  scienziati Niles Eldredge e Edoardo Boncinelli, del giurista Francesco
  Margiotta Broglio e del direttore di Reset Giancarlo Bosetti.  | 
  
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  29/1/08-IT
   | 
  
   ·        
  Articolo davvero preoccupato di E.Boncinelli sul
  Corriere (“Torna
  il sacro e sfida l'Illuminismo”); questo è solo l’inizio:  “La religione, al pari di tutte le convinzioni
  parareligiose, rassicura e deresponsabilizza, e non saprei dire quale dei due
  aspetti sia più ben accetto agli individui che la professano. Se l'aspetto
  della rassicurazione non ci deve riguardare più di tanto, è sull'aspetto
  della deresponsabilizzazione che la modernità ha qualcosa da dire”,  ma poi
  Boncinelli comincia a preoccuparsi, citando  “la delega che viene così conferita ai ministri di culto
  perché accertino e comunichino quale sia il comportamento etico giusto da tenere
  in ogni circostanza“,  e
  rifiutandola:  “non ci piace la delega per l'etica che il clero si è attribuito. Nessuno
  può legiferare per nessuno in temadi morale. Non ci deve essere un'etica individuale quindi? Non cherziamo! La
  messa a fuoco di un'etica individuale è importate per il pensiero laico
  quanto e più che per il magistero cattolico, anche se, rispetto alle
  posizioni del secondo, il primo auspica una maggiore attenzione al caso
  singolo e alle istanze dell'individuo e una minore rigidità.“ …  preoccupato
  per gli effetti sull’etica sociale: “Il fatto è che una volta che un'autorità si arroga il diritto di
  legiferare sul tema del retto comportamento, è facile per essa passare dalle
  questioni di morale individuale a quelle che definirei di etica sociale.” Fino
  ad arrivare alla conclusione, molto chiara;  “È di moda oggi esultare, anche da parte di autori considerati laici, per
  un certo recente «ritorno del sacro». Non so bene di cosa si parli e di che
  cosa dovremmo esultare: il senso del sacro vive di ignoranza, di
  paure e di oscure minacce, confina con la superstizione e dispone al
  fatalismo e al fanatismo. Se c'è veramente questo ritorno del sacro,
  significa che l'Occidente tenta di rientrare in quello stato di minorità dal
  quale  l'Illuminismo, secondo Kant,
  l'aveva a suo tempo affrancato.   | 
  
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  27/1/08-IT
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   ·        
  A volte si trovano articoli con concetti interessanti
  anche dove meno uno se lo aspetta. Oggi su Libero si recensisce un
  libro di Arbasino del 1990 (“Paura
  e disgusto in Italia; i vizi di un Paese senza”);dopo aver citato alcune
  follie dell’Italia  contemporanea (ad
  esempio le continue condanne per omicidio nonostante si chieda ce anche
  l’aborto venga equiparato all’omicidio…) si accenna anche alla visita del
  Papa alla Sapienza, chiedendo che per par condicio anche R.Dawkins o Pievani
  possano “andare ad inaugurare l’anno
  ecclesiastico per dire cosa c’era sulla terra 3 miliardi di anni prima della
  genesi”; Parente sembra sia rimasto colpito da una giusta osservazione
  di Pievani nel libro “In
  difesa di Darwin”, dato che la cita: “Perchè
  esiste il vilipendio della religione e non della scienza e però tutti in fila
  se serve un antibiotico o un viagra o una chemio? E chissà che sgomitate se
  dalle staminali embrionali dovesse derivare una cura per il cancro…”.
  Come si nota, oltre a evidenziare l’incoerenza, si intravede anche
  un’allusione alla favola del lupo e dell’agnello, la cui ignoranza impedisce
  di vedere che quella della scienza è soprattutto una battaglia difensiva
  rispetto a critiche spesso ridicole.   
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  26/1/08-USA
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   ·        
  Finalmente si può leggere un articolo che illustra un
  esempio di quella che i creazionisti biblici USA chiamano “ricerca
  scientifica” applicata al mito della Genesi. E’ uscito infatti (e lo fa
  notare Silvie Coyaud nel
  suo blog) il primo fascicolo del primo volume della prima rivista “scientifica”
  creazionista, Answers
  Reasearch Journal della “Answers
  in genesis”.  Come tutti sanno,
  la ricerca scientifica, quella vera, parte sempre da qualche domanda
  intelligente che pone un problema importante, che si risolve con una
  dimostrazione o proponendo un’ipotesi di lavoro che è il punto di partenza
  per sviluppare ulteriori ricerche che daranno luogo ad ulteriori articoli
  scientifici che permetteranno di aumentare le conoscenze utilizzabili dalla
  nostra specie. Chi avrà
  l’ardire di leggere uno dei primi articoli (“Microbes and the Days of Creation”) scoprirà perchè non è difficile nè sintomo di
  maleducazione fare ironie sulle basi culturali di quella che certamente non è
  ricerca scientifica. Curioso anche scoprire che alcuni microorganismi potrebbero
  essere stati creati al terzo giorno della settimana dedicata alla creazione;
  altri microorganismi invece [chissà perchè… ma lo spiegano!] solo dopo
  il peccato originale … triste invece pensare che magari l’idea [non si può
  certo pensare che sia un’ipotesi, essendo priva di premesse serie], a
  troppi di noi possa sembrare plausibile … forse non sappiamo distinguere fra
  la ragione e un semplice pensiero?!  Ricordiamoci comunque che la Chiesa cattolica
  rifiuta il creazionismo biblico: “La Bibbia non è un libro di scienze”.
  Alla creazione però ci crede. Inevitabile quindi una certa … confusione nel
  pensiero … dopo la necessaria disattivazione della ragione.  | 
  
      | 
 
  25/1/08-UK
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   ·        
  Secondo il Corriere (“LANCET PROMUOVE RATZINGER NON SU PRESERVATIVI E AIDS”) in un
  articolo su Lancet si apprezza il Papa per le sue dichiarazioni favorevoli
  alla scienza e in particolare alla teoria dell’evoluzione (“ci sono più evidenze scientifiche in favore
  dell’evoluzione”), ai problemi del clima (nel 2006 – o nel 2007? - si
  è tenuta una  conferenza in vaticano sui
  cambiamenti climatici). Curiosa l’anticipazione di quel che avverrà
  prossimamente: “Ratzinger parlando all’ONU
  disse <L’umanità è oggi giustamente
  preoccupata per l’equilibrio ecologico futuro>”. C’è qualche dubbio
  che si siano confusi gli ultimi due papi … Benedetto 16 andrà all’ONU solo
  nei prossimi mesi…  | 
  
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  25/1/08-IT
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   ·        
  Il pasticcio della rinuncia del Papa all’invito
  personale del rettore (il Senato Accademico è stato infatti solo informato a posteriori
  dell’evento) a inaugurare l’anno accademico alla Sapienza di Roma (valutato
  in modo per quanto possibile laico … prima da un teologo
  valdese e poi da un altro teologo valdese: Una farsa italiana in tre atti) ha
  permesso comunque di rinfrescare le conoscenze sul secondo processo a
  Galilei; fu il processo che si concluse con l’abiura e quindi con una modesta
  condanna (in parte comunque scontata dalla figlia suora…) di chi comunque
  viene considerato il fondatore della scienza moderna.  E’, ad
  esempio, comparso solo in questi giorni, oltre ad alcune riflessioni di un
  centro studi vaticano (“G.GALILEI E LA QUESTIONE GALILEIANA“), il testo
  completo del capitolo del filosofo Feyereband, citato dal card.Ratzinger nel
  1990 a Parma ed a Roma. Quel testo non era ancora comparso in italiano, e lo
  si può leggere oggi sul Corriere della Sera (“Feyereband
  e G.Galilei: il testo mai letto in Italia”)
  affiancato da due commenti (“IL CONTESTO DELLE FRASI INCRIMINATE” di A.Carioti e “L'AFFAIRE SAPIENZA LO AVREBBE DIVERTITO” di G.Giorello). Anche per
  Darwin infatti la difendibilità della sua teoria era inizialmente debole, per
  cui anche lui, quand’era in vita, avrebbe potuto essere condannato, in
  quanto mancavano ancora alcune prove fondamentali (la genetica, con i suoi
  meccanismi casuali, allora la conosceva solo … un abate boemo di nome Mendel
  …). OGGI INVECE è assolutamente irrazionale continuare a
  criticare una teoria che ha avuto finora 150 anni di continue conferme e
  soprattutto utili applicazioni; anche il teologo V.Mancuso
  potrebbe essere d’accordo … sull’irrazionalità, OGGI, di un simile
  comportamento e quindi di critiche come quelle che il Papa ha fatto nel corso
  del convegno di Castelgandolfo del 2005. Se
  l’eliocentrismo ha avuto le prime conferme solo 150 anni dopo il processo a
  Galilei, il neodarwinismo le ha da tempo e continuano ad aumentare. Certo
  qualcuno (il card.Schönborn, per esempio) sta cercando disperatamente di
  negare che i miliardi di fatti indipendenti che avvengono in ogni frazione di
  secondo nell’evoluzione biologica abbiano ormai una spiegazione razionale
  (che non è certo solo dovuta al caso, come qualcuno pensa e cerca di far
  credere!).  Di fronte a
  questo comportamento critico fuori tempo massimo e irrazionale avviamente i
  biologi evoluzionisti dovrebbero alzare un po’ la voce, invitando ad usare
  appunto la ragione per capire  che non
  siamo più nel secolo in cui una religione poteva aver successo facendo
  credere che la scienza sostenga che “l’uomo è frutto
  del caso”.  E’
  deprimente vedere in azione chi stravolge il pensiero e le frasi altrui, ma
  non è difficile far notare che questa frase … è contestata da sempre anche
  dai biologi evoluzionisti. Basta leggere quello che scrivono … Per ora –
  manca solo un anno - abbiamo solo nervosi e poco convincenti iniziative irrazionali, anche sponsorizzate
  da rettori di università vaticane che sembrano contenti di partecipare a
  iniziative penose che negano non solo la razionalità della scienza ma anche
  precedenti dichiarazioni del Vaticano in cui si accettava l’evoluzione come
  un fatto (2004).  Purtroppo
  ognuno va per conto suo, cercando evidentemente di trascinare il Papa sulla
  sua strada.   | 
  
      | 
 
  25/1/08-IT
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   ·       
  Lucido ma deprimente un articolo su Repubblica
  (“I DOCENTI "CRETINI" E IL METODO TARGATO
  CEPPALONI“) che ricorda
  la condanna come “cretini” e addirittura “cattivi maestri” dei docenti della Sapienza che
  contestavano che “l’università invitasse
  all’inaugurazione dell’anno accademico non il solito premio Nobel ma un
  signore che considera Darwin un delinquente e il processo a G.Galilei
  sacrosanto” [non c’è da stupirsi; sacrosanto e con le stesse
  premesse è anche quello in corso da 150 anni contro Darwin … nel disperato
  tentativo di negare una spiegazione razionale alla stessa evoluzione
  biologica, pur accettata 4 anni fa (2004) e oggi
  spesso messa pure in discussione] e lo collega al fatto che pochi giorni
  dopo “il 95% di chi ha espresso condanna per gli
  scienziati della Sapienza si è schierato con identico monolitismo a difesa di
  Mastella e signora” che oltre ad occuparsi di “piazzare primari di fiducia” hanno fatto cadere un governo
  che non li difendeva a sufficienza ("VOLEVANO
  FARMI FINIRE COME CRAXI MA IL POPOLO STAVOLTA E' CON ME") …  [Un collega, che per quest’anno si è
  trasferito all’estero con tutta la famiglia per svolgere ricerche che
  coinvolgono lo studio dei primati e quindi l’evoluzione … non mi nascondeva
  ieri qualche perplessità sul tornare e far ritornare i suoi figli in un paese
  che continua a dimostrare così scarso rispetto non solo per la scienza ma
  anche per la ragione (LA POLITICA HA VOLUTAMENTE IGNORATO LE RAGIONI DEI 67 FISICI DELLA
  SAPIENZA): ormai solo da lontano ci si scandalizza se un governo
  non ha appoggio né parlamentare né popolare quando non difende comportamenti
  illegali di suoi esponenti; incredibile anche il fatto che chi spera di vincere
  le elezioni già oggi promette che non si potranno più fare intercettazioni
  telefoniche ("Mai più intercettazioni
  selvagge") contro la criminalità organizzata – e ben diffusa -
  dei colletti bianchi, di chi non paga le tasse ma anche dei politici corrotti].  | 
  
      | 
 
  24/1/08-IT
   | 
  
   ·        
  Il titolo dell’articolo presente nel sito web di ICN
  News certamente sopravvaluta (“Un
  fatto di portata storica per la cultura italiana“) un evento
  di portata … preistorica. Non c’è infatti dubbio che la novità dell’uscita
  della traduzione italiana di un libro che contesta il neodarwinismo sia
  proprio il salto culturale all’indietro di almeno un paio di secoli, tanto è
  vero che sia l’autore della traduzione che l’autore dell’articolo aderiscono
  all’AISO, un circolo “culturale” legato alle chiese evangeliche che crede
  senza pudore nel creazionismo biblico.  Forse in Italia
  sono gli unici, ma sanno come farsi notare. Anche la frase
  [anti-ratzingeriana] contro l’origine comune di tutti gli esseri viventi e la
  stessa evoluzione biologica (verso cui la chiesa cattolica ufficialmente non
  ha obiezioni) brilla all’interno dell’articolo: “la
  pubblicazione di un trattato critico sull'evoluzione, un manuale di biologia,
  a livello universitario, senza lo schema darwiniano "scimmia -
  uomo". Si tratta di un testo che aspettavano "tutti" in
  Italia”.   | 
  
