31/12/09-IT
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Abbastanza strano
e curioso il fatto che molti siti di vendita di libri on line abbiano modificato
il titolo del volume contenente gli atti del convegno creazionista tenutosi
al CNR il 23/2/09.
Pochi (fra cui la Hoepli,
la Libreria
del Santo [20% di sconto!], Theseus
libri) hanno mantenuto il titolo originale completo “Evoluzionismo. Il tramonto
di una ipotesi”. Lo sconcertante sottotitolo è abbastanza
provocatorio rispetto alla scienza attuale ma anche rispetto a Giovanni Paolo
II, che nel 1996 aveva chiaramente fatto notare ai cattolici che
la teoria dell’evoluzione (che a differenza del card.Schonborn NON confondeva
con l’evoluzione come fatto) era una “teoria scientifica”,
e non certo solo un’ipotesi.
Molti editori, la maggioranza, quindi preferiscono o togliere la frase,
lasciando solo “Evoluzionismo” (come la Libreria Coletti,
o la FNAC
o la Feltrinelli)
o
si inventano addirittura un sottotitolo
inesistente, che indica vagamente che la discussione è ancora aperta: “Un bilancio critico” (come nel sito della DEA,
della Libreria
Universitaria, dell’Unilibro,
dell’IBS,
della Webster,
della BOL,
del Libraccio, di Arethusa).
Sarebbe interessante capire se hanno letto il titolo vero in copertina e hanno
corretto la provocazione. Forse fanno il loro interesse … vendere il
libro, anche a costo di modificare il titolo.
Divertentissimo però notare che per i creazionisti biblici italiani nessuno
dei due titoli va bene, per cui …
ne propongono addirittura
un terzo a loro scelta!
Per loro il libro non merita un titolo tendenzioso, che induca a sospettare
che davvero sia oggi necessario avere oggi addirittura … una teoria
dell’evoluzione. Per evitare qualsiasi dubbio, tolgono quindi di mezzo
addirittura l’evoluzionismo e cercano di far credere che si
contesti addirittura l’evoluzione stessa, come del resto in
realtà è stato fatto al convegno. Quest’anno è stato l’unico tentativo (oltre
agli altri convegni fatti a Roma dalla stessa gente) in cui non si è discussa
la teoria dell’evoluzione, e quindi Darwin e i suoi successori, ma
l’evoluzione stessa!
[Spero che farlo notare non induca nessuno, nemmeno Corbellini o Cattaneo,
a pensare che si voglia “accreditarli” come scienziati … non mi sembra
proprio! Credere che chi critica … “accrediti” mi sembra proprio originale!]
Il titolo da loro proposto e propagandato (“Evoluzione, il tramonto di
un’ipotesi”) è quindi quello davvero più adeguato ai contenuti del
libro, anche se probabilmente li costringeranno prima o poi a leggere almeno
la copertina e a cambiare il titolo sbagliato nei loro diversi siti web ... [De
Mattei sembra che non sopporti nemmeno chi critica senza aver letto tutto
il libro!].
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A conclusione
dell’anno darwiniano arrivano anche le riflessioni di F.Facchini sull’Avvenire
(“Ciao Darwin, scusa l’equivoco”).
Nell’articolo si ricorda l’interesse manifestato quest’anno verso Darwin e la
teoria dell’evoluzione nei diversi contesti culturali e quindi anche le
numerose iniziative organizzate nel mondo cattolico. Si riconosce
generosamente e onestamente che “sulla evoluzione
della vita Charles Darwin ha proposto la teoria più largamente accettata”
e che “Nell’anno che si conclude il pensiero di
Darwin ha dominato la scena culturale”.
Interessante, se riguarda solo le iniziative realizzate nel mondo cattolico
la frase “A mio modo di vedere avrebbe potuto
esserci una maggiore attenzione al dibattito in corso nel mondo scientifico
sulle modalità e sui meccanismi evolutivi, specialmente in relazione
con le ricerche sulla biologia evolutiva e dello sviluppo e sulla epigenesi,
affrontando criticamente i punti chiave del darwinismo. Tali ricerche
non smentiscono la teoria di Darwin, almeno a certi livelli, ma mettono in
evidenza la necessità di integrarla”.
Purtroppo si sono realizzate anche iniziative in ambito religioso con
scarsissimo interesse per questo aspetto, e quindi senza esperti competenti
delle tantissime integrazioni fatte negli ultimi 150 anni alla teoria, che
oggi Darwin stenterebbe a riconoscere.
Si accenna anche alle iniziative dei creazionisti biblici, anche se
F.Facchini sembrava sottovalutare che proprio in quell’ambiente nascono le
critiche all’evoluzionismo
teista.
La frase più importante mi sembra comunque quella verso la fine, dove si
evidenzia come i due convegni sull’evoluzione organizzati dal Vaticano non
abbiano portato affatto ad un auspicabile chiarimento della posizione della
Chiesa verso la teoria dell’evoluzione: “Ma sul fronte religioso si colgono
anche preoccupazioni e timori sul tema dell’evoluzione”. Non è
chiaro se questi timori mettono in discussione anche la sua precedente
opinione che attualmente, dopo le modifiche e le integrazioni, sarebbe “la teoria più largamente accettata”.
Chi conosce la lettera di GP2 a P.Coyne del 1988
ritrova lo stesso clima e capisce che si sono persi 21 anni; forse è
inevitabile, per G.Galilei ci son voluti 350 anni e non tutti sono ancora
convinti ...
preoccupazioni e timori” che
allora angosciavano GP2 sono rimasti tali ancor oggi… ma riguardano
soprattutto il modo con cui la Chiesa affronta la scienza cercando di
rifiutare e negare il metodo scientifico.
E lo conferma anche la polemica del VP del CNR, che approfitta delle
ambiguità vaticane per spingere verso una visione settecentesca di negazione
dell’evoluzione come fatto (e gli atti del suo convegno dimostrano pienamente
come le contestazioni e le ipotesi alternative riguardino esclusivamente il
tentativo di rendere compatibili le datazioni con la posizione creazionista
“della terra giovane”). La sua definizione di semi-ariani rivolta
all’evoluzionismo teista che lui vede rappresentato soprattutto da F.Facchini
e F.Ayala è un indicatore efficace del contrasto oggi esistente, che
mons.Ravasi non ha saputo o potuto risolvere.
Non diversamente da F.Facchini, anche De Mattei il 23/12 su Repubblica
ammette che “su evoluzionismo e fede religiosa
nel mondo cattolico ci sia una grande confusione” (“Credo
alla Bibbia e non a Darwin”).
Se prima mons.Ravasi aveva negato (nel settembre 2008) che la Chiesa
cattolica dovesse chiedere scusa a Darwin per non averci capito niente (come
aveva fatto in quei giorni la chiesa anglicana: “Good religion
needs good science”), oggi non può rispondere in modo adeguato alle
contestazioni che arrivano dai creazionisti biblici, sostenuti addirittura … dal
VP del CNR.
Una proposta abbastanza originale, ma in fondo coerente con la sua opinone
che il creazionismo sia un concetto filosofico, è quella di posticiparne
l’insegnamento, che certo oggi un po’ precoce, coinvolgendo infatti i bambini
di 3 anni, probabilmente un po’ in difficoltà di fronte ai concetti
filosofici: “Si avverte la necessità di affrontare in sede
catechistica i racconti della Genesi e la teologia sulla creazione con
un’adeguata preparazione, ma senza complessi di inferiorità di fronte
alla scienza”.
Non si capisce comunque cosa si intenda per “complessi
di inferiorità”, dato che si tratta di un problema di competenze. Se
c’è chi si può lamentare di trovare bambini già avvezzi a gestire con abilità
concetti “filosofici” ormai sedimentati e difficili da contestare (Adamo ed
Eva, Noè e la sua arca, la genesi, il serpente che parla, ecc.) sono gli
insegnanti di scienze, che arrivano dopo 7 anni: l’evoluzione non si insegna
in modo adeguato se non alla scuola media!
A volte, un tempo, biologia non sempre si studiava alle medie, perché
l’insegnante era un laureato in matematica… e magari nemmeno alle superiori
se l’insegnante era un chimico o un fisico … ecco spiegato perché c’è perfino
chi, incolpevole, arriva in età adulta credendo ancora che Adamo ed Eva siano
personaggi storici….
Magari con una costola in meno …? E le ossa del coccige sono come quelle
dello scimpanzè? E non stanno nemmeno ad ascoltare il prof.F.Facchini quando
spiega che “Non è ancora chiaro a tutti che l’evoluzione non rende
superflua la creazione, ma esalta l’opera del Creatore che si esprime in
modi sempre nuovi nel tempo”.
A questo punto però, se non gli crede nemmeno il suo collega prof.De Mattei …
chi si fiderà più.
Urge un intervento di mons.Ravasi, altrimenti continueranno a litigare.
Comunque le novità di fine anno sono abbastanza tranquillizzanti: è un
problema interno alla Chiesa e finalmente si sono degnati di comunicarlo in
giro.
Per i cattolici che proprio non volessero leggere quest’ultimo libro dei
creazionisti biblici, nonostante la garanzia del CNR, ce n’è un altro
disponibile, quello recente di F.Ayala,
“Il dono di Darwin alla scienza e alla religione”. La prefazione è di
Facchini, per cui potrebbe valutare autonomamente l’accoppiata che il prof.De
Mattei proprio non sopporta …
PS: purtroppo in questo articolo manca un qualsiasi accenno al convegno sulla teoria
dell’evoluzione organizzato a Piacenza dalla Facoltà di Agraria
dell’Università Cattolica e a cui anche F.Facchini ha partecipato.
In questo convegno si sono tranquillamente affrontati problemi scientifici
che riguardano l’evoluzione animale e umana nel contesto della teoria
dell’evoluzione. Perché non farlo sapere in giro? Sarebbe stato utile anche
invitare il VP del CNR, che avrebbe potuto apprezzare che nel sito web di
questo convegno c’è un link alla mostra organizzata da T.Pievani a Roma,
Milano e Bari per il bicentenario di Darwin.
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Sempre sull’Avvenire anche una riflessione opposta di F.D’Agostino
(“L’occasione perduta dell’anno darwiniano”), che invece, poco interessato alla disciplina di cui
non comprende gli interessi (“Per i naturalisti
darwiniani la teoria dell’evoluzione svuota dal di dentro ogni questione
teologica e antropologica e rende inutile sia l’interrogarsi su Dio che
l’interrogarsi sull’uomo”), sembra contento che l’anno darwiniano si
sia concluso senza riuscire a capirla ma soprattutto senza che mons.Ravasi
riuscisse a ripetere una sua frase ben nota del 2005, quando disse semplicemente che
“Le critiche
alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”.
Due convegni vaticani si sono conclusi quest’anno senza una decisione
sull’accettare o meno una delle più grandi scoperte dell’intelligenza umana,
la teoria dell’evoluzione, che da 150 anni, permette di capire il
funzionamento della natura e l’interazione della nostra specie con l’ambiente
e con le altre specie animali, permettendoci di inserirci e di gestire un
ambiente ora non più così ostile.
Spiace che D’Agostino o De Mattei non siano stati invitati ai tre giorni
dedicati in novembre dalla Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di
Piacenza ad un convegno
sulla teoria dell’evoluzione e alle sue applicazioni per il benessere
dell’umanità; D’Agostino non avrebbe scritto in questo articolo che “La maggior parte delle iniziative celebrative del
darwinismo che si sono svolte nel 2009 hanno avvalorato indebitamente
l’idea che la scienza sia l’unico orizzonte conoscitivo dotato di validità …”.
Sono comunque in tempo a verificare che in una pagina internet di questo
convegno c’è un link alla mostra sul bicentenario darwiniano, organizzata da
T.Pievani a Roma, Milano e Bari. A Bari frimane ancora aperta e li aspetta
fino al 10 febbraio … l’anno darwiniano per loro continua…
Nell’articolo si conferma invece, e non si capisce né il motivo di tale
affermazione, né la soddisfazione, che non c’è nulla di nuovo per quanto
riguarda la dimostrazione dell’esistenza di Dio, che avrebbe solo prove
metafisiche.
Ovviamente questo non può che creare problemi a ognuna delle tante religioni
(sembra che siano 600 solo in Italia), ma non alla scienza: i ricercatori
sanno che nessuno mette in dubbio l’esistenza di Darwin o di tutti colro che
hanno confermato o migliorato le sue teorie ancora imperfette, ma sanno
altrettanto bene che ormai quasi tutto quello che Darwin ha detto è
ottocentesco ed ormai stato aggiornato e modificato dalle scoperte
successive, cioè da prove, non metafisiche e quindi reali e utili, che
costringevano a cambiare idea per interpretare meglio la realtà, darwinismo o
non darwinismo.
Non si capisce quindi l’insistenza nell’articolo sul nome di Darwin e sul
darwinismo, insistenza che ormai, tranne in quest’anno, si associa agli
antievoluzionisti…
Loscopritore della teoria dell’evoluzione avrebbe potuto chiamarsi anche in un altro modo,
per esempio … Wallace, ma la storia della cultura umana non sarebbe stata
molto diversa. I filosofi forse non capiscono …. che la scienza funziona in
modo diverso!
Non è chiara la conclusione, che riecheggia un po’ i ragionamenti critici del
Papa a Ratisbona verso la scienza ma soprattutto contro il metodo
scientifico, troppo rigido e inapplicabile in alcune discipline che si dicono
a parole rispettose della scienza; il ragionamento si conclude arrivando fino
ad una valutazione che fa sospettare che non abbia figli che hanno studiato
materie scientifiche e magari provano anche loro a fare ricerca: “si è continuato ad attribuire agli
scienziati un potere sociale che loro non spetta”.
Probabilmente non ha nemmeno saputo del convegno su Darwin
e sull’importanza della biologia per la sopravvivenza della nostra specie,
che si è tenuto presso la Facoltà di Agraria di Piacenza (Università
Cattolica!!) alla fine di novembre.
I molti che devono emigrare per poter fornire con le loro competenze e la
loro curiosità un contributo al benessere dell’umanità attraverso la ricerca
scientifica probabilmente non concordano: a molti di loro sembra che chi
esporta capitali all’estero, invece di cervelli, abbia ben più potere sociale
di loro … e non è difficile dimostrare come il rientro dei cervelli non sia
altrettanto appetibile …
Non è comunque affatto chiaro quale dovrebbe essere il motivo per cui l’anno
darwiniano avrebbe dovuto esaltare “la valenza di ogni ricerca di senso di carattere
antropologico, filosofico, teologico”, se non un possibile interesse personale dell’articolista per le
discipline citate, che sicuramente non mancherà di trovare adeguata
corrispondenza anche presso il CNR.
Forse dopo un anno di convegni, anche vaticani, pieni di scienziati, non
tutti hanno ancora capito che Darwin era uno scienziato e che le sue scoperte
hanno permesso di aprire alle successive generazioni le porte che hanno
portato alle incredibili conoscenza della biologia? Boh! Un anno non è
bastato?
Non si può allora che concordare con lui che “Sotto
questo profilo, l’anno darwiniano è stato un fallimento” ma non certo
che “E’ una fortuna che sia arrivato alla fine”.
Forse avendo avuto due anni di tempo …
Da domani comunque comincia l’anno dedicato alla biodiversità, piante
e animali, roba per i “darwinisti”, un altro lungo anno di penitenza per
filosofi e teologi … costretti a studiare altre spiegazioni materialiste,
questo caso quelle del WorldWatch Instute (“What to Believe on Climate?”, “Into a Warming World”, “Vital signs online”). Ma
finirà anche il 2010 … forse
inutilmente!
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Non si sa invece
come commentare (l’articolo sembra una pernacchia! anche al Vaticano, fra
l’altro!) il terzo articolo, un corsivo (“Caos: anche la scienza ha il suo
tappabuchi”), con
cui si critica, forse senza nemmeno rendersi conto, che il Vaticano abbia
organizzato ben due convegni per discutere la teoria dell’evoluzione, nella
quale avrebbe un ruolo anche un meccanismo che sarebbe solo … un tappabuchi:
“una teoria che, per dare
spiegazioni, ricorre al caso non mi sembra poi del tutto normale”!
Il Vaticano avrebbe fatto ben due convegni su una teoria che a questo signore
non sembra “del tutto normale” … [ma non poteva dirlo prima? Doveva
proprio aspettare l’ultimo giorno dell’anno darwiniano? Speriamo che nel 3009
sia più previdente…]
Pesante e sconcertante è infatti il provocatorio ma “geniale” (ormai ci si
può aspettare di tutto ... ma questa
è davvero un’idea originale …) il ribaltamento del concetto del “Dio
tappabuchi”; sembra che una spiegazione scientifica in cui, anche se in
parte, entri il ruolo del caso sia ora una … spiegazione tappabuchi … ne sarà
contento anche Heisenberg … e gli ammiratori in Vaticano della meccanica
quantistica.
Il fatto che la scienza (lo aveva fatto fra l’altro – un caso…? - l’abate
Mendel!) abbia scoperto più di un secolo fa il meccanismo di trasmissione
ereditaria dei caratteri (in gran parte basato sul caso sia per i meccanismi
di ricombinazione che per la scelta dei gameti vincenti) secondo lui sarebbe
… la scoperta del tappabuchi!!!
Si rimane davvero senza parole che qualcuno proponga oggi che il crossing
over o meccanismi come quello che fa nascere circa il 50% di maschi e femmine
in tutte le specie animali e vegetali sessuate sia una spiegazione “tappabuchi”
… rispetto alla volontà di Dio che secondo lui sovrintenderebbe direttamente
miliardi di crossing over ogni secondo, e seguirebbe miliardi di spermatozoi
di ogni specie ogni secondo! La curiosità scientifica, purtroppo per lui,
non sembra avere molto posto nei suoi pensieri …
Anche l’Avvenire sceglie per il 31/12 un finale pirotecnico!!
Peccato che il petardo sia scoppiato in mano, contestando ambedue gli
articoli seri sul numero di oggi, ma in particolare quello di F.Facchini….
per non parlare della dimostrazione che non tutti gli antievoluzionisti sono
stati ipnotizzati da quanto detto da don TanzeIIa Nitti nel recente convegno
su Dio (“L’evoluzione è il modo
con cui Dio genera una creazione continua” in “Dio e la creazione tra Darwin e
Biancaneve”,
Avv.13/12/09).
L’anno darwiniano sembra proprio passato inutilmente per
molta gente, che non ha ancora capito Darwin era solo uno stimolo per
aggiornarsi e che oggi è ben più importante il contributo di Mendel e di
tanti altri postdarwiniani; non credo che li si possa aspettare ulteriormente
… sarà difficile, ma gli storici della scienza ci invitano oggi a cercare di
non “accreditare” più nemmeno la loro ignoranza anche se pubblicamente
confessata: “una teoria che, per dare spiegazioni,
ricorre al caso non mi sembra poi del tutto normale”! Sarebbe
stato un gradito ospite ai 3 convegni organizzati dai creazionisti intorno al
Vaticano. Purtroppo per lui il Vaticano ma anche l’Avvenire avevano censurato
questi convegni …
Vedremo cosa succederà dopo la fine dell’anno darwiniano,
anche se sicuramente anche G.Galilei aveva qualche buco da chiudere …
Scienza tappabuchi … questa ci mancava, soprattutto come
conclusione dell’anno darwiniano! Ma evitiamo di “accreditare” una dignità
scientifica dove evidentemente l’obiettivo è opposto …
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30/12/09-IT
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Interessante un
articolo, soprattutto perché comparso oggi sul Giornale (“ALLA SCUOLA DEI
LUOGHI COMUNI RESTIAMO I PRIMI DELLA CLASSE”). Forse dopo l’articolo del 23/12 (“Zittite il creazionista. La libertà di opinione a
senso unico”) qualcuno ha bussato alla porta del direttore. E così oggi
si ridicolizzano quelli che difendono la cultura occidentale di due secoli e
mezzo fa: “L’idea dell’universo è più o meno quella medioevale, è un miracolo
che la terra non venga reputata piatta … Darwin lo si conosce ancora
attraverso la deformazione religiosa”.
Direi che la frase è chiara, anche se il discorso sull’ignoranza scientifica
degli italiani (apparentemente attribuita anche alla religione…) continua,
sospettando perfino che pochi saprebbero sopportare la verità che “deriviamo tutti da un cianobatterio”, come
d’altronde confermava anche il card.Ratzinger nel 2004
… (per carità, non equivochiamo! Sia chiaro: non lo accredito, ma faccio solo
sapere ai molti che non lo sanno che lui accetta e usa informazioni
scientifiche accreditate da altri! Cerca anche di diffonderle, ma sembra che
non lo ascoltino nemmeno i docenti delle università pontificie).
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Fuochi d’artificio
pure oggi, ma in un contesto diverso. Oggi abbiamo un’articolo su Tuttoscienze
(pag.1
e pag.4)
della Stampa in cui uno storico della scienza e una ricercatrice di
altissimo livello criticano (soprattutto nella parte iniziale
dell’articolo, però) anche chi ha fatto semplicemente notare l’assurdità
che idee creazioniste settecentesche venissero rievocate dopo 250 anni in un
convegno di creazionisti biblici convocato addirittura al CNR dallo stesso
vicepresidente il 23/2/09.
Idee fra l’altro evidentemente smentite dalle ricerche fatte nei laboratori
stessi del CNR.
Strano che non venga evidenziato come la critica sia uscita solo quando è
uscito un volume a spese del CNR, un’iniziativa che, ogni ricercatore lo sa
bene, certificava come autorevoli le critiche anche alle attività svolte oggi
quotidianamente da molte strutture scientifiche del CNR. Queste critiche alle
ricerche del CNR fino a quel momento
circolavano solo chiuse nell’aula a porte chiuse (o si potevano
leggere solo qui
o ancora, meglio, qui in
riviste cattoliche conservatrici e addirittura critiche verso il Vaticano,
dirette dal VP del CNR). Era il massimo che potevano ottenere articoli non
fossero passati attraverso una normale procedura di verifica, e per questo
motivo non si era fatta troppa polemica nonostante l’assurdità della
situazione.
Proprio gli stessi creazionisti avevano infatti realizzato a Roma altri due
convegni identici (il 3/11/08 e
il 9/11/09),
anche se nessuno di essi si era concluso con la pubblicazione degli atti.
Come è ovvio, la pubblicazione degli atti è il necessario e sufficiente per “accreditare gli antievoluzionisti come interlocutori
scientifici”, come sono costretti ad ammettere anche Corbellini e
Cattaneo; questo accreditamento scientifico è stato quindi fornito dal CNR
attraverso il suo VP.
Accusare di accreditamento proprio chi ha fatto notare che c’era una volpe a
guardia del pollaio e che organizzava anche riunioni di volpi nello stesso
pollaio non sembra né un uso accettabile dei vocaboli della lingua italiana,
né un’ipotesi facilmente dimostrabile per un motivo molto semplice:
nonostante si scomodi addirittura S.J.Gould, sicuramente non avrebbe fatto
l’errore di riferirsi a professori universitari, tanto meno se già prima
erano stati nominati ai vertici di un’organizzazione scientifica.
De Mattei e i suoi colleghi non cercavano certo un accreditamento
scientifico, che pure hanno avuto, ma, e basta leggere il Foglio di
ieri per capirlo, un accreditamento in Vaticano, anche a rischio di
gettare discredito sul CNR e sulla ricerca italiana; secondo loro
F.Facchini, F.Ayala e mons.Ravasi non potevano continuare a sostenere l’evoluzionismo
teista come spiegazione più accettabile, in alternativa al vecchio
creazionismo biblico, già superato ai tempi di Erasmus Darwin, e quindi ben
prima di Lamarck.
Da notare che comunque nell’articolo di Cattaneo e Corbellini non si nega
che il problema ci fosse, e fosse serio proprio perché gettava discredito sul
CNR. Anzi: inevitabilmente si concorda – certo parecchio in ritardo
rispetto a T.Pievani e a chi lo ha sostenuto - che al convegno organizzato al
CNR dal suo VP … si siano dette “un cumulo di
sciocchezze” poi perfino pubblicate a spese del CNR, che ha fatto
l’errore di accreditarle, non verificandole preventivamente; si concorda
anche che il VP del CNR … “non potesse essere
preso sul serio come critico dell’evoluzionismo”, per cui si
conferma che le critiche fatte non possono essere definite “accredito”, al
contrario di quello fornito dal CNR. Sostengono infatti che sconcerta “la stampa di testi che impegnano l’ente e quindi ottengono
un accreditamento scientifico senza valutare preventivamente se i
contenuti delle pubblicazioni sono scientificamente consistenti”. Non sembra logico che poco dopo
accusino per lo stesso fatto ANCHE a chi aveva protestato su
Micromega … senza nemmneno far notare un dettaglio: accredito non è
davvero un sinonimo di discredito
Bisognerebbe indicare con maggiore precisione e in modo univoco CHI
avrebbe accreditato per primo i creazionisti biblici, e chi invece li avrebbe
discreditati, cominciando ad includere subito in questa categoria il
Vaticano. L’articolo incomprensibilmente dimentica questo aspetto
fondamentale del problema, ma il Vaticano aveva messo tutti in guardia sulla
loro serietà scientifica, non accettandone nemmeno la presenza nei suoi
convegni sulla teoria dell’evoluzione!
Se Corbellini e Cattaneo avessero conosciuto e analizzato i fatti, avrebbero
dovuto partire proprio dal discredito vaticano verso queste persone e dal
fatto che l’accoglienza al CNR era un’imbarazzante iniziativa antivaticana.
Basta leggere la relazione di un creazionista biblico polacco che ha
partecipato in
incognito ad un convegno vaticano sull’evoluzione per capire come si
trovasse davvero meglio … al CNR!
A questo punto, diciamo la verità, questa frase sull’accreditamento dei
creazionisti solleva un grosso dubbio: …. se anche Cattaneo e Corbellini
avessero seguito il problema fin dal 31 gennaio, se cioè avessero
letto questo articolo sul Foglio del 31/1/09,
o questi abstract
sul sito FattiSentire in marzo, o questo articolo
di De Mattei in aprile su Radici Cristiane, o questi articoli
su Radici Cristiane in giugno … anche loro sarebbero
probabilmente stati pronti con un articolo su Micromega nel caso De Mattei
avesse osato anche pubblicarne gli atti con i soldi del CNR e quindi dei
contribuenti! O forse si sarebbero mossi … anche prima?
Non sempre “l’opinione pubblica è credulona”;
a volte, e questo vale anche per gli scienziati, semplicemente non è
informata o crede ai quotidiani amici del VP del CNR.
Su cosa fare adesso, sembra che anche Cattaneo e Corbellini abbiano idee
precise (“mancano … criteri di valutazione
oggettivi ed efficienti per allocare finanziamenti e selezionare le persone”).
Non sembrano molto diverse da quelle di chi si chiedeva, anche nei posti più
impensabili (come in un sito cattolico),
cosa ci facesse ai vertici di una struttura che si occupa solo di ricerca
scientifica chi non crede a 250 anni di ricerca scientifica in biologia.
Sinceramente non si capisce, a questo punto, dopo aver letto queste frasi, se
le polemiche fossero artificiose o reali e giustificate …
Chiunque avesse letto anche solo l’articolo (in Radici
Cristiane N,45) sui nostri antenati a caccia di dinosauri con un pezzo di
corda per farli … inciampare …. non avrebbe molti dubbi; qualcuno ha imparato
la scienza dai cartoni animati dei Flinstones?!
[Qualcuno forse non ha ancora
letto Radici
Cristiane N,45?]
Sarebbe meglio continuare a credere alle ricerche svolte dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse
del CNR, che spero continui a essere finanziato…
La frase finale sembra poi un complimento a chi, diffondendo il pensiero
evoluzionista utilizzato quotidianamente nella ricerca, si trova nella
condizione migliore per accorgersi fin dall’inizio di che cosa bolliva in
pentola al CNR, e che non è intervenuto pubblicamente in modo deciso fino a
quando il CNR non ha fornito quell’accreditamento scientifico che ora viene
ovviamente utilizzato per contrastare sia le posizioni favorevoli
all’evoluzione (come quelle degli evoluzionisti teisti) che quelle favorevoli
anche all’attuale teoria dell’evoluzione.
PS: Una frase dell’articolo comunque sembra un po’ strana e piuttosto
originale (di solito i creazionisti non criticano le competenze degli
scienziati) … OK parlare male del convegno (“un
cumulo di sciocchezze”) e di chi l’ha organizzato, ma c’era bisogno
anche di far notare (a che scopo?) che le critiche ad uno storico che
contesta l’evoluzione biologica non sono venute da “scienziati che fanno ricerca empirica in scienze biologiche”.
Le critiche erano giuste o sbagliate? Nell’articolo le critiche vengono poi
ri-confermate, per cui non si capisce se sia un errore de-“accreditare come
interlocutori scientifici” ricercatori come Pievani, Ferraguti, Hack o
Boero.
E questo è davvero incomprensibile proprio perché anche loro riconoscono che
il CNR abbia fornito ai creazionisti un “accreditamento
scientifico senza valutare preventivamente se i contenuti delle pubblicazioni sono
scientificamente consistenti”
Un’altra frase sembra contestabile: a meno che non abbiano indicazioni
riservate sull’esistenza di un recente dogma che riguarderebbe Darwin non si
capisce perché giustifichino il prof.De Mattei sostenendo che lui chiederebbe
ai cattolici di “schierarsi senza esitazioni dalla
parte del dogma” che, dicono, indicherebbe “incompatibilità fra le sacre scritture e le teorie di
Darwin”.
Ma dove? ma quando mai?
A questo punto non c’è dubbio che non abbiano letto le critiche di N.Cabibbo
e di G.Gennari sull’Avvenire
del 4/12 … ma di non aver letto anche tanto altro …
Si possono avere dei seri dubbi sulle basi teologiche e scientifiche di certe
dichiarazioni, ma sarebbe meglio che Corbellino e Cattaneo si fidassero,
invece che di De Mattei, di alcune persone autorevoli che parlano proprio di
compatibilità!
Certo si possono ignorare, ma qualcuno, per esempio il prof.De Mattei, le
conosce anche se non le apprezza per niente …
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Mons. Ravasi: le teorie evolutive e la
religione sono compatibili
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Benedetto XVI: creazione ed evoluzione
sono compatibili ...
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Ravasi: Non esiste “a
priori” incompatibilità tra Darwin e la Bibbia
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Ludovico Galleni: tra teorie evolutive e fede
non c'è incompatibilità...
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Fede ed evoluzione, binomio possibile
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L'evoluzione: crocevia di
scienza, filosofia e teologia
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Giovanni
Paolo II in difesa della compatibilità tra evoluzione e fede
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Evoluzione biologica compatibile con la religione
...
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Mons. Ravasi,
superare la diffidenza tra evoluzionismo e teologia
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Una buona religione richiede una buona
scienza
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La teoria di Darwin non contrasta
con la fede, anzi può contribuire a purificare la teologia”
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F.Facchini: Ciao Darwin, scusa l’equivoco
(proprio domani! 31/12/09)
Un altro incauto appoggio al VP del CNR è quando si sostiene, ed è vero,
che l’obiettivo del convegno sarebbe stato di “richiamare
l’attenzione dei cattolici sull’incompatibilità fra le sacre scritture e le
teorie di Darwin”. Probabilmente Corbellini e Cattaneo, oltre
alle competenze scientifiche di chi ha protestato contro il convegno (ma solo
quando si sono pubblicati gli atti!) e alle sciocchezze dette al
convegno, ignorano anche l’aspetto più importante e noto a molti oltre che al
prof.De Mattei: questo è proprio quello che non volevano in
Vaticano, dove ben conoscono quel gruppo di petulanti creazionisti
cattolici del Kolbe Center for the
study of Creation. Proprio per questo motivo non li avevavo ammessi ai
loro due convegni sull’evoluzione, come è facilissimo dimostrare (ci sono
alcuni link illuminanti in data 24/12).
[Sappiamo che ci sono anche buoni motivi che consiglierebbero al CNR, e in
particolare al presidente, di non appoggiare questa gente che critica il
Vaticano raccontando “un cumulo di sciocchezze”
... non è il caso che sia proprio il CNR a difendere i creazionisti che
cercano di conquistare il Vaticano …
Comunque, se ci sono dei problemi all’interno della Chiesa, non si capisce
perché mai il CNR si faccia coinvolgere ufficialmente, ignorando e
addirittura contestando i risultati delle ricerche svolte – e finanziate -
nei suoi laboratori. Anzi, perché il VP del CNR non ha imposto la presenza al
convegno dei ricercatori del CNR, esperti in datazioni radiometriche e di
sedimentazione? Ne sarebbe uscito un volume che non accredita chi dice “un cumulo di sciocchezze” …
Qualcuno ha proposto incontri fra scienziati e creazionisti. Sarebbe
piuttosto utile e urgente un incontro con i ricercatori del CNR che si
occupano di datazione e di sedimentologia, ovviamente alla presenza, come
allievo, del VP del CNR.
Comunque stupisce davvero che Corbellini e Cattaneo siano apparentemente
accorsi in difesa del VP del CNR, criticando e de-accreditando non solo lui
ma pure dei colleghi con cui, in realtà … poi concordano sul giudizio negativo, sia sul convegno che
sull’improprio accreditamento scientifico?]
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29/12/09-USA
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Nel sito Panda’s
thumb hanno voluto concludere l’anno con un quiz specifico per far
rinsavire i creazionisti, sperando che, sconvolti dalla inevitabile scoperta
di avere le idee confuse sugli inesistenti anelli mancanti, abbandonino le
loro “guide spirituali” e rimbalzino spontaneamente dalla parte giusta,
aggiungendosi alla genia degli evoluzionisti … se è il vostro caso, provate
il test qui: “Telling
apes from humans”. Se vi capiterà di scoprire qualcosa di interessante …
troverete subito meno ostile questa pagina internet … anche se vi attende un
lungo percorso di rieducazione … tutto quello che ai creazionisti sembrava
facile (bastava leggere un paio di versetti della genesi) diventa estremamente
complicato e difficile (bisogna leggere tutto quello che leggono gli
evoluzionisti, ed è così tanto che quasi quasi i creazionisti credono di
conoscere un numero maggiore di argomenti….
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29/12/09-IT
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Siamo all’assurdo,
ma forse siamo al momento dei fuochi pirotecnici di fine anno darwiano.
Come sospettava ieri M.Cappelli della Fondazione finiana Fare Futuro (“Involuzione
dell’anti evoluzione”), oggi arriva non solo la conferma che il convegno
al CNR fosse un’iniziativa interna alla Chiesa, dopo che il Vaticano aveva
chiuso le porte ai creazionisti biblici, ma anche la conferma che avesse
azzecato il dubbio che qualcuno si proponesse davvero di essere considerato “più papista del papa”.
E’ imbarazzante (per lui) che lo faccia pur ignorando la
differenza fra evoluzione e teoria dell’evoluzione e ignorando o contestando,
come si legge anche sull’Avvenire
del 4/12, perfino documenti papali come quello di GP2
del 1996 e
soprattutto quello del card.Ratzinger del 2004. che azzera di significato il
suo convegno creazionista. Un peccato
certamente veniale è invece quello di ignorare e smentire anche l’articolo
pubblicato dal Foglio il 22/10/2009
(“Ayala
e Boncinelli: due darwinismi molto diversi”), in cui di Ayala si parlava
bene.
Oggi infatti il Foglio pubblica ben 4 articoli. Uno è a sostegno dei
creazionisti biblici protestanti che gestiscono il sito italiano,
probabilmente un po’ prevenuti se non ciechi
(“CI CONVERTIREMO AL
DARWINISMO QUANDO CE NE DARANNO PROVA SCIENTIFICA, ALMENO UNA”). Strano che un medico non riconosca che
abbiamo ossa (che in altri primati costituiscono la struttura di sostegno
della coda) molto simili a quelle che si trovano anche in altre specie di
Ominidi, quelle appartenenti alla sottofamiglia Ponginae. Non parliamo poi
dei cromosomi o del DNA, davvero
simili.
Si parla poi anche, come se avesse a prori un’impostazione critica verso la
teoria dell’evoluzione, del convegno organizzato in questi giorni dai teologi
italiani (“COME SI EVOLVE
BENE LA CREAZIONE”)
e si cerca di dimostrare
che il neodarwinismo non sia alla base della biologia attuale
(“EVOLUZIONISMO UN
CORNO”).
L’articolo più strepitoso è invece quello del prof.De Mattei
(“IL TEO -
EVOLUZIONISMO E' UNA MALATTIA DELLO SPIRITO DA CUI GUARDARSI, DICE IL PROF.
DE MATTEI”) che cerca di
deridere l’evoluzionismo teista, con un attacco soprattutto all’antropologo e
paleontologo mons.F.Facchini e al biologo molecolare Francisco Ayala, forse i
consulenti più noti per la posizione
attuale della Chiesa cattolica.
Un attacco così era in fondo prevedibile e non so se il prossimo articolo di
F.Facchini sull’Avvenire dovrà essere riscritto…
Meno prevedibile è che fosse così diretto, nè che contestasse così
chiaramente e palesamente addirittura recenti documenti degli ultimi due
pontefici, né che si basasse su frasi del papa … che potrebbero essere
sottoscritte anche da biologi evoluzionisti; nessuno di loro contesta infatti
che il solo caso [o il caos, come lo chiama quasi sempre mons.Sorondo
dell’Accademia delle Scienze Pontificia] potrebbe creare qualcosa di
positivo; sono sempre molto stupiti e sconcertati, per non dire altro, se
qualcuno per contestarli attribuisce loro assurdità che nessuno ha mai detto
né potrebbe pensare.
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28/12/09-IT
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Un
interessantissimo intervento sulla questione del convegno creazionista al CNR
viene da una fonte inattesa, dal web magazine della fondazione Fare Futuro,
con un articolo di M.Cappelli
(“Involuzione
dell’anti evoluzione”). Dopo un inizio non troppo conciliante con
l’organizzatore del convegno (“Un
convegno e un libro non si negano a nessuno. Neanche a chi si fa portavoce di
un dibattito di retroguardia”), anche se incredibilmente gli perdona
comunque di aver usato dei soldi pubblici per dimostrare il contrario di
quello che dimostrano da anni le ricerche del CNR (“Il problema non sono i 9000 euro”) ci chiarisce
subito che “Il problema è chi, … imbracciato il vessillo esce dallo
schieramento … si dichiara più realista del re. O più papista del papa,
come in questo caso”.
E subito dopo arriva una condanna certo più pesante di quella arrivata dagli
evoluzionisti, che non avevano nemmeno pensato di potersi permettere di
confrontare direttamente il funzionamento di due diverse menti umane
(“Nessuna persona dotata di raziocinio e onestà
intellettuale può negare che la scoperta di Darwin (e Wallace) del principio
di selezione naturale rappresenti uno dei principali passi compiuti dalla
mente umana”).
Subito dopo si nega chiaramente la validità di una delle giustificazioni
sentite in questi giorni, anche fra i difensori
(“Qui non si
tratta di porre freni alla libera espressione o di schierarsi con il pensiero
dominante”) e si svela persino il movente: la critica
all’evoluzionismo sarebbe
(“… frutto di
un pretesto. Di una ipotesi che è già tesi. O peggio
ancora, di una campagna condotta sulla pura linea della contrapposizione
propagandistica”). [Nessuno finora si era permesso nemmeno di
sospettarlo!]
Già fin qui l’articolo potrebbe essere evidentemente più che
sufficiente, ma M.Cappelli ancora non si ferma; e prosegue, sulla linea delle
critiche arrivate dagli ambienti scientifici, che vengono riprese, a volte
... con un bel po’ di pepe in più, come si è già potuto notare. [C’è chi
può esprimersi più liberamente … e chi invece viene inseguito da torme
di ignoranti … ]
Insiste a voler chiarire anche tutte le altre questioni
sollevate sia dal convegno che dagli articoli dei giornali “governativi” in
appoggio a De Mattei.
Per cui vuole insiste che
-
“facciamo fatica
ad annoverare la posizione antievoluzionista tra quelle appartenenti alla
tradizione di destra, come spesso si
legge. Forse a quella più conformista, meno incline alla libertà di
pensiero o, più banalmente, tetragona al buon senso”.
[interessante, ma anche originale, associare agli antievoluzionisti una
posizione poltica di destra ma tetragona al buon senso …]
-
Né qui si tratta di essere cattolici o meno. Il problema
per la Chiesa sostanzialmente è risolto. Papa Giovanni Paolo II, dichiarando
la propria ammirazione per Darwin, definì l'evoluzione «una teoria
scientifica abbastanza consolidata» [da notare che De Mattei la chiama ancora
ipotesi …]
-
La Chiesa oggi abbraccia la teoria dell'evoluzione senza riserve, tanto
da escludere i creazionisti dall'ultimo convegno tenuto alla Pontificia
Università Gregoriana nel marzo scorso proprio per celebrare i
centocinquanta anni dell'Origine della specie. [M.Cappelli ha seguito il
convegno vaticano ai primi di marzo ... sperando forse anche lui in “una
profonda rivalutazione dell’opera del naturalista inglese”]
-
Il giornale stesso della Cei, Avvenire, ha bollato
come lontane dalla posizione della Chiesa le teorie di coloro che prendono la
Bibbia per un manuale di fisica.
-
Non è chiaro se la selezione naturale rappresenti da sola un
principio sufficiente a spiegarli, come Darwin riteneva, oppure concorrano
altri meccanismi tuttora ignoti. Dubbi leciti, ci mancherebbe. Ma che
dovrebbero essere affrontati in consessi scientifici, non in convegni di
storia delle idee. [a questo punto il dubbio che conosca qualcosa di biologia o almeno
di cellule comincia a sorgere …]
-
Le teorie scientifiche vanno combattute a suon di dati scientifici, non
conducendo battaglie d'opinione sulle pagine culturali dei quotidiani. È così,
prendere o lasciare. Gli umanisti a oltranza se ne dovranno prima o poi
capacitare.
Assurda e
incomprensibile invece la conclusione: dopo aver criticato De Mattei, senza
citarlo, a tutti i livelli (religioso, politico, personale e professionale,
…) e ben più di tutti i biologi evoluzionisti messi assieme … li accusa di
“dare fiato alle
trombe dell'ideologia“ e di “fungere da
richiamo di caccia per tutti i polemisti di professione”.
Dopo aver ripetuto tutte le critiche che si sono già sentite in questi
giorni, forse un po’ di riconoscenza sarebbe giustificata. Solo
lui forse può criticare (con argomenti simili, anche se forse più “pesanti”,
a quelli usati dei biologi evoluzionisti!) un ex-consulente di G.F.Fini?
Comunque, parafrasando l’introduzione all’articolo, posso
concludere dicendo che una foglia di fico non si nega a nessuno, tanto
meno a chi è riuscito a elencare in un breve articolo tutte le critiche che
hanno fatto i biologi evoluzionisti ma che farebbe qualsiasi persona “dotata di raziocinio e onestà intellettuale” se solo riuscisse ad avere a disposizione tutte
le informazioni necessarie.
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Su
Repubblica, edizione di Milano, la notizia (“Grandi
mostre, un anno da record” che “ … mentre sul fronte dell’arte si canta vittoria, su
quella della scienza si piange miseria. Il
Museo di Storia naturale, sempre sotto la gestione dell’assessore Finazzer, la prossima stagione
rinuncerà agli happy hour scientifici e al Darwin Day per mancanza di fondi”.
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27/12/09-IT
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Si fa sempre più
preoccupante e difficile il lavoro di chi cerca di seguire i fili e le
connessioni fra i critici dell’evoluzione biologica e i critici della teoria,
ben diversa e complessa rispetto a quella ben misera, poco più di un’idea ma
ben esaminata e verificata. Oggi sull’Avvenire si legge un articolo (“Darwin
e l’oroscopo”) in cui tra l’altro si difende De Mattei dalle accuse di
Odifreddi, non molto diverse, a dire il vero da quelle di G.Gennai
sull’Avvenire del 4/12 o di M.Capelli sul magazine di Fare
Futuro del 29/12, domani. Si rimane sconcertati a leggere che il
giornalista oggi difende De Mattei anche per la seguente frase ”la terra ha solo qualche milione di anni, i dinosauri sono
scomparsi poche migliaia di anni fa e le specie sono state create immutabili
dal Creatore”. Che la frase sia, per dirla con Odifreddi, “una vera e
propria summa della disinformazione più grossolana e presuntuosa” lo potrebbe
confermare anche l’attuale papa, che nel 2004
firmò un documento vaticano in cui si confermano le scoperte scientifiche che
qui il giornalista dimostra di ignorara. Se i documenti pontifici fossero più
studiati si dovrebbe concordare con il Papa che:
” 63. Secondo la tesi scientifica più accreditata, 15
miliardi di anni fa l’universo ha conosciuto un’esplosione che va sotto il
nome di Big Bang, e da allora continua a espandersi e a
raffreddarsi. ….. Nel nostro sistema solare e sulla Terra (formatasi circa
4,5 miliardi di anni fa) si sono create le condizioni favorevoli
all’apparizione della vita. Se, da un lato, gli scienziati sono divisi sulla
spiegazione da dare all’origine di questa prima vita microscopica, la maggior
parte di essi è invece concorde nell’asserire che il primo organismo ha
abitato questo pianeta circa 3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è
stato dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra sono
geneticamente connessi tra loro, è praticamente certo che essi discendono
tutti da questo primo organismo. I risultati convergenti di numerosi
studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono sempre più a
ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la
diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora
divergenze di opinione in merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione.
Certo, la storia delle origini umane è complessa e passibile di revisioni, ma
l’antropologia fisica e la biologia molecolare fanno entrambe ritenere che
l’origine della specie umana vada ricercata in Africa circa 150.000 anni fa
in una popolazione umanoide di comune ascendenza genetica”.
E’ impressionante vedere come sia facile dimostrare come persone che hanno
tuttora grande influenza sul mondo cattolico ignorino sia le scoperte della
scienza sia l’accettazione di queste scoperte da parte della Chiesa. E’
altrettanto facile quindi dimostrare non solo l’uso strumentale che viene
fatto di questa doppia ignoranza, ma anche il tentativo di imporre conoscenze
errate e pericolose in un contesto
scientifico, negando nello stesso tempo le competenze proprio agli
esperti di quel settore.
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25/12/09-USA
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Arriva anche nel
blog Pharyngula la notizia sul convegno creazionista al CNR (“Shame on
Italy”). Giustamente lo stupore di PZ Myers è soprattutto per un aspetto
penoso che ha notatto subito:
“Wow. It's not just a creationist book, but a young earth
creationist book”).
Quel che è ovvio in quel sito web evidenzia
ancor di più la triste situazione italiana, dove ben tre quotidiani molto
vicini al governo appoggiano senza il minimo pudore le dichiarazioni di un
inesperto che sostiene, inventandosi anche teorie inesistenti (“la teoria della “permanenza della specie”, che va palesemente contro la tesi
darwiniana dell’evoluzione da una specie all’altra), l’idea creazionista settecentesca della terra giovane
(YEC),
ignorando che da tempo non è sostenuta nemmeno dalla Chiesa cattolica.
E nemmeno i giornali verificano il sospetto di
appoggiare qualcuno che attualmente è in contrasto con il Vaticano, come ha
ben chiarito il presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia N.Cabibbo,
che De Mattei invita a licenziare (dopo averlo personalmente difeso solo un
anno fa per il mancato
premio Nobel: “Perché
nessun cattolico ha avuto il Nobel?”) e che
viene censurato anche da siti web vicini al Vaticano, come quello di SRM, che pur
dovrebbe gestire mediaticamente i
contatti con il mondo scientifico, ma ultimamente pubblicizza anche posizioni
antiscientifiche dei creazionisti
biblici. Ovviamente in contrasto con le opinioni di N.Cabibbo
(“No,
il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica
cristiana. Anche la Chiesa oggi si è aperta alle teorie di Darwin. Quell’idea
non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”. Ovviamente in qualche sito web cattolico (non
ufficiale, per carità!) si dice che Cabibbo non sia una esperto di biologia
evoluzionistica … mentre … solo i biologi evoluzionisti dubitano delle
competenze del VP del CNR. Comunque le frasi di N.Cabibbo non circolano
proprio… a differenza di quelle di De Mattei..
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24/12/09-USA
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Sul National
Inquirer USA S.Newton dell’NCSE pubblica un articolo su un tema
preoccupante e d’attualità:
“Science denial is
on the rise”. Come si verifica anche in Italia, su molte questioni il
metodo scientifico viene sconfitto dall’abilità di riuscire a riempire i
principali media, indipendentemente dalle verifiche che si possano fare:
“From
evolution to global warming to vaccines, science is under assault from
denialists - those who dismiss well-tested scientific knowledge as merely one
of many competing ideologies. Science denial goes beyond skeptical questioning to
attack the legitimacy of science itself. Even when a scientific consensus
based on evidence emerges - as it has for evolution and climate change -
there is opportunity for dissent. As the great physicist Richard Feynman noted,
"Science is the belief in the ignorance of experts."”.
Come sappiamo, in Italia siamo
all’assurdo che alcuni quotidiani riescono a far credere (un po’ anche a
strutture vicine al Vaticano che si occupano del rapporto fra scienza e
fede…) che la Chiesa cattolica sostenga ancora il creazionismo
biblico. Probabilmente ignorando che un documento vaticano del 2004
firmato dal card.Ratzinger … sostiene esattamente il contrario!
E tutto ciò allo scopo di difendere le idee settecentesche di un uomo
politico sulla biologia evoluzionistica …
Le conseguenze di questa situazione possono essere drammatiche nella realtà
attuale, dato che
“Understanding
science has never been more important than it is today. Critical issues such as climate change and the threat of newly evolved
flu strains demand greater scientific literacy among the public and
politicians”. Il pericolo è infatti che “As long as scientists must squander their time defending
their work from denialism, we will fall behind on our fundamental
responsibilities”.
Di fronte al rischio serio di una
nuova babele, culturale più che linguistica, stupisce che i creazionisti
biblici, e anche lo stesso De Mattei invitino oggi a perdere tempo a leggere
e a contestare i loro libri, quando è sufficiente sapere che sostengono che i
dinosauri vivessero 20000 anni fa per capire che raccontano fatti
incompatibili con la realtà solo per difendere, e per fortuna lo ammettono,
ben note e antiche ipotesi mitologiche incompatibili con altre centinaia di
fatti dimostrati, che ignorano e non verificano nemmeno.
Mentre i veri ricercatori devono dimostrare che i loro esperimenti siano
tecnicamente corretti e i risultati siano coerenti con le precedenti
conoscenze, loro pretendono che siano gli altri a dimostrarlo, negandosi in
questo modo l’accesso alle pubblicazioni peer-reviewed.
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24/12/09-IT
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Nel sito SRM
compare un articolo (“Se il conflitto tra
evoluzione e fede prende svolte impreviste”) apparentemente non
molto informato sugli aspetti più “interessanti” del convegno organizzato dal
VP del CNR insieme a creazionisti biblici, furiosi (da più di
un anno) per il fatto che il Vaticano non voglia più sentire nei suoi
convegni evoluzionisti i loro ragionamenti settecenteschi contro
l’evoluzione.
Lascia perplessi soprattutto la lista
degli articoli relativi alla questione, in quanto incomprensibilmente (dati
gli interessi del sito SRM …) mancano proprio quelli che presentano l’opinione
di persone vicine al Vaticano o alla CEI, indispensabili per capire che
tutta la storia nasce da un contrasto interno alla Chiesa, fra gli
ultimi creazionisti biblici,
asserragliati nel Kolbe
Center e nel CEP francese, e l’evoluzionismo teista ufficiale. Le prove
di ciò sono evidenti in altri articoli purtroppo non citati nel sito SRM (qui,
qui in italiano - “Vaticano:
la lobby evoluzionista ha vinto” -, qui
e qui,
dove i creazionisti protestano o progettano rivincite)
Un elenco completo degli articoli recenti si può invece trovare nel sito
web di Pikaia, dove non vengono censurate, come avviene in questi giorni
sui quotidiani (Corriere escluso) le posizioni vicine al Vaticano.
Qui su Pikaia non mancano infatti gli articoli (del Corriere
e di Repubblica)
contenenti le forti critiche al convegno creazionista da parte del Presidente
dell’Accademia delle Scienze Pontificia, Nicola Cabibbo, e l’articolo sull’Avvenire
del 4/12 di G.Gennari, che ricorda le critiche di De Mattei al teologo
K.Rahner, ma anche a tutti i papi da Pio XII in poi per la loro posizione
sull’evoluzione e sul creazionismo.
L’articolo si conclude lasciando intuire (prudentemente…) che qualche
sospetto su questo convegno creazionista comunque ci sia
(“certamente non ci sentiamo di sostenere tesi creazioniste, nè soprattutto
(come ha esortato più volte Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del
Pontificio Consiglio della Cultura) interpretazioni letterali delle Sacre
Scritture, e nemmeno ipotesi di "creazione con aggiustamenti
progressivi", come quella dell'Intelligent Design”).
Assolutamente sconcertante che manchino i link ad
articoli, come quelli di F.Facchini o di N.Cabibbo, che dimostrino il loro autorevole rifiuto del creazionismo e
dell’ID.
Non si capisce nemmeno perché alla fine
dell’articolo si auspichi l’intervento chiarificatore di F.Facchini sul
convegno creazionista al CNR. Chiunque si aspetterebbe che dopo ben due
convegni vaticani sull’evoluzione tutti abbiano già le idee chiare … ma
sembra evidente che non sia affatto così, ed anzi qualcuno al SRM sembra
voglia mettere in discussione la condanna del creazionismo biblico, da tempo
dichiarato non scientifico, come anche N.Cabibbo (non citato) ha recentemente
confermato al Corriere
e a Repubblica).
Comunque sarebbe meglio avere piuttosto il giudizio di don
Trafny, presente al convegno creazionista (qui a pag.24 le sue foto
mentre ascolta gli interventi
contro la stessa evoluzione biologica), o di mons.Ravasi che l’ha
delegato a prtecipare al convegno creazionista
appositamente piazzato quasi negli stessi giorni di un convegno evoluzionista
da lui organizzato escludendo proprio
i creazionisti ospitati
invece dal CNR …
Un intervento di mons.Ravasi potrebbe anche chiarire, alla fine dell’anno
darwiniano, quali opinioni fra quelle citate da De Mattei in un articolo
in aprile (in cui parla anche dell’attuale grande influenza di alcuni
definiti semi-ariani, fra cui pone anche il card.Martini…) abbiano
prevalso nella chiesa che lui immaginava in una tempesta (con “la navicella di Pietro in balia delle onde e dei colpi che
le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno”).
Riguardo proprio alla “navicella … in balia … di
colpi che le provengono dall’interno”, c’è da notare come il sito SRM
abbia recentemente ospitato anche articoli tratti dal sito dei creazionisti
biblici italiani. Per esempio un articolo
che cerca di dimostrare che l’Eva mitocondriale, cioè la donna da cui avrebbe
avuto origine l’attuale specie umana, che gli evoluzionisti ritengono sia
vissuta fra i 100.000 e i 200.000 anni, sarebbe vissuta invece 7-6.000 anni
fa: “Rifacendo i calcoli con la nuova frequenza,
l’Eva mitocondriale sarebbe vissuta solo 6-7000 anni fa, esattamente come
l’Eva biblica”. E’ comunque positivo,
ma un po’ incoerente, che in questo articolo si accetti comunque la data di 5
milioni di anni come punto di separazione delle linee evolutive dello
scimpanzé e dell’uomo, informazione abbastanza corretta ma certamente
sconcerterebbe il VP del CNR.
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Nel sito del CNR
si può leggere oggi (ma datata 25/12/09!) una
precisazione complessiva
del presidente del CNR.
Non è ben chiaro se intenda attribuire al VP del CNR (o piuttosto a
T.Pievani…) la responsabilità per il fatto che ”Purtroppo,
la polemica su evoluzionismo e anti-evoluzionismo rischia di esaurire
l’attenzione dei media su una questione che in nulla ha inciso o inciderà sui
programmi scientifici dell’Ente, né in termini di impostazione né di
finanziamento alla ricerca, che proseguirà secondo i criteri di rigore
scientifico propri della comunità internazionale”.
E’ improbabile che sia responsabile chi lamenta la carenza del buon vecchio
rigore scientifico … anche qui auspicato.
Certo non sembra preoccupato del fatto che il buon nome del CNR stia
attualmente circolando fra i creazionisti e gli antievoluzionisti come
garanzia di questa iniziativa che, qualcuno ormai gliel’avrà riferito,
intendeva usare il buon nome del CNR per contestare le iniziative
evoluzioniste del Vaticano, a cui non sembra che sia qui indirizzata alcuna
scusa.
Il Vaticano era comunque ben informato, in quanto il convegno “informale a
porte chiuse” del 23/2/09
era comunque del tutto aperto a don
Thomasz Trafny, osservatore del
Pontificio Comitato per la Cultura. [Sarebbe quindi MOLTO
interessante conoscere la sua opinione e la sua relazione a mons.Ravasi …].
Ci mancava solo che quasi contemporaneamente a questa precisazione sul rigore
scientifico a rischio, il suo VP garantisse ieri in un’intervista a Repubblica
(“Credo
alla Bibbia e non a Darwin”) una notizia non dimostrabile – e quindi
soprattutto non contestabile, come al solito …: che Adamo ed Eva siano
realmente esistiti …
(“Credo però che Adamo
ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell' umanità”).
La notizia, che la chiesa cattolica oggi non confermerebbe, viene
direttamente dal Kolbe
Center USA e verrebbe quindi confermata … solo dal VP del CNR? [Si può
polemizzare o solo sorridere sulla persistenza di quel che si impara di
solito all’asilo?]
