[Prof.Daniele
Formenti] - NB: Articoli disposti in
ordine cronologico inverso: in alto i più recenti
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31/12/08-IT |
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Non c’è modo
migliore per festeggiare l’arrivo del “Darwin Year” che far notare
come molti, anche in Italia, abbiano assolutamente un bisogno urgente di un
bagno rinfrescante nella razionalità. |
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29/12/08-UK |
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Sul Guardian
si può leggere oggi un intervento preoccupato di una giornalista (M.Bunting)
su alcuni rischi che sarebbe meglio evitare nei prossimi festeggiamenti per i
200 anni dalla nascita di Darwin: ·
Un po’ più polemico invece il
commento di PZ Myers sul blog Pharyngula dove ricorda |
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29/12/08-USA |
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Piuttosto
interessante leggere un post “Almost as soon as Darwin’s theory of evolution was formulated, a number of thinkers saw it as an ideological manifesto that could be used to attack religion as well as a number of moral and philosophical tenets of the day”. |
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29/12/08-IT |
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Anche in Italia si
parla di Darwin, ma si evita l’orgoglio nazionale che è presente negli
articoli pubblicati in UK. Oggi anche su Repubblica, dopo il Sunday
Times (“Charles
Darwin and the theory of copycats”) si dà spazio ad un avvocato
indonesiano che vuole contestare che Darwin fosse stato il primo a intuire la
grande scoperta della teoria dell’evoluzione per selezione naturale; si
sospetta perfino che abbia copiato alcune idee da A.R.Wallace (“Darwin
"copione" ultimo round contro Wallace”). |
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28/12/08-IT |
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[M.Mandrioli da Pikaia]
Adelphi pubblica in italiano il saggio intitolato "Creazione"
scritto dall’entomologo E. O. Wilson per unire scienza e
religione nella salvaguardia dell'ambiente. Il testo è un accorato appello
che Wilson rivolge a tutti affinché la conservazione della natura divenga
obiettivo comune attraverso la realizzazione di una “alleanza per la vita”
che ci veda tutti coinvolti. Sebbene per tutto il libro si rivolga ad un
ideale reverendo, in rappresentanza delle religioni che assieme alla scienza
costituiscono una delle forze più potenti al mondo, Wilson parla a tanti lettori
(insegnanti e docenti, scienziati ed appassionati di scienze, religiosi ed
umanisti) che in modo diverso, come professionisti o come semplici abitanti
del terra, devono dare il proprio contributo per salvare il pianeta. |
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26/12/08-USA |
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Santo Stefano?! E’
il giorno più adatto per ricordare il … [No, i sacerdoti cattolici ancora non si
sono aggiunti … si aspettano indicazioni dall’alto; aspettano che mons.Ravasi
faccia sapere chi si sceglierà fra il card.Martino e P.G.Coyne; incredibile
che in Italia non ci sia alcuna discussione fra i biologi cattolici, che
lasciano la difesa della teoria dell’evoluzione al’ex astronomo pontificio. Per far capire
meglio il problema, nell’Università di Notre Dame a metà febbraio si
festeggia … il compleanno di Darwin (“Happy
belated birthday, Darwin!”) mentre in Italia, un’agenzia di stampa
vaticana arriva addirittura al punto di ritenere proprio il “Darwin Day” … “un’iniziativa
anticattolica”] ·
[da The
Loom] Ecco qualcosa che in Italia
manca, e che sarebbe utile, soprattutto per contrastare iniziative che
presentano la scienza in modo poco corretto, magari addirittura
dimenticandosi che si basa sul metodo scientifico: la Coalition on
the Public Understanding of Science (COPUS). “COPUS is a grassroots effort whose
goal is to engage sectors of the public in science to increase their
understanding of the nature of science and its value to society. A key
objective of COPUS is to create new forums for communication and to develop
new opportunities for engaging the public with science”. Per il prossimo anno è prevista l’iniziativa YoS09
(Year of Science 2009) ·
Nel blog Panda’s
Thumb si sottolinea come anche il mondo universitario USA sia colpito dal
peggioramento della situazione economica (“It’s
not just General Motors”). Si cita anche un preoccupato articolo
di Nature sui tagli al Chicago Field Museum. |
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26/12/08-ITA |
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Pikaia
invece ieri era aperto, e ha lasciato in regalo ai visitatori un testo di Pietro
Omodeo: |
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25/12/08 |
· No evolution problems to-day… |
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24/12/08-IT |
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Sull’Unità
un commento (DARWIN NON PIACE
AI TEXANI) all’articolo
comparso sul Corriere del 21/12 |
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24/12/08-USA |
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Buone notizie dal
fronte della resistenza alla pressione dei creazionisti USA, che ora cercano
di far inserire nelle linee guida dei diversi stati la libertà per i docenti
di scienze di insegnare “i punti di forza e di debolezza” (“strengths and weaknesses”) della teoria
dell’evoluzione. Questa strategia eviterebbe rischi per quei docenti di
scienze che, come ha dimostrato un sondaggio
del 20/5/08, non vedono l’ora di poter manifestare le loro idee creazioniste
senza rischi giudiziari. ·
Sempre nel sito
dell’NCSE il 19 si raccontava
cosa fosse successo nel Michigan (“Antievolution bills dead in Michigan”). |
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24/12/08-UK |
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The Lancet dedica in dicembre un numero speciale ·
Continua anche in
UK la discussione sulle parole del Papa del 22/12. Sul Time
interviene un giornalista scientifico che spiega “Why the Pope is right - and wrong”. Sempre sul Times un altro articolo in
proposito (“Faith,
Science and Nature”). Sembra che il clero anglicano, da tempo impegnato
sul problema dell’omosessualità, non abbia molto apprezzato le parole del
Papa; lo nota un articolo sul Telegraph (“Pope's
remarks on sexuality 'will widen Anglican rift'”), che ricorda anche
recenti rilevanti interventi: “This month the
Vatican opposed a proposed UN declaration, backed by all 27 European Union
states, calling for an end to the practice of criminalising and punishing
people for their sexual orientation”. |
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23/12/08-UK |
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[da Pikaia] Sul Guardian
oggi numerosi articoli sul tema dell’evoluzione e della infinita discussione
che suscita la possibile connessione, che qualcuno dice di vedere, con
precedenti spiegazioni soprannaturali di fatti materiali che ormai da lungo
tempo sono spiegati dalla scienza: · MORI poll: 29% of science teachers believe creationism should be taught ·
Background:
Michael Reiss resigns over call to discuss creationism in lessons ·
Would
you Adam and Eve it? Quarter of science teachers would teach creationism · Richard Dawkins and Steve Jones give their views on creationism teaching poll · Darwin and creationism do not belong in the same classroom |
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22/12/08-IT |
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Su Repubblica
un veloce commento ("MA LA VERA
RIVOLUZIONE SAREBBE ELOGIARE DARWIN") di
G.Corbellini alle parole del Papa all’Angelus del 21/12, quando aveva citato
brevemente G.Galilei. Secondo G.Corbellini “la
scienza viene elogata finchè resta nei binari della religione ma attaccata
quando si esprime su temi che costituiscono un progresso per la qualità della
vita umana”. |
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22/12/08-USA |
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Carl Zimmer, ottimo giornalista scientifico USA, mette a
disposizione nel suo blog
sia il testo
che l’audio di una sua
conferenza ·
Il 20/12 si è
festeggiato (“Three Years Already? Merry Kitzmas!”) il terzo anniversario della sentenza
del tribunale di Harrisburg che ha chiuso (con una condanna e con una
rilevantissima pena pecuniaria) il processo “Kitzmiller vs.Dover area
school district” (resoconto
sintetico del processo). E’ quindi il
momento giusto per fare un bilancio e verificare quali siano stati gli
effetti di una sentenza che ha dimostrato che l’Intelligent Design non solo
non è scienza, ma è rimasto sempre un movimento creazionista
e con forti motivazioni religiose. Lo si fa nel blog USA (The evolution list) con un
articolo citato anche qui
sotto in data 24/11. Un blog USA (“Dembski Concedes the Obvious”) fa notare (“Dembski,
it seems, now admits that he has been wasting everyone's time for quite a
while”) un commento alla discussione scritto dallo stesso Dembski,
che ammette alcune imprecisioni serie presenti in alcuni suoi testi
precedenti. ·
[da Pikaia] Nel
sito della rivista "Evolution:
Education and Outreach” sono disponibili numerosi articoli on line
(liberamente accessibili) su problemi della didattica dell’evoluzione. Per
chi non li avesse letti, molto interessanti sono gli articoli del numero
precedente, di ottobre, tutto dedicato |
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22/12/08-UK |
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Nel blog del Guardian
un’intervista
al creazionista turco che ha invaso l’Europa di costosi ma non sempre
corretti libroni contro l’evoluzione (basta vedere le esche da pesca
presentate come specie animali a pag 241 e 244 dl suo primo volume) |
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22/12/08-VA |
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Riguardo
all’intervento Potrebbe così
aggiungere anche una visita, prima della chiusura prevista per il 7 gennaio,
alla mostra “Contro
natura?” aperta, nel contesto del Festival della Scienza 2008, presso
il Museo di Storia
Naturale di Genova. [Per affrontare
correttamente questi problemi “materiali”
ci vuole un minimo di competenza, e sono al lavoro migliaia di esperti che
dovrebbero essere rispettati. Anche nel caso ci fosse Dio al lavoro su questi
problemi – da secoli si sa che la creazione è una metafora - … un minimo di
fiducia gliela si dovrebbe concedere…]. |
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21/12/08-IT |
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Sul Corriere
si può leggere l’intervista (“ANCHE IL LAICISMO
EREDE DEL CRISTIANESIMO”)
ad un sociologo della religione, R.Stark, che dichiara di non essere “né uomo di fede né ateo”; alcune delle sue
dichiarazioni sembrano in realtà altrettanti paradossi; si dichiara d’accordo
con l’intervento del Papa sul Corriere del 23/11/08 (“Il dialogo tra le religioni non è
possibile. La fede non si può mettere tra parentesi”) in difesa delle verità di fede, assolute e
immodificabili, ma critica il laicismo che si illude di essere indipendente
dal cristianesimo … che sarebbe la fonte della ragione, che ritiene
addirittura “essenziale per la fede”, anche
se la frase “Dio è visto come estremamente
razionale” fa sorgere il serio sospetto che Dio sia in realtà
un’ottima idea di un essere razionale come l’uomo, che “estende la sua conoscenza di Dio ragionando e
non attraverso la meditazione e il misticismo” [irrazionali?], in modo
da concentrarsi sull’”esistenza e le intezioni di
Dio”. Illuminante la frase che illustra come ad un certo momento
avvenne la … creazione della scienza : “Quando
questa concezione razionale si estese alla creazione di Dio, nacque la
scienza” |
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21/12/08-USA |
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Nel blog Panda’s
Thumb si evidenzia (“Mark
Frank on “fine tuning” argument“) un articolo del matematico M.Frank (“The Fine-Tuned Universe
-- the insignificance of very small numbers”) che contesta il “fine
tuning”, quella regolazione fine che, secondo anche il principio
antropico, dovrebbe essere la prova che l’universo sarebbe stato creato
da qualcuno per creare le condizioni (le costanti fisiche ottimali) per lo
sviluppo della vita umana sul pianeta terra … dopo 15 miliardi di anni di
inutile attesa. Particolarmente
interessanti i contributi inseriti nella cartella dedicata all’Intelligent Design,
che chiariscono gli argomenti i cui titoli spesso vengono citati anche dai
rari sostenitori italiani dell’Intelligent Design. Per fortuna la posizione
della Chiesa cattolica impedisce la diffusione, comunque in ritardo,
dell’Intelligent Design in Italia. |
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21/12/08-VA |
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Secondo alcune
fonti di informazione oggi il Papa all’Angelus oltre ad aver manifestato la
sua ammirazione per gli uomini e le donne che si impegnano nella ricerca
scientifica contribuendo a "far capire sempre
meglio le leggi della natura", avrebbe dichiarato che l’attività
di G.Galilei “non era un’opera contro la fede”;
così riporta l’agenzia Reuters
e altre fonti, come Repubblica (G.Galilei,
l'omaggio di Ratzinger "La scienza ci insegna la natura");
anche l’AGI ("Papa:
la scienza non e' contro la fede“) riporta che il Papa avrebbe detto che
“la sua ricerca non era contro la fede ma
finalizzata a comprendere meglio le leggi della Natura creata da Dio”.
La frase che lascia perpessi non si legge nell’articolo della Radio
Vaticana, e tanto meno la si legge nella trascrizione,
né la si sente nel podcast
dell’intervento papale … per cui
deve essere una libera interpretazione giornalistica. Di questa frase
non parla nemmeno l’articolo del TG5,
né quello sul Messaggero
o sull’ANSA
o dell’agenzia
Zenit. Dell’intervento del Papa si parla anche nel sito della UAAR
ma correttamente si propone il testo ufficiale presente nel sito del Vaticano. |
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20/12/08-IT |
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Come si sa alcuni
ambienti politici o religiosi cercano di “migliorare” la scuola italiana,
magari suggerendo di aggiungere un po’ di creazionismo anche nelle ore di
scienze. Sono quindi importanti tutte le verifiche e le analisi comparative
che permettono di confrontare l’efficienza dei vari livelli della scuola
italiana rispetto alle scuole degli altri paesi. E’ stato pubblicato in
questi giorni il volume che raccoglie i risultati di un’indagine
internazionale (Trends in International Mathematics and Science Study at
the Fourth and Eighth Grades) che nel 2007 ha valutato la preparazione
in matematica e in scienze tra i bambini di molte scuole elementari e medie
di diversi paesi (36 per le classi corrispondenti alla 4’ elementare e 48 per
la terza media). |
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16/12/08-USA |
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[da NCSE]
Il prossimo fascicolo (di gennaio) di Scientific American è tutto
dedicato all’evoluzione biologica, con molti articoli interessanti (e
l’aspetto più interessante è comunque il fatto che sono tutti consultabili in
internet…): · Evolution of the Mind: 4 Fallacies of Psychology · Testing Natural Selection with Genetics · Diversity Revealed: From Atoms to Traits · The Evolutionary Origins of Hiccups and Hernias · The Future of Man--How Will Evolution Change Humans? · The Human Pedigree: A Timeline of Hominid Evolution · The Science of Spore--The "Evolution" of Gaming ·
The Latest Face of Creationism in the Classroom · Putting Evolution to Use in the Everyday World · Darwin's Living Legacy--Evolutionary Theory 150 Years Later Da notare l’articolo
di G.Branch e E.Scott sull’evoluzione delle strategie degli
antievoluzionisti USA, con le nuove tattiche per superare la strategia basata
sull’Intelligent Design, oggi poco presentabile dopo la condanna del 2005 al processo di Harrisburg/Dover: “creationists
are increasingly retreating to their standard fallback strategy for
undermining the teaching of evolution: misrepresenting evolution as
scientifically controversial while remaining silent about what they regard as
the alternative”. Ormai,
dopo il processo di Harrisburg/Dover e l’intervista
di Medved (6/8/08: “One on One: Broadcast views”) si è scoperto che hanno truccato – e anche
male - le carte (o meglio il
libro) e se la gente è solo un po’ curiosa e si informa, non ci casca più
come prima. ·
Sempre nuovi
problemi da risolvere per i creazionisti (soprattutto quelli biblici); non solo si riducono i buchi di conoscenza
che si possono ancora riempire con fantasiose, facili e incontestabili
spiegazioni soprannaturali; ora in un colpo solo sembra che nell’arca di Noè
si debba fare improvvisamente ancora un bel po’ di spazio per contenere le
1000 nuove specie scoperte negli ultimi 10 anni lungo il corso del fiume
Mekong in Indocina. Se ne parla nel blog Zooillogix
ma anche sul National
Geographic. Con tutte le specie scoperte negli ultimi anni ci sarebbe
proprio bisogno che le arche fossero state almeno 2 … |
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15/12/08-IT |
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E’ stato
pubblicato l’ottimo programma
delle due giornate (13 e 14 febbraio 2009) dedicate al Darwin Day 2009
dal circolo UAAR di Venezia. Da notare la folta partecipazione di
esperti astrofisici, biologi, filosofi e anche etologi dei primati. Originale
l’idea di un premio di poesia scientifica dedicato a C.Darwin. |
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13/12/08-ONU |
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Si è chiusa a
Poznan la quattordicesima Conferenza
mondiale dell'Onu sui cambiamenti climatici. Fra le decisioni adottate
non sembra che si siano grandi novità nel percorso fra Bali (2007) e
Copenaghen (2012), ma il risultato delle elezioni negli USA ha suggerito di
attendere il probabile ribaltamento della posizione USA, che finora non
ha ratificato il Protocollo
di Kyoto (insieme al Kazakhstan). Qui i video della conferenza. |
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12/12/08-VA |
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Presentata oggi in
Sala Stampa in Vaticano, e pubblicata dall’agenzia Zenit, l'Istruzione
“Dignitas
personae. Su alcune questioni di bioetica”,
a cura della Congregazione per la Dottrina della Fede. Ci sono parecchi punti
discutibili, come quando si inorridisce di fronte all’ipotesi di “mescolanza di elementi genetici umani ed animali capaci
di turbare l’identità specifica dell’uomo”
(ignorando forse i processi evolutivi e quindi la presenza di elementi
genetici antichi anche nel menoma dell’animale uomo) o quando, come
nella prima frase (“Ad ogni essere umano, dal
concepimento alla morte naturale, va riconosciuta la dignità di persona”),
si conferma che sono usati riferimenti “alla
luce sia della ragione sia della
fede”. Sarebbe importante sapere quanto di queste
definizioni, alcune delle quali contrastano con posizioni sempre di fede ma
di qualche decennio fa, siano discutibili incontrando esponenti di diversa
formazione culturale o religiose. Che alcune di queste indicazioni, a cominciare
dalla frase iniziale citata, siano in contrasto con posizioni di altre
religioni cristiane non c’è alcun dubbio, dopo quel che è successo con i
protestanti a Sibiu nel settembre 2007…
quando la chiesa cattolica ha cercato (inutilmente) di far passare la sua
proposta mentre i protestanti erano distratti. |
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12/12/08-USA |
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Sul blog Pharyngula,
approfittando dell’aggiornamento sulle tappe del prossimo viaggio di
R.Dawkins negli USA (“Mark your calendars, Minnesotans!”), PZ Meyer fornisce il link ai video che
mostrano ·
Su Science un
articolo (accessibile solo a chi è riconosciuto) di S.Hameed su un problema
decisamente interessante e stimolante: ·
“Just as there
is no monolithic Islam, there is no "official" opinion on
evolution. There are indeed verses in the Koran that talk about the
creation of the universe and of the living beings on Earth, but specific
details are often not laid out. For example, the Koranic narrative of
creation includes a 6-day account of creation”. ·
“Some prominent
Islamic scholars teaching in Western institutions also reject evolution. For
example, Seyyed Hossein Nasr, a professor of Islamic studies at George
Washington University, does
not consider evolutionary theory to be more than an ideology: "The theory of evolution is the peg
of the tent of modernism. If it were to fall down, the whole tent would fall
on top of the head of modernism. And therefore it is kept as an ideology and not as a scientific theory
which has been proven". ·
Maurice
Bucaille, famous in the Islamic world for his book claiming that many of the
modern scientific discoveries were already mentioned in the Koran, accepts
animal evolution up to early hominid species and then posits a separate
hominid evolution leading to modern humans. ·
“Asghar and
Alters recently interviewed 18 science schoolteachers in Pakistani schools
located in Karachi and Lahore and found that all favored using religious
explanations about the creation of life, but most presented both
scientific and religious perspectives while teaching biological evolution
(10). Most (14 out of 18) accepted, or at least held as possible, the
evolution of organisms; but at the same time, 15 out of 18 rejected human evolution”. ·
“All agreed
that there is no contradiction between Islam and science”. A proposito dell’articolo di Ashgar e Alters, è disponibile gratuitamente
in internet il fascicolo 154
di “Humanist perspectives”
(2005) dedicato a “Darwin and the
Evangelicals”. Essendo esaurito, il fascicolo è disponibile
gratuitamente. Oltre ad un articolo di Ashgar e Alters (“Evolution
Education Research Centre” che racconta dell’insegnamento in Canada e nel
mondo islamico) ci sono articoli sul creazionismo USA e sulla posizione molto
critica dei protestanti USA verso la teoria dell’evoluzione. |
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11/12/08-USA |
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Sul numero di
dicembre del National Geographic un articolo di D.Quammen (“The Man
Who Wasn't Darwin”) su Alfred Russell Wallace, il naturalista che sarebbe
subentrato a Darwin nel caso gli fosse successo qualcosa. In realtà il suo
ruolo fu comunque importante in quanto costrinse Darwin a manifestare (prima
che gli succedesse qualcosa…) il
segreto che da un ventennio aveva paura di confessare, come ammise in una
lettera (“Pubblicare questa idea mi sembrerebbe
come confessare un delitto”) . |
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11/12/08-IT |
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Inizia oggi a Spoleto
presso la Sala Conferenze della Sede del Laboratorio
di Scienze della Terra, il progetto didattico "Per Darwin", un
percorso formativo rivolto ai docenti delle scuole smedie e superiori mirato
allo sviluppo della conoscenza dei temi darwiniani in particolare per quanto
riguarda la geologia. Il percorso di formazione, che proseguirà nei prossimi
mesi, mira a migliorare la conoscenza e la competenza dei docenti sulle
tecniche di comunicazione e sulla produzione audiovisiva e multimediale. |
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11/12/08-VA |
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Un articolo di
S.Magister sull’Espresso ·
udienza generale
di mercoledì 10 dicembre, quando ha spiegato che “la
nostra storia umana dagli inizi è inquinata dall'abuso della libertà creata,
che intende emanciparsi dalla volontà divina”. ·
lunedì 8 dicembre,
all'Angelus della festa dell'Immacolata, il Papa ha ricordato che la
situazione era ben diversa prima del peccato del primo uomo raccontato nella
Genesi: “Dio ha creato tutto per
l’esistenza, in particolare ha creato l’essere umano a propria immagine; non
ha creato la morte, ma questa è entrata nel mondo per invidia del diavolo” ·
catechesi del 3
dicembre, quella più diffusamente dedicata al tema. Soprattutto in questo intervento è evidente come non lo preoccupi affatto
né Darwin né il darwinismo, né la teoria dell’evoluzione, tanto che espone il
problema con questa frase: |
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8/12/08-USA |
· [da NCSE] Su PLOS Genetics è comparsa un’intervista al giudice del processo di Harrisburg/Dover, John E. Jones III: “Taken to School: An Interview with the Honorable Judge John E. Jones, III“. Sul risultato del processo, il giudice ritiene che “I don't think that the concept of ID itself has a lot of vitality going forward. The Dover trial discredited that thing that is ID”, ma si rende conto che comunque “this is not something that will be settled in my time or even in my grandchildren's lifetimes. It's an enduring, quintessentially American, dispute". |
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7/12/08-IT |
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[da Pikaia]
La Codice Edizioni pubblica "L'evoluzionista
riluttante. Il ritratto privato di Charles Darwin e la nascita della teoria
dell'evoluzione" di David Quammen. Traduzione di Silvia
Vivan. |
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5/12/08-VA |
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Un articolo
dell’agenzia vaticana Zenit ·
“monsignor Ravasi, nel contesto del congresso, ha
rilasciato alcune dichiarazioni alla "Radio Vaticana" proponendo
G.Galilei come "patrono ideale per un dialogo tra scienza e fede” ·
“Secondo
Ravasi, "compito di scienziati e teologi è quello di cominciare a
guardare reciprocamente nei rispettivi altrui terreni, vedendo che esistono
dei punti di intersezione" ·
“I due settori
non sono del tutto estranei l'uno all'altro, ma hanno dei punti di incontro e
uno stesso oggetto che è l'uomo e il cosmo. L'unica differenza è che la
'lettura' è fatta da prospettive differenti". La proposta non può che suscitare qualche perplessita, almeno in chi –
seguendo la strada aperta da G.Galilei - si occupa di scienza, dato che non
sono affatto chiari alcuni aspetti, che possono rivelarsi critici,
soprattutto perché mancano pochi giorni al 2009, l’anno del bicentenario di
Darwin: ·
Il rispetto
delle competenze e delle autonomie delle “prospettive differenti”. ·
I tempi. ·
Il rispetto del
metodo scientifico. Dall’altra invece le recenti dichiarazioni papali (“Il dialogo tra le religioni non è
possibile. La fede non si può mettere tra parentesi”) confermano invece autorevolmente la non
disponibilità al dialogo (e l’inutilità dell’“ecumenismo
di coccole o di facciata”) su questioni che toccassero aspetti di fede [e
sarebbero quindi gli scienziati a doversi mettere la ragione in un posto
certamente non adeguato]. ·
Un articolo (“Benedetto XVI presenta la legge naturale
come base dell'etica universale”) dell’agenzia Zenit informa che è quasi pronto per la
pubblicazione un documento vaticano di rilevanza … universale. Il documento
("Alla ricerca di un'etica universale: nuovo
sguardo sulla legge naturale") è stato preparato dalla
Commissione Teologica Internazionale (esclusivamente “composta da teologi di diverse scuole e Nazioni, eminenti per
scienza e fedeltà al Magistero della Chiesa cattolica”). |
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4/12/08-SA |
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Impressionante
editoriale [Per fortuna quando si parla di evoluzione biologica il rispetto di
impostazioni tradizionali non supportate dalla ricerca scientifica non sembra
avere costi così drammatici (più che della perdita di vite umane, si
parlerebbe di conseguenze sui cervelli: i danni consistono soprattutto in una
visione non corretta della realtà e in un intralcio alla diffusione di
conoscenze aggiornate e razionali nella popolazione), ma è assurdo che
qualcuno tragga vantaggi con critiche non motivate e con strategie simili a
quelle che hanno avuto successo per alcuni anni in un contesto culturale
ancora meno rispettoso della ragione]. |
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4/12/08-iT |
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Articolo sul Sussidiario
(“L'alba
di una nuova idea di evoluzione: se anche Nature cerca una scienza
de-ideologizzata“) in cui si presentano e si commentano alcuni auspici
per il 2009, l’anno di Darwin, pubblicati nel numero del 20 novembre di Nature
nell’articolo “Great expectations”. [E’ chiaro dal ragionamento come si dimentichi (o si sorvoli sul
fatto) che secolo dopo secolo, anno dopo anno ci sia stato sempre meno spazio
per fatti che non hanno una spiegazione “naturalistica” o “materialistica” …
che diventa automaticamente una spiegazioni “atea”, se l’ignoranza precedente
prevedeva di tappare il buco con un provvidenziale intervento divino..]. Riguardo all’invito finale al dialogo (“il
dibattito è aperto: l'importante è che resti il più possibile “aperto””)
ovviamente sarebbe importante sapere se per chi ha fede in una delle
centinaia di religioni attuali ci potrebbe essere un impedimento a questo
dialogo; questa impossibilità al dialogo è prevista dal recente intervento papale (molto apprezzato anche da esponenti di altre
religioni) se sono coinvolti aspetti di fede, come è normale nel confronto
fra religioni. La scienza cerca spiegazioni naturali per fenomeni naturali, come ben sa
non solo mons.Ravasi, ma anche lo scrittore turco Aykol, che pure non ha alcun
preparazione scientifica; è possibile però che la ricerca scientifica
senza volerlo si avvicini a spiegare “naturalisticamente” argomenti che già
da tempo sono “spiegati” da dogmi di fede? Che si fa? Le si tappa la bocca? |
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3/12/08-WORLD |
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Oggi alcuni
articoli riferiscono del “Manifesto
di Uppsala”, un documento “interfedi” preoccupato sul cambiamento
climatico, firmato da esponenti di diverse religioni mondiali, invitati a
Uppsala dall’ "Alleanza delle Religioni e della
Conservazione” – una fondazione laica fondata da Filippo di Edinburgo nel
1995 e affiliata al WWF che dispone
di un sito web davvero sconcertante per i continui riferimenti alla creazione
e a molte e diverse religioni. La conferenza ha visto la partecipazione di un
migliaio di persone provenienti da tutto il mondo (rappresentanti delle tre
grandi religioni monoteiste, buddisti, induisti, baha’i, scintoisti, sikh),
tutti a favore della lotta al cambiamento climatico e dello sviluppo
sostenibile. La conferenza si è conclusa con la firma del “Manifesto di
Uppsala” sottoscritto da una trentina di leader religiosi, con lo scopo di
lanciare un appello soprattutto al mondo della politica, a favore di una
rapida e vasta riduzione delle emissioni di CO2, in particolare nelle parti
più sviluppate del pianeta. |
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3/12/08-IT |
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Nel sito web della
regione
Val d’Aosta si pubblicizza un’iniziativa didattica sull’evoluzione: “Una mostra-laboratorio itinerante nelle scuole
valdostane in occasione dell'anno dedicato a Charles Darwin. L'iniziativa,
ribattezzata “Buon compleanno Mr. Darwin un viaggio di approfondimento sulle
teorie dell'evoluzione e la valorizzazione della biodiversita", si
svolgerà dal 17 dicembre al 14 febbraio prossimi in quattro scuole valdostane
ed è organizzata dall'assessorato regionale all'istruzione. La mostra sarà allestita: a Courmayeur dal 17 dicembre al 5
gennaio, a Verres dal 7 al 16 gennaio, a Chatillon dal 19 al 29
gennaio, ad Aosta dal 2 al 14 febbraio. (ANSA). ·
In alcuni siti web
italiani, fra cui oggi il
sito della UAAR, si cita un articolo (“Romania removes theory of evolution from school
curriculum”) di origine
montenegrina (forse) che sostiene che in Romania si sia abolito in
questi giorni l’insegnamento della
teoria dell’evoluzione. La notizia non è però recente: in Romania si sono da
poco svolte le elezioni e non è ancora chiaro chi abbia vinto, per cui in
questi giorni hanno altro a cui pensare. |
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3/12/08-USA |
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Un importante
critico cinematografico USA (Roger Ebert) finalmente recensisce nel suo blog
il film antievoluzionista “Expelled”
di Ben Stein: |
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2/12/08-IT |
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Come segnalato su Pikaia, è da poco uscito il nuovo libro di Guido
Barbujani (Università di Ferrara) intitolato "Europei
senza se e senza ma" (Bompiani, 2008). Per chi fosse ancora
indeciso se leggere o meno il libro, a Radio3 Scienza Pietro Greco discute con Barbujani di Europa ed Europei:
fatta l'Europa, cosa ci vuole per fare un Europeo? e chi sono i veri
Europei?
(audio
nell’ultimo terzo). Chi ancora non lo sapesse, apprenderebbe da questo
libro da quale continente è arrivato l’Homo sapiens e che fine hanno
fatto le popolazioni che fino ad allora vivevano tranquille in Europa. |
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1/12/08-IT |
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A Pisa, presso la Scuola Normale Superiore, dal 3 al 12 dicembre il Prof.
Bernard Comrie
del Max Plank Institute for Evolutionary Anthropology di Leipzig
svolgerà un ciclo di lezioni dal titolo Languages and genes in occasione
dell’annuale, prestigiosa Cattedra Galileiana.
L’ingresso è libero. |
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30/11/08-USA |
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Succede anche
questo … il blog Pharyngula
informa che lo Zoo
di Cincinnati ha concordato con il Creation
Museum di Answer in Genesis un biglietto di ingresso unico scontato!! La
protesta dei visitatori d Pharyngula ha costretto lo zoo a sospendere questo
assurdo accordo commerciale fra scienza e un museo che promuoveva
informazioni senza basi scientifiche. Ne parla il Cincinnati
Enquirer. ·
Nel blog di Pigliucci
si riferisce (“The Vatican and evolution: the usual
crap”) di un articolo di
Science (“Vatican
Science Conference Offers an Ambiguous Message”), in cui John Bohannon
riferisce di acuni momenti del convegno in Vaticano sull’evoluzione
dell’universo e della vita, con un intervento di F.Collins per contestare
alcune dichiarazioni del card.Schonborn. |
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28/11/08-IT |
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[da Pikaia] A duecento anni esatti dalla
nascita del grande scienziato e a centocinquanta dalla pubblicazione
dellOrigine delle specie, la mostra ·
Un altro famoso
centenario, dopo Ernst Meyr,
morto nel 2005. Oggi compie 100 anni Claude Levi Strauss. ·
Incontro a Pavia
in ricordo di Franco Scudo. Oggi, dalle ore 15, presso il collegio
Cairoli. Parteciperanno: Silvano Riva,
Pietro
Omodeo, Luigi Luca Cavalli
Sforza, Arturo Falaschi, Danilo Mainardi, Giorgio Nebbia, Marino Gatto, Carlo
Matessi, Luciano Sacchi, Giulio Giorello. |
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28/11/08-VA |
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Sull’Osservatore
Romano un articolo (“Consigli
per la mente di uomini seri”) sintetizza i risultati del recente convegno
sui 400 anni da G.Galilei. Nell’articolo si evidenzia, e un po’ lo si
intuiva, che mons.Ravasi ben conoscesse la lettera
scritta giusto 20 anni fa dal GPII a P.G.Coyne, l’ex-astronomo pontificio
presente al convegno. Ne cita infatti una frase, anche se non delle più
interessanti (“la scienza può purificare la
religione dalla superstizione e la religione può purificare la scienza dai
falsi assoluti"). Purtroppo questo concetto non è più stato ripetuto, né da mons.Ravasi, né
da altri. Sarebbe almeno utile capire perché mons.Ravasi abbia evidentemente
cambiato idea sulla competenza dei teologi sulla teoria dell’evoluzione … e
se non sia invece preoccupante il fatto che l’abbiano convinto che sia più
utile … il “dialogo”
nonostante sia un “settore che non li riguarda”.
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27/11/08-USA |
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Interessante una
pagina (in un blog citato dal blog Panda’s
Thumb) dal titolo “Teaching
the Controversy”. Per un confronto rivelatore con la strategia attuale
dei creazionisti USA, si riporta la frase tratta da un Splendida e logica anche la riflessione conclusiva, che mette in evidente
difficoltà gli antievoluzionisti su base religiosa, che non possono non riconoscersi
(“But with all that said, the idea of teaching
the controversy isn’t an intrinsically bad one. There are plenty of subjects that have
legitimate controversies where this commendable call for fairness could be
better applied. For example, how about sex ed? A great many religious
conservatives - many of the same ones who call for teaching the controversy
on evolution, I don’t doubt - |
“If we are successful in establishing a controversy at the public level, then
there is an opportunity to put across the real facts about smoking and health”. Tobacco Industry
“When
two groups of experts disagree about a controversial subject that intersects
the public school curriculum students
should learn about both perspectives” Discovery Insititute |
27/11/08-VA |
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Vengono pubblicati
oggi altri interventi fatti al
convegno vaticano sui 400 anni di G.Galilei. L’Osservatore Romano pubblica
(“Grazie,
G.Galilei”) parte dell’intervento di P.J.G.Funes, l’attuale astronomo
pontificio. Anche lui come mons.Ravasi ritiene importante citare una frase
della lettera
scritta giusto 20 anni fa dal GPII a P.G.Coyne: “Credo
che Giovanni Paolo II abbia dato qui una regola d'oro che dobbiamo sempre
avere presente, avvertendo i teologi che è
un dovere "tenersi regolarmente informati sulle acquisizioni
scientifiche per esaminare, all'occorrenza, se è il caso o meno di tenerne
conto nella loro riflessione o di operare delle revisioni nel loro
insegnamento". ·
Sempre l’Osservatore
Romano pubblica anche gli interventi del fisico Ugo Amaldi (“L'universo si gonfia come un palloncino “, del Card.Bertone (“Due ali per volare verso la verità”) e un articolo in cui
presentano la frasi principali di alcuni interventi (“G.Galilei e Chiesa processi finiti”). |
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26/11/08-UK |
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Tre interessanti
notizie su Nature, oggi. ·
La prima riguarda
un commento alle elezioni che si stanno svolgendo in Groenlandia, dove si sta
marciando rapidamente verso l’indipendenza dakla Danimarca. L’articolo ·
A questo proposito
un altro articolo ·
La seconda notizia
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26/11/08-IT |
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L’Avvenire
riporta il testo di una conferenza fatta a Padova Non si capisce quindi perchè nell’articolo poi
si illustrino le riflessioni dei sostenitori dell’ID, che – lo ha appena
detto - non hanno (per ora) alcun valore esplicativo e quindi nessuna utilità
pratica. Né si tiene conto del fatto fondamentale
che mons.Ravasi il 16/9 avesse
detto molto chiaramente che gli “esperti” dell’Intelligent Design non
verranno invitati al convegno del marzo 2009 sull’evoluzione
biologica (finanziato dalla Templeton Foundation): “Speakers
invited to attend a Vatican-sponsored congress on the evolution debate will
not include proponents of creationism and intelligent design, organizers
said”. Né ci si chiede perchè al recente convegno
(finanziato dalla Templeton Foundation) sull’evoluzione dell’universo (“Scientific
insights into the evolution of the universe and of life”) organizzato dal fisico N.Cabibbo (presidente
dell’Accademia delle Scienze Pontificia) i creazionisti siano stati tenuti
fuori (A.Zichichi però c’era). Da notare anche che c’è stato anche un buona
“collaborazione” della stampa, che ha ignorato l’iniziativa, alternativa al
convegno vaticano, organizzata dai creazionisti francesi con la
collaborazione dall’Università di Roma [?!]. Sembra che J.Polkinghorne non abbia letto gli atti del processo di Dover/Harrisburg in cui si
dimostra che l’ID è
nato con una truffa costruita con il copia/incolla esistente in Word (come
si vede esiste SOLO QUI, un … anello di congiunzione … per chi lo vuol
vedere…). Hanno semplicemente sostuito, subito dopo la sentenza che escludeva
il creazionismo dalle scuole in quanto idea religiosa, tutte le ricorrenze
dei termini riferiti al creazionismo, correggendoli automaticamente in
“intelligent design”, confermando in questo modo che non c’era differenze
rispetto al creazionismo Né sa che 2 mesi fa uno degli esponenti dell’ID
ha confermato in un’intervista (Medved, 6/8/08: “One on One: Broadcast views”) che davvero dietro all’ID non c’era
nulla di nuovo né di serio. L’aspetto comunque più sconcertante è che un
vincitore (nel
2002) del ricco (1.6M$) e ambito premio Templeton non sembri rispettoso
delle indicazioni che proprio la Templeton
Foundation pubblica in una pagina web
(dedicata proprio all’“Intelligent Design”.. ) per raccomandare a chi volesse
vincere il premio di rispettare standard diversi da quelli dell’ID, ora non
più accettabili (e infatti l’ID - pubblicizzato da Polkinghorne - non viene
più finanziato). In un documento specifico |
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26/11/08-VA |
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Inizia oggi in
Vaticano un convegno … (senza pagina web ?; anche la Finmeccanica non lo
pubblicizza?) su ''La scienza 400 anni dopo G.Galilei. Il valore e la
complessita' etica della ricerca tecno-scientifica contemporanea''. ·
Anche l’Avvenire
presenta in un articolo (“Ravasi:
nell'«anno di G.Galilei», scienza e teologia tornino a operare insieme”)
alcune frasi dette ieri da mons.Ravasi alla conferenza stampa di
presentazione. Fra cui la notizia abbastanza sconcertante secondo cui il
Vaticano si sarebbe dimenticato per tanti anni di dire che la condanna di
G.Galilei era in realtà tutto uno scherzo (“«G.Galilei non fu mai condannato» e il Vaticano vuole far
ripubblicare gli atti del processo per «rinfrescare la memoria» di quanti
attendono ancora «pentimenti» che non avrebbero ragion d'essere”). ·
L’Osservatore
Romano anticipa l’intervento di mons.Ravasi (“Nel
dialogo fra scienza e teologia La verità non richiede salti di frontiera”)
mentre l’agenzia Zenit riporta quello del card.Bertone (“Fede e scienza, due ali
per volare verso la verità”), che sintetizza in una frase il motivo per
cui la scienza crea qualce problema: “la ragione si
costituisce su nuove basi e viene concepita come un modo di pensare
matematico; la scienza della natura cessa di essere un'opera di
contemplazione, come per secoli era stata concepita, e diventa un attento
lavoro di decifrazione; la ragione si struttura su basi matematiche
sostituendo al mondo reale dell'esperienza quotidiana un mondo geometrico
astratto. Si tratta di un sapere fondato sulla verità sperimentale, che
va a scontrarsi con la concezione della verità
basata sulle certezze della tradizione.
Da ciò scaturisce una nuova mentalità, una nuova logica e un mutamento
dell'atteggiamento dell'uomo nei confronti della natura e del modo di
interpretarla, descriverla e comprenderla”. “si impone oggi un'attenta e profonda riflessione sulla
natura, sulle finalità e sui limiti della ricerca tecnica e scientifica”.
Decisamente coraggiosa la citazione da parte del
card.Bertone di una frase di G.Galilei, che ci e gli ricorda ricorda bene
come quasi nulla sia cambiato, nella testa di molti - religiosi e laici - da
quasi 4 secoli ….: |
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25/11/08-VA |
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Il Master in
Scienza e Fede dell’UPRA organizza oggi un incontro con un internista
padovano su “Problemi attuali dell’evoluzione e
dell’evoluzionismo”, nell’ambito della serie di conferenze
"Evoluzione e creazione" |
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24/11/08-VA |
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All’articolo di
ieri del Papa arriva qualche risposta da parte di responsabili di altre
religioni, che confermano e rafforzano l’inviolabilità dei confini esistenti
fra le diverse verità religiose: in un articolo sul Corriere (“Il
rabbino capo con Ratzinger: dialogo solo tra le culture“) il rabbino Di Segni precisa che "Ci sono dei limiti insuperabili di ciascuna fede che vanno
rispettati”, mentre il portavoce dell’Ucoii ritiene utile precisare,
nel caso ci fossero dubbi, che “non dialoghiamo sulle
nostre fedi, perchè ognuno crede in ciò che crede”; l’ex
segretario dell’Ucoii invece, pur concordando che "il dialogo è un dialogo fra credenti, non fra le
religioni” ritiene importante precisare un dettaglio non secondario e
decisamente molto preoccupante: “in un sistema di
valori, le religioni propongono dei valori universali". Lo
preoccupazione deriva semplicemente dal fatto che in Italia sono censite 600
diverse religioni che “propongono dei valori
universali". |
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24/11/08-USA |
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Il Blog Panda’s
Thumb invita (“Professor Olofsson on probability,
statistics, and intelligent design”) a leggere l’articolo |
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23/11/08-IT |
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Sul Sole 24 Ore
un articolo di P.Rossi (Dialogo senza scomuniche) commenta il libro di Chiaberge con il dialogo
su fede e scienza di P.G.Coyne (l’ex-astronomo pontificio, un gesuita che
crede anche nella teoria dell’evoluzione) e A.Pentzias (un fisico agnostico).
Nel commento si parla molto di fede e poco di scienza, tanto che anche qui
ritorna stramente, nella conclusione, proprio il tema presente nelle letture bibliche
di oggi, il giudizio universale. I laici dovrebbero essere tristi e depressi
inin quanto “non avere la certezza che i malvagi
vengano un giorno puniti e i giusti premiati provoca ovviamente, anche nei
laici, una notevole dose di angoscia”. Sinceramente non si vede una
gran gioia per l’attesa della giustizia divina, né si capisce perché si
accosti a P.Coyne il l’opinione che “la visione del
mondo che è stata di … Darwin, Freud non ha nulla di eccitante”.
Comunque si coglie un aspetto positivo del libro, che “mostra come possano discutere tra loro persone che si ispirano a visioni
del mondo molto diverse, talora
decisamente e irrimediabilmente opposte. Fa vedere che il rispetto per
le idee altrui, la stima, la simpatia umana possono nascere su un terreno che
ha a che fare più con i modi in cui le idee vengono affermate e difese che
non con il loro contenuto. Quel rispetto è soprattutto legato all'idea che la
varietà e il dissenso e la molteplicità delle visioni del mondo non sono mai
e in nessun caso interpretabili come una pericolosa e dannosa (e pertanto
eliminabile) forma di patologia”. ·
Un po’ diverso
l’articolo pubblicato sul Corriere con un'autorevole recensione a un
recente libro di M.Pera (“Perché dobbiamo dirci
cristiani”); si concorda con lui che alcuni dialoghini possono fare,
ma non quelli fra le religioni [Non è ben chiaro, con tutti questi paletti,
quali spazi potrebbero rimanere ancora disponibili nell’universo … per i
valori universali dei laici … (sempre che esistano)] |
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21/11/08-IT |
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Torino. La
Stampa informa che al Museo Regionale
di Storia Naturale continuano alcuni incontri connessi con il
bicentenario darwiniano (I
Darwin, storie di un pensatore ricercato). Lunedì 24 novembre (“Perissinotto
ricerca l'investigatore razionale in E.A. Poe”) si esamineranno le associazioni fra i contemporanei Darwin e
Poe, poi nei prossimi incontri saranno presenti Michele Luzzatto (editor per
la saggistica scientifica presso Einaudi), Michele Marangi (critico
cinematografico) Gabriele Beccaria (giornalista). |
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21/11/08-USA/D |
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E’ uscito l’ultimo
fascicolo (n.28/1) della rivista
(Reports of the National Center for
Science Education) del NCSE (The
National Center for Science Education) e alcuni articoli sono liberamente
consultabili. |
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21/11/08-VA |
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E’ abbastanza
interessante leggere il testo dell’omelia di domenica prossima di
P.Cantalamessa, anticipata dall’agenzia Zenit (“Il giudizio universale è la
risposta alla sete di giustizia”); permette infatti di conoscere i
vantaggi a cui non avrebbe diritto un evoluzionista ateo come Dawkins. Propone infatti come principale vantaggio per il
credente, rispetto al masochismo del non credente, il fatto che di fronte
all’assurdità e alla tragicità del male e dell’ingiustizia, esistenti e
disponibili per tutti nel mondo, ci sarebbe una sola risposta risolutiva: il
giudizio universale: “l'uomo si è assuefatto a
tutto; si è adattato a ogni clima, immunizzato da ogni malattia. A una cosa
non si è assuefatto mai: all'ingiustizia. Continua a sentirla come
intollerabile. Ed è a questa sete di giustizia che risponderà il giudizio
universale”. Per fortuna, dato che si sta parlando della “tragicità del male” un accenno alla medicina c’è
… [Comunque si apre uno spiraglio … se il
giudizio universale fosse obiettivo, anche gli atei onesti trarrebbero
vantaggio dalla punizione degli ingiusti …; perché dire che “il non credente ha perso tutto”? Forse non verrà
informato che gli ingiusti sono stati puniti? |
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20/11/08-USA |
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Nel Texas, ad
Austin, sta procedendo, con una grande partecipazione di consulenti
(evoluzionisti e antievoluzionisti) la discussione dei nuovi standard
nazionali per i programmi di scienze nella scuola, che rimarranno validi per
10 anni dopo la loro approvazione. Un articolo del Dallas News (“State
education panel hears evolution debate”) racconta della grande
partecipazione a questo evento. Come da noi giravano per Milano contestatori
dell’evoluzione (non solo della teoria dell’evoluzione!) vestiti da gorilla,
così ad Austin vicino alla sede della commissione scolastica nazionale si
sono visti sostenitori dell’evoluzionismo vestiti da dinosauri; è infatti
noto che i creazionisti (almeno quelli “biblici”) hanno l’imbarazzante e
insolubile problema di dover spiegare come i dinosauri potessero convivere
con l’uomo o partecipare all’unica e decisiva crociera sull’arca di Noè. Per
l’origine dei cetacei invece c’è una vignetta davvero spiritosa, dove si
allude al fatto che, essendo stati lasciati fuori dall’arca per problemi di
spazio, avessero dovuto adattarsi, imparando … a nuotare … |
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19/11/08-USA |
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Ancora risorse
educative di eccezionale interesse … soprattutto se l’archivio aumenterà di
dimensioni! Uno dei segreti che gli etologi non avrebbero voluto nascondere …
era il fatto che in natura i primati, e in particolare le scimmie
antropomorfe, avessero comportamenti tali da dimostrare la trasmissione di
informazioni non genetiche da una generazione all’altra. I risultati delle ricerche sugli scimpanzé si
possono anche analizzare in un sito web Molto interessati sono ovviamente le pagine di
video sugli scimpanzé
comuni, sui bonobo,
sui gorilla
e sugli oranghi.
Molto più ampio l’archivio di video dei primati
in generale, con ben 100 video. Ci sono anche video che mostrano i processi
di deforestazione
in Africa e i minerali
che minacciano di favorire l’estinzione dei gorilla di montagna. Sempre
commoceventi i video che presentano la presenza di cure parentali prolungate
già nelle proscimmie (Indri). |
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19/11/08-IT |
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Su La Stampa
un’intervista ("A noi
sapiens restano ancora 800mila anni") al paleoantropologo Bernard Wood, in occasione dell’uscita
del suo ultimo libro (“Evoluzione umana”).
Come si capisce dal titolo, Wood cerca di far notare che non c’è solo il
problema dell’origine della nostra specie da una specie precedente, ma che si
sta avvicinando (mancano … 800.000 anni) anche il possibile momento della sua
scomparsa o del suo passaggio ad un’altra specie. Non c’è comunque da
preoccuparsi … la durata di una specie non è detto che sia necessariamente la
media di un milione di anni, in quanto è noto che ci sono anche specie la cui
durata è stata ben maggiore. |
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19/11/08-UK |
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L’ultimo numero di
Nature
inizia a celebrare l’anniversario di Darwin. Invece di uno sguardo verso il
passato, la prima iniziativa (“Beyond the
origin”) lancia uno sguardo indagatore verso l’anno del 200’
anniversario dell’origine delle specie, il 2059. Un modo utile, guardare al futuro, per non
accontentarsi degli enormi successi che la biologia ha potuto fare dopo che
si è dimostrato che “nulla ha senso in biologia
se non alla luce dell’evoluzione”. Oltre alla presentazione
dell’iniziativa, nell’articolo ·
Sempre su Nature
in un articolo (“DNA
sequencing: Mammoth genomics”) si riportano i primi risultati di
un’indagine che ha permesso di sequenziare parte del DNA estratto dai peli di
un baby mammuth trovato surgelato nella taiga siberiana; l’argomento è
decisamente intrigante, anche se per ora vengono fatti solo confronti con la
sequenza del DNA degli attuali elefanti; se ne parla anche sul Guardian
(“Hair
from frozen carcasses used to reconstruct woolly mammoth's genome”; bella
la foto del mammutino…) e la notizia arriva anche in Italia, anche se un po’
gonfiata (ANSA: “GENOMA:
COMPLETATA MAPPA DNA MAMMUTH”, Repubblica;
all’erta è anche la
Sentinella del Canavese…; qualche imprecisione, ma prevedibile per la
scelta dell’intervistato, nell’intervista pubblicata su Il
Sussidiario, dato che non si tratta di DNA estratto da fossili ma da un
babymammuth surgelato di cui esistono anche fotografie); e pensare che solo
nel giugno scorso si pubblicavano dati sulla variabilità del suo DNA
mitocondriale…! |
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18/11/08-F |
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Anche in Francia
con l’avvicinarsi del 2009 aumenta l’interesse per i problemi
dell’evoluzione. E si discute quindi dell’insegnamento dell’evoluzione nelle
scuole, pur sapendo che quel paese ha investito una gran quantità di risorse
nell’insegnamento delle scienze, come se ne accorge chiunque abbia visitato
negli ultimi anni un qualche museo scientifico francese. Se ne parla in un paio di articoli su Le
Monde; nel primo si dimostra come anche in Francia ci siano gruppi
creazionisti o almeno antievoluzionisti (« Le créationnisme étend son influence en
Europe»), mentre nel
secondo si parla delle iniziative per mantenere alta l’attenzione contro uno
scadimento del livello della formazione culturale nel paese (“En France, un collectif
d'enseignants-chercheurs tire la sonnette d'alarme»). Consola un po’ vedere che anche in Francia c’è
chi scrive dei “prêtres
de l’Eglise darwiniste”) |
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18/11/08-IT |
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L’Avvenire
cita oggi con un articolo dal titolo un po’ truculento (“Così Dawkins tradisce Darwin”) un vecchio
articolo pubblicato l’8/8/08 sul Guardian, evidentemente non
troppo … in difesa di Darwin (“God
and evolution can coexist”). L’autore (J.Thacker) è un teologo della
chiesa evangelica che ritiene che R.Dawkins, influenzato dalla sua visione
antireligiosa, con il suo recente documentario abbia fatto un cattivo
servizio a chi avrebbe voluto capire meglio l’evoluzione [qui chi sa
l’inglese può verificare personalmente se ha ragione: “The Genius of Charles
Darwin”]. Chiarissima invece è la confusione (forse in
buonafede ma non si capisce perché non lo abbiano corretto) fra evoluzione
biologica … ed evoluzione culturale; lo si capisce dal significato che
attribuisce al termine “life” (vita), usato da Dawkins (e da Darwin)
per indicare gli aspetti biologici dell’esistenza. E’ deprimente trovare un simile misunderstanding
[gli anglicani si sono già scusati …
per quelli del secolo scorso] in un quotidiano, il Guardian, che ha una pagina
speciale su Darwin, per cui dovrebbero conoscerlo. Da questa pagina
si raggiunge materiale informativo interessante, come alcune immagini
della nuova mostra che si è aperta il 14/11/08 al National History Museum, dal titolo “Darwin's Big
Idea” |
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17/11/08-IT |
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Venerdì 21
novembre 2008 presso il Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria”, Via
Brigata Liguria, 9 – 16121, GENOVA, convegno "Darwin
2009". L'ANP - Associazione Nazionale Dirigenti e Alte
Professionalità della Scuola - propone uno speciale progetto dedicato a
quanti intendono riservare alla ricerca scientifica un posto importante
nell'offerta formativa delle scuole, anche perché la scienza può
rappresentare uno strumento d'integrazione tra scuola e territorio, occasione
per l'orientamento e lo sviluppo dell'autonomia scolastica e serie
opportunità per valorizzare competenze e professionalità. |
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16/11/08-IT |
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[da Pikaia] Nei giorni 27 e 28 novembre, presso la
Biblioteca Universitaria di via Zambon 35, Bologna, si terrà il meeting
internazionale "100 anni di antropologia a Bologna. Nuove
prospettive di ricerca". Numerosi gli ospiti di spicco, che
parleranno di evoluzione umana, antropologia molecolare, antropometria e
altro ancora. Qui
il programma. |
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15/11/08-IT |
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In un blog viene
oggi pubblicato il contributo di Ian Tattersall ("L’evoluzione
e il futuro della scienza”) inserito nel libro di Boncinelli e
Tonelli “Dal
Moscerino all’uomo” (2007). Molto utile per capire il ruolo della scienza
e le fondamentali differenze fra le religioni (che fra altro sono tante e
diverse) e la scienza nello studio della natura. Il mondo forse sarebbe
migliore e più tranquillo se molti di più concordassero con lui che “Fare scienza significa
osservare il mondo, elaborare ipotesi ed esprimerle in modo tale che si
possa, tramite esperimenti, verificarne l'esattezza oppure scartarle se sono
errate. Qualsiasi stimolo intellettuale che provochi riflessioni e
interrogativi è utile, anche se alla fine si rivela sbagliato. La scienza di
per sé non è un prodotto, anche se ha prodotto per noi un mondo di sicurezza
e comodità materiali senza precedenti. La scienza è un processo, che
continuerà a modificare e perfezionare le nostre idee sul mondo sino a quando
esisteranno esseri umani sulla Terra. Infatti Questo rende le modalità di
conoscenza religiose e scientifiche completamente diverse e assolutamente
inconciliabili nei principi e nei metodi; in realtà non solo sono
inconciliabili, ma non sono neppure in competizione tra loro. Nonostante
mirino entrambe ad affermare e difendere la dignità e l'identità dell'uomo,
scienza e religione affrontano e spiegano aspetti differenti dell'esperienza
umana. La scienza ha a che fare con ciò che è materiale, verificabile; la
religione con ciò che è immateriale, spirituale. La scienza si occupa delle
cause vicine; la religione della causa ultima”. Come ricorda Tattersall, la scienza è uno
strumento che possiamo facilmente riconoscere ed accettare come tipicamente umano,
in quanto “La scienza è un continuo processo
di scoperta”. L’introduzione al libro, di E.Boncinelli, si
trova qui. |
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14/11/08-UK |
· Articolo del Guardian (“Confusing creation with creationism”) in cui si cerca di spiegare come non confondere il concetto teologico di creazione con il creazionismo. Si cerca di far capiure perchè “Intelligent design and young Earth creationism are both false” ma nonostante ciò … “that does not discount the notion of creation” |
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14/11/08-USA |
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Sempre apprezzato
il documentario della PBS sul processo di Dover (Judgment Day: Intelligent Design on Trial). E’ stato intatti uno dei
vincitori dei “2008 Science Journalism Awards” attribuiti dall’”American Association for the Advancement
of Science” |
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14/11/08-IT |
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Cercando risorse
educative … si rischia di trovare purtroppo anche risorse diseducative.
Lamentandosi che le risorse educative migliori si trovino spesso solo in
inglese, dispiace trovare che quelle diseducative … sono già state tradotte
in italiano. Si scopre anche che in Francia (non solo in Turchia o negli USA)
ci sono mecenati disposti a finanziare la realizzazione di iniziative
critiche verso la scienza, addirittura su base religiosa [difficile poi
lamentarsi se qualcuno prova a verificare la serietà delle ipotesi teologiche
con gli stessi criteri, anche se non con la stessa malafede]. Certo è positivo poter verificare che in
Vaticano stiano cominciando a capire quanto fosse pericoloso e masochista
questo modo di procedere e abbiano chiuso ora, forse dopo l’arrivo di
mons.Ravasi, quelle porte che fino all’ottobre del 2002 Qualche giorno fa (“Una critica scientifica all'evoluzione”) un gruppo di creazionisti cattolici
francesi che non erano stati né invitati né accettati (anche se “originariamente avevano cercato di partecipare“) al
convegno in Vaticano sull’evoluzione dell’universo e della vita (“Scientific
insights into the evolution of the universe and of life”) si era riunito con alcuni creazionisti italiani
in un ambiente che molti cattolici ritenevano ostile (l’Università di Roma
I…). Questi creazionisti francesi fanno tutti riferimento al “Centre
d’Etude et de Prospectives sur la Science”, presentato dal suo direttore
D.Tassot in questa illuminante intervista
(22/8/06) fatta dal curioso J.Allen, giornalista della National Catholic
Review [qui
la versione in francese]. Scopro oggi che questo gruppo di creazionisti
francesi, in collaborazione con un altro gruppo di creazionisti biblici
francesi che fa riferimento al http://digilander.libero.it/crombette/ CESHE (un
circolo creato attorno alla venerazione verso il fantasioso geografo e
storico cattolico F.Crombette - esperto di Egitto ma anche … di Atlantide e
di Genesi - morto nel 1970) aveva realizzato una videocassetta che i
creazionisti biblici italiani vendono a caro prezzo (32€) [NB: alla Casa della Bibbia di
Vicenza costa meno!? E c’è anche in DVD!]. Il sito del CESHE esiste anche in versione italiana,
e qui sono consultabili molti articoli utili per capire cosa pensa (e magari
non ama confessarlo …) un creazionista biblico cattolico italiano. Il 16/9/08
mons.Ravasi aveva proclamato una generica compatibilità, ma senza fornire
spiegazioni utili a convincere chi da sempre sapeva che solo un qualche
creazionismo – più o meno biblico – fosse apprezzato dal Vaticano; comunque
non si apprezzava certo la teoria dell’evoluzione che, essendo appunto teoria
scientifica, non può che riguardare la spiegazione di fatti materiali (e
questo sembra sufficiente per definirla … materialista). Purtroppo questa
idea l’aveva capita anche chi, pur avendo studiato (almeno all’università) i
fatti dell’evoluzione e la teoria dell’evoluzione, aveva imparato a tenerseli
per sé, memore di quanto era successo a Teilhard de Chardin, tuttora non
riabilitato. E tutto questo per far capire (senza rispondere
chiaramente perfino a domande precise sui tempi dell’evoluzione) come la
terra abbia poche migliaia di anni; ma soprattutto che il diluvio universale
[!?!] abbia creato in un paio di giorni tutti gli sconquassi che vediamo
sulla crosta terrestre; forse quando hanno tolto il tappo … e le acque sono
miracolosamente scomparse chissà dove … Questo e non altro era il risultato
del ragionamento del sedimentologo creazionista
francese G.BerthauIdt, la cui serietà e il reale significato del suo
esperimento [che NON riguarda affatto l’evoluzione dei viventi, che non è
provata solo dalle datazioni!] sono contestati nell’articolo di un libro,
riportato nel sito francese … [Non dimentichiamo un invito alla coerenza:
in un articolo del 3/11/08 sull’Osservatore Romano (“Divulgazione
scientifica o arte della persuasione?”) cui si racconta di
un convegno in Vaticano in cui in un intervento si rimproverava a uno scienziato
come U.Veronesi di essere uscito dalle proprie competenze parlando di altro
che non fosse il tumore al seno…] Conclusione: questi creazionisti biblici (soprattutto francesi) ora si sono sentiti
traditi e saranno piuttosto depressi, come si è subito capito il 4/11/08 da
un articolo su effedieffe che aveva un titolo davvero molto efficace: |
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13/11/08-CONGO |
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Drammatiche le
notizie che giungono oggi dal Nord Kivu, nella RD del Congo; sia per
quanto riguarda gli esseri umani che per quanto riguarda il gruppo di 200
gorilla di montagna (su 700, gli ultimi oggi esistenti) del Parco dei Vulcani,
dopo la cacciata dei ranger che li proteggevano. Ormai dal settembre 2007 anche il parco è zona
di guerra, in gran parte sotto controllo dei ribelli e già 10 gorilla sono
stati uccisi. I ranger erano riusciti fino a un mese fa a fare il loro lavoro
anche se con difficoltà (negli ultimi 10 anni ben 150 rangers erano stati
uccisi in quella zona). Se i gorilla non sono un obiettivo particolare, lo
sono comunque insieme agli altri mammiferi della foresta in quanto possibile
fonte di cibo (40 elefanti del parco sono stati uccisi solo quest’anno). 2 Triste leggere nelle mail di solidarietà
allegate alla pagina web che l’auspicio più ricorrente sia che avvenga un “miracolo”.
D’altronde l’articolo evidenzia come i ribelli stiano avanzando verso Goma,
dove già si sono rifugiate 200.000 persone in fuga. ·
In Asia non va
meglio: si è svolta oggi un’iniziativa di Greenpeace in Malesia, allo scopo
di far conoscere chi sta deforestando l’isola del Borneo (Kalimantan). Alcuni
attivisti di Greenpeace hanno ostacolato la partenza di una nave che
trasportava olio di palma verso l’Olanda. L’olio di palma proviene dalle
piantagioni di palma da olio che hanno sostituito la foresta tropicale. Come
si racconta nell’articolo (“Olio di palma imbroglione”), gran parte dell’olio vegetale utilizzato
nell’industria alimentare, dolciaria e cosmetica è costituita dall’olio di
palma, ormai al 21%. Greenpeace contesta lo scarso controllo per i nuovi
certificati che dovrebber5o garantire i consumatori che (si spera) in Europa
controlleranno i prodotti che consumano (video e trascrizioni sulla deforestazione
in Kalimantan). |
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13/11/08-UK |
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Sempre per
rimanere nell’ambito delle risorse a disposizione di chi vuole conoscere i
fatti che dimostrano l’evoluzione e l’evoluzione umana, nel sito della
rivista scientifica Nature si
possono vedere gratuitamente alcuni video anche su tematiche legate
all’evoluzione (qui purtroppo lo spagnolo non basta…): · Hominid evolution and development ·
Un altro sito
interessante con molti video è quello della PBS (Public Broadcasting Service, una rete TV USA
specializzata nella didattica), usando la parola chiave Human Evolution (o anche Bipedalism | Brain size, language, and social
behavior | Primates | Tool use). Questi link ed
altri sono raccolti in una pagina
web con link decine di video sull’evoluzione e in una pagina web con links anche a
testi che aiutano a capire come vengono interpretati e spiegati i fatti
dell’evoluzione. ·
Se invece qualcuno cercasse libri scientifici importanti da leggere
gratuitamente (… che non vuole però dire comodamente … a cominciare dal fatto
che sono in inglese …) farebbe bene ad abbonarsi al bollettino delle National Academies Press USA (NAP). Oppure
può scorrere l’elenco dei libri sull’evoluzione (alcuni
sono davvero interessanti, come quelli che riportano gli standard educativi
USA o quelli sull’educazione o sul contrasto col creazionismo USA). Molto
interessante ed intrigante un libro appena uscito, che ci può permettere di
capire se i pochissimi umani che forse un giorno arriveranno su Marte
potranno almeno … trovare anche da mangiare (“An
Astrobiology Strategy for the Exploration of Mars”). Già dicono infatti
che l’acqua
ci sia … e pure fresca … |
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12/11/08-USA |
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Davvero
impressionante un sito web (Evidence) |
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11/11/08-USA |
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E’ disponibie il
video della confenza tenuta oggi da Barbara Forrest, la filosofa della
scienza che ha scoperto che l’intelligent design è nato banalmente con un taglia/incolla
(di cui è stato dimostrato anche un clamoroso anello di congiunzione –
missing link) alla Southern Methodist University, nel Texas, dove si è recata
per spiegare ai cittadini “Why
Texans shouldn’t let creationists mess
with science education”. |
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11/11/08-UK |
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Dopo aver chiesto scusa il 14
settembre 2008 per non aver ben capito a suo tempo e nei decenni successivi
quanto fosse furbo e intelligente Darwin nell’aver capito i meccanismi che
permettono di spiegare l’evoluzione degli esseri viventi (“Good religion
needs good science”), sembra che in una diocesi della chiesa anglicana
stiano esagerando con una visione fin troppo materialista della realtà: hanno
infatti bandito dai cimiteri le rappresentazioni di personaggi “innaturali”,
che cioè non esistono in natura: “There is no
such thing as a real gnome so why should we have such unnatural creatures
in churchyards?". Lo si racconta, non nascondendo un certo
stupore, in un articolo sul Telegraph.
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10/11/08-IT |
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[da Pikaia]
Lunedì 10/11/2008 le facoltà scientifiche dell'Università di Milano hanno
sospeso la didattica per realizzare una intera giornata di lezioni
all'aperto, come protesta contro la legge 133 (legge finanziaria) e
la legge 126 (da non dimenticare, sull’abolizione dell’ICI)
che tagliano in modo drammatico, ma soprattutto indiscriminatamente, i fondi
a tutte le università, che pur sono state recentemente valutate dal
ministero. Alle 12 sarà tenuta una lezione anche da Luigi Luca Cavalli Sforza
('La genetica di popolazione e la teoria
matematica dell’evoluzione'), ma ecco il programma
completo. |
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9/11/08-USA |
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[Da NCSE]
Nel sito della Società Americana di
Paleontologia dei Vertebrati si può vedere una serie di video che
spiegano quali sono gli obbiettivi e gli interessi della società. Ci sono
anche video che presentano le posizioni della società o dei suoi soci sulla
teoria dell’evoluzione e sul creazionismo; nel capitolo 4 c’è un intervento
di Kevin Padian - uno dei responsabili, con la sua documentatissima testimonianza,
della sconfitta dei creazionisti al processo di Dover. Molto belli i video
che illustrano l’attività didattica svolta con i bambini (…che da grandi
magari contribuiranno a invertire le percentuali attuali di creazionisti
negli USA …). Il video principale, di 33 minuti e ben 400MB, è We Are SVP e
cerca di spiegare perché uno diventa paleontologo, quali motivazioni lo
spingono alla ricerca e quali sono le sue attività quotidiane. Nel sito della SVP si trova anche una dichiarazione sull’insegnamento
dell’evoluzione nelle scuole, che inizia con una conferma che
l’evoluzione è oggi un fatto oggettivo: “The fossil record of vertebrates unequivocally supports the hypothesis that vertebrates have evolved through time, from their first records in the early Paleozoic Era about 500 million years ago to the great diversity we see in the world today. The hypothesis has been strengthened by so many independent observations of fossil sequences that it has come to be regarded as a confirmed fact, as certain as the drift of continents through time or the lawful operation of gravity”. |
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8/11/08-IT |
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[da Pikaia]
E' in edicola il nuovo numero della rivista Darwin (Darwin - Numero 28 - Anno 4). Da qui si accede al sommario. ·
Un articolo di
F.Facchini sull’Avvenire (“Ben
venga il mea culpa di Dawkins”) fa riferimento all’articolo (“Il
sacerdote dell’ateismo: ho fallito”) del Guardian pubblicata anche
sul Corriere di ieri, in cui Dawkins fa un bilancio, che non ritiene
affatto soddisfacente, del suo impegno non certo dedicato all’impossibile
impresa di “voler dimostrare in base alla scienza
che Dio non esiste” come si legge sull’Avvenire. |
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8/11/08-VA |
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L'ultimo numero
della rivista bimestrale "Vita
e Pensiero" - che uscirà la prossima settimana - interviene nel
dibattito sul tema del rapporto tra scienza e religione con un articolo (“Le
goffe contraddizioni dello scientismo “) che L’Osservatore Romano
pubblica quasi integralmente. L'autore (John Polkinghorne)
è un ministro della Chiesa anglicana, ma è anche un fisico che ha
vinto nel 2002 il Premio Templeton, proprio per i suoi studi sulla materia
trattata in questo articolo. Forse dal titolo non si capisce che ha lasciato
le sue ricerche di fisica per dedicarsi a tempo pieno a scoprire “come la scienza e la fede possono collaborare fra loro”.
Sembra abbia anche lui qualche problema ad accettare le opinioni di Dawkins,
anche se preferisce non rispondere a una ragionevole “domanda di Dawkins - può esistere un Dio che consente all'uomo di
commettere il male e le peggiori nefandezze?” e ragionare
sull’altruismo disinteressato, che è però presente talvolta anche negli
animali superiori. ·
L’11
novembre si terrà all’ateneo pontificio UPRA una conferenza organizzata nel
contesto del master in “Scienza e fede”. Don E.GentiIi (direttore di
un museo naturalistico inserito in un seminario vescovile…) parlerà di un
tema impegnativo come “L´origine
dell’uomo dal punto di vista scientifico”. Un medico internista padovano
parlerà invece il 25/11
di “Problemi attuali dell’evoluzione e
dell’evoluzionismo”; successivamente sono previsti interventi di
F.Facchini e L.Galleni. Docenti universitari di antropologia ed evoluzione
umana con un valido curriculum scientifico verranno invitati a partecipare al
convegno organizzato da mons.Ravasi nel marzo 2009. [Effetto della
mobilitazione nelle università per una corretta valutazione delle competenze
e della serietà nella ricerca a livello internazionale? In effetti il
numero di invitati sta aumentando rispetto ai primi elenchi] |
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7/11/08-IT |
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Anche su G.Galilei
una recensione (“Difficile
da credere”, di S.Fuso) al libro “Nati per credere”. Lo stesso Darwin era
ben consapevole di quale sfida fosse per la mente umana la sua teoria: “Sarà una lunga battaglia, anche dopo che saremo morti e
sepolti… grande è il potere del fraintendimento”. Ricordiamo come
in settembre la chiesa anglicana
chiese perdono per i “misunderstanding”/fraintendimenti delle idee di Darwin,
una dichiarazione “provvidenziale” in quanto ha stimolato anche in Italia
qualche chiarimento o puntualizzazione (mons.Ravasi) ma anche qualche
reazione stizzita. Questo per ricordare che non si sono solo i problemi della
mente umana di cui si parla nel libro reecensito; ci sono anche le
conseguenze di condizionamenti precoci ben difficili da quantificare e
valutare a posteriori. Non sempre, nella nostra specie, la biologia si può
spiegare solo con le conoscenze di cui già disponiamo. Darwin lo ha ben
dimostrato. |
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7/11/08-UK |
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Sul Corriere
si riporta un’intervista del Guardian a Dawkins in occasione del suo
pensionamento, a 67 anni. Interessanti le domande e le risposte,
probabilmente non ben sintetizzate nel titolo dell’articolo (“Il
sacerdote dell’ateismo: ho fallito”) anche perché è evidente l’uso
improprio (e forse provocatorio) di un termine evidentemente religioso, poco
adatto per definire chi critica la religione. Una frase sconcertante comunque
nell’articolo la si trova; non si capise perché sia negativo per la
giornalista il fatto che “il numero di studenti che
si iscrivono alle facoltà di matematica e di scienze è in aumento”;
forse si sospetta che aumentino gli adulti scettici verso la religione?
Strano anche che ci si preoccupi che si possano in futuro estromettere i
vescovi anglicani dalla Camera dei Lord!! Interessante invece il ragionamento di Dawkins
su ignoranza o stupidità come cause alternative dell’insofferenza verso la
teoria dell’evoluzione… e sul modo di
risolvere il problema. ·
[Da Pikaia]
Si avvicina il 2009, l'anno di Darwin, e continuano le offensive dei
creazionisti. Oggi si scopre che in Inghilterra circa un terzo dei professori
(srebbero compresi anche quelli di scienze!?) dichiara che il creazionismo
dovrebbe essere insegnato nelle ore di scienze. Se ne parla in un articolo
del Guardian (“Creationism should be taught as science,
say 29% of teachers”) e
in un video (“The
creationism controversy in the classroom“) sempre nel sito del Guardian. |
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6/11/08-IT |
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Iniziano oggi, con
una conferenza di E.Serrelli, le iniziative organizzate a Massa in occasione
del centenario darwiniano ("MS - Massa Scienza - In
viaggio con Darwin"). Prossimamente anche un’intervento di F.Focher
sull’evoluzionista Wallace. |
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5/11/08-IT |
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In un lungo
articolo sull’Avvenire (“Ma il
cervello è fatto per credere?”) si presenta e si commenta un libro
recentemente pubblicato (“Nati per credere”) in cui si confronta la facilità
del credere nel soprannaturale e la difficoltà di credere invece in teorie
complesse come quella dell’evoluzione. Una frase dell’articolo che sembra una
descrizione del reale stupisce un
po’, e mette un po’ in difficoltà gli autori del libro: “moltissimi cattolici accettano i principi generali della
teoria neodarwiniana dell’evoluzione e rifiutano il Disegno Intelligente”;
strana anche l’ipotesi che … “il cervello degli
autori sia diverso da quello dei credenti”. ·
Come si poteva
notare, l’impostazione del recente convegno in Vaticano sull’evoluzione del
materia e della vita non sembrava del tutto corretta nei riguardi della
teoria dell’evoluzione. Ne approfitta un po’ l’Avvenire per ricordare
a mons.Ravasi di non correre troppo, come aveva fatto il 16/9/08
nella conferenza stampa di presentazione del convegno su Darwin nel prossimo marzo 2009. Oggi un articolo (“Se il
teorema darwiniano non fosse materialista”) riporta una relazione svolta
al convegno da un teologo laureato in fisica. Piuttosto strane le critiche
alla teoria dell’evoluzione e a Darwin; basta ricordare la seguente frase: “Il pensiero di Darwin - in particolare
il concetto di lotta per la vita e di sopravvivenza del più adatto - è stato
spesso usato per giustificare le guerre e le spietate competizioni economiche
e perfino il libertinaggio, che francamente non ha nulla a che vedere con
l'evoluzione”. Molti sospettano che le guerre, ovviamente, ma
anche il libertinaggio ci fossero anche prima: la Bibbia (e il vecchio
testamento in particolare) contiene resoconti crudi e crudeli che confermano
che nessuno attendeva la nascita di Darwin per cominciare. Qualcuno quindi,
ben prima di Darwin, e siamo nei periodi in cui ha avuto origine il pensiero
religioso alla base della cultura occidentale, aveva stimolato la crescita di
pensieri criminogeni. [Mi sembra invece necessario ricordare che
solo 2 giorni fa in un articolo sull’Osservatore Romano (“Divulgazione
scientifica o arte della persuasione?”) si sosteneva il grande rispetto
dovuto, nella scienza, alla competenza, tanto da sostenere che un biologo e
medico come Veronesi non avesse alcuna competenza specifica per parlare ed
essere ascoltato su argomenti di fisica…]. |
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4/11/08-IT UN
CONVEGNO DI CREAZIONISTI BIBLICI ALLA SAPIENZA!! |
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Un articolo (“Una critica scientifica all'evoluzione”) comparso in un newsgroup
l’1/11/08 preannuncia, spiegandone i motivi,
un’iniziativa di creazionisti francesi (dell’“Association Pour la
Connaissance de la Science”), che si contrappone e contesta il convegno
organizzato in Vaticano dal 30/10 al 4 novembre sull’Evoluzione dell’universo
e della Vita: “«Abbiamo chiesto di partecipare anche
noi, ma siamo stati lasciati fuori», sospira il professor G.BerthauIt”. ·
Anche un articolo
del 30/10/08 comparso su effedieffe Questa frequentazione giovanile, riferita in un’intervista fatta il 22/8/06 al
creazionista francese D.Tassot [Inspiegabile? Nelle premesse
del convegno scritte da N.Cabibbo (“Approcci
scientifici sull’evoluzione dell’universo e della vita”) si invita infatti “audacemente”, ma
ingenuamente, a presentare “un contributo scientifico che possa confermare o, al contrario,
confutare le teorie sull’evoluzione”; chi
meglio di loro avrebbe potuto fornire una confutazione? Perché escluderli? D.Tassot è il responsabile dell’associazione
creazionista cattolica francese “Center for Studies and
Prospectives on Science”, che
nel 2006 pretendeva di proporsi come alternativa all’Accademia delle Scienze
Pontificia, come si legge nell’intervista
al NCR, in cui aveva avuto anche il coraggio di indicare in G.BerthauIt
l’esponente più autorevole del gruppo di creazionisti francesi. Qui il sito web
del convegno, e qui la pagina
degli abstracts, con il logo dell’Università pubblica italiana “La
Sapienza” di Roma. Cosa dirà il ministro dell’Università di un’Università che
organizza perfino convegni in contrapposizione al Vaticano? La metterà in
mano ad una fondazione pontificia per i necessari atti riparatori? |
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4/11/08-IT |
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Sul Foglio
una specie di risposta collettiva al teologo V.Mancuso, che due giorni fa
sospettava (“Una Chiesa malata di biologismo”) una improbabile convergenza fra un biologo
evoluzionista come Cavalli Sforza e teodem che non apprezzano la biologia
evoluzionistica. In un articolo (“Glosse
erudite a un teologo provocatore sospettato di spiritualismo”) si riportano i commenti, genealmente
critici, di altri teologi e filosofi, che escludono questa convergenza
stranamente definita “neodarwinisti-magistero”. Davvero impressionanti i
ripetuti riferimenti ad Aristotele, Platone e S.Tommaso per una discussione
attuale e su scoperte scientifiche recenti. ·
[da Pikaia]
Nei mesi di novembre e dicembre presso la Biblioteca biologico-medica
Vallisneri dell'Università di Padova quattro studiosi - Alessandro
Minelli, Andrea Pilastro, Telmo
Pievani e Guido Barbujani - parleranno di
evoluzione con uno stile divulgativo e in relazione a temi che riscuotono in
genere grande interesse: il sesso, la genetica, la religione, i rapporti con
l'altro. Ecco il programma: Mercoledì 5 novembre: Alessandro Minelli
presenta "Forme del divenire. Evo-devo: la biologia evolutiva
dello sviluppo" (Einaudi, 2007) Mercoledì 19 novembre: Andrea Pilastro
presenta "Sesso ed evoluzione. La straordinaria storia evolutiva
della riproduzione sessuale" (Bompiani, 2007) Giovedì 4 dicembre: Telmo Pievani
presenta "Charles Darwin, Taccuini. 1836-1844"
(Laterza, 2008) Giovedì 19 dicembre: Guido Barbujani
presenta "Europei senza se e senza ma. Storie di Neandertaliani e
di immigrati" (Bompiani, 2008) |
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3/11/08-IT |
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Su Mente Locale
(giornale on line ligure) si riporta (“Il
diavolo e l'acquasanta al Festival“) la discusione avvenuta al Festival
di Genova fra P.Binetti e P.Odifreddi, un confronto frizzante fra fede e
ragione. ·
Con uno strano
articolo (“La par condicio lasciamola alla
politica, scienza e fede cerchino la verità “) su Il Sussidiario un fisico diffonde
le parole dette il 31/10 dal Papa sul continuo e costante controllo divino
sul processo evolutivo, una situazione che, se fosse vera e dimostrabile,
annullerebbe la compatibilità fra fede e scienza proclamata da mons.Ravasi il
16/9/08.
Sembra ben strano sostenere che un intervento del Papa che contesta in questo
modo la teoria dell’evoluzione (che solo un mese e mezzo fa Mons.Ravasi
credeva stranamente compatibile con la fede) “salti a
più pari ogni contrapposizione polemica” o addirittura “offra riflessioni di grande utilità per coloro che sono
impegnati nel lavoro scientifico”. Strana coincidenza: proprio l’altro ieri
sull’Osservatore Romano un articolo sullo stesso tema ·
Sempre a proposito
di competenze: in un sito web si informa che
al master in Scienza e Fede dell’UPRA un matematico dell’American school of
Business [!?] il 4/11 terrà una conferenza su “L’evoluzionismo
sperimentale fra dawinismo e finalismo”. Non so se è noto a tutti che
la fissazione per Darwin e il darwinismo raggiunge i suoi massimi livelli fra
gli antievoluzionisti e i creazionisti, che preferiscono evitare di doversi
confrontare con le scoperte più recenti, ben più solide e incontestabili di
quelle, in parte datate e oggi anche in parte superate, di Charles Darwin,
che possono anche essere ricoperte più facilmente con uno spesso strato di
filosofia. ·
Ancora a proposito
di competenze: un fisico e divulgatore cattolicissimo e che sembra conoscere
fin troppo bene le critiche all’evoluzionismo e le meraviglie
dell’Intelligent Design, prova a spiegare la posizione della Chiesa e quella
degli evoluzionisti sulla teoria dell’evoluzione in un intervista che gli fa
Radio Formigoni: “Creazionismo,
Intelligent Design, Darwinismo : i termini della questione” |
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2/11/08-USA |
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[da Pikaia]
Sull'ultimo numero della rivista Biology Letters, della Royal Society, è disponibile un'intera
sezione di articoli (liberamente accessibili) dedicati ai cambiamenti
climatici e alle conseguenze sulla biodiversità. Se a qualche scettico sui
rischi dei cambiamenti climatici non bastassero gli allermi degli autori
della Red
List dell’IUCN o gli allarmi del ·
Una
strana convergenza – ma la situazione è grave - anche negli USA fra scienza e
religione; anche in questo caso, come nell’articolo del Foglio di oggi E’ possibile che l’appello di
E.O.Wilson nasca da recenti allarmi, come quelli del WWF
o dell’IUCN che mostrano una
situazione oggettivamente grave, che mette a rischio la stessa sopravvivenza
della nostra specie; è possibile che nasca anche da situazioni drammatiche
che riguardano anche solo la nostra specie nella quale aumentano i conflitti
per la conquista e il controllo anche di semplici risorse alimentari,
energetiche o anche solo minerarie, come nel Congo, dove si combatte e si
muore per controllare le miniere necessarie per la produzione di computer,
telefonini e IPOD … |
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2/11/08-IT |
·
Sull’Unità
un articolo (“Democrazia
difficile”) di un medico e bioeticista che ritorna sulla critica del Papa
(16/10/08)
agli scienziati arroganti, avidi e senza etica. Nell’articolo si sottolinea
invece il fatto che l’intervento del Papa non abbia toccato il tema della
partecipazione democratica all’innovazione scientifica. ·
Su Repubblica
un articolo sul convegno in Vaticano (“L'universo
spiegato al Papa”) con la descrizione dell’incontro fra Hawkins e il
Papa. ·
Sul Foglio
un articolo ·
E’ indipendente
dal convegno in Vaticano, ma riguarda l’evoluzione (soprattutto – ma non solo
- dell’uomo e quindi soprattutto culturale) un articolo di F.Facchini sull’Avvenire
(“Quando
l'Homo sapiens inventò la cultura”). |
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2/11/08-VA |
·
Oggi sui
quotidiani compaiono altri articoli sul convegno vaticano sull’evoluzione
dell’universo e della vita. Purtroppo non si trovano testi integrali degli
interventi, ma agli abstract presenti sul sito del convegno si aggiungono
solo citazioni riportate da giornalisti (probabilmente per via indiretta,
dato che il convegno è previsto si svolga a porte chiuse) ·
Da segnalare
soprattutto il testo di N.Cabibbo, presidente dell’Accademia
Pontificia delle Scienze, organizzatrice del convegno, pubblicato dal Sole 24
Ore: ·
Sull’Avvenire
un articolo (“Bibbia
ed evoluzione, l'accordo è possibile”) in cui si riferiscono gli
interventi di S.Hawkins, e dei cardinali C.M.Martini e Schönborn. Da notare
come il titolo non corrisponda né a quanto detto da Hawkins, né a quanto
detto il 29/10 da N.Cabibbo, organizzatore del convegno; ambedue infatti
tendono con pignoleria a distinguere fra le diverse competenze. |
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1/11/08-VA |
·
Sull’Osservatore
Romano un articolo ·
Nel sito
della Radio Vaticana un’intervista con mons.Sorondo e una
sintesi dell’intervento del Card.Schönborn, che integra l’intervento
piuttosto vago del Papa: “Plenaria
della Pontificia Accademia delle Scienze. Mons. Sorondo: nessuna
incompatibilità tra la teoria dell'evoluzione e la Creazione. L'intervento
del cardinale Schönborn”. La risposta all’ultima domanda lascia veramente
a bocca aperta, dato che non solo non è chiaro che definizione dia della
teoria dell’evoluzione, ma soprattutto è evidente che il cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze attribuisce un valore
scientifico al racconto della Genesi: D. – Dunque, la teoria dell’evoluzione non è
incompatibile con il progetto di Dio che ha creato l’uomo… ·
Come seguendo uno
schema pianificato, dopo l’intervento
di ieri del Papa compare oggi un articolo di F.Facchini sull’Osservatore
Romano ·
Molti altri
articoli riportano e a volte commentano oggi l’intervento del Papa: ·
Un articolo di APCOM
·
Anche in un sito
cattolico l’articolo di un fisico e teologo (R.Martinez, che
collaborerà e parteciperà al convegno di marzo su Darwin) evidenzia il fatto
che non ci siano novità, ma lo si dice in un modo peggiore:
nell’articolo comparso su Il Sussidiario (“Benedetto
XVI: creazione ed evoluzione sono compatibili, la sfida è comprendere il
"libro" della realtà”) invece di scrivere semplicemente che il
Papa non ha fornito chiarimenti sulla posizione attuale della Chiesa (è
apprezzabile notare che lo stesso teologo aveva appena precisato che “ci si attendeva una qualche presa di posizione”!!)
si scrive invece che “sembrerebbe quasi che le
parole di Benedetto XVI, nella loro brevità, non abbiamo voluto entrare
nella polemica”. ·
Su Repubblica un
articolo (“L'UNIVERSO
SPIEGATO AL PAPA”)
racconta l’intervento al convegno del fisico Hawkins, che spiega al Papa che
la creazione, secondo lui, non è mai esistita. ·
Sul Mattino
un’intervista al filosofo e matematico
G.Giorello ("ANCORA
TROPPI PREGIUDIZI SUL DARWINISMO"), in cui si cita anche un libro recentemente
scritto insieme al teologo Bruno Forte, affianca un articolo con l’intervento
del Papa al convegno (“RATZINGER:
LA SCIENZA NON ESCLUDE DIO”) ·
Sul Corriere si
racconta (“CREAZIONE, IL PAPA
CITA G.GALILEI "COMPATIBILI SCIENZA E FEDE") dell’incontro del Papa con Hawkins e della
citazione che iI Papa ha fatto, dopo quella S.Tommaso, di una frase di
G.Galilei. Nessuna citazione di autori o scienziati recenti. Si cita la frase
del Papa sul continuo controllo divino del processo evolutivo e la frase in
cui sostiene, senza dimostrazione, che “Il processo è
razionale nella misura in cui rivela un ordine di evidenti corrispondenze e
innegabili finalità”. Nello stesso articolo si racconta anche
dell’intervento di F.Facchini sull’Osservatore Romano contro l’Intelligent
Design USA. ·
In un articolo che
sembra tratto dal sito del Messaggero
una delle frasi citate dell’intervento papale è proprio quella in cui il Papa
propone l’ipotesi che ci sia un costante controllo divino sul processo
evolutivo, rendendo quindi del tutto superflua – forse non se ne rende conto
- la teoria dell’evoluzione. Vedremo se mons.Ravasi riuscirà a citare questa
ipotesi senza negare la compatibilità da lui affermata fra scienza e fede
proprio sull’evoluzione biologica ·
Un articolo
su Libero (“Tra il Papa e l'eretico la spunta G.Galilei”) riporta l’incontro fra il Papa (che cita
G.Galilei) e il fisico S.Hawkins ·
Un articolo sull’Avvenire presenta un’intervista («Sulle
tracce di Dio fra le galassie») a P.G.Funes,
il gesuita astronomo che ha sostituito da più di un anno il precedente
astronomo pontificio, P.Coynes, e che aveva promesso di non rispondere a
domande sull’evoluzione biologica in quanto non competente. Forse non si
ricordava dell’impegno preso nella sua prima intervista, e comunque non
poteva avere ancora letto l’articolo comparso oggi sull’Osservatore Romano
riguardo all’importanza della competenza, ma (dopo aver già detto in maggio
che non escludeva l’esistenza delgli extraterrestri) risponde a una domanda
sulla teoria dell’evoluzione biologica parlando invece dell’evoluzione
dell’universo come fatto. Il resto dell’intervista riguarda il suo lavoro di
astronomo, di cui invece è ovviamente competente. |
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31/10/08-USA |
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Proprio in
coincidenza con il convegno in Vaticano sull’origine dell’universo, il
cattolico The Kolbe Center for the Study of Creation pubblica un lungo contributo (“Days of Creation”, di ben 46 pagine) per “dimostrare” come
secondo i padri della Chiesa, i 6 giorni della creazione fossero durati
proprio 24 ore ognuno (si chiude un occhio solo su S.Agostino…): “In light of all of the evidence presented here, there can no longer be
any reasonable doubt that the sacred writer(s) of Genesis intended to assert
that the creation days were six 24-hour days. (Or, according to
the speculation of St. Augustine, a single instantaneous act of Creation,
revealed to the angels under the figure of six days)”. [La longa manus del Vaticano sembra che non
arrivi fino a questo centro di studio che smentisce le dichiarazioni di mons.Ravasi
sull’amore della Chiesa amnche solo per l’evoluzione]. Recentemente (14 settembre) erano stati
pubblicati contribuiti teologici su problemi di evoluzione (“Reflection on Macroevolution”) e … precisazioni teologiche su fatti non
dimostrabili (“2241 BC The Date
of the Flood”). |
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31/10/08-VA |
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Oggi i
partecipanti al convegno in Vaticano sono stati ricevuti in udienza dal Papa,
che ha rivolto loro un breve discorso ·
L’intervento del Papa è presentato anche in un articolo della radio
Vaticana che sottolinea un clamoroso misunderstanding molto frequente, la
confusione fra caos distruttivo e caso creativo ·
L’intervento del Papa è riportato anche nell’articolo dell’Agenzia Zenit
“Il Papa: nessuna
opposizione tra Creazione e scienze empiriche”. Il continuo riferimento
del Papa al caos invece invece che al caso rende improbabile che, con queste
premesse culturali, si possa giungere in tempi ragionevoli alla “scoperta”
della teoria dell’evoluzione anche da parte del Vaticano. Questo non può che
far capire la genialità dell’intuizione di Darwin, basata comunque sulle
migliori conoscenze del tempo, che gli derivavano da un supporto della
comunità scientifica che invece il Papa proprio non riesce ad ottenere.
Strano che nessuno abbia da obiettare a frasi come “studi scientifici arricchiscono in
modo considerevole le nostre conoscenze della realtà naturale, ma sollevano
anche degli interrogativi”; nessuno
si chiede e verifica se gli interrogativi sono influenzati da questi studi o
se sono gli stessi che avevano S.Agostino e S.Tommaso, spesso citati più
degli autori di questi studi scientifici? |
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31/10/08-IT |
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E’ uscito oggi l’Almanacco di filosofia di Micromega con alcuni
articoli dedicati al tema “Dio, nichilismo, democrazia”; la
discussione è aperta da un articolo di Flores d’Arcais sull’atesmo
metodologico, a cui seguono alcune riposte. ·
La risposta di T.Pievani viane pubblicata in parte oggi su la Stampa
in un articolo (“MA IL NOSTRO
CERVELLO NON CREDE A DARWIN”) in cui si riprendono gli interessanti argomenti presenti nel volume “Nati per
credere”. Che dimostrano
come il processo di maturazione del sistema nervoso umano favorisca
l’accettazione precoce di spiegazioni mitiche e fantastiche, come già diceva
qualche anno fa anche il prof.Bertagna, autore della riforma dei programmi
scolastici che abolì l’insegnamento di concetti complicati in giovane età,
sostituendoli con favole, meglio accettate; purtroppo quelli scoperti degli
ultimi secoli grazie all’enorme massa di conoscenze accumulate
precedentemente sono di solito … concetti complicati. ·
E’ disponibile il programma dell’iniziativa (“1809-2009 Il futuro di Darwin – Ecosistema”)
prevista per il prossimo 22 novembre a Pisa e inserita nelle Baxter
Lectures 2006/09. ·
Sempre in riferimento al convegno in Vaticano sull’evoluzione della
materia e della vita (“Scientific
insights into the evolution of the universe and of life”), un articolo (“L'evoluzione tra scienza e ideologia”) sul Sussidiario presenta alcune frasi
non spiegate e anche poco giustificate, che non chiariscono quale sia
l’obiettivo reale dell’articolo: “Darwin
introduce il meccanismo dell'evoluzione come interazione fra la differenza
fra genitori e figli e il differente impatto dell'ambiente fisico su tale
differenza. Questo meccanismo in linea di
principio può diventare una scienza esatta,
ossia misurabile in maniera quantitativa. Il
fatto che possa essere misurato non implica che sia stato
effettivamente misurato. Questa distinzione viene spesso trascurata dai darwinisti”.