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  23/1/08-IT
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  Sull’Unità un interessante e pacato articolo di
  G.Barbujani (“LA STRANA SCIENZA DEL PAPA”) che cerca di documentare uno dei punti
  (la posizione del papa sulla scienza) che altri avevano affrontato in questi
  giorni, spesso senza sentire il bisogno di fornire alcuna dimostrazione dei
  cambiamenti in atto rispetto a situazioni precedenti, che sembravano (ed
  erano) più ragionevoli. Spesso in questi giorni si era evocata la ragione
  ma si continuavano a leggere solo pensieri (spesso “acidi” … ma senza
  dimostrazioni razionali).  [E’ molto
  strano; si confrontano e si definiscono la fede e la ragione,
  ma si dimentica che nella nostra specie anche il solo pensiero – che è
  presente però anche negli animali più semplici - ha avuto un ruolo
  importante. Il rischio di confusione sembra rilevante …].   | 
  
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  22/1/08-IT
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  Articolo di Gentiloni sul Manifesto (“L'università
  a piazza San Pietro”) in cui si esprimono seri dubbi sull’intervento del
  Papa alla Sapienza, e in particolare il punto in cui condanna la ragione
  che non passi attraverso la fede.   ·        
  Interessante articolo sul Foglio, stranamente
  molto critico verso il Papa e la Chiesa cattolica; non è quindi del
  direttore ma di un teologo laico, V.Mancuso: “LA RAGIONE VINCE, RIFARE LA CHIESA”. Si
  parla del ruolo attuale della ragione e della fede, della preoccupazione del
  Papa per la debolezza della fede di fronte alla ragione (sia quella della
  filosofia che si incontrava anche nella “Fides et ratio” che quella
  della scienza): “per secoli le argomentazioni
  condotte a partire dalla fede erano vere a priori, accettate senza discutere.
  Oggi avviene il contrario; le argomentazioni a partire dalla fede sono
  opinabili a priori, senza fondamento stabile, pura soggettività, gusto
  personale … oggi la ragione è più forte della fede”.  Ma Mancuso prosegue
  con un affondo: “O lo fa subito o, come purtroppo il
  più delle volte è avvenuto, lo fa quando è costretta dalla forza delle cose,
  della ragione della verità”. Dopo aver comunque
  riconosciuto che il cattolicesimo attribuisce grande importanza alla ragione
  … un altro affondo: “se si accetta la ragione, la
  si deve accettare fino in fondo … non è una serva che si può congedare a
  piacimento .. o le si dà sempre il primo posto o la si mette sempre in
  secondo piano … significa impegnarsi a condurre il discorso teologico sempre
  all’insegna della ragione”.  A questo punto Mancuso
  svela, forse non intenzionalmente, un possibile motivo per cui da tempo il
  Papa insiste con la richiesta di un
  “ampliamento della ragione”: “a me sembra che questo primato della ragione nella nostra
  chiesa non venga sempre rispettato” …  facendo notare come la Chiesa prima debba cominciare ad usar la
  ragione in modo corretto in alcuni problemi. Cita ad sempio l’esigenza di
  rivedere il concetto irrazionale di creazione ex nihilo (Darwin e i
  biologi sarebbero davvero contenti…), il concetto irrazionale di peccato
  originale e le sue ripercussioni sui neonati innocenti e sui miliardi di
  animali e piante morti nel corso dell’evoluzione prima della comparsa
  dell’uomo e quindi prima del peccato originale che ha introdotto proprio la
  morte, che prima non era contemplata ...  Avendo evidenziato gli aspetti irrazionali (e a
  volte pure penosi e sciocchi) dell’attacco scoordinato alla biologia
  evoluzionistica non posso che concordare con Mancuso quando scrive “La battaglia per la ragione si combatte anche al nostro
  interno; prima di guardare la pagliuzza negli occhi degli altri guardiamo la
  trave nei nostri”. Mancuso non si ferma neppure davanti a temi spinosi
  come quello dell’aborto, proponendo spinosissime soluzioni: “se si vuole davvero contribuire ad evitare l’aborto, una
  revisione della dottrina della contraccezione si impone”; fa notare
  anche l’imbarazzante relazione, di solito non evidenziata, fra la posizione
  della Chiesa contro la contraccezione e l’idea, dimostrata falsa già più di
  un secolo fa, che la vita umana sia già presente negli spermatozoi ... [quanto
  tempo ci vorrà ancora per capire che anche moltissimi zigoti sono ancora solo
  una “potenzialità di vita”?] Il finale però sembra purtroppo poco coerente:
  se addirittura un teologo strapazza così la Chiesa avvertendo che ci sono
  travi negli occhi di chi parla di ragione ma non la usa o la usa solo quando
  fa comodo (“prenderla come guida finchè i conti
  tornano e poi, quando i conti iniziano a non tornare, abbandonarla”) …
  perché ingrandire la pagliuzza negli occhi di chi queste travi già le vedeva
  da tempo? Perchè parlare di ”fatti incredibili come
  l’intolleranza laicista di qualche giorno fa alla Sapienza”? Forse
  quei 67+M.Cini hanno solo pensato, come V.Mancuso, che che “le parole di esaltazione della ragione spesso
  pronunciate da Papa Benedetto risultano poco credibili alle più avvertite
  coscienze contemporanee”! [C’è stata
  molta confusione e c’è molta ignoranza sui fatti della Sapienza, ma perché
  chiamare “intolleranza laicista” un modo
  diverso dal suo di accusare la Chiesa di irrazionalità? Non sono molti i
  quotidiani che oggi accetterebbero un articolo di un fisico della Sapienza
  che accusa la Chiesa di irrazionalità … per i teologi è diverso … ma perché
  farlo pesare?  Per quanto
  riguarda l’ortodossia di Mancuso, non dimentichiamo che c’è qualcuno che gli
  contesta di non accettare più di un dogma: “«Dogmi negati», bocciato Mancuso”]  | 
  
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  20/1/08-IT
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  C.Magris in un articolo sul Corriere (“CHI E' LAICO CHI E' CLERICALE“) commenta il pasticcio avvenuto alla Sapienza.
  Purtroppo senza conoscere bene i fatti, né quelli avvenuti alla Sapienza, né
  quelli che riguardano la strana e ormai secolare battaglia attuale della
  Chiesa contro il neodarwinismo, di cui presenta una situazione confusa ma
  meno di quanto sia in realtà; peccato che, conoscendo bene il tedesco, come
  dimostra nell’articolo, non abbia letto fin dal maggio 2007 il libro (“Creazione ed evoluzione”) che raccoglie la
  discussione avvenuta a Castelgandolfo alla fine dell’estate del 2006. In
  quell’occasione il Papa, dopo aver consultato altri teologi e aver ripassato
  le idee di 2 biologi
  tedeschi molto critici
  verso il neodarwinismo, già citati in una preoccupata conferenza alla Sorbona
  nel 1999: «Verità del cristianesimo?»,
  snobbò leopinioni del biologo molecolare austriaco neodarwiniano (P.Schuster)
  che era personalmente presente come consulente scientifico. Giunse quindi
  alla conclusione che non solo il neodarwinismo, oltre ad avere molti altri
  gravi difetti, non era scienza, ma nemmeno l’evoluzione fosse dimostrabile
  scientificamente, smentendo (forse senza rendersene conto) quanto aveva
  accettato – l’origine comune di tutti gli esseri viventi - in un documento
  che aveva firmato nel 2004. Lo stesso
  volume è uscito in italiano solo pochi mesi fa, probabilmente dopo un lavoro
  di traduzione molto elaborato …  per
  cui è molto ottimista C.Magris quando scrive  “Si è detto che è inaccettabile l’opposizione della
  dottrina cattolica alle teorie di Darwin. Sto dalla parte di Darwin (le cui scoperte
  si pongono su un altro piano rispetto alla fede [?]) e non di chi lo vorrebbe mettere al bando, cone tentò
  un ministro del precedente governo, anche se la contrapposizione fra
  creazionismo e teoria della selezione non è più posta intermini rozzi e molte
  voci della chiesa [?], in nome di una
  concezione del creazionismo più credibile e meno mitica [?], non sono più su quelle posizioni  [?]”  ·        
  Abbastanza interessante verificare (nella “illuminante”
  e sconcertante conferenza del card.Ratzinger alla Sorbona nel 1999: «Verità
  del cristianesimo?») come sia a volte del tutto opposto il modo di
  vedere l’evoluzione e la teoria dell’evoluzione; il dialogo in queste
  condizioni da “invasione di campo” risulta oggettivamente impossibile. Se per
  il biologo è il riferimento per ogni processo biologico che avviene sulla
  terra a partire dall’origine della vita (Dobzhansky: "in biologia nulla ha senso se
  non alla luce dell'evoluzione") e lo strumento che permette di procedere nella scoperta
  del funzionamento dei meccanismi vitali normali e patologici anche in vista
  del migliore adattamento della nostra specie all’ambiente, per il
  Card.Ratzinger nel 1999 invece:  “La teoria
  dell'evoluzione si è sempre più consolidata come la via diretta per far
  scomparire definitivamente la metafisica, per rendere superflua l'«ipotesi di
  Dio» (Laplace) e formulare una spiegazione del mondo strettamente
  «scientifica». Una teoria dell'evoluzione che spiega complessivamente
  tutto il reale, è divenuta una sorta di «filosofia prima» che rappresenta,
  per cosi dire, il fondamento vero della comprensione razionale del mondo.
  Ogni tentativo di mettere in gioco cause diverse da quelle elaborate da una
  tale teoria «positiva», ogni tentativo di «metafisica» deve apparire come
  una caduta al di sotto della ragione, come un'involuzione rispetto alla
  pretesa universale della scienza. Così, l'idea cristiana di Dio è
  necessariamente considerata come non scientifica. […] Ci si può chiedere se con
  questo sia stata detta l'ultima parola, se la separazione tra ragione e
  cristianesimo sia oramai definitiva.  In ogni caso, non si
  può fare a meno di affrontare la discussione sulla portata della dottrina
  dell'evoluzione come filosofia prima e sull'esclusività del metodo positivo
  come unica modalità di scienza e di razionalità. Una tale discussione dovrà
  dunque essere intrapresa dall'una e dall'altra parte con serenità e nella
  disponibilità ad ascoltare, cosa che è tuttora riuscita solo in piccola
  parte. Nessuno potrà seriamente
  dubitare delle prove scientifiche dei processi micro-evolutivi. […] In fin
  dei conti, si tratta di un'alternativa che non si lascia più risolvere
  semplicemente dalle scienze naturali e neanche, in fondo, dalla filosofia. si tratta
  di sapere se la dottrina dell'evoluzione possa presentarsi come una teoria
  universale di tutto il reale, al di là della quale non sono più permesse, né
  sono più necessarie, questioni ulteriori sull'origine e la natura delle cose, o se questioni
  ultime di questo genere non vadano al di là, in fondo, del campo della
  ricerca aperta alle scienze naturali. Vorrei porre la questione in modo
  ancora più concreto. Si può dire che tutto è già stato detto con una risposta
  del genere di quella così formulata da Popper: «La vita quale noi la
  conosciamo consiste in “corpi” fisici (o meglio, in processi e strutture),
  che risolvono dei problemi. É quel che le diverse specie hanno “imparato”
  attraverso la selezione naturale, e cioè attraverso il metodo della
  riproduzione più variazione; un metodo che, a sua volta, vnne ricavato
  attraverso lo stesso metodo. É una regressione, ma non è infinita... ».
  Non lo credo”. Non c’è nessun dubbio
  che è davvero sconcertante scoprire che nel 1999 pochi forse si erano accorti
  che la biologia e l’evoluzione per il card. Ratzinger fossero un serissimo
  problema da contrastare con tutti i mezzi (e senza fermarsi nemmeno di fronte
  … alle competenze altrui) e non una risorsa, prodotta dall’evoluzione
  culturale di un essere davvero intelligente come l’uomo.  E’ drammatico e nessuno
  se lo potrebbe immaginare, che si evidenzi davvero una visione dell’uomo,
  delle sue possibilità di conoscere la realtà e della sua evoluzione culturale
  nettamente diversa.  Sembra addirittura di
  trovarsi ancora nel paradiso terrestre davanti ad un improbabile serpente
  tentatore che parla dall’alto dell’albero della conoscenza … solo che oggi ci
  troviamo davanti un Papa … che nega l’accesso alla conoscenza che non avvenga
  passando per una fede … la sua. Recentemente (si veda
  il volume “Creazione ed evoluzione”
  sul convegno di Castelgandolfo) si cerca di far credere che è addirittura
  l’evoluzione biologica (come fatto) a essere “non
  dimostrata scientificamente”, a differenza della microevoluzione che invece
  è pienamente dimostrata. [Riuscirà a essere convincente sull’utilità di ampliare la ragione, se i risultati sono
  questi?] A questo proposito
  (purtroppo) viene alla mente anche l’art.33 della Costituzione: “L'arte e la scienza sono
  libere e libero ne è l'insegnamento”.  | 
  
