[Prof.Daniele Formenti]

NB: Articoli disposti in ordine cronologico inverso: in alto i più recenti

Darwin 1809-2009 – Gli appuntamenti previsti in Italia

 

L’ANTI-EVOLUZIONISMO IN ITALIA.
(Wallace e C.Darwin fanno ancora paura? Anche la nuova sintesi?
O semplicemente sopravvivono ignoranze e confusioni?)
RASSEGNA STAMPA 2’ sem.2009

[I testi originali sono linkati, se disponibili, per una verifica del testo originale e dei commenti]

Rassegne stampa precedenti (2003/04 - 2005 - 2006 - 2007 - 20082009 1’ semestre) e successive (2010)

Per il 7’ anno (2010) della rassegna stampa su evoluzione/evoluzionismo cliccare QUI.

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DICEMBRE 2009

31/12/09-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         Abbastanza strano e curioso il fatto che molti siti di vendita di libri on line abbiano modificato il titolo del volume contenente gli atti del convegno creazionista tenutosi al CNR il 23/2/09. Pochi (fra cui la Hoepli, la Libreria del Santo [20% di sconto!], Theseus libri) hanno mantenuto il titolo originale completo “Evoluzionismo.  Il tramonto di una ipotesi”. Lo sconcertante sottotitolo è abbastanza provocatorio rispetto alla scienza attuale ma anche rispetto a Giovanni Paolo II, che nel 1996 aveva chiaramente fatto notare ai cattolici che la teoria dell’evoluzione (che a differenza del card.Schonborn NON confondeva con l’evoluzione come fatto) era una “teoria scientifica”, e non certo solo un’ipotesi.
Molti editori, la maggioranza, quindi preferiscono o togliere la frase,
lasciando solo “Evoluzionismo” (come la Libreria Coletti, o la FNAC o la Feltrinelli) o si inventano addirittura un sottotitolo inesistente, che indica vagamente che la discussione è ancora aperta: “Un bilancio critico” (come nel sito della DEA, della Libreria Universitaria, dell’Unilibro, dell’IBS, della Webster, della BOL, del Libraccio, di Arethusa).
Sarebbe interessante capire se hanno letto il titolo vero in copertina e hanno corretto la provocazione. Forse fanno il loro interesse … vendere il libro, anche a costo di modificare il titolo.
Divertentissimo però notare che per i creazionisti biblici italiani nessuno dei due titoli va bene, per cui …
ne propongono addirittura un terzo a loro scelta!
Per loro il libro non merita un titolo tendenzioso, che induca a sospettare che davvero sia oggi necessario avere oggi addirittura … una teoria dell’evoluzione. Per evitare qualsiasi dubbio, tolgono quindi di mezzo addirittura l’evoluzionismo e cercano di far credere che si contesti addirittura l’evoluzione stessa, come del resto in realtà è stato fatto al convegno. Quest’anno è stato l’unico tentativo (oltre agli altri convegni fatti a Roma dalla stessa gente) in cui non si è discussa la teoria dell’evoluzione, e quindi Darwin e i suoi successori, ma l’evoluzione stessa!
[Spero che farlo notare non induca nessuno, nemmeno Corbellini o Cattaneo, a pensare che si voglia “accreditarli” come scienziati … non mi sembra proprio! Credere che chi critica … “accrediti” mi sembra proprio originale!]
Il titolo da loro proposto e propagandato (“Evoluzione, il tramonto di un’ipotesi”) è quindi quello davvero più adeguato ai contenuti del libro, anche se probabilmente li costringeranno prima o poi a leggere almeno la copertina e a cambiare il titolo sbagliato nei loro diversi siti web ... [De Mattei sembra che non sopporti nemmeno chi critica senza aver letto tutto il libro!].

·         A conclusione dell’anno darwiniano arrivano anche le riflessioni di F.Facchini sull’Avvenire (“Ciao Darwin, scusa l’equivoco”).
Nell’articolo si ricorda l’interesse manifestato quest’anno verso Darwin e la teoria dell’evoluzione nei diversi contesti culturali e quindi anche le numerose iniziative organizzate nel mondo cattolico. Si riconosce generosamente e onestamente che “sulla evolu­zione della vita Char­les Darwin ha proposto la teoria più largamente accettata” e che “Nell’anno che si conclude il pensie­ro di Darwin ha dominato la scena culturale”.
Interessante, se riguarda solo le iniziative realizzate nel mondo cattolico la frase “A mio modo di vedere avrebbe po­tuto esserci una maggiore attenzio­ne al dibattito in corso nel mondo scientifico sulle modalità e sui mec­canismi evolutivi, specialmente in relazione con le ricerche sulla bio­logia evolutiva e dello sviluppo e sul­la epigenesi, affrontando critica­mente i punti chiave del darwini­smo. Tali ricerche non smentiscono la teoria di Darwin, almeno a certi li­velli, ma mettono in evidenza la ne­cessità di integrarla”.
Purtroppo si sono realizzate anche iniziative in ambito religioso con scarsissimo interesse per questo aspetto, e quindi senza esperti competenti delle tantissime integrazioni fatte negli ultimi 150 anni alla teoria, che oggi Darwin stenterebbe a riconoscere.
Si accenna anche alle iniziative dei creazionisti biblici, anche se F.Facchini sembrava sottovalutare che proprio in quell’ambiente nascono le critiche all’evoluzionismo teista.
La frase più importante mi sembra comunque quella verso la fine, dove si evidenzia come i due convegni sull’evoluzione organizzati dal Vaticano non abbiano portato affatto ad un auspicabile chiarimento della posizione della Chiesa verso la teoria dell’evoluzione: “
Ma sul fronte religioso si colgono anche preoccupazioni e ti­mori sul tema dell’evoluzione.  Non è chiaro se questi timori mettono in discussione anche la sua precedente opinione che attualmente, dopo le modifiche e le integrazioni, sarebbe “la teoria più largamente accettata”.
Chi conosce la lettera di GP2 a P.Coyne del 1988 ritrova lo stesso clima e capisce che si sono persi 21 anni; forse è inevitabile, per G.Galilei ci son voluti 350 anni e non tutti sono ancora convinti ...
preoccupazioni e ti­mori” che allora angosciavano GP2 sono rimasti tali ancor oggi… ma riguardano soprattutto il modo con cui la Chiesa affronta la scienza cercando di rifiutare e negare il metodo scientifico.
E lo conferma anche la polemica del VP del CNR, che approfitta delle ambiguità vaticane per spingere verso una visione settecentesca di negazione dell’evoluzione come fatto (e gli atti del suo convegno dimostrano pienamente come le contestazioni e le ipotesi alternative riguardino esclusivamente il tentativo di rendere compatibili le datazioni con la posizione creazionista “della terra giovane”). La sua definizione di semi-ariani rivolta all’evoluzionismo teista che lui vede rappresentato soprattutto da F.Facchini e F.Ayala è un indicatore efficace del contrasto oggi esistente, che mons.Ravasi non ha saputo o potuto risolvere.
Non diversamente da F.Facchini, anche De Mattei il 23/12 su Repubblica ammette che “su evoluzionismo e fede religiosa nel mondo cattolico ci sia una grande confusione” (“Credo alla Bibbia e non a Darwin”).
Se prima mons.Ravasi aveva negato (nel settembre 2008) che la Chiesa cattolica dovesse chiedere scusa a Darwin per non averci capito niente (come aveva fatto in quei giorni la chiesa anglicana: “Good religion needs good science”), oggi non può rispondere in modo adeguato alle contestazioni che arrivano dai creazionisti  biblici, sostenuti addirittura … dal VP del CNR.
Una proposta abbastanza originale, ma in fondo coerente con la sua opinone che il creazionismo sia un concetto filosofico, è quella di posticiparne l’insegnamento, che certo oggi un po’ precoce, coinvolgendo infatti i bambini di 3 anni, probabilmente un po’ in difficoltà di fronte ai concetti filosofici: “
Si avverte la necessità di affrontare in sede catechistica i rac­conti della Genesi e la teologia sulla creazione con un’adeguata prepa­razione, ma senza complessi di in­feriorità di fronte alla scienza”.
Non si capisce comunque cosa si intenda per “complessi di inferiorità”, dato che si tratta di un problema di competenze. Se c’è chi si può lamentare di trovare bambini già avvezzi a gestire con abilità concetti “filosofici” ormai sedimentati e difficili da contestare (Adamo ed Eva, Noè e la sua arca, la genesi, il serpente che parla, ecc.) sono gli insegnanti di scienze, che arrivano dopo 7 anni: l’evoluzione non si insegna in modo adeguato se non alla scuola media!
A volte, un tempo, biologia non sempre si studiava alle medie, perché l’insegnante era un laureato in matematica… e magari nemmeno alle superiori se l’insegnante era un chimico o un fisico … ecco spiegato perché c’è perfino chi, incolpevole, arriva in età adulta credendo ancora che Adamo ed Eva siano personaggi storici….
Magari con una costola in meno …? E le ossa del coccige sono come quelle dello scimpanzè? E non stanno nemmeno ad ascoltare il prof.F.Facchini quando spiega che “
Non è ancora chiaro a tutti che l’evolu­zione non rende superflua la crea­zione, ma esalta l’opera del Creato­re che si esprime in modi sempre nuovi nel tempo”.
A questo punto però, se non gli crede nemmeno il suo collega prof.De Mattei … chi si fiderà più.
Urge un intervento di mons.Ravasi, altrimenti continueranno a litigare. Comunque le novità di fine anno sono abbastanza tranquillizzanti: è un problema interno alla Chiesa e finalmente si sono degnati di comunicarlo in giro.
Per i cattolici che proprio non volessero leggere quest’ultimo libro dei creazionisti biblici, nonostante la garanzia del CNR, ce n’è un altro disponibile, quello recente di F.Ayala, “Il dono di Darwin alla scienza e alla religione”. La prefazione è di Facchini, per cui potrebbe valutare autonomamente l’accoppiata che il prof.De Mattei proprio non sopporta …
PS: purtroppo in questo articolo manca un qualsiasi accenno al convegno sulla teoria dell’evoluzione organizzato a Piacenza dalla Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica e a cui anche F.Facchini ha partecipato.
In questo convegno si sono tranquillamente affrontati problemi scientifici che riguardano l’evoluzione animale e umana nel contesto della teoria dell’evoluzione. Perché non farlo sapere in giro? Sarebbe stato utile anche invitare il VP del CNR, che avrebbe potuto apprezzare che nel sito web di questo convegno c’è un link alla mostra organizzata da T.Pievani a Roma, Milano e Bari per il bicentenario di Darwin.

·         Sempre sull’Avvenire anche una riflessione opposta di F.D’Agostino (“L’occasione perduta dell’anno darwiniano”), che invece, poco interessato alla disciplina di cui non comprende gli interessi (“Per i naturalisti darwiniani la teoria dell’evoluzione svuota dal di dentro ogni questione teologica e antropologica e rende inutile sia l’interrogarsi su Dio che l’interrogarsi sull’uomo”), sembra contento che l’anno darwiniano si sia concluso senza riuscire a capirla ma soprattutto senza che mons.Ravasi riuscisse a ripetere una sua frase ben nota del 2005, quando disse semplicemente che  Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”.
Due convegni vaticani si sono conclusi quest’anno senza una decisione sull’accettare o meno una delle più grandi scoperte dell’intelligenza umana, la teoria dell’evoluzione, che da 150 anni, permette di capire il funzionamento della natura e l’interazione della nostra specie con l’ambiente e con le altre specie animali, permettendoci di inserirci e di gestire un ambiente ora non più così ostile.
Spiace che D’Agostino o De Mattei non siano stati invitati ai tre giorni dedicati in novembre dalla Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza ad un convegno sulla teoria dell’evoluzione e alle sue applicazioni per il benessere dell’umanità; D’Agostino non avrebbe scritto in questo articolo che “La maggior parte delle iniziative celebrative del darwinismo che si sono svolte nel 2009 hanno avvalorato indebitamente l’idea che la scienza sia l’unico orizzonte conoscitivo dotato di validità …”.
Sono comunque in tempo a verificare che in una pagina internet di questo convegno c’è un link alla mostra sul bicentenario darwiniano, organizzata da T.Pievani a Roma, Milano e Bari. A Bari frimane ancora aperta e li aspetta fino al 10 febbraio … l’anno darwiniano per loro continua…
Nell’articolo si conferma invece, e non si capisce né il motivo di tale affermazione, né la soddisfazione, che non c’è nulla di nuovo per quanto riguarda la dimostrazione dell’esistenza di Dio, che avrebbe solo prove metafisiche.
Ovviamente questo non può che creare problemi a ognuna delle tante religioni (sembra che siano 600 solo in Italia), ma non alla scienza: i ricercatori sanno che nessuno mette in dubbio l’esistenza di Darwin o di tutti colro che hanno confermato o migliorato le sue teorie ancora imperfette, ma sanno altrettanto bene che ormai quasi tutto quello che Darwin ha detto è ottocentesco ed ormai stato aggiornato e modificato dalle scoperte successive, cioè da prove, non metafisiche e quindi reali e utili, che costringevano a cambiare idea per interpretare meglio la realtà, darwinismo o non darwinismo.
Non si capisce quindi l’insistenza nell’articolo sul nome di Darwin e sul darwinismo, insistenza che ormai, tranne in quest’anno, si associa agli antievoluzionisti…

Loscopritore della teoria dell’evoluzione a
vrebbe potuto chiamarsi anche in un altro modo, per esempio … Wallace, ma la storia della cultura umana non sarebbe stata molto diversa. I filosofi forse non capiscono …. che la scienza funziona in modo diverso!
Non è chiara la conclusione, che riecheggia un po’ i ragionamenti critici del Papa a Ratisbona verso la scienza ma soprattutto contro il metodo scientifico, troppo rigido e inapplicabile in alcune discipline che si dicono a parole rispettose della scienza; il ragionamento si conclude arrivando fino ad una valutazione che fa sospettare che non abbia figli che hanno studiato materie scientifiche e magari provano anche loro a fare ricerca: “
si è continuato ad attribuire agli scienziati un potere sociale che loro non spetta”. 
Probabilmente non ha nemmeno saputo del convegno su Darwin e sull’importanza della biologia per la sopravvivenza della nostra specie, che si è tenuto presso la Facoltà di Agraria di Piacenza (Università Cattolica!!) alla fine di novembre. 
I molti che devono emigrare per poter fornire con le loro competenze e la loro curiosità un contributo al benessere dell’umanità attraverso la ricerca scientifica probabilmente non concordano: a molti di loro sembra che chi esporta capitali all’estero, invece di cervelli, abbia ben più potere sociale di loro … e non è difficile dimostrare come il rientro dei cervelli non sia altrettanto appetibile …  
Non è comunque affatto chiaro quale dovrebbe essere il motivo per cui l’anno darwiniano avrebbe dovuto esaltare “
la valenza di ogni ricerca di senso di carattere antropologico, filosofico, teologico”, se non un possibile interesse personale dell’articolista per le discipline citate, che sicuramente non mancherà di trovare adeguata corrispondenza anche presso il  CNR.
Forse dopo un anno di convegni, anche vaticani, pieni di scienziati, non tutti hanno ancora capito che Darwin era uno scienziato e che le sue scoperte hanno permesso di aprire alle successive generazioni le porte che hanno portato alle incredibili conoscenza della biologia? Boh! Un anno non è bastato?
Non si può allora che concordare con lui che “Sotto questo profilo, l’anno darwiniano è stato un fallimento” ma non certo che “E’ una fortuna che sia arrivato alla fine”. Forse avendo avuto due anni di tempo …
Da domani comunque comincia l’anno dedicato alla biodiversità, piante e animali, roba per i “darwinisti”, un altro lungo anno di penitenza per filosofi e teologi … costretti a studiare altre spiegazioni materialiste, questo caso quelle del WorldWatch Instute (“
What to Believe on Climate?”, “Into a Warming World”, “Vital signs online”).  Ma finirà anche il 2010  … forse inutilmente!

·         Non si sa invece come commentare (l’articolo sembra una pernacchia! anche al Vaticano, fra l’altro!) il terzo articolo, un corsivo (“Caos: anche la scienza ha il suo tappabuchi”), con cui si critica, forse senza nemmeno rendersi conto, che il Vaticano abbia organizzato ben due convegni per discutere la teoria dell’evoluzione, nella quale avrebbe un ruolo anche un meccanismo che sarebbe solo … un tappabuchi: “una teoria che, per dare spiegazioni, ricorre al caso non mi sembra poi del tutto normale”! Il Vaticano avrebbe fatto ben due convegni su una teoria che a questo signore non sembra “del tutto normale” … [ma non poteva dirlo prima? Doveva proprio aspettare l’ultimo giorno dell’anno darwiniano? Speriamo che nel 3009 sia più previdente…]
Pesante e sconcertante è infatti il provocatorio ma “geniale” (ormai ci si può aspettare  di tutto ... ma questa è davvero un’idea originale …) il ribaltamento del concetto del “Dio tappabuchi”; sembra che una spiegazione scientifica in cui, anche se in parte, entri il ruolo del caso sia ora una … spiegazione tappabuchi … ne sarà contento anche Heisenberg … e gli ammiratori in Vaticano della meccanica quantistica.
Il fatto che la scienza (lo aveva fatto fra l’altro – un caso…? - l’abate Mendel!) abbia scoperto più di un secolo fa il meccanismo di trasmissione ereditaria dei caratteri (in gran parte basato sul caso sia per i meccanismi di ricombinazione che per la scelta dei gameti vincenti) secondo lui sarebbe … la scoperta del tappabuchi!!!
Si rimane davvero senza parole che qualcuno proponga oggi che il crossing over o meccanismi come quello che fa nascere circa il 50% di maschi e femmine in tutte le specie animali e vegetali sessuate sia una spiegazione “tappabuchi” … rispetto alla volontà di Dio che secondo lui sovrintenderebbe direttamente miliardi di crossing over ogni secondo, e seguirebbe miliardi di spermatozoi di ogni specie ogni secondo! La curiosità scientifica, purtroppo per lui, non sembra avere molto posto nei suoi pensieri …
Anche l’Avvenire sceglie per il 31/12 un finale pirotecnico!!
Peccato che il petardo sia scoppiato in mano, contestando ambedue gli articoli seri sul numero di oggi, ma in particolare quello di F.Facchini…. per non parlare della dimostrazione che non tutti gli antievoluzionisti sono stati ipnotizzati da quanto detto da don TanzeIIa Nitti nel recente convegno su Dio (“L’evoluzione è il modo con cui Dio genera una creazione continua” in “
Dio e la creazione tra Darwin e Biancaneve”, Avv.13/12/09).
L’anno darwiniano sembra proprio passato inutilmente per molta gente, che non ha ancora capito Darwin era solo uno stimolo per aggiornarsi e che oggi è ben più importante il contributo di Mendel e di tanti altri postdarwiniani; non credo che li si possa aspettare ulteriormente … sarà difficile, ma gli storici della scienza ci invitano oggi a cercare di non “accreditare” più nemmeno la loro ignoranza anche se pubblicamente confessata: “una teoria che, per dare spiegazioni, ricorre al caso non mi sembra poi del tutto normale”! Sarebbe stato un gradito ospite ai 3 convegni organizzati dai creazionisti intorno al Vaticano. Purtroppo per lui il Vaticano ma anche l’Avvenire avevano censurato questi convegni …
Vedremo cosa succederà dopo la fine dell’anno darwiniano, anche se sicuramente anche G.Galilei aveva qualche buco da chiudere …
Scienza tappabuchi … questa ci mancava, soprattutto come conclusione dell’anno darwiniano! Ma evitiamo di “accreditare” una dignità scientifica dove evidentemente l’obiettivo è opposto …

 

30/12/09-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         Interessante un articolo, soprattutto perché comparso oggi sul Giornale (“ALLA SCUOLA DEI LUOGHI COMUNI RESTIAMO I PRIMI DELLA CLASSE”). Forse dopo l’articolo del 23/12 (“Zittite  il creazionista. La libertà di opinione a senso unico”) qualcuno ha bussato alla porta del direttore. E così oggi si ridicolizzano quelli che difendono la cultura occidentale di due secoli e mezzo fa: “L’idea dell’universo è più o meno quella medioevale, è un miracolo che la terra non venga reputata piatta … Darwin lo si conosce ancora attraverso la deformazione religiosa”.
Direi che la frase è chiara, anche se il discorso sull’ignoranza scientifica degli italiani (apparentemente attribuita anche alla religione…) continua, sospettando perfino che pochi saprebbero sopportare la verità che “deriviamo tutti da un cianobatterio”, come d’altronde confermava anche il card.Ratzinger nel 2004 … (per carità, non equivochiamo! Sia chiaro: non lo accredito, ma faccio solo sapere ai molti che non lo sanno che lui accetta e usa informazioni scientifiche accreditate da altri! Cerca anche di diffonderle, ma sembra che non lo ascoltino nemmeno i docenti delle università pontificie).