[sembra che I darwinisti siano dei teorici… a cui non piace misurare …];
“C'è una differenza enorme fra quello che il
darwinismo inteso come scienza ha finora dimostrato, e quello che promette
come ideologia”; ”Il proposito di Darwin, come
emerge dai suoi Taccuini è quello di screditare la fissità delle specie, che secondo lui era
insegnata dalla Bibbia”; la frase più sconcertante è però “Il primo capitolo della Genesi riguarda principalmente
l'importanza dell'osservanza del Sabato”. [Quindi sbaglia chi
avesse mai pensato – o insegnato ai bambini - che fossero più importanti
invece la creazione o il peccato originale?]. Lascia comunque anche
perplessi leggere che “Le derive ideologiche del
darwinismo, usato per giustificare il libertinismo, la competizione più
spietata o addirittura la guerra, sono ovviamente da rifiutare”. [Sembra strano
trovare qualcuno che pensi che guerra, competizione e … libertinismo [?]
siano novità così recenti …]. Assurda poi la frase “Affermare, come qualcuno di loro fa,
che, dato il tempo necessario, le termiti potrebbero costruire un telescopio significa … ignorare il dovere del rispetto
incondizionato dovuto ai fatti”;
anche il card.Ratzinger nel 2004 confermò di credere nell’evoluzione dell’uomo
da forme molto semplici e molto antiche, accettando quell che credeva anche
Erasmus Darwin nel 1794. Anche lui quindi potrebbe essere d’accordo, che dopo
decine di milioni di anni, ci siano anche discendenti delle termiti che sono
capaci di leggere e di criticare certe sciocchezze. ·
A proposito del Convegno in Vaticano sull’evoluzione, un articolo del Corriere
sull’intervento del fisico S.Hawkins, contrario a ritenere la creazione
un evento reale (“IL FISICO HAWKING
DAL PAPA PER DIFENDERE L'EVOLUZIONISMO”). |
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30/10/08-IT |
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[da Pikaia]
Iniziano in novembre e dureranno fino al Darwin Day del 12 febbraio 2009 le
numerose iniziative dedicate dal comune di Massa al bicentenario
darwiniano. Il cumine sarà quindi la settimana darwiniana finale, del 6
febbraio 2009 ·
Alcuni articoli
annunciano l’inizio in Vaticano del convegno sull’evoluzione della materia e
della vita (“Scientific
insights into the evolution of the universe and of life”),
organizzato dall’Accademia delle Scienze pontificia. Un articolo sul Sussidiario
(“L’evoluzione
dell’universo e della vita, una questione sempre aperta”) fa notare come i titoli di alcune
relazioni spieghino quale sia “l’origine di molte
delle incomprensioni della possibilità di conciliare scienza e fede”;
Le comunicazioni
“Superare la falsa opposizione tra il
caso e la creazione” e “L’essere umano: piano
di Dio o strana coincidenza?” dimostrano infatti fin dal titolo come
sia facile ridicolizzare gli scienziati attribuendole ipotesi sciocche oltre
che assurde. Bisogna peronare perché non sanno quello che dicono? ·
Sul convegno si può leggere un’intervista della Radio Vaticana
all’organizzatore, il fisico Nicola Cabibbo, presidente dell’Accademia delle
Scienze Pontificia (“L'evoluzionismo
al centro della plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze. Intervista
con il prof. Cabibbo”); la prima domanda è abbastanza difficile e i
giornalisti di solito cercano di essere più specifici: “quali sono gli ultimi apporti della
ricerca scientifica sulle origini e l’evoluzione dell’universo, della materia
e della vita?”: Sostenendo la necessità che la Chiesa “dia
un suo apporto alla ricerca scientifica perché in qualche modo il futuro
dell’umanità dipende dalla ricerca scientifica” cita come esempio l’esigenza
di “controllare gli eventi connessi ai cambiamenti
climatici”;
forse N.Cabibbo ignora che su questi temi è in atto un confronto fra le
posizioni del Papa e di alcune strutture universitarie pontificie che negano
che ci sia alcunché da controllare. |
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29/10/08-VA |
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Sull’Avvenire un’intervista (“Il
boomerang di Einstein“) a N.Cabibbo, presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze, che organizza il convegno in Vaticano
sull’evoluzione della materia e della vita (“Scientific
insights into the evolution of the universe and of life”) che si aprirà nei
prossimi giorni. Divertente vedere come sia evidente dalle domande il fatto
che il giornalista abbia una posizione diversa e cerchi incosciamente di
orientare le risposte. |
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29/10/08-WORLD |
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Presentato anche a Roma il Living
Planet Report 2008 del WWF (qui è
scaricabile il volume in inglese e qui ci sono i video). Stimola realmente il
dubbio che vi sia una qualche colpa
anche da parte della nostra specie, per il “rovinoso
sfruttamento del pianeta”
(Castelgandolfo, 23/9/07).
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28/10/08-IT |
·
Sull’Avvenire oggi nella rubrica delle lettere si trovano
interventi che evidenziano i disagi che si vivono nell’università in questi
mesi; un primo intervento (“Il dissenso non è un
crimine”), da Padova, è contro i tagli generalizzati che puniscono
anche le università, approvati dal Parlamento annullando la discussione con
il voto di fiducia. L’altro (“Quando lo
scienziato non conosce il dato”), da Pavia, di un ricercatore che difende “i manovali sottopagati della ricerca” e “gli onesti coltivatori quotidiani
della ricerca, onerati da tante altre incombenze”. ·
Sul Tempo
un’intervista a G.VaIIortigara, autore con T.Pievani e V.Girotto del libro “Nati per
credere”, che affronta un tema simile a quello proposto da P.Boyer
nell’articolo di Nature citato qui sotto (25/10/08): la predisposizione del
cervello umano “a credere nel soprannaturale, e, primo su tutti, al creazionismo,
come spiegazione del mondo. Sembriamo geneticamente attrezzati per trovare
molto facile accettare il creazionismo: al contrario del darwinismo, ben più
difficile da digerire”. Il tema è intrigante … sarà necessario approfondire…. E lo si potrà fare,
dato che il libro verrà presentato il 2
novembre a Genova, al Festival
della Scienza. |
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28/10/08-COSTA d’AVORIO |
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Su Antrocom si citano alcuni recenti articoli (come “Alarming decline of West African
chimpanzees in Côte d'Ivoire” su Current Biology) che dimostrano il drammatico calo del numero
di scimpanzé nell’Africa Occidentale (il Pan troglodytes
verus) e in particolare in Costa d’Avorio: “Pericolo di estinzione per lo scimpanzè
dell'Africa Occidentale”;
una riduzione del 90% rispetto a 18 anni fa è chiaramente una catastrofe e si capisce bene che le prospettive sono
l’estinzione di questa sottospecie di Pan. ”I pochi scimpanzè rimasti sono
sparsi in nuclei separati tra loro. L'unica popolazione di una certa
consistenza si trova nel Taï National Park. Probabilmente, la causa del
declino in questo paese è imputabile all'aumento della popolazione umana, che
negli ultimi 18 anni, infatti, è cresciuta di circa il 50%”. |
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26/10/08-R.D.CONGO |
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I ribelli che già
controllavano, nella zona orientale della Repubblica Dem. Del Congo, parte
del parco dei Vulcani Virunga
dove vivono i gorilla di montagna oggi hanno occupato un campo dell’esercito
(“DR
Congo rebels seize army camp “) ma anche la caserma di Rumangabo,
sede dei rangers che proteggevano i gorilla del Parco. I rangers sono
riusciti a fuggire, ma ora il Parco e i gorilla sono sotto il controllo dei
ribelli comandati dal Gen. Laurent
Nkunda e controllati dal Rwanda. In giugno Report (video
della puntata) aveva raccontato della situazione nelle foreste del parco
dei Virunga in cui vivono i gorilla, dove si estrae, sotto il controllo dei
ribelli, anche il coltan, un minerale necessario per l’industria
elettronica. |
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26/10/08-IT |
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Un articolo poco chiaro sul Foglio (“IL LIBERO ARBITRIO
E LA GRAMIGNA SCIENTISTA”; sottotitolo “L’obbedienza alle leggi di
natura è diversa dal determinismo antiumano”). Fra le frasi più
ragionevoli, nonostante il sospetto di un crossing-over: “C.Darwin non è responsabile del razzismo nazista cme i
fondatori della sociologia non hanno niente a che fare con la genetica
statalista dei vari Lissenko”. Più profonda la frase “la ricerca delle leggi della natura viene trasformata
in determinazione delle leggi del comportamento umano”. |
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25/10/08-UK |
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[da Pikaia]
Interessante articolo su Nature. Pascal Boyer (“Being
human: Religion: Bound to believe?”) propone che l'evoluzione del
nostro cervello possa avere favorito indirettamente l'evoluzione della
religiosità e di conseguenza delle religioni. M.Mandrioli racconta e
commenta: “In questo caso non si parla però di conflitto tra il
modo di percepire il mondo proprio della scienza e della religione, ma
dell’origine della religione: possiamo considerare la religione un prodotto
della nostra cultura tanto quanto la musica, la politica e le relazioni
famigliari? La risposta di Boyer è affermativa: la religione è un
prodotto del nostro cervello nel senso che il modo in cui il nostro cervello
funziona sembrerebbe favorire la ricerca di progetti e finalità nella natura
e quindi facilitare il sorgere ed il successivo diffondersi di numerose
religioni. Si inserisce quindi in questo nuovo scenario evolutivo la ricerca
dell’origine delle religioni ·
[da Pikaia]
da Verona un’idea interessante viene da un’iniziativa gestita da una
naturalista autrice di libri didattici; si tratta di una serie di letture di
testi di Darwin organizzata nell’ambito dei gruppi
di lettura organizzati dal Circolo
dei Lettori di Verona: “viaggiando attraverso libri, diari,
lettere e taccuini scritti dal grande naturalista inglese nel corso della sua
lunga vita, scopriremo chi era Charles Darwin, che cosa ha veramente detto e
perché la sua teoria dell'evoluzione risulta ancora così rivoluzionaria,
valida e attuale”. |
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24/10/08-IT |
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Ormai, pur ben sapendo quanto la biologia attuale (ma anche la teoria
dell’evoluzione attuale) siano ben cambiate da allora, sono iniziati i
festeggiamenti per i 200/150 anni di Darwin che si festeggeranno nel 2009.
Una nutrita serie di iniziative su Darwin viene organizzata da lunedì
prossimo fino a Natale dal Museo Regionale
di Storia Naturale di Torino. Se ne parla in un articolo sulla Stampa
(“Darwin,
storie di un ricercatore”). Ecco il programma degli appuntamenti: |
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24/10/08-UK-USA |
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Se tutto andrà come previsto, una nuova HMS Beagle solcherà gli
oceani nel prossimo anno. Qualcosa di molto diverso rispetto al viaggio
originale di Darwin comunque ci sarà , un ottimo indicatore dei decenni che
sono passati per chi procede rivolto all’indietro e ancora pensa che Darwin
sia stato addirittura un “cattivo
maestro”: sarà un collegamento costante con la International Space Station che la seguirà dall’alto (da molto in alto)
grazie a un accordo
fra The Beagle Project e la NASA.
·
[Da Pikaia]
Alcuni termini (quali “paradigm
shift”, "tipping point", cellule staminali, epigenetica,
razza, complessità e coscienza) sono spesso usati quando
si parla di scienza e pure di evoluzione, ma qual è oggi il loro significato?
Un articolo sull'ultimo fascicolo di Nature ci aiuta (o per lo meno cerca di aiutarci) a capirne l'attuale valenza.
Non si dovrebbe più usare il termine “razza” (l’UNESCO ha proposto di
bandirlo decenni fa, essendo stato male utilizzato), ma, anche in Italia e
soprattutto recentemente sappiamo di
non poter fare ancora a meno del termine “razzismo”…. |
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23/10/08-IT |
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Si è aperto oggi a Genova, con una conferenza (“La diversità è il fulcro della storia umana”)
di
L.L.Cavalli Sforza, il Festival della
Scienza di Genova. Durante il Festival sono previste mostre e
iniziative sul tema dell’evoluzione, organizzati assieme a ADM –
Associazione Didattica Museale di Milano. |
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22/10/08-IT |
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[da Humanitas Salute] Oggi dalle 13.00 alle 14.30
presso il COMPA, salone della Comunicazione pubblica-Fiera/Rho, avrà luogo
l'incontro dal titolo "Comunicare la passione per la scienza ai giovani". L'obiettivo
dell'iniziativa è raccontare alcune esperienze di eccellenza relative al
coinvolgimento e alla sensibilizzazione del pubblico giovane sui temi della
scienza (strumenti, attività, benchmark internazionale e risultati ottenuti).
Saranno presenti Telmo Pievani, coordinatore del Festival della Scienza di Genova, Emanuela Properzj, Direttrice della
Comunicazione Airc, Elisabetta
Dejana, Direttrice Programma di angiogenesi IFOM - Fondazione Istituto Firc di Oncologia
Molecolare, e Vittoria Cinquini, coordinatrice dei Dirigenti Tecnici della
Lombardia Ufficio
Scolastico Regionale per la Lombardia. Il moderatore della tavola
rotonda sarà Walter Bruno, responsabile della comunicazione dell’Istituto
Clinico Humanitas. |
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22/10/08-USA |
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Un articolo su New Scientist (“Creationists
declare war over the brain”) illustra l’interesse dei creazionisti anche
per un’imterpretazione non materialista del rapporto fra mente e cervello,
dimostrato dalla partecipazione ad un recente convegno organizzato l’11
settembre dall’ONU (“Beyond the
Mind-Body Problem: New Paradigms in the Science of Consciousness”, di cui
è disponibile anche il video) e dalla presenza di neuscienziati che hanno
firmato la petizione "Scientific dissent from Darwinism" al 4th
Annual Discovery Society Insiders Briefing on Intelligent Design,
svoltosi l’8-9 agosto 2008 a Seattle. |
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21/10/08 |
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[da Pikaia]
Sul sito di Videoscienza sono disponibili
alcuni video del convegno “Scienza e Democrazia” che si è tenuto il 9
e 10 ottrobre presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca. Troverete i
video degli interventi di Giorgio Narducci, Pietro Greco, Sylvie Coyaud, Enrico Bellone e Telmo Pievani. “La teoria
dell’evoluzione non è ancora una teoria completa e scientificamente
verificata; in gran parte essa non è affatto dimostrabile per via sperimentale in modo tanto facile semplicemente perché noi non potremmo
riprodurre in laboratorio 10000 generazioni; il che significa che ci sono
rilevanti lacune nella verificabilità e nella falsificabilità sperimentale a
causa dello sterminato periodo di tempo a cui la teoria fa riferimento. ·
le numerose mancanti forme intermedie fra le specie che
anche dopo 150 anni di intense ricerche semplicemente non esistono; ·
il fatto, spesso ammesso, che finora non è stata
mai realmente dimostrata neppure un’unica forma di evoluzione da una specie
ad un’altra; ·
la terza che non è possibile che un sistema vivente,
per esempio i rettili, possa trasformarsi in un diverso sistema vivente, per
esempio gli uccelli, mediante mutazioni genetiche”. Un testo simile è recuperabile in un articolo (“L’evoluzione?
Non esclude il Dio creatore”) sull’Avvenire del 13/11/07, riportato anche
in un blog. [Questo è un esempio di una dichiarazione
critica verso un secolo di biologia che non ha suscitato alcuna reazione nei
biologi cattolici (che a questo punto sembra si possa dubitare che esistano);
certo stupisce il rigore con cui si esaminano tutti gli aspetti critici
della teoria dell’evoluzione che GP2 aveva ritenuto ormai dimostrata] |
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20/10/08-IT |
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Preoccupato delle
reazioni vivaci di alcuni scienziati alle offese
generiche rivolte dal Papa agli scienziati (e un po’ meno alla scienza), Il
sussidiario pubblica un articolo in cui si chiedono lumi ad un ex-rettore
(“La
maturità della ricerca è capire che esistono realtà inconoscibili con metodi
scientifici”). Già dal titolo si intuisce un’altra critica… La prima domanda è sulle strane preoccupazioni del Papa che dai tempi di
G.Galilei la cultura occidentale abbia sempre più preferito il metodo scientifico
alla teologia e alla filosofia (“Benedetto XVI
parla del verificarsi nella cultura moderna di «uno slittamento da un
pensiero prevalentemente speculativo a uno maggiormente sperimentale»)
e sul suo stupore che le scoperte scientifiche servano a risolvere problemi
vitali e non siano solo belle a vedersi («il
desiderio di conoscere la natura si è poi trasformato nella volontà di
riprodurla »); ottiene una risposta che sembra in parte paradossale
soprattutto per un fisico, dato che dice che solo fino ai primi del Novecento
“l’uomo ha pensato di poter risolvere tutti i
problemi attraverso la scienza”, mentre poi si è accorto che “la scienza non può andare al di là del mondo naturale. I sentimenti o la bellezza sono cose che non si
possono ricondurre al metodo sperimentale”. Forse il fisico ha preferito non citare i successi ottenuti dalla fisica
atomica successivamente, verso e dopo la metà del ‘900, e ignorare
l’esistenza degli ormoni, della neurofisiologia e dei neuroni specchio,
sicuramente utili per cominciare a capire qualcosa di più delle basi
evolutive e fisiologiche dei sentimenti. La terza domanda riguarda un altro punto criticabile e criticato
dell’intervento del Papa, l’illusione che in un mondo con migliaia di culture
e di religioni ci sia solo la sua etica, e che questa sia la migliore anche
se invitasse a fidarsi di interventi soprannaturali pur essendo più efficaci
gli interventi basati sulla conoscenza della natura e ripetutamente
verificati. Nella risposta si ricorda che “la dignità
della persona umana è un principio etico che deve essere rispettato” [cioè
non si dovrebbero offendere gli scienziati?]; non si capisce però il
motivo per cui si ritenga utile aggiungere all’accusa del papa (“Scienziati arroganti e avidi”), pudicamente non
citata in nessun punto dell’intervista, … anche “la
tentazione di far dire agli esperimenti quello che uno vorrebbe che dicessero”.
[Il pensiero va ora ai suoi colleghi scienziati … sempre più indifesi
di fronte a chi non ha vincoli di questo tipo e che da oggi è cosciente di un
nuovo rilevante vantaggio della speculazione rispetto alla
sperimentalità…(nessuno può dimostrarne la falsità…). L’aspetto più
sconcertante è comunque il fatto che sembri normale che di fronte a critiche dalla
Chiesa verso la scienza … spesso si trovino scienziati cattolici che … ne
aggiungano altre … mentre di fronte a sciocchezze dette da religiosi su
problemi scientifici … nessuno apra bocca. |
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19/10/08-IT |
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Ancora un
intervento a proposito delle dichiarazioni
del Papa contro alcuni difetti della scienza e in particolare di alcuni
scienziati. In questo caso l’articolo è di un matematico che scrive sull’Osservatore
Romano (“La
ricerca asservita agli interessi economici”); anche qui
si leggono tentativi di interpretare quel che il Papa avrebbe voluto dire,
tentativi di svalutare il ruolo conoscitivo della scienza proprio ora che si
affrontano problemi biologici estremamente complessi come il funzionamento
del cervello e in particolare di quello umano, tentativi perfino di criticare
la ricerca e l’uso degli OGM che … la chiesa invece difende con grande
vigore. Spiace poi leggere nelle premesse un intreccio fra l’etica e le
eterne ma vaghe risposte alle domande sul significato del mondo e della vita:
“Dire che "è assurdo cercare nella Scienza le norme della vita"
è solo un modo più forte di dire che "la scienza non è in grado di
elaborare principi etici". Non è nella scienza che possiamo trovare
il senso del mondo e dell'esistenza“. Preoccupa un po’ la conclusione: “Siamo così di fronte alla più evidente
conferma che è in atto da parte di taluni uno sforzo accanito per erigere un
muro tra scienza e religione, nell'intento di negare a quest'ultima qualsiasi
funzione nelle scelte umane e sociali. Alla scienza soltanto viene
riservato il diritto di giudicare e giudicarsi e di dettare norme peraltro di
carattere assolutamente relativo“. ·
Sull’Avvenire
un lungo intervento del teologo protestante J.Moltmann che collabora,
apparentemente non con mons.Ravasi, nel preparare i festeggiamenti a Darwin
nel prossimo anno. Già dal titolo (“Moltmann:
Darwin, cattivo maestro”) si capisce come gli aspetti scientifici saranno
probabilmente secondari e ci si prepari invece ad attribuirgli le colpe per
il nazismo o per lo stalinismo. Questo infatti avviene (quando Moltmann
sostiene che “non si può non
partire da una critica agli esiti mortali che ha avuto la teoria della
selezione. Dalla medicina nazista
all'eugenetica che si riaffaccia oggi“ e si riferisce alle “conseguenze pratiche che la teoria dell'evoluzione ha avuto
sul darwinismo razzista [?] e sul
darwinismo sociale”). In realtà si va anche oltre, attribuendogli,
come già avvenuto recentemente anche per lo schiavismo,
responsabilità perfino per eventi precedenti; una frase come “viviamo però ancora in una società dei vincenti e dei
perdenti, e «il vincente si prende tutto»” è innegabile che
descriva molto bene quanto avvenuto nel passato per migliaia di anni, e ben
poco il pensiero di Darwin verso la nostra specie (“Noi
non potremmo ostacolare la nostra simpatia, anche se ce lo suggerisse la dura
ragione, senza deteriorare la parte più nobile della nostra natura”).
Tutto l’articolo poi sembra ignorare che Darwin non si riferisse quasi mai
alla nostra specie nella sua opera principale, e che spesso parlasse di
“razze” per indicare specie diverse. ·
Curiosa nella
stessa pagina la presentazione di Galton con la seguente definizione di
eugenetica, che riesce ad accoppiare, contro natura, la teoria
dell’evoluzione con il darwinismo sociale: “L’eugenetica rappresenta l’ulteriore sviluppo del
darwinismo sociale, ovvero della teoria dell’evoluzionismo e della lotta per
la sopravvivenza – grazie alla quale le razze più forti sopravvivono alle più
deboli – applicato alla realtà umana. A coniare questo termine (dal greco eu, buono,
e genos, razza, specie), gia alla fine dell’800 fu il britannico
Francis Galton (1822-1911), cugino e discepolo di Charles Darwin
(1809-1882). Galton si dedica agli studi su ereditarietà e
intelligenza, portando alle estreme conseguenze il pensiero darwiniano sulla
selezione naturale. Secondo Darwin,
infatti, gli uomini – come gli animali – tendono a riprodursi oltre i limiti
fino a generare una lotta per la sopravvivenza, che vede vincitori i più
forti e intelligenti, mentre le razze [?] più deboli vengono lentamente spazzate via”. [?] ·
Sempre sull’Avvenire
anche un editoriale (“Critiche
quanto mai esasperate su un discorso costruttivo”) contro M.Hack e di
T.Regge, che si erano permessi di commentare sui quotidiani le critiche
del Papa verso gli scienziati. Da notare che anche qui si punta il dito
verso le biotecnologie ma nulla si dice sugli amati [anche dalla chiesa
cattolica!] OGM, proprio il settore della biologia applicata in cui ci
costruiscono organismi viventi dotati di caratteristiche inesistenti in
natura; da notare poi che per creare gli OGM si utilizza anche l’”odiato”
caso come strumento per creare le novità. ·
Il 20/10, lunedì, alle ore 18.30, allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto
2 a Milano) viene presentato il libro “La
variabile Dio. In cosa credono gli scienziati?” di Riccardo Chiaberge
(Longanesi). Con l’autore intervengono la storica L.Scaraffia, che ha già
dimostrato le sue conoscenze di biologia evoluzionistica in articoli e
trasmissioni radio, e il filosofo Giulio Giorello. Nel libro un astronomo
(gesuita, cattolico e perfino credente nella teoria sintetica
dell’evoluzione…) e un fisico (ebreo, ma agnostico) vengono interrogati da un
giornalista sull’Intelligent Design e sulla teoria dell’evoluzione biologica
in relazione alla fede. [Forse nessuno lo nota … ma forse un biologo
evoluzionista sarebbe utile…]. ·
Altre iniziative su Fede e Scienza prossimamente a Faenza
presso la Biblioteca 'Zucchini': il 20 ottobre si troveranno al tavolo
Vincenzo Balzani e Vito Mancuso (“l’uomo fra scienza e tecnica”); il 27
Fiorenzo Facchini e Orlando Franceschelli su “la scienza fra Dio e Darwin”
; il 3 novembre Evandro Agazzi e Edoardo Boncinelli parleranno di “etica e
scienze della vita”, mentre il 10 novembre chiuderanno la serie Giulio
Giorello ed Elio Sindoni discutendo di “orizzonti e limiti della conoscenza”. ·
Sempre in Emilia dalle parti di Bologna, sta proseguendo l’iniziativa
(iniziata il 9 ottobre) “La scienza in piazza: tante piazze
per la scienza”. Le piazze sono quelle di Casalecchio di Reno,
Budrio, Sasso Marconi, S.Giorgio di Piano, S.Lazzaro di Savena, Castel
S.Pietro Terme, Medicina, S.Giovanni in Persiceto e Sala Bolognese. Verranno
proposte sperimentazioni
didattiche nell’ambito dell’iniziativa ideata e realizzata dalla Fondazione Marino
Golinelli (Fmg) in collaborazione con il Life Learning Center dell’Università di
Bologna. |
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18/10/08-USA |
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[da Pikaia]
La riscoperta casuale, nel 2007, dell’attrezzatura usata nel 1953 da Stanley
Miller e Harold Ureyz per il famoso esperimento con cui, ricreando l’ambiente
gassoso presente nelle fasi iniziali dell’evoluzione chimica, erano riusciti
a produrre alcune molecole di interesse biologico (Science: "A Production of Amino
Acids Under Possible Primitive Earth Conditions") ha stimolato alcuni ricercatori della
sua università a rifare e proseguire nei suoi esperimenti. “Da una miscela di ammoniaca, idrogeno, metano e vapore
acqueo, con l'energia di una scintilla, Miller e Urey ottennero la sintesi di
numerosi acidi organici, ammine e 5 aminoacidi. Per la prima volta è stato
mostrato che la vita sulla Terra potrebbe essersi originata a partire da molecole
inorganiche, senza chiamare in causa un'origine extraterrestre”.
Riferisce dei risultati del recente esperimento un articolo pubblicato su
Science: “Come segnalato in un articolo
sull'ultimo numero di Science, Miller, scomparso il 20 maggio
dello scorso anno, non si fermò qui. Sembra infatti che il grande biochimico
statunitense eseguì ulteriori esperimenti dello stesso tipo, ottenendo
risultati ancora più straordinari, ma mai pubblicati”. |
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18/10/08-IT |
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Ancora sulle
sconcertanti parole
del Papa critiche verso alcuni scienziati, c’è un’intervento di
TanzeIIa-Nitti sull’Avvenire (“La scienza
onorata e restituita alla verità”) in cui si cerca di addolcire alcuni
punti che sarebbero risultati imprecisi, cercando anche di indicare cosa il
Papa sarebbe stato meglio precisasse su quel che era solo “in primis” e cosa doveva invece essere “in toto”; non si commenta, e forse si nega poi
il tentativo di distinguere in ragione amica e nemica. Ritroviamo elencati
anche qui i meriti della Chiesa verso lo sviluppo iniziale delle scienze [ormai
tutti hanno notatato come siano curiosamente comunque sempre e solo meriti
passati e non si capisce quindi che rilevanza possano avere oggi …] e non
presenta in modo chiaro ed esauriente la relazione fra scienza, verità,
speculazione, sperimentalità e, già che ci siamo, anche quale relazione
esista con la terribile accusa di “fomentare una hybris
che spinge l’uomo a volersi sostituire al Creatore” [per chi ci
crede e si spaventa per un‘accusa valida teoricamente per qualsiasi
iniziativa umana che sposti anche solo un atomo nell’universo]. ·
Tutti quelli che
davvero condividessero l’offensiva e sconcertante accusa
del Papa agli scienziati e alla scienza di non essere “in grado di elaborare principi etici” dovrebbero
leggersi (a cominciare da TanzeIIa-Nitti, che non spiega cosa avrebbe voluto
dire il papa in proposito) l’articolo comparso oggi sul Corriere “In molti hanno paura dei passi avanti
della ricerca, ma se avessero più
familiarità con le cose della scienza capirebbero che gli scienziati sono i primi a cercare soluzioni ai
problemi etici. Ma forse continuare a
discuterne non aiuta a venire a capo di nulla. Perché non proviamo noi, medici e ricercatori, a fare il
primo passo? [ |
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17/10/08-EU |
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In Italia i
giornali non ne hanno parlato, ma sembra che al vertice di Bruxelles
sull’ambiente i ministri dell’Unione Europea stiano cominciando a rendersi
conto della necessità di fermare i danni creati al mondo anche da molte
imprese europee; è il dramma della deforestazione, che aggrava
contemporaneamente sia i problemi dell’aumento dell’anidride carbonica che
quelli della biodiversità, massima proprio in questi ambienti tropicali. |
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17/10/08-IT |
·
Qualche reazione
alle parole
del Papa contro alcuni scienziati c’è stata; forse non in sala, ma sui
giornali sì; sul Giornale il fisico T.Regge risulta decisamente
sconcertato e il titolo lo sottolinea nel modo giornalisticamente più
efficace (“Stiamo
tornando ai tempi di G.Galilei”). ·
Sempre sul Giornale
interviene anche A.Zichichi (“Non
c’è ricerca senza umiltà”), che cerca anche lui come il Papa di
distinguere fra due diverse forme di ragione (una per esplorare il trascendente
e l’altra per esaminare l’immanente), nonostante dica all’inizio che solo la
scienza è una grande conquista della ragione. ·
Sulla Stampa
invece si intervista Odifreddi ("RATZINGER HA
PAURA DELLA NOSTRA ETICA LAICA"), che ricorda come un’etica laica ci sia sempre stata e che sull’etica
cattolica non c’è prova che non origini in realtà dal Vaticano, anche perché
ogni tanto viene modificata. Odifreddi critica poi il fatto, invero curioso,
che chi accusa altri di sostituirsi a Dio in realtà parli sempre dal Vaticano
proprio in nome di Dio…; mentre “chi sta in
laboratorio può fare solo ciò che la natura gli permette di fare”
e non si proponga affatto come surrogato. ·
Interessante anche
l’articolo su Liberazione (“Il
papa cntro gli scienziati: tracotanza della ragione”; il giornalista è
perplesso e riporta non solo le ragionevoli opinioni di qualche scienziato (“Temo che il papa non conosca bene la scienza», replica Elena Cattaneo,
tra le maggiori esperte di cellule staminali. E a proposito di "facili
guadagni", l'astrofisica Margherita Hack invita a tenere conto piuttosto
della condizione dei ricercatori precari”) ma anche esempi di incoerenza (“Diversa è l'atmosfera che si respira nel messaggio che
il Papa ha inviato alla Fao per la giornata mondiale dell'alimentazione.
Ratzinger scrive che «bisogna mettere un freno all'egoismo di Stati e
gruppi di paesi», alla «speculazione sfrenata», al consumismo e alla
corruzione. Nel mondo, ricorda, le risorse sarebbero sufficienti a
sfamare tutti. Perciò «nella comunità mondiale l'indirizzo economico deve
essere orientato verso la condivisione dei beni» - Qui una sintesi
del messaggio papale) ·
Anche sull’Avvenire
troviamo all’inizio di un articolo ("Zichichi:
non bastano i numeri per leggere il libro della natura“) un commento
preoccupato: [Purtroppo anche troppi cattolici che “hanno
scoperto o inventato alcunché” non aiutano i vertici religiosi ad
orientarsi in un settore in cui si muovono alla cieca … ma provano a far
credere, senza molto successo, che - anche se sbattono - ci vedono benissimo]. |
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16/10/08-USA |
·
Risultato
abbastanza incredibile di una votazione avvenuta nel “board of education“
statale del Texas per la nomina di consulenti per valutare la bozza della
proposta dei programmi scolastici di scienze: 3 dei 6 membri della
commissione di verifica sono .. antievoluzionisti! Si può leggere la notizia
sul Dallas Morning News; per approfondimenti
c’è anche un articolo nel sito del NCSE.
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16/10/08-VA |
·
In attesa dei
festeggiamenti per Darwin, sembra che finalmente si sia svolta la festa per i
20 anni della lettera spedita da
GP2 nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne, una lettera che pochi
conoscono e in cui GP2 denunciava con notevole lucidità i ritardi nella
comprensione delle novità introdotte negli ultimi secoli dal metodo
scientifico nella cultura umana. Nella lettera c’era l’invito a non aver
paura della scienza e si spiegava che per arrivare a ciò era indispensabile
cominciare a rispettare il lavoro degli scienziati e gli scienziati stessi.
Per arrivare a ciò, secondo GP2, la Chiesa avrebbe dovuto impegnarsi
finalmente a studiare e capire i problemi di cui si occupano gli scienziati,
come finora era stato fatto solo con l’astronomia già dai tempi di Leone
XIII. |
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15/10/08-IT |
·
[da
Pikaia] Dal 23 ottobre al 4 novembre si terrà a Genova il Festival della Scienza: l'edizione di quest'anno è interamente
dedicata al tema chiave della Diversità, elemento essenziale
dell’evoluzione biologica e di quela culturale che caratterizza l’uomo. Da
qui si accede al programma completo dell’iniziativa. Si ricorda la
necessità di penotare ma anche di iscriversi alle diverse iniziative. |
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14/10/08-IT |
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In occasione di
una conferenza prevista per domani a La Spezia, Odifreddi viene intervistato
dal Il Secolo XIX (“Odifreddi:
«I politici papisti fanno il male dello Stato laico»”). Esprime alcune
opinioni sul rapporto fra la chiesa cattolica e la scienza e in particolare
sulle evidenti differenze fra gli ultimi due papi sul problema della teoria
dell’evoluzione: “Siamo lontani dai tempi in cui
Giovanni Paolo II aveva concesso una seppur minima apertura nei confronti
dell’evoluzionismo. Papa Benedetto XVI si è schierato decisamente contro il
darwinismo.” ·
In un corsivo
sull’Avvenire si contesta, in modo scorretto, l’articolo con cui
l’11/10 Odifreddi (“CON
DARWIN IN PANCIA”) aveva contestato al Papa di aver ignorato (il 1
settembre 2006 a Castelgandolfo, secondo quanto risulta dal libro “Creazione
ed Evoluzione”) l’esistenza di un esperimento che gli era appena stato
raccontato; il sospetto è che l’abbia fatto per poter presentare ai fedeli e
criticare in pace una teoria dell’evouzione diversa da quella originale. La
risposta di oggi riguarda infatti un punto della frase del Papa diverso
rispetto a quello contestato da Odifreddi; spiace che questo trucchetto serva
poi per concludere che sarebbe INVECE Odifreddi a voler creare “barriere fra laici e cattolici”. Già il fatto che in
questo commento si confonda anche fra teoria dell’evoluzione ed evoluzione
come fatto (che, attenzione, “nessun
cattolico serio oggi nega” –
tranne qualche … cardinale
o rettore universitario che ancora pochi mesi fa insisteva a negarlo … )
dimostra come anche un libro di biologia possa essere utilizzato come
un’invalicabile “barriere fra i laici e i cattolici”
[che non intendono accettare la teoria dell’evoluzione…]. [Da notare che ·
Mi sembra che ultimamente
si semplifichi un po’ troppo (inducendo anche i lettori in grave errore) il
contributo di Darwin e dei suoi successori all’evoluzione culturale umana.
Perfino lo psichiatra L.Cancrini in un articolo sull’Unità (“I
bambini e lo sport”) associa banalmente “la
selezione naturale di Darwin” con la spiegazione “sopravvive il più forte”; frasi di questo tipo si
trovano troppo spesso ultimamente. Non è detto che sia solo una pubblicità
alla Mafia o al clan dei casalesi. Sicuramente distrae comunque dal fattore
principale, che è invece quello della fertilità, come i biologi evoluzionisti
– a partire da Darwin - evidenziano senza difficoltà; questo indicatore vede
l’Italia, e il mondo occidentale in generale, in grossa difficoltà, tanto da
aver disperato bisogno dell’immmigrazione. ·
[da Pikaia]
M.Sala commenta su Pikaia (“L’Homo
nero non fa evoluzione”) l’abuso della famigerata immagine che rappresenta
l’evoluzione umana come un percorso lineare che connetterebbe un primate
troppo simile all’attuale scimpanzé, attraverso successivi passaggi
intermedi, all’uomo attuale; è un’immagine usata talmente spesso (nonostante
non compaia affatto nei libri sull’evoluzione umana!) da indurre ad una
visione errata dei processi evolutivi (e non solo di quelli umani). La critica di M.Sala si concentra, oltre che sull’assurda linearità (che
lascia intuire l’esistenza di un percorso previsto e programmata) sul colore
scuro della pelle dello stadio terminale; in realtà il colore scuro della
pelle sicuramente caratterizza le prime popolazioni, africane, di Homo
sapiens; l’articolo sottolinea anche il fatto che l’ultimo quotidiano a
pubblicare quest’immagine sia Repubblica. Ci possiamo consolare pensando che
altri quotidiani, sicuramente con una tiratura inferiore, spesso
contribuiscono maggiormente alla disinformazione su questo tema. Raramente viene notato un altro aspetto negativo dell’immagine della
“marcia/corsa verso il progresso”: l’immagine [di]mostra una derivazione
(sbagliata) del bipedismo dal quadrupedismo, che riesce a indurre in errore
perfino gli studenti dei corsi di antropologia a cui viene spiegata la
modalità intermedia di locomozione, la brachiazione, un preadattamento
necessario per arrivare al biopedismo: la perdita della coda e per
l’eccezionale mobilità dell’arto superiore, che noi troviamo solo nelle
antropomorfe e nell’uomo. Tantissime sono inaffyi le specie du primati che
sono passati senza problema dal quadrupedismo arboricolo al quadrupedismo
terricolo |
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13/10/08-IT |
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Sul Sussidiario
un articolo (“Soave: la nuova frontiera evolutiva non
è genetica, ma culturale”) presenta, commentando le originali idee di Steve Jones sul
rallentamento dell’evoluzione biologica nell’uomo, alcune altre novità
evolutive, una delle quali può sconcertare i colleghi che sostengono, senza
poterlo dimostrare, l’esistenza di un salto ontologico che distinguerebbe
l’uomo da tutte le altre specie. Qui invece un genetista italiano sostiene
non solo che esista una “scala evolutiva” (un
antico termine oggi talvolta utilizzato in contesto ideologico, come già
avvenuto in una conferenza del 22/11/2005;
rappresenta bene l’orribile immagine del “marcia del progresso” che imperverserà e vedremo comparire
sempre più spesso fino al 31/12/2009, è stata scelta per ribadire il concetto
nel caso qualcuno avesse invece le idee più chiare), ma che l’evoluzione
diventa sempre più culturale: “quanto più si sale
nella scala evolutiva e massimamente nel caso dell'uomo, l'evoluzione sia
essenzialmente di tipo culturale”. Purtroppo non viene specificato
quante specie ci stiano in cima alla scala, per cui non si capisce se
l’evoluzione culturale riguardi soprattutto i primati o comprenda anche
mammiferi. Dopo questo imprevisto ampliamento dell’evoluzione culturale a tantissime
specie (proprio il
29/9 un teologo dei legionari vedeva
solo “istinto” subito al di là del
“salto ontologico” …), sembra
facile concludere che “non corrisponde alla
realtà che l'evoluzione è dovuta
solo a fattori genetici”; purtropppo la non distinzione fra
i due tipi di evoluzione invita ad una conclusione un po’ azzardata
dell’articolo; premettendo comunque che esista una netta separazione della
nostra specie dalle altre, si propone che “Le
trasformazioni [culturalmente determinate] appena
citate, possono far cambiare le
sequenze geniche, secondo meccanismi
un tempo ritenuti impraticabili ma oggi sempre più considerati possibili,
andando quindi ad incidere, sui tempi lunghi, anche sulla stessa evoluzione
genetica”. ·
Non è sempre
chiaro se faccia piacere ai biologi evoluzionisti che gli esperti di Scienze
Religiose scrivano volentieri su Darwin, presentandolo come un filosofo, ma
oggi un articolo sulla Stampa ci spiega anche il perchè … ll fatto che
“l’eredità di Darwin attraversa come un filo
conduttore vari settori della filosofia e della psicologia, collocandosi al
centro del dibattito contemporaneo sul tema della “natura umana”, sui
rapporti tra biologico e mentale, tra mente e corpo, mente e cervello”
permette, a chi ne ha le competenze, di fornire “un
interessante contributo all’analisi della dimensione filosofica di Darwin”.
Un articolo sulla Stampa (“ [Deprimente!! Soprattutto perchè non sempre i filosofi hanno
collaborato a far ragionare tutti quelli che da tempo insistono sugli errori
o sull’incompatibilità della teoria dell’evoluzione con la fede cristiana
!!] |
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12/10/08-IT |
·
Articolo (“Evoluzione
e creazione, terreno d'incontro tra la scienza e la fede”) di F.Facchini
sull’Avvenire. Non si può negare che il 2009, più che l’anno di
Darwin, sia l’anno
mondiale dell’astronomia. Questo giustifica che l’articolo sia centrato
sul problema della creazione. Confrontare un’ipotesi oggi non dimostrabile con una teoria scientifica è
una competizione OVVIAMENTE persa in partenza se il confronto avviene sul
piano della ragione; se invece fosse sul piano della fede è ovvio che le idee
più semplici e quelle più familiari ai nostri neuroni più nascosti … vincono
senza problemi senza la necessità/possibilità di attivare la ragione. E’ quindi importante che i ricercatori, abituati a questo sistema che
cerca di garantire il successo del metodo scientifico, verifichino che tutti
rispettino davvero i criteri che la TF raccomanda
(a difesa della biologia evoluzionistica, ma soprattutto della serietà) nella
sua pagina di
critica all’Intelligent Design (i cui progetti non vengono più finanziati
in quanto evidentemente non rientrano nei criteri qui sotto indicati): · “we do not support research or programs that deny large areas of well-documented scientific knowledge …” · “the Foundation does not generally support theologically-motivated critiques of evolutionary science” · “Our expectation is that the products of Templeton-funded research will appear in high-quality and peer-reviewed journals. If your project takes an anti-evolutionist position scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning evolution or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial filters and external expert review process of the John Templeton Foundation”. [Sembra evidente che non si possa contestare la teoria dell’evoluzione –
lo sapeva anche Darwin - sulla base del fatto che non possa dire nulla sulla
creazione. E’ corretto sfoderare una citazione di San Tommaso per criticare la
biologia evolutiva … o è una “critica teologicamente
motivata” e quindi non accettabile? Ci si dovrebbe anche chiedere il motivo per cui due università pontificie
inserite nel progetto STOQ sostengano
ripetutamente, senza imbarazzo e senza conseguenze il libro di R.AIberoni che
nega lo stesso fatto dell’evoluzione] |
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11/10/08-IT |
·
Articolo di
Odifreddi su Repubblica (“CON
DARWIN IN PANCIA”) in cui dimostra come il 1’ settembre del 2006 il Papa
a Castelgandolfo in un suo intervento abbia negato («la
teoria dell' evoluzione in gran parte non è dimostrabile sperimentalmente in
modo tanto facile perché non possiamo introdurre in laboratorio 10.000
generazioni») l’esistenza di un esperimento scientifico che aveva
seguito per 40000 generazioni la storia di un batterio, nonostante il
prof.Peter Schuster lo avesse appena spiegato. Il commento: “Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”. |
z |
10/10/08-USA |
·
Durante il mese di
settembre si svolto un contrasto fra un ingenuo creazionista che aveva
riempito YouTube di sciocchi filmati e l’autore di una serie di ben 26 brevi
video dal titolo “Why do people
laugh at creationists?”
molto ben fatti ma non apprezzati per niente dall’ingenuo creazionista che
era talvolta preso di mira per le sue affermazioni. |
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9/10/08-IT |
·
Un’incredibile “sciocchezza”
contro Darwin si legge oggi nella risposta ad una domanda sul razzismo
rivolta da una ragazza di origine africana a “Don Tonino” nella pagina
7 dell’inserto per i ragazzi dell’Avvenire (“Popotus”). Nella
risposta (“Quante sciocchezze se si parla di
razza”) si parla di ·
Sul Foglio
di oggi un articolo di F.AgnoIi (“Ciao
ciao Darwin”); se si riesce a procedere oltre l’ostacolo iniziale
della spiegazione sui “limiti della scienza” (“l'evoluzionismo
materialista può essere utilizzato per spiegare ogni cosa, quasi fosse
una metafisica alternativa”) si potranno trovare negazioni
dell’altruismo (“cioè di spiritualità“[?]) abbondantemente dimostrato dagli etologi negli
animali, affermazioni dell’esistenza di una presunta infallibilità [?] di
Darwin [?!] che gli evoluzionisti difenderebbero [?]; certo non manca la
solita “evoluzione casuale della scimmia nell’uomo”
e l’importanza data al “numero uscito dalla roulette”. Insomma una
concentrazione da Guinness, difficile da trovare altrove, oltre a spiegazioni
curiose “Che la materia si evolva è per il credente del tutto possibile:
ciò che evolve deve esistere, e per esistere … necessita di un atto creativo
all'origine”. |
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8/10/08-WORLD |
·
In questi giorni,
e fino al 14/10, è ancora in corso a Barcellona il World Conservation Congress dell’IUCN, già citato in data 6/10. In quella data era stata riferita come una
buona notizia il fatto che molte licenze di sfruttamento forestale concesse a
ditte europee erano state annullate dal governo della DR del Congo.
Un’iniziativa sicuramente anche a difesa delle grandi scimmie (gorilla e
scimpanzé) che vivono solo in queste zone. |
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8/10/08-USA |
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Si è concluso, con
la rinuncia alla causa (“Yoko Ono, EMI drop suits over Lennon
song”) il tentativo
degli eredi di John Lennon di impedire l’uso di 15 secondi di “Imagine” in un
polemico e impreciso film (“Expelled”)
contro la teoria dell’evoluzione e in favore dell’Intelligent Design. In
realtà una corte federale aveva da pochi giorni assolto la casa diproduzione
del film (che aveva chiesto l’autorizzazione per l’uso di tutti gli altri
pezzi musicali). Il film è uscito solo negli USA e in Canada e il successo è
stato modesto. Sembra stia avendo un successo maggiore un film appena uscito nelle sale, che in parte
cerca di rispondere al film precedente, “Religolous”,
di Bill Mahler. |
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8/10/08-IT |
·
Mentre sembra che
nessuno si sia accorto delle improbabili dichiarazioni choc fatte a Bergamo
da Boncinelli, dell’intervento di S.Jones parla anche un articolo (“Teoria choc di un genetista inglese
"L'uomo ha finito di evolversi") su Repubblica, dove ci sono solo brevi accenni alle
spiegazioni più problematiche, che erano invece prevalenti nell’articolo sul Times on Line poi ripreso in tutto il mondo. Le spiegazioni
elencate in questo articolo, che sembra avere altre fonti nel presentare i
fatti, sono certamente migliori e più ragionevoli, oltre che dimostrate.
Anche qui però non si evidenzia chiaramente che alla base del rallentamento
(qualcuno riferisce che sia questo il termine usato realmente da Jones)
dell’evoluzione biologica ci sia un’evoluzione culturale, che purtroppo si
intuisce solo. ·
Sempre su Repubblica
un articolo di F. e L.L.Cavalli Sforza (“Lo
scienziato che teorizza la fine dell’evoluzione”); anche loro sono
perplessi per alcune affermazioni di questo stimato collega. Fanno
riferimento al sito del Times, che ha raccolto molte delle critiche
all’articolo della giornalista che riferisce della conferenza, e in particolare
ad un commento che elenca con precisione i motivi per cui alcune ipotesi
sarebbero immotivate, fra cui il fatto che gran parte dell’umanità un tempo
perdeva la capacità riproduttiva, insieme alla vita, ben prima dei 30 anni. ·
Un blog cattolico
un creazionista biblico critica (“LA REPUBBLICA” TRASFORMA PIO XII IN UN
EVOLUZIONISTA”) un paio di articoli di Repubblica sui rapporti fra evoluzionismo e
chiesa cattolica. Curioso che l’autore cerchi di far credere che le posizioni
attuali della Chiesa cattolica siano, come le sue, da creazionista biblico!
C’è poi da ricordare che (ben prima di Repubblica) anche mons.Ravasi avesse
cercato di far credere il 16/9/08
che Pio XII nell’enciclica "Humani
generis" (1950) fosse
addirittura favorevole alla teoria dell’evoluzione … |
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7/10/08-IT |
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Da Arezzo
Notizie: Al Teatro Comunale di Castiglion Fiorentino il 22
febbraio 2009 verrà rappresentato lo spettacolo teatrale “IL DIARIO DI EVA
o come Darwin ci cacciò dall’Eden” testo e regia di Angelo Savelli che
trae l’idea dagli scritti di Mark Twain e Charles Darwin, l’interpretazione è
affidata a Lucia Poli che con ironia e intelligenza tutta femminile propone
punti di vista e accostamenti inusuali, in chiave polemica e allo stesso
tempo umoristica dell’evoluzionismo darwiniano; con l’attrice anche Stefano
Gragnani e Simone Faucci ·
Secondo un
articolo dell’Eco di Bergamo (“Bergamo,
tra scienza e ignoranza”), anche a Bergamo nelle manifestazioni
come BergamoScienza (qui il programma),
sembra che si parli troppo bene della scienza; in realtà è lo stesso
giornalista a farne inizialmente
l’elogio: “la scienza, e la tecnologia, sono
la nostra cultura. Sono cioè il vero sfondo su cui noi collochiamo tutto ciò
che di nuovo veniamo a sapere”, “all'uomo
contemporaneo la scienza appare come la forma di conoscenza che dice cose
vere, certe; gli altri chiacchierano”, “La
scienza modifica, anno dopo anno, il nostro modo di vivere, la filosofia
l'arte e la letteratura no”. Poi però comincia ad accennare a “le cieche forze dell'evoluzione - caso, mutazione,
selezione” [forse ignora che la selezione invece ci vede benissimo
… se vogliamo proprio antropomorfizzare perfino la selezione naturale] e
a trasmettere le sue angosce per fatti naturali e dimostrati che la scienze
cerca di spiegare, come “la nostra esistenza su una
scala di eventi - come i 13,8 miliardi di anni che ha l'universo - che
sgomenta” e “questa dispersione della nostra
modesta vicenda negli spazi di un cosmo immenso e freddo, questa detronizzazione
dell'uomo dal suo centro”. Rispetto alle premesse iniziali e ad
un’iniziativa che ha avvicinato i cittadinin alla scienza anche aprendo le
porte di tanti laboratori sia a Bergamo che al San Raffaele, conclude che la
scienza “è una forma di ignoranza rispetto a ciò che
è la complessità umana”. Forse non ha notato che alla complessità
umana è proprio dedicata la giornata del18 ottobre, che si svolgerà nei laboratori
di neuroscienze del San Raffaele, una struttura che nessuno può acusare di
non considerare la complessità umana. Certo la scienza ha dei limiti, ma
definirla “una forma di ignoranza” forse è
originale, soprattutto a commento diun’iniziativa come questa, ma anche
eccessivo. |
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7/10/08-UK |
·
Una situazione
simile a quella capitata ieri a Boncinelli a Bergamo (un articolo propone
alcune sue – improbabili - sciocchezze sulla teoria dell’evoluzione) sembra
sia avvenuta oggi anche altrove … non è infatti del tutto chiara nemmeno
l’accuratezza di un articolo del Times on line, che riporta una
conferenza (“lecture”) del prof. Steve
Jones (University College di Londra), un autorevole e rispettabilissimo
ricercatore di genetica. Secondo quanto si legge in un articolo pubblicato
sul Times on line “Leading geneticist Steve Jones says
human evolution is over”, l’evoluzione umana (biologica!) sarebbe finite. Lascia perplessi un
accenno al tasso di mutazione che sarebbe stato rivelato direttamente e forse
solo alla giornalista (“Quite unexpectedly, we have dropped the human
mutation rate because of a change in reproductive patterns,”
Professor Jones told The Times), e anche: “For a 50-year-old
father, the figure [il numero di
divisioni cellulari potenziali fonti di mutazioni] is well over a thousand.
A drop in the number of older fathers will thus have a
major effect on the rate of mutation“. Il problema è che molti quotidiani e agenzie in Italia e nel mondo hanno
riportato le notizie tratte dall’articolo del Times che riferiva non di una
pubblicazione, ma di una conferenza (“lecture”),
un contesto in cui spesso si fa uso di artifici retorici e di immagini utili
per tener alta l’attenzione e sveglio il pubblico, di solito non necessarie
né richieste nelle pubblicazioni scientifiche. Ad esempio il Corriere (“L'evoluzione dell'uomo? Finita”, … e si indica che la fonte sarebbe una pubblicazione e non una conferenza!),
La Stampa (“Gli studiosi inglesi: l'evoluzione è
finita”, e qui la
dichiarazione sarebbe dovuta – dopo correzione - a “uno
studio dell’University College di Londra”…!), AGI (“Ricercatore GB, l'evoluzione umana si e'
completata”). Fra le affermazioni improbabili se non assurde il fatto che l’evoluzione sarebbe favorita dall’aumento del numero di mutazioni, e questo succederebbe “solo se ci si riproduce oltre i 35 anni”; altrettanto improbabile è che “possiamo fare delle previsioni su quello che potrebbe accadere in futuro”… Se ne parla anche sul Telegraph (“Evolution is complete: so where do we go from here?”) Come molti ricercatori hanno indicato oggi nei loro blog in internet, e
come ogni studente di biologia umana dovrebbe sapere, un’aspettativa di vita
oltre i 35 anni è una conquista recente, per cui sembrerebbe ovvio che se
davvero Jones avesse detto quanto riportato dal Times l’evoluzione umana …
sarebbe stata IMPOSSIBILE finora e sarebbe divenuta possibile solo da pochi
secoli, se non decenni ...! Se ne parla
nel blog Pharyngula (“Very
peculiar”), dove si indica nell’articolo del Times
la fonte della probabile confusione e si propongono due spiegazioni (“It's either a massive example of misreporting, or Jones
has a solid grip on everyone's ankles and he's straining to pull our legs
right off”), ma PZ Myers sospetta che la più probabile sia una terza
ipotesi “I'm thinking Jones must be making some
colossal joke here, or maybe he's testing his audience to see how much
illogic and absurdity they will accept. That's the only way I can explain
these strange claims”. [Se questo è l’inizio, nel 2009 se ne leggeranno delle belle
sull’evoluzione. Cosa potranno fare i biologi evoluzionisti per chiarire senza rischi le
improbabili dichiarazioni che spesso circolano prima di giornalista in
giornalista e poi riempiono senza verifica i neuroni dei lettori? Come
potranno fare per evitare che si preferisca spingere la discussione lontano
dai veri problemi per concentrarla su informazioni se non false almeno
imprecise? Il problema è davvero serio perchè non si riesce ad abbattere recinti e
stereotipi in cui viene rinchiusa la scienza soprattutto per le scoperte che
riguardano la nostra specie e la sua eoluzione, con la sua complessa ma
splendida interazione fra biologia – fondamentale – e cultura – …
fondamentale pure lei. |
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6/10/08-WORLD |
·
Ogni tanto è utile
tornare a riveder … i dati scientifici che devono sostenere qualsiasi
ragionamento sull’evoluzione, sull’ecologia e sull’interazione delle specie
animali e vegetali con l’ambiente; ovviamente senza dimenticare il ruolo
straordinariamente rilevante della nostra specie, molto apprezzata anche da
chi avrebbe la tendenza a distinguere, come si faceva nei tempi
prescientifici e preevoluzionistici, fra popolazioni umane con
caratteristiche anche solo leggermente diverse. “The reality is that the number of threatened mammals could be as high as 36 percent,” says Jan Schipper, of Conservation International and lead author in a forthcoming article in Science. “This indicates that conservation action backed by research is a clear priority for the future, not only to improve the data so that we can evaluate threats to these poorly known species, but to investigate means to recover threatened species and populations.” The results show 188 mammals are in the highest threat category of Critically Endangered. Moreover Nearly 450 mammals have been listed as Endangered. Preoccupano alcuni recenti sospetti di guardiaparco
africani coinvolti in queste attività e allarmano le fotografie di soldati arrestati oggi in Congo per aver distrutto un territorio
che dovrebbero proteggere. The IUCN Sampled Red List Index (SRLI) is a new
initiative of the IUCN Red List, developed in collaboration with the
Zoological Society of London. It is set to revolutionize our understanding of
the conservation status of the world’s species. The approach takes a
randomized sample of species from a taxonomic group to calculate the trends
in extinction risk within that group, in much the same way that an exit poll
from a polling station can be used to calculate voting trends. This means
that it is possible to track the fate of these species, in the same way as
the Dow Jones Index tracks the movement of the financial markets. Ogni tanto comunque qualche buona notizia per le specie animali e
vegetali arriva dalle zone in cui l’ambiente è più minacciato; questa è una
buona notizia proprio di oggi (“DR Congo to cancel two-thirds of logging
contracts”); i
primatologi e gli ambientalisti sono ovviamente contenti che qualcuno sia
riuscito a convincere il governo della DR Congo che “The central African state is home to the world's
second-largest tropical forest after the Amazon; illegal logging is depleting
a valuable resource and damaging the environment” e che era necessario
arrivare al punto che “In partial results of the
review of 156 contracts released in Kinshasa on Monday, a government panel
found only 46 deals lived up to minimum legal standards and international
norms”. |
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6/10/08-USA |
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Si chiude oggi la
terza serie di conferenze “Beyond
Belief” organizzate da The
Science Network. Qui il programma
e qui i partecipanti
all’iniziativa di quest’anno dal titolo “Candle in the darks”. Come
per le iniziative precedenti, saranno presto disponibili in rete i video
delle conferenze. Alcune conferenze recenti sono disponibili qui,
mentre i video delle iniziative precedenti (come BB1 e BB2) sono disponibili qui. Interessanti,
sull’evoluzione umana, anche i video
dello “Stony
Brook Human Evolution Symposium” con interventi di Lahr, M.Leakey.
R.Leakey, J.Shea, M.Lordkipanidze, Anton, Hou, Potts. |
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6/10/08-IT |
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Sull’Eco di Bergamo un resoconto (“Mano
tesa dalla teologia: ma la scienza dorme”) di quanto si è discusso a Bergamoscienza in un incontro fra il
filosofo Fanceschelli, il fisico/biologo molecolare Boncinelli e il filosofo
Epis per una discussione sul tema «Religione naturale e
religione rivelata». ·
Orizzonte scuola informa che
sta per partire una grande iniziativa organizzata dall’ ANP-Associazione Nazionale Dirigenti e
Alte Professionalità della scuola: “in
stretto contatto con l'Università di Pisa e l'Università della Tuscia di
Viterbo e con la collaborazione dell'Accademia internazionale di
scienze e tecniche subacquee di Ustica, Accademia Kronos, FIDAE [la federazione italiana delle
scuole private cattoliche], in occasione del
bicentenario della nascita di Charles Darwin si propone il primo di una serie
di Seminari che si terranno in tutto il territorio nazionale in cui si
approfondiscono le tematiche relative ai percorsi didattici e scientifici
correlati alle varie branche in cui si articola la cultura e la ricerca”.
·
F.Facchini riesce a tornare a essere apprezzato dal Foglio; in un
editoriale ("Le sfide della evoluzione
in armonia tra scienza e fede" di Fiorenzo Faccini [sic]) si
fa intuire nell’incipit quella che potrebbe essere un probabile cambiamento di
rotta del quotidiano, finora sostenitore dell’Intelligent Design in Italia,
per adeguarsi in qualche modo, anche accettando le insistenti critiche di
F.Facchini all’ID, ai cambiamenti che mons.Ravasi sta cercando (prudentemente
e in presenza perfino di fuoco “amico”) di introdurre nell’approccio della
Chiesa ai problemi dell’evoluzione. L’inizio dell’articolo sembra riportarci
all’entusiasmo che prese molti biologi nel 1859, nell’anno in cui è stata
annunciata una delle più grandi scoperte della cultura occidentale: “Viviamo in un mondo in cui quel che sembrava un dato scontato, sicuro fino a qualche decennio fa,
viene messo in discussione, criticato come limitante, approssimativo, non in
grado di comprendere e/o di spiegare la realtà. Fin qui niente di strano: uno
dei cardini del paradigma culturale occidentale degli ultimi secoli è proprio
l’idea che la
scienza e il conseguente progresso non potessero che procedere sempre, liberando così l’umanità
dalle sciocchezze, dagli sbagli, dalle superstizioni del passato”. La frase successiva raffredda però le illusioni, capovolgendo la
prospettiva che si intravedeva nel titolo e nell’incipit: “La cosa in qualche modo imprevista…, è che oggi sia proprio
questo tipo di razionalismo scientifico a essere criticato in nome di una
dimensione trascendente”. Il ragionamento dell’editorialista poi tocca alcuni dei punti che l’hanno
colpito mentre leggeva l’ultimo librio di F.Facchini “dopo Darwin l’uomo non può essere considerato al centro della natura”,
“la teoria darwiniana continua ad avere una
validità” [ma non c’era P.PaImarini che diceva che era morta anche
se per fortuna confermava che la nuova sintesi era “sacrosanta”?],
“alcuni aspetti necessitano di integrazione e
riconsiderazione” [è appunto per quello da 150 anni non si abbia
ancora smesso di lavorarci sopra per migliorarla e integrarla…], “rimangono interrogativi che richiedono di rapportare la
teoria scientifica con le risultanze e le pertinenze di altri ambiti della
ricerca” [ricerca scientifica? No. E qui avviene un salto
ontologico:] “Ecco dunque il cuore
problematico del rapporto scienza-fede”. [E a questo punto davvero non si spiegano però più quali siano “le sciocchezze, gli sbagli, le superstizioni del passato”]. |
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5/10/08-IT |
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L’agenzia Zenit pubblica oggi un lungo intervento del
card.Caffarra per commemorare i 40 anni dell’”Humanae
vitae”, l’enciclica che contiene le indicazioni della Chiesa sul
controllo delle nascite: “Intervento del Card.
Caffarra al Congresso internazionale sull'Enciclica”. Non si trova alcun
accenno né alle certezze del card.Martini di dover chiedere scusa per aver
preteso troppo né ai dubbi del Papa sul fatto che una nazione apparentemente
così cattolica riesca a mantenere ai minimi mondiali il tasso di natalità.
Nell’intervento non si accenna ad un eventuale diverso atteggiamento verso le
politiche scientificamente dimostratesi più efficienti nel ridurre la
drammatica diffusione dell’HIV, soprattutto nell’Africa subsahariana, dove ci
sono milioni di vittime e di nuovi casi di HIV ogni anno, con imponenti
effetti demografici ma anche culturali.
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4/10/08-IT |
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Non è chiaro quanto sia ponderato l’articolo che compare sull’Avvenire
per criticare lo scarso rispetto dei metodi naturali su un problema di
biologia umana serio come il controllo della fertilità: “Il
bio iper-idolatrato Ma non nei metodi fecondativi”, una reazione alla
tardiva ma ragionevole osservazione del Papa che quasi nessuno rispetta
questa enciclica. E non certo perché l’enciclica si occupa di ecologismo
o dei tempi della natura o del rispetto del corpo come si suggerisce qui al
Papa e a cattolici che sarebbero incoerenti. Il card.Martini ha saputo dare
indicazioni migliori rispetto al dubbio che “attorno ai credenti è scesa da lungo tempo una cappa di
conformismo, che ha allungato le sue spire anche attorno alla loro vita
coniugale e al quale sembra quasi impossibile sottrarsi”. ·
Su Repubblica (“Con
troppi divieti la gente fugge la Chiesa dovrebbe chiedere scusa") si riferisce di un
libro (per ora uscito solo in tedesco) in cui il card.Martini ritorna
sull’argomento dell’” Humanae
vitae”, facendo capire che non basta lo stupore manifestato ieri del Papa per il comportamento dei
cattolici, indifferenti alle indicazioni della Chiesa su aspetti della
biologia umana, come per esempio sul controllo della fertilità; e molto
ragionevolmente non si accontenta come il Papa di stupirsi di un fenomeno che
dura da qualche decennio, ma propone anche una soluzione, facendo una
proposta operativa che ricorda molto il passo fatto dalla chiesa anglicana su
un altro tema che riguarda la scienza e la biologia “La cosa più triste è che l´enciclica è
corresponsabile del fatto che molti non prendono più sul serio la Chiesa
come interlocutrice o come maestra - si rammarica - Soprattutto la
gioventù nelle nostre nazioni occidentali non pensa ormai affatto di
rivolgersi a rappresentanti della Chiesa per questioni che hanno a che fare
con la pianificazione familiare o con la sessualità. Molte persone si sono
allontanate dalla Chiesa e la Chiesa si è allontanata dagli uomini. … Non possiamo lasciare soli i giovani. Hanno diritto a parole chiarificatrici relative ai temi
del corpo, del matrimonio e della famiglia. Cerchiamo una via per parlare in
modo più accurato del matrimonio, del controllo delle nascite,
dell´inseminazione artificiale e della contraccezione … Nessun vescovo o sacerdote ignora che la
prossimità corporea delle persone prima del matrimonio è un dato di fatto -
spiega il cardinale - Oggi dobbiamo cambiare il modo di pensare se vogliamo
proteggere la famiglia e promuovere la fedeltà coniugale. Con elusioni o
divieti non si può guadagnare nulla … È segno di grandezza e di coscienza di sé, se qualcuno
è capace di ammettere i propri errori e le proprie ristrettezze di vedute”. Ricordo comunque un precursore, P.Cantalamessa, che
il 7/3/08 nella sua predica davanti al papa aveva messo in allarme il papa in
persona del ritardo e degli sbagli della Chiesa Cattolica, ripetendo
ingenuamente nella predica quel che aveva letto in un libro dello scienziato cattolico USA, Francis
Collins (e che forse non era mai stato ricordato nelle selezionate
Schülerkreis organizzate a Castelgandolfo) ·
Già … c’è anche il
problema complessivo dell’evoluzione biologica. Speriamo che
P.Coyne dia il via alla discussione interna su questo tema … i biologi
cattolici italiani sembra che siano ancora timidi … e nel clero non ci siano
ancora molti teologi competenti, nonostante siano già passati 20 anni dalla Come si vede alcuni problemi che riguardano direttamente la biologia, la
demografia e l’evoluzione umana sono in questi giorni all’attenzione di una
Chiesa cattolica che mostra alcuni segni di imbarazzo e un po’ di ritardi nel
ritirarsi negli ambiti delle sue competenze, non più così ampie come un
tempo, per evitare quanto previsto da F.Collins. [Spero che, oltre a ricordare i vantaggiosi limiti del metodo
scientifico, almeno ricordino il ruolo indispensabile della madre: in
quell’ambiente culturale spesso negano, lo sappiamo, che l’evoluzione sia un
fatto, e raggiungono livelli pericolosi di riduzionismo biologico; sarà
importante ma facile ricordare che noi siamo mammiferi e non pesci, e
questo vorrà pur dire qualcosa. Ricordino anche che non si può dire “individualizzata” in quanto
non solo gli zigoti vanno incontro a una durissima e difficilmente
quantificabile selezione naturale, ma soprattutto si possono ancora produrre
gemelli, ognuno dei quali ha diritto a una sua individualità. Si potrebbe anche chiedere se questo vale anche
per altre specie animali e quali differenze hanno dimostrato le ricerche
della PAV fra le specie]. |
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3/10/08-VA |
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Sembra che il modo di affrontare in modo un po’ troppo approssimativo ma
soprattutto ideologico e non suffragato da molta esperienza i problemi
biologici da parte della Chiesa, ben inquadrato oggi nell’articolo
abbastanza polemico del teologo valdese (D.Garrone: “Contro
natura?”) si stia allargando sempre più oggi ad altri temi; non poteva poi mancare perfino il botto
finale di un cardinale [non anglicano …] che suggerisce … di chiedere
scusa ai cattolici che non obbediscono … per non voler capire, dopo
quarant’anni, i loro problemi (!!). ·
Si è conclusa 2 giorni fa, con una lettera sul Foglio del 2/10/08 ·
Se la vita
[individuale] ha una fine, si può pensare che avrà ovviamente un’inizio, e
così il papa approfitta del quarantennale dell’”Humanae
vitae” per una commemorazione che non può che prendere atto che la
bassissima fertilità degli italiani (che lui crede siano tutti cattolici) è
un po’ sospetta; anche lui deve ammettere (“Il Papa: la Humanae vitae è un grande
"sì" alla bellezza dell'amore “) che pochi rispettano le indicazioni della
Chiesa di usare imprecisi e complessi metodi che i teologi esperti hanno
dichiarato essere naturali |
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3/10/08-IT |
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In una rassegna stampa cattolica è comparsa la citazione di un articolo
del decano
della facoltà valdese di teologia di Roma (D.Garrone: “Contro
natura?”); è tratto da un numero monografico della rivista “Confronti”, gestito dalla cooperativa
COM Nuovi Tempi, sul tema “Le religioni
e l’ambiente” in cui si sono confrontate le diverse opinioni di
religioni diverse sul problema della relazione fra le verità rivelate e il
rapporto da instaurare con la natura. D.Garrone comincia il suo intervento
evidenziando come (proprio in un periodo in cui una chiesa cristiana si scusa
di aver capito poco delle regole del tutto autonome che gestiscono la natura)
altre invece di scusarsi credono di poter parlare in nome di una natura che
non studiano e non conoscono In modo martellante, le gerarchie cattoliche ripetono
che la famiglia è un istituto naturale e che la vita deve essere
difesa dal concepimento alla sua conclusione naturale. Per alcuni, l'eterosessualità
sarebbe naturale, l'omosessualità contro natura. C'è chi oppone i rimedi naturali
ai ritrovati della scienza e della tecnologia. Il progresso tecnologico e l'impatto della moderna civiltà industriale, che
non riconoscono la natura come limite, portano all'esaurimento di risorse naturali e
alterano alcuni equilibri naturali, come ad esempio la temperatura
globale del pianeta, con conseguenze prevedibilmente disastrose. La natura umana può essere
usata per giustificare comportamenti (ad esempio sessuali) che paiono
moralmente inaccettabili ai sostenitori di una etica naturale. Gli esempi potrebbero
moltiplicarsi, ma è
evidente che dovremmo
riprendere una riflessione critica sulla nozione di natura e sulla sua
affidabilità in etica”. Questa è solo
la premessa per una critica all’uso ideologico del concetto di natura “L'idea che saremo tra pochi
decenni qualcosa come oltre 25 miliardi sembra non spaventare nessuno, eppure
agghiacciante. … Eppure
il problema è rimosso, per molte ragioni. Qui da noi, pesa l'ideologia romana della vita, che sotto il suo manto di
virtuosismo cela a mio
avviso un estremo cinismo. In nome di una idea astratta della Vita,
inventata e propugnata da una ristretta gerarchia di maschi celibi …: meglio che popolazioni intere
siano decimate dall'Aids, meglio che si nasca solo per morire poco dopo di stenti, piuttosto che
ammettere la contraccezione, considerata contraria alla legge naturale. C'è il cinismo di chi vede nelle
masse disperate la principale arma di cui può disporre: tanti bambini sono
tanti soldati a basso costo, facilmente rimpiazzabili. Questo caso ricorda
un po’ quel che è successo a Sibiu, dove si è dovuto
ritirare la parte del documento
finale dell’8/9/07 in cui si definiva il momento di inizio della vita;
questo avvenne perché i protestanti non accettarono quella che il teologo
valdese indica come “l'ideologia romana della vita”
mentre in Italia si chiamano spesso “principi non
negoziabili”. ·
Sembra che anche altri si sentano oggi in diritto di
esprimere le loro idee su che cosa è pro e che cosa è invece contro natura:
per l’attrice “Scarlett
Johansson, la monogamia |
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2/10/08-IT |
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Inizia oggi ad Alghero il 3' Congresso della società
Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE). ·
Una buona notizia da Milano. Viene finalmente ripristinato un corso di
antropologia biologica in quella che qualcuno sperava diventasse “la capitale italiana
dell'antievoluzionismo”. Il corso, chiamato Genetica e Antropologia, non sarà nella facoltà di Scienze (dove pochi
anni fa non si era ritenuto utile evitare la disattivazione dell'unico corso
a Milano in cui si parlava di evoluzione umana, ma alla Facoltà di Filosofia
dell'Università san Raffaele. Interessante la posizione: nel primo anno di una
laurea in Filosofia. Sarà seguito, nella specialistica, dal corso di Antropologia [Culturale] tenuto da F.La
Cecla. Il docente, uno dei massimi esperti dello studio
dell'evoluzione biologica e culturale
recente della nostra specie è Luca Luigi Cavalli Sforza,
milanese di origine, da giovane docente a Parma e poi a Pavia, è poi volato
negli USA, dove ha trovato una cultura (e i fondi) che hanno permesso di
realizzare le sue idee e di sviluppare le sue ricerche. Il problema è che non basta dire che è o non è
compatibile: come la storia della scienza ha dimostrato, molto deve cambiare
se cambia l’impostazione e la prospettiva. E l’asserita compatibilità
della teoria dell’evoluzione DEVE modificare il rapporto della teologia con
la biologia e con la teoria dell’evoluzione che la spiega; non si può più
non trarne le conseguenze quand si tocca qualsiasi argomento di
biologia. ·
Inizia domani a Gorizia, organizzato da una rete
internazionale di filosofi (SOPHIAEUROPA) finanziata dal Metanexus
Institute e in collaborazione con lo “Xavier Tilliette International Institute” , un convegno
internazionale su problemi al confine fra scienza e teologia sul tema: “Human Beings: philosophical, theological
and scientific perspectives”, finanziato, come avviene frequentemente su questi temi, da ricchissime
fondazioni USA come la Templeton Foundation e la Metanexus. Si aggiungono
anche generosi (così c'è scritto)
finanziamenti da parte di banche ed enti locali, in modo che i nunerosi “Accepted
participants are welcome to be our guest for the entirety of the conference. Furthermore, we can cover
their travel expenses o and accommodations in Gorizia”.
Oltre a decine di
partecipanti, ci sarà anche il nostro ministro degli esteri ... Sarebbe interessante capire come uno “studioso
del Pittsburgh Theological Seminary, cercherà invece di rispondere alla
domanda su come tracciare un confine netto tra l’uomo e l’animale, in
un’epoca in cui l’ingegneria genetica si appresta a rendere tale confine
sempre più sfumato“; interessante l'idea di un confine netto, che
sicuramente esiste però anche fra i milioni di specie che dal tempo di Linneo
i tassonomi riescono a distinguere in quello che al teologo appare dopo 3
secoli solo un unico “animale” indistinto Per fortuna la scienza ha strumenti un po' più fini, e si riesce a
distinguere, per nostra fortuna, anche fra specie diverse di virus e di
batteri. I confini fra le diverse categorie tassonomiche hanno comunque
diversi tipi di “sfumature” proprio perché tutti gli esseri viventi hanno
un'origine comune. Non sembra comunque di notare nomi di esperti di
primatologia in un convegno su un tema che li coinvolge direttamente. Esaminando un po' il sito web di Sophiaeuropa sembra che si affrontino problemi di biologia
come “Nature, Intentionality and Finality” quasi esclusivamente fra filosofi
e teologi, con al massimo contributi di psicologi, neurofisiologi e
matematici: [I biologi hanno certamente migliaia di temi interessanti da discutere,
ma … perché non chiedono alla TF
finanziamenti per riunire biologi che discutono … di filosofia …] Come scritto più sopra, l’asserita compatibilità della teoria
dell’evoluzione DEVE modificare il rapporto della teologia con la biologia e
con l’evoluzione che la spiega. Ma non si vedono ancora tracce di ciò. Ci vorranno anni? Secoli? Compatibilità è e
rimarrà una parola vuota? Propaganda? |
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1/10/08-IT |
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[Da Pikaia] A breve sarà in
libreria la versione italiana di un altro "capitolo" della grande
opera di Stephen J. Gould: “Exaptation.
Il bricolage dell'evoluzione”.
Della traduzione si è occupata Chiara Ceci, ma sembra sia dimenticata ... di
un pezzo del titolo. Se si deve evitare di usare il termine darwiniano di “preadattamento”
per passare a quello gouldiano … sarebbe utile sapere se è meglio tradurlo in
“exattazione” o in “exattamento” ... Il tema è
estremamente interessante, anche perché questo meccanismo è del tutto ignoto agli anti evoluzionisti un po’
sempliciotti, che non saprebbero nemmeno come usarlo. Se si
affronta il problema usando l'exaptation risulta invece evidente come
solo attraverso la lunghissima fase di adattamento alle diverse nicchie
ecologiche presenti negli ambienti arboricoli si siano sviluppate tutte le
caratteristiche che poi, ulteriormente modificate dall'adattamento
all'ambiente aperto della savana, sono diventate ottime premesse per
l’evoluzione culturale che caratterizza la nostra specie. E' davvero poco noto come
questo complesso meccanismo certamente non inseribile in una visione
“finalistica”, e che ricorda un po’ il “bricolage” di F.Jacob, sia rilevabile
anche per altre modificazioni anatomiche che portano alla morfologia umana a
partire dalle diverse forme scimmiesche preesistenti. Certo le vignette che
schematizzano come l'evoluzione umana come un processo lineare fra
quadrupedismo e bipedismo sono decisamente difficili da dimenticare, tanto
sono ubiquitarie ... (un po' come
è difficile contestare il fatto evidente che sia il sole a girare intorno
alla terra ...); purtroppo a chi è abituato a quell’immagine è
estremamente laborioso far capire che la locomozione bipede non può che
derivare dalla brachiazione delle antropomorfe … e non dal quadrupedismo
illustrato in quello schema. E come questo esempio ce ne
sono tanti altri, connessi con la struttura degli organi per la prensione e
la manipolazione, con la vista, con il numero dei figli, con la socialità,
ecc.; se confrontiamo la nostra specie con gli antenati arboricoli risulta
evidente come le migliori caratteristiche della nostra specie, quelle che
hanno permesso l'evoluzione culturale, sono quasi tutte exaptations,
ciò un uso diverso di caratteristiche sviluppate per aver migliore successo
in un ambiente (quello arboricolo) che ormai abbiamo abbandonato. |
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30/9/08-USA |
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Sul blog Pharyngula
si parla dell'esistenza nel mondo di un paese in cui i biologi evoluzionisti
sarebbero felici di vivere: la Nuova Zelanda. Sulla base di un recente sondaggio non solo I neozelandesi che credono negli oroscopi sono solo il 14%, ma
la stessa percentuale vale anche per chi proprio non crede all'evoluzione
biologica; quelli che ci credono sono il 79% e gli incerti sono il 6%. Per
fortuna percentuali così elevate non ci sono solo agli antipodi, ma anche in
Scandinavia. |
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30/9/08-IT |
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Quasi divertente,
ma non lo è. All’agenzia vaticana Zenit, dopo aver riportato le novità
uscite dalla bocca di mons.Ravasi nella conferenza stampa del 16/9/08 (“Non esiste “a priori” incompatibilità tra Darwin
e la Bibbia) si
accorgono che sono novità davvero troppo nuove per i loro lettori e, "per
cercare di comprendere quali siano i veri termini del dibattito” incaricano il direttore di un master pontificio
scientifico di raccogliere dalla bocca di R.AIberoni, ex-docente
universitaria e loro consulente (in quanto scrittice di un libro
sull'evoluzionismo molto apprezzato anche da alcuni amici
cardinali) le sue opinioni sugli esperti convocati da mons.Ravasi. Perché una teoria viene parificata alla realtà? La
Creazione non è una teoria, è una realtà, una realtà certificata da tutto il
creato, che è misterioso e sconfinata … Per confutare la teoria
darwinista basta il buon senso. “perché la
civiltà ebraico-cristiana ha permesso che una teoria s’installasse nelle
scuole e sui media come realtà? Perché tale appare ai nostri figli:
viene loro insegnato sin dall’asilo che l’uomo proviene dalla scimmia”. [in
realtà dai tre anni si insegna solo la teologia della creazione, che viene
presentata, senza contestazione, come “una realtà certificata da tutto il
creato”] …. …… ….. .. … A conclusione di una serie di
angosciose domande e riflessioni, alcune molto originali, … non ha una sola spiegazione “migliore”,
ma ne propone due a scelta: “Solo una decisione drastica, presa da
tutti i Governi delle Nazioni appartenenti alla civiltà cristiana, potrebbe
ristabilire la verità: decretare che la teoria darwinista venga
collocata accanto a tutte le altre teorie dell’evoluzione … e diventi materia
di interesse per gli studenti universitari”. |
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29/9/08-IT |
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Se appena ieri si
evidenziava come anche la Chiesa intenda considerare gli effetti di un fatto
così importante come evoluzione biologica, nell’intervista pubblicata oggi
dall’agenzia Zenit (“L’uomo e l’animale: cosa
li accomuna e cosa li differenzia“) sembra che dell’evoluzione si possa
fare tranquillamente a meno e che si possa fare a meno anche della biologia e
degli ormoni. |
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28/9/08-IT |
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Sul Foglio
un articolo (“La
parola del Darwin cattolico“) in cui non si parla bene di Darwin (forse
l’ultima volta è stato il 3/4/04 ... quando perfino S.J.Gould scriveva sul
Foglio …) ma di qualcuno che ha fatto di tutto per cercare di conciliare la
biologia evolutiva con la teologia cattolica. Il teologo V.Mancuso riprende
infatti la sua richiesta (fatta sul Corriere
del 20/9/08) di confermare il cambiamento di rotta che mons.Ravasi ha
fatto intravedere con la conseguente riabilitazione di Teilhard de Chardin,
uno che aveva sottovalutato la presenza di alcuni limiti e vincoli oltre al
permesso contenuto nell’enciclica "Humani
generis" (1950) di
studiare la teoria dell’evoluzione, un argomento un po’ ai limiti della
legalità (cattolica). Come previsto dall’enciclica, la Chiesa prevedeva
infatti il diritto di verificare l’operato di questi studiosi …; fu così che
TdC si prese prima, nel 1925, 30 anni di esilio e poi, dopo la sua morte, nel
1962, anche un bel Monitum
per tenere lontani i cattolici dai suoi testi che ormai venivano pubblicati e
avevano successo. ·
Su La Stampa
si anticipa l’intervento di Odifreddi ad un convegno oggi a Torino: “Darwin
e la Chiesa: eppur si evolve”. Odifreddi ricorda come la sbandata del Card.Schönborn
per l’Intelligent Design USA – che dal 16/9 diventa piuttosto imbarazzante -
fosse stata appoggiata dal papa (difficile dimenticare la frase che anche
Odifreddi ricorda: “il
Papa ha ringraziato il cardinale «per aver non solo illuminato la nostra
mente, ma anche toccato il cuore» e ha manifestato «l’impressione che sia stata la
provvidenza ad averlo indotto a scrivere l’articolo sul New York Times»”). “Si
tratta di due menti talmente anticonvenzionali da non poter affatto essere
ritenute rappresentative delle rispettive religioni. Penzias è infatti
ebreo per usi e costumi, ma non per credenze. Quanto a padre Coyne, non
solo non vede Dio come la spiegazione dei fenomeni naturali, ma addirittura
non crede che Egli potesse sapere che sarebbero comparsi gli esseri umani:
poteva solo sperarlo, e pregare affinché noi diventassimo realtà”. ·
Anche sul Corriere
(“La
fede e la scienza: le strade parallele in cerca della verità“) si parla
decisamente bene del libro di Chiaberge; si racconta un po’ di più
dell’Intelligent Design e di come il Card.Schönborn sia ingenuamente
caduto nel 2005 in una trappola da cui sembra che la Chiesa cattolica sia
uscita (forse) solo in questi giorni, nonostante i tanti allarmi lanciati in
questi tre anni. ·
Sempre del libro
di Chiaberge si scrive in un articolo sul Giornale (“Quando fede e ragione
parlano la stessa lingua”). Se non fosse un libro in cui si intervista
P.Coyne … il titolo sarebbe probabilmente molto diverso… avendo decisamente
una posizione tuttora unica. Non è detto che qualcosa non cambi in positivo,
dopo il 16/9/2008 … e che anche questo libro possa consolidare i passi che
portano verso il rispetto per la cultura scientifica, anche indipendentemente
dal fatto che la compatibilità della teoria dell’evoluzione con la teologia
venga innanzitutto spiegata (e solo dopo eventualmente confermata). ·
Si continua poi
sul Giornale con un’intervista al fisico Penzias («G.Galilei?
Un furbo che tirò a indovinare») in cui si spiega a quali condizioni
scienza e religione possono andare d’accordo. |
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27/9/08-VA |
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Si è
concluso oggi un convegno di due giorni organizzato a
Roma presso la Pontificia Università Gregoriana dalla Fondazione Carl
Friedrich von Weizsäcker, dall'Ambasciata della Repubblica Federale di
Germania presso la Santa Sede e dall'Associazione Carl Friedrich von
Weizsäcker "Conoscenza e responsabilità”. Poco si sa dei
risultati; qualche commento e dichiarazione sono riportati in un sito di SRM
(“L'importanza della
scienza oggi - fede e religione sul banco di prova“
he riporta un paio di links al sito della R.Vaticana) se non un giudizio
questa volta quasi positivo verso la scienza … quando non c’è di mezzo la
teoria dell’evoluzione: “Mons.
Rino Fisichella, in apertura del convegno, ha affermato che la ricerca
scientifica deve essere libera, ma non libertaria. “La scienza è “una
conquista positiva”, e “per definizione, è conoscenza certa”, e può rendere
“la vita più umana”. “Il problema – ha spiegato - non è la scienza in quanto
tale, ma l’uso che si fa delle sue scoperte”. D’altra parte, è necessario che
la scienza ponga “l’uomo al centro del suo investigare” e che comprenda che “la
ricerca della verità, che piaccia o no, è lo scopo di ogni ricerca
scientifica”. |
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26/9/08-IT |
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Fa riflettere un
articolo comparso sul Sussidiario (“Un convegno
all'insegna della ragionevolezza e non del fanatismo”) sulla
presentazione del prossimo convegno vaticano sull’evoluzione. Bello il titolo
(che sintetizza come l'arrivo di mons.Ravasi al ministero vaticano della
cultura preannunci un modo di affrontare il problema ben diverso rispetto
all’approccio del Card.Schönborn, che è visibile dal 2005 in poi) e bella la frase iniziale sulla non
evoluzione nei rapporti fra evoluzionismo e Chiesa Cattolica. In effetti è
importante evidenziare che un rilevante cambiamento di rotta sembra avvenuto
SOLO ALL’INTERNO della Chiesa in questi giorni. L'articolo infatti
dimostra come, abbandonando le posizioni non chiare e i "misunderstanding"
presenti nelle dichiarazioni del Card.Schönborn (che nel 2005 era chiaramente favorevole all'ID
USA, anche se poi è diventato un po’ più prudente) si voglia passare ad una
posizione in cui viene attribuita più importanza e autonomia alla ragione e
al ruolo della biologia nella cultura attuale. [Mons.Ravasi il 5/10/2005
e il 16/9
ha invitato i teologi alla prudenza e a non essere invadenti, rispettando le
competenze; purtroppo non ha dato indicazioni anche a fisici e filosofi che
volessero esprimersi … ] Infatti in un suo
precedente articolo (“Creazionismo
e darwinismo sono incompatibili?“ [titolo profetico!]) pubblicato
sulla stesso quotidiano on line giusto un mese fa (il 27/4/08) e riferito
alla conferenza
del Card.Schönborn a Sydney,
presentava come un esperto di evoluzionismo ( … “ormai
uno specialista di questi temi”…)
proprio chi aveva certificato solo 3 anni fa, sul New York Times del
5/7/05, proprio l’incompatibilità in questi giorni negata dal card.Ravasi
(senza indicazioni cronologiche sul momento di cambiamento). E’ una vittoria
importante anche per quei pochissimi che, come alcuni scienziati cattolici
USA (F.Ayala, K.Miller, L.Krauss e P.Coyne) e P.Cantalamessa e F.Facchini in
Italia, anche se con maggiore prudenza, hanno cercato almeno di far capire
che un esponente autorevole stava trascinando su una strada ancora più
sbagliata chi comunque, da 150 anni, non si decideva ad accettare quella
giusta. Curioso notare come la
Chiesa abbia sempre autorevolmente detto (nel 1950 e nel 1996)
che su questa questione vuole avere l’ultima parola; peccato che non abbia
mai detto quando l’avrebbe detta …; e ormai siamo a 150 anni dalla
nascita del problema (per lei) … e non sembra accetti solleciti … |
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26/9/08-VA |
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E’ interessante
leggere sul Sussidiario l’articolo di un fisico, teologo e filosofo
della scienza dell'Università della S.Croce, organizzatore e relatore del
prossimo convegno vaticano sull’evoluzione, e autore di un libro (“The
Vatican Confronts Evolution 1877-1902“) in cui si ricostruisce la storia
iniziale dei difficili rapporti fra la Chiesa cattolica e la teoria
dell’evoluzione (dal 1877 al 1902). Già il titolo (“La Chiesa è
l'unica realtà non ideologica nei confronti del darwinismo“) non sarà
suo, ma non è proprio giustificato – anzi - da alcuna frase nell’articolo; è
evidente quanto la novità della “compatibilità”,
annunciata da mons.Ravasi nella conferenza
stampa del 16/9, sia stata affermata (ma non ancora ben spiegata) e sia
evidentemente in contrasto con quanto detto anche recentememente. Anche
da esponenti molto autorevoli, che confermavano da anni anche alcuni gravi “misunderstanding”
usati a sostegno invece dell’incompatibilità: si diceva che l’evoluzione era
dovuta solo al caso e quindi [su questo non c’è dubbio] era
un’assurdità, o che l’evoluzione (come fatto) non era dimostrata nè
dimostrabile … perché non si può ricostruire in laboratorio [no, non si
possono allevare i dinosauri in laboratorio …]. Strano che un teologo non
sappia che non tutto si può dimostrare sperimentalmente; chi si occupa di
problemi scientifici dispone di solito di laboratori, ma non si può
verificare tutto; certo è difficile credere che questo possa essere un motivo per impedire il dialogo dei teologi
… con chi cerca di verificare tutto il verificabile. Ovviamente il
teologo autore dell'articolo non avrebbe fatto errori di questo tipo, essendo
anche un fisico. Fra l’altro è
apprezzabile che sottolinei un aspetto che appunto smentisce il titolo e
anche tutti coloro che non riescono a trattenersi da critiche “ideologiche”
alla teoria darwiniana e alla teoria sintetica dell’evoluzione e dal ritenere
prevalente l’aspetto filosofico solo per poter intervenire (magari a
sproposito): Ovviamente da quel
momento si dovrebbero interpretare come interventi divini intenzionali …
proprio tutti i casi della vita, non sempre piacevoli. Non si capisce
però perchè solo pochi (laici o religiosi) avessero cercato, in modo
cosciente o meno, di avvertire chi di dovere dei pericolosi [o cercati e
meritati?] "misunderstanding" attuali sulla teoria
dell'evoluzione. - Purtroppo non si
può dimenticare che deve trovare una fine e una soluzione anche la storia di
Teilhard de Chardin la cui condanna (infatti non ritrattò, come fece
G.Galilei, e accettò le conseguenze di un processo, gestito dalla stessa
Chiesa che oggi non ne accetta) dura tuttora, dopo ben 53 anni; forse si
preferisce evitare valutazioni autonome prima che arrivino indicazioni su
verità alternative alle teorie proposte dalla scienza. Solo verso la fine
dell’articolo si ricordano i contrasti [ovviamente ideologici, nonostante il
titolo dell’articolo] all’interno della Chiesa cattolica; mai si ricorda poi
un aspetto fondamentale: esistono pure, e gli scienziati se ne ricordano
sempre, differenze (ideologiche o teologiche) fra le centinaia di religioni
diverse, e non si può pensare che uno strumento universale come il metodo
scientifico possa tenerne conto. ·
“Alcuni, senza prudenza né discernimento, ammettono e fanno valere per
origine di tutte le cose il sistema evoluzionistico, pur non essendo esso
indiscutibilmente provato nel campo stesso delle scienze naturali, e con
temerarietà sostengono l'ipotesi monistica e panteistica dell'universo soggetto
a continua evoluzione. Di quest’ipotesi volentieri si servono i fautori
del comunismo per farsi difensori e propagandisti del loro materialismo
dialettico e togliere dalle menti ogni nozione di Dio“) e al
massimo concede di fare ricerca ma “purché tutti siano
pronti a sottostare al giudizio della Chiesa”. [è importante
ricordare che in Russia i “darwinisti” a quel tempo erano finiti nei gulag in
quanto la teoria dell’evoluzione anche lì non piaceva … per motivi
ideologici. Erano gli anni dela riscoperta ideologica del lamarckismo da
parte di Lysenko, appoggiato da Stalin] ·
“Ora
queste tendenze, che più o meno deviano dalla retta strada, non possono
essere ignorate o trascurate dai filosofi o dai teologi cattolici, che hanno
il grave compito di difendere la verità divina ed umana e di farla penetrare
nelle menti degli uomini. Anzi, essi devono conoscere bene queste opinioni,
sia perché le
malattie non si possono curare se prima non sono ben conosciute, sia perché qualche
volta nelle stesse false affermazioni si nasconde un po' di verità, sia, infine, perché gli stessi errori spingono la mente
nostra a investigare e a scrutare con più diligenza alcune verità sia
filosofiche sia teologiche " - Per venire a tempi più recenti, non è difficile
verificare come perfino la dichiarazione di GP2 del 1996 presenti
un simile veleno nella coda. La frase nell’articolo è comunque chiaramente e
pienamente smentita dalla dichiarazione del Card.Schönborn in favore
dell’Intelligent Design USA. La
sede scelta (il New
York Times del 5/7/05) è un po’ irrituale per una questione così
teologicamente rilevante, ma era il modo migliore per far capire a milioni di
cattolici statunitensi che si doveva sostenere l’Intelligent Design USA
contro la teoria sintetica, confermata incompatibile con la fede. Secondo il
cardinale, che lo raccontò a un giornalista del NYT che due giorni dopo svelò
gli strani retroscena in un
altro articolo, aveva informato il futuro papa della sua iniziativa per
chiarire pubblicamente (dopo alcuni articoli, come quello di L.Krauss in
maggio, comparsi negli USA) l’incompatibilità dell’ “idea
of evolution as a random process” [sic,
“misunderstanding”, “… the
cardinal said that his essay had not been approved by the Vatican, but that
two or three weeks before Pope Benedict XVI's election in April, he
spoke with the pope, then Cardinal Joseph Ratzinger, about the church's
position on evolution. "I said I would like to have
a more explicit statement about that, and he encouraged me
to go on," said Cardinal Schönborn. He said that
he had been "angry" for years about writers and theologians,
many Catholics, who he said had "misrepresented" the church's
position as endorsing the idea of evolution as a random
[?!?] process. Mark Ryland, a vice president of the Discovery Institute,
said in an interview that he had urged the cardinal to write the essay. [?!?] Sembra evidente
che il cardinale lo avrebbe ben saputo, se davvero già da 50 anni “la piena
compatibilità [della teoria dell’evoluzione] con la dottrina
teologica è stata ripetutamente affermata”.