Nel chiarimento del prof.Maiani di nuovo c’è soprattutto l’importante
precisazione che sul volume non compare il logo del CNR, come qualcuno
invece sospettava, mentre mancano ancora le necessarie precisazioni sulle
modalità d’uso della sala Marconi e sulla traduzione simultanea evidentemente
presente
nelle foto – consentite e autorizzate nonostante l’informalità e le porte
chiuse - del convegno
E’ comunque importante capire che, se non era un’iniziativa ufficiale del
CNR, probabilmente questo workshop, ospitato dal CNR a costo zero, si
inseriva perfettamente in una polemica interna alla Chiesa Cattolica,
come risulta da questo articolo di De Mattei (aprile del 2009) in un’altra delle sue riviste.
Rimane quindi ben poco giustificabile il contributo finanziario alla stampa
degli atti (9800 euro IVA compresa) di un convegno organizzato per contestare
una contemporanea iniziativa vaticana.
L’iniziativa, definita solo ora “informale”,
era comunque stata ufficialmente preannunciata il 31/1/09 con un articolo del Foglio e pubblicizzata
nel calendario ufficiale delle iniziative
di febbraio del CNR, con l’indicazione, molto formale, della D.G.
organizzatrice (http://www.cnr.it/cnr/events/CnrEventi?IDn=1779),
23/02/2009
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Workshop
Internazionale sull’Evoluzionismo
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Roma
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CNR, Aula Marconi - P.le Aldo Moro, 7 - 00185 Roma
- Orario: 9:00
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D.G. – Uff.
Paesi Industrializzati Organismi Internazionali
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La scheda qui riportata –salvata quando era ancora presente - è
stata rimossa già prima del convegno, ma si può ancor oggi verificare che la
scheda successiva (1780)
contiene un’iniziativa che inizia proprio lo stesso giorno, il 23/2/09 (è un
corso di radioprotezione medica).
PS: comunque nei numerosi articoli comparsi su Radici
Cristiane di giugno, la rivista diretta dal VP del CNR, non si parla
affatto di “workshop informale e a porte chiuse”, mentre si
chiarisce che “mentre i partigiani del compromesso
– e si allude alle posizioni ora prevalenti in Vaticano – continuano a
riproporre l’evoluzionismo con una pertinacia che comincia a rasentare il
fanatismo … dal campo delle scienze naturali stanno venendo le confutazioni
più contundenti dell’ipotesi evoluzionista … come è emerso dal workshop
tenutosi nel CNR”. Forse anche questi articoli richiederebbero
l’attenzione del presidente, data la diffusione che hanno nel mondo cattolico
frasi che approfittano del fatto che il CNR, come è giusto, utilizzi normalmente
i “criteri di rigore scientifico propri della
comunità internazionale”.
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23/12/09-IT
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Su Libero
un articolo (“L’epoca dello scienziato santone”) in cui, criticando l’articolo di Odifreddi su
Repubblica, si dimostra semplicemente di ignorare che le critiche più pesanti
e imbarazzanti al VP del CNR e al suo convegno creazionista vengono oggi da
ambienti vicini al Vaticano e alla CEI.
D’altronde sembra che i punti di riferimento siano limitati, Odifreddi a
parte (“La vicenda è stata già ampiamente
trattata dal nostro giornale”).
Anche per questo alcuni dei punti fermi dell’articolo sono piuttosto
traballanti, a cominciare dal fatto che Odifreddi (come del resto gran parte
degli “scienziati” presenti al convegno al CNR!) sia da tempo in pensione e
quindi libero di non occuparsi di ricerca.
Piuttosto, sarebbe interessante che finalmente un giornalista andasse a
intervistare mons.Trafny, presente al convegno creazionista e ben visibile
nelle foto che lo mostrano anche al tavolo
della presidenza, dove rappresentava mons.Ravasi… Sarebbe quindi
interessante anche avere un’opinione di mons.Ravasi, che pochi giorni dopo
aveva organizzato proprio il convegno sull’evoluzione contestato dai
creazionisti.
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Su Repubblica
troviamo oggi un’intervista
(“Credo
alla Bibbia e non a Darwin”) al vicepresidente del CNR, De Mattei, che
conferma le sue critiche all’evoluzionismo
teista (che tutti – o quasi … – sanno bene che è la proposta attuale
della chiesa cattolica, come si spiega anche qui).
Davvero sconcertante quindi la frase in cui – ma lo aveva fatto anche
precedentemente critica vescovi e teologi che accettano la teoria
dell’evoluzione, accusandoli di
“un
atteggiamento debole, come un senso di inferiorità verso certi ambienti
intellettuali”. Sembra davvero che, se fosse papa, sarebbe pronto
a riaprire il processo a Galilei, ma soprattutto ad istituirne uno nuovo
contro Darwin e i suoi seguaci …
Probabilmente inorridirebbe se sapesse che, oltre ai “biologi cattolici
darwiniani” (intervistati dall’Avvenire del 5/12/09) ci sono anche i
pastori protestanti che festeggiano il Darwin Day (Clergy Letter Project).
Inorridirebbe ancor di più se qualcuno gli raccontasse che nel febbraio del
2009 anche l’università cattolica di Notre Dame (coorganizzatrice del
convegno di febbraio con mons.Ravasi) festeggiava
il Darwin Day. Qui alcune pagine
interessanti sulla teoria dell’evoluzione nel sito dell’Università Notre
Dame; c’è anche un articolo
di P.Coyne.
Non cambierebbe probabilmente idea, ma si potrebbe ricordargli il documento
di GP2 del 1996 (in cui si sosteneva che la teoria
dell’evoluzione era da considerare una teoria e non un’ipotesi come provocatoriamente
viene definita proprio nel titolo del volume degli atti del convegno), ma
soprattutto la impressionante ma inutile lettera a Padre G.Coyne del 1988, in cui GP2 indicava l’urgente necessità di un
nuovo atteggiamento verso la scienza, proprio per evitare di cadere
nell’irrazionalità.
Altrettanto sconcertante la sua conferma di ritenere Adamo ed Eva
“personaggi
storici progenitori dell’umanità”, ripetendo la sua critica
recentemente rivolta ad uno scienziato esperto … e sacerdote; alla conferenza
a Como il 20/11/09 era sconcertato che il prof.Facchini avesse potuto
raccontare in un libro la vita di un ominide bipede di 400.000 anni fa (“il suo risibile tentativo di ricostruire la vita
di un uomo di 400mila anni fa”), non credendo affatto che l’uomo
derivi da specie precedenti che derivano a loro volta da specie simili ai
primati attuali (come precisava in un suo articolo del luglio/agosto 2008:
“ANIMALISMO: le aberrazioni di Zapatero” e “Lo
scempio morale di un Occidente infedele”).
[Come sappiamo da secoli, non basta dire “a me questa ipotesi non piace”;
bisogna dimostrare che ce n’è un'altra migliore. Al CNR dovrebbero saperlo
meglio di altri …]
Sconcerta l’invito [al Papa?] a dimissionare N.Cabibbo da presidente
dell’Accademia Pontificia e a ritenere incoerenti i bravi cattolici che
credono all’evoluzionismo teista.
Non si può che concordare con lui che “su
evoluzionismo e fede religiosa nel mondo cattolico ci sia una grande
confusione”, anche se si deve fargli notare che il suo convegno
(assieme agli altri due identici fatti dalle stesse persone prima alla
Sapienza e poi alla S.Pio V) era – nella parte scientifica - contro
l’evoluzione e NON contro l’evoluzionismo (come c’è scritto erroneamente
nel titolo del suo libro).
Leggendo questa intervista, la prima idea che viene è una proposta di
beatificazione del presidente Maiani per la lunga convivenza, anche se non
gioca a suo favore l’aver ridotto il problema a una questione di libertà di
opinione. Forse può valere per la Chiesa (solo per quella postgalileiana e
postbruniana …) ma non per chi dovrebbe usare il metodo scientifico.
·
Sul Giornale
invece un articolo poco obiettivo in difesa del vicepresidente del CNR, qui
presentato come un buon cattolico difensore della cristianità
(“Zittite il creazionista. La libertà di opinione a
senso unico”); non si riportano le sue critiche all’evoluzionismo teista
che da tempo caratterizza la chiesa cattolica, critiche già esposte in un
editoriale della sua rivista
nell’aprile del 2009, dopo il convegno “alternativo” realizzato al CNR
il 23/2/09
con i creazionisti del Kolbe Center.
Si citano le critiche a De Mattei provenienti dagli ambienti scientifici ma
intenzionalmente si censurano le critiche che sono arrivate dal presidente
dell’Accademia delle Scienze Pontificia, proprio da quel prof.Cabibbo che lo
stesso De Mattei aveva difeso giusto un anno fa per il mancato premio Nobel
(“Perché
nessun cattolico ha avuto il Nobel?”). Vengono addirittura censurate
anche le critiche presenti in un articolo dell’Avvenire del 4/12/09.
Secondo l’articolo sul Giornale di oggi, al convegno si sarebbe criticato il
darwinismo; in realtà basta leggere
gli atti o anche solo gli abstract
o perfino il dossier
contro l’evoluzione pubblicato su Radici Cristiane del giugno 2009 per
verificare che le critiche “scientifiche” erano rivolte a dimostrare che la
storia dell’universo prevedesse tempi biblici (e quindi brevissimi, con
dinosauri che venivano cacciati dall’uomo 20000 anni fa …) e non i 14
miliardi di anni proposti dagli esperti e confermati nel 2004
da un documento ufficiale vaticano, firmato dal card.Ratzinger … De Mattei
vuole tornare alla scienza settecentesca …
Come tutti sanno infatti, il “darwinismo” è stato criticato fin dal primo
giorno dagli scienziati, che nel tempo l’hanno modificato, migliorato e completamente trasformato … oggi di “darwinismo” parlano
infatti soprattutto … gli antievoluzionisti …
·
Davvero piacevole
leggere oggi nel sito cattolico “Incontri
di Fine Settimana” un commento
sconcertato ad una frase dell’intervista a De Mattei nel precedente articolo:
“«Senza dubbio in alcuni ambienti ecclesiastici c'è
un atteggiamento debole, come un senso di inferiorità verso certi ambienti
intellettuali. E questo anche in posizioni di vertice. Certo non in Benedetto
XVI che ha una posizione critica sulla teoria dell'evoluzione. Esistono
invece vescovi e teologi che la accettano, e sono gli stessi per esempio che
sostengono che il libro della Genesi è una metafora e che non va preso alla
lettera» (ndr.: incredibili le competenze sul piano dell'esegesi
biblica! Ma come può essere vicepresidente del CNR?)”. [In
effetti, anche se non per l’esegesi originale, altri se l’erano chiesto già
prima …; fa piacere verificare che non sono quindi solo gli atei o gli
scienziati a chiederselo].
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Anche sul Corriere
un articolo sull’imbarazzante convegno creazionista ospitato al CNR
(“Cnr creazionista", Usa stupiti”). E’ uno dei pochi articoli in cui si insinua
il grave sospetto che, come l’articolo di Repubblica oggi comunque dimostra,
De Mattei non sia affatto in sintonia con le gerarchie ecclesiastiche e che,
per spingere la Chiesa a condannare l’evoluzionismo, abbia usato il buon nome
del CNR per appoggiare uno dei tre spettacoli creazionisti, tutti con gli
stessi attori principali, organizzati a Roma dal Kolbe Center per protestare in
diretta – le date sono circa le stesse … - per l’esclusione dei
creazionisti biblici dai convegni evoluzionisti organizzati dalla “lobby
evoluzionista” che in Vaticano ha prevalso.
E’ anche forse l’unico articolo che finalmente cita il fatto, fondamentale
per chiarire quello che altrimenti sembrerebbe un giallo misterioso, che i
creazionisti non sono stati accettati ai 2 convegni vaticani sull’evoluzione,
ma non me fornisce le prove. Le prove sono qui,
qui -
“Vaticano:
la lobby evoluzionista ha vinto” -, qui
e qui,
dove i creazionisti protestano o progettano rivincite.
Risulta così evidente che il CNR ha ospitato i creazionisti per contestare le
scelte vaticane (e in particolare di N.Cabibbo e di mons.Ravasi, rispettosi
dei rigidi
criteri
richiesti per i necessari finanziamenti, forniti dalla ricchissima Templeton Foundation) di mantenere
possibilmente elevato il livello scientifico dei convegni; incomprensibile
che invece il VP del CNR abbia seguito criteri molto (ma molto) meno rigidi,
… diversi da quelli che di solito caratterizzano gli enti di ricerca
scientifica.
L’aspetto più preoccupante è quindi il fatto che quasi tutti i giornalisti
italiani non abbiano fatto nessuna verifica ma abbiano creduto ai
creazionisti, censurando addirittura le posizioni di autorevoli esponenti
(come N.Cabibbo) o organi di stampa (come l’Avvenire) certo più vicini alla
Chiesa Cattolica di quanto lo siano Libero, Il Foglio e Il Giornale, tutti
impegnati in questi giorni nel sostegno acritico a De Mattei ... che sta
contestando il Vaticano (!!)
Sembrerebbe, e forse lo è, una situazione che eufemisticamente si potrebbe
definire … “un po’ anomala” … N.Cabibbo infatti ha subito reagito molto vivacemente
(“il
creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la
chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun
diritto di cittadinanza nella nostra società”), mentre
mons.Ravasi (responsabile vaticano per la cultura ma anche organizzatore di
uno dei due convegni vaticani sull’evoluzionismo) per ora tace.
Per fortuna l’articolo riferisce che invece se ne stiano accorgendo le
riviste scientifiche internazionali e che anche all’interno del CNR qualcosa
si stia movendo (“la dignità del nostro ente
richiede che il suo vicepresidente non avalli tesi insostenibili”).
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22/12/09-IT
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Nel sito di Corrispondenza
Romana, un’agenzia stampa diretta dal VP del CNR si racconta
(“EVOLUZIONISMO: de Mattei e Odifreddi a
confronto”)
dell’incontro avvenuto il 20/11/09 a Chiasso con Odifreddi. Nonostante la
data attuale, sembra che De Mattei faccia riferimento proprio solo al darwinismo,
mentre in realtà già sono passati 150 anni di ricerche che hanno introdotto
nuove conoscenze che potrebbero indurre a rivedere le proprie posizioni.
Non c’è dubbio però che De Mattei sia stato male informato sulle novità. La
riunione in questo caso non era informale e a porte chiuse, per cui mi
sembra difficile che lui sia riuscito a far credere al pubblico svizzero che
“Darwin non
disponeva delle attuali conoscenze in fatto di genetica e di DNA, le quali forniscono un sostegno alla teoria della
“permanenza della specie”, che va
palesemente contro la tesi darwiniana dell’evoluzione da una specie all’altra”.
[La “teoria della permanenza della specie” mi
sembra del tutto nuova …. Se esistesse la dovrei certo insegnare …]
Da chi sarebbe sostenuta? Da chi sarebbe stata dimostrata?
Attualmente i quotidiani di uno stesso gruppo editoriale difendono la sua
libertà di negare il fatto dell’evoluzione per sostenere addirittura il
creazionismo biblico … contro la scienza ma anche contro l’attuale opinione
del Vaticano (confermata dal documento del card.Ratzinger del
2004). Questo articolo sembra una conferma che ne stia
forse approfittando per raccontare davvero quel che vuole: fa credere che la
fissità delle specie non sia pre-darwiniana ma post-darwiniana … e ne cambia
anche il nome per far credere che sia una novità e perfino una teoria
scientifica… è davvero geniale!
Google non sarà certo onnisciente, ma conosce solo
questo articolo … sulla SUA conferenza a Chiasso, pubblicato dalla
SUA rivista… anche Google ogni tanto impara qualcosa di nuovo (a conferma
che rispetta la libertà di pensiero e non censura nessuna idea, soprattutto
se MOLTO originale). [Fra poco anche questa mia pagina web purtroppo
si unirà in Google alla precedente …, ma lascio volentieri la primogenitura
... ]
Posso solo sperare che qualcuno a Chiasso (non siamo in Italia) abbia alzato
la mano per chiedere “Ma, scusi, è sicuro di quel che dice e che il
libro che sta leggendo non sia capovolto? Questa è proprio l’idea che c’era
nella Bibbia e che già Lamarck aveva contestato con successo, ben 50 anni
prima di Darwin!”.
Riguardo alla frase conclusiva dell’articolo, sembrerebbe molto critica verso
la scienza per un problema che in realtà la scienza non può affrontare; è una
questione che invece mette quotidianamente in crisi le centinaia di diverse
religioni, creando continuamente problemi che non sempre vengono risolti in
modo pacifico: «La scienza diventa scientismo quando
pretende di discettare sull’esistenza di Dio, oggetto della filosofia e della
metafisica».
Purtroppo le filosofie e le metafisiche rischiano di essere in numero quasi
infinito (non superiore comunque, oggi, a 6.5 miliardi), mentre la scienza
tendenzialmente rimane unica … proponendo un metodo invece che una verità.
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In un’intera
pagina su Repubblica PG Odifreddi
(“Un
creazionista fra gli scienziati”) mette oggi in fila tutti gli aspetti
quanto meno strani delle attività svolte oggettivamente in favore del
creazionismo, e quindi in direzione opposta sia alla scienza che alla
religione cattolica, dal viceresponsabile di una struttura di ricerca, il
CNR, che non finanzierebbe nessuna ricerca senza una dimostrazione preventiva
della competenza nella materia.
Si racconta invece dell’organizzazione al CNR di un convegno creazionista
(solo i creazionisti oggi contestano datazioni e stratificazioni, con
l’obiettivo primario di negare addirittura l’evoluzione come fatto) in
contrapposizione ad un contemporaneo convegno svoltosi in Vaticano.
Odifreddi curiosamente ricorda come la nomina di Maiani alla presidenza del
CNR sia stata contestata per la sua firma su un documento in cui si riteneva
poco opportuno che fosse il Papa ad aprire con una lectio magistralis
l’anno accademico all’università di Roma (e il programma era stato infatti
poi modificato: un saluto invece della prolusione all’apertura dell’anno
accademico).
Odifreddi sembra però non notare, ma non è l’unico, che in questo caso, molto
probabilmente senza volerlo né saperlo, il prof.Maiani abbia appoggiato una
forte critica al Vaticano, inaspettatamente gestita in questo caso … dal non
insospettabile vicepresidente.
Senza dubbio De Mattei, e lo ammise in un suo editoriale
nell’aprile
del 2009, sta cercando da tempo di contrastare il rinnovamento culturale
vaticano, appoggiato soprattutto dal nuovo responsabile, mons.Ravasi, che già
nel 2005 aveva mostrato un notevole apertura verso la biologia
evoluzionistica (quando disse semplicemente che
“Le critiche
alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”).
Probabilmente, a differenza dei creazionisti, aveva trovato conforto e non
disperazione nel documento firmato dal card.Ratzinger nel 2004,
che confermava (al punto 63 e segg.) l’accettazione di tutti i principali
fatti dimostrati dalla scienza sull’evoluzione biologica, un documento che i
creazionisti continuano a far finta di ignorare, pur essendo evidente che ha
ulteriormente chiuso loro, da quel momento, le porte del Vaticano.
Proprio l’Avvenire il 4/12/09 conferma questa interpretazione con un giudizio negativo sulle critiche
di De Mattei all’evoluzionismo teista, al card.Martini e al teologo K.Rahner,
oltre che a tutti gli ultimi papi:
“Religione
piove in pagina non sempre pulita”.
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21/12/09-VA
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[da SRM]
A differenza dei creazionisti e del VP del CNR, l’Associazione Teologica
Italiana accetta razionalmente la teoria dell’evoluzione come migliore
spiegazione scientifica di fatti oggi indiscutibili (“Il darwinismo più che una ferita narcisistica inferta
all’uomo credente, è una domanda inevitabile alla filosofia, alla rivelazione e alla scienza
sull’origine e sul destino dell’uomo e dell’universo”, “La teologia … deve attrezzarsi per un dialogo rigoroso
e coraggioso, capace di raccogliere la sfida di quanti, per strade diverse,
sono alla ricerca della sua stessa verità, senza pregiudizi, senza arroganza
e senza pretesi e ingiustificabili monopoli”)
Intende approfondirlo in un corso di aggiornamento residenziale per i teologi
(“La teologia nel tempo dell'evoluzione”, 28/30 dicembre).
Dati gli oratori, sembra evidente che non sia in discussione nè l’evoluzione
biologica nè la teoria migliore che oggi la spiega. Come nei convegni dei
creazionisti anche qui sembrano mancare scienziati esperti di evoluzione, ma
sembra di capire (quasi tutti hanno già pubblicato su temi evoluzionisti) che
saranno presentate opinioni anche diverse ma senza certo mettere in
discussione almeno l’evoluzione come fatto, anche perché era un fatto già
evidente ben prima della nascita di Darwin.
Basta solo sapere chi era Lamarck e in che anno ha pubblicato la sua
spiegazione dell’evoluzione
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20/12/09-IT
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Nei siti
creazionisti italiani sta comparendo una lusinghiera recensione del libro
contro l’evoluzione pubblicato dal VP del CNR anche con il contributo
finanziario del CNR.
Già fin da titolo (che viene
ripetutamente
riportato in modo errato nonostante si sostenga di avere il libro in mano: “evoluzione”
invece di “evoluzionismo”; [si attende
una correzione multipla, quando davvero avranno il libro fra le mani]) si
capisce che l’obiettivo non è la critica al neodarwinismo ma è proprio
la negazione dell’evoluzione come fatto.
I 5 contributi “scientifici” presentati al convegno
del 23/2 e pubblicati nel libro sono infatti di persone che negano
l’evoluzione stessa e quindi sono già state ritenute prive delle competenze
necessarie per partecipare ai convegni vaticani sulla teoria dell’evoluzione;
non si capisce perché si dovrebbero ammettere a questi convegni dei cattolici
che non accettano il documento del 2004
firmato dal card.Ratzinger!
E’ importante chiarire anche ai recensori distratti che tutte le persone che
hanno parlato al convegno al CNR (tranne forse due), sono consulenti del Kolbe
Center USA e/o del CEP francese, e molti
erano presenti anche agli altri due convegni creazionisti fatti a Roma per
farsi notare dal Vaticano (3/11/08 e
9/11/09).
Quello che pensano questi
creazionisti (non possono negarlo…) lo si capisce qui: “The
Kolbe Center is committed in a special way to defending the Catholic teaching
that "the literal and obvious sense of Scripture" as
intended by the sacred authors must be believed …. Pope Leo XIII emphatically
upheld this teaching in his encyclical Providentissimus
Deus, which has never been overruled by any subsequent magisterial
teaching”. [Nell’enciclica citata è interessante
valutare il ruolo della ragione rispetto alla fede … una situazione
chiaramente oggi molto modificata da recenti encicliche]
Queste persone sapevano già nell’aprile
del 2008 di non essere graditi ospiti dei convegni vaticani sulla teoria
dell’evoluzione. Si tratta quindi di una contestazione organizzata (“Please pray that Kolbe advisory council members will
be successful in their efforts to insure that the PAS invites qualified
experts critical of evolutionism”) che non si rivolge affatto ai
biologi evoluzionisti, ma è diretta a far pressione sul Vaticano e su chi (il
prof.N.Cabibbo e mons.Ravasi) aveva organizzato i due convegni vaticani in
cui si dava per scontata l’evoluzione biologica che i creazionisti non
accettano.
Lo dimostrano la condanna di N.Cabibbo (“il
creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la
chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun
diritto di cittadinanza nella nostra società”), ma soprattutto
l’articolo di G.Gennari sull’Avvenire
del 4/12: sono state le reazioni più adeguate al convegno
al CNR, diretto contro l’evoluzione biologica più che contro il
neodarwinismo. Si può aggiungere anche l’articolo sull’Avvenire (“La teoria di
Darwin non contrasta con la fede, anzi può contribuire a purificare la teologia”)
che il 5/12 pubblicizza l’intervento di un “biologo darwiniano
cristiano” a un prossimo convegno.
Siamo così al paradosso che persone che si presentano come rispettose di ogni
religione difendono chi, oltre ad appoggiare e finanziare i creazionisti
biblici che negano la scienza occidentale e contestano il Vaticano,
criticherebbe – secondo
G.Gennari sull’Avvenire - le massime autorità religiose degli ultimi
decenni … “Per
lui il «creazionismo» che si pretende teoria scientifica, ben diverso dalla
fede nella creazione divina, sarebbe verità assoluta di fede e di ragione. Ma
così smentisce non solo fior di teologi cattolici, ma anche i Papi da Pio
XII a Benedetto XVI, tutti apertamente in errore”.
Se non stupisce troppo che ci sia ancora chi ignora o non capisce fatti ormai
scientificamente dimostrati, sconcerta che uomini di fede ignorino anche avvertimenti e chiarimenti
che da decenni provengono da fonti considerate autorevoli nell’ambito della
religione cattolica. Per fortuna il rogo è stato da tempo abolito … e
anche all’interno della chiesa cattolica c’è libertà di opinione ma,
purtroppo, anche di ragione.
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19/12/09-USA
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Ora anche su Panda’s
thumb (“Creationism
at Italian Science Agency”) si parla del convegno creazionista al CNR;
gli articoli sul convegno non si prestano ad una traduzione automatica, per
cui poco del convegno riesce ad oltrepassare l’Atlantico, riportando indietro
le sciocchezze copiate dai creazionisti USA. Se qualche commento ricorda un po’ il ”mal comune mezzo gaudio”, triste la
conclusione del commento di un italiano: “Honestly,
if evolution is not heavily disputed in Italy we should thank the
open-mindedness of the Catholic church (I know, an oxymoron) more than the
public engagement of Italian scientists. With a few exceptions, our “scientific community” had
nothing to say about the book funded by CNR. They could say it didn’t deserve any comment (Italians
are used to see public money being wasted), but I’m left with the
impression that they don’t want to make enemies with CNR’s top ranks”.
In realtà è possibile che non sia
tanto il CNR a creare preoccupazione … pochi infatti sanno quanto siano stati
negativi i giudizi del presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze sul
VP del CNR e sul convegno organizzato con i creazionisti biblici; purtroppo,
e qui è davvero strano, ancora meno sono quelli che conoscono i giudizi su di
lui pubblicati anche dall’Avvenire
del 4/12/09, con un corsivo oggettivamente MOLTO critico … che
chiaramente conferma i sospetti che si trattasse di un’iniziativa dei
creazionisti: oltre al presidente del Kolbe
Center, al convegno c’erano schierati i principali consulenti
“scientifici” del Kolbe Center e del CEP.
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[da Pharyngula]
Molto bello, soprattutto per chi recentemente ha ammirato la splendida
immagine statica “abbastanza” dettagliata del cielo stellato creata da
S.Brunier (“Mille
miliardi di mondi”), un video (“The known
universe”) che la rende dinamica, esplorandola con un viaggio virtuale
nel tempo e nello spazio conosciuto in cui si muovono le strutture create dal
big bang. Il viaggio, basato sul Digital Universe
Atlas, è proposto dall’American Museum of Natural History, che
oggi lo rende anche disponibile sul web (“The Known
Universe Scientifically Rendered For All to See”). Pret rimanere in tema, nel blog di
P.Attivissimo si linka, come cura
per la megalomania un video con le immagini in scala di pianeti e stelle
di tutte le dimensioni: “Star
Size Comparison”. Il problema principale è evidentemente quello di
trovare … una spiegazione, un progetto evolutivo in cui sia inserito o
inseribile non solo la vita sulla terra ma anche tutto ciò che si vede nel video,
a cominciare dalla stella ipergigante rossa nella costellazione del Cane
Minore, avente un diametro di quasi …. 3 miliardi di km!
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[Da Leucophea]
Per rimanere con visioni globali che coinvolgono dimensioni spazio temporali
più vicine a noi, è utile tener d’occhio per i prossimi decenni il Climate
Interactive Scoreboard, suggerito dal blog Leucophea.
Chi ci sarà ancora nel 2100 potrà valutare se le preoccupazioni attuali per
gli effetti delle modificazioni del clima indotte dall’uomo, confermate anche
a Copenhagen, fossero oggi motivate o no.
Già si sono in parte risolte o ridotte, grazie ad interventi umani non sempre
condivisi e condivisibili, le preoccupazioni per i rischi dovuti
all’incremento demografico (anni ‘70) e all’uso dei CFC (anni ’90).
E’ possibile e auspicabile che interventi che alcuni oggi ritengono improponibili
o impossibili riescano a limitare gli effetti di fenomeni che oggi alcuni
addirittura provano a negare. Proprio come avveniva negli anni ’70, quando
l’attuale dimensione dell’umanità (6,8 miliardi) era prevista
per il 2000.
Nel sito web di Climate Interactive
si trova anche un’analisi
del COP15 di Copenhagen, oltre a modelli interattivi che interesseranno,
per evidenti motivi, soprattutto … i giovani … che abitano nelle zone
costiere. Per i livelli marini nell’ultimo interglaciale di 135.000 anni fa
si può leggere qualcosa di preoccupante anche sull’ultimo numero di Nature:
“Interglacial
and future sea level” e “Probabilistic
assessment of sea level during the last interglacial stage”.
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18/12/09-USA
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Anche sulla
rivista Science oggi si scandalizzano (“Creationism
at Italian Science Agency”) per
il convegno creazionista al CNR. Si sottolinea il contributo finanziario del
CNR al volume degli atti e il fatto che il presidente del CNR non ne sia
disturbato, mentre lo sarebbe, per questa sua opinione che ritiene non
rilevante né adeguata alla situazione e al suo ruolo, lo zoologo F.Boero; si
riporta anche il giudizio negativo di N.Cabibbo, presidente dell’Accademia
delle Scienze Pontificia, che dimostrava quanto questo comportamento del
vicepresidente sia stato interpretato
come ostile verso il Vaticano, avendo ospitato i creazionisti biblici
che non erano stati accolti nei convegni vaticani sulla teoria
dell’evoluzione, uno dei quali organizzato proprio da N.Cabibbo.
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Nel numero odierno
di Science è inserita una pagina sulle principali scoperte scientifiche del 2009.
Particolare enfasi è data alla scoperta dell’Ardipithecus ramidus, un
ominina, cioè un ominide bipede, scoperto in Etiopia e datato 4,4 milioni di
anni fa. Viene proposto un video
in cui viene presentata questa importantissima scoperta, raccontata anche in
una sezione speciale di Science. Associato a questa scoperta è anche il racconto
della carriera di due giovani paleoantropologi (Bibi e Boisserie)
coinvolti in questa ricerca condotta dal gruppo di Tim White. Puo’ essere
utile per capire quanta possibilità di lavoro ci sia, ma soprattutto all’estero,
per i giovani antropologi.
Nello stesso numero anche la presentazione (“Sexual
Selection and Darwin's Mystery of Mysteries”) di un articolo dal titolo
ben studiato (van Doorn: “On
the Origin of Species by Natural and Sexual Selection”) che dimostra come
la ricerca scientifica non abbia proprio rispetto per quanto scoperto dai
precedenti ricercatori, foss’anche lo stesso Darwin … Il massimo ripetto va invece, come sempre, al metodo scientifico:
“despite decades of study, evolutionary
biologists still cannot agree on the underlying processes that
have produced the great diversity of life around us.
Most contentious of all has been the question of whether
speciation can occur within a population (sympatrically) …. [Van
Doorn’s] work gives credibility to the concept of sympatric
speciation, which has long been the ugly duckling of
evolutionary biology, and suggests that both local adaptation
and sexual selection may play a far more important role in
speciation than previously thought.”.
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18/12/09-IT
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[da Le
Scienze] Nelle news del sito delle Scienze si presentano (“I
primi cereali di Homo sapiens”) i risultati di una ricerca pubblicata
oggi su Science che dimostrerebbe che i cereali entrarono nella dieta
di H.sapiens non con l’inizio dell’agricoltura, 10000 anni fa, ma addirittura
90.000 anni fa: “La scoperta di diverse migliaia
di particelle di amido e di strumenti per raschiare e molare il sorgo
selvatico dimostrano come tale cereale venisse portato nella cava ed lavorato
in modo sistematico”. La ricerca, pubblicata nel fascicolo odierno di
Science, è presentata nel sito web di
Julio Mercader, archeologo dell’università di Calgary. E’ disponibile anche
un video.
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17/12/09-IT
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Sembra che da più di
un mesetto siano disponibili su YouTube i video della trasmissione di Ulisse
(Rai3) su Darwin: "Un
viaggio lungo 4 miliardi di anni". Interessante, a proposito di
questo video, trovare in rete una dimostrazione della difficoltà di
attribuire alla sola università la colpa di non riuscire a produrre laureati
nei tempi previsti. Sembra probabile che ci siano anche carenze nella
formazione precedente … almeno sulla teoria dell’evoluzione … (“Mi
fate il riassunto di questo?”: “l'habbiamo guardato anke a scuola. e
ci ha chiesto di fare il riassunto ma io nn ho preso appunti xke nn cio
capito una mazza”. Sembra che la preparazione, probabilmente poi non
correttamente verificata, sia per il momento sufficiente solo per criticare
Darwin e apprezzare i “fanatici che preferiscono
credere a P.Angela” citati, non dimentichiamolo, nel numero 45
del giugno scorso della rivista del VP del CNR.
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16/12/09-USA
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[da NCSE: “Evolution in a new Harris poll”]
Negli USA è stato
realizzato un nuovo sondaggio su temi che coinvolgono le opinini
sull’evoluzione e il creazionismo. Interessante la suddivisione del campione
in base alle diverse religioni, che evidenzia gli effetti imponenti di questo
criterio di classificazione del campione. Qui la relazione sintetica. Nel campione complessivo crede
all’evoluzionismo il 45%, mentre il 32% non ci crede; per quanto riguarda il
creazionismo invece, ci crede il 40%, mentre il 30% non ci crede. Il
sondaggio era stato fatto anche nel 2005 e nel 2007, ma non si rilevano
grosse differenze.
Per quanto riguarda invece le rilevanti differenze dovute al fattore
religione, gli ebrei all’80% credono alla teoria neodarwiniana
dell’evoluzione, mentre i cattolici al 51%, i protestanti al 32% e i born-again
al 16%. Creazionisti sono invece il 68% dei born-again, il 56% dei
protestanti, il 37% dei cattolici e il 20% degli ebrei.
Che siano proprio gli ebrei, senza dubbio i maggiori estimatori del vecchio
testamento, a non leggere la Genesi in modo letterale come fanno molti
cristiani fa una certa impressione … e sono quindi soprattutto loro, seguiti
a molta distanza dai cattolici, che hanno capito che le teoria
dell’evoluzione è davvero un’idea geniale che qualifica la cultura
occidentale …
Chi leggesse il rapporto completo scoprirebbe anche le differenze fra le
religioni per quanto riguarda le credenze nelle streghe, nell’astrologia,
nella reincarnazione, nei fantasmi, nei miracoli, … negli UFO, ecc.
Non c’è da stupirsi se in Italia chi fa pubblicità successo del creazionismo
USA preferisca non specificare la sua religione di appartenenza, o preferisca
non evidenziare che la maggioranza dei cattolici USA riconosce che la teoria
dell’evoluzione neodarwiniana è attualmente la spiegazione migliore del
processo evolutivo.
Da notare che le domande fanno riferimento alla “Darwin’s theory of
evolution” e al “creationism”. L’inserimento di una domanda
sull’”evoluzione” avrebbe forse permesso di evidenziare la possibile diversa
accezione data ai dei due termini, che pochi tendono a considerare quasi
sinonimi.
·
Inizia le
pubblicazioni una nuova rivista scientifica, Philosophy &
Theory in Biology, diretta da Massimo Pigliucci. “P&TB brings together philosophers of
science and theoretically inclined biologists to interact across disciplinary
boundaries. This interaction
fosters a broad conception of what it means to do "theory" in
science and to analyze the sciences philosophically. This broad conception
benefits both research communities in their ongoing scholarship”.
Due altre buone notizie si
aggiungono alla prima:
- “maintains the highest standards of scholarship
while making its papers available at no cost to the academic community,
independent scholars, and the public at large”.
- “Readers are invited to participate in active on-line discussions of
published papers by posting their comments on the P&TB blog”.
Qui l’indice
del I volume
·
[da The
Loom] Nel sito dell’NCSE (“Visit The
Tangled Bank”) fanno un bel regalo di Natale: offrono gratuitamente … un
capitolo dell’ultimo libro di Carl Zimmer, ottimo giornalista
scientifico del NYT e gestore del blog The Loom: “The
tangled Bank: an introduction to evolution”.
Il capitolo che regalano si intitola “Radiations
and extinctions” e, come suggerisce Carl Zimmer, puo’ essere molto utile
soprattutto ai creazionisti. Lo consiglia infatti a chi gli fa domande
sciocche del tipo “se noi discendiamo dalle
scimmie … perché ci sono ancora le scimmie?”. Il libro serve meno
a chi sa già la risposta ad una domanda che sicuramente è molto intelligente
… ma solo per chi ha conoscenze MOLTO limitate sull’argomento …
·
E’ uscito Evolution: Education and Outreach, vol.
2 issue 4. Contiene articoli e
risorse didattiche sull’evoluzione della moralità. C’è anche un articolo che ci riporta alle origini dell’Intelligent
Design prima versione, quella descritta dal reverendo William Paley
nel suo “Natural
Theology” (1802), che inizialmente aveva convinto anche Darwin.
Come si sa, Darwin poi studiò molto … e contestò Paley.
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16/12/09-IT
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[da Pikaia]
Libri
sull’evoluzione consigliati da Pikaia. Il libro di J.Wells è
consigliabile solo dopo aver letto tutti gli altri ….
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E’ un po’ che si
parla di creazionisti … e qualcuno, come il presidente dell’accademia delle
Scienze Pontificia, N.Cabibbo, sembra piuttosto arrabbiato con loro (che
inistevano per partecipare ai convegni vaticani sulla teoria
dell’evoluzione); per fortuna nessuno li voleva ospitare, soprattutto perché
non c’era nessun motivo logico per invitare a parlare di teoria
dell’evoluzione addirittura chi crede che l’evoluzione non ci sia nemmeno
stata.
Invece di arrabbiarsi, per motivi diversi, sia Cabibbo che i creazionisti,
potrebbero tutti rilassarsi guardando una serie di 30 video semiseri dal
titolo “Why do
people laugh at creationists”.
Sinceramente non si sa che cosa consigliare al vicepresidente del CNR. Forse
è l’unico che non sa distinguere i creazionisti
biblici, e li confonde con i creazionisti progressivi o con i creazionisti
evolutivi se non con i neocreazionisti dell’Intelligent Design, che
gli sarebbero utili per contrastare l’evoluzionismo teista accettato
dal Vaticano. Appunto per questo, per motivi di contrasto interno alla
Chiesa, ha aperto loro le porte del CNR, facendo arrabbiare chi invece
aveva altri progetti.
C’è stato quindi un interesse comune:
·
i creazionisti
del Kolbe Center così si esprimevano nell’aprile del 2008: “Sadly, but
not surprisingly, the conference organizers do not appear to have invited
a single presenter who dissents from evolutionism. Please pray that Kolbe advisory council members will be successful
in their efforts to insure that the PAS invites qualified experts critical of
evolutionism so that a truly balanced discussion can take place”. Non essendo poi
riusciti, nonostante le preghiere, a varcare le sacre porte, hanno dovuto
cercare qualcun altro che li ospitasse a Roma per far suonare le loro trombe
in spettacoli organizzati attorno alle mura vaticane. E ci sono riusciti ben
tre volte in un anno!
·
Cosi’ si esprimeva invece
il vicepresidente del CNR in un editoriale della sua rivista nell’aprile
del 2009, dopo aver incontrato sulla sua strada questi fulgidi marinai: “Oggi
semi-ariani sono, ad esempio, i cattolici filo-evoluzionisti, che cercano di
conciliare il Cristianesimo con la teoria dell’evoluzione, utilizzando
la solita tattica della “scomposizione…. non mancano i cattolici che accettano come scientifica la teoria
dell’evoluzione, pur respingendone le
implicazioni filosofiche materialistiche. … Oggi come ieri, la Chiesa ha
bisogno di figure fulgide …. che illuminino la notte e riconducano verso
il porto sicuro dell’ortodossia la navicella di Pietro in balia delle onde
e dei colpi che le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno”. Forse si riferiva anche all’ultimo libro
del card.Martini, “un manifesto
semi-ariano, dal punto di vista teologico e morale, in cui si tenta di conciliare
l’inconciliabile”, ma più probabilmente
al tradizionale evoluzionismo teista caratteristico dei cattolici,
integrato di recente con qualche spruzzo di neodarwinismo.
Solo con queste informazioni si
capisce un po’ meglio l’articolo dell’Avvenire
del 4/12/09, oggettivamente MOLTO critico verso De Mattei …
Ora però non si capisce perché lui voglia far credere, quando respinge le
prevedibili lamentele degli scienziati per l‘evidente “conflitto di
interessi”, che le critiche gli arrivino “dall’esterno”, quando
invece “provengono dall’interno”, come ha fatto capire N.Cabibbo con i sui tre
interventi, forse più incisivi ma certo più inattesi
di quelli degli evoluzionisti.
Ovviamente non si capisce nemmeno perché alcuni quotidiani di un gruppo
editoriale molto vicino al governo (Libero, Il foglio, Il Giornale) appoggino
la sua posizione, che evidentemente è anche antivaticana (ha ospitato al CNR
creazionisti rifiutati del Vaticano per le loro idee creazioniste,
incompatibili con quelle dei cattolici che ascoltano il Papa) … oltre che
antiscientifica e irrazionale.
Last but not least … su tutto questa confusione di confronti e
contrasti su molti fronti, in parte sconosciuti … i pochi creazionisti
nostrani si divertono tanto …
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15/12/09-IT
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Anche parte della
grande stampa bresciana non capisce la mancanza del patrocinio comunale
all’iniziativa realizzata dalla UAAR presso la sala del museo di Storia
Naturale di Brescia. Si tratta della presentazione di un recente libro di
T.Pievani («In difesa di Darwin, Piccolo bestiario
dell'antievoluzionismo all'italiana »), annunciato da Brescia Oggi con l’articolo “Omaggio a Darwin, ma senza Loggia”. Nell’articolo si fa riferimento alle
polemiche sorte in giugno, quando la stessa sala (ma soprattutto il
patrocinio, questa volta negato) erano stati dati ad un ingegnere
creazionista per raccontare quasi solo sciocchezze.
Fra l’altro sembra che al comune ignorino che la grande mostra “Darwin
1809-2009”, gestita da T.Pievani, sta girando l’Italia con il patrocinio
e del Ministero dei Beni Culturali e della Presidenza del Consiglio. Per
fortuna in Italia c’è qualcuno che non ha paura a metterci la faccia.
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14/12/09-IT
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Forse per non
sfigurare di fronta alla sfida in corso a Roma tra l’Università Europea, il
CNR e il Vaticano, anche Brescia vuole farsi ancora notare, come si legge nel
giornale telematico Qui Brescia ("Il comune?
E' antievoluzionista"). Si legge infatti “Se
persino la chiesa cattolica ha fatto pace con Darwin, che cosa succede al
comune di Brescia? Se lo chiedono i laici e gli agnostici, dopo che per la
seconda volta in un anno Palazzo Loggia ha negato il patrocinio (senza costi)
a iniziative in onore dello scienziato nel bicentenario della nascita”.
E’ davvero molto apprezzabile che nella cattolica Brescia, più che nei
quotidiani (ma anche in un’università pontificia!) siano informati che “persino la chiesa cattolica ha fatto pace con Darwin”,
proprio come ha raccontato recentemente N.Cabibbo, presidente
dell’Accademia delle Scienze Pontificia!
Moltissimi comuni in Italia hanno organizzato e finananziato quest’anno
iniziative darwiniane. Brescia preferisce risparmiare sulla cultura scientifica,
anche negando un semplice patrocinio che non costa nulla.
Questa volta almeno l’aula del museo a T.Pievani la concedono, ma per il
patrocinio negato una logica c’è: sarebbe assurdo darlo anche agli
evoluzionisti, essendo già stato concesso ai creazionisti biblici nel giugno
scorso; la coerenza innanzitutto…
Patrocinio e aula infatti erano stati
dati, con motivazioni
imbarazzanti, ad un ingegnere che imbrogliava la gente facendo credere
che la vita sulla terra fosse durata solo poche migliaia
di anni o che dall’argilla si potesse ottenere
il carbone.
Per ora T.Pievani si dovrà accontentare dell’aula del Museo: mercoledì 16
dicembre alle 21 T.Pievani presenterà il suo libro "In difesa di
Darwin", che tratta appunto, come questa pagina, di chi tratta male
Darwin e la biologia evoluzionista … senza competenza, dato che è uno dei
pochi argomenti su cui, grazie anche anche alla scuola che non fornisce
l’informazione corretta a tempo debito, da adulti ci si fida poi perfino
degli ingegneri … per chi volesse verificare, qui c’è
il materiale “didattico” presentato a Brescia e in altre sedi certo meno
autorevoli di un museo scientifico.
·
Cosi’ tanto
vengono ignorate sia le parole di N.Cabibbo (nelle interviste al Corriere,
a Repubblica
e a Radio3
Scienza) che quelle di G.Gennari dell’Avvenire,
che anche sul Giornale oggi si polemizza (“Il
razzismo scientifico evoluzionista”) senza sapere (o forse facendo finta)
di sbagliare il bersaglio.
Sconcerta infatti la frase “il ricorso sistematico
alla delegittimazione culturale è ormai l’argomento principale degli
evoluzionisti fondamentalisti” dato che la delegittimazione
culturale dei creazionisti biblici è venuta inizialmente proprio dal
Vaticano, che ha negato l’accesso ai suoi convegni sulla teoria
dell’evoluzione a questi creazionisti, come li definisce su Repubblica
anche il prof.Cabibbo che era appunto … l’organizzatore di uno di questi (“il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura
cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell'
idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”).
Ci sarebbe quindi da ridere leggendo l’assurda frase successiva attribuita
agli evoluzionisti: “l’uomo di fede è solo un bigotto
che necessita di cure psichiatriche per liberarsi dal vizio della religione”;
in realtà il primo giudizio negativo era giunto proprio dal Vaticano e
riguardava la serietà scientifica più che la fede.
C’è poi la pubblicità al libro di uno degli esponenti dell’Intelligent Design
USA; anche loro, essendo neocreazionisti, non sono stati invitati ai convegni
evoluzionistici organizzati dal Vaticano.
Se si apprezza davvero il metodo scientifico di Galilei (“si dimentica che la scienza moderna è nata e si è
sviluppata con Galilei”), i creazionisti biblici e gli esponenti
dell’Intelligent Design USA sono proprio da evitare, come è stato fatto dal
Vaticano almeno da un paio di anni.
Il processo di Harrisburg/Dover ha infatti
chiarito come l’ID sia nato da una truffa e ch usa criteri che permettono di
definire scienza anche l’astrologia, come ammesso proprio da Behe al
processo.
Si può verificare che i creazionisti biblici davvero non sono stati accettati
dal Vaticano: qui,
qui (
“Vaticano:
la lobby evoluzionista ha vinto”), qui
e qui,
dove i creazionisti protestano o progettano rivincite. Anche il Discovery
Institute ha qualcosa da dire (“Templeton's
Darwin Conference in Rome”).
Non si capisce quindi perché quasi solo i giornali della famiglia del
Presidente del Consiglio siano così coinvolti nell’attizzare una polemica
contro il Papa e il Vaticano (e N.Cabibbo, attualmente il più esposto) da
parte di integralisti cattolici ignoranti di biologia, dei fatti (e anche
degli ultimi articoli dell’Avvenire).
Quello che fa più impressione è che difendano anche chi nega l’evoluzione
stessa …, ignorando il documento firmato dal card.Ratzinger nel 2004!
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13/12/09-IT
Schema dell’evoluzione secondo la scienza e il Vaticano (2004),
con l’origine comune di tutti gli esseri viventi, ben provata.
Schema dell’evoluzione secondo i creazionisti tedeschi e francesi (che
comunque probabilmente non capiscono il grafico: l’origine comune degli
animali entro i grandi gruppi sembrerebbe OK!)
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·
ED
ORA PUO’ FINALMENTE INIZIARE LA DISCUSSIONE SUL CONVEGNO CREAZIONISTA
OSPITATO DAL CNR IL 23/2/09.
E’ infatti disponibile in Internet, nel sito web della Studiengemeinschaft Theologie und
Biologie,
“che è
destinata a diffondere la critica dell’evoluzione all'interno della Chiesa
cattolica” (!?), una versione [gratuita]
completa del dossier
contro l’evoluzione
pubblicato nel fascicolo di giugno
di Radici Cristiane (il numero 45).
Si tratta del resoconto del convegno tenutosi al CNR il 23/2/09,
una documentazione già ben nota a chi ha sollevato il problema, più che
sufficiente per capire cos’hanno detto e che erano senza dubbio creazionisti
biblici non graditi al Vaticano quelli che erano stati ospitati nella
sala Marconi della sede centrale del CNR per raccontare della giovane età
della terra.
La Studiengemeinschaft Theologie und Biologie è associata al CEP - Center d’Etudes et des Perspective sur la Science
- che sembra gestire la versione ridotta
in francese del sito e fare riferimento, e lo ammette (“unserer Mutterorganisation” = “organizzazione
madre” … per i sociologi che conoscono bene l’inglese), al “Kolbe Center for the study of creation”
USA, con cui condivide i “consulenti” europei.
Il volume sul convegno creazionista recentemente pubblicato anche con fondi
CNR sarà certamente più completo (oltre che verificato dai partecipanti al
convegno), ma gli articoli scritti dai giornalisti partecipanti sono sufficienti
per permettere di farsi un’idea prima di scriverne alla cieca sperando che i
lettori si fidino.
Solo dopo aver letto il volume degli atti, o almeno questo
ampio resoconto, pubblicato dalla rivista del vicepresidente del CNR che
ha ospitato i convegnisti, si possono fare commenti non viziati da
pregiudizio, ideologia o semplice e naturale esibizionismo, come spesso
avveniva in alcui blog (per esempio nel blog
di M.Cattaneo su Le Scienze, ci sono oggi ben 1373 commenti di persone
che probabilmente non hanno letto NULLA di quanto si è detto al convegno creazionista
al CNR, argomento del blog.
Qualcuno sincero c’è e ammette quindi il motivo per cui gli esperti evitano
le discussioni sull’evoluzione nei blog non filtrati: “XY, fra l’altro, giustamente ci accusa di parlare di un
convegno - almeno all’inizio parlavamo di quello - senza aver letto almeno un
sunto di quanto esposto li”, 2:
“ho notato quanto sia assurdo che siamo circa a
1400 interventi su questioni sulle quali ben pochi degli intervenenti ha una
qualche competenza”) ….
Per non parlare degli articoli sui quotidiani, scritti “a prescindere”
da quanto si raccontava al convegno.
Ovviamente bisogna essere anche coscienti che qualsiasi discussione
sull’evoluzione attira le mosche anche dall’estero, come si vede da spassosi
appelli dei “trolls internazionali” che si scorrazzano in internet con la
loro particolare “razionalità” (“Fabrizio vieni a darmi una mano sui siti
darwinisti anglossassoni, sto combattendo da solo e senza capire una
parola d'inglese!!! Cerca Darwin sui gruppi ,vedi cosa esce . C'è uno
Charles Darwin dove mi hanno bloccato.ciao”); così si spiega il fatto che queste
discussioni finiscono sempre in OT e, guarda caso, sugli argomenti scelti da
questi corsari … che magari a volta creano aspettative davvero
eccessive: “Abbiamo
invitato il prof. Wells per presentare in Italia l'Intelligent Designer”. Come si sa al convegno creazionista di Milano
mancava non solo Wells, ma anche l’Intelligent Designer … l’unico davvero giustificato … sempre
che esista …
[Certo, dopo aver letto questi articoli
sul convegno al CNR, sarebbe meglio verificare, con una telefonata al
direttore dell’Istituto di Geoscienze e
Georisorse del CNR, dove fanno datazioni con decine di tecniche
diverse oltre al C14, cosa pensano dei dati sulla
sedimentazione presentati al CNR da G.Berthault e dell’affidabilità dei dati
ottenuti con i metodi che sarebbero invece inutilizzabili “secondo i documenti
che il Cnr sta per
rendere pubblici”. ]
Alcuni esempi di assurdità?
Non si può non inorridire di fronte agli improbabili dinosauri di 22.000 anni
fa (pag.32) o (pag. 33) al tirannosauro di 4 metri catturato per fare “hamburger”…
“con una corda
tesa tra due alberi per farlo cadere rompendosi il collo” [come
ha fatto il direttore della rivista a non ridere di gusto, leggendo per primo
le bozze del fascicolo n.45, in cui i giornalisti liberamente interpretavano
le idee dei relatori e immaginavano il “mondo giovane” dei creazionisti
biblici USA, qui proposto ufficialmente per la prima volta in Italia? A
quando il primo museo creazionista in Italia…?].
Il sito web tedesco
(ma anche quello francese del CEP) contiene
anche molta altra documentazione interessante …di simile “serietà” …
distribuita dalla rete di creazionisti che si diparte dal Centro Kolbe USA, si rifornisce presso
i creazionisti protestanti USA e poi fa riferimento, in Europa, a questi due
centri, in Francia e Germania. Per ora …
In particolare è interessante la versione francese (“L'Évolution
vue de Rome ») della relazione scritta
per il Kolbe Center dal creazionista polacco M.Giertych,
che aveva partecipato al convegno grazie ad una raccomandazione di suo
fratello teologo (“Mgr
Sorondo l'avait appelé pour lui dire que je ne recevrai pas de réponse à ma
lettre, mais que je pourrai venir comme observateur mais sans droit à la
parole »). Si capisce che l’ambiente del convegno
vaticano, pieno di evoluzionisti non gli era proprio piaciuto (“malheureusement la moitié au moins des académiciens sont
des athées. Les autres sont évolutionnistes déistes »).
C’è poi nel sito francese anche una forte critica all’Accademia delle Scienze
Pontificia : « S’il y a une Institution qui
devrait être au service de l’Église et du Magistère, c’est bien la
prestigieuse Académie Pontificale des Sciences. Ce court article veut montrer
qu’il n’en est rien, en raison du mode de recrutement de ses membres et de la
prééminence accordée à la connaissance scientifique d’origine matérialiste
sur la philosophie et la théologie ».
Per non parlare dello scambio
di lettere (2005), benedizione apostolica inclusa, fra il Papa e D.Tassot
del CEP, che gli ricorda l’incontro del 2002 in occasione del convegno creazionista, allora
accolto in Vaticano, e gli raccomanda di stimolare addirittura “Un débat au sein de l’Eglise portant sur l’hypothèse même de
l’évolution”
. Insomma gli
piacerebbe che ritirasse il documento del 2004 sull’origine comune di tutti
gli esseri viventi ……
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12/12/09-UK
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[da Pikaia]
Sul sito della Royal Society, da qui, è
possibile celebrare i 350 anni della più antica accademia scientifica al
Mondo rileggendo alcuni dei più celebri ed importanti articoli che hanno
segnato la storia delle scienza apparsi sui Philosophical Trasactions
della società stessa.
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12/12/09-VA
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Si è concluso a Roma
l'evento internazionale "Dio Oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto" promosso dal Comitato per il progetto
culturale della Conferenza Episcopale Italiana con il patrocinio del Comune
di Roma.
Ci sono stati interventi che coinvolgevano la scienza e l’evoluzione
biologica ma anche la teoria dell’evoluzione di cui si è parlato nella
sezione ‘Dio e la Scienza’. Viene introdotto dal fisico Amaldi (video) che ritiene che l’interpretazione
naturalistica della realtà, caratteristica della scienza, trascenderebbe
invece il sapere scientifico. Diffiderebbe comunque della proposta di un
teologo di ridefinire il naturalismo in modo più accettabile (ovviamente
chiamato con il nome più simpatico di “naturalismo religioso”) proponendo
invece “naturalismo dualista” o “duale”, aggettivando con “monista” l’attuale
“naturalismo”…. Gli interventi
successivi sono di:
- P.Gorge Coyne: “Dio creatore di un Universo in evoluzione” (video)
- M.Novak: “Dio e l’evoluzione” (video). Non ci sono
problemi: come ritiene che “Dio si serve della
gravità per dispiegare l’universo”, così
pensa anche per l’evoluzione: “Dio si
serve dell'evoluzione per dispiegare il mondo vivente intorno a noi”
- Peter
van Inwagen: “Dio e la scienza: il punto di
vista di un filosofo” (video)
Non sono ancora disponibili testi
e video della sessione “Creazione
e/o evoluzione” (cercare eventi di venerdì 11 dalle 18) , con gli
interventi di Alexander su creazione e
evoluzione, Tanzella Nitti:
"L'evoluzione non è un processo casuale", F.Facchini e G.Auletta.
Alexander ha certamente detto frasi interessanti (“l’evoluzionismo
non è che la migliore spiegazione della scienza delle differenze biologiche”,
la teoria darwiniana è “la più grande teoria
unificante in biologia”, che “offre una mappa ordinata e coerente di dati
diversi”, ma nulla dice circa le origini della vita); ha anche
chiarito che “Contro le intenzioni del suo
autore, la teoria dell’evoluzione di
Darwin è stata usata a sostegno di varie ideologie: il socialismo, il
capitalismo, l’eugenetica nazista”. Certo non ha dimenticato nessuno,
ma non ha nemmeno ricordato che nemmeno prima di Darwin si vivesse come in
paradiso terrestre!
Comunque non bisogna dimenticare che chi ha chiesto scusa nel 2008 (“An Apology for Support of Eugenics“) per aver insegnato l’eugenetica a Hitler sono
stati dei cristiani e non certo degli evoluzionisti: “as the Eugenics movement came to the United States, the
churches, especially the Methodists, the Presbyterians, and the
Episcopalians, embraced it” …
Magari erano stati loro a capire male per primi, ma comunque si erano
impegnati molto e sono stati così bravi che i loro massimi esperti (come Harry Laughlin) sono stati premiati con lauree ad honorem ad
Heidelberg nel 1936 … sarebbe quindi ragionevole aggiungere all’elenco anche l’”eugenetica
cristiana” o almeno l’”eugenetica
metodista”, data l’ammissione di colpa.