·         Fuochi d’artificio pure oggi, ma in un contesto diverso. Oggi abbiamo un’articolo su Tuttoscienze (pag.1 e pag.4) della Stampa in cui uno storico della scienza e una ricercatrice di altissimo livello criticano (soprattutto nella parte iniziale dell’articolo, però) anche chi ha fatto semplicemente notare l’assurdità che idee creazioniste settecentesche venissero rievocate dopo 250 anni in un convegno di creazionisti biblici convocato addirittura al CNR dallo stesso vicepresidente il 23/2/09. Idee fra l’altro evidentemente smentite dalle ricerche fatte nei laboratori stessi del CNR.
Strano che non venga evidenziato come la critica sia uscita solo quando è uscito un volume a spese del CNR, un’iniziativa che, ogni ricercatore lo sa bene, certificava come autorevoli le critiche anche alle attività svolte oggi quotidianamente da molte strutture scientifiche del CNR. Queste critiche alle ricerche del CNR fino a quel momento  circolavano solo chiuse nell’aula a porte chiuse (o si potevano leggere solo qui o ancora, meglio, qui in riviste cattoliche conservatrici e addirittura critiche verso il Vaticano, dirette dal VP del CNR). Era il massimo che potevano ottenere articoli non fossero passati attraverso una normale procedura di verifica, e per questo motivo non si era fatta troppa polemica nonostante l’assurdità della situazione. 
Proprio gli stessi creazionisti avevano infatti realizzato a Roma altri due convegni identici (il 3/11/08 e il 9/11/09), anche se nessuno di essi si era concluso con la pubblicazione degli atti.
Come è ovvio, la pubblicazione degli atti è il necessario e sufficiente per “accreditare gli antievoluzionisti come interlocutori scientifici”, come sono costretti ad ammettere anche Corbellini e Cattaneo; questo accreditamento scientifico è stato quindi fornito dal CNR attraverso il suo VP.
Accusare di accreditamento proprio chi ha fatto notare che c’era una volpe a guardia del pollaio e che organizzava anche riunioni di volpi nello stesso pollaio non sembra né un uso accettabile dei vocaboli della lingua italiana, né un’ipotesi facilmente dimostrabile per un motivo molto semplice: nonostante si scomodi addirittura S.J.Gould, sicuramente non avrebbe fatto l’errore di riferirsi a professori universitari, tanto meno se già prima erano stati nominati ai vertici di un’organizzazione scientifica.
De Mattei e i suoi colleghi non cercavano certo un accreditamento scientifico, che pure hanno avuto, ma, e basta leggere il Foglio di ieri per capirlo, un accreditamento in Vaticano, anche a rischio di gettare discredito sul CNR e sulla ricerca italiana; secondo loro F.Facchini, F.Ayala e mons.Ravasi non potevano continuare a sostenere l’evoluzionismo teista come spiegazione più accettabile, in alternativa al vecchio creazionismo biblico, già superato ai tempi di Erasmus Darwin, e quindi ben prima di Lamarck.
Da notare che comunque nell’articolo di Cattaneo e Corbellini non si nega che il problema ci fosse, e fosse serio proprio perché gettava discredito sul CNR. Anzi: inevitabilmente si concorda – certo parecchio in ritardo rispetto a T.Pievani e a chi lo ha sostenuto - che al convegno organizzato al CNR dal suo VP … si siano dette “un cumulo di sciocchezze” poi perfino pubblicate a spese del CNR, che ha fatto l’errore di accreditarle, non verificandole preventivamente; si concorda anche che il VP del CNR … “non potesse essere preso sul serio come critico dell’evoluzionismo”, per cui si conferma che le critiche fatte non possono essere definite “accredito”, al contrario di quello fornito dal CNR. Sostengono infatti che sconcerta “la stampa di testi che impegnano l’ente e quindi ottengono un accreditamento scientifico senza valutare preventivamente se i contenuti delle pubblicazioni sono scientificamente consistenti”.  Non sembra logico che poco dopo accusino per lo stesso fatto ANCHE a chi aveva protestato su Micromega … senza nemmneno far notare un dettaglio: accredito non è davvero un sinonimo di discredito
Bisognerebbe indicare con maggiore precisione e in modo univoco CHI avrebbe accreditato per primo i creazionisti biblici, e chi invece li avrebbe discreditati, cominciando ad includere subito in questa categoria il Vaticano. L’articolo incomprensibilmente dimentica questo aspetto fondamentale del problema, ma il Vaticano aveva messo tutti in guardia sulla loro serietà scientifica, non accettandone nemmeno la presenza nei suoi convegni sulla teoria dell’evoluzione!
Se Corbellini e Cattaneo avessero conosciuto e analizzato i fatti, avrebbero dovuto partire proprio dal discredito vaticano verso queste persone e dal fatto che l’accoglienza al CNR era un’imbarazzante iniziativa antivaticana.
Basta leggere la relazione di un creazionista biblico polacco che ha partecipato in incognito ad un convegno vaticano sull’evoluzione per capire come si trovasse davvero meglio … al CNR!
A questo punto, diciamo la verità, questa frase sull’accreditamento dei creazionisti solleva un grosso dubbio: …. se anche Cattaneo e Corbellini avessero seguito il problema fin dal 31 gennaio, se cioè avessero letto questo articolo sul Foglio del 31/1/09, o questi abstract sul sito FattiSentire in marzo, o questo articolo di De Mattei in aprile su Radici Cristiane, o questi articoli su Radici Cristiane in giugnoanche loro sarebbero probabilmente stati pronti con un articolo su Micromega nel caso De Mattei avesse osato anche pubblicarne gli atti con i soldi del CNR e quindi dei contribuenti! O forse si sarebbero mossi … anche prima?
Non sempre “l’opinione pubblica è credulona”; a volte, e questo vale anche per gli scienziati, semplicemente non è informata o crede ai quotidiani amici del VP del CNR.
Su cosa fare adesso, sembra che anche Cattaneo e Corbellini abbiano idee precise (“mancano … criteri di valutazione oggettivi ed efficienti per allocare finanziamenti e selezionare le persone”). Non sembrano molto diverse da quelle di chi si chiedeva, anche nei posti più impensabili (come in un sito cattolico), cosa ci facesse ai vertici di una struttura che si occupa solo di ricerca scientifica chi non crede a 250 anni di ricerca scientifica in biologia.
Sinceramente non si capisce, a questo punto, dopo aver letto queste frasi, se le polemiche fossero artificiose o reali e giustificate …
Chiunque avesse letto anche solo l’articolo (in Radici Cristiane N,45) sui nostri antenati a caccia di dinosauri con un pezzo di corda per farli … inciampare …. non avrebbe molti dubbi; qualcuno ha imparato la scienza dai cartoni animati dei Flinstones?!

[
Qualcuno forse non ha ancora letto Radici Cristiane N,45?]
Sarebbe meglio continuare a credere alle ricerche svolte dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, che spero continui a essere finanziato…
La frase finale sembra poi un complimento a chi, diffondendo il pensiero evoluzionista utilizzato quotidianamente nella ricerca, si trova nella condizione migliore per accorgersi fin dall’inizio di che cosa bolliva in pentola al CNR, e che non è intervenuto pubblicamente in modo deciso fino a quando il CNR non ha fornito quell’accreditamento scientifico che ora viene ovviamente utilizzato per contrastare sia le posizioni favorevoli all’evoluzione (come quelle degli evoluzionisti teisti) che quelle favorevoli anche all’attuale teoria dell’evoluzione.
PS: Una frase dell’articolo comunque sembra un po’ strana e piuttosto originale (di solito i creazionisti non criticano le competenze degli scienziati) … OK parlare male del convegno (“un cumulo di sciocchezze”) e di chi l’ha organizzato, ma c’era bisogno anche di far notare (a che scopo?) che le critiche ad uno storico che contesta l’evoluzione biologica non sono venute da “scienziati che fanno ricerca empirica in scienze biologiche”. Le critiche erano giuste o sbagliate? Nell’articolo le critiche vengono poi ri-confermate, per cui non si capisce se sia un errore de-“accreditare come interlocutori scientifici” ricercatori come Pievani, Ferraguti, Hack o Boero.
E questo è davvero incomprensibile proprio perché anche loro riconoscono che il CNR abbia fornito ai creazionisti un “accreditamento scientifico
senza valutare preventivamente se i contenuti delle pubblicazioni sono scientificamente consistenti 
Un’altra frase sembra contestabile: a meno che non abbiano indicazioni riservate sull’esistenza di un recente dogma che riguarderebbe Darwin non si capisce perché giustifichino il prof.De Mattei sostenendo che lui chiederebbe ai cattolici di “schierarsi senza esitazioni dalla parte del dogma” che, dicono, indicherebbe “incompatibilità fra le sacre scritture e le teorie di Darwin”.
Ma dove? ma quando mai?
A questo punto non c’è dubbio che non abbiano letto le critiche di N.Cabibbo e di G.Gennari sull’Avvenire del 4/12 … ma di non aver letto anche tanto altro 
Si possono avere dei seri dubbi sulle basi teologiche e scientifiche di certe dichiarazioni, ma sarebbe meglio che Corbellino e Cattaneo si fidassero, invece che di De Mattei, di alcune persone autorevoli che parlano proprio di compatibilità!
Certo si possono ignorare, ma qualcuno, per esempio il prof.De Mattei, le conosce anche se non le apprezza per niente …

·       Mons. Ravasi: le teorie evolutive e la religione sono compatibili

·       Benedetto XVI: creazione ed evoluzione sono compatibili ...

·       Ravasi: Non esiste “a priori” incompatibilità tra Darwin e la Bibbia

·       Ludovico Galleni: tra teorie evolutive e fede non c'è incompatibilità...

·       Fede ed evoluzione, binomio possibile

·       L'evoluzione: crocevia di scienza, filosofia e teologia

·       Giovanni Paolo II in difesa della compatibilità tra evoluzione e fede

·       Evoluzione biologica compatibile con la religione ...

·       Mons. Ravasi, superare la diffidenza tra evoluzionismo e teologia

·      Una buona religione richiede una buona scienza

·       La teoria di Darwin non contrasta con la fede, anzi può contribuire a purificare la teologia

·       F.Facchini: Ciao Darwin, scusa l’equivoco (proprio domani! 31/12/09)

Un altro incauto appoggio al VP del CNR è quando si sostiene, ed è vero, che l’obiettivo del convegno sarebbe stato di “richiamare l’attenzione dei cattolici sull’incompatibilità fra le sacre scritture e le teorie di Darwin”. Probabilmente Corbellini e Cattaneo, oltre alle competenze scientifiche di chi ha protestato contro il convegno (ma solo quando si sono pubblicati gli atti!) e alle sciocchezze dette al convegno, ignorano anche l’aspetto più importante e noto a molti oltre che al prof.De Mattei: questo è proprio quello che non volevano in Vaticano, dove ben conoscono quel gruppo di petulanti creazionisti cattolici del Kolbe Center for the study of Creation. Proprio per questo motivo non li avevavo ammessi ai loro due convegni sull’evoluzione, come è facilissimo dimostrare (ci sono alcuni link illuminanti in data 24/12).
[Sappiamo che ci sono anche buoni motivi che consiglierebbero al CNR, e in particolare al presidente, di non appoggiare questa gente che critica il Vaticano raccontando “un cumulo di sciocchezze” ... non è il caso che sia proprio il CNR a difendere i creazionisti che cercano di conquistare il Vaticano …  
Comunque, se ci sono dei problemi all’interno della Chiesa, non si capisce perché mai il CNR si faccia coinvolgere ufficialmente, ignorando e addirittura contestando i risultati delle ricerche svolte – e finanziate - nei suoi laboratori. Anzi, perché il VP del CNR non ha imposto la presenza al convegno dei ricercatori del CNR, esperti in datazioni radiometriche e di sedimentazione? Ne sarebbe uscito un volume che non accredita chi dice un cumulo di sciocchezze 
Qualcuno ha proposto incontri fra scienziati e creazionisti. Sarebbe piuttosto utile e urgente un incontro con i ricercatori del CNR che si occupano di datazione e di sedimentologia, ovviamente alla presenza, come allievo, del VP del CNR.
Comunque stupisce davvero che Corbellini e Cattaneo siano apparentemente accorsi in difesa del VP del CNR, criticando e de-accreditando non solo lui ma pure dei colleghi con cui, in realtà … poi  concordano sul giudizio negativo, sia sul convegno che sull’improprio accreditamento scientifico?
] 

 

29/12/09-USA

·         Nel sito Panda’s thumb hanno voluto concludere l’anno con un quiz specifico per far rinsavire i creazionisti, sperando che, sconvolti dalla inevitabile scoperta di avere le idee confuse sugli inesistenti anelli mancanti, abbandonino le loro “guide spirituali” e rimbalzino spontaneamente dalla parte giusta, aggiungendosi alla genia degli evoluzionisti … se è il vostro caso, provate il test qui: “Telling apes from humans”. Se vi capiterà di scoprire qualcosa di interessante … troverete subito meno ostile questa pagina internet … anche se vi attende un lungo percorso di rieducazione … tutto quello che ai creazionisti sembrava facile (bastava leggere un paio di versetti della genesi) diventa estremamente complicato e difficile (bisogna leggere tutto quello che leggono gli evoluzionisti, ed è così tanto che quasi quasi i creazionisti credono di conoscere un numero maggiore di argomenti….

 

29/12/09-IT

 

 

·         Siamo all’assurdo, ma forse siamo al momento dei fuochi pirotecnici di fine anno darwiano.
Come sospettava ieri M.Cappelli della Fondazione finiana Fare Futuro (“Involuzione dell’anti evoluzione”), oggi arriva non solo la conferma che il convegno al CNR fosse un’iniziativa interna alla Chiesa, dopo che il Vaticano aveva chiuso le porte ai creazionisti biblici, ma anche la conferma che avesse azzecato il dubbio che qualcuno si proponesse davvero di essere considerato “più papista del papa”.
E’ imbarazzante (per lui) che lo faccia pur ignorando la differenza fra evoluzione e teoria dell’evoluzione e ignorando o contestando, come si legge anche sull’Avvenire del 4/12, perfino documenti papali come quello di GP2 del
1996  e soprattutto quello del card.Ratzinger del 2004. che azzera di significato il suo convegno creazionista. Un  peccato certamente veniale è invece quello di ignorare e smentire anche l’articolo pubblicato dal Foglio il 22/10/2009 (“Ayala e Boncinelli: due darwinismi molto diversi”), in cui di Ayala si parlava bene.
Oggi infatti il Foglio pubblica ben 4 articoli. Uno è a sostegno dei creazionisti biblici protestanti che gestiscono il sito italiano, probabilmente un po’ prevenuti se non ciechi
 (“CI CONVERTIREMO AL DARWINISMO QUANDO CE NE DARANNO PROVA SCIENTIFICA, ALMENO UNA”). Strano che un medico non riconosca che abbiamo ossa (che in altri primati costituiscono la struttura di sostegno della coda) molto simili a quelle che si trovano anche in altre specie di Ominidi, quelle appartenenti alla sottofamiglia Ponginae. Non parliamo poi dei cromosomi o del DNA,  davvero simili.
Si parla poi anche, come se avesse a prori un’impostazione critica verso la teoria dell’evoluzione, del convegno organizzato in questi giorni dai teologi italiani (“
COME SI EVOLVE BENE LA CREAZIONE”) e si cerca di dimostrare che il neodarwinismo non sia alla base della biologia attuale  (“EVOLUZIONISMO UN CORNO”).
L’articolo più strepitoso è invece quello del prof.De Mattei
    (“IL TEO - EVOLUZIONISMO E' UNA MALATTIA DELLO SPIRITO DA CUI GUARDARSI, DICE IL PROF. DE MATTEI”) che cerca di deridere l’evoluzionismo teista, con un attacco soprattutto all’antropologo e paleontologo mons.F.Facchini e al biologo molecolare Francisco Ayala, forse i consulenti più noti per la posizione  attuale della Chiesa cattolica.
Un attacco così era in fondo prevedibile e non so se il prossimo articolo di F.Facchini sull’Avvenire dovrà essere riscritto…
Meno prevedibile è che fosse così diretto, nè che contestasse così chiaramente e palesamente addirittura recenti documenti degli ultimi due pontefici, né che si basasse su frasi del papa … che potrebbero essere sottoscritte anche da biologi evoluzionisti; nessuno di loro contesta infatti che il solo caso [o il caos, come lo chiama quasi sempre mons.Sorondo dell’Accademia delle Scienze Pontificia] potrebbe creare qualcosa di positivo; sono sempre molto stupiti e sconcertati, per non dire altro, se qualcuno per contestarli attribuisce loro assurdità che nessuno ha mai detto né potrebbe pensare.

 

28/12/09-IT

·         Un interessantissimo intervento sulla questione del convegno creazionista al CNR viene da una fonte inattesa, dal web magazine della fondazione Fare Futuro, con un articolo di M.Cappelli  (“Involuzione dell’anti evoluzione”). Dopo un inizio non troppo conciliante con l’organizzatore del convegno (“Un convegno e un libro non si negano a nessuno. Neanche a chi si fa portavoce di un dibattito di retroguardia”), anche se incredibilmente gli perdona comunque di aver usato dei soldi pubblici per dimostrare il contrario di quello che dimostrano da anni le ricerche del CNR (“Il problema non sono i 9000 euro”) ci chiarisce subito che “Il problema è chi, …  imbracciato il vessillo esce dallo schieramento … si dichiara più realista del re. O più papista del papa, come in questo caso”.
E subito dopo arriva una condanna certo più pesante di quella arrivata dagli evoluzionisti, che non avevano nemmeno pensato di potersi permettere di confrontare direttamente il funzionamento di due diverse menti umane
 (“Nessuna persona dotata di raziocinio e onestà intellettuale può negare che la scoperta di Darwin (e Wallace) del principio di selezione naturale rappresenti uno dei principali passi compiuti dalla mente umana”).
Subito dopo si nega chiaramente la validità di una delle giustificazioni sentite in questi giorni, anche fra i difensori
 (“Qui non si tratta di porre freni alla libera espressione o di schierarsi con il pensiero dominante”) e si svela persino il movente: la critica all’evoluzionismo sarebbe  (“… frutto di un pretesto. Di una ipotesi che è già tesi. O peggio ancora, di una campagna condotta sulla pura linea della contrapposizione propagandistica”). [Nessuno finora si era permesso nemmeno di sospettarlo!]
Già fin qui l’articolo potrebbe essere evidentemente più che sufficiente, ma M.Cappelli ancora non si ferma; e prosegue, sulla linea delle critiche arrivate dagli ambienti scientifici, che vengono riprese, a volte ... con un bel po’ di pepe in più, come si è già potuto notare. [C’è chi può esprimersi più liberamente … e chi invece viene inseguito da torme di ignoranti … ]
Insiste a voler chiarire anche tutte le altre questioni sollevate sia dal convegno che dagli articoli dei giornali “governativi” in appoggio a De Mattei.
Per cui vuole insiste che
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 facciamo fatica ad annoverare la posizione antievoluzionista tra quelle appartenenti alla tradizione di destra, come spesso si legge. Forse a quella più conformista, meno incline alla libertà di pensiero o, più banalmente, tetragona al buon senso”. [interessante, ma anche originale, associare agli antievoluzionisti una posizione poltica di destra ma tetragona al buon senso …]
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Né qui si tratta di essere cattolici o meno. Il problema per la Chiesa sostanzialmente è risolto. Papa Giovanni Paolo II, dichiarando la propria ammirazione per Darwin, definì l'evoluzione «una teoria scientifica abbastanza consolidata» [da notare che De Mattei la chiama ancora ipotesi …]
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La Chiesa oggi abbraccia la teoria dell'evoluzione senza riserve, tanto da escludere i creazionisti dall'ultimo convegno tenuto alla Pontificia Università Gregoriana nel marzo scorso proprio per celebrare i centocinquanta anni dell'Origine della specie. [M.Cappelli ha seguito il convegno vaticano ai primi di marzo ... sperando forse anche lui in “una profonda rivalutazione dell’opera del naturalista inglese”]
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Il giornale stesso della Cei, Avvenire, ha bollato come lontane dalla posizione della Chiesa le teorie di coloro che prendono la Bibbia per un manuale di fisica.
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Non è  chiaro se la selezione naturale rappresenti da sola un principio sufficiente a spiegarli, come Darwin riteneva, oppure concorrano altri meccanismi tuttora ignoti. Dubbi leciti, ci mancherebbe. Ma che dovrebbero essere affrontati in consessi scientifici, non in convegni di storia delle idee. [a questo punto il dubbio che conosca qualcosa di biologia o almeno di cellule comincia a sorgere …]
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Le teorie scientifiche vanno combattute a suon di dati scientifici, non conducendo battaglie d'opinione sulle pagine culturali dei quotidiani. È così, prendere o lasciare. Gli umanisti a oltranza se ne dovranno prima o poi capacitare.
Assurda e incomprensibile invece la conclusione: dopo aver criticato De Mattei, senza citarlo, a tutti i livelli (religioso, politico, personale e professionale, …) e ben più di tutti i biologi evoluzionisti messi assieme … li accusa di  dare fiato alle trombe dell'ideologia“ e di “fungere da richiamo di caccia per tutti i polemisti di professione”.
Dopo aver ripetuto tutte le critiche che si sono già sentite in questi giorni, forse un po’ di riconoscenza sarebbe giustificata. Solo lui forse può criticare (con argomenti simili, anche se forse più “pesanti”, a quelli usati dei biologi evoluzionisti!) un ex-consulente di G.F.Fini?
Comunque, parafrasando l’introduzione all’articolo, posso concludere dicendo che una foglia di fico non si nega a nessuno, tanto meno a chi è riuscito a elencare in un breve articolo tutte le critiche che hanno fatto i biologi evoluzionisti ma che farebbe qualsiasi persona “dotata di raziocinio e onestà intellettuale” se solo riuscisse ad avere a disposizione tutte le informazioni necessarie.

·         Su Repubblica, edizione di Milano, la notizia (“Grandi mostre, un anno da record che “ … mentre sul fronte dell’arte si canta vittoria, su quella della scienza si piange miseria. Il Museo di Storia naturale, sempre sotto la gestione dell’assessore Finazzer, la prossima stagione rinuncerà agli happy hour scientifici e al Darwin Day per mancanza di fondi”.

 

27/12/09-IT

·         Si fa sempre più preoccupante e difficile il lavoro di chi cerca di seguire i fili e le connessioni fra i critici dell’evoluzione biologica e i critici della teoria, ben diversa e complessa rispetto a quella ben misera, poco più di un’idea ma ben esaminata e verificata. Oggi sull’Avvenire si legge un articolo (“Darwin e l’oroscopo”) in cui tra l’altro si difende De Mattei dalle accuse di Odifreddi, non molto diverse, a dire il vero da quelle di G.Gennai sull’Avvenire del 4/12 o di M.Capelli sul magazine di Fare Futuro del 29/12, domani. Si rimane sconcertati a leggere che il giornalista oggi difende De Mattei anche per la seguente frase ”la terra ha solo qualche milione di anni, i dinosauri sono scomparsi poche migliaia di anni fa e le specie sono state create immutabili dal Creatore”. Che la frase sia, per dirla con Odifreddi, “una vera e propria summa della disinformazione più grossolana e presuntuosa” lo potrebbe confermare anche l’attuale papa, che nel 2004 firmò un documento vaticano in cui si confermano le scoperte scientifiche che qui il giornalista dimostra di ignorara. Se i documenti pontifici fossero più studiati si dovrebbe concordare con il Papa che:
63. Secondo la tesi scientifica più accreditata, 15 miliardi di anni fa l’universo ha conosciuto un’esplosione che va sotto il nome di Big Bang, e da allora continua a espandersi e a raffreddarsi. ….. Nel nostro sistema solare e sulla Terra (formatasi circa 4,5 miliardi di anni fa) si sono create le condizioni favorevoli all’apparizione della vita. Se, da un lato, gli scienziati sono divisi sulla spiegazione da dare all’origine di questa prima vita microscopica, la maggior parte di essi è invece concorde nell’asserire che il primo organismo ha abitato questo pianeta circa 3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è stato dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro, è praticamente certo che essi discendono tutti da questo primo organismo. I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione. Certo, la storia delle origini umane è complessa e passibile di revisioni, ma l’antropologia fisica e la biologia molecolare fanno entrambe ritenere che l’origine della specie umana vada ricercata in Africa circa 150.000 anni fa in una popolazione umanoide di comune ascendenza genetica.
E’ impressionante vedere come sia facile dimostrare come persone che hanno tuttora grande influenza sul mondo cattolico ignorino sia le scoperte della scienza sia l’accettazione di queste scoperte da parte della Chiesa. E’ altrettanto facile quindi dimostrare non solo l’uso strumentale che viene fatto di questa doppia ignoranza, ma anche il tentativo di imporre conoscenze errate e pericolose in un contesto  scientifico, negando nello stesso tempo le competenze proprio agli esperti di quel settore.