Ed era proprio lui il maggior esperto: tanto da avere il ruolo rilevante di
coordinare il lavoro per la stesura del nuovo
catechismo del 1992. Dirò di più, anche qui è facilmente dimostrabile che c’è
stato un “misunderstanding” …: l’articolo di L.Krauss che ha innervosito il
Cardinale è poco noto ma è questo, comparso sul New York Times del 17/5/05:
“School Boards Want to
'Teach the Controversy.' What Controversy?”; e le frasi che hanno spinto
a reagire sono le seguenti, in cui L.Krauss sosteneva proprio l’esistenza
della compatibilità, anche se riferita soprattutto all’evoluzione come fatto
e NON alla teoria dell’evoluzione “The Roman Catholic Church, …, apparently has no problem with the notion of evolution as it is currently studied by biologists, including supposedly "controversial" ideas like common ancestry of all life forms. Popes from Pius XII to John Paul II have reaffirmed that the process of evolution in no way violates the teachings of the church. Pope Benedict XVI, when he was Cardinal Joseph Ratzinger, presided over the church's International Theological Commission, which stated that "since it has been demonstrated that all living organisms on earth are genetically related, it is virtually certain that all living organisms have descended from this first organism." Bisognerà poi
valutare se sia giusto che su un argomento, che nell’articolo sul Sussidiario
sembra così importante ed è perfino compatibile con la teologia, si continui
a preferire che in Italia nella scuola dell'obbligo non si parli più di
evoluzione dopo le lezioni di teologia fatte ai bambini di tre anni … C’è infatti il
rischio che queste idee poi rimangano nel tempo e suscitino poi in tarda età
reazioni come quelle che abbiamo letto sull’Avvenire del 9/8/2008
(nella rubrica delle lettere) e nell’articolo sul Corriere del 16/9/08
(“Scuse
a Darwin, cattolici divisi“). - Proprio qui,
fra gli intervistati, troviamo un’altra testimonianza utile: intervistato dal
Corriere, sembra evidente che il vicepresidente del nostro massimo istituto
di ricerca, il CNR, IL QUINDICI
SETTEMBRE 2008 non sapeva ancora niente della sconvolgente novità
che sarebbe stata annunciata da mons.Ravasi solo poche ore dopo, cioè
che la teoria dell’evoluzione è scienza e che, nonostante questo, è
addirittura compatibile con la sua (innegabile)
ideologia di riferimento; e si esprime in un modo che fa davvero riflettere:
“«L'evoluzione è solo un'ipotesi filosofica, che non ha ancora trovato un serio supporto da parte
della ricerca empirica e ha avuto traduzioni catastrofiche sul piano politico
con i regimi totalitari”. - Un’altra
testimonianza utile la troviamo qualche mese fa, in un articolo dell’agenzia
pontificia Zenit del 10/4/2008 in cui si racconta di un dibattito
avvenuto in un’università pontificia aderente al progetto STOQ, dove si sono
chiesti se “Si può credere in Dio e nell’evoluzione?” - Se poi vogliamo andare a vedere nelle parrocchie, nei cattolici di
base, troviamo a Correggio degli irrazionali sostenitori del Card.Schönborn,
che gli ricordano da una pagina web
della parrocchia quello che loro hanno capito (anche grazie al sito del creazionismo biblico
italiano!) dell’iniziativa del cardinale CONTRO LA COMPATIBILITA’: - Se vogliamo poi esagerare, troviamo pure un centro cattolico che
diffonde creazionismo biblico senza pudore. Si chiama The Kolbe Center for the Study of Creation, si trova negli USA, ha un sito web in difesa della
lettura letterale della Bibbia e della Genesi in particolare, e solo l’anno
scorso aveva pubblicato un libro dal titolo molto esplicito: “The Doctrines of
Genesis 1-11: A Compendium and Defense of Traditional Catholic Theology on
Origins”): · so many of [catholic] influential thinkers have abandoned the sound creation theology of the Fathers and Doctors of the Church and have embraced instead the false principles of evolutionism. The purpose of this book is to help restore traditional Catholic theology on origins to its rightful place in the belief of Catholics. Indimenticabile il congresso in Vaticano del Centro Kolbe nel 2002 (solo
6 anni fa!) con messa con il Papa e visita al futuro Papa …, saltando il
responsabile di allora per la cultura (il card.Poupard, che difficilmente li
avrebbe ricevuti). Fra i consulenti di questo centro troviamo anche un
geologo creazionista biblico, Guy BerthauIt, che da
giovane insegnava
le basi scientifiche della creazione in 6 giorni 6 all’attuale Papa nei
momenti di ferie in comune, e che nel 2002 tenta di riprendere i
contatti con lui al congresso di Roma.
[Perché mons.Ravasi ha parlato di
COMPATIBILITA’?! Per non chiedere scusa?] |
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25/9/08-IT |
·
Su Europa
un articolo (“Bibbia
e Darwin. Il disegno intelligente della Chiesa”) informa dell’annuncio di Mons. Ravasi del
convegno sull’evoluzione. La dichiarazione non è certo da sottovalutare, dato che il restringere
così chiaramente il racconto della creazione al campo solo teologico crea un
grave e urgente problema: se non è un fatto (come crede anche l’ingenuo don
Umberto di Vicenza) ma è teologia, non è nemmeno una favola da raccontare ai
bambini prima di una certa età; è ragionevole quindi riflettere [per
carità, nessuno processo, ma una scelta autonoma; come quella fatta dalla
chiesa anglicana] sul motivo per cui si insegna teologia ai bambini di
tre anni, leggendo la Genesi e facendo vedere più volte le videocassette
delle Paoline
sulla creazione e sull’arca di Noè? |
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24/9/08-USA |
·
Buone notizie
dagli USA: secondo l’agenzia AGI (“USA
2008: OBAMA A FAVORE INSEGNAMENTO TEORIA EVOLUZIONE“). Almeno uno dei
candidati alla presidenza si è espresso a favore dalla teoria
dell’evoluzione, sulla base di un ragionamento molto semplice, razionale, che
garantisce di non sentirsi poi in dovere di chiedere scusa anche se non te lo
chiedono: “Credo nella teoria dell'evoluzione", afferma Obama, "visto l'ampio consenso
che riscuote nella comunita' scientifica. Non penso sia utile per i
nostri studenti confondere il dibattito sulla scienza parlando di altre
teorie, come il disegno intelligente, che non sono state provate
scientificamente". Purtroppo finora le spiegazioni migliori e più complete sono quelle
contrarie, ripetutamente espresse e spiegate anche solo due mesi fa nella conferenza a Sydney
dal card.Schonborn, o dallo stesso Papa che si era pronunciato a favore
dell’Intelligent Design USA nel libro “Creazione
ed Evoluzione”; qualcuno ha annunciato addirittura questo libro
coll’improbabile titolo “L’evoluzione
non può essere provata”; improbabile perché già nel 2004 il card.Ratzinger aveva confermato l’origine comune di tutti gli esseri,
animali e vegetali oggi viventi (=l’evoluzione); i dubbi ormai sarebbero
tardivi … |
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23/9/08-VA |
·
Lascia un po’
MOLTO perplessi la lettura di un articolo comparso sul sito web del sito SRM
(“La
riflessione di Joseph Ratzinger sull’evoluzione”), scritto da un
filosofo esperto di meccanica quantistica ma che (certamente fino al 2006)
aveva, come molti altri, dei problemi con la biologia evoluzionistica,
G.AuIetta, che è il direttore scientifico del progetto STOQ, in cui si inserisce
il convegno vaticano di marzo. ·
Conferenza
del Prof.Zichichi del 23/4/2007: “Un altro
momento molto interessante della conferenza è stato quando il professore ha distrutto uno dei dogmi più ferrei della
cultura dominante: l’evoluzionismo. Questa
teoria pseudo-scientifica, infatti, non ha né il
rigore matematico né la riproducibilità sperimentale: in altre parole, non
è scienza. L’evoluzionismo viene insegnato nelle scuole ricorrendo ad una
tautologia: "E’ così perché è così". Ad un convegno
internazionale in cui alcuni sostenevano la teoria darwinista, Zichichi chiese che scrivessero la formula matematica
di ciò che stavano dicendo: nessuno è mai stato in grado di farlo, perché
appunto non si tratta di scienza, ma siamo al
livello di romanzo, cioè sono solo chiacchiere. Buone per chi le beve perché
dette in televisione, ma non per un convegno scientifico dove contano le
equazioni e gli esperimenti riproducibili”.
·
Inoltre ”La cultura dominante ha posto il tema
dell’evoluzione biologica della specie umana sul piedistallo di una grande
verità scientifica in contrasto totale con la Fede ·
Inoltre “Gli oscurantisti sono coloro che pretendono di fare
assurgere al rango di verità scientifica una teoria priva di una pur
elementare struttura matematica e senza alcuna prova sperimentale di stampo
galileano. “ [Ecco un altro che
non sapeva né della compatibilità … né che fosse scienza; è probabile che
questi “misunderstanding” siano convincenti ] L’articolo di G.AuIetta lasca perplessi proprio perché appoggia l’idea
della centralità (=la prevalenza …) della filosofia nel valutare una teoria
scientifica materialistica, mentre mons.Ravasi ha organizzato un convegno in
cui i diversi piani sono giustamente separati, e lo ha fatto ben notare. Questo articolo evidenzia chiaramente come qualcosa si stia movendo e che
non è forse piaciuto che l’incompatibilità fede/scienza sia stata
improvvisamente negata. Fino al 16/9 le posizioni ufficiali della chiesa non
erano certo quelle di mons.Ravasi … e non è ancora detto che sia facile che
cambino. PS: è importante rileggere, a conferma del fatto che, se ci fossero e
durassero (a novembre ci sarà il convegno con Zichichi), le novità sono
recenti, si dovrebbe leggere anche questo testo di G.AuIetta, consultabile
nel sito dell’università Gregoriana; è del 3/8/2006, solo di due anni fa. Titolo? “A New Arms Race” [?!]; sottotitolo?: NB: Il fatto più preoccupante è che, partendo da queste … “premesse”, lo
scritto di oggi
concentra in una pagina sola … critiche teologicamente motivate e “misunderstanding”
altrui che erano prima dispersi in vari documenti, dal
1999 ad oggi … [E’ davvero imbarazzante …; proprio nel momento in cui mons.Ravasi sta
cercando di risolvere razionalmente problemi secolari …; probabilmente non ce
la farà … ma non sembra che trovi collaborazione, né che sia di aiuto chi
manifesta – senza nemmeno accorgersene - problemi di “misunderstanding”; e …
proprio adesso … che la chiesa anglicana si scusa proprio per quello].
Si
puo’ anche ricordare che la Fondazione Templeton dà molta importanza
al rispetto delle teorie scientifiche
consolidate: “the
Foundation does not generally support theologically-motivated critiques of
evolutionary science; If your project
takes an anti-evolutionist position scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning
evolution or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial
filters and external expert review process”. Pretende poi
che “products of Templeton-funded research will
appear in high-quality and peer-reviewed journals”. [Ovviamente non si può dire che l’evoluzione si basa sul caso, cieco o no
…] ·
L’articolo di
G.AuIetta non è ripreso da altri che non sia il blog Eroici
Furori. |
|
23/9/08-IT |
·
Curioso e un po’
inatteso un articolo sul Sussidiario sul riscaldamento globale, con
una splendida foto di un tricheco isolato su quello che forse un tempo era un
iceberg [?], con una nave di
Greenpeace sullo sfondo. L‘articolo è allarmistico fin dal titolo (“Allarme
surriscaldamento: il metano sotto l'Artico peggio dell'anidride”) e forse
è una conseguenza di preoccupazioni suscitate dalla mostra sul riscaldamento
globale recentemente presentata al Meeting di Rimini. ·
Un articolo sul Foglio
di oggi (“Eminenza, qui la cosa
non funziona”) ricorda un po’, nelle sue critiche al card.Bagnasco per
alcune dichiarazioni sul
testamento biologico, un articolo del
29/6/2006, sempre sul Foglio (“Caro
Ratzinger, lei con Darwin è troppo tenero”) in cui G.Sermonti criticava
la Chiesa perché non si decideva a condannare la teoria dell’evoluzione … Purtroppo gli esperti, forse memori di cosa è successo a Teilhard de
Chardin evitavano di fare “sintesi” ardite e pericolose… e lasciano che apra
la strada … mons.Ravasi, senza nemmeno sostenerlo adeguatamente, aiutandolo
magari anche a spiegare PERCHE’ (se è vero …) c’è questa compatibilità che
lui dice …; anche se il dubbio è che non ci siano tanti esperti di evoluzione
fra i fedeli … [nessun biologo genetista ha infatti firmato il documento
degli universitari cattolici in difesa del papa per gli equivoci che hanno
fatto annullare la sua visita alla Sapienza]. ·
Sull’Avvenire
un articolo (Udine: la scimmia è nuda, però la differenza resta) di F.Facchini che, prendendo spunto dalla mostra
di Udine “La
scimmia nuda” [il 21/9 hanno chiuso la mostra … ma anche il sito
internet! La mostra riaprirà presto a Torino], sottolinea come la mostra
tenda a presentare come troppo simili e troppo vicini l’uomo e lo scimpanzè,
secondo le indicazioni di Linneo prima che quelle della teoria
dell’evoluzione (di solito altri testi preferiscono sottolineare improbabili
somiglianze con i cani o con i gatti, specie che da tempo si sono lasciate
addomesticare ma che, anche Linneo concorderebbe, non ci assomigliano per
niente). E’giusto fare seminari
di biologia evoluzionistica di alto livello (e che presuppongono
l’accettazione della teoria dell’evoluzione) anche all’Università Gregoriana,
per far capire ai teologi come sia necessario che finalmente si attivino
anche nelle università pontificie sia insegnamenti che laboratori, oggi
inesistenti, che permettano di capire perchè la teoria dell’evoluzione è oggi
uno strumento insostituibile di lettura della realtà biologica, ma il
problema è soprattutto nelle diocesi; qualcuno potrebbe appunto suggerire
alle diocesi di ospitare questa mostra in una delle tante strutture a loro
disposizione, magari ristrutturata o costruita con fondi pubblici. |
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22/9/08-IT |
·
[da Pikaia]
Riprendono dal 9 ottobre gli Happy Hours evoluzionistici all’ultimo piano
del Museo di Storia Naturale di Milano. Qui
il programma e la raccomandazione di prenotare entro il giorno prima. ·
Sul Foglio
un articolo (“I
prof. britannici vogliono insegnare il creazionismo, per amor di scienza”)
presenta i risultari di un sondaggio fatto tra gli insegnanti inglesi sul
ruolo di Dio nell’evoluzione umana, comparsa sul DailyTelegraph. Si
raccontano anche le conclusioni delle polemiche all’interno della Royal
Society dopo che il biologo (e pastore anglicano) responsabile per
l’educazione aveva manifestato alcune idee sull’insegnamento del creazionismo
nelle scuole. |
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22/9/08-CA |
·
Il National
Center for Science Education informa che la Federazione Canadese di Scienze della Terra
ha preso posizione con documenti specifici sul problema del riscaldamento globale
e su quello dell’insegnamento
del creazionismo nelle scuole. Ambedue i problemi stanno cominciando a
preoccupare i canadesi, a causa della vicinanza con l’Oceano Glaciale Artico
da una parte e degli Stati Uniti da due parti. Queste iniziative delle
società scientifiche si spera siano utili per orientare almeno la gente che
attribuisce al metodo scientifico un ruolo positivo nell’evoluzione culturale
umana. |
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21/9/08-IT |
·
Sul Manifesto
un articolo di Gentiloni (“Darwin, niente
scuse ma neanche ostilita'“) sulla posizione di Mons.Ravasi su Darwin.
Anche in questo articolo (solo la Repubblica non ha sbagliato [forse solo
quel giornalista ha letto il documento originale?]) si usano le parole di
chi non ha capito il motivo per cui la chiesa anglicana chiede scusa: non per
averlo condannato ma per non averlo capito … che è un po’ diverso … ·
Le lettere con le
riflessioni di alcuni lettori del Foglio sulla teoria dell’evoluzione citate
qui sotto in data 20/9 dimostrano come siano diffuse fra alcuni cattolici
italiani alcuni dei 10-15 errori o miti (che gli anglicani chiamano “misunderstanding”)
sulla teoria dell’evoluzione. Questi errori si possono trovare elencati e
spiegati o in un libro appena tradotto in italiano (Cameron M. Smith, Charles
Sullivan “I falsi miti dell'evoluzione. Top ten degli errori
più comuni”, Dedalo
2008, pp. 200, euro 11,90) o in un vecchio articolo in inglese di Scientific
American accessibile gratuitamente: “15
Answers to Creationist Nonsense” o in un più preoccupato articolo su New
Scientist (“Evolution
24 myths and misconceptions”). Ormai la frase è stata detta e bisogna procedere da ora su quella strada.
·
Un suggerimento
per organizzare processo di aggiornamento autogestito puo’ venire dal “The Clergy Letter Project“ |
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20/9/08-IT |
·
Sul Corriere
la preannunciata lettera aperta («Salvate
il teologo di Darwin») inviata dal teologo V.Mancuso a mons.Ravasi
per chiedergli, viste le novità da lui comunicate il 16/9, di rivedere al più
presto la condanna della Chiesa a Teilhard de Chardin: “A chi le chiedeva se anche la Chiesa cattolica
avrebbe dovuto compiere un gesto simile, Lei ha risposto di no, perché non ci
sarebbe nulla da farsi perdonare, in quanto mai nessuna condanna è stata
emessa contro Darwin e le sue opere. Mi permetto di dire che si tratta di
un' affermazione che corrisponde a verità, ma non a tutta la verità del
dossier sull' evoluzionismo. Lei sa bene infatti a quali persecuzioni
fu sottoposto dalla nostra Chiesa il gesuita francese Pierre Teilhard de
Chardin (1881-1955), paleontologo e teologo, significativamente chiamato all'
epoca «il Darwin cattolico» per aver introdotto il metodo evolutivo anche nel
ragionamento teologico”. ·
Su Pikaia
(“Il
Corriere della Sera: un nuovo modello didattico per spiegare i concetti di
selezione ed adattamento “) un po’ di ironia sulle recenti posizioni
equilibriste del Corriere sulla teoria dell’evoluzione. ·
MOLTO istruttive
un paio di lettere
inviate oggi al Foglio. Nella prima si legge che “Darwin non forniva una distribuzione di probabilità per le
mutazioni genetiche”, mentre “in fisica tutte
le volte che si tira fuori la parola "caso" si dovrebbe allegare
una opportuna distribuzione di probabilità, con un centro [?!] e una larghezza [?!]
normalizzata a 1”; può essere un suggerimento (non per Darwin, che
aveva studiato teologia ma non capiva
niente di … genetica… per motivi anagrafici) ma per Mendel, che però
compilava tabelle di frequenza e non “centri” e “larghezze” … [nel
caso dell’alternativa geneticamente determinata fra maschio e femmina … dove
starebbe … il “centro”?]. [Per fortuna invece ogni tanto qualcuno è sincero e fornisce spontaneamente
i criteri per la valutazione!]. -
Interessante anche
una terza lettera, che evidenzia che su un campione casuale di tre lettere
c’è anche una persona che non ha avuto la pazienza di aspettare di ricevere
le scuse della Chiesa Cattolica. E’ infatti un lettore che cerca di far
ragionare l’autore di una precedente lettera (del 17/9), un cattolico, anche
lui come tanti altri indotti in errore, che dimostra senza pudore un grave “misunderstanding”
sulla teoria dell’evoluzione, lo stesso che troviamo anche nella conferenza tenuta a
Sydney dal card.Schonborn solo due mesi fa. Questo lettore del Foglio scriveva infatti che “La
teoria darwiniana non è una teoria scientifica. Affermare che le cose
avvengono “per caso” non è una affermazione scientifica. Il caso non è
sperimentabile: si sperimenta che un evento avviene, in quale modo e
conformemente a quale legge matematicamente espressa, se essa è stata
formulata: ma non si può sperimentare se questo avviene “per caso” o per
qualsiasi altra causa”; sbeffeggia poi gli evoluzionisti scrivendo che
“non si conosce altro caso di scoperta scientifica
che consistesse nel dire che le cose avvengono “per caso”. [Ovviamente nessun biologo crederebbe mai che un qualunque essere
intelligente o superiore accetterebbe il lavoro di creare mutazioni solo in
una certa frazione del DNA e solo in alcuni dei milioni di gameti maschili
(quasi tutti dispersi poi quotidianamente nell’ambiente) in milioni di esser
viventi animali e vegetali ogni giorno; sarebbe comunque solo una sua
opinione e non potrebbe mai dimostrarlo scientificamente]. |
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19/9/08-IT |
·
Sarà una
coincidenza casuale? Proprio in questi giorni viene da un articolo sul BMJ di
Otto Cars,
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), un allarme sulle pericolose
conseguenze dei meccanismi (che non tutti riescono a vedere) previsti dalla
teoria dell’evoluzione. Si stanno infatti sviluppano batteri resistenti agli
antibiotici, utilizzati spesso con
leggerezza e senza pensare appunto a meccanismi evolutivi (mutazione casuale
e selezione naturale) che anche i batteri ignorano ma sanno utilizzare a loro
vantaggio. Molti degli articoli
che raccontano di questa ricerca lo dicono espressamente e lo spiegano
anche in modo comprensibile per chiunque ancora non lo sapesse: “Ogni
volta che utilizziamo un antibiotico infatti poniamo i batteri davanti ad uno
stress selettivo. Esattamente come descritto da Darwin nella
sua teoria sulla evoluzione delle specie, alcuni (pochi) individui
hanno caratteristiche genetiche casuali che li rendono immuni
all'antibiotico. Possono per questo moltiplicarsi velocemente e portare
avanti il carattere di resistenza rendendo inefficace il farmaco utilizzato”. Come si vede, non c’è niente che
possa interessare un filosofo o un teologo, ma solo scienza, e anche ben
dimostrata. Si parla di oggetti materiali, e tutti gli esseri viventi lo
sono. |
|
19/9/08-VA |
·
Nel sito SRM (Science and
Religion and Media) sono stati inseriti 3 video (38MB in totale) caricati su
YouTube, con la conferenza stampa di Mons.Ravasi (in italiano sottotitolata).
Tutti gli altri video degli oratori (fra cui Minelli, AuIetta, Sloan e
Leclerc) sono stati messi in rete solo successivamente, prima della fine di
settembre, in un canale
di YouTube. Mancano le eventuali domande dei giornalisti e le relative
risposte. |
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18/9/08-IT |
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Sul Foglio
un articolo (“CONTRORDINE ROYAL
SOCIETY, LA PORTA SI RICHIUDE IN FACCIA AL CREAZIONISMO”) che racconta di come la Royal Society abbia
risolto un problema con i suo responsabile dell’educazione, un pastore
protestante, che si era espresso in modo poco chiaro sul rispetto dei criteri
di scientificità per gli argomenti che vengono discussi a scuola nelle ore di
scienze. Curioso che l’apertura al creazionismo avvenga proprio nei giorni in
cui la chiesa anglicana chiede scusa per non aver mai capito bene che cosa
veramente Darwin volesse dire. Dell’articolo, e della retromarcia rispetto ad
un precedente articolo del 13/9,
si scrive nel blog Bioetica (“Palinodia
al Foglio”) |
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18/9/08-VA |
·
Ripensando alle
differenze fra alcuni documenti citati ieri, come la conferenza
stampa con Mons.Ravasi, la conferenza del
Card.Schönborn a Sydney o la sua lettera sul New York Times del 7/7/05, e le dichiarazioni del
card.Martino del 29/11/08 risulta immediatamente evidente dalle differenti
impostazioni che sicuramente qualcuno di loro non ha capito né Darwin, né la
sua teoria dell’evoluzione ma nemmeno ha un’idea dei convetti principali di
quella accettata oggi; secondo la logica (che non è difficile da capire)
usata dagli anglicani dovrebbe quindi chiedere scusa … di non aver capito. [Forse una delle imprese umane
più difficili, se non impossibili, è il convincere (se lo si fa solo con
molto tatto) chi non ha capito qualcosa ... ad ammettere di non aver capito … ; è evidente che chi lo
ha fatto un po’ brutalmente e spazientito (sapendo magari che non può
aspettare ancora 150 anni) non ottiene nessun risultato e scatena vittimismo
invece dell’auspicata razionalità. Curioso vedere chiaramente che non ci
siano soluzion possibilii, se non scatta la disponibilità all’ascolto e al
dialogo …] Inutile però chiedere scusa solo
a Darwin (che, poverino, aveva fatto di tutto per farsi capire da tutti, come
ognuno può verificare
sui suoi libri, oggi addirittura gratuiti o in qualche sito web dove si spiega tutto) ma soprattutto a chi
per anni ha seguito indicazioni sbagliate fornite da persone di cui si
fidavano; non è infatti possibile, viste le enormi differenze fra i testi
citati, che contengono valutazioni molto diverse e inconciliabili della
teoria dell’evoluzione, che lo abbiano capito tutti. Si legge infatti chiaramente “la
Chiesa d’Inghilterra chiede scusa per non averti capito e per aver
incoraggiato gli altri a non capirti” (“the Church of England owes you [Charles
Darwin!] an apology for misunderstanding you
and, by getting our first reaction wrong, encouraging others to
misunderstand you still”). Non è
chiarissimo il motivo? O forse il ragionamento è un po’ contorto e non facile
da capire? Comunque si scusa anche per avere fornito indicazioni errate a
milioni di fedeli fiduciosi. ·
Ma su questo
basta … andiamo invece altrove a
respirare un’aria diversa? [qui
un altro articolo del NYT con tutti questi retroscena, alcuni dei quali
sorprendenti e ben poco noti, come la dichiarazione del cardinale di credere
che Darwin e gli evoluzionisti
proponessero scioccamente il caso come unico motore dell’evoluzione; chi
dovrebbe scusarsi per averlo indotto in un così clamoroso e dimostrabile
errore di “misunderstanding”? Gli
evoluzionisti? Basta scorrere un corso
introduttivo sull’evoluzione per capire davvero COME funziona l’evoluzione. Non ci sono molti dubbi
che sia errato quel che pensa … purtroppo non è l’unico a pensarla così, e a
sbeffeggiare gli evoluzionisti facendoli passare per stupidotti che credono
che l’evoluzione biologica sia
controllata solo dal caso … incredibile]. Istruttiva e forse sconcertante risulta quindi una visita
ad alcuni testi
favorevoli all’attuale teoria
dell’evoluzione scelti “a caso” nel sito web dell’Università
Cattolica USA di Notre Dame, che collabora all’organizzazione del
congresso di marzo. A Roma era presente Phillip Sloan, che presenta un ricco curriculum
da oceanografo con esperienze di ricerca e poi da storico della teoria
dell’evoluzione. Frasi simili in italiano forse le
ha dette solo P.Coyne, ma nessun biologo cattolico! Impressionante la sincerità con cui questo docente
mostra gli effetti nel caso il cardinale avesse continuato ad avere successo:
“no Catholic university could maintain a
reputable biology or science program, because the vast majority of scientists acknowledge that
overwhelming evidence supports Neo-Darwinian evolution—Notre Dame could no longer stand with Harvard, Stanford
and other world-class institutions of learning”. Il ragionamento è di una logica impressionante e si legge la
preoccupazione di un condizionamento alla libertà di ricerca e il rischio di
riprecipitare nell’800. Curioso anche l’interesse a competere con Harvard e
Stanford … E’ incredibile quante frasi che
turberebbero molti cattolici italiani (forse innocenti, tranne i biologi, in
quanto indotti in errore avendo sentito spesso che “l’esistenza
di un progettista può essere dedotto osservando l’ordine esitente
nell’universo”…) si trovano … nel sito web di un’università
cattolica USA … giustamente coinvolta da Mons.Ravasi nell’organizazione
del prossimo convegno "L'evoluzione biologica: fatti e teorie.
·
“si auspica, altresì, di poter trarre, dalla Sessione
Plenaria, conclusioni che siano rilevanti per quanto riguarda il tema della creazione
di qualcosa dal nulla e le varie forme – comprese quelle evolutive –
nelle quali questa partecipazione dell’essere, causata dall’Essere per
essenza, viene realizzata. Infatti, per San Tommaso d’Aquino, dal punto di vista
filosofico, tutto ciò che è per partecipazione è (o è causato) dall’Essere
per essenza, perciò non si possono ritenere esclusi dal derivare dal
principio universale dell’essere neanche i processi evolutivi dell’universo e
della vita.” [Speriamo che non si formino buchi neri durante queste
creazioni da nulla! Comunque c’è da fare i complimenti a Mons.Ravasi per la
precisazione che il suo è un convegno scientifico e per l’invito a mantenere
distinte scienza, filosofia e teologia… ] ·
“We will argue that at some time in the biological evolutionary
course divine intervention with the introduction of a soul/spirit was
required to create the unique human species. We will further argue that
with the infusion of a soul/spirit at the time of human conception we
are, in a sense, witnessing a replication of the creation process of mankind
itself. ·
The latest advances in
molecular genetics and neuro-imaging will be presented to support the thesis
that divine intervention was necessary in the origin and development of man emphasizing that: ‘we are
created in the image and likeness of God’ ·
the intelligent
design community’s claim that their concept is scientific and that the
definition of science needs to be changed to allow other than natural
explanations of natural phenomena. If
they were to prevail, science as we know it would be destroyed. |
|
17/9/08-VA |
·
E’ uscito con un
certo ritardo il testo ufficiale della CONFERENZA
STAMPA di presentazione del convegno internazionale "L'evoluzione biologica: fatti e
teorie" (ROMA, 3-7 MARZO 2009). Nel testo diffuso dal
Vaticano mancano comunque le risposte
alle domande dei giornalisti, che forse sono quelle che hanno creato problemi
di interpretazione e di comprensione in alcuni degli articoli di ieri. In effetti Teilhard de Chardin
negli interventi scritti è stato nominato una sola volta e non si fa
riferimento ai problemi di un'eventuale riabilitazione a 53 anni dalla morte,
citati solo sui quotidiani. L’intervento di mons.Ravasi è
stato inserito solo dopo le 21 ed è stranamente solo in inglese (anche lui ha
parlato in italiano), e viene citato
l’interesse anche recente per Teilhard De Chardin del Papa, che si era già
occupato di lui in un’ottica diversa. La frase secondo cui questo è il
motivo per cui la Chiesa non chiederà scusa, che i giornalisti avevano
riportato, in realtà nel testo messo in rete dal Vaticano non c’è, per cui
sarà stata detta nella discussione finale. Da notare che la chiesa anglicana
non si scusa per aver contrastato e combattuto le scoperte di Darwin, ma per
non averle capite ("for misunderstanding you
and, by getting our first reaction wrong, encouraging others to misunderstand
you still"); solo ora si rende conto che era un comportamento
assurdo e ingiustificabile, dovuto al fatto che allora non avevano capito
niente. Per esempio chiunque dicesse
che, secondo Darwin o gli evoluzionisti, "siamo
il prodotto del caso", è evidente che non ha capito e dovrebbe
scusarsi. O almeno non deve meravigliarsi se qualcuno alla fine si stufa di
scusare chi si crea da sè una nuova teoria assurda e ridicola per criticare
più facilmente gli sciocchi evoluzionisti. Strano poi che non si racconti
correttamente che Pio XII nel 1950 (nella "Humani
generis"), dopo aver ben condannato la teoria dell'evoluzione e aver
precisato che Adamo non si poteva discutere, aveva dichiarato che "il Magistero della Chiesa non proibisce che in conformità
dell'attuale stato delle scienze e della teologia, sia oggetto di ricerche e
di discussioni, da parte dei competenti in tutti e due i campi, la dottrina
dell'evoluzionismo ... purché tutti siano
pronti a sottostare al giudizio della Chiesa"; l’ultima frase è
stata sostituita da mons.Ravasi con un provvidenziale “e così via…” … censurante; il gesuita Teilhard
de Chardin (un vero esperto in ambedue i campi) proprio per aver cercato di
conciliare la fede con l’evoluzionismo è stato giudicato dal tribunale del
Santo Uffizio [lui sì] e
condannato, zittito e messo all’indice; e la condanna rimane tuttora valida, a
53 anni dalla morte, come confermato nel 2007
dal card.Poupard. Oltre alla condanna di Teilhard
de Chardin da parte del Santo Uffizio, ci sono comunque stati anche molti
altri modi per far capire come la si pensava su Darwin … e la chiesa ha
indubbiamente impiegato in più di un secolo e molte risorse anche economiche
per contrastare la diffusione di una delle principali idee alla base del
successo anche della cultura occidentale, di solito apprezzata e di cui a
volte si rivendicano le radici, dimenticando che oggi sono ben più importanti
i rami, e la condanna di Teilhard de Chardin fa notare che le radici ormai
contano poco, se poi si rifiutano. Leggendo i testi integrali degli
interventi effettuati alla conferenza stampa sembra di intuire che invece
negli organizzatori del convegno "L'evoluzione biologica: fatti e
teorie" sia presente sia una conoscenza dei diversi
livelli del problema, sia l’ammissione dei guai che sono stati fatti; si
parla infatti dell’esigenza di distinguere chiaramente gli aspetti
scientifici da quelli filosofici, si ricorda l’imbarazzante invadenza dei
teologi su questioni che tra l’altro non conoscono, si invita all’ottimismo
verso la scienza, senza complessi di inferiorità, ma migliorando le
conoscenze; notevole, nonostante gli sforzi del card.Schönborn, il rifiuto di
accettare al congresso esperti di Intelligent Design o addirittura
creazionisti; probabilmente non li vogliono rivedere più dopo il congresso a
Roma del vivace ed attivo Kolbe Center
for the study of Creation e il successivo ricevimento in Vaticano nel 2002, quando ancora
qualcuno credeva all’incompatibilità.
“se la
teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un
campo non suo... è ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i
risultati della scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano
assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”.
“Oggi … nuove conoscenze
conducono a non considerare più la teoria dell'evoluzione una
mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria si sia
progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di una
serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La
convergenza non ricercata né provocata, dei risultati dei lavori condotti
indipendentemente gli uni dagli altri, costituisce di per sé un argomento
significativo a favore di questa teoria” (GP2, 1996). Il card.Schönborn due mesi fa a
Sydney alla GMG ha ripreso e sostanzialmente confermato (“Creazionismo ed
evoluzionismo senza ideologie possono incontrarsi“) le sue posizioni
pessimiste sulla biologia evoluzionistica espresse il 7/7/2005 e la
difficoltà a distinguere i criteri su cui si fondano i diversi strumenti di
conoscenza e azione a disposizione dell’uomo; è in realtà mancata la
dichiarazione di netta incompatibilità, evidente nel 2005, anche se l’ha
sfiorata: “Alcuni
fenomeni particolarmente complessi non depongono nettamente a favore di un
«disegno intelligente» nella natura?”, “non
resta dubbio alcuno sul fatto che Darwin, con la sua teoria, intendesse favorire
la vittoria scientifica del materialismo.”, “Occorre
separare Darwin dal darwinismo, liberarlo dalle sue catene ideologiche e da
una filosofia implicitamente riduzionista caratteristica di «tutta» la
scienza moderna” “le
lezioni di biologia non vengano sovraccaricate ideologicamente di elementi
estranei alla materia” Evidentemente è la teologia che
rischia di invadere campi altrui, più che la biologia. Sembra quindi difficile che il
cardinale possa rientrare nei rigidi criteri di scelta degli oratori
(ottimisti, che non rimescolano scienza, filosofia e teologia e che non
accettano l’ID USA) previsti per il convegno "L'evoluzione
biologica: fatti e teorie" nel marzo 2009. L’unico articolo precedente
che evidenzia la compatibilità è quello del 17/9/07 che resoconta un’intervento del sottosegretario
del Pontificio Consiglio per la Cultura, la struttura allora da qualche
giorno diretta da mons.Ravasi. L’intevento di mons. Sanchez de Toca è
avvenuto a Jerez de la Frontiera, e il titolo dell’articolo dell’agenzia
Zenit era chiaro “Rappresentante
vaticano nega l’incompatibilità tra evoluzionismo e creazionismo”.
Ovviamente l’articolo era stato citato e apprezzato in questa rassegna stampa
in quella data … anche se è evidente che si faccia solo riferimento
all’origine del mondo, su cui nulla ha da dire la teoria dell’evoluzione, e
che sia irrazionale la frase “Ciò che è in gioco in
questo dibattito è un’opzione tra l’irrazionale e la ragione e, alla fin
fine, il cristianesimo è la religione del Logos, ossia della ragione”
… ·
PS: A
questo punto però sorge un problema. ·
“Io mi
meraviglio di come un saldo teologo, per sfuggire all’accusa di Hitchens che
ogni fede in Dio è frutto di 'crassa idiozia', abbia potuto pubblicare
simili idiozie ed eresie sul quotidiano dei Vescovi” ·
“per salvare la teoria
dell’evoluzione e per salvarsi dalle critiche del mondo, egli butta a mare la
nostra Fede tradizionale come se fosse ingenuità” ·
“Dunque, quel Dio che si
prende cura dei passeri del cielo e dei gigli del campo e financo dei capelli
del nostro capo, non avrebbe avuto tempo, sapienza, potenza per creare le
singole specie animali e vegetali che sarebbero invece frutto della
evoluzione?“. Forse c’è, oggettivamente,
qualche problema con la compatibilità “a posteriori”? O con i limiti
fino a cui si stende la Fede, rischiando di dover segnalare la presenza di
buchi da tappare anche dove la scienza riesce a spiegare sia il come
che il perché? |
|
17/9/08-IT |
·
Numerosi oggi gli
articoli che riferiscono sulla conferenza stampa in Vaticano di ieri, scritti
un po’ meglio rispetto a quelli online: ·
Avvenire: Patti
chiari sull'evoluzione ·
Oss.Romano: Darwin?
Un'occasione di dialogo ·
Giornale: Scuse
a Darwin? No, grazie ·
Corriere della
Sera: “Ravasi: dai cattolici nessuna scusa a Darwin” ·
Repubblica: "Niente
scuse" per Darwin; sembra l’unico articolo italiano che fa notare
(a chi lo vuol vedere…) il motivo reale delle scuse della chiesa anglicana: “non
aver capito Darwin”; è noto che la chiesa aveva cercato invece di
capire G.Galilei, che però non era stato convincente; Darwin invece è stato
ben più convincente, ma molte religioni hanno voluto vedere solo gli aspetti
ideologici … e li hanno rifiutati. ·
Nature’s
blog: No
Vatican apology for Darwin ·
Blog Panda’s Thumb: Vatican
evolution congress to exclude creationism, intelligent design ·
Pharyngula: Science is not your merkin (vi si legge il giudizio più critico sulla
conferenza, ma anche sugli scienziati che partecipano ad una conferenza
presentata come scientifica ma a cui partecipano anche i teologi…; sembra che
PZ Myers non abbia notato la novità della compatibilità - forse non ci crede
– ma è disposto ad accogliere tutti coloro che accettano il metodo scientifico) ·
AFP: Vatican
to host meeting on evolutionary theory ·
TimesOnLine: Catholic
Church to hold debate on God and evolution · Catholic News Service: Vatican evolution congress to exclude creationism, intelligent design: “Speakers invited to attend a Vatican-sponsored congress on the evolution debate will not include proponents of creationism and intelligent design, organizers said” · Catholic News Agency: Evolutionary theory ‘not incompatible’ with Catholicism, Vatican official says · Catholic culture: Vatican conference seeks clarity on Darwin's theory · The Christian Post: Apologize to Charles Darwin? ·
Zenit: Non esiste “a priori”
incompatibilità tra Darwin e la Bibbia ·
Chronicle
of Higher Education: Vatican
Sets Conference on Evolution Si potrebbe fare una
precisazione: ·
mons.Ravasi
(probabilmente nelle risposte alle domande) sembra abbia dichiarato che la
Chiesa si sente sotto “processo” (forse avendo
interpretato male il motivo delle scuse degli anglicani, che non hanno certo
detto di sentirsi sotto processo), e che non bisogna doversi sempre scusare. |
|
17/9/08-UK |
·
Sul Times On
Line un florilegio di frasi di Darwin sulla religione: “God,
Evolution and Charles Darwin”. |
|
16/9/08-UK |
·
La rivista Scientist
informa (“Royal
Society prof resigns over comments”) della risoluzione del contrasto
sorto all’interno della Royal Society di Londra a causa di alcune discutibili
dichiarazioni del responsabile del settore educativo sul ruolo non esclusivo
del metodo scientifico nelle ore scolastiche dedicate all’insegnamento della
scienza: “"Some of Professor Michael Reiss's
recent comments, on the issue of creationism in schools … were open to
misinterpretation. While
it was not his intention, this has led to damage to the Society's reputation.
As a result, Professor Reiss and the Royal Society have agreed that, in
the best interests of the Society, he will step down immediately as Director
of Education." |
|
16/9/08-USA |
·
Articolo
di Scientific American (“Better late than never? Clergyman
says church owes Darwin an apology”) sull’iniziativa della Chiesa
d’Inghilterra. Si cita anche la conferenza stampa di mons.Ravasi: “The Vatican says Darwin's theories are compatible with
the Bible, and doesn't plan any apology like the one a Church of England
spokesman suggests the Anglican Church should offer” … Darwin's theories, he
said, were "never condemned by the Catholic Church nor was his book ever
banned". |
|
16/9/08-VA |
·
Oggi la prevista
conferenza stampa di presentazione del convegno “L’Evoluzione biologica: fatti e teorie – Una valutazione
critica 150 anni dopo l’ ‘Origine delle specie’ ”, che si terrà nel prossimo marzo in Vaticano
sulle “valutazioni critiche” a 150 anni
dalla pubblicazione del volume di Darwin “L’origine
delle specie”, un libro che anche recentemente la Chiesa cattolica ha
dimostrato di non ritenere accettabile, nonostante sia uno dei più
interessanti, ben documentati e importanti testi scientifici, alla base di
una delle più grandi scoperte scientifiche. ·
ANSA
(ecco cosa ha sentito il giornalista: “Il Vaticano tende la mano alla scienza proponendo un
dialogo in passato non sempre riuscito, ma senza avvertire la necessità di
'scuse' a quelli che sono stati considerati per secoli portatori di teorie
in contrasto con la fede, da G.Galilei a Darwin”; “La Santa sede si
appresta a celebrare entrambi gli eventi con convegni ed appuntamenti, aperti
anche a scienziati non credenti o di altre confessioni”, “Ravasi anticipa la risposta ad un appello del teologo Vito
Mancuso volto, in sostanza, a far "assolvere" l'evoluzionismo
… La chiesa cattolica non ci pensa per nulla: "l' iniziativa
degli anglicani non è priva di interesse ma è nel loro stile, che è diverso
dal nostro”, “Benedetto XVI ne parla in un suo
testo scritto da cardinale, citando quel gesuita francese, Pierre Teilhard de
Chardin, che aveva tentato di conciliare evoluzionismo e creazionismo
ricavandone un monito dal Sant'Uffizio” … [quest’ultima frase è
chiaramente in contrasto con la prossima…su cui il card.Schönborn però fino
al 2005 non concordava] ·
ANSA
inglese: ·
Reuters: giornalista: “Creationism is the
belief that God created the world in six days as described in the Bible. The
Catholic Church does not read the Genesis account of creation literally,
saying it is an allegory for the way God created the world. Some other
Christians, mostly conservative Protestants in the United States, read
Genesis literally and object to evolution being taught in biology class in
public high schools. The Catholic Church
teaches "theistic evolution," a stand that accepts evolution as
a scientific theory and sees no reason why God could not have used a
natural evolutionary process in the forming of the human species. [L’ha
spiegato appunto Darwin … chissà come commenterà questa frase la gente
dell’ID, se qualcuno l’ha detta davvero]. It objects to using evolution as the basis
for an atheist philosophy that denies God's existence or any divine role in
creation. It also objects to using
Genesis as a scientific text. [nella scuola materna la ripetuta lettura
della Genesi con allegate videocassette è possibile e coerente con il
programma di religione, salvo improbabile emarginazione … : “Lettura dei
passi biblici della creazione e del diluvio (3-4-5 a.); Visione delle videocassette "la
creazione", "l'arca di Noè"(tutti)] ·
Radio
Vaticana: una bella
sorpresa: nell’articolo non ci sono proprio due parole, “revisione”
e “critica” stranamente presenti invece nel
titolo del convegno; nel sito web però
ci ci sono ancora. Mons. Ravasi poi rievoca la lettera di GP2 del 1988: ”ci vuole un
atto di umiltà anche da parte del teologo, che deve ascoltare e imparare” e
precisa che "Io vorrei ribadire la non incompatibilità
a priori tra le teorie dell'evoluzione con il messaggio della Bibbia e
della teologia. Darwin, sapete, non è mai stato condannato, 'l'Origine della
[?] specie'
non è all'indice”. [sembra invece lo fosse “Zoonomia” del nonno Erasmus
Darwin] ·
Altri articoli su “Toscana
Oggi”,
Korazym
(il prof.Leclerc, docente alla Gregoriana sospetta che “pur ammettendo il fatto massiccio dell'evoluzione delle specie, coloro
che creano confusione intendono fare leva sulle insufficienze della teoria
neodarwiniana per proporsi in qualche modo in spiegazione alternativa"),
ASCA
(qui si svela che il prof.Leclerc non ama chi pensa che “solo il 'disegno intelligente' di
Dio possa spiegare i processi dell'evoluzione, confondendo i ''due piani
distinti'' della ''finalita''' e del ''meccanismo''” e fa furbamente notare anche un
altro aspetto importante, che sarà evidente a chi ha letto alcune di queste
citazioni: “C'e' oggi
molta ''confusione'' nei rapporti tra scienza, in particolare la teoria
dell'evoluzione, e la fede”). [Come si è visto l’uso di molti termini scientifici (caso, selezione
naturale, teoria dell’evoluzione, evoluzione, evoluzionismo, evoluzionismo
come filosofia, arroganza degli scienziati e/o dei teologi, evoluzionismo
teista,disegno intelligente) sembra approssimativo, e questo non crea
condizioni minime per comprendersi. Bisogna poi chiarire che la teoria
dell’evoluzione attuale è solo in in seconda battuta un problema filosofico,
per cui non è necessariamente alla portata di “qualsiasi” teologo o filosofo
… e gli “altri” se ne accorgono subito …] |
|
16/9/08-IT |
·
Un articolo sul Corriere
(“Scuse
a Darwin, cattolici divisi“) evidenzia purtroppo che la mossa della
chiesa anglicana mette in difficoltà i cattolici, alcuni dei quali continuano
a ripetere le vecchie critiche (ch non sempr esi capisce se siano davvero
rivolte all’evoluzione come fatto o alla teoria della selezione naturale.
Purtroppo, a differenza della chiesa anglicana (che non sembra abbia
scheletri nell’armadio in quanto non ha condotto recentemente battaglie
frontali su questo problema) si ritrova fra i piedi il problema ancor
irrisolto di Teilhard de Chardin, tuttora colpito (sì, sono 53 anni che è
morto) dalla condanna delle sue idee da parte del Sant’Uffizio. [Qui vediamo un secondo tentativo di “dialogo”
sconosciuto ai più … anche al Santo Uffizio; è forse l’unica spiegazione
alternativa uscita dal mondo cattolico per spiegarel’evoluzione delle specie.
Nel sito si può leggere integralmente il fantasioso libro di don G.Bortoluzzi
e ci sono numerosi link a siti
creazionisti cattolici italiani che evidentemente finora non creavano
problemi. Non è facile oggi nascondere i creazionisti di cui don Giuseppe
nega l’esistenza o l’importanza; occorrerebbe invece convertirli. Qui le illuminanti
opinioni sull’evoluzione di uno dei tanti cattolici creazionisti di base.]. Per quanto riguarda l’intervento
F.Facchini, cerca di difendere sia il condannato – lo
conferma nel 2007 il card.Poupard - Teilhard de Chardin che la Chiesa,
evidenziando però solo una vaga dichiarazione a difesa dell’evoluzione come
fatto (però già noto nel 1700). Addirittura, proprio lui, dichiara che “tra Darwin e la Chiesa cattolica non ci sono conti in
sospeso”. Lui infatti ben sa che il problema di Darwin è ormai un
problema di storia, mentre i problemi sono quelli di come valutare oggi la
teoria dell’evoluzione. Come dimenticare un titolo
dell’Avvenire del 29/4/08 (“Processo a Darwin: teoria scientifica o
mitologia pop?”) per la
recensione di un libro di un antievoluzionista che fornisce “un’apertura di
credito alla bistrattata scuola dell’«Intelligent Design»” e viene
presentato come “Una chiarificazione introduttiva su
cosa sia da intendersi con gli (spesso abusati) concetti di «scienza» e
«metodo scientifico», un «ripasso» della genesi storica della teoria
evoluzionistica prima e darwiniana poi, una collezione delle incongruenze
interne a quest’ultima, dei falsi della paleontologia moderna e delle prove
che i discepoli elaborarono ad hoc per comprovare le posizioni del maestro.”
In realtà sembra proporre come
dichiarazione in difesa dell’evoluzione (come fatto) anche una ambigua
dichiarazione fatta dal Papa un mese fa, il 9 agosto a Bressanone
in difesa della “teoria dell’evoluzione”,
quando è sembrato che dicesse che è verità ma non tutta la verità (“la teoria dell’evoluzione vede la
verità, ma ne vede
soltanto metà”); potremmo accontentarci, se anche i cattolici
laici (oltre a F.Facchini) capiscono cosa volesse davvero dire riguardo sia a
Darwin (ma ormai è un problema superato) ma soprattutto riguardo alla ricerca
scientifica attuale sulla biologia evolutiva che con Darwin è iniziata; tutti
all’inferno? |
|
15/9/08-UK |
·
Articolo del Guardian (“Church
owes Darwin apology over evolution, says senior Anglican”)
in cui si riferisce, inh fondo, che “A Church of England
spokesman said Brown's piece was a "personal view" of Darwin's
contribution to science and did not amount to an official apology by the
church”. In realtà nella
pagina di presentazione del sito UFFICIALE su
Darwin compariva già ieri questa precisazione “A new essay by the Revd Dr Malcolm Brown,
Director of Mission and Public Affairs, gives a personal view
of Darwin’s contribution to science, whilst warning of social misapplications
of his theories”. Quindi siamo di fronte al responsabile dei “Public Affairs”
che scrive le sue opinioni personali nel sito ufficiale della
Chiesa d’Inghilterra, certamente con il permesso del responsabile . [Ci si
potrebbe accontentare, no?] |
|
.
15/9/08-IT |
·
Su Radio3 scienza
Pietro Greco discute con un filosofo sulla chiesa anglicana che si scusa con
Charles Darwin. [audio] ·
L’articolo sul Corriere
(“La
chiesa anglicana fa mea culpa su Darwin”) chiarisce che le scuse sono
fatte per non averlo capito, non per averlo criticato … e evidenzia la frase
molto chiara i cui spiegano perché avevao preferito non capire…: «la gente e le istituzioni commettono errori e i cristiani
e le Chiese non fanno eccezione... si
sentono sotto attacco quando emergono nuove idee che cambiano il modo di
vedere il mondo» ·
L’articolo su La
Stampa online (“"Non
abbiamo compreso la sua teoria" scuse della Chiesa anglicana a Darwin“)
rielabora quanto offerto dall’agenzia AGI, che cerca di minimizzare
l’importanza di questa ammissione di aver indotto i fedeli in errore per ben
126 anni. ·
L’articolo su Repubblica
(“La
chiesa anglicana chiede scusa a Charles Darwin”) sembra un po’
migliore della notizia dell’agenzia AGI
presente nel sito online (dove si leggeva l’ingiustificata frase “il Vaticano batte sul tempo i cugini scismatici: gia'
nel 2005 il cardinale Paul Poppard [?],
presidente del Consiglio Pontifico per la Cultura, dichiaro' la teoria
evoluzionista "perfettamente compatibile" con le scritture”;
se si va a rileggere le notizie di allora la situazione era ben diversa: ci
si riferiva in
quella occasione all’evoluzione come fatto, cioè a qualcosa di precedente
alla nascita di Darwin, e quindi non riguarda proprio le spiegazioni fornite
da Darwin). Si sosteneva anche che
Genesi ed evoluzione non erano compatibili ma erano su piani diversi (Quella
di Darwin è una "teoria
scientifica abbastanza consolidata". La conclusione è senza
ombre: "Il principio di evoluzione e il
principio di creazione possono convivere, essendo su due piani completamente
diversi". ·
La notizia del
pentimento della chiesa d’Inghilterra arriva anche in Italia, ma un po’ “raffreddata”
nei primi flash di agenzia. In particolare l’AGI,
che riprende, e depura dai giudizi positivi, l’articolo comparso sul Daily
Mail. Non si riporta infatti il giudizio positivo di un parente di Darwin
meno pessimista di quello citato (“Darwin was
very concerned about offending other people as his wife Emma was a committed
Christian. So I think this apology would have pleased him’”), né si riporta il fatto che comunque Darwin è
sepolto a Westminster (“They
buried him in Westminster Abbey, which I suppose was an apology of sorts”). Nell’articolo di Repubblica del 4/11/05 (La Chiesa difende l'evoluzionismo "Darwin non nega la
creazione") che riferisce delle dichiarazioni del
card.Poupard ad un convegno sull’infinito inserito nel progetto STOQ, era
evidente che c’era qualche problema e qualche imprecisione nell’uso dei
termini, sia da parte del giornalista che da parte del card. Poupard; non si
fa oggi notare che in questo stesso articolo si ricorda come invece il
card.Schonborn sul New York Times del
5/7/05 … avesse invece chiaramente escluso pochi mesi prima la
compatibilità fra teoria dell’evoluzione e fede con queste chiare parole: “I difensori del dogma neodarwiano hanno spesso invocato la supposta accettazione – o almeno l’acquiescenza
– della Chiesa cattolica romana quando essi
difendono la loro teoria come qualcosa di compatibile con la fede cristiana. Ma
ciò non è vero. La Chiesa cattolica,
mentre lascia alla scienza molti dettagli
circa la storia della vita sulla terra, proclama che alla luce della
ragione l’umano intelletto può facilmente e chiaramente discernere una
finalità e un disegno nel mondo maturale, incluso il mondo degli esseri
viventi.” Curioso quel “lascia alla scienza”, quando
è noto che negli ultimi secoli si sono sempre più ridotti i problemi che si
pensa di risolvere con le preghiera, come pure l’attribuire alla ragione un
ruolo che è invece specifico della fede, che comunque non pretende più di
spingere i fedeli a dire con convinzione “credo quia absurdum”. Il card.Poupard e mons.Basti si riferivano solo alla compatibilità fra
evoluzione e Genesi, facendo capire bene che molto della Genesi non è oggi
più credibile [e probabilmente non
si riferiscono al peccato originale…]: “La
Chiesa difende l´evoluzionismo: "Darwin non nega la creazione" Il cardinal Poupard: sbagliano i
neo-fondamentalisti Vade retro creazionista! Nel dibattito che sta
spaccando scuole e università statunitensi sotto la spinta dei gruppi
evangelici fondamentalisti, desiderosi di imporre il creazionismo come
«ipotesi alternativa» da insegnare obbligatoriamente negli istituti
pubblici, la Chiesa cattolica prende le difese di Darwin. «I fondamentalisti vogliono
prendere alla lettera le parole della Bibbia», che non hanno «finalità
scientifica», dichiara il cardinale Paul Poupard”. Molto interessante anche un’altra frase detta dal card.Poupard in quella
occasione: “bisogna rendersi conto
che scienza e teologia agiscono in campi diversi”; nello stesso
periodo (in un’intervista a La Nazione il 5/10/2005)
è stata detta una frase molto simile anche dal suo
successore, mons.Ravasi: “Le critiche alla teoria
evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei
teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”. Simile ma ben
più impegnativa; sta ora organizzando un convegno
nel marzo 2009, che preannuncia nel titolo una “valutazione
critica” del darwinismo. P.Coyne, nell’intervista a T.Pievani del 28/11/05 su Micromega, dimostra
chiaramente che c’è una bella differenza fra le idee del card.Poupard e
quelle del card. Schonborn, che critica: “Non c'è dubbio che il cardinal Schönborn
abbia sbagliato negando che l'evoluzione neo-darwiniana sia compatibile con
le dottrine della Santa Romana Chiesa. Si tratta di una dichiarazione
erronea. Inoltre ha sbagliato grosso a dire che Giovanni Paolo II è stato
vago e che il suo messaggio non era
importante. Se fosse stato vivo il Santo Padre, in quel momento!”; è invece d’accordo con Poupard quando ha detto che “negare la scienza per motivi religiosi è in
ogni senso una forma di fondamentalismo” e ha aggiunto che è anche “d’accordo con il cardinal Poupard quando pensa che i
teologi e i filosofi che non rispettano e non conoscono minimamente le
scienze corrono il rischio di scadere nel fondamentalismo, sia esso cattolico
o evangelico”. Interessante anche un'altra frase che trae le conseguenze del fatto che
il racconto della Genesi non sia affatto una descrizione di quanto avvenuto
realmente: “A parer mio [la teoria
dell’evoluzione] dovrebbe essere insegnata sin
dall'asilo, giacchè si tratta di una teoria scientifica ben consolidata”. Come spero ben sappiamo, oggi all’asilo si racconta “alla lettera”
una delle due mitologie sull’origine del mondo e della vita che si trroano
nella Genesi; i programmi sono stati cambiati nel 2004, ma forse non si è
consultato il cardinale; avrebbe avuto qualche preferenza e non credo avrebbe
detto di insegnare quel che si voleva dato che “la
teoria evoluzionista è perfettamente compatibile con le scritture”. “la Chiesa cattolica prende le difese di
Darwin. «I fondamentalisti vogliono prendere alla lettera le
parole della Bibbia», che non hanno «finalità scientifica», dichiara il
cardinale Paul Poupard”. [Cosa vorrà dire
“perfettamente compatibile”? Qui
il card.Poupard disse cose ben
diverse dalla sintesi fatta oggi dall’agenzia … o no?] Non è comunque difficile dimostrare che, escludendo P.Coyne che sapeva di
cosa parlava pur essendo un astronomo, anche queste frasi che sembrano di
apprezzamento per la teoria dell’evoluzione sono purtroppo di solito false,
in quanto sono frasi non motivate e ambigue; non è difficile capire che di
solito (escludendo probabilmente GP2) si riferiscono al solo fatto
dell’evoluzione, un problema che quindi non riguarda affatto Darwin in
quanto era già noto nel 1700 (tanto è vero che proprio nell’anno in cui
nacque Darwin, il 1809, Lamarck propose la prima ipotesi, poi rivelatasi
errata); la novità di Darwin è il meccanismo non casuale (il
principale, ma non l’unico) della selezione naturale, che gestisce e
indirizza questo processo. Purtroppo (e per fortuna) è molto facile capire chi confonde il fatto con
la teoria o dimostra di non conoscere i meccanismi che giustificano quella
teoria, che GP2 nel 1996 ha apprezzato usando stranamente una terminologia
forse poco teologica ma corretta e indicatrice di un reale interesse per il
metodo scientifico e per la sua terminologia: “È degno di nota il fatto che questa teoria
[dell’evoluzione] si sia progressivamente
imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di una serie di scoperte
fatte nelle diverse discipline del sapere. La convergenza non ricercata né
provocata, dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli
altri, costituisce di per sé un argomento significativo a favore di questa
teoria”. Sono tante infatti le imbarazzanti dimostrazioni che molti nella chiesa
pensano erroneamente (a cominciare dalla dichiarazione dell’attuale papa
nella cerimonia di insediamento - “noi non siamo
un prodotto casuale e senza senso
dell’evoluzione”) che la teoria dell’evoluzione sia talmente assurda
da considerare il caso come l’unica forza che la guida (sul “senso”, ovviamente, la scienza non si può
esprimere, ma nessun evoluzionista pensa che il caso da solo possa combinare
qualcosa di buono). Ovviamente né Darwin né gli evoluzionisti sono così
stupidi; leggono e comprendono i testi e avendo come principale impegno e
interesse – a differenza di altri che non sono preparati e non lo sanno
apprezzare - lo studio del “libro della natura”. Da 150 anni. |
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14/9/08-UK |
·
Un’altra
notizia
(un po’ meno sconcertante, ma solo perché gli effetti saranno limitati…)
dimostra anche che la svolta della chiesa anglicana sulla teoria
dell’evoluzione non era stata ben preparata: c’è un po’ di agitazione nella Royal Society, la più importante società
scientifica, dove un paio di soci premio Nobel hanno chiesto di far dimettere
da responsabile del settore educativo Michael Reiss, biologo e pastore della
chiesa d’Inghilterra, che la scorsa settimana aveva proposto (sembra) di …
insegnare il creazionismo a scuola nell’ora di scienze … Se ne parla anche nel blog
di Nature che cita le parole
dette e linka anche un articolo
di M.Reiss e un’intervista
al Guardian nel 2006. M.Reiss verrà condannato a vedere più volte la conferenza alla Royal Society dell’11/04/06 (“Why
creationism is wrong and evolution is right”)? ·
Mi era
sfuggito a questo proposito l’articolo un po’ troppo ideologico comparso ieri
sul Foglio (“SCANDALOSA ROYAL
SOCIETY,LA CASA DI DARWIN APRE AL CREAZIONISMO”). |
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14/9/08-UK |
Nel documento
si dice chiaramente che si è deciso di fare un gesto simile a quello che la
Chiesa Cattolica, dopo 350 anni, ha fatto scusandosi per l’errore commesso
con G.Galilei. Forse non è sufficiente chiedere scusa, soprattutto se si ammette la
colpa di avere anche, per più di un secolo, “incoraggiato
altri ad una falsa interpretazione del darwinismo“ (“encouraging others to misunderstand you still”)
; la riparazione di un errore di questo tipo richiederebbe infatti almeno una
beatificazione, l’unico sistema pubblico di riabilitazione adeguato.
Molto bella e corretta anche, nella stessa
pagina, l’ammissione della somiglianza con l’errore che la chiesa fece 350
anni fa con G.Galilei: “The church made that mistake with G.Galilei’s
astronomy, and has since realised its error. Some church people did it again in the 1860s with
Charles Darwin’s theory of natural selection. So it is important to think
again about Darwin’s impact on religious thinking, then and now – and the
bicentenary of Darwin’s birth in 1809 is a good time to do so.” Ecco qui il sito web
che la Chiesa d’Inghilterra ha organizzato per festeggiare i 200 anni dalla
nascita di Charles Darwin e per fare ammenda dei suoi errori nel passato. Si
ricorda la storia
della sua vita e i suoi rapporti con la chiesa e la fede. Comunque si vedrà nei prossimi giorni/mesi/anni se e come il messaggio
verrà recepito dai cattolici, molti dei quali (anche cardinali, per cui non
si può far finta di non aver sbagliato!) rifiutano perfino di accettare
l’origine comune degli esseri viventi nonostante il documento del
card.Ratzinger del 2004. |
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13/9/08-IT |
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Questa sera nella
trasmissione Ulisse (RAI3), verrà messo in onda un altro viaggio per mare,
ancora più importante per la cultura occidentale, quello di Darwin (“Darwin: un viaggio lungo quattro miliardi di anni”).
La puntata era già stata trasmessa il 13/5/06. |
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11/9/08-IT |
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Inizia oggi a
Firenze il convegno “Evoluzione e Biodiversità Umana
Comunicare la Storia Naturale dell'Uomo”. |
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11/9/08-VA |
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Inizia oggi il workshop “Evoluzione:
nuove metodologie e vecchie teorie” organizzato dalla Pontificia Università Gregoriana [Strano, il titolo... Quali
saranno queste vecchie teorie? La speranza è che mons.Ravasi abbia
deciso di approvare la teoria dell’evoluzione in occasione dei 150 anni,
invece di aspettare i 350?]. PS: Solo successivamente è stato messo in rete
il programma, che indica come l’inziativa fosse davvero di alto livello
scientifico e, anche per i tempi non ristretti, ha permesso un
approfondimento e una discussione su temi … che ovviamente presuppongono
la teoria dell’evoluzione! Gli argomenti sono stati 3: quello della
classificazione degli afroteri (Eizirik, Stanyon e Seiffert), dell’evo-devo
(Minelli e Gilbert) e della biologia molecolare (Buiatti, Barsacchi, Pesole e
Hurlbut). ·
Il 16 settembre
2008, alle ore 11.00, presso la Sala Stampa Vaticana, si svolgerà la
conferenza stampa di presentazione del Convegno STOQ 2009 ( 3/7 marzo 2009: “L’Evoluzione
biologica: fatti e teorie – Una valutazione critica 150 anni dopo l’
‘Origine delle specie’ ”). Comunicato
stampa. [Anche qui il titolo è un po’ sospetto, anche se
spunti interessanti ci sono nella pagina web con l’Argumentum
del convegno. - dopo 145 anni, nel 2004, il card.Ratzinger aveva scritto che “Poiché è stato dimostrato che tutti
gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi
tra loro, è praticamente certo che essi discendono tutti da questo
primo organismo. I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze
fisiche e biologiche inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria
dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita
sulla Terra,
mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi e ai
meccanismi dell’evoluzione” ·
In collaborazione
con l'associazione Carl Friedrich von Weizsäcker, l'Ambasciata di Germania
presso la Santa Sede organizza il convegno "L'importanza
della scienza oggi - fede e ragione sul banco di prova" che si
svolgerà nei giorni 26 e 27 settembre 2008 alla Pontificia
Università Gregoriana. (Qui Programma
e Interventi).
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9/9/08-USA |
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Su PNAS un
articolo di Mann (“Proxy-based
reconstructions of hemispheric and global surface temperature variations over
the past two millennia“) sui
cambiamenti della temperatura terrestre negli ultimi duemila anni. Si
evidenzia il fatto che se la temperatura attuale non è certo una novità
(qualche decina di milioni di anni fa faceva ben più caldo e qualche decina
di migliaia di anni fa faceva ben più freddo …) l’incremento di 0.7 gradi in
un secolo – che sembra preoccupi meno nonostante i tempi lunghi e l’inerzia
di un processo planetario - è invece una novità, almeno negli ultimi 2000
anni. Come possiamo immaginare, l’argomento è molto seguito soprattutto dagli
olandesi (metà del paese è già oggi sotto il livello del mare), molto
preoccupati di doversi un giorno spostare in qualche paese o continente
vicino se non spendono un sacco di soldi per alzare o proteggere tutto.
Stesse angosce anche negli stati USA del golfo del Messico, per non parlare
del Bangladesh … |
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8/9/08-VA |
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Oggi è il primo
anniversario di un documento, firmato nel 2007 a Sibiu,
che avrebbe voluto coordinare il lavoro delle diverse decine di chiese
cristiane europee attorno a problemi e valori comuni. Appunto perché si
cercava di non litigare, sull’aborto e sul momento di inizio della vita – un
problema su cui in Italia con i laici sembra non si possa proprio discutere -
si era preferito addirittura non scrivere nulla per non scendere a
compromessi con i le chiese protestanti, favorevoli alle leggi
sull’aborto. [Sembra di capire che i problemi
dell’evoluzione, dell’ambiente e dell’origine e fine della vita umana siano
problemi che non possono essere lasciati solo agli scienziati, ma penso sia
facile dimostrare che senza un po’ di scienza, coscienza e coerenza … la
ragione non può che mostrare sbandamenti … e bastano 366 giorni per
dimenticare le promesse e gli impegni presi]. |
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8/9/08-IT |
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Questa sera a Crema “appuntamenti con il Caffè Filosofico, con un incontro
dal titolo La teoria dell’evoluzione: nuove scoperte e antichi nemici;
relatore della serata il professor Telmo Pievani.
L’incontro serale è il primo di un
progetto che vedrà tre appuntamenti, tra settembre e novembre, dedicati al dibattito
tra creazionismo ed evoluzionismo, sempre vivo in ambito accademico” ·
Qualcuno
si era davvero infuriato, altri un po’ meno, quando a fine giugno si era
scoperto che, fra le altre novità, nel partito di Zapatero c’era qualcuno che
voleva riconoscere i diritti delle scimmie antropomorfe, la cui sopravvivenza
era davvero ben più minacciata di quella degli orsi polari. Si viene oggi a
sapere (“Ecuador Constitution Would Grant Inalienable
Rights To Nature”) che a fine mese (nel referendum del 28 che
sembra preannunciare un risultato favorevole)
verrà approvata la nuova costituzione dell’Ecuador, che presenta addirittura
una parte sui diritti della natura, il cui primo articolo prevede che “1- Nature or Pachamama, where life is reproduced and
exists, has the right to exist, persist, maintain and regenerate its vital
cycles, structure, functions and its processes in evolution.” [Per chi non la conoscesse, qui si può
scoprire “Ques es la pachamama?” (interessante verificare come fra gli
equadoregni questo culto di madre natura riesca a convivere con una religione
importata solo da qualche secolo – si, certo, la stavano già cercando “nelle loro ricche
tradizioni religiose” … - e tradizionalmente meno rispettosa della natura)]. |
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7/9/08-IT |
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Articolo del Foglio
sul riscaldamento globale (“Perché
ogni nuova previsione sul global warming rischia di essere sballata”);
curioso notare come le frasi dette da un ricercatore del CNR alla presentazione
di una mostra per il Meeting di Rimini (“la
temperatura media degli ultimi anni non è in aumento”, ”non ci sono prove certe di un fenomeno di riscaldamento
globale”, “l’aumento delle temperature degli
oceani è di 0,1 gradi centigradi ma la temperatura media globale è scesa”,
“con
riferimento al periodo 1960-1990 si è osservato un aumento delle temperature”)
trovino una sintesi
un po’ troppo autorevole, dopo un processo di selezione (“ll Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Italia rende
noto che la "temperatura media degli ultimi anni non è in aumento")
e che si renda addirittura innocua (“il più
catastrofico scenario dell'IPCC prevede un innalzamento dei mari di dieci
centimetri in cento anni”) una previsione dell’IPCC (2007)
sull’innalzamento di mari in un secolo (18-60 cm) … Curioso che una sintesi
simile a quella del Foglio si trovi anche in un articolo – più corretto su
questo punto - dell’agenzia Zenit del 30/8 (“Il
Meeting si scalda sul cambiamento climatico”), dove si legge che “secondo il ricercatore del CNR non ci sono prove certe
di un fenomeno di riscaldamento globale". |
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7/9/08-USA |
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Si conclude oggi
con la quarta puntata, il racconto di un paio di fanciulle (non certo
antievoluzioniste…) che arditamente si sono introdotte di persona nella sede
del Discovery Institute semplicemente suonando il campanello; mostrando –
senza ridere di fronte a nessuna sciocchezza - una grande fede creazionista
sono riuscite anche a farsi ricevere e a intrattenersi in “artificiose”
discussioni con uno dei responsabili (il biologo Luskin), (Parte
1, Parte
2, parte
3, parte
4 del loro rapporto in internet sull’incursione). Curioso il fatto che a
nessuno fosse venuto prima in mente di andare a suonare al campanello al DI
di Seattle per vedere se davvero al Discovery
Institute ci fosse qualcuno che faceva ricerca. In effetti le fanciulle
hanno scoperto che almeno Luskin si qualifica come ricercatore … Incredibile
che questo ufficio riesca a produrre materiale propagandistico capace di
ostacolare il progresso scientifico nonostante le sconfitte e le confessioni
continuino a creare crepe nel loro progetto culturale. Purtroppo, si sa, non
tutti lo sanno o le vedono. |
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6/9/08-IT |
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Un’altra
notizia divertente … in un blog
italiano ignoravano – tra le altre cose - il fatto che Onion fosse
un giornale umoristico (qui un loro splendido articolo su
un’alternativa “intelligente” alla teoria della gravità …) … e alcuni lettori
ci sono cascati … deprimente … Nella
voce di Wikipedia “Poe’s
law” (una legge recente, nata sul web l’11/8/05 … poco nota in Italia) si
mette giustamente un link alla rivista “The Onion” che abilmente
gioca un po’ sulle diverse varianti di questa legge. ·
NB: Nel sito del blog compaiono comunque tante
altre frasi “significative” che pretenderebbero una riflessione, anche se gli
effetti comunque sono da tempo evidenti nel degrado culturale del nostro
paese. |
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6/9/08-TR |
·
La notizia è
divertente, anche se non recente. A pag.244 dell’”Atlante della creazione”,
il libro del creazionista turco (ora in prigione per tre anni) che è arrivato
in tante scuole italiane (e possiamo solo sperare che non sia stato messo
in biblioteca!), oltre alle altre falsità, è stata usata la foto di
un’esca per pesci, allo scopo di mostrare la somiglianza con un fossile!
Viene illustrato qui
in questo sito internet, dove viene mostrato anche il link al
sito di un bravissimo “creatore” (… di esche da pesca…) |
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5/9/08-IT |
·
Di Darwin, di
teoria dell’evoluzione e forse anche di antievoluzionismo si parlerà oggi a
Udine, alle 18.30. In occasione della mostra “La
scimmia nuda” (prolungata fino al 21 settembre) ci sarà un dibattito con
T.Pievani, di cui parla un suo articolo oggi sul Messaggero Veneto (“L’umanità,
Darwin e il Neocreazionismo”). Nell’articolo si parla anche della truffa
dell’Intelliget Design modello USA e del processo di
Harrisburg/Dover, che nel 2005 ha permesso di dimostrare che l’ID era
appunto una truffa, ma non si cita ancora la recente intervista in cui uno
dei suoi “profeti” (Medved, 6/8/08: “One on One: Broadcast views”) incredibilmente lo conferma. ·
Articolo del Foglio
sul riscaldamento globale (“Perché
ogni nuova previsione sul global warming rischia di essere sballata”);
curioso notare come le frasi dette da un ricercatore del CNR alla presentazione
di una mostra per il Meeting di Rimini (“la
temperatura media degli ultimi anni non è in aumento”, ”non ci sono prove certe di un fenomeno di riscaldamento
globale”, “l’aumento delle temperature degli
oceani è di 0,1 gradi centigradi ma la temperatura media globale è scesa”,
“con
riferimento al periodo 1960-1990 si è osservato un aumento delle temperature”)
si trasformino dopo un processo di selezione (“ll
Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Italia rende noto che la
"temperatura media degli ultimi anni non è in aumento") e
che si renda addirittura innocua (“il più
catastrofico scenario dell'IPCC prevede un innalzamento dei mari di dieci
centimetri in cento anni”) una previsione dell’IPCC sull’innalzamento
di mari in un secolo (18-60 cm) … |
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5/9/08-USA |
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Sul sito movieplayer
informano che stanno iniziando a girare un film sulla vita di C.Darwin,
mettendo a fuoco soprattutto il suo rapporto con la moglie Emma, semre molto
preoccupata per la sorte dell’anima del marito … ·
Nel blog Evolving Thoughts si
discute (“Darwin, God and chance”) del ruolo del caso (in relazione o in
alternativa a Dio), a partire da un articolo (“Darwin
was wrong!”) di PhiI Dowe. ·
E si è arrivati
finalmente al 900’ “Steve del NCSE”.
Solo leggendo questo articolo (“Project
Steve: n = 900”) nel sito
del National Center for Science Education
(che ce la mette tutta per difendere la cultura occidentale ostacolando
l’insegnamento del creazionismo nelle scuole USA) si può capire perché sono
tutti contenti della tappa raggiunta e sperano di raccogliere altri Steve
favorevoli alla teoria dell’evoluzione. Le firme dei 900 Steve (o altri
scienziati con PhD e con un nome simile a quello di Gould …) contrastano un elenco
di firme, per ora fermo a 600 nomi, di creazionisti che hanno però un nome
qualsiasi e non hanno PhD in materie biologiche o scientifiche. Il successo
di questa raccolta di firme è quindi schiacciante. Qui la mascotte del
progetto … il prof.Steve Steve. |
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4/9/08-CH |
·
Viene presentato
oggi a Ginevra nella sede dell’IUCN, per
la prima volta in Europa, un film “Hotspot revisited”
prodotto dalla Dancing Star
Foundation in collaborazione con Conservation International e sostenuto
dall’IUCN. Il film si basa sul libro “HOTSPOTS
Revisited: Earth's Biologically Richest And Most Endangered Terrestrial
Ecoregions”, di Russell A.
Mittermeier, et.al. e segue Russell Mittermaier (presidente di CI e in
alcuni di questi hotspots (in Madagascar, Brasile, Peru,
Cile, U.S. e New Zealand) meritevoli di conservazione per mantenere la
biodiversità. PDF FILE: "HOTSPOTS" Flyer. View
Trailer. |
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4/9/08-IT |
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Interessante
iniziativa di una società scientifica, la World
Society of Vertebrate Paleontology, che oggi invita i “Louisiana
citizens and legislators to repeal the “Louisiana Science Education Act” and
to prohibit the injection of religious content in America’s public school
classrooms. The SVP added its voice to those of other leading scientific
societies, scientists and citizens concerned about Louisiana’s
new “Science Education Act” (the Act). SVP says the Act intends to garner support and legal
protection for the introduction of religious, creationist concepts, including
intelligent design, in public school science curricula. By permitting
instructional materials that are not reviewed by the state’s science
standards committees, the Louisiana Act and those like it encourage teachers
and administrators to work outside these standards”. La notizia nel
sito della WSVP. |
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3/9/08-IT |
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Si parlerà di
Darwin anche al Festival
della Letteratura di Mantova. Se ne parlerà sabato 6 alle 10.30 con T.
Pievani e un recente entusiasta ammiratore di Darwin, di cui ha ripercorso in
modo originale una parte del glorioso viaggio intorno al mondo, P.Roversi
[che poi dovrà fare rotta verso Pavia, dove lo aspetta alle 18 un’altra
iniziativa e una premiazione al “Festival
dei Saperi”]. |
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2/9/08-IT |
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Su G.Galilei
una recensione di C.Castellacci del libro di Cameron M. Smith, Charles
Sullivan “I falsi miti dell'evoluzione. Top ten degli errori
più comuni” (Dedalo 2008, pp. 200, euro 11,90). “La lista dei falsi miti dell'evoluzione potrebbe essere
lunga. Cameron Smith e Charles Sullivan, un archeologo e un filosofo, l'hanno
passata in rassegna selezionando una "top ten" degli errori più
comuni. Nonostante la diversità tra gli Stati Uniti e il nostro paese,
soprattutto per ciò che riguarda la diversa forza del creazionismo come
fenomeno politico organizzato, quelli discussi dagli autori sono miti
familiari anche a noi: chi non ha mai sentito dire, per esempio, che l'evoluzione
è "la sopravvivenza del più adatto", che "è basata sul
caso", o che "è solo una teoria"?” |
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2/908-USA |
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Sul New York
Times un articolo di C.Zimmer (“Gaming
Evolves“) su un nuovo gioco di simulazione per computer (Spores)
che vorrebbe riprodurre i meccanismi del processo evolutivo (anche se si
concentra soprattutto i meccanismi di adattamento all’ambiente e sui vincoli
forma/funzione). Che la somiglianza non sia tanta, lo chiarisce anche J.Hawks
nel suo blog. |
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1/9/08-UK |
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Importante
articolo pubblicato su Nature (“Genes
mirror geography within Europe“) da John Novembre e altri ricercatori che
hanno analizzato 500.000 singole mutazioni nel DNA (SNP) di circa 3000
europei provenienti da varie nazioni. Utilizzando il metodo della PCA per
l’analisi e la rappresentazione grafica dei dati, ottengono un’impressionante
mappa
di somiglianze/distanze fra i 1300 DNA, abbastanza sovrapponibile alla
mappa dell’Europa. |
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1/9/08-VA |
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A proposito di un chiarimento che sembrerebbe assolutamente necessario su
una frase che il Papa ha detto a Bressanone il 9/8/08 (R.Vaticana) in un incontro
con i sacerdoti della diocesi, un sito vaticano l’1/9/08 cita questa
iniziativa di Bressanone (“L’importanza della teologia della
creazione”). Pensate che abbiano
citato e spiegato meglio questa frase del Papa sulla teoria dell’evoluzione: “la teoria dell’evoluzione vede la verità, ma ne vede soltanto
metà: non vede che dietro c’è lo Spirito della creazione”? Forse è importante
notare che il sito (osservatorio Van Tuan) è vicino al Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace? Sì,
giusto, è proprio quello diretto dal card.Martino… sembra che in internet
siano, dopo un mese, solo 9 le pagine web indicizzate da Google che la
riportano; qualcuno censura il Papa…? Le frasi degli antievoluzionisti
cattolici – forse non ortodossi … - invece dilagano – e già il giorno dopo …
qualcuno se ne preoccupa? Il
responsabile del progresso culturale, Mons.Ravasi, viene informato? Possibile
che solo F.Facchini ieri (“Evoluzione,
mezza verità”) se ne sia accorto? E’ l’unico, oltre a questa
pagina, che cerca di commentare la frase; gli altri siti la riportano solo.
Forse anche loro sono giustamente perplessi?] |
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1/9/08-IT |
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Dev’essere il
momento buono per il dinamico
mons.Sebastiano del Veneto. Oggi anche il direttore del Gazzettino ha
ritenuto meritevole di pubblicazione (in Veneto) la lettera (“Odifreddi
tra Darwin e Einstein”), già comparsa sull’Avvenire due giorni fa, che
contesta la presenza di Odifreddi a Sarzana (in Toscana). Un paio di frasi
(già un altro paio erano state citate due giorni fa, fanno capire perché il
direttore non gli risponde … ma non fanno capire perché o per chi abbia
pubblicato la lettera: ·
“Odifreddi
potrebbe essere creativo in qualche ramo della matematica dacché l'antropologia
si evolve in biologia genetica, in cui basta un cromosoma per segnare i
limiti di una specie. Trasferito al regno vegetativo l'evoluzionismo
rimare [sic]; da un innesto si può fare un ibrido,
mentre la rosa originaria bianca o rossa, rimane tale”. ·
“… E' un problema di numeri ordinali (primo, secondo) e
non solo cardinali quantici (uno,due). Dopo la matematica fisica, viene la
metafisica. Se l'epifenomeno è spirituale, l'uomo è uomo, per
struttura di intenzionalità ordinale anche quando per imperfezione cardinale
non dice la parola Dio o meglio il Primo. Odifreddi con l'onestà di Einstein, dovrebbe
riconoscere che la relatività sta al di qua di una porta chiusa, la cui
chiave è la ordinalità.” [Ci sarebbero dei
miglioramenti … se anche per i quotidiani
si prevedesse la “peer review”… ltre al controllo dei direttori?] ·
Anche sul Domenicale
si leggono frasi un po’ sconcertanti e in libertà sulla proposta della
commissione Cultura spagnola di rafforzare la protezione alle
antropomorfe. ormai in estinzione (“Shock the
monkey, Zapatero-style”); dopo ragionamenti che non riguardano afffatto
la raccomandazione della commissione al governo spagnolo, si elencano i
“misfatti” di Zapatero e dei laicisti. Curiosa l’accusa all’innocente
Zapatero [… e non ad alcuni autorevoli italiani, che sarebbero testimonial
ben più adatti] di voler negare alcuni principi morali come
l’indissolubilità del matrimonio …; ci si dimentica poi di ricordare ai
lettori che in Italia la legge da tempo prevede il divorzio, che nessuno – a
parte forse quelli che hanno scelto il celibato - vuole abolirlo, e che la
Sacra Rota si occupa spesso di problemi simili … |
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31/8/08-IT |
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Nell’edizione di
Bologna dell’Avvenire viene intervistato F.Facchini (“Evoluzione,
mezza verità”) in
occasione della presentazione al Meeting di Rimini del suo ultimo libro “Le sfide dell’evoluzione. In armonia fra scienza e fede”.
La frase più importante, che probabilmente farà contenti molti cattolici è
quella in cui rimuove un problema che da 150 anni li angoscia alcuni, non
tanti …). Dice infatti, immagino rivolgendosi ai lettori cattolici, che “è possibile sostenere la teoria
dell’evoluzione senza essere darwinisti”,
spiegandolo con il fatto che i cattolici avevano in testa una concezione
sbagliata del mondo, una concezione non evolutiva ma conseguenza di una
visione statica della creazione. [Non è comunque chiaro a questo punto se vale
anche il ragionamento contrario, se chi critica le scoperte fatte da Darwin e
dai neodarwinisti (selezione naturale, mutazioni casuali, leggi della
genetica basate sul caso, ecc.) deve essere considerato favorevole o
contrario alla teoria dell’evoluzione … e non è nemmeno chiaro cosa questo
significhi per i cattolici; l’unica cosa chiara è che comunque sembra
avessero interpretato male la creazione, immaginandola statica…. Nonostante questa spiegazione, il giornalista
insiste con le critiche e propone una domanda in cui la teoria di Darwin
risulterebbe complessa [?] e (spesso) poco soddisfacente. [Se è preclusa non significa che la scienza
ha fatto il massimo possibile? Perché non applaudire, allora? Perchè negare
questa soddisfazione a chi ha scoperto il meccanismo - caso e selezione
naturale … oltre a tutti i movimenti dei continenti e tantissimi altri
geniali effetti speciali difficili da scoprire … – attraverso cui Dio
agirebbe?] Ripete poi, e non è una novità (ma moltissimi,
come il card.Martino,
il card.Lorizio
o mons.Fisichella, non
sono affatto d’accordo … e quando glielo si chiede lo dimostrano) che “non bisogna ricavare dalla scienza quello che non
può dire né far dire alla fede quello che essa non vuole
dire in quanto estranea alla sua competenza, come i problemi di ordine
scientifico”. ”Curioso il fatto che in realtà si fa dire
spesso alla scienza quello che NON VUOLE dire e si fa dire alla fede quello
che NON PUO’ dire…e che comunque il più autorevole mons.Fisichella era
personalmente di opinione nettamente contraria a questa idea dei magisteri
non sovrapposti che sembrava piacere – ma solo nel 2005 - anche a mons.Ravasi: “Se c’è veramente incompatibilità tra un dato
della fede e un dato della scienza, allora uno dei due deve inevitabilmente
fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la scienza, non la fede” (Mons,.Fisichella, MicroMega, giugno 2005) ” ·
A Firenze nei
giorni 11/12 settembre si terrà
nel Palazzo Nonfinito in Via del Proconsolo 12 il convegno “Evoluzione e biodiversità
umana” (Comunicare la Storia Naturale dell'Uomo). PROGRAMMA.
RIASSUNTI
degli interventi. Questo è tanto più vero per quello che riguarda il tema della diversità
biologica delle popolazioni umane viventi, che, aldilà degli aspetti di
interesse scientifico che può suscitare, influenza anche aspetti del vivere
quotidiano nella nostra società sempre più multiculturale. I protagonisti che,
da prospettive diverse anche se spesso in interazione, si occupano di aspetti
della comunicazione al pubblico si possono identificare nelle istituzioni
universitarie, dove i temi sono oggetto di didattica e di ricerca; nei musei
scientifici (musei di antropologia o esposizioni tematiche in musei
naturalistici, mostre, …); nella scuola (nonostante la recente ‘revisione’
dei programmi scolastici). Inoltre questi temi sono argomento di libri,
articoli di riviste e di giornali ma anche di comunicazione a livello di
radio e televisione. L’Associazione Nazionale Musei
Scientifici (ANMS), insieme al Museo di Storia Naturale dell’Università di
Firenze, e con la compartecipazione dell’Istituto Italiano di
Antropologia (IsITA), organizza un convegno
nazionale per discutere di questi temi”. |
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30/8/08-IT |
·
Curiosa
davvero la lettera di un monsignore (e teologo) del Veneto, che il direttore
dell’Avvenire ha ritenuto importante
pubblicare oggi a pag.35 come terzo intervento contro le tre presenze di
Odifreddi a Sarzana, dove leggerà per ben tre serate testi –sempre diversi …
- di Charles Darwin (“ODIFREDDI
E DARWIN AL FESTIVAL DI SARZANA”).
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29/8/09-VA |
·
Proprio
non si capisce bene cosa stia succedendo nel mondo cattolico sui problemi
ambientali. Proprio in questi giorni alcuni scienziati cattolici da Rimini
invitano gli italiani (e immagino anche la chiesa cattolica) a lasciar
perdere le preoccupazioni della maggioranza degli scienziati per il
riscaldamento globale e perfino il protocollo di Kyoto (“Per
fare quello che chiede, dovremmo tornare al 1900”).
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29/8/08-IT |
·
Sul
Giornale un articolo, in positivo fin
dal titolo (“Sarzana è creatività: 60
eventi in tre giorni“), sul “Festival della mente” di Sarzana. Non compare
nessuno degli appunti polemici che sono stati pubblicati dal Corriere e
dall’Avvenire, e Odifreddi è presentato in modo positivo: “Sold out per Odifreddi Già tutto
esaurito per le tre letture di Piergiorgio Odifreddi, ospite affezionato del
Festival fin dalle prime edizioni, che dopo G.Galilei ed Einstein quest’anno
affronterà la figura di Darwin.”
·
Immediata replica di F.Facchini sull’Avvenire (“Ma
evitiamo steccati tra Darwin e Dio”) all’articolo di ieri di Odifreddi su
Repubblica. Stranamente sembra che non abbia apprezzato il fatto che
Odifreddi abbia semplicemente ricordato che c’erano “momenti e personaggi del mondo
cattolico dell'800 critici del darwinismo e più in generale dell'idea di una
parentela tra l'uomo e le scimmie” e critica il
fatto che “La maggiore
preoccupazione sembra quella di evidenziare le opposizioni che nel mondo
cattolico ha avuto la teoria evolutiva.
Che ci siano state difficoltà e
preoccupazioni nell'ambito cattolico per accogliere l'idea di evoluzione non
sorprende”. Curioso il riferimento all’800,
quando anche lui sa, e ha dimostrato, che ci sono tuttora grossi problemi;
dubito che nessuno gli abbia mai chiesto un’opinione sull’intervista al
Card.Martino al
TG2 del 29/11/07.
Posso immaginare la sua opinione, visto che da anni scrive libri
sull’argomento, ma finora non si è espresso; comunque NON era solo un problema dell’800 … e nemmeno del ‘900.
Stupisce anche un
po’ la citazione della “coraggiosa visione di Pierre Teilhard de Chardin che
tanto ha contribuito al dialogo tra scienza fede su questi temi”.
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28/8/08-USA |
·
Un articolo ("Eroding
Evolution") comparso sulla rivista "Church and State" riflette sulla nuova legge approvata
in Louisiana per coprire eventuali docenti che volessero presentare a scuola
ipotesi non scientifiche sull’evoluzione biologica (“Supporters
of the new law clearly hope that teachers and administrators who wish to
raise alternatives to evolution in science classes will feel protected if
they do so. The law
expressly permits the use of 'supplemental' classroom materials in addition
to state-approved textbooks."). Se ne parla nel sito del NCSE,
dove viene fornito anche un link al sito della Louisiana Coalition for Science, che mette a disposizione alcuni video dei dibattiti avvenuti nel loro
parlamento e anche il video (molto bello e assolutamente indispensabile per
capire il problema e le dimensioni della sconfitta dell’Intelligent Design)
che racconta del processo di Dover/Harrisburg: “JUDGMENT DAY: INTELLIGENT DESIGN ON TRIAL”
·
[da Pikaia]
Sul sito http://www.edge.org/ potrete trovare
commenti e l'intera trascrizione di una recente intervista (“Daniel
Dennett's Darwinian Mind: An Interview with a 'Dangerous' Man”) rilasciata da Daniel Dennett alla rivista Science & Spirit. |
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28/8/08-IT |
·
Sulla Repubblica un articolo (“DARWIN
QUANTI NEMICI“) in cui Odifreddi anticipa alcuni dei commenti che esporrà
quando a Sarzana, al “Festival della mente”, leggerà alcuni
passi dei testi di Darwin. Descrive un po’ l’antidarwinismo, anche su base
religiosa, esploso quando in Italia, nell’Ottocento, arrivò la notizia delle
scoperte di Darwin, subito bene accolte dai naturalisti italiani, fra cui De
Filippi; cita anche alcuni esempi di antievoluzionismo recente che riguardano
“scienziati che, nell'Italia di oggi, continuano
a prestarsi alla causa delle frange oscurantiste cattoliche” di cui riporta dichiarazioni
oggettivamente non motivate se non poco sensate.
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27/8/08-IT |
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Su Sussidiario.net un articolo (“Creazionismo
e darwinismo sono incompatibili?“) che sintetizza in modo un po’ schematico, ma anche polemico verso uno
dei pilastri della cultura occidentale, le attuali discussioni e le critiche
sulla teoria dell’evoluzione; proprio nei giorni in cui anche il Papa scopre
che nella teoria dell’evoluzione c’è la verità (anche se non c’è ancora
tutta) possiamo leggere qui che secondo l'autore dell'articolo P.PaImarini
avrebbe detto solo che “il darwinismo è ormai defunto” [in
realtà P.PaImarini esprime un concetto diverso e non difficile da capire né
da spiegare ai lettori: avverte che non si deve “confondere e
generare confusione nei lettori tra la moderna teoria dell' evoluzione, sacrosanta, e il
darwinismo, ormai largamente defunto”. Come si legge, per P.PaImarini c’è
un’importante distinzione da fare: il neo-darwinismo (probabilmente si
riferisce alla “nuova sintesi”, essendo Darwin ormai già morto da
un po’) infatti non solo è vero, ma è pure … “sacrosanto” (!!??)]
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27/8/08-UK |
·
Su Nature è comparsa una lettera di Matthew
Cobb & Jerry Coyne a commento (“Atheism
could be science's contribution to religion”) di un precedente
articolo su Nature (“Templeton's legacy”) in
cui si presentava in modo positivo (“The Templeton Foundation's exploration of science and
faith merits tolerance, not outright rejection.”) la
Templeton Foundation, una ricchissima fondazione USA che sostiene le ricerche
nella scivolosa zona di interfaccia fra la scienza e la fede (memorabile una
costosissima (2,4 milioni di $) e serissima ricerca ("Study
of the Therapeutic Effects of Intercessory Prayer") - che non ha
dato i risultati attesi … - in cui si dimostrava scientificamente
l’inefficacia delle preghiere sulla sopravvivenza di soggetti operati di
bypass al cuore. [Anche se ha dato il risultato che uno
scienziato si aspetterebbe, la ricerca è un po’ sciocca, dato che la
medicina e la chirurgia, molto più costose, non avrebbe potuto competere con
rimedi più economici … nel caso funzionassero…; visto che qualcuno l’ha fatta
e qualcun altro l’ha finanziata, tanto vale approfittarne … e andare a leggere quali sono
stati i risultati pubblicati su Am Heart J. 2006 Apr;151(4):934-42. ]). |
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25/8/08-USA |
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In attesa che qualcuno inventi un hard disk esterno direttamente
interfacciabile con il nostro cervello, è necessario un computer per
scaricare ed archiviare la quantità davvero impressionante di video, di libri
e di testi che possono essere ottenuti gratuitamente dal sito http://atheistmovies.blogspot.com/. Negli ultimi giorni sono strati messi a
disposizione (in inglese…) anche dei
volumi in PDF (ad es. il "Cambridge
Dictionary of Scientists” e l’”Oxford
dictionary of sciences”…) ·
In Italia
l’interesse per Bigfoot, un improbabile nostro parente scimmiesco che secondo
alcuni si nasconderebbe tuttora nelle foreste degli Stati Uniti, è vicino
allo zero. Pochi quindi hanno letto una notizia che negli USA era su quasi
tutti i quotidiani: “esperti di
Bigfoot” hanno comperato da “cacciatori di bigfoot”, a caro prezzo, una
carcassa di questo presunto “animale”, conservata sotto ghiaccio. Una volta
scongelato si sono accorti che sarebbe stato inutile fare l’analisi del DNA,
a cui si erano scrupolosamente preparati, trattandosi di un costume di
carnevale in gomma comperato on line. |
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25/8/08-IT |
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In un’intervista a un giornale locale (Mente Locale) P.Odifreddi
spiega il suo interesse per le scoperte di Chrles Darwin, di cui leggerà
alcuni brani al “Festival della Mente” di Sarzana: “Odifreddi:
«la mia passione per Darwin»” |
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24/8/08-IT |
·
Si apre oggi a Firenze una conferenza internazionale sull’origine
della vita (ISSOL’08).