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12/12/09-IT
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Continua il
silenzio sulle critiche di N.Cabibbo e dell’Avvenire
al vicepresidente del CNR per
aver speso soldi e tempo per un’iniziativa scientifica contro l’evoluzione e
in favore del creazionismo biblico settecentesco, interrotto solo da qualche
pernacchia, come quella comparsa sulla rivista integralista cattolica Tempi
(“Nume
pontificio anticreazionista. Ma è Cabibbo o il Gabibbo?”).
L’aspetto più sconcertante è che questa letterina senza nuove informazioni
sia stata ritenuta degna di essere inserita addirittura … nella rassegna
stampa della Camera, dove mancano molte dichiarazioni di appoggio a T.Pievani
(per fortuna ci sono almeno quelle del cattolico N.Cabibbo, che altrove
continuano a ignorare)!
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Tanto è completo
il silenzio sulle parole di N.Cabibbo che sul Foglio si trova un
corsivo (o meglio una Preghiera)
con frasi che farebbero inorridire anche N.Cabibbo, che pensava di essere stato
chiaro nel criticare le iniziative creazioniste del vicepresidente del CNR.
Anche l’Avvenire (“Religione
piove in pagina non sempre pulita”) sembrava essere stato ancora più
chiaro nel criticare De Mattei che
“smentisce non
solo fior di teologi cattolici, ma anche i Papi da Pio XII a Benedetto XVI,
tutti apertamente in errore”.
Nonostante ciò, sul Foglio invece leggiamo che
“oggi spiegare la
vita con Darwin è come spiegare l’economia con Marx e il crimine con
Lombroso: ottocento polveroso e pernicioso”; si invita a “portare i vecchi libri in soffitta” (che non
sarebbero i vecchi saggi di teologia ma i nuovi libri di biologia …) in quanto
è uscito il nuovo libro di De Mattei … che dimostra che “l’evoluzionismo è un’ideologia travestita da scienza,
propagandata da fanatici che preferiscono credere a P.Angela piuttosto che
credere al Carbonio 14” [c’è scritto proprio così!!].
[Val la pena sottolineare che anche questo corsivo ha meritato di essere
ripreso dalla rassegna stampa della Camera].
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11/12/09-E
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In Spagna è
il blog del Correo Digital (“La agencia italiana para la ciencia
gasta 9.000 euros en la publicación de un libro creacionista”) che acchiappa e diffonde la notizia del
convegno creazionista al CNR, già pubblicata sul blog
di Science. Sono presenti anche commenti. Per fortuna in Turchia, un paese
che il vicepresidente del CNR tiene
d’occhio quasi quanto l’evoluzionismo, per ora tutto tace. Anche lì in
Turchia, e sempre in febbraio, il vicepresidente del locale CNR si era fatto
notare per un’iniziativa antidarwiniana, ma nessuno lo aveva giustificato ed
era stato costretto a desistere (“Creazionismo
in salsa turca”).
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11/12/09-IT
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Il contrasto
apparente fra un CNR (… o almeno il prof.De Mattei) creazionista e una Chiesa
cattolica (… o almeno il prof.Cabibbo) evoluzionista evidenzia come fosse
corretto l’allarme lanciato dal Consiglio d’Europa approvando il 4 ottore 2007 la Risoluzione 1580 intitolata “The
dangers of creationism in education” (I
pericoli del creazionismo nell’educazione). In quell’occasione solo uno
su quattro degli italiani presenti votò a favore (e dovrebbe essere venerato
e premiato, in quanto si trattava di un onesto rappresentante dell’attuale
maggioranza!)
Come si è visto il creazionismo si sta infiltrando anche in ambienti
insospettabili, e ovviamente non viene riconosciuto facilmente se chi riforma
la scuola pretende e impone che alle elementari e alle medie si raccontino ancora
favole mesopotamiche al posto delle scoperte degli ultimi secoli.
Per fortuna vediamo che anche l’evoluzionismo per fortuna si infiltra in
ambienti insospettabili (forse solo per il prof.De Mattei… che magari non sa
quanto evoluzionismo venga diffuso dal progetto STOQ), e proprio N.Cabibbo sa
come trattare i teologi: in un’intervista alla Stampa del 18/3/09 spiega di
aver scoperto che i teologi apprezzavano le sue ricerche, tanto da illudersi
che …
“È la
meccanica quantistica il campo ideale in cui dialogare con i teologi"....
D’altronde, almeno altre sue idee importanti (intervista alla Stampa
del 18/3/09) è improbabile che sia riuscito a farselo apprezzare, dato
che aiutano a capire la rilevanti differenza fra la curiosità della ragione e
la fede: «Lo
scienziato non è chi fornisce le vere risposte, ma chi pone le vere domande:
il contrario del teologo», «Il dubbio non fa vacillare la mente
scientifica, semmai la indirizza dalla parte giusta. Il dubbio sgretola la
"ragione estesa" della religione», «Quello che per la fede potrebbe
essere una voragine per la scienza è spazio vuoto da esplorare». .
Bene ha fatto il presidente dell’Accademia
delle Scienze Pontificia, N.Cabibbo, a pretendere (nelle interviste al Corriere,
a Repubblica
e a Radio3
Scienza) che anche il CNR, come già aveva fatto lui, impedendone l’accesso ai
convegni vaticani, non conceda libertà di dire sciocchezze da un pulpito
certificato anche a chi racconta che i dinosauri vivevano 20.000 anni fa o
che il Grand Canyon si è creato in un solo anno, anche se era quello del
diluvio universale.
Sarebbe il caso di diffondere e di difendere quel documento del Consiglio
d’Europa che, ben prima di N.Cabibbo, sosteneva le sue stesse idee ("Il
creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la
chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun
diritto di cittadinanza nella nostra società”).
Sarebbe anche il caso che chi allora criticò quel documento oggi contribuisca
a sostenerlo; essendo un documento del Consiglio d’Europa, non ha infatti
gambe proprie per camminare, diversamente dale leggi che escono dal
parlamento europeo.
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10/12/09-UK
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Anche la Manica è
stata varcata! Nel sito web
di Dawkins riportano la notizia dal blog
di Science
(“Italy
Science Agency Helps Publish Creationism Book”) ma aggiungono commenti originali.
Non capiscono, ed è comprensibile trattandosi del sito web di Dawkins …, come
possa avvenire che sia il Vaticano a
difendere l’evoluzionismo in Italia al posto del CNR. Giustamente, dopo aver
bevuto per anni la storia dell’uomo di Piltdown - all’inizio del secolo
scorso - … sono un po’ diffidenti, soprattutto perché la situazione
metterebbe in difficoltà anche lo stesso Dawkins, che ha sempre avuto problemi con qualsiasi religione del mondo.
Comunque prima o poi anche gli anglofoni troveranno il sunto in
inglese del convegno ospitato al CNR o gli
abstract in inglese dell’ultimo
convegno creazionista a Roma, quello di un mese fa alla S.Pio V, il 9/11/09;
vi si legge la frase “There is also paleontological evidence that dinosaurs and
humans have coexisted as their footprints have been found together in the
same strata at several locations in the United States” tratta da
questa pagina web
del sito dei creazionisti cattolici del “Kolbe
Center for the study of creation”, che dalla primavera del 2008 cercano
di far pagare a Cabibbo e a mons.Ravasi la loro esclusione dai convegni
vaticani sull’evoluzionismo.
Una collaborazione scientifica
della S.Pio V con Voyager non
sembra che dovrebbe creare problemi …
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10/12/09-USA
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Oggi anche Scientific
American
(“Italy
science council funds creationist book”)
riprende il blog di Science sul convegno creazionista ospitato
il 23/2/09 al CNR, i cui atti sono stati finanziati
dal nostro CNR. Un unico commento per ora, molto sintetico: “Shameful”.
Forse non è una brutta idea passare al lombardo e ai dialetti; magari le
notizie non circolano per il mondo così velocemente come il silenzio che
velocemente le ricopre in Italia
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Non manca poi il
sito in Facebook
che riporta sempre l’articolo del blog di Science, già molto commentato,
mentre nel blog “For
Purity and Tradition in Catholicism” riportano l’articolo di Science e
rimangono in pia attesa della traduzione in inglese (“I hope that an English translation
of Evolution: The Decline of An Hypothesis is published”).
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10/12/09-UK
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Su Nature,
in occasione del convegno sul clima di Copenhagen (COP15), una
corrispondenza (“Need
for religions to promote values of conservation”) ricorda alcune
iniziative che sono state intraprese da diverse strutture connesse a
organizzazioni religiose, come il
Parlamento delle
Religioni del Mondo, che si è tenuto questo mese a Melbourne (http://www.parliamentofreligions.org).
Si cita anche il
Forum for Religion and
Ecology della Yale University (http://fore.research.yale.edu).
Per quanto riguarda l’Europa, non si dovrebbe poi dimenticare il documento
finale (8/9/07) del convegno di Sibiu firmato dalle diverse religioni
cristiane europee, con diversi punti che riguardavano proprio i problemi
ambientali e le soluzioni.
In Italia si trovano anche quotidiani molto governativi che titolano “Le conferenze ambientaliste?
Inquinano più di auto e industrie”.
Forse è meglio chiedere aiuto al WorldWatch
Instute (“What to Believe on
Climate?”, “Into a Warming
World”, “Vital signs online”).
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10/12/09-IT
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Molto bella e
intrigante la domanda
fatta al direttore del Foglio che aveva criticato T.Pievani per le
sue critiche al vicedirettore del CNR:
“Perché se l’è
presa con T.Pievani e ha ignorato Boero e soprattutto Boncinelli, nonché
Nicola Cabibbo?” Nessuno infatti oggi puo’ ignorare che l’intervento
di N.Cabibbo, che ha appoggiato T.Pievani ed ha pure aggiunto altre critiche
richiedono che si capisca quanto sia stato offensivo per il Vaticano ospitare
e pubblicizzare cattolici integralisti che criticavano il Vaticano e non
erano stati accettati come partecipanti ad un convegno su questioni su cui
erano del tutto incompetenti, sia secondo gli scienziati che secondo gli
organizzatori dei convegno vaticani.
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9/12/09-USA
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La notizia del convegno
creazionista al CNR ha attraversato ormai l’oceano ed è arrivata anche su
ScienceInsider, il blog di Science
(“Italy
Science Agency Helps Publish Creationism Book”).
L’incipit mostra che il nostro paese … non è ignoto all’estero: “It may not hold Italy’s interest like presidential sex
scandals, but the country’s premier science funding agency, the National
Research Council (CNR), is generating its own unwelcome headlines after it
came out that CNR helped fund and support a pro-creationism book compiled
by a vice-president at the organization”
La ricostruzione è abbastanza corretta; si riferisce del convegno e dei soldi
spesi dal CNR per finanziare la pubblicazione del libro, ma non si dice che
che il CNR non ha speso un euro per il convegno organizzato nella sala
Marconi (con traduzione simultanea – i creazionista non erano autoctoni ma di
importazione); non si dice però che facevano riferimento al Kolbe Center for the study of creation,
con sede negli USA).
Si cita, ed è di fondamentale importanza, anche l’intervento di Nicola
Cabibbo presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia, che riporta le
posizioni della Chiesa e difende il presidente del CNR: “The Catholic Church has accepted the thesis of
evolutionism. It is
interesting that while the Church has devoted many conferences to the topic
this year, the VP of CNR organized conferences in favor of creationism.”
Cabibbo adds: “I think the main problem here is that many important roles
within the main Italian scientific institutions are decided by politicians,
and most of the times the people they choose are not even scientists. [CNR]
President Maiani is an exception, as he has been appointed by applying
international scientific standards of selection”. Si cita l’intervento di F.Boero che, giustamente
mette in evidenza la situazione paradossale che ha bloccato qualsiasi
ulteriore dichiarazione dopo l’inaspettato (da De Mattei) intervento di
N.Cabibbo e alla reazione sconvolta del vicepresidente del CNR: “We are in front of the paradox that, while the
Vatican {Pontifical] Academy of Science endorses evolutionism, the VP of the
biggest scientific institution in Italy denies it”.
Non si evidenzia che oltre al paradosso c’è l’assurdità di avere ospitato al
CNR i creazionisti del Kolbe Center for
the study of creation, a cui il Vaticano, conoscendoli bene, aveva negato
l’accesso ai suoi convegni sull’evoluzionismo darwiniano finanziati dalla
Templeton Foundation (che non
vuole nemmeno i profeti dell’ID) …
Oltre a quello al CNR erano comunque riusciti a organizzare altri due
convegni creazionisti a Roma, trovando ospitalità in due università, una
statale (La Sapienza, il 3/11/08:
“Mentre presso la Pontificia Accademia delle
Scienze si discuterà di fatti in favore della teoria dell'evoluzione, gli
scienziati che parteciperanno alla conferenza della Sapienza presenteranno
fatti scientifici contro tale teoria. Questi ultimi, i quali originariamente
avevano cercato di partecipare alla conferenza PAS, desiderano
rappresentare migliaia di altri scienziati più che qualificati i quali non
sono d'accordo con la visione corrente sull'evoluzione, ma le cui voci
sono messe a tacere dalla maggioranza evoluzionista”) e una
privata ma convenzionata (S.Pio V, il 9/11/09
anche se con un titolo ancora più esplicito: “The
Scientific Impossibility of Evolution”).
Solo il CNR però è stato veramente ospitale e accogliente … pur non
finanziandoli se non per pubblicare gli atti del convegno, per diffondere nel
mondo, il loro contributo (in gran parte negativo) alla cultura umana
attuale.
Nel blog di Science è già arrivata una domanda spiritosa: si chiedono
come sia possibile che il CNR possa pubblicare un volume in cui si dimostra
che i dinosauri siano vissuti 40000 anni fa, quando è noto che per i
creazionisti biblici l‘universo e la terra non avrebbero più di 6000 anni
…
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Su YouTube
è comparso il video di una conferenza della presidente dell’NCSE, Eugene
Scott, tenutasi il 4/10/08: “Creationism: Still crazy after all these years”
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Il 30 novembre c’è
stato un dibattito sull’origine della vita fra Stephen Meyer + Rick Sternberg e Michael Shermer + Don
Prothero, due
esponenti dell’Intelligent Design e due evoluzionisti. E’ disponibile una registrazione
audio delle due ore di discussione nel sito Darwinian
Debates.
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9/12/09-IT
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Su Repubblica
una lettera di T.Pievani a Corrado Augias
(“Se
il CNR parla di creazionismo”) rilancia – cercando di bucare
l’inquietante silenzio successivo agli interventi di N.Cabibbo a suo sostegno
del 3/12/09 - sul problema dello sconcertante convegno creazionista
organizzato al CNR addirittura dal vicepresidente, da lui criticato con un
articolo su Micromega. Nella lettera si ricorda che le sue critiche sono
state appoggiate il 3/12/09 perfino da N.Cabibbo, presidente dell’Accademia
delle Scienze Pontificia e organizzatore di uno dei due congressi
evoluzionisti su Darwin in Vaticano. Come lui anche mons.Ravasi,
organizzatore dell’altro convegno, non avevano accettato la partecipazione di
creazionisti e esponenti dell’ID, nonostante nel sito web (“Scientific insights into the evolution
of the universe and of life”) proprio lui avesse invitato a intervenire al convegno gli accademici
che potessero confermare o smentire l’evoluzionismo (“Invites the Academicians to present in the
forthcoming Plenary Session any scientific contributions that may validate
or falsify evolutionary theories”).
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Oggi a Bergamo
una conferenza di Piero Corsi organizzata da alcuni docenti
evoluzionisti dell’università di Bergamo: Non solo Darwin - mitici
precursori e compagni di strada. Locandina.
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Interessanti i
numerosi supplementi
a Nature, collezioni di articoli su un particolare argomento. Il più recente
è sui MicroRNAs.
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Firenze: “DOPO DARWIN”, Conferenza conclusiva
del ciclo di manifestazioni dell'Anno Darwiniano. Nel quadro delle
manifestazioni per l'Anno Darwiniano, venerdì 11 Dicembre, alle 17,
presso il Palazzo Nonfinito di via del Proconsolo 12, il Prof. Marcello
Buiatti, genetista dell'Università di Padova, terrà una conferenza dal
titolo: "dopo Darwin" .
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Articolo di G.Celli sulla Stampa per
ricordare la tragedia del Lysenkoismo, quando l’Unione Sovietica ai tempi di
Stalin rifiutò la teoria dell’evoluzione darwiniana per motivi ideologici e
con gravi danni per l’agricoltua ed il paese: “Chi
beffa Darwin fa la fame”
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Un titolo chiaramente
ideologico
(“Darwin
nazista o comunista? Cronistoria ideologica di uno scienziato”) dedicato a chi legge solo i titoli.
Nell’interno infatti si racconta di 4 articoli di Nature che presentano come
la teoria si è inserita in diverse culture del mondo soprattutto alla fne
dell’Ottocento. Non si citano né Hitler né Stalin … e comunque nulla di
quanto presentato può essere attribuito a Darwin, per cui non si fa alcuna
cronistoria di Darwin come scienziato….
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Un post (“Nomine politiche imbarazzanti e
lottizzazioni scientifiche in Italia.”) in un blog (Zeno's and Aleko's blog) propone una
lettura nuova e preoccupante del
convegno creazionista organizzato al CNR. Riflettendo sulle parole di
N.Cabibbo, premettendo che “Le lottizzazioni non hanno mai fatto bene alla scienza” si ricorda che “in
questa maniera, agivano proprio quei comunisti dell’URSS che con il caso Lysenko
volevano creare una genetica sovietica da opporre a quella ufficiale, non
comunista”:
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8/12/09-IT
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Scoprire che dopo
ben tre tentativi di dare l’assalto ai convegni vaticani sull’evoluzione, o
almeno di farsi notare, facendosi ospitare per ripetere sciocchezze
sull’evoluzione da 2 diverse università romane e dal CNR, i creazionisti
biblici cattolici che erano stati rifiutati ai convegno evoluzionisti
organizzati dal Vaticano hanno alla fine ricevuto una bella doccia di olio
bollente adirittura dal Presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia,
Nicola Cabibbo al Corriere,
a Repubblica
e a Radio3
Scienza
("Il
creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la
chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun
diritto di cittadinanza nella nostra società”) ma anche dall’Avvenire
(“i creazionisti
hanno opinioni assolutamente inconciliabili
con la scienza moderna …“), ancora scottati,
non riescono a reagire, ed è comprensibile dato che l’ultimo articolo del
vicepresidente del CNR prima dell’intervento di N.Cabibbo che lo strapazzava
(dal Vaticano) era stato intitolato … “Risposta all'inquisizione evoluzionista da un professore perseguitato”.
D’altronde di N.Cabibbo non si può certo parlar male, né si può accusarlo di
“inquisizione evoluzionista”, avendolo
personalmente difeso ed esaltato giusto un anno fa (“Perché
nessun cattolico ha avuto il Nobel?”). .
Purtroppo nessun articolo di quotidiano ha ancora aiutato i lettori a capire
la reazione di N.Cabibbo, anche se la spiegazione è semplice: i creazionisti
biblici come quelli ospitati dal CNR - ma anche i sostenitori dell’ID per ovvi motivi - erano
stati tenuti lontani dai due convegni vaticani sull’evoluzione (come si può
verificare qui,
qui -
“Vaticano:
la lobby evoluzionista ha vinto” -, qui
e qui,
dove protestano o progettano rivincite; non mancano le informazioni sui
finanziamenti ai convegni vaticani, diffuse dal Discovery
Institute il 5/3/09).
Certo deve essere ben difficile per chiunque far capire ai propri lettori,
amanti della ragione o della fede, perché i creazionisti siano stati cacciati
dai convegni vaticani e siano stati invece accolti al CNR … ma oggi la
situazione (assurda) è questa … e bisogna farsene una ragione …
Il sito web SRM in questi giorni
distoglie pudicamente lo sguardo, rivolgendolo al cosmo e alle stelle …
meglio pensare a Galilei che a Darwin … per fortuna anche lui è festeggiato
quest’anno …
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7/12/09-IT
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Dal 14
dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, presso l’Istituto Europeo
di Oncologia di Milano, si terrà la mostra su Charles Darwin
“Curiosi di Natura”. La mostra “Curiosi
di natura”, curata da T.Pievani,
punta l’attenzione sulla curiosità come motore per le più grandi scoperte
scientifiche.
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6/12/09-IT
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Non stupisce
l’antologia di articoli antievoluzionisti vecchi e nuovi (“La santa inquisizione darwiniana”)
che il Foglio
impacchetta e indirizza verso T.Pievani per la sua critica al convegno
creazionista al CNR (ma è evidente che ormai ci si dovrebbe rivolgere a
N.Cabibbo, presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze; pochi
avrebbero immaginato il suo intervento di sostegno a T.Pievani … ma aveva i
suoi buoni motivi ...):
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Tutti i dubbi magisteriali sul
darwinismo in cui non solo si cita la polemica di Schönborn contro l’evoluzionismo
di GP2, e si contrappongono i due ultimi papi (senza citazioni rilevanti,
soprattutto per GP2) ma si abusa anche di citazioni (ma su aspetti non
naturalistici!) di un antropologo, il prof.F.Facchini, definito “il paleontologo ufficiale del Vaticano”
·
“I censori che processano de Mattei
si rileggano Wallace, scopritore della selezione naturale” di F.AgnoIi,
già pubblicato il 4/12/09. Fuori tema. Forse un invito rivolto a N.Cabibbo,
presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia? o a G.Gennari
dell’Avvenire? Imbarazzante … riciclare un articolo opo quanto è stato
scritto sull’Avvenire, sul Corriere e su Repubblica il 3 e il 4 dicembre …
oggi sono loro, più di Pievani e degli evoluzionisti, che, metaforicamente,
rincorrono il VP del CNR.
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“Risposta all’inquisizione
evoluzionista da un professore perseguitato”. E’ riproposto un articolo
di De Mattei del 2/12/09
in risposta a T.Pievani, ormai superato dall’intervento del Presidente
dell’Accademia delle Scienze Pontificia in appoggio a T.Pievani e contenente
valutazioni critiche sulla provocatoria (verso il Vaticano) e squalificante
(verso la scienza e il CNR) iniziativa del vicepresidente del CNR. Certo
che definire la teoria dell’evoluzione “dogma
metafisico darwiniano” è davvero originale …
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“Se la chiesa rischia il
politicamente corretto”. Non manca un sermone finale del direttore, non
certo fondato su competenze sulla questione
(“il biologismo
evoluzionista non spiega nemmeno la posizione eretta dell’uomo, figuriamoci
l’insorgenza dello spirito, insomma l’uomo stesso”) ma ritenuto comunque utile per difendere
il vicepresidente che però è stato ulteriormente criticato dal Presidente
dell’accademia delel Scienze Pontificia N.Cabibbo, mai citato qui
in questa inutile collezione di articoli ormai superati dagli eventi (e di
questo si accorge una lettrice che lo farà poi notare in una lettera
al direttore il 10/12).
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Stupisce un po’
che anche nel sito web dei creazionisti biblici italiani comincino a
comparire citazioni di articoli scientifici tratti da riviste di ottimo
livello e con peer.review, ma soprattutto che accettino i tempi
dell’evoluzione, i milioni di anni.
E’ infatti importante che non faccia più paura il tempo profondo necessario
per l’evoluzione biologica, soprattutto dopo che recentemente il
vicepresidente del CNR ha scandalizzato tutti sostenendo che il tempo
profondo sia semplicemente un trucco per permettere l’evoluzione biologica.
Si spera che vengano eliminati dal loro sito web, o meglio si stampi il
timbro della censura sopra articoli che parlano dello splendido DNA, fresco e
senza alcun errore, di Adamo, o della convivenza fra uomini e dinosauri.
Una dissociazione rispetto a quello che si è sentito in tutti e tre i
convegni romani dei creazionisti del “Kolbe
Center for the study of creation” è decisamente … urgente, ora che anche
l’Accademia Pontificia ci fa sapere le conclusioni sintetiche del loro
congresso; un “Darwin si” o “Darwin no” era infatti doveroso, soprattutto
dopo che anche la chiesa anglicana si era espressa chiaramente nel settembre
scorso (“Good
religion needs good science”).
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5/12/09-IT
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Stupisce un po’
anche quello che sembra il rapido adeguamento alla situazione dell’Avvenire
(magari è dovuto a leggeri cambiamenti nella impostazione dei programmi
culturali della Chiesa?).
Nell’articolo dal titolo insolito (“La teoria di Darwin non contrasta
con la fede, anzi può contribuire a purificare la teologia”)
con l’intervista al
biologo Denis Alexander, che si definisce 'un
biologo cristiano e un appassionato darwiniano'
, i cattolici italiani
scoprono non solo che ci sono i biologi cristiani darwiniani
ma anche che “i
creazionisti hanno opinioni assolutamente
inconciliabili con la scienza moderna … quasi tutti i primi commentatori
cristiani ed ebrei avevano interpretato quei testi in maniera figurativa. I
creazionisti abusano della Scrittura per instillarvi significati scientifici
che gli autori non avevano mai inteso proporre”.
A De Mattei saranno fischiate le orecchie, ma soprattutto si sarà sentito
circondato! Si scopre anche che, nonostante l’enciclica contro i naturalisti
(“Humanum genus”) di Leone XIII nel 1893, “«Il termine 'darwinisti cristiani' era già in uso nel
1867, 8 anni dopo L’origine delle specie.
È
significativo con quanta velocità l’evoluzione, in quanto teoria biologica,
sia stata 'cristianizzata' dalla Chiesa. Lo afferma James Moore, autore di un autorevole
studio sulla ricezione del darwinismo nel XIX secolo: 'Con poche
eccezioni,
i più importanti pensatori cristiani in
Gran Bretagna e America arrivarono ad adottare il darwinismo'. Poi successe che, ideologicamente,
l’evoluzione venne associata al materialismo”. [Strano che non sia un docente di storia del cristianesimo a
raccontarci tutto ciò, invece di infiltrare i creazionisti al CNR … per far
dispetto al Vaticano]
Viene poi chiarito (sempre agli allibiti cattolici che leggessero questo
articolo) che Denis Alexander sostiene che
'Darwin ha arricchito la teologia cristiana' e cita un certo docente che “ai primi del
Novecento, affermava che c’è un’affinità speciale fra teologia e darwinismo,
'che appare sotto le vestigia di un nemico e compie il lavoro di un amico'”.
Opinioni non molto diverse da quelle espresse recentemente da F.Ayala in un
suo libro (“Il
dono di Darwin alla scienza e alla religione”).
Il libro di Denis Alexander “Creation
or Evolution. Do we have to choose?” è uscito in UK l’anno scorso.
Magari è un po’ tardi per iniziare a parlarne sull’Avvenire, ma è sempre
meglio che seguire le acrobazie che oggi il vicepresidente del CNR deve fare
per evitare evoluzionisti di ogni tipo che saltano fuori, coem temeva, anche
dal Vaticano …
Se confrontiamo comunque questa presentazione del libro con quest’altra che
si trova in un sito
valdese, notiamo che stona un po’ l’insistenza nella critica a chi
probabilmente trovava che i cattolici stessero perdendo troppo tempo
nell’accettare fatti così evidenti come la teoria dell’evoluzione.
Se si arriva tardi a capire fatti evidenti, forse sarebbe meglio prima fare
un po’ di autocritica e di pulizia in casa … soprattutto se nel mondo
cattolico si dimostra che permangono comportamenti antievoluzionisti (oltre
che antidarwinisti) che ormai, dopo aver letto questo articolo
sull’Avvenire, sembrano un po’
autolesionisti.
Fare pulizia in casa propria serve anche e soprattutto per rendere netta,
credibile e definitiva la conversione.
Se lo si volesse…
La chiesa anglicana ne ha dato un buon esempio quando, nel settembre
dell’anno scorso, chiese scusa sia per non aver capito Darwin a suo tempo, ma
soprattutto per aver trascinato in errore milioni di fedeli (“Good religion
needs good science”). Ora tocca alla chiesa cattolica almeno cominciare
ad avvvertire tutti quei “giapponesi” che continuano imperterriti (e in parte
ridicoli) una guerra contro il neodarwinismo che, secondo un certo Aubrey
Moore, docente al St. John’s College di Oxford ai primi del novecento, “appare sotto le vestigia di un nemico e compie il lavoro
di un amico'” ….
PS: A proposito di amici, si puo’ notare cbe Denis Alexander ad un
prossimo convegno a Roma (10-12 dicembre 2009 – Roma, Progetto Culturale
della CEI, Incontro Internazionale “La questione di Dio: Dio
oggi, con lui o senza di lui cambia tutto”) incontrerà il direttore del
progetto STOQ, che nel 2006 in un articolo un po’ polemico
(“raccontò
i primi anni del darwinismo diversamente da James Moore: “Almost
as soon as Darwin’s theory of evolution was formulated, a number of thinkers
saw it as an ideological manifesto that could be used to attack religion as
well as a number of moral and philosophical tenets of the day”
Un altro aspetto davvero interessante di questo arrivo in Vaticano di un “biologo
cristiano darwiniano” è che dietro al suo lavoro ci sta anche la
Templeton Foundation, come raccontavano in giro i pettegoli e sospettosi
neocreazionisti del Discovery Institute (sicuramente molto invidiosi) in un
articolo del 9/3/09 (“Templeton Funding in the Church”). Vi si racconta di un finanziamento
di ben 2 milioni di dollari al suo Faraday Institute
for Science and Religion (Cambridge UK) fra il 2006 e il 2008.
Nel sito del Faraday Institute il 5/12
raccontano di questa intervista; è inoltre disponibile gratuitamente il libro
'Rescuing
Darwin - God and evolution in Britain today' di Nick Spencer and Denis
Alexander a chi ne compera un altro…
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UN PO’ DI LUCE
SUL CONVEGNO CREAZIONISTA AL CNR, CON CITAZIONE DELLE FONTI, VERIFICABILI.
Sembra, dato l’assenza di reazioni oltre all’intervento stupito (molto,
troppo stupito, sembra quasi voglia perseguitare o inquisire il Presidente dell’Accademia
Pontificia delle Scienze…) di De Mattei
(“E’
un punto di riferimento ma dice cose gravissime”), che l’intervento di
N.Cabibbo, presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia, nella
discussione sul convegno
creazionista al CNR sia per molti, e soprattutto per i cattolici, di ben
difficile comprensione, anche perché conferma in pieno tutte le critiche di
T.Pievani. E’ utile chiarire alcuni retroscena dell’intervento di N.Cabibbo,
permettendo di chiarire che le posizioni della Chiesa cattolica sono del
tutto diverse da quelle sostenute dal vicepresidente del CNR e dai
gruppuscoli cattolici integralisti che da un anno cercano di tirare il
Vaticano dalla loro parte.
- N.Cabibbo parla certamente con autorevolezza, nonostante non sia un esperto
di evoluzione biologica, avendo organizzato il convegno vaticano
sull’evoluzione a cui ha partecipato nel novembre 2008 anche il Papa (“Scientific insights into the evolution
of the universe and of life”) …
- Ma per chi lo ignorasse, bisogna evidenziare che questo convegno al CNR era
solo il secondo di tre che i consulenti dei
creazionisti cattolici americani del
Kolbe Center for the study of creation
erano riusciti a realizzare a Roma in concomitanza e in contrapposizione con
i convegni evoluzionisti organizzati dal Vaticano (quello organizzato da
N.Cabibbo e quello organizzato da mons.Ravasi in marzo, “EVOLUTION: FACTS and THEORIES”).
- Gli altri due convegni clandestini erano stati “autorevolmente”
ospitati dall’Università
la Sapienza il 3/11/08
(qui un sito con
foto
del … folto pubblico) e
dall’università privata, ma riconosciuta, S.Pio V il 9/11/09, anche se con un
titolo più esplicito e davvero coerente con i suoi contenuti antiscientifici:
“The
Scientific Impossibility of Evolution”. Nessuno ha ancora citato questi
due convegni forse anche perché non avevano avuto sponsor così autorevoli e
interessati come quello realizzato al CNR.
- L’altro aspetto che è necessario conoscere per capire la reazione di
N.Cabibbo (ma che in questi giorni nessun articolo ha citato) è che ai
convegni vaticani i creazionisti biblici (come quelli ospitati al CNR) e i sostenitori dell’ID
erano stati tenuti intenzionalmente fuori (come si può verificare qui,
qui
e qui) e
magari erano anche stati zittiti e allontanati se esageravano (video)
, anche perché la
posizione del principale finanziatore del convegno (la
Fondazione
Templeton) è (o almeno sembra) davvero rigida contro i creazionisti e i
neocreazionisti dell’ID. Infatti anche il Discovery Institute ha qualcosa da
dire (“Templeton's
Darwin Conference in Rome”).
- Questo divieto di ingresso ai creazionisti era loro noto già agli inizi del
2008, per cui nell’aprile
2008
era intenzione dei
creazionisti del Kolbe Center for the
study of creation la riconquista dello spazio che avevano avuto, almeno
in Vaticano, fino al 2002
,
- In una di queste tre iniziative antivaticane, il 23/2/09
, questa attempata
compagnia di ignoranti sull’evoluzionismo (tanto è vero che negano infatti
soprattutto l’evoluzione) è stata invitata al CNR dal vicepresidente (come
racconta Il Foglio il 31/1/09
).
- Il vicepresidente del CNR ha fatto quindi un evidente sgarbo al Vaticano,
accusato indirettamente di censurare quella che il Vaticano finalmente aveva
capito fosse un’allegra brigata di attempati sedicenti esperti intenzionati
soprattutto a negare addirittura quell’evoluzione biologica che anche
recentemente, nel 2004
, il card.Ratzinger aveva
confermato fosse una scoperta scientifica accettabile anche dalla chiesa
cattolica.
- Le loro assurdità “scientifiche” (come quella di pretendere di dimostrare che
i dinosauri fossero ancora in circolazione 20.000 anni fa, sufficiente per
squalificare tutto il resto che raccontavano, oltre a chi li ha ospitati)
sono state poi pubblicate prima da un’agenzia
stampa diretta dal vicepresidente del CNR e poi in giugno in un
dossier su Radici Cristiane
, la rivista mensile del
vicepresidente.
- Come se questo non fosse anche troppo, le stesse sciocchezze sono poi state
ancora pubblicate, a spese perfino anche del CNR, nel recente volume “EvoIuzionismo:
il tramonto di un'ipotesi”, dando dignità scientifica e la
certificazione del CNR italiano anche a “ricerche” non certificate, tamto è
vero che almeno una, la più importante, ha trovato già confutazioni nel sito
web Charlatans info.
- Per arrivare all’epilogo, in concomitanza con la pubblicazione degli atti a
fine novembre, annunciata da Libero
e da un convegno
a Roma il 6 di novembre (sempre organizzaro dal vicepresidente del CNR), è
arrivato tempestivamente l’articolo di T.Pievani su Micromega
(“Dove
sono finiti quei milioni di anni? La mirabolante storia del convegno
antievoluzionista al Cnr”).
- A questo articolo ben documentato è
seguita una forte reazione sul Giornale
del vicepresidente del CNR, che già
in
aprile in un editoriale sul suo Radici Cristiane aveva chiarito le sue
intenzioni non molto pacifiche etichettando come semi-ariani sia il
card.Martini che i cattolici favorevoli all’evoluzionismo, certamente
ignorando sia l’evoluzionismo
teista che dovrebbe caratterizzare i cattolici secondo il magistero, che
il documento del 2004
del card.Ratzinger che conferna l’evoluzione almeno come un fatto.
- Alle dichiarazioni del vicepresidente, le cui intenzioni di lavorare per
attirare il Papa verso il
creazionismo erano palesi (sempre nell’editoriale
di aprile di Radici Cristiane), si aggiungono le dichiarazioni del
presidente
del CNR sul diritto costituzionale
di raccontare sciocchezze nell’aula Marconi del CNR (e quindi l’allusione
alla censura vaticana – che probabilmente ignorava - contro di loro).
- A questo punto iniziano i fuochi pirotecnici: è comprensibile che non
potesse più tacere chi, come N.Cabibbo, aveva organizzato in Vaticano un
convegno sull’evoluzione che, oltre al Papa, ospitava anche esperti
dell’evoluzione e dell’evoluzionismo mentre avevano tenuto giustamente fuori
proprio chi nega e quindi ignora l’evoluzione (“Scientific insights into the evolution
of the universe and of life”).
- E’ quindi assurdo che persone incompetenti e orientate da dogmi e ideologia
(erano infatti tutti
consulenti del Kolbe
Center e del CEP) siano invitate a
parlare di evoluzione biologica proprio nella sede del CNR e siano state
anche difesi in un primo tempo dal presidente del CNR, che molto probabilmente
ignorava sia i retroscena che l’esistenza di vivaci gruppuscoli integralisti
cattolici, ben noti invece a N.Cabibbo che quindi chiarisce a Repubblica che
"Il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura
cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin.
Quell' idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”.
- E’ quindi evidente a questo punto che i vivaci e autorevoli interventi di
N.Cabibbo siano una risposta al goffo tentativo di accusare gli organizzatori
dei convegni vaticani di non aver appoggiato affatto la posizione
creazionista biblica, o di non aver rispettato l’articolo 21 della
Costituzione, che secondo alcuni dovrebbe garantire addirittura la
partecipazione di creazionisti biblici anche ai convegni vaticani
Ma è solo quello il motivo …?
- Se rimane comunque qualche dubbio che le parole di N.Cabibbo (al Corriere,
a Repubblica
e a Radio3
Scienza) corrispondano davvero all’opinione dei cattolici o a quella del
Vaticano, occorre probabilmente capire se alle parole di De Mattei si
aggiungerà il mancato chiarimento del Vaticano sulle conclusioni dei convegni
evoluzionisti alla fine dell’anno darwiniano …
- N.Cabibbo sta appunto cercando di evitare che l’anno darwiniano finisca,
per la chiesa cattolica, solo con le parole di integralisti cattolici a cui
il CNR ha dato la possibilità addirittura di negare l’evoluzione come fatto e
di un altro esponente antievoluzionista ospitato recentemente dall’Osservatore
Romano.
- Avendo organizzato, come presidente dell’Accademia dele Scienze Pontificia,
l’unico convegno sull’evoluzione a cui ha partecipato anche il Papa,
N.Cabibbo si è sentito probabilmente anche in dovere di approfittare del
silenzio di mons,Ravasi, probabilmente bloccato più di lui dagli evidenti
contrasti all’interno della chiesa cattolica per dire cose che probabilmente
faranno in parte contenti gli evoluzionisti (anche loro in parte stupiti…,
dato che lui stesso negli anni scorsi non aveva mai appoggiato così
chiaramente i diversi meccanismi ora noti che spiegano l’evoluzione
biologica…).
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4/12/09-IT
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Un articolo su Left
(“Il ritorno del crociato”) cerca di chiarire la posizione del VP del
CNR, anche se non risalta il fatto che la sua posizione non sia proprio
quella del Vaticano, come viene fatto sospettare dal seguente articolo…
·
Stupisce un po’
anche quello che sembra il rapido adeguamento alla situazione dell’Avvenire
(magari è dovuto anche al nuovo direttore?) Anche l’Avvenire infatti
(“Religione
piove in pagina non sempre pulita”) si aggiunge a T.Pievani e N.Cabibbo
nella critica, forse qui ben più pesante, anche se affidata alla penna di un
corsivista. Risulta evidente che non si risponde affato positivamente al
grido di aiuto lanciato proprio oggi su Libero da De Mattei (“E’
un punto di riferimento ma dice cose gravissime”) dopo esser stato
“speronato” ieri da N.Cabibbo.
Questi sono i pesanti giudizi che gli vengono rivolti e i fatti che gli
vengono attribuiti:
“Cattolico a
modo suo, nostalgico di un passato religioso e sociale per fortuna lontano”,
“ha esplicitamente accusato di eresia il grande
teologo K.Rahner, dando così dell’incompetente a tutti gli illustri teologi
che con lui hanno lavorato per anni”, “per
lui il creazionismo sarebbe verità assoluta di fede e di ragione. Ma così
smentisce non solo fior di teologi cattolici, ma anche i Papi da Pio XII a
Benedetto XVI, tutti apertamente in errore”.
Sembra quasi che si senta odore almeno di eresia … o sbaglio?
Non c’è dubbio che sia ragionevole osservare che non solo le critiche di
T.Pievani siano state appoggiate da N.Cabibbo, ma che poi l’Avvenire
ne aggiunga anche di più pesanti, squalificando titoli provocatori (nel loro
ribaltamento della realtà) come quelli di articoli comparsi in questi giorni
sul Foglio (“CREAZIONISMO
SOTTO PROCESSO (LAICISTA): Risposta all’inquisizione evoluzionista”, “La Santa Inquisizione darwiniana”, “Risposta
all’inquisizione evoluzionista da un professore perseguitato”) o su Libero
(“Il Cabibbo
darwinista smentito dal Papa”).
·
Da uno
dei partecipanti al blog
di M.Cattaneo su Le Scienze sulla deprimente storia del convegno
creazionista biblico ospitato al CNR dal vicedirettore, giunge una proposta
suggerita dalla consultazione di questa rassegna stampa: che anche nel sito
del CNR compaia un disclaimer
come quello presente nella homepage del Dipartimento di Biologia
dell’università di Lehigh, dove lavora M.Behe, un biochimico che ha un ruolo
importante nel diffondere e difendere – non sempre bene - l’Intelligent Design: “The faculty in the Department of Biological Sciences is
committed to the highest standards of scientific integrity and academic
function. This commitment
carries with it unwavering support for academic freedom and the free exchange
of ideas. … While we respect Prof. Behe's right to express his views, they
are his alone and are in no way endorsed by the department. It is our
collective position that intelligent design has no basis in science, has not
been tested experimentally, and should not be regarded as scientific”.
·
Su Libero
(“E’
un punto di riferimento ma dice cose gravissime”) verifichiamo lo stupore
di De Mattei, che risulta davvero sotto shock per gli articoli di N.Cabibbo
contro di lui; sembra ignaro del fatto di aver provocato il presidente
dell’Accademia Pontificia, avendo ospitato al caldo della sala Marconi del
CNR, a fine febbraio 2009, i creazionisti biblici del Kolbe Center for the study of creation
che fin dal novembre del 2008 tentavano inutilmente di farsi aprire le porte
dei convegni degli … evoluzionisti vaticani (e dall’aprile del 2008, come si
legge nella loro newsletter,
erano in agitazione e sul piede di guerra).
Se avesse capito quali concetti non documentati erano stati presentati nel
sito web del Kolbe
Center e quali assurdità gli hanno fatto credere al convegno del 23/2/09
e gli hanno fatto pubblicare sia su siti web integralisti cattolici in marzo
che in giugno sulla sua rivista Radici Cristiane,
non si meraviglierebbe delle parole del fisico N.Cabibbo (certamente
sconcertato di come è stato usato il nostro Centro Nazionale delle Ricerche).
Non si puo’ pensare di organizzare in modo assolutamente ideologico un
convegno sull’evoluzionismo, mettendo insieme inesperti come sedimentologi e
ortopedici, uniti solo dall’afferenza a un circolo di creazionisti biblici USA ,
…suvvia…!
Prima di fare la domanda finale “Qualcuno si rende
conto della gravità delle affermazioni di Cabibbo?” dovrebbe farsi
un esame di coscienza, dato che è più probabile che in Italia lo stupore
riguardi soprattutto le sue dichiarazioni….
·
Nel sito web di Micromega
si aggiungono sempre nuovi interventi sinceramente scandalizzati sia per il
convegno creazionista che per la citazione impropria, poi per fortuna
ritirata, dell’articolo 21 della Costituzione su problemi che dovrebbero
essere di ricerca scientifica, e quindi sottoposti ai rigidi criteri di
controllo previsti proprio dal metodo scientifico.
Il CNR ha infatti fornito, senza alcuna verifica, l’utilizzo del suo nome e
del suo logo e un contributo finanziario (9000 euro?) che forse, se si fosse
davvero dovuto rispettare l’articolo 21 … avrebbe potuto essere pieno. [E
per fortuna nessuno finora ha chiesto l’applicazione alla fattispecie della
“par condicio”, cioè un … eguale finanziamento per i creazionisti e gli
evoluzionisti…].
Dopo quelli di M.Ferraguti
(“Il creazionismo antiscientifico del
vicepresidente CNR”), E.Boncinelli
(“Posizioni inaccettabili “) e di F.Boero
(“Un duro colpo alla reputazione del CNR“, in cui sembra interessato soprattutto a
chiedere al presidente una smentita sull’applicabilità a questa situazione
dell’articolo 21 della Costituzione), oggi sul sito di Micromega è arrivate
anche la vivace lettere di Margherita Hack
("Ritorno al Medioevo"): “quando si tratta di risultati scientifici la libertà
d’espressione non c’entra. Se io mando una pubblicazione a una rivista scientifica affermando di aver
visto col mio binocolo i marziani a passeggio su Marte, oppure di avere
inventato un’astronave che si muove con la sola forza del pensiero, non me
l’accettano, malgrado la libertà d’opinione”. Insomma domani sarà forse anche un NO De Mattei Day … ?
·
Non poteva mancare
un articolo decisamente fuori tema (in quanto esamina alcune differenze fra
Darwin e Wallace) come quello comparso sul Foglio
(“La Santa Inquisizione darwiniana”); l’autore, che già si era permesso di
scrivere di un “mortifero
Veronesi”, qui si contiene e si accontenta di un “violentissimo Pievani” o di uno “scomposto Pievani”
illudendosi che sia l’unico a pensare che Dio proprio non è più necessario
per spiegare l’evoluzione biologica.
Si approfitta del fatto che un gruppo di creazionisti consulenti del “Kolbe Center for the study of creation”
USA respinti ripetutamente dai convegni Vaticani abbia trovato una calda
accoglienza (ma quasi clandestinamente) in una sala della sede nazionale del
CNR per raccontare, fra altre sciocchezze, addirittura che 20.000 anni fa
insieme agli umani pascolassero i dinosauri e che quindi l’evoluzione non ci
sia mai stata..
Questo episodio, incredibile per un paese occidentale sviluppato, è avvenuto
grazie ad un comportamento scorretto del vicepresidente del CNR, che ha
coinvolto il massimo ente di ricerca nazionale nel suo tentativo, esposto in
aprile in questo editoriale
nella sua rivista Radici Cristiane, di contrastare le scelte fatte in
Vaticano (probabilmente grazie a mons.Ravasi) riguardo al neodarwinismo.
Come ha detto chiaramente (e finalmente, ieri) il presidente del CNR, lui “non presta alcuna fede al creazionismo. Né le ricerche
del Cnr sono ispirate in alcun modo a quell' idea. La programmazione del
nostro ente seguirà come sempre criteri esclusivamente scientifici”.
Si chiarisce finalmente (ieri non lo era affatto) che non si deve criticare
il Vaticano per aver censurato, come fa normalmente il CNR, i creazionisti
che non hanno intenzione di utilizzare il metodo scientifico, a loro ignoto.
Spiace che questo concetto non l’abbiano ancora capito né al Foglio né su
Libero …
·
E a questo punto
qualcuno comincia a non capire più niente, come è evidente dall’articolo di
oggi su Libero
(“Il Cabibbo darwinista
smentito dal Papa”), dove si confonde evoluzione con evoluzionismo,
citando a sproposito il Papa, che Cabibbo invece cita e difende, cercando di
mantenere distinti l’evoluzione come fatto (negata dai creazionisti accolti
al CNR) dalla teoria dell’evoluzione (di cui non si erano presentate
alternative al convegno creazionista al CNR).
Che non si siano capiti i termini della questione risulta evidente non solo
dal titolo (dato che N.Cabibbo conferma la posizione del Papa in favore
dell’evoluzione) ma anche dal fatto che la giornalista intervisti proprio uno
dei massimi esponenti del … creazionismo italiano ostile alla chiesa cattolica
… un medico … che curiosamente – come N.Cabibbo - difende anche il papa (“E comunque è l’alto magistero della Chiesa, esercitato
in primis dal Papa, a definire cos’è conforme alla cultura cattolica e cosa
non lo è”) dalle critiche che il vicepresidente del CNR gli aveva
rvolto nell’articolo sul Foglio del 2/12 (“Benedetto
XVI dialoga infatti con gli evoluzionisti, tollerando perfino che
ricoprano alte cariche nei dicasteri pontifici”).
Sembra una situazione decisamente confusa, a cui i giornalisti aggiungono
altra confusione, soprattutto perché non considerano che l’evoluzione è
certamente un fatto (che i creazionisti negano) ma che ormai anche i
meccanismi che spiegano la teoria dell’evoluzione sono altrettanti fatti ben
dimostrati (e questo lo negano gli antievoluzionisti).
Il prof.Cabibbo dopo la grave critica rivolta al Vaticano da parte della
dirigenza del CNR, ha avuto il coraggio, ma anche la necessità, di dire
chiaramente che oggi non ci dovrebbe essere spazio, né in Vaticano né
soprattutto al CNR, per i creazionista biblici.
Che il Vaticano o (soprattutto) il CNR finanzino creazionisti biblici è
davvero sconcertante per un paese ad economia avanzata come l’Italia.
Che lo faccia il CNR nessuno ci avrebbe mai creduto .
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“Non
è proprio Benedetto XVI uno dei primi critici dell’evoluzionismo
contemporaneo?”.
De Mattei
Qualcuno si rende
conto della gravità delle affermazioni di Cabibbo?
De Mattei
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3/12/09-IT
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Il prof. Nicola
Cabibbo, presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia interviene anche alla trasmissione di Radio3 Scienza
per confermare personalmente e con la sua voce, che nel 1996
“Giovanni
Paolo II ha fatto una dichiarazione molto esplicita di riconoscimento della
teoria evoluzionistica; dicendo che
‘quella evoluzionistica è più di un’ipotesi’ ha riconosciuto il valore
scientifico di questa teoria; oggi nessuno dal punto di vista scientifico
contesta l’evoluzione darwiniana, nel convegno alla Gregoriana di
marzo non c’era traccia di creazionismo né di disegno intrelligente”.
N.Cabibbo cita anche un incontro sull’evoluzione nella biologia e
nell’universo dell’Accademia in novembre (?). N.Cabibbo poi conferma che il
convegno creazionista è stata
“una battaglia
di retroguardia di qualche gruppuscolo all’interno della chiesa cattolica [ma non era un convegno al CNR??!]; nelle chiese protestanti soprattutto USA la situazione
è diversa, e la difesa del creazionismo biblico viene condotta con grandi
risorse finanziarie che difendono il creazionismo in maniera abbastanza
ridicola, soprattutto i gruppi della terra giovane”.
Nella presentazione il giornalista F.Pagan parla del convegno creazionista al
CNR e dei suoi atti a stampa con contenuti “bizzarri
e prescientifici”, ma nota soprattutto
“la cosa surreale
che dietro a questo convegno e al libro ci sia nientemeno che il
vocepresidente del CNR, il nostro massimo organismo scientifico, uno
storico dichiaratamente creazionista e antievoluzionista; anche
questo dettaglio fa parte delle stranezze scientifiche e no di questo nostro
paese” (!!).
E’ davvero una peccato che anche N.Cabibbo, come tanti altri, non abbia letto
nemmeno i riassunti del convegno, e che quindi non sappia che nella parte “scientifica”
del convegno si provava a dimostrare che i dinosauri fossero vissuti l’altro
ieri insieme all’uomo e che il Grand Canyon si fosse formato in un solo anno
grazie al diluvio universale … non avrebbe smesso di ridere nonostante avesse
fretta di andare via…).
Se il prof. De Mattei, dopo aver tolto di mezzo T.Pievani e le sue critiche
in quanto non aveva ancora comperato il libro ma si era accontentato dei
numerosi articoli su Radici Cristiane di
giugno, volesse usare lo stesso argomento per contestare anche il
presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia che ora gli si è parato
davanti, si troverebbe molto facilitato…; sempre che non preferisca
contestare invece l’offesa di essere immaginato alla testa di una “battaglia di retroguardia di qualche gruppuscolo
all’interno della chiesa cattolica”.
Molto più difficile per lui, e per tutti gli altri che hanno strapazzato
l’articolo di T.Pievani su Micromega, accusare N.Cabibbo, che appoggia
pienamente le critiche di T.Pievani, di ateismo, di materialismo o di qualche
altra “nefandezza”.
·
E’ evidente invece
che il presidente del CNR non sembra aver capito che non è davvero un
problema di libertà di parola. Ponendo infatti il problema in questi termini
si accusa il Vaticano, e in particolare i responsabili delle iniziative
darwiniane, di aver negato ai creazionisti cattolici di esprimere la loro
opinione, impedendo la loro partecipazione ai convegni evoluzionisti in
Vaticano.
Non c’è quindi da stupirsi se da uno di questi responsabili, il più
competente e quindi il più sensibile a critiche di questo tipo, N.Cabibbo, è
arrivato subito una replica davvero travolgente alle frasi del presidente,
che probabilmente ignorava il vero motivo per cui il suo vicepresidente aveva
accolto con grande piacere questi profughi respinti dal Vaticano.
E così il presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze si scatena,
intervenendo in modo molto deciso sul Corriere
(“Cabibbo:
creazionismo lottizzato al Cnr”) e su Repubblica
(“CABIBBO:
IL CREAZIONISMO NON ABBIA CITTADINANZA”) a difesa sia di Benedetto XVI
(che senza dubbio sostiene almeno l’evoluzione come fatto…) che delle scelte
sue, di mons.Ravasi e della Fondazione
Templeton (che hanno escluso creazionisti e sostenitori dell’ID dai loro
convegni).
Soprattutto nell’articolo sul Corriere
viene sottolineato che si è capito che il comportamento del CNR (e in
particolare del vicepresidente, ma non solo) è stato interpretato come un
intervento di critica a chi ha organizzato i convegni vaticani sull’evoluzione
impedendo l’ingresso ai creazionisti
(“Le tesi
antievoluzioniste non hanno alcun seguito tra i biologi e non corrispondono
certo all' orientamento della Chiesa cattolica, come dimostrano le posizioni assunte dalla Pontificia
Accademia delle Scienze e le iniziative organizzate da monsignor Gianfranco
Ravasi per il bicentenario della nascita di Charles Darwin”). La
difesa poi si trasforma anche in attacco, fornendo informazioni e giudizi su
fatti oggettivi che però nessun giornalista (siamo in Italia) aveva citato in
questi giorni
(“de Mattei
non è un biologo e non si vede a quale titolo possa fare certe affermazioni. Il fatto è che lui non risponde alla comunità
scientifica, ma solo ai referenti politici che lo hanno nominato. Il
presidente del Cnr è stato scelto attraverso una procedura trasparente:
infatti Luciano Maiani è persona degna della massima stima. Ma i membri del
consiglio d'amministrazione sono designati in base a un criterio di
lottizzazione politica e i risultati si vedono”). A questo
punto la giornalista aggiunge altre informazioni non secondarie e poco note
su De Mattei e un altro componente del CdA del CNR (“insegnano entrambi all'Università Europea di Roma (un
ateneo privato legato alla congregazione cattolica dei Legionari di Cristo) e
appartengono entrambi al comitato scientifico della Fondazione Magna Carta,
vicina al Pdl”).
Deprimenti le conclusioni di Cabibbo sulla gestione della ricerca in Italia
sulla base delle cariche citate:
“la sua
intromissione in un campo di studi a lui estraneo dimostra la scarsa
considerazione in cui è tenuta la scienza dalla classe dirigente italiana. È una situazione sconsolante, che induce i giovani
studiosi più qualificati a trasferirsi all' estero. Così, quando la mia
generazione sarà tutta in pensione, non ci sarà nessuno in grado di
sostituirla”.
Ma anche su Repubblica
il semi-ariano (secondo
De Mattei) N.Cabibbo non scherza, e già dalla prima frase:
"No, il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura
cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin.
Quell'idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”.
[La terza frase è bella ma un po’ forte e soprattutto improbabile,
vedremo domani quale sarà la reazione del mondo cattolico e del Papa…]
Si fa poi notare uno degli aspetti sconcertanti, che “il simbolo riportato sul volume degli atti accanto al nome
della casa editrice è quello del principale ente pubblico italiano dedicato
alla scienza”.. [D’altronde .. il CNR non ha contribuito
finanziariamente con 9.000 euro? Se lo merita, se lo è comperato].
E’ probabile che a queste giuste valutazioni, che smentiscono gli articoli
comparsi sul Foglio, sull’Avvenire e su Libero, che non danno una valutazione
corretta della posizione della Chiesa e del CNR sulla scienza, siano l’inizio
di una “tranquilla” discussione che permetterà di capire il motivo dello
sgarbo fatto da De Mattei accogliendo, e non a casa sua ma al CNR, persone
che vengono rifiutate dai convegni sull’evoluzione organizzati dal Vaticano
in quanto incompetenti a parlare di teoria dell’evoluzione.
Il prof.Cabibbo su Repubblica (“CABIBBO:
IL CREAZIONISMO NON ABBIA CITTADINANZA”) cerca di allontanare dal
Vaticano e dall’Accademia delle Scienze Pontificia da lui presieduta l’accusa
di aver impedito la partecipazione di creazionisti cattolici ai loro
convegni, uno dei quali era stato organizzato proprio da lui. C’erano certo
antievoluzionisti, come ad esempio il prof.Zichichi, ma creazionisti certo
no. Dopo il prof.Cabibbo avrebbero titolo di intervenire anche altri alti
esponenti vaticani, come mons.Ravasi e don TanzeIIa Nitti, che sono quelli
che, oltre al prof.Cabibbo, il vicepresidente del CNR pensa e scrive che
sono “evoluzionisti
che ricoprono alte cariche nei dicasteri pontifici”.
Nell’articolo è inserita una (puntuale e doverosa anche questa) precisazione del presidente del CNR che,
anche in conseguenza di una puntuale e doverosa lettera
(“Un
duro colpo alla reputazione del CNR“) inviatagli da Fernando Boero («Qui la libertà d' espressione non c' entra») fa
sapere che “«Ovviamente non presto alcuna fede al
creazionismo. Né le ricerche del Cnr sono ispirate in alcun modo a
quell'idea. La programmazione del nostro ente seguirà come sempre criteri
esclusivamente scientifici».