 

25/12/09-USA

·         Arriva anche nel blog Pharyngula la notizia sul convegno creazionista al CNR (“Shame on Italy”). Giustamente lo stupore di PZ Myers è soprattutto per un aspetto penoso che ha notatto subito:  Wow. It's not just a creationist book, but a young earth creationist book).
Quel che è ovvio in quel sito web evidenzia ancor di più la triste situazione italiana, dove ben tre quotidiani molto vicini al governo appoggiano senza il minimo pudore le dichiarazioni di un inesperto che sostiene, inventandosi anche teorie inesistenti (“la teoria della “permanenza della specie”, che va palesemente contro la tesi darwiniana dell’evoluzione da una specie all’altra), l’idea creazionista settecentesca della terra giovane (YEC), ignorando che da tempo non è sostenuta nemmeno dalla Chiesa cattolica.
E nemmeno i giornali verificano il sospetto di appoggiare qualcuno che attualmente è in contrasto con il Vaticano, come ha ben chiarito il presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia N.Cabibbo, che De Mattei invita a licenziare (dopo averlo personalmente difeso solo un anno fa
per il mancato premio Nobel: “Perché nessun cattolico ha avuto il Nobel?”) e che viene censurato anche da siti web vicini al Vaticano, come quello di SRM, che pur dovrebbe gestire mediaticamente  i contatti con il mondo scientifico, ma ultimamente pubblicizza anche posizioni antiscientifiche dei creazionisti biblici. Ovviamente in contrasto con le opinioni di N.Cabibbo  (“No, il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la Chiesa oggi si è aperta alle teorie di Darwin. Quell’idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”. Ovviamente in qualche sito web cattolico (non ufficiale, per carità!) si dice che Cabibbo non sia una esperto di biologia evoluzionistica … mentre … solo i biologi evoluzionisti dubitano delle competenze del VP del CNR. Comunque le frasi di N.Cabibbo non circolano proprio… a differenza di quelle di De Mattei..

 

24/12/09-USA

·         Sul National Inquirer USA S.Newton dell’NCSE pubblica un articolo su un tema preoccupante e d’attualità:  Science denial is on the rise”. Come si verifica anche in Italia, su molte questioni il metodo scientifico viene sconfitto dall’abilità di riuscire a riempire i principali media, indipendentemente dalle verifiche che si possano fare:  From evolution to global warming to vaccines, science is under assault from denialists - those who dismiss well-tested scientific knowledge as merely one of many competing ideologies. Science denial goes beyond skeptical questioning to attack the legitimacy of science itself. Even when a scientific consensus based on evidence emerges - as it has for evolution and climate change - there is opportunity for dissent. As the great physicist Richard Feynman noted, "Science is the belief in the ignorance of experts."”.
Come sappiamo, in Italia siamo all’assurdo che alcuni quotidiani riescono a far credere (un po’ anche a strutture vicine al Vaticano che si occupano del rapporto fra scienza e fede…) che la Chiesa cattolica sostenga ancora il creazionismo biblico. Probabilmente ignorando che un documento vaticano del 2004 firmato dal card.Ratzinger … sostiene esattamente il contrario!
E tutto ciò allo scopo di difendere le idee settecentesche di un uomo politico sulla biologia evoluzionistica …
Le conseguenze di questa situazione possono essere drammatiche nella realtà attuale, dato che
 Understanding science has never been more important than it is today. Critical issues such as climate change and the threat of newly evolved flu strains demand greater scientific literacy among the public and politicians”. Il pericolo è infatti che “As long as scientists must squander their time defending their work from denialism, we will fall behind on our fundamental responsibilities”.
Di fronte al rischio serio di una nuova babele, culturale più che linguistica, stupisce che i creazionisti biblici, e anche lo stesso De Mattei invitino oggi a perdere tempo a leggere e a contestare i loro libri, quando è sufficiente sapere che sostengono che i dinosauri vivessero 20000 anni fa per capire che raccontano fatti incompatibili con la realtà solo per difendere, e per fortuna lo ammettono, ben note e antiche ipotesi mitologiche incompatibili con altre centinaia di fatti dimostrati, che ignorano e non verificano nemmeno.
Mentre i veri ricercatori devono dimostrare che i loro esperimenti siano tecnicamente corretti e i risultati siano coerenti con le precedenti conoscenze, loro pretendono che siano gli altri a dimostrarlo, negandosi in questo modo l’accesso alle pubblicazioni peer-reviewed.

 

24/12/09-IT

·         Nel sito SRM compare un articolo (“Se il conflitto tra evoluzione e fede prende svolte impreviste”) apparentemente non molto informato sugli aspetti più “interessanti” del convegno organizzato dal VP del CNR insieme a creazionisti biblici, furiosi (da più di un anno) per il fatto che il Vaticano non voglia più sentire nei suoi convegni evoluzionisti i loro ragionamenti settecenteschi contro l’evoluzione.
Lascia perplessi soprattutto la  lista degli articoli relativi alla questione, in quanto incomprensibilmente (dati gli interessi del sito SRM …) mancano proprio quelli che presentano l’opinione di persone vicine al Vaticano o alla CEI, indispensabili per capire che tutta la storia nasce da un contrasto interno alla Chiesa, fra gli ultimi  creazionisti biblici, asserragliati nel Kolbe Center e nel CEP francese, e l’evoluzionismo teista ufficiale. Le prove di ciò sono evidenti in altri articoli purtroppo non citati nel sito SRM (qui, qui in italiano - “Vaticano: la lobby evoluzionista ha vinto” -, qui e qui, dove i creazionisti protestano o progettano rivincite)
Un elenco completo degli articoli recenti si può invece trovare nel sito web di Pikaia, dove non vengono censurate, come avviene in questi giorni sui quotidiani (Corriere escluso) le posizioni vicine al Vaticano.
Qui su Pikaia non mancano infatti gli articoli (del Corriere e di Repubblica) contenenti le forti critiche al convegno creazionista da parte del Presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia, Nicola Cabibbo, e l’articolo sull’Avvenire del 4/12 di G.Gennari, che ricorda le critiche di De Mattei al teologo K.Rahner, ma anche a tutti i papi da Pio XII in poi per la loro posizione sull’evoluzione e sul creazionismo. 
L’articolo si conclude lasciando intuire (prudentemente…) che qualche sospetto su questo convegno creazionista comunque ci sia
 (“certamente non ci sentiamo di sostenere tesi creazioniste, nè soprattutto (come ha esortato più volte Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura) interpretazioni letterali delle Sacre Scritture, e nemmeno ipotesi di "creazione con aggiustamenti progressivi", come quella dell'Intelligent Design). Assolutamente sconcertante che manchino i link ad articoli, come quelli di F.Facchini o di N.Cabibbo,  che dimostrino il loro autorevole rifiuto del creazionismo e dell’ID.
Non si capisce nemmeno perché alla fine dell’articolo si auspichi l’intervento chiarificatore di F.Facchini sul convegno creazionista al CNR. Chiunque si aspetterebbe che dopo ben due convegni vaticani sull’evoluzione tutti abbiano già le idee chiare … ma sembra evidente che non sia affatto così, ed anzi qualcuno al SRM sembra voglia mettere in discussione la condanna del creazionismo biblico, da tempo dichiarato non scientifico, come anche N.Cabibbo (non citato) ha recentemente confermato
al Corriere e a Repubblica).
Comunque sarebbe meglio avere piuttosto il giudizio di don Trafny, presente al convegno creazionista (qui a pag.24 le sue foto mentre ascolta gli interventi contro la stessa evoluzione biologica), o di mons.Ravasi che l’ha delegato a prtecipare al convegno creazionista appositamente piazzato quasi negli stessi giorni di un convegno evoluzionista da lui organizzato escludendo  proprio
i creazionisti ospitati invece dal CNR …
Un intervento di mons.Ravasi potrebbe anche chiarire, alla fine dell’anno darwiniano, quali opinioni fra quelle citate da De Mattei in un articolo in aprile (in cui parla anche dell’attuale grande influenza di alcuni definiti semi-ariani, fra cui pone anche il card.Martini…) abbiano prevalso nella chiesa che lui immaginava in una tempesta (con “la navicella di Pietro in balia delle onde e dei colpi che le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno”).
Riguardo proprio alla “navicella … in balia … di colpi che le provengono dall’interno”, c’è da notare come il sito SRM abbia recentemente ospitato anche articoli tratti dal sito dei creazionisti biblici italiani. Per esempio un articolo che cerca di dimostrare che l’Eva mitocondriale, cioè la donna da cui avrebbe avuto origine l’attuale specie umana, che gli evoluzionisti ritengono sia vissuta fra i 100.000 e i 200.000 anni, sarebbe vissuta invece 7-6.000 anni fa: “
Rifacendo i calcoli con la nuova frequenza, l’Eva mitocondriale sarebbe vissuta solo 6-7000 anni fa, esattamente come l’Eva biblica”. E’ comunque positivo, ma un po’ incoerente, che in questo articolo si accetti comunque la data di 5 milioni di anni come punto di separazione delle linee evolutive dello scimpanzé e dell’uomo, informazione abbastanza corretta ma certamente sconcerterebbe il VP del CNR.

·         Nel sito del CNR si può leggere oggi (ma datata 25/12/09!) una precisazione complessiva del presidente del CNR.
Non è ben chiaro se intenda attribuire al VP del CNR (o piuttosto a T.Pievani…) la responsabilità per il fatto che ”Purtroppo, la polemica su evoluzionismo e anti-evoluzionismo rischia di esaurire l’attenzione dei media su una questione che in nulla ha inciso o inciderà sui programmi scientifici dell’Ente, né in termini di impostazione né di finanziamento alla ricerca, che proseguirà secondo i criteri di rigore scientifico propri della comunità internazionale”.
E’ improbabile che sia responsabile chi lamenta la carenza del buon vecchio rigore scientifico … anche qui auspicato.
Certo non sembra preoccupato del fatto che il buon nome del CNR stia attualmente circolando fra i creazionisti e gli antievoluzionisti come garanzia di questa iniziativa che, qualcuno ormai gliel’avrà riferito, intendeva usare il buon nome del CNR per contestare le iniziative evoluzioniste del Vaticano, a cui non sembra che sia qui indirizzata alcuna scusa.
Il Vaticano era comunque ben informato, in quanto il convegno “informale a porte chiuse” del 23/2/09 era comunque del tutto aperto a don Thomasz Trafny, osservatore del  Pontificio Comitato per la Cultura. [Sarebbe quindi MOLTO interessante conoscere la sua opinione e la sua relazione a mons.Ravasi …].
Ci mancava solo che quasi contemporaneamente a questa precisazione sul rigore scientifico a rischio, il suo VP garantisse ieri in un’intervista a Repubblica (“Credo alla Bibbia e non a Darwin”) una notizia non dimostrabile – e quindi soprattutto non contestabile, come al solito …: che Adamo ed Eva siano realmente esistiti …
 (“Credo però che Adamo ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell' umanità”).
La notizia, che la chiesa cattolica oggi non confermerebbe, viene direttamente dal Kolbe Center USA e verrebbe quindi confermata … solo dal VP del CNR? [Si può polemizzare o solo sorridere sulla persistenza di quel che si impara di solito all’asilo?]
Nel chiarimento del prof.Maiani di nuovo c’è soprattutto l’importante precisazione che sul volume non compare il logo del CNR, come qualcuno invece sospettava, mentre mancano ancora le necessarie precisazioni sulle modalità d’uso della sala Marconi e sulla traduzione simultanea evidentemente presente nelle foto – consentite e autorizzate nonostante l’informalità e le porte chiuse - del convegno
E’ comunque importante capire che, se non era un’iniziativa ufficiale del CNR, probabilmente questo workshop, ospitato dal CNR a costo zero, si inseriva perfettamente in una polemica interna alla Chiesa Cattolica, come risulta da questo articolo di De Mattei
(aprile del 2009) in un’altra delle sue riviste.
Rimane quindi ben poco giustificabile il contributo finanziario alla stampa degli atti (9800 euro IVA compresa) di un convegno organizzato per contestare una contemporanea iniziativa vaticana.
L’iniziativa, definita solo ora “informale”,  era comunque stata ufficialmente preannunciata il 31/1/09 con un articolo del Foglio e pubblicizzata nel calendario ufficiale delle iniziative di febbraio del CNR, con l’indicazione, molto formale, della D.G. organizzatrice (http://www.cnr.it/cnr/events/CnrEventi?IDn=1779),

23/02/2009

Workshop Internazionale sull’Evoluzionismo

 

Roma

CNR, Aula Marconi - P.le Aldo Moro, 7 - 00185 Roma   - Orario:   9:00

D.G. – Uff. Paesi Industrializzati Organismi Internazionali

La scheda qui riportata –salvata quando era ancora presente - è stata rimossa già prima del convegno, ma si può ancor oggi verificare che la scheda successiva (1780) contiene un’iniziativa che inizia proprio lo stesso giorno, il 23/2/09 (è un corso di radioprotezione medica).
PS: comunque nei numerosi articoli comparsi su Radici Cristiane di giugno, la rivista diretta dal VP del CNR, non si parla affatto diworkshop informale e a porte chiuse”, mentre si chiarisce che “mentre i partigiani del compromesso – e si allude alle posizioni ora prevalenti in Vaticano  continuano a riproporre l’evoluzionismo con una pertinacia che comincia a rasentare il fanatismo … dal campo delle scienze naturali stanno venendo le confutazioni più contundenti dell’ipotesi evoluzionista … come è emerso dal workshop tenutosi nel CNR”. Forse anche questi articoli richiederebbero l’attenzione del presidente, data la diffusione che hanno nel mondo cattolico frasi che approfittano del fatto che il CNR, come è giusto, utilizzi normalmente i “criteri di rigore scientifico propri della comunità internazionale”.

 

23/12/09-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         Su Libero un articolo (“L’epoca dello scienziato santone”) in cui, criticando l’articolo di Odifreddi su Repubblica, si dimostra semplicemente di ignorare che le critiche più pesanti e imbarazzanti al VP del CNR e al suo convegno creazionista vengono oggi da ambienti vicini al Vaticano e alla CEI.
D’altronde sembra che i punti di riferimento siano limitati, Odifreddi a parte (“La vicenda è stata già ampiamente trattata dal nostro giornale”).
Anche per questo alcuni dei punti fermi dell’articolo sono piuttosto traballanti, a cominciare dal fatto che Odifreddi (come del resto gran parte degli “scienziati” presenti al convegno al CNR!) sia da tempo in pensione e quindi libero di non occuparsi di ricerca.
Piuttosto, sarebbe interessante che finalmente un giornalista andasse a intervistare mons.Trafny, presente al convegno creazionista e ben visibile nelle foto che lo mostrano anche al tavolo della presidenza, dove rappresentava mons.Ravasi… Sarebbe quindi interessante anche avere un’opinione di mons.Ravasi, che pochi giorni dopo aveva organizzato proprio il convegno sull’evoluzione contestato dai creazionisti.

·         Su Repubblica troviamo oggi un’intervista  (“Credo alla Bibbia e non a Darwin”) al vicepresidente del CNR, De Mattei, che conferma le sue critiche all’evoluzionismo teista (che tutti – o quasi … – sanno bene che è la proposta attuale della chiesa cattolica, come si spiega anche qui). Davvero sconcertante quindi la frase in cui – ma lo aveva fatto anche precedentemente critica vescovi e teologi che accettano la teoria dell’evoluzione, accusandoli di  un atteggiamento debole, come un senso di inferiorità verso certi ambienti intellettuali”. Sembra davvero che, se fosse papa, sarebbe pronto a riaprire il processo a Galilei, ma soprattutto ad istituirne uno nuovo contro Darwin e i suoi seguaci …
Probabilmente inorridirebbe se sapesse che, oltre ai “biologi cattolici darwiniani” (intervistati dall’Avvenire del 5/12/09) ci sono anche i pastori protestanti che festeggiano il Darwin Day (Clergy Letter Project). Inorridirebbe ancor di più se qualcuno gli raccontasse che nel febbraio del 2009 anche l’università cattolica di Notre Dame (coorganizzatrice del convegno di febbraio con mons.Ravasi) festeggiava il Darwin Day. Qui alcune pagine interessanti sulla teoria dell’evoluzione nel sito dell’Università Notre Dame; c’è anche un articolo di P.Coyne.
Non cambierebbe probabilmente idea, ma si potrebbe ricordargli il documento di GP2 del
1996 (in cui si sosteneva che la teoria dell’evoluzione era da considerare una teoria e non un’ipotesi come provocatoriamente viene definita proprio nel titolo del volume degli atti del convegno), ma soprattutto la impressionante ma inutile lettera a Padre G.Coyne del 1988, in cui GP2 indicava l’urgente necessità di un nuovo atteggiamento verso la scienza, proprio per evitare di cadere nell’irrazionalità. 
Altrettanto sconcertante la sua conferma di ritenere Adamo ed Eva 
 personaggi storici progenitori dell’umanità”, ripetendo la sua critica recentemente rivolta ad uno scienziato esperto … e sacerdote; alla conferenza a Como il 20/11/09 era sconcertato che il prof.Facchini avesse potuto raccontare in un libro la vita di un ominide bipede di 400.000 anni fa (“il suo risibile tentativo di ricostruire la vita di un uomo di 400mila anni fa”), non credendo affatto che l’uomo derivi da specie precedenti che derivano a loro volta da specie simili ai primati attuali (come precisava in un suo articolo del luglio/agosto 2008:  ANIMALISMO: le aberrazioni di Zapatero” e “Lo scempio morale di un Occidente infedele”).
[Come sappiamo da secoli, non basta dire “a me questa ipotesi non piace”; bisogna dimostrare che ce n’è un'altra migliore. Al CNR dovrebbero saperlo meglio di altri …]
Sconcerta l’invito [al Papa?] a dimissionare N.Cabibbo da presidente dell’Accademia Pontificia e a ritenere incoerenti i bravi cattolici che credono all’evoluzionismo teista.
Non si può che concordare con lui che “su evoluzionismo e fede religiosa nel mondo cattolico ci sia una grande confusione”, anche se si deve fargli notare che il suo convegno (assieme agli altri due identici fatti dalle stesse persone prima alla Sapienza e poi alla S.Pio V) era – nella parte scientifica - contro l’evoluzione e NON contro l’evoluzionismo (come c’è scritto erroneamente nel titolo del suo libro).
Leggendo questa intervista, la prima idea che viene è una proposta di beatificazione del presidente Maiani per la lunga convivenza, anche se non gioca a suo favore l’aver ridotto il problema a una questione di libertà di opinione. Forse può valere per la Chiesa (solo per quella postgalileiana e postbruniana …) ma non per chi dovrebbe usare il metodo scientifico.

·         Sul Giornale invece un articolo poco obiettivo in difesa del vicepresidente del CNR, qui presentato come un buon cattolico difensore della cristianità  (“Zittite  il creazionista. La libertà di opinione a senso unico”); non si riportano le sue critiche all’evoluzionismo teista che da tempo caratterizza la chiesa cattolica, critiche già esposte in un editoriale della sua rivista nell’aprile del 2009, dopo il convegno “alternativo” realizzato al CNR il 23/2/09 con i creazionisti del Kolbe Center.
Si citano le critiche a De Mattei provenienti dagli ambienti scientifici ma intenzionalmente si censurano le critiche che sono arrivate dal presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia, proprio da quel prof.Cabibbo che lo stesso De Mattei aveva difeso giusto un anno fa per il mancato premio Nobel (“Perché nessun cattolico ha avuto il Nobel?”). Vengono addirittura censurate anche le critiche presenti in un articolo dell’Avvenire del
4/12/09.
Secondo l’articolo sul Giornale di oggi, al convegno si sarebbe criticato il darwinismo; in realtà  basta leggere gli atti o anche solo gli abstract o perfino il dossier contro l’evoluzione pubblicato su Radici Cristiane del giugno 2009 per verificare che le critiche “scientifiche” erano rivolte a dimostrare che la storia dell’universo prevedesse tempi biblici (e quindi brevissimi, con dinosauri che venivano cacciati dall’uomo 20000 anni fa …) e non i 14 miliardi di anni proposti dagli esperti e confermati nel 2004 da un documento ufficiale vaticano, firmato dal card.Ratzinger … De Mattei vuole tornare alla scienza settecentesca …
Come tutti sanno infatti, il “darwinismo” è stato criticato fin dal primo giorno dagli scienziati, che nel tempo l’hanno modificato,  migliorato  e completamente trasformato … oggi di “darwinismo” parlano infatti soprattutto … gli antievoluzionisti …

·         Davvero piacevole leggere oggi nel sito cattolico “Incontri di Fine Settimana” un commento sconcertato ad una frase dell’intervista a De Mattei nel precedente articolo: “«Senza dubbio in alcuni ambienti ecclesiastici c'è un atteggiamento debole, come un senso di inferiorità verso certi ambienti intellettuali. E questo anche in posizioni di vertice. Certo non in Benedetto XVI che ha una posizione critica sulla teoria dell'evoluzione. Esistono invece vescovi e teologi che la accettano, e sono gli stessi per esempio che sostengono che il libro della Genesi è una metafora e che non va preso alla lettera» (ndr.: incredibili le competenze sul piano dell'esegesi biblica! Ma come può essere vicepresidente del CNR?)”. [In effetti, anche se non per l’esegesi originale, altri se l’erano chiesto già prima ; fa piacere verificare che non sono quindi solo gli atei o gli scienziati a chiederselo].