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  19/1/08-IT
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   ·        
  Sul Corriere un articolo di T.Pievani ("L'EVOLUZIONE
  RITORNI A SCUOLA") su un recente documento  dell'Accademia dei Lincei
  sull'insegnamento dell'evoluzionismo nelle scuole; nel titolo ci si
  riferisce  riduttivamente alla sola
  evoluzione, un fatto ben noto fin dalla fine del 1700 – anche per quanto  riguardava l'uomo la somiglianza con le
  antropomorfe era già allora evidente - e accettato anche  dalla chiesa cattolica nel 2004, con un
  documento firmato dal Card.Ratzinger che però la chiesa  preferisce non diffondere adeguatamente,
  chiedendo e lasciando invece spazio per idee del 1600. Questa “censura” di un
  documento firmato dal Card.Ratzinger sembra davvero strana. ·        
  Un articolo di O.Franceschelli sul Riformista
  ("L'INTEGRALISMO
  CATTOLICO METTE IN PERICOLO LA LAICITA'") evidenzia non solo le
  parti non accettabili del discorso del Papa letto alla Sapienza (e in
  particolare le critiche alla scienza e la proposta di spezzettare la
  ragione), ma anche "le contumelie e le
  reazioni strumentali" che hanno 
  accompagnato la descrizione dei fatti nella stampa cattolica, dove
  sono assenti ricostruzioni  corrette
  ma si trovano anche provocazioni come l'invito ai rettori delle università
  italiane a far inaugurare gli anni 
  accademici dal Papa.  | 
  
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  18/1/08-IT
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   ·        
  Per riprendere una notizia di ieri, si
  può ritornare a citare alcune frasi sul processo a G.Galilei tratte sempre
  dal discorso del Papa tenuto a
  Roma nel 1990 (embra di capire che in questo
  caso non sono citazioni altrui, ma, trattandosi del card.Ratzinger … il
  dubbio rimane…), queste frasi
  sono certamente utili anche per evidenziare la somiglianza con l’attuale
  attacco irrazionale al neodarwinismo, 
  basato più su superstizioni che fatti (che pur il card.Ratzinger aveva
  ammesso di conoscere ed approvare nel 2004 ):  “Da una parte troviamo l'Inquisizione: il potere che incarna la
  superstizione, l'avversario della libertà e della conoscenza.
  Dall'altra la scienza della natura, rappresentata da G.Galilei; ecco la
  forza del progresso e della liberazione dell'uomo dalle catene dell'ignoranza
  che lo mantengono impotente di fronte alla natura. La stella della
  Modernità brilla nella notte buia dell'oscuro Medioevo”. Sarebbe stato meglio che i 67 fisici
  di Roma, accusati perfino di oscurantismo (!?) avessero trovato e pubblicato
  invece queste frasi … finora poco note; ora che quel discorso del 1990 non è
  più ignorato o tenuto nascosto … anche i biologi hanno qualche speranza in
  più … che a queste frasi si agganci subito almeno mons.Ravasi, che sappiamo
  desideroso di evitare di fare gli stessi errori nel gestire una soluzione per
  Darwin e il neodarwinismo. Se aveva bisogno di uno stimolo per fare in
  fretta, non ne potrebbe avere uno migliore: contribuire alla “liberazione dell'uomo dalle catene
  dell'ignoranza che lo mantengono impotente di fronte alla natura”. Se invece le frasi del Card.Ratzinger sono non opinioni ma una
  ricostruzione della storia del pensiero nel XVIII secolo, allora è il suo
  momento: lui ora è, per alcuni anni, nelle condizioni di influenzare la
  storia del pensiero del XXI secolo in modo rilevante. ·        
  Su Repubblica
  un’intervista a un chimico USA, premio Nobel, su quanto avvenuto a Roma ("FEDE
  E SCIENZA MONDI SEPARATI MA RATZINGER AVEVA DIRITTO A PARLARE"); dopo aver chiarito che negli USA, dove sono
  praticate 1200 diverse religioni, religione e scienza sono ben separati
  (forse in Italia qualcuno dimentica che anche nel nostro paese ci sono 600
  religioni diverse)  ·        
  Su l’Espresso
  un articolo di Veronesi (“IO CREDO AL DIALOGO”) che sottolinea il disagio di molti giovani
  verso la recente sempre maggiore invadenza della Chiesa anche su temi che non
  riguardano le sue competenze e le sue conoscenze, come ad esempio su problemi
  scientifici come l’evoluzionismo che non riguardano per niente la fede ma che
  vedono in azione la chiesa per evitarne l’insegnamento in alternativa ai miti
  creazionisti che vengono insegnati nell’ora di religione già a partire dai tre/quattro anni. Raccomanda inoltre di superare i blocchi verso
  il matrimonio dei sacerdoti e il sacerdozio delle donne per evitare alcuni
  gravi problemi, che non sempre facilitano il proselitismo fra i giovani.  | 
  