Come previsto, l’assurda situazione del CNR che offre rifugio ai creazionisti
biblici del Kolbe Center in fuga dal Vaticano, dove da un anno almeno non li
vogliono più vedere, sta creando scompiglio.
La critica a quelle che vengono oggettivamente presentate come censure
vaticane non poteva restare senza una pronta e ferma risposta da parte di chi
ha organizzato i convegni vaticani, per la prima volta acreazionisti e anche
magari con un po’ di atei purchè competenti.
Tanto più (pochi cattolici lo sanno) che l’evoluzione è stata confermata come
fatto anche dal card.Ratzinger nel 2004,
come risulta evidente nel paragrafo 63 del documento, riportato qui sotto in
data 28/11/09, e tanto più che chi ha finanziato i convegni (la Fondazione
Templeton) pretende che non si accolgano i creazionisti e, se possibile
nemmeno i sostenitori dell’Intelligent Design.
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[Da Pikaia]
Tra il 4 e il 13 dicembre a Palermo si terrà il Festival della Scienza, con alcuni importati appuntamenti sull'evoluzione.
Questo è il programma , tra cui ci sono due importanti conferenze su
Darwin e la teoria dell'evoluzione: 1989-2002: 200 anni di evoluzionismo e Egoisti, malvagi o generosi?
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[da Pikaia]
E' in edicola il numero di dicembre della rivista Le Scienze (Dicembre 2009, n. 496). Boncinelli, Pievani, Odifreddi sono tra gli
autori.
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“Giovanni
Paolo II ha fatto una dichiarazione molto esplicita di riconoscimento della
teoria evoluzionistica; dicendo che
‘quella evoluzionistica è più di un’ipotesi’ ha riconosciuto il valore
scientifico di questa teoria; oggi nessuno dal punto di vista scientifico
contesta l’evoluzione darwiniana, nel convegno alla Gregoriana di
marzo non c’era traccia di creazionismo né di disegno intrelligente”
"No, il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura
cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi
è si aperta alle teorie di Darwin. Quell'idea non ha alcun diritto di
cittadinanza nella nostra società”
N.Cabibbo
“Le tesi antievoluzioniste non
hanno alcun seguito tra i biologi e non corrispondono certo all' orientamento
della Chiesa cattolica, come dimostrano le posizioni assunte dalla Pontificia Accademia delle Scienze
e le iniziative organizzate da monsignor Gianfranco Ravasi per il
bicentenario della nascita di Charles Darwin”
N.Cabibbo
de Mattei non è
un biologo e non si vede a quale titolo possa fare certe affermazioni. Il
fatto è che lui non risponde alla comunità scientifica, ma solo ai referenti
politici che lo hanno nominato. Il presidente del Cnr è stato scelto attraverso
una procedura trasparente: infatti Luciano Maiani è persona degna della
massima stima. Ma i membri del consiglio d' amministrazione sono designati in
base a un criterio di lottizzazione politica e i risultati si vedono”
N.Cabibbo
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2/12/09-USA
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Un post (“Scholars Aim to Disprove Darwin”) in un blog cattolico, Catholic &
enjoyng it di Mark
Shea, si cita un articolo della versione inglese dell’agenzia vaticana Zenit
del 26/10/09
(“Scholars Aim to Disprove
Darwin. As Theory Turns 150, Scientists Say It's Impossible”) in cui si
pubblicizzava l’ultimo convegno creazionista tenutosi poi a Roma il 9/11/09
all’università S.Pio V (“The
Scientific Impossibility of Evolution”). Interessante un autorevole intervento
nel blog, quello del presidente del “Kolbe
Center for the study of creation” Hugh Owen, che racconta i risultati del
convegno da lui organizzato e informa di due altri convegni tenutosi dalla
stessa combriccola negli USA e in Germania in settembre: “Catholic experts in natural science and philosophy have
presented what a recent conference at Villanova University called “the untold
story” — the fatal weaknesses of the evolutionary hypothesis. In September, natural scientists and
philosophers gathered at Gustav Siewerth Akademie, a Catholic university in
Germany founded with the help of then-Bishop Josef Ratzinger, to present
arguments from natural science and philosophy against evolutionary theory.
In a letter to the Rector of the Akademie, through the Vatican Secretariat of
State, Pope Benedict XVI gave his blessing to the conference. In the
words of the correspondent, Pope Benedict XVI has attentively taken note of
the program and of the publication: Under the guidance of the Holy Spirit,
may your scientific discussions during your event lead you to a deeper
knowledge of Creation and of its divine plan”.
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2/12/09-IT
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Interviene oggi
anche il vicepresidente del CNR con un articolo decisamente molto istruttivo
sul Foglio (“CREAZIONISMO SOTTO PROCESSO (LAICISTA ):
Risposta all’inquisizione evoluzionista) . Non che ci fossero molti dubbi, date le
numerose tracce lasciate, ma è lui stesso oggi a confermare i sospetti che si
stesse occupando più di questioni interne alla chiesa cattolica, e che la sua
preoccupazione non fosse tanto Darwin, ma che il Papa stesse facendo male il
suo lavoro, per cui cerca di intervenire per orientare il suo cammino, come
accennava fosse assolutamente necessario nell’editoriale
di Aprile su Radici Cristiane.
Oggi conferma, oltre al fatto che sarebbe un’assurdità che l’uomo sia un
primate (come già confermava Linneo nel 1700) la sua angoscia per … le
eccessive concessioni che il Papa farebbe agli evoluzionisti. Forse ignora
che il mondo è complesso e che ci sono molte
ipotesi che ne spiegano l’evoluzione, tutte poco ragionevoli tranne una,
che è quindi diventata una teoria scientifica; ma soprattutto dimostra di
ignorare che la dottrina cattolica prevede oggi proprio l’evoluzionismo
teista: non si capisce quindi perché si stupisca che “Benedetto XVI dialoga infatti con gli evoluzionisti,
tollerando perfino che ricoprano alte cariche nei dicasteri pontifici”.
A quale evoluzionista teista vaticano si riferirà? Allude probabilmente a don
Tanzella Nitti, un fisico (astronomo) che sembra
talvolta ignorare che ci siano creazionisti biblici fra i cattolici ed è
responsabile del DISF, o addirittura a
mons. Ravasi, responsabile della cultura vaticana e dei convegni sull’evoluzionismo
darwinano che lui ha collaborato a contestare?
Sarebbe interessante saperlo, anche se con “alte
cariche nei dicasteri pontifici” sembra indicare mons.Ravasi, che in
effetti sembra essersi un po’ disinteressato alla teoria dell’evoluzione dopo
il convegno di marzo (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”),
in cui aveva audacemente previsto si dovesse parlare anche di Teilhard de
Chardin; probabilmente non è piaciuto che si ricordasse una vittima delle correnti
antievoluzioniste nel mondo cattolico, un tempo più potenti.
Nell’articolo sconcerta la ripetizione dell’elenco (con relative incompetenze
sull’evoluzionismo, anche se manca la citazione delle competenze dell’esperto
ortopedico) di esperti non certo di teoria dell’evoluzione che si erano
autoinvitati al convegno, tutti coordinati da quello che sembra il vero
organizzatore, Hugh Owen. Costui è il presidente del “Kolbe Center for the study of creation”,
un centro di creazionisti cattolici USA che contestano in modo imbarazzante
(per i cattolici) la posizione cattolica di rispetto e uso delle scoperte
della scienza.
Può essere interessante leggere nell’ultima newsletter del Kolbe Center
l’invito a mobilitarsi che Hugh Owen
ha lanciato nell’aprile
del 2008 proprio a riguardo del primo convegno vaticano sull’evoluzione,
quello organizzato dall’accademia delle Scienze Pontificia: “you may or may not have heard that the Pontifical Academy
of Sciences (PAS) has scheduled a conference on evolution for the fall of
this year. Sadly, but not
surprisingly, the conference
organizers do not appear to have invited a single presenter who dissents from
evolutionism. Please pray that Kolbe advisory
council members will be successful in their efforts to insure that the
PAS invites qualified experts critical of evolutionism so that a truly
balanced discussion can take place. Although Pope Pius XII asked for such
a balanced discussion of evolutionism in Humani Generis 58 years ago, it
still has not taken place at the PAS! [da notare il Papa che preferiscono citare …]
Come sappiamo, nessuno dei convegni
vaticani ha accettato di ospitare un qualunque membro dello squalificato
advisory council dello squalificato Kolbe Center. Questi creazionisti hanno
dovuto accontentarsi dei contatti che avevano con i gruppuscoli creazionisti
cattolici romani, ma si sono fatti aprire le porte solo alla Sapienza, alla
San Pio V e al CNR, oltre che su alcuni quotidiani amici dei creazionisti (il
Foglio e Libero) e nella rete web degli integralisti cattolici.
Sono quindi riusciti anche a pubblicare le loro assurdità contro l’evoluzione
(che, forse senza capirlo, confondono con la teoria dell’evoluzione!) in un
volume finanziato anche dal CNR.
Come si sa il sedimentologo G.Berthauld si vanta di aver pubblicato su volumi
dell’accademia delle scienze francere e russa, Ora potrà aggiungere anche il
CNR, sempre evitando qualche referee che gli chieda quando sarebbe avvenuto
questo diluvio universale che ha creato il Grand Canyon in un anno….
·
Anche in un
articolo dell’Unità (“Povero
Darwin assalto «cristiano» dal Cnr”) non riesce ad aiutare a rispondere
alle banale domande che chiunque, e i giornalisti per primi, dovrebbero farsi: come sia stato possibile
che al CNR, la struttura nazionale dedicata alla ricerca scientifica, alcuni
cattolici integralisti e creazionisti (e per di più inesperti di biologia
evoluzionistica) organizzassero un convegno creazionista con la scusa di
Darwin mentre in quei giorni in Vaticano, sempre con la scusa di Darwin,
organizzavano invece un convegno evoluzionista (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), con la partecipazione di numerosi veri esperti di biologia
evoluzionistica (anche di ottimo livello come Ayala e Futuyma) e non
invitando creazionisti e fanatici
dell’Intelligent Design (“Rome meeting snubs intelligent design,
creationism”, “Intelligent Design Theory Shut Out of Vatican
Evolution Conference”).
Un’altra domanda a cui si dovrebbe rispondere è: come mai in Turchia il
vicepresidente del locale CNR (Tubitak) che aveva licenziato una giornalista
per aver pubblicato un articolo su Darwin ha dovuto subire la riassunzione
della giornalista, mentre in Italia il vicepresidente del CNR collabora
ad organizzare una iniziativa contro l’evoluzione ma soprattutto contro il
Vaticano, che ha negato l’accesso agli antievoluzionisti creazionisti,
ritenuti inadeguati al livello scientifico dei loro congressi (“Rome meeting snubs intelligent design,
creationism”, “Intelligent Design Theory Shut Out of Vatican
Evolution Conference”).
La storia di quanto avvenuto in Turchia si può leggere qui (“Creazionismo
in salsa turca”), ed è successo proprio nel febbraio di quest’anno, quasi
contemporaneamente agli eventi italiani.
Ci sarebbe una terza domanda ma potrebbe essere offensivo chiedere perché il
CNR solo in questa occasione non abbia rispettato i criteri di peer-review
che si è data perfino una ricchissima fondazione religiosa USA, quella che
finanzia da anni i convegni vaticani sull’evoluzione, la Templeton
Foundation; se da una ricerca presentata al convegno risulta che i
dinosauri sono vissuti fino a 20.000 fa, devono aver sbagliato qualcosa, una
divisione o una moltiplicazione; si dovrebbe controllare.
Se è vero che il vicepresidente del CNR il 20/11/09
a Chiasso era sconcertato che il prof.Facchini avesse potuto raccontare in un
libro la vita di un ominide bipede di 400.000 anni fa (“il suo risibile tentativo di ricostruire la vita di un
uomo di 400mila anni”), e se non crede che l’uomo derivi da specie
precedenti che derivano da specie simili ai primati attuali … forse non era
la persona più adatta a rivedere e certificare i testi prima della stampa.
Come si legge chiaramente qui,
la Fondazione Templeton non finanzia
persone (come quelle del Centro Kolbe) o iniziative che neghino ampie aree di
conoscenza ormai certificate dalla scienza (“The
John Templeton Foundation does not support research or programs that deny
large areas of well-documented scientific knowledge”, e
inoltre nel sito web si precisa che la libertà di espressione (e di essere da
loro finanziati) non è affatto garantita, ma che usano un metodo di controllo
di qualità che non è certo nuovo e che anche il ministro Gelmini intende
utilizzare: “The Foundation is a non-partisan
philanthropic organization and makes funding decisions based on a
process of peer review as is standard practice in scientific research
funding and publication. Our expectation is that the products of
Templeton-funded research will appear in high-quality and peer-reviewed
journals. If your project takes an anti-evolutionist position scientifically,
or seeks to engage in political advocacy concerning evolution or
anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial filters and
external expert review process”). Come si vede, anche la
Templeton Foundation utilizza i normali criteri per controllare la serietà e
l’utilità dei prodotti che escono con il loro marchio, per garantirne il
livello qualitativo
E così l’Italia e il CNR riescono a farsi dare lezioni di metodologia della
ricerca scientifica dai colleghi turchi, mentre la Templeton, una fondazione
religiosa USA che finanzia e controlla la serietà anche dei convegni vaticani
(dove i creazionisti, se indesiderati magari … vengono poi ospitati dalla
Sapienza o accolti dal CNR), fornisce utili lezioni sulla prevalenza della
peer-review rispetto alla libertà di espressione.
E’ un criterio che si è rivelato utile per evitare che qualcuno non
qualificato riesca ad ottenere, con il contributo e il nome di un’istituzione
seria, pubblicazioni non controllate da nessuno in cui magari si racconta che
il Grand Canyon è stato creato in un anno (di diluvio universale) e che i
dinosauri pascolavano con gli umani fino a 20.000 anni fa.
A questo punto, è meglio lasciar perdere gli articoli comparsi su Libero
(Il disegno poco intelligente dei
fanatici di Darwin e Il presidente del
Cnr: «Nessuna tensione con de Mattei»), dove si confonde platealmente fra
evoluzionismo (di cui il convegno non si è occupato) ed evoluzione (di cui
invece si è occupato negando fatti già noti ben prima di Darwin…) e si divaga
su dettagli (vedendo complotti papisti dove invece ci sono state ben tre
iniziative propagandistiche di creazionisti che non riescono più a superare
le mura del Vaticano e cercavano di farsi notare almeno da alcuni giornalisti – e sociologi).
Non si chiarisce chi ha controllato la serietà scientifica di quel convegno e
di quelle pubblicazioni (se ci sia stata cioè la peer-review che anche la Templeton
Foundation sostiene di utilizzare e di pretendere come criterio
prevalente rispetto alla libertà di espressione a sue spese e a suo nome). Conviene
ricordare che oggi si possono discutere temi altrettanto
importanti e non molto indipendenti.
·
Ci sono poi oggi
altri articoli, come quello di F.Facchini sull’Avvenire (“Ma Darwin va d'accordo con la Genesi”) in cui si chiarisce che De Mattei ha
sbagliato (“La teoria evolutiva non appartiene al genere dei miti,
ma è sostenuta da buoni argomenti e in armonia con i dati di varie branche
della scienza, come riconobbe Giovanni Paolo II. La spiegazione suggerita da
Darwin, che può considerarsi dimostrata a livello microevolutivo”); sarebbe utile capire chi siano “alcuni
scienziati” che hanno dei dubbi sull’applicabilità anche alla
macroevoluzione, senza indicare se siano all’interno della chiesa cattolica o
siano islamici o si trovino magari all’interno del CNR.
Se guardiano a tutti convegni … al CNR sono certamente quasi tutti scienziati
senza dubbi, mentre ai convegni su Darwin in Vaticano, sia con il
prof.Cabibbo che con mons.Ravasi erano molti di più gli evoluzionisti enza
dubbi, come ha scoperto inorridito in novembre un creazionista
infiltratosi grazie ad una raccomandazione di uno dei responsabili (!) …
e poi maliziosamentel’ha raccontato nel sito web dei creazionisti biblici USA
di cui è consulente.
Qualcosa di strano comunque è successo il 23/2/09, e il fatto che la prima
pubblicazione degli argomenti discussi sia avvenuta su Radici Cristiane
di maggio, fa sospettare che l’obiettivo primario non fosse la scienza ma
contrastare in ogni modo l’evoluzionismo teista vaticano, che nega sempre più
la storicità di quanto raccontato dalla Genesi.
Appunto per questo al convegno non si è contestato tanto Darwin o la teoria
dell’evoluzione, quanto si sono contestate le informazioni che sosterrebbero
quanto scritto nel paragrafo 63 del documento del http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_con_cfaith_doc_20040723_communion-stewardship_it.html
firmato dal card.Ratzinger, che solo nel 2002 sembrava
ancora amico dei creazionisti
biblici e li accoglieva in Vaticano.
Se ci fossero dubbi (e non ci possono essere in assenza di curiosità) si può
andare a leggere l’editoriale sui semi-ariani di oggi, nel numero di aprile
2009 di Radici Cristiane, la rivista di De Mattei; l’Avvenire potrebbe
forse aiutarci a capirlo meglio …
Interessante comunque verificare che il congresso realizzatosi il 9/11/09 al
S.Pio V avesse gli stessi contenuti ma un titolo decisamente più coerente (“The
Scientific Impossibility of Evolution”) che non richiederebbe una teoria
dell’evoluzione. Non è difficile capirlo …
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“Benedetto XVI dialoga infatti con gli
evoluzionisti, tollerando perfino che ricoprano alte cariche nei dicasteri
pontifici”.
De Mattei
Sadly, but not
surprisingly, the conference organizers do not appear to have invited
a single presenter who dissents from evolutionism. Please pray that Kolbe advisory
council members will be successful in their efforts to insure that the
PAS invites qualified experts critical of evolutionism so that a truly
balanced discussion can take place.
Kolbe Center
“The John Templeton Foundation does not support research
or programs that deny large areas of well-documented scientific knowledge. The Foundation is a non-partisan philanthropic
organization and makes funding decisions based on a process of peer
review as is standard practice in scientific research funding and
publication. Our expectation is that the products of
Templeton-funded research will appear in high-quality and peer-reviewed
journals. If your project takes an anti-evolutionist position
scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning evolution
or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial filters and
external expert review process”,
JTF
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1/12/09-USA
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Su PNAS un
articolo, non free, del nuovo docente di antropologia al S.Raffaele di
Milano, L.L.Cavalli Sforza: “Y chromosome diversity, human expansion,
drift, and cultural evolution”
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1/12/09-IT
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Una precisazione
sui buoni rapporti fra i massimi dirigenti del CNR viene pubblicata
congiuntamente nel sito del CNR (“Precisazioni del
Presidente e del Vice Presidente del Cnr”).
Sarebbe interessante anche sapere se ci sono novità nei rapporti con il
Vaticano, sia per il presidente che per il vicepresidente, che accoglie e
certifica come scienziati seri i componenti di un gruppo di consulenti del “Kolbe Center for the study of creation”
che da un anno cercano inutilmente di farsi riconoscere come scienziati seri
nonostante abbiano scoperto con le loro ricerche che le datazioni sono
sbagliate e che i dinosauri vivevano fino a 20000 anni fa insieme agli
uomini. De Mattei parla di “differenze di pensiero sull’evoluzionismo”?
E cosa c’entrano i creazionisti antipatici al Vaticano che ha portato al CNR?
Loro non credono nemmeno all’evoluzione?! Non c’è il rischio che qualcuno si
sia innervosito? Viste le premesse, forse sarebbe meglio verificare, per
evitare problemi.
Potrebbero poi fare insieme una telefonata al direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse
dove fanno datazioni con decine di tecniche
diverse oltre al C14, in modo da tranquillizzarci su questi dinosauri che
sarebbero vissuti (“secondo i documenti che il Cnr sta per rendere
pubblici”, come garantisce Libero,
che forse ha letto nel libro l’ente che lo certifica) con l’Homo sapiens
20.000 anni fa e sull’affidabilità dei dati ottenuti col C14.
Si chiama G.Granelli e i sui due numeri di telefono si trovano qui, insieme all’email.
Immagino che in pochi minuti potrebbero magari ridurre o addirittura azzerare
queste preoccupanti “differenze di pensiero
sull’evoluzionismo”.
Lo diciamo sempre ai nostri studenti: la scienza non è una fede ed è normale,
e non umiliante, che si cambi idea se
qualcuno ci dimostra che si basa su premesse o conoscenze non corrette e che
i dinosauri, per esempio, si sono estinti 60 milioni di anni fa, per cui IL
TEMPO PER L’EVOLUZIONE C’E’.
E per questo G.Granelli può essere di aiuto più di una dichiarazione
congiunta fra due inesperti.
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Anche sul Corriere
un articolo (“Darwin mette in imbarazzo il Cnr: lite
tra studiosi sul creazionismo”) sul convegno creazionista di febbraio al CNR dove si manifestano le
opinoni piuttosto originali di De Mattei (“l'evoluzionismo
è l'ultimo mito sopravvissuto al tramonto delle ideologie, ma non vi è alcuna
prova empirica che lo sorregga”),
Ferraguti, Maiani.
·
Su Libero
uno strano articolo (“Pievani
massacra il Cnr poi va ospite al festival sponsorizzato... dal Cnr”) di
un giornalista che sembra non riuscire a far capire che le critiche
manifestate oggi dal presidente del CNR all’iniziativa del suo vicepresidente
(“Il
volume non esprime la voce ufficiale del CNR”) non sono certo di
impedimento, anzi, alla partecipazione di T.Pievani al festival della Scienza
di Palermo, finanziato anche dal CNR proprio perché è più probabile che sia
proprio T.Pievani a esprimere la voce ufficiale del CNR ...
Se non tutti capiscono la teoria
dell’evoluzione ci sarà pure un motivo… non si capisce perché non lascino
scrivere gli articoli a qualcun altro. Forse altri avrebbero anche le
competenze per proporre persone esperte sulla teoria dell’evoluzione, invece
di scartare proprio uno dei massimi esperti e scegliere invece persone
chiaramente esperte di altre questioni, coraggiosamente inserie in un elenco
che sembra provocatorio, come se non ci fosse nessuno che studia davvero
l’evoluzione biologica.
Se è difficile essere competenti in un particolare campo, non dovrebbe essere
difficile imparare a riconoscere le persone competenti, e per un giornalista
dovrebbe essere necessario saperlo fare.
·
Una precisazione
interessante giunge dal presidente del CNR con una sua dichiarazione sulle
polemiche che hanno coinvolto il suo vicepresidente per aver organizzato un
convegno creazionista (diretto soprattutto contro la gestione delle
iniziative vaticane sul’evoluzione da parte del nuovo responsabile vaticano
per la cultura, mons.Ravasi), facendolo passare per un “innocente” convegno
contro l’evoluzionismo darwiniano.
Oltre al fatto che il presidente chiarisce che il CNR non ha speso un euro (e
nemmeno l’ha guadagnato) offrendo una sede scientificamente prestigiosa e
dotata di traduzione simultanea per far credere (in più lingue) che fino a
20.000 anni fa – insieme all’Homo sapiens - vivessero i dinosauri,
precisa che il volume degli atti del convegno è costato molto poco, e
comunque personalmente non l’ha apprezzato (“non esprime la voce
ufficiale del CNR”). Interessante comunque la precisazione che sui
dinosauri si può andare al CNR a dire liberamenente quel che si pensa senza
bisogno di dimostrarlo, data la sua “personale
contrarietà a ogni forma di censura delle idee”. Fa quindi piacere
sapere che “La libertà di espressione è un bene
garantito dall’articolo 21 della nostra Costituzione” e che se si può
sostenere senza dimostrarlo che l’universo abbia occupato una frazione
infinitesimale del tempo rispetto ai canonici 14.000.000.000 di anni, perché
non provare a sostenere, anche qui senza la necessità di dimostrarlo, che
l’universo sia durato una frazione leggermente più limitata, e sia stato
creato … JUSTNOW?
Il problema piuttosto è che … questa dichiarazione non farà affatto piacere
al Papa. La dichiarazione avrà probabilmente imbarazzato qualcuno in
Vaticano, che si trova ancora una volta ad avere opinioni diverse rispetto al
presidente del CNR.
Il motivo è abbastanza evidente, a saper leggere e collegare fatti poco noti;
è infatti noto ed evidente che da più di un anno, soprattutto dal momento in
cui la cultura vaticana viene gestita da mons.Ravasi, i creazionisti NON sono
stati più fatti entrare (come era successo nel 2002)
nei due convegni organizzati in Vaticano sull’evoluzione (a novembre 2008 e a
marzo 2009), come viene ben chiarito in questo articolo e in questa
informativa riservata di un creazionista
infiltratosi grazie ad una raccomandazione in un convegno evoluzionista
Vaticano che descrive come pieno solo di … evoluzionisti.
I creazionisti si sono davvero arrabbiati di questo che vivono come un
tradimento (che probabilmente fanno iniziare dal documento del card.Ratzinger
che nel 2004
accettava l’evoluzione come un fatto avvenuto secondo i tempi dimostrati
dalla scienza). Si sono messi d’impegno e in un anno hanno quindi organizzato
ben 3 convegni creazionisti affitando prestigiose sale in coincidenza con i
convegni vaticani. Lo hanno fatto in due università romane (La Sapienza e la
S.Pio V) e al CNR, sempre e soprattutto per raccontare
le solite favole: che il Grand Canyon era stato creato in un anno dal diluvio
universale e che i dinosauri erano scomparsi solo 20.000 anni fa (evidentemente
è una critica all’evoluzione come fatto, più che a Darwin).
Che De Mattei non ami proprio né F.Facchini (che scrive contro il
creazionismo e l’ID sull’Osservatore Romano) né mons.Ravasi (che nel 2005 disse semplicemente che: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano
assolutamente ai teologi. E‘
un settore che non li riguarda … Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso
lo spirito”) è evidente, soprattutto dopo che lo ha detto
pubblicamente e fin troppo chiaramente a
Chiasso il 20/11/09 (E' possibile richiedere il
DVD del dibattito scrivendo a: info@corrispondenzaromana.it; un estratto c’è qui).
Forse sarebbe stato meglio che non fosse proprio il presidente del CNR a
ricordare (anche al Vaticano) la “personale
contrarietà a ogni forma di censura delle idee”, proprio mentre all’interno
della Chiesa (come ricorda De Mattei in un editoriale
di Aprile su Radici Cristiane, il suo mensile) prevalevano i semi-eretici
come il card.Martini o i cattolici evoluzionisti) e si emarginavano i
creazionisti biblici (“Rome meeting snubs intelligent design,
creationism”, “Intelligent Design Theory Shut Out of Vatican
Evolution Conference”). Ad uno dei convegni vaticani si era perfino fatto allontanare (dopo
avergli tolto il microfono) un creazionista turco, limitando grandemente la
sua libertà di dire sciocchezze, non essendo stato autorizzato a farlo.
Queste cose sembra che invece al CNR non siano permesse, per cui i
creazionisti si sono trovati bene e
hanno apprezzato l’ospitalità e il contributo per la pubblicazion, delle
ultime novità sui dinosauri che pascolavano in mezzo ai sapiens
nell’ultima fase della glaciazione del Wurm (fra 40000 e 20000 anni fa).
[Sembra quasi che al CNR proprio non si apprezzi il fatto che da un anno a
questa parte il Vaticano – e il progetto STOQ in particolare, coordinato da
mons.Ravasi – abbiano iniziato un percorso di avvicinamento alla scienza,
allontanando i creazionisti dai convegni (“Rome meeting snubs intelligent design,
creationism”, “Intelligent Design Theory Shut Out of Vatican
Evolution Conference”) e organizzando in Catalogna e in Italia seminari
con scienziati selezionati non per la loro religione o la loro fede ma per il
loro alto impact factor … con un evidente contrasto sui criteri di
valutazione dei ricercatori fra una parte del CNR e il Vaticano … sembra una
storia da ridere … facile immaginare l’imbarazzo di mons.Ravasi …certamente
spiazzato da un CNR che si muove come prima si muoveva il Vaticano,
organizzando convegni sul’evoluzione senza evoluzionisti e citando la libertà
di pensiero se qualcuno osasse protestare]
·
[da
IRIS press] Perfino l’ADUC (Associazione per i diritti degli
utenti e consumatori) si chiede cosa succeda al CNR e chi paghi per il libro.
Il suo segretario tristemente conclude. “La
memoria di ciò che successe a Galileo Galilei deve essere svanita … Ma che c'azzecca la fede con la scienza? … Di questo passo torneremo alle processioni contro la
peste. Mala tempora currunt”
·
Sulla triste storia
del convegno creazionista organizzato al CNR il 23/2/09
dal suo vicepresidente, si esprime, sul sito di Micromega, anche
Boncinelli (“Posizioni inaccettabili. Darwinismo è
scientificamente a prova di bomba”). Giustamente sottolinea come la difesa della libertà d’opinione non
dovrebbe essere accettata se è l’unica difesa per chi sostiene che il sole
gira intorno alla terra.
Avrebbe potuto aggiungere anche alcune delle assurdità scritte nel libro che
contiene anche gli atti del convegno,
che è stato pubblicato con un contributo del CNR, come abbiamo saputo oggi
dal presidente; il presidente conferma che il convegno non ha avuto un costo
per il CNR, per cui i creazionisti avranno anche pagato qualcosa pur di avere
il privilegio di parlare in una sala (con traduzione simultanea) in cui non
si era mai sentito niente di simile: dinosauri vissuti fino a 20.000 anni fa
(e quindi negazione dell’evoluzione) confusione fra Darwin e Lamarck, e tanto
altro tratto dal solito patrimonio “culturale” dei creazionisti biblici.
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l'evoluzionismo è
l'ultimo mito sopravvissuto al tramonto delle ideologie, ma non vi è alcuna
prova empirica che lo sorregga”,
De Mattei
“Le
critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei
teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”
Mons.Ravasi 2005
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30/11/09-IT
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E’ ora
disponibile, anche se in forma non definitiva, la versione aggiornata del
sito web di PIKAIA,
il portale dell’evoluzionismo.
In evidenza, e consigliabile per imparare a capire, al primo colpo e senza
sbagliare, chi è esperto di evoluzione e chi no, è disponibile un corso
di base on line sulla teoria dell’evoluzione; … ed è pure gratis e in
italiano! Un’occasione imperdibile.
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Anche nel sito
della UAAR si parla e si discute (“Il creazionismo promosso dal CNR”) come al solito vivacemente ma anche
spiritosamente (solo per non piangere, ovviamente) degli articoli di
T.Pievani e di M.Ferraguti sul convegno creazionista organizzato dal
vicedirettore del CNR il 23/2/09.
·
Molto interessante
un articolo comparso oggi su Micromega (““L’evoluzionismo?
Fantasie”. Il creazionismo antiscientifico del vicepresidente del CNR”) e
disponibile on line: si tratta della relazione di un partecipante di
eccezione, il presidente della SIBE (la società di biologia evoluzionistica)
M.Ferraguti, ordinario di biologia evoluzionistica a Milano, sul dibattito
tenutosi il 20/11 a Chiasso
fra Odifreddi e il vicepresidente del CNR. L’occasione era la recente
pubblicazione degli atti di un convegno antievoluzionista organizzato al CNR
il 23/2/09;
purtroppo, certamente inesperto dell’ambiente culturale e delle “sottili”
differenze fra antievoluzionisti di diverso tipo, non si è informato dai suoi
colleghi del CNR e ha invitato … i consulenti creazionisti biblici del “Kolbe Center for the study of creation”,
che gli hanno raccontato che erano sicuri di dimostrare, senza trucco e senza
inganno, che ancora 30.000 anni fa circolavano i dinosauri e che quindi non
c’era stata l’evoluzione che raccontano gli scienziati e a cui ha creduto il
card.Ratzinger, che lo ha ripetuto nel documento ufficiale vaticano del 2004.
E quindi un antidarwinista si è trovato circondato da un gruppo di
creazionisti biblici burloni che gli stanno creando qualche problema.
Quel che gli è stato raccontato è diventato quindi addirittura un volume a
stampa, dopo aver costituito il dossier del numero 45 di giugno della sua rivista
Radici Cristiane.
E anche di questo un po’ (ma non troppo) si è parlato a Chiasso.
M.Ferraguti riferisce fra l’altro una novità interessantissima, che si
sospettava: De Mattei riconosce che le manovre di F.Facchini (“il suo risibile tentativo di ricostruire la vita di un uomo
di 400mila anni”!) e soprattutto di mons.Ravasi (attuale responsabile
vaticano della cultura!) hanno suscitato l’ostilità dell’ala cattolica
conservatrice.
Conferma quindi i sospetti che mons.Ravasi abbia davvero fatto un grosso
errore a decidere di invitare gli esperti di evoluzione e non i creazionisti
e i profeti dell’Intelligent Design al convegno organizzato in marzo,
impedendo di poter continuare a ripetere il ragionamento sugli opposti
estremismi fra cui si porrebbe il tradizionale ambiguo evoluzionismo teista
cattolico.
Avrebbe quindi quasi costretto la Chiesa a prendere una posizione positiva
sul neodarwinismo. Molto rumore ha fatto quindi anche l’invito al congresso
di un oratore esperto di Teilhard de Chardin (un paleontologo gesuita, lui sì
vittima dell’antievoluzionismo cattolico, non essendo stato ancora assolto a
55 anni dalla morte…); stranamente questo oratore ha preferito all’ultimo
minuto non presentarsi, e di TdC non si è parlato.
Forse è per questo motivo che non si sa bene quale posizione sia uscito da
quel convegno sulla teoria dell’evoluzione, per cui mons.Ravasi, da quando ha
chiuso il convegno, preferisce parlare di Galilei che di Darwin.
Anche a Parma, dove ha parlato il 12/11/09, non si è espresso chiaramente su
Darwin, anche se ha difeso la scelta di invitare esperti seri. Qui il video della conferenza,
purtroppo non completo. La parte su Darwin inizia circa a metà. C’è comunque
un testo qui
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Mentre sta
“scemando” il dibattito sul blog
di M.Cattaneo su Le Scienze, sul quotidiano on line Affari italiani
(“Creazionisti contro Evoluzionisti. La
polemica parte dal Cnr”)
compare prima un articolo che riferisce le diverse posizioni e poi un’intervista
a T.Pievani, che sottolinea come sia necessario che la politica e le
ideologie lascino lavorare in pace la scienza, rispettandone l’autonomia e
soprattutto i criteri di valutazione delle competenze e del successo delle
diverse idee. Si dice come sia del tutto assurdo che qualcuno all’interno del
CNR smentisca proprio le ricerche che vengono finanziate dal CNR e sulle
quali lavorano anche centinaia di ricercatori dl CNR. T.Pievani non nega la
libertà di opinione, ma auspica, come già hanno fatto M.Cattaneo e C.Pasqua
(e molti altri probabilmente lo hanno pensato in questi giorni o anche prima,
che il CNR e gli altri enti che finanziano la ricerca abbiano ai vertici
persone che hanno superato procedure di selezione serie, come è avvenuto per
la nomina del presidente.
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29/11/09-IT
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Molto ampio il
dibattito che si sta svolgendo sul blog
di M.Cattaneo, anche se non sempre centrato, come avviene di solito
attorno al nome di Darwin; entrano infatti
molti “spifferi” …, mosche attirate dalle parole chiave usate nella
discussione. Sembra che nessuno di loro, a differenza di T.Pievani, abbia
verificato almeno gli abstract
del convegno e gli articoli sugli interventi comparsi in giugno su Radici
Cristiane, in modo da capire che non si tratta di un problema di libertà
di opinione (i dinosauri 20000 anni fa proprio NON C’ERANO, nonostante al
convegno sembra che l’idea abbia avuto successo), né di un contrasto fra
fede e scienza.
Spiace che non si sia notato subito che al convegno al CNR non si contestava
tanto Darwin e la sua teoria dell’evoluzione, quanto l’evoluzione stessa (un
fatto di cui, ricordo, molti esperti erano certi già alla fine 1700…) e i
suoi tempi, né che si sostenevano date assurde anche secondo gli stessi
cattolici e lo stesso Papa. Nel 2004
infatti accettava le date della scienza, a cominciare dai circa 15 miliardi
di anni dell’universo … se qualcuno
arriva al punto di dare del “fanatico”
agli evoluzionisti, come chiamerebbe quelli che ha invitato a un convegno che
diffondeva … idee settecentesche?
Probabilmente nessuno poi immaginerebbe che sia principalmente un problema
interno alla chiesa cattolica, come si capisce dall’editoriale
di Aprile su Radici Cristiane; il vicepresidente del CNR sospetta di
semi-eresia (semi-arianesimo!) sia il Card.Martini [incidentalmente,
era uno dei possibili candidati al soglio pontificio in alternativa al
card.Ratzinger] che gli evoluzionisti cattolici (“non mancano i cattolici che accettano come scientifica
la teoria dell’evoluzione, pur
respingendone le implicazioni filosofiche materialistiche”) e auspica
che “la Chiesa trovi figure fulgide come
sant’Atanasio che illuminino la notte e riconducano verso il porto sicuro
dell’ortodossia la navicella di Pietro in balia delle onde e dei colpi
che le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno”
…
Perchè poi abbia scelto i creazionisti come alleati, fornendo loro una delle
tre autorevoli sedi romane per le loro proteste contro il Vaticano …
probabilmente qualche obiettivo (o nemico) comune c’era … ma non sappiamo
quale/chi sia … teniamo comunque presente che il futuro della struttura
universitaria convenzionata dei Legionari di Cristo, in cui si è recentemente
trasferito da Cassino, non è così chiaro … e le minacce vengono proprio dal
Vaticano: si sta per concludere un’indagine ordinata dal Vaticano, e di
questo si è parlato con il card.Bertone – molto riservatamente - anche
all’inaugurazione dell’anno accademico il 24/11/09,
a cui ha partecipato un ministro che tutti in Italia vorrebbero dalla loro
parte … il ministro
Tremonti, che gestisce i finanziamenti per le università private
convenzionate.
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Su Repubblica
si riferisce (“L'aspetto
dell'uomo del futuro superatleta e cervello-computer”) di una articolo
del National Geographic su una serie di ipotesi sull’evoluzione futura
della nostra specie.
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28/11/09-IT
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Anche nel blog Gravità
Zero si riferisce (“LA MIRABOLANTE STORIA DEL CONVEGNO
ANTIEVOLUZIONISTA AL CNR”) dell’articolo di T.Pievani su Micromega in risposta alla pubblicazione
degli atti di un convegno organizzato dal suo vicepresidente proprio nella
sede nazionale del CNR e a cui aveva invitato persone che manifestavano le
loro idee senza un’adeguata preparazione e documentazione.
Come sappiamo, ci sono criteri internazionali che ogni paese deve rispettare
per mantenere, sempre che lo voglia, almeno il livello scientifico e la
posizione che mantiene attualmente nel mondo. Sono criteri, certificati e
pretesi anche da un decreto ministeriale recentemente approvata dal governo
(“Valutazione dei titoli e delle pubblicazioni
scientifiche”),
e che vengono normalmente utilizzati in tutto il mondo per certificare, sulla
base delle ricerche svolte e dei risultati ottenuti, la competenza in un
certo campo.
Si potrebbe anche confrontare la competenza di T.Pievani con quella
dell’ing.Bertolini con criteri diversi, ma allora non si vede perché
continuare a pretendere che si debba ingegneri, e magari addirittura
ingegneri edili, per progettare una casa o un ponte, o perché non
accontentarsi sempre del medico generico, pur sempre un lusso rispetto al
barbiere di qualche un secolo fa.
Non si capisce davvero perché, dopo un percorso di 10000 anni sempre in
salita grazie alla maggiore specializzazione, ci sia qualcuno che sostiene
che la biologia evoluzionista dovrebbe invece accontentarsi di sedimentologi,
ingegneri o di ortopedici ...
Mi sembra normale scandalizzarsi per la partecipazione di un esperto
ortopedico come P.Rabischong al convegno creazionista tenutosi il 23/2/09 al CNR; la sua presenza non trova nessuna
giustificazione, per cui è auspicabile che si sia pagato il viaggio a Roma,
dato che, se lo avesse invitato il CNR, avrebbe dovuto utilizzare i criteri
di valutazione della competenza in uso in tutto il mondo. Lo stesso dicasi di
de Pontscharra (esperto di fisica dello stato solido) e di G.Berthault, unb
sedimentologo esperto di stratificazioni geologiche, anche se qualcuno non è
d’accordo e gli ha dedicato l’articolo “Autopsie d’une imposture”, archiviato nel sito web Charlatans Info.
Le loro competenze comunque, è evidente e sorprende che nessuno l’abbia
notato, riguardano al massimo la valutazione dell’età della terra, NON
dell’evoluzione biologica.
Come chiunque può controllare, questi sono TUTTI consulenti del “Kolbe Center for the study of creation”
e sono quindi probabilmente parecchio nervosi da quando il card.Ratzinger nel
2004 aveva firmato un documento vaticano (“Comunione
e servizio”) che conteneva al paragrafo 63 le seguenti quasi sconosciute
e sconcertanti (ma solo per i creazionisti) affermazioni; agli esperti invece
vanno bene, dato che corrispondono ai risultati delle loro ricerche, anche se
mancano … le citazioni:
·
63. Secondo la tesi scientifica più
accreditata, 15 miliardi di anni fa l’universo ha conosciuto un’esplosione
che va sotto il nome di Big Bang, e da allora continua a espandersi e
a raffreddarsi. Successivamente sono andate verificandosi le condizioni
necessarie per la formazione degli atomi e, in epoca ancora successiva, si è
avuta la condensazione delle galassie e delle stelle, seguita circa 10
miliardi di anni più tardi dalla formazione dei pianeti. Nel nostro sistema
solare e sulla Terra (formatasi circa 4,5 miliardi di anni fa) si sono create
le condizioni favorevoli all’apparizione della vita. Se, da un lato, gli
scienziati sono divisi sulla spiegazione da dare all’origine di questa prima
vita microscopica, la maggior parte di essi è invece concorde nell’asserire
che il primo organismo ha abitato questo pianeta circa 3,5-4 miliardi di anni
fa. Poiché è stato dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra
sono geneticamente connessi tra loro, è praticamente certo che essi
discendono tutti da questo primo organismo. I risultati convergenti di
numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono sempre più a
ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la
diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze
di opinione in merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione. Certo, la
storia delle origini umane è complessa e passibile di revisioni, ma l’antropologia
fisica e la biologia molecolare fanno entrambe ritenere che l’origine della
specie umana vada ricercata in Africa circa 150.000 anni fa in una
popolazione umanoide di comune ascendenza genetica”.
Purtroppo questo documento ha probabilmente segnato la fine di
un’amicizia fra il futuro Papa e il sedimentologo, iniziata molto tempo
prima, in un centro convegni sulle Alpi
(“Berthault and Ratzinger met by chance.
Berthault was a director of a non-profit association that operates a
conference center in the Alps, which then Cardinal Joseph Ratzinger
occasionally used for theological gatherings”), e forse riconfermata
nel 2002
all’ultimo congresso dei creazionisti biblici del “Kolbe Center for the study o creation”
tenutosi in Vaticano, quando si incontrarono ancora una volta.
E’ inutile contestare a T.Pievani di non aver letto il libro. E’ infatti
sufficiente leggere i riassunti
degli interventi e gli articoli comparsi su Radici Cristiane,
e scoprire inorriditi che a quel convegno hanno invitato chi proponeva per i
dinosauri una datazione di 20.000/40.000 anni ... non serve molto altro per
capire tutto, e soprattutto che il convegno intendeva criticare l’evoluzione
come fatto, a partire dai 14 miliardi di anni dell’universo.
E’ quindi evidente, e questo dovrebbe tranquillizzare gli esperti di
evoluzione (fatti e teoria…) che questo convegno tenutosi al CNR (e gli altri
due organizzati a Roma negli ultimi 12 mesi da questi esperti del “Kolbe Center for the study o creation”,
il 3/11/08
e il 9/11/09)
non intendeva proporre alternative alla scienza e alle ricerche degli
esperti, ma sperava di insinuare dubbi o di fornire informazioni errate che
solo pochi, creazionisti come loro, avrebbero potuto bere e poi applicare in
modo irrazionale a tutto ciò che riguardasse in qualche modo l’evoluzione.
Questa interpretazione risulta chiaramente evidente se solo si legge la frase
che indica il motivo del convegno del 9/11/09,
organizzato dagli stessi creazionisti: “In Response
to Pope Benedict XVI’s Call for Both Sides to be Heard”.
Se vogliamo proprio stupire con effetti speciali, negli abstract
dell’ultimo convegno si legge la frase “There is also
paleontological evidence that dinosaurs and humans have coexisted as their
footprints have been found together”. Nel convegno tenuto al CNR
si diceva di peggio, cioè che i dinosauri fossero vissuti meno di 40.000 anni
fa. E questo tre giorni dopo un convegno sul quaternario in cui non si erano
ricordati di … parlare di dinosauri …
Spiace solo che questi convegni siano stati ospitati da un’università
statale, da un ente di ricerca nazionale, e da un’università privata ma
convenzionata; non sono posti in cui,
in un paese civilizzato e anche economicamente avanzato, ci si aspetterebbe
di sentire che i dinosauri convivevano con gli uomini e che la terra ha poche
migliaia o decine di migliaia di anni; in nessun altro posto se non nei musei
creazionisti USA si sentono (e si vedono)
simili sciocchezze (almeno finchè non vengono dimostrate…).
Se qualcuno non inorridisce di queste assurdità… è meglio che si occupi
d’altro e che non si metta a dare lezioni. Tanto più che è evidente che
questi tre convegni contestano conoscenze in gran parte presenti PRIMA che
Lamarck o Darwin proponessero le loro
ipotesi e poi le loro teorie per rispondere ai dubbi sorti quando si è capito
che l’evoluzione e un FATTO che nessuno può contestare.
Questi convegni non sono quindi contro Darwin e la teoria dell’evoluzione, ma
i creazionisti (e purtroppo anche alcuni giornalisti,
storici e filosofi della scienza) non capiscono quanto risulti evidente.
E’ comunque molto preoccupante che la chiesa non indichi ai creazionisti la
retta via ma si limiti a chiudere loro le porte in faccia, lasciando che
creino confusione attorno alle mura del Vaticano dove entrano in conflitto
con gli scienziati seri.
·
Una ricostruzione,
adeguatamente commentata, di tutta la storia del convegno creazionista al CNR
giunge dal sito Civiltà
laica: “A questo punto, tanto
trionfalismo creazionista deve essere giunto anche agli ambienti accademici
competenti dove qualcuno, dopo essersi fatto qualche risata, ha detto “ora
basta ridere” e così Telmo Pievani, nel numero 6/2009 di MicroMega, con solo
due pagine di spiegazioni scientifiche distrugge tutte le corbellerie”.
Di questa storia ne ha parlato 5 giorni fa anche M.Cattaneo nel suo blog su Le
Scienze (“Creazionisti
al CNR”), rivista di cui è direttore responsabile.
L’aspetto curioso è che proprio nei giorni in cui, in febbraio/marzo,
circolavano le prime notizie di questa iniziativa (e si era riusciti a farla
almeno scomparire dal calendario ufficiale del CNR) in un altro blog delle Scienze
(“Creazionismo
in salsa turca”) si raccontava della censura al vicepresidente del CNR … turco,
che aveva licenziato la direttrice della loro rivista scientifica … per un
articolo su … Darwin.
Ci manca solo la chiusura del cerchio: credo si debba riconoscere che questo
nuovo libro molto critico verso l’entrata della Turchia nell’Unione
Europea sia proprio … “inopportuno”, almeno di fronte a questa lezione di
razionalità, giunta proprio dalla Turchia, di rispetto verso una delle idee
più geniali prodotte dalla cultura occidentale. Purtroppo sarebbe
sconcertante che solo la Turchia reagisse in modo razionale contro le
sciocchezze dei creazionisti.
·
Su Libero
oggi si risponde all’articolo di T.Pievani su Micromega 6/2009 (“Dove sono finiti quei milioni di
anni? La mirabolante storia del convegno antievoluzionista al Cnr”) sul convegno creazionista
organizzato al CNR dal vicepresidente il 23/2/09. Un articolo (“E MicroMega insulta il
CNR perché discute Darwin”) fa conoscere la reazione di un giornalista
che, pur essendo stato presente al convegno creazionista organizzato al CNR
il 23/2/09, non si era accorto che (a parte il suo
intervento e pochi altri) non si contestava tanto Darwin quanto (e
soprattutto) l’evoluzione stessa, un fatto indiscutibile.
Questo infatti è l’obiettivo dei creazionisti biblici stranieri, presenti a
quel convegno per cercare di evitare che il Vaticano prendesse una posizione
non di condanna verso la teoria dell’evoluzione; quel giorno erano infatti
presenti per un unico motivo: contestare il quasi contemporaneo convegno
sull’evoluzionismo (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”), organizzato all’università Gregoriana e dove si era impedita la
partecipazione a creazionisti o “esperti” di Intelligent Design.
Appunto questa è la notizia giornalisticamente e teologicamente importante
che però non viene adeguatamente pubblicizzata: i creazionisti biblici NON
erano stati ammessi a ben due convegni vaticani sull’evoluzione.
Lo si legge chiaramente in questo articolo (“«Abbiamo chiesto
di partecipare anche noi, ma siamo stati lasciati fuori», sospira il
professor Guy Berthault”) e lo si capisce molto bene anche da questa relazione fatta da
un creazionista che era riuscito ad infiltrarsi di nascosto (dopo aver
promesso a mons.Sorondo che non sarebbe
intervenuto) in un precedente convegno, organizzato nel novembre 2008
dall’Accademia delle Scienze pontificia; l’accesso era stato possibile
(almeno così racconta) solo grazie ad una raccomandazione del fratello prete,
che conosceva il responsabile dell’Accademia Pontificia.
Nella relazione è molto efficace la descrizione del suo stupore e dello
sconcerto per la presenza a questo
convegno solo di invitati che … credevano nell’evoluzione.
Che si tratti di creazionisti biblici, non c’è dubbio. I nomi dei principali
esponenti si trovano fra i consulenti del cattolico “Kolbe Center for the study o creation”,
le cui opinioni sono chiaramente spiegate nel sito web.
·
La risposta del
vicepresidente del CNR a T.Pievani (“Dove sono finiti quei milioni di anni? La mirabolante
storia del convegno antievoluzionista al Cnr”) a proposito del convegno “da
lui promosso” la possiamo invece leggere oggi sul Giornale, con un
articolo dal titolo poco coerente soprattutto se riferito alla teoria
dell’evoluzione che … certo Darwin oggi stenterebbe a riconoscerebbe come una
sua “creatura” … (“Per
i fan di Darwin tutto si evolve. Tranne la scienza”).
Purtroppo sembra ignorare quello che i partecipanti al convegno invece ben
sapevano (erano infatti al secondo tentativo di farsi notare), cioè che il
Vaticano non accettava ai suoi convegni sull’evoluzione e su Darwin i
creazionisti biblici ospitati (a spese di chi?) dal CNR, ritenendoli persone
poco serie.
Probabilmente non li accettava anche perché la Fondazione Templeton, che ha
grandemente contribuito al finanziamento dei due convegni vaticani, conosce i
creazionisti biblici e gli esperti dell’ID da tempo, e non intende più
finanziarli come prima, nè intende finanziare iniziative di persone che non
accettino i fatti ormai dimostrati, come l’evoluzione dei viventi (qui la
loro dichiarazione
contro il sostegno finanziario agli antievoluzionisti).
Sconcerta che fra i pochi dati “scientifici” presentati al convegno
organizzato al CNR, ci siano quelli presentati da un sedimentologo francese,
le cui ricerche di 20 anni fa sono descritte e commentate in un articolo
evidentemente critico fin dal titolo (“Autopsie d’une imposture”), archiviato nel sito web Charlatans Info.
Preoccupa il dubbio che la lista degli oratori a quel convegno non fosse
stata stesa e verificata secondo i criteri di valutazione standard in uso
all’interno del CNR (pochi giorni prima si era tenuto nella stessa sala un
convegno sul Quaternario, un periodo geologico solo in minima parte accettato
dai partecipanti al convegno organizzato dal
vicepresidente) ma sia nato altrove e secondo criteri che sarebbe
interessante conoscere.
T.Pievani nel suo articolo non critica quindi opinioni oggi legittime, ma
difende la verifica delle competenze. Fra l’altro lui può rifiutare l’accusa
di “parlare di quel che non conosce”, sia
per quanto riguarda la teoria dell’evoluzione che per quanto riguarda il
convegno, già sufficientemente ben descritto nel numero 45 di
Radici Cristiane; non facile da trovare, ma non è stato impossibile.
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63. Secondo la
tesi scientifica più accreditata, 15 miliardi di anni fa l’universo ha
conosciuto un’esplosione che va sotto il nome di Big Bang, e da allora
continua a espandersi e a raffreddarsi. Successivamente sono andate
verificandosi le condizioni necessarie per la formazione degli atomi e, in
epoca ancora successiva, si è avuta la condensazione delle galassie e delle
stelle, seguita circa 10 miliardi di anni più tardi dalla formazione dei
pianeti. Nel nostro sistema solare e sulla Terra (formatasi circa 4,5
miliardi di anni fa) si sono create le condizioni favorevoli all’apparizione
della vita. Se, da un lato, gli scienziati sono divisi sulla spiegazione da
dare all’origine di questa prima vita microscopica, la maggior parte di essi
è invece concorde nell’asserire che il primo organismo ha abitato questo
pianeta circa 3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è stato dimostrato che
tutti gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro,
è praticamente certo che essi discendono tutti da questo primo organismo.
I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono
sempre più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per spiegare lo
sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono
ancora divergenze di opinione in merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione.
Card.Ratzinger, 2004
“There is also paleontological evidence that dinosaurs and
humans have coexisted as their footprints have been found together”.
Convegno creazionista alla
S.Pio V (9/11/09)
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26/11/09-VA
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L’Osservatore
Romano publica alcuni stralci della prolusione di F.Facchini, sacerdote e
antropologo, all’apertura dell’anno accademico della Facoltà Teologica
dell’Emilia Romagna: “Quando
l’ominide s’è accorto di esserci”.
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26/11/09-IT
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E’ uscito l’ultimo
numero di Micromega
(6/2009), che contiene un articolo di T.Pievani (“Dove sono finiti quei milioni di
anni? La mirabolante storia del convegno antievoluzionista al Cnr”) a commento di un convegno di creazionisti biblici
(in gran parte d’importazione - non sono molti in Italia che
certificherebbero un’universo originatosi meno di 10000 anni fa …) avvenuto
nella sede nazionale del CNR il 23/2/09,
in parallelo e in evidente contestazione di un convegno vaticano a cui erano
stati invitati gli esperti di
evoluzione (anche se atei) mentre erano stati intenzionalmente tenuti
lontani, e anche cacciati se non rispettavano il ruolo previsto per loro, i
creazionisti biblici di sicura fede.
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25/11/09-VA
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Il 2009, l’anno di
Darwin sta per volgere alla conclusione e ancora nulla ha permesso di
smentire il pessimismo con cui T.Pievani aveva accolto preventivamente (e
soprattutto per questo era stato criticato) il convegno vaticano su Darwin
organizzato alla Gregoriana ai primi di marzo. Sembra invece giungere una
conferma dall’articolo (“DNA COMPATIBILE
TRA EVOLUZIONISMO E RELIGIONE“) comparso oggi sull’Osservatore Romano, scritto da E.Agazzi,
un filosofo della scienza ben noto per articoli critici, ma su basi
religiose, alla teoria dell’evoluzione.
Nell’articolo si riferisce su una recente convegno organizzato a Firenze dai
gesuiti dell’Istituto Stensen (”Evoluzionismo e religione”). Se qualcuno avesse pensato che almeno dopo
150 la chiesa cattolica, come già ha fatto l’anno scorso la chiesa anglicana
(“Good
religion needs good science”)., avrebbe dovuto dire qualcosa sulla teoria
che, continuamente aggiornata e
quindi viva, vitale e indispensabile, è alla base di tutte le scoperta
della biologia.
Anche i lettori dell’Oss.Romano, ormai abituati agli articoli di F.Facchini,
saranno rimasti sconcertati del fatto che è ancora cambiato l’esperto
vaticano sull’evoluzione. E.Agazzi sembra manifestare un certo fastidio verso
Darwin ma addirittura verso il neodarwinismo, tanto da riuscire nascondere, a
sé e ai lettori, gli enormi meriti del darwinismo esaltando invece i limitati
meriti del lamarckismo. Curiosa e originale anche la frase in cui si allude a
quei birichini che “combattono come scientificamente
invalide le tesi delle teorie dell’evoluzione che sono addotte come premessa
della tesi filosofica o teologica avversaria”. E quali sarebbero?!
Forse qualcuno si aspettava che in questo convegno si mostrasse un minimo di
rispetto verso il lavoro degli scienziati; invece si scopre una novità
sconcertante, ua strategia nuova che non si capisce come verrà utilizzata: “si è cercato di vedere come una lettura non letterale dei
testi biblici vetero testamentari e neotestamentari possa contenere prospettive in senso lato evoluzionistiche”.
Sembra l’uovo di Colombo, e certo non si capisce perché i teologi non ci
avessero pensato fin dal 1492, avendo a già
allora a disposizione le fonti bibliche, cioè tutto il materiale
necessario per l’investigazione.