Impressionante il programma, che permetterà di ascoltare e discutere le opinioni di circa 350
scienziati che si occupano dello studio dell’origine della vita; come si sa è
un argomento sul quale le certezze sono per ora ancora poche rispetto a
quelle che abbiamo invece sull’evoluzione biologica, che proprio dalla
comparsa della vita sulla terra, ha iniziato ad animare e colorare il nostro
pianeta. |
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24/8/08-USA |
·
Uno dei migliori interventi di un biologo evoluzionista al processo di
Harrisburg/Dover è stato quello del paleontologo Kevin Padian, che
oggi è anche presidente dell’NCSE.
Il blog Panda’s
Thumb informa che la sua testimonianza ora è stata pubblicata in un sito
web arricchita da tutte le immagini presentate al processo: “The
testimony of Kevin Padian in Kitzmiller v. Dover”. Il materiale
è utilizzabile gratuitamente per fini non commerciali. ·
Uno degli
scienziati cattolici USA sostenitore e consulente del NCSE, molto impegnato
nella difesa della teoria dell’evoluzione anche nei tribunali, Francisco
Ayala, ben noto anche in Italia, è stato intervistato su evoluzione e
creazionismo per il numero di agosto 2008 del HHMI Bulletin, pubblicato dal
Howard Hughes Medical Institute. ·
Un articolo sul New York Times racconta la battaglia di un
insegnante di scienze in prima linea in Florida: “A Teacher on the Front Line as Faith and
Science Clash“. In Florida solo da qualche mese (febbraio 2008)
l’evoluzione è stata riconosciuta com principio fondamentale nelle scienze
della vita, e quindi viene insegnata nelle scuole superiori (anche se i
conservatori hanno preteso l’aggiunta di una modifica (“teoria dell’evoluzione” invece di “evoluzione”). |
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23/8/08-IT |
·
Sull’Avvenire oggi un’intervista (“«Fede ed evoluzione, binomio possibile»”) a suor Ilia Delio, docente alla
Washington Theological Union, già vincitrice di un corso Templeton su Scienza
e Religione – che ha tracciato nel recente Christ in Evolution una sua ipotesi secondo cui, “Recuperando il pensiero di Teilhard de Chardin è
plausibile conciliare il darwinismo con la creazione divina”. Forse
non è chiarissima nell’esposizione degli argomenti teologici che
caratterizzano il suo ragionamento, ma sembra interessata a conciliare Darwin con Teilhard
de Chardin; con l’aiuto magari di Bonaventura, Duns Scoto e Th.Merton; non le
piace per niente invece il neodarwinista Dawkins. |
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22/8/08-IT |
·
Ora che anche
dalla RAI (nella trasmissione storica “La croce e la
svastica”) in ben due
momenti, vengono suggerite impossibili influenze darwiniane sulla crudeltà
nazista verso i deboli (già su questo folle accostamento aveva cercato di
imbrogliare il pubblico USA Ben Stein nel suo film “Expelled”), può essere
utile far conoscere anche in Italia una (falsa!) lettera di C.Darwin
alla madre di Hitler, Clara Pölzl (che nel 1881 non era ancora diventata Frau
Hitler …), invitandola a far leggere il libro inviatole in allegato al
giovane Adolf quando avrebbe raggiunto l’età della ragione … la si trova nel
blog Panda’s Thumb (“Shocking new Darwin letter
discovered…I’m not sure what to think“). Può essere utile ricordare anche che Darwin era ben conscio che la specie
umana agisse prevalentemente utilizzando meccanismi culturali; ancora non
sapeva, ma noi oggi lo sappiamo, che molte popolazioni preistoriche
garantivano la sopravvivenza a individui anziani e handicappati (ci sono
crani di anziani privi di denti già fra i Neandertal, e famoso è il caso di
nanismo condrodistrofico scoperto in un diciottenne trovato nella grotta del
Romito in Calabria (“A case of chondrodystrophic dwarfism in the
Italian late Upper Paleolithic”); questa scoperta è importante: “the fact
that this individual reached late adolescence attests to tolerance of Upper
Paleolithic groups for severely abnormal individuals and their ability to
support members who were of limited economic value to the social group”. Qui l’audio e il testo delle due frasi di commento: 1 – “… un’interpretazione drammaticamente
perversa del darwinismo: solo chi è forte e si adatta ha diritto di
sopravvivere; il dovere di essere sani è un imperativo irremovibile per ogni
buon nazional-socialista” 2 - “questa insana
esaltazione del darwinismo e della selezione dei perfetti seminerà morte” Probabilmente sarebbe stato
importante far notare che Hitler nei suoi testi ideologici non citò MAI
Darwin, e, per quanto riguarda l’antisemitismo, l’ispirazione certamente viene più dalla storia dei cristiani e di Lutero, anche se nel
programma non se ne parla mai! “6. Writings of a philosophical
and social nature whose content deals with the false scientific
enlightenment of primitive Darwinism and Monism (Häckel).” Che vogliamo di più? Spiace, ma non
stupisce, che questa pesante accusa a Darwin sveli una matrice ideologica di
tipo religioso; forse per non sottolineare quanto il cristianesimo ma anche
il cattolicesimo avessero invece avuto un ruolo sicuramente rilevante nella
formazione culturale di Hitler. E questo viene confermato anche dalla trasmissione,
dove si racconta che la chiesa cattolica, pur meno accomodante di quella
protestante, forse grazie alla promessa di Hitler di voler difendere le tanto
amate “radici cristiane dell’Europa” non fosse mai riuscita a rompere
veramente i legami con il nazionalsocialismo; e questo nonostante alcuni atti
di eroismo individuali o comunque geograficamente limitati (e come tali
appaiono nella trasmissione). Fra l’altro è interessante la dimostrazione di
come il coraggioso vescovo von Galen
riuscisse a comunicare con un suo sacerdote rinchiuso in un lager assieme a
migliaia di altri religiosi. Curisoso inoltre il fatto sconcertante che in
altre occasioni si è sentito perfino un cardinale, ma non è l’unico,
che accostava invece, senza coerenza, Darwin a totalitarismi opposti. |
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22/8/08-USA |
·
Il
blog Pharyngula riporta una notizia curiosa ma
preoccupante, l’avvistamento di dirigenti scolastici creazionisti biblici ai
confini del nostro paese, in una scuola privata di Malta. Ovviamente
interessante l'ipotesi di questo preside, evidenziata fin nel titolo
dell’articolo di Malta ToDay (“Dinosaurs helped build
the pyramids, school director says“); rimane però da spiegare l'assenza di questi utili
dinosauri da lavoro nei geroglifici ... |
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21/8/08-UK |
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La
rete TV inglese Channel Four continua la diffusione delle puntate dell'interessante
video su Darwin curato da Richard Dawkins (“The Genius of
Charles Darwin“).
Nel sito web di R.Dawkins oggi sono disponibili le versioni gratuite delle prime
tre puntate. |
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20/8/08-IT |
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Sul Manifesto
in un articolo (“E
DIO CREO' IL CORSERA”) si mette in evidenza il corsivo citato in data di ieri, chiedendosi
se Darwin sarebbe letto meglio dalla voce imparziale di un vescovo … |
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19/8/08-USA |
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Non
è facile assistere ad una conferenza internazionale di creazionisti né in
Italia né in Europa. Interessante quindi leggere il resoconto della Sesta,
che si è svolta dal 3 al 7 agosto negli USA a Pittsburgh, in due articoli
scritti da un evoluzionista infiltrato, autore dell’EvolutionBolog : Parte
1, Parte
2, Parte
3 e Parte
4. o
” Russell,
you wrote:"Evolution is not so different in nature from other
scientific theories." I don't disagree, but then adults don't
understand other scientific theories either. My point is not about the
special difficulty of evolution but about the resistance of grown-ups to
learning. Of course, confronted with scientific notions that don't upset
their religious or political feelings, people are likely to say, "OK,
whatever." That doesn't mean they comprehend what they're hearing. Scientists
routinely overestimate their intelligibility to others, especially when the
others are obviously intelligent people. “ o
“I don't believe that "Evolution
involves incorporating an entirely new way of thinking". Evolution
is not so different in nature from other scientific theories. Does
learning thermodynamics require "incorporating an entirely new way of
thinking"? Valence theory of chemistry? Plate tectonics? Yes, evolution
is neck-and-neck with quantum mechanics in being one of the two most
fundamental theories of modern science. But it doesn't strike me as all
that different from other kinds of science”. o
“I think
understanding evolution requires a way of thinking that is strange for
(most) humans. It requires thinking in terms of diversity within
populations and productive variability rather than in terms of crisp
types with some pesky noise. Understanding evolutionary biology requires
that we pay the most attention to the variability within classes
rather than to the central tendency of the class. Like linear statistics,
it's all in the variance, and dealing with variance is a weak point in human
cognition.” |
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19/8/08-IT |
·
Curiosa
protesta di L.Scaraffia sul Corriere (“Scienza
a senso unico”),
in una rubrica di solito gestita dal marito, contro la partecipazione di
Piergiorgio Odifreddi al “Festival della
mente” di
Sarzana; solo il fatto che sia previsto che legga alcuni passi degli scritti
di Darwin fa dubitare che abbia una voce imparziale. Di parzialità viene
accusata anche l'amministrazione comunale, “persone
che non desiderano ascoltare chi la pensa diversamente da loro”; non è
chiaro, visto che si ascolterebbero le idee geniali di Darwin, uno degli
scienziati che più ha contribuito al progresso della cultura occidentale, se
avrebbe voluto che si leggesse anche qualche passo del meno laico e meno
progressista Wallace, per avere “un confronto con
chiunque non condivida un'idea sedicente laica e progressista”. Si
nota, ed è strano ma molto apprezzabile, che non contesti che Odifreddi non
abbia particolari competenze in biologia, dato che tuttora molti si ricordano
delle sue esperienze di storica nei panni di divulgatrice della biologia
evolutiva. E'
sufficiente ricordare la sconcertante e inspiegabile (letteralmente) frase “la
scoperta del Dna è un forte ostacolo alle ipotesi del cambiamento evolutivo“ (Avvenire del 22/1/04), che
dimostra il ruolo rilevante di antievoluzionisti ignoranti nella sua
formazione biologica; o si possono risentire le puntate di “L'evoluzione
permanente” su
Radio3, dove, con una collega, criticava – pur avendo premmeso di occuparsi
solo degli aspetti sociali - anche aspetti scientifici ben dimostrati dalla
“nuova sintesi”, puntate che agli esperti di evoluzione non
sono piaciute). ·
Anche
F.Facchini interviene sull'Avvenire (“Nell’evoluzione
quale posto per lo spirito?“) nella discussione suscitata dall'articolo del
card.Lorizio sull'Avvenire del 5/8/08 (“DARWIN
E LE SALAMANDRE: QUANDO LA SCIENZA DIVENTA CIECA“). Spiace che cerchi di
presentare quasi come “opposti” I teologi che partano di biologia
evoluzionistica e I biologi che parlano di biologia evoluzionistica; come già
notava GP2 nel 1988, prima parlare di biologia
evoluzionistica i teologi dovrebbero studiarla fino a quando non la
capiscono [... anche per non
stimolare biologi (e matematici) a ficcare il naso nella teologia per capire
da dove vengano tutte quelle certezze e verità assolute]. Inoltre
potranno finalmente capire come mai i biologi evoluzionisti hanno di solito ragione quando parlano di …
biologia evoluzionistica … Sarebbe stato meglio che avesse invece spiegato
allo scandalizzato don Umberto se deve credere o meno a quello che
probabilmente lui stesso racconta ai bambini sulla creazione, dato che il
card. Lorizio nella sua replica ha criticato ancora chi insegna ancora la
Genesi in un’ottica …. “predarwiniana” (Erasmus … Darwin!). Anche F.Facchini come me ha notato e
citato la recente frase detta dal papa a Bressanone il
9/8/08, quando dichiarò che “la teoria dell’evoluzione vede la
verità, ma ….” solo al 50% (senza spiegare come fosse
arrivato a calcolare questa frazione -
magari … siamo già all’80-90%!?). In
realtà l’aspetto più interessante e “curioso” … è che uno si aspetterebbe che
poi il Papa avesse detto che la teoria dell’evoluzione è al 50% sbagliata,
mentre invece ha detto inaspettatamente che ci manca ancora il 50% di verità
da scoprire. Se è un modo per dire che la teoria dell’evoluzione FINORA è
dimostrata vera (=”vede la verità”) e LO CONVINCE ma si
aspetta altro … avrebbe potuto/dovuto essere più chiaro. NESSUNO l’aveva
capito … ci sono problemi di traduzione? O forse nessuno crederebbe a un Papa
che dicesse che le prove della teoria dell’evoluzione sono convincenti ma la
ricerca deve continuare …? Si potrebbe anche cavillare sulla poco papale
definizione di “teoria dell’evoluzione” (finora preferivano parlare di
“teorie dell’evoluzione”…), ma questa citazione meriterebbe davvero
che gli arrivasse un invito a spiegarla e discuterla all’Università della
Sapienza o in qualsiasi altra Università, per confermare o meno la novità. |
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15/8/08-Niger |
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Una
spedizione paleontologica che cercava dinosauri nel Niger ha trovato
invece le sepolture di 200 scheletri
umani appartenenti a due popolazioni diverse che vissero fra 9000 e 4500 anni
fa. Nella pagina del blog Pharyngula che riporta la notizia è linkato anche
il video di una sepoltura con una madre e i suoi due figli. Qui
l'articolo originale, free, pubblicato su Plos One: “Lakeside Cemeteries in the Sahara:
5000 Years of Holocene Population and Environmental Change“ |
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14/8/08-IT |
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Si
parlerà anche di Darwin al “Festival della
mente” che si
svolgerà a Sarzana dal 29 al 31 agosto. Anzi, sarà lo stesso Darwin ... a
parlare, attraverso la voce di Pierluigi Odifreddi, che leggerà alcuni passi
dei capolavori di Darwin. A questo proposito ricordo che per gli anglofoni
esiste anche il sito (“The complete
work of C.Darwin online”) con tutti i testi originali di Darwin. |
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12/8/08-USA |
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Oggi
un altro splendido breve articolo di Olivia Judson sul New York
Times (“Optimism
in Evolution“) ·
“First,
it provides a powerful framework for investigating the world we live in.
Without evolution, biology is merely a collection of disconnected facts, a
set of descriptions. The astonishing variety of nature, from the tree
shrew that guzzles vast quantities of alcohol every night to the lichens that
grow in the Antarctic wastes, cannot be probed and understood. Add evolution
— and it becomes possible to make inferences and predictions and (sometimes)
to do experiments to test those predictions. All of a sudden patterns
emerge everywhere, and apparently trivial details become interesting”. ·
“The second
reason for teaching evolution is that the subject is immediately
relevant here and now. The impact we are having on the planet is causing
other organisms to evolve — and fast.”. ·
“The third
reason to teach evolution is more philosophical. It concerns the
development of an attitude toward evidence. Moreover, since the
science classroom is where a contempt for evidence is often first
encountered, it is also arguably where it first begins to be cultivated. A
society where ideology is a substitute for evidence can go badly awry.” ·
“But for me,
the most important thing about studying evolution is something less tangible.
It’s that the endeavor contains a profound optimism. It means that when
we encounter something in nature that is complicated or mysterious, such as
the flagellum of a bacteria or the light made by a firefly, we don’t have to
shrug our shoulders in bewilderment”. |
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11/8/08-USA |
·
Una
bella vittoria
in tribunale (anche se la storia non finisce qui…) da parte
dell’Università della California che non vuole accettare studenti che non
abbiano una preparazione adeguata in scienze (“University
of California can reject Christian school classes”) . Forse non pretendevano nemmeno
troppo (che non si studiasse scienze sulla Bibbia o poco più) ma sono stati
denunciati da alcuni licei privati cattolici, che, per ora hanno perso il
primo round. ·
Un articolo di Lao et.al (“Correlation
between Genetic and Geographic Structure in Europe”) presenta con dati su
SNP analizzato su 500K basi del DNA nucleare di 2500 individui di 26 diverse
popolazioni europee. L’articolo era stato anche discusso su diversi blog (Dienekes,
Gene expression, Anthropology
net) |
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9/8/08-VA |
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Oggi
incontro del Papa con il clero di Bressanone. Il testo delle sue risposte
alle domande è recuperabile sull'Avvenire, sulla R.Vaticana
o dall’agenzia vaticana Zenit.
In una domanda si tocca il problema dell'ambiente e del clima in relazione al
tema della Creazione. Il Papa risponde dicendo che “fino a quando la terra è stata considerata creazione di
Dio, il compito di soggiogarla non è
mai stato inteso come un ordine di renderla schiava, ma piuttosto come
compito di essere custodi della creazione e di svilupparne i doni; di collaborare noi stessi in modo attivo all’opera di
Dio, all’evoluzione che Egli ha posto nel mondo, così che i
doni della creazione siano valorizzati e non calpestati e distrutti.”.
Ad un'altra domanda risponde con una frase un po' sconcertante e che
richiederebbe di chiarire meglio il significato dei termini per non sembrare
il primo papa che non solo accetta la “nuova sintesi” delal teoria
dell’evoluzione, ma (come Massimo Pigliucci e i 16 di Altenberg)
vorrebbe andare oltre: “la
teoria dell’evoluzione vede la verità, ma ne vede soltanto metà: non vede
che dietro c’è lo Spirito della creazione”. Cosa vuol dire?
Quale teoria dell'evoluzione è “vera” ma migliorabile? Sta
diventando post-neo-darwiniano anche lui? Prego chiarire meglio e urgentemente …. Magari! A
proposito di chiarimento, un sito vaticano l’1/9/08 cita questo dibattito di
Bressanone (“L’importanza
della teologia della creazione”). Pensate che abbiano citato questa frase del Papa
sulla teoria dell’evoluzione? Forse è importante notare che il sito è vicino
al Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace? Sì, giusto, è
proprio quello diretto dal card.Martino…] |
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9/8/08-IT |
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Non mi era mai successo di leggere sull'Avvenire la lettera di
un sacerdote che accusa un cardinale, docente alla Lateranense, di eresia e
idiozia. E' successo oggi quando nella rubrica delle lettere (a pag.31) si
legge una lettera (“CREAZIONISMO
E PRESUNTE ERESIE”) di critica al commento contro
l’evoluzionismo pubblicato dal card. Lorizio il
5/8/08; la lettera finisce con la frase [Come si può
immaginare, nessun sito cattolico ripropone questa lettera (Google risponde
infatti: A proposito di
questa protesta di don Umberto di Vicenza si può ricordare che il 24/7/07 il
Papa, proprio in un incontro
con i sacerdoti delle vicine diocesi di Treviso e Belluno disse, senza
spiegare se questo cambiamento, dopo anni di paura verso l’evoluzione,
comportasse cambiamenti nella dottrina della Chiesa: “ci sono tante prove scientifiche in favore di un’evoluzione che appare
come una realtà che dobbiamo vedere e che arricchisce
la nostra conoscenza della vita e dell’essere come tale”.
Sarebbe meglio cha anche i numerosi don Umbertro capissero meglio cosa
volesse dire. |
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8/8/08-CA |
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In
Canada è stato realizzato un sondaggio per quantificare il peso delle diverse
opinioni sull’evoluzione biologica ed umana. Se ne parla nel sito dell’NCSE
(“Polling
creationism in Canada“). Qui i risultati dei sondaggio: “Canadians
Choose Evolution Over Creationism“ |
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8/8/08-IT |
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Su Repubblica
un articolo di M.Ammaniti sulle nuove conoscenze sulle basi biologiche
delle emozioni, una delle frontiere della ricerca biologica e fisiologica dei
prossimi decenni (“Quanto
pesa una emozione”); a qualcuno non piace troppo che le emozioni
possano essere analizzate e quantificate, anche perché ne possono derivare
metodi di alterazione del comportamento più selettivi e precisi di quelli
attualmente disponibili. |
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7/8/08-IT |
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L’Avvenire informa (“Darwin
e Dio, incroci su «Humanitas»”) di un numero speciale della rivista Humanitas
dedicato a «Evoluzionismo
e teologia», curato da Federico Vercellone. Ci sono articoli di
G.Tanzella-Nitti, J.Moltmann, Angelo Vianello e Simone Morandini. |
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6/8/08-USA |
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Nel
blog Quintessence of
Dust, gestito da
un evoluzionista teista, si presenta la figura di M.Behe (“Why
I'm not a Behe fan, Part I“ e “Why
I'm not a Behe fan, Part IIA: the malaria scam“), un esponente dell'ID che si
distingue un po' dai creazionisti riciclati che costituiscono la gran parte
dei fedeli del dogma dell'Intelligent Design (ad esempio è l'unico biologo ed
è l'unico che crede all'origine comune degli esseri viventi). ·
Sempre
per parlare degli esponenti dell’ID, uno che ha sostituito J.Schloss
che se ne è andato nel 2005 dal Discovery Institute è Michael
Medved, di religione ebraica, che oggi spiega in un’intervista
sul Jerusalem Post cosa è e cosa non è l’Intelligent Design (“One
on One: Broadcast views”). Le sue dichiarazioni avranno sicuramente
gettato nella disperazione i suoi colleghi, dato che conferma esattamente le
critiche degli evoluzionisti, ma è anche l’ultima di una serie di disastri. Val la
pena di leggere due rispote dell’intervista: …you are a senior fellow at the
Discovery Institute that studies and believes in Intelligent Design. How
do you, as an Orthodox Jew, reconcile with this kind of generality - with the
view of their being a hierarchy with a chief "designer" - while
believing in and praying to a very specific God? The question is not whether it replaces
evolution, but whether it replaces God. Traduco
per gli amici italiani dell’ID, che si vedranno crollare il cielo in testa e
dovranno ammettere la loro “ingenuità imperdonabile”
(v.sotto il card.Lorizio…) e smentire quanto hanno scritto finora: Chiaramente
è un ragazzo che sembra vivere all’inizio dell’800 … anche Darwin a 18 anni
la pensava così, ma poi si è messo a studiare con rigore e diligenza (ma
soprattutto con curiosita) il libro della natura … Divertente
anche immaginare che qualcosa che non è una teoria né una spiegazione di
alcunché possa sfidare una teoria consolidata! E sconcerta che qualcuno ci
creda! Gli
evoluzionsti a questo punto sperano di non dover essere loro a spiegare
perché l’Intelligent Design è una boiata pazzesca … (e pure una truffa, come
ha spiegato in questa intervista uno dei suoi dirigenti). Sarà interessante
vedere le reazioni al Foglio e all’Avvenire
… Di
questa storia sconcertante si parla nel blog Panda’s
Thumb in data 10/8/08 |
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5/8/09-IT |
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Sull'Avvenire compare l'articolo (“DARWIN
E LE SALAMANDRE: QUANDO LA SCIENZA DIVENTA CIECA“) |
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4/8/08-IT |
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Nel
blog Paleofox (il portale della paleontologia italiana) si pubblica un
resoconto
sulle ultime novità per quanto riguarda le iniziative politico-religiose
contro la teoria dell’evoluzione, negli USA e in Italia. Si parla dela
Louisiana, del convegno di Altemberg, e dell’Intelligent Design. Ma
soprattutto è strano verificare come vengano messi sullo stesso piano gli
evoluzionisti e gli antievouzionisti, come se non fossimo in un contesto
dedicato proprio all’evoluzione biologica. Se i paleontologi studiano le ossa
fossili forse si dimenticano che un tempo erano ossa di animali …
nell’articolo in realtà sembra si pensi che solo per i biologi e ui medici la
difesa dell’evoluzione sia logica e necessaria … dato che loro hanno a che
fare con la sperimentazione medica e farmaceutica. [ … a pensarci bene anche i
biologi che pensano sia loro compito anche sostituire la frequente assenza
(per vari motivi) della teoria dell’evoluzione nella scuola italiana … sono
ben pochi]. |
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2/8/08-IT |
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Anche
su Effedieffe (“L’evoluzionismo si
evolve. Ancora.“)
si parla del convegno di Altenberg,
presso Vienna, organizzato dal Konrad Lorenz Intitute e a cui hanno
partecipato alcuni dei migliori biologi evoluzionisti attuali. In siti
seri in cui si parla di questo convegno, si sottolineava come la teoria
dell'evoluzione goda oggi di ottima salute ma come secondo alcuni forse era
possibile cercare di integrarla anche con nuove idee ed ipotesi su meccanismi che sembra si aggiungano a
quelli ben noti. Anche il documento
finale di Altenberg confermava il dinamismo e le conferme della teoria
dell’evoluzione. L'articolo svela anche
pseudosegreti nascosti che nessuno conoscerebbe: “i
bio-evoluzionisti sanno da decenni - anche se cercano di non dirlo troppo in
giro - che la selezione naturale non ha nulla a che vedere con l’evoluzione“. Penosa anche la discussione dove nessuno
riuscirebbe a capire la differenza fra il metodo scientifico e una verità
biblica di migliaia di anni fa ... [Come se non godessero dei vantaggi del progresso della scienza... gli abati
Spallanzani, Scopoli e Mendel, per non dire del gesuita Teilhard de Chardin
... si rivolterebbero nella loro tomba se sapessero del livello culturale dei
loro correligionari attuali, anche ai massimi livelli; per fortuna F.Facchini
sembra intenzionato a mostrare la realtà. Abbastanza impressionante come
l'articolo sia stato rapidamente ripreso, non sempre citando la fonte, da
molti siti cattolici e di destra, probabilmente interessati al sapere
scientifico indipendentemente dalle competenze dell'autore dell'articolo; l’articolo di F.Facchini del 13/7/08 (“Il
darwinismo da diversi punti di vista”), dove spiega con onestà la
confusione nella Chiesa sul problema dell’evoluzione e della teoria
dell’evoluzione, è stato ripreso solo da un sito di CL… D’altronde negarlo,
dopo l’intervento del Card.Martino al TG2 del
29/11/07, o
dopo l’esaltazione dell’Intelligent Design USA da parte del Card. Schönborn è
proprio impossibile; e qualcuno doveva dirlo]. ·
Non
meravigliamoci se le università americane ora sono ben contente di prendere a
Teheran, Seul o Dubai i nuovi studenti per le loro università (Newsweek
del 9/8/08 Qualcuno non ci crede? Vada allora a vedere i risultati
delle Olimpiadi della Matematica |
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1/8/08-IT |
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Sul Corriere
un articolo scritto dal noto e bravo giornalista ateo USA Christopher
Hitchens (“LA
SALAMANDRA SALVA DARWIN”). Si presenta come una smentita del creazionismo il fatto che una
specie di salamandra adattata ad ambiente sotterraneo, sembri “peggiorare” le
proprie caratteristiche fenotipiche, perdendo la vista. Gli antievoluzionisti
infatti non si vergognano di far sapere che credono che l’evoluzione sia una
marcia continua verso il progresso e il miglioramento; è un’ulteriore prova
della loro ignoranza dei fatti. ·
Sull'Avvenire
un articolo (“Usa,
neo-atei sotto scacco”) racconta del contropiede organizzato dai cattolici per riprendere
il controllo di una situazione che, nell’editoria, sembra attualmente
dominata da atei evoluzionisti come Dawkins, Harris, Hitchens. Non si dice se
la riscossa avrà come obiettivo anche i cattolici Ayala e K.Miller, che sono
evoluzionisti non atei ottimi collaboratori dell'NCSE, che coordina la difesa
della teoria dell’evoluzione dagli attacchi degli integralisti protestanti.
[Kenneth Miller ed Francisco Ayala dovrebbero essere citati più spesso in
Italia... soprattutto Ayala ha molti amici qui, ma non gli fanno affatto
pubblicità]. |
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24/7/08-USA
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In occasione del
suo recente viaggio negli USA R.Dawkins ha registrato alcune
discussioni che lui ha avuto con alcuni
scienziati USA interessati al dibattito sull’evoluzionismo. E’ uscito
in questi giorni il DVD
che raccoglie queste chiacchierate con PZ Myers, L.Krauss, S.Weinberg e
D.Buss. Per i navigatori di internet ci sono delle versioni
ridotte (100MB circa ognuna) di tre chiacchierate |
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22/7/09-USA
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Un altro articolo
piacevole articolo (“A
natural selection”) di Olivia Judson sul suo blog; presenta alcuni
dei numerosi esempi che sono utili per capire quello che chi non conosce
questi esempi non può proprio capire, e in particolare il legame
indissolubile che collega la realtà con le teorie che la spiegano; non si può
capie il perché indipendentemente dai fatti. |
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21/7/08-IT
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Pacato e meglio
documentato, rispetto a De Mattei …, ma comunque preoccupatissimo l’articolo
di Ferrara sul Foglio (“LE SCIMMIE, LA
PERSONA UMANA E LO ZOOLOGICAMENTE CORRETTO”) sulla decisione della commissione ambiente
del parlamento spagnolo di invitare il governo a garantire la sopravvivenza e
condizioni di benessere adeguate alle grandi scimmie antropomorfe. In tutto
l’articolo, come è purtroppo normale per chi critica l’iniziativa, non si
forniscono dati utili per capire qual’è stata la condizione oggettiva in cui
sono state mantenute per decenni le antropomorfe allontanate dall’ambiente in
cui vivevano e oggi in possesso dell’uomo, né i rischi che stanno correndo,
sempre più vicine al rischio di estinzione, le antropomorfe in natura. Poche
iniziative finora sono riuscite ad invertire decisamente la tendenza
all’estinzione, anche se qualche miglioramento c’è stato, Ebola permettendo. Bisogna fare di
più e trovare il modo migliore per farlo meglio. Non è detto che il Progetto
Grande Scimmia sia oggi l’idea migliore; è certo però che anche le altre
iniziative non sono sufficientemente sostenute ed efficaci a contrastare la
distruzione degli habitat delle antropomorfe. Se lo sapesse …
non c’è dubbio che Ferrara saprebbe organizzare qualcosa di clamoroso … |
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19/7/07-VA
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Interessante la
preoccupazione dell’Osservatore Romano per lo stato dei ghiacci artici
… oggi compare infatti un secondo articolo inviato da una giornalista a bordo
di un rompighiaccio canadese che naviga nella zona del passaggio a Nord Ovest,
una rotta le cui condizioni sembra interessino parecchio … i cattolici
italiani che però sembrano avere idee diverse. |
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19/7/08-IT
Chiropotes
satanas
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Inutile commentare
questo articolo pubblicato da “La bestialità, che ancora oggi suscita ribrezzo, inizia ad
essere indirettamente accolta dalle istituzioni europee, per entrare
anch'essa un giorno nelle abitudini e nella mentalità Sopravviverà l'Europa a
questo scempio morale? Può essere di un
certo interesse evidenziare come l’autore, che coraggiosamente ipotizza
l’Islam come … prossima punizione divina (… come se non fossero bastati il
peccato originale e il primo genocidio effettuato per annegamento) sia un
docente universitario di scienze della formazione. |
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18/7/08-EU
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[da Pikaia]
Il sito di Pikaia riporta due documenti dell’ ECSITE (European Network
of Science Centres and Museums) in difesa della scienza e
sull’evoluzione. All'indirizzo http://www.ecsite.net/new/newsletter_archive.asp troverete tutte le
iniziative, i convegni e le conferenze promosse da ECSITE che si terranno in
tutta Europa tra luglio e la fine del 2008. |
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17/7/07-AT
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Sul suo blog (Rationally
Speaking) Massimo Pigliucci pubblica il documento finale uscito
dal workshop ad Altenberg vicino a Vienna a cui hanno partecipato 16
biologi evoluzionisti: “A group of 16
evolutionary biologists and philosophers of science convened at the Konrad
Lorenz Institute for Evolution and Cognition Research in Altenberg (Austria)
on July 11-13 to discuss the current status of evolutionary theory, and in
particular a series of exciting empirical and conceptual advances that have
marked the field in recent times. The new information
includes findings from the continuing molecular biology revolution, as well
as a large body of empirical knowledge on genetic variation in natural
populations, phenotypic plasticity, phylogenetics, species-level stasis and
punctuational evolution, and developmental biology, among others. The new concepts
include (but are not limited to): evolvability, developmental plasticity,
phenotypic and genetic accommodation, punctuated evolution, phenotypic
innovation, facilitated variation, epigenetic inheritance, and multi-level
selection. By incorporating these
new results and insights into our understanding of evolution, we believe that
the explanatory power of evolutionary theory is greatly expanded within
biology and beyond. As is
the nature of science, some of the new ideas will stand the test of time,
while others will be significantly modified. Nonetheless, there is much
justified excitement in evolutionary biology these days. This is a
propitious time to engage the scientific community in a vast
interdisciplinary effort to further our understanding of how life evolves”. Qui un testo che M.Pigliucci
aveva scritto il 2/7/08 per chiarire gli scopi del convegno e per contestare
alcune presentazioni distorte che serviavano solo a far mettere in luce
alcuni giornalisti. |
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17/7/08-VA
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Sul problema
creazione/evoluzione e sul ruolo dell’ideologia oggi un’articolo dell’agenzia
cattolica Fides (“Ecologia, fede ed ateismo “) cita alcune parole dette ieri dal Papa in
Australia sulla “difesa del creato”.
Nell’articolo si descrive un mondo in pericolo per “Il
disastro ecologico verso cui si cammina”, frutto di una concezione del
mondo “antropocentrica,
che vede solo l’uomo al centro, e che ha escluso, o vuole escludere Dio,
dall’orizzonte di significato del tutto”. Mentre il Papa il 23/9/07 a
Castelgandolfo non aveva avuto paura a citare le responsabilità della
“logica del profitto” (audio) che
caratterizza il mondo occidentale per il “rovinoso
sfruttamento del pianeta”, qui
invece si cerca di far credere, senza dimostrazine, che “L’ateismo ha un ruolo non irrilevante, nella
contemporanea situazione ecologica!”. Sembra evidente
che non solo sull’evoluzionismo ma anche sui problemi ecologici ci sia
bisogno di qualche persona esperta che indichi la direzione migliore … . ·
Nel sito SRM
compaiono notizie non datate ma riferite al seminario estivo (Scuola Estiva sull'Evoluzionismo: “Definire l’indefinibile”) organizzato dalla
Gregoriana nel monastero di Poblet per discutere con gli esperti e con gli studenti di dottorato,
dalle varie università pontificie il concetto di specie.; se ne parla in un articolo sul sito di SRM (“Verso un nuovo concetto
di specie?“) e in un’intervista (forse del 15/7/2008) al filosofo
G.AuIetta. direttore scientifico del progetto STOQ (“Poblet: ipotesi per un
nuovo concetto di specie”). |
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16/7/08-IT
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Dopo l’intervento
non firmato (“I cattolici su darwinismo ed evoluzione: quale
teoria?”) che il 14/7/08 immediatamnte riproponeva e
commentava l’articolo
del 13/7/08 sull’Osservatore Romano in cui F.Facchini dimostrava come la
scarsa competenza scientifica produceva un’inevitabile e oggettiva confusione
nella chiesa sui problemi della teoria dell’evoluzione, oggi su Zenit compare
(un atto riparatorio?!) un lunghissimo intervento del card.Schönborn Già il titolo
dell’articolo su Zenit è un capolavoro, e un invito a non perdere tempo: se
togliamo l’ideologia al creazionismo di qualsiasi religione … cosa rimane?
Non certo la possibilità di dialogo. [Da notare che
in alcune versioni l’articolo ha come inizio del titolo “Creazione
ed evoluzionismo…”] ·
“Darwin era «ossessionato» dall'idea di fornire una
spiegazione scientifica plausibile dell'origine delle specie che potesse
interamente fare a meno dell'atto separato della creazione divina” o
che ·
“la teoria dell'evoluzione, era una lunga argomentazione
a favore di una spiegazione «intramondana», ossia puramente materiale,
meccanica, dell'«origine delle specie»” o ·
“Darwin, con la sua teoria, intendesse favorire la
vittoria scientifica del materialismo”? [Quelle che
sembrano accuse sono da considerare come meriti!] Da queste premesse il cardinale
deriva l’illusione molto masochista di poter far crollare non solo Darwin ma
anche tutta la scienza moderna “Occorre separare
Darwin dal darwinismo, liberarlo dalle sue catene ideologiche e da una filosofia implicitamente riduzionista caratteristica di
«tutta» la scienza moderna” per arrivare infine alla chiusura dei
laboratori di ricerca materialista e al trionfo della teologia e delal
metafisica: “Sono sempre più convinto che i progressi decisivi nel dibattito sulla teoria
dell'evoluzione avverranno nella filosofia della natura, in ultima analisi
nella metafisica”. “Perché i suoi innumerevoli tentativi, i suoi vicoli
ciechi, i suoi miliardi e miliardi di anni e di espansione dell'universo?
Perché le esplosioni gigantesche delle supernovae, gli elementi che si
amalgamano nella fusione nucleare delle stelle, la macina instancabile
dell'evoluzione biologica con i suoi infiniti inizi e estinzioni, le sue
catastrofi e crudeltà, fino ad arrivare alle indicibili brutalità della vita
odierna e della sopravvivenza?”). Il Card. Schönborn
cita solo qui in fondo all’articolo le estinzioni di massa, le fusioni delle
stelle (il sole fonderà?!), le catastrofi, la morte, ecc. e coraggiosamente
si chiede “Non è forse più sensato considerare il
tutto come il gioco cieco della casualità di una natura priva di progetto?”. L’articolo fa
anche riflettere sulle possibili conseguenze per l’evoluzione culturale umana
se Darwin avesse seguito la carriera ecclesiastica …; invece girò il mondo
con il Beagle e anche lui, prima di Benedetto XVI si stupì di come le
barriere geografiche, oltre alla biologia, abbiamo pesantemente influenzato
la distribuzione delle specie viventi. Darwin fu uno dei primi ad osservare e
capire le caratteristiche uniche presentate dai marsupiali australiani, che
lo stimolarono a porsi domande intelligenti che richiedevano risposte
altrettanto intelligenti. Certo non basta fare scalo a Darwin o accarezzare un marsupiale
senza conoscere le originali caratteristiche genetiche e fenotipiche, ma
ambedue le esperienze possono essere di stimolo alla riflessione su alcuni
fatti che influenzerebbero la stesura dei prossimi discorsi … ·
Su La Stampa
articolo sulle ultime novità sulle estizioni di massa e sulle loro cause (“L'evoluzione
puzza di uova marce”) ·
Su La
Repubblica articolo di Cavalli Sforza su “Evoluzione
un futuro complicato”; riguarda le possibili risposte alla domanda sul
futuro dell’evoluzione umana. Siamo abituati a chiedere alla scienza di
predire il futuro; nel caso della biologia purtroppo è impossibiile avere risposte affidabili … e utili a chi
ascolta la risposta … i tempi di azione della biologia vanno ben oltre la durata
della vita umana … |
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15/7/08-IT
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[Da Pikaia]
Numero di luglio di Evolution: Education and Outreach. La rivista di Niles e Gregory Eldredge è di nuovo online
con il suo terzo numero. Ovviamente tutti gli articoli sono liberamente
accessibili. Da qui si accede al sommario. ·
Il prossimo anno
accademico sarà attivato un Master annuale di II livello in
Comunicazione della Scienza (http://mcs.sc.unica.it). Il
Master, diretto da Elisabetta Marini, è progettato e realizzato dalla
Facoltà di Scienze M.F.N. dell’Università di Cagliari in
collaborazione con: ·
l'Ordine dei
Giornalisti della Sardegna; ·
l'INAF (Istituto
Nazionale di Astrofisica) Osservatorio Astronomico di Cagliari; ·
il CRS4 (Centro di
Ricerca Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna). |
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15/7/08-USA
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Sul New York
Times la terza puntata (“Let’s
Get Rid of Darwinism”) di una serie di interessanti articoli sulla teoria
dell’evoluzione oggi, scritti da
Olivia Judson. Il primo, pubblicato il 15 giugno, si intitolava “Darwinmania!”,
mentre il secondo aveva il titolo “An Original Confession”. I
tre articoli sono inseriti anche nel
blog dell’autrice: “The Wild Side” |
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14/7/08-IT
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I pifferai dell’ID
possono raccontare tutto quello che vogliono, (giusto o sbagliato che sia) ma
trovano sempre qualche ingenuo che non si accorge della loro ignoranza. Oggi
in alcuni blog di evoluzionisti USA si cita un errore fatto da uno dei loro
“esperti” che ha criticato una publicazone scientifica senza averla capita…
Se ne parla nel blog Panda’s thumb (“I guess ‘eponymous’ wasn’t on the LSAT”) e The Loom (“Missing The Wrist”)
dove si dimostra l’errore di interpretazione della pubblicazione scientifica
criticata. |
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14/7/08-IT
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MOLTO interessante
il fatto che, di fronte all’assenza di citazioni e di riproposizione nei siti
cattolici dell’articolo di F.Facchini (“La
falsa contrapposizione tra scienza e fede. Creazione ed evoluzione concetti
complementari“) comparso
il 4/7/08 sull’Osservatore Romano, oggi l’agenzia Zenit immediatamente
riprenda e riassuma (“I cattolici su darwinismo ed evoluzione: quale
teoria?”) quello comparso ieri, con una frase iniziale che è davvero
illuminante in quanto accetta la diagnosi di F.Facchini sulla confusione oggi
esistente nella chiesa cattolica sui temi dell’evoluzione. |
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13/7/07-VA
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Articolo piuttosto
importante (e forse sofferto) di F.Facchini sull’Osservatore Romano
sui misteriosi e incredibili problemi che le conoscenze scientifiche
sull’evoluzione e la teoria dell’evoluzione sembrano creare anche all’interno
dei cattolici In realtà è ben
più probabile che la colpa sia dovuta all’ignoranza (che ad un naturaklsta e
antropologo come F.Facchini non può passare inosservata …) unita alla
presunzione di poter far discendere ancor oggi tutto, come qualche secolo fa,
dalla competenza teologica. ” Non si tiene conto
di tante osservazioni del mondo della scienza, non si accetta che la vita
possa essersi evoluta attraverso tappe e processi biologici, come si ammette
nella teoria evolutiva. Ci si aggrappa a tutto pur di contestare il fatto
evolutivo, per esempio le lacune nelle serie evolutive. Le aperture
del magistero vengono viste come concessioni non motivate e superabili. Posizioni
di questo tipo ignorano non solo il progresso della ricerca scientifica, ma
anche gli approfondimenti della teologia. Si distaccano sensibilmente dal
magistero, non aiutano il necessario dialogo tra scienza e fede, tra scienza
e teologia, e piuttosto favoriscono lo scontro. F.Facchini
ricorda poi che di evoluzione non si occupano solo il card.Schönborn o il
creativo card.Martino, ma anche il cardinale Avery
Dulles che su "Vita e Pensiero" scrive che
“L'evoluzionismo teistico, come il darwinismo classico, si astiene dal
propugnare un qualsiasi intervento divino nel processo evolutivo. Ammette che
la comparsa degli esseri viventi, tra i quali l'uomo, possa a livello
empirico essere spiegata con mutazioni casuali e la sopravvivenza del più
adatto", Criticando
come il solito l’ID USA, F.Facchini ripete poi (cercando di ricordare e di far capire ai cattolici, che la
scienza per definizione si occupa
solo di aspetti materiali …) alcune frasi del suo primo articolo
sull’Osservatore Romano del 16/1/06 (“Evoluzione e creazione”): “Se non si è soddisfatti delle attuali
spiegazioni è meglio riconoscerlo e adoperarsi per trovarne altre, rimanendo
nel campo delle scienze naturali”. E’ probabile che anche questa sua frase non
piaccia a molti cattolici … anche se dubito che sia chiara a tutti, in particolare poichè sembra
escludere l’esistenza di più di una teoria dell’evoluzione. |
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13/7/08-IT
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Ecco un sito
internet davvero interessante. Si tratta di un progetto internazionale per la
didattica dell’evoluzione: “Evolution
Megalab”. |
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12/7/08/A
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Da Altemberg, dove
si sta svolgendo nella sede del KLI un incontro al vertice fra 16 biologi
evoluzionisti alcuni dei quali sembrano desiderosi di “andare oltre” alla
“nuova sintesi” prima ancora … che
tutti ‘abbiano ben capita … Massimo Pigliucci invia in internet nel suo blog
i resioconoti quotidiani della discussione: · Notes from Altenberg, part I |
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11/7/08-IT
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[Da Pikaia]
Si è concluso il convegno a San Rossore (“Di
razza ce n’è una sola, quella umana”). Nella puntata di venerdì 11 luglio
di Radio3 Scienza, Pietro Greco e Marcello Buiatti hanno discusso
del contro-manifesto sulle razze presentato a San Rossore alcuni giorni or sono. Per chi fosse interessato ad
avere qualche informazione in più sul "manifesto degli scienziati
antirazzisti" presentato a San Rossore, è possibile vederne la presentazione fatta da Claudio Martini
(Presidente Regione Toscana) e scaricabile da YouTube. Su questo
stesso argomento è da non perdere l'ultimo libro di Guido Barbujani (Università di Ferrara) e Pietro Cheli
dal titolo "Sono razzista ma sto cercando di
smettere" (Laterza,
2008), che segue un precedente libro pubblicato da Barbujani dal titolo
"L'invenzione delle razze" (Bompiani, 2006). |
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10-11/7/08-IT
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A San Rossore un
convegno di due giorni organizzato dalla Regione toscana: |
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10/7/08-UK
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Inizia oggi,
presso il Ian Ramsey Centre for
science and religion dell’Università di Oxford un convegno di storici e
filosofi della scienza dal titolo |
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9/7/08-USA
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Forse è più facile
incuriosirsi degli aspetti e dei meccanismi ancora da scoprire della vita e
di come funzionano gli esseri viventi guardando le animazioni digitali che
vengono realizzate negli ultimi anni. Qui, citata da Pharyngula,
c’è n’è una molto
bella. Dietro all’animazione c’è sicuramente un progetto intelligente, ma
appunto per questo è certamente umano.
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9/7/08-UK
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E’ morto Sir
John Templeton, I risultati hanno
confermato qualcosa che si sarebbe potuto verificare anche in altro modo:
sarebbe stato sufficiente verificare che i responsabili delle diverse
religioni preferiscano di solito le strutture sanitarie migliori ai luoghi in
cui si pensa che avvengano i miracoli. Questa ricerca (costata ben 2.4
milioni di dollari, ha dimostrato che la preghiera non aveva effetti
terapeutici paragonabili a quelli che si ottengono grazie a interventi
specifici in seguito all’analisi scientifica dei dati reali); purtroppo i
risultati non sono piaciuti, non se ne sono tratte le conseguenze, e si sono quindi
sprecati soldi che avrebbero potuto essere utilizzati in modo migliore. Il
metodo scientifico procede in effetti in modo diverso, non casuale. |
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8/7/08-IT
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Sull’Unità
un articolo di P.Greco (“La
bufala delle razze umane”) presenta un documento
preparato da scienziati con competenze molto diverse (Rita Levi Montalcini,
Enrico Alleva, Guido Barbujani, Laura Dalla Ragione, Elena Gagliasso Luoni,
Massimo Livi Bacci, Alberto Piazza, Agostino Pirella, Francesco Remotti,
Filippo Tempia, Flavia Zucco ) per risvegliare il ricordo, che in molti
italiani sembra troppo affievolito, di come 70 anni fa (14/7/1934) il “manifesto della razza”, firmato da scienziati fascisti, aprì la
strada alla proclamazione in novembre delle leggi razziali che
diedero inizio alle sofferenze e alle deportazioni nei lager anche degli
ebrei italiani. Il “manifesto
antirazzista” verrà presentato il 10 luglio a San
Rossore nell’ambito di una tradizionale manifestazione della Regione Toscana,
dedicata quest’anno (“Capire
gli altri”) alla mobilitazione «contro ogni razzismo». “Quello di San Rossore è
un vero e proprio “contro-manifesto” in termini letterali. Perché a ciascuna
delle dieci tesi del famigerato “manifesto della razza”
oppone una tesi diversa, alla luce delle moderne conoscenze scientifiche.
Dimostrando che con quel famigerato atto gli scienziati fascisti tradirono
insieme la scienza, i valori della comunità scientifica e la loro stessa
umanità” ·
[da Pikaia]
Quali sono
gli errori più comuni in materia di evoluzione? Cameron M. Smith
e Charles Sullivan cercano di identificarli nel loro libro
"I
falsi miti dell'evoluzione" |
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7/7/08-UK
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Nel sito di
Dawkins è disponibile l’audio (52’) di una Conversation
between Richard Dawkins and John Lennox |
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7/7/08-USA
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Su Scientific
American un ottimo articolo, con contorno di schede illustrative, su “The Migration History of Humans: DNA
Study Traces Human Origins Across the Continents” |
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6/7/08-UK
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Come notizia, si
riferisce ad un evento un po’ datato (1995), ma qualche novità c’è ed è
interessante sottolinearlo: sono disponibili perfino su su YouTube
(anche la scienza seria dovrebbe usare sempre più questo canale di
comunicazione?) 6 video che mostrano il Royal
Institution Discourse tenuto da John Maynard Smith, nel lontano 1995,
sull’Origine della Vita. Ne aveva già parlato anche Paolo
Coccia sul suo blog nel 2005, presentando però, un video di qualità un po’
migliore. |
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5/7/08-USA
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Su Pharyngula
un post in cui PZ Myers cita (“Altenberg meeting next week: expect
evolution to simply evolve slightly“) il prossimo convegno ad Altenberg |
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5/7/08-IT
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Si è
conclusa oggi al Monastero di Poblet la Scuola Estiva sull'Evoluzionismo, Già ce ne sono tante e diverse: si dovrebbe scegliere fra quelle proposte
da Schönborn, De Rosa, Facchini, P.Coyne, J.Ratzinger, F.Collins, K.Miller,
ID, creazionisti USA, G.Sermonti, R.Fondi, F.AgnoIi, ecc. magari lasciando
perdere le strabilianti fantasie
notturne di don G.Bortoluzzi,
utili solo per capire dove si finisce quando si cerca di spiegare anche “il
come” senza un metodo di ricerca e senza un laboratorio. E’ urgente uscire da una
situazione anacronistica e ogni minuto sempre più imbarazzante. ·
L’anno scorso la Scuola estiva sull’evoluzionismo” si era occupata
del “Rapporto tra Evoluzione e Sviluppo” |
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4/7/08-IT
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F.Facchini,
sacerdote e prof.universitario di antropologia continua nella sua discreta
opera di preparazione, dalle autorevoli pagine che l’Osservatore Romano gli
mette a disposizione, della chiesa cattolica al bicentenario di Darwin;
nell’articolo “Non sarebbe corretto rifiutare una teoria scientifica -
ad esempio il darwinismo - perché non si condividono le deduzioni che alcuni
vorrebbero trarne in campo filosofico” C’è poi
addirittura una citazione importante e rarissima della lettera spedita nel
1988 da GP2 all’astronomo gesuita P.Coyne, cosi sintetizzata: “il Papa si soffermava sulle possibilità e sul significato di un
dialogo fecondo tra scienza e teologia”; in realtà il Papa faceva notare invece come queste possibilità
fossero ben scarse senza importanti cambiamenti nella cultura della chiesa (“dobbiamo superare ogni tendenza regressiva che porti verso forme di
riduzionismo unilaterale, di paura e di autoisolamento”e nel modo di vedere la scienza: “Gli sviluppi odierni della scienza provocano la teologia molto
… profondamente … questi sviluppi offrono alla teologia una risorsa
potenziale importante … perché non potremmo sperare che le scienze di oggi,
unitamente a tutte le forme del sapere umano, possano corroborare e dar forma
a quelle parti della teologia riguardanti i rapporti tra natura, umanità e
Dio?”. E’ impressionante
notare come in quel documento di 20 anni fa si sottolineassero i pregi
e non i “limiti della scienza”; GP2 non
apprezzava che la teologia potesse trarre vantaggio dal fatto che ”le scienze empiriche … non possano rispondere a tutti
gli interrogativi che si pongono circa la realtà che ci circonda”. ·
“La struttura
della materia, l'armonia delle leggi e delle proprietà degli esseri viventi
rimandano a una ragione creatrice e ordinatrice” ·
“il
concetto di creazione, che, come si è visto, non è una categoria scientifica,
ma filosofica e teologica.” [viene
quindi insegnata filosofia ai bambini di tre/quattro anni!? Chi ci crede?] ·
“l'uomo non [è]
riducibile a un primate superiore” ·
“la
religione può purificare la scienza dall'idolatria” ·
“il
mondo, anche quello che si è venuto formando nel tempo per processi evolutivi,
ha un senso nel suo insieme e risponde a un disegno del Creatore” Apprezzabile
comunque il tentativo di Facchini di separare il più possibile creazione da
evoluzione; della prima si occuperebbe la teologia e della seconda la
scienza. E senza interferenze e critiche ideologiche prive di un precedente
lavoro sperimentale. Non si può che
essere contenti se, nonostante i tempi dei verbi usati, questa è la
situazione che vivremo in futuro, o se queste saranno le conclusioni che
F.Facchini anticipa del prossimo convegno del
marzo 2009 organizzato da mons.Ravasi,. L’esperienza passata è infatti
diversa e si è visto uno strano interesse incontrollabile alle critiche
alle “spiegazioni delle modalità”; basta
pensare all’insofferenza viscerale verso il ruolo del caso, nonostante
l’abate Mendel abbia dato un notevole contributo a dimostrarne l’importanza
come meccanismo evolutivo, o il credere che ci sia qualcuno che pensi che il
caso da solo possa avere un ruolo positivo. E’ forse la frase
finale più adatta per un articolo che coraggiosamente cita la lettera a
P.Coyne - sull’inadeguatezza e l’impreparazione della chiesa che
impedisce di trarre vantaggio dal
confronto con la scienza - e perfino la separazione prevista dai “non overlappinga magisteria” di Stephen J.
Gould. In effetti le
utime parole, come sospese nel vuoto, evocano il ricordo dei bei tempi in cui
tutti si accontentavano dei PERCHE’ senza i COME … G.Galilei non era ancor
nato … il metodo scientifico non aveva ancora dimostrato quanto fosse più
facile e vantaggioso spiegare i PERCHE’ solo dopo aver dimostrato i COME. [Si può qui
ricitare le speranze (e non solo le critiche) presenti nella lettera di
GP2 a P.Coyne? “perché non potremmo sperare
che le scienze di oggi, unitamente a tutte le forme del sapere umano, possano
corroborare e dar forma a quelle parti della teologia riguardanti i rapporti
tra natura, umanità e Dio?”. O è meglio citare Lc:9,60?]. Certo che leggendo
altri articoli dell’Osservatore Romano
come questo del 26/6/08, pochi giorni fa (“mons.
Marini spiega le decisioni di Benedetto XVI in materia liturgica”),
non sembra che ci sia interesse per le novità del ruolo della scienza oggi,
probabilmente troppo difficile da capire senza basi e rispetto adeguato
all’importanza attuale della scienza, proprio come lamentava GP2. Ecco spiegato perché (l’11/7) il confronto
fra le citazioni dei due articoli su Google è impari: 10 contro 3 citazioni
di F.Facchini
(più una riferita a questa pagina web..,) |
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2/7/08-IT
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[da Pikaia]
Un nuovo sito web su Darwin, ·
[da Pikaia]
Spesso pensando all’evoluzione biologica il pensiero degli esperti si rivolge
ai nostri antenati africani, o ai cugini primati. Per gli inesperti in genere
il pensiero non sa su chi o cosa posarsi e anche per questo l’evoluzione
rimane talvolta un’idea vaga e che non sembra riguardarci direttamente. Un
recente articolo su Science
invece ci ricorda (o ci fa sapere) che il nostro pensiero non deve vagare
così lontano e può posarsi su oggetti di produzione quotidiana (o quasi): “Nel report (“Evolution of Mammals and Their Gut
Microbes”)
presentato su Science da Ley e colleghi, viene condotta
un’analisi di network sulle sequenze del RNA ribosomiale 16S proveniente da
campioni fecali umani e di 56 altre specie di mammiferi di diversa
provenienza. Le sequenze sono state confrontate fra loro, per mappare le
varie popolazioni microbiche rispetto alla dieta degli organismi ed alla loro
filogenesi. I risultati dimostrano che organismi appartenenti alla stessa
specie, anche se provenienti da località separate, ospitano comunità
microbiche molto più simili rispetto ad organismi non conspecifici”. ·
L’Espresso
riporta oggi due recensioni librarie comparese su Le Scienze: “Storia naturale dell'occhio” di Simon Ings (Einaudi Torino, 2008) e “Al di la di ogni ragionevole dubbio. La
teoria dell'evoluzione alla prova dell'esperienza” Sean B. Carroll (Codice Edizioni, Torino, 2008) |
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2/7/08-USA
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Un sito creazionista USA permette
di capire come mai gli evoluzionisti abbiano una qualche difficoltà ad
orientarsi fra i diversi tipi di creazionismo. Il
sito pubblicizza una prossima conferenza (“The Beginning and the End of the
Universe”). ·
Un po’ fuori tema
questa notizia tratta dal blog Pharyngula
, ma si mostra come un poliedrico scrittore che si è occupato anche di evoluzione e che
recentemente è diventato famoso in quanto politicamente conservatore ma
critico verso le religioni (C.Hitchens,
autore di “Dio non è grande”) abbia
cambiato idea in pochi secondi sui metodi usati dagli USA per estorcere
informazioni; forse qualcuno che vorrebbe torturare questo scrittore sarà
interessato a vedere i pochi secondi del video dell’esperienza personale di
waterboarding che gli ha fatto cambiare idea: “You
may have read by now the official lie about this treatment, which is that it
"simulates" the feeling of drowning. This is not the case. You feel that you
are drowning because you are drowning. I find I don't want to tell you
how little time I lasted… I apply the Abraham Lincoln test for moral casuistry: "If
slavery is not wrong, nothing is wrong." Well, then, if waterboarding does
not constitute torture, then there is no such thing as torture” |
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1/7/08-USA
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Su Pharyngula
un commento
ad un’intervista (su Salon: “Can't
Darwin and God get along?”) a K.Giberson, un fisico e teologo
autore di un libro ("Saving Darwin: How to Be a
Christian and Believe in Evolution" “Giberson
believes in evolutionary theory as adamantly as he does in God. For Giberson,
evolution and Christianity are not in competition but complement one another.
Holding equal disdain for creationists who read the Bible literally and
scientists who disregard God altogether, Giberson seeks a middle way, and
attempts to resuscitate Darwin's reputation as both a religious man and a
scientist”.
PZ Myers sembra
rimanere un po’ perplesso di fronte a questo strano cristiano darwinista;
interessante la riflessione finale sugli effetti sulle culture umane della “spiacevole”
scoperta dell’evoluzione come spiegazione (naturalistica e alternativa ai
diversi miti arcaici) dell’origine della nostra specie: “Bible tells us that we are fractious, arrogant, scrappy people who sometimes accomplish great things and more often cause grief and pain to one another.We want to be special in a universe that is uncaring and cold, and in which the nature of our existence is a transient flicker, so we invent these strange stories of grand beginnings, like every orphan dreaming that they are the children of kings who will one day ride up on a white horse and take them away to a beautiful palace and a rich and healthy family that will love them forever. We are not princes of the earth, we are the descendants of worms, and any nobility must be earned” |
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1/7/08-UK
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Festa anche al National
Hystory Museum di Londra, dove si apre domani, come prima attività in un anno
molto ricco di iniziative, un International
Student Summit di 3 giorni per discutere le scoperte di Darwin. (Programma).
Anche in Italia i musei hannio programmato iniziative per diffondere in modo
corretto le idee che sono alla base soprattutto della biologia e della
medicina moderna. Invece di rimanere fermi a pensare a quanto fosse ignorante
Darwin i musei si preoccuperanno di
far uscire visitatori più informati e coscienti di quali sono i fatti noti e
qual invece quelli (e sono ancora tanti)
che LORO dovranno prepararsi a risolvere, ovviamente “salendo sulle
spalle” dei curiosi scienziati che li hanno preceduti. I temi di ricerca
attuali sono spesso nuovi ed entusiasmanti, come ad esempio quelli che
riguardano lo studio del nostro cervello nella sua relazione con la mente;
proprio oggi su PLOS Biology un lavoro di mappatura delle connessioni fra
aree diverse del cervello: “Mapping
the Structural Core of Human Cerebral Cortex”
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Quando
c’è una festa qualcuno porta anche i regali. Qui si offre un
podcast che spiega l’eredità di Darwin 50 anni dopo.
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Nature Network organizza per il 30 agosto 2008 a Londra un congresso dei “Science Bloggers”, Science Blogging 2008:
The science blogging
community is growing rapidly and reaching larger audiences. At Science
Blogging 2008, science bloggers from around the world will have the
opportunity to meet and discuss the pressing issues in science, science
communication, publishing and education.
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1/7/08-IT
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[da
Pikaia]
La Codice Edizioni pubblica l'edizione italiana di "L'equilibrio
punteggiato" di Stephen Jay Gould, curata
Telmo Pievani.
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Molto
interessante e didatticamente valido è il sito web del Progetto
GEA,
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30/6/08-RU
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Esattamente
100 anni fa, il 30 giugno 1908, è avvenuta (per fortuna nel centro della
Siberia) l’esplosione di un asteroide (o di una cometa) a pochi chilometri
dalla superficie terrestre, un evento probabilmente già avvenuto
precedentemente altre volte sulla terra e sicuramente associabile a
sconvolgenti modificazioni ambientali sia a livello locale che globale che
hanno avuto ripercussioni devastanti sull’evoluzione biologica.
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28/6/08-IT
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Conferenza
su Scienza e Fede da parte del teologo B.Forte a
Chieti il 22 maggio 2008. Il testo è pubblicato solo oggi dall’agenzia
vaticana Zenit (“Fede
e scienza in dialogo”)
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28/6/08-USA
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[da
Pikaia]
Grosse novità da ricerche genetiche (“Early Bird Assembling the Tree-of-Life
Research“) sulla filogenesi degli uccelli. Un esempio di come solo nuove scoperte, frutto del lavoro si ricerca
“materialistica” (e la natura lo è da sempre e lo sarà per sempre…) possano
contribuire a modificare, e anche di molto, le conoscenze precedenti: “l'ultimo numero di Science (“A
Phylogenomic Study of Birds Reveals Their Evolutionary History”) riporta i risultati di un approfondito studio
filogenomico che ha avuto come oggetto gli uccelli e le loro parentele
evolutive. Mediante il confronto di più di 32 kilobasi di DNA, sequenziate da
19 differenti loci genomici di 169 specie di uccelli rappresentanti tutti i
principali taxa, i ricercatori del Field Museum annunciano che l'albero
filogenetico di questi animali andrebbe in molte parti rivisitato”.
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27/6/08-IT
VIDEO (engl)
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Chimpanzees
in Cameroun
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Chimpanzee
Diary: New Born Babies
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Chimp
hunts with a spear
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Chimpanzees
of Mahale Mountains
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Baby
chimpanzee
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Sull’Avvenire un’articolo di M.Corradi a commento di un
provvedimento legislativo preso in Spagna (dalla commissione ambiente e agricoltura del Congresso
dei deputati)
grazie alle pressioni del gruppo di sostegno del “Proyecto Gran
Simio” (PGS);
purtroppo l’articolo presenta un’impostazione che porta spesso ad
allontanarsi dai fatti.
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27/6/08-E
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Un
articolo da El Pais (¡Qué
mona soy!) racconta del giorno in cui il Parlamento spagnolo (o meglio la
sua Commisione Ambiente) ha invitato
il governo ad aderire al “Progetto Grande Scimmia”,
che prevede la difesa di alcuni diritti delle scimmie antropomorfe, come
orango, gorilla, scimpanzé e bonobo. In particolare il diritto alla vita e
alla difesa dell’habitat, ambedue molto minacciati.
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26/7/08-USA
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Un
articolo della filosofa della Scienza esperta in Intelligent Design, Barbara
Forrest, cerca di spiegare come in Louisiana (sempre lì ci sono problemi agli
argini…?!) si sia aperta una grave falla nella barriera che difende la
scienza e l’evoluzionismo dagli attacchi dei creazionisti fondamentalisti USA
(“The Discovery
Institute, the LA Family Forum, and the "LA Science Education Act").
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25/6/08-USA
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Un
sondaggio Gallup, il solito, ripetuto identico ormai da decenni, ci informa
che l’indice di creazionismo continua a rimanere stabile fra la popolazione
americana, con un 44% di creazionisti biblici (come nel 1982) mentre chi
crede nell’evoluzione biologica senza interventi esterni e soprannaturali
sale solo dal 9% al 14% nello stesso periodo. Ne parla il blog
dell’antropologo Greg Laden (The Gallup Creationism Index Continues
to Flatline), che fornisce anche il link al sito
originale.
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23/6/08-IT
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Sul
Corriere della Sera c’è un articolo in cui
Boncinelli racconta come la maggiore variabilità della nostra specie sia una
conseguenza dell’allentamento della selezione naturale dovuta all’evoluzione
culturale: “Merito della
civilta', non dei geni cosi' la selezione frena”.
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Si
è concluso ieri a Pistoia il V
FORUM DELL’INFORMAZIONE CATTOLICA PER LA SALVAGUARDIA DEL CREATO,
organizzato da Greenaccord. Qui iI programma. Si può
rimanere inizialmente sconcertati di
fronte al fatto che qualcuno debba oggi evitare di parlare di un processo
che, secondo l’evoluzionismo teista accettato dalla chiesa cattolica è
iniziato con la creazione, cioè l’evoluzione biologica che ha portato alla
varietà attuale di esseri viventi a partire da un unico organismo originario
(come ha ammesso anche il card.Ratzinger nel 2004).
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23/6/08-USA
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Nuovo
sito web della NASA sui “Cambiamenti
climatici globali”. Il sito ha obiettivi didattici e utilizza tutte le
informazioni che la NASA e il JPL raccolgono sulla terra.
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Ue |
22/6/08-USA
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Come
si sa ogni tanto salta fuori qualcuno che ritiene di poter accusare Darwin di
essere responsabile di qualche nefandezza avvenuta magari anche nei secoli
successivi … e non solo nel campo della biologia. Qualcuno lo ha indicato
addirittura fra I responsabili del nazismo, anche se Darwin rispettava tanto
i libri e la cultura che, a differenza dei nazisti, non ha bruciato nel
caminetto (per fortuna) nemmeno i suoi preziosissimi quaderni di appunti, su
cui aveva comunque scritto, per scoraggiare i curiosi …, “qui dentro non c’è nulla di interessante da leggere”…
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21/6/08-USA
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Articolo
sul New York Times (“Louisiana’s Latest Assault on Darwin”) che invita il governatore
della Louisiana, che ha seguito corsi di biologia, a non firmare una legge
che permetterebbe ai creazionisti religiosi di insegnare senza pericoli
ipotesi non dimostrare in alternativa a ipotesi scientifiche.
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21/6/08-IT
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Nell’allegato
di Repubblica per il pubblico femminile si
legge un articolo abbastanza critico verso la scienza in generale fin dal
titolo (“I nuovi atei? Fondamentalisti!”);
presenta le reazioni dei fondamentalisti religiosi contro i tentativi recenti
di analizzare le numerosissime religioni oggi esistenti (e oggi finalmente
facilmente visibili a tutti e comparabili senza intermediazioni, anche grazie
ad internet) con strumenti “naturalistici”; di qui la critica verso la
scienza in generale, verso il metodo scientifico, e quindi verso i tentativi
di trovare spiegazioni “naturalistiche” almeno degli aspetti “materiali” che
riguardano il mondo.
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19/6/08-USA
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Domani inizia il convegno Evolution
2008 all’Università del Minnesota a Minneapolis. Bello il logo. Non
bisogna innaffiarlo…
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18/6/08-USA
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Ogni
tanto è utile mettere anche qui qualche link al lavoro serio degli scienziati
seri; è indispensabile soprattutto quando dimostrano con il loro lavoro
quanto sia difficile tracciare un confine fra due specie filogeneticamente
simili, come l’uomo e lo scimpanzè; e non solo per quanto riguarda caratteri
che tutti possono ritenere fenotipici.
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17/6/08-UK
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Articolo di Steve
Jones sul Telegraph in vista dei festeggiamenti per il 200’
anniversario del 1/7/1858: “Charles Darwin: 'Is man an ape or an
angel?'. L’articolo
inizia con una citazione dell’opinione della regina Vitoria su un orango: “In 1842, Queen Victoria went to London Zoo. She was not amused: "The orang-outang
is too wonderful… he is frightfully, and painfully, and disagreeably human". [Sembra fosse
più obiettiva di chi nega oggi certe somiglianze…]. ·
Nell’articolo si
linka anche un breve Video
di Attenborough sugli articoli di Darwin e Fallace, presentati l’1 luglio
1858, 200 anni fa, alla Linnean Society di Londra. Qualcuno citerà questo
anniversario anche in Italia? |
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17/6/08-IT
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E’ probabilmente
perdonabile chi prende lucciole per lanterne, non si sa davvero come reagire
quando invece un quotidiano prende bufale per draghi (Corriere della Sera:
“Iraq:
avvistato un «drago»“), sperando forse di fare concorrenza a Voyager o di
distrarre gli italiani dalla preoccupante situazione economica e politica
(ben altri
mostri preistorici circolano anche in Italia). L’articolo verrà ripreso
domani sembra solo da un quotidiano on line che si definisce “il quotidiano
approfondito”, di area cattolica. Direi che forse “sprofondato” suonerebbe meglio … Gli altri
numerosi siti che lo citano sono solo italiani e fanno riferimento
all’articolo del Corriere. Ormai sembra un centro di produzione di false notizie scientifiche… ·
Passando a cose
più serie: è in internet, raggiungibile dal sito di Pikaia (il portale italiano per
l’evoluzionismo) il |
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17/6/08-USA
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Incalzante
intervista a Ken Miller, che si difende bene…, sul suo ultimo libro in
una trasmissione TV USA: “Miller on Colbert“; difficile concentrare tutto in pochi minuti …
ma il sempre entusiasta Miller è sempre molto convincente quando deve
convincere sull’evoluzionismo, come si vede dal video. ·
Il sito dell’NCSE
informa (“Louisiana creationism bill is on
Governor's desk”) che ormai in Louisiana la legge contro l’evoluzionismo come scienza è sul
tavolo del governatore, che quasi certamente la firmerà. Ieri infatti anche
il Senato l’ha approvata senza discuterla (36-0). Siamo quindi ormai agli
appelli al governatore; interessante che c’è perfino quello … del suo
professore di genetica: ·
Professor
Arthur Landy is University Professor at Brown University, and taught Jindal
genetics. He reminded
Jindal that "Without evolution, modern biology, including medicine and
biotechnology, wouldn't make sense. In order for today's students in
Louisiana to succeed in college and beyond, in order for them to take the
fullest advantages of all that the 21st century will offer, they need a solid
grounding in genetics and evolution. Governor Jindal was a good student in
my class when he was thinking about becoming a doctor, and I hope he doesn't
do anything that would hold back the next generation of Louisiana's doctors."
NCSE board member Barbara Forrest added, "Governor Jindal surely
knows that evolution is not controversial in the mainstream scientific
community. He majored in biology at Brown University, and he belongs to a
church that considers evolution to be established science and approves of its
being taught in its own parochial schools. The LA Family Forum is pushing
this bill over the objections of scientists and teachers across the state.
The governor has a moral responsibility to Louisiana children to veto this
bill." |
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16/6/08-USA
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Nel blog Evolving
Thoughts si cita un punto di un’intervista di Attenborough on creationism. Qui l’intervista completa al pioniere dei
documentari naturlistici, con (prossimamente?) parti del video. ·
“I can picture both
Miller and Dembski as being in the same boat with religious foolishness, but
Miller has several saving graces that Dembski lacks: Miller is not
trying to poison public education in this country, he's actually very
knowledgeable about biology, and he can give a coherent and accurate talk
about real important issues.” Come sappiamo, una certa ansia di ridefinire la scienza e di stiracchiare
la ragione attira però purtroppo – soprattutto recentemente - anche la Chiesa
cattolica, nonostante la lettera spedita nel
1988 da GP2 all’astronomo gesuita P.Coyne; proprio quello che simmetricamente proprio
anche K.Miller e F.Collins le hanno rimproverato: K.Miller nella lettera di F.Ayala,
L.M.Krauss e K.Miller al Papa (del 12/7/2005,
che non ha mai avuto risposta) e F.Collins nel suo ultimo libro
… La Chiesa abbandonerà davvero W.Dembski al suo destino? E’ già molto
tardi e si è creata confusione (soprattutto con la lettera sul New York Times
del 7/7/2005,chiaramente
un appoggio all’ID da parte del card.Schönborn), ma entro un anno mons.Ravasi
e il Papa dovranno decidere se davvero considerano che sia solo Dembski che
nel mondo sta dalla parte della scienza galileiana … Sarebbe meglio che non chiedessero consiglio a Zichichi, ma il suo
intervento ad un prossimo convegno sull’evoluzione dell’universo e biologica
è già previsto per il 31 ottobre e sarà sulla “Rigorous
Logic in the Theory of Evolution”; essendo una sessione di Fisica è
sperabile che non ripeta (come disse il 3/5/08)
che l’evoluzionismo non è scienza galileiana … ci sarebbe il rischio che
qualcuno gli creda; un mese fa disse infatti: Certo è divertente immaginare che uno scienziato come Zichichi potrebbe
mai consigliare al Papa di consideare più “galileiano” Dembski, che ragiona e
riflette quasi da solo per difendere il suo ID, rispetto alle migliaia di
biologi evoluzionisti che nel mondo [quasi] tutti i paesi pagano per
ricercare, sperimentare, dimostrare, confermare e applicare. |
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16/6/08-IT
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Si svolge in
questi giorni a Roma il convegno “Strategie per un pianeta
sostenibile“. E’ una conferenza internazionale nell'occasione del
centenario della nascita di Aurelio Peccei, fondatore del Club di Roma, e del
40° anniversario del Club di Roma. Nel sito web sono disponibili le
registrazioni video e audio che possono essere visualizzate e anche scaricate
(per un periodo di tempo limitatati). |
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15/6/08-USA
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Il blog Pharyngula
propone un bel video Pregevole anche la musica di sottofondo, creata da un essere intelligente
(e quindi un umano). [Forse non si crede nemmeno all’abate Spallanzani …?]. Su questo sembra che solo R.J.White (“Origin of the Human Species (Mind) Requires Divine Intervention“) prometta qualche notizia sensazionale che potrebbe, se dimostrata,
risolvere definitivamente l’1/11/08 la questione dell’evoluzione umana: “The latest advances in molecular genetics and
neuro-imaging will be presented to support the thesis that divine
intervention was necessary in the origin and development of man“. |
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14/6/08-VA
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Molti ricordano
che il Card.Poupard
si era occupato per lunghi anni del Dicastero Vaticano per la Cultura e i
suoi interventi prudenti (non sufficienti per gli evoluzionisti ma talvolta
irritanti per molti creazionisti). Forse di più (gli invitati erano 350, fra
cui il presidente del consiglio, uno dei pochi non autorizzato a fare la
comunione per motivi formali) saranno quelli che si ricorderanno di lui come
celebrante del matrimonio
religioso fra il signor Briatore e a signorina Gregoraci. Probabilmente
nessuno riuscirebbe ad associare il card.Poupard ad ambedue questi ruoli. |
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12/6/08-USA
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Articolo di W.Dembski nel suo blog dal titolo assurdo (“Uncommon Descent” [?!]:
Pensava sarebe stato facile e
non aspettava altro. Ha infatti una fede comune in un essere soprannaturale e
un obiettivo comune, l’ampliamento della ragione in modo da rendere
accettabili e “scientifici”, come era sempre stato senza contestazioni dalla
preistoria all’illuminismo, anche le spiegazioni che prevedono, alla
biisogna, anche qualche intervento soprannaturale.
Certo che sembra strano che
non sappia che i cattolici sono da tempo favorevoli (forse tranne Fondi…) al
“common descent”, cioè all’origine comune di tutti gli esseri viventi,
approvata anche dal card Ratzinger nel 2004. Come può illudersi che
cambino idea e si alleino con chi crede nell’”uncommon descent”?!
Ancora più interessante
un’altra frase in cui Dembski manifesta di essere ben consapevole che anche
chi collabora con la ricca Templeton Foundation (che finanzia anche molte
iniziative vaticane critiche verso la teoria dell’evoluzione) è loro ostile
(da anni infatti non li finanzia più come faceva un tempo, ed è molto
interessante scoprire perchè):
Sembra probabile che all’Avvenire o al Foglio qualcuno
faccia a questo punto un salto non nel letto ma sulla sedia (insieme al Card.
Schönborn).
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11/6/08-IT
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[Riguarderà o
no il dibattito sull’evoluzione?] L’UNEP (United Nations Environmental Program) Queste foto
dell’UNEP la dimostrano in modo inequivocabile. Visto che
l’argomento riguarda direttamente i primati, chi ritiene che la distruzione
dell’ambiente possa riguardare l’evoluzione biologica, e ha interesse a
vedere immagini impressionanti che dimostrano come possono scomparire specie
animali e vegetali, rimando ai link inseriti nel sito delle news dell’API. ·
Su La Stampa
un articolo (“Il
gene è diventato altruista”) in cui si presentano alcune recenti ricerche
(di Hauser, Damasio, Pinker, Haidt) che sembrano presentare almeno l’uomo (più che i suoi geni) sotto una
luce un po’ migliore e positiva. Certo sembra piuttosto azzardato confrontare
e contrapporre l’ipotesi di Dawkins sul gene egoista con i risultati di
ricerche di psicologia comportamentale … ·
E’ uscita in
questi giorni la guida CENSIS-La Repubblica delle Università Italiane.
Leggendo l’articolo
su Repubblica non sembra che Pisa sia citata fra le prime università
italiane. Non sembra citata nemmeno l’AISI e la sua università (UPI) con sede a Ponsacco (PI). Forse la
collaborazione viene sviluppata con l’intenzione di scalare altre
graduatorie, ma il 12 giugno
alle 18 presso la Facoltà di Lettere della Università Statale di Pisa (Palazzo
Ricci, Via Collegio Ricci 10) un
geologo creazionista parlerà
su “La scienza di fronte al mistero
delle origini - Le attuali teorie evoluzioniste
spiegano veramente l'evoluzione dei viventi?“. E’ uno dei pochi in Italia e forse nel mondo a
pensare che la comparsa di ogni specie animale e vegetale richieda un intervento
soprannaturale specifico: “i vari gruppi di viventi non mostrano affatto di essere
collegati fra di loro da sicuri legami di “discendenza con modificazione”
ovvero implicanti connessioni genetiche o ereditarie dirette con gruppi
progenitori antecedenti”. Il titolo di una precedente iniziativa sui cambiamenti climatici, svoltasi l’8 maggio 2008, fa capire che
all’Università di Ponsacco non si considerano negazionisti e quindi sono
piuttosto preoccupati: “Cambiamenti
climatici: potrebbe già essere troppo tardi” |
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10/6/08-IT
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Sul Corriere
un articolo (“L’enigma
dell’intelligenza umana”) che
presenta un confronto indiretto (come già era avvenuto nella mostra
sull’evoluzione di Trento, ora a Udine) fra le opinioni di T.Pievanie e
quelle di F.Facchini. In questo articolo si confronta la visione di chi su un
tema così sensibile introduce il trascendente quando si esauriscono gli
strumenti di conoscenza della scienza, con la visione di chi ripone invece
maggiori speranze nella spiegazione naturalistica, anche se non sono ancora
disponibili strumenti di indagine adeguati.
·
Bene bene, nessuno
sfugge .. di evoluzionismo e in particolare di evo-devo si parlerà il 12/6/08
anche a Fiesso d'Artico, nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale,
con un luminare del settore, il professor Alessandro Minelli: "All'origine
delle forme viventi”. |
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10/6/08-VA
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“se la teoria evolutiva è
giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo ….
è
ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della
scienza. Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano
assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”… Più che
smentirla, in realtà oggi sull’Osservatore Romano (“Evoluzione
e creazione: Una falsa antinomia“) mons. Ravasi è riuscito
nell’impresa di parlare di Darwin, SENZA esprimersi sulla teoria
darwiniana dell’evoluzione [ma… non è per questo che Darwin nel 2009 verrà
celebrato e festeggiato anche in Vaticano?]; critica invece chi la
difende – solo se e quando viene attaccata – smentendo la sua impostazione
del 2005 ( … prima che diventasse responsabile vaticano per la cultura…).
[A
questo proposito: se qualcuno non lo ricorda o non lo conosce, ripassi o
legga in una pagina dell’agenzia Zenit il gustoso episodio che ha portato
invece, il 7/3/08, P.Cantalamessa a stimolare ingenuamente il Papa a
rivedere urgentemente la posizione, che Collins ritiene masochistica, della
Chiesa sul neodarwinismo …] ·
Sempre sull’Osservatore Romano di
oggi un articolo di A.Pessina (“Se è
il progresso scientifico a definire il bene e il male“) in cui si presentano quelle che il Papa (di cui
viene citato il discorso di Regensburg che sarebbe ... sulla “malattia della scienza” invece che su quella della teologia, oggi sempre
meno credibile e convincente) considera “devastanti conseguenze della "fede nel
progresso"” e per le quali propone alternative alle attuali
tecniche biomediche, che ci illudono di superare “l'impotenza
di fronte al dolore e al male. Esperienza che si può negare solo ricorrendo
alla illusione irrazionale che si tratti di una condizione transitoria che la
scienza e la tecnologia saranno in grado di eliminare”. [condizione
transitoria … è il dolore o la vita? Da quando è irrazionale cercare di
eliminare il dolore? Qualcuno concorda?] |
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10/6/08-USA
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I documenti del processo di Harrisburg che ha distrutto
il castello di carte (false!) dell’Intelligent Design sono certo molto
interessanti ma un po’ pesanti da leggere. Per chi volesse qualcosa di più
semplice, uno dei giornalisti (Lauri Lebo)
che aveva seguito il processo ha scritto un libro (sito web: Per fortuna in
Italia l’ID è difesa solo dai creazionisti biblici, dato che la Chiesa,
almeno pubblicamente, condanna ormai l’ID USA, seguendo anche le direttive
della Templeton
Foundation. ·
In Europa i parchi
creazionisti probabilmente non arriveranno mai (anche se qualcosa di simile
si trova in Svizzera
e pure in Svizzera sembra abbiano qualche idea per crearne uno in futuro), per
cui è interessante farsi un’idea da lontano, via internet. Qui
c’è una visita (commentata) a quello di Ken Ham, uno dei creazionisti
biblici più abili dal punto di vista commerciale, fiscale e morale … (molti
predicatori creazionisti hanno avuto infatti problemi con il fisco o con l’antidroga e la buon
costume USA). |
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9/6/08-IT
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Sul Corriere
un articolo (“La
vita, una strada già segnata“) di S.Modeo con una recensione del libro di
De Duve “Alle origini della vita”. Un
titolo (siamo sul Corriere…) abbastanza sospetto anche perché nel testo, in
cui non ci sono concessioni a spiegazioni soprannaturali o a invocazioni al
Padreterno (… che hanno caratterizzato recenti articoli) il concetto è ben
diverso: “Il ventaglio di mutazioni sottoposte al
setaccio selettivo è infatti elevato ma non infinito”. |
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9/6/08-VA
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Sul sito della Radio
Vaticana si cita l’intervento conclusivo di mons.Ravasi (“L'intervento di mons. Ravasi conclude il
Simposio europeo dei docenti universitari”) al convegno vaticano su “Allargare gli orizzonti della razionalità. Prospettive
per la filosofia”. Niente di
particolare se non una ripetizione delle raccomandazioni del papa all’udienza
e un invito a far prevalere la ragione sulla fede, evidente dalla citazione
tratta da O.Wilde (“le risposte sono capaci di darle tutti, tante volte, ma
per fare le vere domande ci vuole un genio”).
Qualche dubbio comunque viene leggendo altre frasi meno ragionevoli in altri
siti web (“MONS. RAVASI, «CONOSCERE È UN ATTO
RELIGIOSO»”) : “le università devono tornare ad essere “i luoghi in cui si respira con una
ragione allargata”. La
filosofia deve tornare a “inquietare, senza
trasformarsi in ideologia”. Fede e ragione hanno “bisogno di nuove sintesi”. E “il Cristianesimo ha molto da offrire per allargare gli
orizzonti della ragione”. Fino ad arrivare a una frase le cui basi razionali non
sono evidenti, dato che si esaltano caratteristiche non esclusive della
nostra specie: “Non
ci sono soltanto i neuroni del cervello, ma anche i battiti del cuore, il
battere delle mani”. |
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8/6/08-VA
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Nel sito SRM (Scienza e Religione nei Media) ci sono alcuni
link a siti che informano sul “VI Simposio europeo
dei docenti universitari“, tenutosi all’Università Lateranense su “Allargare gli
orizzonti della razionalità. Prospettive per la filosofia”. Interessante e
rivelatrice anche la frase del Papa |
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8/6/08-USA
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Sta uscendo negli
USA un libro che prende di petto, fin dal titolo, uno degli equivoci che si
trovano in OGNI discussione (anche su internet) fra persone ignoranti di
teoria dell’evoluzione ma anche solo di scienza e di metodo scientifico. In
qualsiasi discussione sull’evoluzione si trova infatti inevitabilmente
qualcuno che pensa di risolvere il problema della credibilità del
neodawinismo dicendo o scrivendo “ma è solo
una teoria!” … ed è difficile che poi qualcuno sappia
controbattere che per la scienza una teoria è quanto di meglio si possa
sperare di utilizzare. ·
Il 12/6/08
arriverà una risposta aggressiva da parte del responsabile della diffusione
dell’Inteligent Design negli USA, Dembsy: |
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7/6/08-USA
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Originale
il tentativo, pubblicizzato su Pharyngula,
di presentare la storia dell’universo e l’evoluzione biologica in modo adeguato
alle conoscenze attuali ma usando un linguaggio comprensibile anche per
pastori babilonesi, in modo da poter fare un confronto fra due versioni
destinate ad un pubblico simile. ·
Un
altro editoriale sul New York Times Come si vede, i giornali USA più importanti non hanno
dubbi sullo schieramento da scegliere … diversamente da quanto avviene in
Italia. Speriamo poi che anche in Italia, dove si ignora come l’ID USA sia
uscito in barella dal processo, non si intenda insistere su quella che il
processo ha dimostrato essere una truffa. ·
Interessante
la notizia che il Biologic Institute
(creato dal Discovery Institute per fare ricerca sull’Intelligent Design dopo
che il giudice Jones aveva spiegato loro ad Harrisburg un concetto semplice
…. che non esiste scienza senza ricerca) ha pubblicato un suo primo articolo
su una rivista scientifica peer-reviewed, PLOS One, dal titolo “Stylus: A System for Evolutionary Experimentation Based
on a Protein/Proteome Model with Non-Arbitrary Functional Constraints”. Strano che ci sia voluto un giudice per
spiegare loro come funziona la scienza. |
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6/6/08-VA
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Sull’Osservatore
Romano un articolo del card. C.Ruini ·
Qui articoli di Roma7
sul convegno
e sulla giornata di apertura
del convegno, alla presenza delle autorità cittadine e statali |
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6/6/08-IT
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Nel blog
di Massimo Pigliucci si racconta oggi di un suo incontro con D.Dennett
alla New
York Society for Ethical Culture. Pigliucci indica i punti su cui ci sono
concordanze e discordanze rispetto alla posizione di Dennet, espressa in
numerosi libri. ·
Interessante
verificare quali siano i concetti che permangono in una classe a cui viene
spiegato che evoluzione e creazione vanno d’accordo; nel loro sito
web, e nel settimanale della diocesi di Faenza (il 16/5/08),
si vede cos’hanno capito gli studenti del liceo cattolico S. Umiltà (dove “gli argomenti
sono trattati in sintonia col magistero di Papa Benedetto”)
dopo un paio di lezioni su "Evoluzione
e creazione, una sintesi necessaria", tenute da uno zoologo universitario di Pisa
(docente
anche di filosofia della scienza alla Univ.Gregoriana): ·
“L'essenza
dell'uomo è, infatti, la libertà e una creatura libera non può muoversi in un
universo strettamente determinato, dunque il "caso darwiniano",
forse l'elemento che può sembrare in apparenza maggiormente in contrasto con
la teologia, diviene una risorsa. L'uomo, infatti, s'inserisce nella
storia dell'universo, il quale "muove verso la complessità e la
coscienza". Esso si muove dunque verso l'alleanza con il
Creatore, la redenzione e la salvezza, verso quello che Pierre Teilhard
de Chardin chiama "Punto Omega", vale a dire il momento della
seconda venuta di Cristo. Questa è una delle intuizioni fondamentali di
Pierre Teilhard de Chardin, gesuita, studioso della teoria dell'evoluzione. Questa
intuizione diviene quindi il primo passo verso l'affermazione della sintesi
tra scienza e fede”. ·
Nel sito web del
liceo si leggono, oltre all’articolo, anche alcuni appunti scritti dal
sacerdote che ha insegnato l’origine dell’universo e la relazione fra scienza
e fede: “Esiste da
entrambe le parti, dalla parte scientifica che , sulla base di una
certa corrente di pensiero e quindi su basi metafisiche improprie alla
scienza sperimentale, affermerebbe che al di là della logica non esiste nulla
. Secondo lo schema che dalla logica risale alla mente, da questa al
cervello, e da questo terminerebbe nei neuroni e nelle loro connessioni. L’altra è quello
di stampo religioso che vorrebbe riconoscere alla Bibbia una valenza
scientica che non ha . La Bibbia infatti è Parola di Dio che passa attraverso
la mente umana , tramite l’incarnazione.” […]. Purtroppo
non si può verificare sul settimanale della diocesi se e come anche questi
concetti siano stati capiti dagli studenti; davvero apprezzabile comunque la presentazione dell’ID
USA come integralismo cristiano. Anche questo docente non ritiene che l’ID
USA sia pessima scienza, come credono talvolta quelli che non conoscono l’origine dell’ID. |
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6/6/08-USA
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In un blog
USA si fa notare un interessante articolo (“The great opportunity: Evolutionary
applications to medicine and public health“) tratto dal primo numero, uscito a febbraio,
di una nuova rivista, Evolutionary Applications. L’aspetto interessante è soprattutto il fatto
che si cerca di evidenziare il ruolo importante della teoria dell’evoluzione
in campi in cui queste conoscenze sono fondamenntali per garantire il
benessere della nostra specie… ma pochi se ne rendono conto, anche fra gli
stessi esperti. “Evolutionary biology is an essential basic science for medicine, but few doctors and medical researchers are familiar with its most relevant principles. Most medical schools have geneticists who understand evolution, but few have even one evolutionary biologist to suggest other possible applications. The canyon between evolutionary biology and medicine is wide. The question is whether they offer each other enough to make bridge building worthwhile. What benefits could be expected if evolution were brought fully to bear on the problems of medicine? How would studying medical problems advance evolutionary research? Do doctors need to learn evolution, or is it valuable mainly for researchers? What practical steps will promote the application of evolutionary biology in the areas of medicine where it offers the most? To address these questions, we review current and potential applications of evolutionary biology to medicine and public health”. Ovviamente l’articolo merita di essere conosciuto, per evitare che si
allarghi ulteriormente il canyon (metafora riferibile anche alla quantità di
finanziamenti…) fra le conoscenze di base e le applicazioni pratiche di tali
conoscenze. ·
Nel
sito del NCSE informano che, mentre nella S.Carolina la legge contro
l’insegnamento dell’evoluzione è decaduta, nel Michigan invece sta procedendo
una legge, anche questa ipocritamente in difesa della “libertà accademica”, secondo la nuova strategia. ·
Articolo
di Michael Ruse sul Free-Lance Star (“Why Darwin is remarkable”) |
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5/6/08-USA
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Su Science
intervista
a Francis Collins alla fine dei suoi 15 anni di direzione dell’US
Genome Institute. ·
Sondaggio
negli USA sul ruolo delle attività umane sui cambiamenti climatici. Impressionante l’influenza
dell’ideologia politica (anche se le differenze sono relativamente limitate,
trattandosi degli USA) sulle valutazioni dei cambiamenti climatici (che pur
vengono direttamente sperimentati anche lì: l’anno scorso i tornado negli USA
sono stati il doppio rispetto all’anno precedente…). |
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5/6/08-IT
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Pikaia importa in Italia un clip che si
trova dal 17 aprile nel
sito di R.Dawkins e che è una parodia strepitosa del film antiscientifico
e creazionista “Expelled
– no intelligence allowed”. Si chiama “Sexpelled-
no intercourse allowed” e cerca di dimostrare la validità di ipotesi
alternative al sesso nella produzione dei bebè. Non si capisce perché venga
trascurata un’altra ipotesi alternativa, quella dei cavoli, ma ci si
concentri sull’ipotesi delle cicogne. Giustamente R.Dawkins in persona alla
fine del clip si chiede “ma allora chi ha portato le cicogne?” ·
E’ on
line da qualche giorno (29/5) tutto il fascicolo di Micromega dedicato
a diversi aspetti della laicità (“Per una riscossa laica”). T.Pievani
e C.Castellacci
toccano anche problemi che riguardano la scienza e la scuola, mentre L.Ravanelli
ragiona sull’eutanasia, traendo spunto da quanto avvenuto in occasione della
morte di GP2. |
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4/6/08-IT
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Dovremmo
essere contenti? Prossimamente
inizierà su LA7 un programma dal titolo “La Teoria di Darwin”, che darà
vita a spunti, discussioni e approfondimenti sul calcio. ??!?!?!?! : Conterrà
infatti l’editoriale dell’opinionista sportivo di LA7 Darwin Pastorin. [Si vuole approfittare del
bicentenario?! Qualcuno si ricorderà ancora di … Charles?!] ·
Di ornitorinco e PiatteIIi PaImarini si parla oggi anche nel blog Bioetica
(“PiatteIIi e il platipo: una polemica
sull'evoluzionismo“); peccato che abbiano tolto i riferimenti
all’altra fase polemica del Corriere, quella dei primi di novembre, anche lì
con critiche e giustificazioni a causa del successo dell’articolo fra gli
antidarwinisti … anche il quel caso l’articolo del 4/11/07 anticipava di poco una sua
conferenza a Genova. [Quando sarà la prossima che meriterà due articoli
sul Corriere? Chi contribuirà di più alla pubblicità? L’altra volta
furono soprattutto gli antievoluzionisti a cascare nella trappola, con
G.Sermonti contento di partecipare al funerale di Darwin ... ] |
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4/6/08-USA
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Stanno
cambiando ancora una volta strategia i creazionisti USA per contrastare
l’insegnamento dell’evoluzionismo? PZ Myers, del blog Pharyngula, in visita a
Seattle, la città del Discovery Institute,
sembra quasi ottimista sulla fine della “Wedge Strategy” a causa della difficoltà dell’Intelligent Design a
presentarsi come una “teoria” (?) seria, “scientifica”, e senza “esseri
soprannaturali”, soprattutto dopo la netta sconfitta e il disvelamento della
truffa al processo di Harrisburg. Hanno infatti
sempre un maggiore successo (e anche loro tanti dollari) i telepredicatori
battisti che costruiscono parchi con ricostruzioni del mondo ai tempi della
Genesi (nei week end i parchi
creazionisti USA sono pieni di bambini e famigliole che ammco scene di
dinosauri che pascolano nei prati mentre Adamo ed Eva si intrattengono con
una strana specie di serpente parlante …). In un articolo in cui si riferisce delle ultima
conferenze di PZ Myers (“THE
EXPELLED EVOLUTIONIST”) e in un articolo sul New York Times (“Opponents
of Evolution Adopting a New Strategy“) si parla
della nuova strategia che si sta sperimentando in Texas, chiamata “strengths
and weaknesses”. Forza e debolezza di
che cosa? Ovviamente della teoria dell’evoluzione. La nuova strategia viene utilizzata
da Don McLeroy, un ingegnere
elettrico e dentista creazionista presidente della commissione didattica nazionale del
Texas che sta esaminando in questo periodo i programmi scolastici. Se
riuscissero ad imporre che nei testi scolastici si debba parlare estesamente
anche delle critiche alla teoria dell’evoluzione sarebbe un bel colpo, dato che gli
editori dei libri di scienze pretenderebbero che anche gli altri stati si
adeguassero a queste modifiche dei libri (il Texas è lo stato con la maggiore
popolazione scolastica). ·
Show passion
and personality. ·
Be a patient
instructor. ·
Be an
advocate, and shun caution. ·
Be positive. · Argue, argue, argue. Myers pensa che strumenti come i blog dovrebbero essere
maggiormente utilizzati per fornire e diffondere sempre più risposte corrette
alla curiosità scientifica (“Myers
urged scientists who felt they had something worth saying to start up their
own blogs. The
software makes it easy to write a blog entry, he said: "Any idiot can do
it."”);
per ora la situazione Italiana, soprattutto per quanto riguarda i temi
evolutivi, presenta un panorama decisamente eterogeneo, con tanti blog di
gente che proprio non ha niente di utile e interessante da dire e che non
riesce a distinguersi molto rispetto ai visitatori del loro sito. |
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3/6/08-USA
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I figli di John Lennon e la vedova Yoko Ono hanno perso
ieri il primo round una battaglia legale intentata per
impedire l'uso della canzone "Imagine" nel film di propaganda
antievoluzionista "Expelled: No Intelligence allowed". Il contenzioso non è ancora
concluso, ma in prima istanza il giudice ha riconosciuto che una citazione di
15 secondi, seguita poi da una critica alle frasi citate, non richiedeva
un’autorizzazione (che prevedibilmente, dato l’obiettivo, forse non sarebbe
stata data…)
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3/6/08-IT
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Strano vedere qualcuno che tenta di “bloccare” i
festeggiamenti che si preparano in Italia per il bicentenario della nascita
di Darwin. Sembra ci stia provando (“defunto”, “smentito”, “smontato”, “superato” ….) il
Corriere, con articoli critici e soprattutto dai titoli “negazionisti”: “La teoria dell'evoluzione e il (defunto) darwinismo” del 23/5/08, “Anche
l’ornitorinco smentisce Darwin” dell’11/5/08, “Gli scienziati? Straparlano” del 23/12/07, ““il creazionismo e'
(quasi) scienza” del 21/12/07, “Tra Dio e Darwin meglio ascoltare la
natura. «Ma superare l'evoluzionismo non vuol dire credere a
un disegno esterno»” ” …
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2/6/08-IT
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La
storia che l’ornitorinco secondo qualcuno possa creare problemi alla teoria
dell’evoluzione arriva
anche nel sito web di Oca
sapiens, Silvie Coyaud. Qui si racconta dell’articolo iniziale sul
Corriere (12/5/08)
e della lettera
al Corriere del presidente della Società
Italiana di Biologia Evoluzionistica, G.Bertorelle, che spiegava come
fosse sbagliato far credere non solo che il neodarwinismo fosse superato ma
anche che un articolo scientifico dicesse il contrario di quello che ci stava
scritto. |
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1/2/08-ITA
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Sul Sole
24Ore G.Barbujani recensisce (“Il
sacerdote darwinista”) l‘ultimo libro di
F.Facchini («Le sfide
dell'evoluzione. In armonia tra scienza e fede»). |
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1/6/08-USA
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Ecco
una lettura che potrebbe illuminare molti di coloro che nel sito
antievoluzionista citato qui sotto evidenziano la loro diffidenza verso la
nuova visione del mondo che da 200 anni ci offre la biologia evoluzionistica,
di cui sembra non riescano a vedere gli effetti nelle loro vita quotidiana, e
che sembra non utilizzino per posizionarsi all’interno di una visione
evolutiva del mondo vivente. E’ un articolo, scritto da un fisico e
pubblicato sul New York Times (“Put a Little Science in Your Life”): ·
As every
parent knows, children
begin life as uninhibited, unabashed explorers of the unknown. From the time we can walk and talk, we
want to know what things are and how they work — we begin life as little scientists. ·
“Science is
the greatest of all adventure stories, one that’s been unfolding for
thousands of years as we have sought to understand ourselves and our
surroundings. Science needs
to be taught to the young and communicated to the mature in a manner that
captures this drama. We must embark on a cultural shift that places science
in its rightful place alongside music, art and literature as an indispensable part of what makes life worth
living.” ·
“It’s the birthright of every child, it’s a
necessity for every adult, to look out on the world and see that the wonder
of the cosmos transcends everything that divides us”. |
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1/6/08-IT
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Guido
Barbujani scrive
sul Sole 24 Ore una recensione dal titolo sia imbarazzante – per un
religioso cattolico - che un po’ anacronistica (“Il sacerdote darwinista”) all’ultimo libro sull’evoluzione
umana di F.Facchini “Le sfide dell'evoluzione. In armonia tra scienza e fede“ (che verrà presentato
al Meeting di CL a Rimini il
27/8/08 alle ore 11.15 nella sala A2). ·
Dibattito
senza limiti né freni né ragione sull’evoluzione e l’evoluzionismo in un sito
antievoluzionista, cattolico ma soprattutto incredibilmente molto critico
verso F.Facchini,
paleoantropologo e sacerdote (“Secondo Facchini, tutto è andato
proprio come dice la teoria evoluzionista”), il Papa (che almeno nel 2004 credeva - come tutti i biologi
evoluzionisti - all’origine comune di tutti gli esseri viventi; qui invece si
teme addirittura “l’involuzione
darwiniana della sapienza vaticana [!!] , e una certa qual
ignoranza dei principi dell’evoluzionismo” [??]), mons.Ravasi
e pure il suo predecessore, mons.Poupard
… a suo tempo. [I commenti allegati dovrebbero
interessare chi si occupa di PUS, public UN-understanding of science;
il lavoro sarà lungo e impegnativo….come si leggerà domani sul NYT, la
curiosità infantile troppo spesso si perde per strada ed è quasi impossibile
resuscitarla] |
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MAGGIO 2008
31/5/08-IT
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Interessante
leggere su Il sussidiario un fisico (che di solito non si accontenta
delle spiegazioni naturalistiche dell’evoluzione degli esseri viventi) che
intervista un altro fisico che invece si accontenta (come è giusto che sia,
per ogni scienziato … come si legge). Nell’articolo “Cosa accadrebbe se si scoprissero forme
di vita sul Pianeta Rosso?” l’esobiologo CheIa-FIores dice infatti chiaramente che ·
“Noi pensiamo che anche la biologia come la conosciamo
oggi, e in particolare la teoria di Darwin, debba essere universale. In questo momento ·
Certo che sembra un po’ di impazzire: sul
Corriere scrivono scienziati che sostengono che il darwinismo è defunto,
mentre –negli stessi giorni sul sito di CL - lasciano parlare scienziati che
usano [“ancora” J] il modello darwiniano … cose da pazzi … divertente anche il fatto che
l’articolo precedente firmato dallo
stesso autore (del 12/5/08) fosse intitolato “Anche
l’ornitorinco smentisce Darwin”. [Sembra di capire che forse è meglio credere
agli umani più che agli ornitorinchi … possiamo sperare che Chela-Flores,
anche se è un fisico, sia stato più convincente di M.PiatteIIi PaImarini,
anche se è un fisico… nel convincere il fisico autore dei due articoli su Il
Sussidiario … ] |
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30/5/08-USA
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·
Anche Pigliucci dagli USA nel suo blog
“Rationally speaking”
riprende e spiega oggi ai suoi colleghi USA (“The
Platypus, evolution, and why PiatteIIi-PaImarini is wrong”) l’articolo
del Corrriere in cui P.PaImarini cerca di spiegare perché mai l’ornitorinco
smentirebbe Darwin. Pigliucci conclude con un appello, che dovrebbe essere
tenuto presente dagli scienziati (fisici magari) a cui qualcuno chiedesse
opinioni su problemi di biologia evoluzionistica di cui non sono esperti o
commenti su articoli in cui c’è scritto magari il contrario di quello che
vorrebbero: “We have
enough trouble defending science from religiously inspired know-nothings and
from ignorant and presumptuous postmodernists, do we have to guard our
rear from our own colleagues too?”