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  17/1/08-IT
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   ·        
  E’ disponibile nel
  sito del museo di Storia Naturale di Milano il programma
  delle iniziative che verranno realizzate a Milano e nei dintorni nei giorni 12 – 17
  febbraio 2008, in occasione del
  prossimo Darwin Day, che avrà come tema generale “La Natura
  addomesticata”. Grazie a TELECOM ITALIA il tutto potrà essere seguito
  in diretta dal sito PIKAIA: www.pikaia.eu. ·        
  Bisogna sperare
  che le polemiche sull’annullamento/rinvio della visita del Papa
  all’Università di Roma si chiudano presto e che non si creino fronti
  contrapposti se questo avviene. Come sembra, sulla base di equivoci,
  ignoranza dei fatti, dei testi e della sequenza vera degli eventi; contrapposizioni
  che comunque renderanno problematico risolvere i problemi che la Chiesa
  continua ad avere con il metodo scientifico, come certificato dalla lettera di
  GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne e come risulta
  evidente dal continuo ricorso al termine “verità”, magari associato in
  un’improbabile “verità laica”. Utili le spiegazioni
  da parte di firmatari di una lettera diversa da come viene presentata e
  demonizzata. Tutta la storia inizia il 23 ottobre 2007,
  in Senato Accademico, con la 
  comunicazione del rettore che aveva invitato il Papa il 30/11 a tenere
  una “lettura magistrale” all’interno
  dell’inaugurazione dell’anno accademico; forse qualcuno comincia a protestare
  per un’iniziativa del tutto insolita, dato che già il 1’ novembre il
  rettore cambia il programma cercando di far uscire il Papa dall’inaugurazione
  dell’anno accademico: il rettore informa infatti che ha deciso che il papa
  arriverà invece DOPO l’inaugurazione dell’anno accademico; c’è qualcuno che
  non si accontenta: il 14 novembre 2007 compare una lunga e complessa lettera
  pubblica del fisico ottantenne M.Cini al rettore (dove si citano numerose
  problematiche reali, fra cui il grave e incomprensibile contrasto sulla
  teoria dell’evoluzione, ma non si cita affatto il discorso del Papa a Parma
  nel 1990, l’unico elemento di novità introdotto successivamente); si fa anche
  notare lo spostamento dell’intervento del Papa, che viene però ritenuto
  insufficiente dal punto di vista mediatico.  Poco dopo (il 23 novembre
  2007) in una breve
  lettera riservata inviata al rettore di appoggio a M.Cini da una
  sessantina di fisici si riporta una frase di Feyereband contro G.Galilei,
  citata dal Papa nel
  1990 a Parma, ma poi in parte criticata; nella lettera non si chiarisce
  affatto se tale dichiarazione fosse stata fatta propria dal Card. Ratzinger,
  ma si chiede al rettore che “l'intervento di papa
  Benedetto XVI all'inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza … possa ancora essere annullato". Ambedue
  queste lettere, come si evidenzia, fanno riferimento proprio
  all’inaugurazione dell’anno accademico, fatto rilevante ma quasi mai citato
  nelle critiche alla lettera dei fisici. Successivamente a queste iniziative,
  l’inaugurazione dell’anno accademico è stata spostata al 17/1/08 e
  ulteriormente separata rispetto alla “visita pastorale” del Papa, che
  comunque sarebbe stata immediatamente successiva: “Dopo la cerimonia è prevista
  la visita pastorale di Papa Benedetto XVI” (SA del 20/11/07);
  non si parla più di “lettura magistrale”,
  come si vede. Un autorevole sito
  cattolico evidenzia negativamente questo progressivo declassamento della
  visita papale:  “il papa non avrebbe dovuto tenere la vera
  e propria Lectio inaugurale dell’atto
  accademico, ma intervenire in un secondo momento, a cerimonia ufficiale
  conclusa. Già questa insolita organizzazione ci era sembrata lesiva
  della dignità dell’ospite e una eccessiva concessione agli equilibri
  ideologici interni al Rettorato e al Senato Accademico. A maggior
  ragione amareggiano quindi le successive astiose opposizioni alla visita
  del papa, a partire dalla cosiddetta “lettera del 67”, fino
  ai manifesti e alle dichiarazioni degli studenti, molto sprovvedute nel
  linguaggio e nei contenuti.”   Successivamente, contrariamente a quanto si
  legge qui sopra, non ci sono state novità fino a quando in gennaio
  improvvisamente è ricomparsa su Repubblica la lettera dei fisici; a questo
  punto anche gli studenti si sono inseriti e hanno cominciato a gestire il
  problema (insieme ad alcuni dei docenti firmatari della lettera…),
  organizzando e programmando iniziative durante la visita papale, per le quali
  il rettore ha messo a disposizione un’aea vicino al rettorato.  Poco dopo questa decisione il Papa ha
  declinato l’invito rinunciando alla visita alla Sapienza. Curioso il fatto che all’origine della querelle
  ci sia anche stavolta un equivoco, come avvenne con l’intervento del Papa a Regensburg, un discorso (in cui si critica la scienza e il
  suo metodo, ritenuto troppo rigoroso e vincolante per la filosofia e la
  teologia) che molti interpretarono come soprattutto ostile all’Islam.  In quel caso per fortuna l’appoggio al Papa fu
  più accorto e prudente e si evitò di criminalizzare i milioni di musulmani irritati
  per la citazione di una frase che loro ritenevano offensiva verso la loro
  razionalità.  Nella situazione attuale invece il rispetto dei
  fatti e della razionalità altrui non
  è un problema, data la scarsa minacciosità dei 70 fisici e della cultura
  italiana ... non per niente si usa nei titoli dell’Avvenire il termine “contropiede”,
  che si è evitato di usare con i musulmani.  Sembra utile un confronto con i fatti avvenuti
  nell’ottobre scorso a Sibiu
  (quando, senza nemmeno avvertire … G.Ferrara,
  i delegati cattolici hanno subìto la richiesta dei delegati protestanti di
  non precisare nel documento finale quale fosse il momento iniziale della vita
  individuale umana, per non mettere in difficoltà i protestanti, favorevoli
  all’aborto) mostrano come si rispettino e si temano molto di più le altre
  religioni, anche quelle cristiane, rispetto ai laici non devoti italiani.  E’ evidente come, lasciando perdere la difesa
  della “verità”, lo stesso problema, quello dell’aborto e dell’inizio della
  vita umana venga quindi gestito in modo diverso e solo con le altre religioni
  si accetta il relativismo etico anche su questioni che in Italia sembrano
  sempre questioni … di vita o di morte.   Sbagliare per leggerezza una citazione non è
  grave come sbagliare la citazione di un Papa per leggerezza; ancora più grave
  dovrebbe quindi essere la citazione intenzionalmente errata della frase di un
  Papa allo scopo di criticarlo meglio e di ritornare alla situazione culturale
  precedente, azzerando le novità nel tentativo si fermare l’evoluzione
  culturale.   Purtroppo è successo anche questo. E proprio sul problema tuttora “caldo”
  dell’evoluzione (e sinceramente nessuno scienziato che si occupa di
  evoluzione capisce perché…per cui per fortuna continua il suo lavoro…in
  attesa che la Chiesa cattolica decida se le serve o no…). E non sono stati … i fisici, né altri scienziati
  … Il problema del rifiuto irrazionale della
  spiegazione neodarwiniana del processo evolutivo, citato anche nella lettera
  di M.Cini in quanto è un problema “attuale” (1859 J ) trattato … alla Bellarmino, è un problema
  drammatico che probabilmente sarà risolto solo da nostri discendenti, forse
  fra 200 anni (dalla pubblicazione del libro di Darwin ne sono infatti passati
  solo 150).  Di questo scoglio sembra che si renda conto oggi
  forse solo mons.Ravasi (che cita spesso, come se
  fosse preoccupato, gli errori commessi nella gestione caso G.Galilei) ma per
  ora sembra meno lucido e combattivo rispetto a quando (nel 2005)
  non aveva ancora l’attuale delega vaticana alla cultura.   E questi sono i FATTI, ben documentati (non sono
  testi impossibili da trovare come quello di Parma … ma sono del tutto
  ignorati): 22/10/1996: Papa Giovanni Paolo II scrisse, in un discorso
  all’Accademia delle Scienze Pontificia PERCHE’ ritenesse che la teoria
  dell’evoluzione neodarwiniana potesse e dovesse essere ormai accettabile da
  parte della Chiesa (anche perchè era evidente che il tempo passava: da ben
  140 anni non aveva, né stava seriamente cercando, alternative da proporre;
  come struttura di ricerca ci sono ancor oggi solo i telescopi):  “Oggi … nuove conoscenze conducono
  a non considerare più la
  teoria dell'evoluzione
  una mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria
  si sia progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di
  una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La convergenza non ricercata né provocata,
  dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli altri,
  costituisce di per sé un
  argomento significativo a favore di questa teoria”. Qual è l'importanza di una simile teoria? Affrontare questa questione,
  significa entrare nel campo dell'epistemologia. Una teoria è un'elaborazione
  metascientifica, distinta dai risultati dell'osservazione, ma ad essi affine.
  Grazie ad essa, un insieme di dati e di fatti indipendenti fra loro possono
  essere collegati e interpretati in una spiegazione unitiva. La teoria dimostra la sua
  validità nella misura in cui è suscettibile di verifica; è costantemente valutata a livello dei fatti; laddove non viene più dimostrata
  dai fatti, manifesta i suoi limiti e la sua inadeguatezza. Deve allora essere ripensata. Inoltre, l'elaborazione di una teoria come quella
  dell'evoluzione, pur obbedendo
  all'esigenza di omogeneità rispetto ai dati dell'osservazione, prende in prestito
  alcune nozioni dalla filosofia della natura”.  7/7/2005: intervento del card.Schönborn sul New York
  Times decisamente a favore della dottrina dell’Intelligent Design e contro la
  posizione di Giovanni Paolo II del 1996
  sulla teoria dell’evoluzione, di cui incredibilmente (per giustificare la
  valutazione come “piuttosto vaga e non importante“)  se ne presenta (intenzionalmente?) una caricatura, a cominciare
  dalla confusione sui termini della questione:  “A partire dal 1996, quando papa Giovanni
  Paolo II disse che l’evoluzione
  (un termine che non definì) era “più che una mera ipotesi”,
  i difensori del dogma
  neodarwiano hanno spesso invocato la supposta accettazione – o
  almeno l’acquiescenza – della Chiesa cattolica romana quando essi difendono
  la loro teoria come qualcosa di compatibile con la fede cristiana.” Credo che
  chiunque possa vedere bene quanto il cardinale (alcune
  notizie fornite dallo stesso NYT inducono addirittura a dubitare che
  abbia scritto personalmente l’editoriale…) abbia stranamente strapazzato
  addirittura un testo papale, per cui è superfluo commentare la frase “un
  termine che non definì” 
  riferita ad evoluzione, quando invece GP2 – è evidente!-
  parla sempre di “teoria dell’evoluzione”; anche il
  termine “dogma neodarwiniano” è certamente offensivo per la
  ragione umana e, appunto per questo motivo, viene sempre usato solo dai
  creazionisti e dai sostenitori dell’Intelligent Design (che qualcuno sospetta
  siano i veri autori del documento, avendo contribuito in vari modi, documentati,
  alla sua pubblicazione) ma non certo da papa GP2 che addirittura spiega in un
  linguaggio semplice che cos’è una teoria e quail sono le differenze rispetto
  ai dogmi!! (anche il testo papale fa sospettare la presenza di uno
  scienziato consulente…).  Sconcertante
  anche la frase “difendono la loro teoria come qualcosa di compatibile
  con la fede cristiana”; forse non è chiaro che, dopo il 22/10/1996, qualche
  dubbio di compatibilità sia ragionevole … e poi nemmeno mons.Ravasi oggi
  sarebbe d’accordo che anche le teorie scientifiche devono essere “compatibili
  con la fede”? Strano che ci siano scienziati che accettano una
  simile impostazione culturale, che non sembra nemmeno una premessa per un
  successo di qualsiasi proposta di fede; si pensi che già la “Gaudium
  et Spes” del 1965 (concilio Vaticano II, quando il
  mons.Ratzinger era un teologo progressista molto presente e apprezzato…) era
  chiara: “La ricerca
  metodica di ogni disciplina, se procede [...] secondo le norme morali, non
  sarà mai in reale contrasto con la fede”.  In questa intervista
  del 22/7/05 l’astronomo papale P.Coyne – normalmente usato come consulente
  scientifico da GP2 - smentisce il card.Schönborn, confermando che “the pope's 1996 message was carefully considered… what
  John Paul II said in 1996 "is very important". Nel 2006,
  ai primi di settembre, a Castelgandolfo durante un convegno interno
  sull’evoluzione con i suoi allievi (Schülerkreis), Papa Ratzinger fa i complimenti
  al Card.Schönborn con una frase che, forse per far notare le limitazioni
  della scienza o per essere più convincente, coinvolge anche fonti
  riservate non verificabili che addirittura validerebbero le modifiche
  evidentemente fatte al testo originale di GPII: “Ho
  l’impressione che sia stata la provvidenza che ha
  indotto il cardinale Schönborn a scrivere una glossa sul New York Times”. Oltre al
  coinvolgimento della provvidenza, che fornisce un rilevante vantaggio
  improprio alle opinoni del card.Schönborn, lascia perplessi questa sequenza
  incontestabile di dichiarazioni critiche al documento papale del 1996; le
  critiche non basate sulla ragione ma sul terrore di fronte a nuove forme di
  conoscenza che, seguendo i metodi poco ortodossi di G.Galilei, non si
  preoccupano ormai più di verificare preventivamente la compatibilità con la
  fede, non possono che preoccupare chi non vorrebbe o non può utilizzare
  “armi” non convenzionali …; tanto più se non accetta di rischiare la propria
  reputazione e il proprio concetto (magari laico) di ragione imponendo le
  proprie opinioni su questioni che non conosce e che altri difendono
  addirittura modificando il documento papale del 1996, dal titolo forse
  drastico ma certamente profetico e minaccioso verso chi nel 2005 ne stravolgerà
  il testo: “La verità non può contraddire la verità”.  [Come si vede non sono
  solo i fisici della Sapienza  a non
  controllare i testi originali]. Non tutti nella Chiesa
  hanno accettato queste novità introdotte - improvvisamente e … contraddicendo
  la verità - dal Card.Schönborn, nè l’antropologo (è quindi un sacerdote
  competente) F.Facchini (che lo scrive sull’Osservatore Romano il 17/1/06), nè Padre Coyne (“Coyne described Schönborn's op-ed as a "tragic" episode in the relationship
  of the Catholic Church to science”); non è d’accordo, ma è il biologo molecolare
  presente a Castelgandolfo in quei giorni come unico esperto di evoluzione,
  nemmeno Peter Schuster. (Non l’hanno più
  chiamato come unico esperto  l’anno
  dopo….). Probabilmente nemmeno
  il Papa potrebbe essere d’accordo …. nel 2004  aveva infatti autorevolmente confermato [anche
  questo è un testo che quasi tutti ignorano] che l’evoluzione (intesa solo
  come origine comune di tutti gli esseri viventi) era un fatto e l’anno dopo
  il suo amico cardinale pensa di smentire Giovanni Paolo II confondendo
  evoluzione, evoluzionismo, teoria dell’evoluzione e discendenza comune? (“L’evoluzione
  nel senso di una comune discendenza può essere vera, ma l’evoluzione
  nel senso neodarwiniano – un processo non guidato e non
  pianificato di variazioni casuali e di selezione naturale – non lo è”).  | 
  