Stupisce un po’, anzi parecchio…, che al convegno all’istituto Stensen si sia
detto che non è corretto “usare come categorie
scientificamente valide da parte di alcuni movimenti fondamentalisti di
ispirazione cristiana concetti fortemente connotati in senso religioso come
quello di creazione”; che ci faceva allora mons.Trafny (foto)
a rappresentare mons.Ravasi al convegno dei creazionisti biblici organizzato
a Roma addirittura dal vicepresidente del CNR? E perché il concetto
filosofico e teologico di creazione viene insegnato nelle scuole materne fin
dai 3 anni?
Certo viene un po’ di nostalgia per gli anni ormai lontani (era il 2005) in cui ai convegni dell’istituto Stensen
partecipava mons.Ravasi, che si permetteva ancora un ben diverso rapporto con
la cultura scientifica e … con i teologi: “Le
critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei
teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”. Ravasi ben
sapeva quanto fossero i teologi ad invadere campi che non li riguardano, ben
sapeva come scienza e fede fossero magisteri separati, con obiettivi e metodi
incompatibili se non contrastanti.
Certo poi molto è cambiato: c’è stato il preoccupato discorso papale
sull’efficacia incredibile del metodo scientifico, a Regensburg
nel 2006 …. E poi mons.Ravasi ha acquisito un ruolo molto importante, che gli
renderebbe difficile ripetere oggi quel che disse nel 2005 e … non inviare
suoi rappresentanti ai convegni dei creazionisti, organizzati già tre volte a
Roma per contestare la posizione vaticana sull’evoluzione.
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“si è
cercato di vedere come una lettura non letterale dei testi biblici vetero
testamentari e neotestamentari possa
contenere prospettive in senso lato evoluzionistiche”
Creazionisti all’istituto
Stensen
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25/11/09-USA
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·
[da Pharyngula]
Continua il tentativo di un gruppo di fedeli avventisti USA di disinfestare
una delle loro Università, quella di La Sierra, dove c’è un dipartimento
di Biologia pieno di evoluzionisti. Debole, secondo i contestatori, la difesa
dell’università, fatta con l’intervista a una studentessa di biologia
che garantisce della grande fede dei suoi professori di biologia, che
insegnerebbero l’evoluzione soprattutto per ... poterla contrastare meglio …
·
Molti articoli
sono apparsi ieri in occasione dell’”Origin Day”:
·
Sean
Carroll sul New York Times: “In
Snails and Snakes, Features to Delight Darwin”
·
Mary Carmichael su Newsweek (“Nature’s Little Scientists”) sostiene l’importanza di insegnare ai bambini non solo la scienza ma
anche l’evoluzione.
·
Deborah Heiligman
(autrice del libro "Charles and Emma: The Darwins' Leap of Faith") sul Washington
Post sostiene che ci sono almeno “A dozen reasons to celebrate Darwin”
·
Lauri
Lebo, autrice di un libro sul processo di Dover/Harrisburg, pubblica un articolo
(“Single Greatest Idea Ever: On the 150th
Anniversary of Darwin’s Origin of Species”) su Religion Dispatches.
·
Edward
J.Larson, autore di molti libri sulla storia della teoria dell’evoluzione,
pubblica anche lui un articolo (“I Had No Intention to Write
Atheistically”: Darwin, God, and the 2500-Year History of the Debate”) su Religion Dispatches. Ambedue gli articoli
hanno ricevuto lunghi commenti.
Ci sono anche siti web da ricordare in questa occasione:
·
Il New
York Times offre la versione digitale di “On the Oringins of Species”
·
L’American
Museum of Natural History propone il sito web Darwin Manuscritp Project
·
Il sito web dell’Evolution readiness project,
l’iniziativa della National Science Foundation per
aiutare a insegnare in modo didatticamente coretto ed efficace l’evoluzione
nelle scuole elementari
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24/11/09-UK
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·
Il libro che ha
rivoluzionato la biologia, è uscito in Gran Bretagna il 24 novembre 1859: lo
pubblicò Charles Darwin.
·
[da NCSE]
Anche la National Science Foundation
festeggia l’”Origin Day” inserendo nuovi documenti in uno Special
report Interattivo dal titolo “Evolution of Evolution”;
The website offers "a multi-disciplinary
one-stop-shop of resources on evolution and Darwin himself that are available
nowhere else — including eye-catching graphics; captivating interviews and
essays by a team of international evolutionary experts. Interessante la sezione di Antropologia, con un’intervista in video al paleoantropologo
Tim Wait
·
[da NCSE] "Darwin, the Origin, and the Future of Biology" è una iniziativa celebrativa,
sponsorizzata dal British Council (che gestisce il sito web Darwin Now al cui interno c’è anche l’interessantissima mostra Darwin Now Exibition) e dalla Open University, del 150° anniversario della pubblicazione di”On
the Origin of Species”. La
giornata, tutta ora disponibile in rete, è iniziata con una
conferenza di E.O.Wilson, seguita da commenti di Peter Bowler. Randal Keynes. Sandy Knapp. Armand Leroi e di una serie di interessanti
domande/risposte.
·
What would have
happened had The Origin of Species never been published?,
·
If Darwin were
alive today, what area of evolutionary science would he be working in, and
why?,
·
In 50 million
years’ time is the impact of modern man on biodiversity going to look
significantly different from the meteorite strike which we believe wiped out
the dinosaurs?,
·
Could the panel
list the tools of science that we can use at home to develop the future of
biology8?,
·
Are there abuses
of Darwinism, perversions of Darwinism around today and might they yet lead
us down a dark route?,
· Would
the panel care to comment on the grip that creationism has on the minds of
the wider public?
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24/11/09-IT
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·
“La Facoltà di Agraria
dell’Università Cattolica di Piacenza, con il nuovo Centro
universitario di Ricerca sulla Biodiversità e sul DNA antico e i
responsabili per la Giornata Mondiale
dell’Alimentazione, il Museo
Civico di Storia Naturale, l’Assessorato
alla Cultura del Comune di Piacenza, gli Istituti
di Istruzione Superiore piacentini, con i loro
insegnanti e alunni, e infine il Consorzio Spinner, in
uno sforzo organizzativo comune, propongono una serie di quattro eventi che
affrontano temi diversi del dibattito sull’evoluzione per selezione
naturale.L’auspicio è che questi eventi possano essere utili al dibattito culturale
piacentino e che l’esperienza di sforzi sinergici fra le varie realtà che
operano nel settore della cultura scientifico-biologica a Piacenza possa
essere la prima di una lunga serie."
Qui il programma dei 3 giorni
di iniziative (24/27 novembre)-organizzate a Piacenza in occasione dei
150 anni dalla pubblicazione del volume “Sull’origine
delle specie”, un “libro che, a 150 anni dalla sua uscita, continua a
occupare il centro del dibattito sull’evoluzione della vita. Un libro che
riassumeva anni di ricerca, pagine e pagine di appunti, l’esperienza di un
viaggio di tre anni intorno al mondo e di successivi decenni di studi;
un libro che ha rivoluzionato la visione della
vita e che costituisce un punto di riferimento ineludibile per chiunque si
ponga domande – e non solo di tipo scientifico – sulla storia della vita
sulla terra”.
Nel convegno organizzato il 26/11/09 si è
discusso del fatto che “Darwin ha aperto nuove
prospettive alla conoscenza delle forme viventi e del loro probabile
divenire; non sempre viene però ricordato il contributo dato ai suoi studi
dall’agricoltura. La “selezione naturale” come motore dell’evoluzione venne
infatti confermata dagli studi di Darwin sulla selezione operata dall’uomo su
piante coltivate e animali in allevamento. Il convegno intende mettere in
luce questo aspetto dell’opera darwiniana, spesso negletto. Come Facoltà
scientifica dell’Università Cattolica vogliamo inoltre evidenziare il
rapporto fra evoluzione e fede, oggetto di dibattiti e controversie non
sempre fondati sulla reale opera darwiniana”.
Nel sito dedicato alle iniziative per il bicentenario darwiniano a Piacenza
fa molto piacere notare che ci sono anche link alle iniziative sulla
teoria dell’evoluzione realizzate dall’università cattolica di Cremona (“L´evoluzione
intorno a noi: dalle molecole ai batteri”) e soprattutto un bel link
alla mostra su Darwin
realizzata da T.Pievani a Milano, Roma e Bari.
PS: un po’ strano comunque il poster del convegno, con una traduzione errata,
tipica dei creazionisti, del titolo del volume di Darwin (“Sull’origine della specie”). O forse non si riferiscono al
titolo del libro di Darwin?
Sembra strano i creazionisti del Kolbe Center, dopo i tre convegni identici
fatti a Roma, non abbiano organizzato nessun convegno alternativo anche a
Piacenza … ormai l’iniziativa, ripetuta quasi identica già per tre volte, era
ben collaudata e non sarebbe stato un problema ripeterla.
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23/11/09-IT
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Tre giorni di
convegno all'Università di Roma La Sapienza in occasione del 150esimo
anniversario della pubblicazione di "L'origine delle specie". Dal
24 al 26 novembre "Darwiniana 2009: Scienze Umane e Naturali da
Darwin alle Neuroscienze". Locandina
e programma.
·
Sembra un outing
ad orologeria. Proprio in occasione dei 150 anni di Darwin il vicepresidente
del CNR partecipa ad un confronto a Chiasso
con Odifreddi … e si accendono finalmente le luci su una situazione piuttosto
sconcertante, o almeno così appare soprattutto per chi deve formare oggi i
giovani da avviare a quella ricerca scientifica di cui il nostro paese
avrebbe tanto bisogno e per la quale non sembra mostrare un interesse
adeguato. Questo avviene oggi sul blog di M.Cattaneo su Le Scienze (“Creazionisti
al CNR”) e avverrà fra pochi giorni con un prossimo articolo di T.Pievani
su Micromega, che Cattaneo preannuncia.
Ironico il fatto che in un alrro blog delle Scienze ai primi di marzo ci si
scandalizzava del vicepresidente del CNR turco antidarwinista, proprio nei
giorni in cui qui e nel blog di Oca sapiens si cercava di sottolineare
le coincidenze temporali e cutlturali con il vicepresidente del CNR italiano
che il 23/2/09 aveva organizzato un bel convegno addirittura
di creazionisti “biblici” al CNR. Se qualcuno non si accontentasse, la stessa
bella gente ha partecipato ad un altro convegno, ma alla Sapienza, il 3/11/08,
e un terzo si è svolto il 9/11/09.
Qui il sito
del convegno (in questo caso l’università privata S.Pio V di Roma, e qui
gli abstract,
non molto distinguibili dai precedenti.
Quello che non è facile da capire è che si tratta principalmente di un
conflitto interno alla Chiesa, come si capisce anche da questa frase scritta
dal vicepresidente del CNR in un editoriale,
in aprile nella sua rivista “Radici Cristiane”, dove accusa di
semi-arianesimo sia il Card.Martini che gli evoluzionisti cattolici (“non mancano i cattolici che accettano come scientifica
la teoria dell’evoluzione, pur respingendone le implicazioni filosofiche
materialistiche”) e auspica che “la Chiesa
trovi figure fulgide come sant’Atanasio che illuminino la notte e riconducano
verso il porto sicuro dell’ortodossia la navicella di Pietro in balia
delle onde e dei colpi che le provengono dall’interno più ancora che dal suo
esterno”.
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[da Galileo]
Il 26/11 a Montebelluna al Teatro Binotto di Villa Pisani alle 21 uno
spettacolo teatral-scientifico (“Storie
e dialoghi di casa Darwin”). L'idea
alla base di "Casa Darwin" è presentare la figura di Charles Darwin
sotto il profilo scientifico e umano, mostrando come curiosità, onestà
intellettuale, coerenza, rispetto delle opinioni altrui e l'instancabile
ricerca di soluzioni generali e comprensive di tutti i fatti, abbiano
caratterizzato i più diversi aspetti della sua vita. Sarà l'amata moglie Emma
a far emergere questi tratti attraverso la narrazione delle difficoltà
incontrate nel loro lungo, gioioso, sofferto e fortemente condiviso cammino
assieme.
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[da Galileo]
Domani a Trieste G.Boschian di
Pisa, N.Pugliese direttore del Museo Nazionale dell'Antartide e
J.Chela-Flores dell'ICTP — parteciperanno alla conferenza intitolata "Darwin,
evoluzione e scienza", alle ore 16:30 presso l'aula magna dell'ICTP
in Strada Costiera 11 a Trieste.
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[da Galileo]
L'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", in occasione dei
150 anni dalla pubblicazione de "L'Origine della Specie"
di Charles Darwin, ha organizzato il convegno dal titolo
"L'evoluzione in mostra" (relatori)
che si terrà il 24 novembre 2009 dalle ore 9.30 presso il Centro Congressi
Villa Mondragone.
Nell'ambito dell'iniziativa è stata realizzata la mostra
"La
Biodiversità e l'albero della vita", ove saranno esposti esemplari e
collezioni esistenti presso l'Università "Tor Vergata". Il 24
Novembre, in occasione dell'inaugurazione, si terrà la tavola rotonda
"Sguardi sull'evoluzione" e lo spettacolo teatrale "Io Charles
Darwin, tracce e voci della mia vita"
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Anche a Pavia
un convegno su Darwin (“Lo studio
dell’evoluzione: un approccio multidisciplinare”) a 150 anni e un paio di
giorni dalla pubblicazione di "On the Origin of
Species"; si terrà giovedì 26 alle 15 nell’Aula grande del nuovo
Dip.di Biologia Animale in Via Ferrata x. Qui la locandina.
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[da Pikaia]
A Pisa a fine mese (27 e 28) un’altra serie di Baxter Lectures
su aspetti sia filosofici che biologici connessi con il darwinismo; si
parlerà anche di chi, come il gesuita T.de Chardin, ancora sta pagando, a più
di 50 anni dalla morte, il tentativo di far interagire culture e competenze
diverse anche al di fuori del suo pensiero, silenziato anche quando era in
vita.
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[da Pikaia]
Domani al Museo di storia naturale di Milano, in occasione del 150esimo
anniversario della pubblicazione della prima edizione de "L'origine delle specie" si terrà una
conferenza di Marco Ferrari ed Emanuele Serrelli, che
raccontano dell’Ecuador prendendo spunto dal capolavoro di C.Darwin "Viaggio di un naturalista intorno al mondo"
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22/11/09-IT
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E’ noto che tutte
le 1250 copie della prima edizione del volume di Charles Darwin "On the Origin of
Species" andarono immediatamente a ruba appena messe in vendita
il 24/11/1859. La scoperta di una di queste copie in un luogo insolito fa
sospettare anche un grande interesse a leggere il volume in tempi rapidi.
Un’articolo dell’AP riferisce che uno di questi volumi, dal valore probabile
di100.000$, sarà battuto prossimamente ad un’asta “Rare
Charles Darwin book found on toilet bookshelf”
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20/11/09-IT
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Sull’Unità
on line intervista («Anche le scimmie ricorrono alla
violenza, ma sanno superarla» a Filippo Aureli,
etologo dei primati alla John Moores University di Liverpool e invitato al
convegno Science for Peace organizzato a Milano dalla Fondazione Veronesi
il 20/21 novembre.
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19/11/09-UK
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Il numero speciale
di Nature per la serie Darwin 200 è dedicato questa settimana
al rapporto fra Darwin e la biodiversità (“Special : Biodiversity
in Crisis”). Nello stesso numero
anche una serie d articoli sugli effetti globali
del darwinismo su numerosi aspetti della cultura umana: “No single researcher has
since matched his collective impact on the natural and social sciences; on
politics, religions, and philosophy; on art and cultural relations”.
I numeri speciali precedenti sono: “Neuroscienze”
e “Genetica
Umana”.
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Sempre nello
stesso numero di Nature, un articolo di Fausto Barbagli del Museo
dell’Università di Firenze (“In
retrospect: The earliest picture of evolution”) presenta un’immagine
pubblicata, con altre sette, nel 1776 in un libro di F.M.Soldini (“De
Anima Brutorum Commentaria”). Le immagini, di autore ignoto, rappresentano scene naturali con animali,
fra cui la rappresentazione di crostacei acquatici che colonizzano l’ambiente
terrestre. Le figure sembrano ispirate dal libro Telliamed
di Benoit de
Maillet, pubblicato postumo nel 1748.
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19/11/09-USA
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Il numero di
dicembre dell’ Intl.J.
of Primatology è un numero speciale dedicato alla colorazione del
pelo ma anche della pelle nei primati. Sapendo quanto la visione dei colori
sia importante per noi, e sapendo che nei mammiferi si trova esclusivamente
nei primati ed è un carattere che si sviluppa progressivamente nel corso
dell’evoluzione, più di uno potrebbe essere solleticato a leggere almeni i
due unici articoli free, anche per capire se già in quei due si riesce a
capire come e a che scopo la selezione naturale ha avvantaggiato le mutazioni
che hanno portato allo sviluppo della visione tricromatica associata alla
visione binoculare e all’organizzazione sociale più complessa che negli altri
mammiferi.
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Genetics pubblica oggi 3 articoli (purtroppo non
free…) per il bicentenario di
Darwin:
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Darwin
and Darwinism: The (Alleged) Social Implications of The Origin of Species,
bdi Allen Orr.
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Darwin
and Genetics, di Brian e Deborah Charlesworth.
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Charles
Darwin: Genius or Plodder?, di Adam S. Wilkins.
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19/11/09-IT
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[da University.it] A Foggia, presso la Sala
Rosa del Vento (Via Arpi, 152), alle ore 11 del 25 novembre si terrà un
incontro dal titolo “Insegnare Darwin” al quale prenderanno
parte docenti dell’Università degli Studi di Foggia e di Bari, nonché il
curatore della “Mostra Darwin 1809-2009”, Telmo
Pievani, dell’Università degli Studi Bicocca di Milano, e Chiara
Ceci, dell’omonimo ateneo e coordinatrice scientifica della mostra.
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[da Pikaia] Tre giorni di convegno all'Università di Roma La Sapienza in occasione
del 150esimo anniversario della pubblicazione di "L'origine delle
specie". Dal 24 al 26 novembre "Darwiniana 2009: Scienze Umane e
Naturali da Darwin alle Neuroscienze". Locandina e Programma.
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[dal sito del Comune di Siena] Siena: Un parco e una piazza in
onore di Darwin. In occasione del bicentenario della nascita di Charles.
Martedi' 24 novembre, presso gli Istituti Biologici di San Miniato, verra'
inaugurato il "Parco Charles Darwin", nella ricorrenza dei 150 anni
dalla pubblicazione dell'opera fondamentale nella teoria darwiniana
"L'Origine della Specie". Nella stessa giornata verra' inaugurata
ai Magazzini del Sale la mostra sullo scienziato, dal titolo ''Dimenticando
Adamo''. Le manifestazioni dedicate al grande scienziato inglese si
concluderanno a dicembre con il convegno internazionale “Evolution: Intersecting Natural and Social
Sciences”. I
lavori del convegno (Programma) si
apriranno il 10 dicembre al Teatro dei Rozzi, con un dibattito fra
L.L.Cavalli Sforza e T.Pievani, e dal giorno successivo saranno nel collegio
Santa Chiara, per concludersi il 13 dicembre.
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Nell’ambito
della mostra su “Darwin: Modena e 200 anni di evoluzione”, allestita al Foro Boario (via Bono da
Nonantola 2) a Modena, è prevista una serie di conferenze; la prima sarà
sabato 21 novembre alle ore 15.00 presso la Saletta della mostra al Foro
Boario, riguarderà “L’esplosione cambriana: il big bang dell’evoluzione”,
che verrà introdotto dal dott. Cesare Andrea Papazzoni del Dipartimento
Scienze della Terra dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Qui il calendario delle altre conferenze.
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18/11/09-IT
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Presentato oggi a
Roma in una conferenza stampa l’ultimo rapporto (“State of the world population 2009”)
dell’UNFPA, l’organismo
dell’ONU che segue l’incremento demografico, ma non solo.
Sempre interessante un confronto del report del 2009 (PDF) con i
report degli anni
precedenti, ma soprattutto da leggere l’allarmante report “Young people and
climate change” (PDF) che
permette di verificare che non sono solo gli orsi polari o le scimmie
antropomorfe o le cavallette o i monsoni ad essere influenzati dai
cambiamenti climatici.
Verificare gli effetti dei cambiamenti sulla sopravvivenza e sulla crescita
delle giovani generazioni si spera può aiutare a far superare l’ostacolo a
chi ama rimanere incagliato sui dati della temperatura o della CO2.
in questa pagian una serie di foto, grafici, e anche video che accompagnano
il rapporto 2009.
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[da Pharyngula] Sembra proprio che il creazionista turco che
ha invaso l’Europa e pure l’Italia con centinaia di costosissimi ma talvolta poco
accurati volumi antievoluzionisti non
abbia apprezzato un articolo molto critico su di lui comparso su “New
Humanist” di ottobre (“Sex,
flies and videotape”), tanto è vero che ha creato una pagina web per
rispondere, cercando di annullare le critiche.
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17/11/09-IT
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Dal 24 novembre si
aprirà a Bari (al Castello Svevo fino al 15/2/2010) la mostra “Darwin 1809-2009” già
visitata a Roma e Milano da decine di migliaia di persone. Sarà l’ultima
tappa della mostra.
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ll Corriere
informa (“Tutti
n viaggio con Darwin”) che “Stefano de
Luca, Giulio Giorello e Luca Boschi sono le tre «menti» dello spettacolo
«Darwin… tra le nuvole», creato in occasione del bicentenario del grande
scienziato e presentato con successo, dopo il debutto a febbraio al Piccolo,
anche a Mosca e Lisbona. Ora possiamo rivederlo a Milano, dal 21 novembre al
5 dicembre, prima della partenza per la tournée italiana”
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Congresso
internazionale su Darwin (“Darwin
fra scienza, storia e società”) il 19/20 novembre a Pescara
e Chieti, organizzato dall’università di Chieti. La mattinata del 19 sarà
dedicata alla tavola rotonda “Tra Scienza e Fede:
un rapporto difficile dopo le teorie evoluzioniste di Charles Darwin”.
Programma
del 19/11. Il 20/11 si vedrà anche un incremento nel numero di esperti di
evoluzione.
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Sulla strada per
Pescara ci si potrebbe fermare domani 18/11 a Urbino, dove nel
Palazzo Ducale, Sala del
Castellare, dalle 9 si terrà il convegno “Darwin e l’Origine delle specie: riflessioni
multidisciplinari”,
con F.Ricci Lucchi, G.Chiesura, R.Coccioni, S.Dominici,
G.Cristofolini, M.Ferraguti, G.Pancaldi, V.Fano, P.Freguglia, V.Caputo.
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Nel frattempo
continuano le iniziative in Toscana, soprattutto a
Grosseto
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17/11/09-USA
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Due conferenze sul
centenario di Darwin sono ora disponibili on line:
- J.Weiner: “Variation”
(tenuta il 7/10/09 alla Columbia University)
- E.Mendelsohn: “World before
Darwin” (tenuta il 16/9/09 all’Harvard Science Center)
In tempi di riforma dell’università è davvero curioso scoprire che negli
USA è in corso una vivace discussione all’interno della chiesa avventista sul
tema dell’insegnamento dell’evoluzione. Sembra infatti che nella maggior
parte delle Università Avventiste oggi insegnino anche l’evoluzione oltre al
creazionismo biblico, per cui alcuni genitori degli studenti insistono per
imporlo come spiegazione migliore se non unica.
Come si legge in un articolo
(“La
Sierra University debate over creationism continues”) di Press Enterprise sembra che “More than 6,300
people have signed an online petition expressing concern that evolution is
presented as fact at La Sierra and other Seventh-day Adventist universities” (!) e quindi in seguito a questa iniziativa “La Sierra's board of trustees last week unanimously
voted to endorse Adventist beliefs that the teaching of evolution must be
"within the context of the Adventist belief regarding creation." The
board also proposed that all 15 North American Adventist universities develop
a curriculum that includes a "scientifically rigorous affirmation"
of Adventist creation beliefs”.
L’inizio della storia lo possiamo
trovare in un articolo del 1/9/09 di Inside Higher education (“Creating
Controversy”).
Vedremo se questo (lo scoprire che nelle loro università ci sono oggi docenti
evoluzionisti!) avrà ripercussioni sul creazionismo biblico italiano,
certamente più legato al protestantesimo (avventista in particolare) che al
cattolicesimo.
Si possono notare differenze con il panorama culturale italiano quando si
legge che l’autore della petizione sostiene che sia la chiesa avventista a
decidere cosa insegnare nell’ora di scienze, e i docenti universitari cercano
di adeguarsi fino al limite di mostrarsi ignoranti: “faculty statements that God created everything in the world
are insufficient, because they don't specifically endorse Adventist beliefs”.
Se ne parla nel blog Thoughts
in a Haystack (“Putting On a Dogma and Pony Show”) citato dal blog Panda’s Thumb
(“Seventh-Day
Adventists split over evolution?”).
Molto curioso e istruttivo
verificare il sito della petizione,
dove mettono in evidenza le pagine web dell’Università Avventista La Sierra che non piacciono.
Si puo’ leggere il programma di un corso sull’evoluzione o i nomi e le
cattive azioni di 4 docenti che insegnano l’evoluzione (e che probabilmente
contesterebbero anche loro quanto raccontato in Italia dall’ing.BertoIini …). Viene riportata poi la frase detta da un docente di scienze, che sicuramente
li ha scandalizzati: “It is vitally important for
you to realize that this course—as a science course—is describing evidence
from mainstream science, and is not dealing with beliefs. Some will decide they cannot “believe” the
scientific evidence, and it is your right to decide. This is encouraged and
supported. If you expect to be competitive in any modern science-based
profession, and hope to perform well on standardized or pre-professional
qualifying exams, you must simply know what the scientific evidence is,
whether or not you ‘believe’ it.”.
Ci sono poi lamentele
per i 23.600$
buttati via mandando lì i loro figli a studiare (“Any
professor employed by the Seventh-day Adventist church who promotes evolution
is robbing you”).
Qualche genitore racconta di come
ha dovuto portare via il figlio dall’università dopo aver verificato che i
docenti di scienze non erano … creazionisti biblici ma evoluzionisti teisti,
come gli raccontava il figlio: “He said the
teacher had referred to a “time when the earth’s oxygen was less than it is
now….” He also
made other references that made it sound like he believed in theistic
evolution”.
L’ing.BertoIini potrebbe diventare
professore di biologia in un’università avventista USA se si desse ascolto a
questi genitori e se venissero applicate le raccomandazioni uscite dal
consiglio di amministrazione dell’università di La Sierra, tenutosi pochi
giorni fa, l’11/11/09:
“The Board reaffirms LSU’s commitment to the
church’s official doctrine on creation. The document then summarizes the previous two
documents. The Chair of the biology department, James Wilson, is quoted, “The
La Sierra Biology faculty have faith that God is their Creator and Sustainer”
He goes on to say that each faculty member understands their responsibility
to “embrace the Adventist perspective of God as the Creator of all things.”.
I conservatori non sono comunque soddisfatti, in quanto sospettano
che “they believe God created life and sustains
it, but he didn’t create it six days or in the recent past”.
Possiamo consolarci che in Italia
siano ben pochi i cattolici che hanno idée così poco aggiornate, anche se
stupisce e preoccupa che sembra che fra quei pochi ci sia il vicepresidente
del CNR, che organizza al CNR convegni per chi, come gli esponenti del
cattolico Kolbe Center for the study of
Creation, la pensa cosi’. E lavora per contrastare i semi-ariani
evoluzionisti cattolici, cercando di “illuminare
la notte e ricondurre verso il porto sicuro dell’ortodossia la navicella di
Pietro in balia delle onde e dei colpi che le provengono dall’interno più
ancora che dal suo esterno.”. Ai tentativi di influenzare il Vaticano
si aggiungono anche i tentativi di invitare ad una censura sui programmi di
scienze anche in Italia, come si capisce da un documento presentato al
Meeting di Rimini nel 2000 (“Le
Scienze naturali e la scuola: informazione e disinformazione nei libri di
testo”) e riaffiorato aggiornato quest’estate, con un’intervista
all’agenzia vaticana Zenit (“Che testi usano i tuoi
figli?”) e un articolo nel numero del 15/4/09 di “Nuova Secondaria”,
(“Il
punto sui manuali di scienze”) dove si capisce che dia fastidio che “il capitolo dedicato all’evoluzione non presenta differenze
sostanziali tra i vari testi, l’evoluzione non si discute, non si trovano
critiche”.
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16/11/09-USA
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Non bisogna
smettere di immaginare sempre nuovi modi per diffondere la cultura
scientifica ma soprattutto la curiosità per la scoperta scientifica.
Interessante e vivace il Science
Cabaret, che va in onda dalla radio WICB di Ithaca. Ne parla il
giornalista scientifico Carl Zimmer nel suo blog, dopo aver partecipato ad
una puntata (“The Only
Journalist in the World With a Tapeworm Named After Him”). Per rimanere
“tuned” ci si puo’ iscrivere a una mailing list
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16/11/09-UK
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[da Pikaia] Un articolo di G.Tarditi Spagnoli (“Falle e straripamenti culturali”) illustra la situazione preoccupante dell’insegnamento
dell’evoluzione in UK e le soluzioni che vengono messe in campo per cercare
di risolvere il problema, agendo sulla formazione fin dalle elementari. Come
ricordiamo bene, nel 2004 in Italia invece c’era qualche consulente
ministeriale che insisteva che alle elementari sarebbe stato ancora possibile
e utile raccontare le favole per spiegare alcuni importanti fatti scientifici
di cui la scienza aveva scoperto le cause. E pensare che i programmi
precedenti, introdotti nel 1976, si preoccupavano invece di insegnare il
metodo scientifico …
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16/11/09-IT
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Nel sito web
dell’ICN (Intl.Christian Network) un’articolo (“Perché non possiamo non dirci anti-darwinisti”) presenta come una certezza che “A un secolo e mezzo esatto dalla
pubblicazione dell'Origine della specie di Charles Darwin, l'evoluzionismo
risulta una teoria scientifica ampiamente confutata e carica di gravissime
conseguenze etiche, quali la giustificazione dell'aborto, dell'eutanasia e dell'eugenetica
in generale”. A parte l’ironia del fatto che un sito web
protestante dovrebbe ben sapere che alcune chiese protestanti USA nel 2008
hanno chiesto perdono per aver sostenuto l’eugenetica (negativa e positiva)
fin dal 1907 e di averla insegnata anche a …Hitler (“An Apology for Support of Eugenics“), non si
capisce la fonte di queste strane novità fino a che nell’articolo si legge
che le informazioni vengono dal nostro CNR: “un gruppo di scienziati, filosofi
ed accademici si è riunito a porte chiuse presso il Consiglio Nazionale delle
Ricerche. Dagli atti del convegno è scaturito il volume “EvoIuzionismo: iI
tramonto di un'ipotesi” (CantagaIIi, 2009), antologia curata e introdotta
dal Vice-presidente del CNR”. L’articolo riporta un pezzo del 14/11/09
pubblicato da un’agenzia di stampa cattolica diretta dallo stesso
vicepresidente.
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[da Pikaia] Di questo volume si
parlerà probabilmente tra PG.Odifreddi e R.De Mattei in un dibattito
su evoluzione e ID che si terrà a Chiasso il 20 novembre alle 20.30
nel Foyer Cinema Teatro Chiasso in Via Alighieri 3.
C’è comunque da notare una stranezza: R.De Mattei è in realtà un sostenitore
del creazionismo biblico e dell’universo creato poche migliaia di anni fa,
più che dell’Intelligent Design USA; non si è infatti parlato molto di ID nel
convegno da lui organizzato al CNR il 23/2/09, dove ha infatto ospitato,
forse senza saperlo, molti consulenti del
gruppo creazionista biblico cattolico USA del Kolbe Center; lo si puo’ verificare da
questa sintesi
degli interventi, conclusa da una sua indicazione sull’“importanza di ristabilire una visione cristiana del mondo
che ponga il concetto di Creazione al suo posto centrale portatore di ordine,
di finalità e di intelligibilità”.
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A Erba 3
seminari sull’evoluzione (“Passo dopo passo…”) dal 25 novembre con L.Castelletti
(Univ.S.Cuore, MI), M.Ferraguti (Univ.Milano) e F.Cavalli Sforza (Univ.S.Raffaele).
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15/11/09-IT
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[da Pikaia] Martedì, 17 novembre, nell'ambito
dell'iniziativa promossa dalle Biblioteche di Roma, dal Museo Civico di
Zoologia e dal Circolo Gould intitolata "Un cespuglio di libri...la
teoria evolutiva attraverso i libri che la raccontano", si terrà
l'"Incontro sull’Origine delle specie di C. Darwin (… 150 anni dopo)"
con Barbara Continenza e Elena Gagliasso
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14/11/09-UsA
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[da NCSE] Si sta avvicinando il 24 novembre,
l’aniversario della pubblicazione di “On the
origins of species” e si aggiungono sempre nuove iniziative alle
celebrazioni dell’anno darwiniano.
- Novità nei siti di Science e di Nature dedicati all’anniversario.
- Interessante anche l’articolo disponibile gratuitamente di Bioscience
(James T. Costa: "The Darwinian Revelation: Tracing the
Origin and Evolution of an Idea"), che aiuta a capire come si sia sviluppata , una delle più grandi
e importanti rivoluzioni scientifiche, a partire da fatti che ancor oggi
qualcuno si rifiuta di vedere e da concetti e idee che ancor oggi qualcuno si
rifiuta di accettare.
- Allen MacNeill della Cornell
University ha realizzato una serie di 6 video ("The Darwinian Revolutions"). MacNeill ne parla nel suo blog The Evolution List, uno dei tanti blog che negli USA sono gestiti
direttamente da ricercatori. Molto interessanti i links ad altri blog (se ne
vedono molti nuovi…) e a siti web che troviamo nella colonna sinistra. La
Cornell University ha creato un sito (Cybertower) che permette di rivedere video di centinaia di
brevi lezioni. Di argomento evoluzionistico la serie di brevi lezioni di Kenneth
Kennedy su “Human Paleontology”.
- Un numero speciale di Naturwissenschaften propone 5 articoli free (in
inglese) sulla teoria dell’evoluzione, fra cui uno di U.Kutschera: Charles Darwin’s Origin of Species,
directional selection, and the evolutionary sciences today
- Su New Scientist il genetista Steve Jones cerca di
sintetizzare (“Darwin's masterpiece revisited”) il capolavoro di Darwin capitolo per
capitolo, per chi ancora, a metà novembre, non sia riuscito ad approfittare
dell’anno darwiniano per aprire il volume originale ...
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13/11/09-IT
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Seminario di Patrizia
Potì (Unità di Primatologia Cognitiva e Centro Primati Istituto di
Scienze e Tecnologie della Cognizione, CNR) il 20/11/09 : “Abilità costruttive
nei Primati”. Auletta
L. Luciani – Edificio di Fisiologia umana/livello giardino. Città Universitaria Piazzale Aldo Moro 5 - 00185
Roma. [Potrebbe essere utile come integrazione per gli studenti
delle università vaticane che quest’estate hanno seguito con grande interesse
e stupore (che non manca mai quando si incontrano, da inesperti curiosi, le
scoperte della scienza) i corsi sul linguaggio e la comunicazione nei primati
tenuti da alcuni primatologi a Poblet…]
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13/11/09-USA
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[da NCSE] E’ nata una nuova rivista che si occupa di
evoluzione: EvoS Journal: The Journal of the Evolutionary Studies
Consortium, che intende
occuparsi della promozione dell’insegnamento dell’evoluzione nelle
università. Il primo numero è gratuitamente disponibile
in rete. La rivista è edita dal Evolutionary Studies Consortium. Come modello didattico si assume l’Evolutionary Studies Program sviluppato da David Sloan Wilson alla
Binghamton University.
Qui sono esposti da Wilson gli obiettivi della rivista:
“The contents of EvoS Journal will
be doubly exhilarating. First, there is the exhilaration of expanding
evolutionary theory throughout and beyond the biological sciences, including
all aspects of humanity. Second, there is the exhilaration of incorporating
this expansion into higher education and public life. We look forward to your
participation, as readers and contributors."
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[Da NCSE] Il 17 novembre verrà trasmessa dalla TV USA
PBS la terza e ultima puntata del più recente video sull’evoluzione umana (“Becoming
Human”) . Per chi non fosse negli USA, le informazioni (anche per prenotare il DVD da 30$) si trovano nel sito NOVA, dove viene raccolto e presentato il numeroso
materiale della PBS sull’evoluzione. Per vedere i video disponibili nel
sito ci vorrebbe probabilmente qualche amico
negli USA…
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[da NCSE] Due nuovi video con la registrazione di
dibattiti (in USA e tra soli
evoluzionisti) sull’evoluzione e il rapporto con la religione e il
creazionismo:
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"In the Beginning — Explanations from Science and
Religion," con Eugenie Scott, Francisco Ayala, e Denis O.
Lamoureux,
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"Evolution
v. Creationism: The Politics, the Science, the Debate," con Eugenie
Scott, Barbara Forrest, and Kenneth R. Miller
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12/11/09-IT
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[da Pikaia] A Firenze il 18 un’occasione quasi
unica per capire meglio quel che è successo, e come, nei 6/8 milioni di anni
in cui si è svolta l’evoluzione umana; una volta tanto questo processo viene
spiegato non solo con diapositive bidimensionali ma utilizzando i calchi
tridimensionali dei reperti fossili conservati nel museo. Forma e dimensione
reali dei reperti fossili, oltre che la possibilità di fare personalmente
anche confronti, sono un’occasione
nuova offerta a chi parteciperà il 18 novembre, al Museo di
Storia Naturale di Firenze, alla conferenza: "Le nostre origini, quattro chiacchiere
sull'evoluzione umana"
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[Da Pikaia]
Varie iniziative in Italia nei prossimi giorni:
a Imperia mostre e conferenze dal 16 novembre nel quadro
dell’iniziativa “Il mondo dopo Darwin”
a Castelfranco Emilia (MO)
una serie di conferenze dal 10 novembre su “L’uomo e il pensiero della
morte”.
a Modena l’anno darwiniano si chiude con una mostra dal
14 novembre al 15 dicembre (Darwin: 200 anni di evoluzione).
a Trieste dal 18 novembre all'11 dicembre, presso il
Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste si svolgerà
un'esposizione, "Darwin e la scienza moderna"
a Milano Il 19 novembre all’Istituto Lombardo un convegno sull’origine dell’universo e della vita (“Origini”)
sempre a Milano, il 20 e 21 si terrà un importante incontro (Science for Peace) con grandi personalità dal mondo della scienza
e della cultaure mondiale. Qui il programma dell’iniziativa, organizzata dalla Fondazione
Veronesi. Interessente la partecipazione di un etologo dei primati di origine
italiana, Filippo Aureli, che parlerà nella sezione “Human aggressiveness, war and security”, il
20/11 alle ore 14.20.
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12/11/09-UK
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Articolo su Nature
sul ruolo di un gene umano importantissimo per lo sviluppo del linguaggio e
della nostra stressa specie a partire da un’antenato comune: “Language evolution: The importance
of being human” (questo
gene, FOXP2, manca infatti nelle antropomorfe). Per una spiegazione si puo’
cominciare a leggere coem viene data la notizia nelle news delle Scienze
(“Un gene per il linguaggio umano”)
Nello stesso numero la terza puntata di una ricostruzione della diffusione
nel mondo delle idee di Darwin, e si parla della Cina (“Global Darwin: Revolutionary road”). Ci sono poi un paio di articoli preoccupati
su come man mano si avvicina il vertice di Copenhagen sull’ambiente (COP15) stiano aumentando le preoccupazioni per un
possibile fallimento.
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11/11/09-IT
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Sembra che nessun
altro quotidiano italiano oltre al Corriere (“L’evoluzione ricostruita in provetta”) abbia notato il recente articolo di Lenski pubblicato su Nature, che racconta di
come da anni stia procedendo un esperimento che ha portato finora a quasi 40.000
successive generazioni del batterio Escherichia coli, dimostrando
nella realtà alcuni dei meccanismi evolutivi. Piuttosto incredibilmente si
ritirano fuori, come la Stampa oggi (“Le ultime teorie darwiniane”), vecchie ipotesi senza basi scientifiche come
quella dell’”aquatic ape”. [Anzi, la presenza di coccodrilli in quasi
tutti i laghi e i fiumi africani rende piuttosto improbabile che qualcuno
ritenesse vantaggioso per la fitness genetica rimanere a lungo a mollo].
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L’istituto Stensen,
dei gesuiti, organizza a Firenze il 19/21 novembre un convegno
internazionale su ”Evoluzionismo e religione”. Anche qui, come nel convegno di marzo alla
Gregoriana, gli aspetti scientifici e biologici sembra servano solo come
introduzione. Programma.
Stupisce che nessuna relazione si occupi del fatto che sia evidente che molti
alti esponenti della chiesa cattolica credano ancor oggi che l’evoluzione sia
guidata solo dal caso, mettendo in bocca agli evoluzionisti sciocchezze tali
che di solito si arrabbiano, nonostante ormai abbiano capito che sono
indirizzate soprattutto ai fedeli per vaccinarli. Lo stupore comunque finisce
in sconforto quando si legge nel PDF di presentazione che anche loro credono
alla favola che secondo gli evoluzionisti “L’uomo sarebbe solo uno dei
tanti accidenti del caso”.
Il 2009 con le celebrazioni darwiniane sta finendo. Per qualcuno inutilmente
… tanto da rifiutare addirittura ancora le scoperte della scienza
ottocentesca
Si parlerà invece della chiesa anglicana, che nel settembre del 2008
onestamente aveva confessato di non aver capito niente a suo tempo del
darwinismo, chiedendo giustamente scusa perfino di aver indotto nell’errore
milioni di fedeli.
Se non sono bastati due convegni in Università Vaticane per capirlo, non
possiamo illuderci che l’aria di Firenze o quella dei Gesuiti sia migliore.
La frase nelle premesse e la presenza al convegno di difensori
dell’Intelligent Design USA, criticato dall’Osservatore Romano e dall’ISSR (“ISSR Statement on the Concept of 'Intelligent
Design'”) non fa che
aumentare i sospetti.
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10/11/09-USA
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Negli USA si è
svolto un concorso davvero impegnativo: c’è gente che dopo 200 anni ancora
non ci crede, e qualcuno dà un premio a chi realizza un video che spieghi
l’evoluzione … in due minuti o meno. Qualche coraggioso ci ha provato e qui
si possono vedere i risultati: “Evolution
in two minutes or less”.
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10/11/09-IT
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Convegno
sull’evoluzionismo a Viterbo il 27 novembre, organizzato da “Scienza e
Vita”: “Interpretare
l'evoluzione: orizzonti culturali ed antropologici del dopo-Darwin”.
Difficile capire chi fra i partecipanti saprebbe indicare quanti miliardi di
anni fa è comparsa la vita sulla terra o quanti milioni di anni fa è comparso
il primo ominide bipede. Probabilmente solo uno saprebbe spiegare la
selezione naturale. Nella premessa si capisce che probabilmente non si
parlerà nemmeno di selezione naturale né degli altri meccanismi evolutivi, e
questo è abbastanza prevedibile ijn un ambiente in cui conoscono quasi solo
il caso per poi poter dire, scuotendo la testa: “rispondere alla domanda di
senso con triti luoghi comuni che si rifanno unicamente alla magia del caso
offende la ragione”. Non manca invece l’esperto dei miti biblici
della creazione. Non si capisce perchè li chiamino … “racconti”.
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E’ uscito un libro di G.Montalenti (“Charles
Darwin - Idee e polemiche su evoluzione e origine degli esseri umani”)
con prefazione di E.Alleva.
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9/11/09-IT
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Nel sito web dei
creazionista biblici italiani (AlSO) sono comparsi un paio di articoli a
commento del convegno creazionista che si è svolto a Milano il 16/17 ottobre
(Roma-Milano 3-0…). Si notano subito alcuni punti che perlomeno sono poco chiari:
- non si capisce proprio come Darwin possa aver influenzato Marx, che scrisse
Il Manifesto
nel 1848, un bel po’ di tempo prima del momento in cui Darwin svelasse il
segreto della scoperta che lo angosciava!
- non si capirebbe, se fossero vere alcune delle ipotesi fatte, perché nel
2008 (“An Apology for Support of Eugenics“) proprio
i massimi responsabili di alcune
chiese cristiane protestanti USA (metodisti in particolare) abbiano chiesto
perdono per aver promosso e sostenuto l’eugenetica fin dai primi anni del
secolo XX, e di averla poi insegnata ai nazisti, che hanno anche premiato l’insegnante
(Harry Laughlin)
con una laurea honoris causa di Heidelberg nel 1936. Come si legge nel
documento di scuse, “as the Eugenics movement came
to the United States, the churches, especially the Methodists, the
Presbyterians, and the Episcopalians, embraced it”.
Come si legge in una biografia di
H.Laughlin,
“Laughlin was awarded an honorary degree by the
University of Heidelberg in 1936 for his work behalf of the “science of
racial cleansing”. [E
dici poco….!]
- molto triste il fatto che si ringrazia l’unico evoluzinista presente e poi
gli si faccia dire qualcosa che un evoluzionista non direbbe: che la teoria
dell’evoluzione non spiega l’origine della vita.
[Insomma: assolutamente insufficienti e ignoranti in biologia, ma anche in
storia, sempre che siano in buona fede, si applicano ben poco… o non sono
interessati ai fatti da spiegare]
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Oggi si terrà,
sempre a Roma, una ripetizione per chi si fosse perso i convegni creazionisti
del 3/11/08
alla Sapienza e quello del 23/2/09 al CNR (“The Scientific Impossibility of
Evolution. In Response to Pope Benedict XVI’s
Call for Both Sides to be Heard”). E’ sempre la stessa compagnia di una decina di
persone, tutti consulenti del Kolbe
Center, un centro cattolico USA che diffonde il creazionismo
biblico di solito lontano dagli sguardi del Vaticano.
Queste rappresentazioni hanno come principale obiettivo quello di diffondere
il creazionismo biblico all’interno di una chiesa cattolica che ormai si è
adeguata, anche se non si sa con precisione chi e quando l’abbia deciso prima
del 2004, ai tempi evolutivi proposti dalla
ricerca scientifica. In questo caso la sede non è per fortuna né la Sapienza
né il CNR, ma è comunque un’università privata riconosciuta dallo stato, la S.Pio V.
Qui il sito
del convegno e qui gli abstract.
Come si puo’ vedere è sempre la stessa roba, ma cambia, non sempre, il titolo
o l’abstract. Il materiale “disinformativo” sostituisce quello del precedente
convegno di novembre, ora scomparso dallo stesso sito. Chi vuole capire
meglio quello che da vent’anni racconta il sedimentologo G.Berthault, si può
leggere un articolo evidentemente critico fin dal titolo (“Autopsie d’une imposture”).
Del convegno si parla anche nel sito tradizionalista (e forse per questo
creazionista) cattolico USA Ignis
Ardens, che ha un forum tutto dedicato a Science
and Creation. Non stupirà che in questo sito web si propagandino siti web
che diffondono il geocentrismo,
usando pure citazioni di Einstein e F.Hoyle. Stupisce un po’ che sia linkato
anche un blog “geocentrista” di un cattolico. Stupisce molto meno che questo
cattolico sia un ingegnere…
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A Milano
invece tutto procede per il meglio, come conferma il quotidiano on line Affari
Italiani: Aperitivi
filosofici: stasera Telmo Pievani parla dei "Taccuini segreti di
Darwin"
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Continua comunque
la diffusione in siti web “informativi” delle tesi piuttosto originali del
vicepresidente del CNR, che ha appena presentato un libro che conterrebbe
documenti che smentirebbero e forse addirittura smonterebbero la teoria
dell’evoluzione. Se ne parla sul sito web del Periodico Italiano (“L’Evoluzionismo
è al tramonto?”: “Il successo delle tesi
darwiniane va ricercata nel contesto storico degli anni precedenti alla
caduta del muro di Berlino. E chiama in causa Marx, Engels e la dialettica
hegeliana. Ma soprattutto, l’anticreazionismo, che ha dato il via alla
corrente relativista contemporanea”)
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8/11/09-UK
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Il Guardian
di oggi informa che In Inghilterra “Scientists
win place for evolution in primary schools”. E’ il risultato di una lunga
battaglia di biologi evoluzionisti preoccupati della progressiva continua
diffusione del creazionismo fra gli studenti delle scuole, anche superiori.
Il ministro dell’istruzione ha compreso come il problema fosse dovuto
all’ignoranza, per cui, anche in seguito a documenti firmati da esperti che
richiedevano l’inserimento dell’evoluzione nei programmi delle elementari,
sono stati modificati i nuovi curricula delle elementari. Sembra che qui le
firme e le dichiarazioni degli esperti abbiano più effetto che in Italia,
dove l’evoluzione (per non parlare delle teoria dell’evoluzione) sembrano
quasi scomparsi perfino dai programmi delle medie.
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8/11/09-IT
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Il 19 novembre a Milano
all’Istituto Lombardo un
convegno sull’origine dell’universo e della vita (“Origini”).
Con la partecipazione di G.Pasquarè, P.L.Luisi, G.Manzi, F.Savoldi, M.Ceroni,
V.Andreoli, G.Melone, T.Pievani. Iscrizione
on line obbligatoria.
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6/11/09-VA
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La Radio
Vaticana informa (“Ccee e
Kek: per difendere l’ambiente serve “un’ecologia umana”) di un importante documento (“Le Chiese rispondono al
cambiamento climatico”) sui cambiamenti climatici, firmato dalla Conferenza Europea delle Chiese (Kek) e dal
Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee): in una lettera
congiunta alle Chiese in Europa in vista della Conferenza sul Clima delle
Nazioni Unite che si svolgerà a Copenhagen (Danimarca) dal 7 al 18 dicembre
prossimi si indica, anche sulla base del documento di Sibiu di due anni fa,
quale sia “una delle
preoccupazioni fondamentali che dobbiamo affrontare insieme: Il cambiamento
climatico rappresenta un problema per ognuno di noi. Investe la vita di un mondo dotato di risorse naturali limitate”. Forte l’invito ai paesi europei a “ridurre la nostra dipendenza dal
crescente consumo di energia, in particolare di quella ricavata dai prodotti
di origine fossile”. Fa comunque un po’
impressione l’accenno alle responsabilità dell’occidente per la sua
imprevidenza, forse non condivisa da molti cristiani: “Si deve in particolare ridurre la dipendenza dal crescente consumo di
energia. In questo impegno, i Paesi industrializzati devono collocarsi “in
prima linea”, anche per la loro responsabilità “per i decenni di
accumulazione dei gas effetto-serra nell’atmosfera terrestre”.
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6/11/09-USA
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[da Panda’s
Thumb] 50 università USA e 21 canadesi verranno infettate in novembre da
(sembra) 160.000 copie gratuite del libro di Darwin “On the origin of
Species” a spese di un famoso creazionista, Ray Comfort, diventato
famoso per un video, che sembrerebbe parodistico, sul progetto intelligente
che avrebbe creato le banane. C’è qualche dubbio che la versione sia
integrale, ma certamente contiene una lunga introduzione
creazionista, disponibile anche on line in formato PDF. L’NCSE ha
preparato un sito web (“Don’t Diss Darwin”) che contiene le informazioni utili per
vaccinarsi, utilizzando al meglio la parte non infettiva del volume che verrà
regalato agli studenti.
Fra i commenti la notizia che il presidente del NCSE,
“Genie Scott debates Comfort in Dan Gilgoff’s column in US News and World
Report here, here, here, and here. Comfort–no surprise–reveals himself as an
ignoramus”.
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[da Pikaia]
la rivista Evolution ci regala un numero liberamente accessibile
online
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6/11/09-IT
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Giovedì
12 novembre, alle 9.30,
presso l’Aula Magna dell’Ateneo (via Università 12) si terrà una Lectio
Magistralis dell’Arcivescovo Mons.Gianfranco Ravasi dal titolo “Nell’anno
di Darwin e Galileo: sulla frontiera tra scienza e teologia”. L’evento
sarà anche visibile in diretta web collegandosi al sito dell’Università di
Parma all’indirizzo http://video.unipr.it/.
Si può sperare quindi che arrivi in quella sede qualche informazione sui
risultati del convegno di marzo su Darwin, anche perché nel frattempo
quest’estate il progetto STOQ ha organizzato iniziative formative con
un’impostazione nettamente evoluzionistica e con esperti molto autorevoli ma
non credenti … se lo sapessero i creazionisti … abituati a inesperti (fisici,
ingegneri, ecc.) ma credenti …
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Molte fonti sul
web informano sulla presentazione, oggi pomeriggio, di un libro che contiene
gli atti di un convegno organizzato dal vicepresidente del CNR; il
convegno, organizzato per criticare Darwin, in realtà critica – forse non se
ne accorgono nemmeno - idee ben precedenti; precedenti addirittura anche a
Lamarck (1809), quando già era certo che l’evoluzione fosse comunque un fatto
che rimaneva solo da spiegare. Il convegno ha quindi raccolto solo
creazionisti, cioè gente più interessata a criticare la cultura occidentale,
gente che crede che la terra non sia più vecchia di … 6000 anni...
Il breve trafiletto (“Darwin
il tramonto dell’evoluzionismo”) comparso oggi sul Giornale,
comunque, conferma che è vero quello che il Foglio il 31/1/09
aveva annunciato e che un tempo qualcuno voleva smentire: il libro “raccoglie gli atti di un convegno svoltosi di recente a
Roma per iniziativa della vicepresidenza del Cnr”.
Per fortuna, per evitare che anche questa volta il presidente gli togliesse
il cartello dalla porta della sala, la riunione avverrà altrove, in un
albergo. Ai creazionisti ultimamente capita spesso; quello che più a loro
brucia è però che anche le università vaticane non siano più ospitali come
fino a pochi anni fa (2002), e non
li lasciano entrare se non raccomandati, in incognito e dopo
aver promesso di non farsi notare troppo.
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5/11/09-WORLD
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Oggi il Worldwatch
Institute pubblica un volume (13$) sugli effetti dei cambiamenti
ambientali sulla nostra specie: “Rapid environmental change
threatens the foundations of human health”, un titolo che davvero
invita a non sottovalutare l’importanza del contenuto. Come si vede, ormai
non si parla più solo di orsi polari, per i quali il nostro interesse è del
tutto accademico.
Ora si possono drizzare le orecchie davvero: si parla di noi, o meglio di
quelli più sfortunati fra di noi, a cui si pone la necessità di valutare
l’utililità di fuggire dalla terra in cui si è “casualmente” nati.
Sembra originale la strategia che si può inaugurare con ricerche di questo
tipo, sugli effetti del clima sulla salute: “l’ha detto il dottore”.
Chissà che in questo modo la razionalità prevalga, anche se la mortalità
infantile dovrebbe essere più che sufficiente …
La rapidità con cui è avvenuta la transizione
demografica in molti paesi sottosviluppati non esclude quindi, anche se
la rende meno drammatica, la necessità di trovare nuove strategie per
garantire la sopravvivenza dei propri figli.
Per chi avesse la memoria corta o non ne avesse affatto (sono passati 29
anni) il Rapporto
Brandt del 1980 identificava i problemi del sottosviluppo e indicava (in
assenza di soluzioni adeguate) come migliore strategia individuale (più che
collettiva) quella dell’emigrazione dai paesi sottosviluppati. Profetico.
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4/11/09-USA
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Nel blog di Wesley
R. Elsberry (The Austringer) si mette in evidenza (“The Idolatry of Antievolution”) il post del 3/11 di un creazionista, il
baraminologista Todd Wood, che ammette che sia pericolosa per la fede
l’apologetica dell’antievoluzionismo su base religiosa. Nel post di T.Wood (“The Nature of Idolatry”) possiamo leggere infatti: “I've come to the uncomfortable conclusion that
we creationists have made an idol of our own arguments. I don't say this
lightly or flippantly either. This is a deadly serious problem, and the
conservative wing of Christianity desperately needs to address it… I greatly fear that our faith in Christ
has been replaced with an idolatry of apologetics. I fear we've stopped
believing in Christ and started believing in arguments about Christ … Why do we think our faith depends on these
arguments being true? Why can't we just let these things go and rest in our
own experiences of the risen Lord?”.
Il post di T.Wood viene discusso e
commentato anche in un altro blog scientifico nel post “Todd Wood talks (some) sense”.
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4/11/09-UK
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[Da Pikaia]
Si riferisce su un articolo comparso il 25/11 sul Guardian (“Teach
both evolution and creationism say 54% of Britons”) che fa venire il
dubbio che la ragione stia affievolendosi proprio in un momento in cui, di
fronte ai problemi enormi che si prospettano, sarebbe necessaria usarla al
meglio, come ci invita a fare il vertice sul clima che si sta svolgendo in
questi giorni ai Barcelona Climate Change Talks 2009.
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3/11/09-WORLD
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[da Repubblica]
Ci sono molti segni che dimostrano i cambiamenti ambientali avvenuti negli
ultimi decenni; molti parametri ambientali assumono oggi valori nuovi e in
continuo movimento, e molti ambienti si sono quindi adeguati.
Non manca chi sminuisce questi dati con la scusa, banale in quanto
incontestabile, che anche migliaia o milioni di anni fa i parametri
ambientali avevano altri valori. Certo il Mediterraneo pochi decenni fa era
più basso di 60 metri e qualche centinaia di milioni di anni fa era un mare
tropicale…, ma non tutto può tornare senza danni ai valori precedenti,
soprattutto nel mondo attuale, né l’evoluzione biologica tornerebbe mai
indietro per la stessa strada.
Proprio per questo ben pochi provano invece a dubitare dei dati
incontestabili della scomparsa di specie che vivevano tranquille fino a pochi
decenni fa e delle minacce alla sopravvivenza di migliaia di specie, a
rischio spesso per cambiamenti delle condizioni ambientali, indubitabilmente
causati dall’uomo. Che le foreste scompaiano, ad esempio, nessuno puo’
contestarlo, soprattutto oggi con Google Earth accessibile da ogni PC; per
questo motivo gli scettici preferiscono discutere di CO2 o di
temperature piuttosto che mettere in discussione quello che dimostrano le
ricerche di centinaia
di zoologi e botanici che collaborano con l’IUCN.