·
Anche Francis
Collins esprime la sua opinione contro l’Intelligent Design (assieme ad
altri scienziati che credono nell’evoluzionismo teista) in un video prodotto
dalla AAAS (American Association for the Advancement of Scienze) e diffuso su
YouTube ·
“Science only has to do with the natural world”,
·
“ID invokes supernatural explanations, it is not science”,
·
“Evolution is a and incredible well supported way to
understand everything in biology. ·
“Evolution is here to stay, Darwin was right”,
·
“Agnosticism, atheism, creationism, intelligent design,
Theistic evolution … a young person interested in discussing all those
questions must have a chanche to discuss about them, but NOT IN THE SCIENCE
CLASS” . E’ una sintesi di un video più ampio, del 2006,
diffuso in questi giorni per contrastare il film “Expelled” diffuso dai
sostenitori dell’Intelligent Design. Certo ci sono altri colleghi che sono
ben più radicali nelle loro opinioni, come Jerry Coyne
che si può ascoltare nel suo intervento (introdotto da Eugene Scott del NCSE)
fatto ai primi di maggio al simposio
sull’evoluzione alla Rockefeller University. [Non sarebbe urgente trattare in modo diverso
Bertorelle e chiedergli un bel corso di aggiornamento in cambio di un
articolo serio sulla teoria dell’evoluzione? E’ evidente come negli ultimi mesi sul tema
dell’evoluzione biologica il Corriere stia imitando le posizioni del Foglio e
dell’Avvenire] |
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30/5/08-IT
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Oggi si
capisce un po’ meglio perchè il Corriere non voglia lasciare troppo
spazio a ricercatori esperti di evoluzione biologica quando si parla di …
evoluzione biologica. Per fortuna
sembra che in Italia finora nessun altro ci sia cascato … speriamo che il
responsabile (che difende la notizia in prima pagina ancora alle 18.00 e con
una foto di impronta perfino diversa da quella presente nei siti web
boliviani o brasiliani…) non riesca a inserire la notizia anche stanotte
nella versione a stampa del 31/5/08. Rimarrà comunque in archivio a memoria
di una settimana – speriamo l’ultima, dopo quello che è successo oggi – in
cui si diffidava ancora di biologi evoluzionisti seri … ·
Non si capisce se sia un’altra notizia o semplicemente da qualche parte
in Bolivia c’è anche gente furba che almeno sospetta che ci sia un errore di
datazione e corregge il numero in un valore più accettabile: “Bolivia: científicos prensentarán huella
humana de 15.000 años de antigüedad“. ·
Un consiglio comunque per il
collega Giorgio Bertorelle… NO, non quello di andare all’estero; non bisogna
arrendersi … ma … invece di chiamarsi “Società di Biologia
Evoluzionistica”, perché non turarsi il naso e chiamarsi “Comunità della Sapienza Ancestrale”? ·
Per rimanere fra gli antievoluzionisti, un posto speciale ed originale lo
occupa l’antievoluzionista cattolico che ha scritto l’articolo Ma l’obiezione principale alla posizione
“equilibrista” di F. Facchini, difficilmente contestabile, è
certo: “Una volta che si ammetta l’intervento di
Dio in un momento supremo della catena evolutiva, tutta la teoria darwinista
cade. Non c’è infatti più ragione per negare l’intervento di Dio anche in
tutte le fasi precedenti”. Che l’autore comunque non conosca, oltre alla
biologia evoluzionista, nemmeno l’intelligent Design (che invece F.Facchini
so che conosce, avendo letto anche lui alcuni dei documenti del processo di Harrisburg)
lo si capisce dalla seguente frase: “E [l’ID]
tende ad aderire al «fissismo» - le specie non trapassano dall’una all’altra
- in ciò aderendo più strettamente a ciò che risulta dallo studio dei fossili”;
nell’ID ci sono infatti 2 posizioni, e quella, meno da ignoranti, del biologo
Behe prevede l’origine comune degli esseri viventi, già accettata dal
card.Ratzinger nel 2004…, quando accettava la discendenza di tutti
gli esseri viventi da un antenato comune unico. Ipotesi (o meglio fatto) che qui BIondet contesta,
inserendosi quindi – e la conferma la si legge nella frase sui fossili che
sembra tratta dall’”Atlante del Creazione” - nella posizione caratteristica
degli islamici o dei fondamentalisti protestanti. Tremendo il dubbio conclusivo di un verace defensor
fidei alternativo (nel caso, che per fortuna non sembra comunque attuale
secondo lui, che l’evoluzionismo non si accontenti più di essere una teoria
ma voglia trasformarsi in una verità … con la complicità della Chiesa…): “Sicchè non si vorrebbe che un giorno la teoria di
Facchini ci venga imposta come un dogma, da qualche enciclica di
qualche Papa evoluzionista; che l’evoluzionismo, vistosi alle corde, non
cerchi di proteggersi sotto l’Autorità dogmatica contro ogni critica e
obiezione.” Curioso anche, allegato all’articolo, il
dibattito, con molti creazionisti ostili alla scienza, anche se, soprattutto
vero la fine sembra che compaia qualche utilizzatore della ragione e qualche
dato interessante sulla conoscenza del documento di Ratzinger del 2004 (“Ho chiesto molte
volte a diversi sacerdoti che sembravano preparati....ma credono
nell'evoluzione della scimmia e sostengono che la Genesi è una
parodia...Anche loro confondono le idee.”) . A proposito, nello stesso sito un articolo dal
titolo “G.Galilei aveva torto”. Si rivedrà la
revisione del processo?! Qualcuno ha scoperto che il sole non è più al centro
dell’universo? ·
Oggi su Libero si presenta il libro in cui anche G.Sermonti fornisce la sua opinione sulla scienza e
su quel metodo scientifico della cui utilità e dei cui successi il Papa sembrava
molto invidioso nei suoi discorsi a Regensburg: “Sermonti,
genetista "pentito" «La scienza è contro l'uomo»”. [Forse non riesce ad essere
convincente solo con gli scienziati…] |
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29/5/08-IT
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·
La saga dell’ornitorinco sembra voglia continuare all’infinito; ma non
coinvolgendo persone esperte (nessuno immaginerebbe che questo possa avvenire
nel secolo della biologia; sembra che il Corriere abbia ammesso di essere
comunque costretto a lasciare l’ultima parola a una persona non esperta … [un
rischio che i biologi evoluzionisti non possono e non vogliono assolutamente
correre…]). Oggi così dobbiamo cercare di apprezzare almeno un po’ un
articolo sul Foglio Per difendere un po’
Darwin da questa critica assolutamente non giustificata (in questo caso!)
BandineIIi poi però comincia a sbandare: oltre a fare i complimenti a
mons.Ravasi per aver ignorato i “fondamentalisti
dell’ID”, non invitati al suo convegno del marzo 2009 (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), ipotizza che questo dibattito lo faccia
gongolare in quanto “indebolisce il fronte delle
certezze scientiste”; probabilmente ignora quanto mons.Ravasi nel 2005 si mostrasse
rispettoso delle competenze della scienza (“Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai
teologi. E‘ un settore che non li
riguarda”). [NB: non sembra che
da quando è responsabile della cultura mons.Ravasi abbia confermato questa
originale opinione, … anche se possiamo continuare ad illuderci, non essendo
ancora arrivata una chiara smentita] Poi inizia un lungo
discorso sugli acciacchi … della sua anca, senza immaginare che in realtà il
bacino umano deriva da antenati scimmieschi brachiatori (che si muovono
sospesi, senza caricarare troppo l’articolazione dell’anca) e non da
quadrupedi o quadrumani, per cui la sua conclusione avrebe potuto essere
ancora più critica non solo verso l’ipotesi dell’ID ma anche verso la “leggerezza irresponsabile” e l’”ironia diabolica”
[?!!] di un eventuale Dio creatore di un bacino mal progettato. [Certo non c’è da
meravigliarsi se i biologi hanno qualche difficoltà a capire. Non essere
capaci di “ampliare la ragione” senza mettersi a ridere è certamente un grave
handicap]. |
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28/5/08-VA
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·
Sull’Osservatore Romano un articolo di G.lsrael “Ma l’uomo non è un dado” con alcuni consigli su come migliorare l’educazione
scientifica. Consiglia un uso prudente della scienza, forse timoroso che
possa fare qualche guaio: “Oggigiorno predomina
una versione forte del naturalismo: un materialismo metafisico che
attribuisce alla scienza il compito di mostrare che ogni aspetto della realtà
consiste di processi materiali. Ed è così che l’esilio di Dio dalla natura
predicato da Cartesio e da Leibniz – e tanto criticato dai filosofi
newtoniani, come Clarke – diventa un esilio totale, ateismo radicale e la
scienza viene investita del compito di distruggere la “superstizione”
religiosa. Anzi – a leggere certi testi e a seguire certi dibattiti – sembra
quasi che la sua attività si riduca esclusivamente a questo fine”. A
differenza di Zichichi, che non ne vede la presenza, lui ne vede forse
troppa: “Il Novecento segna il dilagare della
matematica in ogni campo ed oggi questo processo assume contorni parossistici
… la biologia si ripartisce tra un
approccio sperimentale volto ossessivamente a ricercare le basi materiali
della vita e del pensiero e un approccio matematico modellistico” |
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28/5/08-USA
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Splendido sito web con video e immagini sull’origine della vita sulla
terra: “Exploring life’s origin”. ·
Francis Collins, direttore per 15 anni del National
Human Genome Research Institute andrà
in pensione dal 1’ agosto. Qui
alcune idee sul successore. |
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28/5/08-IT
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Sull’Avvenire un articolo (“Dio, i quanti e l'ordine del cosmo Un
convegno s'interroga sulle leggi della natura”) sul convegno a Padova,
finanziato dalla Templeton
Foundation, su “Dio e le
leggi della natura”, con astronomi, fisici, astrofisici, teologi, tutti
credenti, Pur avendo chiari alcuni confini disciplinari («Perché se la
scienza non può dire alla teologia come costruire la dottrina della
Creazione, la teologia non può costruire una dottrina della Creazione
ignorando l'età dell'Universo»), come altri fisici, non si fanno comunque problemi
di fronte alla biologia evoluzionistica (“la peculiarità dell'uomo scaturisce
dalla capacità di concepire pensieri astratti. L'ha acquisita 200 mila anni
fa, grazie al linguaggio”, “tutto si è svolto come se il cervello umano fosse
stato predisposto per compiere questo passo cruciale”).
Ovviamente non hanno invitato mons.Ravasi, forse temendo che ripetesse il suo
pensiero, magari aggiungendo i fisici ai teologi…: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai
teologi. E‘ un settore che non li riguarda”)
·
Mercoledì 4 giugno alla Bicocca convegno su “Biodiversità ed evoluzione.”, inserito nel Festival
della Biodiversità in corso a Milano. Partecipano alla tavola
rotonda: o
Renato Massa, Professore di Zoologia presso l'Università di
Milano-Bicocca o
Telmo Pievani, Professore di Logica e Filosofia della scienza
presso l'Università di Milano-Bicocca o
Gabriele Rinaldi, Botanico sistematico, Direttore dell'Orto
Botanico di Bergamo "Lorenzo Rota" Modera
Annastella Gambini ·
Nei programmi 2009 del Piccolo di Milano compare uno spettacolo su
Darwin, in cartellone del 4 febbraio al 1’ marzo: “Darwin... tra le nuvole” di Giulio Giorello e Luca Boschi, regia Stefano
de Luca. Se ne parla su Repubblica (“PICCOLO, IL TEATRO FORMATO EXPO'”) e sull’Avvenire. ·
Un quotidiano on line di Genova informa di un dibattito (“«La
fuga dei cervelli è inarrestabile»“ che si terrà venerdi’ 30 a Genova, con
PiatteIIi PaImarini; il tema principale della serata sarà sul ruolo della
mente in relazione al cervello. Nell’articolo anche un’intervista che
riprende i temi toccati nell’articolo sull’ornitorinco; insiste ancora a
ritenerlo un esempio utile per contestare Darwin sul punto su cui lui sfidava
i critici (dimostratemi che l’evoluzione non è
graduale) prendendo forse l’esempio – in realtà non si conoscono
nemmeno i fatti - peggiore: una specie in cui non si sa nulla dell’evoluzione
durata ben 166 millioni di anni. Se pensiamo alle migliaia di specie di
mammiferi comparse in 60 milioni di anni, troveremmo forse esempi
migliori… |
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26/5//08-IT
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·
Articolo
dell’agenzia vaticana Zenit del tutto tranquillizzante sui problemi
ambiententali; si dice addirittura che · “una petizione sottoscritta da
oltre 31.000 docenti universitari e scienziati americani e non, in cui si chiede
al governo USA di rifiutare gli accordi di Kyoto sul riscaldamento globale,
perché dannosi all’ambiente, all’economia e allo sviluppo.”, · “un esame attento della
serie storica delle temperature non induce a pensare che sia in atto un
riscaldamento senza precedenti.”, · “ogni tentativo di
negare il primato dell’uomo sulle altre creature inevitabilmente porta non
solo alla distruzione dell’uomo, ma anche dell’ambiente.”, · “nei Paesi sviluppati tutti gli indicatori ambientali
sono migliorati in questi decenni,….
La
strada migliore sarebbe dunque che tutti i Paesi raggiungessero lo stesso
livello di benessere. Invece il Protocollo di Kyoto va esattamente nella
direzione opposta, imputando allo sviluppo la possibile distruzione del
pianeta.” Non sembra che siano informati sulle parole del
Papa dette il 23/9/07 prima a Velletri e poi a Castelgandolfo: “La logica del profitto, se prevalente, incrementa la
sproporzione tra poveri e ricchi, come pure un rovinoso sfruttamento del
pianeta” (audio). Il Papa sembava un po’ meno tranquillo 10 mesi fa… e
non è cambiato molto da allora…. |
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25/5/08-IT
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·
Su Avvenire una articolo sulla 194 (“ LEGGE 194:
CELEBRAZIONE CON "KILLERAGGIO" INCORPORATO”) che cita anche il
dibattito scatenatosi su alcuni punto poco chiari di un articolo del Corriere
in cui si commentava la posizione filogenetica dell’ornitorinco che ha
coinvolto anche il povero Darwin (su quel problema forse si poteva citare
pure suo nonno Erasmus…). Il giornalista sembra rispettoso del giudizio
critico di Bertorelle, ma poi si vede che fa soprattutto il suo gioco; usa
quindi non solo il contrasto fra la visione di Bertorelle e quella di
PiatteIIi, apparentemente vicina alla religione - con critica a freddo verso
le ipotesi darwiniane e neodarwiniane (anche se forse solo apparentemente,
come fece anche nell’articolo del 4/11/07, ma questa volta
davvero senza giustificazione, anzi; Poi ci rimane male se qualcuno lo fa
notare con un “ma che c’entra!” …) – e
quella. A questo aggiunge una
frase di Boncinelli tratta da un articolo su Micromega N.3/08 (“la natura non ragiona con la nostra testa …
l’evoluzionismo mal si adatta al nostro modo di vedere e di pensare")
per negare che vi siano problemi fra scienza e fede in quanto i problemi
sarebbero … “fra scienza e ragione” …;
l’originalità è ai massimi livelli … in realtà lo sanno tutti che non sempre
la razionalità prevale, soprattutto allorquando si pensa di risolvere
problemi materiali partendo da verità assolute che necessariamente condizionano
l’uso della ragione… La questione non è
semplice da risolvere, e lo si vede bene se guardiamo ai diversi e
contrastanti approcci ai problemi evolutivi da parte di esponenti autorevoli
della Chiesa cattolica. E non è un problema di
ragione, ma di strumenti di analisi inadeguati e più o meno rispettosi del
metodo scientifico. Non è quindi giusto pensare che “il
contrasto non sarebbe fra scienza e fede o fra fede e ragione, come dicono i
razionalisti evoluzionisti, ma fra scienza e ragione”. Conseguenza (di comodo e non motivata)? “il razionalismo non sa evoluzionarsi”. La frase infatti è
decisamente provocatoria, perché sembra voglia far venire il dubbio che …
invece la fede “sa evoluzionarsi”….. non si
capirebbe più però l’insistenza con
cui si pretende l’”ampliamento della ragione”
… ·
[da Pikaia]
In questi giorni il paleoantropologo Bernard Wood (nel suo sito all’Università di Washington sono disponibili
molti dei suoi articoli), sta tenendo una serie di lezioni sull’evoluzione
umana all’Università di Firenze. Il penultimo fascicolo (APRILE 2008) del Journal of Anatomy è tutto dedicato a un convegno sull’evoluzione
dell’uomo e delle attuali scimmie antropomorfe (‘Human evolution:
ancestors and relatives’), organizzato appunto da Bernard Wood. E’ un’occasione per verificare quello che ognuno sa
sull’origine del lungo e complesso percorso, iniziato circa 6/7 milioni di
anni fa quando una specie di antropomorfa si è specializzata sempre più per
la locomozione bipede che ha favorito la conquista della savana. Tutti gli articoli del
convegno sono disponibili gratuitamente on linem, anche se sono in
inglese, per cui è un’ottima occasione gratuita per aggiornarsi, e per
imparare a verificare le competenze di tutti coloro che parleranno di
evoluzione umana in occasione del bicentenario della nascita di Darwin. Se si preferisce qualcosa in italiano, di
specialistico ma gratuito, non si trova molto in internet sull’evoluzione
umana, ma sull’evoluzione biologica sì, grazie alla gentilezza e alla
competenza degli zoologi Pesce e Omodeo, che lasciano libero accesso a
testi scritti da loro sull’evoluzione. Quasi mai l’evoluzione viene insegnata a scuola
(mai nella scuola dell’obbligo e poco anche all’università); è quindi molto
facile che chi parla o scrive di evoluzione non conosca l’argomento, e
purtroppo non sempre vengono effettuate verifiche preventive prima della
diffusione delle notizie. Per cui prima c’è chi ne crea di sbagliate,
magari pure ammettendo l’ignoranza, ma poi ci sono decine di persone che le
ripetono e le diffondono ulteriormente senza alcuna verifica, rovinando la
reputazione loro e quella della struttura che rappresentano (oltre alla
cultura di un paese). Imporrtante quindi che anche il lettore o l’ascoltatore
verifichino l’informazione per non farsi imbrogliare, anche perché non si sa
fino a quando le
persone competenti che contestano errori e semplificazioni potranno (o
avranno il coraggio, ma soprattutto il masochismo) di chiedere che non si
confondano i lettori. Spiace molto vedere reazioni
eccessive se un biologo evoluzionista difende la biologia evoluzionistica
presentata non correttamente da un fisico che con un recente articolo
sull’evoluzione ha già creato oggettivi problemi di interpretazione: infatti
un articolo del 4/11/07 ha richiesto che alcune questioni non piccole
venissero chiarite nell’articolo del 9/11/07: “Introdurre il trascendente violerebbe il patto scientifico, che consiste
nello spiegare la natura restando nel naturale”; [qualcuno aveva capito il
contrario]! Questa volta, a differenza della
precedente, la richiesta di maggiore chiarezza (su quale teoria
dell’evoluzione negasse) non è stata apprezzata … |
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24/5/08-VA
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Articolo di G.lsrael sull’Osservatore Romano (“Ma l'uomo non è un dado”) |
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24/5/08-IT
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Commento di Sandro Modeo sul Corriere
(“L'approccio
manicheo fa male all'evoluzionismo”) allo scambio sul problema
dell’ornitorinco, ma soprattutto dei titoli del primo articolo e della
evidente strumentalizzazione antidarwiniana dell’articolo (che ha stimolato
un titolo drammatico (dobbiamo forse sospendere i festeggiamenti per i 200
anni dalla nascita di Darwin?). Il dramma sembra sempre però quellodi chi si
chiede se vale la pena di rischiare cercando di ristabilire una visione
problematica e corretta della scienza. Sembra che in Italia manchi negli
scienziati la capacità di scrivere critiche senza rimetterci la mano e magari
anche la stima dei colleghi… e propria… A proposito: a cosa si riferisce il termine
manicheo del titolo? Alla posizione di PiatteIIi PaImarini che aveva
definito antidarwiniano un articolo in cui c’era chiaramente l’invito a non
farlo? O riguarda le posizioni dei i due scienziati? ·
Tremendo articolo
sul Domenicale (“L’ornitorinco
questo sconosciuto”) contro l’intervento di Bertorelle (del 21/5) a
chiarimento di alcuni punti poco chiari e imprecisi nell’articolo di
P.PaImarini sul Corriere. Cosa ci vuole a scrivere che l’intervento è un
esempio di “teologia talebana”, una “fatwa”? L’articolo è pieno di disprezzo verso il
metodo scientifico utilizzato dalla biologia (e di cui ognuno ne trae
parecchi vantaggi rispetto al dover andare spesso dallo stregone o a
Lourdes), presentata come religione con i suoi dogmi. Non che per questo
settimanale sia una novità, ma ci manca solo che anche qui si esalti, come si
fa spesso altrove in alternativa alla “religione dell’evoluzionismo” … la “teoria del Disegno Intelligente” |
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24/5/08-USA
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·
Nel sito di Pharyngula (A weird poll to crash) un ridicolo appello alle popolazioni dei piccoli stati
a partecipare ad un patetico
sondaggio che potrebbe permettere loro “to wield greater unrepresentative
power!”. E’ un sondaggio fasullo che vorrebbe misurare la fede in Dio. Molti
paesi del mondo avrebbero il 100% di atei e altri invece lo 0% … curioso il
risultato molto equilibrato (?) del Vaticano … J D’altronde è prevedibile: hanno risposto solo
in due … un numero maggiore di partecipanti si nota nei paesi densamente abitati, religiosamente
eterogenei e culturalmente vivaci… e
il Vaticano non rientra certo fra questi. ·
Più seriamente: sul New York
Times un articolo di M.Tomasello (Max
Planck Institute for Evolutionary Anthropology) su alcune importanti
differenze che lui ha osservato fra bambini e scimpanzé: “How Are Humans Unique?“. Fra le differenze: ·
children, but
not chimpanzees, expect and even demand that others who have committed
themselves to a joint activity stay involved and not shirk their duties. ·
human infants,
but not chimpanzees, put their heads together in pretense. This
seemingly useless play activity is in fact a first baby step toward the
creation of distinctively human social institutions. ·
The great apes
— chimpanzees, bonobos, gorillas and orangutans — communicate almost
exclusively for the purpose of getting others to do what they want. Human
infants, in addition, gesture and talk in order to share information with
others |
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23/5/08-VA
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·
Nel sito SRM -
Science and Religion in Media compare
(Teorie evolutive e creazione a dialogo in un
convegno del Progetto STOQ e del Pontificio Consiglio della Cultura “) un altro avviso
sul prossimo convegno sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), che si terrà in marzo 2009 alla Gregoriana.
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23/5/08-IT
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·
E’ pubblicata dal Corriere la risposta di
PiatteIIi PaImarini a G.Bertorelle;
nonostante l’impostazione sia più corretta e chiara e si sostenga l‘esistenza
di una teoria evolutiva proposta dai neodarwinisti (“tutti perfettamente materialisti,
tutti indefettibilmente tesi allo sviluppo di una teoria dell'evoluzione
biologica naturalistica”), anche questo
contributo farà contenti gli antievoluzionisti visto che nel titolo si legge
una semplificazione
·
il
grande pubblico non ne sa niente, mi creda, e non solo in Italia. Certo che
[i meccanismi evolutivi citati] sono
«interamente compatibili con la moderna teoria dell'evoluzione » perché sono
essi stessi la moderna teoria dell'evoluzione, come da me esplicitamente
sostenuto in quell'articolo.
·
le molte meraviglie della biologia
degli ultimi venti anni potevano venire «integrate » nella sua [di Darwin] teoria, e che la sua teoria sarebbe stata confermata nell'essenziale
da quanto oggi sappiamo. [che ci azzecca il “defunto” nel titolo?]
·
Sono molti
anni che le scoperte della genetica e della biologia dello sviluppo hanno
fatto «collassare assolutamente » la teoria darwiniana.
A questo punto viene spontaneo chiedersi se è proprio Bertorelle che “genera confusione nei lettori tra la
moderna teoria dell'evoluzione, sacrosanta [?!?!], e il darwinismo, ormai largamente defunto”.
Basta verificare
le reazioni agli articoli del 4/11/07 (“Le ultime scoperte «smontano» la teoria
dell'evoluzione Darwiniana”) e a quest’ultimo
dell’11/5/08, per verificare
che certamente ambedue gli articoli hanno creato problemi, in quanto hanno
avuto un grande successo (imprevisto?) fra chi nega non solo il darwinismo
(evidentemente superato, anche se forse è troppo definirlo “defunto” (lui
stesso poi scrive che “la
sua teoria sarebbe stata confermata
nell'essenziale da
quanto oggi sappiamo”!) – che c’è un sacco di gente che pensa sia ancora utile rivalutare il
superatissimo eliocentrismo galileiano!!) ma anche la “moderna teoria dell'evoluzione”.
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21/5/08-IT
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·
Una
lettera di Giorgio Bertorelle, presidente della SIBE, al direttore del Corriere per smentire sia
alcuni punti del testo di M.PiatteIIi PaImarini che il titolo dell’articolo
comparso sul Corriere di qualche giorno fa riguardo al darwinismo o alla teoria
sintetica dell’evoluzione.
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21/5/08-USA
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·
In una serata senza nulla di interessante alla TV – as usual…
, sicuramente internet ha qualcosa di meglio da offrire. Basta cercarlo e
oggi si trova qualcosa che può riempire ben più di una serata: da oggi sono
infatti in internet i video degli interventi ad un convegno svoltosi l’1 e 2
maggio presso la Rockefeller
University:
·
Archaean
Chemistry and Earliest Fossils
·
Cells, Cellular Evolution and Protein History
·
Development of Eukaryotic Genetic Capacity and Multicellularity
·
Human Evolution through the Lens of DNA Sequences
Non può che far piacere notare che,
nonostante siamo negli USA, un quarto degli oratori siano europei (di cui 1
italiano, Cavalli Sforza); S.Pääbo e Cavalli hanno presentato 2 delle
comunicazioni sull’evoluzione umana:
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Evolution
of Human Populations
·
Accelerated Evolution in the Human Genome
·
Probing Human Brain Evolution at the Genetic Level
·
A Neanderthal Perspective on Human Origins
Oltre alle 16 comunicazioni sulle
scoperte scientifiche più recenti, la sera dell’1 maggio si è parlato un po’
anche di problemi politici, religiosi e culturali; la mente umana infatti è
molto complessa e non tutti credono a chi è scuro che la terra non sia piatta
come sembra, o a chi sa che
il sole non gira attorno alla terra come sembra, o che le specie, anche se non
sembrerebbe, hanno avuto davvero tutte un’origine
comune da un “vermicello” come già
sospettava anche uno furbo come Erasmus Darwin … nel 1794 (bisogna avvertire Ben Stein che ha sbagliato Darwin … sembra
che Erasmus, il nonno, abbia davvero
dato qualche buona idea a un nazista … ma si trattava di Von Braun … per un motore
per razzi).
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20/5/08-VA
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L’agenzia Zenit (“Presentato il sito del
Forum Cattolico Europeo per l'Ecologia”) informa di un nuovo sito
web cattolico sui problemi ambientali, il sito "Forum
Cattolico Europeo per l'Ecologia" (www.cefe.ch).
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20/5/08-UK
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Sull’ultimo numero dell’autorevole rivista Behavioral
and Brain Science una discussione
interessante sull’articolo (interessante anche lui, qui in un preprint
free) “Darwin's
mistake: Explaining the discontinuity between human and nonhuman minds“ di Derek C.
Penn, Keith J. Holyoak and Daniel J. Povinelli
Alla fine dei commenti la risposta degli autori,
che dovrebbe bloccare la “festa” che qualcuno potrebbe fare dopo aver letto
il titolo del primo articolo… : “Darwin's triumph: Explaining the
uniqueness of the human mind without a deus ex machina”. |
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20/5/08-USA
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Una
notizia preoccupante dagli USA: nel suo blog
Pharyngula,
PZ Myers invita a leggere subito i risultati (pubblicati oggi su PLOS:
Dalle tabelle si vede che il 17% degli insegnanti non
insegna l’evoluzione umana [e in Italia? Non lo sappiamo, anche se
sappiamo che hanno cercato di impedire perfino che lo facessero] e il 75%
non dice nulla dell’Intelligent Design (mentre il 18% riesce a occupare una o
due ore con questo argomento che non c’entra con la scienza …).
·
L’articolo
viene discusso nel blog Panda’Thumb.
·
L’articolo
viene discusso anche nel blog
dell’antropologo J.Hawks, che ragiona un po’ sulla preparazioe
“evoluzionistica” che viene fornita nei corsi delle scuole superiori (“What really does concern me is the absolute minimal amount of time that high
school biology courses spend on evolution. Without
evolution, biology really lacks any mechanism to talk about cause and
variation”)
evidenziando
anche i limiti dellinsegnamento dell’evoluzione umana (“But significantly fewer
teachers covered human evolution, which is not included as an NSES benchmark.
Of teachers surveyed, 17% did
not cover human evolution at all in their biology class, while a majority of
teachers (60%) spent between one and five hours of class time on it.”)
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20/5/08-IT
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E’ in arrivo in libreria un nuovo libro di G.Sermonti, sempre attivo
e battagliero: “Una
scienza senz’anima”. Se ne parla nel sito web degli Avventisti.
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In
assenza di iniziative serie dei biologi evoluzionisti cattolici, che
preferiscono non contribuire con le loro competenze e le loro ragioni, lo
spazio viene occupato da dilettanti di solito ideologicamente motivati.
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19/5/08-CINA
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Dall’Università di Zurigo, alla fine di una ricerca
svolta da Thomas
Geissman nelle foreste dello Yunnan, nel sud della Cina ai confini con il
Myanmar, giunge la notizia (“White-handed
gibbons extinct in China “) che è scomparsa una sottospecie di primati, il
Gibbone dalle mani bianche cinese (Hylobates lar yunnanensis, Yunnan white-handed gibbon); le sue
ultime tracce risalgono al 1992. Sembra che sia ormai la seconda sottospecie
di primati scomparsa in questo secolo. La prima era stata, nel 2000, il Colobo
rosso di Miss Waldron. Per ulteriori informazioni sui gibboni, che in
inglese vengono chiamati Lesser Apes (in quanto simili alle
antropomorfe ma di piccole dimensioni): Gibbon Conservation
Alliance.
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19/5/08-IT
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Su Sussidiario.net un pediatra, approfittando della latitanza dei
biologi evoluzionisti cattolici, in un articolo orientato alla bioetica, si
prova a spiegare con parole semplici (anche se a volte un po’ in libertà…) un
po’ di evoluzione e di epigenetica (“Quanto conta l'ambiente per lo sviluppo
dell'embrione?”): “il meccanismo dell’ereditarietà dei caratteri non è
più solo legato [!?!] alla selezione
naturale casuale, come voleva Darwin, ma anche all’interazione con l’ambiente”. [questo
concetto deve essere nuovo… o forse bisognerebbe spiegare che la selezione
naturale non casuale è
l’interazione con l’ambiente di qualcosa che sarebbe importante venisse
indicato; nessun rapporto poi fra ereditarietà e selezione naturale!]
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18/5/08-UK
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Su Nature un articolo interessante su un tema che secondo alcuni deve essere
controverso e in parte sottratto alla scienza, un po’ come succede con
l’evoluzione (Imeson A. (2008) Attributing physical and biological
impacts to anthropogenic climate change. Nature,
453(7193), 353-357. DOI: 10.1038/nature06937).
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18/5/08-IT
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Il sito del WWF
Italia informa che è stato pubblicato un report del WWF sulla perdita di
biodiversità nel mondo: “I dati, contenuti nel report “WWF 2010 and Beyond: Rising to the
Biodiversity Challenge” realizzato in
occasione dell’apertura della nona riunione della Conferenza degli stati
firmatari della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) che si apre
oggi a Bonn, fino al 30 maggio. Secondo i dati del Living Planet Index (l'indice del
pianeta vivente), tra il 1970 e il 2007 si è perso il 25% delle specie terrestri,
il 28% di quelle marine e il 29% di quelle che vivono nelle acque dolci. I
numeri sono destinati a peggiorare a causa del riscaldamento globale”. In
italiano è consultabile il “Living Planet 2006”
·
Martedì
20 maggio alle 20.30, dopo una messa (?), all’Auditorio San
Carlo in Corso Matteotti 14, a Milano
Sarebbe
comunque meglio se a quel convegno se ne traessero anche le conseguenze …
ormai 150 anni sono passati … e si potrebbe trovare un accordo onorevole,
magari anche rispettoso di un’improbabile e discutibile infallibilità.
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17/5/08-USA
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E dopo l’umorismo le cose serie (e tristi, per chi è
invitato da questa notizia a cambiare idea – non è mai troppo tardi -
rispetto alla scienza e forse anche – è sempre troppo tardi - rispetto
alle donne). Talvolta qualcuno [di quelli che potrebbero cambiare idea] ci
vuole far credere che negli USA ormai nessuno crede più nella scienza e
quindi nella curiosità che caratterizza i primati in generale e la specie
umana in particolare.
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16/5/08-USA
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Davvero divertente questa vignetta
[sembra che in Italia questo
gioco d’azzardo a cui si attribuisce il ruolo di “consulente” non sia diffuso
… è una buona notizia…].
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Oggi è il giorno dell’umorismo che chi ha difficoltà o
paura o diffidenza verso la scienza può non capire. La seconda
vignetta è linkata dal sito di Pharyngula e mostra
come un coniglio [intelligente quasi più di alcuni umani] possa [illudersi
di] fare scoperte scientifiche. Lo spunto per questa vignetta ben azzeccata
(il coniglio cerca di dimostrare con un esperimento la sua ipotesi sulla
causa della forza di gravità) viene da un’ennesima intervista stupida
a Ben Stein, protagonista del film creazionista “Expelled”; oggi è
scandalizzato del fatto che la biologia evoluzionista non spieghi … la forza
di gravità. [Decine di commenti molto critici all’intervista… ]
E PZ Myers è
inorridito: “He
claims Darwin said gravity was intelligently designed!. He keeps making these
insane assertions in interview after interview, too; does he ever think, or
notice that gravity is not a product of biological processes? Did someone
tell him gravity was produced by sucking or something?”.
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16/5/08-IT
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Su Liberazione un articolo (“DARWIN, UN
ARCHIVIO CHE RIAPRE IL DIBATTITO SULLE ORIGINI DELLA VITA“) sul nuovo sito web dell’Università
di Cambridge che dovrebbe permette anche agli antievoluzionisti di capire
come Darwin abbia usato la ragione per arrivare, nonostante la scarsa
collaborazione dei suoi colleghi …, a scoprire, insiema a Wallace, come
poteva funzionare l’evoluzione biologica, un processo talmente creativo da
non richiedere alcun essere intelligente. Saranno sicuramente impressionati
nello scoprire come non abbia aperto bocca prima di aver avuto il massimo
delle informazioni allora disponibili. ALLORA studiò tutti i dati allora
disponibili per più di vent’anni prima di azzardarsi a contestare quello che
allora sostenevano quasi tutti i naturalisti … ma soprattutto i dogmi della Chiesa.
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15/5/08-USA
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Inizierà questa settimana in un tribunale californiano il
processo all’eccellente
sito web sull’evoluzione (Understanding Evolution)
dell’Università di Berkeley:
“The lawsuit, filed by Pacific Justice Institute in 2005, centers around a website designed by UC Berkeley to
help teachers combat so-called misconceptions about evolution. The website tackles the
"misconception" that religion and evolution are incompatible by
claiming that "most" religious groups have no problem with
evolution, and by directing visitors to statements from selected religious
groups that support evolution. …. .
PJI is arguing that the taxpayer-funded UC Berkeley website unconstitutionally promotes certain
religious groups at the expense of others”.
Come si vede gli americani non sono
impazziti, nonostante il titolo della pagina web (Madness? This is America!) che
riporta la notizia …
Non si tratta infatti di un attacco alla libertà di
espressione o all’evoluzione culturale umana … la parte
contestata del sito web è infatti solo quella in cui, dopo aver indicato
che non c’è incompatibilità fra religione ed evoluzione, un link permette di
verificare, in un sito dell’NCSE con link a testi di diverse religioni,
quello che forse deve rimanere un segreto: che ci sono opinioni ben diverse
sull’evoluzione fra le diverse religioni. Abbiamo appena potuto verificare
come in Italia ci siano enormi
differenze, che nessuno pensa a nascondere, anche solo fra i cattolici: in mezzo fra i
“coraggiosi” (e scienziati) P.Coyne
(“the apparent directionality seen by science in
the evolutionary process does not require a designer”) e P.Heller
(“l’obiezione dei creazionisti all’insegnamento
della teoria evoluzionista di Darwin è “un grave errore”) da un
lato e il card.Martino dall’altro
c’è spazio per molte combinazioni di percentuali diverse di
creazionismo/evoluzionismo); abbiamo verificato inoltre che ci sono opinioni
probabilmente diverse anche all’interno di una sola organizzazione cattolica
lombarda …
Nel sito web del NCSE consigliato (“Statements from
Religious Organizations”) si può consolarsi: la religione
cattolica non è comunque l’unica a richiedere due righe per due opinioni
diverse.
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15/5/08-IT
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Mentre sul quotidiano
online di CL si criticano senza motivo i meccanismi dell’evoluzione
biologica, a Sestri Levante viene premiato un libro sull’evoluzione umana
pubblicato dalla Jaka Book, la casa editrice di CL; infatti quest’anno si
aggiudica il premio
Andersen per il miglior
libro di divulgazione Yves Coppens, paleoantropologo francese, autore del
volume Le
origini dell'uomo. La premiazione avverrà domani 16
maggio. Se ne parla su Mente
Locale. Per fortuna sui fatti non si discute … spero non si discuta
sulll’origin all’inerno dei primati. Nel caso qualcuno avesse dei dubbi,
penso sia utile suggerire un altro libro di Coppens, anche questo pubblicato
da Jaca Book, che dovrebbe chiarire le idee sulle specie da cui ha avuto
origine l’uomo: “La scimmia, l'Africa e l'uomo” (Jaca Book).
[E’ ovviamente un indispensabile
“cibo per la mente” per chi, soprattutto se in sintonia con CL, volesse
criticare l’evoluzione e i suoi meccanismi, forse sottovalutando l’invito
papale ad usare maggiormente la ragione].
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14/5/08-IT
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Il Centro Ecumenico
Universitario “S. Martino”, l'Etruscan Local Group e il Dipartimento di Filosofia
(Università di Perugia) organizzano una conferenza su "Evoluzione
e creazione: da Darwin a Teilhard de Chardin". Perugia, 14 Maggio 2008, ore 16.00, presso il Centro
Ecumenico Universitario “S. Martino”, via del Verzaro, 23. Relatore: prof. Lodovico
Galleni dell'Università di Pisa
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Agli articoli già citati che riportano solo la parte più
fantasiosa e quindi meno “razionale” e meno interessante dell’intervista al
gesuita P.J.G.Funes, astronomo papale, si aggiunge il commento comparso sulla
Stampa (“FRATELLO E.T. SORELLA SCIMMIA”) dove si
cerca di trascinare P.Funes a dire cose che non ha detto, in particolare su
Darwin e sull’evoluzione biologica, che è un argomento che ha sempre
intenzionalmente evitato fin dal momento della sua nomina.
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14/5/08-VA
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Intervista all’Osservatore Romano (“L'extraterrestre
è mio fratello”) di J.Gabriel Funes, direttore
della Specola Vaticana da un paio di anni. Secondo quanto si legge nelle
numerosissime sintesi diffuse (ANSA,
Repubblica,
Corriere,
Stampa,
Alice,
La
Voce, AGI,
L’Avvenire) non ci sarebbe molto di nuovo rispetto a quanto detto in
precedenti interviste già 2 anni fa (26/8/06 a Korazym, 24/8/06
al CNS, 26/8/06
all’Avvenire) su questioni che non si possono né si potranno mai conoscere
meglio. Ipotizza ancora fratelli extraterrestri che è certo (?) siano
inseriti anche loro nella “creazione”.
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“Credo che uno dei problemi del rapporto tra scienza e fede sia
l'ignoranza. i teologi e gli uomini di Chiesa dovrebbero aggiornarsi sui progressi
della scienza, I cattolici spesso rimangono fermi alle conoscenze apprese al tempo del
catechismo P.Funes, Osservatore
Romano, 14/5/08 |
12/5/08-USA
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Chi ha seguito un po’ le iniziative sull’ID organizzate
dal Discovery Institute negli USA sa come la struttura del flagello batterico
e la presunta impossibilità che abbia avuto origine per selezione naturale è
uno dei principali cavalli di battaglia utilizzati dai creazionisti dell’Intelligent
Design. E’ in realtà il secondo, dato che prima usavano la complessità
dell’occhio, che però è durata solo il tempo per organizzare una spiegazione
ben fatta della falsità di questa ipotesi (che non ha nemmeno avuto origine
da una qualche scoperta scientifica ma che era già nota ai tempi di Darwin…).
Sul flagello batterico allora può essere interessante vedere le risposte
della scienza a partire da un post di oggi nel blog Panda’s Thumb (“Flagella - Real and Fictional“).
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12/5/08-IT
INFO UTILI:
Spiace che,
nell’articolo citato, all’apprezzabile ricononoscimento dell’evoluzione come
fatto (già però era noto nel 1700
…!), si aggiunga il tentativo, non motivato (e nemmeno giustificato
dal’articolo su Nature!), di criticare una delle teorie su cui si basa la
cultura, la scienza e la medicina occidentale.
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Come previsto, qualcuno (non Sermonti questa volta…) ha
abboccato alla “trappola” involontariamente preparata ieri da
PiatteIIi PaImarini, ma soprattutto da chi ha “creato” i titoli e il
sottotitolo provocatoriamente e inutilmente antidarwnista (“L'ornitorinco
sconfigge Darwin”).
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11/5/08-IT
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Sul Corriere un articolo di PiatteIIi PaImarini
Preoccupano un po’ gli errori (di
traduzione?) che riguardano gli uccelli, che l’articolo originale indica
chiaramente (anche in un grafico!) come comparsi in un momento diverso e su un’altra linea evolutiva!: “Anche al livello genetico
fine, si identifica un misto di discendenze,
da altri mammiferi, certo, ma anche dai rettili e dagli uccelli. I cromosomi sessuali,
per esempio, sono derivati
evolutivamente dagli uccelli”.
Speriamo che, come è successo con
l’articolo del 4/11/07,
le aggiunte antidarwiniane di un fisico che comunque nell’evoluzione ci crede
non attirino commenti di ammiratori esaltati da tanto coraggio; interventi che poi richiedono, come era successo
l’anno scorso dopo un articolo osannante di Sermonti, un ulteriore articolo
per spiegare … che non era stato capito bene
…
[Spiace anche vedere così sminuiti i
risultati di ricerche costosissime, anche se, pensando a come vengono
distribuiti ad altre categorie (camionisti, Alitalia, ecc.) i fondi
inizialmente previsti per la ricerca, ricorda la favola della volpe e
dell’uva (acerba)].
Dell’articolo di Nature e di quello
sul Corriere si parla anche nei blog Leucophea
e Progetto
G.Galilei, con alcuni commenti (e un link ad una recente intervista – 9/5/08 - con
PiatteIIi PaImarini).
Qui l’articolo sul blog
Pharyngula, con alcune delle migliori immagini dell’articolo su
Nature.
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10/5/08-IT
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Sul Manifesto un articolo (“... E DIO RICREO'
SATANA UN FILM CONTRO SCIENZA“)
sintetizza quello che sta avvenendo negli USA sul problema del creazionismo.
In particolare si racconta del tentativo fallito in Florida di far passare
una legge che avrebbe voluto difendere il diritto (?!) di un docente di
scienze di insegnare anche il creazionismo, e il fatto che sia uscito nelle
sale il film creazionista “Expelled”.
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9/5/08-UK
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E’ inevitabile rimanere senza parole di fronte alla
efficace contestazione fatta da R.Dawkins ad un giornalista inglese, John Humphrys, che avrebbe
voluto avere la sua opinione su una dichiarazione su fede e ragione (in
verità non proprio aggiornata alle ultime tendenze vaticane …) fatta dal
cardinale cattolico inglese Murphy-O’Connor in una
precedente intervista alla BBC.
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9/5/08-TR
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Ottime notizie dalla Turchia: dovrebbe finire il
“bombardamento” dell’Europa con libri creazionisti diffusi gratuitamente
nelle scuole sperando che qualche distratto li metta in biblioteca (sono
troppo belli e grandi per il cestino..!).
Il creazionista turco A.Oktar
che
li scrive e li pubblica (più noto in Europa e nel mondo con il nome di battaglia creazionista
di H.Yah ya) ha avuto infatti una condanna
a tre anni di prigione.
Non è la prima volta: aveva già
avuto una condanna a 9 mesi di carcere, scontata secondo lui in un settore
sbagliato (“I am a writer and researcher, and I still cannot
understand why I was
among psychiatric patients”) .
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9/5/08-ITA
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Dall’Italia alcune notizie:
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un governo
con molti avvocati e con pochi “cattolici doc” rispetto a quanto qualche
cattolico si sarebbe aspettato (Famiglia Cristiana addirittura sottolinea che sarebbe
la prima volta che succede: “Non era mai accaduto
nella storia della Repubblica, da De Gasperi a Prodi”, mentre CL non se ne
preoccupa). Questa forse potrebbe essere una buona notizia per chi
si occupa di scienza e di evoluzione biologica: l’esperienza con il ministro
Fioroni e soprattutto con i suoi consulenti ha permesso di verificare che
avevano paura, più della Moratti, di citare Darwin; avevano tolto anche il
nome di altri grandi scienziati dai programmi scolastici …
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9/5/08-USA
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Dopo la Florida anche l’Alabama ha perso
per strada la legge che doveva proteggere la libertà dei docenti di insegnare
anche il creazionismo come ipotesi alternativa a quella evoluzionista basata
sulla selezione naturale.
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Dopo
l’ottima recensione negativa di Ken Miller sul Boston Globe di due giorni fa
(“Trouble
ahead for science“) è uscita anche una dettagliatissima recensione di 33
pagine di Jeffrey P. Schloss
del Center for Faith, Ethics, and Life Sciences e una di Frank Percival,
Professor of Biology; ambedue sono docenti in un college privato cristiano,
il Westmont College.
La recensione di Schloss non è piaciuta affatto (“I
am afraid Jeff Schloss’ contribution seems designed to confuse people of
faith”) a quelli del Discovery Institute, che però forse lo
conoscevano bene (“Discovery exFellow weighs in lightly on
Expelled”);
probabilmente anche Schloss conosceva bene quelli del Discovery
Institute!
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negli USA c’è
qualcuno che anche ai piani alti (culturalmente parlando) comincia a
preoccuparsi. Un articolo su Science (“States Push Academic Freedom Bills“) infatti
riassume gli eventi che riguardano la nuova strategia messa in atto dai
creazionisti negli stati della Bible Belt: si passa per i paramenti invece di
passare in modo istintivo per i distretti scolastici, con la certezza di
finire in tribunale, come è successo per i creazionisti dilettanti del
distretto scolastico di Dover (un milione di dollari di spese processuali a
causa della causa persa … non avendo seguito i consigli del Discovery
Institute).
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8/5/08-IT
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Sul Manifesto un articolo di Massimo Pigliucci, biologo evoluzionista ma anche
filosofo (romano di origine, ma ormai da tempo a Stony Brook, New York) sul
rapporto fra religione e scienza: (“Caso, proiezione o evoluzione?
All'origine dell'homo religiosus”).
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Un altro articolo, sempre oggi sul Manifesto, parla di
un progetto di ricerca europeo ben finanziato (“due milioni di euro della
Comunità europea, appena stanziati per il progetto
Da notare
che, pur essendo il progetto di ricerca coordinato dall’università di Oxford,
R.Dawkins noto
“evangelista” dell’evoluzionismo della stessa università, secondo l’ICR, non è fra i partecipanti,
tuti esperti di filosofia o di antropologia culturale; è auspicabile che
qualcun altro impari però da lui come farsi notare dai mezzi di comunicazione
di massa …
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8/5/08-USA
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Che invidia … come si divertono ultimamente negli USA …
il modesto risultato commerciale del film “Expelled”, le
incredibili gaffe dell’interprete che pensa che gli scienziati siano solo
quei nazisti che gli hanno ucciso i parenti, e il successo mediatico
imprevisto di alcuni contrasti di successo fra coraggiosi evoluzionisti e gli
autori del film hanno stimolano ad aumentare il livello di creatività nel
comportamento degli evoluzionisti.
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Okay, Joke's Over... |
7/5/08-IT
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Interessante
articolo su Lab Times dal titolo Evolutionary Biology in Europe. Vengono presentate le
graduatorie dei paesi europei per quanto riguarda il numero di articoli e le
citazioni nel campo della biologia evolutiva. L’Italia, al nono posto, non se
la passa male, ma comunque sconcerta
il confronto con la Spagna, un tempo su livelli comparabili ma ora al quarto
posto. Una migliore gestione della ricerca, ma anche investimenti…
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7/5/08-IT
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[da Zena
News]: Oggi, alle 17 alla Sala di Letture e Conversazioni Scientifiche di
Palazzo Ducale di Genova si terra’ il terzo e ultimo appuntamento con la
rassegna "Intervista con la Scienza"
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7/5/08-VA
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Oggi viene consegnato il
favoloso (820.000 sterline!) Premio
Templeton (il Nobel della Teologia …) ad un
teologo e fisico cosmologo polacco, P.Michal Heller. La Radio
Vaticana (“Le congratulazioni del Papa al sacerdote
polacco Michal Heller insignito del premio Templeton 2008”)
informa degli auguri papali (rivolti anche agli altri scienziati, almeno a
quelli che “si dedicano
alla ricerca scientifica nel contesto del credo religioso”) e presenta, forse senza rendersi ben conto del
significato delle parole usate, alcune opinioni di P.M.Heller, sostenendo
che: “ha più volte
argomentato contro l’atteggiamento di chi ricorre a Dio per spiegare quanto
sfugge alla scienza. Heller sostiene, ad esempio, che
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6/5/08-IT
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[da Pikaia]Dal 21 al 30 maggio, cinque lezioni su diversi aspetti dell'evoluzione umana tenute dal prof. Bernard Wood presso il Lab.di Antropologia dell'Università di Firenze. Programma: · Mer 21 maggio – Evolutionary
context of Homo sapiens · Ven 23 maggio – Hominin fossils:
analytical methods · Lun 26 maggio – Taxonomy and
systematics · Mer 28 maggio – Time and context · Ven 30 maggio – Reconstructing
hominin phylogeny |
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6/5/08-USA
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Nel sito del NCSE “Expelled
exposed” creato per contrastare la diffusione dello stupido film
antievoluzionista “Expelled”, è comparso un altro video informativo,
semplice e chiaro, nell’ottica
dell’approccio scientifico ad una realtà materiale come questa: "Look at the evidence". Questa volta si tratta della spiegazione, che già aveva
dato addirittura Darwin, di come la sua teoria poteva spiegare anche la
comparsa di strutture complesse come l’occhio, che i
creazionisti e i seguaci della dottrina dell’ID, per ignoranza, pensano non
possa svilupparsi da strutture precedenti. O forse non lo pensano ma sanno che non ci vuole molto a farlo
capire a chi non ha conoscenze di biologia. Questo video dimostra come non
sono necessarie conoscenze molto approfondite per capire come non farsi truffare.
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Su Catholic
News Service un commento
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5/5/08-VA
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Articolo di F.Facchini sull’Osservatore Romano (“Lapalissiano:
l'anima spirituale non può derivare dalla materia“)
sulle modalità e i tempi di intervento di Dio nell’evoluzione biologica, in particolare
nella gestione dell’anima nell’ontogenesi e nella filogenesi umana.
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5/5/08-IT
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E' da pochi giorni in edicola l'ultimo numero di Micromega, in due fascicoli, di cui il
secondo esclusivamente dedicato alla biologia evolutiva e alla teoria
dell'evoluzione. Tra gli articoli e i saggi pubblicati troverete un
testo di Stephen J. Gould inedito in Italia.
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4/5/08-IT
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[da Pikaia]
Venerdì 16 maggio a Reggio Emilia
si terrà la conferenza di Mauro Mandrioli, ricercatore in Genetica presso l'Università di Modena e Reggio Emilia,
dal titolo "Un disegno non molto
intelligente. Il nuovo confronto di Darwin con il creazionismo".
Per arivare preparati (o in alternativa alla
conferenza se Modena fosse scomoda - per pigrizia o per distanza), questa pagina web fornisce le informazioni
necessarie a chiunque fosse davvero curioso di capire perchè (e da quando -
esattamente dal 1987) dietro al Disegno Intelligente USA si nasconde solo il
vecchio creazionismo biblico.
Consigliabile anche la visione (purtroppo in inglese)
di un ottimo video sul processo e sulle davvero
imbarazzanti scoperte che sono state fatte e dimostrate nel corso del
processo (… libri corretti
in pochi giomi con il programma Word, improbabili definizioni di scienza
e di biologia, ecc.).
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3/5/08-IT
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In un blog si trova in data di
oggi una strana intervista (privata?) a Zichichi (Tra Fede e Scienza - Intervista al Prof.
Antonino Zichichi) , in cui si
notano alcune frasi già presenti in un articolo sul
Giornale del 20/1/08 e in un’intervista all’agenzia
Zenit del 30/1/08, ma in cui sono presenti anche frasi originali,fra cui
alcune che riguardano il suo giudizio piuttosto originale sulla biologia
evoluzionistica e sulla teoria sintetica dell’evoluzione (infatti anche il Papa, a Regensburg, pensava che la biologia fosse scienza … tanto che ne era molto invidioso!):
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“Per fare Scienza c’è bisogno di rigore
matematico e riproducibilità sperimentale. È G.Galilei a insegnarci questo,
altrimenti si resta fuori dalla Scienza di stampo galileiano. L’evoluzionismo
esiste in molte specie viventi, ma non lo si può estendere all’uomo. Esistono
centinaia di migliaia di forme di materia vivente. Una e una sola però
risulta dotata di Ragione. L’evoluzionismo non sa descrivere
come dalle innumerevoli forme di materia vivente prive di Ragione, com’è un
albero o un’aquila, sia venuta fuori l’unica forma di materia vivente dotata
di Ragione, cioè Noi. Sarebbe formidabile se qualcuno
riuscisse a far diventare l’evoluzionismo Scienza.»”
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“Tre big bang sono stati necessari per
arrivare a noi. Il primo è quello che dal Nulla produce la materia inerte. Il
secondo è necessario per passare dalla materia inerte a quella vivente. Il terzo Big-Bang deve spiegare come si passa dalla Vita
alla Ragione. Che l’evoluzionismo esista in
moltissime forme di materia vivente non autorizza ad estendere questa
proprietà (evoluzione) a Noi in quanto abbiamo una proprietà (la Ragione) che
non esiste in nessuna altra forma di materia vivente. Noi siamo
esempio unico. Se dalla rondine passiamo all’uomo entra in gioco la sfera
trascendentale della nostra esistenza”.
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3/5/08-USA
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La frase di Ben Stein sulla
scienza assassina la si può leggere anche in un’intervista a un giornale
cattolico USA, Christianity ToDay, nella
sezione cinema, con un titolo che preannuncia il suo futuro ma anche il
premio che riceverà oggi dalla rete TV MSNBC; “Ben
Stein Is Expelled!”; è il minimo che gli può succedere:
nell’intervista insiste su un concetto che permette di dubitare non solo
della sua definizione di scienza, già usata nella sua intervista
precedente:
“And it doesn't scare me at all when scientists say, "Oh, but
that can't be proved," because neither can any of the Darwinian hypotheses
about how life began be proved. Anyway, I couldn't give a [profanity] whether
a person calls himself a scientist. It doesn't earn any extra respect from
me, because it's not as if science has covered itself with glory, morally,
Sconcerta
un po’ che l’intervistatore non cerchi di mettere ordine in tanta confusione.
Fra l’altro, nei giorni scorsi in un blog USA era circolato l’elenco di chi a
suo tempo aveva approvato la soluzione finale; e nessuno scienziato
era presente nemmeno li’.
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Ed arriviamo al premio: questa
idea di Ben Stein della scienza mortifera sembra sia stata notata e non sia
proprio piaciuta: in una trasmissione della rete MSNBC
grazie a queste dichiarazioni riesce ad arrivare secondo fra i peggiori del mondo (non si capisce se del giorno,
della settimana o dell’anno…). Bella la faccia inorridita del giornalista che
ripete la frase sulla scienza mortifera …
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Come previsto, in Florida (lo raccontano i combattivi Florida Citizens for Science nel
loro sito web) è decaduta per colpa di errori degli stessi promotori la legge
che prevedeva di introdurre l’insegnamento del creazionismo biblico nelle
scuole nell’ora di scienze. Sembra però difficile che questa proposta di
legge riposi in pace definitivamente; prima o poi ricomparirà, come dicono
nel loro blog : “I doubt they will rest in peace, though.” …; in Luisiana invece la legge avanza come previsto verso
l’approvazione … se non succede … qualche miracolo J
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2/5/08-USA
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Nel sito del blog
Pharyngula si trova il link ad un orribile
fumetto in cui alla fine si condanna alle pene dell’inferno il
protagonista, un ragazzo che crede all’evoluzione, insieme a “billion of others who believe we evolved fromm monkeys”.
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1/5/08-IT
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[da Pikaia]
Un'interessante recensione del libro "Edge of Evolution: Search for the Limits of Darwinism" di Michael J. Behe, l'ultimo manifesto
dell'Intelligent Design. Se si vuole leggere una splendida smentita di una
certezza esposta da Behe nel suo libro, si vada a leggere il
post di una giovane esperta di HIV, dove si fa notare che Behe usa nel
libro proprio un’immagine che dimostra il contrrario di quanto stava
scrivendo!
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30/4/08-USA
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Interessante documento
( Come si legge nella dichiarazione approvata oggi (e anche nella frase
appena citata), il razzismo – che nessuno … sano di mente può
certamente attribuire alla teoria sintetica dell’evoluzione - era una componente sempre presente,
nonostante le premesse: Riguardo alla
relazione fra darwinismo e nazismo, questo documento sembra indicare invece
diverse connessioni e quindi sembra attribuire responsabilità a scelte
politiche fatte negli USA con un forte appoggio delle diverse chiese
protestanti: Impressiona leggere
che le pratiche sono continuate fino in tempi recenti e quanto ampio sia
stato il numero di persone coinvolte (e danneggiate dalle politiche
eugenetiche): Per chi volesse approfondire: Image archive on the American Eugenics
Movement ·
Sempre
peggio con le dichiarazioni fatte nelle interviste da Ben Stein, autore e
protagonista del film antievoluzionista
“Expelled”: “In an interview with the Trinity Broadcasting
Network, Ben Stein said the following amazing thing in an interview with Paul
Crouch, Jr. Sembra difficile credere che nessun familiare di Ben Stein abbia mai
avuto bisogno di incontrare un qualche medico. E comunque gli scienziati di
solito hanno camici bianchi e non camicie brune o nere. Sembra difficile credere che queste dichiarazioni possano portare
qualcuno a vedere il suo film. ·
Sempre riguardo al
film “Expelled” su un blog ci si
chiede come sia possibile che sia stato tagliato fuori dal film Michael Behe,
l’unico biologo (biochimico) universitario presente nel gruppo dei principali
esperti di Intelligent Design (“Why was Michael Behe expelled from Ben
Stein's movie?”). Nelle
risposte dei visitatori ci sono alcune possibili spiegazioni; forse è
rilevante che lui creda nella dicendenza comune di tutti gli esseri viventi,
mentre gli altri non ci credono (il blog di Dembski si chiama “Uncommon descent”, un titolo
improbabile per chi nega di essere creazionista). Più probabile il fatto che in realtà lui rovinerebbe il principale
messaggio del film: Behe infatti NON è stato espulso (expelled) ma mantiene il suo posto di ruolo nell’università …
anche se i colleghi manifestano qualche perplessità nel sito web del dipartimento ...: “The department faculty, then, are unequivocal in their
support of evolutionary theory, which
has its roots in the seminal work of Charles Darwin and has been supported by
findings accumulated over 140 years. The
sole dissenter from this position, Prof. Michael Behe, is a well-known proponent of "intelligent
design." While we respect Prof.
Behe's right to express his views, they are his alone and are in no way
endorsed by the department. It is our collective position that intelligent design has no basis in science, has not been
tested experimentally, and should not be regarded as scientific”.
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Sta avanzando con successo negli
stati USA della Bible Belt la strategia dei creazionisti (coordinati del
Discovery Institute) di usare una strada già usata, ma finora in modo
scoordinato, contro l’insegnamento nelle scuole della teoria dell’evoluzione.
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29/4/08-IT
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Sull’Avvenire la recensione di un libro contro l’evoluzione e
l’evoluzionismo che permette di capire quanto sia importante la mancanza
dell’insegnamento dell’evoluzionismo nella scuola italiana. Già il titolo
della recenzione fa accapponare la pelle, anche pensando che ilo titolo
coinvolge responsabilità di altri oltre all’autore della recensione:
Possiamo
immaginare che cosa succederebbe se si dovessero recensire i Vangeli …
probabilmente molti sarebbero i dubbi sulle “incongruenze interne”, sui “falsi” e
sulle “prove che i
discepoli elaborarono ad hoc per comprovare le posizioni del maestro”…
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“L’ipotesi
evoluzionistica è cioè una grande, colossale
Chiesa che per essere creduta chiede costantemente di rinunciare alla ragione.
Strenuamente la difende un nugolo di chierici dogmatici e clericali.
Per questo noi non smettiamo mai di dirci fieramente laici, cioè
liberi di guardare e valutare, e responsabili nel farlo.” |
29/4/08-USA
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Fra i sempre
più numerosi critici del film “Expelled”
mancava l’Anti Defamation League (“the world's leading organization fighting anti-Semitism
through programs and services that counteract hatred, prejudice and bigotry”).
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27/4/08-USA
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Si conferma la
richiesta di danni, da parte di Yoko Ono, a Premise
Media, la casa cinematografica
che ha prodotto “Expelled”, per
aver utilizzato una parte della canzone “Imagine” di John Lennon. Certo è che, dopo gli scherzi umilianti (anche se non dannosi) fatti
dagli evoluzionisti, e in particolare da PZ Myers, autore del blog Pharyngula, la denuncia di
Yoko Ono proprio non sarà stata apprezzata (“Ono!
Another Lennon Lawsuit”). ·
Sul Riformista
in un articolo si racconta di come negli USA abbia successo un museo di
storia … soprannaturale in cui si spiega come la terra sia stata creata 6400
anni fa, uguale a quella che noi vediamo oggi : “Il museo creazionista, dove la storia è
soprannaturale“. Speriamo
che l’Europa e l’Italia riescano a continuare a tenere i nervi (o meglio i
neuroni) ben saldi e vitali … e non si lascino influenzare. |
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26/4/08-USA
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[Dal blog di
Dembski] Sulla rivista dell’Università di Stanford si può leggere la
trascrizione di un dibattito fra Michael Ruse (“Darwinism
has had a largely positive impact on society”) e Richard Weikart (“Darwinism
has had a largely negative impact on society”). |
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25/4/08-USA
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I dispetti degli
evoluzionisti agli autori del film “Expelled”
continuano; l’ultimo riguarda un sondaggio on line ·
Buone
notizie anche dal Texas, come ci informa il sito del NCSE (“ICR
fails to obtain certification in Texas“): “At its April 24, 2008, meeting, the Texas
Higher Education Coordination Board unanimously voted to deny the
Institute for Creation Research's request for a state certificate of
authority to offer a master's degree in science education through its
graduate school”. Un’indagine nelle università del Texas aveva dimostrato che il 95% degli
universitari contattati era contraria all’autorizzazione al master dell’ICR.
L’ICR potrà comunque fare appello e ripetere la richiesta. |
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24/4/08-ONU
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Il giorno dopo che
il geologo M.Tozzi sulla Stampa (“Noi
dinosauri del pianeta dimenticato”) ha
cercato di far capire in poche righe la relazione fra evoluzione biologica,
ambiente e sopravvivenza della nostra specie, l’UNEP,
l’organizzazione dell’ONU che si occupa di ambiente, presenta una relazione |
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24/4/08-IT
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La notizia del
film ideologico “Expelled“,
antievoluzionista e filo-ID arriva
ancora una volta in Italia; in questo caso si tratta però della denuncia (“Yoko
Ono contro un film per l'uso della canzone 'Imagine'”) degli eredi di
Lennon per l’uso abusivo della canzone Imagine … possiamo immaginare
che gli incassi del film, già non molto soddisfacenti e molto inferiori
all’atteso, saranno destinati in parte a spese processuali e magari a
ripagare i danni … non solo alla cultura “occidentale” ma anche a John
Lennon. |
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24/4/08-USA
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Continuano
le polemiche attorno all’uscita del film di propaganda antiscientifica “Expelled”, che cerca di attribuire a Darwin
addirittura la responsabilità del nazismo (come si sa sono sempre stati ben
più favorevoli all’evoluzionismo gli inglesi … che invece il nazismo l’hanno
combattuto …). [Curioso in proposito
scoprire che esiste anche la legge di Godwin (o reductio at Nazium) che predice guai per chi
per primo faccia confronti con il nazismo (“The
Comparison That Ends the Conversation“) …]. In proposito in un blog
proprio oggi si confronta il testo originale di Darwin con quello presentato
nel film per spiegare I trucchi usati per sostenere questa assurda
responsabilità (“An
Exemplar Of Exactitude”)
[Oltre alle denunce riguardo all’uso non autorizzato di video e
musiche altrui, è interessante vedere come nel mondo scientifico USA si stia
cercando di creare una reazione ragionevole ma efficace, che permetta ad
ognuno di valutare l’intelligenza (scarsa) che sta dietro la dottrina
dell’ID; rispetto all’Italia
sembra che gli scienziati USA cerchino di non lasciare passare senza
commenti, critiche e contestazioni i tentativi di passare alla popolazioni
concetti superati o sbagliati o assurdi che riguardano problemi che gli
scienziati ben conoscono; sembra che questo film stia fornendo una buona
occasione ].
Il sito del NCSE
presenta oggi anche un
paio di video
·
Un elenco di recensioni
sul film |
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23/4/08-IT
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A Pavia, in
vescovado, c’è stato oggi un incontro fra fisici di opinioni religiose
diverse sul problema del rapporto fra scienza e fede. Amaldi, Piazzoli e
Goggi (mentre il vescovo faceva – inizialmente – solo il moderatore e il
distributore di bevande) hanno confrontato le loro opinoni sul ruolo (e il
successo, non dimentichiamolo) attuale della scienza. E’ la Chiesa che ha molti più problemi con la biologia e l’evoluzione,
che strapazza continuamente e in modo anche sgangherato e scoordinato; questo
fatto è evidente quasi in ogni pagina di questa rassegna stampa, che
dimostra, oltre ad una buona dose di paura, livelli individuali di conoscenza
tendenzialmente scarsi ma anche altamente variabili. Potrebbero togliere questa lettera ormai inutile e
imbarazzante dal sito della DISF. L’interesse è tale che ormai sembra
addirittura essere
l’unico sito web indicizzato che permette di leggerla. [Se e quando
l’internauta don Giuseppe la toglierà … ci sono ancora un paio di siti vaticani
che ne permettono la lettura … ma ne ho comunque una copia…] Peccato. L’aver seguito i suggerimenti presenti in quella lettera
avrebbe aiutato molto mons.Ravasi sulla strada verso il convegno sulla teoria sintetica
dell’evoluzione (marzo
2009). ·
Sul Corriere
un dibattito (Scienza e morale, l'utopia del dialogo) fra Boncinelli e Severino sul
rapporto fra scienza ed etica ma anche fra scienza e filosofia. Dialogo forse
è un po’ troppo, per Boncinelli: “Oggi si parla
tanto di dialogare. Ma un vero dialogo, non formale e con pieno intendimento
delle ragioni dell'uno da parte dell'altro, è raro e difficile. Forse
appartiene alle tante favole della modernità. Si parla in particolare di
dialogo fra scienza e filosofia. Non so se la scienza possa dialogare con la
filosofia, ma certo io non posso dialogare con i filosofi, anche i più vicini
a me per formazione e convinzione, almeno con quelli che conosco, salvo
pochissime eccezioni.”.
Interessante il motivo (il successo della scienza) per cui Boncinelli dubita
della possibilità di dialogo: “Ma se oggi nemmeno
a uno scienziato è consentito dominare l'intera ricchezza della propria
disciplina, come può pretendere la filosofia di comprendere addirittura il
fenomeno scienza nel suo insieme?” ·
Sulla Stampa un
breve ma bell’articolo di M.Tozzi
(“Noi
dinosauri del pianeta dimenticato”) che riesce a legare
fra di loro in un mix preoccupante (ma probabilmente solo per i miliardi di Homo
sapiens delle future generazioni, che avranno qualche problema in più a
sopravvivere senza alcune risorse indispensabili …) la tendenza della nostre
specie a sottovalutare sempre più che è una specie quasi come la altre e che
quindi rischia, come il 99% delle specie passate ... di passare a miglior
vita, e i problemi dell’ambiente. Le frasi migliori: ·
“Unica
fra le specie viventi, quella umana ha tagliato il cordone ombelicale che
l’aveva legata alla madre Terra almeno fino a diecimila anni fa” ·
“Ci illudiamo di
costituire il vertice di una piramide che partendo dalle scimmie arriva
inevitabilmente a noi, e solo in pochi si rendono conto che stiamo parlando di
una storia che è fatta soprattutto di batteri e che dura, invece, da quattro
miliardi e mezzo di anni, un tempo così profondo da non poter essere
facilmente immaginato.” ·
“Quello che si
autoreferenzia come l’animale più intelligente di tutti non mostra particolare
attenzione verso la propria origine (e il proprio sostentamento) e non
conserva nessuna memoria della sua storia.
Ma siamo sicuri che sia il «nostro» pianeta a rischiare qualcosa? O non è
piuttosto un disastro per noi quello che si annuncia?” ·
“Sono gli uomini,
semmai, che possono condannarsi a una vita infelice privandosi della
straordinaria ricchezza ambientale e biologica del pianeta. Sono gli
uomini che si illudono di poter forzare all’infinito una crescita economica
ormai fisicamente e biologicamente impossibile” ·
“Così ci
troviamo a fronteggiare sfide di portata planetaria come se fossero di natura
economica e non, come invece sono, di natura soprattutto fisica. Le risorse finiscono perché la Terra opera su tempi
lunghissimi, senza curarsi se gli uomini hanno bisogno ora di petrolio o di
suolo fertile. Ed è certo che il pianeta
vedrà passare gli uomini come ha visto passare i dinosauri o le trilobiti
senza scomporsi più di tanto.” ·
“l’uomo non è
più misura di tutte le cose e non dovrebbe coltivare la pericolosa illusione
di sentirsi al centro di un universo di cui sa ancora meno di quanto conosca
il pianeta che ha sotto i piedi” Davvero preoccupante la frase in cui si evidenzia una banalità (agli
occhi di un biologo, meglio se ecologo) come il fatto che l’economia riguarda
l’ambiente e le risorse che condizionano la nostra sopravvivenza come specie,
più che gli gnomi di Zurigo o i reati di falso in bilancio. La riduzione dei tempi dedicati all’insegnamento della storia
dell’evoluzione umana e dei fattori biologici che l’hanno portata all’attuale
successo sta procedendo rapidamente. Ormai questi argomenti in Italia vengono
trasmessi alle generazioni future solo in alcune università e solo nei corsi
di Biologia e di Scienze Naturali meno frequentati, quelli delle lauree specialistiche
… fa piacere notare che qualcuno se ne accorga. |
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22/4/08-IT
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E’ ormai un po’ di
giorni che sono on line migliaia
di documenti su Darwin. Sembra che anche in questo caso l‘interesse per
le curiosità se non per il gossip sia quello prevalente. In attesa che
qualcuno abbia finito di leggere e confrontare le successive versioni dell’”Origin
of the species” …per ora il documento più citato è il foglio
diviso in due colonne con cui Darwin aveva fatto una valutazione comparativa
fra le motivazioni
favorevoli e quelle contrarie al matrimonio; in particolare sembra abbia
colpito i giornalisti la riga con la valutazione che, come compagnia, una
moglie fosse meglio di un cane: “Object to be
beloved and played with. Better than a dog anyhow”. Per ora gli animalisti rimangono in silenzio … contrariamente ai
creazionisti, loro comunque rispettano le opinioni di uno dei massimi e più
geniali esperti di biologia J Si sa comunque che le valutazioni positive hanno poi prevalso … e i dieci
figli hanno confermato non solo il successo della sua scelta finale (e che, last
but not least) ma anche un invidiabile appoggio divino: nella valutazione
comparativa si legge infatti, fra i vantaggi del matrimonio, “Children (if it Please God)”. Anche se tre figli
sono poi morti, 10 è un bel numero! ·
Sul’Avvenire
TanzeIIa Nitti commenta (“Fede
& neutrini quale accordo?ferra”) il nuovo libro di un fisico, Frank Tipler, attratto dal
cattolicesimo, che cerca di spiegare
anche gli inspiegabili dogmi di fede con la fisica. Anche qui la richiesta di
un teologo agli scienziati che ragionano su verità di fede: ffatevi aiutare
per favore da un teologo…!
Interessante e da approvare l’osservazione critica anche sul fatto che
questo fisico parli di genetica senza esserne esperto! |
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21/4/08-IT
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Interessante
l’articolo (“OGM:
minaccia o speranza?”) ·
“la necessità di mettere la cultura a
servizio del bene comune”, ·
“le tecniche di miglioramento genetico
sono presenti in tutta la storia dell’agricoltura”, ·
“attraverso la selezione genetica è
possibile produrre elementi più salubri”, ·
“sono importanti le biotecnologie per
migliorare la qualità delle piante, e l’incremento della produttività
favorisce l’ambiente perché permette di utilizzare gli spazi agricoli per
altri usi”, ·
è grave “l’inquinamento informativo sugli OGM, che
impedisce alle persone di conoscere le argomentazioni scientifiche sulla
questione”. ·
“la dottrina sociale della Chiesa, già
nella Gaudium et Spes, indica nella promozione e utilizzo della
scienza il compito dell’umanità per l'edificazione del regno di Dio sulla
terra”, L’articolo che riporta queste valutazioni estremamente
positive sul ruolo delle scoperte scientifiche è comparso sul sito
dell’agenzia vaticana Zenit e riferisce di un convegno che ha visto la partecipazione
soprattutto da biologi e agronomi provenienti dal mondo cattolico. Non si capisce proprio come in altri contesti la
biologia venga invece mal sopportata e si contestino addirittura scoperte di
secoli fa … |
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20/4/08-IT
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Anche il Foglio
annuncia (“Darwin
alla prova dei fatti. Un convegno alla Gregoriana nel 2009”) il prossimo
convegno in Vaticano, nel marzo
2009. Decisamente
curioso il fatto che prima si cita una frase di F.Facchini che indica come
creare contrapposizione: (“Può esserci
contraddizione quando si vuol far dire alla Bibbia … la spiegazione
dell’origine delle specie viventi”) e poi si sostiene invece che
secondo GP2 che la Bibbia parla di una “creazione
di un universo con proprietà e leggi che consentono la sua evoluzione,
compresa la creazione della forma umana”. Si parla di complementarietà
e non di contrapposizione ma poi si attribuisce solo agli evoluzionisti la
colpa di aver traformato la discussione, facendola diventare “ideologica e antireligiosa“ … proprio “mentre cresceva, soprattutto negli USA, la corrente
dell’Intelligent Design”. Visto che il processo
di Harrisburg ha dimostrato che la dottrina dell’ID aveva cercato di
trasformare in “ideologica e religiosa”
una discussione scientifica … sembra evidente dove sta la pagliuzza e dove
stanno le travi … [E’
impressionante vedere quanti, su questo tema, suggeriscano a mons.Ravasi,
oggi massimo responsabile vaticano per la cultura, di modificare la sua
opinione sul rispetto della cultura e delle competenza … Piuttosto pesante e
non giustificato il termine “POLEMICO” utilizzato in questo articolo per
etichettare un intervento non meglio precisato di P.Coyne, il destinatario di
una importante lettera
di GP2 spedita nel 1988. Forse si riferisce all’intervista di Telmo
Pievani del 28/11/05 pubblicata su Micromega 7/2005?
O alla conferenza tenuta a Palm
Beach il 30/1/06? O alla conferenza a Padova del 29/5/06? O
all’intervista all’Unità del 19/11/05 (quando dice “La
teoria darwiniana dell’evoluzione biologica è la migliore che abbiamo”)?
Positivo
il fatto che finalmente il Foglio abbia rivalutato F.Facchini; si cita
positivamente un articolo del 3/4/04 (uno degli ultimi articoli
scientificamente corretti comparsi sul Foglio) quando Facchini sosteneva non
solo che “l’uomo si è sviluppato
sul ceppo di Primati molto diversi da quelli che conosciamo oggi.“ e che l’evoluzione deve essere
insegnata anche ai bambini (“perché si dovrebbe tacere su questi problemi
nelle classi del primo ciclo?”); e si dimentica l’articolo del Foglio del
20/1/06 in cui si criticava Lorenzo (?) Facchini per aver detto correttamente
che “Il disegno
intelligente non appartiene alla scienza”. In quell’articolo F.Facchini, mons.Poupard e P.Coyne
venivano presentati come filodarwinisti (magari anche poco coerenti) e la
conclusione era … “Noi
cattolici siamo sempre più confusi” ·
Oggi è uscito il
numero 2 della rivista della UAAR (l’Ateo), tutto dedicato all’attualità di
Darwin (Poi
l’uomo creò Dio a sua immagine e somiglianza… come sembra ipotizzare questo video sull’evoluzione delle religioni). “«L’evoluzione
è una teoria. Ma è anche un fatto. E fatti e teorie sono cose ben
diverse. I fatti
sono i dati del mondo. Le teorie sono strutture concettuali, di idee, che
spiegano e interpretano i fatti. E i fatti non si dissolvono quando gli
scienziati dibattono teorie che rivaleggiano nello spiegarli. […..] Gli evoluzionisti non hanno mai preteso di
aver raggiunto verità con validità perpetua; al contrario i creazionisti
regolarmente fanno ciò e poi falsamente accusano gli evoluzionisti di
impiegare questo stile di argomentazione che essi stessi favoriscono. Nell’ambito scientifico “fatti”
può significare solo conferme a un grado di certezza cui sarebbe perverso
rifiutare di concedere un provvisorio consenso [. ..]. Gli evoluzionisti hanno sempre
ammesso di sapere quanto lontani noi si sia da una completa conoscenza dei
meccanismi (la teoria) attraverso i quali l’evoluzione (il fatto) occorre. Darwin ha sempre sottolineato la differenza tra
questi due aspetti: da un lato
stabilire il fatto evolutivo e dall’altro proporre una teoria, la selezione
naturale, per spiegare il meccanismo dell’evoluzione»”. Per chi volesse approfondire: Evolution is a Fact and a Theory, un articolo dallo splendido
e documentatissimo sito web (in inglese…) The TalkOrigins Archive
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19/4/08-USA
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Sembra che il film
“Expelled” non abbia avuto nel suo primo giorno di programmazione, il
successo previsto. Curioso un sito web (Creation, Power and Violence) con l’elenco delle persone che negli USA (ma
anche altrove) hanno avuto problemi in quanto si erano rifiutati di accettare
il creazionismo. Come prevedibile, ci sono quindi più “expelled” nel
campo degli evoluzionisti che nel campo dei creazionisti! Proprio il
contrario della tesi che il film voleva sostenere…! |
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19/4/08-IT
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Sull’Avvenire
un po’ di esegesi biblica e alcune riflessioni teologiche di mons.Ravasi
sulla creazione (“il big
bang di Dio”). Anche qui l’articolo serve per annunciare il prossimo
convegno in Vaticano sull’evoluzionismo nel marzo del 2009 (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”), gestito proprio dalla struttura di mons.Ravasi. [NB: L’articolo del teologo valdese F.Ferrario
sull’Avvenire del 17/4, in cui si giustificano le critiche di Dawkins alle
religioni non è ancora stato ripreso da nessun sito web… questo articolo di
Ravasi è comparso invece già il giorno dopo…] |
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18/4/08-IT
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Per dimostrare
quanto nel mondo cattolico il concetto di “creazione”
sia ampio, vago e indifferente rispetto all’evoluzione culturale, sempre
nell’Avvenire di oggi si legge un articolo ·
Del convegno parla
anche un articolo dell’agenzia Zenit: Tra ecologia umana ed ecologia dell’ambiente ·
Secondo articolo
sull’Avvenire sul convegno a Torino (“Torino:
Ragione e fede, circolo virtuoso”); oggi si sottolineano gli aspetti che,
obbligando la ragione a inginocchiarsi, impediscono la comunicazione: da una
parte il laico Zagrebelski che vede come “nodo problematico insito nella democrazia «la
disponibilità a modificare le proprie posizioni» e per questo ha sottolineato
come «bisognerebbe
restringere il campo dei valori non negoziabili» per ridurre le occasioni di
conflitto, tenendo saldi i principi di un dialogo che «non alza i muri – ha
ribadito – e che non attribuisce privilegi»” e
dall’altra invece il laico “Ciancio, dell’Università del Piemonte Orientale, che dopo aver
evidenziato le povertà
del relativismo ha ricordato
come non si debba mai trascurare il valore di un «dialogo aperto, in cui la
verità si può configurare in molteplici interlocutori»” ·
Forse anche come
risposta urgente all’intervento un po’ provocatorio (non sempre piace
sentirsi definiti come “ambienti
religiosi reazionari“) di
un teologo valdese pubblicato ieri, oggi compare sull’Avvenire un
articolo [Certo è MOLTO
difficile confrontare questo testo con la chiarissima e importantissima
intervista a F.Collins, un biologo molecolare spesso citato
dell’Avvenire, comparsa ieri negli USA (“The 'Evidence for Belief': An
Interview with Francis Collins“) e commentata qui sotto in data di ieri]. Ad esempio non è
chiara l’utilità di evidenziare all’inizio che negli ultimi decenni … la
biologia è andata oltre alla teoria di Darwin e si sono scoperti nuovi
meccanismi; ma è ovvio … la scienza non è una religione e quindi la
conoscenza si espende continuamente, e questa espansione porta a superare
TUTTI gli scienziati e le loro scoperte, non solo Darwin! Un naturalista
sa anche che la scienza, a differenza di ogni religione, non ha verità né
dogmi e tutti gli scienziati sanno (lo stesso Darwin lo ha dimostrato nei
suoi diari e oggi lo possiamo
verificare) che il metodo prevede di dover cambiare idea se altre sono
più convincenti e utili. Questa citazione potrebbe essere usata per giustificare le preoccupazioni
del Papa a Regensburg, che non faceva
notare come fosse questa “semplice” differenza a creare il problema che
metteva in difficoltà filosofia e teologia rispetto alla scienza. Sconcerta che, in una situazione
in cui nessuno saprebbe ripondere sempre nello stesso modo ad UNA QUALSIASI
domanda sui molti tipi di creazione proposti, si
puntino invece i riflettori sul fatto che “non si deve indurre a ritenere che siano definite
tutte le risposte alle numerose domande che si pongono sulla evoluzione
della vita”. Spiace leggere poi anche una brutta frase finale in cui, contraddicendo
quanto detto all’inizio sui molteplici meccanismi evolutivi (“il pensiero di Darwin non era
affatto ispirato a schemi troppo semplificati. Egli ammetteva che le
selezione naturale non è l’unico processo di modificazione”), si induce a credere che l’evoluzione verrebbe
spiegata dal solo caso (“Interpretare in termini di pura casualità la formazione delle condizioni
fisiche, chimiche, astronomiche, geologiche che rendono possibile la vita
sulla terra … appare del tutto incongruente e arbitrario”). Questa frase potrebbe essere ragionevolmente
valutata anche da F.Ferrario come la prova di un tentativo poco corretto di “delegittimare il
darwinismo”?. E’ quindi
importantissimo, anche se pochi forse l’hanno capito, che F.Facchini abbia
confermato sull’Avvenire che finora non ci sono spiegazioni alternative
altrettanto dimostrate, e quindi utili. Già ha
contribuito molto a spiegare addirittura sull’Osservatore Romano (17/1/06 e 14/2/08)
gli errori scientifici ma anche
teologici dell’Intelligent Design USA, aggiungendosi ad altri come F.Ayala,
F.Collins e K.Miller, l’ISSR (International Society for Science and
Religion) e la stessa potente, ricca e influente Templeton
Foundation. [PS: a
differenza del solito, un articolo dell’Avvenire sull’evoluzionismo non
ricompare rapidamente in molti siti cattolici con rassegna stampa. Quello di
F.Facchini è già oggi linkabile in internet altrove;
quello del teologo valdese F.Ferrario, che giustifica l’anticlericalismo di R.Dawkins con i tentativi di
ambienti religiosi reazionari di delegittimare Darwin, invece non compare
ancora, dopo ben due giorni. Forse la
selezione è più rigida di quella dell’Avvenire? Forse si teme che parte del
5x1000 vada verso i valdesi?]. |
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18/4/08-USA
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Nel giorno in cui
in 1000 cinema USA dovrebbe essere proiettato il film antievoluzionista “Expelled”, favorevole all’ID
ma anche al creazionismo biblico, il NCSE (National Center for Science Education ) inaugura
un sito web |
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18/4/08-IT
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Sempre più
difficile la vita per chi critica Darwin in modo serio e non ideologico,
informandosi prima sulle ricerche che hanno portato Darwin a confermare in
alcuni decenni (era scrupolosissimo, a differenza di chi magari lo critica per
sentito dire…) le sue intuizioni iniziali sui processi che spiegano
l’evoluzione biologica con molti e diversi meccanismi dimostrabili,
verificabili e quindi inseribili nella sua teoria scientifica
dell’evoluzione. E’ importante il
gratuitamente su Internet. Non ci sono più scuse all’ignoranza (per
chi sa l’inglese…!). Si può sperare di non sentir più parlare del Disegno
Intelligente USA, ma nemmeno dovremmo leggere, tanto meno sul Corriere della Sera (di
tre giorni fa!), frasi come “Darwin si prestò a far da supporto ad un’ideologia barbara,
il darwinismo appunto [!!?], che giustificava come una legge il fatto che il forte
dovesse sopraffare il debole [?]”.