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  16/1/08-VA
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   ·        
  Lungo e complesso
  articolo (“Principali
  nodi in tema di evoluzione “) sull’Osservatore Romano dell’antropologo
  (e monsignore) F.Facchini, che da un po’ di anni (oggi è giusto il secondo
  anniversario del suo primo
  articolo …) trova spazio su quel giornale per chiarire alcuni aspetti
  che gran parte del clero e dei cattolici in genere ignora (e teme) e quindi
  rifiuta pur senza conoscere.  I problemi affrontati sono tanti (evoluzione
  e creazione, passaggio dalla non vita alla vita, finalità e
  casualità, l'uomo e il suo ruolo) e l’articolo evidenzia un po’ in
  tutti le preoccupanti differenze fra la scienza da una parte (con i suoi
  metodi rigorosi - che hanno permesso l’accelerazione dell’evoluzione
  culturale negli ultimi secoli - e quindi con i suoi ovvii limiti), la
  filosofia e soprattutto la teologia (con i loro metodi e quindi … senza
  limiti, senza confini oggettivi e senza possibilità di verifica, di
  comparazione e di scelta fra filosofie e teologie diverse e oggi sempre più
  contigue). E’ un confronto (a qualcuno piacerebbe chiamarlo “dialogo”,
  ma, forse involontariamente, F.Facchini dimostra chiaramente come sia un po’
  troppo impari …) fra metodi di conoscenza e di interpretazione dei fatti
  diversi e spesso contrapposti. Non mancano quindi le occasioni per indicare
  quando la scienza deve lasciare il campo alla filosofia o alla
  teologia, senza che si riesca a spiegare né quali siano i vantaggi reali né
  se i ragionamenti senza dimostrazioni e senza verifiche dei risultati sono
  ancora utili (anche per la diffusione e il successo oggi di una religione fra
  le tante, in presenza di teologie diverse che spesso manifestano la loro origine
  “umana”) e soprattutto se vengono accettate.  Un problema con la ragione comunque sembra
  evidente dal ragionamento (non contestabile né dimostrabile con i rigorosi
  metodi della scienza) che coinvolge la stessa definizione, troppo ampia rispetto
  a quella accettata dalla scienza, di “ragione”,
  con la certezza di avvicinarsi un po’ troppo alla definizione di “pensiero”:  “Alla razionalità riconoscibile nella
  materia si aggiunge una razionalità anche nei processi evolutivi. Tutto ciò induce
  a pensare a una mente ordinatrice, a una ragione creatrice. Non è una
  dimostrazione scientifica, raggiunta con i metodi delle scienze, ma una
  conclusione ragionevole” [La frase cambierebbe
  sostituendo “ragionevole” con “pensabile”?] Con queste premesse, e
  pensando a quanto frequentemente si chiedano e si desiderino interventi
  esterni (solo favorevoli!) di un Dio personale, sembra strano poter
  contestare in modo convincente la truffa USA dell’Intelligent
  Design: “Anche la
  casualità di eventi imprevedibili o rientranti nelle leggi della statistica o
  come coincidenza di eventi collegati a linee indipendenti di cause, può
  rientrare nei processi evolutivi e nel piano di Dio, a cui tutto è presente
  essendo  fuori dalla dimensione del tempo. Sembrano un po’ troppo trascurati alcuni
  problemi, forse perchè su questi già si è espresso in modo difforme il Papa;
  ad esempio sulla differenza fra microevoluzione – dimostrata e accettata dal
  cerd.Ratzinger già nel preoccupatissimo discorso fatto alla Sorbona nel 1999 - e
  macroevoluzione – dimostrabile soprattutto a posteriori e non accettata
  espressamente, anche sulla base delle opinioni di un paio di biologi tedeschi
  critici sull’evoluzione ripetutamente citati
  dal Papa – e molto amati anche dai creazionisti biblici
  italiani.  Nulla si dice (se non forse un accenno nella frase
  “Non è una dimostrazione scientifica, raggiunta con i metodi delle
  scienze, ma una conclusione ragionevole“) nemmeno riguardo alla pressante richiesta del Papa di “ampliare la ragione” allo scopo di rendere un
  po’ più “scientifiche” anche la filosofia e la teologia e quindi più
  accettabile l’uso di “scienze religiose” per indicare le sedi di insegnamento
  della teologia.  Nulla si dice nemmeno dell’incongruenza
  nell’accettazione dell’origine comune degli esseri viventi (come indicato
  chiaramente nel citato documento del 2004) senza accettare come necessaria spiegazione la
  macroevoluzione, che F.Facchini evidentemente accetta, dato che non ne parla
  affatto come problema. Non parla nemmeno di un altro punto che anche il Papa,
  oltre ai creazionisti, ha recentemente citato, quello degli “anelli mancanti”, che ogni biologo evoluzionista
  sa quanto “esalti” solo chi non vuole credere nemmeno all’evoluzione come un
  fatto. Anche questo non è ovviamente un problema per il paleoantropologo
  F.Facchini …  Nel prossimo articolo sarebbe utile quindi anche
  un chiarimento su punti che non risultano essere un problema per chi come
  F.acchini si occupa di evoluzione ma che angosciano invece chi non crede a
  quello che i biologi del 1700, prima che Darwin nascesse, già sospettavano. ·        
  E’ stato
  distribuito oggi alla stampa il testo del discorso che il Papa avrebbe voluto
  tenere all’Università di Roma (Testo
  integrale). Il Papa riprende il ragionamento, iniziato con il suo
  discorso di Regensburg, continuato nell’intervento a Verona e
  ripreso anche nella recente enciclica “Spe
  salvi”, sul drammatico problema
  che vede e lo angoscia:  “il pericolo che la filosofia, non
  sentendosi più capace del suo vero compito, si degradi in positivismo; che la
  teologia col suo messaggio rivolto alla ragione, venga confinata nella
  sfera privata di un gruppo più o meno grande” Sta cercando di risolverlo chiedendo
  insistentemente di poter urgentemente “allargare
  gli spazi della nostra razionalità”, in modo che possa recuperare
  la sua antica positiva relazione con la filosofia e la teologia, che fino a
  pochi anni fa speravano (“Fides et Ratio”) di non aver bisogno addirittura di una terza
  ala, quella negativamente e sbrigativamente definita [speriamo che
  G.Galilei non sia in ascolto…] come “scientismo”.
   Il papa infatti nota da tempo con preoccupazione
  che i fedeli stanno diminuendo e i problemi di comunicazione stanno
  aumentando, mentre la scienza negli ultimi secoli, con procedure rigorose che
  hanno permesso di ottenere risultati strepitosi, si era praticamente
  accaparrata la ragione ed era stata molto convincente nel dimostrare che
  sapeva farne buon uso a tutti coloro che ne traevano vantaggio, come ad
  esempio ottenendo un aumento apprezzabile (ed apprezzato…) della durata media
  della vita. Curiosa la proposta del Papa di aggiornare la
  quasi corrispondenza fra ragione e filosofia che si trovava nella “Fides et Ratio”, distinguendo fra la “ragione etica”, la
  “ragione storica”, e identificando addirittura una “ragione [che], alla
  fine, si piega davanti alla pressione degli interessi e all’attrattiva
  dell’utilità, costretta a riconoscerla come criterio ultimo”. [C’è quasi il
  sospetto che sia questa la ragione che preferirebbe lasciare ad altri, magari
  alla scienza…o allo scientismo] E’
  comprensibile mostrare di apprezzare la ragione e per questo cercare di
  “sottrarla” alla scienza, solo che c’è ancora molto da fare all’interno della
  Chiesa, prima. Se la “ragionevole” lettera di
  GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne non è ancora arrivata,
  è difficile che sui temi della scienza dalla Chiesa giungano sempre
  iniziative che sprizzano razionalità, per cui possiamo assistere a imbarazzanti e ingenue esibizioni
  di ignoranza ai “quasi” massimi livelli, come questo sostegno di altissimo livello
  a idee fantasiose, pubblicizzato addirittura dal TG2 del 29/11/07 e
  che non giustificherebbe proprio alcune delle dichiarazioni di questi giorni
  in favore del Papa; è evidente anche l’incongruenza con precedenti
  dichiarazioni del Papa favorevoli all’evoluzione, probabilmente non note al
  cardinale.  Discutibile anche un
  passo del discorso che il Papa precedente forse non avrebbe pronunciato in
  un’università non pontificia, anche per evitare il sospetto di un conflitto
  di interessi: “Se però la
  ragione …
  diventa sorda al grande messaggio che le viene dalla fede cristiana e dalla
  sua sapienza, inaridisce come un albero le cui radici non raggiungono
  più le acque che gli danno vita. Perde il coraggio per la verità e così non
  diventa più grande, ma più piccola”.
  La frase, oltre ad essere poco adatta per una struttura formativa laica
  italiana e a non chiarire a quale “ragione” si faccia riferimento, potrebbe
  inoltre innervosire non poco persone, magari molto religiose, ma di altre
  fedi, per le quali l’iscrizione alle università consigliate, quelle
  pontificie romane, potrebbe essere troppo scomoda e onerosa. Sembra difficile
  condannare il relativismo evocandone l’inevitabilità e la costante presenza nel
  mondo …; la frase – e il contesto culturale proposto dal Papa e approvato da
  molti fedeli – purtroppo contrasta anche rispetto a documenti conciliari come
  la “Gaudium
  et Spes” del 1965:  “ci sia concesso di
  deplorare certi atteggiamenti mentali, che talvolta non sono mancati nemmeno
  tra i cristiani, derivati dal non avere sufficientemente percepito la
  legittima autonomia della scienza,
  suscitando contese e controversie, essi trascinarono molti spiriti fino al
  punto da ritenere che scienza e fede si oppongano tra loro “ … « La ricerca metodica di ogni disciplina, se procede [...]
  secondo le norme morali, non sarà mai in reale contrasto con la fede, perché le realtà profane e le realtà della fede hanno
  origine dal medesimo Dio» Gaudium et spes, 36)  Purtroppo
  atteggiamenti offensivi verso la scienza (anche da parte di persone di grande
  responsabilità, ma non di saggezza né di prudenza) sono aumentati negli
  ultimi mesi, e non è facile far finta di nulla. E’ certamente anche poco
  “caritatevole”, poco “umano” e poco “etico” non perdere parte del proprio
  tempo per avvertire chi procede baldanzoso in direzione opposta a quella che
  a parole dice di voler seguire, speriamo solo per carenze nella formazione e
  nella comprensione di alcune discipline. E’ infatti poco nota ma ben
  verificabile (Catalogo dei
  professori) l’assoluta carenza anche solo di informazione scientifica
  garantita dalle università che il Papa ha calorosamente consigliato nel
  messaggio di oggi.  Un esempio clamoroso?
  recentemente (17/9/2007): proprio nei giorni dell’insediamento al vertice del
  Pontificio
  Consiglio per la Cultura del prudentissimo mons.Ravasi, dai confini dell’Europa
  il suo vice, Sánchez de Toca, forse ha esagerato un
  po’ nel cercare di imitare il Papa: parlando della discussione in atto su
  evoluzionismo (prodotto verificabile dell’evoluzione culturale umana e della
  ricerca scientifica) e creazionismo (un prodotto iniziale dell’evoluzione
  culturale umana, non verificabile e quindi presente in numerose forme
  alternative incompatibili fra di loro) non si è trattenuto e ha dato
  addirittura per risolto il problema che angoscia il papa: “Ciò che è in gioco in
  questo dibattito è un’opzione tra l’irrazionale e la ragione e, alla fin
  fine, il cristianesimo è la religione del Logos, ossia della ragione,
  una religione che mira sempre alla verità”.  [… alla scienza rimarrebbe solo
  l’irrazionale?! Il Papa almeno è un po’ più prudente…] Infatti ben diverse
  sono le parole del papa oggi, nonostante l’obiettivo sia il medesimo; come
  pure erano diverse, e in parte in conflitto con le parole del Papa, quelle di
  Mons.Ravasi sul problema dell’evoluzione nel 2005 (da La Nazione del 5/10/2005: “è ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati
  degli scienziati, i loro ritrovamenti, i reperti che hanno una oggettività
  solida. Ma se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo,
  perché invaderebbe un campo non suo”).  Che ci sia confusione e
  ignoranza (e pure invasioni di campo … che trovano purtroppo anche
  sostenitori) è comunque evidente; la situazione non è nuova e pochi ormai
  ricordano come di questo si
  preoccupava GPII già vent’anni fa.  [A proposito … non
  sarebbe il caso – prima di prepararsi a far la festa a Darwin nel 2009con un
  previsto convegno in Vaticano - che almeno le poste vaticane organizzassero
  quest’anno un’iniziativa per festeggiare il ventennale della spedizione di
  quella lettera?].  | 
  
   compito, si degradi in
  positivismo; che la  | 
 
  15/1/08-IT
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   ·        
  Proprio in un
  momento in cui sarebbe meglio dimostrare serietà e rispetto della scienza
  anche nei quotidiani cattolici, l’Avvenire nasconde e capovolge
  (nell’intrigante titolo che promette molto … ma invano: “Perché l’uomo non è un caso”) quanto viene detto da un famoso antropologo
  che si occupa da sempre di evoluzione umana, Y.Coppens; le sue parole
  sono infatti non solo una dimostrazione del fatto che il Disegno Intelligente
  non è credibile (si legge infatti che Coppens ” rifiuta la prospettiva del Disegno
  intelligente, che ci sia una 'mano invisibile' che guida l’evoluzione”) ma si fa
  anche capire che la scienza oggi
  attribuisce un ruolo importante al caso nei processi evolutivi. E non è
  affatto facile leggere frasi simili sull’Avvenire, tanto che lo stesso
  F.Facchini, uno dei pochi fra I cattolici italiani a conoscere e capire
  questa problematica ben nota agli scienziati cattolici USA, preferisce
  scriverne sull’Osservatore Romano….   Con grande sincerità, rispetto per i suoi limiti
  e per le competenze dei colleghi, Coppens ammette che, su questioni che non
  conosce bene, lui ha semplicemente dei dubbi, ma crede comunque a quanto gli
  dicono gli esperti:  “Quando osservo tante specie registrare una 'mutazione utile' esattamente
  nel momento in cui ne avevano bisogno, è difficile per me vedere l'opera del
  caso. D'altro canto, quando si parla con i genetisti, con i biologi
  molecolari, questi ti dicono: 'Ti assicuro, la mutazione è un processo
  assolutamente casuale'. Dunque, cosa bi sogna credere? Quando i colleghi
  mi dicono 'Devi ascoltarci', io non posso che essere d'accordo con loro.
  Quando sono io, però, che ho cinquant'anni di esperienza sul terreno, a fare
  delle osservazioni, allora anche loro dovrebbero ascoltare me. Una
  possibile soluzione è che le mutazioni siano sì eventi casuali, ma forse ne esiste
  uno 'stock': si trovano immagazzinate nella cellula in modo passivo e può
  essere che, nel momento in cui il cambiamento climatico ha luogo e interviene
  la selezione naturale, entro la gamma di mutazioni casuali che si sono
  conservate venga pescata quella giusta”.  L’ultima frase, che certo al giornalista non
  risultava ovvia [la spiegazione non è chiarissima e completa, ma le
  mutazioni casuali agiscono proprio così] , conferma che Coppens ha
  intuito, pur essendo un paleoantropologo, come agisce nell’evoluzione il
  meccanismo delle mutazioni casuali.  Coppens ripete poi ancora i suoi dubbi senza
  prove “mi dico: è possibile che
  siano tutti guidati solo dal caso? Si ha l'impressione che ci sia un trucco”; il trucco, viene poi
  spiegato, sarebbe questo archivio di mutazioni che si accumulano nel tempo
  nel DNA senza alcuna finalità (casualmente). Come sappiamo, questo meccanismo
  di accumulazione di mutazioni casuali è favorito dalla riproduzione sessuata. Sconcerta quindi il
  fatto che il lettore trovi nel testo dell’intervista un normale dubbio (poi
  subito spiegato…), mentre dal titolo (“Perché l’uomo non è un caso”) - si aspettava una spiegazione [NB: che avrebbe
  stravolto completamente la nostra visione della biologia e dell’evoluzione.
  Viene il dubbio che si preveda che il lettore legga … solo il titolo…]
   Non sarebbe utile una serietà maggiore quando si
  affrontano argomenti che mettono in dubbio il lavoro razionale dei ricercatori?
  [è un dubbio, non una certezza!].  Lascia perplessi anche che, nella biografia dove
  si ricorda la lunga e complessa storia evolutiva dell’uomo, si introduca una
  frase che certo Coppens non potrebbe accettare, in quanto si nega che l’uomo
  derivi da forme scimmiesche precedenti ”Coppens ha stabilito che l’uomo è
  molto più antico di quanto si credesse e che ha tre o quattro milioni di anni
  sulle spalle; è comparso nella savana tropicale africana … grazie a un drastico
  peggioramento del clima; che da lì è emigrato ovunque, procedendo da un unico
  ceppo originario; inoltre, che non discende affatto 'dalla scimmia',
  come molti ancora oggi credono”.   La frase del giornalista sembra davvero in contrasto
  con quanto affermato in un documento quasi sconosciuto ma firmato dal Card.
  Ratzinger nel 2004 e citato qui sotto (12/1/07). [Non si capisce perchè questa dichiarazione
  basata sulla ragione e sulle conoscenze scientifiche sia costantemente
  ignorata negli ambienti cattolici …]. Come si vede in questo grafico
  tratto dalla rivista scientifica Nature, l’Orrorin
  citato deriva comunque da un antenato in comune con le attuali scimmie
  antropomorfe. [Il problema è solo di intendersi sul significato da dare a
  “la scimmia”, ma la frase citata è scientificamente scorretta e davvero
  provocatoria … negando quanto affermato in documenti vaticani autorevoli]  | 
  