I risultati si vedono per esempio nell’ultima edizione (2009) della Red
List dell’IUCN, che elenca le migliaia di specie animali e vegetali in
via di estinzione.
Finora nessuno ha mai provato a negare o contestare questi dati, magari
sostenendo che in fondo anche un [impossibile] ritorno dei dinosauri non
sarebbe poi così grave …
Pochi sono comunque quelli che riescono a riconoscere la degradazione
ambientale e i cambiamenti climatici che colpiscono da alcuni decenni molti
paesi, soprattutto quelli africani, nella faccia di chi cerca di arrivare in
Europa a qualsiasi costo.
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[da Repubblica]
Sempre oggi, e sempre su Repubblica, si mette in evidenza come la
curiosità dei ricercatori non si fermi ai bastoni da hockey o ad altri
indicatori semplici dei cambiamenti climatici. E nemmeno ci si ferma solo
agli evidenti effetti dei cambiamenti climatici sulle specie animali e
vegetali.
Come ben sa chiunque [tutti] abbia notato l’incremento della fuga delle
popolazioni umane da molti paesi tropicali, i cambiamenti climatici
influenzano anche le condizioni che garantiscono, o meno, la sopravvivenza di
molte popolazioni.
Recenti ricerche tendono a quantificare meglio le motivazioni di questa fuga.
Repubblica oggi presenta (“Infanzia e
clima, così si salvano i bambini di domani”) un rapporto (gratuito) di Save the Children (“Feeling
the heat: child survival in a changing climate”) che cerca di spiegare quali strategie
vengano seguite da molte popolazioni per garantire la sopravvivenza dei
propri figli, di cui sentono minacciata la sopravvivenza ed il futuro. Il
libro può aiutare anche gli europei a capire cosa possa essere indotto a fare
un genitore per garantire ai suoi figli non solo un minimo benessere, ma la
stessa sopravvivenza.
Il rapporto è stato presentato a Barcellona, dove si stanno svolgendo in
questa settimana i ai Barcelona Climate Change Talks 2009, in cui 180 paesi si preparano al prossimo
vertice ONU, alla COP15
di Copenhagen (7-18 dicembre 2009).
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2/11/09-it
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Il vicepresidente
deve essere certamente rimasto stupito quando alcune telefonate perplesse
fatte ai primi di febbraio al suo presidente avevano fatto scomparire dal
calendario ufficiale delle iniziative
di febbraio del CNR la notizia (che era stata archiviata qui: http://www.cnr.it/cnr/events/CnrEventi?IDn=1779)
del convegno da lui organizzato al CNR:
23/02/2009
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Workshop
Internazionale sull’Evoluzionismo
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Roma
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CNR, Aula Marconi - P.le Aldo Moro, 7 - 00185 Roma
- Orario: 9:00
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D.G. – Uff. Paesi Industrializzati Organismi
Internazionali
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Guarda caso la scheda 1780 contiene
un’iniziativa che inizia proprio lo stesso giorno, il 23/2/09, ed è un corso
di radioprotezione medica.
E’ stata infatti una grande “impresa”, forse l’unica finora riuscita in
un paese industrializzato, organizzare nella sede nazionale del CNR un bel
convegno per presentare le prove (?) dell’origine recente (!) della terra
(circa 6000 anni) proprio il 23/2/09, con i cestini della sala ancora pieni
degli appunti di un recente convegno sul
Quaternario (18-20/2/09), ma soprattutto poco prima di un convegno
vaticano che non aveva accettato la presenza né dei creazionisti biblici né
dei neocreazionisti dell’ID, ritenuti – ma pensa un po’ - poco seri e non
rispettosi della scienza e delle sue conquiste.
Il convegno del 23/2/09 era stato ufficialmente e autorevolmente
preannunciato sul Foglio del 31/1/09,
e in quei giorni la
scheda era ancora presente nel programma ufficiale di febbraio.
Dopo il congresso si era passati alla pubblicità di un evento che era stato
ignorato: in un sito
conservatore cattolico era stata pubblicata il 6/3/09 una sintesi delle
sciocchezze dette per cercare di dimostrare che l’universo ha 6000 anni e
che, di conseguenza, tutti gli scienziati del mondo racconterebbero frottole,
a cominciare da quelli invitati al convegno in Vaticano.
Obiettivo primario del convegno al CNR era appunto quella di controbilanciare
un convegno vaticano senza creazionisti!
Successivamente la stessa rivista conservatrice cattolica diretta dal
vicepresidente del CNR aveva pubblicato numerosi articoli sulle
relazioni dei creazionisti presentate al convegno al CNR. Di questi articoli
si parla qui,
dove possiamo vedere anche alcune foto
delle persone che credono che la terra, se non l’universo, abbia 6000 anni.
Ed ora siamo arrivati al massimo: sta uscendo addirittura un volume in
cui si cerca di dimostrare che il Vaticano sbaglia se rinuncia ai contributi
dei creazionisti organizzati dal vicedirettore del nostro principale ente di
ricerca scientifica! Nell’anno di Darwin e di Galilei sembra un’impresa
insuperabile … forse meritevole perfino di comparire nel Guinness dei
primati…
Se ne parla su Libero (“L’outing degli
scienziati contro Darwin”). Nell’articolo si fa presente che il libro che
verrà presentato dal vicepresidente del CNR il 6 novembre in un albergo si
basa su “Un corpus teorico che, secondo i
documenti che il Cnr sta per rendere pubblici, fa acqua da tutte le parti”.
Il mondo, possiamo immaginarlo…, attende con ansia di leggere …. questi “documenti che il CNR sta per rendere pubblici”.
E’ una situazione in cui sembra non rimanga quasi altro da fare, almeno per i
cattolici, che … tifare per il
Vaticano e mons.Ravasi, suggerendo di organizzare corsi per la terza età su
questi problemi; sarebbe molto interessante conoscere però, e speriamo sia
inserita nel libro, l’opinione del suo rappresentante ufficiale al convegno
creazionista, don Thomas Trafny, del Pontificio Comitato per la Cultura, che
si vede nelle foto
al tavolo della presidenza, e di cui non si conosce finora alcuna valutazione
ufficiale sul convegno ...
Cosa potrebbero invece fare i non cattolici o gli scienziati, in particolare
quelli che si occupano di evoluzione? Chiedere al CNR se intende continuare a
finanziare la moderna ricerca biologica, dato che viene qualche dubbio …
Un commento critico ma solo all’articolo, senza riferimenti al CNR, compare
il 5/11 sul blog Legno
Storto, nell’articolo scritto da un coraggioso e impegnato genetista
dell’Università di Varese, a cui è associato un penoso dibattito con trolls.
Fra gli integralisti cattolici invece l’articolo viene ripreso (TutusTuus)
o si pubblicizza il libro (CulturaCattolica,
Linea, Le Forum
Catholique). Non manca (5/11) un’agenzia di stampa la ADNKronos,
che non sembra controlli né le fonti (anche solo sui libri di scuola delle
medie) né i refusi: "l'evoluzionismo appare
come una 'cosmogonia' che pretende di descrivere la storia del mondo partendo
da postulati scientifici inverificabili, una dottrina spesso imposta come un
'dogma', che invece dovrebbe essere sottoposta al rigoroso vaglio della
critica nazionale [sic] e scientifica,
attraverso un libero confronto tra gli studiosi".
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1/11/09-USA
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[Da Pikaia]
Due ricercatori della Penn State University, il
professore associato di Biologia Eric Post e Ruscena Wiederholt, hanno
condotto uno studio riguardante gli effetti del clima sulle popolazioni di
quattro specie di primati sudamericani. I risultati sono stati pubblicati tra
le Biology Letters dell’ultimo numero della rivista
della Royal Society di Londra (“Tropical
warming and the dynamics of endangered primates”). Oltre un terzo delle specie di primati attualmente
presenti sulla Terra è a rischio estinzione (Pikaia ne ha parlato qui), dunque valutare gli effetti dei
cambiamenti climatici e del surriscaldamento globale su tali specie è di
fondamentale importanza.
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1/11/09-IT
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[da Pikaia]
L'11 e il 12 novembre si terrà a Milano il convegno internazionale
"Darwin e l'immaginario scientifico" con numerosi ospiti
italiani e stranieri.
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31/10/09-IT
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Su Pikaia
(“Giallo
fra i ghiacci”) si può leggere un’ottima introduzione alla visita
(consigliabile anche ai milanesi e a tutti i lombardi, soprattutto se
interessati alle loro origini…) alla mostra sulla mummia di Ötzi, “L’uomo
venuto dal ghiaccio”, aperta fino al 31 maggio 2010 presso la Sala
Viscontea di Piazza Cittadella a Bergamo Alta. Per maggiori
informazioni: www.ortobotanicodibergamo.it
oppure www.museoarcheologicobergamo.it
Per approfondimenti si consiglia il sito: www.iceman.it,
del Museo Archeologico dell’Alto Adige, in cui è conservata la mummia di
Ötzi.
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31/10/09-USA
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[Da C.Zimmer]
NOVA TV sta sviluppando un sito web dedicato
all’Evoluzione che contiene informazioni, video, links, news. Decisamente
impressionante, sempre nel sito di C.Zimmer, il video (Magnetic
Movie) che ha vinto l’ Imagine Science Film Festival. Qui
gli altri video del Festival.
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A proposito di
NOVA TV … dagli USA alcuni nuovi video di conferenze su temi di interesse per
l’evoluzione:
- Richard Dawkins: The
Greatest Show on Earth (NOVA TV)
- 4/10 'The
Evolution of Confusion' by Dan Dennett, AAI 2009
- 4/10 'Design vs. Chance' by PZ Myers, AAI 2009
- 4/10 'From
the Heavens or From Nature: The Origins of Morality' by Dr. Andy Thomson,
AAI 2009
- 4/10 'A Universe From
Nothing' by Lawrence Krauss, AAI 2009
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30/10/09-IT
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Un FestivalScienza
anche a Cagliari dal 5 al 12 novembre, dove si parlerà soprattutto di
Galilei e di Darwin. Fra gli ospiti, B.Chiarelli, E.Bellone, D.Mainardi,
F.Facchini e C.Bernardini. Non siamo a metà del 1800, ma Darwin viene
presentato come uno che sfida la creazione (“Darwinismo
ed evoluzione della vita: una sfida alla creazione?”) mentre è più
noto per aver messo alla prova la ragione, sfidandola a usare spiegazioni
naturali per giustificare eventi naturali. In questo modo, su basi che si
sono via via solidificate, nacque la biologia moderna.
Il titolo sembra ideato da chi crede che “creazione” sia da intendere in
senso filosofico, dato che Darwin è stato indubitabilmente soprattutto uno
scienziato, poco interessato, almeno da giovane, agli aspetti filosofici; non
si dovrebbe giocare sulle diverse definizioni di “creazione”, forse
approfittando del fatto che il suo significato filosofico viene
insegnato fin
dall’asilo.
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[da Pikaia]
E' in
edicola l'ultimo numero della rivista Le Scienze (Novembre 2009, n. 495), un numero speciale
dedicato alle Origini. Dalle origini dell'universo a quelle della vita sulla
Terra, passando dall'enigma della nascita del sesso fino alla comparsa della
mente umana
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30/10/09-USA
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[Da
Pikaia] Molto interessante un articolo (“Acceptance
of Evolution Increases with Student Academic Level: A Comparison Between a
Secular and a Religious College” pubblicato su Evolution: Education
& Outreach, dove si dimostra la relazione inversa fra ignoranza e
accettazione dell’evoluzione: “più la conoscenza
della biologia aumenta più la teoria dell’evoluzione viene accettata come
unica spiegazione. Ne consegue che l’evoluzione dovrebbe diventare parte del
curriculum scolastico di tutti fin dai primi anni scolastici e senza
distinzioni. Biologia dovrebbe diventare una materia fondamentale come tante
altre, se non di più”.
Evidentemente se le conoscenze sono scarse, la teoria dell’evoluzione appare
una questione di fede.
Difficile offendersi se questo articolo dimostra come l’antievoluzionismo
risulti lo sbocco naturale per chi non solo ha una scarsa conoscenza
scientifica, ma soprattutto … non ne sente nemmeno la mancanza.
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29/10/09-IT
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Sulla Stampa
un articolo (“E
il serpente ci insegnò a parlare”) in cui uno storico e giornalista
commenta un libro (“The
fruit, the tree and the serpent”) di L.A.Isbell,
primatologa dell’UC Davis University in cui si sottolinea l’importanza della
coevoluzione con i serpenti nello sviluppo della vista e di altri adattamenti
specifici dei primati. Strano l’errore ripetuto nel nome della primatologa …
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29/10/09-UK
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Su Nature
ancora un articolo sul famoso esperimento di Lenski, che ha seguito per
decenni decine di migliaia di generazioni di Escherichia coli, in un
esperimento che cerca di simulare l’evoluzione biologica, evidenziandone e
dimostrandone i meccanismi: Nature. 2009 Oct
29;461(7268): Genome
evolution and adaptation in a long-term experiment with Escherichia coli,
di Barrick JE, Yu DS, Yoon SH, Jeong H, Oh TK, Schneider D, Lenski RE, Kim JF. No, dai batteri non è uscito finora nessun crocoduck, come
pretenderebbero I creaizonisti…
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26/10/09-VA
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L’agenzia vaticana
(?) Zenit, al contrario del responsabile della cultura, mons.Ravasi,
fa il tifo per i creazionisti biblici che stanno cercando di farsi notare
(non essendo stati ammessi da mons.Ravasi ai convegni vaticani
sull’evoluzione). In un articolo della versione inglese (“Scholars Aim to Disprove
Darwin. As Theory Turns 150, Scientists Say It's Impossible”) presentano
il convegno antievoluzione (cioè contro l’evoluzione e non contro il
neodarwinismo, come si capisce bene dal titolo: "The Scientific Impossibility of Evolution") organizzato
il 9/11/09 presso l’università (!) S.Pio V dai creazionisti biblici del Kolbe
Center USA, il cui presidente (H. M. Owen) è l’organizzatore. Gli atti del
convegno si possono trovare qui.
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25/10/09-IT
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A Cuneo il 13
novembre P.G.Odifreddi e L.Novelli presenteranno, in un dibattito (“La rivoluzione luminosa”) organizzato nell’ambito dell’iniziativa Scrittorincittà la loro esperienza
come studiosi di Charles Darwin, offrendo “il
racconto di due voci diverse ma ugualmente appassionate della vita e
dell’esperienza eccezionale del grande scienziato inglese”. Luca
Novelli avrà nella mattinata anche un incontro con le scuole sul viaggio
di C.Darwin, che lui ha ripercorso e documentato con foto e disegni.
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24/10/09-IT
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Sul Corriere
un articolo (“L’evoluzione
ricostruita in provetta”) di T.Pievani illustra alcuni recenti grandi
scoperte che ormai rendono un fatto anche la teoria dell’evoluzione, come il
famosissimo esperimento di R.Lenski che da 21 anni sta coltivando migliaia di
generazioni di batteri, regolarmente dimenticato dagli antievoluzionisti…. Di
questo e altri esperimenti si parlerà al Festival della Scienza di
Genova, iniziato da poco.
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23/10/09-USA
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Chi non ha
problemi con i fusi orari USA si può iscrivere alla teleconferenza della
Darwin Lecture che SEAN CARROLL terrà il 4 novembre (8:00 PM EST/ 7:00
PM CST/ 5:00 PM PST) all’università del Wisconsin: "The Making of the Fittest:
Natural Selection and the DNA Record of Evolution". Gli uditori sono invitati a darsi una rinfrescata su Darwin: “Attendees
are encouraged to read chapters 3 and 4 on variation in Darwin's great book.”
Qui si possono scaricare i video
degli eventi precedenti, gestiti da “The Darwin 150 project” (con pagina su
Facebook alla ricerca di 1.000.000 di iscritti) :
Lecture 1: "The World Before Darwin" - Everett Mendelsohn (video e mp3)
Lecture 2: "Variation: Chapters 1
and 2 of 'On the Origin of Species'" - Pulitzer Prize-winning Jonathan Weiner (mp3).
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23/10/09-FR
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Sembra che i
cattolici francesi abbiano invece deciso di parlar bene di Darwin. Oggi il convegno “Dieu,
le temps et la vie”, organizzato dall'Académie Catholique de France
al Collège de Bernardins.
Se ne parla anche in una articolo
della R.Vaticana (“Inaugurazione
a Parigi della nuova Accademia cattolica di Francia”, dove però Darwin
scompare sotto ai problemi angoscianti della galoppante “scristianizzazione”
della Francia.
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23/10/09-IT
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Si apre domani a Ischia
una scuola estiva (?) di tre giorni sul tema “L’uomo
e la natura, dopo Galileo e Darwin”. L’evento è organizzato
dall’ Istituto di Cibernetica “Eduardo Caianiello” dal Cnr di Napoli, dal
Dipartimento di Sociologia-Università Bicocca di Milano e dal Circolo Sadoul
di Ischia, in collaborazione con la Consulta Nazionale su Scienza e Società,
l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, la Fondazione
Idis-Città della Scienza di Bagnoli e la Rivista “Scienza&Società”. Il
programma prevede gli interventi di Bruno Arpaia, Ernesto Carafoli, Mario Campanino, Andrea Cerroni, Giulio de Martino, Orlando Franceschelli, Giulio Giorello, Pietro Greco, Angelo Guerraggio, Ugo Leone, Pietro Nastasi, Antonio Navarra, Paola Pierobon, Olga Rickards, Vittorio Silvestrini, Guglielmo Tamburrini, Settimo Termini.
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Un convegno su
Darwin domani a Finale
Ligure: “A parlarne saranno persone che sono espressione di mondi
diversi: il teologo Giampiero Bof e Giovanni Murialdo, professore ordinario
della Facoltà di medicina interna all’Università di Genova. oltre a Daniela
Cipolloni e Nicola Nosengo, autori del libro ‘Compagno Darwin.
L’evoluzionismo è di destra o di sinistra?’. A coordinare l’incontro sarà
Doriana Rodino, biologa e divulgatrice scientifica”.
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Da quando sono
stato criticato dai creazionisti per aver ripreso una notizia sbagliata tratta
da un sito creazionista USA, non mi fido più.
La notizia che il vicepresidente del CNR organizzi e partecipi a un
conferenza per presentare un suo libro contro la teoria dell’evoluzione (“Il tramonto di una ipotesi”) a Roma il 6/11 in
un Hotel (?) nelle vicinanze del Vaticano (!) potrebbe anche essere vera, ma
rimango sospettoso.
Sia perchè la definizione “ipotesi” è assurda e superata (basti
pensare che per Giovanni Paolo II - il 22 ottobre 1996, giusto 13 anni fa!! - quella di Darwin era già
riconosciuta come una teoria, quindi “ben
più che un’ipotesi”), sia
perchè per ora la notizia è data solo da un sito web creazionista…
Nonostante che l’interesse del vicepresidente per l’evoluzione sia abbastanza
recente, si è già fatto notare per la sua definizione del tutto originale di
evoluzione, che possiamo leggere sul Corriere
del 16/9/08: «L' evoluzione è solo un' ipotesi
filosofica, che non ha ancora trovato un serio supporto da parte della
ricerca empirica e ha avuto traduzioni catastrofiche sul piano politico con i
regimi totalitari. Infatti il comunismo nasce dalla sintesi tra Hegel e
Darwin compiuta da Karl Marx, mentre il razzismo hitleriano trae le sue
origini da una mescolanza tra lo stesso Darwin e Friedrich Nietzsche».
[Oltre al fatto che altri storici credono che “Il Capitale” sia del 1848,
11 anni prima del libro di Darwin, si è dimenticato di citare la
peste, o le zanzare, o i batteri che vivono a miliardi nel nostro intestino;
quelli sì sono un incontestabile prodotto dell’evoluzione. Sicuramente non
sembra conoscere la stretta
relazione fra alcune sette protestanti USA e il razzismo nazista, ammessa
solo, e con vergogna, nel 2008]
Terrò d’occhio il sito web del CNR, in attesa che la notizia compaia e poi
scompaia …
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22/10/09-IT
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Inizia a Genova
il Festival della scienza. Quest’anno però il tema (Il futuro) non è
certo il più adatto per parlare … di evoluzione, qualcosa comunque si può
trovare, a cominciare dalla conferenza di Niles Eldredge (Ecologia, Evoluzione e il
futuro della vita)
il 27/10/09. Qui il Programma e qui il motore di ricerca, e la ricerca libera. Per chi non lo avesse già sentito a Milano, A.La Vergata torna il
1’ novembre con la conferenza “Tutta colpa di Darwin?”.
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Ritorna F.AgnoIi
con un articolo sul Foglio (“Provocazioni”). In effetti il sottotitolo è davvero un po’
una provocazione, dato che gli viene attribuita la lettura di due libri,
mentre dell’articolo si capisce chiaramente che si sia accontentato di uno,
ritenendo che Boncinelli sia poco prudente e pure un po’ ideologico.
Poco coerente sembra quindi la scelta di apprezzare e sottolineare una frase
dell’unico libro (dei due citati) che ha letto, “L’evoluzione”
di F.Ayala, che non può che essere giudicata imprudente e ideologica, non essendo verificabile: “gli esseri umani (intesi come organismi intelligenti
con cui è possible comunicare) sono soli nell’immenso universo e saremo
sempre soli”.
A questa citazione fa seguire una sua valutazione errata e ideologica del
caso (paragonato erroneamente ad una roulette, attribuendo impropriamente
l’immagine a Boncinelli) da cui consegue inevitabilmente la sua interpretazione
ideologica che lo porta, come altri, ad identificare improbabile con impossibile,
allo scopo di concludere che l’uomo sia progettato.
Una visione davvero non ideologica dovrebbe però prevedere la dimostrazione
che anche la zanzara, oltre allo scimpanzè, sia stata progettata, e questo
richiederebbe quindi ulteriori riflessioni…
Anche nelle conclusioni ritorna questo “benedetto” “caso” il
cui ruolo nell’evoluzione biologia viene ideologicamente e
strumentalmente esagerato. Spiace che non abbia letto anche il libro di
Boncinelli … sono anni che AgnoIi esalta il caso oltre ai suoi meriti reali.
Forse avrebbe finalmente incontrato qualche frase sulla selezione naturale,
magari più illuminante di tante altre che sicuramente ha gia letto
inutilmente.
In conclusione l’articolo sembra dimostrare, parafrasando il sottotitolo, che
“Dio impedirebbe di capire l’evoluzionismo”, mentre proprio il libro
che ha letto, scritto da un biologo evoluzionista USA, ex-domenicano
spagnolo, cercava di dimostrare il contrario.
Povero Ayala, nonostante abbia contribuito alla vittoria degli evoluzionisti
in processi contro gli integralisti religiosi USA, … non sempre riesce ad
essere convincente …
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22/10/09-DE
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Una ricerca
tedesca pubblicata su Nature (“Convergent evolution of anthropoid-like
adaptations in Eocene adapiform primates”) presenta un nuovo primate fossile trovato in
Egitto e vissuto 37 milioni di anni fa, Afradapis longicristatus. Un articolo
di commento su Nature (“Fossil primate challenges Ida's place”) sottolinea come questo reperto confermi alcuni dubbi già sollevati sulla proposta posizione del
famoso Darwinius (di 47 milioni di anni fa) sulla linea evolutiva
delle aplorrine, il gruppo di primati a cui appartiene anche l’uomo: “Teeth and ankle bones of the new Egyptian specimen show
that the 47-million-year-old Ida, formally called Darwinius
masillae, is not in the lineage of early apes and monkeys
(haplorhines), but instead belongs to ancestors (adapiforms) of today's
lemurs and lorises”
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21/10/09-USA
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Nel sito dell’NCSE il link ad un articolo di Kevin Padian
(paleontogo e efficace consulente del NCSE nei processi in difesa
dellìevoluzionismo) comparso su Bioscience: “Ten Myths about Charles Darwin”. Interessante anche il tentativo di immaginare
come dovesse apparire, oggi, lo studente ventottenne C.Darwin dopo 5 anni in giro per il mondo. Le troppe
foto di un Darwin barbuto fanno dimenticare che aveva solo 23 anni quando si
imbarcò sul Beagle.
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21/10/09-IT
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Si intitola “L'uomo che gettò nel panico Darwin.
Alfred Russel Wallace e Charles Darwin, il lato umano della genesi di una
teoria scientifica” la
conferenza in programma questa sera, alle 21, al museo civico di Storia
naturale, in via De Pisis 24 a Ferrara. L’incontro, inserito nel
programma del Darwin year 2009, vedrà la partecipazione di Stefano Mazzotti
curatore dello stesso museo di Storia naturale di Ferrara e di Leonardo
Latella del museo di Storia naturale di Verona.
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Sono state
pubblicate le nuove tabelle orarie delle materie
previste per i nuovi licei. Forse a qualcuno sembrano poche le ore dedicate alle scienze e in
particolare alle scienze naturale. Per i creazionisti deve essere forse una
sorpresa invece vedere che nelle scuole superiori ci sono sempre 2/3 ore
settimanali di scienze naturali o di biologia.
La lettura delle tabelle fa capire perchè gli evoluzionisti hanno difficoltà
a discutere con chi nega le conoscenze che anche in Italia vengono fornite ai
giovani per così tante ore alla settimana, per così tanti mesi e per 5 anni.
E’ oggettivamente impossibile che un intervento di 20/30 minuti sia utile, e
non sembri una provocazione, se non si accettano le conoscenze che sono
comuni a tutti coloro che hanno una formazione scolastica fatta alle
superiori. L’esperienza didattica con migliaia di studenti, delle superiori o
universitari, dimostra che non è proprio possibile in poco tempo “illuminare gli ignoranti”. Si può capire
l’interesse dei creazionisti a “conoscere con
educazione e rispetto le loro tesi”, ma
l’esperienza insegna che anche 2/3 ore alla settimana per 5 anni di liceo non
sono sufficiente.
Quanto al rifiuto tardivo a partecipare, bisogna ricordare che pochi in
Italia sanno che esistano ancora alcuni creazionisti biblici che non seguono
le indicazioni della chiesa cattolica, e che quindi non vengono accettati
nemmeno ai convegni organizzati dal Vaticano.
Qualche relatore invitato forse se n’è accorto solo all’ultimo momento, e ha
capito che non era conveniente discutere con coloro che la stessa chiesa
cattolica da alcuni anni ha smesso di invitare ai convegni seri.
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20/10/09-IT
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Domani 21/10 a
Milano (ore 14.30 - 16.30, presso il Dipartimento di Matematica, via Saldini 50,
aula Chisini), nell’ambito dei
seminari del Corso di Bioetica del corso di laurea in Biotecnologi Mediche e
medicina molecolare, si terrà un seminario del prof.Guido Barbujani su “La
genetica e l’invenzione delle razze umane”
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Raffica
di eventi a conclusione della mostra su Darwin a Milano.
· 21/10
ore 18.30 Rotonda Befana: Antonello
La Vergata, Colpa di Darwin? Razzismo,
eugenetica, guerra e altri mali
· 22/10 ore 18.30 Rotonda Befana: Aldo Fasolo, Darwin
nel cervello
· 24/10 ore 18.30 Palazzo Besana | Piazza
Belgioioso, 1 (dietro a
S.Fedele vicino al Duomo): Dialogo tra
Luigi Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani
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Il 22/10 dalle 16 a Camerino un seminario sulla mummia del Similaun (“Ötzi: l’uomo venuto dal ghiaccio”) nell'ambito della mostra "Sulla rotta del Beagle, in viaggio con Darwin
alla scoperta della teoria evolutiva", parteciperanno come relatori il Prof.
Franco Ugo Rollo, docente della Facoltà di Scienze e Tecnologie Unicam, il
Prof. Albert Zink e il dott. Marco Samadelli di EURAC, il Museo Archeologico
dell'Alto Adige di Bolzano. Altre iniziative previste a Camerino, fra cui
uno spettacolo teatrale.
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19/10/09-IT
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[da Pikaia]
Amici e allievi di Pietro Omodeo, il decano degli evoluzionisti
italiani, hanno deciso di festeggiarlo nel modo che forse apprezza di più:
producendo un libro (Life and
Time. The evolution of life
and his history).che è
scaricabile gretuitamente da internet.
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18/10/09-IT
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A Torino la
Cattedra del Dialogo (promossa dalla Commissione regionale delle
comunicazioni sociali dei vescovi piemontesi) ha organizzato l’8 ottobre un
incontro fra un docente di fisica e una teologa su "Come vanno i cieli, come si va in....cielo"
(qui nel sito della webTV della curia, la registrazione delle interviste
ai due oratori). Secondo un articolo dell’Avvenire
del 10/10 (“A Torino fede e
scienze in dialogo. La prima serata tra fisica e teologia”) il
fisico avrebbe spiegato che la scienza «mai s’arroga
il compito di spiegare o capire i fenomeni, poiché si limita a descriverli
col linguaggio matematico» [?!] e che “il
fisico per credere nelle leggi naturali fa un atto di fede” [?!].
Il prossimo appuntamento sarà il 12
novembre con il fisico U.Amaldi e il biologo M.Luzzatto,
sul tema «Evoluzionismo e creazione».
Speriamo che in questa occasione, con due scienziati, la scienza venga
presentata in modo un po’ migliore … e più aggiornato … e che riescano a
farsi capire meglio anche dai giornalisti … anche dell’Avvenire.
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17/10/09-IT
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Domani 18/10 a Bergamo,
nell’ambito di BergamoScienza,
alle 11.30 al Teatro Sociale si parlerà dei creazionisti: G.Bocchi e
R.Maiocchi saranno i relatori della conferenza «La
cosmologia contemporanea e il creazionismo»
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[da Provincia
autonoma di Bolzano] si svolgerà giovedì 22 ottobre, alle ore
17.30, presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige,
in via Bottai 1, a Bolzano l’inaugurazione
della mostra “®Evolution”. “In occasione dell’Anno di
Darwin, la mostra temporanea "®Evolution" del Museo di Scienze
Naturali dell’Alto Adige presenta l’evoluzione dal vivo e grazie a piante e
animali viventi dimostra che l’evoluzione è un processo visibile. La
rassegna illustra l’incredibile varietà della natura prendendo le mosse dal
viaggio compiuto da Charles Darwin 175 anni fa in seguito al quale il
celebre naturalista rivoluzionò completamente la percezione della natura”.
Complimenti agli organizzatori; sembra
che all’inaugurazione manchi solo l’esercito: “saranno
presenti all’inaugurazione Luis Durnwalder, presidente della Provincia, Karl
Golser, vescovo di Bolzano-Bressanone, Bruno Hosp, presidente dei Musei
provinciali altoatesini, Gerhard Brandstätter, presidente della Fondazione
Cassa di Risparmio, Vito Zingerle, direttore del Museo di Scienze Naturali
dell’Alto Adige”
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Pordenone: Con “Emma Darwin, l’evoluzione di un
amore”, incontro (con C.Ceci e S.Moriggi) dedicato alla moglie del
celebre evoluzionista, si apre sabato 17 ottobre “Sabato Scienza”, uno dei
filoni attraverso i quali si sviluppa STORIE
DI FUTURO: storie di scienza e di
tecnologia, storie di vita di scienziati sia del passato che del presente.
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16/10/09-IT
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[da Pikaia]
A Milano mercoledì 28 ottobre 2009, dalle 15 alle 19, il Centro
Filippo Buonarroti organizza nel Museo di Storia Naturale di Milano il
convegno “La
teoria dell’evoluzione di Charles Darwin alla prova della scienza e della
cultura del nostro tempo”. Si farà una valutazione dei risultati
dell’anno dedicato a Darwin e del dibattito in corso sulla teoria dell’evoluzione.
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[da Pikaia]
A conclusione dell’anno darwiniano, l’Associazione Nazionale Insegnanti di
Scienze Naturali (ANISN), in collaborazione con la Società Italiana di
Biologia Evoluzionistica (SIBE), organizza ad Abbiategrasso (MI) un corso di
tre giorni sull’insegnamento della biologia evoluzionistica e sulle modalità
della comunicazione scientifica. Iscrizioni entro e non oltre il 15 novembre p.v.
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[da Pikaia]
David Penny dell’Università di Massey, Nuova Zelanda, cerca di capire quale
fosse il modus operandi di Darwin in un interessante saggio (“Charles Darwin as
a theoretical biologist in in the mechanistic tradition”), pubblicato
su Trends in Evolutionary Biology, una nuova rivista dell'Università di Pavia.
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Dal 17 ottobre a Ferrara:
riprende il Darwin Year, con una serie di iniziative
autunnali. L’interesse è ora soprattutto sull’evoluzione umana, con una
mostra che si inaugurerà il 17/10, "Anthropos. Alle origini dell’uomo". Qui il programma delle altre iniziative.
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Oggi a Firenze
c’è l’inaugurazione di “Pianeta
Galileo”, una delle poche iniziative di diffusione della scienza che
si svolge a livello regionale. Una delle iniziative di rilievo è la tavola
rotonda “CULTURA SCIENTIFICA e CULTURA UMANISTICA”, a cinquant'anni da Le
due culture di Charles P.
Snow. È
piena di sorprese l’edizione 2009 di Pianeta Galileo, la manifestazione
scientifico-culturale nata per far incontrare il mondo della scuola con
quello della ricerca scientifica. Un mese di eventi in tutte le province
toscane. Un programma nato sotto gli auspici di due stelle del pensiero
scientifico: Galileo e Darwin [Leggi tutto...]. Qui il programma
e le iniziative
dedicate alla biologia e all’evoluzione biologica
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15/10/09-IT
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Nel sito web avventista
si informano i fedeli che mancano 9 giorni alla celebrazione del “sabato
della creazione”, il 24 ottobre.
Positivo il fatto che nell’articolo si riconosca, proprio mentre i
creazionisti dell’AISO
gioiscono per inesistenti difficoltà dell’evoluzionismo, che “la visione evoluzionista ha progressivamente raggiunto il dominio
praticamente incontrastato nel mondo intellettuale dell’Occidente” e
addirittura, forse esagerando (ma più probabilmente confondendo il fatto
dell’evoluzione biologica con la teoria che oggi la spiega nel modo migliore)
che “In più, l’evoluzione è stata accettata anche da gran parte del mondo
della religione”.
L’improbabile definizione data dell’evoluzionismo teista
(che caratterizza la chiesa cattolica, che su Darwin non si esprime certo in
modo positivo…) sembra
confermare questa confusione.
Spiace poi notare che la lucida analisi dei propri errori, fatta nello scorso
settembre dalla chiesa anglicana,
con conseguente ammissione di colpa, non abbia fatto riflettere anche le
altre chiese cristiane.
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14/10/09-VA
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Frase sibillina e
un po’ intrigante, più per quello che nasconde che per quello che mostra,
quella detta da mons.Ravasi, responsabile della cultura per il Vaticano, in
una intervista al Messaggero di oggi: “Mons.Ravasi:
dialogo fra scienza e fede”.
In un articolo, con un titolo che contiene la parola dialogo, fa
davvero rabbrividire leggere la breve e inquietante citazione di mons.Ravasi
su Darwin:
“non è finito all’Indice forse perché
protestante”
.
Leggere questa valutazione su Darwin rischia di rendere poco sincere e
credibili alcune altre frasi dell’intervista (“Scienza
e fede devono seguire percorsi propri”, “scienza
e fede devono dialogare”, “i dialoghi
possono essere fecondi”, …) ma soprattutto dovrebbe giustifiare
precedenti dichiarazioni fatte nel 2005 in favore dell’autonomia della scienza, quando
disse semplicemente che: “Le critiche alla
teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei
teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”. Sembra di
capire invece che per la chiesa cattolica dell’ottocento fosse importante
verificare preliminarmente la religione di afferenza del ricercatore.
Ovviamente sarebbe interessante che mons.Ravasi chiarisse quale pericolo
avrebbe corso la scienza e l’evoluzione culturale umana nel caso Charles
Darwin fosse vissuto in un paese cattolico o se fosse stato addirittura un
religioso, come era previsto.
Potrebbe certamente trarre qualche utile spunto di riflessione analizzando …
il calvario di Teilhard de Chardin, un cattolico, un prete, un
gesuita, un paleoantropologo che cercò di far dialogare due “culture” che in
realtà hanno, come dice mons.Ravasi, “due percorsi
propri”.
Purtroppo, come ha dimostrato TdC, nessuna religione ama il dialogo, e spesso
le condanne, come nel suo caso, sopravvivono per decenni anche oltre la morte
del condannato … come è stato confermato dal card.Poupard, a 54 anni dalla
morte, il 17/2/2007
Questa valutazione in quanto permette finalmente di chiarire il motivo per
cui nel settembre del 2008 mons.Ravasi poteva dire che la chiesa cattolica, a
differenza di quella anglicana,
non aveva proprio da scusarsi di nulla in quanto non l’aveva mai condannato
né scomunicato … Ora finalmente sappiamo che il motivo era semplicemente un
problema di diversa parrocchia …
Ora finalmente sappiamo anche quanto rischia uno scienziato ad aderire ad una
delle tante religioni … ma c’è un vantaggio …: le altre lo rispetteranno
maggiormente …
Mons.Ravasi dovrebbe spiegare inoltre il motivo per cui, proprio poco dopo un
convegno su Darwin, non gli sia ancora chiaro (“.. forse
…”) cosa sarebbe successo a Darwin se fosse nato in un paese cattolico
(… forse ci sarebbe qualcosa da rivedere sul famoso “dialogo fra scienza e
fede”?).
A questo proposito non si dovrebbero dimenticare le parole di mons. S.Pagano,
archivista esperto di G.Galilei, pubblicate il 29/5/09
sull’Osservatore Romano: “non si può negare
la ferma e risoluta decisione di Urbano VIII a volere il processo e la
condanna affidando le carte e gli studi di Galileo al vaglio di studiosi
prevenuti e non sempre all'altezza”.
E’ successo lo stesso anche con Darwin nell’800, quando Leone XIII pubblicò
un’enciclica contro i naturalisti? Sta succedendo lo stesso adesso che non si
sa ancora se approvare o condannare Darwin?
Un fatto rilevante risulta comunque evidente confrontando le numerose
dichiarazioni di cattolici verso alcuni scienziati rispetto alla frase di
mons.Ravasi: meglio essere protestanti che atei … c’è maggior rispetto e si
evita qualche condanna in più …
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La stessa frase di
mons.Ravasi è riportata, leggermente diversa (“non
è mai entrato nell’Indice, forse perché era un autore protestante”),
anche nel quotidiano on line Toscana Oggi (“SCIENZA E FEDE: MONS. RAVASI, VERSO «UNA
TEORIA DEL DIALOGO», IN VATICANO MOSTRA SU GALILEO”), dove si inquadra l’intervista del Messaggero
nell’inaugurazione di una mostra su G.Galilei; c’è solo un’aggiunta, una
valutazione non certo favorevole a chi affronta i problemi avendo già la
verità in tasca: “è possibile un dialogo molto
fecondo tra queste discipline, se non si adottano vie di precomprensione”;
sempre che sia riportata sia corretta e che la “pre-comprensione” non sia
molto diversa dal “pre-giudizio”.
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La stessa frase si
trova anche nell’articolo dell’Avvenire (“Tra scienza e fede dialogo oltre i tribunali”): «non è mai entrato nell’Indice, forse
perché era un autore protestante».
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Molto diversa è
invece la frase di mons.Ravasi che viene riportata da un’agenzia vaticana…
Nell’articolo dell’agenzia Zenit (“Anno dell'Astronomia:
opportunità di dialogo tra fede e cultura”) leggiamo infatti che Darwin
non è stato giudicato dalla Chiesa “perché
probabilmente era un autore protestante”. In questo caso il dubbio
sarebbe sulla sua afferenza religiosa più che l’inserimento de “L’origine delle specie” nell’Index librorum
prohibitorum?
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13/10/09-USA
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L’ultimo numero
(set 2009) del Journal of Effective Teaching è tutto dedicato all’insegnamento dell’evoluzione a
livello di college e di università. Tutti gli
articoli sono qui consultabili ondine.
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12/10/09-IT
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Nel sito degli
evangelici si forniscono informazioni imprecise sull’annullamento di
un’iniziativa inserita nel convegno organizzato dai creazionisti protestanti
milanesi, legati – diversamente dai cattolici che da un anno non accettano
più né creazionisti né neocreazionisti (=ID) ai loro convegni - ad una
lettura acritica dei primi versetti della Bibbia. Si parla di una fuga di
evoluzionisti, mentre gli organizzatori sanno bene che da tempo chi si occupa
professionalmente di evoluzione biologica, i cosiddetti “esperti di Darwin”,
avevano fatto sapere che non ritenevano possibile discutere con chi nega
fatti e teorie scientifiche che da decenni sono state verificate e che si
sono dimostrate utili all’umanità.
Altri docenti successivamente coinvolti probabilmente non seguivano
costantemente il dibattito sulla biologia evoluzionistica e quindi non
conoscevano altrettanto bene il mondo del creazionismo biblico italiano, e
forse, come tanti cattolici, addirittura ne ignoravano anche l’esistenza.
Purtroppo non si sono quindi nemmeno insospettiti nel vedere definita
eufemisticamente addirittura come “teoria
del creazionismo” un’ipotesi metafisica da secoli indimostrabile e
indimostrata.
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10/10/09-VA
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Notizia
interessante riportata nel sito del DISF (“Francis Collins, direttore del Progetto genoma e
autore di "The Language of God", nominato da Benedetto XVI membro
della Pontificia Accademia delle Scienze”) e in molti siti cattolici (“Human genome and
embryology experts named to Pontifical Academy of Sciences”),
giornalistici (“Pope
names NIH director to Vatican think tank”) ed evoluzionistici.
Il Papa infatti ha nominato come nuovo componente dell’Accademia Pontificia
delle Scienze F.Collins, ex direttore del progetto Genoma (e recentemente
nominato da B.Obama direttore dell’NIH, il principale ente finanziatore della
ricerca medica e biologica USA).
Ci sarà quindi da oggi almeno un componente favorevole alla ricerca … sulle
cellule staminali embrionali, o probabilmente due, dato che nell’Accademia è
entrato anche l’embriologo E.De Robertis, che si occupa anche lui di
cellule staminali.
Sembra che abbia avuto effetto la predica del 07/03/2008
di P.Cantalamessa, che
fece presente al Papa il rischio di mettere in difficoltà la chiesa
appoggiando posizioni antiscientifiche sui temi dell’evoluzione biologica.
Lo fece citando nella predica una frase molto dura tratta proprio da un libro
di Francis Collins (“Il
linguaggio di Dio”) che stava leggendo: “Non c’è da
meravigliarsi se molti di questi giovani voltano le spalle alla fede,
concludendo di non potere credere in un Dio che chiede loro di rigettare ciò
che la scienza insegna loro con tanta evidenza intorno all’universo naturale”.
F.Collins è di religione evangelica, ma preferisce l’evoluzionismo teista
proposto dalla Chiesa cattolica rispetto al creazionismo e all’Intelligent
Design, prevalente fra i protestanti USA (e che qualche cardinale cercava
recentemente di proporlo al Papa come migliore alternativa …)
Il
30 settembre Francis Collins, nuovo direttore del NIH, ha nominato i
membri di un gruppo di lavoro per definire i requisiti per i ricercatori che
vogliono creare e registrare linee di cellule staminali embrionali umane
attraverso il Registro ufficiale delle cellule staminali dell'Agenzia.
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8/10/09-USA
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[da Gravità
Zero: “Obama: scienza fondamentale per la
salute di una nazione”]
Il presidente USA riceve alla Casa Bianca alcuni scienziati a cui vengono
attribuite le Medaglie Nazionali della Scienza. Il
Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha affermato che investire
in ricerca scientifica e tecnologia è fondamentale per la salute di un
paese ora più che mai e che bisogna continuare a investire "nella
prossima generazione di scoperte e di scienziati". Interessante
anche l’ammissione di ignoranza: “Obama ha poi confessato che in materia
sia lui che la first lady Michelle sono un po' "arrugginiti".
In Italia invece troviamo addirittura che
antievoluzionisti un po’ arrugginiti vorrebbero insegnare l’evoluzionismo a
evoluzionisti che non sapevano né della loro esistenza, né del fatto che, da
quando alla cultura c’è mons. Ravasi, la chiesa cattolica ufficialmente non
discuta più con loro. Qui si vede il video di un creazionista
invadente allontanato
da un convegno vaticano su Darwin, presieduto in quel momento dagli
evoluzionisti F.Ayala e D.Futuyma.
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Il New York Times pubblica una recensione di N.Wade (“Evolution
All Around”) dell’ultimo libro di R.Dawkins, Non
sembra abbia capito che con questo libro R.Dawkins abbia inteso modificare il
suo approccio ai creazionisti, che in parte vengono difesi dall’accusa di
essere ignoranti mettendoli sullo stesso piano di Dawkins: “Creationists insist evolution is only a theory, Dawkins
that it’s only a fact. Neither
claim is correct”. Ovviamente si evidenzia qualche problema nel presentare al pubblico cosa
lui, giornalista scientifico, intenda per “teoria”; qui sembra accettare la
visione riduzionista dei creazionisti. L’articolo ha sollevato qualche
protesta, che troviamo in un paio di autorevoli lettere al direttore il 25
ottobre (D.Dennett e P.Kitcher)
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6/10/09-IT
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Dopo il Museo di
storia naturale di Brescia anche l’università di Bergamo sarebbe poco
adatta per certificare quello che hanno da dire di vecchio i creazionisti
biblici; l’improbabile (ma soprattutto inutile) confronto (?!) fra chi crede
che l’universo ha 6.000 anni e chi crede invece a chi ha dimostrato che ne
abbia almeno 14.000.000.000 non può che incontrare qualche difficoltà … (“Università,
salta il dibattito creazionista, è polemica”).
Non dimentichiamo comunque che a Roma sia l’Università La Sapienza che il CNR
hanno messo a disposizione un’aula per convegni creazionisti alternativi in
date vicine a quelle dei convegni evoluzionisti organizzati dal Vaticano in
ottobre e in marzo (dove invece si tenevano ben lontani creazionisti biblici
e estimatori dell’ID, con cui non vogliono più confondersi).
Forse a Roma nessuno ha protestato, a differenza di quel che è successo in
Lombardia, e [quasi] nessuno si è accorto dei due convegni.
D’altronde non sembra certo una bella idea quello di far coincidere questa
iniziativa oscurantista (leggere
qui per capire chi è definito oscurantista per la Templeton Foundation …
che finanzia i convegni vaticani) con le giornate di “BergamoScienza” … illudendosi che nessuno se ne accorga …
Un tempo alcuni ancora credevano che la terra fosse piatta; oggi dopo
Colombo e dopo le foto dalla luna, l’argomento è necessariamente passato di
moda. Che ci sia ancora qualcuno che crede che la vita sulla terra abbia
poche migliaia di anni (e che usi ancor oggi
proprio la Bibbia – “quello che per me è chiaro leggendo la Bibbia”
dice l’ing.BertoIini- come fonte di conoscenza scientifica, o storica come
loro preferisono dire) rimane una delle più grosse sfide fatte alla [loro]
ragione.
E’ davvero sconcertante notare con che superficialità si neghi il rispetto
della competenza, come se fossimo ancora a diecimila anni fa, quando con laa
scoperta dell’agricoltura si dimostrò necessaria la divisione del lavoro e il
rispetto delle compatenze.
Soprattutto perchè nessuno crederebbe che oggi anche un creazionista
preferirebbe farsi vedere da un ginecologo per uno spiacevole mal di denti.
E poi sono capaci di stupirsi che qualcuno inorridisca se un revisore dei
conti pensa di poter concludere un convegno in cui ingegneri e sociologi si
illudono di essere davvero credibili anche come critici della scienza …
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5/10/09-IT
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“Quello
che Darwin non poteva sapere” è il tema della conferenza tenuta oggi
a Piacenza dal dott. Richard Wiskin, docente di storia, biologia
e geografia a Toronto e critico dell’evoluzionismo. La conferenza verrà
ripetuta sabato 10 ottobre presso la chiesa evangelica di Modena. Se a
qualcuno interessa, qui c’è un video.della
prima parte della conferenza, con una ricostruzione dell’evoluzione umana a
partire dai primati. Nello stesso sito web evangelico una conferenza per
presentare le prove del diluvio
universale.
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4/10/09-IT
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Con un articolo
sul Riformista (“Ardipithecus,
la scimmia che più ci assomiglia”)
il paleoantropologo G.Manzi sottolinea la rilevanza e l’eccezionalità
del fatto che la rivista scientifica Science ha dedicato ben 11
articoli e la copertina alle ricerche effettuate sui resti fossili
dell’Ardipithecus, un nostro lontano antenat di 4.4 milioni di anni fa. La
conoscenza dell’inglese e una preparazione di base di paleoantropologia
(strano e sospetto che la scuola italiana ormai non la fornisca ai giovani
fino a 22 anni se non in un unico corso di laurea…) sono le uniche condizioni
per informarsi su questa eccezionale scoperta. L’altra condizione (una
connessione internet per collegarsi con il sito web di Science) non è più
oggi un problema...
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4/10/09-IT
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Dibattito a Roma
fra mons.Ravasi e il genetista Axel Kahn su “Fede e scienza” il 2/10/09. Ne riferisce oggi un
articolo dell’agenzia Zenit (“Fede e scienza, un dialogo necessario”) e un’intervista della R.Vaticana a mons.Ravasi il 6/10/09
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2/10/09
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Da sabato 3
ottobre a domenica 18 ottobre 2009, si svolgerà la VII edizione di “BergamoScienza”.
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Domenica 4 ottobre
2009 - ore 15.30
Centro Congressi Giovanni XXIII - Sala Alabastro - viale Papa Giovanni XXIII,
106 – Città Bassa Tavola Rotonda: I DONI DI DARWIN. Relatori: Francesco Colotta, Direttore Ricerca e Sviluppo, Nerviano
Medical Sciences, Robert Perlman University of Chicago, Chicago, USA
Moderatore:Giuseppe Remuzzi Comitato Scientifico BergamoScienza.
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Dal 04/10/2009
al18/10/2009: Mostra sull’uomo di Similaun (“L’uomo venuto dal freddo”)
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da 04/10/2009
al18/10/2009: Mostra “Darwin in Museo”
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1/10/09
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Sembra che il blog
di Oca sapiens abbia cercato di sollevare il velo (1
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sulle qualifiche e sulle competenze di alcuni dei partecipanti al convegno
antievoluzionista organizzato da un circolo creazionista milanese diretto da
un pastore avventista e composto soprattutto da esponenti di diverse
religioni protestanti che vogliono insegnare la biologia ai biologi esperti
(e a coloro che almeno sanno come si traduce correttamente in italiano “On the origin of species”). Sembra anche che i
previsti “evoluzionisti” non avessero compreso non solo cosa si
aspettasse da loro, ma nemmeno quando, tanto è vero che sembra abbiano
altri impegni in quei giorni.
[PS: purtroppo sembra non si debba credere all’organigramma
fornito dai creazionisti USA – è davvero
imbarazzante doversi scusare con un creazionista per aver ingenuamente
ritenuta corretta un’informazione anagrafica contenuta in un sito web che si
chiama www.creationism…
mi cospargerò il capo di argilla che anche a basse temperature può diventare
carbone … e poi cenere applicando temperature più elevate]
In realtà in Italia il problema attualmente ben più serio è questo; è scoppiato in luglio, ma
proprio in
questi giorni si è aggiunto un aspetto molto … deprimente, se si esclude
un sempre possibile (ma non sembra probabile) caso di omonimia …
Al confronto le ingenuità del
“fedele” ingegnere creazionista sentite a Brescia e integralmente archiviate
a disposizione di tutti e a futura memoria in questa pagina
fanno quasi tenerezza.
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31/8/09-it
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[Da Pikaia]
L'ultimo libro di Federico Focher è incentrato sulla figura di
Alexander Von Humoldt: "Alexander Von Humoldt. Uno schizzo dal
vivo".
Prefazione di Riccardo Pozzo.
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30/8/09-IT
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Iniziative
culturali settembrine in Lombardia: nell’ambito dell’iniziativa Parolario,
ovviamente prevista a Como, il 5 e il 6 si parlerà in Piazza Cavour di
“La morale della natura. Riflessioni sulla legge naturale” con Simone
Pollo (il 5 alle 19) e si “Darwin e l’anima. L’evoluzione dell’uomo
tra biologia e fede” con Orlando Franceschelli (il 6 alle 18.30).
A Milano invece riprendono le conferenze annesse alla Mostra
sull’evoluzione Darwin
2009 alla Rotonda della Besana. Qui il programma di settembre
(Mantovani, Torroni, Rook e Ferraguti) e ottobre
(Pilastro, Costa,Tort, La Vergata, Fasolo, Veronesi).
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Il sito di Pikaia
ci ricorda che sono usciti i numeri di settembre di Darwin
e Le
Scienze
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Sul Corriere
un articolo di G.Giorello (“DALLE MACCHINE AL
DNA E A INTERNET LE IDEE CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO”) presenta una interessante serie di articoli
(“Il cammino del sapere”) dedicati alle scoperte scientifiche e alle
conseguenti nuove idee che hanno reso il mondo sicuramente un posto sempre
più adatto per la vita umana. Giorello ricorda che “la
scienza può entrare in conflitto con credenze più consolanti”, ma ci
mette in guardia da chi pensa che queste sfide si possano vincere con meno
conoscenza e meno competenza.
Ci si puo’ augurare che una diffusione così ampia di informazioni che
riguardano ben 30 diversi ambiti di conoscenza che fino a qualche decennio fa
erano ignorati possa ridurre la sfiducia verso chi ha avuto ed ha il merito
di aiutare l’umanità a esplorare buchi neri che un tempo erano illuminati
solo da maghi e ciarlatani.
Purtroppo non tutti i quotidiani si impegnano seriamente in questa direzione.
Giusto 15 giorni fa un altro quotidiano preferiva mettere in dubbio scoperte
scientifiche più che confermate; certo non è difficile: basta chiedere ad un
astronomo di parlare della struttura delle proteine: “Nessun fisico o chimico, osservando l'incredibile efficienza e il
disegno perfetto di una proteina formata da 2000 atomi potrebbe seriamente
pensare che tutti quegli atomi siano andati a collocarsi "per puro
caso" nella loro posizione”. In effetti è una domanda da fare a
un biologo …; purtroppo prima di rispondere dovrebbe correggere il gravissimo
errore.
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uo
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29/8/09-IT
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Per capire la
differenza fra evogrammi e rappresentazioni lineari dell’evoluzione
(che trascinano verso rappresentazioni mentali errate), è interessante
affiancare due notizie che arrivano dagli USA: la pubblicazione del nuovo
libro dell’ottimo (e prolifico)
giornalista scientifico Carl Zimmer (“The
tangled bank, an introduction to evolution” ) e la notizia (“Band shirts hit wrong note with parents”) della maglietta (che poi è stata ritirata a
causa di assurde polemiche) di una banda scolastica che raffigurava la solita
scorretta rappresentazione lineare dell’evoluzione dai primati all’uomo.
Carl Zimmer ha utilizzato il suggerimento del paleontologo di Berkley Kevin
Padian (consulente del NCSE and nel
processo Di Harrisburg/Dover che ha umiliato i profeti del’Inteligent
Design), presentato nell’articolo [free] “Trickle-down
evolution: an approach to getting major evolutionary adaptive changes into
textbooks and curricula” (Integrative and Comparative Biology, volume 48,
number 2, pp. 175–188).
Più divertente l’articolo sulle magliette, con gustose interviste che
dimostrano i diversi motivi per cui piacevano o non piacevano. Il atto
curioso è che neppure K.Padian le avrebbe apprezzate…!
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29/8/09-IT
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Sul Corriere
alcune anticipazioni dell’intervento di Cavalli
Sforza il 4/9 al festival
della Mente di Sarzana (“L'EVOLUZIONE
CULTURALE BATTE QUELLA BIOLOGICA”). Anche quest’anno Odifreddi ci sarà e presenterà Newton.
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28/8/09-IT
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L’assessore alla
cultura di Brescia è in ferie e quindi bsogna avere ancora un po’ di pazienza
prima di leggere su Pikaia una risposta alla domanda
rivoltagli il 20/8 da T.Pievani.
Il dubbio che la domanda sia, anche solo in parte, "retorica, insinuante,
diffamatoria", non è oggi per nulla tranquillizzante.
Retorica infatti lo è diventata certamente, anche se solo dalle 23
del 20/8, quando la UAAR ha confermato di non aver ottenuto per il Darwin
Day bresciano, come negli anni precedenti, l’auditorium del Museo di Storia
Naturale.
Essendo ormai oggi una domanda retorica (anche se a posteriori –
T.Pievani forse riesce ancora a dimostrare che non era stato informato in
febbraio del motivo per cui il Darwin Day non si tenesse più nel Museo) il
rischio di essere insinuante è inevitabile.
Si potrebbe infine discutere, ma che la risposta sia positiva (in fondo siamo
già nel 2009) è quasi evidente … se possa essere diffamatorio
insinuare che oggi si possa negare a chicchessia l’auditorium del Museo di
Storia Naturale o una qualsiasi sala o piazza pubblica o privata per parlere
bene della genialità di Darwin nel bicentenario della sua nascita e 150 anni
dopo che la sua idea, anche se non perfetta, convinse immediatamente tutte le
migliori menti della seconda metà dell’ottocento.
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27/8/09-IT
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Si parlerà di
Darwin (un semplice “medaglione” sul
bicentenario) e Galileo questa sera
a Superquark
su RAI1 alle 21.20
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Sull’Avvenire si
parla oggi di Teilhard de Chardin in un’intervista che viene fatta
all’autore di una recente biografia (“Teilhard de Chardin, eretico o
profeta?”). Facile capire cosa pensi il biografo che “ripercorre senza intenti trionfalistici la vicenda
umana di Teilhard, «gigante della fede» e «uomo pieno di nobiltà e
intelligenza, coraggio e generosità» ma al tempo stesso «non privo di paure
ed esitazioni, turbamenti ed errori»”. L’intervista contiene molte
allusioni non chiarite (fra le “componenti
eterogenee, dal punto di vista epistemologico e metodologico” c’era
forse anche il panteismo che non piaceva a Pio XII? La Chiesa lo ha
condannato anche 7 anni dopo la sua morte perché credeve nell’ortogenesi “progressivamente scartata dalla comunità scientifica”?