La notizia si
diffonde anche in Italia in modo abbastanza capillare: ne parla il sito di
Repubblica (“L’evoluzione è per tutti Darwin a portata di
click”) ma anche il sito
della Biblioteca
di Garlasco. |
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17/4/08-USA
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Sul Seattle
Times un interessante articolo del direttore del Discovery Institute in occasione
dell’uscita del film “Expelled”: “An
intelligent discussion about life”. Meglio leggere l’articolo però nel sito del DI, dove ci sono i
link agli articoli citati. Un punto interessante è quando critica l’evoluzionismo
teista, cioè quela che a volte sembra la posizione “migliore” espressa
della chiesa cattolica: Scholars seeking a compromise that brings religion
directly into the scientific discussion have offered the comforting possibility that God did the
creating, but did it through Darwinian evolution. Guidance of an unguided process is the idea. But this
vague proposition contradicts what almost all leading Darwinist scientists,
including Dawkins, emphatically contend. In Darwin's universe, natural
selection is blind, mutations are undirected and humanity is an unintended
outcome. If the evolutionary process is guided, then it no longer is
Darwinian. And if the evolutionary process is unguided, it allows no room
for God. Logically, not even God can guide an unguided process. A questo proposito si cita una dichiarazione (la
Nobel laureate initiative)
inviata il 9/9/05 al Kansas State Board of Education da 38 premi Nobel che
invitavano ad evitare l’errore di introdurre l’insegnamento dell’Intelligent
Design oltre a quello del neodarwinismo.
Punto centrale del documento è la seguente frase che esclude l’evoluzionismo
teista: Evolution is
understood to be the result of an unguided, unplanned process of random
variation and natural selection. As the foundation of modern biology, its indispensable
role has been further strengthened by the capacity to study DNA. In contrast,
intelligent design is fundamentally unscientific; it cannot be tested as
scientific theory because its central conclusion is based on belief in the
intervention of a supernatural agent. Interessante anche la citazione di un indagine, gestita dalla
Cornell University, che ha permesso di valutare la percentuale di non
credenti in Dio fra i biologi evoluzionisti, che sarebbe sull’80% (in realtà
i risultati
indicano che gli atei sarebbero solo il 42%, nonostante l’87% citato
nell’articolo). Sarebbe interessante sapere anche la percentuale di
evoluzionisti fra gli atei, che potrebbe evidenziare come più probabilmente
l’ateismo non dipenda solo dalle conoscenze biologiche, per cui sarebbe
meglio cercare anche altre cause. F.Collins per esempio (citato anche nel
paragrafo successivo) ha il sospetto che anche la chiesa cattolica abbia qualche
responsabilità (nel suo ultimo libro in favore del neodarwinismo lancia un
pressante invito alla
Chiesa a non “costringere i
giovani alla terribile e inutile scelta di condannare il neodarwinismo, ormai
confermato da una schiacciante evidenza scientifica”); … un suo estimatore in Vaticano, P.Cantalamessa, lo ha subito fatto sapere al Papa inserendo
questa frase nell’omelia. ·
Con tutti i
ragionamenti (a volte acrobatici e non sempre razionali ma convincenti per
chi ignora la biologia) che si leggono in questi giorni negli ambienti
cattolici sull’evoluzionismo e il darwinismo, può essere utile
(indispensabile!) respirare un po’ di razionalità leggendo questa intervista
a Francis Collins, cristiano evangelico e direttore del Progetto
Genoma negli USA “One can look at Genesis 1-2, for instance,
and see that there is not just one but two stories of the creation of
humanity, and those stories do not quite agree with each other. … Otherwise, the
Bible is contradicting itself.”. Questo è solo
l’inizio dell’intervista … molti sono i problemi che Collins affronta e
chiarisce grazie alla sua competenza, ma il punto centrale è la risposta alla
domanda sulla paura dell’evoluzionismo che
manda in confusione molti cristiani, quando Collins cerca di
spiegare perchè è difficile far capire il
darwinismo alla gente ma soprattutto alle persone religiose …
purtroppo non sembra proprio un problema che interessa oggi alla chiesa
cattolica, che quindi Collins critica per il suo conservatorismo: “And the third problem, of course, is that in some faith traditions, evolution seems to be a threat to the idea that God did it. I don’t actually see it as a threat at all; I see this as answering the question of how God did it. But certainly, some conservative Christian churches have had trouble embracing that conclusion, as it does seem to contradict a number of their views about how humanity came to be. Thus, people who have natural skepticism about the overall process, who have not had a decent science education to teach them why evolution actually makes sense and who have heard in Sunday school or from the pulpit that this theory is actually a threat to their faith, have a very hard time accepting, even after 150 years, that evolution is true” Eccezionale e
coinvolgente il punto in cui evidenzia l’estrema difficoltà di spiegare la
realtà alle persone che fin da piccole sono state abituate ad accettare
quanto viene raccontato, anche se fantasioso e indimostrato, senza porre e
porsi domande, disattivando la ragione, come è ovvio quando si hanno 3 o 5
anni: Riguardo al
futuro si augura che, come oggi nessuno più crede che sia il sole che gira
intorno alla terra, quanto prima anche i cristiani riescano a credere
all’evoluzione e all’evoluzionismo: Sembra quindi credere che non serviranno altri
200 anni (come è sucesso con G.Galilei) ma ne basteranno poche decine per
convincere i cristiani ad avere un approccio razionale almeno ai fatti
dimostrabili. [Se pensiamo
con quanta cura in Italia si difende l’insegnamento ideologico di una natura
immutabile ed eterna – il creato - nelle ore di religione fin dai 3 anni, non
solo Collins non scopre niente di nuovo, ma il suo ottimismo è difficilmente
applicabile all’Italia … è terribile comunque verificare quanta distanza, e
soprattutto quanto contrasto ci sia con la posizione dei cattolici e quanta
affinità con quella degli evoluzionisti ] L’intervista
viene pubblicizzata nel blog (Framing
Science) di Matthew C. Nisbet, che fornisce anche link ad altre
pagine web interessanti sul problema delle relazioni fra scienza e religione. |
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17/4/08-IT
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Anche l’Università
Europea (privata ma riconosciuta dallo stato) pubblicizza un’iniziativa
sconcertante dell’Università Pontificia Regina Apostolorum e del suo Centro
Pascal. Oggi infatti verrà presentato l’ultimo libro di R.AIberoni
all’interno di un’iniziativa dal titolo provocatorio “Evoluzionismo
e creazionismo a confronto”. La provocazione sta nel fatto che la
stessa AIberoni ripete che lei di evoluzione e di evoluzionismo non sa niente
e proprio non le interessa. Non le piace l’idea che qualcuno contesti la
Genesi e ci scrive sopra addirittura un libro… chissà che divertimento qando, come previsto, “Dopo la conferenza, sarà data la parola al pubblico per
un dibattito sugli argomenti presentati.”. Che dice di iniziative di
questo tipo il direttore del Master in Scienza e Fede della stessa
Università? Lo sapeva? Ha fatto
davvero tutto da solo il Centro Pascal? D’altronde a dispetto dell'obiettivo
di “organizzare dibattiti formativi e ragionare
su temi d'attualità con uno spirito critico e costruttivo ha inaugurato le sue attività il 4 marzo scorso presso
l'Università Europea di Roma, con una conferenza-discussione su "Le
ragioni dell'ateismo odierno", tenuta da Padre Alfonso Aguilar, docente
di Filosofia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum”. Forse non
sanno cosa sia un “dibattito”!? ·
A Torino inizia
oggi un convegno interreligioso dal titolo «Laicità della ragione,
razionalità della fede?», a cui partecipano teologi cattolici e valdesi.
L’Avvenire pubblica stralci di un paio di interventi. Nonostante il
titolo redazionale (“I nuovi «liberi pensatori»? Dilettanti di esegesi e teologia”) non colga gli aspetti più
sconcertanti per un cristiano, sono interessantissimi gli stralci
dell’intervento del teologo valdese F.Ferrario;
se non meraviglia il fastidio del teologo verso le posizioni di alcuni
scienziati come R.Dawkins, molto
critiche verso la religione, sconcertano (favorevolmente) un paio di frasi
molto chiare e nette, forse mai lette sulla stampa cattolica italiana, che
tendono a giustificare il comportamento aggressivo proprio di R.Dawkins e di
altri “liberi pensatori”; sconcertante, ma logico, anche il suggerimento
finale, che ricorda, non dimentichiamo, un invito simile di GP2 fatto nel
1988: Dopo aver criticato l’ignoranza teologica di alcuni
laici che scrivono di religione senza competenze di teologia, di esegesi e
financo di lessico religioso (sarà compreso anche il teologo Mancuso,
recentemente criticato?), un’altra frase che colpisce molto favorevolmente,
in quanto evidenzia un problema altrettanto reale ma soprattutto renderebbe
utile il lavoro di chi con costanza e pazienza evidenzia questi problemi
archiviando le fonti, è questa: Sembra davvero un teologo molto intelligente … finora
forse l’unico che ha notato questo problema (forse anche lui ha visto il
Card.Martino al TG2
del 29/11/07? O ha letto la lettera di
GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne?) … anche
se non spiega (e forse potrebbe e dovrebbe farlo al più presto, prima del
2009) perché esiste questa frenesia masochistica, da parte di persone “di formazione non scientifica” e “di ambienti
religiosi reazionari, di delegittimare il darwinismo”, magari
usando masochisticamente come grimaldello quella che, da protestante non “reazionario”, lui giustamente definisce “la teoria
pseudoscientifica del cosiddetto «disegno intelligente” (che ha ricevuto numerosi apprezzamenti
in Italia sul Foglio e sull’Avvenire…) Non resta che attendere con ansia il prossimo
intervento (risolutivo?) del teologo F.Ferrario. Anche per capire se davvero
gli ambienti religiosi non reazionari non intendono “delegittimare il darwinismo”. Più avanti il teologo cerca di aiutare i teologi cattolici a capire le
serie preoccupazioni del messaggio del Papa a Regensburg: “Il pensiero cristiano si è abituato a
rendersi la vita facile nei confronti del modello critico neopositivista: si rileva, giustamente, che l’orizzonte circoscritto
dal binomio «esperienza sensibile o strumentale – logica formale» non può
esaurire l’orizzonte del reale; eventualmente si aggiunge che l’autocomprensione
attuale delle scienze empiriche ritiene superato il paradigma positivista e si
ritiene di avere, con ciò, sostanzialmente liquidato il problema. Non è
così. Al di là dei singoli argomenti, l’obiettivo della critica
positivista è la plausibilità di fondo, la «ragionevolezza» del messaggio
cristiano”. Preoccupazioni simili (con lo stesso invito a studiare
i problemi e a leggere i libri degli scienziati prima di parlare!) si
trovavano già nella Che il 2009 dovesse arrivare, e arrivasse 21 giri [della terra attorno al
sole!] dopo quella lettera, era inevitabile e quindi prevedibile. Non è il caso di innervosirsi se non ci si è preparati a sufficienza
all’evento … nonostante l’invito a farlo fosse giunto anche da GP2 20 anni
fa. Comunque non è colpa dei neodarwinisti, né degli “scientisti” [?].
E’ il momento di smetterla con il “tentativo, da parte di ambienti
religiosi reazionari, di delegittimare il darwinismo”. E sia chiaro (come lo è): ora NON è il “neo-barbaro”
Dawkins che lo chiede, né il … “darwinista
Darwin”, ma un teologo valdese. Se si è ceduto già una volta, a Sibiu, ai teologi
protestanti (e addirittura su una questione di vita o di morte … sì, proprio
una di quelle questioni su cui la chiesa - e Ferrara! - dichiarano che in
Italia non si può discutere!), sarà meno doloroso dare ancora loro ascolto. |
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16/4/08-USA
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Su New
Scientist un ottimo articolo (“Evolution
24 myths and misconceptions”) che dovrebbe essere tradotto anche in
italiano. Lo stimolo a
questo articolo viene da datioggettivi preoccupanti: “yet despite an ever-growing mountain of
evidence, most people around the world are not taught the truth
about evolution, if they are taught about it at all. Even in the UK, the
birthplace of Darwin with an educated and increasingly secular population,
one recent poll suggests less than half the population
accepts evolution” Pur sottolineando che “there are already several
good
and comprehensive guides out
there. But there can't be too many” si
elencano le Shared
misconceptions e i Creationist
myths. |
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16/4/08-IT
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Da oggi al 20 a
Trieste la mostra sull’editoria scientifica (FEST), con decne di iniziative
fondamentali per la divulgazione della scienza. Si possono seguire gli eventi
di FEST dal sito e viverne l'atmosfera con l'officina... |
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16/4/08-UK
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In Gran Bretagna
sembrano decisi a difendere la scienza dalle critiche più assurde, come
quelle che riguardano i fatti dell’evoluzioni o le loro spiegazioni
scientifiche. Ci sono quindi iniziative, da parte delle società scientifiche,
e in particolare di quelle coinvolte nello studio dei fenomeni evolutivi. In
questi giorni c’è stata una dichiarazione dei geologi (“The Geological Society of London adds
its voice for evolution”)
In UK e negli USA sembra diano molta importanza a queste dichiarazioni in
difesa dell’evoluzione. |
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15/4/08-IT
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Anche sul Corriere
oggi leggiamo interventi che pubblicizzano il prossimo convegno Vaticano
sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”). Sconcerta
davvero, e parecchio, il fatto che i laici che pubblicizzano questo convegno
lo facciano con modalità offensive e distruttive verso la scienza; in
particolare si nota che le frasi usate sono assolutamente in contrasto con le
frasi di presentazione del convegno che sono finora uscite dalla bocca del
responsabile, mons.Ravasi, e che possono essere verificate anche negli
articoli citati e linkati in questa pagina web, che permette di leggere molte
delle dichiarazioni di mons.Ravasi, sia quelle più recenti ma anche quelle
del 2005,
che anche uno scienziato (escludendo Zichichi la cui posizione è già ben
nota) può condividere: “se la teoria evolutiva è giusta, non
spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo …. è ovvio che l’evoluzione
esiste, non si possono ignorare i risultati della scienza. Le critiche
alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un
settore che non li riguarda”. Purtroppo sembra che queste parole non vengano ben
diffuse fra i credenti, per cui si giustifica il fatto che, rispetto alla
prudenza del Vaticano e del suo responsabile alla cultura, altri invece si
danno da fare per ostacolarlo … [Sembra evidente che chi mangia al ristorante o fa la spesa al
supermercato non si rende forse nemmeno conto che si ciba di esseri viventi
(piante ed animali) che altri hanno ucciso per lui e che altri gli hanno
preparato e cucinato … E questo avviene probabilmente da parecchio tempo, ben
prima che il “barbaro” Darwin nascesse. La sua teoria infatti si
riferiva non alla forza, come molti credono erroneamente, ma al successo
riproduttivo. Bisogna ammettere che forse i cinesi conoscono e capiscono
Darwin meglio di noi…?!]. Come si vede, esistono evidentemente modalità ideologiche di presentare
non solo un’esigenza assolutamente fondamentale per la vita - che
tutti difendono - (mangiare individui di altre specie…) ma anche una delle
più grandi acquisizioni della cultura occidentale, la teoria dell’evoluzione,
uno dei migliori risultati ottenuti grazie alle capacità del nostro cervello,
se ben usato a collegare e spiegare i fatti! E meno male che l’articolo parla di un convegno di “pacificazione”;
curiosa anche l’indicazione di un contrasto fra “darwinismo
evoluzionista e disegno intelligente di Dio”, fra una teoria
scientifica ben dimostrata e utilizzata e una verità di fede, proprio come se
si potesse fare un confronto o una pacificazione fra una terapia antibiotica
basata su sperimentazione e motivazioni scientifiche, e una preghiera basata
sulla fede! [Comunque è davvero sconcertante il confronto fra le posizioni e i
ragionamenti di mons.Ravasi e quelle di chi e usa termini (“ideologia barbara”
!?!?!) che oggettivament rendono più difficile il dialogo e l’uso della
ragione nella realizzazione del prossimo convegno sul neodarwinismo!]. Anche nel secondo articolo (“Bibbia
e Corano contro Darwin”) si presentano come fatti rilevanti episodi
marginali (anche se ben finanziati dai petrodollari) che cercano di
approfittare di credenze religiose molto simili in due religioni che ormai
competono a livello planetario (e non è più tempo di crociate …). Lo spunto
viene dato da iniziative realizzate in Belgio per favorire (ma il ministro
non è d’accordo) l’utilizzazione dei volumi di un creazionista biblico turco
che hanno inondato le scuole del Belgio francofono (oltre che, ma sembra non
noto, dell’Italia e della Francia). Quello che sconcerta nell’articolo è che si pubblicizzino questi volumi e
si dia spazio solo alle dichiarazioni dell’autore, senza contradditorio ma
soprattutto senza dire in nessun punto del lungo articolo che questo volume
NON accetta l’evoluzione stessa come un fatto (a differenza della posizione
della religione cattolica, tuttora religione prevalente nel nostro paese!):
il volume pubblicizzato diffonde appunto il creazionismo biblico, la
lettura letterale della Genesi che la Chiesa
cattolica stessa nega e talvolta pure deride, mentre la religione
musulmana, come si evidenzia nel libro, lo difende con ostinazione. |
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14/4/08-BE
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In Belgio
sarebbero in corso iniziative per permettere l’uso didattico nella scuola del
libro “L’atlante della creazione” che è stato distribuito gratuitamente da
un’organizzazione creazionista musulmana turca. Se ne parla su Le Soir (“Quand
Darwin dérange») e su RTL INFO (« De
futurs enseignants rejettent Darwin par conviction religieuse! ») |
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14/4/08-IT
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Probabilmente
senza aver letto un articolo in difesa dell’evoluzione pubblicato sullo
stesso sito evangelico solo tre giorni fa (“Germania.
Creazionismo a scuola? No grazie”), il responsabile dell’ufficio stampa
dell’Università Pontificia (ma un po’ anfibia ….) Regina Apostolorum invita
(“Si puo' credere in Dio e nell'evoluzione?”) i fedeli evangelici (italiani) a partecipare ad un’iniziativa … contro
l’evoluzione e in favore del creazionismo biblico che in Italia dovrebbe
essere estinto da tempo: la presentazione del fantasioso libro di cui si
parla anche qui sotto in data 12/4 …. Si cerca di distrarli da quanto avviene
in Germania? Qui,
per gli iscritti al sito di R.Maria, la versione integrale dell’intervista,
in cui si vede che (solo per l’intervistata!) non solo la zoologia ma
addirittura la geografia (come ai tempi del sole che girava intorno alla
terra) sarebbe una possibile minaccia per la fede … (“Lo stesso accade nella geografia…nella geografia non si
parla più, come un tempo, dei fiumi, dei laghi, i confini, la terra… no,
no, no, si parla degli animali, di quello che c’è. “) [avvertire mons.Ravasi, affinché indaghi … su
chi ha fatto sapere che in effetti Alfred Russell
Wallace – un compare di Darwin - è stato proprio il fondatore della
biogeografia] … auguri
ancora a mons. Ravasi, il suo lavoro proprio non trova sostenitori ma
soprattutto contestatori poco informati (…: non possono ignorare quello che
avviene nell’università in cui sono responsabili dell’informazione). Ogni giorno che passa sembra che aumentino
i contestatori della sua linea aperta in parte al dialogo … ma soprattutto
alla ragione … forse solo lui sa che c’è il rischio di perdere i
finanziamenti della Templeton Foundation per chi contesta “scoperte
scientifiche ormai consolidate”? |
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12/4/08-IT
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Nuova
incursione di R.AIberoni nei mass media (a Radio Maria) per presentare
il suo ultimo libro contro il neodarwinismo. Se ne parla in un blog (“Comprate il mio libro, fatelo
per Cristo!”) e i
commenti dei lettori sono sempre adeguati alla situazione. In questa intervista,
sembra di capire, anche la zoologia sembra minacciare la religione …: ·
Qui una collezione
di commenti all’ultimo libro di R.AIberoni. |
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11/4/08-IT
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Articolo non molto
chiaro, con molte citazioni poco attuali e non riferibili a Darwin e al
neodarwinismo, sul Corriere (“Charles
Darwin, l’ultimo processo”). Si parla del bicentenario di Darwin in
arrivo, ma è solo una scusa per parlare quasi solo del darwinismo sociale e
del prossimo convegno su Darwin organizzato dal Vaticano. Per fortuna una
filosofa intervistata evidenzia che il problema non sta in Darwin ma in come
è stato utilizzato (e certo si continuano a vedere usi strumentali e
distorsione delle sue scoperte). Per fortuna
l’intervento di Boncinelli cerca di riportare la discussione nei termini
coretti, cominciando banalmente con il precisare che ”il neodarwinismo è una teoria scientifica” mentre “l’idea di un disegno intelligente divino è metafisica
della peggior specie”. |
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11/4/08-D
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Il sito degli
evangelici italiani (ICN News) racconta in un articolo (“Germania. Creazionismo
a scuola? No grazie”) come certo mons.Ravasi avrebbe la vita più facile oltralpe. Infatti “La Chiesa evangelica tedesca (EKD), con uno
studio pubblicato martedì 1 aprile "Creazione del mondo, teoria dell'evoluzione e fede
nella creazione nella scuola" (Weltentstehung,
Evolutionstheorie und Schöpfungsglaube in der Schule), respinge la scientificità delle teorie del
creazionismo, secondo le quali Dio avrebbe creato il cielo e la terra in
sette giorni. La EKD si inserisce così nel dibattito intorno all'opportunità
di offrire nelle scuole lezioni di creazionismo a scapito dell'evoluzionismo.” ·
In un altro sito evangelico italiano (Federazione
delle Chiese Evangeliche in Italia) la notizia è accompagnata da una
intelligente scheda sul Disegno Intelligente; dopo averne parlato abbastanza
male (spiace che non si citino le truffe che sono state svelate nel corso del
processo di Harrisburg) si conclude con una mappa
delle posizioni delle diverse fedi protestanti: “in
linea di massima quelle storiche e di tradizione “liberal” come quella
presbiteriana, metodista o episcopale ribadiscono il principio di autonomia
tra fede e scienza e si dichiarano evoluzioniste; al contrario quelle di
matrice evangelical e di teologia fondamentalista guardano con simpatia al
disegno intelligente.”. Sembra che la chiesa cattolica si posizioni
fra i fondamentalisti …, forse approvando il fatto che “i teorici del disegno intelligente … negli anni
dell'amministrazione Bush hanno avuto importanti alleati politici soprattutto
nell'ambito della “destra religiosa””… |
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11/4/08-USA
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In data di ieri
(ultima riga) è stata citata la discussione sul film “Expelled”,
avvenuta nella redazione di Scientific American dopo la visione privata del
film, che era stato portato da Mark Mathis, uno dei produttori Questa frase
viene “tradotta” da Head nel blog in questo modo: “…would have put paid to the film’s dichotomy between
religious believers who entertain Intelligent Design on the one hand and
atheistic, philosophically materialistic scientists who affirm evolution on
the other hand” Questa
confessione è impressionante anche perché dovrebbe far riflettere sul fatto
che sembra che questa falsa dicotomia sia molto diffusa anche a vari livelli
della Chiesa Cattolica, o almeno di quella italiana, dato che il suo
quotidiano non ha evidenziato a sufficienza che la posizione di molti
influenti biologici cattolici USA fosse contraria all’ID e che quindi si
trovassero su una linea che, come dice Mathis, non esiste. Per chi volesse
maggiori informazioni su cose pensa chi sta su questa linea che non esiste…
può leggere il libro di Ken Miller (“Finding
Darwin's God: A Scientist's Search for Common Ground Between God and
Evolution”), visitare il suo sito web per conoscere
quanto si sia dato da fare per difendere l’evoluzionismo, come si vede anche
dai suoi numerosi video
che mettono in evidenza le sue notevoli capacità didattiche.
Interessantissimo è anche scoprire che esiste il sito evangelico del Clergy Letter Project,
che raccoglie ben 11000 pastori protestanti che pensano anche loro che la
posizione “sulla linea” sia la migliore: “For too long, the misperception that science and
religion are inevitably in conflict has created unnecessary division and
confusion, especially concerning the teaching of evolution. I wanted to let the
public know that numerous clergy from most denominations have tremendous
respect for evolutionary theory and have embraced it as a core component of
human knowledge, fully harmonious with religious faith” Manca ancora la
traduzione italiana del loro documento…
e l’elenco dei sacerdoti favorevoli all’evoluzione e magari anche alla teoria
neodarwiniana, che è scienza e non filosofia … Certo che non
sembra che, in vista dei convegni darwiniani del 2009, mons.Ravasi disponga
di “pastori” e di biologi evoluzionisti cattolici così scatenati … e pronti a
contestare magari anche Zichichi … sarà dura … sarebbe meglio riuscire a coordinarli … sempre che in Italia
esistano … |
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10/4/08-USA
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Anche il
settimanale Time (“Ben
Stein Dukes it Out with Darwin”) critica pesantemente il film “Expelled”;
dopo aver evidenziato come le domande che nel film vengono fatte agli
scienziati sono tipiche di chi non conosce e non capisce la scienza ma si
mostra comunque ideologicamente prevenuto (“He
makes all the usual mistakes nonscientists make whenever they try to take
down evolution”) usa una curiosa e originale metafora che fa
riferimento alla continua insistenza dei critici del neodarwnismo sui “buchi”
tuttora presenti nella teoria. Time scrive che non si può essere tanto
disonesti da usare le carenze e i “buchi “ per sostenere che il darwinismo è
una teoria sbagliata: “More dishonestly,
Stein employs the common dodge of enumerating all the admittedly unanswered
questions in evolutionary theory and using this to refute the whole idea. But all scientific knowledge is built this
way. Fishnet is made up of a
lot more holes than strings, but you can't therefore argue that the net
doesn't exist. Just ask the
fish”. ·
Nuovi guai in
vista, anche
legali, per il provocatorio film in favore dell’Intelligent Design, “Expelled”.
Ormai si spera in un clamoroso fiasco nel giorno in cui, il 18 aprile,
finalmente alcuni cinema USA dovrebbero iniziare a trasmettere il film;
interessante notare che dietro a questo film ci sono i produttori che hanno
avuto un incredibile successo anche economico con un precedente film, anche
quello a sfondo religioso, “La passione di Cristo”, a cui ha appunto
collaborato anche il regista di “Expelled”. ·
Su Scientific
American è comparsa una serie di articoli molto critici di alcuni
redattori a cui è stata offerta una visione privata del film “Expelled”: ·
Expelled:
No Intelligence Allowed—Scientific American's Take ·
Micheal Shermer's Review: Ben Stein Launches a Science-free Attack on Darwin. In a new documentary film, actor, game show host and
financial columnist Ben Stein falls for the pseudoscience of intelligent
design ·
John Rennie's Review: Ben
Stein's Expelled: No Integrity Displayed. A shameful
antievolution film tries to blame Darwin for the Holocaust ·
Science Talk Podcast Expelled Explained: Scientific
American's editor-in-chief, John Rennie, and podcast host Steve
Mirsky discuss the movie. |
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10/4/08-USA/VA
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Difficile riuscire
a misurare nello stesso giorno quanta distanza ci sia fra diversi cattolici
nell’uso della ragione sui problemi di biologia evolutiva; oggi lo si è
potuto fare… ·
Da una parte
possiamo ammirare il video
di un seminario tenuto da un biologo universitario cattolico, K.Miller,
in cui lui racconta in modo molto vivace come abbia collaborato a smascherare
i trucchi, le truffe e le bugie dei sostenitori dell’Intelligent Design USA.
Miller infatti è stato uno dei testimoni dell’accusa al processo
di Harrisburg, realizzato contro il comitato scolastico che aveva cercato
di bloccare l’insegnamento della teoria dell’evoluzione in un liceo della
Pennsylvania, a Dover. Nel video,
realizzato il 4/4/08 durante la conferenza in un’università del Texas,
K.Miller dimostra con chiari esempi come nel processo di
Harrisburg, grazie alla collaborazione di diversi esperti nell’analisi
anche di materiale che il tribunale è riuscito ad ottenere, sia stata
smascherata la trasformazione di creazionisti biblici (per definizione
contrari alla scienza e in particolare alla biologia evoluzionistica, come
avviene anche in
Italia) in adepti di una nuova dottrina che con grande furbizia è stata
chiamata Intelligent Design. Ammirevole la sua capacità didattica e l’ironia,
che attraggono e trascinano il pubblico in questo viaggio nell’irrazionalità
della dottrina dell’Intelligent Design. Da ricordare che purtroppo l’ID viene propagandato anche in Italia, certo
ignorando la condanna
da parte della Fondazione Templeton, che non finanzia l’ID ma continua a
finanziare molte iniziative
della sui problemi dell’evoluzione e anche molti convegni organizzati
dalla Chiesa Cattolica italiana! Assolutamente
raccomandabile la visione di questo video, soprattutto perché è
indispensabile per capire bene perché persino mons.Facchini, antropologo
universitario, abbia già scritto un paio di articoli contro l’ID addirittura sull’Osservatore
Romano (17/1/06 e 14/2/08). ·
L’altro esempio,
in una situazione di ignoranza che troviamo di solito solo nei creazionisti
biblici (Don TanzeIIa Nitti il 29/11/07 pensava che in Italia non esistessero
...), lo vediamo in un articolo A questo punto
non si può che pensare con preoccupazione a come, l’anno prossimo al convegno
sull’evoluzione, verrà accolto il biologo Francisco Ayala, che con K.Miller
da anni contrasta l’ID e che con Miller il 12/7/2005 ha scritto una lettera al Papa chiedendo che spiegasse
perché alcuni cardinali (ma ci sono anche alcuni quotidiani… negli USA non lo
sanno) cercassero di modificare le indicazioni precedenti e appoggiassero la
truffa dell’ID USA. |
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8/4/08-IT
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Si è costituito
oggi “Ambiente &´
Sviluppo", il Forum delle associazioni per l´ecologia umana, che
raccoglie 12 associazioni cattoliche, per le quali è necessaria “una nuova cultura d´ambiente, un´ecologia
fondata su un idea più ottimista della comunità umana e delle sue attività.
Un´umanità che non è maledizione ma medicina del pianeta, non è impoverimento
ma ricchezza per il mondo”. Si “intende
presentare un programma culturale e di comunicazione al fine di rendere
possibile la realizzazione di impianti nucleari per la generazione di energia
elettrica, la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, la
realizzazione di porti, strade, autostrade, metropolitane, parcheggi,
ferrovie e linee ad alta velocità per rendere più agevole ed economico il
trasporto di persone e merci. "Ambiente &´ Sviluppo"
intende inoltre liberare l´Italia dalla dittatura anti-OGM“ … “superare la dittatura dell´ecologismo
catastrofista, |
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6/04/08-IT
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Sul Sole 24 Ore
un articolo di G.AuIetta e T.Trafny (“L’evoluzione del dialogo “) per presentare il convegno sull’evoluzione
che si terrà nel prossimo mese di marzo, nel 2009. Le intenzioni sembrano
piuttosto bellicose, o meglio dimostrano come il rapporto del Vaticano con la
scienza sia ben diverso da quello prospettato da GP2 nella sua lettera a
P.Coyne del 1988, 30 anni fa. Lo si capisce non solo dal fatto che non ci si
fida ancora a lasciare gestire questo problema da qualcuno esperto di
scienza, ma soprattutto dalla prima frase (non giustificabile nel 2008 se non
da un sentimento di timore irrazionale) che sembra tratta da un documento del
Santo Uffizio: “La Teoria dell'Evoluzione, e in
particolare la sintesi neodarwiniana, è sempre stata vista come il bastione
più inespugnabile di un atteggiamento non soltanto materialista e
antireligioso, ma anche profondamente antiumanistico”. Dopo aver
spiegato che però si prevede di dialogare, l’articolo si conclude con la
speranza che si riesca a “mantenere una costante
apertura e disponibilità a un dialogo sereno, libero da risposte
preconfezionate o ideologizzate”. |
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6/04/08-UK
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[da Pikaia]
Quando è dovuto, non ci si deve fermare di fronte ai complimenti e ai
festeggiamenti da dedicare ad uno scienziato creazionista. Pikaia
informa che l’ultimo numero di Philosophical Transactions è dedicato alla pubblicazione degli atti di un
convegno in occasione del tricentenario di Linneo. E’ liberamente
leggibile l’articolo introduttivo (“The evolution of the animals:
introduction to a Linnean tercentenary celebration”) |
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5/4/08-RO
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Anche in Romania
sembra che non amino troppo la teoria dell’evoluzione. Il quotidiano Romania
Libera (in una pagina che coerentemente contiene anche l’oroscopo…!)
pubblica l’articolo “Teoria evolutiei, cenzurata” racconta qualcosa che sembra preoccupante per
la cultura occidentale (di cui il neodawinismo è certo uno dei pilastri), ma
è comunque molto poco chiaro per chi non conosce il rumeno. |
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5/4/08-IT
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Sul Foglio
viene riproposto ("LA NATURA AGISCE SECONDO UN PROGETTO". ECCO CHE COSA SCRISSE
IL CARDINAL SCHÖNBORN”) un pezzo di un precedente (12/10/07)
articolo del card.Schönborn, quello, tratto dal recente volume “Creazione ed
Evoluzione”, in cui si lanciava a spiegare quali erano gli errori della
teoria dawiniana dell’evoluzione. Solo mons.Ravasi ha l’onestà di scrivere
che “se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo
dirlo, perché invaderebbe un campo non suo” (2005). Non si capisce …
perché ci siano anche “laici” che fanno pubblicità ad idee che contrastano
decisamente con quelle del responsabile vaticano della cultura … ·
Sull’Avvenire
un’intervista (“Una
teologia dell'universo“) al recente vincitore del premio individuale il
cui ammontare oggi è il più elevato al mondo, il premio della Fondadazione Templeton
che premia le ricerche ai confini fra scienza e fede. Quest’anno ha vinto il
matematico Padre Michal Heller, professore all'Università
di Cracovia. La Templeton
Foundation finanzia ogni anno anche migliaia di ricercatori, e qui sotto in
data 29/3 sono indicati i criteri rigidi che devono rispettare i ricercatori
finanziati dalla Templeton, che è molto critica verso l’ID (“We do not support the political movement known as
“Intelligent Design”). e
richiede di pubblicare “in high-quality and peer-reviewed
journals” (giornali che non hanno mai pubblicato nulla
sull’Intelligent Design, su cui non si fa ricerca di laboratorio!). Si rimane alla fine un po’ perplessi da una frase in cui, magari pensando
a Galilei che ha fondato la scienza sperimentale, non si capisce più chi in
realtà si occupi degli aspetti materiali: “Grazie
all'Universo, i teologi comprendono tutto ciò che è stato creato da Dio…. E l''Universo
materiale', così come è contemplato dalla teologia, è più ricco
dell'Universo visto da una prospettiva puramente scientifica»” [non
è più chiaro a questo punto se la scienza si occupi del lato materiale o di
quello spirituale] Un chiaro esempio di un articolo dell’Avvenire favorevole all’ID, è
un’intervista di due anni fa (“Intervista
sulla teoria del “Disegno intelligente” con il prof. Philip Larrey” del 21/3/06) dello stesso giornalista ad un
“esperto” (ma ammiratore dell’ID) Padre Philip Larrey un teologo che a Roma è docente
alle Pontificia università
Lateranense nell'area della filosofia della conoscenza. Vi si leggono
concetti ben diversi rispetto al recente documento (se ne parla qui sotto in
data 20/3 e 14/3) di Padre Michal
Heller contro l’Intelligent Design (“STATEMENT BY
PROFESSOR MICHAEL (MICHAŁ) HELLER At The Templeton Prize News
Conference, March 12, 2008“);
in quel documento (qui c’è anche il video della conferenza)
si legge non solo la frase |
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4/4/08-USA
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Il sito del NCSE informa del fatto che il
documentario della NOVA sul processo di Harrisburg,
in Pennsylvania (“Judgment Day: Intelligent Design on Trial”),
ha vinto un premio. Qui
si può vedere tutto il video, se non si vuole la qualità del DVD. ·
Sempre nel sito
dell’NCSE si può leggere |
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3/4/05
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[da Pikaia]
L'11
aprile a Milano si terrà, nell’ambito del progetto EST, la Conferenza Internazionale "Questa
è Scienza! Educare alla scienza e alla tecnologia. Per un nuovo rapporto tra
scuola e museo." Numerosi sono i relatori di spicco, italiani e
stranieri. Ecco programma e informazioni (la
principale è che non ci sono più posti disponibili..). |
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2/4/08-IT
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Sul Foglio un articolo di G.Sermonti (”ORRORI(N) SCIENTIFICI”) critica un dettaglio di un articolo
di T.Pievani comparso sul CdS del 29/3 (“L'
uomo si alzò su due piedi per proteggersi dal Sole“) riguardo alla postura dei primi ominidi. Si
ritorna alle solite critiche sui modi e sui tempi della separazione fra le
antropomorfe e gli ominidi bipedi e su Darwin (che in questo contesto proprio
non c’entra) dicendo “La recente scoperta non
suggerisce affatto che Darwin avesse ragione. Al contrario, seppellisce per
sempre l’idea che l’uomo sia derivato dagli scimmioni”. Credo sia
l‘unico al mondo che crede nell’evoluzione ma è convinto che le antropomorfe
si siano separate dalla linea evolutiva degli ominidi bipedi 500.000 anni fa
… il problema è che non ci dice nulla riguardo alle evidenti relazioni
filogenetiche delal nostra specie con le altre 300 specie di Primati … in
realtà i paleoprimatologi sanno da tempo che la storia evolutiva degli
“scimmioni” è ben dimostrata e ben più antica, tanto è vero che la separazione
fra i Pongidi asiatici (Orango) e quelli africani (gorilla e scimpanzé) è
avvenuta 16 milioni di anni fa. Da ricordare inoltre che un vero “scimmione”,
il Gigantopihecus,
è vissuto in Asia fra 6 milioni e 300.000 anni fa, smentendo quanto scritto
sul Foglio. ·
Una pagina completa dell’Avvenire mescola diversi problemi e
diversi modi di affrontare la scienza e l’evoluzione. Si va da un articolo
che presenta la diffusione del creazionismo biblico in UK (“In
Gran Bretagna sbarca il il Museo del
creazionismo”; a quando una puntata sull’Italia?) a un
articolo (“«Dio
e Big Bang? Vanno d'accordo»”) con un
intervista a un teologo anglicano e matematico (John Polkinghorne), contro il creazionismo biblico ma decisamente in
favore dell’evoluzione biologica come fatto (“Abbiamo
eccellenti ragioni per credere che la Terra abbia 4,5 miliardi di anni e che
la vita sia iniziata circa 3,5 miliardi di anni fa, inizialmente in forma
molto semplice (i batteri) quindi crescendo in complessità tramite i processi
di evoluzione. “). Di Polkinghorne non si dice
che è anche uno dei presidenti dell’ISSR (International Society for Science and
Religion) che ha pubblicato
recentemente un breve documento (“ISSR Statement on the Concept
of 'Intelligent Design'”) in cui si condanna senza appello l’Intelligent
Design. E non solo! In questo documento si può leggere il motivo per cui alla
scienza non si deve chiedere che accetti “supernatural
explanations”: “The ISSR
greatly values modern science, while deploring efforts to drive a wedge
between science and religion. Science operates with a common
set of methodological approaches that gives freedom to scientists from a
range of religious backgrounds to unite in a common endeavor. This
approach does not deny the existence of a metaphysical realm but rather opens
up the natural world to a range of explorations that have been incredibly
productive, especially over the last 400 years or so.“ “We believe
that intelligent design is neither sound science nor good theology. Although
the boundaries of science are open to change, allowing supernatural
explanations to count as science undercuts the very purpose of science, which
is to explain the workings of nature without recourse to religious language.
Attributing complexity to the interruption of natural law by a divine designer
is, as some critics have claimed, a science stopper.” Concetti e dichiarazioni abbastanza chiare che sarebbero indispensabili
per i lettori ma che proprio non si trovano nell’intervista all’Avvenire … |
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1/4/08-IT
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·
In verità anche questo articolo comparso sul Foglio (“Darwinismi”)
sembra un po’ adatto per un pesce d’aprile ... : racconta infatti che “R.Dawkins sbarca in Gran Bretagna per una serie di
conferenze e trova subito ad accoglierlo la protesta del pastore
presbiteriano …”; in verità era invece negli USA che era “sbarcato”
qualche giorno prima R.Dawkins, che
di mestiere fa il professore di PUS a Oxford (una università abbastanza
nota … ma è da sempre in UK). |
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1/4/08-USA/UK
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Anche negli USA e in UK usano divertirsi un po’ in occasione dell’April
Fools’ Day. E si ironizza anche su problemi seri che minacciano l’evoluzione
culturale umana. o
Nel blog inglese Newhumanist (Local council in shock challenge to
Catholic dogma) si ironizza sul fatto che, come i creazionisti (negli
USA ma anche in UK) pretendono che prima di spiegare l’evoluzione gli
insegnanti avvertano che ci sono ancora fatti non dimostrati
scientificamente, anche nei rapporti fra le diverse religioni cristiane si
debbano rispettare le diverse opinioni; si ipotizza quindi che un fantomatico
“comitato protestante metropolitano” proponga di leggere in chiesa
questo avviso nelle chiese cattoliche inglesi: “Congregants
should be aware of the gaps and/or problems in the Catholic theory of
transubstantiation, including, but not limited to, the Protestant notion that
the bread and wine are merely symbolic, the opinions of other religions on
the life of Christ, and the lack of conclusive scientific evidence available
to support this theory.” La procedura dovrebbe garantire il rispetto
verso chi ha una fede diversa: “The council feel it is important that borough residents
realise that the Catholic version of Christianity is only a theory and
not written in stone. This is not an attempt to cause offence, but equally we
shouldn’t offend those members of the congregation who hold alternative views
on the nature of bread and wine.” o
Nel blog USA si ironizza invece (“Stein is right: Darwinism causes
antisemitism”) sull’eccessiva insistenza con cui il nuovo film dei
creazionisti (“Expelled”) prova a convincere gli spettatori che il darwinismo
sia responsabile del nazismo e perfino dell’antisemitismo nazista. In questo
articolo si ripercorre la drammatica storia dell’antisemitismo che è iniziata
… nel 38 AD (che per ovvi motivi non vuol dire “Anno Darwin” …J ); si dimostra in
questo modo che l’antisemitismo (darwinista?!) agirebbe già da 2000 anni… J. o
D’altronde già altri hanno verificato che ad Hitler
Darwin proprio non interessava, mentre aveva
dimostrato interesse verso il cristianesimo e una grande capacità di
approfittare dei suoi punti deboli (come il fidarsi anche allora di chiunque
promettesse di difendere le radici cristiane dell’Europa) e delle sue
illusioni di gestire un’ideologia criminale che però ci si ailludeva di
utilizzare contro il comunismo. Hitler, a differenza ad esempio di R.Dawkins
ma anche del gesuita Teilhard de Chardin, non ha mai avuto seri problemi con
la chiesa cattolica: non è mai stato scomunicato né ha avuto moniti (come
Teilhard de Chardin) né i suoi libri hanno mai avuto problemi (come quelli di
Teilhard de Chardin, pubblicati postumi); anche i vescovi avevano imparato a salutare i suoi amici e
colleghi nel suo stesso modo. |
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30/3/08-USA
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Sembra che non finiscano le umiliazioni e le figuracce per gli autori e i
produttori del film propagandistico
“Expelled” che cerca di far passare gli evoluzionisti per nazisti. Ormai,
come scrivono su un blog, guarderanno sotto il letto prima di andare a dormire.
Infatti PZ
Myers è riuscito ancora a beffarli pubblicamente, partecipando ad una
conferenza stampa telefonica in diretta a cui la redazione di Pharyngula
(blog diretto da PZ Myers…) era stata invitata ma a cui i giornalisti non
avrebbero dovuto parlare ma solo are domande via email. Essendosi collegato
molto presto alla conferenza stampa telefonica era però riuscito a sentire da
uno di loro i codici che permettevano la telefonata bidirezionale. Ha quindin
richiamato usando questi codici e poi per un po’ ha ascoltato in silenzio ma
alla fine è scoppiato e ha fatto sentire la sua voce, che ha gettato nello
sconforto gli autori, già beffati una volta da PZ Myers (che loro avevano
beffato quando gli avevano chiesto un’intervista senza chiarirgli che il film
era invece in difesa dell’Intelligent Design). Non hanno potuto far altro che
ESPELLERE PZ Myers ancora una volta!!! |
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30/3/08-IT
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Terribile … ma ormai sembra quasi che ci sia un piano per una
preparazione alternativa al 2009 e ai convegni (soprattutto cattolici) su
Darwin. R.AIberoni è comparsa qualche giorno fa perfino in una trasmissione
di RAI1, quella con Gigi Marzullo, un po’ strapazzato forse perché
angosciato dal “lavaggio … del cervello a cui i
giovani sono sottoposti in alcune scuole e in qualche università”
[?!?!]; R.AIberoni è andata da Marzullo a spiegare perché ha scritto un libro
per contrastare una teoria che, lo ripete due volte, non le interessa per
niente capire … e in effetti il suo sembrava più un intervento preelettorale
… “Alla
RAI viene fatta parlare una persona che spara a zero contro la scienza,
accusando i biologi di essere manipolatori di menti innocenti, definendo
l’evoluzionismo come un complotto teso a istupidire le masse e il cui scopo è
l’annientamento della visione religiosa; e tutto questo da una persona che
ammette più volte la sua ignoranza nel campo della biologia e
dell’evoluzionismo, all’interno di un servizio pubblico senza contradditorio
ed anzi con cinque o sei giornalisti che annuiscono e a malapena riescono a
spiccicare parola, a parte lodi sperticate per l’autrice”. Per fortuna esiste la
registrazione, che può essere vista (con prudenza… da chiunque …);
qualcuno che accusa la scienza di voler ritornare all’età delle caverne (per
fortuna non ha detto all’età delle scimmie”!) non è facile trovarlo, tanto
meno uno immaginerebbe di sentire ciò da una
docente universitaria …. per cui conviene verificare,
ascoltando e riflettendo sulle sue parole … ·
Sempre oggi, ma sul Corriere (“Astronomo iracheno: «La Terra? È piatta»“) il link a un video che
mostra un astronomo irakeno che sostiene che la terra è senza dubbio piatta e
che la luna ha una dimensione ce è la metà di quella del sole. Da notare che,
per fortuna, la TV irakena, a differenza
di come ha fatto recentemente RAI1 su argomenti scientifici altrettanto
contestabili, presenta anche le opinioni di chi crede che la terra sia
sferica, nonostante si dica chiaramente che non ci sono dubbi, essendo basata
sul Corano l’opinione dell’astronomo.
·
Articolo sul Giornale ("La scuola è in mano all'Anticristo") con intervista a maestro
elementare di Genova che non accetta che a scuola si insegni il pensiero
critico. |
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29/3/08-VA
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Credo sia il caso
di chiarire meglio quali siano le questioni dietro al contrasto che si
intravede fra le posizioni del Pontificio
Consiglio della Cultura gestito
da mons.Ravasi, che prepara il convegno del 2009 sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”) e le posizioni
favorevoli all’Intelligent Design che emergono in molti articoli soprattutto,
ma non solo, sull’Avvenire. L’ultimo articolo (“«Expelled»,
film su scienza e fede”) è stato pubblicato 3 giorni fa, e, commentando
uno squallido film ideologico dei creazionisti USA, si difendono i
“ricercatori” amici dell’ID che sono stati emarginati dalla comunità
scientifica. Sembra evidente (e la situazione è certamente strana) che ·
Da tempo
l’Avvenire difende l’Intelligent Design USA ·
Il card. Schönborn
negli anni scorsi ha platealmente appoggiato l’Intelligent Design USA in un
articolo sul New York Times del 5/7/2005 ·
Sull’Osservatore Romano (17/1/06 e 14/2/08)
sono apparsi due articoli di
condanna dell’ID, scritti dall’antropologo mons.Facchini. ·
Gli organizzatori
del convegno del 2009 (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”) sono abbastanza
espliciti nella loro condanna dell’ID e delle posizioni che invece spesso si
leggono sull’Avvenire: (“Intendiamo in questo modo evitare ogni opposizione frontale tra creazione ed evoluzione, nonché
le polemiche suscitate per esempio dallo “Intelligent Design”, come se fosse
una teoria scientifica alternativa al neodarwinismo. Un
cristiano può credere nel disegno provvidenziale di Dio nella Creazione,
senza farne una “teoria scientifica” concorrente ad un’altra: stiamo
decisamente su un altro piano d’interpretazione”. La frase evidenzia
inoltre che si eviti di parlare di altre teorie dell’evoluzione; quella
daerwiniana quindi viene presentata
come UNICA e SENZA ALTERNATIVE SERIE. ·
La J.Templeton
Foundation, una ricchissima fondazione USA che per il Vaticano finanzia non solo
questo convegno, ma anche il progetto STOQ (gestito da varie università
pontificie e in cui questo convegno si inserisce) e molte altre iniziative
sui problemi delle relazioni fra scienza e fede, ha invece una posizione ben
più negativa (e molto chiara) verso l’ID e quindi non finanzia iniziative
favorevoli all’Intelligent Design USA, emarginando i ricercatori del
Discovery Institute. “We
do not support the political movement known as “Intelligent Design”. This
is for three reasons 1)
we do not believe the science underpinning the
“Intelligent Design” movement is sound, 2)
we do not support research or programs that deny large areas of
well-documented scientific knowledge, and 3)
the Foundation is a non-political entity and does not engage in, or
support, political movements”. In altri documenti nel sito della JTF si
aggiungono altri due motivi: 4)
the Foundation does not
generally support theologically-motivated critiques of evolutionary science. 5)
Our expectation is that the products
of Templeton-funded research will appear in high-quality and peer-reviewed
journals. If your project takes an anti-evolutionist position
scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning evolution
or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial filters and external
expert review process of the JTF. ·
Un documento
interessantissimo (“STATEMENT BY
PROFESSOR MICHAEL (MICHAŁ) HELLER At The Templeton Prize News
Conference, March 12, 2008“)
del recente vincitore del Premio
Templeton (se ne parla qui sotto in data
20/3 e 14/3), spiega i motivi del giudizio negativo
sull’Intelligent Design, in gran parte dovuto a una valutazione del caso
(e del suo ruolo) ben diversa da quella (negativa) dei fedeli dell’ID ·
Si potrebbe
pensare che l’uso del logo della
J.Templeton Foundation nelle pagine web delle diverse iniziative da loro
finanziate anche in Italia dovrebbe quindi garantire il rispetto delle
posizioni della Fondazione. Invece, ad esempio, il logo è presente nella pagina web del progetto STOQ
dell’Università Lateranense, che ha recentemente ospitato e dato ampio risalto
alla presentazione
di un libro che senza dubbio “deny large areas of
well-documented scientific knowledge” e in cui vengono presentate, per
ammissione esplicita dell’autore in questa intervista, solo “theologically-motivated
critiques of evolutionary science”. [Mons.
Ravasi lo sa? La Templeton Foundation lo sa?] |
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28/3/08-IT
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Mercoledi 2
aprile (ore 16.30) al Collegio
Universitario S. Caterina da Siena di Pavia: 6° Incontro di
fede e culture (Fede, ragione, scienza) con Benedetto
Carucci Viterbi (Scuola Rabbinica di Roma), Giulio Giorello (Università
Statale di Milano), Bruno Abd al-Haqq Ismail Guiderdoni (Observatoire
Astronomique di Lione) e Giuseppe Tanzella-Nitti (Pontificia Università della
Santa Croce, Roma). |
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27/3/08-IT
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Sembra
peggiorare continuamente il modo di presentare la biologia evoluzionistica al
pubblico, rendendo molto difficile il lavoro di mons.Ravasi, che sta
diligentemente e prudentemente preparando un convegno in Vaticano
sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”); ormai bisogna
solo sperare che non se ne parli più. Sinceramente non ricordo di aver mai
letto in tempi recenti una frase ottocentesca come “se Dio non c’è, l’uomo discende dalla scimmia, e in ogni
caso la seconda constatazione conduce alla prima” [???!!!]. ·
Un po’ migliore (salva T.Pievani!) ma
non troppo l’altro articolo nella stessa pagina del Giornale (“FRA OSSESSIONI, PARANOIE E MANIE DI PERSECUZIONE”),
scrito da uno psichiatra. Purtroppo anche qui ci si azzarda a proporre drastiche,
sconcertanti e impossibili alternative tra scienza e religione (“Dio è sostituito dall’evoluzione”[?]), e qui
solo Telmo Pievani si salva dal calderone in cui tutto viene buttato insieme
… al romanzo “Il codice Da Vinci”: ”Una parte di
questi libri, però, esce dal filone dei sequel del Codice Da Vinci, e
fornisce informazioni originali. È quello più direttamente scientifico, e
meno visibilmente tormentato dalla (antichissima) ansia
antireligiosa.”. ·
Decisamente
incredibile un articolo comparso oggi (siamo nel 2008…!) sull’Avvenire,
sia per l’autore che per il contenuto, che appare decisamente contrastare e
contestare le posizioni e la strategia che mons. Ravasi cerca di proporre per
preparare la Chiesa al confronto con la scienza su molti temi strategici e in
particolare sui temi dell’evoluzione e della teoria che la biologia da più di
un secolo (149 anni) propone come spiegazione ragionevole, confermata e ricca
di applicazioni utili, ma che la Chiesa non riesce e non vuole prima studiare
e poi capire. “Questi due libri, a mio modo di vedere, rappresentano una svolta
nell’atteggiamento e nelle scelte politico culturali di buona parte
dell’intellighenzia [?] cattolica italiana, fin qui
quasi sempre sulla difensiva, molto prudente e spesso in diplomatico
silenzio [?] di fronte ad attacchi come quelli, numerosi
e circostanziati, ad esempio contenuti nell’ultimo numero di Micromega
dal titolo «Per una riscossa laica». È dunque possibile che a un
cristianesimo più tradizionale, molto disponibile al dialogo, si affianchi,
come d’altronde è già accaduto in America, un cristianesimo, anche cattolico,
di battaglia, che mi sembra si vada coagulando anche come risposta a un
anticlericalismo che nei decenni alle nostre spalle era poco consistente, ma
oggi è molto più virulento e aggressivo.” Sembra che questi “ragionamenti” siano ben
lontani dalle proposte di mons.Ravasi (la cui impostazione “difensiva” si evidenzia anche nell’articolo
comparso due giorni fa su Famiglia Cristiana: “Senza paura in mare aperto“) e certamente
all’opposto rispetto alla frase del biologo cattolico F.Collins che
P.Cantalamessa ha avuto il coraggio di ripetere daventi al Papa durante una
predica Nell’articolo di S.Acquaviva,
bisogna ammetterlo, c’è anche una frase che è spiritosa in quanto rivelatrice
del fatto che il contrasto principale è fra conoscere e ignorare i problemi
di cui si parla: “In questo libro siamo molto lontani dal pensiero di
Teilhard de Chardin”!! [non c’è da meravigliarsi! Teilhard era infatti uno studioso, un
paleontologo umano esperto dell’evoluzione biologica (che sia Acquaviva che
la AIberoni sembra purtroppo che considerino solo uno strumento per mettere in difficoltà la
religione!)]. Fa anche impressione confrontare la
contestazione al neodarwinismo negli USA, dove si cerca di nascondere le
motivazioni religiose ma soprattutto l’ignoranza dei problemi e addirittura
si cerca di proporre improbabili teorie alternative (in realtà sono solo
dottrine che non hanno nè cercano giustificazioni o prove …) con quella che
c’è (quando c’è) in Italia, piena di ideologia e ignoranza, oggettivamente
una situazione imbarazzante, come mons.Ravasi sembra quasi ammettere. ·
Sempre sull’Avvenire
si racconta l’intervista di mons.Ravasi a Famiglia Cristiana di ieri, senza
nascondere il tema principale di quell’intervista, la paura ma
soprattutto l’ignoranza verso la scienza a cui già si riferiva GP2
nella sua preoccupata lettera del 1988, giusto 20 anni fa: o
“La Chiesa
non deve temere «il confronto diretto con la scienza, tenendo
conto anche delle posizioni alternative alle nostre.” o
«Dobbiamo discutere le teorie
dell’evoluzione e del rapporto tra la conoscenza e la teologia. Non possiamo
far finta che non esistano. Al
riguardo, stiamo organizzando un convegno non solo su Charles Darwin, come
hanno semplificato i giornali, ma sul complesso della filosofia
dell’evoluzionismo. La Chiesa fatica a
farsi comprendere, abbiamo linguaggi troppo paludati e a volte curiali. Non si capisce invece che oggi non si può fare catechesi senza cultura» o
La Chiesa, per il prelato vaticano, «tende a
ritirarsi, perché spesso non vuole entrare in polemica con chi rappresenta
oggi la cultura laica. Tra i non credenti oggi va di moda il modello
ironico-sarcastico alla Piergiorgio Odifreddi, che funziona in televisione. La
scena mediatica tende così a rappresentare il rapporto tra scienza e fede
come quello tra due fondamentalismi. Dobbiamo uscire da questa trappola e
tornare a dialogare con intellettuali di alto profilo, abbandonando polemiche
spicciole e immediate, che fanno ascolti in Tv» |
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27/3/08-E
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Ogni tanto una
notizia di tipo diverso bisogna darla, anche solo per far capire che
centinaia di dipartimenti e migliaia di laboratori che fanno ricerche (che
costano milioni di euro) non possono competere con le risorse a disposizione
di alcuni filosofi e matematici che occupano le poche stanze del Discovery
Institute di Seattle, dove è stata inventata la dottrina dell’Intelligent
Design confidando nel fatto che molti non distinguono i fatti (e le scoperte
scientifiche lo sono) dalle parole o dalle dottrine. |
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26/3/08-IT
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Sull’Avvenire un
articolo (“«Expelled»,
film su scienza e fede”) da parte di un giornalista che non solo ha
un’impostazione culturale diversa da quella mostrata ieri da mons.Ravasi
nell’intervista (“Senza paura in mare aperto“) a Famiglia Cristiana, ma sembra muoversi con
difficoltà in un terreno forse nuovo per lui. Purtroppo non solo sembra
sconosciuto quello che sta avvenendo negli USA, ma si ignora anche che la
chiesa non ha oggi alcun problema con l’evoluzione, cioè l’origine comune
degli esseri viventi (accettata dal card.Ratzinger nel 2004 e più recentemente
(2005) anche
dal card. Schönborn), che nell’articolo invece viene fatto corrispondere “all'evoluzionismo
(l'insieme delle teorie filosofiche e scientifiche che sostengono la graduale
mutazione degli esseri viventi da forme primitive verso forme più complesse,
uomo compreso)”. La Chiesa invece, questo sì, non accetta ancora le
spiegazioni che la scienza ha scoperto un po’ alla volta, cominciando con
Darwin, e ha sempre confermato e migliorato negli ultimi 150 anni. Purtroppo
la Chiesa cattolica non ha proposte alternative serie (e nemmeno le cerca) e
quindi non riesce a togliersi da una situazione decisamente imbarazzante
(soprattutto nei confronti della ragione..). Oltre alle critiche all’ID che si possono
leggere anche sull’Oss.Romano (e che incredibilmente qui vengono ignorate) ci
sono ovviamente anche le critiche, ben più motivate, di quasi tutti gli
scienziati che si occupano di evoluzione, per non parlare della condanna
dell’ID al processo di Harrisburg, dove è stato
dimostrato che l’ID è nato con una truffa
e soprattutto che non è (e non pretende di essere) una teoria scientifica
ma solo una dottrina. Molto divertente anche leggere in questo
articolo che i sostenitori dell’ID sarebbero “creazionisti” … dato che in
realtà questi lo negano disperatamente, da sempre, e dicono che
all’evoluzione ci credono; purtroppo per loro però quello che si legge
nell’articolo è vero. Non possono infatti negare di essere stati creazionisti
(biblici, YEC) fino a qualche anno fa, tanto è
vero che al processo di Harrisburg è stata mostrata
la prova del momento in cui hanno improvvisamente
smesso di essere creazionisti e hanno corretto
(con semplice copia/incolla al computer) tutto il loro libro di riferimento,
che ha progressivamente cambiato anche il titolo (ovviamente) nei punti in
cui si parlava di creazione. In un paragrafo
del libro stampato purtroppo per loro la correzione non è stata …
controllata: o
Creation Biology (1983), p. 3-34: o
Biology and Creation (1986), p. 3-33: o
Biology and Origins (1987), p. 3-38: o
Of Pandas and People (1987, creationist version), p. 3-40: o
Of Pandas and People (1987, “intelligent design” version), p. 3-41: Divertente? Serio? Che gli autori del film siano invece
creazionisti biblici è invece certo, dato che è noto un recente
incontro amichevole con Ken Ham, il creazionista biblico proprietario di
“Answer in Genesis”, un museo
in cui presentano dinosauri che convivono con l’uomo, proprio quello in cui
credono anche i pochi creazionisti biblici italiani. |
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25/3/08-IT
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Su Famiglia
Cristiana c’è un’intervista a mons.Ravasi (“Senza paura in mare aperto“) sul prossimo convegno sul darwinismo ma anche
sul rapporto della chiesa con la cultura. Sembra che almeno lui abbia ben
presente (“La frase che torna più spesso nel colloquio è «non
temere» “) la lettera di
GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne e lo faccia capire
chiaramente all’intervistatore, che audacemente inserisce proprio il tema della paura (davvero insolito …) anche nel
titolo. Ravasi nell’intervista sembra rifarsi molto a quella lettera, tanto è
vero che, come GP2, punta il dito sull’inadeguatezza della Chiesa: “«La Chiesa fatica a farsi comprendere. Abbiamo linguaggi troppo paludati e a volte
curiali. Oltre la siepe della comunità ecclesiale il linguaggio ha toni
diversi, usa molte più risorse delle nostre, è più diretto, tempestivo, più
adeguato agli stili della modernità. Ma vale anche all’interno della Chiesa.
I preti sono spesso superficiali, i
dibattiti culturali sono considerati secondari. Non si capisce invece che
oggi non si può fare catechesi senza cultura»”. [Viene ovviamente in mente il penoso
servizio del TG2 del 29/11/07…]. Comunque anche mons.Ravasi non dovrebbe dare la
colpa ai “linguaggi paludati e curiali” o
alla “superficialità”, ma all’ignoranza o
all’inadeguatezza (di cui ben più
coraggiosamente parlava GP2 nella lettera del 1988 e
che ben si evidenzia nell’intervista trasmessa dal citato TG2 del 29/11/07), che ben dimostra la
paura dell’ignoto. Poi dovrebbe capire che il ragionamento
sull’allargamento della ragione non può convincere chi sa quanto sia
difficile ma indispensabile (in quanto utile) poter dimostrare con prove
oggettive quello che si sostiene. Indebolire questo criterio, solo perchè
mette in difficoltà la filosofia e la teologia (discorso di Regensburg), non può che portare
alla rovina della cultura umana. ·
L‘intervista viene
ripresa dall’agenzia APCOM (“MONS.RAVASI: CHIESA NON TEMA
SCIENZA,CONFRONTO E DIALOGO”), che evidenzia gli stessi punti evidenziati qui: "Dobbiamo discutere le teorie dell'evoluzione e del
rapporto tra la conoscenza e la teologia. Non possiamo far finta che non
esistano. Al riguardo, stiamo
organizzando un convegno non solo su Charles Darwin - annuncia - come hanno
semplificato i giornali, ma sul complesso della filosofia dell'evoluzionismo" |
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24/3/08-USA
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Un’esperienza davvero
unica e originale, impossibile in Italia e in Europa: |
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23/3/08-USA
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Nel sito web di R.Dawkins compare oggi una
lunga relazione (“Lying
for Jesus?“) L’articolo, oltre a chiarire alcuni dettagli dell’”impresa” (come il
fatto che il nome di R.Dawkins
non fosse presente nell’elenco degli spettatori in quanto non era affatto
richiesto dalla procedura di iscrizione degli “ospiti” alla proiezione),
offre alcuni esempi del livello misero e della propaganda religiosa presente
nel film. R.Dawkins chiarisce che “The alleged association between Darwinism and Nazism is
harped on for what seems like hours, and it is quite simply an outrage” ma precisa che “As I have
often said before, as a scientist
I am a passionate Darwinian. But as a citizen and a human being, I want to
construct a society which is about as un-Darwinian as we can make it. I approve of looking after the poor (very
un-Darwinian). I approve of universal medical care (very un-Darwinian). It is
one of the classic philosophical fallacies to derive an 'ought' from an 'is'.
Stein (or whoever wrote his script for him) is implying that Hitler committed
that fallacy with respect to Darwinism. If we look at more recent history, the closest
representatives you'll find to Darwinian politics are uncompassionate
conservatives like Margaret Thatcher, George W Bush, or Ben Stein's own hero,
Richard Nixon”. ·
Sembra abbiano modificato
la modalità di iscrizione alle ultime proiezioni riservate (probabilmente
si pensa di limitare il pubblico ai gruppi conservatori cristiani) al film “Expelled”, che dovrebbe iniziare ad uscire
nelle sale dal 18/4/08 (sconcerta il confronto con la versione
precedente della pagina web per iscriversi alle proiezioni previste nei
vari stati USA). O forse hanno addirittura
sospeso
queste presentazioni, temendo che altre situazioni imbarazzanti e
umilianti come quella di Minneapolis possa creare seri problemi alla
diffusione del film negli USA. C’è un blog
con links informativi sulla gaffe di Minneapolis, mentre in questo
blog si evidenziano anche dubbi di plagio – probabilmente oggi risolto -
su un video didattico prodotto dall’Univ.di Harvard già usato in una conferenza
del DI e forse ancora presente in una versione recente (dicembre
2007) del film. ·
sulla
precedente sconfitta dell’ID: “One likely reason
that "Expelled" ignored the definition of ID from Of Pandas and
People is that the book was thoroughly discredited in the 2005 trial
of ID curriculum in Dover, Pennsylvania. They probably want to
distance themselves from this devastating defeat of creationism and ID in the
courts”. ·
sull’assenza di
qualsiasi definizione/spiegazione dell’ID nel film (già Behe al processo non
era affatto riuscito a spiegarne le basi scientifiche in modo convincente): “But you'll stay awake through the
one-hour-and-forty-five-minute film … without ever hearing … any … definition of intelligent design. This seems a curious omission in a movie
seeking to poke holes in evolutionary theory and by doing so establish some
scientific credentials for ID. ·
Sulla
liceità dell’uso
delle scoperte della biologia: “The National Academy of Sciences recently issued
a … report [that] cites
successes in combating the SARS virus, development of drought and pest
resistant crops, and the creation of enzymes to make corn-based ethanol, as
recent developments to which evolutionary theory was indispensable. If
evolution inspires as much evil as your film argues that it does, should we
refuse to use these technologies until they can be replicated by an
intelligent-design-based research program?” Non manca però chi come M.Nisbet,
docente universitario in comunicazione della scienza, nel suo blog (“Framing
science”) si preoccupa che l’attività di R.Dawkins e Myers avvantaggi il
campo avverso (“Why the PZ Myers Affair is Really,
Really Bad for Science”)
e sostiene che questi due farebbero meglio a lasciare spazio a idee e persone
diverse (“So Richard and PZ, when it comes to Expelled,
it's time to let other people be the messengers for science”).
M.Nisbet ritiene altresì (e le sue idee sono state pubblicate un anno fa su Science)
che alcuni settori della scienza (come evoluzione, cellule staminali e
climatologia) debbano essere presentati al pubblico (soprattutto in periodo
elettorale!) con grande prudenza e che le informazioni debbano essere
filtrate: “Issues at the intersection of science and politics, such
as climate change, evolution, and embryonic stem cell research, receive
considerable public attention, which is likely to grow, especially in the
United States as the 2008 presidential election heats up. Without
misrepresenting scientific information on highly contested issues, scientists
must learn to actively "frame" information to make it relevant to different audiences”. Una frase estremamente rivelatrice, oggi nel blog
di M.Nisbet, è la seguente: “Let others
play the role of communicator, most
importantly the National Center for Science Education, AAAS, the National
Academies or scientists such as Francis Ayala or Ken Miller”. A questi due nomi potremmo aggiungere quello di Francis Collins, che ha
rivolto nel suo ultimo libro un appello alla chiesa cattolica ad accettare la
teoria neodarwiniana dell’evoluzione, finora raccolto solo da P.Cantalamessa. Sono cattolici che conoscono molto bene la
biologia, ci lavorano ai massimi livelli, ma non vengono ascoltati né dai
cattolici né dai cristiani. Ovviamente nessuno ha pensato di strumentalizzarli per la realizzatione
del film propagandistico “Expelled”, che, per difendere l’ID, associava
provocatoriamente l’evoluzionismo al nazismo e all’ateismo e non certo al
cattolicesimo o alla religione. Perché non li hanno coinvolti? Perché Ayala e Miller sono razionalmente contrari da anni
all’ID, che ben conoscono, e hanno perfino partecipato attivamente ai
processi contro l’ID, difendendo l’evoluzionismo e contribuendo al successo
della scienza di cui fanno certo parte …; che non abbiano contribuito al film
è una prova degli obiettivi e della scelta ideologica degli autori di
“Expelled”. “Expelled” ha intenzionalmente sfruttato le posizioni culturali di R.Dawkins e Myers, distorcendole;
anche se non tutti sono d’accordo con le loro idee, non sembra quindi il
momento giusto per chiedere loro di star zitti e di “let
others play the role of communicator”... Fra l’altro è importante ricordare che proprio Ayala e Miller sono la
prova che le strategie “dolci” e l’uso della ragione non sempre funzionano.
Forse M.Nisbet non lo sapeva, altrimenti non avrebbe toccato un tasto
dolente… Infatti proprio questi due biologi evoluzionisti cattolici, Ayala e
Miller, nel 2005
avevano scritto addirittura una lettera al Papa chiedendo che “la Chiesa Cattolica non innalzasse un nuovo muro, da
tempo abbattuto, fra metodo scientifico e fede religiosa”; non hanno
avuto risposta e hanno visto continuare il sostegno immotivato all’ID in
varie parti del mondo cattolico. Forse avrà più successo e ascolto chi
sceglie strategie diverse e meno “dolci”? Francisco
Ayala ha anche scritto un breve
ma illuminante saggio (“Science, evolution, and creationism”), pubblicato all’inizio del 2008 sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, dove si espongono le ragioni della teoria
dell'evoluzione ed i conflitti con le molte
forme moderne di creazionismo. |
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22/3/08-IT
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[da Pikaia]
Venerdì 28 marzo 2008 alle ore 17.00 presso la Cappella Farnese di Palazzo
d'Accursio (Piazza Maggiore, 6 - Bologna) si terrà la conferenza dal titolo Geni
e Bit: i nuovi traguardi per la genetica e l'informatica dopo il Progetto
Genoma Umano, che vedrà Craig Venter (Presidente
del Craig Venter
Institute) e Rino
Rappuoli (Capo della Ricerca Vaccini di Novartis) come speakers. L'evento sarà tradotto
simultaneamente in italiano e sarà trasmesso in webcasting in lingua inglese
per poter essere visto in diretta da tutti coloro che si collegheranno al
sito www.eurogene.org. La registrazione sarà disponibile nel sito
dal 1’ aprile. |
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21/3/08-IT
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[da Pikaia]
Sul Corriere un articolo di E.Boncinelli (“IL
COMPLICATO PARTO DELL' EVOLUZIONISMO”) sulla pubblicazione in
italiano (a cura di T.Pievani) di alcuni dei Taccuini (1836-1844) di Darwin. ·
Su La Stampa
una recensione (“Darwin
come Giacobbe”) del recente libro di M.Luzzatto “Preghiera
darwiniana” |
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21/3/08-USA
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Nel blog
dell’antropologo Greg Laden Positivo ma imbarazzante per il blog il fatto che molti dei commenti
contestano l’articolo iniziale e il titolo, dimostrando una conoscenza dei
fatti basata su altre fonti più obiettive…; sono soprattutto sconcertati dal
fatto che non abbia potuto assistere al film proprio uno che aveva
contribuito alla sua realizzazione e che … viene ringraziato nei titoli di
coda … Lo sconcerto riguarda anche il termine “crashed”; molti dei
commentatori erano informati del fatto che la proiezione era privata ma che
era possibile iscriversi facilmente via internet (e il prof. P.Z. Myers si
era appunto iscritto con il suo nome…). Articolo anche sul New York Times (“No Admission for Evolutionary Biologist
at Creationist Film”). Un commento al film si può leggere
anche nel blog della figlia
di PZ Myers, che invece è entrata nella sala con la madre e R.Dawkins. ·
L’IUCN ha pubblicato il 17/3 un report sugli
effetti futuri dei cambiamenti climatici per le popolazioni più indifese e
meno responsabili di eventi che porteranno ad esempio all’innalzamento del
livello dei mari nei prossimi 30 anni: |
qui |
20/3/08-USA
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Un documento
interessantissimo (“STATEMENT BY
PROFESSOR MICHAEL (MICHAŁ) HELLER At The Templeton Prize News
Conference, March 12, 2008“)
del recente vincitore del Premio
Templeton (se ne parla qui sotto in data 14/3), spiega i motivi del suo giudizio
negativo sull’Intelligent Design, in gran parte dovuto a una valutazione
del caso (e del suo ruolo) ben diversa da quella (negativa) dei fedeli
dell’ID: “Adherents of the so-called intelligent
design ideology commit a grave theological error. They claim that scientific theories, that ascribe the great role to
chance and random events in the evolutionary processes, should be replaced,
or supplemented, by theories acknowledging
the thread of intelligent design in the universe. Such views are theologically
erroneous. They implicitly revive the old manicheistic error postulating the
existence of two forces acting against each other: God and an inert matter;
in this case, chance and intelligent design. There is no opposition here. Within the all-comprising Mind of God what
we call chance and random events is well composed into the symphony of
creation”. Bisogna comunque ricordare che una valutazione negativa o un disprezzo
del caso è comunemente presente oggi nel mondo cattolico. Qualche grande
cambiamento sarebbe quindi urgente e indispensabile, anche per evitare di
sentire ancora che qualcuno cerca di far credere che il caso da solo possa
avere un qualche ruolo nell’evoluzione biologica. Un’altra bellissima frase del documento è la seguente, che permette di
capire come sia “scorretto” (e masochista verso la propria intelligenza)
qualsiasi “ragionamento” che invita a disprezzare la scienza o a disprezzare
i prodotti della ragione umana: “we should not forget that
science is also a collective product of human brains, and the human
brain is itself the most complex and sophisticated product of the universe.
It is in the human brain that the world's structure has reached its focal
point – the ability to reflect upon itself. Science is but a collective effort of the Human Mind to read the Mind of
God from question marks out of which we and the world around us seem to be
made”. Parzialmente in
conflitto appaiono due importanti frasi del documento: ·
“Science gives us Knowledge, and religion gives us
Meaning. Both are prerequisites of the decent
existence. The paradox is that these two great values seem often to be in
conflict”. ·
“It is clear that causal
explanations are a vital part of the scientific method. Various
processes in the universe can be displayed as a succession of states in such
a way that the preceding state is a cause of the succeeding one. If we look
deeper at such processes, we see that there is always a dynamical law
prescribing how one state should generate another state.” [Perchè
escludere che il significato (meaning) sia
insito nelle cause (causal explanations)?Positivo
comunque il fatto che Heller dia un’importanza che altri non danno alla
connessione di eventi nel tempo. Abbiamo anche medici (Avvenire del 30/11/06)
che non lo capiscono, facendo credere
che da una coppia di esseri umani potrebbe casualmente nascere anche un
cavallo…] ·
Parlando degli
Stati Uniti, può essere utile ricordare che in Florida continua il
dibattito dopo l’approvazione dei nuovi standard con un testo che ha
introdotto l’insegnamento dell’evoluzione anche se c’è stata una battaglia
sull’introduzione del termine “teoria”, che putroppo solo per gli scienziati
è un termine che è molto vicinò al massimo della certezza (non potendo usare
il termine verità, specifico invece del mondo religioso). Qui
una visione religiosa (battista) della discussione in Florida, e qui la posizione degli scienziati
del NCSE. Come si vede nel sito battista, la discussione dei problemi didattici si
intreccia con le manovre che precedono l’uscita (il 18 aprile) del film “Expelled: No Intelligence Allowed”
girato da un eeconomista repubblicano vicino a Nixon ed ex-attore, Ben Stein,
con l’intento di fare propaganda all’Intelligent Design mettendo in cattiva
luce la versione della scienza sulla teoria dell’evoluzione. Purtroppo il film è estremamente ideologico quando cerca di politicizzare
il neodarwinismo; ci sono continui riferimenti a Stalin (“I lost track of the number of times Stalin's image hit
the screen, and in the ways the movie equated science with Darwinism with
atheism with Hitler or Stalin. Subtle, it's not.”), certo ignorando come Stalin abbia sostenuto per motivi politici il
genetista Lysenko, antidarwinista…; è
estremamente ideologico anche quando insiste sugli aspetti religiosi
che invece il movimento dell’ID ha sempre cercato di nascondere per evitare
l’accusa di creazionismo. ·
Sul blog Panda’s
Thumb l’11/3 si racconta ·
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20/3/08-USA
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[da Pikaia]
E’ importante ricordare che F.Ayala, biologo cattolico, per anni ha
contrastato l’ID negli USA, ha scritto una lettera al Papa per chiedere se
l’articolo del card. Schönborn sul New York Times (2005)
in favore dell’ID era dovuto a inesperienza o ad ignoranza. E’ anche
importante ricordare che è uno degli esperti del comitato scientifico che sta
prepando il convegno su Darwin che il Vaticano (e in particolare il
responsabile del Pontificio
Consiglio della Cultura,
mons.Ravasi) sta organizzando per il marzo 2009. L’articolo di Ayala, recentemente citato da un articolo di Jay B. Labov e Barbara Kline Pope [ |
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19/3/08-IT
video orango
altri video con
madri/piccoli di orango
Cultura negli scimpanzè
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Non sembra che l’Avvenire
aiuti i suoi lettori a prepararsi serenamente e adeguatamente per il 2009 e
per il convegno (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”) che mons.Ravasi sta organizzando in Vaticano in occasione
dei festeggiamenti per i 200 anni dalla nascita di Darwin e per i 150 anni
della teoria dell’evoluzione, la grande idea che ha riposizionato la nostra
specie rispetto alle altre specie animali, accorciando le distanze fra la
nostra specie e le altre e in particolare fra la nostra specie e quelle con
cui abbiamo antenati comuni. E l’Avvenire che fa? Un’intervista o
i mammiferi “agiscano
secondo il programma innato della specie e questo è completamente diverso dal
perseguire scopi al tempo stesso oggettivi e personali, come fa l’uomo o
… una scimmia non è capace di comunicare un messaggio
con espressioni diverse mantenendone inalterato il senso, anche se può
reagire a segnali e magari emetterne, dando così l’impressione di
'comunicare' o
… Tra animali può esserci trasmissione
per imprinting, ma essa non fa scaturire domande o curiosità riguardo
all’ambiente. E dunque non è culturale o
… una scimmia femmina non guarda mai il proprio
cucciolo profondamente negli occhi [?!], come fa spessissimo una madre con
il suo poppante.” [certamente ignora che
un piccolo di scimpanzé/orango/gorilla sta con la madre circa 5 anni - senza
mai guardarsi negli occhi !!?? - e che ormai si parla di cultura negli scimpanzè
…] Una sua frase, se modificata farebbe capire a lui e ai suoi lettori che
cosa è cambiato, di molto importante, dai tempi della scoperta
dell’evoluzione e soprattutto dei meccanismi che la gestiscono, e che
(nell’intervista!) sembra ignorare tranquillamente. Da 150 anni infatti non
si dovrebbe più dire “se non sappiamo più distinguere tra umano
e animale siamo sull’orlo del caos mentale”; da 150 anni sarebbe infatti più
corretto dire che “se non sappiamo ancora distinguere tra animale e
animale siamo sull’orlo del caos mentale”; questa è la grande novità:
nessuno può più parlare in modo indistinto di “animale” e soprattutto non può ignorare il processo
evolutivo, 150 anni dopo che Darwin ha iniziato a scoprire i misteri dei suoi
meccanismi. Predarwiniana e precedente ad una visione evolutiva della vita è
chiaramente anche la frase “se, ad esempio, si arriva a proteggere le
balene lo si fa in nome delle generazioni umane future che, come noi, hanno
diritto di godere di una natura animale il più possibile diversificata”. [E
la natura vegetale?] Deprimente anche, dopo aver letto
tutte le spiegazioni del filosofo sulle caratteristiche che lui
attribuisce agli “animali”, la frase finale dell’intervista: “Comunque
definire il 'proprio dell’uomo' (o negarne l’esistenza) non è compito della
zoologia ma, al tempo stesso, dell’antropologia, della filosofia e della
spiritualità»”. Cosa devono fare ancora, per farsi notare da chi
parla di animali senza conoscerli, gli zoologi e gli etologi, oltre che
scrivere articoli su Nature e creare siti internet che dimostrano la “Cultura degli scimpanzè”, per evitare di
dover leggere nei sottotitoli “Aumenta la confusione tra uomini e
bestie, proprio mentre bisognerebbe ristabilire le giuste distanze”? [Forse manca solo
di scrivere ad Avicenna invitandolo a
correggere le sue idee ormai superate]. ·
Non è molto meglio
un articolo di contorno all’intervista (“Il ragionamento che fa specie.
Pensatori sull’arca di Noé”); anche qui solo filosofi, con
riferimenti a San Tommaso e Schopenauer. Sembra proprio di capire che la
buona volontà di mons.Ravasi avrà qualche problema a gestire l’eterogeneità
culturale del prossimo convegno sull’evoluzione (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”) nel 2009; avendo già chiesto agli
scienziati di “essere disponibili a confrontarsi con l'altro
modello rigoroso teologico loro proposto”, avrebbe il diritto e il dovere di rivolgere anche ai non scienziati un
invito a confrontarsi con il ben più rigoroso (come ha dovuto ammettere con
preoccupazione anche il Papa a Regensburg) modello scientifico, anche per “evitare
i pregiudizi della scienza nei confronti della religione” che tanto lo
preoccupano. |
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18/3/08-UK
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Secondo una
giornalista del Times on Line L’Arcivescovo di Canterbury, la massima
autorità religiosa anglicana, avrebbe manifestato la sua opinione (“Archbishop
of Canterbury attacks Creationism”) contraria sul creazionismo e sul
neodarwinismo: “Dr Rowan Williams,
said "Neo Darwinism and Creationist science deserve each other. Creationism is a version of slightly
questionable science pretending to be theology, and Neo Darwinism is a
questionable theology pretending to be science."The Archbishop hit out against the "two
extremes" in the range of theories of how the world began in his Holy
Week lecture on Faith and Science last night. He said "Science has more
to do than is simply covered by these theories."
Ovviamente i creazionisti biblici USA di “Answers
in Genesis” si sono molto arrabbiati. |
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17/3/08-USA
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[da Pikaia]
L'ultimo fascicolo della rivista Evolution: Education and Outreach pubblica una guida introduttiva
agli alberi filogenetici (“Understanding
Evolutionary Trees“) scritta da Ryan T. Gregory, in cui
l'autore spiega cosa sono gli alberi filogenetici, illustrandone le diverse
tipologie e mostrando come estrapolare correttamente le informazioni
contenute. Particolarmente interessante è, infine, la seconda parte
dell'articolo in cui sono illustrati i dieci errori più comunemente commessi
nell'interpretazione di alberi filogenetici. |
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16/3/08.-IT
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[da Pikaia]
L'Assessorato
alla Cultura Comune di Ravenna e il Planetario di Ravenna
organizzano due giorni (4 e 5 aprile) di conferenze e dibattiti sul
tema "L'evoluzionismo e l'uomo". Parteciperano
P.Rossi, A.Benini, T.Pievani, F.Facchini, A.La Vergata, G.Corbellini,
B.Fantini, C.A.Viano. |
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15/3/08-UK
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Sul Guardian
un articolo (“The
atheist delusion”) tratta della grande
diffusione di libri, soprattutto di filosofi, molto critici sul ruolo attuale
delle religioni; si cita anche una recente intervista del filosofo USA D.Dennett
(autore di “Rompere l’incantesimo”; video con D.Dennett) “that appears on the website of the Edge Foundation (edge.org) under the title "The Evaporation of the Powerful Mystique of Religion"; he predicts that "in about 25 years almost all religions will have evolved into very different phenomena, so much so that in most quarters religion will no longer command the awe that it does today". ·
Si è conclusa oggi
a Barcellona la “2008 Evolang Conference” sull’evoluzione del
linguaggio. Sono disponibili i testi non
ufficiali delle conferenze e un diario nel sito del blog
di E.Blair Bolles sull’origine del linguaggio. Questi siti meritano una
deviazione, anche per scoprire perché D’Errico sia stato convincente nel
dimostrare che i Neandertaliani disponessero di un linguaggio complesso come
il nostro. |
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14/3/08-SE
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[da Pikaia]
E' stata completata la prima parte del programma di digitalizzazione
delle opere e delle collezioni di Linneo. Sono dunque finalmente disponibili
e accessibili gratuitamente online le prime preziose collezioni di specie, i
manoscritti e la corrispondenza del grande naturalista svedese. Sono dunque finalmente disponibili
e accessibili gratuitamente online le prime preziose collezioni di specie, i manoscritti e la corrispondenza del grande naturalista svedese.
Il solo erbario, conservato alla Linnean Society
of London, costituisce la più importante collezione singola di specie
vegetali, oltre che la più grande per numero di esemplari presenti. |
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14/3/08-VA
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Il prestigioso e
danaroso premio Templeton, assegnato
da una ricca fondazione USA a ricercatori che hanno fatto grandi scoperte sulle realtà spirituali è stato
assegnato per il 2008 a un teologo polacco, Heller, che ha
anche una sua idea, nonostante le sue competenze sulla biologia
evoluzionistica siano molto limitate rispetto a quelle matematiche e fisiche,
sul manicheismo della Chiesa nei confronti del neodarwinismo. Lo dice la
stessa R.Vaticana oggi in un articolo (“Stati
Uniti Premio Templeton 2008 al cosmologo polacco padre Michael Heller”): Gran parte dei suoi studi sono
stati rivolti a sostenere la possibilità di conciliare conoscenza scientifica
e religione. In questa prospettiva ha più volte argomentato contro
l'atteggiamento di chi ricorre a Dio per spiegare quanto sfugge alla scienza. Heller
sostiene, ad esempio, che l'obiezione dei creazionisti
all'insegnamento della teoria evoluzionista di Darwin è “un grave errore”,
poiché introduce un'opposizione “manichea” fra Dio e la casualità. Anche quando affronta problemi vicini alla
biologia, come le
idee di Teilhard de Chardin, il suo interesse si concentra sugli aspetti
cosmologici. Heller
è uno degli oratori previsti al prossimo convegno in novembre sull’evoluzione
dell’universo (“SCIENTIFIC
INSIGHTS INTO THE EVOLUTION OF THE UNIVERSE AND OF LIFE”). |
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13/3/08-USA
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Dal b log
evoluzionista Panda’s
Thumb si viene a sapere di un’iniziativa interessante presa dagli
scienziati dell’Università del Nuovo Messico; mentre in Italia si regalano
lauree honoris causa a noti intrattenitori e a sportivi, l’”UNM
Awards Genie Scott with Honorary Doctorate of Science”. Eugenie
Scott è un’antropologa che ha lasciato la carriera universitaria per
dedicarsi alla difesa della scienza e della teoria dell’evoluzione in un
contesto culturale in cui si dava troppo spesso spazio ai creazionisti. Attualmente è la presidentessa del National Center for Science
Education, che coordina (e vince anche nei tribunali) le battaglie in
difesa della Scienza. |
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13/3/08-IT
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[da Pikaia]
E' uscito l'ultimo libro di Vittorio Parisi, intotolato "Discutere
l’evoluzione biologica" (Pubblicazioni del Museo di Storia
Naturale di Parma 13, 1-132, 2008). Dalla prefazione: “Gli incontri proposti dal Museo sono stati tenuti da
Vittorio Parisi il 13 e 14 marzo 2006 in due conferenze, “Nascita e sviluppo
dell’idea di evoluzione biologica” e “La sfida dell’evoluzionismo oggi”, che
hanno illustrato l’attuale stato delle teorie evoluzionistiche e il 16 marzo
in una conferenza itinerante nelle sale del Museo, avente come tema “Leggere
nel corpo umano la sua storia evolutiva” durante la quale il pubblico ha potuto
constatare la realtà dell’evoluzione biologica e valutare l’attendibilità
delle teorie proposte per spiegarne i meccanismi.” |
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12/3/08-IT
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Dopo aver
presentato alcuni esempi di articoli sulla biologia e sull’evoluzione scritti
da persone evidentemente poco competenti che pontificano in ambiti
sconosciuti, è curioso trovare oggi sullo stesso quotidiano a pag.37 la
lettera al direttore di un sacerdote che, dopo aver sentito U.Veronesi
sostenere che “il credente non può non essere integralista, perché in
lui manca la critica alla fede, aderendovi ciecamente”, fa sapere (senza spiegare se e perché
l’opinione di U.Veronesi sarebbe sbagliata…) che “teme
uomini di cultura, privi di adeguata formazione filosofico-
teologica, che si improvvisano maestri e giudici, pontificando in ambiti a
loro sconosciuti“, e invita “U.Veronesi e i laicisti [?] ad operare responsabilmente nel loro ambito di
competenza professionale”; suggerisce
educatamente anche un libro da leggere, la “Logica della Fede” [qualcuno
ricorda l’articolo in cui nel 2006 il medico Veronesi venne indicato come “mortifero”
su questioni che riguardavano invece proprio le sue competenze? L’articolo è qui!].
Come è noto la fede crea molti piu problemi alla ragione che alla logica;
come anche il Papa sa, un ricercatore come U.Veronesi è un esperto
(invidiato) nell’uso della ragione, per cui può essere utile sentire la sua
opinione sull’uso della ragione da parte di chi crede ciecamente in una fede
religiosa. Il credente (ma curioso e
coraggioso) predicatore P.Cantalamessa
(e con lui i biologi evoluzionisti cattolici) possono ricambiare, suggerendo
a chi “pontifica in ambiti [scientifici] a loro
sconosciuti [e fuori dalla loro] competenza professionale” di leggersi almeno l’ultimo libro di F.Collins (“Il linguaggio di Dio”).
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Nell’ambito degli
incontri “I
mercoledì della scienza” organizzati a Piacenza oggi si parlerà di “Archeologia dell’Universo” con P.De Bernardis,
mentre il 19 marzo, sempre alle 17.30 nello splendido Auditorium della
Fondazione di Piacenza e Vigevano a Piacenza, T.Pievani si preoccuperà di
spiegare “La teoria
dell’evoluzione oggi e i suoi nuovi nemici“. La notizia si trova su “libertàOnLine”. ·
Meno culturalmente
valida la serata a Crema, dove èstato presentato l’ultimo contributo al
sapere umano di R.AIberoni. Per fortuna l’articolo (su CremaOnLine)
precisa che era “assente invece il pubblico delle
grandi occasioni”. |
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11/3/08-UK
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Una notizia che,
in vista dei prossimi festeggiamenti a Darwin, dovrebbe essere accolta come
un contributo culturale fondamentale in Vaticano e nelle redazioni
dell’Avvenire e del Foglio (che hanno fatto incomprensibilmente pubblicità
positiva a una dottrina che è nata purtroppo su una truffa): l’ISSR (International Society for Science and
Religion) ha pubblicato recentemente un breve documento (“ISSR Statement on the Concept
of 'Intelligent Design'”) che intende far chiarezza sulla questione della
serietà e dell’utilità della dottrina dell’Intelligent Design, che da qualche
anno dagli USA cerca di diffondersi nel mondo, dove trova spesso, come in
Italia, propagandisti poco informati su quello che diffondono. Innanzitutto è importante chiarire che (stranamente) molti dei principali
esponenti dell’ISSR sono ben noti e ben considerati in Italia e in Vaticano,
e vengono citati o sono stati intervistati almeno una volta anche
dall’Avvenire: Dr. Francis S. Collins (che P.Cantalamessa ha recentemente scoperto e il cui pensiero ha
fatto conoscere al Papa), Rev.Prof. George Coyne (per lunghi anni astronomo papale e destinatario
di una lettera mai arrivata a destinazione), Professor Lodovico
Galleni (docente di
filosofia della scienza alla Gregoriana), Revd. Prof.
Alister McGrath, Revd. Dr. John Polkinghorne (uno dei presidenti), Professor Michael Ruse, Professor
William R. Shea (attualmente docente a
Padova). Si può ricordare anche Arthur
Peacocke, biochimico a
Oxford e pastore anglicano, recentemente scomparso, anche lui intervistato
ripetutamente dall’Avvenire. Questo ISSR, che anche la Chiesa italiana potrebbe considerare autorevole,
(magari più della Fondazione Templeton che però ha il grosso vantaggio di
fornire finanziamenti) ha dunque istituito una commissione per valutare l’ID
USA La frase centrale del documento è certamente la seguente: “We believe
that intelligent design is neither sound science nor good theology” ma è
interessante anche la motivazione di questo drastica condanna: “Although the
boundaries of science are open to change, allowing supernatural explanations
to count as science undercuts the very purpose of science, which is to
explain the workings of nature without recourse to religious language.