      | 
 
  14/1/08-USA
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   ·        
  [dal sito NCSE]
  Tutti contenti i docenti di scienze in North Carolina dopo che la commissione
  scolastica nazionale ha reinserito nelle lista dei libri di biologia
  autorizzati anche quello scritto dal professore universitario di biologia (e
  cattolico) Kenneth Miller. Il libro, nonostante fosse uno dei più utilizzati,
  era stato tolto dall’elenco un mese fa a causa di alcune critiche di un
  antievoluzionista su come veniva trattata l’evoluzione biologica.  [Negli USA si continua a perdere tempo e
  soldi. Cerchiamo di evitarlo qui da noi…]  | 
  
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  13/1/08-IT
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   ·        
  [da Pikaia]
  E’ disponibile in rete, nel sito di Videoscienza, il video della
  conferenza “migrazioni umane
  e il DNA mitocondriale” tenuta dal prof.Torroni di Pavia giovedì 10 nell’ambito degli Happy Hours
  evoluzionistici tenuti presso il museo di Storia Naturale di Milano.  | 
  
      | 
 
  12/1/08-IT
   | 
  
   ·       
  Sembra che sia in
  previsione un’iniziativa davvero unica, da non perdere: l’aula magna della Facoltà
  di Medicina di Pisa (nell’Università in cui persino un sacerdote – Raffaello
  Parenti - ha insegnato l’evoluzione umana per decenni, senza problemi per
  nessuno) sembra sia stata affittata
  per ospitare, il 25 gennaio un’iniziativa
  sull’origine e l’evoluzione dell’universo e “della specie” [quale
  sarà mai?], gestita … da creazionisti biblici, quelli che credono che
  uomini e dinosauri abbiano convissuto (“Uomini e dinosauri sarebbero perciò vissuti nello stesso
  periodo ma in luoghi diversi e con diverse possibilità di fuga dal fenomeno
  diluvio. Perciò non li troviamo insieme”), che lo abbiano fatto anche pacificamente e  “che sono rimaste
  tracce del mondo prediluviano che noi oggi abbiamo la possibilità di
  ricostruire almeno in parte”)!!  Speriamo che qualcuno li avverta (molto
  gentilmente, per carità, dato che sono molto suscettibili, anche se non sono soli a credere
  che i primati non abbiano un ruolo importante nell’evoluzione umana) che
  stanno viaggiando contromano … e che l’evoluzione (soprattutto quella
  culturale…!) sta andando da tempo nella direzione opposta …  Forse è l’unica sala disponibile a Pisa quel
  giorno, o è la più economica (150€), ma il fatto è comunque molto utile, in
  quanto conferma l’esistenza e l’attività pubblica di frange cattoliche che
  ignorano le novità della dottrina cattolica e gli ultimi documenti vaticani
  senza dubbio favorevoli all’evoluzione biologica e all’origine comune degli
  esseri viventi, come quello del 2004; dimostra anche come, nonostante Don TanzeIIa
  Nitti non
  lo sapesse (il 6/11/07 ad una conferenza lo si è notato), in Italia
  esistano creazionisti biblici, cattolici molto autonomi che sulla Genesi non
  accettano le interpretazioni ufficiali della chiesa cattolica (“Il nostro sito presenta un creazionismo
  "biblico", nel senso che si rifà all'interpretazione letterale
  della Bibbia e considera che la creazione sulla Terra sia avvenuta in sei
  giorni, non più di 10.000 anni fa”; lo si
  legge qui e sono
  idee assolutamente false e non dimostrabili). In quell’occasione presentò personalmente una ricerca
  realizzata dall’Osservatorio Permanente dei Libri di Testo e dall’Associazione
  Gymnasium, illustrata e discussa per la prima volta tre anni prima al
  Meeting di Rimini del 2000 e che  può
  essere ancora integralmente consultata nel sito dei creazionisti biblici
  italiani (http://www.creazionismo.org/),
  in un sito
  cattolico pisano o nel sito web del meeting
  di Rimini del 2000. Nella ricerca si premette l’intento polemico e politico:
  “gli argomenti presi in esame sono quelli
  maggiormente suscettibili di deformazione ideologica”; il primo argomento
  verificato è quindi … l’evoluzione; si leggono critiche ad aspetti che sono
  invece positivi: “L’ analisi ha evidenziato la
  centralità dell’evoluzionismo
  quando si affronta l’ origine dei viventi, uomo compreso. Spazio dedicato
  alle critiche nei riguardi di questa teoria è esiguo e viene  accreditata come verificata dalle prove
  che vengono fornite agli studenti. La parola ipotesi compare una sola volta.  L’unica certezza che lo studente assimila nel corso degli
  studi è quella che tutto si evolve. L’evoluzione spiega tutto. Qua e là
  appare qualche piccola e trascurabile crepa che non viene approfondita e si
  diluisce nel conformismo evoluzionista.”  Sarebbe interessante verificare se A.BarteIIoni
  pensa davvero ancora oggi che “il falso mito
  evoluzionista, antecedente a Darwin, secondo il quale tutto si
  trasforma, porta ad una cultura antinaturale e anticristiana, sostenuta e condivisa ai tempi di Darwin da una parte
  limitata della società e imposta a tutti attraverso i testi scolastici che ha
  trovato poi terreno fertile in una società di massa che con la sua cultura
  riduttiva consente qualsiasi adattamento, qualsiasi moda, qualsiasi
  trasformazione, in un mondo senza senso e
  privo di certezze. In questo senso la
  resa della cultura è stata quasi totale, anche di quella cattolica”
  (sembra non si contesti solo l’interpretazione della Genesi…). Forse
  intuiva già quel che sarebbe successo di li’ a poco: infatti nel 2004 un documento del Vaticano firmato dal
  Card.Ratzinger riconosceva  (al
  par.63) che “il primo organismo ha abitato questo pianeta circa
  3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è stato dimostrato che tutti gli
  organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro,
  è praticamente certo che essi discendono tutti da questo primo organismo.
  I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche
  inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per
  spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di opinione in
  merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione." Una delle frasi discutibili pronunciate dal
  consulente geologo, creazionista, nella presentazione a Rimini della ricerca,
  è la seguente, posta alla fine di una descrizione  (contenente pure informazioni errate!!)
  delle tappe dell’evoluzione umana:  “Il fenomeno
  precedentemente descritto non è
  equiparabile allo sviluppo di un albero, in quanto i vari gruppi di viventi non mostrano affatto di essere
  collegati fra di loro da sicuri legami di “discendenza con modificazione”
  ovvero implicanti connessioni genetiche o ereditarie dirette con gruppi
  progenitori antecedenti  … lungo tutto
  l’arco della storia della vita la comparsa di ogni novità
  biologica risulta essere avvenuta all’insegna della discontinuità, esprimendosi, come si è detto, con una straordinaria
  varietà di forme, le quali non mostrano
  affatto di essere derivate le une
  dalle altre, ma semplicemente di essersi succedute nel corso del tempo”. Come si è visto anche la Chiesa cattolica oggi
  crede all’evoluzione come fatto e non propone (come si legge invece nel
  documento di BarteIIoni del 2000) continue creazioni divine per ogni nuova
  specie che compare, o distruzioni divine quando una specie scompare, ma
  accetta che “tutti
  gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra
  loro”. E questo meccanismo riguarderebbe anche l’uomo… Sarà importante verificare, durante l’iniziativa organizzata nell’Aula Magna
  della Facoltà di Medicina dell’Università di Pisa dall’Università Popolare
  Internazionale (UPI) dell’Associazione Interculturale Scientifica
  Internazionale (AISI) di Ponsacco (PI), se, dopo il chiarimento del 2004, ci sia qualche novità (positiva o negativa)
  rispetto al pessimismo espresso in un’altra altrettanto autorevole sede, il
  Meeting di Rimini del 2000: “la resa della
  cultura - al falso mito evoluzionista, antecedente a Darwin, secondo il quale
  tutto si trasforma - è stata quasi totale, anche di quella cattolica”. Da notare che l’UPI dell’AISI sarà rappresentata
  dal professore emerito M.BuonfigIio, docente di “Religione e Scienza” e di
  “Sacra Scrittura”, le cui opinioni
  sull’evoluzione (che troviamo nel sito web “Fede Controcorrente”, gestito
  da un creazionista
  biblico che ha addirittura presentato il creazionismo
  biblico in una scuola, il Liceo scientifico Vittorini di Milano, il
  24/10/2002) sono proprio quelle degli antidarwinisti italiani, utilizzati
  come consulenti per la stesura dell’indagine citata … [si sa, il mondo è
  piccolo … ] Il professore emerito si è occupato comunque
  anche personalmente di problemi che riguardano … l’evoluzione. Nel sito
  dell’associazione di cui è oggi Presidente (l’Associazione Biblica Internazionale di
  Perugia) e nel sito
  creazionista italiano possiamo leggere una sua divertente pagina web sul catastrofismo
  che cita alcune delle sue ricerche … sul diluvio universale (La più grande
  catastrofe della Preistoria, Sulle
  tracce del diluvio, La
  creazione nella Bibbia e nella scienza)… [anche lui è un “creazionista biblico” che non
  accetta le interpretazioni accreditate né ha capito le nuove recenti
  raccomandazioni di un utilizzo migliore della ragione anche nelle questioni
  di fede; sull’importanza e l’utilità di investire uomini, tempo e soldi nella
  ricerca scientifica sull’origine e l’evoluzione dell’universo e della vita,
  il suo giudizio
  indurrebbe ad abolirla in tutto il mondo, risparmiando un sacco di soldi: “i contrasti tra quello che afferma la
  scienza e quello che afferma la Bibbia si riducono a dettagli insignificanti
  e non fondamentali”].  Ci sarà poi un fisico dell’università di Pisa,
  esperto nell’evoluzione delle galassie, mentre l’unico biologo è un
  ricercatore di biologia teorica del CNR di Pavia.  | 
  
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  10/1/08-IT
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   ·        
  Su City
  un’intervista di T.Pievani sui vincoli alla laicità in Italia (“Siamo un paese a laicità condizionata”.    | 
  