Cose si deve sospettare se sull’Avvenire si parla di “ambiguità nel genio del gesuita” associata alla
“«vita di mondo» durante le traversate oceaniche”, dove “trascorre buona parte
della sua esistenza”? [?!]
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26/8/09-IT
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Nel blog Vacazioni
si riassume (“Conferenza
pastafariana a Brescia?”) la storia dell’ingegnere creazionista
ospitato dal comune di Brescia che lo ha preferito agli esperti della cultura
occidentale per parlare (invero piuttosto male, com’era prevedibile)
dell’evoluzione, elencando gli errori che l’assessore alla cultura dovrà
giustificare al ritorno dalle ferie.
Si potrebbe però discutere se, come si capisce dal post, l’idea di una
conferenza pastafariana organizzata dalla UAAR bresciana possa essere
un’iniziativa riparatrice sufficientemente adeguata alla figuraccia … e possa essere un’alternativa alla pastasciuttata
già proposta da altri
A sua consolazione, e a nostra (ulteriore) preoccupazione, ci sono problemi
di coerenza ben più gravi, e sempre in contesti che riguardano l’evoluzione,
ma soprattutto la definizione di vita, che dimostrano serissimi problemi di
coerenza anche a livello nazionale, come ha fatto notare con grande lucidità
Chiara Saraceno su Repubblica il 24/8 (“La
doppia etica della vita”).
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26/8/89-USA
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[da Pikaia]
Mark Isaak ha
pubblicato un libro, “The
counter-creationism handbook”) che aiuta a affrontare le
sbrodolate creazioniste. Il libro comincia con un elenco delle
affermazioni dei creazionisti, raggruppate secondo argomento: filosofia e
teologia, biologia, paleontologia, geologia, astronomia e cosmologia, fisica
e matematica. Terminata la carrellata di affermazioni che il creazionismo fa
sulla scienza, Isaak procede con i principi stessi del creazionismo e
dell’intelligent design.
In realtà il libro sembra francamente eccessivo … per la situazione italiana.
Almeno finchè il creazionismo che in Italia annaspa accanto al prevalente
evoluzionismo teista rimarrà quello biblico (o “della terra giovane”) che si è manifestato al Museo
di Brescia (dove il vicepresidente dei creazionisti biblici ha esposto i
reali motivi che lo portano al creazionismo, essenzialmente religiosi anche
se diversi e contrastanti rispetto alle indicazioni della religione
prevalente in Italia) o al convegno organizzato al CNR di Roma il 27/2/09 e raccontato nel n.45 della rivista del vicepresidente, Radici
Cristiane,
Finora, e fino a quando non interverranno, come avviene negli USA, strutture
dotate di potere politico o economico rilevante, le manifestazioni
creazioniste in Italia e in Europa sono estramemante limitate e in realtà
piuttosto patetiche (sempre che non si dia ascolto a ricostruzioni
negazioniste del “dibattito” avvenuto al museo di Brescia).
E’ quasi più difficile far capire che non è davvero un problema di libertà di
espressione, che a tutti è cara (nonostante in Italia abbia comunque qualche
serio problema), lasciar salire qualcuno in cattedra a dire che la vita sulla
terra ha poche migliaia di anni, o che la terra è piatta (no questo
non si sente più …), o che nell’argilla c’è il carbonio, o che una margherita curiosa
potrebbe un giorno guardarci.
In attesa del prossimo libro di R.Dawkins si può quindi imparare qualcosa
leggendo questo libro di M.Isaak e, come assaggio, un suo testo, disponibile
in rete (“Five Major Misconceptions about Evolution”).
PS: Non ditelo all’editore di M.Isaak (Mark lo sa già…), ma nel libro
c’è gran parte di quanto si può leggere già oggi, magari con l’aiuto (attenzione!)
di un traduttore automatico, in questo sito web
(“An Index to Creationist Claims”).
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25/8/09-USA
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Stimolante post
nel blog Slaktivist (“The
Long March of the Koalas”): fa capire perchè dovrebbe essere molto
difficile se non impossibile essere creazionisti in Australia o Madagascar,
in Austria non sarebbe impossibile, mentre negli USA è, lo sappiamo, ben più
facile ... e non solo per motivi religiosi.
Si ricollega bene anche ai ragionamenti di Dawkins nel suo ultimo libro,
sintetizzati proprio qui sotto.
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25/8/09-UK
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[da Pikaia] Uscirà a breve il nuovo libro di Richard
Dawkins: su The Times è stata pubblicata la presentazione dell'ultimo
libro di Richard Dawkins dal titolo “The Greatest Show on Earth:
The evidence for evolution”. The Times pubblica inoltre un'intervista a Richard Dawkins e, mentre commenti al nuovo
libro sono presenti su Evolutionblog e su Frontal Cortex.
Sul Times c’è anche un assaggino del libro, che sicuramente piacerebbe a
L.Galleni in quanto riprende - ma suggerisce di modificare - un suo mantra (…
da anni ripete ai credenti che «L'evoluzione
è un evento scientificamente provato al pari dell'esistenza dell'Impero
romano» [2009]).
In questo assaggio del libro Dawkins ci induce ad immaginare come sarebbe la
vita di un docente di latino che dovesse perdere buona parte del suo tempo a
convincere gli studenti e i loro genitori che i Romani sono esistiti davvero,
contrariamente a quello che qualcuno dice loro: “Instead
of devoting your full attention to the noble vocation of classical scholar
and teacher, you are forced to divert your time and energy to a rearguard
defence of the proposition that the Romans existed at all”.
Come ben sa Dawkins, anche questa difesa dell’Impero Romano o dell’evoluzione
non sarebbe senza rischi, in quanto si presta facilmente a insinuare sospetti
di secondi fini ….
Sarà interessante vedere la reazione a questo nuovo libro, che cerca di
superare questo ostacolo cercando di dimostrare che l’ipotesi di L.Galleni
non è corretta (in effetti non ci sono negazionisti dell’Impero Romano…): chi
nega l’evoluzione è invece da assimilare … a chi neghi l’olocausto … e
qualcuno c’è … come c’è qualcuno che nega addirittura l’evoluzione come
fatto.
Sarebbe interessante verificare in Italia l‘ipotesi di R.Dawkins, ma non
sembra difficile, se si pensa ad alcuni personaggi citati in un articolo di
Panorama dell’8/2/09 (“Il Vaticano, la Shoah e i neocrociati
alla destra del Papa”).
Preoccupato che ben il 45% degli americani ma anche una parte comunque
elavata della popolazione del mondo occidentale non sempre abbia idee chiare
sull’evoluzione, con questo libro Dawkins intende appunto fornire gli
strumenti e le conoscenze per aiutare tutti. In particolare intende
rivolgersi in maniera amichevole soprattutto a quei religiosi, come gli
anglicani e i cattolici che trovano difficoltà a seguire le indicazioni dei
loro vertici, che non negano e invitano, anche se con poco successo, a non
negare l’evoluzione.
Capita infatti spesso che qualcuno si blocchi, non riuscendo ad andare oltre
la frase ”io non nego l’evoluzione” traendo conseguenze razionali, e
rischiando di proseguire con un “ma …” seguito da dubbi e ignoranze
riesumati da preconoscenze e ragionamenti infantili. Questo ovviamente nelle
situazioni migliori, dato che al peggio non ci sono limiti.
Per fortuna, sui docenti di latino non incombe questa minaccia, che invece
perseguita, per fortuna in modo diverso, chi studia e insegna l’evoluzione.
Ovviamente la situazione peggiora ulteriormente e rapidamente se c’è chi
alimenta finanziariamente o ospita nei locali pubblici chi sostiene che
l’impero romano (o l’evoluzione) non sono mai esistiti.
Dawkins spera di far capire che l’esistenza dell’evoluzione può illuminare
con spiegazioni chiare anche le meraviglie della natura, che per molti
continuano a rimanere inspiegabili magari per tutta la vita a causa di chi,
magari dotato di “strong political and especially
financial support” spinge a ignorare un fatto rilevante come
l’evoluzione biologica.
Un esempio dell’utilità ma anche della necessità di questo approccio lo si
può vedere in un recente interessante post su Pharyngula di PZ Myers
(“Evolution of the appendix?”) a commento una recente pubblicazione (Smith
HF, Fisher RE, Everett ML, Thomas AD, Randal Bollinger R, Parker W (2009) Comparative anatomy and phylogenetic
distribution of the mammalian cecal appendix. J Evol Biol. 2009 Aug 12) sulla filogenesi dell’appendice nei mammiferi:
“The heart of the work is a phylogenetic analysis
of the distribution of the appendix in mammals which uses evolutionary
theory: no evolution, this work vanishes in a puff of logic”.
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24/8/09-IT
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Triste … nel sito
web della rivista Galileo, in un articolo su un metodo di analisi
statistica di testi letterari (“A ogni parola il suo valore”, in data di oggi e firmato c.v.) si legge che
Darwin avrebbe scritto “L’origine della
specie”. Errore del traduttore dell’articolo originale da New
scientist o conseguenza secondaria dei turni di ferie?
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22/8/09-USA
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W.Dembsky, il
general manager dell’Intelligent Design USA, ha appena pubblicato un articolo
di simulazione su una rivista con referee anche se di ingegneria
computazionale. Se si vuole leggere il commento da uno dei massimi esperti,
(Joe Felsenstein) nel campo dell’analisi matematica di dati di tipo
biologico, lo si trova nel blog Panda’s Thumb (“A
peer-reviewed article that supports ID … or something else”). Secondo
Felsenstein l’articolo forse è una critica a Dawkins, ma non offre certo
sostegno all’ID, nemmeno citato.
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22/8/09-UK
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La notizia davvero
originale (del tipo “un hamburger ha morsicato un uomo” …) che per
l’assessore alla cultura di Brescia sembri più adeguato invitare dei
creazionisti antidarwiniani a festeggiare (nel Museo di Storia Naturale e a
nome del comune) il bicentenario di Darwin … ha già superato la Manica.
La spinta propulsiva l’ha data la UAAR, che ha fornito l’informazione e la sua
(incerta) traduzione al sito web di Dawkins: “Brescia:
Darwin celebration not allowed in the municipal science museum, granted to
creationist conference”.
La notizia si aggiunge ad altre presenti sui quotidiani inglesi (sempre poco
lusinghiere per il nostro paese …) e purtroppo riguarda l’uso poco corretto
di un organo forse più importante. Alcuni neuroni di cittadini bresciani,
anche di giovane età, hanno infatti memorizzato informazioni del tutto
errate, come per fortuna qualche esperto ha cercato di far notare durante le
tre conferenze creazioniste tenutesi a giugno (a cominciare dal dato banale
che Zichichi non è certo un astrofisico...).
Forse alcuni dei presenti erano stati attirati da una iniziativa che si
presentava come l’unica patrocinata dal comune “in occasione del 200^
anniversario della nascita di Darwin e 150^ anniversario della pubblicazione
de “L’origine delle specie” (come risulta nel calendario
delle iniziative di giugno nel’auditorium).
Invece era stata preparata una bella festa a Darwin ... che per fortuna si è
conclusa con tali critiche all’oratore che, in un museo di storia naturale,
risuonavano come i campanacci alla Corrida.
Ora che si sa cosa racconta e che gli è stato detto dove sbaglia … o si
prende un anno sabbatico negli USA per imparare bene quali sono gli argomenti
da evitare con cura, o rimarrà a predicare nelle sale degli Avventisti; non
so se ufficialmente la chiesa cattolica intenda cambiare la sua posizione di
netta chiusura verso il creazionismo biblico, rifiutato addirittura dai
sostenitori dell’Intelligent Design dietro a cui i creazionisti biblici
italiani cercano di ripararsi.
… difficile quindi sperare di trovare ospitalità nelle parrocchie…
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22/8/09-IT
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Anche il prof.Giacobini,
presidente dell’ANMS (Associazione Nazionale
Musei Scientifici Italiani, Orti botanici, Giardini Zoologici e Acquari),
risponde sul sito web di Pikaia (“Il
Presidente dell'Associazione Nazionale Musei Scientifici, Giacomo Giacobini,
risponde all'Assessore alla Cultura di Brescia”) alla lettera
dell’assessore alla cultura di Brescia, confermando il suo attaccamento ai
principi che regolano la convivenza umana (“mi
dispiace che la mia lettera abbia potuto essere interpretata come un attacco
a principi nei quali credo fermamente”) ma anche l’inopportunità di “utilizzare la sala conferenze di un Museo di Scienze
Naturali per dar voce a ideologie che per la comunità scientifica risultano
in contrasto con gli scopi per i quali il Museo è nato e opera”, e
ricordando che “la comunità scientifica considera
il creazionismo – sotto tutte le sue forme, comprese quelle da lei citate –
una convinzione derivante da fede religiosa e non il frutto di indagine
scientifica”. In realtà sembra probabile (almeno così precisano gli
organizzatori nel loro sito web) che il comune abbia anche patrocinato
l’iniziativa, manifestando il proprio appoggio, oltre a concedere, forse
gratuitamente, la sala.
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21/8/09-IT
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Nel sito della UAAR
è comparso finalmente il comunicato stampa
preannunciato, che
conferma, ancora prima della risposta dell’assessore a T.Pievani, la
sconcertante e immotivata lettera dell’assessore che ha negato il patrocinio
e la sala del Museo di storia naturale di Brescia alla UAAR … che l’aveva già avuta a disposizione per
le iniziative del Darwin Day nel 2007 e nel 2008: “Brescia: al museo scientifico non c’è spazio per
Darwin. Per i creazionisti sì”.
Una brutta storia, che probabilmente
si concluderà bene grazie alla richiesta insistente dell’assessore alla
cultura di Brescia di pubblicare su Pikaia una sua lettera
di risposta alle critiche
dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici. La lettera
dell’assessore gli risultava masochista: T.Pievani sapeva infatti che la
stessa aula era stata precedentemente negata, senza validi motivi, quando era
stata richiesta dall’UAAR di Brescia …: era infatti proprio lui l’oratore
invitato… quando si dice il ruolo creativo del caso!!
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21/8/09-IT
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[da Pikaia]
Visto che in questi giorni si parla di un ente locale che sostiene il
creazionismo biblico tipico di alcuni gruppi conservatori protestanti e dei
musulmani, un articolo di Pikaia cerca di trovare qualcosa di positivo anche
nel fatto insolito che il comune di Brescia si preoccupi di fornire una
formazione tradizionale e prescientifica che possa essere gradita anche a
milioni di persone che sono venuti in Italia per contribuire al nostro e al
loro sviluppo economico, portando necessariamente con sè altre tradizioni
culturali e religiose che anche gli enti locali tendono a rispettare.
Certo Brescia è in un area di forte immigrazione, ma sembra esagerato
ostacolare iniziative (come quelle organizzate dalla UAAR per commemorare il
bicentenario di Darwin) che diffondono idee fondamentali della cultura
occidentale per favorire invece la diffusione di conoscenze tradizionali e
prescientifiche tipiche di tutti i popoli con culture ed economie
tradizionali, basate sul nomadismo o sulla caccia/raccolta.
Sono ormai due secoli che la cultura occidentale sospetta (già il nonno di
Darwin nel 1794 era uno dei sospettosi…!) che la storia della terra e
dell’universo non sia limitata a poche migliaia di anni. Da più di 150 anni,
grazie ai geologi, a cominciare da Lyell, uno degli ispiratori d Darwin, ne
siamo certi e da almeno 60 anni abbiamo anche strumenti (basati sul
decadimento radioattivo) che permettono di datare la storia dell’universo e
la storia della vita sulla terra a miliardi di anni.
E’ certamente insolito sponsorizzare, nel 2009, chi dice invece, soprattutto
senza doverlo (né volerlo, nè poterlo) dimostrare con pubblicazioni serie e
confermate, che la vita ha solo poche migliaia di
anni.
L’articolo di Pikaia ci rassicura, informandoci che si può
diventare evoluzionisti anche dopo aver partecipato ad un seminario
creazionista … Patrick J. Keeling
descrive infatti su Science (“Creationists Made Me Do It”) la sua esperienza, di essersi incuriosito
moltissimo alla biologia dopo aver avuto una formazione superiore basata
esclusivamente sul creazionismo.
Questo può avvenire anche in Italia, dato che non in tutte le scuole medie o
superiori ancor oggi abbiamo la garanzia che uno studente incontri la teoria
dell’evoluzione… ma soprattutto che venga spiegata bene e che la capisca.
Sappiamo che diventa sempre meno probabile che perfino all’università ai
biologi e ai naturalisti venga insegnata l’evoluzione umana … e le
conseguenze si vedranno …
Per fortuna difficilmente può succedere che, come avvenne per la prima (e
forse ultima) volta a Milano il 24/10/2002,
un intero liceo scientifico venga convocato da un gruppo studentesco in aula
magna per sentire una conferenza di creazionisti
biblici del modello YEC (creazionisti della terra giovane) che nel loro
sito web mostrano di credere
che dinosauri e umani convivessero pacificamente
(“Crediamo che i
dinosauri siano esistiti in abbondanza prima del Diluvio, dopo il quale si
sono estinti a causa delle mutate condizioni ambientali. La convivenza
dell'uomo con loro poteva comportare qualche problema, ma fino ad un certo
punto, essendo essi quasi tutti erbivori”) e che l’inbreeding non
fosse nocivo ai tempi di Adamo ed Eva in quanto
“la pericolosità
biologica del matrimonio fra consanguinei è andata aumentando via via che il
nostro patrimonio genetico si è degenerato” [quello di Adamo
infatti secondo loro era originale, perfetto per definizione …].
[Saranno usciti biologi evoluzionisti anche da quella assemblea?]
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21/8/09-UK
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Sta per uscire,
datato 27/8/09, un fascicolo della rivista Phyl.Trans.Royal Soc. (biological sciences) tutto dedicato a 'Evolution, development and intentional control of imitation' edito da Cecilia Heyes, Ludwig Huber, Gyorgy Gergely &
Marcel Brass. Si parla quindi di mirror
neurons, della filogenesi dell’imitazione, e necessariamente un ruolo
centrale è attribuito ai primati e alle ricerche dei primatologi e di chi
analizza lo sviluppo comparato delle capacità cognitive nei bambini e nei
primati.
Ci sono articoli anche di primatologi italiani come PF.Ferrari e
S.Marshall-Pescini. Qui l’indice
e l’unico articolo free disponibile: “Evidence
for mirror systems in emotions”
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20/8/09-IT
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[da Pikaia2
… la verifica di coerenza] Brescia: ieri il sito web di Pikaia aveva
pubblicato (“L'Assessore
alla Cultura di Brescia replica al prof. Giacobini”) la puntigliosa
risposta (del 4/8/09) dell’assessore alla cultura di Brescia alla lettera (“Il
creazionismo in un pubblico Museo di Storia Naturale?”) con cui il
14/7/09 il presidente dell’ANMS, G.Giacobini, si mostrava molto dispiaciuto
per il fatto che il Museo di Storia Naturale di Brescia il 19/21 giugno
avesse ospitato ben tre conferenze creazioniste, iniziative certo poco adatte
ad un Museo naturalistico, come se nella sala di una parrocchia si tenesse
un’inziativa in favore del divorzio o dell’aborto.
Oggi su Pikaia T.Pievani chiede all’assessore (“Creazionisti
in un Museo di Storia Naturale: una domanda all’Assessore alla Cultura di
Brescia”) se fosse vero (e nel caso fosse vero, per che motivo)
che l’aula fosse stata negata all’UAAR per un paio di conferenze celebrative
del bicentenario di Darwin, contraddicendo proprio quei principi così
chiaramente e veementemente elencati dall’assessore nella sua risposta
all’ANMS (“principi impongono di non fare nessuna
differenza tra idee politiche, religiose, scientifiche, o opinioni culturali").
Ironia della sorte (che anche qui ha giocato certo un ruolo creativo per
favorire gli evoluzionisti …), proprio Telmo Pievani era uno degli oratori
invitati dalla UAAR, per cui ben conosce la situazione … e la domanda che
pone è precisa: “E’ vero oppure no che
l’auditorium del Museo di Storia Naturale di Brescia è stato concesso per le
conferenze creazioniste, sulla base dei principi universali di libertà di
espressione evocati nella sua replica, mentre lo stesso auditorium è stato
negato per una conferenza del prof. Telmo Pievani organizzata dall’UAAR?”.
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La discussione
intanto si sta allargando: si inserisce, ed era giustamente attesa, anche la UAAR, che era stata buona buona (perché?
Buona educazione?) quando a febbraio l’assessore aveva negato proprio la sala
del Museo che da due anni aveva sempre ottenuto per il suo Darwin Day.
Scopre però ora, almeno a livello nazionale, che la sala che era stata negata
loro non era stata invece negata ai creazionisti … e ovviamente e giustamente
si infuria non poco … “Brescia: il comune nega il Museo di
Storia Naturale all’UAAR, ma lo concede ai creazionisti”.
La UAAR annuncia di aver inviato anche un suo messaggio all’assessore … ma in
realtà non viene riportato; essendo invece fornita la sua casella di posta
elettronica … si capisce che … riceverà più di una email J
Fra gli interventi al post è interessante quello del circolo UAAR di Brescia,
che riporta il comunicato inviato a suo tempo ai quotidiani locali, e mai da
loro pubblicato. Vi si legge che “Stride
l’inutile provocazione di utilizzare un museo della scienza per negarla e
irriderla. più ancora indigna il fatto
che a questa iniziativa settaria abbia dato il patrocinio il Comune di
Brescia, nel tentativo forse di avallarne un’inesistente validità. Ricordiamo
che il medesimo Comune rifiutò di concedere il patrocinio alle conferenze
organizzate per il Darwin Day, questa sì una manifestazione scientifica
riconosciuta a livello internazionale”. C’è quindi già qui la
conferma di quanto l’assessore a questo punto non potrà che confermare: nel
comune di Brescia in realtà non valgono le convenzioni internazionali che
aveva indicato come linee guida per il suo operato imparziale ...
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C’è poi anche
l’intervento di Oca sapiens (“Pastafariani, avrei una proposta”) e perfino del presidente (si dice così?) dei
Pastafariani italiani, che ovviamente apprezza il suggerimento di organizzare
una pastasciuttata riparatrice al Museo di Brescia e preannuncia anche lui
una gustosa lettera all’assessore alla cultura di Brescia.
Se l’iniziativa andasse in porto museo, alla serata potrebbe
essere invitato anche qualcuno dei coristi inneggianti a Darwin che si vedono
in questo video.
L’assessore si stupirebbe parecchio per la presenza fra di loro di Francisco
Ayala, biologo molecolare ex-benedettino, e di Padre Gorge Coyne, ex
astronomo pontificio per 25 anni, … che cantano Buon Compleanno Darwin!!!
Come antipasto, per ricordare all’assessore che non tutti hanno il diritto di
parlare in una sala comunale con il patrocinio del comune, e che si potrebbe
anche ospitare in una sede diversa dal tempio della cultura scientifica
bresciana di cui lui è pro-tempore responsabile, si potrebbe proporre di
proiettare questo video, che mostra
l’allontanamento forzoso di un creazionista biblico dal convegno
evoluzionista vaticano del marzo 2009. Nonostante tutte le leggi sulla
libertà di espressione che lui cita, in alcuni casi è purtoppo davvero
necessario farlo, se qualcuno non capisce che la sua presenza non è gradita,
se non è concordata.
[Non deve essere difficile capire che sarebbe meglio che non parlasse di
evoluzione chi pensa che ad una margherita possa davvero sviluppare un occhio. E’ normale e auspicabile o è un attentato alla
libertà personale, che le competenze di chi insegna siano certificate e
verificate …? In fondo il cervello è la nostra parte più importante … o no?. Proprio in un periodo in cui le
università vengono accusate di non riuscire a reggere la competizione
mondiale non selezionando il personale in modo abbastanza rigoroso, un ente
locale si permette di fare concorrenza alle religioni, sponsorizzando e
raccomandando chi dice che nell’argilla c’è il
carbonio o che le margherite secondo gli evoluzionisti potrebbero acquisire
gli occhi, o che la
vita ha solo poche migliaia di anni perché lo dice … la Bibbia?
Incredibile …nemmeno i sostenitori dell’Intelligent Design difendono più la
“terra giovane”].
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20/08/09-VA
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Comunicazione
di servizio: nella pagina
web del convegno di marzo su Darwin in Vaticano ("L'evoluzione biologica: fatti e
teorie") il link all’Associazione scienza e
fede manda in realtà ad un centro di benessere che informa su lavanda,
Cialis, progesterone, ecc. … [Interferenza?! Qualcuno corregge?!]
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20/8/09-IT
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[da Pikaia] a
Torino, parallelamente all'avvio delle attivita' del Congresso ESEB, il 24 Agosto 2009 presso il Museo Regionale di
Scienze Naturali, si terrà il Workshop Climate Change - Adaptations and
Extinctions. Il workshop prevede accesso gratuito ed e' aperto a tutti
gli interessati. E' possibile trovare maggiori informazioni sul blog e
scaricare la locandina con il programma aggiornato: http://climatechange2009.wordpress.com/.
Non si deve dimenticare che il problema del cambiamento climatico (altri
lo chiamano “riscaldamento globale”, ma in realtà i cambiamenti non sono
omogenei) non riguarda solo i climatologi e l’umanità, ma anche gli
equilibri fra le diverse specie animali e l’ambiente, gestiti dalla selezione
naturale. Per moltissime specie, ad esempio i primati (per rimanere “vicino”
a noi”), ma non solo, sono già iniziati effetti influenzati dai cambiamenti
del clima, piuttosto rilevanti anche nelle zone tropicali.
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Proprio oggi Nature
mette in rete un articolo (“Satellite-based
estimates of groundwater depletion in India”) e un video (“An Indian hot
spot”) che illustra la preoccupante situazione della rapida riduzione
delle acque di superficie in una delle zone più popolate del mondo.
Se l’hotspot indiano si distingue rispetto a tutte le altre
zone del mondo (eccetto le zone artiche) per quanto riguarda l’Europa ci
dovrebbe preoccupare il fatto che si distinguano come uniche zone a rischio per
l’agricoltura solo la pianura padana
, la Grecia, il
Portogallo e il sud della Spagna.
Sarà certo un dettaglio, ma nel filmato vediamo uno degli autori
dell’articolo, I.Velicogna,
che si è laureata in Fisica a Trieste nel 1995; dopo anni di ricerca e
formazione in Italia ora, dal 1999, lavora al prestigioso JPL e all’Univ.di
Boulder nel Colorado. Il prossimo articolo su Nature sarà sulla pianura
padana?
Certamente il suo meritato successo negli USA non sarà “colpa” degli enti
locali italiani, ma anche loro … e forse più di altre strutture statali…
devono impegnarsi a far capire quale valore si debba attribuire alla scienza
(e chi se ne occupa) in Italia ...
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Anche per questo è
positivo che sembra si stia risolvendo il problema
sorto al Museo di Storia Naturale di Milano che metteva a rischio le numerose
iniziative didattiche sull’evoluzione (NB: ne esistono molte anche al Museo
di Brescia, grazie all’impegno dell’UAB).
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19/8/09-USA
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[da NCSE] A
differenza rispetto all’Italia (dove la situazione, a parte alcune sacche do
creazionismo…, è però migliore) molte Società scientifiche USA ogni tanto lanciano
appelli per ricordare quali sono state, nel loro campo, le più importanti
scoperte a dimostraziine
dell’evoluzione biologica e dei suo meccanismi. Oggi il sito dell’NCSE
mette in rete una versione aggiornata inh luglio della dichiarazione
della Società Geologica Americana (“GSA
offers its voice for evolution again”) in favore dell’insegnamento
dell’evoluzione:
Position Statement
The Geological Society of America strongly
supports teaching evolution and the directly related concept of deep time as
part of science curricula. GSA
opposes teaching creationism alongside evolution in any science classroom.
The evolution of life on Earth stands as one of the central concepts of
modern science. During the past two centuries, research in geology,
paleontology, and biology has produced an increasingly detailed and
consistent picture of how life on Earth has evolved.
Science, by definition, is a method of learning about
the natural universe by asking questions in such a way that they can be
answered empirically and verifiably. If a question cannot be framed so that
the answer can be tested, and the test results can be reproduced by others,
then it is not science. Creationism, whether in its earlier form as
creation “science” or its more recent guise of intelligent design, attempts
to explain complicated phenomena of the natural world by invoking a creator or
designer. Creationism is not science because it invokes supernatural
phenomena that cannot be tested. It therefore has no place in a science
curriculum. Because science is limited to explaining natural phenomena
through the use of empirical evidence, it cannot provide religious or
ultimate explanations. Science teachers should not advocate any
religions interpretations of nature and should be nonjudgmental about the
personal beliefs of students.
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19/8/09-IT
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[da Pikaia]
L’assessore alla cultura del comune di Brescia risponde (“L'Assessore
alla Cultura di Brescia replica al prof. Giacobini”) ad una critica del
direttivo dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici alla sua scelta
di aver patrocinato,
e presentato come iniziative
in onore di Darwin [“in occasione del 200^ anniversario della nascita
di Darwin e 150^ anniversario della pubblicazione de “L’origine delle specie”],
una serie di imbarazzanti (impagabile l’idea, non spiegata, della margherita
che sviluppa un occhio…) prediche creazioniste tenute da un ingegnere
nell’auditorium del Museo di Storia Naturale.
Sembra di capire che le leggi mondiali e locali citate l’abbiano quasi
obbligato a patrocinare un’iniziativa non rispettosa del metodo
scientifico (su cui si basa la cultura occidentale), nonostante il rischio
che siano “i cittadini che hanno partecipato alla
conferenza di cui trattasi che avranno giudicato se l’ingegnere
elettronico ha detto delle baggianate [di biologia, chimica,
fisica, geologia] o meno”.
Le ha dette, le ha dette! Erano però pochi [e avrebbero preferito non
esserci o hanno fatto un giro] i presenti che erano capaci di riconoscere
le baggianate (e hanno cercato di farlo notare, ma non sono stati molto
apprezzati, se non privatamente e solo per la contestazione di un errore
clamoroso, quello dell’argilla).
Uno spettatore – probabilmente un fisico – che ha contestato con competenza
alcune sue stupidaggini (non le ha chiamate
baggianate come le chiama l’assessore … ma comunque ci assomigliano molto)
c’è stato, e ha fatto una valutazione preoccupata della persona (“come ha fatto a ridursi così?”) e della sua
ignoranza (“nasconde il 99,99% delle evidenze
scientifiche e viene a raccontarci queste stupidaggini”).
Sicuramente i numerosi musulmani presenti a Brescia sarebbero invece stati
contenti di partecipare a questa iniziativa patrocinata dal comune, e
l’avrebbero quindi apprezzata, dato che sono in maggioranza creazionisti
biblici, come gli integralisti protestanti.
Può essere MOLTO utile ricordare all’assessore che al recente convegno
sull’evoluzione tenutosi in in Vaticano (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES”) i creazionisti e i sostenitori dell’Intelligent Design INTENZIONALMENTE NON sono stati invitati (“Rome meeting snubs intelligent design,
creationism”, “Intelligent
Design Theory Shut Out of Vatican Evolution Conference”), in quanto non rispettavano i criteri di serietà e di
accettazione del metodo scientifico che anche il Vaticano in quell’occasione
ha inteso rispettare, come raccomandato
dalla Templeton Foundation che finanziava il convegno.
Un creazionista che non ha rispettato i tempi dele domande ma pretendeva di
fare un intervento è stato accompagnato alla porta.
C’è anche un video.
I creazionisti biblici protestanti di origine americana (o germanica) non
possono illudersi di scavalcare l’evoluzionismo teista, che è quello
prevalente in Italia. Invece di rivolgersi agli scienziati con richieste
assurde e mostrando ignoranze abissali su questioni banali, dovrebbero
provare, come han fatto i creazionisti musulmani, a rivolgersi prima agli
evoluzionisti cattolici … (attenzione però ad alcuni di loro: in questo video
si vedono almeno un paio di partecipanti al recente convegno vaticano,
F.Ayala e Padre G.Coyne … ).
Il problema è complesso e l’ignoranza tanta e diffusa, ma è molto
imbarazzante verificare che l’assessore impropriamente cita (ma è purtroppo
frequente!) l’evoluzionismo teista cattolico per difendere invece un tipo di
creazionismo biblico antiscientifico e ignorante diffuso soprattutto in
alcuni ambienti protestanti conservatori USA, pur contrastato dalle migliaia
di pastori protestanti filodarwiniani che aderiscono al … Clergy Letter Project.
Se il comune di Brescia avesse
davvero dato il suo patrocinio all’iniziativa, come risulta qui e come
confermano alla UAAR, avrebbe inoltre appoggiato (in modo poco coerente) chi
racconta, senza dimostrarli, fatti e idee ben diversi da quelli previsti da
tutti gli standard didattici previsti dalle leggi europee, italiane, lombarde
e bresciane.
Solo la Turchia prevede il creazionismo nei programmi didattici, ma non è
ancora nell’Unione Europea, e non è detto che i politici bresciani siano
favorevoli alla loro adesione … qualunque cosa dicano le dichiarazioni dei
diritti dell’uomo …
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18/8/09-IT
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Sabato sera a
Spotorno si terrà la 15’ edizione di SpotornoComics,
Rassegna Nazionale di Satira e Umorismo.
A qualcuno sembrerà spiritoso anche il titolo scelto per il 2009: “BICENTENARIO
DI DARWIN: L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE?”. In fondo però hanno ragione … solo la nostra
specie apprezza l’umorismo …
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17/8/09-USA
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Sembra sia inutile
lamentarsi che creazionisti biblici inesperti di biologia facciano strame
delle eccezionali e utili scoperte della biologia evoluzionistica (l’idea
sentita nell’auditorium del museo di Brescia, che da una margherita possa
nascere un occhio [??] è poco seria e può venire
solo a un creazionista che ignori i vincoli rigorosi del processo evolutivo
…).
Secondo quanto riferisce PZ Myers nel suo blog Pharyngula (“A first-hand report of Nathaniel
Jeanson's lecture in Boston”), negli USA ci sono addirittura creazionisti laureati in biologia (son
molto rari, a dire il vero, ma sembra siano già due o tre …) che sono capaci
di realizzare “an hour-long spectacle of
misinformation, half-truths and what appeared to be deliberate obfuscation”.
Per chi lo volesse ascoltare (e per creazionisti che volessero evitare
gli errori più madornali in biologia
…), qui ci sono le registrazioni audio
(22MB) che comprendono anche la lunga discussione finale con esperti di
evoluzione biologica. Sembra che negli USA il dibattito con gli esperti sia
ritenuto utile e formativo dai creazionisti … L’iniziativa viene riferita
anche qui.
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17/8/09-IT
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[da Pikaia]
Tra pochi giorni, tra il 24 e il 29 agosto si terrà il XII Congresso della European Society for
Evolutionary Biology a Torino. Da qui si accede a tutte le informazioni sul programma.
Se ne parla nel sito web di Pikaia.
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16/8/09-USA
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Interessantissimo
articolo sull’ultimo numero di PNAS (“The
origin of malignant malaria”). Si dimostrano
infatti le origini della malaria (“newly
available DNA sequence data to date the origin of a common virulent type of
malarial parasite and its transfer from an ancestral chimpanzee host to
humans”), il peggior flagello che la nostra specie conosca: “counts among the worst scourges of humankind,
accounting for some 500 million clinical cases per year and more than one
million deaths, mostly children (1). It amounts to an immeasurable health
burden and inhibits economic prosperity in numerous tropical countries, most
extensively in Africa”.
Ricca la lista degli autori
dell’articolo, fra cui un primatologo (C.Boesch) e un noto biologo
evoluzionista piuttosto malvisto dai creazionisti USA, Francisco Ayala.
Ayala, che qui
vediamo in un video per festeggiare il compleanno di Darwin, ha appena
partecipato al convegno vaticano
su Darwin e ha da poco pubblicato il libro “Il
Dono di Darwin alla scienza e alla religione” che sembra decisamente
consigliato dall’Avvenire l’11/7/09 (“Meno
male che c’è Darwin”).
Speriamo che l’Avvenire, dove ben lo conoscono anche in quanto ex-domenicano,
proponga presto un’altra intervista per chiedergli se è la volontà divina o
la probabilità e la filogenesi a permettere che un parassita arrivi all’uomo
attraverso lo scimpanzé.
Ovviamente l’articolo, che cita tutti quei milioni di anni di storia
evolutiva e tutti quei diversi Plasmodium [non ne sarebbe bastato
uno ben progettato?], potrebbe essere anche un’utile, se non impossibile,
lettura per gli inesperti creazionisti nostrani, che dovrebbero imparare ad
attivare i normali reciproci meccanismi di controllo di qualità e competenza
che (di solito) assillano ma certificano i ricercatori.
Di questo articolo di PNAS si parla anche nel recente blog The mermaid’s
tale (“Dr Livingstone, I presume? (Frank,
that is!)”)
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16/8/09-IT
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Sull’Avvenire
si può leggere l’intervista (“Ma
l’universo ha bisogno di Dio”) ad uno scienziato ospite del Meeting
di Rimini di quest’anno, l’astronomo O.Gingerich; con l’aiuto del quotidiano della CEI sembra impegnato nell’intralciare il
lavoro di mons.Ravasi, e lo fa proprio nell’anno del bicentenario di Darwin e
dopo un convegno in cui (e forse è stato un grave errore) non
sono stati fatti parlare i creazionisti e gli ignoranti.
Sulla base delle sue conoscenze … di biochimica … prova a dimostrare
addirittura che il solo caso non possa avere avuto un ruolo importante
nell’evoluzione biologica. Non conoscendo un meccanismo del tutto inesistente
in astronomia (… la mutazione) purtroppo trasmette ai lettori un’idea del
tutto errata della biologia, cercando di negare (con una valutazione
quantitativa apparentemente precisa ma del tutto errata che il giornalista
non gli contesta) il ben noto e dimostrato ruolo creativo del caso
nell’evoluzione biologica (“La mutazione casuale potrebbe avvenire una
volta su 10 alla 321ª potenza, e quindi non basterebbe a realizzare quella
raffinata proteina” [?!]).
[L’idea è falsa perché le mutazioni agiscono sui tempi lunghi ma con un
meccanismo che ne permette l’accumulo … sicuramente piacerebbe ai “movimenti ultraconservatori che
sostengono un impraticabile creazionismo”]
Purtroppo quest’anno sembrano pochi i biologi invitati a Rimini, per cui si
può sperare solo che qualcuno, casualmente presente, spieghi all’astronomo
dove sbaglia.
Quando però passa a spiegare argomenti di astronomia, sembra che tutto cambi
…; sembra anche aver cambiato idea rispetto a due anni fa, quando
sull’Avvenire del 21/9/07
(già allora era incredulo di fronte alla possibile esistenza di una proteina
con 2000 atomi! Una proteina
media ne ha circa
6600…) dubitava del ruolo del solo caso nella formazione di pianeti
abitati.
Quello che allora sembrava quasi impossibile (e quindi secondo lui spiegabile
solo con la “presenza di un Creatore, dotato di
un'intelligenza superiore” e soprattutto di un’abilità divina nel “fine tuning” di parametri fisici) oggi gli
sembra quasi spiegabile anche come prodotto del caso, dei grandi numeri ma
soprattutto di tempi lunghissimi (“universo immenso e antichissimo”, “la natura ha avuto un’infinità di tempo per lavorare alla creazione delle varie forme di vita”),
per cui “esiste un numero incalcolabile di ambienti
abitabili, in cui la vita potrebbe essersi sviluppata”.
”Interessante” leggere nell’intervista che l’astronomo ritiene utile
ricordare non solo che secondo lui anche una proteina di soli 2000 atomi
(cioè di circa 100 amminoacidi, per cui sarebbe molto piccola) richieda un
intervento divino, ma anche che “Newton giunse alla conclusione che, se i
pianeti non uscivano dalle loro orbite, era solo per un incessante intervento
divino”.
[Forse sarebbe stato utile che le scuse della Chiesa per Galileo fossero
arrivate ben prima del 1992? Evidentemente Teilhard de Chardin, anche lui…,
ha detto qualcosa di sbagliato…]
Due anni fa O.Gingerich
aveva dichiarato di credere (da
astronomo …) nella «creatio continua»,
trovando conferma nei fossili di creature estinte milioni di anni fa, i quali
«Non suggeriscono l'idea di un universo
progettato per essere 'istantaneamente perfetto’». Anche qui troviamo
opinioni sull’evoluzione biologica, che sembra un argomento che permette ad
ogni astronomo “pro-cristiano ma non creazionista
nel senso letterale” di esprimere senza pericolo la sua opinione.
L’aspetto comunque curioso è che la presenza a Rimini di O.Gingerich è dovuta
alla commemorazione di G.Galilei. L’idea di associare la commemorazione di
G.Galilei e la sua riabilitazione dopo 350 anni alla diffusione di idee
errate sui meccanismi dell’evoluzione sembra un’iniziativa decisamente
“originale”, soprattutto nel 2009 e soprattutto in occasione di un convegno
che intende “porre al
centro del dibattito la dinamica attraverso cui l’uomo conosce il reale”. Non sempre l’incoerenza è immediatamente evidente.
Sembra quasi un invito ad aspettare ancora qualche secolo ANCHE per scusarsi
di non aver capito Darwin e la teoria dell’evoluzione.
A questo proposito stupisce leggere nel “tema del convegno”
che “Alla base di ogni percorso
di conoscenza, anche o soprattutto scientifica, vi è l’imbattersi in qualcosa
di nuovo, che prima non era entrato nel raggio dell’esperienza o
semplicemente non veniva considerato. Ciò fa sì che la conoscenza sia sempre
in movimento e quindi sempre perfettibile”….
Sembra davvero un’involontaria definizione del ruolo creativo della mutazione
casuale (nel corso del percorso evolutivo), ben più utile e corretta
di quella proposta da O.Gingerich ai lettori dell’Avvenire.
Purtroppo la stessa frase piuttosto generica potrebbe alludere addirittura
anche alla teoria dell’evoluzione, “qualcosa
di nuovo che prima non era entrato nel raggio dell’esperienza”; in
alcuni contesti culturali anche ora “non viene
considerato”, creando enormi problemi, bloccando “la conoscenza”.
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13/8/09-USA
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Un commento di
J.Marks (“Ape
and human similarities can be deceptive”) su Nature ad un recente
articolo di F.De Waal ('Darwin's last laugh': Nature 460, 175; 2009) ci ricorda la difficoltà di distinguere fra …
somiglianze e differenze quando si confronta l’uomo con le diverse
antropomorfe, separate da 7 milioni di anni di evoluzione indipendente…: “If one scholar acknowledges the adaptive divergence
that has occurred between a human and a chimp over 7 million years or so of
separation, and another insists that they are the same, then who is really in
denial of evolution?”
Qualcosa di simile si è notato anche in una recente discussione su un
articolo che, sulla base dell’anatomia del polso di gorilla e scimpanzè …
cercava di inferire qualcosa di nuovo sulla locomozione bipede.
Basta vedere (nel recente documentario
del 26/6 su La7 sui gorilla di Bai Hoku) come un gorilla sposta sugli
alberi i suoi 200 Kg per capire che ci devono essere molte ed evidenti
differenze con lo scimpanzé nella locomozione arboricola per brachiazione.
Solo stupidi schemini continuano a far credere che nei primati a noi vicini
il quadrupedismo avesse un ruolo importante se non sul terreno (… dove
preferiscono vivere i documentaristi e i fotografi, ma NON tutti i
primati).
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12/8/09-UK
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[da Pikaia]
Tra pochi giorni sarà il duecentesimo anniversario della pubblicazione della
“Filosofia Zoologica” (1809), principale opera di Jean Baptiste
Lamarck, a cui l’ultimo numero di Nature dedica una recensione dal titolo “In
retrospect: Lamarck’s treatise at 200” scritta da Dan Graur, Manolo
Gouy e David Wool.
Da notare come
sarebbe forse stato
meglio ricordare l’anniversario di Lamarck insieme a quello di Darwin … se
fosse a tutti ben chiaro che Lamarck propose, cinquant’anni prima di Darwin,
un meccanismo evolutivo (che successivamente Darwin dimostro’ imperfetto) …
nessuno oggi potrebbe attribuire (erroneamente) a Darwin la scoperta dell’evoluzione.
Lamarck infatti dimostrava di conoscela già 50 anni prima, quando cercava di
spiegarne il meccanismo. E Darwin a quekl tempo era in fasce …
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11/8/09-IT
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Ferragosto si
avvicina. Su Repubblica un articolo fantasioso sul futuro
dell’evoluzione biologica umana (“L'EVOLUZIONE
CONTINUA ECCO COME SARANNO I BAMBINI DEL FUTURO”).
Comunque l’articolo ha il ruolo positivo di smentire chi si illude che
l’evoluzione umana ormai sia solo culturale …
Sembra inoltre che si ignori che un ragazzo di 1,8 milioni di anni fa sarebbe
arrivato – se non fosse morto prima - ad avere una statura di 180 cm …
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10/8/09-USA
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Su Slate un
articolo scritto da un borsista della Templeton Foundation; partendo dal
fatto che “Instead of attacking religion, some Darwinists have embraced it as a product of human
evolution. Now they're
debating to what extent this evolution was biological.”
riflette su alcune idee di S.Conway Morris sul rapporto fra religioni ed
evoluzione: “The Structure of Scientific Evolutions. Evolution's place in a created
universe”.
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9/8/09-USA
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Si chiarisce sembra, uno dei misteri
sui frequentatori dei blog evoluzionisti USA: nel blog Pharyngula si
svela (“So
that's where some of our trolls come from…”) che nel sito web
di un corso di W.Dembsky sull’Intellligent Design al Southwestern Baptist
Theological Seminary ci sono prove d’esame davvero strane: “provide at least 10 posts defending ID that you've made on
"hostile" websites, the posts totalling 2,000 words, along with the
URLs (i.e., web links) to each post (worth 20% of your grade)”.
Uno dei commenti al post conclude che: “trolling
is an essential skill in the creationist toolbox, on the same level of
importance to them that the scientific method is for actual scientists”.
Il sito web
mostra, e questo può stupire qualcuno,
quanto l’aspetto religioso sia rilevante per l’Intelligent Design,
contrariamente a quanto dichiarato ufficialmente. Chi volesse davvero
approfondire le competenze di tipo scientifico o biologico fornite nei corsi
di W.Dembski (prima di
raccontare sciocchezze) può leggersi i programmi dei corsi e
verificare anche le prove
di esame, come quello del Christian Faith and Science
module, che contiene domande anche davvero tendenziose e provocatorie
(“Trace the
connections between Darwinian evolution, eugenics, abortion, infanticide, and
euthanasia. Why are
materialists so ready to embrace these as a package deal? What view of
humanity and reality is required to resist them?”). Basta leggersi questo
documento di scuse publicato
da diverse chiese protestanti USA il 30/4/2008 (“An Apology for Support of Eugenics“) per capire quanto sia davvero provocatoria
questa domanda che attribuisce ad altri colpe che … le chiese protestanti USA
oggi riconoscono:
“The United Methodist General
Conference formally apologizes for Methodist leaders and Methodist bodies who
in the past supported eugenics as sound science and sound theology. We lament the ways
eugenics was used to justify the sterilization of persons deemed less worthy.
We lament that Methodist support of eugenics policies was used to keep
persons of different races from marrying and forming legally recognized
families. We are especially grieved that the politics of eugenics led to
the extermination of millions of people by the Nazi government and continues
today as “ethnic cleansing” around the world”.
La notizia è tratta dal blog di
R.Dawkins (“Dembski
Exam”).
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In realtà, a
livello meno istituzionalizzato, qualcosa di simile si fa anche in Europa con
volontari che si spostano al di qua e al di là della Manica secondo le loro
competenze linguistiche e cercando di coprirsi a vicenda i turni di ferie.
Proprio 3 giorni fa su Facebook si trovava un appello a
F.Fratus, che avrebbe dovuto accorrere telepaticamente oltremanica per
mettere a disposizione la sua competenza non certo scientifica ma almeno
dialettica e linguistica: “Fabrizio vieni a darmi una
mano sui siti darwinisti aglossassoni , sto combattendo da solo e senza
capire una parola d'inglese!!! Cerca Darwin sui gruppi ,vedi cosa esce . C'è
uno Charles Darwin dove mi hanno bloccato.ciao”
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7/8/09-USA
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Un articolo di Science
(“Systematics Researchers Want to Fend Off
Patents”) fa conoscere
una richiesta del 2007 della Microsoft per brevettare … un sistema per fare
analisi filogenetiche sulla base delle somiglianze del DNA in individui e
specie diverse.
Dato che questa analisi viene fatto da anni, se non da secoli, sembra che
qualcuno si stia un po’ allarmando, mentre qualcun altro sta verificando se
Pitagora si fosse preoccupato che la Microsoft potesse brevettare anche la
sua tavola. Altri ricordano un famoso
articolo umoristico
sulla Mirosoft (e chi se no …) che intendeva brevettare le cifre 0 e 1 … se
ne parla anche sul blog Panda’s Thumb (“Microsoft Tries to Patent Phylogenetics”) e su quello dii J.Hawks (“Microsoft tries to patent the
comparative method”).
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7/8/09-VA
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Dal 4 al 7 agosto
si è tenuto al Tonale un convegno con un tema adeguato
all’occasione del bicentenario della nascita di Darwin (“Come l'uom s'etterna,
l'evoluto selvaggio”). Il convegno si tiene un mese dopo la Scuola
estiva organizzata a Poblet (in Catalogna) dal progetto STOQ (di cui è
responsabile mons.Ravasi) e in cui si è evidenziato, coinvolgendo numerosi
primatologi, come già la socialità e le straordinarie capacità comunicative
dei primati preannuncino in qualche modo lo sviluppo di strumenti necessari
per l’evoluzione culturale umana.
Come si può leggere nella presentazione
del convegno, l’impostazione sembra ignorare non solo quanto la scienza
ha dimostrato negli ultimi decenni, ma anche quantro è stato presentato dai
primatologi a Poblet: “Mentre, nella ricorrenza darwiniana, si discute di
evoluzione a livello delle scienze, Tonalestate vorrebbe fare notare come
l’uomo, quali che siano le sue origini, rincorra, da una parte, il meglio e
stia, però, anche mostrando, da un’altra parte, di
non
essere ancora “disceso” del tutto da qualche primitivo animale selvaggio,
poiché sta riempiendo la terra e la storia, anche oggi, di ingiustizie,
guerre, stragi, eccidi, violenze e massacri che nulla hanno da invidiare alla
bestialità”. In
realtà il testo introduttivo della direttrice del centro non sembra andare al
di là dei confini della nostra specie. Programma. Relatori. Rassegna stampa.
Sul convegno si può leggere sul sito della Radio Vaticana un’intervista
(“Creazione
ed evoluzione al centro di Tonalestate”) ad uno dei partecipanti, il
prof.Galleni, che dubita “che poi la Creazione si sia svolta con un
"montaggio" preciso degli animali direttamente da Dio”, mentre è certo che “La difficoltà tra il darwinismo e la teologia cattolica, di
fatto, non c’è. Non c’è con l’evoluzione. L’evoluzione non è un problema, è un modo particolare di Dio di creare il
mondo, e anche questo
aspetto apparentemente difficile, di un’evoluzione che procede anche a
tentoni, è il segno che questo universo è caratterizzato dalla libertà”. Il tema non sembra
comunque che fosse centrale.
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6/8/09-VA
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Finalmente giunge
qualche notizia sul corso tenuto ai primi di luglio in Catalogna nel
monastero di Poblet
(la Scuola
estiva organizzata dalla Specializzazione “Scienza e Filosofia” della
Pontificia Università Gregoriana e dal Master in “Scienza e Fede” dell'Ateneo
Pontificio Regina Apostolorum, sotto il Patrocinio del Progetto STOQ).
Quest’anno il tema erano i primati, i loro sistemi di comunicazione e il loro
comportamento, che dimostrano le basi biologiche di comportamenti complessi
che molti ancora ritengono, ignorando alcuni decenni di ricerca scientifica,
che siano esclusivamente umani, per cui preferiscono addirittura attribuire
loro origine divina.
I partecipanti al corso, provenienti da varie università pontificie, hanno
invece potuto sapere dagli esperti quanto di nuovo oggi la primatologia possa
portare come contributo di conoscenza scientifica su questi temi, ampliando
ulteriormente le conoscenze che filosofi e teologi devono acquisire per
fornire contributi culturali oggi adeguati ed accettabili.
Ne parla F.Facchini in un’intervista al sito SRM (“il simbolismo dei
Neandertaliani”).
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5/8/09-USA
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Nel sito del NCSE
si riportano (“Evolving
stndards”) i dati ottenuti da una recente indagine
sulla presenza di insegnamenti evoluzionistici nei diversi stati USA. Il
confronto è con una precedente ricerca realizzata nel 2000, e si notano
alcuni miglioramenti ("The treatment of biological evolution in state
science standards has improved dramatically over the last ten years."
Forty states received satisfactory grades for
the treatment of evolution in their state science standards in Mead and
Mates's study, as opposed to only thirty-one in Lawrence S. Lerner's 2000
study Good Science, Bad Science, conducted for the Fordham Foundation”)
, tranne che per l’insegnamento
dell’evoluzione umana, che sembra un capitolo dell’evoluzione biologica
piuttosto trascurato (solo in 7 stati se na parla adeguatamente!). Gli stati con la valutazione peggiore sono
Alabama, Louisiana, Oklahoma, Texas e West Virginia.
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Nel Daily
Show di Jon Steward si racconta (in modo sicuramente vivace) della
contestata ipotesi di J.Schwartz sulla maggiore relezione filogenetica con
l’orango piuttosto che con lo scimpanzé. L’ipotesi viene contestata nel video
da T.Disotell.
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4/8/09-IT
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In un sito creazionista
si può leggere la difesa
d’ufficio (da parte di uno che non era presente, né si è fatto raccontare
tutti i fatti) di una penosa figura fatta a Brescia da un ingegnere
creazionista molto debole in biologia ma, stranamente, anche in chimica (in
Italia è un esame obbligatorio per la laurea in ingegneria, ma forse in UK
no).
Se fosse vero che si ottiene, come ha detto, il
carbone mescolando l’argilla con l’acqua, avremmo risolto i problemi
energetici senza bisogno di ricorrere al nucleare, e lo scopritore avrebbe
vinto diversi premi Nobel.
[A pensarci bene, è una semplice traduzione letterale in simboli chimici
della creazione dell’uomo secondo la Genesi … si vede che qualcuno ci crede …]
Come sa chi gli ha spiegato l’errore di chimica … BertoIini ha onestamente
ammesso l’errore (ma solo dopo 24 ore) e si è scusato.
Quanto auspicato nel blog, il dibattito, c’è già stato: gli sono stati subito
contestati anche altri errori, ma era evidente il fastidio verso la presenza,
forse non desiderata se non imprevista, di persone ben più abituate a
frequentare i musei ma soprattutto a loro agio con la scienza e il metodo
scientifico.
Imbarazzante ma divertente, in quanto lo coinvolgeva direttamente, anche la
imprevista contestazione, da parte di uno del pubblico, della competenza del
Papa nell’invitare i cattolici (lo ha fatto da cardinale nel 2004
nel documento “Comunione
e servizio”, citato quella sera da un altro ascoltatore …) ad accettare che l’origine dell’universo
risalga a quasi 14 miliardi di anni fa e non a 6000 anni o al massimo a
qualche migliaia come voleva far credere l’ingegnere … senza spiegarne il
motivo.
Purtroppo solo le critiche alla scienza erano accompagnate da tentativi di
spiegazione; non ha ritenuto infatti necessario giustificare ciò che il suo
pubblico abituale già impara senza il suo aiuto, semplicemente leggendo … la
Bibbia.
Sarebbe stato anche oltremodo difficile farlo … per gli zoologi infatti non
esistono serpenti che parlano …
Viste le serate (che qualcuno ha anche videoregistrato, per non
dimenticarsele) la parte più imprevedibile del post è comunque la lettera
aperta agli esperti di evoluzione che gestiscono il sito web di Pikaia.
Una lettera più motivata sarebbe stato meglio indirizzarla all’oratore della
serata … con un invito ad andare urgentemente a sciacquare i propri panni nel
Mississippi, là dove i creazionisti hanno imparato da tempo (e a loro spese)
che se vogliono andare a parlare al di fuori dei loro circoli religiosi non
possono raccontare favole anche sui fatti scientifici dimostrati, a
cominciare dai 14 miliardi di anni di evoluzione dell’universo.
Per fortuna, nessuno che dica, come l’ingegnere, “6000
o al massimo poche migliaia di anni” può pensare che qualcuno, in
Italia, gli dia ascolto.
Gli stessi sostenitori dell’ID USA hanno oggi smesso di diffondere questa
sciocchezza che ormai ripetono solo gli YEC, i creazionisti USA (e italiani)
sostenitori della “Terra Giovane” (Young Earth Creationists). Questo articolo
e la mappa allegata sono indispensabili per non perdersi fra i diversi e
numerosi diversi tipi di antievoluzionisti e di creazionisti, e per
classificare in modo corretto l’ingegnere che abbiamo imparato a conoscere
meglio a Brescia.
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3/8/09-UK
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Nel sito di
Dawkins una decina di video didattici sull’evoluzione dalla RDF TV, in inglese:
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Vestigial
Organs: The Wings of the Flightless Cormorant
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Hawaii
as a Nursery of Evolution
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Diatoms:
The Evolution of a New Species
·
Ants
that farm, compost and weed
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Comparing
the Human and Chimpanzee Genomes
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Why
are there still Chimpanzees?