·         Anche sul Corriere un articolo sull’imbarazzante convegno creazionista ospitato al CNR  (“Cnr creazionista", Usa stupiti”). E’ uno dei pochi articoli in cui si insinua il grave sospetto che, come l’articolo di Repubblica oggi comunque dimostra, De Mattei non sia affatto in sintonia con le gerarchie ecclesiastiche e che, per spingere la Chiesa a condannare l’evoluzionismo, abbia usato il buon nome del CNR per appoggiare uno dei tre spettacoli creazionisti, tutti con gli stessi attori principali, organizzati a Roma dal Kolbe Center per protestare in diretta – le date sono circa le stesse … - per l’esclusione dei creazionisti biblici dai convegni evoluzionisti organizzati dalla “lobby evoluzionista” che in Vaticano ha prevalso.
E’ anche forse l’unico articolo che finalmente cita il fatto, fondamentale per chiarire quello che altrimenti sembrerebbe un giallo misterioso, che i creazionisti non sono stati accettati ai 2 convegni vaticani sull’evoluzione, ma non me fornisce le prove. Le prove sono qui, qui -
Vaticano: la lobby evoluzionista ha vinto” -, qui e qui, dove i creazionisti protestano o progettano rivincite.
Risulta così evidente che il CNR ha ospitato i creazionisti per contestare le scelte vaticane (e in particolare di N.Cabibbo e di mons.Ravasi, rispettosi dei rigidi
criteri richiesti per i necessari finanziamenti, forniti dalla ricchissima Templeton Foundation) di mantenere possibilmente elevato il livello scientifico dei convegni; incomprensibile che invece il VP del CNR abbia seguito criteri molto (ma molto) meno rigidi, … diversi da quelli che di solito caratterizzano gli enti di ricerca scientifica.
L’aspetto più preoccupante è quindi il fatto che quasi tutti i giornalisti italiani non abbiano fatto nessuna verifica ma abbiano creduto ai creazionisti, censurando addirittura le posizioni di autorevoli esponenti (come N.Cabibbo) o organi di stampa (come l’Avvenire) certo più vicini alla Chiesa Cattolica di quanto lo siano Libero, Il Foglio e Il Giornale, tutti impegnati in questi giorni nel sostegno acritico a De Mattei ... che sta contestando il Vaticano (!!)
Sembrerebbe, e forse lo è, una situazione che eufemisticamente si potrebbe definire … “un po’ anomala” … N.Cabibbo infatti ha subito reagito molto vivacemente
 (“il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”), mentre mons.Ravasi (responsabile vaticano per la cultura ma anche organizzatore di uno dei due convegni vaticani sull’evoluzionismo) per ora tace.
Per fortuna l’articolo riferisce che invece se ne stiano accorgendo le riviste scientifiche internazionali e che anche all’interno del CNR qualcosa si stia movendo (“la dignità del nostro ente richiede che il suo vicepresidente non avalli tesi insostenibili”).

 

22/12/09-IT

 

 

 

 

 

·         Nel sito di Corrispondenza Romana, un’agenzia stampa diretta dal VP del CNR si racconta  (“EVOLUZIONISMO: de Mattei e Odifreddi a confronto”) dell’incontro avvenuto il 20/11/09 a Chiasso con Odifreddi. Nonostante la data attuale, sembra che De Mattei faccia riferimento proprio solo al darwinismo, mentre in realtà già sono passati 150 anni di ricerche che hanno introdotto nuove conoscenze che potrebbero indurre a rivedere le proprie posizioni.
Non c’è dubbio però che De Mattei sia stato male informato sulle novità. La riunione in questo caso non era informale e a porte chiuse, per cui mi sembra difficile che lui sia riuscito a far credere al pubblico svizzero che
 Darwin non disponeva delle attuali conoscenze in fatto di genetica e di DNA, le quali forniscono un sostegno alla teoria della “permanenza della specie”, che va palesemente contro la tesi darwiniana dell’evoluzione da una specie all’altra”.
[La “teoria della permanenza della speciemi sembra del tutto nuova …. Se esistesse la dovrei certo insegnare …]
Da chi sarebbe sostenuta? Da chi sarebbe stata dimostrata?
Attualmente i quotidiani di uno stesso gruppo editoriale difendono la sua libertà di negare il fatto dell’evoluzione per sostenere addirittura il creazionismo biblico … contro la scienza ma anche contro l’attuale opinione del Vaticano (confermata dal documento del card.Ratzinger del
2004). Questo articolo sembra una conferma che ne stia forse approfittando per raccontare davvero quel che vuole: fa credere che la fissità delle specie non sia pre-darwiniana ma post-darwiniana … e ne cambia anche il nome per far credere che sia una novità e perfino una teoria scientifica… è davvero geniale!
Google non sarà certo onnisciente, ma conosce solo questo articolosulla SUA conferenza a Chiasso, pubblicato dalla SUA rivista… anche Google ogni tanto impara qualcosa di nuovo (a conferma che rispetta la libertà di pensiero e non censura nessuna idea, soprattutto se MOLTO originale). [Fra poco anche questa mia pagina web purtroppo si unirà in Google alla precedente …, ma lascio volentieri la primogenitura ... ]
Posso solo sperare che qualcuno a Chiasso (non siamo in Italia) abbia alzato la mano per chiedere “Ma, scusi, è sicuro di quel che dice e che il libro che sta leggendo non sia capovolto? Questa è proprio l’idea che c’era nella Bibbia e che già Lamarck aveva contestato con successo, ben 50 anni prima di Darwin!”.
Riguardo alla frase conclusiva dell’articolo, sembrerebbe molto critica verso la scienza per un problema che in realtà la scienza non può affrontare; è una questione che invece mette quotidianamente in crisi le centinaia di diverse religioni, creando continuamente problemi che non sempre vengono risolti in modo pacifico: «La scienza diventa scientismo quando pretende di discettare sull’esistenza di Dio, oggetto della filosofia e della metafisica».
Purtroppo le filosofie e le metafisiche rischiano di essere in numero quasi infinito (non superiore comunque, oggi, a 6.5 miliardi), mentre la scienza tendenzialmente rimane unica … proponendo un metodo invece che una verità.

·         In un’intera pagina su Repubblica PG Odifreddi  (“Un creazionista fra gli scienziati”) mette oggi in fila tutti gli aspetti quanto meno strani delle attività svolte oggettivamente in favore del creazionismo, e quindi in direzione opposta sia alla scienza che alla religione cattolica, dal viceresponsabile di una struttura di ricerca, il CNR, che non finanzierebbe nessuna ricerca senza una dimostrazione preventiva della competenza nella materia.
Si racconta invece dell’organizzazione al CNR di un convegno creazionista (solo i creazionisti oggi contestano datazioni e stratificazioni, con l’obiettivo primario di negare addirittura l’evoluzione come fatto) in contrapposizione ad un contemporaneo convegno svoltosi in Vaticano.
Odifreddi curiosamente ricorda come la nomina di Maiani alla presidenza del CNR sia stata contestata per la sua firma su un documento in cui si riteneva poco opportuno che fosse il Papa ad aprire con una lectio magistralis l’anno accademico all’università di Roma (e il programma era stato infatti poi modificato: un saluto invece della prolusione all’apertura dell’anno accademico). 
Odifreddi sembra però non notare, ma non è l’unico, che in questo caso, molto probabilmente senza volerlo né saperlo, il prof.Maiani abbia appoggiato una forte critica al Vaticano, inaspettatamente gestita in questo caso … dal non insospettabile vicepresidente.
Senza dubbio De Mattei, e lo ammise in un suo editoriale
 nell’aprile del 2009, sta cercando da tempo di contrastare il rinnovamento culturale vaticano, appoggiato soprattutto dal nuovo responsabile, mons.Ravasi, che già nel 2005 aveva mostrato un notevole apertura verso la biologia evoluzionistica (quando disse semplicemente che  Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda”).
Probabilmente, a differenza dei creazionisti, aveva trovato conforto e non disperazione nel documento firmato dal card.Ratzinger nel 2004, che confermava (al punto 63 e segg.) l’accettazione di tutti i principali fatti dimostrati dalla scienza sull’evoluzione biologica, un documento che i creazionisti continuano a far finta di ignorare, pur essendo evidente che ha ulteriormente chiuso loro, da quel momento, le porte del Vaticano.
Proprio l’Avvenire il
4/12/09 conferma questa interpretazione con un giudizio negativo sulle critiche di De Mattei all’evoluzionismo teista, al card.Martini e al teologo K.Rahner, oltre che a tutti gli ultimi papi:  Religione piove in pagina non sempre pulita”.

 

21/12/09-VA

·         [da SRM] A differenza dei creazionisti e del VP del CNR, l’Associazione Teologica Italiana accetta razionalmente la teoria dell’evoluzione come migliore spiegazione scientifica di fatti oggi indiscutibili (“Il darwinismo più che una ferita narcisistica inferta all’uomo credente, è una domanda inevitabile alla filosofia, alla rivelazione e alla scienza sull’origine e sul destino dell’uomo e dell’universo”, “La teologia … deve attrezzarsi per un dialogo rigoroso e coraggioso, capace di raccogliere la sfida di quanti, per strade diverse, sono alla ricerca della sua stessa verità, senza pregiudizi, senza arroganza e senza pretesi e ingiustificabili monopoli”)
Intende approfondirlo in un corso di aggiornamento residenziale per i teologi (“
La teologia nel tempo dell'evoluzione”, 28/30 dicembre).
Dati gli oratori, sembra evidente che non sia in discussione nè l’evoluzione biologica nè la teoria migliore che oggi la spiega. Come nei convegni dei creazionisti anche qui sembrano mancare scienziati esperti di evoluzione, ma sembra di capire (quasi tutti hanno già pubblicato su temi evoluzionisti) che saranno presentate opinioni anche diverse ma senza certo mettere in discussione almeno l’evoluzione come fatto, anche perché era un fatto già evidente ben prima della nascita di Darwin.
Basta solo sapere chi era Lamarck e in che anno ha pubblicato la sua spiegazione dell’evoluzione

 

20/12/09-IT

·         Nei siti creazionisti italiani sta comparendo una lusinghiera recensione del libro contro l’evoluzione pubblicato dal VP del CNR anche con il contributo finanziario del CNR.
Già fin da titolo (che viene
ripetutamente riportato in modo errato nonostante si sostenga di avere il libro in mano: “evoluzione” invece di “evoluzionismo”; [si attende una correzione multipla, quando davvero avranno il libro fra le mani]) si capisce che l’obiettivo non è la critica al neodarwinismo ma è proprio la negazione dell’evoluzione come fatto.
I 5 contributi “scientifici” presentati al convegno del 23/2 e pubblicati nel libro sono infatti di persone che negano l’evoluzione stessa e quindi sono già state ritenute prive delle competenze necessarie per partecipare ai convegni vaticani sulla teoria dell’evoluzione; non si capisce perché si dovrebbero ammettere a questi convegni dei cattolici che non accettano il documento del 2004 firmato dal card.Ratzinger!
E’ importante chiarire anche ai recensori distratti che tutte le persone che hanno parlato al convegno al CNR (tranne forse due), sono consulenti del Kolbe Center USA e/o del CEP francese, e molti erano presenti anche agli altri due convegni creazionisti fatti a Roma per farsi notare dal Vaticano (3/11/08 e 9/11/09).
Quello che pensano questi creazionisti (non possono negarlo…) lo si capisce qui: “The Kolbe Center is committed in a special way to defending the Catholic teaching that "the literal and obvious sense of Scripture" as intended by the sacred authors must be believed …. Pope Leo XIII emphatically upheld this teaching in his encyclical Providentissimus Deus, which has never been overruled by any subsequent magisterial teaching”. [Nell’enciclica citata è interessante valutare il ruolo della ragione rispetto alla fede … una situazione chiaramente oggi molto modificata da recenti encicliche]
Queste persone sapevano già nell’aprile del 2008 di non essere graditi ospiti dei convegni vaticani sulla teoria dell’evoluzione. Si tratta quindi di una contestazione organizzata (“Please pray that Kolbe advisory council members will be successful in their efforts to insure that the PAS invites qualified experts critical of evolutionism”) che non si rivolge affatto ai biologi evoluzionisti, ma è diretta a far pressione sul Vaticano e su chi (il prof.N.Cabibbo e mons.Ravasi) aveva organizzato i due convegni vaticani in cui si dava per scontata l’evoluzione biologica che i creazionisti non accettano.
Lo dimostrano la condanna di N.Cabibbo (“il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”), ma soprattutto l’articolo di G.Gennari sull’Avvenire del 4/12: sono state le reazioni più adeguate al convegno al CNR, diretto contro l’evoluzione biologica più che contro il neodarwinismo. Si può aggiungere anche l’articolo sull’Avvenire (“La teoria di Darwin non contrasta con la fede, anzi può contribuire a purificare la teologia”) che il 5/12 pubblicizza l’intervento di un “biologo darwiniano cristiano” a un prossimo convegno.
Siamo così al paradosso che persone che si presentano come rispettose di ogni religione difendono chi, oltre ad appoggiare e finanziare i creazionisti biblici che negano la scienza occidentale e contestano il Vaticano, criticherebbe – secondo G.Gennari sull’Avvenire - le massime autorità religiose degli ultimi decenni  … “Per lui il «creazionismo» che si pretende teoria scientifica, ben diverso dalla fede nella creazione divina, sarebbe verità assoluta di fede e di ragione. Ma così smentisce non solo fior di teologi cattolici, ma anche i Papi da Pio XII a Benedetto XVI, tutti apertamente in errore”.
Se non stupisce troppo che ci sia ancora chi ignora o non capisce fatti ormai scientificamente dimostrati, sconcerta che uomini di fede  ignorino anche avvertimenti e chiarimenti che da decenni provengono da fonti considerate autorevoli nell’ambito della religione cattolica. Per fortuna il rogo è stato da tempo abolito … e anche all’interno della chiesa cattolica c’è libertà di opinione ma, purtroppo, anche di ragione.

 

19/12/09-USA

·         Ora anche su Panda’s thumb (“Creationism at Italian Science Agency”) si parla del convegno creazionista al CNR; gli articoli sul convegno non si prestano ad una traduzione automatica, per cui poco del convegno riesce ad oltrepassare l’Atlantico, riportando indietro le sciocchezze copiate dai creazionisti USA. Se qualche commento ricorda un po’ il  mal comune mezzo gaudio”, triste la conclusione del commento di un italiano: “Honestly, if evolution is not heavily disputed in Italy we should thank the open-mindedness of the Catholic church (I know, an oxymoron) more than the public engagement of Italian scientists. With a few exceptions, our “scientific community” had nothing to say about the book funded by CNR. They could say it didn’t deserve any comment (Italians are used to see public money being wasted), but I’m left with the impression that they don’t want to make enemies with CNR’s top ranks”.
In realtà è possibile che non sia tanto il CNR a creare preoccupazione … pochi infatti sanno quanto siano stati negativi i giudizi del presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze sul VP del CNR e sul convegno organizzato con i creazionisti biblici; purtroppo, e qui è davvero strano, ancora meno sono quelli che conoscono i giudizi su di lui pubblicati anche  dall’Avvenire del 4/12/09, con un corsivo oggettivamente MOLTO critico …  che chiaramente conferma i sospetti che si trattasse di un’iniziativa dei creazionisti: oltre al presidente del Kolbe Center, al convegno c’erano schierati i principali consulenti “scientifici” del Kolbe Center e del CEP.

·         [da Pharyngula] Molto bello, soprattutto per chi recentemente ha ammirato la splendida immagine statica “abbastanza” dettagliata del cielo stellato creata da S.Brunier (“Mille miliardi di mondi”), un video (“The known universe”) che la rende dinamica, esplorandola con un viaggio virtuale nel tempo e nello spazio conosciuto in cui si muovono le strutture create dal big bang. Il viaggio, basato sul Digital Universe Atlas, è proposto dall’American Museum of Natural History, che oggi lo rende anche disponibile sul web (“The Known Universe Scientifically Rendered For All to See”). Pret rimanere in tema, nel blog di P.Attivissimo si linka, come cura per la megalomania un video con le immagini in scala di pianeti e stelle di tutte le dimensioni: “Star Size Comparison”. Il problema principale è evidentemente quello di trovare … una spiegazione, un progetto evolutivo in cui sia inserito o inseribile non solo la vita sulla terra ma anche tutto ciò che si vede nel video, a cominciare dalla stella ipergigante rossa nella costellazione del Cane Minore, avente un diametro di quasi …. 3 miliardi di km!

·         [Da Leucophea] Per rimanere con visioni globali che coinvolgono dimensioni spazio temporali più vicine a noi, è utile tener d’occhio per i prossimi decenni il Climate Interactive Scoreboard, suggerito dal blog Leucophea.
Chi ci sarà ancora nel 2100 potrà valutare se le preoccupazioni attuali per gli effetti delle modificazioni del clima indotte dall’uomo, confermate anche a Copenhagen, fossero oggi motivate o no.
Già si sono in parte risolte o ridotte, grazie ad interventi umani non sempre condivisi e condivisibili, le preoccupazioni per i rischi dovuti all’incremento demografico (anni ‘70) e all’uso dei CFC (anni ’90).
E’ possibile e auspicabile che interventi che alcuni oggi ritengono improponibili o impossibili riescano a limitare gli effetti di fenomeni che oggi alcuni addirittura provano a negare. Proprio come avveniva negli anni ’70, quando l’attuale dimensione dell’umanità (6,8 miliardi) era prevista per il 2000.
Nel sito web di Climate Interactive si trova anche un’analisi del COP15 di Copenhagen, oltre a modelli interattivi che interesseranno, per evidenti motivi, soprattutto … i giovani … che abitano nelle zone costiere. Per i livelli marini nell’ultimo interglaciale di 135.000 anni fa si può leggere qualcosa di preoccupante anche sull’ultimo numero di Nature: “Interglacial and future sea level” e “Probabilistic assessment of sea level during the last interglacial stage”.

 

18/12/09-USA

·         Anche sulla rivista Science oggi si scandalizzano (“Creationism at Italian Science Agency”)  per il convegno creazionista al CNR. Si sottolinea il contributo finanziario del CNR al volume degli atti e il fatto che il presidente del CNR non ne sia disturbato, mentre lo sarebbe, per questa sua opinione che ritiene non rilevante né adeguata alla situazione e al suo ruolo, lo zoologo F.Boero; si riporta anche il giudizio negativo di N.Cabibbo, presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia, che dimostrava quanto questo comportamento del vicepresidente sia stato interpretato  come ostile verso il Vaticano, avendo ospitato i creazionisti biblici che non erano stati accolti nei convegni vaticani sulla teoria dell’evoluzione, uno dei quali organizzato proprio da N.Cabibbo.

·         Nel numero odierno di Science è inserita una pagina sulle principali scoperte scientifiche del 2009. Particolare enfasi è data alla scoperta dell’Ardipithecus ramidus, un ominina, cioè un ominide bipede, scoperto in Etiopia e datato 4,4 milioni di anni fa. Viene proposto un video in cui viene presentata questa importantissima scoperta, raccontata anche in una sezione speciale di Science. Associato a questa scoperta è anche il racconto della carriera di due giovani paleoantropologi (Bibi e Boisserie) coinvolti in questa ricerca condotta dal gruppo di Tim White. Puo’ essere utile per capire quanta possibilità di lavoro ci sia, ma soprattutto all’estero, per i giovani antropologi.
Nello stesso numero anche la presentazione (“Sexual Selection and Darwin's Mystery of Mysteries”) di un articolo dal titolo ben studiato (van Doorn: “On the Origin of Species by Natural and Sexual Selection”) che dimostra come la ricerca scientifica non abbia proprio rispetto per quanto scoperto dai precedenti ricercatori, foss’anche lo stesso Darwin …
Il massimo ripetto va invece, come sempre, al metodo scientifico: “despite decades of study, evolutionary biologists still cannot agree on the underlying processes that have produced the great diversity of life around us. Most contentious of all has been the question of whether speciation can occur within a population (sympatrically) …. [Van Doorn’s] work gives credibility to the concept of sympatric speciation, which has long been the ugly duckling of evolutionary biology, and suggests that both local adaptation and sexual selection may play a far more important role in speciation than previously thought.”.

 

18/12/09-IT

·         [da Le Scienze] Nelle news del sito delle Scienze si presentano (“I primi cereali di Homo sapiens”) i risultati di una ricerca pubblicata oggi su Science che dimostrerebbe che i cereali entrarono nella dieta di H.sapiens non con l’inizio dell’agricoltura, 10000 anni fa, ma addirittura 90.000 anni fa: “La scoperta di diverse migliaia di particelle di amido e di strumenti per raschiare e molare il sorgo selvatico dimostrano come tale cereale venisse portato nella cava ed lavorato in modo sistematico”. La ricerca, pubblicata nel fascicolo odierno di Science, è presentata nel sito web di Julio Mercader, archeologo dell’università di Calgary. E’ disponibile anche un video.

 

17/12/09-IT

·         Sembra che da più di un mesetto siano disponibili su YouTube i video della trasmissione di Ulisse (Rai3) su Darwin: "Un viaggio lungo 4 miliardi di anni". Interessante, a proposito di questo video, trovare in rete una dimostrazione della difficoltà di attribuire alla sola università la colpa di non riuscire a produrre laureati nei tempi previsti. Sembra probabile che ci siano anche carenze nella formazione precedente … almeno sulla teoria dell’evoluzione … (“Mi fate il riassunto di questo?”:l'habbiamo guardato anke a scuola. e ci ha chiesto di fare il riassunto ma io nn ho preso appunti xke nn cio capito una mazza”. Sembra che la preparazione, probabilmente poi non correttamente verificata, sia per il momento sufficiente solo per criticare Darwin e apprezzare i “fanatici che preferiscono credere a P.Angela” citati, non dimentichiamolo, nel numero 45 del giugno scorso della rivista del VP del CNR.