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  8/1/08-IT
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   ·        
  Nella pagina web
  della diocesi di Torino dedicata al problema del rapporto fra scienza
  e fede, oltre ad altri documenti riferiti ad altre in iziative, sono
  linkati i testi di alcuni interventi che sono stati fatto ad un corso di
  aggiornamento tenutosi a Diano Marina dal 7 all’11 gennaio: ·       
  Fede e scienza: scontro, incontro, dialogo? ·       
  La questione evoluzionista (aspetti scientifici) – tranquilla presentazione da parte di un
  docente universitario del neodarwinismo come spiegazione principale, pur
  affiancato secondo lui da altre “teorie dell’evoluzione” che spiegherebbero
  meglio alcuni dettagli; si parla di origine comune degli esseri viventi e si
  accettano comunque spiegazioni materialistiche dei meccanismi evolutivi.  ·       
  La questione evoluzionista nel magistero e nella teologia cattolica; parecchie citazioni da documenti della Chiesa
  dal 1800 ad oggi. ·       
  Traccia: Evoluzione e creazione, aspetti pastorali e catechi  | 
  
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  7/1/08-IT
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   ·        
  Dal 14 al 20
  gennaio a Roma: Festival
  delle scienze 2008; nel programma
  anche iniziative che riguardano l’evoluzione (“Darwin e la sopravvivenza umana”, “Verso la sesta estinzione di massa”) ma
  anche di energia e di cambiamenti climatici. ·        
  Su Repubblica
  un articolo critico (“Ma
  laicità e ateismo pari non sono“) verso le definizioni di laicità e ateismo utilizzate da Odifreddi; per
  criticarne le opinioni si cita una frase di Eldredge sugli eccessi delle
  iniziative di R.Dawkins contro
  le diverse religioni del mondo:  «Quando
  qualcuno come lui dichiara apertamente, rumorosamente e bellicosamente di
  essere un ateista, ne ha pieno diritto secondo i principi della libertà di
  parola», ma sta così promuovendo attivamente una guerra culturale – «e
  traendone vantaggio» – con la conseguenza di peggiorare di molto le cose
  negli Stati Uniti perché, alla fine, «i creazionisti, che vogliono che la
  loro materia sia inserita nel curriculum scolastico o che desiderano che
  l´evoluzione ne sia completamente rimossa, diranno che è in atto una guerra
  culturale e chiederanno di avere lo «stesso spazio».  Sembra sia difficile
  far capire che non è sempre possibile rispondere mantenendo il ruolo  dell’agnello, quando si è accusati per
  decenni di inquinare il ruscello al lupo ... in questa rassegna stampa sono
  riportate molte frasi rivolte da esponenti cattolici (di solito inesperti)
  contro la scienza e il metodo scientifico su temi che riguardano l’evoluzione
  biologica; è difficile non ammettere che di solito gli esperti fanno finta di
  non aver sentito ...; quando si stufano e cercano di dare il loro contributo
  di conoscenza e di esperienza, magari certificando prima la loro fede
  cattolica, vengono a volte strapazzati.  Si vada a leggere la
  risposta a un fisico
  universitario – angosciato che si facciano “passare i credenti come nemici della conoscenza scientifica”; un po’ meglio è
  andata più recentemente (24/4/07) ad un ambientalista cattolico universitario
  che contestava (“Ambientalismo, vizi e virtù”) un lungo articolo
  precedente (14/4/07) in cui si ironizzava pesantemente, sottovalutandoli, sui
  problemi ambientali. Ma su questi temi sembra in vista una svolta … Curioso anche l’uso di
  dati non adeguati a valutare il ruolo culturale dei cattolici in Italia (“i cattolici praticanti sono una minoranza sovrastimata
  (circa un terzo della popolazione italiana si dichiara tale, ma molti mentono
  e non vanno a messa, le vocazioni sacerdotali sono al collasso).”  Comunque si deve
  apprezzare la coraggiosa frase “Sono
  personalmente convinto che l´estremismo integralista, agitato da gerarchie o
  militanti politici, nuoce alle bandiere per cui milita. Se i cattolici
  diventeranno un fattore di divisione e disordine, uno Stato giusto sarà
  inevitabilmente più severo, esigente, ed esattore, con le loro organizzazioni”.  Sarebbe interessante sapere come dovrebbe
  rispondere, secondo lui, uno stato laico alla seguente dichiarazione
  di mons.Fisichella, rettore di un’università vaticana: “Se c’è veramente incompatibilità tra
  un dato della fede e un dato della scienza, allora uno dei due deve
  inevitabilmente fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la
  scienza, non la fede” (MicroMega, giugno 2005).  [Non è invece difficile immaginare la reazione
  di Odifreddi … che poi però dovrebbe fare almeno due passi indietro … oltre a
  smettere di intorbidare l’acqua limpida del ruscello].  | 
  
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  6/1/08-IT
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   ·        
  Sull’Unità
  un articolo preoccupato di F.Targetti (“NON C'E' PD SENZA LAICITA'”) su alcuni punti del “Manifesto dei valori” del PD che sembrano voler
  porre limiti alla razionalità scientifica e quindi anche alla laicità dello
  stato. Si accenna in particolare al pericolo che  “non si insegni nella
  scuola pubblica l’evoluzionismo perchè non si può contrapporgli il
  creazionismo con, [altrettanto] solide,
  basi scientifiche”  | 
  
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  4/1/08-IT
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   ·                   
  Sul Corriere
  un articolo di Boncinelli (“L'anima razionale mette
  in crisi laici e credenti”) a
  commento di un recente libro del teologo V.Mancuso (“L'anima
  e il suo destino”, Raffaello Cortina).
  Mancuso affronta anche il problema dell’evoluzione biologica e della teoria
  neodarwiniana, che non accetta, forse perché interessato soprattutto alla
  nostra specie (“nella storia c'è «un disegno,
  divenuto sempre più intelligente fino a produrre la stessa realtà
  dell'intelligenza, che si è faticosamente formato dal basso»”). Purtroppo anche lui non riesce a capire e vedere la
  creatività del caso ma osserva altre evidenze - improbabili ma ipotizzate
  perfino intelligenti nonostante le montagne di errori (“è evidente come il caso
  con cui avvengono le mutazioni sia dominato da una legge superiore”) - e pensa di annullare, dopo il  caso, anche il neodarwinismo, negando un
  ruolo creativo e positivo alla selezione naturale (e questo è molto più
  facile…). [Sembra proprio evidente, invece, che l’evoluzione
  biologica da un paio di secoli ormai … metta in crisi i credenti … che
  proprio non vogliono accorgersi ancora che l’evoluzione culturale umana ha
  prodotto strumenti di conoscenza prima inesistenti e che, essendo in alcuni
  contesti più efficaci, offuscano strumenti di conoscenza inadeguati di fronte
  a problemi materiali globali da risolvere urgentemente e non ideologicamente.
  Un esempio di confronto fra vecchi e nuovi strumenti di conoscenza? Basta
  leggere il prossimo articolo citato …] 
     ·                   
  Sull’Avvenire
  un articolo (“L’enigma
  della cometa”) che propone 2 possibili ipotesi alternative per
  spiegare l’origine della ben nota “stella cometa” di Betlemme; prima di
  proporre queste 2 spiegazioni il giornalista ironizza su chi perde tempo a
  cercare spiegazioni scientifiche (“il sapere che la 'stella' vista dai
  Magi era la cometa periodica Churyumov-Gerasimenko oppure una Supernova
  esplosa nella Costellazione di Orione o una rara congiunzione di Giove e Saturno
  mi sembra davvero un inutile sforzo”) e addirittura ipotizza il rischio
  che la curiosità scientifica possa essere dannosa (“lo sforzo
  dell’astronomo di turno potrebbe anche essere dannoso, perché
  utilizzando un linguaggio scientifico (garanzia di veridicità per molti),
  riduce il ruolo dello Scrittore Sacro a semplice cronista di eventi
  cosmici”). [Quale potrebbe essere il commento a questa
  frase da parte di P.Coyne, astronomo e gesuita …?] Che lo sforzo di un qualsiasi
  astronomo di turno possa “anche essere dannoso” è certamente un’idea e
  un’esperienza non nuova, tanto è vero che anche il nuovo esponsabile per la
  cultura del Vaticano, Mons.Ravasi, appariva preoccupato: poche settimane fa,
  l’8/12/07; introducendo un convegno diceva “Una delle
  lezioni del caso G.Galilei, è stata appunto quella di favorire un maggior dialogo
  tra discipline rimaste troppo a lungo ignare del lavoro e dei risultati
  altrui. Quell’evento, e altri tristi episodi simili
  di confronto ci insegnano quanto tragica possa risultare questa
  reciproca incomprensione”.  Proprio sull’Avvenire poi, e proprio 10 giorni fa (il 23/12) il prof.W.Shea confermava in
  un’intervista (“Il
  piano inclinato del nostro
   Universo“) che “… i credenti
  hanno il dovere di studiare la scienza. Parlare di G.Galilei è attualissimo. Il
  suo caso può insegnarci a prevenire le incomprensioni”.  La citazione di G.Galilei (e la citazione di Mons.Ravasi che
  raccomanda una maggior autonomia e rispetto della scienza per evitare tragiche
  incomprensioni) non è certo fuori posto, dato che, dopo le critiche
  alla scienza, le due proposte sarebbero le seguenti:  1)      
  “che Dio intervenisse, milioni di anni prima
  della nascita di Gesù, perturbando l’orbita di una cometa
  nella nube di Oort in modo che apparisse al momento opportuno per annunciare
  ai Magi d’oriente l’atteso evento”, 2)      
  “che lo Spirito Santo ispirasse Matteo a
  scrivere il suo racconto, utilizzando immagini e conoscenze
  familiari ai suoi contemporanei”,  L’aspetto più “stravagante” è però il
  fatto che secondo il giornalista, “Per il credente (anche per l’astronomo
  credente!) entrambe le interpretazioni sono possibili”.  Per fortuna, dopo aver piazzato anche
  un astronomo credente davanti ad un dilemma irresolvibile, il giornalista
  prima lo toglie dall’imbarazzo fornendogli la soluzione (“non c’è
  dubbio che oggi la seconda sia molto più efficace ai fini
  di una riflessione profonda che ci metta in sintonia con il pensiero
  ispirato dell’Evangelista”) ma poi lo costringe ad inginocchiarsi
  davanti ad una “verità” che  secondo
  lui … addirittura cambia col tempo: “Probabilmente, ai tempi di Origene,
  la prima lettura era più vicina alla comprensione comune e quindi
  maggiormente efficace. Non credo che dobbiamo scandalizzarci se
  l’esegesi evolve nel tempo, ciò non fa che dimostrare la
  ricchezza inesauribile e la continua attualità della Sacra Scrittura”.   Non so se questi ragionamenti
  (compresa la conclusione basata sulla fede in lui: “Speriamo
  quindi che tutti, anche gli astronomi, si convincano che la Stella di
  Betlemme è una cometa reale divenuta periodica duemila anni fa”) avrebbero
  convinto G.Galilei; dubito che possano soddisfare un astronomo o qualsiasi
  scienziato credente; metterà però in difficoltà Mons.Ravasi, che da qualche
  mese deve preoccuparsi di ricordare ai cattolici “quanto
  tragica possa risultare questa reciproca incomprensione”.  [Credo che in questa pagina si
  possano trovare alcuni esempi, ben documentati, di questa tragica (ma di
  solito non reciproca…) incomprensione]  | 
  
   “Non credo che dobbiamo scandalizzarci
  se l’esegesi evolve nel tempo, ciò non fa che dimostrare la
  ricchezza inesauribile e la continua attualità della Sacra Scrittura”   “Speriamo quindi che tutti, anche gli
  astronomi, si convincano che la Stella di Betlemme è una cometa reale
  divenuta periodica duemila anni fa”  | 
 