Attributing complexity to the interruption of natural law by a divine
designer is, as some critics have claimed, a science stopper. Besides, ID has
not yet opened up a new research program. In the opinion of the overwhelming
majority of research biologists, it has not provided examples of
"irreducible complexity" in biological evolution that could not be
explained as well by normal scientifically understood processes. Students
of nature once considered the vertebrate eye to be too complex to explain
naturally, but subsequent research has led to the conclusion that this
remarkable structure can be readily understood as a product of natural
selection. This shows that what may appear to be "irreducibly
complex" today may be explained naturalistically tomorrow. Purtroppo sembra che la notizia di questo
documento non sia comparsa in Italia, tanto meno sull’Avvenire. Il fatto che
Galleni sia presente fra i membri dell’ISSR fa ben sperare che alla prima
intervista che gli farà l’Avvenire ne approfitti per contestare chi in Italia
propaganda l’ID come una cosa seria solo perché si critica la biologia e
l’evoluzione. [La frase più interessante del documento è
certo quella evidenziata in verde: si cita senza scandalizzarsi il meccanimo
evolutivo alla base dell’ipotesi neodarwiniana. Darwin in Vaticano non è
ancora entrato … ma all’ISSR sì]. |
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11/3/08-IT
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Sull’Unità
oggi Enrico Alleva racconta (“Mosè e King Kong discutono
di Darwin”) di come, grazie al dinamismo del Museo di Storia
Naturale ormai nessuno più può ripetere che Milano sia la capitale
dell’antievoluzionismo; ha fatto un certo effetto anche venire a sapere
direttamente dall’assessore, in occasione dell’apertura dell’ultimo Darwin Day
di febbraio, che l’assessore alla cultura era stato informato da poche ore
che era responsabile (come responsabile del finanziamento) del miglior museo
di storia naturale italiano. Alleva
parla appunto delle ulime iniziative svoltesi nel Museo, fra cui la lettura
da parte di Lella Costa della “preghiera
darwiniana” scritta da M.Luzzatto e si augura “…
che questo saggio, da recitare ad alta voce e tutto di un fiato, venga
utilizzato per le incipienti celebrazioni del bicentenario darwiniano. O che
possa essere letto nei tanti Darwin day che si terranno in giro per l’Italia
nella data fatidica del compleanno darwiniano”. Consiglia poi altri
due libri recenti sull’evoluzione, quello di G.Manzi (“L’evoluzione
umana “) e quello di T.Pievani (“In
difesa di Darwin. Piccolo bestiario dell'antievoluzionismo
all'italiana”). |
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10/3/08-USA
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Vittoria
nel Texas nel rinnovo di uno (su 15) dei componenti dello state board
of education; per fortuna è andata bene: un esponente favorevole
all’evoluzionismo ha vinto il confronto elettorale, battendo un urologo da
tempo consulente per i creazionisti biblici. Rimangono quindi 7 su 15 i
componenti del board contrari all’insegnamento del neodarwinismo. Come si
vede, si è corso il serio rischio di avere per la prima volta una maggioranza
creazionista, che avrebbe potuto decidere sui libri di testo da adottare nel
Texas… ·
E’ uscito il secondo
fascicolo della rivista di Eldredge “Evolution: Education and
Outreach”. Come al solito, gli articoli sono consultabili liberamente da parte di chiunque. Buona (e
impegnativa) lettura. |
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9/3/08-IT
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Incompetenza e
supponenza (ma forse anche fede acriticamente mal riposta?) in un brevissimo
corsivo a pag.33 dell’Avvenire (“Sorprese vane: incompetenza e
malafede”) nel criticare soprattutto il
titolo (del tutto corretto: Darwin e il darwinismo, ma perfino il
neodarwinismo, in Vaticano non sono mai stati visti di buon occhio, anzi!) di
un recente articolo di Repubblica (“Charles
Darwin arriva in Vaticano”). In poche righe si conferma come persista il problema dell’ignoranza sui
problemi dell’evoluzione soprattutto all’Avvenire, dove dovrebbero
organizzare in fretta corsi di aggiornamento, dati i rischi dovuti al rapido
avvicinarsi del 2009. Non dimentichiamo che i ricercatori esperti di
evoluzione sono gli unici autorizzati, e lo ha confermato anche mons.Ravasi
nel 2005, a valutare se la
teoria dell’evoluzione è oggi la migliore o no. Sarebbe importante anche per evitare imbarazzi a mons.Ravasi, sempre
estremamente prudente e disponibile, anche se forse non ripeterebbe più le
molto ragionevoli dichiarazioni fatte nel 2005.
Magari all’Avvenire potrebbero chiedere la consulenza di P.Cantalamessa, che si è dimostrato recentemente una persona
molto curiosa e che usa la [sua] ragione in modo molto corretto, come
dimostra la sua scelta della splendida frase del libro di F.Collins da
leggere improvvisamente (nella “Terza predica di
Quaresima: “Accogliete la parola") proprio al Papa. 1.
Purtroppo (o per
fortuna?) la teoria neodarwiniana (e eventuali migliori teorie che la
sostituiranno) era, è, e sempre sarà una spiegazione “materialista atea”; come d’altronde tutte quelle scientifiche;
lo sanno bene i medici (a cui nessuno richiede una particolare fede religiosa
per guarire la gente, per fortuna … o per disperazione…) e ogni tanto anche
l’Avvenire, che qualche giorno fa metteva seriamente in dubbio, evitando di
scomodare santi o miracoli, che l’omeopatia servisse a qualcosa se uno non ci
credeva. Non dimentichiamoci poi che nessuno si è mai preoccupato di scovare
una relazione logica fra Dio e i virus e i batteri … soprattutto se patogeni;
anche loro fanno parte del processo evolutivo, come ben sanno i farmacologi
che devono modificare continuamente gli strumenti per controllare la loro
proliferazione. 2.
E’ corretto citare i gesuiti come i religiosi che più di ogni altro si
sono occupati del problema (anche recentemente alcuni di loro hanno
riflettuto da teologi sul problema dell’evoluzione biologica, che però la
teologia non ha gli stumenti per spiegare); sembra però esagerato scrivere
che “Teilhard de Chardin ha avuto casa nella
chiesa”; quasiasi biografia, perfino quella su Wikipedia (che
riferisce il testo del “monito” della Chiesa: “i testi del gesuita «racchiudono tali ambiguità
ed anche errori tanto gravi che offendono la dottrina cattolica» per
cui si imponeva al clero di allertarsi per «difendere gli spiriti,
particolarmente dei giovani, dai pericoli delle opere di P. Theilard de
Chardin e dei suoi discepoli»”) può dimostrare che in
Vaticano, come G.Galilei, questo gesuita scienziato ha potuto frequentare,
quand’era in vita, solo alcune stanze, quelle del Santo Uffizio; la condanna è continuata ed è stata riconfermata
addirittura alcuni anni dopo la sua morte. I suoi libri adirittura sono stati
pubblicati solo dopo la sua morte. Non era certo … uno che in Vaticano era di
casa … 3.
L’errore peggiore, e qui il “peccato” potrebbe essere più grave e forse
oltrepassare la malafede, è quando si rende sciocca (probabilmente senza
averne contezza…) una frase storica pronunciata dal papa precedente, GP2, che
non era tanto ignorante di scienza da scrivere (nel 1996)
una banalità come “l’evoluzione era ben più di
«una mera ipotesi»”, come leggiamo nel corsivo 4.
Nel 2009 chi lo conosce, e ne apprezza la genialità e il rigore
scientifico, festeggerà il
bicentenario di Darwin e i 150 anni della sua teoria che spiega il fatto dell’evoluzione, già noto da tempo.
Chi lo festeggia in buona fede sa bene che molti altri erano pronti a
proporre la stessa spiegazione … per cui l’unico problema sarebbe oggi quello
del nome dello scopritore. |
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9/3/08-VA
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·
Intervento papale
all’incontro con i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio
Consiglio della Cultura. Dopo aver manifestato la sua critica alla
secolarizzazione (“che spesso si muta in secolarismo abbandonando
l'accezione positiva di secolarità”, “che si presenta nelle culture come
impostazione del mondo e dell'umanità senza riferimento alla Trascendenza,
invade ogni aspetto della vita quotidiana e sviluppa una mentalità in cui Dio
è di fatto assente, in tutto o in parte, dall'esistenza e dalla coscienza
umana”, che “non è soltanto una minaccia esterna per i credenti, ma
si manifesta già da tempo in seno alla Chiesa stessa”) , dopo
aver dato merito al suo predecessore (“consapevole dei cambiamenti
radicali e rapidi delle società, con insistenza richiamò l'urgenza di
incontrare l'uomo sul terreno della cultura”, “[mise] in risalto il fatto che
la rivoluzione industriale e le scoperte scientifiche hanno permesso di
rispondere a domande che prima erano parzialmente
soddisfatte solo dalla religione”) ipotizza che “La
conseguenza è stata che l'uomo contemporaneo ha spesso l'impressione di
non aver più bisogno di nessuno per comprendere, spiegare e dominare
l'universo; si sente il centro di tutto, la misura di tutto”. Sempre ambiguo
rimane il giudizio sulla ragione, amata ma temuta soprattutto se in mano a
chi la usa meglio per il bene (magari solo materiale … ma moltissimi si
accontentano…) dell’umanità: “Sempre più la formula "Etsi Deus
non daretur" diventa un modo di vivere che trae origine da una
specie di "superbia" della ragione - realtà pur creata e amata da
Dio - la quale si ritiene sufficiente a se stessa e si chiude alla
contemplazione e alla ricerca di una Verità che la supera. La luce della
ragione, esaltata, ma in realtà impoverita, dall'Illuminismo, si sostituisce
radicalmente alla luce della fede” Purtroppo del ventennale della lettera di
GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne nessuno si è
ricordato… nonostante
nella lettera già da 20 anni si trovi una soluzione ai problemi che
angosciano anche Benedetto XVI fin da Regensburg (“la
rivoluzione industriale e le scoperte scientifiche hanno permesso di
rispondere a domande che prima erano parzialmente soddisfatte solo dalla
religione”). |
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9/3/08-IT
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Il 14/15 marzo a
Napoli, convegno, in un contesto filosofico e religioso, su Tra
Dio e Darwin. Religioni e scienza in dialogo”. Di scienza comunque se ne
vede poca nel programma, e l’interesse sembra comunque molto rivolto … ai
programmi scolastici … anche di religione. |
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8/3/08-VA
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Sul sito dell’agenzia Zenit compare oggi una sintesi
della predica al Papa di P.Cantalamessa (Padre Cantalamessa: la Parola di Dio è
un “cammino di santificazione”) . Sembra strano, ma nella sintesi … manca proprio la parte più
interessante … quando P.Cantalamessa cita F.Collins che raccomanda di non “costringere
i giovani alla terribile e inutile scelta di condannare il neodarwinismo,
ormai confermato da una schiacciante evidenza scientifica”. Censura? P.Cantalamessa sarà invitato ad aprirlo? F.Collins non ci sarà, ma si potrà
contare su F.Ayala; certo che uno che è tutti i giorni in Vaticano …
sarebbe ben più utile… ·
E’ uscita anche la
versione inglese della predica di P.Cantalamessa (“3rd Lenten Sermon of
Father Cantalamessa”), impressionante la frase, non presente nella versione italiana, tratta dal libro
originale di F.Collins (“The
Language of God,” Free Press 2006, pp. 177 s.) “What a terrible and unnecessary choice they face! To
adhere to the faith of their childhood, they are required to reject a broad
and rigorous body of scientific data, effectively committing
intellectual suicide”. Del libro di F.Collins è appena uscita (Sperling
& Kupfer, 2007) la versione italiana: “Il linguaggio di Dio” |
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7/3/08-FR
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[da Pikaia]
Tra il 18 ed il 21 settembre 2007 si è tenuto a Marsiglia l'undicesimo
Evolutionary Biology Meeting in cui sono state affrontate numerose tematiche di biologia
evoluzionistica. E' possibile scaricare gratuitamente molte delle conferenze
(in inglese) dal sito Télé Campus Provence. |
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7/03/08-IT
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Le perplessità
suscitate dallo strano articolo di oggi sul sito cattolico Korazym e
commentato qui sotto (“Darwin ed evoluzione. Convegno internazionale in
Vaticano“) non si
dissolvono verificando i fatti e le opinioni che si trovano nell’articolo
sullo stesso tema pubblicato invece su Repubblica (“Charles
Darwin arriva in Vaticano”); nella parte iniziale dell’articolo si
conferma la valutazione presente nella parte iniziale dell’articolo
pubblicato su Korazym (“Darwin ed evoluzione. Convegno internazionale in
Vaticano“), compreso
il peggioramento della situazione rispetto al papa precedente: “Il progetto sembra anche avere lo scopo di
ricucire i rapporti fra chiesa e mondo scientifico, rimasti turbati dai
ripetuti attacchi di Benedetto XVI alle teorie di Darwin; sin dall’inizio del
suo pontificato Ratzinger ha dato l’impressione di voler rimettere in
discussione la questione, che GP2 aveva in certo qual modo chiusa, con la
dichiarazione che la teoria di Darwin ‘è più che una mera ipotesi’”. Poi inizia il commento del giornalista: si citano altri contrasti
riguardo alla teoria dell’evoluzione, come l’intervento del papa a Regensburg e l’articolo del 2005
del card. Schönborn in favore dell’ID USA. Si accenna anche [in
Italia non era stata citata dai quotidiani, nemmeno quando due anni dopo
Ayala in persona era venuto in Italia il 9/5/07]
la lettera (del 12/7/2005)
di tre scienziati USA (Krauss, Ayala e Miller) per chiedere al Papa se
davvero non si dovesse più contrastare, come i cattolici USA facevano da 10
anni, la truffa che qualcuno pensava di poter chiamare “Intelligent Design”. Alla lettera del 2005 in cui
si chiedeva che “la Chiesa Cattolica non
innalzasse un nuovo muro, da tempo abbattuto, fra metodo scientifico e fede
religiosa” non solo il Papa non sembra abbia dato risposta, ma si è
agito in senso contrario; oltre al sostegno all’ID, ad esempio in Italia il
metodo scientifico è stato eliminato dai programmi delle elementari approvati nel 2004 e l’evoluzione umana
avrebbe dovuto essere insegnata solo … nell’ora di religione, prima delle
superiori. Nelle conclusioni dell’articolo, anche qui, continuano le opinioni del
giornalista, che sembrano però ben diverse rispetto a quelle che troviamo
nell’articolo su Korazym, in cui si provocano gli evoluzionisti con
citazioni di Schönborn e Zichichi…; qui invece si legge una valutazione che
sembra quasi … concordata con la frase di F.Collins che aveva (giustamente)
colpito P.Cantalamessa: “il Vaticano si è reso
conto che mettere in questione l’evoluzionismo – ormai definitivamente
verificato in campo biologico – condurrebbe la Chiesa cattolica in un
vicolo cieco” [questo era
il ragionamento di F.Collins, ripreso davanti al Papa da P.Cantalamessa…”Non c'è da meravigliarsi se molti di questi giovani
voltano le spalle alla fede, concludendo di non potere credere in un Dio che
chiede loro di rigettare ciò che la scienza insegna loro con tanta evidenza
intorno all'universo naturale"] Nell’articolo non si nasconde comunque che il Papa tema che si arrivi a
stabilire – non potendo fornire prove valide del contrario - che “la creazione del mondo non ha bisogno di Dio e
ubbidisce a leggi o mutamenti intrinseci alla materia”. Anche se la
scienza comunque non può certo contestare il racconto biblico, è ovvio che “non può accettare a priori che vi sia un intelletto
trascendente che gida le sorti dell’universo”. |
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7/03/08-VA
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In un passaggio di questa terza predica di Quaresima tenuta al Papa e
alla curia romana P.Cantalamessa ha infatti presentato un quadro del
dibattito attuale sul darwinismo del tutto diverso rispetto a quello a cui il
papa era stato abituato fin da giovane, quando durante le vacanze veniva
istruito sull’evoluzione da creazionisti ignoranti di biologia. Questo fatto,
che risale a molti anni fa, è stato raccontato in
un’intervista forse non nota in Italia alla National Catholic Review nel
2006 da un creazionista francese, Tassot, che il Card. Ratzinger incontrò
anche nel 2003 in occasione di un convegno in Vaticano
(!?!) di creazionisti biblici americani. Nell’intervista si dimostra come i creazionisti biblici abbiano curato a
lungo (e forse in modo eccessivamente insistente …) il Card. Schönborn e lo
stesso Papa nei mesi prima del convegno di Castelgandolfo del 2006
sull’evoluzione. Cantalamessa durante la predica ha costretto il papa ad ascoltare
l’opinione di un biologo cattolico evoluzionista di altissimo livello
scientifico come F.Collins (ha
diretto il progetto genoma umano negli USA) e ha messo in guardia il Papa con
un discorso del tutto originale (per il contesto) anche se piuttosto
semplice: Oltre alla allusione al documento del Card.Ratzinger
del 2004 (che già accettava la “connessione fra loro di tutte le
creature viventi”)
davvero sconcertante è soprattutto far sentire al Papa una valutazione
positiva della selezione
naturale, attribuendo
l’evoluzione a un meccanismo diverso dal solito (e “odiato”) caso,
contestando perfino dichiarazioni papali anche recenti che ripetutamente lo
citano – erroneamente – come unico fattore evolutivo). Nella sua lettera al
New York Times del 2005
il card. Schönborn era invece drastico e senza dubbi: "L’evoluzionismo nel senso di una comune discendenza può
essere vera – scriveva l’arcivescovo di Vienna - ma l’evoluzione nel senso
neo-darwiniano, intesa cioè come un processo di variazione casuale e
selezione materiale, non lo è". Il discorso è certamente un’importante novità, soprattutto se si pensa
che non solo F.Collins, ma molti altri evoluzionisti cattolici italiani e
americani da anni cercavano disperatamente di lanciare segnali di allarme di
questo tipo, mai finora raccolti ed anzi sbeffeggiati (basta pensare alla
“sbandata” del card. Schönborn per l’ID USA
(2005), che
poi si è rivelato una truffa – grazie anche al biologo cattolico K.Miller! -
e non una teoria scientifica come di solito leggiamo sull’Avvenire o
sul Foglio). Fra questi biologi e scienziati seri (e seriamente
preoccupati) possiamo ricordare Kenneth Miller e Francisco Ayala
(e la loro inutile lettera al papa del 12/7/2005) o Padre Coyne, astronomo papale fino a qualche
anno fa, destinatario della famosissima lettera di vent’anni fa inviata da GP2 e
mai arrivata alla sua vera destinazione. Se P.Cantalamessa ignorasse questa lettera, sarebbe
sconvolto dal sapere che già vent’anni fa GP2 aveva esattamente le stesse
preoccupazioni di F.Collins di fronte a una chiesa ignorante, paurosa di
fronte alla scienza e quindi inadeguata. P.Cantalamessa sarebbe anche
contento, probabilmente, che si approfittasse del ventennale (ormai sta
scadendo ma nessuno se n’è ricordato, nonostante sarebbe una fondamentale
premessa, prima di decidere come “festeggiare” Darwin) per segnalare che la lettera non è stata persa dalle Poste
Vaticane … Si potrebbe anche ricordare in
proposito [mai se n’è parlato in Italia, se non in queste pagine!] che
non tutti i pastori protestanti USA sono sostenitori dell’ID, tanto è vero
che ci sono migliaia (ben 11.188!!) di pastori protestanti riuniti in
“ammirazione” di Darwin nel “The Clergy Letter Project”; qui si può
consultare l’agenda
dell’Evolution weekend 2008. P.Cantalamessa, in quanto predicatore del papa, dovrebbe
segnarsi questo indirizzo (Resources for
Evolution Weekend) utile in futuro per preparare il Papa al convegno del 2009 (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”). Vi si trovano decine di sermoni usati nelle chiese protestanti in USA
per l’Evolution
weekend 2008, tenutosi la domenica vicina al 12 febbraio,
il Darwin Day. [E’ deprimente pensare che in Italia il Darwin Day viene
considerata quasi una festa pagana dalla destra religiosa e politica
italiana: ORA LA SINISTRA INVENTERA' LA FESTA DELLA SCIMMIA …!!] Possiamo quindi capire come
non tutta la chiesa protestante USA sia favorevole all’ID, ma che forse anche
la Chiesa cattolica, come scriveva GP2 e come dice P.Cantalamessa, su alcuni
problemi avrebbe bisogno di usare maggiormente la ragione, purchè sia quella
del metodo scientifico e non quella “allargata”. Non sappiamo se questa “predica” di P.Cantalamessa al Papa sulle sue
critiche sbagliate al neodarwinismo avrà un’accoglienza positiva, ma in quel
caso le conseguenze sarebbero sicuramente visibili: il Vaticano potrebbe
prendere le distanze dai molti pii “anti-neo-darwinisti” (di solito non sono
biologi ma vengono stimolati a parlare di biologia e di evoluzione …) finora
apprezzati e coccolati nei siti internet, negli organi di stampa cattolici e
addirittura nelle strutture formative. Dovranno necessariamente aumentare anche i docenti di scienze naturali
nelle università pontificie? Per ora, si sa, è solo uno (organico
delle università vaticane)? … e gli effetti si vedono. ·
L’articolo sul
sito della Radio Vaticana (“La
Parola di Dio, come "cammino di santificazione personale", al
centro della terza predica di Quaresima di padre Raniero Cantalamessa”) preferisce ignorare
il passo della predica dove si parla di Darwin ·
Su “all'Università Gregoriana e sotto il
nostro patrocinio, da un lato figure altissime della scienza (ci saranno anche dei Premi Nobel), e dall'altra parte dei grandi teologi e
filosofi". Obiettivo: "Guardare ciascuno di noi al di là della
nostra frontiera: lo
scienziato che si interroga e ascolta anche l'interrogazione della teologia e il
teologo e il filosofo che ascoltano e che vedono i percorsi della scienza”. L’articolo conferma chiaramente e senza nemmeno giri di parole
l’arretramento della posizione vaticana rispetto alla posizione di GP2
(purtroppo senza alcuna giustificazione e senza nemmeno il rispetto che
mons.Ravasi sollecitava nel 2005
verso l’autonomia della scienza, ma facendo proprie addirittura – a
Castelgandolfo nel 2006, tratte dal libro “Creazione ed Evoluzione” - le
assurde critiche di un fisico ostile al neodarwinismo): “Il concetto di evoluzione teorizzato da
Charles Darwin (1809-1882) è generalmente condiviso, seppur tra molti
distinguo. Giovanni Paolo II, nel 1996,
spiegò che la teoria è "più di una ipotesi", mentre Benedetto XVI, proprio nell'incontro di Castel
Gandolfo, usò toni più critici. "La teoria sull'evoluzionismo - sostenne il papa - non è
completamente dimostrabile perché mutazioni di centinaia di migliaia di anni
non possono essere riprodotte in laboratorio". Sarebbe preoccupante
se il convegno partisse da queste premesse inconciliabili e assurde rispetto
alle conoscenze scientifiche accumulatesi in veri secoli. L’ultima frase
citata ovviamente evidenzia un serio problema di asimmetria e di diverso uso
della ragione (o di una diversa ragione…?) da parte della scienza e della
fede; la frase viene usata pur sapendo che un uso corretto della ragione (più
a suo agio quando le dimostrazioni sono oggettive e incontestabili e quando
non ci sono verità eterne) metterebbe invece in serie difficoltà il metodo
teologico nei confronti del metodo scientifico, come appunto confermava con
grande onestà e con imbarazzo il Papa nel discorso di Regensburg e nell’omelia a Regensburg. La frase successiva
dell’articolo, nonostante la non aggiornata citazione dell’attuale sapiens come sottospecie di Homo sapiens, ha il merito di spazzare via qualsiasi tentativo di utilizzare la
fantasiosa ricostruzione dell’evoluzione umana proposta continuamente ad
esempio da G.Sermonti, riportata in Wikipedia (antievoluzionismo)
e citata un mese fa anche da un articolo su “Liberal” (“I
miracoli di Darwin”): In ogni
caso, la nascita della Terra deve essere fatta risalire a 4,4 miliardi di
anni fa, l’inizio della vita animale a 1 miliardo di anni fa, lo sviluppo dei
primi primati a 60 milioni di anni fa, la nascita dei primi ominidi a 6
milioni di anni fa, lo sviluppo del genere Homo a 2,5 milioni di anni fa, con
l’Homo Erectus 1,8 milioni di anni fa, l’Homo Sapiens 200 mila anni fa e in
conclusione, finalmente, l’Homo
Sapiens Sapiens. Non ci sono novità (già nel convegno in Vaticano nel 1984 le ipotesi
erano più o meno queste) ma almeno possiamo riprendere a sperare di non
leggere ancora ipotesi alternative su base ideologica, né su Wikipedia, né
sul Foglio, né sull’Avvenire, né su Liberal … Più problematica e preoccupante la seconda parte dell’articolo,
che sembra provocatoria, prospettando un convegno ostile verso gli esperti di
evoluzione; se l’articolo davvero fosse stato controllato e autorizzato da
mons. Ravasi, il clima si prospetterebbe conflittuale, ben diverso da quello
del convegno tenutosi in Vaticano nel 1984 sull’evoluzione dei primati e di cui racconta (ricordando la curiosità
e l’interesse per la scienza dei cardinali che aveva incontrato in mensa) lo
stesso Stephen J. Gould, in una articolo riportato dal Foglio del 3/4/04. E’ sospetto il fatto che dopo le prime righe nell’articolo non si citi
più mons.Ravasi, ma si preannunci addirittura che al convegno (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”), che si terrà
alla Università Gregoriana nel marzo 2009, gli scienziati ospiti si dovranno
confrontare sia con il Catechismo del 1992 … che (e questo è ancora meno
credibile) con una ricostruzione provocatoria (in quanto falsa e
caricaturale) dell’ipotesi evoluzionista neodarwiniana: Per non parlare della
riproposizione sia dell’accusa del Card. Schönborn (“la scienza
negherebbe l’esistenza di un "progetto" divino che ha guidato la
nascita della vita sulla terra”, mentre è il contrario: la biologia
evoluzionistica ha una spiegazione ragionevole, che attende con pazienza, se
esiste e se qualcuno la vuole cercare, una contestazione altrettanto
ragionevole) ; si riferisce anche
l’opinione distruttiva di Zichichi, che comunque – nonostante si riferisca
solo al Darwin di 150 anni fa … - è stata fatta propria dal Papa, che
purtroppo recentemente l’ha citata: "quella di Darwin è una teoria
affascinante ma non è scienza perché manca di due requisiti
essenziali: l’esistenza di una struttura matematica e la riproducibilità
sperimentale". [Si deve sperare che la seconda parte dell’articolo e soprattutto la
citazione di questa frase di Zichichi non sia responsabilità di mons.Ravasi,
ma sia un dispetto fattogli dai due giornalisti …? Quale biologo evoluzionista
andrebbe in un’università vaticana per farsi dire che la biologia
evoluzionista non è scienza!! Non potrebbe che rispondere per le rime …] E’ d’uopo
infatti a questo punto ricordare ancora una volta che nel 2005 mons.Ravasi (non prevedeva ancora di diventare
responsabile vaticano alla cultura …) disse chiaramente e ragionevolmente che
la valutazione doveva spettare agli esperti: “è ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati degli scienziati,
i loro ritrovamenti, i reperti che hanno una oggettività solida. Ma se
la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe
un campo non suo”. Ovviamente il ragionamento sul “campo non suo”
dovrebbe escludere anche i fisici … non siamo sul blog di G.CarIucci … dove
Zichichi avrebbe la possibilità di intervenire fornendo la sua competenza
sulle particelle elementari di cui si ironizza su quel blog negli ultimi
giorni. Un dialogo può forse partire forse
solo dalle parole del teologo B.Forte: (“… mi trovo
a mio agio di fronte all’evoluzione e non sono affatto tenuto a negarla,
purché non smarrisca il filo rosso dell’intenzionalità divina che la informa”) purchè non intenda poi negare, in assenza di alternative scientifiche
più credibili, che la teoria darwiniana ha finora ricevuto solo conferme. Forse non sa che i
diversi meccanismi funzionano e hanno continue dimostrazioni per tutte le
specie animali e vegetali che ai teologi interessano poco … Forse al teologo
non interessano le altre specie oltre all’uomo, ma non dovrebbe negare che
almeno per gli scarafaggi, i virus e i batteri la spiegazione neodarwiniana
sia utile. Forse qualcuno farebbe
a meno di queste “bestiacce” …? E’ vero … non c’è
dubbio che gli inesperti … pensano che siano inutili, che non rientrino bene in nessun progetto intelligente! Non è un problema per il neodarwinismo …
ma per qualcun altro J ·
Del
prossimo convegno del 2009 su Darwin si parla, senza tanti dettagli e senza
antievoluzionismo, anche in un articolo dell’agenzia Zenit di ieri
(6/3/08) (“Annunciato un Convegno internazionale su
“Le teorie dell’evoluzione”) che riferisce del contesto,
l’apertura dell'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura
sul tema “La chiesa davanti alla sfida della
secolarizzazione”, che si svolgerà a Roma fino all'8 marzo.
·
Qui
un’intervista a mons.Ravasi alla Radio
Vaticana in cui non si parla molto del convegno su Darwin. Lo stesso in
una lunga intervista all’Osservatore Romano (“Fede
e cultura in banda larga”) che inizia piuttosto bene “Abbiamo generato negli altri la
convinzione che a noi non interessi la conoscenza, perchè possediamo già una
verità data una volta per tutte. Invece per sua natura il sapere, se vuole essere fecondo, deve avere come meta la ricerca della
verità, deve sempre andare ‘verso’” [il Papa e i cattolici saranno
d’accordo con il relativismo, con la “ricerca della
verità”, e con l’esistenza di verità altrui con cui confrontarsi? Se a
Sibiu
i cattolici si hanno dovuto accettare le diverse opinion in un contrasto con
i protestanti, con gli scienziati italiani, sullo stesso problema, la
rigidità e la difesa della loro verità ha prevalso], “niente
chiusure o integralismi, ma dialogo a tutto campo con la scienza, la
filosofia e l’economia” e a volte “si parla di tutto senza
sapere quasi niente”. Certo bisogna poi scegliere se dialogare con chi si
affolla intorno o con chi è invece autorevole in ogni campo del sapere … se
si torna a citare il Papa che riporta le opinioni distruttive [“non è
scienza”!] di Zichichi sull’evoluzione biologica, come è successo, non è bello… ·
L’assemblea era stato preannunciata da un precedente
articolo dell’agenzia Zenit del 5/3/08 (“Si apre giovedì la Plenaria del Pontificio
Consiglio della Cultura”). [Sembra di capire che l’articolo su Korazym è davvero sospetto… forse
qualcuno dovrebbe avvertire mons.Ravasi non gli stanno facendo una buona
pubblicità … Non viene a nessun altro il dubbio che questo articolo non può
che confermare le perplessità dei 67 fisici della “Sapienza” sulla serietà
del “modello rigoroso teologico” utilizzato dal Vaticano [e dai vaticanisti che
si pensano amici] …?] |
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6/3/08-IT
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Sul Corriere
un articolo (“Scienza, il nuovo tabù”) riferisce sulla
reazione di Giorello e Pievani a un recente libro di G.lsraeI (“Chi sono i nemici della scienza?”) . |
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5/3/08-IT
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Nel sito di Liberal
un articolo (“Salvateci
dalla scuola dei mediocri “)
che riprende le critiche alla scuola italiana presenti nel recente libro di G.lsraeI (“Chi
sono i nemici della scienza?”): la scuola italiana “ha ridotto la cultura, scientifica
e non, e il modo di trasmetterla, a una baggiana kermesse carnevalesca
infarcita di lustrini hi-tech e ciancie salottiere ispirate all' infotainment.”, “Torturata da pinze e martelletti di
ogni genere, la cultura è ormai il cadavre exquis che la modernità
insolentisce, limitandosi a vellicarne l'epidermide a titolo ludico, e
lasciandone morire frattanto i fluidi vitali, che tanta parte hanno avuto,
nel nutrire i piccoli e i grandi uomini di ogni tempo.” Il libro di G.lsraeI farebbe “un'analisi
originale e impietosa di alcune tra le più grandi e troppo spesso taciute
aberrazioni ideologiche che hanno tramutato la scuola in una creatura,
acefala e deforme, che oggi rappresenta fedelmente quella stessa fallimentare
pervicacia che l'ha alimentata a dispetto dei risultati.” ·
Terribilmente
imbarazzante il confronto che si può fare fra le “aberrazioni
ideologiche” qui sopra attribuite alla scuola italiana dell’obbligo e le “aberrazioni ideologiche” che vengono invece
presentate, sempre nello stesso sito di Liberal, in un articolo di
pochi giorni fa, il 16/2 [Come già evidenziato in data 3/3/08 … che invidia
per come viene trattato chi si permette di parlare di fisica delle particelle
senza capirci niente … e di trattar male i fisici …; come si legge
chiaramente qui – l’articolo merita di essere “assaporato” per intero… la biologia e l’evoluzione
sono evidentemente terreno di caccia libera … e nessuno ha il coraggio di
dire (come alla Carlucci) “Per favore non continui a voler parlare di cose che
non capisce…” :
“Questa riflessione di
Giuseppe Sermonti – la cui critica al darwinismo inizia nel 1970 appare
all’ortodossia scientista una pura e semplice eresia. Perchè mette in
discussione un dogma, un assunto a priori: e cioè che la biologia debba
accettare come assioma la teoria dell’evoluzione della specie malgrado le sue
aporie le sue contraddizioni, i suoi anelli di congiunzione mancanti. Bisogna
ammettere che è un modo molto curioso di intendere la ricerca scientifica
questo, più vicino al fondamentalismo religioso che alla metodologia laica
sperimentale. Ma è proprio sull’imposizione di un paradigma specifico, quello
molecolare e meccanicistico, che la cosiddetta scienza dell’evoluzione, fa
valere i suoi principi astratti finendo col mettere in disparte,
nell’esplicito disinteresse per le forme, persino le osservazioni
naturalistiche.” «Arrivati all’homo sapiens
neaderthalensis (centomila anni fa circa) con un cervello di volume superiore
al nostro», nota lo scienziato Antonio Zichichi, «la teoria
dell’evoluzione biologica della specie umana ci dice che, quarantamila anni
fa circa, l’homo sapiens neaderthalensis si estingue in modo inspiegabile. E
compare infine, in modo altrettanto inspiegabile, ventimila anni fa circa,
l’homo sapiens, sapiens. Cioè noi. Una teoria con anelli
mancanti, sviluppi miracolosi, inspiegabili estinzioni, improvvise scomparse.
Questa non è scienza galileiana». [peccato che non la racconti
giusta] Non è fuor di luogo ricordare (per
dimostrare che è solo un problema di ignoranza e non riguarda affatto la
religione o la politica) che non solo ci sono molti
libri di un sacerdote italiano, docente universitario di evoluzione
umana, che raccontano in modo corretto i fatti dell’evoluzione umana, ma lo
stesso Benedetto XVI nel 2004 aveva
firmato un documento che ammetteva quello che qui si cerca di negare o almeno
nascondere: l’origine comune di tutti gli esseri viventi. Questo documento
del 2004, anche se con 200 anni di ritardo, riconosceva valide le ipotesi che
gli scienziati (fra cui Erasmus Darwin, il nonno del più noto Charles)
facevano già dal 1700 e che poi nell’800 sono state dimostrate
sperimentalmente. Questo articolo (ignorando perfino
quanto lo stesso Vaticano oggi ammette come ampiamente dimostrato, cioè
l’origine della nostra specie da forme scimmiesche precedenti ) fa quindi un
pessimo servizio a G.IsraeI, anche lui, come Sermonti, esaltato nella stessa
rivista pochi giorni dopo. Sconcerta che (oltre ai fantasiosi riferimenti
scientifici) anche i riferimenti dottrinali (“COMUNIONE E SERVIZIO. La persona umana
creata a immagine di Dio”) sembrino ignoti a una struttura che si
propone di diffondere cultura (Liberal)
e che sembra far riferimento agli stessi simboli religiosi e politici e che
sembra supportare gli stessi valori. |
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4/3/08-IT
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Sul Riformista
un articolo (“Laicità.
Il rapporto tra fede e ragione”) che evidenzia
i problemi del rapporto della Chiesa con i problemi ma soprattutto con le
soluzioni ai problemi che la scienza oggi, e soprattutto la biologia, propone
e offre come nuovi strumenti culturali a disposizione della nostra specie per
continuare il lungo processo di evoluzione culturale che dura
ininterrottamente (almeno finora) da un paio di milioni di anni, anche se
l’accelezazione impressa nell’ultimo secolo è certamente capace di mettere a
dura prova tutti i tradizionali modelli religiosi ma anche culturali (ed
etici) oggi presenti sulla terra. “L'attacco della Chiesa al relativismo, alla
«cultura basata su una razionalità puramente funzionale» (la sensata
experientia Galileiana), apre, a ben vedere, oltre a un conflitto politico
più o meno contingente con il mondo laico, un conflitto culturale ancora più
profondo con il mondo scientifico: conflitto di enorme portata e con
implicazioni generali su tutti i piani e senza confini. Karol Wojtyla aveva
cercato di chiudere la ferita aperta di Galilei, riconoscendo l'autonomia
della ricerca scientifica, ponendo però allo stesso tempo due limiti: le
applicazioni della conoscenza scientifica (vedi ad esempio le politiche di
controllo demografico) e soprattutto la ricerca intorno all'uomo.” “Ma se la scienza che si occupa dell'uomo, è a sua volta una delle
manifestazioni più grandi della scienza prodotta dall'uomo, ricostruire «una
pace autentica tra ragione e fede» non sarà un compito semplice per Papa
Ratzinger: sta infatti soprattutto qui - nel secolo biotech - il nodo da
sciogliere e la stessa possibilità di traghettare la Chiesa nella società
della conoscenza, Chiesa che ha metabolizzato Maritain ma non De Chardin” |
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3/3/08-IT
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Che
invidia …!
In particolare la pagina (“Ecco l’errore di Maiani“) in cui si
cerca di dimostrare che con Maiani è stata fatta una cattiva scelta, ha
raccolto in pochi giorni centinaia di critiche (“184 commenti
tutti contro, niente a suo favore. La cosa non può non consolare”) di gente, spesso ricercatori e
fisici ma anche comuni cittadini, inorriditi dal modo in cui vengono trattati
i nostri migliori scienziati e addirittura un premio Nobel che difende la
scelta fatta [“ma come cavolo ci si può permettere di contraddire un
premio Nobel (per di più sul suo campo)?”].
Nessuno nemmeno prova a verificare, con gli stessi
criteri utilizzati per la nomina di Maiani, le referenze
del precedente presidente.
“… E’ esattamente perche’ gente impreparata si
permette di mettere bocca in cose su cui non ha la minima competenza, che
tutto va in vacca”
“… C’è da mettersi le mani nei capelli, in un paese in
cui chi fa politica si permette di “mettere la bocca” su argomenti dei quali
non ha una minima conoscenza. Questo è tutto. Non ci resta che piangere. Amaramente.”
“… Even our greatest heroes, G.Galilei, Newton and Einstein,
have published speculations that turned out to be quite false. I
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2/3/08-IT
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Si è aperta a Udine la mostra La
Scimmia Nuda, aperta precedentemente a Trento. Si è aperta con un dibattito
che ha visto la partecipazione di G.Barbujani, T.Pievani e P.Roversi. La
mostra rimarrà aperta fino a settembre, per trasferirsi poi a Torino.
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28/2/08-IT
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Nel sito del Progetto G.Galilei compare un post (L’evoluzionismo non è una
ideologia politica)
che racconta (con citazioni tratte anche dai quotidiani locali) di alcuni
consiglieri comunali di Verona (AN e Lega) che hanno contestato una
conferenza su Darwin sostenendo che (Lega) … “la
mancanza di contraddittorio, su un argomento che fa discutere l’ambiente
scientifico, sia «espressione di una presa di posizione ideologica»”. [Si’,…
è una notizia del 2008 … sì … siamo a Verona…] |
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27/2/08-IT
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Sul Foglio
compare ogni un’antologia “ragionata” (…) del
pensiero di U.Veronesi (“ANTOLOGIA RAGIONATA DEL DOTTOR UMBERTO V., NICHILISTA
DI TENDENZA”) a cura
del suo maggior critico attualmente vivente. Non manca tutta una parte che
riguarda un tema ricorrente come la teoria darwiana dell’evoluzione, a cui
questo filosofo è da tempo evidentemente allergico. Qualche novità la si
capisce dal riconoscimento all’evoluzione come fatto (probabilmente è stato
in fondo utile il trovarsi una mostra sull’evoluzione umana sotto casa …),
anche se non sembra ci siano molti aggiornamenti rispetto alle conoscenze
degli ultimi 150 anni (a parte quanto riflesso citando il pensiero di
U.Veronesi). |
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26/2/08-IT
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L’articolo evidenzia quale importanza venga
attribuita al lavoro di migliaia di ecologi che monitorizzano costantemente
milioni di parametri ambientali per cercare di capire se essere o meno
ottimisti sul futuro. Se un tempo si ironizzava senza timore su quante
fossero le divisioni disponibili, oggi vediamo che un lavoro egregio in campo
ambientale si pensa di poterlo fare anche in modo economico, con un unico docente vaticano esperto di
scienze naturali; dall’0articolo sembra di capire che gran parte del lavoro
degli scienziati che studiano l’ambiente sia lacunoso, in quanto non si sono
accorti che guardano dalla parte sbagliata: Evidente anche l’ottimismo che
pervade il “ragionamento”: “L’uomo non è il nemico della natura”, così
come “il progresso e lo sviluppo, l’aumento della popolazione
non sono nemici della natura” e “non è con il pauperismo o con la
decrescita che si limita il degrado ambientale, ma con una nuova assunzione
di responsabilità e ricostruendo l’ecologia umana, la
coscienza morale delle persone e i veri valori dello stare assieme”. L’articolo evidenzia anche che il
Segretario della commissione pontificia Giustizia e Pace ha notato un’altra
lacuna: “i fautori dell’ecologismo come ideologia spesso sono
solerti nel rispetto della natura fino a bloccare lo sviluppo economico ma poi
non battono ciglio quando la tecnica e la bioingegneria invadono l’uomo
stesso e lo fabbricano in laboratorio”. Certo sono opinioni assolutamente
rispettabili, si possono condividere o no, ma è meglio chiedersi (dato che si
tratta di problemi davvero seri che da qualche secolo, dopo Galilei e con
l’inizio della scienza moderna, si preferisce gestire con il metodo
scientifico) quali sono le giustificazioni o meglio le prove su cui si basano
le diverse rispettabili opnioni. E’ però
sconcertante soprattutto scoprire come molti “fautori dell’ecologismo … solerti nel rispetto della natura fino a
bloccare lo sviluppo economico” si annidino
perfino all’interno della … stessa Chiesa Cattolica …: un articolo sempre dell’agenzia Zenit di
qualche giorno fa (il 13/2/08) presenta infatti come i “fautori dell’ecologismo” anche i … vescovi
italiani: sono molto preoccupati e addirittura “chiedono
una “conversione ecologica”;
probabilmente richiamandosi alle forti ma a volte dimenticate parole
del papa da Castelgandolfo il 23/9/07 Sembra proprio che l’unico docente di scienze naturali
delle università pontificie abbia qualche problema a farsi seguire dal resto
della Chiesa lungo strade poco studiate… evidentemente non tutti percorrono
le stesse vie … ma la domanda drammatica è “perché
percorrono vie così diverse? Chi li guida? Con che mappe? Con quali
strumenti? Verso quali obiettivi?. Il 23/2 sull’Osservatore Romano
(“Ontogenesi,
evoluzione, cosmologia: il dialogo non fa paura”) mons.Ravasi
invita (sfida?) gli scienziati a “essere disponibili a confrontarsi con l'altro modello rigoroso teologico loro proposto”.
Ma la Chiesa non si attribuiva un ruolo fondamentale nella comparsa e
nello sviluppo delle scienze? Perché allora oggi pensa di essere credibile
nel riproporre un “modello rigoroso teologico” per analizzare e risolvere problemi
scientifici? E’ pentita? Lo stesso discorso di Regensburg
manifestava le evidenti preoccupazioni del Papa per il futuro della filosofia
e della teologia di frone al successo e la maggiore utilità del metodo
scientifico … e adesso si invitano gli scienziati a “confrontarsi con l'altro modello rigoroso teologico
loro proposto”? C’è davvero da rimanere perplessi … e con qualche
dubbio sulla serietà e l’onestà della richiesta. |
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25/2/08-IT
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Venerdì 7
marzo alle 16 presso la Facoltà di Biologia Animale e dell’Uomo Via Accademia Albertina n°13,
Aula “De Filippi” Incontro/dibattito dal titolo: “Che fine ha fatto
Darwin? Un’etica laica per ritrovarlo e ritrovarsi” ·
Aldo Fasolo
(Docente di Biologia animale e dell’uomo – Università di Torino) ·
Carlo Augusto
Viano (Docente di Filosofia – Università di Torino – Socio nazionale
Accademia delle Scienze Di Torino) |
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24/2/08-IT
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Molto interessante e quindi da segnare sul calendario
l’iniziativa che si terrà il 29/2 a
Parma in occasione dei festeggiamenti per il Darwin Day. Ci
saranno Grasso, Ferraguti, Pettener, Franceschelli, Manzi, Caramelli. Più
numerosi del solito, quindi, gli esperti di evoluzione umana. ·
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23/02/08-VA
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Sull’ Osservatore Romano un articolo (con
un’intervista a Mons.Ravasi, da poco responsabile della cultura per il
Vaticano) sul progetto STOQ e sul previsto convegno sull’evoluzione del 2009:
“Ontogenesi, evoluzione, cosmologia: il
dialogo non fa paura”. Apprezzabile l’invito al rigore, rivolto
(necessariamente?) solo agli scienziati (che devono essere prima certificati
come “senza esasperazioni scientiste o
sbavature di tipo apologetico” e devono accettare il confronto con il “modello rigoroso teologico loro proposto”
…) e alle altre religioni: Purtroppo è evidente
che sarà un confronto impari: non sembra si preannunci ai teologi la
necessità di “essere disponibili a confrontarsi”
con il ben più rigoroso metodo scientifico, per cui se ne vedranno delle
belle … Mons.Ravasi si
preoccupa solo della necessità di “evitare i pregiudizi della scienza nei confronti della
religione, spesso vista soltanto come un
residuo mitico e irrazionale, e la diffidenza da parte della teologia verso la scienza
nel momento in cui essa sembra voler ridurre l'uomo alla materia soltanto. Nella sua pienezza, invece, la scienza dev'essere autonoma e non prevaricatrice”. Preoccupa anche che
riprenda l’idea, che non viene dalla scienza ma dalla teologia (e in
particolare così pensavano gli ultimi due papi), che vi siano “molteplici teorie
dell'evoluzione”. [Sembra chiaro, a questo punto, che non ci si
devono aspettare sorprese “ragionevoli” nel 2009, in occasione del convegno alla Gregoriana sui 150 anni di
Darwin. Anche qui, come con G.Galilei, ci sia avvia verso altri e più lontani
anniversari... se mai arriveranno]. |
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23/2/08-IT
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La recensione del libro sul caso di ieri ha sollecitato
una risposta sull’Avvenire (“Dio, il caso e i dadi della scienza”); in
particolare non è piaciuto affatto che si modificasse il prologo del Vangelo
di Giovanni arrivando all’ipotesi che il “caso
sia Dio”. Probabilment non sarà nemmeno piaciuta la frase in cui si
esprimeva meraviglia sull’”ostinazione con cui sfidiamo certe leggi
fino al masochismo”. Il
ragionamento però purtroppo prosegue nel campo ignoto della biologia
attribuendo, erroneamente, al caso un ruolo addirittura da protagonista
unico, nell’evoluzione biologica; con questa falsa premessa si arriva
addirittura a concludere (?) in due righe che l’evoluzione sia … inspiegabile
… “… per
realizzarsi a caso impiegherebbe 10 alla 77esima anni e che la molecola
proteica del Citocromo-C ne impiegherebbe ben 10 alla 120esima, ma sappiamo
anche che l’età dell’Universo è di solo 10 alla decima anni. [I biologi
invece sanno bene che ci sono alberi filogenetici che ricostruiscono la
storia evolutiva del Citocromo-C, che ovviamente non deve essere creato
casualmente ed ex-nihilo per ogni nuova specie. Non si capisce perchè i
lettori dell’Avvenire non debbano vedere questo grafico che
dimostra come il Citocromo C non solo esista ma sia anche una dei milioni di
prove dell’evoluzione, essendosi modificato nel tempo]. Un
ragionamento simile si era già letto con stupore qualche anno fa (Avvenire, 30/11/06), quando
qualcuno si meravigliava del fatto che [per fortuna…!] dalle donne
nascessero sempre e solo … esseri umani e non cavalli … qualche passaggio
del ragionamento (forse l’infinita libertà di azione?)
sicuramente è difettoso … e utilizza una ragione certo troppo “allargata”. Il
ragionamento si conclude comunque proponendo come migliore definizione “il Caso è
il Soffio del Dio Nascosto” (invece che “il caso è
Dio”). [Dato il
successo economico del gioco d’azzardo basato sul caso, queste definizioni
sembrano ambedue un tantino fuori luogo; qualcuno le potrebbe magari definire
blasfeme…] L’immagine
del soffio era già stata utilizzata da questo ingegnere (Avvenire, 4/11/06) per
indicare la vita: “la vita è e resta un soffio immateriale
che esce dal tempo. [Si
potrebbe discutere a lungo su quanto sia immateriale un soffio, ma – si sa –
l’aria non si vede … finchè non manca …]. |
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22/2/08-IT
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Addirittura un confronto fra il caso e le fede in un
articolo sul Corriere (“La teoria del caso contro la fede”); nel titolo si parla di “teoria del caso” mentre non si ritiene utile definire la fede. Si commenta il volume “Le leggi
del caso” (Utet).dello statistico B.Everitt. Impressionante e
preoccupante la parte dell’articolo in cui si evidenzia quanto sia difficile
sperare che la ragione (non troppo allargata….) sia l’unico o almeno ili
principale strumento che guida l’azione di ogni uomo:
“Se
continuiamo a puntare in un ippodromo o in un casinò sapendo di arricchire
gli allibratori o il banco, è per una forma di addiction, di dipendenza,
in cui il rischio fine a se stesso scatena maggior piacere persino della
vincita. Se vediamo coincidenze dappertutto, è perché il nostro cervello è
programmato per scremare ordine dal caos e senso dal nonsenso. E se
giochiamo alla lotteria pur avendo chances quasi nulle di successo, è perché immaginarsi
una vita più agiata aiuta a sopportare l' opacità di quella che conduciamo.
In fondo, anche nei nostri comportamenti più complessi, siamo guidati da
pulsioni adattative: per vivere o solo per sopravvivere, dobbiamo ricorrere
all' illusione e al sogno; qualche volta, anche alla menzogna.” |
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22/2/08-USA
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Su Science un articolo sul percorso culturale di
un evoluzionista cresciuto in una famiglia creazionista: “EVOLUTION:
Crossing the Divide” |
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21/2/08-IT
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[da Pikaia]
Un breve articolo di Edoardo
Boncinelli a proposito dell'ultimo libro di Michele Luzzatto
"Preghiera Darwiniana" e sulle implicazioni della
teoria darwiniana nel campo socio-politico, filosofico e teologico,
pubblicato sul numero di ieri del Corriere della Sera (“Con Dio e con Darwin ovvero se
evoluzione fa rima con religione”). L’articolo si conclude con la preoccupazione che “il bisogno di una rassicurante trascendenza è ancora
troppo forte in noi, creature di luce che affondiamo i piedi nelle tenebre
del tempo, anche se rappresentiamo il più «glorioso accidente della storia».” |
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20/02/08-UK
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[da Pikaia]
Interessante dossier della prestigiosa rivista Nature
sull'evo–devo: una
review su nuovi studi e metodologie innovative per la comprensione di come lo
sviluppo embrionale sia in grado di influenzare i processi evolutivi: Evo–devo: extending the evolutionary synthesis
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15/2/08-IT
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Sull’Avvenire un articolo che racconta una
storia di successo nel “dialogo” fra scienza e fede; si racconta infatti di un convegno in cui
si confrontano le posizioni della chiesa e quelle della psichiatria sul tema
della lotta al maligno. Come si vede dal titolo, sembra di capire comunque
che anche qui, come nel caso dell’evoluzione biologica, l’Avvenire rimanga
scettico sull’efficacia del metodo scientifico per combattere satana [Si
sfottono maghi e fattucchiere … ma sarà interessante vedere la faccia stupita
di qualcuno il giorno – che si spera possa non essere lontano, magari l’anno
prossimo sarebbe un’ottima occasione -
in cui il papa informerà che il creazionismo non è più un’alternativa
valida all’evoluzionismo … ] |
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14/2/08-IT
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Per festeggiare il 199’ compleanno di Darwin l’Avvenire
sceglie, con un articolo di F.Facchini (“Darwin
tradito?”), di evidenziare le differenze fra il metodo scientifico
(usato dalla scienza, che utilizza la ragione, richiede verifiche
sperimentali e rispetta – non tradendo Darwin - il “naturalismo
darwiniano che esclude qualunque riferimento al trascendente”) e il
metodo usato dalla teologia (che invece pensa di poterne fare volentieri a
meno). Essendo diversi i metodi si conclude che la scienza non può fare né
quel che fa (trovare “una certa visione della realtà, così da
escludere il trascendente”) né quello che non fa (“negare
ogni idea di progetto superiore tirando in ballo la posizione espressa dai
sostenitori della teoria dell’Intelligent Design”); di converso il
Papa puà continuare a non dire quello che non dice (“il Papa non ha mai detto come si sia realizzato in
termini scientifici il disegno di Dio sulla creazione, una dottrina costantemente insegnata nel magistero
della Chiesa”) e a protestare contro chi “esclude
la sfera trascendente solo perché non è dimostrabile empiricamente”. Un tradimento forse si
intuisce nelle frasi “Quello che va evitato in un
pensiero veramente laico è trarre non dalla ragione, ma da dogmi o verità
rivelate argomenti per spiegare eventi della natura che possono essere
indagati dalle metodologie delle scienze”, “l’evoluzione
è venuta avanti per delle potenzialità della materia creata, una posizione
condivisibile”. Stupisce un po’ che
esistono e vengoo apprezzati biologi evoluzionisti neodarwinisti come Kenneth
Miller (finora non adeguatamente citato dall’Avvenire), che per più di un
decennio ha contrastato da cattolico l’ID negli USA, dove si accenna ai “convinti evoluzionisti, anche di marca darwinista, che
si dichiarano credenti”. Oltre
all’apprezzamento per il ruolo di cattolici biologi evoluzionisti darwiniani leggiamo un altolà: non solo si critica
chi “invoca per le modalità del processo
evolutivo interventi di un agente soprannaturale lungo il corso
dell’evoluzione. Essi prestano così il fianco alle critiche di un progetto
intelligente che rivela imperfezioni e insuccessi” ma lo si
avverte “E’ arbitrario, non plausibile trasferire in un ambito
diverso per natura i metodi delle scienze. Un salto di corsia come quello dei
sostenitori dell’Intelligent Design”. Sembrerebbero, ma
forse non sono, frasi rivolte a chi avrebbe “tradito Darwin” … non sono rivolte invece a chi vuole usare
in contesti impropri la razionalità che ha portato al successo le scienza? Il
riferimento alla richiesta di “allargare la razionalità” proprio per
avere la stessa autorevolezza acquisita negli ultimi secoli dalla scienza
(grazie al metodo scientifico che utilizza al meglio la razionalità) è
infatti il punto centrale del famoso discorso di Regensburg. La frase “E’ arbitrario, non plausibile trasferire in un ambito
diverso per natura i metodi delle scienze” sembra proprio un invito a
riflettere su questa richiesta; sembra improbabile che sia qualche scienziato
a pretendere il metodo scientifico dove mancano le condizioni minime
richieste, e lo ammette lo stesso F.Facchini, quando “certifica” che la
scienza non esce dai suoi confini, tanto è vero che il “naturalismo
darwiniano esclude qualunque riferimento al trascendente”. |
“E’ arbitrario, non plausibile
trasferire in un ambito diverso per natura i metodi delle scienze. Un salto
di corsia come quello dei sostenitori dell’Intelligent Design”. (F.Facchini) |
12/2/08-UK
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Davvero splendido il numero speciale del Guardian
on line su Darwin |
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12/2/08-IT
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Semplice ma chiarissimo articolo di T.Pievani sulla Stampa
· dichiarazione del
testimone a difesa dell’Intelligent Design al processo di Harrisburg, il biochimico Behe,
che il 30/5/07 ammise candidamente che non solo l’Intelligent Design non
aveva prove sperimentali di alcun tipo che giustificassero le loro critiche
alle spiegazioni dei neodarwinisti, ma anche che secondo la sua definizione di scienza
anche l’astrologia lo era, o la · dimostrazione che nel
1987 il passaggio dal creazionismo USA all’Intelligent Design USA era stato
incredibilmente più un lavoro di taglia/incolla di segretarie che un lavoro
di filosofi o addirittura di scienziati; non per niente è utile citare il
famosissimo – non in Italia - anello mancante (“cdesign proponentsists”) e il grafico
che illustra la scomparsa catastrofica e improvvisa del creazionismo dopo una
sentenza di un tribunale supremo USA. Questi due autogol – già precedentemente citati e
citati in queste pagine - non hanno bisogno di moviole, tanto sono evidenti.
Serve invece un filosofo per provare a far capire che “Analizzando
la letteratura prodotta dai sostenitori dell'Intelligent Design con i criteri
solitamente adottati per le teorie scientifiche, è facile constatare come
questa dottrina violi tutte le minimali regole
che la comunità scientifica si è data per costruire correttamente i propri
programmi di ricerca. …” “… la dottrina del disegno intelligente non individua
alcun punto realmente fallace del programma di ricerca in uso. È quindi una
forma di dissenso inutile e sterile, motivata da ragioni ideologiche e
politiche. Infine, completando l'analisi con un semplice ragionamento per
assurdo, vediamo chiaramente che se esistesse davvero un «progetto» insito
nella natura esso non sarebbe affatto intelligente né direzionato, poiché
è assai difficile riscontrare nella storia naturale una linea universale di
progresso, una finalità cosciente o una perfezione intrinseca. Al
contrario, come molti scienziati credenti hanno denunciato, la teoria [?!] del disegno intelligente crea un grande imbarazzo
soprattutto a livello teologico, poiché radicalizza e drammatizza il problema
del male nel mondo: come può un Dio, che ha progettato questa storia naturale
piena di morte, di sofferenza e di violenza, essere al contempo onnipotente e
infinitamente buono?[...]”. Le ultime parole
citate alludono forse ad uno dei problemi di cui meno si parla ma che fa
riferimento ad un altro possibile autogol, l’inesistenza della morte prima
del peccato originale, prima del primo uomo … nonostamte Ia scomparsa di
milioni di esseri viventi [fra cui quella dei dinosauri … che non è passata
inosservata]. Il finale
dell’articolo comunque non è del tutto ottimista, anche se risulta evidente
dove stanno i problemi di coerenza e di uso ottimale della ragione, un altro
tema che viene spesso evocato, soprattutto a partire dal discorso di Regensburg e passando anche per
il discorso previsto alla Sapienza: “Si
profila un duplice diniego, quindi, in terra europea: del creazionismo
d'oltreoceano, ma anche della possibilità filosofica che ci ha lasciato
Darwin, ovvero la sfida del naturalismo e l'emancipazione dalla tutela coatta
di qualsiasi sapere forte che imponga i propri principi alla libera crescita
della conoscenza”. |
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10/2/08-IT
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A Milano anche l’UAAR organizza per il 20 febbraio una
giornata per ricordare il 199’ anniversario della nascita di Darwin.
L’incontro inizierà con un contributo (“Evoluzionismo e creazionismo:
prospettive storiche”) di uno dei più noti biologi evoluzionisti italiani,
Pietro Omodeo; si continuerà poi analizzando l’evoluzione di un carattere
biologico, il linguaggio, che tanto ha contribuito all’evoluzione culturale
umana. Qui un volantino
dell’iniziativa. A proposito di P.Omodeo, a qualcuno può interessare il fatto
che ha messo a disposizione di tutti un suo libro di biologia da cui è stato
tratto un ipertesto consultabile
gratuitamente da chiunque voglia capire meglio la biologia se non ha avuto la
fortuna di studiarla all’università: “Il testo qui
presentato è frutto di un volume redatto dal professor Pietro Omodeo e pensato
per la scuola media superiore. L’opera, mai pubblicata, è stata generosamente
donata dal professore all'ANISN, perché ne ricavasse un ipertesto che potesse
liberamente circolare in rete con la speranza di contribuire allo sviluppo
della cultura scientifica in Italia. Il libro è stato scomposto in numerose
pagine web (2268 file), è corredato di 1762 immagini e di 7768 link, in modo
da favorire percorsi di studio personalizzati.”. Nel 2004 il professor Omodeo
ha rilasciato un'intervista
a Naturalmente (mensile dell’ANISN), in cui racconta la sua esperienza
umana. Forse
qualcuno (fra i commenti del sito Bioetiche…) pensa
che ci sia un po’ di fanatismo o di idolatria nel festeggiare il compleanno
di Darwin tutti gli anni; sicuramente preoccupa, dopo 150 anni di attacchi a
Darwin e al darwinismo, che lo stesso pensi addirittura che “questa fissazione delle organizzazioni
di non credenti per Darwin mi sembra ossessiva”; non sempre è facile distinguere fra difesa ed
attacco, ma in questo caso dovrebbe essere evidente chi è il lupo e chi
l’agnello. Non è facile invece capire che chi
lo festeggia sa benissimo che il 12 febbraio si festeggiano soprattutto
le migliaia di intelligenze umane (e Omodeo è una di queste…) che sulla
geniale idea iniziale di Darwin (e ovviamente anche di Wallace) hanno
costruito una “cattedrale”, l’attuale conoscenza dei milioni di fatti che hanno
costituto l’evoluzione biologica. Forse
nessuno dei critici al darwinismo si rende conto che le critiche a Darwin
ormai, dopo un secolo e mezzo di conferme e di ampliamenti, sono solo critiche
al lavoro ma soprattutto all’intelligenza di migliaia di uomini che negli
ultimi 150 anni hanno sottoposto, loro sì erano sospettosi ma seri e
responsabili, a continua verifica le idee certamente in parte errate e
imprecise di Darwin, arrivando a spiegare come funziona nei dettagli e come
si spiega, senza ricorrere a continui improbabili eventi soprannaturali, la
storia della vita sulla terra. |
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9/2/08-IT
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Sul Foglio un articolo ·
Sul Riformista un articolo di O.Franceschelli (“Darwin, una rivoluzione
biologica che è evoluzione di laicità”) sul prossimo 199’ anniversario
della nascita di Darwin (nato il 12 febbraio1809). L’articolo è un pressante
invito a verificare il proprio modo di interpretare il mondo di fronte al
serio rischio di “scambiare la fede per conoscenza effettiva delle cose“
con l’atteggiamento «Scettico e razionalista« di
Darwin, che in tempi certamente più difficili (“nel
clima tutt'altro che tollerante dell'Inghilterra vittoriana“) seppe
dare “un'inaggirabile lezione
di scrupoloso rispetto per la ricerca scientifica e di laica rettitudine
nell'uso pubblico delle proprie convinzioni filosofiche e religiose. Una lezione di cui, proprio nell'odierno clima
culturale e politico del nostro Paese, sarebbe veramente difficile esagerare
l'attualità” L’articolo,
dopo aver ricordato il recente documento
dei Lincei in difesa della teoria dell’evoluzione, si conclude con una preoccupazione
e un appello a riconoscere che ci sono anche … i limiti della fede di fronte
alle scoperte della scienza: “Dover ancora denunciare, come si è
sentita costretta a fare la stessa Accademia dei Lincei, quanto siano
infondate le critiche al darwinismo e alla necessità di insegnarlo nelle
scuole, è certo uno dei segni più allarmanti della carenza di laicità che
oggi minaccia tutta la nostra vita pubblica. Segno insomma
dell'innegabile pazienza di cui i laici devono saper fare esercizio di
fronte al ritorno non del sentimento religioso in quanto tale, ma del
fondamentalismo protestante o dell'integralismo cattolico. Incapaci entrambi
di confrontarsi con la scienza e con la filosofia moderne” Non bisogna comunque dimenticare
quanto sia stato importante il ruolo di Darwin (ma anche di Mendel, di De
Vries e delle migliaia di ricercatori che nei successivi decenni hanno
contribuito alla conferma e al consolidamento della scoperta sua e di
Wallace): “le sue teorie hanno consentito di superare la «schizofrenia
concettuale» (Ayala) tra mondo della materia inanimata e mondo della materia
vivente. Il primo già indagabile e conoscibile mediante la scienza. Il
secondo ancora sottratto a quest'ultima e spiegabile magari soltanto facendo
appello a cause sovrannaturali. Grazie a Darwin, anche
l'evoluzione della vita può essere studiata come ogni altro processo
naturale.
Governato da meccanismi soltanto fisici (variazioni casuali e azione
cumulativa della selezione naturale). E del quale fa parte anche homo sapiens,
incluse le sue capacità intellettuali ed etiche.” Sembra incredibile che a qualcuno
queste scoperte sembrino sempre e solo “diavolerie”; insistere
a contestarle, pretendere che i credenti continuino a “scambiare la fede per conoscenza” di fronte a migliaia di successi e
di applicazioni utili della biologia evoluzionistica, renderà assolutamente
inevitabile indurre anche altri, come Darwin, a non avere altre alternative
che “il progressivo
congedo dalle convinzioni religiose della giovinezza”… Come ricorda Franceschelli, comunque
qualcosa è cambiato, perfino la teologia ha dovuto adeguarsi, “evolvere”,
per non illudere e deludere ..: “Anche la teologia si è vista costretta a far subentrare
al creatore e disegnatore onnipotente della tradizione il Dio umile e
vulnerabile del teismo evoluzionistico, che si limita ad accompagnare con
amore l'odissea evolutiva, senza intervenire direttamente neppure sul male
fisico (sprechi, sofferenze, eliminazioni di specie) che ne segna i processi”. |
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6/2/08-IT
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Sul Corriere un contributo di E.Severino
(“Il rapporto tra ragione e
fede ·
Sempre sul Corriere e su un argomento simile (ma
legato alla notizia dell’embrione creato con un DNA mitocondriale diverso da
quello materno per evitare una patologia genetica) c’è anche un’intervista a S.Veca
(“Il filosofo «Da una parte
e dall'altra vedo certezze brandite come spade. Dobbiamo prendere sul serio
quello che ci dicono gli scienziati»”) ·
Sull’Unità
si parla invece di un’assemblea organizzata oggi alla Sapienza per ragionare
sulle polemiche sorte in seguito alla lettera dei 67 fisici sulla visita del
Papa alla Sapienza. Sono già 1500 le firme di universitari di tutta Italia
che cercano di far notare come il loro comportamento sia stato corretto e
adeguato (“Caso Papa-La
Sapienza: 1500 firme per la laicità”) ·
Sempre sullo
stesso argomento un articolo del Foglio (“L'appello per i 67 "no Papa" e quello "per la ragione'.
Accademici contro“) presenta la contrapposizione fra docenti
universitari (circa 1500)
che difendono la lettera del 23/11/07
dei 67 fisici della Sapienza e docenti universitari (l’iniziativa sembra
partita dalle facoltà scientifiche milanesi…) che invece appoggiano la
decisione del Papa di non accettare l’invito, invitando a firmare un “appello per la ragione”
in cui si presentano i fatti in modo un po’ fuori dalle righe: “Abbiamo
con ciò toccato il fondo dell’intolleranza ideologica e scritto una delle
pagine più nere della storia della libertà d’espressione nelle nostre
università e nella società civile”. Infatti,
come poco si sa (ma risulta dai verbali del senato accademico) l’invito alla
visita era partito solo dal rettore, e gli organi accademici erano stati
informati solo a posteriori; la stessa iniziativa era poi stata
progressivamente ridotta di importanza dallo stesso rettore. Essendo stata
riconosciuto come insolito per l’occasione (l’inaugurazione dell’anno
accademico), l’incontro del papa era stato infatti spostato a DOPO
L’INAUGURAZIONE; è possibile che anche questo abbia non poco indispettito il
Papa. Nell’appello questi importanti “dettagli” non
vengono nemmeno citati e quindi purtroppo non sono noti ai circa 400 che lo
hanno firmato (almeno 1 senza saperlo … ed ha pure … l’alibi). Non
dimentichiamo poi che c’è anche un elenco con addirittura 20300 firme
in difesa dei 67 docenti della Sapienza che avevano scritto una lettera per
sconsigliare che l’apertura dell’Anno Accademico si svolgesse alla presenza
del papa. Altre 1100 firme sono invece sotto un appello di Magdi Allam,
che contiene frasi un po’ forti contro i 67 docenti; anche qui non vengono
spieati ai firmatari i fatti che giustificano il comportamento di questi
docenti. Ognuno invece può leggere i fatti in questa
lettera in cui Giorgio Parisi, uno dei firmatari e uno dei nostri migliori
fisici racconta gli eventi a cui ha partecipato. |
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6/2/08-UK
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[da Pikaia]
Sull’ultimo numero di Nature un articolo di Kevin Padian (un
paleontologo dei vertebrati che in California collabora con il NCSE e che
come esperto per l’accusa ha dato un notevole contribuito alla vittoria della
ragione e alla sconfitta della truffa
dell’ID al processo
di Harrisburg) sull’eredità di Darwin “Darwin's
enduring legacy” |
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5/2/08-IT
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Sull’Unità
di oggi un articolo (“La Chiesa che vorremmo“) di un fisico della Sapienza oggi in pensione, Carlo
Bernardini, uno dei firmatari della lettera dei 67 sulla visita del papa;
un’intervista pubblicata dal Corriere il 21/1/08 (“Bernardini il «ribelle»: provocazione
dal Pontefice”) in poche parole fa notare
quanto oggi la Chiesa ami mostrare il suo potere («E dire
che Cristo era un bel tipo di sessantottino. Gli hanno creato intorno tutto
quest'apparato di potere. Chissà che direbbe»”): “parto dall’idea che una
massa non marginale di personale ecclesiastico (il clero) di nazionalità
italiana goda di finanziamenti che gravano sul pubblico bilancio per svolgere
attività per così dire professionali» in ambito religioso, in sedi sparse su
tutto il territorio. Se di cittadini italiani si tratta, vorrei che un bravo
giurista rispondesse a queste domande …”; le domande sono 5, alcune anche
ovvie e gustose (il celibato non è contro natura?; per comportamenti
immorali si condannano solo i normali cittadini e non gli amici politici?).
Lo scienziato Bernardini purtroppo, dopo aver
sottolineato come molte leggi statali (ad esempio quella per gestire
l’aborto) siano sottoposte a continue critiche ed obiezioni e come si voglia
imporre il rispetto dei dogmi cattolici anche al resto dei cittadini
italiani, si dimentica che anche grandi conquiste culturali della specie
umana sono state (l’eliocentrismo) e sono tuttora (l’evoluzionismo) sotto
tiro per lo stesso motivo ideologico: in quanto secondo alcuni non sono
rispettose della visione “tradizionale” del mondo trasmessa dalla
Bibbia. ·
Altrettanto preoccupato, e sullo stesso tema, anche
l’articolo “Il
pericolo dell'ondata neoguelfa” su La Repubblica, che illustra i
segni di una possibile ricostruzione di uno stato pontificio, con la sfera
pubblica sempre più sotto tutela. In ambedue gli articoli traspare lo
sconcerto di accorgersi di avere perfino nostalgia per la maggiore laicità e
autonomia della DC ai tempi di Rossetti e De Gasperi (come recentemente
notato pure da Tina
Anselmi su La Repubblica)… ·
Nel sito di Pikaia Per
cominciare, si può passare molto tempo ascoltando gli audio di una
ventina di dibattiti che si sono svolti in gennaio al Festival
della Scienza di Roma. Qualche argomento interessante da ascoltare
facendo la maglia o guidando (i file mp3 si possono scaricare) lo si trova
sicuramente, e se anche la vista è buona e non si sta guidando, ci sono
interessanti video archiviati nel sito di Videoscienza. Se poi
la vista è migliore dell’udito … non si guida, non si fa la maglia, e si
preferisce la lettura, QUI
alcuni consigli per scegliere fra i nuovi libri sull’evoluzione … il 2009 si avvicina e non bisogna farsi
trovare impreparati e con le lampade spente. Per chi
invece ama uscire e girare il modo, non mancano suggerimenti per scegliere
personalmente le iniziative interessanti che permettono di incontrare persone
interessanti; ad esempio a Roma il 9/2 c’è un convegno (“L'evoluzione
della medicina evoluzionistica”) che evidenzia lo stretto legame fra la
medicina di cui tutti hanno tanto bisogno e biologia evoluzionistica, mentre
la prossima settimana, il 14/2, c’è un dibattito
con Eva Jablonka, Bandi, Casiraghi e Pievani a Milano alla Bicocca al
mattino, nel pomeriggio ci si può aggiornare sull’evoluzione umana con Manzi
(un’ottima occasione per gli antievoluzionisti milanesi) e la sera si puà
concludere la giornata ancora con la Jablonka. Nella stessa settimana ci
saranno poi altre iniziative per il Darwin Day a Milano
(per fortuna ormai sembrano lontani i tempi in cui, con assemblee
creazioniste addirittura in un liceo,
sembrava la volessero trasformare nella capitale italiana
dell’antievoluzionismo e del creazionismo…), Genova
(locandina),
Roma
e perfino a Correggio
e Castelbuono
(PA) e, per fortuna, qualcuno e qualcosa si muove anche Le
iniziative di Milano sono comunque disponibili pure per i pigri che non amano
o non possono uscire di casa: si potranno infatti vedere “in streaming
video” |
“ |
4/2/08-USA
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Negli USA ci si
sta preparando all’uscita nelle sale (in aprile) del film “Expelled”; nel sito web evoluzionista
“Panda’s
thumb” si fa notare un articolo (“Baptist
professors featured in new film”) comparso il 28 gennaio su un quotidiano
battista (Southern
Baptist Texan) in cui si può leggere una frase sconcertante di uno dei
massimi esperti dell’Intelligent Design; Dembski ha il coraggio di dire che
molti credono che “the
biological sciences are a dispassionate search for truth about life but many
of whose practitioners see biology, especially evolutionary biology, as an
ideological weapon to destroy faith in God”. Questa
valutazione di Dembski sembra proprio ricordare una frase tratta dal
documento del 1999 di
un teologo cattolico, non citato esplicitamente, che affrontava il problema
della contrapposizione fra “razionalità e cristianesimo, …
anzi considerati … persino reciprocamente escludentisi”: “La teoria
dell'evoluzione si è sempre più consolidata come la via diretta per far
scomparire definitivamente la metafisica, per rendere superflua l'«ipotesi di
Dio» (Laplace) e formulare una spiegazione del mondo strettamente
«scientifica»”). Questa
riflessione era inserita in un ragionamento e in preoccupazioni che sembrano
tuttora attuali: “Una teoria dell'evoluzione che
spiega complessivamente tutto il reale, è divenuta una sorta di «filosofia
prima» che rappresenta, per cosi dire, il fondamento vero della comprensione
razionale del mondo. Ogni tentativo di mettere in gioco cause diverse da
quelle elaborate da una tale teoria «positiva», ogni tentativo di
«metafisica» deve apparire come una caduta al di sotto della ragione, come
un'involuzione rispetto alla pretesa universale della scienza. Così,
l'idea cristiana di Dio è necessariamente considerata come non scientifica”. Nel film si
racconta il caso di un ricercatore battista creazionista che aveva dovuto
chiudere un suo sito web favorevole all’ID; nel sito web del film si
pubblicizza una curiosa
iniziativa a premi, organizzata per aumentare l’affluenza dei cristiani
nelle sale in cui trasmette questo film… |
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4/2/08-IT
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Sul Riformista un articolo abbastanza amaro sul
rapporto fra teoria dell’evoluzione e elezioni presidenziali USA (“DARWIN RESTA FUORI DALLA CASA BIANCA”);
l’articolo evidenzia il fatto che si cerchi di evitare I’argomento, anche se
probabilmente nessun candidato si preoccupa seriamente del lontano Vaticano e
un po’ più dei battisti della “bible belt” (pur in difficoltà per la condanna
di un paio di famosi redicatori) o del 50% di americani creazionisti di vario
tipo; l‘unico che ne parla è il candidato democratico Mike Gravel … che
nessuno conosce. Strano che l’articolo citi però come quasi
sovversiva una ovvia dichiarazione di Gravel (“l’evoluzione
è un fatto”) che potrebbero firmare .. anche il Papa e il
Card.Schönborn, dato che si difende comunque solo l’evoluzione, sorvolando su
quale possa essere la spiegazione. Purtroppo a volte si rischia di passare per
papisti (… pur magari ignorando quello che ha detto il Papa) anche senza
alcun motivo … dovrebbe essere chiaro che se è pericolosissimo mettere in
bocca al papa una citazione non verificata … sarebbe meglio comunque non dire
che “i candidati si allineano con il Vaticano” … la situazione politica USA non sembra
influenzata dal Vaticano … come quella italiana. |
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2/2/08-VA
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Cercando bene, si riesce anche a trovare un altro
convegno vaticano in cui si parlerà di evoluzione; in realtà la biologia
evolutiva la troviamo solo inserita in un contesto che in parte la nasconde e
rischia di strumentalizzarla. Il
convegno Ci sono sicuramente oratori
interessanti sia sul fronte scientifico (L.L.Cavalli Sforza) che su quello
teologico (il card.Martini), mentre altri oratori lasciano perplessi a causa non delle loro opinioni ma per loro precedenti
dichiarazioni non documentate contro l’evoluzione biologica e la teoria
dell’evoluzione … Complessivamente sembra quindi (per ora) meglio impostata
la conferenza NON organizzata dall’Accademia delle Scienze Pontificia …. Che un chirurgo esperto in trapianti
di teste, e secondo lui forse di anime, racconti che lui crede che “We will argue that
at some time in the biological evolutionary course divine intervention
with the introduction of a soul/spirit was required to create the unique
human species. We will further argue that with the infusion of a
soul/spirit at the time of human conception we are, in a sense, witnessing a
replication of the creation process of mankind itself. The latest
advances in molecular genetics and neuro-imaging will be presented to support
the thesis that divine intervention was necessary in the origin and development of man [!!] emphasizing
that: ‘we are created in the image and likeness of God’”. C’è da preoccuparsi del dubbio che
questi siano già i primi effetti dell’auspicato “allargamento
della ragione”… E’ possibile che queste frasi avranno in futuro molto
successo? I teologi citeranno spesso queste frasi nei prossimi anni?
Purtroppo anche il premio Nobel Rubbia, nel 2003 trovava addirittura una “impressionante vicinanza” fra i primi attimi del big bang e i primi attimi
della genesi: “Le osservazioni della scienza moderna riprendono con
impressionanti vicinanze l’impressionante descrizione idealizzata delle sacre
scritture” [non lamentiamoci se poi qualcuno in Vaticano ha dei dubbi sull’utilità di
spendere soldi solo perchè i fisici non si accontentano più dell’“l’impressionante
descrizione idealizzata delle sacre scritture “; [ “]. |
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1/2/08-USA
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Su Catholic News Service un articolo (“Evolution and creation: A recurring
papal theme, often misunderstood”) sull’evoluzione secondo il Papa |
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1/2/08-VA
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Nel 2009 anche il Vaticano organizzerà un grande
convegno sull’evoluzione (“EVOLUTION: FACTS
and THEORIES”), in cui sembra si voglia affrontare il problema con
un’impostazione logica e razionale; sembra evidente dal programma,
ma soprattutto dalla scheda “Argomentum”,
che si vogliano dedicare 4 giornate (dal 3 al 7 marzo) per analizzare sia i
fatti comunque già noti alla fine del 1700 e finalmente accettati anche dal
Card.Ratzinger nel 2004 Queste premesse lasciano
comunque aperto un serio dubbio sull’intuibile giudizio negativo su
dichiarazioni, sia del Card. Schönborn (che in un editoriale
del 2005
sul New York Times, aveva cercato di svalutare, modificando le parole stesse
del precedente Papa, proprio questo documento del 1996 citato) che del Papa attuale, che ripetutamente
ha appoggiato queste posizioni (come si può leggere ad esempio nei recenti
libri “Caso
e disegno” e “Creazione e
Evoluzione”). Molto chiara, anche se non sembra tenere conto dei tentativi papali di “ampliare la ragione” per evitare che la fede ..
abbia in futuro basi meno solide rispetto alla scienza, la frase: “Un
cristiano può credere nel disegno provvidenziale di Dio nella Creazione,
senza farne una “teoria scientifica” concorrente ad un’altra: stiamo decisamente su un altro piano d’interpretazione. Questo
però suppone, reciprocamente, che nessuna teoria scientifica si voglia
erigere a spiegazione ultima della realtà, ciò che ne farebbe o una
pseudo-metafisica, o una pseudo-religione – in ogni caso, il contrario della
scienza.. Dal programma sembra che si voglia
dare ampio spazio a Teilhard
de Chardin, un gesuita paleoantropologo che negli anni 1926/1946 veniva
considerato, quasi fosse un novello G.Galilei, una seria minaccia per la
Chiesa, tanto che il santo Uffizio lo aveva allontanato (per ben 20 anni fu
esiliato a lavorare come paleoantropologo in Cina) e i suoi libri, in cui
cercava di conciliare l’evoluzione biologica con la teologia, venivano
banditi – perfino dopo la morte avvenuta nel 1955 - dalle biblioteche delle
istituzioni religiose. Oggi sembra venga rivalutato, ma bisogna sperare che
si mantengano distinti i suoi contributi scientifici dalle sue ipotesi per
cercare di conciliare la sua fede con i dati della scienza. Fra i contributi
previsti sembra che per ora manchi quello di un primatologo/a; sarebbe
davvero grave che mancasse chi negli ultimi anni ha svelato una gran quantità
di aspetti molto “umani” nel comportamento dei primati; nell’unica occasione
simile precedente (un convegno
in Vaticano nel 1984 [l’articolo di Gould è molto interessante e cita
anche gli effetti nel mondo del documento papale del 1996!],
a cui partecipò anche S.J.Gould) furono invitati anche primatologi esperti di
biologia evoluzionistica per cercare di presentare le strette relazioni
filogenetiche fra l’uomo e i primati (… inutilmente, viste le recenti esternazioni del
card.Martino…). Oggi sarebbe invece importante
(e dimostrazione di aver capito le novità scientifiche importanti) che
esperti del comportamento dei primati (R.Fouts,
F.De
Waal, A.Whiten,
J.Goodall,
R.Wrangham,
E.Visalberghi,
MD.Hauser)
possano far capire il ruolo rilevante delle recentissime scoperte scientifiche
sulla socialità e la cooperazione e sulla comunicazione nei primati superiori
(in particolare negli scimpanzé comuni e nei bonobo). Importantissime anche
le ultime novità sull’uso
di strumenti, che una primatologa romana attualmente segretaria dell’IPS (E.Visalberghi)
ha recentemente osservato perfino in alcuni primati americani, appartenenti
ad una linea evolutiva con decine di specie diverse, che si è sviluppata
autonomamente dopo la separazione del continente americano dall’Africa. Verificare la complessità del
comportamento nei primati può permettere di capire meglio che anche i biologi
hanno diritto di interloquire su aspetti del comportamento umano che hanno
evidentemente basi materiali più facilmente accettabili in altre specie. Speriamo che
L.Galleni, biologo evoluzionista presente nel comitato organizzatore e
docente di filosofia della scienza alla Gregoriana, sia quindi interessato a
far capire come ci siano somiglianze con le specie filogeneticamente vicine
anche per quanto riguarda aspetti che spesso, ma solo se si tratta della
nostra specie, qualcuno è tentato di associare all’anima. Il dubbio infatti è
che anche qualche teologo pensi che “gli animali” (e quindi
logicamente anche i primati superiori) abbiano solo stupidi e banali comportamenti
istintuali. La primatologia, soprattutto negli ultimi decenni, ha dimostrato
aspetti prima sconosciuti e davvero sconcertanti nel comportamento dei
primati, che chiaramente dimostrano una progressiva evoluzione anche del
comportamento. Un altro aspetto che
sembra poco presente nel programma del convegno è quello che riguarda
l’interazione con l’ambiente e con la geologia: non si può capire
l’evoluzione e la speciazione nei primati senza evidenziare il ruolo dei
movimenti delle zolle continentali, né si può parlare di evoluzione umana
senza analizzare le modificazioni dell’ambiente nel continente africano. Sarebbe meglio che la
discussione non si focalizzasse solo sugli aspetti biologici, che non
esauriscono affatto i fattori dell’evoluzione (anche questo è un errore che
si trova facilmente nei testi di teologi, che, già perplessi di fronte alla
biologia, tendono ad evitare un approccio globale ai problemi
dell’evoluzione). Certo, se si intende
sostenere altri fattori ed altre ipotesi sull’origine degli aspetti materiali
dell’uomo (genotipicamente e fenotipicamente molto simile ad alcune specie di
primati) … climatologi, ma anche primatologi e antropologi probabilmente non
servono ed anzi disturbano …; speriamo quindi che il convegno si prefigga
(l’occasione lo richiedebbe, avendo ovviamente addosso gli occhi di tutti i
diversi esperti) effetti culturali più rilevanti rispetto al convegno del
1984, che doveva far capire agli uomini di chiesa perché Teilhard de Chardin
e gli evoluzionisti fossero certi, da ben due secoli (=200 anni), che l’uomo
avesse antenati comuni con gli attuali scimpanzé … è meglio non ritornare
indietro anche su questo. ·
Leggendo però un articolo dal titolo altisonante proprio sul Venerdì di
Repubblica di oggi (“Nell’ateneo
del papa nero, dove Darwin è scienza”) comunque viene un grosso dubbio: queste problematiche scientifiche molto complesse interessano davvero
ai teologi? I futuri teologi delle università pontificie hanno le basi
culturali sufficienti per poter valutare e discutere se e perché “Darwin è scienza”, come leggiamo nel titolo dell’articolo? Già è noto che nell’organico delle università
vaticane vi è una grave carenza nella formazione scientifica: 1 solo
docente di scienze naturali (1 su 1500) sembra un po’ poco per preparare i
futuri teologi a parlare di evoluzione biologica (alcuni teologi gesuiti
pubblicano talvolta loro riflessioni su Civiltà Cattolica). E’ noto che ci sono
fisici cattolici che sostengono addirittura che la biologia non sia una vera
scienza (quella galileiana, per farsi capire…) solo perchè – a differenza
della fisica - non esistono formule
matematiche che permettano di predire il futuro dell’evoluzione biologica; è
quindi auspicabile che, prima di studiare biologia, nelle università
pontificie si approfondiscano anche matematica e fisica. Che cosa svela
invece il rettore della Gregoriana nell’intervista? [Benissimo! Con
queste premesse c’è davvero da rimanere a bocca … chiusa. Se non si fa
ricerca ma nemmeno si studiano non solo la biologia e l’evoluzione ma nemmeno
le basi fisiche e matematiche del metodo scientifico … come si può pensare di
criticare in modo razionale e non ideologico chi conosce la scienza e fa
ricerca scientifica? Sono ormai diecimila anni che il mondo si regge sulla
divisione del lavoro e quindi sul rispetto delle conoscenze e delle competenze
… Come si pensa di riuscire a discutere con gli scienziati? E a contestarli-
magari in un modo banale - su un tema complesso come la teoria
dell’evoluzione, che da 150 anni ha sconvolto la rappresentazione e la
comprensione degli aspetti materiali
della natura del pianeta in cui viviamo? Si sa che le vie del
Signore sono infinite, ma con queste premesse c’è da dubitare che queste vie
possano incontrare quelle della ragione …
Speriamo che si preferisca ascoltare le sagge parole di mons.Ravasi,
un gesuita oggi con un ruolo importante,
ben cosciente della realtà e rispettoso delle competenze: “è
ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati degli scienziati, i loro
ritrovamenti, i reperti che hanno una oggettività solida. Ma se la
teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un
campo non suo”.
Oggi sappiamo dal rettore della Gregoriana anche perché è “un campo non suo”.] |
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31/1/08-IT
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Sul Foglio un articolo (“Genetisti
e cardinali”) racconta un po’ delle ultime riflessioni del card.Schönborn
(nel suo recente libro “Caso
e disegno”) su creazione ed evoluzione, argomento in buona parte
esterno alle sue competenze, che non sembrano molto diverse da quando nel 2005 aveva
deciso di aprire la strada al Papa verso l’Intelligent Design. Sembra
invece che l’autore (forse finalmente ha letto gli articoli di F.Facchini)
voglia prendere un po’ le distanze dall’Intelligent Design USA (speriamo che
anche altri giornalisti del Foglio si convincano dell’errore in cui da tempo
sono caduti …). Chissà cosa direbbero Zichichi (difensore qualche giorno fa di
un minimo di serietà quando si usa il metodo scientifico: “Per fare una scoperta scientifica è quindi necessario …
realizzare un esperimento… Ogni scoperta è stata ottenuta sempre dopo un
esperimento”), Ravasi
(difensore, almeno nel 2005,
dell’autonomia e del rispetto reciproco delle competenze fra scienza e fede: “è ovvio che l'evoluzione esiste,
non si possono ignorare i risultati degli scienziati, i loro ritrovamenti, i
reperti che hanno una oggettività solida. Ma se la teoria evolutiva è giusta,
non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo”), ma anche
gli ultimi due papi sul modo in cui uno dei due miti della Genesi viene
trasformato, senza prove razionali, dal Card. Schönborn, dal filosofo – ma addirittura
anche dal biologo Lejeune - in un manuale di biologia evolutiva … Curiosa e
decisamente originale (ma soprattutto sconcertante per qualsiasi biologo)
l’ipotesi che il caso, il cui ruolo fondamentale nei meccanismi “casuali” che
gestiscono la creatività e la comparsa di novità nell’evoluzione era stato
dimostrato già nell’800 dall’abate Mendel, si possa considerare addirittura “un’idea filosofica”. Fa sorridere
il pensiero di poter attribuire a “un’idea filosofica” i numerosi
decessi conseguenza di eventi casuali … [anche se “un’idea filosofica”
forse è meglio di una divinità a cui si chiede sempre e solo il bene] Nuovo sembra
anche il risorgere della “creatio continua”,
quando persone più competenti preferiscono evitare di pensare a continui interventi
soprannaturali (anche perché sarebbe meglio evitarli, per non far arrabbiare
Zichichi). Risulta
particolarmente evidente uno dei problemi che molti che vorrebbero criticare
la teoria dell’evoluzione dimostrano di non vedere; l’articolo sembra dimenticare
completamente il fatto che ci sono milioni di specie e miliardi di esseri
viventi che nascono e muoiono continuamente da miliardi di anni; forse solo
davanti ad una bistecca o ad una zanzara ci ricordiamo che la vita non
riguarda solo la nostra specie? La
situazione è molto triste … il lavoro che aspetta mons.Ravasi sembra
difficile, avendo davanti solo un anno prima del 2009, quando tutto il mondo
parteciperà alle iniziative per commemorare Darwin (nato nel 1809) e la
publicaziome del suo libro che ha rivoluzionato la visione del mondo e
dell’uomo (1859); se proprio si volesse, non dovremmo nemmeno dimenticarci
dei 200 anni dalla prima teoria che spiegava l’evoluzione dei viventi, quella
di Lamarck (1809). Questa
teoria ipotizzava i meccanismi che avevano permesso la diversificazione degli
esseri viventi a partire da un unico organismo primitivo (accettata dal 2004 anche dal
Vaticano), ma era una spiegazione errata e nessuno, a parte il tentativo
fallimentare di Stalin in Unione Sovietica, ha cercato finora di utilizzarla
per interagire con il mondo reale. E noi,
invece di avere dalla Chiesa indicazioni precise (soprattutto sui confini
delle diverse competenze…), leggiamo ancora che “c’è
una grande libertà per il credente di dimostrare tutte le ipotesi
evoluzionistiche per sapere se coincidono con la realtà”. La storia di
G.Galilei non è stata ancora capita …? ·
Sul Riformista un’intervista a mons.Ravasi,
responsabile del Vaticano per la cultura (“RAVASI E LA CULTURA SECONDO RATZINGER”) in cui si parla anche dei fatti della
Sapienza e |
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30/1/08-IT
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Negli ultimi giorni sono comparsi molti articoli in difesa
del Papa, che ha preferito rinunciare alla visita alla Sapienza. Alcuni di
questi articoli (“LAICI MA INTOLLERANTI“, “IL NANISMO DEI LAICISTI”, “VATTIMO: FATIMA MEGLIO DEGLI ATEI“, “LA PARROCCHIA DEI SUPERLAICI CHE FA CONCORRENZA ALLA CHIESA“) aggiungono alla difesa del Papa anche
inutili e poco motivate critiche alla scienza in generale, evitando di
fornire informazioni sul ruolo che la Chiesa concede alla scienza e alle sue
scoperte, spesso affrontate senza una preparazione adeguata (come certifica
la lettera del 1988 di GP2) e a cui si vorrebbe almeno in parte sottrarre
(come evidente nei discorsi di Regensburg) il
presunto monopolio di un utilizzo rigoroso della ragione. Purtroppo nel finale dell’intervista, per
difendere oltre alla scienza anche il Papa (a cui comunque non sembra concedere
la richiesta autorizzazione ad “ampliare il concetto di razionalità”)
definisce pre-aristotelici dei colleghi fisici appartenenti ad una delle
migliori strutture di ricerca europee e mondiali... |
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29/1/08-VA
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L’agenzia cattolica Zenit riprende solo oggi (“Benedetto XVI sostiene la
scienza, secondo la rivista “The Lancet”), con una certa inerzia, la notizia (già
comparsa sul Corriere del 25/1) che la rivista medica inglese Lancet sostiene (“The
Pope and science”) che il Papa non sia affatto nemico della
scienza. Certo fa un certo effetto che, senza commenti, si legga
nell’articolo che Si riporta
comunque correttamente che su alcune questioni Lancet non è tenero con il
Papa, ed anzi sembra tifare per alcune posizioni certo poco ortodosse del
Card.Martini, “sottolineando come il porporato avrebbe appoggiato l'uso
del preservativo per combattere l'AIDS e sostenuto l'utilità della
legalizzazione dell'aborto per ridurre il numero illegale di interruzioni di
gravidanza” ·
2 pagine oggi sull’Avvenire su due temi
interessanti. Nella prima si riporta il testo originale (“L'uomo non è il frutto del caso“) di un
intervento (in occasione dell’incontro con i partecipanti al convegno inter-accademico
"L'identità mutevole dell'individuo" promosso dalla
"Académie des sciences" di Parigi e dalla Pontificia Accademia
delle Scienze) in cui il Papa, pur attribuendo meriti (sub
condicione) alle “scienze esatte” (“hanno fatto prodigiosi progressi
nella conoscenza dell'uomo e del suo universo”) attribuisce alla scienze “meno esatte” ipotesi non vere
(la frase “L'uomo non è
il frutto del caso“ trova concordi anche gli scienziati!) ed esprime
alcune preoccupazioni forse eccessive su un ruolo negativo di uno strumento
di conoscenza che in alcuni campi è insostituibile: “Nella
nostra epoca, in cui lo sviluppo delle scienze attira e seduce mediante le
possibilità offerte, è più importante che mai educare le coscienze dei nostri
contemporanei, affinché la scienza non divenga il criterio del bene“; spiace che approfitti
così del fatto evidente che “nessuna scienza può dire chi è l'uomo, da dove viene e dove va“. Manca nel
suo discorso il ricorrente (da Ratisbona in poi) invito a depotenziare lo
strumento principale del metodo scientifico, ma viene ricordato nell’articolo
di commento a fianco (“Benedetto XVI: la scienza non sia il criterio del bene”): “Da Ratisbona in poi, invece, Benedetto
XVI ha rivolto numerosi inviti ad allargare il concetto di razionalità,
non circoscrivendolo alle sole scienze empiriche”. Questo tema
viene ripreso in questi giorni anche nella sessione invernale del Consiglio Episcopale Permanente, che si è
svolta a Roma dal 21 al 24 gennaio e che crea una struttura organizzativa
apposita: “Particolarmente
viva è nei Vescovi l'attenzione al rapporto tra fede e cultura, ulteriormente
alimentata dall'insegnamento pontificio circa la necessità di
"allargare gli spazi della razionalità". A questo proposito,
assume rilievo la scelta di costituire un apposito Comitato,
finalizzato a promuovere il "progetto culturale orientato in
senso cristiano", accompagnandone la riflessione e sostenendo le
attività del relativo Servizio Nazionale.” (Osservatore
Romano, 30/1/08) ·
In un’altra pagina (la 33’) mons.B.Forte (“Etica, ripartiamo dal dialogo“) se la prende con gli scienziati che non nascondono
la loro attività per difendere alcuni aspetti della scienza e soprattutto
della biologia che infastidiscono moltre delle religioni attuali; si citano
così R.Dawkins e
Odifreddi. Interessante, e diversa rispetto ad altri interventi precedenti,
l’opinione di mons.Forte che non se la sente di negare la possibilità di
un’etica atea: L’intervista
a Bruno Forte fa parte di un dossier sul ruolo dell’ateismo nella sfera
pubblica (“Ateismo, fede ed eguale rispetto“) presentato nel nuovo numero di «Reset», che esce
in questi giorni. Tra gli altri contributi, gli interventi dei filosofi
Martha Nussbaum, Gianni Vattimo, Telmo Pievani e Paolo Costa, degli
scienziati Niles Eldredge e Edoardo Boncinelli, del giurista Francesco
Margiotta Broglio e del direttore di Reset Giancarlo Bosetti. |
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29/1/08-IT
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Articolo davvero preoccupato di E.Boncinelli sul
Corriere (“Torna
il sacro e sfida l'Illuminismo”); questo è solo l’inizio: “La religione, al pari di tutte le convinzioni
parareligiose, rassicura e deresponsabilizza, e non saprei dire quale dei due
aspetti sia più ben accetto agli individui che la professano. Se l'aspetto
della rassicurazione non ci deve riguardare più di tanto, è sull'aspetto
della deresponsabilizzazione che la modernità ha qualcosa da dire”, ma poi
Boncinelli comincia a preoccuparsi, citando “la delega che viene così conferita ai ministri di culto
perché accertino e comunichino quale sia il comportamento etico giusto da tenere
in ogni circostanza“, e
rifiutandola: “non ci piace la delega per l'etica che il clero si è attribuito. Nessuno
può legiferare per nessuno in temadi morale. Non ci deve essere un'etica individuale quindi? Non cherziamo! La
messa a fuoco di un'etica individuale è importate per il pensiero laico
quanto e più che per il magistero cattolico, anche se, rispetto alle
posizioni del secondo, il primo auspica una maggiore attenzione al caso
singolo e alle istanze dell'individuo e una minore rigidità.“ … preoccupato
per gli effetti sull’etica sociale: “Il fatto è che una volta che un'autorità si arroga il diritto di
legiferare sul tema del retto comportamento, è facile per essa passare dalle
questioni di morale individuale a quelle che definirei di etica sociale.” Fino
ad arrivare alla conclusione, molto chiara; “È di moda oggi esultare, anche da parte di autori considerati laici, per
un certo recente «ritorno del sacro». Non so bene di cosa si parli e di che
cosa dovremmo esultare: il senso del sacro vive di ignoranza, di
paure e di oscure minacce, confina con la superstizione e dispone al
fatalismo e al fanatismo. Se c'è veramente questo ritorno del sacro,
significa che l'Occidente tenta di rientrare in quello stato di minorità dal
quale l'Illuminismo, secondo Kant,
l'aveva a suo tempo affrancato. |
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27/1/08-IT
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A volte si trovano articoli con concetti interessanti
anche dove meno uno se lo aspetta. Oggi su Libero si recensisce un
libro di Arbasino del 1990 (“Paura
e disgusto in Italia; i vizi di un Paese senza”);dopo aver citato alcune
follie dell’Italia contemporanea (ad
esempio le continue condanne per omicidio nonostante si chieda ce anche
l’aborto venga equiparato all’omicidio…) si accenna anche alla visita del
Papa alla Sapienza, chiedendo che per par condicio anche R.Dawkins o Pievani
possano “andare ad inaugurare l’anno
ecclesiastico per dire cosa c’era sulla terra 3 miliardi di anni prima della
genesi”; Parente sembra sia rimasto colpito da una giusta osservazione
di Pievani nel libro “In
difesa di Darwin”, dato che la cita: “Perchè
esiste il vilipendio della religione e non della scienza e però tutti in fila
se serve un antibiotico o un viagra o una chemio? E chissà che sgomitate se
dalle staminali embrionali dovesse derivare una cura per il cancro…”.