 

16/12/09-USA

·         [da NCSE: “Evolution in a new Harris poll”] Negli USA è stato realizzato un nuovo sondaggio su temi che coinvolgono le opinini sull’evoluzione e il creazionismo. Interessante la suddivisione del campione in base alle diverse religioni, che evidenzia gli effetti imponenti di questo criterio di classificazione del campione. Qui la relazione sintetica. Nel campione complessivo crede all’evoluzionismo il 45%, mentre il 32% non ci crede; per quanto riguarda il creazionismo invece, ci crede il 40%, mentre il 30% non ci crede. Il sondaggio era stato fatto anche nel 2005 e nel 2007, ma non si rilevano grosse differenze.
Per quanto riguarda invece le rilevanti differenze dovute al fattore religione, gli ebrei all’80% credono alla teoria neodarwiniana dell’evoluzione, mentre i cattolici al 51%, i protestanti al 32% e i born-again al 16%. Creazionisti sono invece il 68% dei born-again, il 56% dei protestanti, il 37% dei cattolici e il 20% degli ebrei.
Che siano proprio gli ebrei, senza dubbio i maggiori estimatori del vecchio testamento, a non leggere la Genesi in modo letterale come fanno molti cristiani fa una certa impressione … e sono quindi soprattutto loro, seguiti a molta distanza dai cattolici, che hanno capito che le teoria dell’evoluzione è davvero un’idea geniale che qualifica la cultura occidentale 
Chi leggesse il rapporto completo scoprirebbe anche le differenze fra le religioni per quanto riguarda le credenze nelle streghe, nell’astrologia, nella reincarnazione, nei fantasmi, nei miracoli, … negli UFO, ecc.
Non c’è da stupirsi se in Italia chi fa pubblicità successo del creazionismo USA preferisca non specificare la sua religione di appartenenza, o preferisca non evidenziare che la maggioranza dei cattolici USA riconosce che la teoria dell’evoluzione neodarwiniana è attualmente la spiegazione migliore del processo evolutivo. 
Da notare che le domande fanno riferimento alla “
Darwin’s theory of evolution” e al “creationism”. L’inserimento di una domanda sull’”evoluzione” avrebbe forse permesso di evidenziare la possibile diversa accezione data ai dei due termini, che pochi tendono a considerare quasi sinonimi.

·         Inizia le pubblicazioni una nuova rivista scientifica, Philosophy & Theory in Biology, diretta da Massimo Pigliucci. P&TB brings together philosophers of science and theoretically inclined biologists to interact across disciplinary boundaries. This interaction fosters a broad conception of what it means to do "theory" in science and to analyze the sciences philosophically. This broad conception benefits both research communities in their ongoing scholarship”.
Due altre buone notizie si aggiungono alla prima:
- “
maintains the highest standards of scholarship while making its papers available at no cost to the academic community, independent scholars, and the public at large”.
- “Readers are invited to participate in active on-line discussions of published papers by posting their comments on the P&TB blog”.
Qui l’indice del I volume

·         [da The Loom] Nel sito dell’NCSE (“Visit The Tangled Bank”) fanno un bel regalo di Natale: offrono gratuitamente … un capitolo dell’ultimo libro di Carl Zimmer, ottimo giornalista scientifico del NYT e gestore del blog The Loom: “The tangled Bank: an introduction to evolution”.
Il capitolo che regalano si intitola “Radiations and extinctions” e, come suggerisce Carl Zimmer, puo’ essere molto utile soprattutto ai creazionisti. Lo consiglia infatti a chi gli fa domande sciocche del tipo “se noi discendiamo dalle scimmie … perché ci sono ancora le scimmie?”. Il libro serve meno a chi sa già la risposta ad una domanda che sicuramente è molto intelligente … ma solo per chi ha conoscenze MOLTO limitate sull’argomento …

·         E’ uscito Evolution: Education and Outreach, vol. 2 issue 4. Contiene articoli e risorse didattiche sull’evoluzione della moralità. C’è anche un articolo che ci riporta alle origini dell’Intelligent Design prima versione, quella descritta dal reverendo William Paley nel suo “Natural Theology” (1802), che inizialmente aveva convinto anche Darwin. Come si sa, Darwin poi studiò molto … e contestò Paley.

 

16/12/09-IT

·         [da Pikaia] Libri sull’evoluzione consigliati da Pikaia. Il libro di J.Wells è consigliabile solo dopo aver letto tutti gli altri ….

·         E’ un po’ che si parla di creazionisti … e qualcuno, come il presidente dell’accademia delle Scienze Pontificia, N.Cabibbo, sembra piuttosto arrabbiato con loro (che inistevano per partecipare ai convegni vaticani sulla teoria dell’evoluzione); per fortuna nessuno li voleva ospitare, soprattutto perché non c’era nessun motivo logico per invitare a parlare di teoria dell’evoluzione addirittura chi crede che l’evoluzione non ci sia nemmeno stata.
Invece di arrabbiarsi, per motivi diversi, sia Cabibbo che i creazionisti, potrebbero tutti rilassarsi guardando una serie di 30 video semiseri dal titolo “Why do people laugh at creationists”.
Sinceramente non si sa che cosa consigliare al vicepresidente del CNR. Forse è l’unico che non sa distinguere i creazionisti biblici, e li confonde con i creazionisti progressivi o con i creazionisti evolutivi se non con i neocreazionisti dell’Intelligent Design, che gli sarebbero utili per contrastare l’evoluzionismo teista accettato dal Vaticano. Appunto per questo, per motivi di contrasto interno alla Chiesa, ha aperto loro le porte del CNR, facendo arrabbiare chi invece aveva altri progetti.
C’è stato quindi un interesse comune:

·   i creazionisti del Kolbe Center così si esprimevano nell’aprile del 2008: “Sadly, but not surprisingly, the conference organizers do not appear to have invited a single presenter who dissents from evolutionism. Please pray that Kolbe advisory council members will be successful in their efforts to insure that the PAS invites qualified experts critical of evolutionism so that a truly balanced discussion can take place”. Non essendo poi riusciti, nonostante le preghiere, a varcare le sacre porte, hanno dovuto cercare qualcun altro che li ospitasse a Roma per far suonare le loro trombe in spettacoli organizzati attorno alle mura vaticane. E ci sono riusciti ben tre volte in un anno!

·   Cosi’ si esprimeva invece il vicepresidente del CNR in un editoriale della sua rivista nell’aprile del 2009, dopo aver incontrato sulla sua strada questi fulgidi marinai: “Oggi semi-ariani sono, ad esempio, i cattolici filo-evoluzionisti, che cercano di conciliare il Cristianesimo con la teoria dell’evoluzione, utilizzando la solita tattica della “scomposizione…. non mancano i cattolici che accettano come scientifica la teoria dell’evoluzione, pur respingendone le implicazioni filosofiche materialistiche. … Oggi come ieri, la Chiesa ha bisogno di figure fulgide …. che illuminino la notte e riconducano verso il porto sicuro dell’ortodossia la navicella di Pietro in balia delle onde e dei colpi che le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno”. Forse si riferiva anche all’ultimo libro del card.Martini, “un manifesto semi-ariano, dal punto di vista teologico e morale, in cui si tenta di conciliare l’inconciliabile”, ma più probabilmente al tradizionale evoluzionismo teista caratteristico dei cattolici, integrato di recente con qualche spruzzo di neodarwinismo.

Solo con queste informazioni si capisce un po’ meglio l’articolo dell’Avvenire del 4/12/09, oggettivamente MOLTO critico verso De Mattei …
Ora però non si capisce perché lui voglia far credere, quando respinge le prevedibili lamentele degli scienziati per l‘evidente “conflitto di interessi”, che le critiche gli arrivino “
dall’esterno”, quando invece “provengono dall’interno”, come ha fatto capire N.Cabibbo con i sui tre interventi, forse più incisivi ma certo più inattesi di quelli degli evoluzionisti. 
Ovviamente non si capisce nemmeno perché alcuni quotidiani di un gruppo editoriale molto vicino al governo (Libero, Il foglio, Il Giornale) appoggino la sua posizione, che evidentemente è anche antivaticana (ha ospitato al CNR creazionisti rifiutati del Vaticano per le loro idee creazioniste, incompatibili con quelle dei cattolici che ascoltano il Papa) … oltre che antiscientifica e irrazionale.
Last but not least … su tutto questa confusione di confronti e contrasti su molti fronti, in parte sconosciuti … i pochi creazionisti nostrani si divertono tanto …

 

15/12/09-IT

·         Anche parte della grande stampa bresciana non capisce la mancanza del patrocinio comunale all’iniziativa realizzata dalla UAAR presso la sala del museo di Storia Naturale di Brescia. Si tratta della presentazione di un recente libro di T.Pievani («In difesa di Darwin, Piccolo bestiario dell'antievoluzionismo all'italiana »), annunciato da Brescia Oggi con l’articolo “Omaggio a Darwin, ma senza Loggia”. Nell’articolo si fa riferimento alle polemiche sorte in giugno, quando la stessa sala (ma soprattutto il patrocinio, questa volta negato) erano stati dati ad un ingegnere creazionista per raccontare quasi solo sciocchezze.
Fra l’altro sembra che al comune ignorino che la grande mostra “Darwin 1809-2009”, gestita da T.Pievani, sta girando l’Italia con il patrocinio e del Ministero dei Beni Culturali e della Presidenza del Consiglio. Per fortuna in Italia c’è qualcuno che non ha paura a metterci la faccia.

 

14/12/09-IT

·         Forse per non sfigurare di fronta alla sfida in corso a Roma tra l’Università Europea, il CNR e il Vaticano, anche Brescia vuole farsi ancora notare, come si legge nel giornale telematico Qui Brescia ("Il comune? E' antievoluzionista"). Si legge infatti “Se persino la chiesa cattolica ha fatto pace con Darwin, che cosa succede al comune di Brescia? Se lo chiedono i laici e gli agnostici, dopo che per la seconda volta in un anno Palazzo Loggia ha negato il patrocinio (senza costi) a iniziative in onore dello scienziato nel bicentenario della nascita”.
E’ davvero molto apprezzabile che nella cattolica Brescia, più che nei quotidiani (ma anche in un’università pontificia!) siano informati che “persino la chiesa cattolica ha fatto pace con Darwin”, proprio come ha raccontato recentemente N.Cabibbo, presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia!
Moltissimi comuni in Italia hanno organizzato e finananziato quest’anno iniziative darwiniane. Brescia preferisce risparmiare sulla cultura scientifica, anche negando un semplice patrocinio che non costa nulla.
Questa volta almeno l’aula del museo a T.Pievani la concedono, ma per il patrocinio negato una logica c’è: sarebbe assurdo darlo anche agli evoluzionisti, essendo già stato concesso ai creazionisti biblici nel giugno scorso; la coerenza innanzitutto…
 Patrocinio e aula infatti erano stati dati, con motivazioni imbarazzanti, ad un ingegnere che imbrogliava la gente facendo credere che la vita sulla terra fosse durata solo poche migliaia di anni o che dall’argilla si potesse ottenere il carbone.
Per ora T.Pievani si dovrà accontentare dell’aula del Museo: mercoledì 16 dicembre alle 21 T.Pievani presenterà il suo libro "In difesa di Darwin", che tratta appunto, come questa pagina, di chi tratta male Darwin e la biologia evoluzionista … senza competenza, dato che è uno dei pochi argomenti su cui, grazie anche anche alla scuola che non fornisce l’informazione corretta a tempo debito, da adulti ci si fida poi perfino degli ingegneri … per chi volesse verificare, qui c’è il materiale “didattico” presentato a Brescia e in altre sedi certo meno autorevoli di un museo scientifico.

·         Cosi’ tanto vengono ignorate sia le parole di N.Cabibbo (nelle interviste al Corriere, a Repubblica e a Radio3 Scienza) che quelle di G.Gennari dell’Avvenire, che anche sul Giornale oggi si polemizza (“Il razzismo scientifico evoluzionista”) senza sapere (o forse facendo finta) di sbagliare il bersaglio.
Sconcerta infatti la frase “il ricorso sistematico alla delegittimazione culturale è ormai l’argomento principale degli evoluzionisti fondamentalisti” dato che la delegittimazione culturale dei creazionisti biblici è venuta inizialmente proprio dal Vaticano, che ha negato l’accesso ai suoi convegni sulla teoria dell’evoluzione a questi creazionisti, come li definisce su Repubblica anche il prof.Cabibbo che era appunto … l’organizzatore di uno di questi (“il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”).  
Ci sarebbe quindi da ridere leggendo l’assurda frase successiva attribuita agli evoluzionisti: “l’uomo di fede è solo un bigotto che necessita di cure psichiatriche per liberarsi dal vizio della religione”; in realtà il primo giudizio negativo era giunto proprio dal Vaticano e riguardava la serietà scientifica più che la fede.
C’è poi la pubblicità al libro di uno degli esponenti dell’Intelligent Design USA; anche loro, essendo neocreazionisti, non sono stati invitati ai convegni evoluzionistici organizzati dal Vaticano.
Se si apprezza davvero il metodo scientifico di Galilei (“si dimentica che la scienza moderna è nata e si è sviluppata con Galilei”), i creazionisti biblici e gli esponenti dell’Intelligent Design USA sono proprio da evitare, come è stato fatto dal Vaticano almeno da un paio di anni.  Il processo di Harrisburg/Dover ha infatti chiarito come l’ID sia nato da una truffa e ch usa criteri che permettono di definire scienza anche l’astrologia, come ammesso proprio da Behe al processo.
Si può verificare che i creazionisti biblici davvero non sono stati accettati dal Vaticano: qui, qui (
Vaticano: la lobby evoluzionista ha vinto”), qui e qui, dove i creazionisti protestano o progettano rivincite. Anche il Discovery Institute ha qualcosa da dire (“Templeton's Darwin Conference in Rome”).
Non si capisce quindi perché quasi solo i giornali della famiglia del Presidente del Consiglio siano così coinvolti nell’attizzare una polemica contro il Papa e il Vaticano (e N.Cabibbo, attualmente il più esposto) da parte di integralisti cattolici ignoranti di biologia, dei fatti (e anche degli ultimi articoli dell’Avvenire).
Quello che fa più impressione è che difendano anche chi nega l’evoluzione stessa …, ignorando il documento firmato dal card.Ratzinger nel 2004!

 

13/12/09-IT

 

Schema dell’evoluzione secondo la scienza e il Vaticano (2004), con l’origine comune di tutti gli esseri viventi, ben provata.

 

 

Schema dell’evoluzione secondo i creazionisti tedeschi e francesi (che comunque probabilmente non capiscono il grafico: l’origine comune degli animali entro i grandi gruppi sembrerebbe OK!)

 

 

 

·         ED ORA PUO’ FINALMENTE INIZIARE LA DISCUSSIONE SUL CONVEGNO CREAZIONISTA OSPITATO DAL CNR IL 23/2/09.
E’ infatti disponibile in Internet, nel sito web della
Studiengemeinschaft Theologie und Biologie,  che è destinata a diffondere la critica dell’evoluzione all'interno della Chiesa cattolica” (!?), una versione [gratuita] completa del dossier contro l’evoluzione pubblicato nel fascicolo di giugno di Radici Cristiane (il numero 45).
Si tratta del resoconto del convegno tenutosi al CNR il 23/2/09, una documentazione già ben nota a chi ha sollevato il problema, più che sufficiente per capire cos’hanno detto e che erano senza dubbio creazionisti biblici non graditi al Vaticano quelli che erano stati ospitati nella sala Marconi della sede centrale del CNR per raccontare della giovane età della terra.
La
Studiengemeinschaft Theologie und Biologie è associata al CEP - Center d’Etudes et des Perspective sur la Science - che sembra gestire la versione ridotta in francese del sito e fare riferimento, e lo ammette (“unserer Mutterorganisation” =  organizzazione madre… per i sociologi che conoscono bene l’inglese), al “Kolbe Center for the study of creation” USA, con cui condivide i “consulenti” europei.
Il volume sul convegno creazionista recentemente pubblicato anche con fondi CNR sarà certamente più completo (oltre che verificato dai partecipanti al convegno), ma gli articoli scritti dai giornalisti partecipanti sono sufficienti per permettere di farsi un’idea prima di scriverne alla cieca sperando che i lettori si fidino.
Solo dopo aver letto il volume degli atti, o almeno questo ampio resoconto, pubblicato dalla rivista del vicepresidente del CNR che ha ospitato i convegnisti, si possono fare commenti non viziati da pregiudizio, ideologia o semplice e naturale esibizionismo, come spesso avveniva in alcui blog (per esempio nel blog di M.Cattaneo su Le Scienze, ci sono oggi ben 1373 commenti di persone che probabilmente non hanno letto NULLA di quanto si è detto al convegno creazionista al CNR, argomento del blog.
Qualcuno sincero c’è e ammette quindi il motivo per cui gli esperti evitano le discussioni sull’evoluzione nei blog non filtrati: “XY, fra l’altro, giustamente ci accusa di parlare di un convegno - almeno all’inizio parlavamo di quello - senza aver letto almeno un sunto di quanto esposto li”, 2: “ho notato quanto sia assurdo che siamo circa a 1400 interventi su questioni sulle quali ben pochi degli intervenenti ha una qualche competenza”) ….
Per non parlare degli articoli sui quotidiani, scritti “a prescindere” da quanto si raccontava al convegno.
Ovviamente bisogna essere anche coscienti che qualsiasi discussione sull’evoluzione attira le mosche anche dall’estero, come si vede da spassosi appelli dei “trolls internazionali” che si scorrazzano in internet con la loro particolare “razionalità” (“
Fabrizio vieni a darmi una mano sui siti darwinisti anglossassoni, sto combattendo da solo e senza capire una parola d'inglese!!! Cerca Darwin sui gruppi ,vedi cosa esce . C'è uno Charles Darwin dove mi hanno bloccato.ciao”); così si spiega il fatto che queste discussioni finiscono sempre in OT e, guarda caso, sugli argomenti scelti da questi corsari … che magari a volta creano aspettative davvero eccessive: “Abbiamo invitato il prof. Wells per presentare in Italia l'Intelligent Designer”. Come si sa al convegno creazionista di Milano mancava non solo Wells, ma anche l’Intelligent Designer  … l’unico davvero giustificato … sempre che esista …
[Certo, dopo aver letto questi articoli sul convegno al CNR, sarebbe meglio verificare, con una telefonata al direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, dove fanno datazioni con decine di tecniche diverse oltre al C14, cosa pensano dei dati sulla sedimentazione presentati al CNR da G.Berthault e dell’affidabilità dei dati ottenuti con i metodi che sarebbero invece inutilizzabili “secondo i documenti che il Cnr sta per rendere pubblici”. ]
Alcuni esempi di assurdità?
Non si può non inorridire di fronte agli improbabili dinosauri di 22.000 anni fa (pag.32) o (pag. 33) al tirannosauro di 4 metri catturato per fare “hamburger”…
 con una corda tesa tra due alberi per farlo cadere rompendosi il collo” [come ha fatto il direttore della rivista a non ridere di gusto, leggendo per primo le bozze del fascicolo n.45, in cui i giornalisti liberamente interpretavano le idee dei relatori e immaginavano il “mondo giovane” dei creazionisti biblici USA, qui proposto ufficialmente per la prima volta in Italia? A quando il primo museo creazionista in Italia…?].
Il sito web tedesco (ma anche quello francese del CEP) contiene anche molta altra documentazione interessante …di simile “serietà” … distribuita dalla rete di creazionisti che si diparte dal Centro Kolbe USA, si rifornisce presso i creazionisti protestanti USA e poi fa riferimento, in Europa, a questi due centri, in Francia e Germania. Per ora …
In particolare è interessante la versione francese (“L'Évolution vue de Rome ») della relazione scritta per il Kolbe Center dal creazionista polacco M.
Giertych, che aveva partecipato al convegno grazie ad una raccomandazione di suo fratello teologo (“Mgr Sorondo l'avait appelé pour lui dire que je ne recevrai pas de réponse à ma lettre, mais que je pourrai venir comme observateur mais sans droit à la parole »). Si capisce che l’ambiente del convegno vaticano, pieno di evoluzionisti non gli era proprio piaciuto (“malheureusement la moitié au moins des académiciens sont des athées. Les autres sont évolutionnistes déistes »).
C’è poi nel sito francese anche una forte critica all’Accademia delle Scienze Pontificia : « S’il y a une Institution qui devrait être au service de l’Église et du Magistère, c’est bien la prestigieuse Académie Pontificale des Sciences. Ce court article veut montrer qu’il n’en est rien, en raison du mode de recrutement de ses membres et de la prééminence accordée à la connaissance scientifique d’origine matérialiste sur la philosophie et la théologie ».
Per non parlare dello scambio di lettere (2005), benedizione apostolica inclusa, fra il Papa e D.Tassot del CEP, che gli ricorda l’incontro del 2002 in occasione del convegno creazionista, allora accolto in Vaticano, e gli raccomanda di stimolare addirittura “Un débat au sein de l’Eglise portant sur l’hypothèse même de l’évolution . Insomma gli piacerebbe che ritirasse il documento del 2004 sull’origine comune di tutti gli esseri viventi ……

 

12/12/09-UK

·         [da Pikaia] Sul sito della Royal Society, da qui, è possibile celebrare i 350 anni della più antica accademia scientifica al Mondo rileggendo alcuni dei più celebri ed importanti articoli che hanno segnato la storia delle scienza apparsi sui Philosophical Trasactions della società stessa.