·
Show
me the intermediate fossils!
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The
Baloney Detection Kit
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2/8/09-VA
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E’ uscita la Newsletter
113 del SRM, con un commento alla breve citazione di Teilhard de Chardin
fatta dal Papa ad Aosta. Piuttosto strano ed esagerato il sottotitolo, dato
che una riabilitazione dovrebbe seguire, più che precedere, una dichiarazione
ufficiale che annulli il “Monitum” del Santo Uffizio del 1962 (“E il Pontefice ‘riabilita’ Teilhard De Chardin”).
Tanto è vero che nell’articolo si chiarisce (“Un
passaggio visto da alcuni come una “riabilitazione” del gesuita Pierre
Teilhard de Chardin”) che non c’è alcuna riabilitazione da parte del
Papa, nonostante “alcuni” … ci
vedano poco bene.
Nell’articolo si citano articoli di quotidiani che creano una notizia che
appunto non c’è: Il
Corriere, La
Stampa, Catholic
Culture, Catholic News
Service, NCR
(con interessante ampia discussione di un articolo di J.Allen).
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1/8/09-IT
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Sull’Avvenire
un articolo (“La
liturgia cosmica di Pierre Teilhard de Chardin“) riprende
la citazione del Papa ad Aosta su Teilhard de Chardin. Non molto chiare le
frasi principali (“Teilhard de
Chardin vede in anticipo sui tempi” e “Teilhard
de Chardin è esattamente l’opposto di Darwin . L’evoluzione del
gesuita francese è una evoluzione spirituale, e nella storia cristiana questo
concetto è iscritto sin dall’inizi”).
Nessuna delle due giustificherebbe il fatto, non confermato
nell’articolo se non al passato, che TdC è tuttora (a 54 anni dalla morte …)
“colpito” da un Monitum del santo Uffizio del 1962 (“Teilhard de Chardin ha incontrato incomprensioni nella
Chiesa che per la verità sono state superate nel tempo, ed è stato oggetto di
un Monitum del Sant’Uffizio del 1962”) .
PS: non c’è da stupirsi …
ma dopo ben 15 giorni (il 15/8) nessun sito web cattolico riporta
ancora questo articolo, recuperabile solo sul sito web del quotidiano!!
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… ferie …. in
isola con evidenti prove dell’evoluzione e di miliardi di esseri viventi
scomparsi.
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30/7/09-VA
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Sull’Oss.Romano
un articolo sul problema del degrado ambientale con un titolo abbastanza
forte e insolito (“Il
degrado del pianeta è la sfida del secolo”). Contiene un’intervista al
climatologo cattolico Prodi sul tema dato dal Papa alla giornata della pace
2010, con l’accostamento fra pace e conservazione dell’ambiente. Prodi tende
comunque a riferirsi soprattutto alla questione climatica, di cui è
competente, senza però associarla alle cause primarie, che ben producono il
“degrado” ambientale su cui poi si inserisce e si aggiunge, con ulteriori
effetti, anche il riscaldamento globale.
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29/7/09-IT
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Sull’Avvenire
un articolo (“Scienza
atea, una illusione”) con un’intervista all’autore di una critica a
Odifreddi, che non è un teologo, da parte di un teologo. Questo articolo è
ripreso in numerosi siti web cattolici …
Piuttosto deprimente anche se se oggettivamente corretta, la sua prima
risposta, nella quale si ricorda che, a differenza della fede, non solo “la scienza è fallibile e limitata” ma “arriva a conclusioni apodittiche su questioni su cui la
scienza empirica per definizione non può esprimersi, come quelle metafisiche
o spirituali”.
In quest’ottica sembrerebbe facile ipotizzare che le scienza sia uno
strumento culturale che precede la fede … infallibile, illimitata e senza
ignoranze su alcunché…
Forse ci sono altri aspetti più interessanti su cui riflettere …
Abbastanza curiosa la condanna alla critica preventiva di T.Pievani al
convegno su Darwin organizzato da mons.Ravasi, comparsa su Micromega già in
febbraio. In realtà la critica preventiva è in parte una scommessa vinta:
stiamo ancora aspettando che si traggano le conseguenze di un convegno che
forse ha dato (secondo alcuni) troppo
spazio agli esperti di evoluzione e nessuno spazio ai diversi tipi di “creazionisti”, suscitando
critiche e sospetti, che si sono manifestati anche attorno alla figura di
Teilhard de Chardin, tuttora un “martire” dell’incomprenzione del problema.
Sembra incredibile, ma qualcuno non ha chiaro che negli ultimi anni dal
Vaticano (e in particolare dai massimi esponenti) sono giunte soprattutto
frasi in cui era evidente la confusione fra evoluzione e teoria
dell’evoluzione …; solo mons. Ravasi sembrava avesse chiara la distinzione,
tanto è vero che nel 2005 espresse un’opinionde chiara e netta. Mai più
ripetuta, nemmeno durante o dopo il convegno in modo così chiaro. Quasi un
anno fa la chiesa anglicana
ebbe invece il coraggio di farlo,
spiazzando la Chiesa Cattolica che non ne ha ancora capito il motivo.
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… ferie ….
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18/7/09-IT
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Mentre in altri
paesi si ritiene giustamente necessario investire nella ricerca scientifica e
quindi nella formazione scientifica fin dai primi anni di età, sappiamo che
in Italia da alcuni anni si ritiene che la conoscenza del metodo scientifico,
e delle scoperte che sono state fatte utilizzandolo, non sia adatta alle
giovani menti, alle quali sono destinate le favole.
Già nel 2004 politici poco illuminati da intellettuali ormai un po’ spenti
avevano cercato di far credere che fosse meglio riempire di sciocchezze e
favole le giovani menti, tagliando parti fondamentali dei programmi di
scienze proprio negli anni in cui la mente è più vivace e ricettiva.
Una reazione degli scienziati (ma anche delle persone ragionevoli…) aveva
riportato nella scuola media l’insegnamento (o almeno il nome)
dell’evoluzionismo da cui era stato tolto, ma il successivo ministro aveva
riportato l’evoluzionismo nel limbo.
In questi giorni si sta scoprendo che il miglior museo italiano di scienze
naturali, quello di Milano (secondo la definizione del precedente assessore
alla cultura che se n’era accorto forse troppo tardi) non riesce più a
mantenere in vita le numerose iniziative didattiche.
Qui
si può aggiungere la propria firma a quella di altre seriamente preoccupante
per lo strano modo con cui Milano sembra voglia avvicinarsi all’esposizione
del 2015.
Non si può escludere che il ravvivarsi a Milano di iniziative creazioniste in
aree politiche contigue alla maggioranza possano aver spinto a cercare di
bloccare iniziative educative che ovviamente risultano assurde per un
creazionista. Qui si può vedere come il credere ad una terra di 6000 anni
trascini nel ridicolo un senatore USA. Chi vuole che questo possa avvenire
anche a Milano, magari nel 2015…
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[da Pikaia]
Per quanto riguarda l’altro museo lombardo di storia naturale che si è fatto
notare per un comportamento un po’ insolito (non dovrebbe essere normale
sentire in quella sede che la terra ha 6000 anni o poco più …), anche qui
sono evidenti le responsabilità; per questo motivo il presidente dell’ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici Italiani,
Orti botanici, Giardini Zoologici e Acquari) chiede al comune di
Brescia che una sede prestigiosa come un museo di storia naturale non venga
utilizzata per contestare la cultura e la scienza (“A
nome del Consiglio Direttivo esprimo il profondo rammarico nei confronti di
iniziative di questo tipo che, per il loro carattere antiscientifico,
antistorico e anticulturale, non possono che danneggiare gravemente
l'immagine di un'istituzione così prestigiosa come il Museo di Scienze
Naturali di Brescia”).
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16/7/09-UK
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E’ davvero
impressionante verificare come la primatologia sta continuamente aprendo
nuovi fronti di ricerca che si avvicinano su molte tematiche che un tempo
qualcuno si preoccupava che potessero fornire spiegazioni troppo
naturalistiche a molti degli aspetti che si pensava distinguessero gli
aspetti che richiedevano spiegazioni “naturali” da quelli che si potevano
avere solo spiegazioni “spirituali”. Sappiamo che il secolo scorso è iniziato
con la conferma dei meccanismi evoluzionisti darwiniani e si è concluso con
un articolo del 1999 che cercava di dimostrare come anche per le antropomorfe
si potesse usare il concetto di “cultura”, non più limitato alla nostra
specie. Oggi su Nature un
nutrito gruppo di primatologi cerca di spiegare perché non solo sia corretto
parlare di cultura, ma che si possa ipotizzare la ricostruzione di
un’evoluzione culturale anche nei primati. Evidente quindi la necessità di
strumenti nuovi e di una nuova disciplina: la "Primate
archaeology”. Come ben si sa, “All modern humans use tools to overcome limitations of
our anatomy and to make difficult tasks easier. However, if tool use is such
an advantage, we may ask why it is not evolved to the same degree in other
species. To answer this question, we need to bring a long-term perspective to
the material record of other members of our own order, the Primates”.
Non è sempre facile distinguere la
nostra specie dalle altre,,,
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14/7/09-VA
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Sconcertante
articolo dell’Agenzia Zenit (“Che testi usano i tuoi
figli?”)
per cercare forse di
bilanciare l’”audace” articolo (“Meno
male che c’è Darwin”) favorevole a Darwin comparso inaspettatamente
sull’Avvenire dell’11/7.
Non avendo ormai molte carte da giocare, si va a cercare nel cestino, e si
trova che un dentista di Pisa e l’antidarwinista G.Sermonti “hanno presentato al Meeting di Rimini nel 2000 (il
22/8/2000) uno studio sul contenuto dei libri di testo”.
Si fa anche notare che un articolo sullo stesso argomento è stato pubblicato
dal mensile di cultura, orientamenti educativi, problemi
didattico-istituzionali per la scuola secondaria superiore “Nuova
Secondaria” (n.8,
15 aprile 2009) edito da “La Scuola” di Brescia.
Curioso che alla richiesta di dimostrare “la poca scientificità dei testi
scolastici” (?) ci si “lamenti” … che tutti i testi forniscano concordi
le informazioni più corrette sulla teoria dell’evoluzione e su Darwin, e
questo avviene mentre ultimamente esponenti autorevoli della Chiesa continuano a confermare che l’evoluzione
non dovrebbe creare nessun problema ai cattolici … (forse tranne che a
qualcuno). Difficile negare che sia
in atto un “pacifico” conflitto sotterraneo in cui ognuno cerca di ampliare
la sua area di influenza. Una dimostrazione? E’ evidente come mentre
l’articolo dell’Avvenire favorevole a Darwin continui a NON
essere ripreso o citato da blog e bollettini cattolici, l’articolo
dell’agenzia Zenit è invece già ben citato
o ripreso da moltissimi siti web cattolici, come si può verificare
facilmente …
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13/7/09-IT
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Dopo 2 giorni solo
il blog cattolico del Progetto
Culturale riporta e diffonde l’articolo sul libro di Ayala (“Meno
male che c’è Darwin”) pubblicato sull’Avvenire.
Come al solito … avviene il contrario
per gli articoli
antievoluzionisti, come quello scritto da un biochimico universitario romano sull’Avvenire
del 6 luglio (“Il
soffio di Dio sul darwinismo”), che è già pubblicizzato o ripreso in un
gran numero di siti cattolici (“Il secolo dei Lumi
segna il crinale della rottura definitiva tra scientismo e religioni”,
“continua la caccia ai reperti fossili per stabilire
se e come nel passato si sia giunti al supposto processo evolutivo
della ominazione”).
Su queste tematiche
sembra che la diffusione dell’informazione sia controllata da “fedeli” … che
rivendicano un certo loro diritto all’ignoranza … e lo impongono anche ad
altri.
La conseguenza principale è che non sembra che mons.Ravasi trovi
facilmente consulenti fidati e
autorevoli né vie di diffusione di idee adeguate al momento attuale ...
Non dimentichiamo che F.Ayala, autore del libro che sembra stia
innervosendo gli antievoluzionisti italiani, forse poco abituati ad un
ex-teologo esperto di biologia evoluzionistica, aveva partecipato al convegno che proprio lui aveva organizzato
in marzo alla Gregoriana
…!
Non sembra ci siano molti dubbi che i creazionisti biblici non abbiano
apprezzato che mons.Ravasi li abbia tenuti intenzionalmente fuori da quel
convegno!
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11/7/09-IT
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Prima o poi doveva
succedere che il direttore lasciasse passare un titolo … per niente critico
verso Darwin. In fondo siamo nel 2009 …
Oggi l’Avvenire pubblica, sotto l’insolito/allusivo titolo “Meno
male che c’è Darwin” (sembra evidente l’allusione – se rimescoliamo un
pochino le parole… - ad una canzone che trascina le masse e alla connessa
curiosità su un “buco” che non si riesce a proprio trovare nell’agenda del
Papa né in questi giorni né nel periodo in cui sarà in vacanza) una parte
dell’introduzione al recente libro con cui F.Ayala cerca di convincere anche
i cattolici a considerare Darwin non solo un grande scienziato, ma quasi un
profeta che potrebbe fare del bene anche alla loro religione.
Il titolo del suo libro non lascia infatti molti dubbi sul suo giudizio
positivo sulla teoria dell’evoluzione che è scaturita dalle prima idee di
Darwin: «Il
dono di Darwin alla scienza e alla religione».
Tranquillizzante per i cattolici è senza dubbio la casa editrice, la San
Paolo.
Qualche dubbio potrebbe suscitare invece l’autore, il famoso biologo
molecolare Francisco Ayala; soprattutto nei cattolici sostenitori
dell’Intelligent Design, fra cui il card. Schönborn e forse lo stesso Papa,
che talvolta ripete alcune delle loro frasi, come quella sull’ampliamento
della ragione, punto centrale della ormai ventennale “Strategia del Cuneo” [Wedge Strategy], lanciata agli inizi degli anni ’90 contro la
teoria dell’evoluzione e il metodo scientifico.
Nel libro infatti F.Ayala (laureato anche in teologia ed ex religioso
domenicano) è chiaro: parla di un dono alla scienza e alla religione fatto da
Darwin. Già il 12/7/2005 F.Ayala, impegnato fin dagli anni ’90 a contrastare
la diffusione delle idee ottocentesche riproposte identiche dai
neocreazionisti del Discovery Institute, aveva cercato di mettere in allarme
la Chiesa con una preoccupatissima lettera al Papa in cui contestava le idee del Card. Schönborn
pubblicate sul
New York Times qualche giorno prima.
Nessuno allora gli aveva risposto … ora prova con uno strumento che non può
essere ignorato … e aspetta che qualcuno gli spieghi per quale motivo si
possa rifiutare quello che lui chiaramente reputa “un dono”.
Per questo motivo sarà interessante seguire le reazioni alla pubblicazione in
italiano di questo testo.
Per ora c’è la prefazione di F.Facchini e la scheda che troviamo nel sito
della San Paolo, editrice del libro; forse … non han letto bene il libro,
dato che nella loro scheda, che troviamo anche presso altri siti che vendono
il libro on line, si legge che “la religione non ha
nulla da temere dal dato dell'evoluzione”.
Come si sa il dato dell’evoluzione era già noto BEN PRIMA di
Darwin. Lo stesso Ayala nell’intervista
all’Avvenire del 3/3/09 diceva chiaramente “Darwin
ha scoperto la selezione naturale. Per
lui l’evoluzione era un fatto evidente ma occorreva trovare la legge
naturale che la spiegasse. Nel 1938 [sic] scrive
nel suo diario: ‘Ho trovato la chiave: è la selezione naturale’”.
O forse il libro l’hanno letto, ma non hanno capito quale sia stato il dono.
Purtroppo non hanno nemmeno letto l’intervista, dove F.Ayala non solo chiarisce
un concetto poco noto (“Darwin e la teoria della
selezione naturale non implicano materialismo metafisico, non negano l’esistenza
di Dio, né i valori spirituali e morali”) ma fornisce
un’informazione che difficilmente viene citata da chi ha un’impostazione
creazionista del processo vitale: “il 20% delle
gravidanze si conclude in un aborto spontaneo nei primi due mesi”.
- Nel sito della DISF ancora non è stato recensita la traduzione italiana
del libro di Ayala, e non c’è traccia nemmeno dell’edizione originale
inglese.
Anche qui, come con il convegno alla Gregoriana, sembra ci siano dei problemi
a trarre delle conclusioni sulla base di iniziative che vanno nel senso di
evidenziare i limiti del “dialogo”, confermando che la scienza non si occupa
di problemi che una religione abbia gli strumenti per capire e valutare. Lo dice lo stesso
F.Ayala nell’intervista citata: “scienza e
fede trattano di cose distinte. La scienza spiega i processi naturali con
leggi naturali. La religione tratta invece del significato della vita e del
nostro rapporto con Dio”.
Questa relazione
di F.Ayala come esperto in un processo
fra l’Università della California e l’Associationof
Christian Schools International chiarisce meglio le conseguenze di questa
sua opinione favorevole a Darwin e contraria al creazionismo biblico che
caratterizza molte religioni protestanti. Anche grazie alla testimonianza di
F.Ayala l’Università ha
vinto il processo nel 2008, per cui può negare l’iscrizione a studenti
delle superiori con conoscenze inadeguate in biologia (avevano infatti
studiato su libri creazionisti).
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10/7/08-E
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Oggi si terrà
un’iniziativa pubblica al monastero di
Poblet, in Catalogna, alla Scuola
estiva organizzata dalla Specializzazione “Scienza e Filosofia” della
Pontificia Università Gregoriana e dal Master in “Scienza e Fede” dell'Ateneo
Pontificio Regina Apostolorum, sotto il Patrocinio del Progetto STOQ. Il
direttore scientifico del progetto STOQ, un filosofo della Gregoriana già
noto per una valutazione piuttosto “preoccupata” della forza “distruttiva” (forse
non l’aveva capita bene…) della
teoria dell’evoluzione (“A New Arms Race”), sembra ora riappacificarsi con la biologia,
dato che terrà una confrenza con un titolo che evidenzia il lato “naturalistico” dell’uomo …: “Comportamento,
apprendimento e memoria: L’uomo come mammifero e primate”: Speriamo
che non confidi più nella “blind selection by the environment”, né che gli venga in mente di
proporre come filosofo altre
definizioni scientifiche, sostituendosi agli scienziati esperti.
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9/7/09-USA
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[da NCSE]
Impressionanti i
risultati di un sondaggio molto dettagliato e complesso realizzato negli USA
dal Pew Research Center for the People
& the Press in collaborazione con l’AAAS (American Association for the Advancement of
Science) incrociando le opinioni individuali sui temi più caldi della
scienza (l’evoluzione, i cambiamenti climatici, ma anche la posizione della
ricerca scientifica USA) con l’appartenenza o meno al settore della
popolazione che gestisce la ricerca. I risultati dettagliati
della ricerca
riempiono ben 100 pagine,
quasi ognuna delle quali contiene una tabella da analizzare con cura; per chi
si accontenta di una sintesi di poche pagine, la può trovare nel sito del Pew
Research Center
(“Public Praises Science; Scientists
Fault Public, Media”); se il tempo è scarso, ci si puo’ accontentare
della paginetta di sintesi che si trova nel sito dell’NCSE (“Views
on evolution among the public and scientists”).
Per chi ha pochi secondi e vuole trovare una frase per testare il primo
creazionista biblico che si incontra, forse basterebbero le prime righe di
questa sintesi:
"Nearly all scientists (97%) say humans and other living
things have evolved over time," while only 61% of the public agrees”.
Se questa citazione non fosse sufficiente per ammansire il creazionista,
sarebbe meglio allontanarsi rapidamente … il 100% degli scienziati lo
consiglierebbe.
Se si volesse insistere, si potrebbe chiedere se
"Humans and other living things have evolved
due to natural processes such as natural selection" or "A supreme being guided the evolution of living things
for the purpose of creating humans and other life in the form it exists today".
Anche qui c’è poco da contestare: “Among
scientists, 87% preferred the former option and 8% preferred the latter
option; among the public, 32% preferred the former option and 22% preferred
the latter option”.
Come si vede c’è negli USA un serio
problema di informazione e di formazione scolastica su questi temi, come pure
sembra carente una valutazione realistica delle competenze e del livello
scientifico dei loro ricercatori, come dimostra questo sconcertante
risultato: “Members of the public were also asked
whether scientists generally agree that humans evolved over time; 60% said
yes, 28% said no”. Come si è visto prima la percentuale reale è il
97%…
Il sondaggio merita certamente una visita approfondita: chi non vorrebbe
sapere quali professioni contribuiscono maggiormente al benessere della
società…? Chi non vorrebbe capire perché gli uomini d’affari sono
all’estremità opposta rispetto a soldati e insegnanti?
[Quali risultati si avrebbero in Italia per un simile sondaggio d’opinioni?
Potrebbe l’accademia dei Lincei occuparsi del problema?]
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9/7/09-IT
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Nella tenuta di
S.Rossore a Pisa inizia oggi la sesta edizione di un convegno
organizzato dalla Regione Toscana. Quest’anno il tema è: “La scienza motore dello
sviluppo, la pace motore del mondo”.
Programma
del 9 luglio (Scienza, conoscenza, coscienza)
Programma
del 10 luglio. (Scienza a servizio della pace)
E’ disponibile nei due giorni la diretta
video e sono consultabili anche alcuni audio/video delle iniziative
realizzate.
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9/7/09-UK
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Una giornata
interessante al Darwin Festival di Cambridge. Nel blog Pharyngula,
PZ Myers ospita una relazione (“Dennett and evolutionary christology”) arrivatagli dal filosofo Daniel Dennet,
che ha deciso di partecipare ad un paio di sessioni (finanziate di nascosto
dalla Templeton Foundation) sul rapporto fra la religione e la scienza (‘Theology
in Darwinian Context’ e ‘The Evolution of Religion’).
Interessante la domanda di Dennet agli oratori sulla
costante unidirezionalità dei contribute culturali alla discussione: "I'm Dan Dennett, one of the Four Horsemen of the
Apocalypse, and we are forever being told that we should do our homework and
consult with the best theologians. I've heard two of you talk now, and you
keep saying this is an interdisciplinary effort--evolutionary theology--but
I am still waiting to be told what theology has to contribute to the effort.
You've clearly adjusted your theology considerably in the wake of
Darwin, which I applaud, but what traffic, if any, goes in the other
direction?”.
L’unidirezionalità è un dettaglio
non da trascurare quando si valuta l’”utilità” di questo tipo di interazioni
che vengono impropriamente chiamate “dialoghi”: è infatti incredibile come ci
si trovi ad ascoltare in silenzio e magari con rispetto qualcuno che cerca di
trasmettere una verità che in realtà non è tale ma continua a cambiare
adeguandosi alle scoperte … di altri. Fino a quando Dennet rompe
l’incantesimo. Anche in Italia sappiamo bene che si ripete che in teoria “non c’è incompatibilità fra fede e scienza …”, “non c’è contrasto …”, “non
ci sono problemi…”; già la lettura dell’ultima enciclica è
sconcertante quando sfiora alcuni punti come i meccanismi evolutivi,
evidenziando che problemi ci sono. Viene il serio dubbio che qualcuno (sempre
che i riferimenti errati al caso siano riferiti alla posizione della
maggioranza degli scienziati) non abbia ancora capito … dopo ben 150 anni …
e, a differenza della chiesa anglicana
che ha chiesto scusa di non aver
capito, nemmeno se ne accorge, per cui - giustamente - non sa di che cosa
dovrebbe chiedere scusa … beata innocenza …
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Il testo di D.Dennet c’è anche nel blog
di Jerry Coyne, Why evolution is true
(“Daniel
Dennett at the Cambridge Darwin-and-faith bash”)
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La relazione, con
meno discussione fra i visitatori ma con alcune integrazioni, la si trova
anche nel sito web di R.Dawkins (“Dennett
at the Darwin Festival”), dove si può anche scaricare un nuovo video (“The
baloney detection kit”)
, creato da Michael
Shermer, 55enne direttore di “Skeptic
Magazine”.
“With a sea of information
coming at us from all directions, how do we sift out the misinformation and
bogus claims, and get to the truth? Michael Shermer of Skeptic Magazine lays
out a "Baloney Detection Kit," ten questions we should ask when
encountering a claim”.
Per chi non lo conoscesse,
qui la sua “avventurosa” e impressionante biografia.
Gli aspetti più interessanti (come la sua conoscenza dall’interno del
mondo dell’integralismo religioso e
della medicina alternativa) si riescono a evidenziare però solo in una
biografia più sintetica, come quella che si trova in Wikipedia.
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9/7/09-UK
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Su Nature
un articolo consultabile da tutti (“One gene,
twenty years”)
aiuta a vedere meglio, in
prospettiva e su tempi lunghi, come le conoscenze che fornisce la ricerca
scientifica hanno profondamente cambiato la nostra capacità di intervenire
sull’ambiente, anche difendendoci meglio da meccanismi evolutivi (e in
particolare dal caso, che crea guai che qualcuno preferisce invece attribuire
a esseri superiori che ritiene molto intelligenti) che introducono dolorosi
errori nel patrimonio genetico che sono presenti, non sempre manifestandosi,
in tutti gli esseri viventi. Il gene di cui si parla è quello della fibrosi
cistica; se i portatori di questa mutazione genica hanno tratto qualche
vantaggio dall’indentificazione del gene e del suo meccanismo di azione
(dieci anni in più di vita media), purtroppo sono ancora deluse le speranze
di poter avere una “terapia genica” risolutiva.
Da notare che fra gli autori della scoperta di 20 anni fa c’era Francis
Collins, che poi per alcuni anni ha diretto l’Human Genome Project. Proprio ieri
il presidente Obama l’ha nominato nuovo
direttore dell’NIH. Nel documento
della Casa Bianca si ricorda anche il suo impegno come cristiano
evangelico ovviamente favorevole allo sviluppo delle conoscenze in biologia
evoluzionistica: “Dr. Collins has a
longstanding interest in the interface between science and faith, and has
written about this in The Language of God: A Scientist Presents Evidence for
Belief (Free Press, 2006), which spent many weeks on the New York Times
bestseller list”.
Da ricordare a questo proposito anche il modo piuttosto brusco con cui il
predicatore del Papa, P.Cantalamessa, nella messa privata del 07/03/2008
l’ha messo in guardia dal
rischio di mettere in difficoltà la chiesa sui temi dell’evoluzione
biologica, usando proprio parole tratte da un libro di F.Collins (“Il
linguaggio di Dio”) che stava leggendo: “Non c’è da
meravigliarsi se molti di questi giovani voltano le spalle alla fede,
concludendo di non potere credere in un Dio che chiede loro di rigettare ciò
che la scienza insegna loro con tanta evidenza intorno all’universo naturale”.
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9/7/09-VA
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Non sembra che
l’appello di P.Cantalamessa abbia però raggiunto l’obiettivo. L’ultima
enciclica (“Caritas in Veritate”) contiene sicuramente alcuni spunti
interessanti, anche se mancano concetti e frasi
forti come si era sentito a Velletri e
a Castelgandolfo
il 23/9/07, quando i
benpensanti lo avevano paragonato a Beppe
Grillo o al ministro Mussi.
Purtroppo il Papa dimostra ripetutamente di credere ancora, irrazionalmente
(ma a questo punto viene il dubbio che ci siano seri problemi di comprensione
se crede di riferirsi alla posizione attuale della scienza), che per la
scienza e in particolare per la biologia evoluzionistica il caso da solo
possa avere un ruolo positivo nell’evoluzione biologica; questo è quello che
risulta evidente da numerosi frasi dell’enciclica:
·
“L'uomo non è
un atomo sperduto in un universo casuale“,
·
“Se l'uomo fosse solo frutto o del caso o
della necessità…”,
·
“…la chiusura alla
trascendenza si scontra con la difficoltà a pensare come dal nulla sia
scaturito l'essere e come dal caso sia nata
l'intelligenza”,
·
“Se la natura,
e per primo l'essere umano, vengono considerati come
frutto del caso o
del determinismo evolutivo, la consapevolezza della
responsabilità si attenua nelle coscienze”,
·
“Per i
credenti, il mondo non è frutto del caso né della
necessità, ma di un progetto di Dio”.
Non essendoci nessuno che oggi immagini o sostenga ipotesi assurde come
quelle che vengono qui citate (senza l‘indicazione di chi proponga o sostenga
queste sciocchezze), viene il dubbio che si intenda far credere che queste
assurde ipotesi rappresentino la posizione della scienza, in modo da superare
qualsiasi resistenza intellettuale e poter chiedere ai cattolici “di
rigettare ciò che la scienza insegna loro con tanta evidenza intorno
all’universo naturale”.
Forse le preoccupazioni di F.Collins erano dirette soprattutto ai suoi
correligionari (gli evangelici protestanti); si dovrebbe allora chiedere a
P.Cantalamessa il motivo per cui abbia ritenuto utile ripeterle durante una messa privata
con il Papa.
Altre persone che lo consigliano su questi problemi, come mons.Ravasi, hanno
il merito di essere riuscite a impedire che i creazionisti biblici e i
sostenitori dell’ID avessero [come hanno avuto fino al 2002…], spazio perfino in Vaticano, ma non
riescono ancora a far capire quel meccanismo, forse troppo semplice, che
permette di spiegare l’evoluzione biologica.
Sembra pero’ che si facciano ancora influenzare da altre frange cattoliche
integraliste interessate a sapere "Che
rapporti c'erano tra Darwin e Marx?", come dimostra l’errore
sull’inesistente connessione,
che commentava ieri anche T.Pievani su Micromega (“Lo strafalcione di Monsignor Ravasi”).
L’aspetto sconcertante, e T.Pievani non lo fa notare, è che in un precedente articolo
quasi identico … questo strafalcione non c’era, per cui è serio il
dubbio che si sia voluto “strafare” ma si siano usati consulenti
inaffidabili.
C’è solo da sperare che l’assurda possibilità di associare Darwin e Hitler
rimanga per ora circoscritta a un giornalista docente
della Regina Apostolorum e ad un giornalista
dell’Avvenire …. che ammira i suoi articoli.
Anche perché un legame più diretto e dimostrato con Hitler sull’eugenetica,
l’hanno piuttosto … alcune religioni cristiane; tanto è vero che si sono pure
recentemente scusate (30/4/2008: “An Apology for Support of Eugenics“)
addirittura del fatto che Hitler avesse copiato
le loro leggi eugenetiche (e ne avesse premiato l’inventore, Harry
Laughlin): “In
1933, Hitler’s Nazi government used Laughlin’s Model Law as the basis
for their sterilization law that led to the sterilization of some 350,000
people”
.
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Di processi che si
svolgono su tempi lunghi, come quelli ambientali, si parla anche al G8
dell’Aquila, dove persone che hanno responsabilità poliche su tempi
solitamente brevi (4/8 anni) devono assumere decisioni che potrebbero
ostacolare la loro rielezione ma migliorare le condizioni di vita alle
prossime generazioni. Si parla infatti dei cambiamenti del clima e
degli effetti dei gas serra sull’ambiente in cui vivranno le prossime
generazione, delle modifiche che potrebbero migliorare la situazione
ambientale nel 2050, fra 40 anni. Servono però scadenze e impegni
verificabili anche in tempi “politici” …e su queso le scelte diventano troppo
difficili.
Comunque sembra che l’ammissione degli 8 grandi del pericolo di un aumento di
temperatura che superi i due gradi nel 2050 possa ridurre
al silenzio chi critica del lavoro dell’IPCC, che
da anni dimostra che la realtà è andata ben oltre le previsioni. Sempre.
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8/7/09-IT
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Su Micromega
un articolo di T.Pievani a commento della dimostrazione della difficoltà e
dei rischi per i teologi (che GP2 già paventava nel 1988)
che si muovono per terreni quasi sconosciuti utilizzando strumenti di
conoscenza primitivi, non adeguati e non aggiornati; e senza appoggiarsi a tour
operators che conoscono le lingue e gli usi e costumi della scienza: “Lo strafalcione di Monsignor Ravasi”
.
Il rischio è non solo di sbagliare, ma anche di mettere in evidenza le mappe
mentali e le premesse ideologiche, fra cui certamente una delle più
pericolose è quella di essere abituati ad usare gli esperti amici soprattutto
per tenere lontani e criticare gli esperti non amici, invece di usarli per
approfittare delle loro competenze prima di fornire giudizi pubblici.
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7/7/09-USA
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[da Pharyngula]
Sembra che anche negli USA siano sconvolti della senatrice dell’Arizona che,
in un intervento a difesa degli interessi di una compagnia che intende
estrarre uranio, ha detto che gli ambientalisti non servono; sostiene infatti
che non ci sia bisogno di difendere l’ambiente con una motivazione che solo
un tipo molto ristretto di creazionisti
riuscirebbe ad immaginare: se la terra non si è distrutta nei suoi precedenti
6000 anni di vita, è abbastanza robusta e non c’è bisogno che gli
ambientalisti la difendano.
C’è anche una “diapositiva”
… utile per i pochi
nostri creazionisti di quel tipo, spesso di importazione, nel caso volessero
provare l’effetto che farebbe in italiano ... e la presenza su YouTube
sarebbe garantita …
Anche a Brescia i 6000 anni e rotti non sono stati declamati con altrettanta
sicurezza (“seimila? Più o meno … o forse invece di
seimila erano … migliaia … sì, sì, sulle migliaia sono più sicuro”)
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6/7/09-IT
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[da Pikaia]
Fa piacere scoprire che un concetto della biologia evolutiva poco noto
perfino ai biologi (e soprattutto a quelli italiani, dato che non è ben
conosciuta nemmeno la traduzione italiana di questo termine, per cui si usa
in sostituzione - ma in modo impreciso - il vecchio termine preadattamento)
susciti l’interesse degli economisti…. A Gargnano in settembre ci sarà un
convegno, organizzato dall’Università di Milano, sull’Exaptation: "Exaptation as a source of innovation, creativity and diversity in
evolutionary sciences"
. L'enfasi
principale è sull'innovazione, il cambiamento tecnologico, l’economia e la
ricerca e sviluppo, ma parteciperanno scienziati di diverse discipline tra
cui illustri esperti di evoluzione biologica. Qui il programma provvisorio e qui la presentazione.del convegno.
Per capire meglio la differenza fra preadattamento ed esattamento, si può
leggere liberamente l’articolo originale di Gould SJ (sì, proprio lui)
e Vrba ES. (1982). Exaptation - a missing term in the
science of form.
Paleobiology 8: 4-15.
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Sul rapporto
scienza/fede, dopo la dichiarazioni di mons.Pagano sugli errori passati ma
soprattutto su quelli attuali della chiesa, che lo preoccupano come
preoccupavano GP2 nel 1988,
un’intervento di un laico devoto come G.Ferrara sul Foglio (“OGGI E' IL PAPA, NON GALILEO, CHE E'
RICHIESTO DI ABIURA”),
dove invoca … l’intervento chiarificatore di mons.Ravasi …
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Sempre sul Foglio
oggi compare anche un’intervista a mons.Pagano, che conferma le sue
preoccupazioni per fatti che non solo, come ricorda, sono sotto gli occhi di
tutti ma che, e qui trovo una conferma ad un sospetto, erano ben chiari anche
a GP2: “d’altra parte lo aveva già detto Giovanni Paolo II in modo molto chiaro”.
Come negare che la legge sulla riproduzione assistita non stia in piedi, sia
causa di gravi sofferenze e debba essere modificata per adeguarsi alla
variabilità biologica più che alla rigidità teologica? Come negare (se non
nascondendolo) che la chiesa cattolica abbia dovuto mettere in discussione, a
Sibiu
nel 2007, la sua visione ideologica sull’inizio della vita in quanto molte
altre religioni cristiane non concordavano?.
Sembra, ed è apprezzabile (anche se prevedibile per un archivista) che anche
mons.Pagano conosca e ricordi l’”inutile” lettera in cui GP2 manifestava nel 1988
le stesse preoccupazioni e gli stessi rischi a P.Coyne e invitava a risolvere urgentemente la paura e
l’ignoranza dei teologi in campo scientifico.
E’ davvero incredibile che mons.Pagano venga strapazzato
per aver evidenziato rischi
che erano già ben noti al papa di 21 anni fa! E che a strapazzarlo sembra si
stiano dando da fare soprattutto alcuni laici.
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5/7/09-UK
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A Cambridge
inizia il festival per i 200 anni
di Darwin.
PROGRAMMA.
Sembra che Robert Hind
abbia fatto le bizze dopo aver scoperto chi c’era fra i iniziatori della
sessione sul rapporto fra scienza e religione...
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5/7/09-IT
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Interessante
articolo di R.Chiaberge sul Sole 24 Ore (“Il
vescovo si evolve, il genetista no”)
, un po’ stupito di notare
un fenomeno certamente curioso che probabilmente ignorave, quello di
scienziati cattolici che vengono un po’ spiazzati da teologi che cercano di
analizzare i fatti in modo razionale.
Purtroppo alcuni di loro non hanno dubbi che la posizione della chiesa sia
sempre e comunque vincente sulla scienza e si prendono il compito di
trasferire le indicazioni della chiesa ai propri colleghi – indipendentemente
dalla loro fede - invece di svolgere il ruolo per cui hanno le competenze,
cioè di aiutare gli amici religiosi a capire la scienza attuale, che spesso
temono pur non conoscendola a fondo.
Come sappiamo ci sono spesso approcci ideologici su alcune questioni, come la
teoria dell’evoluzione o l’inizio e la fine della vita, che rischiano di
portare a leggi che non stanno in piedi da sole e necessariamente devono
perdere per strada le parti irrazionali e ideologiche.
Se un teologo come mons.Pagano, massimo esperto (avendone letto tutti i
documenti) su un tema che qualcuno preferirebbe nascondere, cioè degli errori
fatti dalla Chiesa del tempo nel processo a G.Galilei, invita la Chiesa a non
commettere ora gli stessi errori fatti allora, è sconcertante che sia uno
scienziato ad essere “più papista del vescovo (e
forse del Papa stesso)” rimbrottandolo: «Monsignore
è troppo pessimista, la posizione della Chiesa sta diventando vincente».
Non avrebbe detto questa frase se solo avesse saputo dei fatti di Sibiu del
2007, dove per quieto vivere la chiesa cattolica aveva rinunciato a difendere
la fecondazione come momento iniziale della vita [di qualsiasi essere
vivente?], e la frase relativa era scomparsa dal documento interreligioso
finale.
Sappiamo bene che si tratta di questioni che spesso, per chi ci crede,
vengono definite “non negoziabili”; può essere utile e interessante
sapere che con i protestanti sono invece negoziabilissime … “purtroppo” la
scienza non è una religione; se lo fosse … potrebbe difendersi dalle critiche
… rifugiandosi in spiegazioni che non devono essere necessariamente
dimostrabili o ragionevoli J J
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5/7/09-VA
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Mons.Ravasi sull’Osservatore
Romano commenta (“Anche
i papi si evolvono”) alcuni testi recentemente pubblicati sul rapporto
fra scienza e fede, cominciando con un volume che presenta l’opinione dei
papi su questi temi, dal 1950 ad oggi. Opinione che, secondo mons.Ravasi,
sarebbe in evoluzione. Un altro volume recensito è quello di S.Morandini, un
teologo veneto (“Darwin
e Dio”) che cercherebbe di “contrastare – in
un linguaggio limpido e fin didattico (e quindi utile a smitizzare
l'autoreferenzialità un po' arrogante di scienziati e teologi) - gli estremi
di un integralismo bio-centrista che erge la teoria evolutiva e lo
specismo a sistema ideologico globale, e di un creazionismo
fondamentalista che ignora una corretta ermeneutica teologica e confonde i
differenti statuti delle vie del sapere”.
Un articolo di S.Morandini (Evoluzione, disegno, Dio) è consultabile liberamente on line (è l’unico
oltre all’editoriale “Per un dialogo tra scienza e fede”) nel sito di Credere oggi (Edizioni
Messaggero di Padova) in un fascicolo (169/2009) interamente dedicato a Evoluzionismo e
fede cristiana.
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4/7/09-IT
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Dell’intervento di
mons.Pagano si parla con sufficienza anche nel blog del vaticanista del Giornale
(“Il Prefetto dell’Archivio a ruota libera
sulle staminali”);
sconcerta il modo con cui viene presentato, manco fosse stato quel provocatore
di G.Galilei: “Resosi conto di aver detto troppo,
manifestando il suo pensiero su materie che non gli competono
ed entrando direttamente in contrasto con la posizione espressa in
merito dalla Chiesa, Pagano ha tentato un dietro-front con una dichiarazione
scritta, che però non ha potuto smentire quanto da lui affermato”.
Forse non è piaciuto che abbia trovato e dimostrato che con G.Galilei la
Chiesa si era sbagliata?
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3/7/09-IT
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Anche sull’Avvenire
un articolo (“Caso
Galileo, dagli atti del processo una lezione per la Chiesa di oggi”)
riferisce sulla presentazione del volume
con i documenti del processo a G.Galilei. Già nel titolo è molto appprezzabile
il suggerimento che negli atti del processo di 400 anni fa ci sia qualcosa da
imparare per gestire meglio l’attuale rapporto con la scienza, nonostante
l’opinione contraria di un genetista cattolico.
Nell’articolo si riporta coraggiosamente (ieri l’agenzia Zenit
aveva censurato la frase,
come pure aveva fatto la Radio
Vaticana,
dove si insisteva sulla Chiesa “di allora”
e non su quella “di oggi”) il preoccupato avvertimento di mons.Pagano a non
commettere OGGI gli errori fatti secoli fa con G.Galilei: “Pagano, tra l'altro, ha detto che è necessario stare
molto attenti quando ci si confronta con la sola scrittura alla mano in
questioni scientifiche, a non fare noi
gli errori che furono fatti allora.
Penso alle cellule staminali, penso ai problemi dell'eugenetica, penso ai problemi della ricerca scientifica in questi
ambiti, che qualche volta ho l'impressione siano condannati con gli stessi
preconcetti che valevano allora per la teoria copernicana”.
Sconcertante la conclusione dell’articolo, da cui si
capisce che non solo gli scienziati vengono criticati e smentiti, ma anche
alcuni teologi.
Al portavoce vaticano, mons.Lombardi, probabilmente
le parole sono sembrate un po’ troppo forti, per cui, nonostante le nuove
carte non abbiamo assolto la chiesa del tempo e anzi abbiano dimostrato altri
gravi errori (come ha spiegato anche P.Coyne
al convegno di Firenze) ha fatto aggiungere anche una frase
provocatoria, critica verso la scienza ... (poco giustificata, invero … dato
che la scienza su questi temi ha poco da insegnare e gioca solo per difendere
le sue competenze…): “Il caso
Galileo insegna alla scienza a non presumere di far da maestra alla Chiesa
in materia di fede”. Mons.Pagano non aveva ritenuto necessario
dire qualcosa di simile, se non riferito a G.Galilei, ma è stato costretto a
farlo a posteriori. Davvero preoccupante. Si vuole forse criticare anche GP2
per le scuse che aveva offerto?
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Sconcertante
notare che non sull’Avvenire ma sul Giornale (il quotidiano del
Presidente del Consiglio) si legge un articolo ("Staminali, la Chiesa questa volta non sbagli") in difesa …
della fede. Si fa notare che è successo un fatto inaudito: si è ascoltata “
Un’affermazione non nuova sulle labbra di molti
scienziati critici verso la Chiesa, ma che suona dirompente se a pronunciarla
è un vescovo della Curia romana e per di più nella Sala Stampa della Santa
Sede di fronte a decine di giornalisti” e punta il dito contro la “clamorosa
sortita” di mons.Pagano alla presentazione del volume su
Galilei. Viene addirittura sottolineato che nell’articolo vengono riportate
esattamente le parole dette in conferenza stampa dal monsignore:
«Può insegnare qualcosa a noi oggi
(il caso Galileo, ndr)? Certo, per esempio – ma questo lo dico da
sacerdote, da persona privata – a stare molto attenti quando ci si
confronta con la sola Scrittura alla mano in questioni scientifiche, a non
fare noi gli errori che furono fatti allora». «Penso – ha aggiunto
l’archivista – alle cellule staminali, penso ai problemi dell’eugenetica, penso
ai problemi della ricerca scientifica in questi ambiti, che qualche volta ho
l’impressione siano condannati con gli stessi preconcetti
che valevano allora per la teoria copernicana. Bisognerebbe
studiare di più,
essere molto
più prudenti». [Confrontare lettera di GP2 a P,Coyne nel 1988!].
Il quotidiano si stupisce che un esperto dei gravi
errori della chiesa nel 1600 (era un secolo in cui il dialogo non escludeva i
roghi) … possa esprimere un’opinione sugli errori attuali “non
essendo un teologo né un esperto di bioetica” … e aggiunge, per rispetto delle
competenze … una critica da parte di un … sottosegretario … del governo
attuale.
Se solo fosse vero, farebbe comunque piacere che ci sia anche qualche vescovo
che fa “Un’affermazione
non nuova sulle labbra di molti scienziati critici verso la Chiesa”.
In realtà questa reazione fa finalmente capire perché nessuno abbia ancora
ritirato
la
lettera inviata 21 anni fa da GP2 a P.Coyne
: non si è trattato di un disguido postale ma dell’illusione di poter
continuare a navigare con mappe di duemila anni fa, senza dare ascolto alle
preoccupazioni di GP2 e di mons.Pagano.
·
Anche sul Secolo d’Italia si discute, con il filosofo G.Reale,
sulle dichiarazioni di mons.Pagano (“Così
si avvia il dialogo sulla bioetica”)
. In
realtà si discute anche sulle integrazioni di mons.Lombardi, portavoce vaticano,
che ha pensato bene di aggiungere alle preoccupazioni, giustificate dalla
conoscenza del processo a G.Galilei, anche le preoccupazioni per gli
scienziati che vogliono dare alla Chiesa lezioni di fede (?). Il filosofo non
ha dubbi e ce li trasmette senza un minimo di spiegazione: “trovo più dogmatismo in affermazioni fatte da scienziati su
questioni di fede, che non da uomini di fede sulla scienza” … anche a
lui comunques sembra che la rigidità sulle staminali sia eccessiva.
Su Darwin la sua opinione è chiara e ci spiega come la
Bibbia possa essere ancora oggi, ma forse solo per lui, un ottimo libro di
scienza: “Ho sempre trovato che la questione
sollevata da Darwin non sia di per sé contraria al creazionismo. Dio ha fatto
l’uomo a sua immagine e somiglianza, infondendogli lo spirito. Quella materia
in cui ha infuso lo spirito perché non potrebbe essere un animale fisico già
formato?”. Sarebbe interessante sapere se lui o qualcun altro ha idea
di quale sia questo “animale/uomo” che Dio un giorno ha trovato che gli
assomigliasse …. H.habilis? H.erectus? H.heidelbergensis?
H.Neanderthalensis? H.sapiens? Come ha fatto a diventare somigliante … e perché
ci ha messo ben 14.000.000.000 di anni e non magari 6000?
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Di mons.Pagano si parla perfino su Europa (“QUEL DILEMMA TRA
SCIENZA E FEDE”) in una
articolo di F.Cardini, che innaffia di relativismo e di dubbi non solo la
scienza ma anche la fede, di cui sottolinea i cambiamenti legati alla storia
della Chiesa. Ovviamente il tutto all’interno della sola Chiesa cattolica …
semplificazione eccessiva e relativismo … piuttosto relativo …
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Qualcuno
invece rimane ancora più sconvolto dalla frase di mons.Pagano sui pericoli
che corre la Chiesa … nel sito Azione
Tradizionale leggiamo infatti un commento poco ottimista: “Ulteriore
dimostrazione di come all’interno della Chiesa, una delle ultime Istituzioni
ancora degne di tal nome, vi siano ormai, forse in maggioranza, dei soggetti
con programmi ambigui, che fanno strane dichiarazioni: per ulteriori
aspetti, consultare l’Apocalisse”.
[Mala tempora currunt …]
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2/7/09-UK
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[da NCSE]
Sta circolando un nuovo sondaggio internazionale sulla comprensione e l’utilizzazione
della teoria dell’evoluzione, ma in particolare dell’evoluzione come storia
della vita sulla terra; ovviamente si verifica in parallelo il ruolo della
fede nello spiegare anche eventi materiali come quelli che evidentemente sono
coinvolti nell’evoluzione della materia vivente. L’indagine è stata
organizzata dal British Council e ha coinvolto solo una decina di
paesi (Argentina, China, Egypt, Great Britain, India, Mexico, Russia, South
Africa, Spain, and the United States); di particolare interesse la presenza
della Cina e di un paese arabo e musulmano come l’Egitto. Se ne parla nel
sito dell’NCSE (“Opinions on evolution from ten countries”), in quello del British Council. Quello che risula è unn generale consenso
sull’evoluzione biologica, anche se sconcerta la posizione degli USA in mezzo
ai paesi scettici.
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2/7/09-VA
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[da Repubblica]
E’ stato presentato oggi il volume "Documenti vaticani del processo
di Galileo Galilei"
, che contiene anche i 20
documenti ritrovati ed esaminati dopo la conclusione dei lavori della
commissione Poupard nel 1992. Monsignor Sergio Pagano, prefetto dell'Archivio
Segreto vaticano, alla presentazione della nuova edizione del volume ha
avvertito che la Chiesa cattolica rischia di comportarsi verso le scoperte
scientifiche attuali con gli "stessi
preconcetti" che ebbe verso Galileo e verso il sistema
copernicano: "E' necessaria molta prudenza e
molta umiltà nell'avvicinarsi alle Scritture come alla scienza",
in quanto il rischio è che prevalgano oggi "gli
stessi preconcetti che si avevano allora verso il sistema copernicano".
E’ una preoccupazione seria che altri avevano da qualche secolo e che di solito
nessuno aveva il coraggio di esplicitare.
Ora viene anche dalla Chiesa: "Il caso
Galileo insegna alla scienza a non presumere di fare da maestra alla Chiesa
in materia di fede e di Sacra Scrittura e
insegna alla Chiesa, contemporaneamente, ad accostarsi ai problemi
scientifici - fossero anche quelli legati alla più moderna ricerca sulle
staminali, per esempio - con molta umiltà e circospezione".
[NB/PS: mentre l’articolo di Repubblica attribuisce queste
parole a Mons.Pagano, l’articolo dell’Avvenire
apre uno scenario preoccupante: risulterebbe che la sala stampa ha ritenuto
che si dovesse aggiungere la prima parte del ragionamento (con il monito alla
scienza), che mons.Pagano non aveva invece ritenuto importante. In effetti il
recente lavoro della commissione ha evidenziato e confermato come le scuse
offerte da P2 nel 1987 fossero più che giustificate, e l’asimmmetria del
potere fra scienza e fede avesse portato ad un errore clamoroso e arrogante]
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Ne parla anche
l’agenzia Zenit: “L'Archivio Segreto
Vaticano illustra le novità sul caso Galileo”. Nell’articolo non si cita
affatto la splendida frase di mons.Pagano che lo renderebbe meritevole di un
monumento (in Campo dei
Fiori?): «La
Chiesa cattolica rischia di comportarsi verso la ricerca sulle staminali,
l'eugenetica, le scoperte scientifiche attuali, con gli stessi preconcetti
che ebbe verso Galileo». Anche qui viene attribuita a
Mons.Pagano (e non alla sala stampa, come chiarisce l’Avvenire) la
preoccupante frase che mette in guardia la scienza proprio parlando di
G.Galilei: “Durante
la presentazione del libro, monsignor Pagano ha condiviso con i giornalisti
la sua riflessione personale sul giudizio e la condanna subiti da Galileo: “il
caso Galileo insegna alla scienza a non presumere di far da maestra alla
Chiesa in materia di fede e di Sacra Scrittura”.
[la frase preoccupa soprattutto chi ha notato, nell’articolo
di oggi di mons.Ravasi sull’Osservatore Romano, che anche aspetti
materiali che riguardano l’evoluzione sarebbero (da quando?) di competenza
della teologia (“riguardo al tema specifico
dell'evoluzione umana, una delle questioni capitali che la scienza presenta, ma al cui svelamento
contribuiscono in modo determinante la filosofia e la teologia, è quella,
delicata e fluida, del segnale o degli indizi che mostrano l'emergere
dell'avvento dell'uomo lungo la grande e complessa traiettoria evolutiva”
). A quando la
convocazione di qualche paleoantropologo davanti al Santo Uffizio per presentare
qualcosa che deve essere svelato dai teologi?)
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L’articolo del Messaggero
(“Genetica, mons. Pagano: «La Chiesa
rischia di comportarsi come con Galileo»”) mette in evidenza la frase di mons.Pagano che
non sembra piaciuta in Vaticano.
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Lo stesso fa anche
l’agenzia TGCom (“Mons. Pagano: non fare come con Galileo”)
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Un’imbarazzante
imprecisione è stata aggiunta ad un precedente articolo (del 24/3/09 su “Vita
Pastorale”) del responsabile della Cultura in Vaticano, mons.Ravasi,
ripubblicato oggi sull’Osservatore Romano
(«Ama
intensamente l'intelligenza»). Riporta infatti un’informazione che dal
1931 al 1980 (quando è stata dimostrata falsa a causa di un equivoco) veniva
usata contro l’evoluzionismo.
Questo articolo, in cui mons.Ravasi informa di un dibattito a Pisa con il
fisico Ugo Amaldi, sembra preannunciare un’ulteriore riflessione sul rapporto
fra fede e scienza, che forse potrebbe portare a qualche aggiornamento (“un aspetto molto specifico che si connette a quest'anno,
così pesantemente marcato dalla figura di Darwin e dal tema dell'evoluzione”)
sull’insofferenza ormai secolare verso Darwin e la teoria dell’evoluzione.
Purtroppo le premesse a questa riflessione sono preoccupanti, a cominciare
dalla citazione di Claude Lévi-Strauss ("lo
scienziato non è l'uomo che fornisce vere risposte, è invece colui che pone
le vere domande"
) che sembra utile a far
dimenticare la sua dichiarazione, invero apprezzabilissima, del 2005, in cui spiegava perché solo gli evoluzionisti
potessero criticare la teoria dell’evoluzione e fornire quindi “vere risposte” (“Le
critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei teologi
è solo cercare la verità attraverso lo spirito”
).
Che abbia cambiato idea sull’autonomia dei biologi evoluzionisti e sulle competenze dei teologi anche su
questioni non spirituali, lo
conferma nella frase successiva in cui autorizza l’ampliamento delle
competenze (“riguardo al tema specifico
dell'evoluzione umana, una delle questioni capitali che la scienza
presenta, ma al cui svelamento contribuiscono in modo determinante la
filosofia e la teologia, è quella, delicata e fluida, del segnale o degli
indizi che mostrano l'emergere dell'avvento dell'uomo lungo la grande e
complessa traiettoria evolutiva”).
A questo punto purtroppo cita sia il “darwinismo sociale”, che non
c’entra proprio con l’evoluzione biologica, che la storia (che non c’entra
con Darwin, dato che da 39 anni sappiamo che è errata) che Marx che avrebbe
voluto dedicare “il Capitale” a Darwin.
Dal 1980 sappiamo infatti che la lettera non era del “ben noto” Karl ma di
Edward B. Aveling, compagno … della figlia Eleanor Marx, come viene spiegato
in questa
pagina in italiano. Altri riferimenti più autorevoli li troviamo in
inglese qui
o meglio qui
o meglio ancora qui, nell’articolo originale (Ralph Colp: "The Myth of the
Darwin-Marx Letter."
History of Political Economy 14:461-482, 1982).
Qualcuno informi mons.Ravasi … che
non avrebbe dovuto dare ascolto al diavoletto chi gli ha suggerito che
un pizzico di Marx avrebbe reso più piccante l’articolo già comparso su “Vita Pastorale”.
Purtroppo molti farebbero (o userebbero) carte false per associare Darwin a
Marx o addirittura a Hitler (ma questo è uno stadio successivo). Ora su
quella strada si è messo anche mons.Ravasi, probabilmente mal consigliato nel
modificare un precedente articolo.
Come lui ben sa, la verifica delle fonti è un passaggio SEMPRE necessario,
soprattutto se ci si inoltra in campi che “non
spettano assolutamente ai teologi”-
Poco convincenti, dopo queste due citazioni improprie e quindi errate,
risultano quindi le conseguenze: sia l’ipotesi non dimostrata che “non è possibile ricondurre questa complessità e originalità
sconcertante nel bene e
nel male, tipica della creatura umana, questo ‘ordine della
carità’, affermata o negata, a una mera risultanza biologica”
[sembra proprio di leggere un testo dei sostenitori dell’ID!], che gli
appelli all’ampliamento della ragione, in modo da permettere ai teologi di
prevalere sugli scienziati come ai bei tempi di G.Galilei, quando avevano a
disposizione strumenti migliori, o solo più convincenti, per prevalere,
contestando le “mere risultanze astronomiche”.
Mons.Pagano mette proprio oggi in guardia dal rischio che prevalgano oggi
"gli stessi preconcetti che si avevano allora
verso il sistema copernicano".
Il rischio sembra un fatto reale, e sembra si nutra non solo dei preconcetti,
ma anche di equivoci ed errori, proprio come ai tempi di G.Galilei.
Per evitare di aspettare 400 anni, sarebbe utile che gli storici tengano fin
d’ora traccia delle responsabilità: adesso dovrebbe essere molto facile
scoprire il responsabile della differenza, piuttosto pepata, fra i due
articoli firmati da mons.Ravasi.
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Un altro articolo
sull’Osservatore Romano (“Un
Galileo cattolico e ottimista”) riferisce della presentazione del volume
curato da mons.S.Pagano, con tutti i documenti del processo a G.Galilei: “Appare così un "Galileo cattolico" e
"ottimista", alle prese con i rappresentanti del "sapere
fratesco", o con un Papa - il fiorentino Maffeo Barberini - che volle
essere garante, nel contesto difficile della guerra dei Trent'Anni, della
"superiorità della fede sulle dottrine filosofiche".
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