Come si nota, oltre a evidenziare l’incoerenza, si intravede anche
un’allusione alla favola del lupo e dell’agnello, la cui ignoranza impedisce
di vedere che quella della scienza è soprattutto una battaglia difensiva
rispetto a critiche spesso ridicole.
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26/1/08-USA
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Finalmente si può leggere un articolo che illustra un
esempio di quella che i creazionisti biblici USA chiamano “ricerca
scientifica” applicata al mito della Genesi. E’ uscito infatti (e lo fa
notare Silvie Coyaud nel
suo blog) il primo fascicolo del primo volume della prima rivista “scientifica”
creazionista, Answers
Reasearch Journal della “Answers
in genesis”. Come tutti sanno,
la ricerca scientifica, quella vera, parte sempre da qualche domanda
intelligente che pone un problema importante, che si risolve con una
dimostrazione o proponendo un’ipotesi di lavoro che è il punto di partenza
per sviluppare ulteriori ricerche che daranno luogo ad ulteriori articoli
scientifici che permetteranno di aumentare le conoscenze utilizzabili dalla
nostra specie. Chi avrà
l’ardire di leggere uno dei primi articoli (“Microbes and the Days of Creation”) scoprirà perchè non è difficile nè sintomo di
maleducazione fare ironie sulle basi culturali di quella che certamente non è
ricerca scientifica. Curioso anche scoprire che alcuni microorganismi potrebbero
essere stati creati al terzo giorno della settimana dedicata alla creazione;
altri microorganismi invece [chissà perchè… ma lo spiegano!] solo dopo
il peccato originale … triste invece pensare che magari l’idea [non si può
certo pensare che sia un’ipotesi, essendo priva di premesse serie], a
troppi di noi possa sembrare plausibile … forse non sappiamo distinguere fra
la ragione e un semplice pensiero?! Ricordiamoci comunque che la Chiesa cattolica
rifiuta il creazionismo biblico: “La Bibbia non è un libro di scienze”.
Alla creazione però ci crede. Inevitabile quindi una certa … confusione nel
pensiero … dopo la necessaria disattivazione della ragione. |
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25/1/08-UK
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Secondo il Corriere (“LANCET PROMUOVE RATZINGER NON SU PRESERVATIVI E AIDS”) in un
articolo su Lancet si apprezza il Papa per le sue dichiarazioni favorevoli
alla scienza e in particolare alla teoria dell’evoluzione (“ci sono più evidenze scientifiche in favore
dell’evoluzione”), ai problemi del clima (nel 2006 – o nel 2007? - si
è tenuta una conferenza in vaticano sui
cambiamenti climatici). Curiosa l’anticipazione di quel che avverrà
prossimamente: “Ratzinger parlando all’ONU
disse <L’umanità è oggi giustamente
preoccupata per l’equilibrio ecologico futuro>”. C’è qualche dubbio
che si siano confusi gli ultimi due papi … Benedetto 16 andrà all’ONU solo
nei prossimi mesi… |
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25/1/08-IT
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Il pasticcio della rinuncia del Papa all’invito
personale del rettore (il Senato Accademico è stato infatti solo informato a posteriori
dell’evento) a inaugurare l’anno accademico alla Sapienza di Roma (valutato
in modo per quanto possibile laico … prima da un teologo
valdese e poi da un altro teologo valdese: Una farsa italiana in tre atti) ha
permesso comunque di rinfrescare le conoscenze sul secondo processo a
Galilei; fu il processo che si concluse con l’abiura e quindi con una modesta
condanna (in parte comunque scontata dalla figlia suora…) di chi comunque
viene considerato il fondatore della scienza moderna. E’, ad
esempio, comparso solo in questi giorni, oltre ad alcune riflessioni di un
centro studi vaticano (“G.GALILEI E LA QUESTIONE GALILEIANA“), il testo
completo del capitolo del filosofo Feyereband, citato dal card.Ratzinger nel
1990 a Parma ed a Roma. Quel testo non era ancora comparso in italiano, e lo
si può leggere oggi sul Corriere della Sera (“Feyereband
e G.Galilei: il testo mai letto in Italia”)
affiancato da due commenti (“IL CONTESTO DELLE FRASI INCRIMINATE” di A.Carioti e “L'AFFAIRE SAPIENZA LO AVREBBE DIVERTITO” di G.Giorello). Anche per
Darwin infatti la difendibilità della sua teoria era inizialmente debole, per
cui anche lui, quand’era in vita, avrebbe potuto essere condannato, in
quanto mancavano ancora alcune prove fondamentali (la genetica, con i suoi
meccanismi casuali, allora la conosceva solo … un abate boemo di nome Mendel
…). OGGI INVECE è assolutamente irrazionale continuare a
criticare una teoria che ha avuto finora 150 anni di continue conferme e
soprattutto utili applicazioni; anche il teologo V.Mancuso
potrebbe essere d’accordo … sull’irrazionalità, OGGI, di un simile
comportamento e quindi di critiche come quelle che il Papa ha fatto nel corso
del convegno di Castelgandolfo del 2005. Se
l’eliocentrismo ha avuto le prime conferme solo 150 anni dopo il processo a
Galilei, il neodarwinismo le ha da tempo e continuano ad aumentare. Certo
qualcuno (il card.Schönborn, per esempio) sta cercando disperatamente di
negare che i miliardi di fatti indipendenti che avvengono in ogni frazione di
secondo nell’evoluzione biologica abbiano ormai una spiegazione razionale
(che non è certo solo dovuta al caso, come qualcuno pensa e cerca di far
credere!). Di fronte a
questo comportamento critico fuori tempo massimo e irrazionale avviamente i
biologi evoluzionisti dovrebbero alzare un po’ la voce, invitando ad usare
appunto la ragione per capire che non
siamo più nel secolo in cui una religione poteva aver successo facendo
credere che la scienza sostenga che “l’uomo è frutto
del caso”. E’
deprimente vedere in azione chi stravolge il pensiero e le frasi altrui, ma
non è difficile far notare che questa frase … è contestata da sempre anche
dai biologi evoluzionisti. Basta leggere quello che scrivono … Per ora –
manca solo un anno - abbiamo solo nervosi e poco convincenti iniziative irrazionali, anche sponsorizzate
da rettori di università vaticane che sembrano contenti di partecipare a
iniziative penose che negano non solo la razionalità della scienza ma anche
precedenti dichiarazioni del Vaticano in cui si accettava l’evoluzione come
un fatto (2004). Purtroppo
ognuno va per conto suo, cercando evidentemente di trascinare il Papa sulla
sua strada. |
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25/1/08-IT
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Lucido ma deprimente un articolo su Repubblica
(“I DOCENTI "CRETINI" E IL METODO TARGATO
CEPPALONI“) che ricorda
la condanna come “cretini” e addirittura “cattivi maestri” dei docenti della Sapienza che
contestavano che “l’università invitasse
all’inaugurazione dell’anno accademico non il solito premio Nobel ma un
signore che considera Darwin un delinquente e il processo a G.Galilei
sacrosanto” [non c’è da stupirsi; sacrosanto e con le stesse
premesse è anche quello in corso da 150 anni contro Darwin … nel disperato
tentativo di negare una spiegazione razionale alla stessa evoluzione
biologica, pur accettata 4 anni fa (2004) e oggi
spesso messa pure in discussione] e lo collega al fatto che pochi giorni
dopo “il 95% di chi ha espresso condanna per gli
scienziati della Sapienza si è schierato con identico monolitismo a difesa di
Mastella e signora” che oltre ad occuparsi di “piazzare primari di fiducia” hanno fatto cadere un governo
che non li difendeva a sufficienza ("VOLEVANO
FARMI FINIRE COME CRAXI MA IL POPOLO STAVOLTA E' CON ME") … [Un collega, che per quest’anno si è
trasferito all’estero con tutta la famiglia per svolgere ricerche che
coinvolgono lo studio dei primati e quindi l’evoluzione … non mi nascondeva
ieri qualche perplessità sul tornare e far ritornare i suoi figli in un paese
che continua a dimostrare così scarso rispetto non solo per la scienza ma
anche per la ragione (LA POLITICA HA VOLUTAMENTE IGNORATO LE RAGIONI DEI 67 FISICI DELLA
SAPIENZA): ormai solo da lontano ci si scandalizza se un governo
non ha appoggio né parlamentare né popolare quando non difende comportamenti
illegali di suoi esponenti; incredibile anche il fatto che chi spera di vincere
le elezioni già oggi promette che non si potranno più fare intercettazioni
telefoniche ("Mai più intercettazioni
selvagge") contro la criminalità organizzata – e ben diffusa -
dei colletti bianchi, di chi non paga le tasse ma anche dei politici corrotti]. |
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24/1/08-IT
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Il titolo dell’articolo presente nel sito web di ICN
News certamente sopravvaluta (“Un
fatto di portata storica per la cultura italiana“) un evento
di portata … preistorica. Non c’è infatti dubbio che la novità dell’uscita
della traduzione italiana di un libro che contesta il neodarwinismo sia
proprio il salto culturale all’indietro di almeno un paio di secoli, tanto è
vero che sia l’autore della traduzione che l’autore dell’articolo aderiscono
all’AISO, un circolo “culturale” legato alle chiese evangeliche che crede
senza pudore nel creazionismo biblico. Forse in Italia
sono gli unici, ma sanno come farsi notare. Anche la frase
[anti-ratzingeriana] contro l’origine comune di tutti gli esseri viventi e la
stessa evoluzione biologica (verso cui la chiesa cattolica ufficialmente non
ha obiezioni) brilla all’interno dell’articolo: “la
pubblicazione di un trattato critico sull'evoluzione, un manuale di biologia,
a livello universitario, senza lo schema darwiniano "scimmia -
uomo". Si tratta di un testo che aspettavano "tutti" in
Italia”. |
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23/1/08-IT
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Sull’Unità un interessante e pacato articolo di
G.Barbujani (“LA STRANA SCIENZA DEL PAPA”) che cerca di documentare uno dei punti
(la posizione del papa sulla scienza) che altri avevano affrontato in questi
giorni, spesso senza sentire il bisogno di fornire alcuna dimostrazione dei
cambiamenti in atto rispetto a situazioni precedenti, che sembravano (ed
erano) più ragionevoli. Spesso in questi giorni si era evocata la ragione
ma si continuavano a leggere solo pensieri (spesso “acidi” … ma senza
dimostrazioni razionali). [E’ molto
strano; si confrontano e si definiscono la fede e la ragione,
ma si dimentica che nella nostra specie anche il solo pensiero – che è
presente però anche negli animali più semplici - ha avuto un ruolo
importante. Il rischio di confusione sembra rilevante …]. |
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22/1/08-IT
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Articolo di Gentiloni sul Manifesto (“L'università
a piazza San Pietro”) in cui si esprimono seri dubbi sull’intervento del
Papa alla Sapienza, e in particolare il punto in cui condanna la ragione
che non passi attraverso la fede. ·
Interessante articolo sul Foglio, stranamente
molto critico verso il Papa e la Chiesa cattolica; non è quindi del
direttore ma di un teologo laico, V.Mancuso: “LA RAGIONE VINCE, RIFARE LA CHIESA”. Si
parla del ruolo attuale della ragione e della fede, della preoccupazione del
Papa per la debolezza della fede di fronte alla ragione (sia quella della
filosofia che si incontrava anche nella “Fides et ratio” che quella
della scienza): “per secoli le argomentazioni
condotte a partire dalla fede erano vere a priori, accettate senza discutere.
Oggi avviene il contrario; le argomentazioni a partire dalla fede sono
opinabili a priori, senza fondamento stabile, pura soggettività, gusto
personale … oggi la ragione è più forte della fede”. Ma Mancuso prosegue
con un affondo: “O lo fa subito o, come purtroppo il
più delle volte è avvenuto, lo fa quando è costretta dalla forza delle cose,
della ragione della verità”. Dopo aver comunque
riconosciuto che il cattolicesimo attribuisce grande importanza alla ragione
… un altro affondo: “se si accetta la ragione, la
si deve accettare fino in fondo … non è una serva che si può congedare a
piacimento .. o le si dà sempre il primo posto o la si mette sempre in
secondo piano … significa impegnarsi a condurre il discorso teologico sempre
all’insegna della ragione”. A questo punto Mancuso
svela, forse non intenzionalmente, un possibile motivo per cui da tempo il
Papa insiste con la richiesta di un
“ampliamento della ragione”: “a me sembra che questo primato della ragione nella nostra
chiesa non venga sempre rispettato” … facendo notare come la Chiesa prima debba cominciare ad usar la
ragione in modo corretto in alcuni problemi. Cita ad sempio l’esigenza di
rivedere il concetto irrazionale di creazione ex nihilo (Darwin e i
biologi sarebbero davvero contenti…), il concetto irrazionale di peccato
originale e le sue ripercussioni sui neonati innocenti e sui miliardi di
animali e piante morti nel corso dell’evoluzione prima della comparsa
dell’uomo e quindi prima del peccato originale che ha introdotto proprio la
morte, che prima non era contemplata ... Avendo evidenziato gli aspetti irrazionali (e a
volte pure penosi e sciocchi) dell’attacco scoordinato alla biologia
evoluzionistica non posso che concordare con Mancuso quando scrive “La battaglia per la ragione si combatte anche al nostro
interno; prima di guardare la pagliuzza negli occhi degli altri guardiamo la
trave nei nostri”. Mancuso non si ferma neppure davanti a temi spinosi
come quello dell’aborto, proponendo spinosissime soluzioni: “se si vuole davvero contribuire ad evitare l’aborto, una
revisione della dottrina della contraccezione si impone”; fa notare
anche l’imbarazzante relazione, di solito non evidenziata, fra la posizione
della Chiesa contro la contraccezione e l’idea, dimostrata falsa già più di
un secolo fa, che la vita umana sia già presente negli spermatozoi ... [quanto
tempo ci vorrà ancora per capire che anche moltissimi zigoti sono ancora solo
una “potenzialità di vita”?] Il finale però sembra purtroppo poco coerente:
se addirittura un teologo strapazza così la Chiesa avvertendo che ci sono
travi negli occhi di chi parla di ragione ma non la usa o la usa solo quando
fa comodo (“prenderla come guida finchè i conti
tornano e poi, quando i conti iniziano a non tornare, abbandonarla”) …
perché ingrandire la pagliuzza negli occhi di chi queste travi già le vedeva
da tempo? Perchè parlare di ”fatti incredibili come
l’intolleranza laicista di qualche giorno fa alla Sapienza”? Forse
quei 67+M.Cini hanno solo pensato, come V.Mancuso, che che “le parole di esaltazione della ragione spesso
pronunciate da Papa Benedetto risultano poco credibili alle più avvertite
coscienze contemporanee”! [C’è stata
molta confusione e c’è molta ignoranza sui fatti della Sapienza, ma perché
chiamare “intolleranza laicista” un modo
diverso dal suo di accusare la Chiesa di irrazionalità? Non sono molti i
quotidiani che oggi accetterebbero un articolo di un fisico della Sapienza
che accusa la Chiesa di irrazionalità … per i teologi è diverso … ma perché
farlo pesare? Per quanto
riguarda l’ortodossia di Mancuso, non dimentichiamo che c’è qualcuno che gli
contesta di non accettare più di un dogma: “«Dogmi negati», bocciato Mancuso”] |
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20/1/08-IT
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C.Magris in un articolo sul Corriere (“CHI E' LAICO CHI E' CLERICALE“) commenta il pasticcio avvenuto alla Sapienza.
Purtroppo senza conoscere bene i fatti, né quelli avvenuti alla Sapienza, né
quelli che riguardano la strana e ormai secolare battaglia attuale della
Chiesa contro il neodarwinismo, di cui presenta una situazione confusa ma
meno di quanto sia in realtà; peccato che, conoscendo bene il tedesco, come
dimostra nell’articolo, non abbia letto fin dal maggio 2007 il libro (“Creazione ed evoluzione”) che raccoglie la
discussione avvenuta a Castelgandolfo alla fine dell’estate del 2006. In
quell’occasione il Papa, dopo aver consultato altri teologi e aver ripassato
le idee di 2 biologi
tedeschi molto critici
verso il neodarwinismo, già citati in una preoccupata conferenza alla Sorbona
nel 1999: «Verità del cristianesimo?»,
snobbò leopinioni del biologo molecolare austriaco neodarwiniano (P.Schuster)
che era personalmente presente come consulente scientifico. Giunse quindi
alla conclusione che non solo il neodarwinismo, oltre ad avere molti altri
gravi difetti, non era scienza, ma nemmeno l’evoluzione fosse dimostrabile
scientificamente, smentendo (forse senza rendersene conto) quanto aveva
accettato – l’origine comune di tutti gli esseri viventi - in un documento
che aveva firmato nel 2004. Lo stesso
volume è uscito in italiano solo pochi mesi fa, probabilmente dopo un lavoro
di traduzione molto elaborato … per
cui è molto ottimista C.Magris quando scrive “Si è detto che è inaccettabile l’opposizione della
dottrina cattolica alle teorie di Darwin. Sto dalla parte di Darwin (le cui scoperte
si pongono su un altro piano rispetto alla fede [?]) e non di chi lo vorrebbe mettere al bando, cone tentò
un ministro del precedente governo, anche se la contrapposizione fra
creazionismo e teoria della selezione non è più posta intermini rozzi e molte
voci della chiesa [?], in nome di una
concezione del creazionismo più credibile e meno mitica [?], non sono più su quelle posizioni [?]” ·
Abbastanza interessante verificare (nella “illuminante”
e sconcertante conferenza del card.Ratzinger alla Sorbona nel 1999: «Verità
del cristianesimo?») come sia a volte del tutto opposto il modo di
vedere l’evoluzione e la teoria dell’evoluzione; il dialogo in queste
condizioni da “invasione di campo” risulta oggettivamente impossibile. Se per
il biologo è il riferimento per ogni processo biologico che avviene sulla
terra a partire dall’origine della vita (Dobzhansky: "in biologia nulla ha senso se
non alla luce dell'evoluzione") e lo strumento che permette di procedere nella scoperta
del funzionamento dei meccanismi vitali normali e patologici anche in vista
del migliore adattamento della nostra specie all’ambiente, per il
Card.Ratzinger nel 1999 invece: “La teoria
dell'evoluzione si è sempre più consolidata come la via diretta per far
scomparire definitivamente la metafisica, per rendere superflua l'«ipotesi di
Dio» (Laplace) e formulare una spiegazione del mondo strettamente
«scientifica». Una teoria dell'evoluzione che spiega complessivamente
tutto il reale, è divenuta una sorta di «filosofia prima» che rappresenta,
per cosi dire, il fondamento vero della comprensione razionale del mondo.
Ogni tentativo di mettere in gioco cause diverse da quelle elaborate da una
tale teoria «positiva», ogni tentativo di «metafisica» deve apparire come
una caduta al di sotto della ragione, come un'involuzione rispetto alla
pretesa universale della scienza. Così, l'idea cristiana di Dio è
necessariamente considerata come non scientifica. […] Ci si può chiedere se con
questo sia stata detta l'ultima parola, se la separazione tra ragione e
cristianesimo sia oramai definitiva. In ogni caso, non si
può fare a meno di affrontare la discussione sulla portata della dottrina
dell'evoluzione come filosofia prima e sull'esclusività del metodo positivo
come unica modalità di scienza e di razionalità. Una tale discussione dovrà
dunque essere intrapresa dall'una e dall'altra parte con serenità e nella
disponibilità ad ascoltare, cosa che è tuttora riuscita solo in piccola
parte. Nessuno potrà seriamente
dubitare delle prove scientifiche dei processi micro-evolutivi. […] In fin
dei conti, si tratta di un'alternativa che non si lascia più risolvere
semplicemente dalle scienze naturali e neanche, in fondo, dalla filosofia. si tratta
di sapere se la dottrina dell'evoluzione possa presentarsi come una teoria
universale di tutto il reale, al di là della quale non sono più permesse, né
sono più necessarie, questioni ulteriori sull'origine e la natura delle cose, o se questioni
ultime di questo genere non vadano al di là, in fondo, del campo della
ricerca aperta alle scienze naturali. Vorrei porre la questione in modo
ancora più concreto. Si può dire che tutto è già stato detto con una risposta
del genere di quella così formulata da Popper: «La vita quale noi la
conosciamo consiste in “corpi” fisici (o meglio, in processi e strutture),
che risolvono dei problemi. É quel che le diverse specie hanno “imparato”
attraverso la selezione naturale, e cioè attraverso il metodo della
riproduzione più variazione; un metodo che, a sua volta, vnne ricavato
attraverso lo stesso metodo. É una regressione, ma non è infinita... ».
Non lo credo”. Non c’è nessun dubbio
che è davvero sconcertante scoprire che nel 1999 pochi forse si erano accorti
che la biologia e l’evoluzione per il card. Ratzinger fossero un serissimo
problema da contrastare con tutti i mezzi (e senza fermarsi nemmeno di fronte
… alle competenze altrui) e non una risorsa, prodotta dall’evoluzione
culturale di un essere davvero intelligente come l’uomo. E’ drammatico e nessuno
se lo potrebbe immaginare, che si evidenzi davvero una visione dell’uomo,
delle sue possibilità di conoscere la realtà e della sua evoluzione culturale
nettamente diversa. Sembra addirittura di
trovarsi ancora nel paradiso terrestre davanti ad un improbabile serpente
tentatore che parla dall’alto dell’albero della conoscenza … solo che oggi ci
troviamo davanti un Papa … che nega l’accesso alla conoscenza che non avvenga
passando per una fede … la sua. Recentemente (si veda
il volume “Creazione ed evoluzione”
sul convegno di Castelgandolfo) si cerca di far credere che è addirittura
l’evoluzione biologica (come fatto) a essere “non
dimostrata scientificamente”, a differenza della microevoluzione che invece
è pienamente dimostrata. [Riuscirà a essere convincente sull’utilità di ampliare la ragione, se i risultati sono
questi?] A questo proposito
(purtroppo) viene alla mente anche l’art.33 della Costituzione: “L'arte e la scienza sono
libere e libero ne è l'insegnamento”. |
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19/1/08-IT
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Sul Corriere un articolo di T.Pievani ("L'EVOLUZIONE
RITORNI A SCUOLA") su un recente documento dell'Accademia dei Lincei
sull'insegnamento dell'evoluzionismo nelle scuole; nel titolo ci si
riferisce riduttivamente alla sola
evoluzione, un fatto ben noto fin dalla fine del 1700 – anche per quanto riguardava l'uomo la somiglianza con le
antropomorfe era già allora evidente - e accettato anche dalla chiesa cattolica nel 2004, con un
documento firmato dal Card.Ratzinger che però la chiesa preferisce non diffondere adeguatamente,
chiedendo e lasciando invece spazio per idee del 1600. Questa “censura” di un
documento firmato dal Card.Ratzinger sembra davvero strana. ·
Un articolo di O.Franceschelli sul Riformista
("L'INTEGRALISMO
CATTOLICO METTE IN PERICOLO LA LAICITA'") evidenzia non solo le
parti non accettabili del discorso del Papa letto alla Sapienza (e in
particolare le critiche alla scienza e la proposta di spezzettare la
ragione), ma anche "le contumelie e le
reazioni strumentali" che hanno
accompagnato la descrizione dei fatti nella stampa cattolica, dove
sono assenti ricostruzioni corrette
ma si trovano anche provocazioni come l'invito ai rettori delle università
italiane a far inaugurare gli anni
accademici dal Papa. |
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18/1/08-IT
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Per riprendere una notizia di ieri, si
può ritornare a citare alcune frasi sul processo a G.Galilei tratte sempre
dal discorso del Papa tenuto a
Roma nel 1990 (embra di capire che in questo
caso non sono citazioni altrui, ma, trattandosi del card.Ratzinger … il
dubbio rimane…), queste frasi
sono certamente utili anche per evidenziare la somiglianza con l’attuale
attacco irrazionale al neodarwinismo,
basato più su superstizioni che fatti (che pur il card.Ratzinger aveva
ammesso di conoscere ed approvare nel 2004 ): “Da una parte troviamo l'Inquisizione: il potere che incarna la
superstizione, l'avversario della libertà e della conoscenza.
Dall'altra la scienza della natura, rappresentata da G.Galilei; ecco la
forza del progresso e della liberazione dell'uomo dalle catene dell'ignoranza
che lo mantengono impotente di fronte alla natura. La stella della
Modernità brilla nella notte buia dell'oscuro Medioevo”. Sarebbe stato meglio che i 67 fisici
di Roma, accusati perfino di oscurantismo (!?) avessero trovato e pubblicato
invece queste frasi … finora poco note; ora che quel discorso del 1990 non è
più ignorato o tenuto nascosto … anche i biologi hanno qualche speranza in
più … che a queste frasi si agganci subito almeno mons.Ravasi, che sappiamo
desideroso di evitare di fare gli stessi errori nel gestire una soluzione per
Darwin e il neodarwinismo. Se aveva bisogno di uno stimolo per fare in
fretta, non ne potrebbe avere uno migliore: contribuire alla “liberazione dell'uomo dalle catene
dell'ignoranza che lo mantengono impotente di fronte alla natura”. Se invece le frasi del Card.Ratzinger sono non opinioni ma una
ricostruzione della storia del pensiero nel XVIII secolo, allora è il suo
momento: lui ora è, per alcuni anni, nelle condizioni di influenzare la
storia del pensiero del XXI secolo in modo rilevante. ·
Su Repubblica
un’intervista a un chimico USA, premio Nobel, su quanto avvenuto a Roma ("FEDE
E SCIENZA MONDI SEPARATI MA RATZINGER AVEVA DIRITTO A PARLARE"); dopo aver chiarito che negli USA, dove sono
praticate 1200 diverse religioni, religione e scienza sono ben separati
(forse in Italia qualcuno dimentica che anche nel nostro paese ci sono 600
religioni diverse) ·
Su l’Espresso
un articolo di Veronesi (“IO CREDO AL DIALOGO”) che sottolinea il disagio di molti giovani
verso la recente sempre maggiore invadenza della Chiesa anche su temi che non
riguardano le sue competenze e le sue conoscenze, come ad esempio su problemi
scientifici come l’evoluzionismo che non riguardano per niente la fede ma che
vedono in azione la chiesa per evitarne l’insegnamento in alternativa ai miti
creazionisti che vengono insegnati nell’ora di religione già a partire dai tre/quattro anni. Raccomanda inoltre di superare i blocchi verso
il matrimonio dei sacerdoti e il sacerdozio delle donne per evitare alcuni
gravi problemi, che non sempre facilitano il proselitismo fra i giovani. |
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17/1/08-IT
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E’ disponibile nel
sito del museo di Storia Naturale di Milano il programma
delle iniziative che verranno realizzate a Milano e nei dintorni nei giorni 12 – 17
febbraio 2008, in occasione del
prossimo Darwin Day, che avrà come tema generale “La Natura
addomesticata”. Grazie a TELECOM ITALIA il tutto potrà essere seguito
in diretta dal sito PIKAIA: www.pikaia.eu. ·
Bisogna sperare
che le polemiche sull’annullamento/rinvio della visita del Papa
all’Università di Roma si chiudano presto e che non si creino fronti
contrapposti se questo avviene. Come sembra, sulla base di equivoci,
ignoranza dei fatti, dei testi e della sequenza vera degli eventi; contrapposizioni
che comunque renderanno problematico risolvere i problemi che la Chiesa
continua ad avere con il metodo scientifico, come certificato dalla lettera di
GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne e come risulta
evidente dal continuo ricorso al termine “verità”, magari associato in
un’improbabile “verità laica”. Utili le spiegazioni
da parte di firmatari di una lettera diversa da come viene presentata e
demonizzata. Tutta la storia inizia il 23 ottobre 2007,
in Senato Accademico, con la
comunicazione del rettore che aveva invitato il Papa il 30/11 a tenere
una “lettura magistrale” all’interno
dell’inaugurazione dell’anno accademico; forse qualcuno comincia a protestare
per un’iniziativa del tutto insolita, dato che già il 1’ novembre il
rettore cambia il programma cercando di far uscire il Papa dall’inaugurazione
dell’anno accademico: il rettore informa infatti che ha deciso che il papa
arriverà invece DOPO l’inaugurazione dell’anno accademico; c’è qualcuno che
non si accontenta: il 14 novembre 2007 compare una lunga e complessa lettera
pubblica del fisico ottantenne M.Cini al rettore (dove si citano numerose
problematiche reali, fra cui il grave e incomprensibile contrasto sulla
teoria dell’evoluzione, ma non si cita affatto il discorso del Papa a Parma
nel 1990, l’unico elemento di novità introdotto successivamente); si fa anche
notare lo spostamento dell’intervento del Papa, che viene però ritenuto
insufficiente dal punto di vista mediatico. Poco dopo (il 23 novembre
2007) in una breve
lettera riservata inviata al rettore di appoggio a M.Cini da una
sessantina di fisici si riporta una frase di Feyereband contro G.Galilei,
citata dal Papa nel
1990 a Parma, ma poi in parte criticata; nella lettera non si chiarisce
affatto se tale dichiarazione fosse stata fatta propria dal Card. Ratzinger,
ma si chiede al rettore che “l'intervento di papa
Benedetto XVI all'inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza … possa ancora essere annullato". Ambedue
queste lettere, come si evidenzia, fanno riferimento proprio
all’inaugurazione dell’anno accademico, fatto rilevante ma quasi mai citato
nelle critiche alla lettera dei fisici. Successivamente a queste iniziative,
l’inaugurazione dell’anno accademico è stata spostata al 17/1/08 e
ulteriormente separata rispetto alla “visita pastorale” del Papa, che
comunque sarebbe stata immediatamente successiva: “Dopo la cerimonia è prevista
la visita pastorale di Papa Benedetto XVI” (SA del 20/11/07);
non si parla più di “lettura magistrale”,
come si vede. Un autorevole sito
cattolico evidenzia negativamente questo progressivo declassamento della
visita papale: “il papa non avrebbe dovuto tenere la vera
e propria Lectio inaugurale dell’atto
accademico, ma intervenire in un secondo momento, a cerimonia ufficiale
conclusa. Già questa insolita organizzazione ci era sembrata lesiva
della dignità dell’ospite e una eccessiva concessione agli equilibri
ideologici interni al Rettorato e al Senato Accademico. A maggior
ragione amareggiano quindi le successive astiose opposizioni alla visita
del papa, a partire dalla cosiddetta “lettera del 67”, fino
ai manifesti e alle dichiarazioni degli studenti, molto sprovvedute nel
linguaggio e nei contenuti.” Successivamente, contrariamente a quanto si
legge qui sopra, non ci sono state novità fino a quando in gennaio
improvvisamente è ricomparsa su Repubblica la lettera dei fisici; a questo
punto anche gli studenti si sono inseriti e hanno cominciato a gestire il
problema (insieme ad alcuni dei docenti firmatari della lettera…),
organizzando e programmando iniziative durante la visita papale, per le quali
il rettore ha messo a disposizione un’aea vicino al rettorato. Poco dopo questa decisione il Papa ha
declinato l’invito rinunciando alla visita alla Sapienza. Curioso il fatto che all’origine della querelle
ci sia anche stavolta un equivoco, come avvenne con l’intervento del Papa a Regensburg, un discorso (in cui si critica la scienza e il
suo metodo, ritenuto troppo rigoroso e vincolante per la filosofia e la
teologia) che molti interpretarono come soprattutto ostile all’Islam. In quel caso per fortuna l’appoggio al Papa fu
più accorto e prudente e si evitò di criminalizzare i milioni di musulmani irritati
per la citazione di una frase che loro ritenevano offensiva verso la loro
razionalità. Nella situazione attuale invece il rispetto dei
fatti e della razionalità altrui non
è un problema, data la scarsa minacciosità dei 70 fisici e della cultura
italiana ... non per niente si usa nei titoli dell’Avvenire il termine “contropiede”,
che si è evitato di usare con i musulmani. Sembra utile un confronto con i fatti avvenuti
nell’ottobre scorso a Sibiu
(quando, senza nemmeno avvertire … G.Ferrara,
i delegati cattolici hanno subìto la richiesta dei delegati protestanti di
non precisare nel documento finale quale fosse il momento iniziale della vita
individuale umana, per non mettere in difficoltà i protestanti, favorevoli
all’aborto) mostrano come si rispettino e si temano molto di più le altre
religioni, anche quelle cristiane, rispetto ai laici non devoti italiani. E’ evidente come, lasciando perdere la difesa
della “verità”, lo stesso problema, quello dell’aborto e dell’inizio della
vita umana venga quindi gestito in modo diverso e solo con le altre religioni
si accetta il relativismo etico anche su questioni che in Italia sembrano
sempre questioni … di vita o di morte. Sbagliare per leggerezza una citazione non è
grave come sbagliare la citazione di un Papa per leggerezza; ancora più grave
dovrebbe quindi essere la citazione intenzionalmente errata della frase di un
Papa allo scopo di criticarlo meglio e di ritornare alla situazione culturale
precedente, azzerando le novità nel tentativo si fermare l’evoluzione
culturale. Purtroppo è successo anche questo. E proprio sul problema tuttora “caldo”
dell’evoluzione (e sinceramente nessuno scienziato che si occupa di
evoluzione capisce perché…per cui per fortuna continua il suo lavoro…in
attesa che la Chiesa cattolica decida se le serve o no…). E non sono stati … i fisici, né altri scienziati
… Il problema del rifiuto irrazionale della
spiegazione neodarwiniana del processo evolutivo, citato anche nella lettera
di M.Cini in quanto è un problema “attuale” (1859 J ) trattato … alla Bellarmino, è un problema
drammatico che probabilmente sarà risolto solo da nostri discendenti, forse
fra 200 anni (dalla pubblicazione del libro di Darwin ne sono infatti passati
solo 150). Di questo scoglio sembra che si renda conto oggi
forse solo mons.Ravasi (che cita spesso, come se
fosse preoccupato, gli errori commessi nella gestione caso G.Galilei) ma per
ora sembra meno lucido e combattivo rispetto a quando (nel 2005)
non aveva ancora l’attuale delega vaticana alla cultura. E questi sono i FATTI, ben documentati (non sono
testi impossibili da trovare come quello di Parma … ma sono del tutto
ignorati): 22/10/1996: Papa Giovanni Paolo II scrisse, in un discorso
all’Accademia delle Scienze Pontificia PERCHE’ ritenesse che la teoria
dell’evoluzione neodarwiniana potesse e dovesse essere ormai accettabile da
parte della Chiesa (anche perchè era evidente che il tempo passava: da ben
140 anni non aveva, né stava seriamente cercando, alternative da proporre;
come struttura di ricerca ci sono ancor oggi solo i telescopi): “Oggi … nuove conoscenze conducono
a non considerare più la
teoria dell'evoluzione
una mera ipotesi. È degno di nota il fatto che questa teoria
si sia progressivamente imposta all'attenzione dei ricercatori, a seguito di
una serie di scoperte fatte nelle diverse discipline del sapere. La convergenza non ricercata né provocata,
dei risultati dei lavori condotti indipendentemente gli uni dagli altri,
costituisce di per sé un
argomento significativo a favore di questa teoria”. Qual è l'importanza di una simile teoria? Affrontare questa questione,
significa entrare nel campo dell'epistemologia. Una teoria è un'elaborazione
metascientifica, distinta dai risultati dell'osservazione, ma ad essi affine.
Grazie ad essa, un insieme di dati e di fatti indipendenti fra loro possono
essere collegati e interpretati in una spiegazione unitiva. La teoria dimostra la sua
validità nella misura in cui è suscettibile di verifica; è costantemente valutata a livello dei fatti; laddove non viene più dimostrata
dai fatti, manifesta i suoi limiti e la sua inadeguatezza. Deve allora essere ripensata. Inoltre, l'elaborazione di una teoria come quella
dell'evoluzione, pur obbedendo
all'esigenza di omogeneità rispetto ai dati dell'osservazione, prende in prestito
alcune nozioni dalla filosofia della natura”. 7/7/2005: intervento del card.Schönborn sul New York
Times decisamente a favore della dottrina dell’Intelligent Design e contro la
posizione di Giovanni Paolo II del 1996
sulla teoria dell’evoluzione, di cui incredibilmente (per giustificare la
valutazione come “piuttosto vaga e non importante“) se ne presenta (intenzionalmente?) una caricatura, a cominciare
dalla confusione sui termini della questione: “A partire dal 1996, quando papa Giovanni
Paolo II disse che l’evoluzione
(un termine che non definì) era “più che una mera ipotesi”,
i difensori del dogma
neodarwiano hanno spesso invocato la supposta accettazione – o
almeno l’acquiescenza – della Chiesa cattolica romana quando essi difendono
la loro teoria come qualcosa di compatibile con la fede cristiana.” Credo che
chiunque possa vedere bene quanto il cardinale (alcune
notizie fornite dallo stesso NYT inducono addirittura a dubitare che
abbia scritto personalmente l’editoriale…) abbia stranamente strapazzato
addirittura un testo papale, per cui è superfluo commentare la frase “un
termine che non definì”
riferita ad evoluzione, quando invece GP2 – è evidente!-
parla sempre di “teoria dell’evoluzione”; anche il
termine “dogma neodarwiniano” è certamente offensivo per la
ragione umana e, appunto per questo motivo, viene sempre usato solo dai
creazionisti e dai sostenitori dell’Intelligent Design (che qualcuno sospetta
siano i veri autori del documento, avendo contribuito in vari modi, documentati,
alla sua pubblicazione) ma non certo da papa GP2 che addirittura spiega in un
linguaggio semplice che cos’è una teoria e quail sono le differenze rispetto
ai dogmi!! (anche il testo papale fa sospettare la presenza di uno
scienziato consulente…). Sconcertante
anche la frase “difendono la loro teoria come qualcosa di compatibile
con la fede cristiana”; forse non è chiaro che, dopo il 22/10/1996, qualche
dubbio di compatibilità sia ragionevole … e poi nemmeno mons.Ravasi oggi
sarebbe d’accordo che anche le teorie scientifiche devono essere “compatibili
con la fede”? Strano che ci siano scienziati che accettano una
simile impostazione culturale, che non sembra nemmeno una premessa per un
successo di qualsiasi proposta di fede; si pensi che già la “Gaudium
et Spes” del 1965 (concilio Vaticano II, quando il
mons.Ratzinger era un teologo progressista molto presente e apprezzato…) era
chiara: “La ricerca
metodica di ogni disciplina, se procede [...] secondo le norme morali, non
sarà mai in reale contrasto con la fede”. In questa intervista
del 22/7/05 l’astronomo papale P.Coyne – normalmente usato come consulente
scientifico da GP2 - smentisce il card.Schönborn, confermando che “the pope's 1996 message was carefully considered… what
John Paul II said in 1996 "is very important". Nel 2006,
ai primi di settembre, a Castelgandolfo durante un convegno interno
sull’evoluzione con i suoi allievi (Schülerkreis), Papa Ratzinger fa i complimenti
al Card.Schönborn con una frase che, forse per far notare le limitazioni
della scienza o per essere più convincente, coinvolge anche fonti
riservate non verificabili che addirittura validerebbero le modifiche
evidentemente fatte al testo originale di GPII: “Ho
l’impressione che sia stata la provvidenza che ha
indotto il cardinale Schönborn a scrivere una glossa sul New York Times”. Oltre al
coinvolgimento della provvidenza, che fornisce un rilevante vantaggio
improprio alle opinoni del card.Schönborn, lascia perplessi questa sequenza
incontestabile di dichiarazioni critiche al documento papale del 1996; le
critiche non basate sulla ragione ma sul terrore di fronte a nuove forme di
conoscenza che, seguendo i metodi poco ortodossi di G.Galilei, non si
preoccupano ormai più di verificare preventivamente la compatibilità con la
fede, non possono che preoccupare chi non vorrebbe o non può utilizzare
“armi” non convenzionali …; tanto più se non accetta di rischiare la propria
reputazione e il proprio concetto (magari laico) di ragione imponendo le
proprie opinioni su questioni che non conosce e che altri difendono
addirittura modificando il documento papale del 1996, dal titolo forse
drastico ma certamente profetico e minaccioso verso chi nel 2005 ne stravolgerà
il testo: “La verità non può contraddire la verità”. [Come si vede non sono
solo i fisici della Sapienza a non
controllare i testi originali]. Non tutti nella Chiesa
hanno accettato queste novità introdotte - improvvisamente e … contraddicendo
la verità - dal Card.Schönborn, nè l’antropologo (è quindi un sacerdote
competente) F.Facchini (che lo scrive sull’Osservatore Romano il 17/1/06), nè Padre Coyne (“Coyne described Schönborn's op-ed as a "tragic" episode in the relationship
of the Catholic Church to science”); non è d’accordo, ma è il biologo molecolare
presente a Castelgandolfo in quei giorni come unico esperto di evoluzione,
nemmeno Peter Schuster. (Non l’hanno più
chiamato come unico esperto l’anno
dopo….). Probabilmente nemmeno
il Papa potrebbe essere d’accordo …. nel 2004 aveva infatti autorevolmente confermato [anche
questo è un testo che quasi tutti ignorano] che l’evoluzione (intesa solo
come origine comune di tutti gli esseri viventi) era un fatto e l’anno dopo
il suo amico cardinale pensa di smentire Giovanni Paolo II confondendo
evoluzione, evoluzionismo, teoria dell’evoluzione e discendenza comune? (“L’evoluzione
nel senso di una comune discendenza può essere vera, ma l’evoluzione
nel senso neodarwiniano – un processo non guidato e non
pianificato di variazioni casuali e di selezione naturale – non lo è”). |
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16/1/08-VA
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·
Lungo e complesso
articolo (“Principali
nodi in tema di evoluzione “) sull’Osservatore Romano dell’antropologo
(e monsignore) F.Facchini, che da un po’ di anni (oggi è giusto il secondo
anniversario del suo primo
articolo …) trova spazio su quel giornale per chiarire alcuni aspetti
che gran parte del clero e dei cattolici in genere ignora (e teme) e quindi
rifiuta pur senza conoscere. I problemi affrontati sono tanti (evoluzione
e creazione, passaggio dalla non vita alla vita, finalità e
casualità, l'uomo e il suo ruolo) e l’articolo evidenzia un po’ in
tutti le preoccupanti differenze fra la scienza da una parte (con i suoi
metodi rigorosi - che hanno permesso l’accelerazione dell’evoluzione
culturale negli ultimi secoli - e quindi con i suoi ovvii limiti), la
filosofia e soprattutto la teologia (con i loro metodi e quindi … senza
limiti, senza confini oggettivi e senza possibilità di verifica, di
comparazione e di scelta fra filosofie e teologie diverse e oggi sempre più
contigue). E’ un confronto (a qualcuno piacerebbe chiamarlo “dialogo”,
ma, forse involontariamente, F.Facchini dimostra chiaramente come sia un po’
troppo impari …) fra metodi di conoscenza e di interpretazione dei fatti
diversi e spesso contrapposti. Non mancano quindi le occasioni per indicare
quando la scienza deve lasciare il campo alla filosofia o alla
teologia, senza che si riesca a spiegare né quali siano i vantaggi reali né
se i ragionamenti senza dimostrazioni e senza verifiche dei risultati sono
ancora utili (anche per la diffusione e il successo oggi di una religione fra
le tante, in presenza di teologie diverse che spesso manifestano la loro origine
“umana”) e soprattutto se vengono accettate. Un problema con la ragione comunque sembra
evidente dal ragionamento (non contestabile né dimostrabile con i rigorosi
metodi della scienza) che coinvolge la stessa definizione, troppo ampia rispetto
a quella accettata dalla scienza, di “ragione”,
con la certezza di avvicinarsi un po’ troppo alla definizione di “pensiero”: “Alla razionalità riconoscibile nella
materia si aggiunge una razionalità anche nei processi evolutivi. Tutto ciò induce
a pensare a una mente ordinatrice, a una ragione creatrice. Non è una
dimostrazione scientifica, raggiunta con i metodi delle scienze, ma una
conclusione ragionevole” [La frase cambierebbe
sostituendo “ragionevole” con “pensabile”?] Con queste premesse, e
pensando a quanto frequentemente si chiedano e si desiderino interventi
esterni (solo favorevoli!) di un Dio personale, sembra strano poter
contestare in modo convincente la truffa USA dell’Intelligent
Design: “Anche la
casualità di eventi imprevedibili o rientranti nelle leggi della statistica o
come coincidenza di eventi collegati a linee indipendenti di cause, può
rientrare nei processi evolutivi e nel piano di Dio, a cui tutto è presente
essendo fuori dalla dimensione del tempo. Sembrano un po’ troppo trascurati alcuni
problemi, forse perchè su questi già si è espresso in modo difforme il Papa;
ad esempio sulla differenza fra microevoluzione – dimostrata e accettata dal
cerd.Ratzinger già nel preoccupatissimo discorso fatto alla Sorbona nel 1999 - e
macroevoluzione – dimostrabile soprattutto a posteriori e non accettata
espressamente, anche sulla base delle opinioni di un paio di biologi tedeschi
critici sull’evoluzione ripetutamente citati
dal Papa – e molto amati anche dai creazionisti biblici
italiani. Nulla si dice (se non forse un accenno nella frase
“Non è una dimostrazione scientifica, raggiunta con i metodi delle
scienze, ma una conclusione ragionevole“) nemmeno riguardo alla pressante richiesta del Papa di “ampliare la ragione” allo scopo di rendere un
po’ più “scientifiche” anche la filosofia e la teologia e quindi più
accettabile l’uso di “scienze religiose” per indicare le sedi di insegnamento
della teologia. Nulla si dice nemmeno dell’incongruenza
nell’accettazione dell’origine comune degli esseri viventi (come indicato
chiaramente nel citato documento del 2004) senza accettare come necessaria spiegazione la
macroevoluzione, che F.Facchini evidentemente accetta, dato che non ne parla
affatto come problema. Non parla nemmeno di un altro punto che anche il Papa,
oltre ai creazionisti, ha recentemente citato, quello degli “anelli mancanti”, che ogni biologo evoluzionista
sa quanto “esalti” solo chi non vuole credere nemmeno all’evoluzione come un
fatto. Anche questo non è ovviamente un problema per il paleoantropologo
F.Facchini … Nel prossimo articolo sarebbe utile quindi anche
un chiarimento su punti che non risultano essere un problema per chi come
F.acchini si occupa di evoluzione ma che angosciano invece chi non crede a
quello che i biologi del 1700, prima che Darwin nascesse, già sospettavano. ·
E’ stato
distribuito oggi alla stampa il testo del discorso che il Papa avrebbe voluto
tenere all’Università di Roma (Testo
integrale). Il Papa riprende il ragionamento, iniziato con il suo
discorso di Regensburg, continuato nell’intervento a Verona e
ripreso anche nella recente enciclica “Spe
salvi”, sul drammatico problema
che vede e lo angoscia: “il pericolo che la filosofia, non
sentendosi più capace del suo vero compito, si degradi in positivismo; che la
teologia col suo messaggio rivolto alla ragione, venga confinata nella
sfera privata di un gruppo più o meno grande” Sta cercando di risolverlo chiedendo
insistentemente di poter urgentemente “allargare
gli spazi della nostra razionalità”, in modo che possa recuperare
la sua antica positiva relazione con la filosofia e la teologia, che fino a
pochi anni fa speravano (“Fides et Ratio”) di non aver bisogno addirittura di una terza
ala, quella negativamente e sbrigativamente definita [speriamo che
G.Galilei non sia in ascolto…] come “scientismo”.
Il papa infatti nota da tempo con preoccupazione
che i fedeli stanno diminuendo e i problemi di comunicazione stanno
aumentando, mentre la scienza negli ultimi secoli, con procedure rigorose che
hanno permesso di ottenere risultati strepitosi, si era praticamente
accaparrata la ragione ed era stata molto convincente nel dimostrare che
sapeva farne buon uso a tutti coloro che ne traevano vantaggio, come ad
esempio ottenendo un aumento apprezzabile (ed apprezzato…) della durata media
della vita. Curiosa la proposta del Papa di aggiornare la
quasi corrispondenza fra ragione e filosofia che si trovava nella “Fides et Ratio”, distinguendo fra la “ragione etica”, la
“ragione storica”, e identificando addirittura una “ragione [che], alla
fine, si piega davanti alla pressione degli interessi e all’attrattiva
dell’utilità, costretta a riconoscerla come criterio ultimo”. [C’è quasi il
sospetto che sia questa la ragione che preferirebbe lasciare ad altri, magari
alla scienza…o allo scientismo] E’
comprensibile mostrare di apprezzare la ragione e per questo cercare di
“sottrarla” alla scienza, solo che c’è ancora molto da fare all’interno della
Chiesa, prima. Se la “ragionevole” lettera di
GP2 spedita nel 1988 all’astronomo gesuita P.Coyne non è ancora arrivata,
è difficile che sui temi della scienza dalla Chiesa giungano sempre
iniziative che sprizzano razionalità, per cui possiamo assistere a imbarazzanti e ingenue esibizioni
di ignoranza ai “quasi” massimi livelli, come questo sostegno di altissimo livello
a idee fantasiose, pubblicizzato addirittura dal TG2 del 29/11/07 e
che non giustificherebbe proprio alcune delle dichiarazioni di questi giorni
in favore del Papa; è evidente anche l’incongruenza con precedenti
dichiarazioni del Papa favorevoli all’evoluzione, probabilmente non note al
cardinale. Discutibile anche un
passo del discorso che il Papa precedente forse non avrebbe pronunciato in
un’università non pontificia, anche per evitare il sospetto di un conflitto
di interessi: “Se però la
ragione …
diventa sorda al grande messaggio che le viene dalla fede cristiana e dalla
sua sapienza, inaridisce come un albero le cui radici non raggiungono
più le acque che gli danno vita. Perde il coraggio per la verità e così non
diventa più grande, ma più piccola”.
La frase, oltre ad essere poco adatta per una struttura formativa laica
italiana e a non chiarire a quale “ragione” si faccia riferimento, potrebbe
inoltre innervosire non poco persone, magari molto religiose, ma di altre
fedi, per le quali l’iscrizione alle università consigliate, quelle
pontificie romane, potrebbe essere troppo scomoda e onerosa. Sembra difficile
condannare il relativismo evocandone l’inevitabilità e la costante presenza nel
mondo …; la frase – e il contesto culturale proposto dal Papa e approvato da
molti fedeli – purtroppo contrasta anche rispetto a documenti conciliari come
la “Gaudium
et Spes” del 1965: “ci sia concesso di
deplorare certi atteggiamenti mentali, che talvolta non sono mancati nemmeno
tra i cristiani, derivati dal non avere sufficientemente percepito la
legittima autonomia della scienza,
suscitando contese e controversie, essi trascinarono molti spiriti fino al
punto da ritenere che scienza e fede si oppongano tra loro “ … « La ricerca metodica di ogni disciplina, se procede [...]
secondo le norme morali, non sarà mai in reale contrasto con la fede, perché le realtà profane e le realtà della fede hanno
origine dal medesimo Dio» Gaudium et spes, 36) Purtroppo
atteggiamenti offensivi verso la scienza (anche da parte di persone di grande
responsabilità, ma non di saggezza né di prudenza) sono aumentati negli
ultimi mesi, e non è facile far finta di nulla. E’ certamente anche poco
“caritatevole”, poco “umano” e poco “etico” non perdere parte del proprio
tempo per avvertire chi procede baldanzoso in direzione opposta a quella che
a parole dice di voler seguire, speriamo solo per carenze nella formazione e
nella comprensione di alcune discipline. E’ infatti poco nota ma ben
verificabile (Catalogo dei
professori) l’assoluta carenza anche solo di informazione scientifica
garantita dalle università che il Papa ha calorosamente consigliato nel
messaggio di oggi. Un esempio clamoroso?
recentemente (17/9/2007): proprio nei giorni dell’insediamento al vertice del
Pontificio
Consiglio per la Cultura del prudentissimo mons.Ravasi, dai confini dell’Europa
il suo vice, Sánchez de Toca, forse ha esagerato un
po’ nel cercare di imitare il Papa: parlando della discussione in atto su
evoluzionismo (prodotto verificabile dell’evoluzione culturale umana e della
ricerca scientifica) e creazionismo (un prodotto iniziale dell’evoluzione
culturale umana, non verificabile e quindi presente in numerose forme
alternative incompatibili fra di loro) non si è trattenuto e ha dato
addirittura per risolto il problema che angoscia il papa: “Ciò che è in gioco in
questo dibattito è un’opzione tra l’irrazionale e la ragione e, alla fin
fine, il cristianesimo è la religione del Logos, ossia della ragione,
una religione che mira sempre alla verità”. [… alla scienza rimarrebbe solo
l’irrazionale?! Il Papa almeno è un po’ più prudente…] Infatti ben diverse
sono le parole del papa oggi, nonostante l’obiettivo sia il medesimo; come
pure erano diverse, e in parte in conflitto con le parole del Papa, quelle di
Mons.Ravasi sul problema dell’evoluzione nel 2005 (da La Nazione del 5/10/2005: “è ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati
degli scienziati, i loro ritrovamenti, i reperti che hanno una oggettività
solida. Ma se la teoria evolutiva è giusta, non spetta al teologo dirlo,
perché invaderebbe un campo non suo”). Che ci sia confusione e
ignoranza (e pure invasioni di campo … che trovano purtroppo anche
sostenitori) è comunque evidente; la situazione non è nuova e pochi ormai
ricordano come di questo si
preoccupava GPII già vent’anni fa. [A proposito … non
sarebbe il caso – prima di prepararsi a far la festa a Darwin nel 2009con un
previsto convegno in Vaticano - che almeno le poste vaticane organizzassero
quest’anno un’iniziativa per festeggiare il ventennale della spedizione di
quella lettera?]. |
compito, si degradi in
positivismo; che la |
15/1/08-IT
|
·
Proprio in un
momento in cui sarebbe meglio dimostrare serietà e rispetto della scienza
anche nei quotidiani cattolici, l’Avvenire nasconde e capovolge
(nell’intrigante titolo che promette molto … ma invano: “Perché l’uomo non è un caso”) quanto viene detto da un famoso antropologo
che si occupa da sempre di evoluzione umana, Y.Coppens; le sue parole
sono infatti non solo una dimostrazione del fatto che il Disegno Intelligente
non è credibile (si legge infatti che Coppens ” rifiuta la prospettiva del Disegno
intelligente, che ci sia una 'mano invisibile' che guida l’evoluzione”) ma si fa
anche capire che la scienza oggi
attribuisce un ruolo importante al caso nei processi evolutivi. E non è
affatto facile leggere frasi simili sull’Avvenire, tanto che lo stesso
F.Facchini, uno dei pochi fra I cattolici italiani a conoscere e capire
questa problematica ben nota agli scienziati cattolici USA, preferisce
scriverne sull’Osservatore Romano…. Con grande sincerità, rispetto per i suoi limiti
e per le competenze dei colleghi, Coppens ammette che, su questioni che non
conosce bene, lui ha semplicemente dei dubbi, ma crede comunque a quanto gli
dicono gli esperti: “Quando osservo tante specie registrare una 'mutazione utile' esattamente
nel momento in cui ne avevano bisogno, è difficile per me vedere l'opera del
caso. D'altro canto, quando si parla con i genetisti, con i biologi
molecolari, questi ti dicono: 'Ti assicuro, la mutazione è un processo
assolutamente casuale'. Dunque, cosa bi sogna credere? Quando i colleghi
mi dicono 'Devi ascoltarci', io non posso che essere d'accordo con loro.
Quando sono io, però, che ho cinquant'anni di esperienza sul terreno, a fare
delle osservazioni, allora anche loro dovrebbero ascoltare me. Una
possibile soluzione è che le mutazioni siano sì eventi casuali, ma forse ne esiste
uno 'stock': si trovano immagazzinate nella cellula in modo passivo e può
essere che, nel momento in cui il cambiamento climatico ha luogo e interviene
la selezione naturale, entro la gamma di mutazioni casuali che si sono
conservate venga pescata quella giusta”. L’ultima frase, che certo al giornalista non
risultava ovvia [la spiegazione non è chiarissima e completa, ma le
mutazioni casuali agiscono proprio così] , conferma che Coppens ha
intuito, pur essendo un paleoantropologo, come agisce nell’evoluzione il
meccanismo delle mutazioni casuali. Coppens ripete poi ancora i suoi dubbi senza
prove “mi dico: è possibile che
siano tutti guidati solo dal caso? Si ha l'impressione che ci sia un trucco”; il trucco, viene poi
spiegato, sarebbe questo archivio di mutazioni che si accumulano nel tempo
nel DNA senza alcuna finalità (casualmente). Come sappiamo, questo meccanismo
di accumulazione di mutazioni casuali è favorito dalla riproduzione sessuata. Sconcerta quindi il
fatto che il lettore trovi nel testo dell’intervista un normale dubbio (poi
subito spiegato…), mentre dal titolo (“Perché l’uomo non è un caso”) - si aspettava una spiegazione [NB: che avrebbe
stravolto completamente la nostra visione della biologia e dell’evoluzione.
Viene il dubbio che si preveda che il lettore legga … solo il titolo…]
Non sarebbe utile una serietà maggiore quando si
affrontano argomenti che mettono in dubbio il lavoro razionale dei ricercatori?
[è un dubbio, non una certezza!]. Lascia perplessi anche che, nella biografia dove
si ricorda la lunga e complessa storia evolutiva dell’uomo, si introduca una
frase che certo Coppens non potrebbe accettare, in quanto si nega che l’uomo
derivi da forme scimmiesche precedenti ”Coppens ha stabilito che l’uomo è
molto più antico di quanto si credesse e che ha tre o quattro milioni di anni
sulle spalle; è comparso nella savana tropicale africana … grazie a un drastico
peggioramento del clima; che da lì è emigrato ovunque, procedendo da un unico
ceppo originario; inoltre, che non discende affatto 'dalla scimmia',
come molti ancora oggi credono”. La frase del giornalista sembra davvero in contrasto
con quanto affermato in un documento quasi sconosciuto ma firmato dal Card.
Ratzinger nel 2004 e citato qui sotto (12/1/07). [Non si capisce perchè questa dichiarazione
basata sulla ragione e sulle conoscenze scientifiche sia costantemente
ignorata negli ambienti cattolici …]. Come si vede in questo grafico
tratto dalla rivista scientifica Nature, l’Orrorin
citato deriva comunque da un antenato in comune con le attuali scimmie
antropomorfe. [Il problema è solo di intendersi sul significato da dare a
“la scimmia”, ma la frase citata è scientificamente scorretta e davvero
provocatoria … negando quanto affermato in documenti vaticani autorevoli] |
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14/1/08-USA
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·
[dal sito NCSE]
Tutti contenti i docenti di scienze in North Carolina dopo che la commissione
scolastica nazionale ha reinserito nelle lista dei libri di biologia
autorizzati anche quello scritto dal professore universitario di biologia (e
cattolico) Kenneth Miller. Il libro, nonostante fosse uno dei più utilizzati,
era stato tolto dall’elenco un mese fa a causa di alcune critiche di un
antievoluzionista su come veniva trattata l’evoluzione biologica. [Negli USA si continua a perdere tempo e
soldi. Cerchiamo di evitarlo qui da noi…] |
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13/1/08-IT
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[da Pikaia]
E’ disponibile in rete, nel sito di Videoscienza, il video della
conferenza “migrazioni umane
e il DNA mitocondriale” tenuta dal prof.Torroni di Pavia giovedì 10 nell’ambito degli Happy Hours
evoluzionistici tenuti presso il museo di Storia Naturale di Milano. |
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12/1/08-IT
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Sembra che sia in
previsione un’iniziativa davvero unica, da non perdere: l’aula magna della Facoltà
di Medicina di Pisa (nell’Università in cui persino un sacerdote – Raffaello
Parenti - ha insegnato l’evoluzione umana per decenni, senza problemi per
nessuno) sembra sia stata affittata
per ospitare, il 25 gennaio un’iniziativa
sull’origine e l’evoluzione dell’universo e “della specie” [quale
sarà mai?], gestita … da creazionisti biblici, quelli che credono che
uomini e dinosauri abbiano convissuto (“Uomini e dinosauri sarebbero perciò vissuti nello stesso
periodo ma in luoghi diversi e con diverse possibilità di fuga dal fenomeno
diluvio. Perciò non li troviamo insieme”), che lo abbiano fatto anche pacificamente e “che sono rimaste
tracce del mondo prediluviano che noi oggi abbiamo la possibilità di
ricostruire almeno in parte”)!! Speriamo che qualcuno li avverta (molto
gentilmente, per carità, dato che sono molto suscettibili, anche se non sono soli a credere
che i primati non abbiano un ruolo importante nell’evoluzione umana) che
stanno viaggiando contromano … e che l’evoluzione (soprattutto quella
culturale…!) sta andando da tempo nella direzione opposta … Forse è l’unica sala disponibile a Pisa quel
giorno, o è la più economica (150€), ma il fatto è comunque molto utile, in
quanto conferma l’esistenza e l’attività pubblica di frange cattoliche che
ignorano le novità della dottrina cattolica e gli ultimi documenti vaticani
senza dubbio favorevoli all’evoluzione biologica e all’origine comune degli
esseri viventi, come quello del 2004; dimostra anche come, nonostante Don TanzeIIa
Nitti non
lo sapesse (il 6/11/07 ad una conferenza lo si è notato), in Italia
esistano creazionisti biblici, cattolici molto autonomi che sulla Genesi non
accettano le interpretazioni ufficiali della chiesa cattolica (“Il nostro sito presenta un creazionismo
"biblico", nel senso che si rifà all'interpretazione letterale
della Bibbia e considera che la creazione sulla Terra sia avvenuta in sei
giorni, non più di 10.000 anni fa”; lo si
legge qui e sono
idee assolutamente false e non dimostrabili). In quell’occasione presentò personalmente una ricerca
realizzata dall’Osservatorio Permanente dei Libri di Testo e dall’Associazione
Gymnasium, illustrata e discussa per la prima volta tre anni prima al
Meeting di Rimini del 2000 e che può
essere ancora integralmente consultata nel sito dei creazionisti biblici
italiani (http://www.creazionismo.org/),
in un sito
cattolico pisano o nel sito web del meeting
di Rimini del 2000. Nella ricerca si premette l’intento polemico e politico:
“gli argomenti presi in esame sono quelli
maggiormente suscettibili di deformazione ideologica”; il primo argomento
verificato è quindi … l’evoluzione; si leggono critiche ad aspetti che sono
invece positivi: “L’ analisi ha evidenziato la
centralità dell’evoluzionismo
quando si affronta l’ origine dei viventi, uomo compreso. Spazio dedicato
alle critiche nei riguardi di questa teoria è esiguo e viene accreditata come verificata dalle prove
che vengono fornite agli studenti. La parola ipotesi compare una sola volta. L’unica certezza che lo studente assimila nel corso degli
studi è quella che tutto si evolve. L’evoluzione spiega tutto. Qua e là
appare qualche piccola e trascurabile crepa che non viene approfondita e si
diluisce nel conformismo evoluzionista.” Sarebbe interessante verificare se A.BarteIIoni
pensa davvero ancora oggi che “il falso mito
evoluzionista, antecedente a Darwin, secondo il quale tutto si
trasforma, porta ad una cultura antinaturale e anticristiana, sostenuta e condivisa ai tempi di Darwin da una parte
limitata della società e imposta a tutti attraverso i testi scolastici che ha
trovato poi terreno fertile in una società di massa che con la sua cultura
riduttiva consente qualsiasi adattamento, qualsiasi moda, qualsiasi
trasformazione, in un mondo senza senso e
privo di certezze. In questo senso la
resa della cultura è stata quasi totale, anche di quella cattolica”
(sembra non si contesti solo l’interpretazione della Genesi…). Forse
intuiva già quel che sarebbe successo di li’ a poco: infatti nel 2004 un documento del Vaticano firmato dal
Card.Ratzinger riconosceva (al
par.63) che “il primo organismo ha abitato questo pianeta circa
3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è stato dimostrato che tutti gli
organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro,
è praticamente certo che essi discendono tutti da questo primo organismo.
I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche
inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per
spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di opinione in
merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione." Una delle frasi discutibili pronunciate dal
consulente geologo, creazionista, nella presentazione a Rimini della ricerca,
è la seguente, posta alla fine di una descrizione (contenente pure informazioni errate!!)
delle tappe dell’evoluzione umana: “Il fenomeno
precedentemente descritto non è
equiparabile allo sviluppo di un albero, in quanto i vari gruppi di viventi non mostrano affatto di essere
collegati fra di loro da sicuri legami di “discendenza con modificazione”
ovvero implicanti connessioni genetiche o ereditarie dirette con gruppi
progenitori antecedenti … lungo tutto
l’arco della storia della vita la comparsa di ogni novità
biologica risulta essere avvenuta all’insegna della discontinuità, esprimendosi, come si è detto, con una straordinaria
varietà di forme, le quali non mostrano
affatto di essere derivate le une
dalle altre, ma semplicemente di essersi succedute nel corso del tempo”. Come si è visto anche la Chiesa cattolica oggi
crede all’evoluzione come fatto e non propone (come si legge invece nel
documento di BarteIIoni del 2000) continue creazioni divine per ogni nuova
specie che compare, o distruzioni divine quando una specie scompare, ma
accetta che “tutti
gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra
loro”. E questo meccanismo riguarderebbe anche l’uomo… Sarà importante verificare, durante l’iniziativa organizzata nell’Aula Magna
della Facoltà di Medicina dell’Università di Pisa dall’Università Popolare
Internazionale (UPI) dell’Associazione Interculturale Scientifica
Internazionale (AISI) di Ponsacco (PI), se, dopo il chiarimento del 2004, ci sia qualche novità (positiva o negativa)
rispetto al pessimismo espresso in un’altra altrettanto autorevole sede, il
Meeting di Rimini del 2000: “la resa della
cultura - al falso mito evoluzionista, antecedente a Darwin, secondo il quale
tutto si trasforma - è stata quasi totale, anche di quella cattolica”. Da notare che l’UPI dell’AISI sarà rappresentata
dal professore emerito M.BuonfigIio, docente di “Religione e Scienza” e di
“Sacra Scrittura”, le cui opinioni
sull’evoluzione (che troviamo nel sito web “Fede Controcorrente”, gestito
da un creazionista
biblico che ha addirittura presentato il creazionismo
biblico in una scuola, il Liceo scientifico Vittorini di Milano, il
24/10/2002) sono proprio quelle degli antidarwinisti italiani, utilizzati
come consulenti per la stesura dell’indagine citata … [si sa, il mondo è
piccolo … ] Il professore emerito si è occupato comunque
anche personalmente di problemi che riguardano … l’evoluzione. Nel sito
dell’associazione di cui è oggi Presidente (l’Associazione Biblica Internazionale di
Perugia) e nel sito
creazionista italiano possiamo leggere una sua divertente pagina web sul catastrofismo
che cita alcune delle sue ricerche … sul diluvio universale (La più grande
catastrofe della Preistoria, Sulle
tracce del diluvio, La
creazione nella Bibbia e nella scienza)… [anche lui è un “creazionista biblico” che non
accetta le interpretazioni accreditate né ha capito le nuove recenti
raccomandazioni di un utilizzo migliore della ragione anche nelle questioni
di fede; sull’importanza e l’utilità di investire uomini, tempo e soldi nella
ricerca scientifica sull’origine e l’evoluzione dell’universo e della vita,
il suo giudizio
indurrebbe ad abolirla in tutto il mondo, risparmiando un sacco di soldi: “i contrasti tra quello che afferma la
scienza e quello che afferma la Bibbia si riducono a dettagli insignificanti
e non fondamentali”]. Ci sarà poi un fisico dell’università di Pisa,
esperto nell’evoluzione delle galassie, mentre l’unico biologo è un
ricercatore di biologia teorica del CNR di Pavia. |
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10/1/08-IT
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Su City
un’intervista di T.Pievani sui vincoli alla laicità in Italia (“Siamo un paese a laicità condizionata”. |
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8/1/08-IT
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Nella pagina web
della diocesi di Torino dedicata al problema del rapporto fra scienza
e fede, oltre ad altri documenti riferiti ad altre in iziative, sono
linkati i testi di alcuni interventi che sono stati fatto ad un corso di
aggiornamento tenutosi a Diano Marina dal 7 all’11 gennaio: ·
Fede e scienza: scontro, incontro, dialogo? ·
La questione evoluzionista (aspetti scientifici) – tranquilla presentazione da parte di un
docente universitario del neodarwinismo come spiegazione principale, pur
affiancato secondo lui da altre “teorie dell’evoluzione” che spiegherebbero
meglio alcuni dettagli; si parla di origine comune degli esseri viventi e si
accettano comunque spiegazioni materialistiche dei meccanismi evolutivi. ·
La questione evoluzionista nel magistero e nella teologia cattolica; parecchie citazioni da documenti della Chiesa
dal 1800 ad oggi. ·
Traccia: Evoluzione e creazione, aspetti pastorali e catechi |
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7/1/08-IT
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Dal 14 al 20
gennaio a Roma: Festival
delle scienze 2008; nel programma
anche iniziative che riguardano l’evoluzione (“Darwin e la sopravvivenza umana”, “Verso la sesta estinzione di massa”) ma
anche di energia e di cambiamenti climatici. ·
Su Repubblica
un articolo critico (“Ma
laicità e ateismo pari non sono“) verso le definizioni di laicità e ateismo utilizzate da Odifreddi; per
criticarne le opinioni si cita una frase di Eldredge sugli eccessi delle
iniziative di R.Dawkins contro
le diverse religioni del mondo: «Quando
qualcuno come lui dichiara apertamente, rumorosamente e bellicosamente di
essere un ateista, ne ha pieno diritto secondo i principi della libertà di
parola», ma sta così promuovendo attivamente una guerra culturale – «e
traendone vantaggio» – con la conseguenza di peggiorare di molto le cose
negli Stati Uniti perché, alla fine, «i creazionisti, che vogliono che la
loro materia sia inserita nel curriculum scolastico o che desiderano che
l´evoluzione ne sia completamente rimossa, diranno che è in atto una guerra
culturale e chiederanno di avere lo «stesso spazio». Sembra sia difficile
far capire che non è sempre possibile rispondere mantenendo il ruolo dell’agnello, quando si è accusati per
decenni di inquinare il ruscello al lupo ... in questa rassegna stampa sono
riportate molte frasi rivolte da esponenti cattolici (di solito inesperti)
contro la scienza e il metodo scientifico su temi che riguardano l’evoluzione
biologica; è difficile non ammettere che di solito gli esperti fanno finta di
non aver sentito ...; quando si stufano e cercano di dare il loro contributo
di conoscenza e di esperienza, magari certificando prima la loro fede
cattolica, vengono a volte strapazzati. Si vada a leggere la
risposta a un fisico
universitario – angosciato che si facciano “passare i credenti come nemici della conoscenza scientifica”; un po’ meglio è
andata più recentemente (24/4/07) ad un ambientalista cattolico universitario
che contestava (“Ambientalismo, vizi e virtù”) un lungo articolo
precedente (14/4/07) in cui si ironizzava pesantemente, sottovalutandoli, sui
problemi ambientali. Ma su questi temi sembra in vista una svolta … Curioso anche l’uso di
dati non adeguati a valutare il ruolo culturale dei cattolici in Italia (“i cattolici praticanti sono una minoranza sovrastimata
(circa un terzo della popolazione italiana si dichiara tale, ma molti mentono
e non vanno a messa, le vocazioni sacerdotali sono al collasso).” Comunque si deve
apprezzare la coraggiosa frase “Sono
personalmente convinto che l´estremismo integralista, agitato da gerarchie o
militanti politici, nuoce alle bandiere per cui milita. Se i cattolici
diventeranno un fattore di divisione e disordine, uno Stato giusto sarà
inevitabilmente più severo, esigente, ed esattore, con le loro organizzazioni”. Sarebbe interessante sapere come dovrebbe
rispondere, secondo lui, uno stato laico alla seguente dichiarazione
di mons.Fisichella, rettore di un’università vaticana: “Se c’è veramente incompatibilità tra
un dato della fede e un dato della scienza, allora uno dei due deve
inevitabilmente fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la
scienza, non la fede” (MicroMega, giugno 2005). [Non è invece difficile immaginare la reazione
di Odifreddi … che poi però dovrebbe fare almeno due passi indietro … oltre a
smettere di intorbidare l’acqua limpida del ruscello]. |
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6/1/08-IT
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Sull’Unità
un articolo preoccupato di F.Targetti (“NON C'E' PD SENZA LAICITA'”) su alcuni punti del “Manifesto dei valori” del PD che sembrano voler
porre limiti alla razionalità scientifica e quindi anche alla laicità dello
stato. Si accenna in particolare al pericolo che “non si insegni nella
scuola pubblica l’evoluzionismo perchè non si può contrapporgli il
creazionismo con, [altrettanto] solide,
basi scientifiche” |
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4/1/08-IT
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Sul Corriere
un articolo di Boncinelli (“L'anima razionale mette
in crisi laici e credenti”) a
commento di un recente libro del teologo V.Mancuso (“L'anima
e il suo destino”, Raffaello Cortina).
Mancuso affronta anche il problema dell’evoluzione biologica e della teoria
neodarwiniana, che non accetta, forse perché interessato soprattutto alla
nostra specie (“nella storia c'è «un disegno,
divenuto sempre più intelligente fino a produrre la stessa realtà
dell'intelligenza, che si è faticosamente formato dal basso»”). Purtroppo anche lui non riesce a capire e vedere la
creatività del caso ma osserva altre evidenze - improbabili ma ipotizzate
perfino intelligenti nonostante le montagne di errori (“è evidente come il caso
con cui avvengono le mutazioni sia dominato da una legge superiore”) - e pensa di annullare, dopo il caso, anche il neodarwinismo, negando un
ruolo creativo e positivo alla selezione naturale (e questo è molto più
facile…). [Sembra proprio evidente, invece, che l’evoluzione
biologica da un paio di secoli ormai … metta in crisi i credenti … che
proprio non vogliono accorgersi ancora che l’evoluzione culturale umana ha
prodotto strumenti di conoscenza prima inesistenti e che, essendo in alcuni
contesti più efficaci, offuscano strumenti di conoscenza inadeguati di fronte
a problemi materiali globali da risolvere urgentemente e non ideologicamente.
Un esempio di confronto fra vecchi e nuovi strumenti di conoscenza? Basta
leggere il prossimo articolo citato …]
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Sull’Avvenire
un articolo (“L’enigma
della cometa”) che propone 2 possibili ipotesi alternative per
spiegare l’origine della ben nota “stella cometa” di Betlemme; prima di
proporre queste 2 spiegazioni il giornalista ironizza su chi perde tempo a
cercare spiegazioni scientifiche (“il sapere che la 'stella' vista dai
Magi era la cometa periodica Churyumov-Gerasimenko oppure una Supernova
esplosa nella Costellazione di Orione o una rara congiunzione di Giove e Saturno
mi sembra davvero un inutile sforzo”) e addirittura ipotizza il rischio
che la curiosità scientifica possa essere dannosa (“lo sforzo
dell’astronomo di turno potrebbe anche essere dannoso, perché
utilizzando un linguaggio scientifico (garanzia di veridicità per molti),
riduce il ruolo dello Scrittore Sacro a semplice cronista di eventi
cosmici”). [Quale potrebbe essere il commento a questa
frase da parte di P.Coyne, astronomo e gesuita …?] Che lo sforzo di un qualsiasi
astronomo di turno possa “anche essere dannoso” è certamente un’idea e
un’esperienza non nuova, tanto è vero che anche il nuovo esponsabile per la
cultura del Vaticano, Mons.Ravasi, appariva preoccupato: poche settimane fa,
l’8/12/07; introducendo un convegno diceva “Una delle
lezioni del caso G.Galilei, è stata appunto quella di favorire un maggior dialogo
tra discipline rimaste troppo a lungo ignare del lavoro e dei risultati
altrui. Quell’evento, e altri tristi episodi simili
di confronto ci insegnano quanto tragica possa risultare questa
reciproca incomprensione”. Proprio sull’Avvenire poi, e proprio 10 giorni fa (il 23/12) il prof.W.Shea confermava in
un’intervista (“Il
piano inclinato del nostro
Universo“) che “… i credenti
hanno il dovere di studiare la scienza. Parlare di G.Galilei è attualissimo. Il
suo caso può insegnarci a prevenire le incomprensioni”. La citazione di G.Galilei (e la citazione di Mons.Ravasi che
raccomanda una maggior autonomia e rispetto della scienza per evitare tragiche
incomprensioni) non è certo fuori posto, dato che, dopo le critiche
alla scienza, le due proposte sarebbero le seguenti: 1)
“che Dio intervenisse, milioni di anni prima
della nascita di Gesù, perturbando l’orbita di una cometa
nella nube di Oort in modo che apparisse al momento opportuno per annunciare
ai Magi d’oriente l’atteso evento”, 2)
“che lo Spirito Santo ispirasse Matteo a
scrivere il suo racconto, utilizzando immagini e conoscenze
familiari ai suoi contemporanei”, L’aspetto più “stravagante” è però il
fatto che secondo il giornalista, “Per il credente (anche per l’astronomo
credente!) entrambe le interpretazioni sono possibili”. Per fortuna, dopo aver piazzato anche
un astronomo credente davanti ad un dilemma irresolvibile, il giornalista
prima lo toglie dall’imbarazzo fornendogli la soluzione (“non c’è
dubbio che oggi la seconda sia molto più efficace ai fini
di una riflessione profonda che ci metta in sintonia con il pensiero
ispirato dell’Evangelista”) ma poi lo costringe ad inginocchiarsi
davanti ad una “verità” che secondo
lui … addirittura cambia col tempo: “Probabilmente, ai tempi di Origene,
la prima lettura era più vicina alla comprensione comune e quindi
maggiormente efficace. Non credo che dobbiamo scandalizzarci se
l’esegesi evolve nel tempo, ciò non fa che dimostrare la
ricchezza inesauribile e la continua attualità della Sacra Scrittura”. Non so se questi ragionamenti
(compresa la conclusione basata sulla fede in lui: “Speriamo
quindi che tutti, anche gli astronomi, si convincano che la Stella di
Betlemme è una cometa reale divenuta periodica duemila anni fa”) avrebbero
convinto G.Galilei; dubito che possano soddisfare un astronomo o qualsiasi
scienziato credente; metterà però in difficoltà Mons.Ravasi, che da qualche
mese deve preoccuparsi di ricordare ai cattolici “quanto
tragica possa risultare questa reciproca incomprensione”. [Credo che in questa pagina si
possano trovare alcuni esempi, ben documentati, di questa tragica (ma di
solito non reciproca…) incomprensione] |
“Non credo che dobbiamo scandalizzarci
se l’esegesi evolve nel tempo, ciò non fa che dimostrare la
ricchezza inesauribile e la continua attualità della Sacra Scrittura” “Speriamo quindi che tutti, anche gli
astronomi, si convincano che la Stella di Betlemme è una cometa reale
divenuta periodica duemila anni fa” |
4/1/08-USA
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Il Los Angeles Times
informa (“Academy defends the teaching of
evolution”) del
documento di 17 società scientifiche USA (strano che manchino primatologi
ed antropologi…) in difesa dell’insegnamento dell’evoluzione (“Evolution and Its Discontents: A Role
for Scientists in Science
Education”): The report says creationism, based on the explanation
offered in the Bible, and the related idea of "intelligent design"
are not science and, as such, should not be taught in science classrooms at
public schools. Evolution is a theory explaining change in living
organisms over the eons due to genetic mutations. For example, it holds that
humans evolved from earlier forms of apes. E’
comunque preoccupante vedere come negli USA anche la politica interagisca
sempre più con le questioni della scienza e in particolare intenda indicare
anche quali teorie scientifiche non sono politicamente corrette. La vittoria
alle primarie nello Iowa di un candidato, pastore battista, che si è
pubblicamente già espresso
contro la teoria dell’evoluzione, alla base della moderna biologia, è un
segnale davvero derammatico. Tanto che un sito del NCSE
informa che negli USA “A non-partisan coalition (Science Debate 2008)
is calling for a presidential debate on science and technology”: In a December 26, 2007, press release, John Rennie, editor-in-chief
of Scientific American and a member of the coalition's steering
committee, explained, "Matters of science and technology underpin every important
issue affecting the future of the United States. It's crucial for the
nation's welfare that our next president be someone with an understanding of
vital science, a willingness to listen to scientific counsel, and a capacity
for solid, critical thinking. A debate would be the ideal opportunity for
America and the candidates to explore our national priorities on these
issues." |
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3/1/08-USA
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[dal
sito dell’NCSE] The National Academy of
Sciences and Institute of Medicine recently released Science, Evolution, and Creationism, a book designed to give the public a comprehensive
and up-to-date picture of the current scientific understanding of evolution
and its importance in the science classroom. NB: Il libro è disponibile gratuitamente
per la lettura on line nel sito della NAP
, dove si trova anche un podcast
sull’argomento |
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3/1/08-IT
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Sull’Avvenire a pag.31 la recensione di un libro (“Strategie
dell’occulto. Come far apparire vere cose
palesemente false“) che affronta il problema dell’atteggiamento da
tenere di fronte all’irrazionale. Il libro tratta quindi di “maghi, cartomanti, astrologi e altri furbastri che prosperano in Italia” e la recensione approva: “L’irrazionalità –
dicono giustamente gli autori – può talvolta esser molto pericolosa”. La recensione approva anche quando il libro distrugge omeopatia e
medicine alternative “naturali” (“bisogna riconoscere
il merito al libro, poiché molti rimedi naturali non curano, anzi fanno danni
seri.” “Ragionate, gente,
ragionate! È questo insomma l’ottimo invito che il libro rivolge ai lettori”). Quando però il libro affronta le guarigioni miracolose … la
recensione comincia a cambiare registro, e alla frase (che avrebbe potuto
valere anche per le medicine alternative) «La scelta di
credere a una spiegazione metafisica è inevitabilmente irrazionale o meglio
a-razionale» la recensione invita ad andare oltre: “La ragione umana, se resta sola, si ferma alla materia”, tanto che la conclusione sembra non lasciare alcuno spazio alla
ragione, prima apprezzata e difesa, dichiarando che la frase del libro
(riferita a guarigioni miracolose) “sicuramente,
studiando accuratamente questi casi, si potranno sviluppare nuove conoscenze
che potranno, in futuro, condurre alla messa a punto di terapie valide” “non è una posizione scientifica: rivela anche
negli autori una sorta di fede”. [Strano non sia evidente a chiunque che la frase non lascia invece
spazio alcuno alla fede; sicuramente si è fatta poca scienza a scuola]. ·
Sul Foglio invece troviamo una recensione (“Il
libro di Spaemann che sfida dialetticamente lo scientismo”) del
libro (“L’ultima prova dell’esistenza di Dio”) con cui il filosofo cattolico
R.Spaemann cerca di confutare Kant e Nietzsche partendo dalla ragione. Lo
stesso giornalista ha però il sospetto che alcune affermazioni che per
R.Spaemann dovrebbero dimostrare l’esistenza di Dio siano “troppo astratte, soggettive alle orecchie di chi è convinto
che l’esistenza dell’uomo sia dovuta solo a una combinazione
accidentale di atomi”. [Terribile!] In una recente intervista Mons.Ravasi
si lamentava del fatto che talvolta “lo scienziato irride tesi religiose";
mi auguro che anche Mons.Ravasi consideri che la frase appena citata del
giornalista sia una assurda “sciocchezza” anche se si tenta di proporla come
una tesi religiosa … dato che la si legge in un contesto apparentemente
religioso… Un’altra frase [involontariamente?]
interessante è quella in cui il giornalista, raccontando di una recente
sondaggio sulla fede fatto in Germania, cita “il
numero sempre più esiguo di fedeli praticanti” e una situazione in cui
“la religione perde sempre più terreno”,
mettendo in evidenza le preoccupazioni che iil . [Forse sarebbe utile,
invece che deprimere la ragione e insultare la scienza (chiamandola scientismo anche se non esce dai suoi limiti), rivedere i rapporti con la ragione; forse non
tutti sono convinti, come R.Spaemann, che per credere all’esistenza di Dio
basti pensare che “la verità è indipendente dalle
capacità del pensiero e del giudizio umano”.] |
“non è una
posizione scientifica: rivela anche negli autori una sorta di fede” “troppo
astratte, soggettive alle orecchie di chi è convinto che l’esistenza
dell’uomo sia dovuta solo a una combinazione accidentale di atomi” |
2/1/08-USA
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[dal
sito del NCSE] The first issue of the new journal Evolution:
Education and Outreach is now available
on-line, and it's a doozy! Featured are original scientific articles by
Daniel R. Brooks and Eric P. Hoberg, Niles Eldredge, and William Miller III;
lesson plans and thematic expansion ... ·
Un articolo su Live Science (“Survey:
61 Percent Agree with Evolution”) presenta un nuovo sondaggio realizzato negli USA sull’evoluzione, con
domande un po’ diverse rispetto alle solite, ripetute identiche da anni
dall’Istituto Gallup, ma troppo influenzate da domande iniziali orientate
verso la religione. Il nuovo sondaggio con domande che mostrano anche le
(limitate) conoscenze scientifiche, ha stimolato 17 associazioni
scientifiche, fra cui la National Academy of
Sciences, l’American Institute of Physics e la National Science Teachers
Association a inserirlo in un documento (“Evolution and Its Discontents: A Role for
Scientists in Science
Education”) pubblicato nel numero di gennaio del FASEB Journal (della Federation of American Societies for Experimental Biology): "The introduction of 'non-science,' such as
creationism and intelligent design, into science education
will undermine the fundamentals of science education. Some of these
fundamentals include using the scientific method, understanding how to reach
scientific consensus, and distinguishing between scientific and nonscientific
explanations of natural phenomena." "In an age when
people have benefited so greatly from science and reason, it is ironic that
some still reject the tools that have afforded them the privilege to reject
them," says Dr. Gerald Weissmann, the
journal's editor-in-chief. Interessante
vedere la evidente relazione fra le conoscenze scientifiche e le risposte
sull’evoluzione: Although 69% of survey participants had some college education (27% were college
graduates, and 14% had attended graduate school), only 23% gave correct
responses to all three of the following statements: the continents or
land masses on which we live have been moving for millions of years and will
continue to move in the future (79% correctly agreed); antibiotics kill
viruses as well as bacteria (43% correctly disagreed); the earliest humans
lived at the same time as the dinosaurs (53% correctly disagreed). Respondents
who answered all three questions correctly were much more likely to respond
that humans and other living things evolved (78%) rather than that they
were created in their present form (11%), and more favored teaching evolution
(78%) than creationism (27%) or intelligent design (24%). In contrast,
respondents who answered fewer than two questions correctly were less likely
to accept that life evolved (36%) rather than to believe it was created
in its present form (47%), and they were about as likely to favor teaching
evolution (36%) as creationism (38%) and intelligent design (29%). Nelle
conclusioni del documento troviamo quindi un invito agli scienziati a
contribuire a difendere e migliorare la situazione dell’insegnamento
scientifico: There is a clear need for scientists to become involved in promoting
science education. Challenges to teaching science undermine students’ understanding of the
scientific method, how scientific consensus develops, and the distinction
between scientific and nonscientific explanations of natural phenomena. If
our nation is to continue to develop the talent necessary to advance
scientific and medical research, we must ensure that high standards in
science education are maintained and that efforts to introduce non-science
into science classes do not succeed. Failure to reach out effectively to
a public that is supportive of science and open to information from the
scientific community is not just a missed opportunity, it is a disservice to
the scientific enterprise. |
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2/1/08-IT
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Articolo del Corriere (“Quando
lo scienziato confessa: ho sbagliato. Dalle teorie sull'evoluzione alle
differenze tra razze, in rete i mea culpa degli studiosi”) che attira
l’attenzione sulla “domanda per il 2008” (molto
belle anche quelle degli anni precedenti…) comparsa sul sito The Edge. Chiarire – o ricordare - già fin
dal primo giorno dell’anno cosa distingue il metodo scientifico dagli altri
metodi di conoscenza è certamente un ottimo modo per iniziarlo, ricordando
quanto sia necessaria per il progresso culturale della nostra specie la
capacità di cambiare idea se i fatti dimostrano che le idee precedenti si
sono dimostrate false. L’articolo dimostra bene,
purtroppo, anche come invece è possibile che idee false possano rimanere
immutate e venir tramandate (sempre false) da chi presenta al pubblico fatti
e idee che già sono cambiate grazie al metodo scientifico. Sono ormai decenni
che è chiaro che l’evoluzione umana non è affatto un processo lineare, ma che
ci sono anche ominidi bipedi che hanno tentato strade evolutive nuove ma
senza successo, per cui sono scomparsi senza lasciare discendenza; … e invece
il Corriere presenta a corredo dell’articolo una rappresentazione lineare
dell’evoluzione umana, che invece piace molto ai creazionisti … che non amano
cambiare idea! E’ davvero incredibile e sconcertante che l’immagine scelta
per l’articolo dimostri come invece alcuni giornalisti abbiano difficoltà a
capire come … da un decennio all’altro … ci siano delle novità. Non piace
vedere spesso le prove di quanto sia difficile far “vedere le cose in modo diverso“ … a qualche giornalista! Purtroppo solo chi conosce
l’inglese potrà scavalcare questa presentazione purtroppo inadeguata e
scorretta per andare a leggere di persona le esperienze raccontate dagli
scienziati che hanno risposto alla bella domanda «Quando pensare modifica la tua opinione è filosofia,
quando Dio ti fa cambiare idea è fede. Quando i fatti ti fanno vedere le cose
in modo diverso è scienza; su cosa avete cambiato idea? E
perché? ». Le
risposte permetteranno di capire (oltre a quali sono i nuovi fatti…) perchè
nessuno scienziato presenterebbe le ipotesi o le teorie scientifiche come
verità o dogmi; è importante quindi sapere che sbaglia chi attribuisce
visioni dogmatiche a chi invece sa che “quando
i fatti ti fanno vedere le cose in modo diverso è scienza”. Sempre sul Corriere anche Boncinelli (“Un privilegio per spiriti
liberi”) aggiunge qualche riflessione: “L'avventura scientifica non avrebbe proprio senso se
non dovesse continuamente considerare nuovi fatti e nuove idee. Sarebbe
una religione, non una scienza”. Interessante e in parte sconcertante
(soprattutto … verificandone l’autore) articolo sull’Avvenire (“Wallace, l'altro Darwin“) dove, forse per la prima volta, si dichiara su
questo quotidiano che Darwin aveva ragione nella sua teoria sui meccanismi automatici
che hanno gestito la creazione dell’attuale biodiversità a partire da un
unico antenato comune. Presentando infatti la figura e le idee di Wallace
che, come spesso capita nella scienza, arrivò contemporaneamente ma
indipendentemente da Darwin a formulare una teoria dell’evoluzione
assolutamente simile, si conferma infatti che Wallace ebbe “le sue
stesse identiche considerazioni” e si riporta una frase (“il
testo di Wallace aveva straordinarie corrispondenze con quello di Darwin,
oltre che nel significato generale e nel modo di investigare il problema,
anche per quanto riguardava la concatenazione concettuale e la scelta
terminologica“) comparsa in un libro del 1993 su Wallace (G.ScarpeIIi: Il
cranio di cristallo Bollati Boringhieri). In questo articolo
l’autore sorvola un po’, diversamente da quanto aveva precisato in un articolo
del 9/10/07 sul Foglio, sullo spiritismo, che aveva affascinato Wallace
nella sua strana ricerca di una strada diversa per l’evoluzione umana. |
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