 

12/12/09-VA

·         Si è concluso a Roma l'evento internazionale "Dio Oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto" promosso dal Comitato per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana con il patrocinio del Comune di Roma.
Ci sono stati
interventi che coinvolgevano la scienza e l’evoluzione biologica ma anche la teoria dell’evoluzione di cui si è parlato nella sezione ‘Dio e la Scienza’. Viene introdotto dal fisico Amaldi (video) che ritiene che l’interpretazione naturalistica della realtà, caratteristica della scienza, trascenderebbe invece il sapere scientifico. Diffiderebbe comunque della proposta di un teologo di ridefinire il naturalismo in modo più accettabile (ovviamente chiamato con il nome più simpatico di “naturalismo religioso”) proponendo invece “naturalismo dualista” o “duale”, aggettivando con “monista” l’attuale “naturalismo”….  Gli interventi successivi sono di:
-
P.Gorge Coyne: “Dio creatore di un Universo in evoluzione” (video)
-
M.Novak: “Dio e l’evoluzione” (video). Non ci sono problemi: come ritiene che “Dio si serve della gravità per dispiegare l’universo”, così pensa anche per l’evoluzione: “Dio si serve dell'evoluzione per dispiegare il mondo vivente intorno a noi
- Peter van Inwagen: “Dio e la scienza: il punto di vista di un filosofo” (video)

Non sono ancora disponibili testi e video della sessione “Creazione e/o evoluzione” (cercare eventi di venerdì 11 dalle 18) , con gli interventi di
Alexander su creazione e evoluzione, Tanzella Nitti: "L'evoluzione non è un processo casuale", F.Facchini e G.Auletta.
Alexander ha certamente detto frasi interessanti (“l’evoluzionismo non è che la migliore spiegazione della scienza delle differenze biologiche”, la teoria darwiniana è “la più grande teoria unificante in biologia”, che “offre una mappa ordinata e coerente di dati diversi”, ma nulla dice circa le origini della vita); ha anche chiarito che “Contro le intenzioni del suo autore, la teoria dell’evoluzione di Darwin è stata usata a sostegno di varie ideologie: il socialismo, il capitalismo, l’eugenetica nazista”. Certo non ha dimenticato nessuno, ma non ha nemmeno ricordato che nemmeno prima di Darwin si vivesse come in paradiso terrestre!
Comunque non bisogna dimenticare che chi ha chiesto scusa nel 2008 (“
An Apology for Support of Eugenics“) per aver insegnato l’eugenetica a Hitler sono stati dei cristiani e non certo degli evoluzionisti: “as the Eugenics movement came to the United States, the churches, especially the Methodists, the Presbyterians, and the Episcopalians, embraced it” …
Magari erano stati loro a capire male per primi, ma comunque si erano impegnati molto e sono stati così bravi che i loro massimi esperti (come
Harry Laughlin) sono stati premiati con lauree ad honorem ad Heidelberg nel 1936     sarebbe quindi ragionevole aggiungere all’elenco  anche l’”eugenetica cristiana” o almeno l’”eugenetica metodista”, data l’ammissione di colpa. 

 

12/12/09-IT

·         Continua il silenzio sulle critiche di N.Cabibbo e dell’Avvenire al vicepresidente del CNR per aver speso soldi e tempo per un’iniziativa scientifica contro l’evoluzione e in favore del creazionismo biblico settecentesco, interrotto solo da qualche pernacchia, come quella comparsa sulla rivista integralista cattolica Tempi  (“Nume pontificio anticreazionista. Ma è Cabibbo o il Gabibbo?”).
L’aspetto più sconcertante è che questa letterina senza nuove informazioni sia stata ritenuta degna di essere inserita addirittura … nella rassegna stampa della Camera, dove mancano molte dichiarazioni di appoggio a T.Pievani (per fortuna ci sono almeno quelle del cattolico N.Cabibbo, che altrove continuano a ignorare)! 

·         Tanto è completo il silenzio sulle parole di N.Cabibbo che sul Foglio si trova un corsivo (o meglio una Preghiera) con frasi che farebbero inorridire anche N.Cabibbo, che pensava di essere stato chiaro nel criticare le iniziative creazioniste del vicepresidente del CNR. Anche l’Avvenire (“Religione piove in pagina non sempre pulita”) sembrava essere stato ancora più chiaro nel criticare De Mattei che  smentisce non solo fior di teologi cattolici, ma anche i Papi da Pio XII a Benedetto XVI, tutti apertamente in errore”.
Nonostante ciò, sul Foglio invece leggiamo che
 oggi spiegare la vita con Darwin è come spiegare l’economia con Marx e il crimine con Lombroso: ottocento polveroso e pernicioso”; si invita a “portare i vecchi libri in soffitta” (che non sarebbero i vecchi saggi di teologia ma i nuovi libri di biologia …) in quanto è uscito il nuovo libro di De Mattei … che dimostra che “l’evoluzionismo è un’ideologia travestita da scienza, propagandata da fanatici che preferiscono credere a P.Angela piuttosto che credere al Carbonio 14” [c’è scritto proprio così!!].
[Val la pena sottolineare che anche questo corsivo ha meritato di essere ripreso dalla rassegna stampa della Camera].

 

11/12/09-E

·         In Spagna è il blog del Correo Digital (“La agencia italiana para la ciencia gasta 9.000 euros en la publicación de un libro creacionista”) che acchiappa e diffonde la notizia del convegno creazionista al CNR, già pubblicata sul blog di Science. Sono presenti anche commenti. Per fortuna in Turchia, un paese che il vicepresidente del CNR tiene d’occhio quasi quanto l’evoluzionismo, per ora tutto tace. Anche lì in Turchia, e sempre in febbraio, il vicepresidente del locale CNR si era fatto notare per un’iniziativa antidarwiniana, ma nessuno lo aveva giustificato ed era stato costretto a desistere (“Creazionismo in salsa turca”).

 

11/12/09-IT

·         Il contrasto apparente fra un CNR (… o almeno il prof.De Mattei) creazionista e una Chiesa cattolica (… o almeno il prof.Cabibbo) evoluzionista evidenzia come fosse corretto l’allarme lanciato dal Consiglio d’Europa approvando il 4 ottore 2007 la Risoluzione 1580 intitolata “The dangers of creationism in education” (I pericoli del creazionismo nell’educazione). In quell’occasione solo uno su quattro degli italiani presenti votò a favore (e dovrebbe essere venerato e premiato, in quanto si trattava di un onesto rappresentante dell’attuale maggioranza!)
Come si è visto il creazionismo si sta infiltrando anche in ambienti insospettabili, e ovviamente non viene riconosciuto facilmente se chi riforma la scuola pretende e impone che alle elementari e alle medie si raccontino ancora favole mesopotamiche al posto delle scoperte degli ultimi secoli.
Per fortuna vediamo che anche l’evoluzionismo per fortuna si infiltra in ambienti insospettabili (forse solo per il prof.De Mattei… che magari non sa quanto evoluzionismo venga diffuso dal progetto STOQ), e proprio N.Cabibbo sa come trattare i teologi: in un’intervista alla Stampa del 18/3/09 spiega di aver scoperto che i teologi apprezzavano le sue ricerche, tanto da illudersi che …
È la meccanica quantistica il campo ideale in cui dialogare con i teologi"....
D’altronde, almeno altre sue idee importanti (intervista alla Stampa del 18/3/09) è improbabile che sia riuscito a farselo apprezzare, dato che aiutano a capire la rilevanti differenza fra la curiosità della ragione e la fede:
«Lo scienziato non è chi fornisce le vere risposte, ma chi pone le vere domande: il contrario del teologo», «Il dubbio non fa vacillare la mente scientifica, semmai la indirizza dalla parte giusta. Il dubbio sgretola la "ragione estesa" della religione», «Quello che per la fede potrebbe essere una voragine per la scienza è spazio vuoto da esplorare». .
Bene ha fatto il presidente dell’Accademia  delle Scienze Pontificia, N.Cabibbo, a pretendere (nelle interviste
al Corriere, a Repubblica e a Radio3 Scienza) che anche il CNR, come già aveva fatto lui, impedendone l’accesso ai convegni vaticani, non conceda libertà di dire sciocchezze da un pulpito certificato anche a chi racconta che i dinosauri vivevano 20.000 anni fa o che il Grand Canyon si è creato in un solo anno, anche se era quello del diluvio universale.
Sarebbe il caso di diffondere e di difendere quel documento del Consiglio d’Europa che, ben prima di N.Cabibbo, sosteneva le sue stesse idee
("Il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”).
Sarebbe anche il caso che chi allora criticò quel documento oggi contribuisca a sostenerlo; essendo un documento del Consiglio d’Europa, non ha infatti gambe proprie per camminare, diversamente dale leggi che escono dal parlamento europeo.

 

10/12/09-UK

·         Anche la Manica è stata varcata! Nel sito web di Dawkins riportano la notizia dal blog di Science  (“Italy Science Agency Helps Publish Creationism Book”) ma  aggiungono commenti originali.
Non capiscono, ed è comprensibile trattandosi del sito web di Dawkins …, come possa avvenire che sia  il Vaticano a difendere l’evoluzionismo in Italia al posto del CNR. Giustamente, dopo aver bevuto per anni la storia dell’uomo di Piltdown - all’inizio del secolo scorso - … sono un po’ diffidenti, soprattutto perché la situazione metterebbe in difficoltà anche lo stesso Dawkins,  che ha sempre avuto problemi con qualsiasi religione del mondo.
Comunque prima o poi anche gli anglofoni troveranno il sunto in inglese del convegno ospitato al CNR o gli abstract in inglese  dell’ultimo convegno creazionista a Roma, quello di un mese fa alla S.Pio V, il 9/11/09; vi si  legge la frase “There is also paleontological evidence that dinosaurs and humans have coexisted as their footprints have been found together in the same strata at several locations in the United States” tratta da questa pagina web del sito dei creazionisti cattolici del “Kolbe Center for the study of creation”, che dalla primavera del 2008 cercano di far pagare a Cabibbo e a mons.Ravasi la loro esclusione dai convegni vaticani sull’evoluzionismo.
Una collaborazione scientifica  della S.Pio V con Voyager non sembra che dovrebbe creare problemi

 

10/12/09-USA

·         Oggi anche Scientific American  (“Italy science council funds creationist book”)  riprende il blog di Science sul convegno creazionista ospitato il 23/2/09  al CNR, i cui atti sono stati finanziati dal nostro CNR. Un unico commento per ora, molto sintetico: “Shameful”.
Forse non è una brutta idea passare al lombardo e ai dialetti; magari le notizie non circolano per il mondo così velocemente come il silenzio che velocemente le ricopre in Italia

·         Non manca poi il sito in Facebook che riporta sempre l’articolo del blog di Science, già molto commentato, mentre nel blog “For Purity and Tradition in Catholicism” riportano l’articolo di Science e rimangono in pia attesa della traduzione in inglese (“I hope that an English translation of Evolution: The Decline of An Hypothesis is published”).

 

10/12/09-UK

·         Su Nature, in occasione del convegno sul clima di Copenhagen (COP15), una corrispondenza (“Need for religions to promote values of conservation”) ricorda alcune iniziative che sono state intraprese da diverse strutture connesse a organizzazioni religiose, come il Parlamento delle Religioni del Mondo, che si è tenuto questo mese a Melbourne (http://www.parliamentofreligions.org).
Si cita anche il
Forum for Religion and Ecology della Yale University (http://fore.research.yale.edu).
Per quanto riguarda l’Europa, non si dovrebbe poi dimenticare il documento finale (8/9/07) del convegno di Sibiu firmato dalle diverse religioni cristiane europee, con diversi punti che riguardavano proprio i problemi ambientali e le soluzioni.
In Italia si trovano anche quotidiani molto governativi che titolano “Le conferenze ambientaliste? Inquinano più di auto e industrie”.
Forse è meglio chiedere aiuto al WorldWatch Instute (“What to Believe on Climate?”, “Into a Warming World”, “Vital signs online”).

 

10/12/09-IT

·         Molto bella e intrigante la domanda fatta al direttore del Foglio che aveva criticato T.Pievani per le sue critiche al vicedirettore del CNR:  Perché se l’è presa con T.Pievani e ha ignorato Boero e soprattutto Boncinelli, nonché Nicola Cabibbo?” Nessuno infatti oggi puo’ ignorare che l’intervento di N.Cabibbo, che ha appoggiato T.Pievani ed ha pure aggiunto altre critiche richiedono che si capisca quanto sia stato offensivo per il Vaticano ospitare e pubblicizzare cattolici integralisti che criticavano il Vaticano e non erano stati accettati come partecipanti ad un convegno su questioni su cui erano del tutto incompetenti, sia secondo gli scienziati che secondo gli organizzatori dei convegno vaticani.

 

9/12/09-USA

 

 

·         La notizia del convegno creazionista al CNR ha attraversato ormai l’oceano ed è arrivata anche su ScienceInsider, il blog di Science  (“Italy Science Agency Helps Publish Creationism Book”).
L’incipit mostra che il nostro paese … non è ignoto all’estero: “It may not hold Italy’s interest like presidential sex scandals, but the country’s premier science funding agency, the National Research Council (CNR), is generating its own unwelcome headlines after it came out that CNR helped fund and support a pro-creationism book compiled by a vice-president at the organization
La ricostruzione è abbastanza corretta; si riferisce del convegno e dei soldi spesi dal CNR per finanziare la pubblicazione del libro, ma non si dice che che il CNR non ha speso un euro per il convegno organizzato nella sala Marconi (con traduzione simultanea – i creazionista non erano autoctoni ma di importazione); non si dice però che facevano riferimento al Kolbe Center for the study of creation, con sede negli USA).
Si cita, ed è di fondamentale importanza, anche l’intervento di Nicola Cabibbo presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia, che riporta le posizioni della Chiesa e difende il presidente del CNR: “The Catholic Church has accepted the thesis of evolutionism.
It is interesting that while the Church has devoted many conferences to the topic this year, the VP of CNR organized conferences in favor of creationism.” Cabibbo adds: “I think the main problem here is that many important roles within the main Italian scientific institutions are decided by politicians, and most of the times the people they choose are not even scientists. [CNR] President Maiani is an exception, as he has been appointed by applying international scientific standards of selection”. Si cita l’intervento di F.Boero che, giustamente mette in evidenza la situazione paradossale che ha bloccato qualsiasi ulteriore dichiarazione dopo l’inaspettato (da De Mattei) intervento di N.Cabibbo e alla reazione sconvolta del vicepresidente del CNR: “We are in front of the paradox that, while the Vatican {Pontifical] Academy of Science endorses evolutionism, the VP of the biggest scientific institution in Italy denies it”.
Non si evidenzia che oltre al paradosso c’è l’assurdità di avere ospitato al CNR i creazionisti del Kolbe Center for the study of creation, a cui il Vaticano, conoscendoli bene, aveva negato l’accesso ai suoi convegni sull’evoluzionismo darwiniano finanziati dalla Templeton Foundation (che non vuole nemmeno i profeti dell’ID) …
Oltre a quello al CNR erano comunque riusciti a organizzare altri due convegni creazionisti a Roma, trovando ospitalità in due università, una statale (La Sapienza, il 3/11/08: “Mentre presso la Pontificia Accademia delle Scienze si discuterà di fatti in favore della teoria dell'evoluzione, gli scienziati che parteciperanno alla conferenza della Sapienza presenteranno fatti scientifici contro tale teoria. Questi ultimi, i quali originariamente avevano cercato di partecipare alla conferenza PAS, desiderano rappresentare migliaia di altri scienziati più che qualificati i quali non sono d'accordo con la visione corrente sull'evoluzione, ma le cui voci sono messe a tacere dalla maggioranza evoluzionista”) e una privata ma convenzionata (S.Pio V, il 9/11/09 anche se con un titolo ancora più esplicito: “The Scientific Impossibility of Evolution”).
Solo il CNR però è stato veramente ospitale e accogliente … pur non finanziandoli se non per pubblicare gli atti del convegno, per diffondere nel mondo, il loro contributo (in gran parte negativo) alla cultura umana attuale.
Nel blog di Science è già arrivata una domanda spiritosa: si chiedono come sia possibile che il CNR possa pubblicare un volume in cui si dimostra che i dinosauri siano vissuti 40000 anni fa, quando è noto che per i creazionisti biblici l‘universo e la terra non avrebbero più di 6000 anni …    

·         Su YouTube è comparso il video di una conferenza della presidente dell’NCSE, Eugene Scott, tenutasi il 4/10/08: “Creationism: Still crazy after all these years

·         Il 30 novembre c’è stato un dibattito sull’origine della vita fra Stephen Meyer + Rick Sternberg e Michael Shermer + Don Prothero, due esponenti dell’Intelligent Design e due evoluzionisti. E’ disponibile una registrazione audio delle due ore di discussione nel sito Darwinian Debates.

 

9/12/09-IT

·         Su Repubblica una lettera di T.Pievani a Corrado Augias  (“Se il CNR parla di creazionismo”) rilancia – cercando di bucare l’inquietante silenzio successivo agli interventi di N.Cabibbo a suo sostegno del 3/12/09 - sul problema dello sconcertante convegno creazionista organizzato al CNR addirittura dal vicepresidente, da lui criticato con un articolo su Micromega. Nella lettera si ricorda che le sue critiche sono state appoggiate il 3/12/09 perfino da N.Cabibbo, presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia e organizzatore di uno dei due congressi evoluzionisti su Darwin in Vaticano. Come lui anche mons.Ravasi, organizzatore dell’altro convegno, non avevano accettato la partecipazione di creazionisti e esponenti dell’ID, nonostante nel sito web (“Scientific insights into the evolution of the universe and of life”) proprio lui avesse invitato a intervenire al convegno gli accademici che potessero confermare o smentire l’evoluzionismo (“Invites the Academicians to present in the forthcoming Plenary Session any scientific contributions that may validate or falsify evolutionary theories”).

·         Oggi a Bergamo una conferenza di Piero Corsi organizzata da alcuni docenti evoluzionisti dell’università di Bergamo: Non solo Darwin - mitici precursori e compagni di strada. Locandina.

·         Interessanti i numerosi supplementi a Nature, collezioni di articoli su un particolare argomento. Il più recente è sui MicroRNAs.

·         Firenze: “DOPO DARWIN”, Conferenza conclusiva del ciclo di manifestazioni dell'Anno Darwiniano. Nel quadro delle manifestazioni per l'Anno Darwiniano, venerdì 11 Dicembre, alle 17, presso il Palazzo Nonfinito di via del Proconsolo 12, il Prof. Marcello Buiatti, genetista dell'Università di Padova, terrà una conferenza dal titolo: "dopo Darwin" .

·         Articolo di G.Celli sulla Stampa per ricordare la tragedia del Lysenkoismo, quando l’Unione Sovietica ai tempi di Stalin rifiutò la teoria dell’evoluzione darwiniana per motivi ideologici e con gravi danni per l’agricoltua ed il paese: “Chi beffa Darwin fa la fame

·         Un titolo chiaramente ideologico  (“Darwin nazista o comunista? Cronistoria ideologica di uno scienziato”) dedicato a chi legge solo i titoli. Nell’interno infatti si racconta di 4 articoli di Nature che presentano come la teoria si è inserita in diverse culture del mondo soprattutto alla fne dell’Ottocento. Non si citano né Hitler né Stalin … e comunque nulla di quanto presentato può essere attribuito a Darwin, per cui non si fa alcuna cronistoria di Darwin come scienziato….

·         Un post (“Nomine politiche imbarazzanti e lottizzazioni scientifiche in Italia.”) in un blog (Zeno's and Aleko's blog) propone una lettura   nuova e preoccupante del convegno creazionista organizzato al CNR. Riflettendo sulle parole di N.Cabibbo, premettendo che “Le lottizzazioni non hanno mai fatto bene alla scienza” si ricorda che “in questa maniera, agivano proprio quei comunisti dell’URSS che con il caso Lysenko volevano creare una genetica sovietica da opporre a quella ufficiale, non comunista”:

 

 

8/12/09-IT

·         Scoprire che dopo ben tre tentativi di dare l’assalto ai convegni vaticani sull’evoluzione, o almeno di farsi notare, facendosi ospitare per ripetere sciocchezze sull’evoluzione da 2 diverse università romane e dal CNR, i creazionisti biblici cattolici che erano stati rifiutati ai convegno evoluzionisti organizzati dal Vaticano hanno alla fine ricevuto una bella doccia di olio bollente adirittura dal Presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia, Nicola Cabibbo al Corriere, a Repubblica e a Radio3 Scienza  ("Il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”) ma anche dall’Avvenire  (“i creazionisti hanno opinioni assolutamente inconciliabili con la scienza moderna …“), ancora scottati, non riescono a reagire, ed è comprensibile dato che l’ultimo articolo del vicepresidente del CNR prima dell’intervento di N.Cabibbo che lo strapazzava (dal Vaticano) era stato intitolato … “Risposta all'inquisizione evoluzionista da un professore perseguitato.
D’altronde di N.Cabibbo non si può certo parlar male, né si può accusarlo di “inquisizione evoluzionista”, avendolo personalmente difeso ed esaltato giusto un anno fa (“Perché nessun cattolico ha avuto il Nobel?”). .
Purtroppo nessun articolo di quotidiano ha ancora aiutato i lettori a capire la reazione di N.Cabibbo, anche se la spiegazione è semplice: i creazionisti biblici come quelli ospitati dal CNR - ma anche i sostenitori dell’ID per ovvi motivi - erano stati tenuti lontani dai due convegni vaticani sull’evoluzione (come si può verificare qui, qui -
 Vaticano: la lobby evoluzionista ha vinto” -, qui e qui, dove protestano o progettano rivincite; non mancano le informazioni sui finanziamenti ai convegni vaticani, diffuse dal Discovery Institute il 5/3/09).
Certo deve essere ben difficile per chiunque far capire ai propri lettori, amanti della ragione o della fede, perché i creazionisti siano stati cacciati dai convegni vaticani e siano stati invece accolti al CNR … ma oggi la situazione (assurda) è questa … e bisogna farsene una ragione …    
Il sito web SRM in questi giorni distoglie pudicamente lo sguardo, rivolgendolo al cosmo e alle stelle … meglio pensare a Galilei che a Darwin … per fortuna anche lui è festeggiato quest’anno …

 

 

7/12/09-IT

·         Dal 14 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, si terrà la mostra su Charles Darwin Curiosi di Natura”. La mostra “Curiosi di natura”, curata da T.Pievani, punta l’attenzione sulla curiosità come motore per le più grandi scoperte scientifiche.