  4/1/08-USA
   | 
  
   ·                   
  Il Los Angeles Times
  informa (“Academy defends the teaching of
  evolution”) del
  documento di 17 società scientifiche USA (strano che manchino primatologi
  ed antropologi…) in difesa dell’insegnamento dell’evoluzione (“Evolution and Its Discontents: A Role
  for Scientists in Science
  Education”): The report says creationism, based on the explanation
  offered in the Bible, and the related idea of "intelligent design"
  are not science and, as such, should not be taught in science classrooms at
  public schools. Evolution is a theory explaining change in living
  organisms over the eons due to genetic mutations. For example, it holds that
  humans evolved from earlier forms of apes. E’
  comunque preoccupante vedere come negli USA anche la politica interagisca
  sempre più con le questioni della scienza e in particolare intenda indicare
  anche quali teorie scientifiche non sono politicamente corrette. La vittoria
  alle primarie nello Iowa di un candidato, pastore battista, che si è
  pubblicamente già espresso
  contro la teoria dell’evoluzione, alla base della moderna biologia, è un
  segnale davvero derammatico. Tanto che un sito del NCSE
  informa che negli USA “A non-partisan coalition (Science Debate 2008)
  is calling for a presidential debate on science and technology”: In a December 26, 2007, press release, John Rennie, editor-in-chief
  of Scientific American and a member of the coalition's steering
  committee, explained, "Matters of science and technology underpin every important
  issue affecting the future of the United States. It's crucial for the
  nation's welfare that our next president be someone with an understanding of
  vital science, a willingness to listen to scientific counsel, and a capacity
  for solid, critical thinking. A debate would be the ideal opportunity for
  America and the candidates to explore our national priorities on these
  issues."  | 
  
      | 
 
  3/1/08-USA
   | 
  
   ·             
  [dal
  sito dell’NCSE] The National Academy of
  Sciences and Institute of Medicine recently released Science, Evolution, and Creationism, a book designed to give the public a comprehensive
  and up-to-date picture of the current scientific understanding of evolution
  and its importance in the science classroom.  NB: Il libro è disponibile gratuitamente
  per la lettura on line nel sito della NAP
  , dove si trova anche un podcast
  sull’argomento  | 
  
      | 
 
  3/1/08-IT
   | 
  
   ·             
  Sull’Avvenire a pag.31 la recensione di un libro (“Strategie
  dell’occulto. Come far apparire vere cose
  palesemente false“) che affronta il problema dell’atteggiamento da
  tenere di fronte all’irrazionale. Il libro tratta quindi di “maghi, cartomanti, astrologi e altri furbastri che prosperano in Italia” e la recensione approva: “L’irrazionalità –
  dicono giustamente gli autori – può talvolta esser molto pericolosa”.  La recensione approva anche quando il libro distrugge omeopatia e
  medicine alternative “naturali” (“bisogna riconoscere
  il merito al libro, poiché molti rimedi naturali non curano, anzi fanno danni
  seri.” “Ragionate, gente,
  ragionate! È questo insomma l’ottimo invito che il libro rivolge ai lettori”). Quando però il libro affronta le guarigioni miracolose … la
  recensione comincia a cambiare registro, e alla frase (che avrebbe potuto
  valere anche per le medicine alternative) «La scelta di
  credere a una spiegazione metafisica è inevitabilmente irrazionale o meglio
  a-razionale» la recensione invita ad andare oltre: “La ragione umana, se resta sola, si ferma alla materia”, tanto che la conclusione sembra non lasciare alcuno spazio alla
  ragione, prima apprezzata e difesa, dichiarando che la frase del libro
  (riferita a guarigioni miracolose) “sicuramente,
  studiando accuratamente questi casi, si potranno sviluppare nuove conoscenze
  che potranno, in futuro, condurre alla messa a punto di terapie valide” “non è una posizione scientifica: rivela anche
  negli autori una sorta di fede”. [Strano non sia evidente a chiunque che la frase non lascia invece
  spazio alcuno alla fede; sicuramente si è fatta poca scienza a scuola].  ·             
  Sul Foglio invece troviamo una recensione (“Il
  libro di Spaemann che sfida dialetticamente lo scientismo”) del
  libro (“L’ultima prova dell’esistenza di Dio”) con cui il filosofo cattolico
  R.Spaemann cerca di confutare Kant e Nietzsche partendo dalla ragione. Lo
  stesso giornalista ha però il sospetto che alcune affermazioni che per
  R.Spaemann dovrebbero dimostrare l’esistenza di Dio siano “troppo astratte, soggettive alle orecchie di chi è convinto
  che l’esistenza dell’uomo sia dovuta solo a una combinazione
  accidentale di atomi”. [Terribile!] In una recente intervista Mons.Ravasi
  si lamentava del fatto che talvolta  “lo scienziato irride tesi religiose";
  mi auguro che anche Mons.Ravasi consideri che la frase appena citata del
  giornalista sia una assurda “sciocchezza” anche se si tenta di proporla come
  una tesi religiosa … dato che la si legge in un contesto apparentemente
  religioso…  Un’altra frase [involontariamente?]
  interessante è quella in cui il giornalista, raccontando di una recente
  sondaggio sulla fede fatto in Germania, cita “il
  numero sempre più esiguo di fedeli praticanti” e una situazione in cui
  “la religione perde sempre più terreno”,
  mettendo in evidenza le preoccupazioni che iil .  [Forse sarebbe utile,
  invece che deprimere la ragione e insultare la scienza (chiamandola scientismo anche se non esce dai suoi limiti), rivedere i rapporti con la ragione; forse non
  tutti sono convinti, come R.Spaemann, che per credere all’esistenza di Dio
  basti pensare che “la verità è indipendente dalle
  capacità del pensiero e del giudizio umano”.]    | 
  
   “non è una
  posizione scientifica: rivela anche negli autori una sorta di fede”   “troppo
  astratte, soggettive alle orecchie di chi è convinto che l’esistenza
  dell’uomo sia dovuta solo a una combinazione accidentale di atomi”  | 
 
  2/1/08-USA
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   ·                         
  [dal
  sito del NCSE] The first issue of the new journal Evolution:
  Education and Outreach is now available
  on-line, and it's a doozy! Featured are original scientific articles by
  Daniel R. Brooks and Eric P. Hoberg, Niles Eldredge, and William Miller III;
  lesson plans and thematic expansion ... ·                         
  Un articolo su Live Science (“Survey:
  61 Percent Agree with Evolution”) presenta un nuovo sondaggio realizzato negli USA sull’evoluzione, con
  domande un po’ diverse rispetto alle solite, ripetute identiche da anni
  dall’Istituto Gallup, ma troppo influenzate da domande iniziali orientate
  verso la religione. Il nuovo sondaggio con domande che mostrano anche le
  (limitate) conoscenze scientifiche, ha stimolato 17 associazioni
  scientifiche, fra cui la National Academy of
  Sciences, l’American Institute of Physics e la National Science Teachers
  Association a inserirlo in un documento (“Evolution and Its Discontents: A Role for
  Scientists in Science
  Education”) pubblicato nel numero di gennaio del FASEB Journal (della Federation of American Societies for Experimental Biology): "The introduction of 'non-science,' such as
  creationism and intelligent design, into science education
  will undermine the fundamentals of science education. Some of these
  fundamentals include using the scientific method, understanding how to reach
  scientific consensus, and distinguishing between scientific and nonscientific
  explanations of natural phenomena."  "In an age when
  people have benefited so greatly from science and reason, it is ironic that
  some still reject the tools that have afforded them the privilege to reject
  them," says Dr. Gerald Weissmann, the
  journal's editor-in-chief. Interessante
  vedere la evidente relazione fra le conoscenze scientifiche e le risposte
  sull’evoluzione:  Although 69% of survey participants had some college education (27% were college
  graduates, and 14% had attended graduate school), only 23% gave correct
  responses to all three of the following statements: the continents or
  land masses on which we live have been moving for millions of years and will
  continue to move in the future (79% correctly agreed); antibiotics kill
  viruses as well as bacteria (43% correctly disagreed); the earliest humans
  lived at the same time as the dinosaurs (53% correctly disagreed). Respondents
  who answered all three questions correctly were much more likely to respond
  that humans and other living things evolved (78%) rather than that they
  were created in their present form (11%), and more favored teaching evolution
  (78%) than creationism (27%) or intelligent design (24%). In contrast,
  respondents who answered fewer than two questions correctly were less likely
  to accept that life evolved (36%) rather than to believe it was created
  in its present form (47%), and they were about as likely to favor teaching
  evolution (36%) as creationism (38%) and intelligent design (29%). Nelle
  conclusioni del documento troviamo quindi un invito agli scienziati a
  contribuire a difendere e migliorare la situazione dell’insegnamento
  scientifico: There is a clear need for scientists to become involved in promoting
  science education. Challenges to teaching science undermine students’ understanding of the
  scientific method, how scientific consensus develops, and the distinction
  between scientific and nonscientific explanations of natural phenomena. If
  our nation is to continue to develop the talent necessary to advance
  scientific and medical research, we must ensure that high standards in
  science education are maintained and that efforts to introduce non-science
  into science classes do not succeed. Failure to reach out effectively to
  a public that is supportive of science and open to information from the
  scientific community is not just a missed opportunity, it is a disservice to
  the scientific enterprise.  | 
  
      | 
 
  2/1/08-IT
   | 
  
   ·             
   Articolo del Corriere (“Quando
  lo scienziato confessa: ho sbagliato. Dalle teorie sull'evoluzione alle
  differenze tra razze, in rete i mea culpa degli studiosi”) che attira
  l’attenzione sulla “domanda per il 2008” (molto
  belle anche quelle degli anni precedenti…)  comparsa sul sito The Edge.   Chiarire – o ricordare - già fin
  dal primo giorno dell’anno cosa distingue il metodo scientifico dagli altri
  metodi di conoscenza è certamente un ottimo modo per iniziarlo, ricordando
  quanto sia necessaria per il progresso culturale della nostra specie la
  capacità di cambiare idea se i fatti dimostrano che le idee precedenti si
  sono dimostrate false.  L’articolo dimostra bene,
  purtroppo, anche come invece è possibile che idee false possano rimanere
  immutate e venir tramandate (sempre false) da chi presenta al pubblico fatti
  e idee che già sono cambiate grazie al metodo scientifico. Sono ormai decenni
  che è chiaro che l’evoluzione umana non è affatto un processo lineare, ma che
  ci sono anche ominidi bipedi che hanno tentato strade evolutive nuove ma
  senza successo, per cui sono scomparsi senza lasciare discendenza; … e invece
  il Corriere presenta a corredo dell’articolo una rappresentazione lineare
  dell’evoluzione umana, che invece piace molto ai creazionisti … che non amano
  cambiare idea! E’ davvero incredibile e sconcertante che l’immagine scelta
  per l’articolo dimostri come invece alcuni giornalisti abbiano difficoltà a
  capire come … da un decennio all’altro … ci siano delle novità. Non piace
  vedere spesso le prove di quanto sia difficile far “vedere le cose in modo diverso“ … a qualche giornalista! Purtroppo solo chi conosce
  l’inglese potrà scavalcare questa presentazione purtroppo inadeguata e
  scorretta per andare a leggere di persona le esperienze raccontate dagli
  scienziati che hanno risposto alla bella domanda «Quando pensare modifica la tua opinione è filosofia,
  quando Dio ti fa cambiare idea è fede. Quando i fatti ti fanno vedere le cose
  in modo diverso è scienza; su cosa avete cambiato idea? E
  perché? ».  Le
  risposte permetteranno di capire (oltre a quali sono i nuovi fatti…) perchè
  nessuno scienziato presenterebbe le ipotesi o le teorie scientifiche come
  verità o dogmi; è importante quindi sapere che sbaglia chi attribuisce
  visioni dogmatiche a chi invece sa che “quando
  i fatti ti fanno vedere le cose in modo diverso è scienza”.  Sempre sul Corriere anche Boncinelli (“Un privilegio per spiriti
  liberi”) aggiunge qualche riflessione: “L'avventura scientifica non avrebbe proprio senso se
  non dovesse continuamente considerare nuovi fatti e nuove idee. Sarebbe
  una religione, non una scienza”.  Interessante e in parte sconcertante
  (soprattutto … verificandone l’autore) articolo sull’Avvenire (“Wallace, l'altro Darwin“) dove, forse per la prima volta, si dichiara su
  questo quotidiano che Darwin aveva ragione nella sua teoria sui meccanismi automatici
  che hanno gestito la creazione dell’attuale biodiversità a partire da un
  unico antenato comune. Presentando infatti la figura e le idee di Wallace
  che, come spesso capita nella scienza, arrivò contemporaneamente ma
  indipendentemente da Darwin a formulare una teoria dell’evoluzione
  assolutamente simile, si conferma infatti che Wallace ebbe “le sue
  stesse identiche considerazioni” e si riporta una frase (“il
  testo di Wallace aveva straordinarie corrispondenze con quello di Darwin,
  oltre che nel significato generale e nel modo di investigare il problema,
  anche per quanto riguardava la concatenazione concettuale e la scelta
  terminologica“) comparsa in un libro del 1993 su Wallace (G.ScarpeIIi: Il
  cranio di cristallo Bollati Boringhieri). In questo articolo
  l’autore sorvola un po’, diversamente da quanto aveva precisato in un articolo
  del 9/10/07 sul Foglio, sullo spiritismo, che aveva affascinato Wallace
  nella sua strana ricerca di una strada diversa per l’evoluzione umana.  | 
  
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