 

 

6/12/09-IT

 

 

·         Non stupisce l’antologia di articoli antievoluzionisti vecchi e nuovi (“La santa inquisizione darwiniana”) che il Foglio impacchetta e indirizza verso T.Pievani per la sua critica al convegno creazionista al CNR (ma è evidente che ormai ci si dovrebbe rivolgere a N.Cabibbo, presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze; pochi avrebbero immaginato il suo intervento di sostegno a T.Pievani … ma aveva i suoi buoni motivi ...):

·         Tutti i dubbi magisteriali sul darwinismo in cui non solo si cita la polemica di Schönborn contro l’evoluzionismo di GP2, e si contrappongono i due ultimi papi (senza citazioni rilevanti, soprattutto per GP2) ma si abusa anche di citazioni (ma su aspetti non naturalistici!) di un antropologo, il prof.F.Facchini, definito “il paleontologo ufficiale del Vaticano

·         I censori che processano de Mattei si rileggano Wallace, scopritore della selezione naturale” di F.AgnoIi, già pubblicato il 4/12/09. Fuori tema. Forse un invito rivolto a N.Cabibbo, presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia? o a G.Gennari dell’Avvenire? Imbarazzante … riciclare un articolo opo quanto è stato scritto sull’Avvenire, sul Corriere e su Repubblica il 3 e il 4 dicembre … oggi sono loro, più di Pievani e degli evoluzionisti, che, metaforicamente, rincorrono il VP del CNR.

·         Risposta all’inquisizione evoluzionista da un professore perseguitato”. E’ riproposto un articolo di De Mattei del 2/12/09 in risposta a T.Pievani, ormai superato dall’intervento del Presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia in appoggio a T.Pievani e contenente valutazioni critiche sulla provocatoria (verso il Vaticano) e squalificante (verso la scienza e il CNR) iniziativa del vicepresidente del CNR. Certo che definire la teoria dell’evoluzione “dogma metafisico darwiniano” è davvero originale …

·        Se la chiesa rischia il politicamente corretto”. Non manca un sermone finale del direttore, non certo fondato su competenze sulla questione  (“il biologismo evoluzionista non spiega nemmeno la posizione eretta dell’uomo, figuriamoci l’insorgenza dello spirito, insomma l’uomo stesso”)  ma ritenuto comunque utile per difendere il vicepresidente che però è stato ulteriormente criticato dal Presidente dell’accademia delel Scienze Pontificia N.Cabibbo, mai citato qui in questa inutile collezione di articoli ormai superati dagli eventi (e di questo si accorge una lettrice che lo farà poi notare in una lettera al direttore il 10/12).

·         Stupisce un po’ che anche nel sito web dei creazionisti biblici italiani comincino a comparire citazioni di articoli scientifici tratti da riviste di ottimo livello e con peer.review, ma soprattutto che accettino i tempi dell’evoluzione, i milioni di anni.
E’ infatti importante che non faccia più paura il tempo profondo necessario per l’evoluzione biologica, soprattutto dopo che recentemente il vicepresidente del CNR ha scandalizzato tutti sostenendo che il tempo profondo sia semplicemente un trucco per permettere l’evoluzione biologica.
Si spera che vengano eliminati dal loro sito web, o meglio si stampi il timbro della censura sopra articoli che parlano dello splendido DNA, fresco e senza alcun errore, di Adamo, o della convivenza fra uomini e dinosauri.
Una dissociazione rispetto a quello che si è sentito in tutti e tre i convegni romani dei creazionisti del “Kolbe Center for the study of creation” è decisamente … urgente, ora che anche l’Accademia Pontificia ci fa sapere le conclusioni sintetiche del loro congresso; un “Darwin si” o “Darwin no” era infatti doveroso, soprattutto dopo che anche la chiesa anglicana si era espressa chiaramente nel settembre scorso (“Good religion needs good science”).

 

 

5/12/09-IT

·         Stupisce un po’ anche quello che sembra il rapido adeguamento alla situazione dell’Avvenire (magari è dovuto a leggeri cambiamenti nella impostazione dei programmi culturali della Chiesa?).
Nell’articolo dal titolo insolito (“La teoria di Darwin non contrasta con la fede, anzi può contribuire a purificare la teologia”)
con l’intervista al biologo Denis Alexander, che si definisce 'un biologo cristiano e un appassionato darwiniano' , i cattolici italiani scoprono non solo che ci sono i biologi cristiani darwiniani  ma anche che “i creazionisti hanno opinioni assolutamente inconciliabili con la scienza moderna … quasi tutti i primi commentatori cristiani ed ebrei avevano interpretato quei testi in maniera figurativa. I creazionisti abusano della Scrittura per instillarvi significati scientifici che gli autori non avevano mai inteso proporre”.
A De Mattei saranno fischiate le orecchie, ma soprattutto si sarà sentito circondato! Si scopre anche che, nonostante l’enciclica contro i naturalisti (“
Humanum genus”) di Leone XIII nel 1893, “«Il termine 'darwinisti cristiani' era già in uso nel 1867, 8 anni dopo L’origine delle specie. È significativo con quanta velocità l’evoluzione, in quanto teoria biologica, sia stata 'cristianizzata' dalla Chiesa. Lo afferma James Moore, autore di un autorevole studio sulla ricezione del darwinismo nel XIX secolo: 'Con poche eccezioni,  i più importanti pensatori cristiani in Gran Bretagna e America arrivarono ad adottare il darwinismo'. Poi successe che, ideologicamente, l’evoluzione venne associata al materialismo”. [Strano che non sia un docente di storia del cristianesimo a raccontarci tutto ciò, invece di infiltrare i creazionisti al CNR … per far dispetto al Vaticano]
Viene poi chiarito (sempre agli allibiti cattolici che leggessero questo articolo) che Denis Alexander sostiene che
'Darwin ha arricchito la teologia cristiana' e cita un certo docente che “ai primi del Novecento, affermava che c’è un’affinità speciale fra teologia e darwinismo, 'che appare sotto le vestigia di un nemico e compie il lavoro di un amico'”. Opinioni non molto diverse da quelle espresse recentemente da F.Ayala in un suo libro (“Il dono di Darwin alla scienza e alla religione”).
Il libro di Denis AlexanderCreation or Evolution. Do we have to choose?” è uscito in UK l’anno scorso.
Magari è un po’ tardi per iniziare a parlarne sull’Avvenire, ma è sempre meglio che seguire le acrobazie che oggi il vicepresidente del CNR deve fare per evitare evoluzionisti di ogni tipo che saltano fuori, coem temeva, anche dal Vaticano …
Se confrontiamo comunque questa presentazione del libro con quest’altra che si trova in un sito valdese, notiamo che stona un po’ l’insistenza nella critica a chi probabilmente trovava che i cattolici stessero perdendo troppo tempo nell’accettare fatti così evidenti come la teoria dell’evoluzione.
Se si arriva tardi a capire fatti evidenti, forse sarebbe meglio prima fare un po’ di autocritica e di pulizia in casa … soprattutto se nel mondo cattolico si dimostra che permangono comportamenti antievoluzionisti (oltre che antidarwinisti) che ormai, dopo aver letto questo articolo sull’Avvenire,  sembrano un po’ autolesionisti.
Fare pulizia in casa propria serve anche e soprattutto per rendere netta, credibile e definitiva la conversione.  Se lo si volesse…
La chiesa anglicana ne ha dato un buon esempio quando, nel settembre dell’anno scorso, chiese scusa sia per non aver capito Darwin a suo tempo, ma soprattutto per aver trascinato in errore milioni di fedeli (“Good religion needs good science”). Ora tocca alla chiesa cattolica almeno cominciare ad avvvertire tutti quei “giapponesi” che continuano imperterriti (e in parte ridicoli) una guerra contro il neodarwinismo che, secondo un certo Aubrey Moore, docente al St. John’s College di Oxford ai primi del novecento, “appare sotto le vestigia di un nemico e compie il lavoro di un amico'” ….
PS: A proposito di amici, si puo’ notare cbe Denis Alexander ad un prossimo convegno a Roma (10-12 dicembre 2009 – Roma, Progetto Culturale della CEI, Incontro Internazionale “La questione di Dio: Dio oggi, con lui o senza di lui cambia tutto”) incontrerà il direttore del progetto STOQ, che nel 2006 in un articolo un po’ polemico
 (“Evolutionism’ is now an ideological weapon, but Darwin’s own formulation was far more sophisticated”) raccontò i primi anni del darwinismo diversamente da James Moore: “Almost as soon as Darwin’s theory of evolution was formulated, a number of thinkers saw it as an ideological manifesto that could be used to attack religion as well as a number of moral and philosophical tenets of the day
Un altro aspetto davvero interessante di questo arrivo in Vaticano di un “biologo cristiano darwiniano” è che dietro al suo lavoro ci sta anche la Templeton Foundation, come raccontavano in giro i pettegoli e sospettosi neocreazionisti del Discovery Institute (sicuramente molto invidiosi) in un articolo del 9/3/09 (“
Templeton Funding in the Church”). Vi si racconta di un finanziamento di ben 2 milioni di dollari al suo Faraday Institute for Science and Religion (Cambridge UK) fra il 2006 e il 2008.
Nel sito del Faraday Institute il 5/12 raccontano di questa intervista; è inoltre disponibile gratuitamente il libro 'Rescuing Darwin - God and evolution in Britain today' di Nick Spencer and Denis Alexander a chi ne compera un altro…

·         UN PO’ DI LUCE SUL CONVEGNO CREAZIONISTA AL CNR, CON CITAZIONE DELLE FONTI, VERIFICABILI.
Sembra, dato l’assenza di reazioni oltre all’intervento stupito (molto, troppo stupito, sembra quasi voglia perseguitare o inquisire il Presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze…) di De Mattei
 (“E’ un punto di riferimento ma dice cose gravissime”), che l’intervento di N.Cabibbo, presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia, nella discussione sul convegno creazionista al CNR sia per molti, e soprattutto per i cattolici, di ben difficile comprensione, anche perché conferma in pieno tutte le critiche di T.Pievani. E’ utile chiarire alcuni retroscena dell’intervento di N.Cabibbo, permettendo di chiarire che le posizioni della Chiesa cattolica sono del tutto diverse da quelle sostenute dal vicepresidente del CNR e dai gruppuscoli cattolici integralisti che da un anno cercano di tirare il Vaticano dalla loro parte.
- N.Cabibbo parla certamente con autorevolezza, nonostante non sia un esperto di evoluzione biologica, avendo organizzato il convegno vaticano sull’evoluzione a cui ha partecipato nel novembre 2008 anche il Papa (“
Scientific insights into the evolution of the universe and of life”) … 
- Ma per chi lo ignorasse, bisogna evidenziare che questo convegno al CNR era solo il secondo di tre che i consulenti dei creazionisti cattolici americani del
Kolbe Center for the study of creation erano riusciti a realizzare a Roma in concomitanza e in contrapposizione con i convegni evoluzionisti organizzati dal Vaticano (quello organizzato da N.Cabibbo e quello organizzato da mons.Ravasi in marzo, EVOLUTION: FACTS and THEORIES).
- Gli altri due convegni clandestini erano stati “autorevolmente” ospitati dall’Università la Sapienza il 3/11/08 (qui un sito con foto
del … folto pubblico) e dall’università privata, ma riconosciuta, S.Pio V il 9/11/09, anche se con un titolo più esplicito e davvero coerente con i suoi contenuti antiscientifici:  The Scientific Impossibility of Evolution”. Nessuno ha ancora citato questi due convegni forse anche perché non avevano avuto sponsor così autorevoli e interessati come quello realizzato al CNR.
- L’altro aspetto che è necessario conoscere per capire la reazione di N.Cabibbo (ma che in questi giorni nessun articolo ha citato) è che ai convegni vaticani i creazionisti biblici (come quelli ospitati al CNR) e i sostenitori dell’ID erano stati tenuti intenzionalmente fuori (come si può verificare qui, qui e qui) e magari erano anche stati zittiti e allontanati se esageravano (video)
, anche perché la posizione del principale finanziatore del convegno (la  Fondazione Templeton) è (o almeno sembra) davvero rigida contro i creazionisti e i neocreazionisti dell’ID. Infatti anche il Discovery Institute ha qualcosa da dire (“Templeton's Darwin Conference in Rome”).
- Questo divieto di ingresso ai creazionisti era loro noto già agli inizi del 2008, per cui nell’aprile 2008
era intenzione dei creazionisti del Kolbe Center for the study of creation la riconquista dello spazio che avevano avuto, almeno in Vaticano, fino al 2002 ,
- In una di queste tre iniziative antivaticane, il 23/2/09
, questa attempata compagnia di ignoranti sull’evoluzionismo (tanto è vero che negano infatti soprattutto l’evoluzione) è stata invitata al CNR dal vicepresidente (come racconta Il Foglio il 31/1/09 ).
- Il vicepresidente del CNR ha fatto quindi un evidente sgarbo al Vaticano, accusato indirettamente di censurare quella che il Vaticano finalmente aveva capito fosse un’allegra brigata di attempati sedicenti esperti intenzionati soprattutto a negare addirittura quell’evoluzione biologica che anche recentemente, nel 2004
, il card.Ratzinger aveva confermato fosse una scoperta scientifica accettabile anche dalla chiesa cattolica.
- Le loro assurdità “scientifiche” (come quella di pretendere di dimostrare che i dinosauri fossero ancora in circolazione 20.000 anni fa, sufficiente per squalificare tutto il resto che raccontavano, oltre a chi li ha ospitati) sono state poi pubblicate prima da un’agenzia stampa diretta dal vicepresidente del CNR e poi in giugno in un dossier su Radici Cristiane
, la rivista mensile del vicepresidente.
- Come se questo non fosse anche troppo, le stesse sciocchezze sono poi state ancora pubblicate, a spese perfino anche del CNR, nel recente volume “EvoIuzionismo: il tramonto di un'ipotesi, dando dignità scientifica e la certificazione del CNR italiano anche a “ricerche” non certificate, tamto è vero che almeno una, la più importante, ha trovato già confutazioni nel sito web Charlatans info.
- Per arrivare all’epilogo, in concomitanza con la pubblicazione degli atti a fine novembre, annunciata da Libero e da un convegno a Roma il 6 di novembre (sempre organizzaro dal vicepresidente del CNR), è arrivato tempestivamente l’articolo di T.Pievani su Micromega
 (“Dove sono finiti quei milioni di anni? La mirabolante storia del convegno antievoluzionista al Cnr”).
-  A questo articolo ben documentato è seguita una forte reazione sul Giornale del vicepresidente del CNR, che già
in aprile in un editoriale sul suo Radici Cristiane aveva chiarito le sue intenzioni non molto pacifiche etichettando come semi-ariani sia il card.Martini che i cattolici favorevoli all’evoluzionismo, certamente ignorando sia l’evoluzionismo teista che dovrebbe caratterizzare i cattolici secondo il magistero, che il documento del 2004 del card.Ratzinger che conferna l’evoluzione almeno come un fatto.
- Alle dichiarazioni del vicepresidente, le cui intenzioni di lavorare per attirare  il Papa verso il creazionismo erano palesi (sempre nell’editoriale di aprile di Radici Cristiane), si aggiungono le dichiarazioni del presidente
del CNR sul diritto costituzionale di raccontare sciocchezze nell’aula Marconi del CNR (e quindi l’allusione alla censura vaticana – che probabilmente ignorava - contro di loro).
- A questo punto iniziano i fuochi pirotecnici: è comprensibile che non potesse più tacere chi, come N.Cabibbo, aveva organizzato in Vaticano un convegno sull’evoluzione che, oltre al Papa, ospitava anche esperti dell’evoluzione e dell’evoluzionismo mentre avevano tenuto giustamente fuori proprio chi nega e quindi ignora l’evoluzione (“
Scientific insights into the evolution of the universe and of life”).
- E’ quindi assurdo che persone incompetenti e orientate da dogmi e ideologia (erano infatti tutti
consulenti del Kolbe Center e del CEP) siano invitate a parlare di evoluzione biologica proprio nella sede del CNR e siano state anche difesi in un primo tempo dal presidente del CNR, che molto probabilmente ignorava sia i retroscena che l’esistenza di vivaci gruppuscoli integralisti cattolici, ben noti invece a N.Cabibbo che quindi chiarisce a Repubblica  che "Il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell' idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”.
- E’ quindi evidente a questo punto che i vivaci e autorevoli interventi di N.Cabibbo siano una risposta al goffo tentativo di accusare gli organizzatori dei convegni vaticani di non aver appoggiato affatto la posizione creazionista biblica, o di non aver rispettato l’articolo 21 della Costituzione, che secondo alcuni dovrebbe garantire addirittura la partecipazione di creazionisti biblici anche ai convegni vaticani
Ma è solo quello il motivo …?
- Se rimane comunque qualche dubbio che le parole di N.Cabibbo (al Corriere, a Repubblica e a Radio3 Scienza) corrispondano davvero all’opinione dei cattolici o a quella del Vaticano, occorre probabilmente capire se alle parole di De Mattei si aggiungerà il mancato chiarimento del Vaticano sulle conclusioni dei convegni evoluzionisti alla fine dell’anno darwiniano …
- N.Cabibbo sta appunto cercando di evitare che l’anno darwiniano finisca, per la chiesa cattolica, solo con le parole di integralisti cattolici a cui il CNR ha dato la possibilità addirittura di negare l’evoluzione come fatto e di un altro esponente antievoluzionista ospitato recentemente dall’Osservatore Romano.
- Avendo organizzato, come presidente dell’Accademia dele Scienze Pontificia, l’unico convegno sull’evoluzione a cui ha partecipato anche il Papa, N.Cabibbo si è sentito probabilmente anche in dovere di approfittare del silenzio di mons,Ravasi, probabilmente bloccato più di lui dagli evidenti contrasti all’interno della chiesa cattolica per dire cose che probabilmente faranno in parte contenti gli evoluzionisti (anche loro in parte stupiti…, dato che lui stesso negli anni scorsi non aveva mai appoggiato così chiaramente i diversi meccanismi ora noti che spiegano l’evoluzione biologica…).

 

 

4/12/09-IT

·         Un articolo su Left (“Il ritorno del crociato”) cerca di chiarire la posizione del VP del CNR, anche se non risalta il fatto che la sua posizione non sia proprio quella del Vaticano, come viene fatto sospettare dal seguente articolo…

·         Stupisce un po’ anche quello che sembra il rapido adeguamento alla situazione dell’Avvenire (magari è dovuto anche al nuovo direttore?) Anche l’Avvenire infatti  (“Religione piove in pagina non sempre pulita”) si aggiunge a T.Pievani e N.Cabibbo nella critica, forse qui ben più pesante, anche se affidata alla penna di un corsivista. Risulta evidente che non si risponde affato positivamente al grido di aiuto lanciato proprio oggi su Libero da De Mattei (“E’ un punto di riferimento ma dice cose gravissime”) dopo esser stato “speronato” ieri da N.Cabibbo.
Questi sono i pesanti giudizi che gli vengono rivolti e i fatti che gli vengono attribuiti:
 Cattolico a modo suo, nostalgico di un passato religioso e sociale per fortuna lontano”, “ha esplicitamente accusato di eresia il grande teologo K.Rahner, dando così dell’incompetente a tutti gli illustri teologi che con lui hanno lavorato per anni”, “per lui il creazionismo sarebbe verità assoluta di fede e di ragione. Ma così smentisce non solo fior di teologi cattolici, ma anche i Papi da Pio XII a Benedetto XVI, tutti apertamente in errore.
Sembra quasi che si senta odore almeno di eresia … o sbaglio?
Non c’è dubbio che sia ragionevole osservare che non solo le critiche di T.Pievani siano state appoggiate da N.Cabibbo, ma che poi l’Avvenire ne aggiunga anche di più pesanti, squalificando titoli provocatori (nel loro ribaltamento della realtà) come quelli di articoli comparsi in questi giorni sul Foglio (“CREAZIONISMO SOTTO PROCESSO (LAICISTA): Risposta all’inquisizione evoluzionista”, “
La Santa Inquisizione darwiniana”, “Risposta all’inquisizione evoluzionista da un professore perseguitato”) o su Libero (“Il Cabibbo darwinista smentito dal Papa”).

·         Da uno dei partecipanti al blog di M.Cattaneo su Le Scienze sulla deprimente storia del convegno creazionista biblico ospitato al CNR dal vicedirettore, giunge una proposta suggerita dalla consultazione di questa rassegna stampa: che anche nel sito del CNR compaia un disclaimer come quello presente nella homepage del Dipartimento di Biologia dell’università di Lehigh, dove lavora M.Behe, un biochimico che ha un ruolo importante nel diffondere e difendere – non sempre bene -  l’Intelligent Design: “The faculty in the Department of Biological Sciences is committed to the highest standards of scientific integrity and academic function. This commitment carries with it unwavering support for academic freedom and the free exchange of ideas. … While we respect Prof. Behe's right to express his views, they are his alone and are in no way endorsed by the department. It is our collective position that intelligent design has no basis in science, has not been tested experimentally, and should not be regarded as scientific”.

·         Su Libero  (“E’ un punto di riferimento ma dice cose gravissime”) verifichiamo lo stupore di De Mattei, che risulta davvero sotto shock per gli articoli di N.Cabibbo contro di lui; sembra ignaro del fatto di aver provocato il presidente dell’Accademia Pontificia, avendo ospitato al caldo della sala Marconi del CNR, a fine febbraio 2009, i creazionisti biblici del Kolbe Center for the study of creation che fin dal novembre del 2008 tentavano inutilmente di farsi aprire le porte dei convegni degli … evoluzionisti vaticani (e dall’aprile del 2008, come si legge nella loro newsletter, erano in agitazione e sul piede di guerra).
Se avesse capito quali concetti non documentati erano stati presentati nel sito web del Kolbe Center e quali assurdità gli hanno fatto credere al convegno del 23/2/09 e gli hanno fatto pubblicare sia su siti web integralisti cattolici in marzo che in giugno sulla sua rivista Radici Cristiane, non si meraviglierebbe delle parole del fisico N.Cabibbo (certamente sconcertato di come è stato usato il nostro Centro Nazionale delle Ricerche).
Non si puo’ pensare di organizzare in modo assolutamente ideologico un convegno sull’evoluzionismo, mettendo insieme inesperti come sedimentologi e ortopedici, uniti solo dall’afferenza a un circolo di creazionisti biblici USA , …suvvia…!
Prima di fare la domanda finale “Qualcuno si rende conto della gravità delle affermazioni di Cabibbo?” dovrebbe farsi un esame di coscienza, dato che è più probabile che in Italia lo stupore riguardi soprattutto le sue dichiarazioni….

·         Nel sito web di Micromega si aggiungono sempre nuovi interventi sinceramente scandalizzati sia per il convegno creazionista che per la citazione impropria, poi per fortuna ritirata, dell’articolo 21 della Costituzione su problemi che dovrebbero essere di ricerca scientifica, e quindi sottoposti ai rigidi criteri di controllo previsti proprio dal metodo scientifico.
Il CNR ha infatti fornito, senza alcuna verifica, l’utilizzo del suo nome e del suo logo e un contributo finanziario (9000 euro?) che forse, se si fosse davvero dovuto rispettare l’articolo 21 … avrebbe potuto essere pieno. [E per fortuna nessuno finora ha chiesto l’applicazione alla fattispecie della “par condicio”, cioè un … eguale finanziamento per i creazionisti e gli evoluzionisti…].
Dopo quelli di M.Ferraguti
 (“Il creazionismo antiscientifico del vicepresidente CNR”), E.Boncinelli  (“Posizioni inaccettabili “) e di F.Boero  (“Un duro colpo alla reputazione del CNR“, in cui sembra interessato soprattutto a chiedere al presidente una smentita sull’applicabilità a questa situazione dell’articolo 21 della Costituzione), oggi sul sito di Micromega è arrivate anche la vivace lettere di Margherita Hack  ("Ritorno al Medioevo"): “quando si tratta di risultati scientifici la libertà d’espressione non c’entra. Se io mando una pubblicazione a una rivista scientifica affermando di aver visto col mio binocolo i marziani a passeggio su Marte, oppure di avere inventato un’astronave che si muove con la sola forza del pensiero, non me l’accettano, malgrado la libertà d’opinione”. Insomma domani sarà forse anche un NO De Mattei Day … ?

·         Non poteva mancare un articolo decisamente fuori tema (in quanto esamina alcune differenze fra Darwin e Wallace) come quello comparso sul Foglio  (“La Santa Inquisizione darwiniana”); l’autore, che già si era permesso di scrivere di un “mortifero Veronesi”, qui si contiene e si accontenta di un “violentissimo Pievani  o di uno “scomposto Pievani” illudendosi che sia l’unico a pensare che Dio proprio non è più necessario per spiegare l’evoluzione biologica.
Si approfitta del fatto che un gruppo di creazionisti consulenti del “Kolbe Center for the study of creation” USA respinti ripetutamente dai convegni Vaticani abbia trovato una calda accoglienza (ma quasi clandestinamente) in una sala della sede nazionale del CNR per raccontare, fra altre sciocchezze, addirittura che 20.000 anni fa insieme agli umani pascolassero i dinosauri e che quindi l’evoluzione non ci sia mai stata..
Questo episodio, incredibile per un paese occidentale sviluppato, è avvenuto grazie ad un comportamento scorretto del vicepresidente del CNR, che ha coinvolto il massimo ente di ricerca nazionale nel suo tentativo, esposto in aprile in questo editoriale nella sua rivista Radici Cristiane, di contrastare le scelte fatte in Vaticano (probabilmente grazie a mons.Ravasi) riguardo al neodarwinismo.
Come ha detto chiaramente (e finalmente, ieri) il presidente del CNR, lui “non presta alcuna fede al creazionismo. Né le ricerche del Cnr sono ispirate in alcun modo a quell' idea. La programmazione del nostro ente seguirà come sempre criteri esclusivamente scientifici”.
Si chiarisce finalmente (ieri non lo era affatto) che non si deve criticare il Vaticano per aver censurato, come fa normalmente il CNR, i creazionisti che non hanno intenzione di utilizzare il metodo scientifico, a loro ignoto. Spiace che questo concetto non l’abbiano ancora capito né al Foglio né su Libero …

·         E a questo punto qualcuno comincia a non capire più niente, come è evidente dall’articolo di oggi su Libero  (“Il Cabibbo darwinista smentito dal Papa”), dove si confonde evoluzione con evoluzionismo, citando a sproposito il Papa, che Cabibbo invece cita e difende, cercando di mantenere distinti l’evoluzione come fatto (negata dai creazionisti accolti al CNR) dalla teoria dell’evoluzione (di cui non si erano presentate alternative al convegno creazionista al CNR).
Che non si siano capiti i termini della questione risulta evidente non solo dal titolo (dato che N.Cabibbo conferma la posizione del Papa in favore dell’evoluzione) ma anche dal fatto che la giornalista intervisti proprio uno dei massimi esponenti del … creazionismo italiano ostile alla chiesa cattolica … un medico … che curiosamente – come N.Cabibbo - difende anche il papa (“E comunque è l’alto magistero della Chiesa, esercitato in primis dal Papa, a definire cos’è conforme alla cultura cattolica e cosa non lo è”) dalle critiche che il vicepresidente del CNR gli aveva rvolto nell’articolo sul Foglio del 2/12 (“Benedetto XVI dialoga infatti con gli evoluzionisti, tollerando perfino che ricoprano alte cariche nei dicasteri pontifici”).
Sembra una situazione decisamente confusa, a cui i giornalisti aggiungono altra confusione, soprattutto perché non considerano che l’evoluzione è certamente un fatto (che i creazionisti negano) ma che ormai anche i meccanismi che spiegano la teoria dell’evoluzione sono altrettanti fatti ben dimostrati (e questo lo negano gli antievoluzionisti).
Il prof.Cabibbo dopo la grave critica rivolta al Vaticano da parte della dirigenza del CNR, ha avuto il coraggio, ma anche la necessità, di dire chiaramente che oggi non ci dovrebbe essere spazio, né in Vaticano né soprattutto al CNR, per i creazionista biblici.
Che il Vaticano o (soprattutto) il CNR finanzino creazionisti biblici è davvero sconcertante per un paese ad economia avanzata come l’Italia.
Che lo faccia il CNR nessuno ci avrebbe mai creduto . 

Non è proprio Benedetto XVI uno dei primi critici dell’evoluzionismo contemporaneo?”.

De Mattei

 

Qualcuno si rende conto della gravità delle affermazioni di Cabibbo?

De Mattei

 

3/12/09-IT

 

 

 

·         Il prof. Nicola Cabibbo, presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia  interviene anche alla trasmissione di Radio3 Scienza per confermare personalmente e con la sua voce, che nel 1996  Giovanni Paolo II ha fatto una dichiarazione molto esplicita di riconoscimento della teoria evoluzionistica; dicendo che ‘quella evoluzionistica è più di un’ipotesi’ ha riconosciuto il valore scientifico di questa teoria; oggi nessuno dal punto di vista scientifico contesta l’evoluzione darwiniana, nel convegno alla Gregoriana di marzo non c’era traccia di creazionismo né di disegno intrelligente”.
N.Cabibbo cita anche un incontro sull’evoluzione nella biologia e nell’universo dell’Accademia in novembre (?). N.Cabibbo poi conferma che il convegno creazionista è stata
 una battaglia di retroguardia di qualche gruppuscolo all’interno della chiesa cattolica [ma non era un convegno al CNR??!]; nelle chiese protestanti soprattutto USA la situazione è diversa, e la difesa del creazionismo biblico viene condotta con grandi risorse finanziarie che difendono il creazionismo in maniera abbastanza ridicola, soprattutto i gruppi della terra giovane”. 
Nella presentazione il giornalista F.Pagan parla del convegno creazionista al CNR e dei suoi atti a stampa con contenuti “bizzarri e prescientifici”, ma nota soprattutto
 la cosa surreale che dietro a questo convegno e al libro ci sia nientemeno che il vocepresidente del CNR, il nostro massimo organismo scientifico, uno storico dichiaratamente creazionista e antievoluzionista; anche questo dettaglio fa parte delle stranezze scientifiche e no di questo nostro paese” (!!).
E’ davvero una peccato che anche N.Cabibbo, come tanti altri, non abbia letto nemmeno i riassunti del convegno, e che quindi non sappia che nella parte “scientifica” del convegno si provava a dimostrare che i dinosauri fossero vissuti l’altro ieri insieme all’uomo e che il Grand Canyon si fosse formato in un solo anno grazie al diluvio universale … non avrebbe smesso di ridere nonostante avesse fretta di andare via…).
Se il prof. De Mattei, dopo aver tolto di mezzo T.Pievani e le sue critiche in quanto non aveva ancora comperato il libro ma si era accontentato dei numerosi articoli su Radici Cristiane di giugno, volesse usare lo stesso argomento per contestare anche il presidente dell’Accademia delle Scienze Pontificia che ora gli si è parato davanti, si troverebbe molto facilitato…; sempre che non preferisca contestare invece l’offesa di essere immaginato alla testa di una “battaglia di retroguardia di qualche gruppuscolo all’interno della chiesa cattolica”.
Molto più difficile per lui, e per tutti gli altri che hanno strapazzato l’articolo di T.Pievani su Micromega, accusare N.Cabibbo, che appoggia pienamente le critiche di T.Pievani, di ateismo, di materialismo o di qualche altra “nefandezza”. 

·         E’ evidente invece che il presidente del CNR non sembra aver capito che non è davvero un problema di libertà di parola. Ponendo infatti il problema in questi termini si accusa il Vaticano, e in particolare i responsabili delle iniziative darwiniane, di aver negato ai creazionisti cattolici di esprimere la loro opinione, impedendo la loro partecipazione ai convegni evoluzionisti in Vaticano.
Non c’è quindi da stupirsi se da uno di questi responsabili, il più competente e quindi il più sensibile a critiche di questo tipo, N.Cabibbo, è arrivato subito una replica davvero travolgente alle frasi del presidente, che probabilmente ignorava il vero motivo per cui il suo vicepresidente aveva accolto con grande piacere questi profughi respinti dal Vaticano.
E così il presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze si scatena, intervenendo in modo molto deciso sul Corriere
 (“Cabibbo: creazionismo lottizzato al Cnr”) e su Repubblica  (“CABIBBO: IL CREAZIONISMO NON ABBIA CITTADINANZA”) a difesa sia di Benedetto XVI (che senza dubbio sostiene almeno l’evoluzione come fatto…) che delle scelte sue, di mons.Ravasi e della Fondazione Templeton (che hanno escluso creazionisti e sostenitori dell’ID dai loro convegni).
Soprattutto nell’articolo sul Corriere viene sottolineato che si è capito che il comportamento del CNR (e in particolare del vicepresidente, ma non solo) è stato interpretato come un intervento di critica a chi ha organizzato i convegni vaticani sull’evoluzione impedendo l’ingresso ai creazionisti
 (“Le tesi antievoluzioniste non hanno alcun seguito tra i biologi e non corrispondono certo all' orientamento della Chiesa cattolica, come dimostrano le posizioni assunte dalla Pontificia Accademia delle Scienze e le iniziative organizzate da monsignor Gianfranco Ravasi per il bicentenario della nascita di Charles Darwin”). La difesa poi si trasforma anche in attacco, fornendo informazioni e giudizi su fatti oggettivi che però nessun giornalista (siamo in Italia) aveva citato in questi giorni  (“de Mattei non è un biologo e non si vede a quale titolo possa fare certe affermazioni. Il fatto è che lui non risponde alla comunità scientifica, ma solo ai referenti politici che lo hanno nominato. Il presidente del Cnr è stato scelto attraverso una procedura trasparente: infatti Luciano Maiani è persona degna della massima stima. Ma i membri del consiglio d'amministrazione sono designati in base a un criterio di lottizzazione politica e i risultati si vedono”). A questo punto la giornalista aggiunge altre informazioni non secondarie e poco note su De Mattei e un altro componente del CdA del CNR (“insegnano entrambi all'Università Europea di Roma (un ateneo privato legato alla congregazione cattolica dei Legionari di Cristo) e appartengono entrambi al comitato scientifico della Fondazione Magna Carta, vicina al Pdl”).
Deprimenti le conclusioni di Cabibbo sulla gestione della ricerca in Italia sulla base delle cariche citate:
 la sua intromissione in un campo di studi a lui estraneo dimostra la scarsa considerazione in cui è tenuta la scienza dalla classe dirigente italiana. È una situazione sconsolante, che induce i giovani studiosi più qualificati a trasferirsi all' estero. Così, quando la mia generazione sarà tutta in pensione, non ci sarà nessuno in grado di sostituirla”.
Ma anche su Repubblica il semi-ariano (secondo De Mattei) N.Cabibbo non scherza, e già dalla prima frase:
"No, il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi è si aperta alle teorie di Darwin. Quell'idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società”. [La terza frase è bella ma un po’ forte e soprattutto improbabile, vedremo domani quale sarà la reazione del mondo cattolico e del Papa…]
Si fa poi notare uno degli aspetti sconcertanti, che “il simbolo riportato sul volume degli atti accanto al nome della casa editrice è quello del principale ente pubblico italiano dedicato alla scienza”.. [D’altronde .. il CNR non ha contribuito finanziariamente con 9.000 euro? Se lo merita, se lo è comperato].
E’ probabile che a queste giuste valutazioni, che smentiscono gli articoli comparsi sul Foglio, sull’Avvenire e su Libero, che non danno una valutazione corretta della posizione della Chiesa e del CNR sulla scienza, siano l’inizio di una “tranquilla” discussione che permetterà di capire il motivo dello sgarbo fatto da De Mattei accogliendo, e non a casa sua ma al CNR, persone che vengono rifiutate dai convegni sull’evoluzione organizzati dal Vaticano in quanto incompetenti a parlare di teoria dell’evoluzione.  
Il prof.Cabibbo su Repubblica (“CABIBBO: IL CREAZIONISMO NON ABBIA CITTADINANZA”) cerca di allontanare dal Vaticano e dall’Accademia delle Scienze Pontificia da lui presieduta l’accusa di aver impedito la partecipazione di creazionisti cattolici ai loro convegni, uno dei quali era stato organizzato proprio da lui. C’erano certo antievoluzionisti, come ad esempio il prof.Zichichi, ma creazionisti certo no. Dopo il prof.Cabibbo avrebbero titolo di intervenire anche altri alti esponenti vaticani, come mons.Ravasi e don TanzeIIa Nitti, che sono quelli che, oltre al prof.Cabibbo, il vicepresidente del CNR pensa e scrive che sono  evoluzionisti che ricoprono alte cariche nei dicasteri pontifici”.
Nell’articolo è inserita una (puntuale e doverosa anche questa)  precisazione del presidente del CNR che, anche in conseguenza di una puntuale e doverosa lettera
 (“Un duro colpo alla reputazione del CNR“) inviatagli da Fernando Boero («Qui la libertà d' espressione non c' entra») fa sapere che “«Ovviamente non presto alcuna fede al creazionismo. Né le ricerche del Cnr sono ispirate in alcun modo a quell'idea. La programmazione del nostro ente seguirà come sempre criteri esclusivamente scientifici».
Come previsto, l’assurda situazione del CNR che offre rifugio ai creazionisti biblici del Kolbe Center in fuga dal Vaticano, dove da un anno almeno non li vogliono più vedere, sta creando scompiglio.
La critica a quelle che vengono oggettivamente presentate come censure vaticane non poteva restare senza una pronta e ferma risposta da parte di chi ha organizzato i convegni vaticani, per la prima volta acreazionisti e anche magari con un po’ di atei purchè competenti.
Tanto più (pochi cattolici lo sanno) che l’evoluzione è stata confermata come fatto anche dal card.Ratzinger nel 2004, come risulta evidente nel paragrafo 63 del documento, riportato qui sotto in data 28/11/09, e tanto più che chi ha finanziato i convegni (la Fondazione Templeton) pretende che non si accolgano i creazionisti e, se possibile nemmeno i sostenitori dell’Intelligent Design.

·         [Da Pikaia] Tra il 4 e il 13 dicembre a Palermo si terrà il Festival della Scienza, con alcuni importati appuntamenti sull'evoluzione. Questo è il programma , tra cui ci sono due importanti conferenze su Darwin e la teoria dell'evoluzione: 1989-2002: 200 anni di evoluzionismo e Egoisti, malvagi o generosi?

·         [da Pikaia] E' in edicola il numero di dicembre della rivista Le Scienze (Dicembre 2009, n. 496). Boncinelli, Pievani, Odifreddi sono tra gli autori.

Giovanni Paolo II ha fatto una dichiarazione molto esplicita di riconoscimento della teoria evoluzionistica; dicendo che ‘quella evoluzionistica è più di un’ipotesi’ ha riconosciuto il valore scientifico di questa teoria; oggi nessuno dal punto di vista scientifico contesta l’evoluzione darwiniana, nel convegno alla Gregoriana di marzo non c’era traccia di creazionismo né di disegno intrelligente

 

"No, il creazionismo non è scienza. E nemmeno cultura cattolica cristiana. Anche la chiesa oggi  è si aperta alle teorie di Darwin. Quell'idea non ha alcun diritto di cittadinanza nella nostra società

N.Cabibbo

 

 Le tesi antievoluzioniste non hanno alcun seguito tra i biologi e non corrispondono certo all' orientamento della Chiesa cattolica, come dimostrano le posizioni assunte dalla Pontificia Accademia delle Scienze e le iniziative organizzate da monsignor Gianfranco Ravasi per il bicentenario della nascita di Charles Darwin

N.Cabibbo

 

de Mattei non è un biologo e non si vede a quale titolo possa fare certe affermazioni. Il fatto è che lui non risponde alla comunità scientifica, ma solo ai referenti politici che lo hanno nominato. Il presidente del Cnr è stato scelto attraverso una procedura trasparente: infatti Luciano Maiani è persona degna della massima stima. Ma i membri del consiglio d' amministrazione sono designati in base a un criterio di lottizzazione politica e i risultati si vedono

N.Cabibbo

 

 

 

2/12/09-USA

·         Un post (“Scholars Aim to Disprove Darwin”) in un blog cattolico, Catholic & enjoyng it di Mark Shea, si cita un articolo della versione inglese dell’agenzia vaticana Zenit del 26/10/09  (“Scholars Aim to Disprove Darwin. As Theory Turns 150, Scientists Say It's Impossible”) in cui si pubblicizzava l’ultimo convegno creazionista tenutosi poi a Roma il 9/11/09 all’università S.Pio V (“The Scientific Impossibility of Evolution”). Interessante un autorevole intervento nel blog, quello del presidente del “Kolbe Center for the study of creation” Hugh Owen, che racconta i risultati del convegno da lui organizzato e informa di due altri convegni tenutosi dalla stessa combriccola negli USA e in Germania in settembre: “Catholic experts in natural science and philosophy have presented what a recent conference at Villanova University called “the untold story” — the fatal weaknesses of the evolutionary hypothesis. In September, natural scientists and philosophers gathered at Gustav Siewerth Akademie, a Catholic university in Germany founded with the help of then-Bishop Josef Ratzinger, to present arguments from natural science and philosophy against evolutionary theory. In a letter to the Rector of the Akademie, through the Vatican Secretariat of State, Pope Benedict XVI gave his blessing to the conference. In the words of the correspondent, Pope Benedict XVI has attentively taken note of the program and of the publication: Under the guidance of the Holy Spirit, may your scientific discussions during your event lead you to a deeper knowledge of Creation and of its divine plan”.

 

 

2/12/09-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         Interviene oggi anche il vicepresidente del CNR con un articolo decisamente molto istruttivo sul Foglio (“CREAZIONISMO SOTTO PROCESSO (LAICISTA ): Risposta all’inquisizione evoluzionista) . Non che ci fossero molti dubbi, date le numerose tracce lasciate, ma è lui stesso oggi a confermare i sospetti che si stesse occupando più di questioni interne alla chiesa cattolica, e che la sua preoccupazione non fosse tanto Darwin, ma che il Papa stesse facendo male il suo lavoro, per cui cerca di intervenire per orientare il suo cammino, come accennava fosse assolutamente necessario nell’editoriale di Aprile su Radici Cristiane.
Oggi conferma, oltre al fatto che sarebbe un’assurdità che l’uomo sia un primate (come già confermava Linneo nel 1700) la sua angoscia per … le eccessive concessioni che il Papa farebbe agli evoluzionisti. Forse ignora che il mondo è complesso e che ci sono molte ipotesi che ne spiegano l’evoluzione, tutte poco ragionevoli tranne una, che è quindi diventata una teoria scientifica; ma soprattutto dimostra di ignorare che la dottrina cattolica prevede oggi proprio l’evoluzionismo teista: non si capisce quindi perché si stupisca che “Benedetto XVI dialoga infatti con gli evoluzionisti, tollerando perfino che ricoprano alte cariche nei dicasteri pontifici”.
A quale evoluzionista teista vaticano si riferirà? Allude probabilmente a don Tanzella Nitti, un fisico (astronomo) che sembra talvolta ignorare che ci siano creazionisti biblici fra i cattolici ed è responsabile del DISF, o addirittura a mons. Ravasi, responsabile della cultura vaticana e dei convegni sull’evoluzionismo darwinano che lui ha collaborato a contestare?
Sarebbe interessante saperlo, anche se con “alte cariche nei dicasteri pontifici” sembra indicare mons.Ravasi, che in effetti sembra essersi un po’ disinteressato alla teoria dell’evoluzione dopo il convegno di marzo (“
EVOLUTION: FACTS and THEORIES), in cui aveva audacemente previsto si dovesse parlare anche di Teilhard de Chardin; probabilmente non è piaciuto che si ricordasse una vittima delle correnti antievoluzioniste nel mondo cattolico, un tempo più potenti.
Nell’articolo sconcerta la ripetizione dell’elenco (con relative incompetenze sull’evoluzionismo, anche se manca la citazione delle competenze dell’esperto ortopedico) di esperti non certo di teoria dell’evoluzione che si erano autoinvitati al convegno, tutti coordinati da quello che sembra il vero organizzatore, Hugh Owen. Costui è il presidente del “Kolbe Center for the study of creation”, un centro di creazionisti cattolici USA che contestano in modo imbarazzante (per i cattolici) la posizione cattolica di rispetto e uso delle scoperte della scienza.
Può essere interessante leggere nell’ultima newsletter del Kolbe Center l’invito a mobilitarsi che Hugh Owen  ha lanciato nell’aprile del 2008 proprio a riguardo del primo convegno vaticano sull’evoluzione, quello organizzato dall’accademia delle Scienze Pontificia: “you may or may not have heard that the Pontifical Academy of Sciences (PAS) has scheduled a conference on evolution for the fall of this year.
Sadly, but not surprisingly, the conference organizers do not appear to have invited a single presenter who dissents from evolutionism. Please pray that Kolbe advisory council members will be successful in their efforts to insure that the PAS invites qualified experts critical of evolutionism so that a truly balanced discussion can take place. Although Pope Pius XII asked for such a balanced discussion of evolutionism in Humani Generis 58 years ago, it still has not taken place at the PAS! [da notare il Papa che preferiscono citare …]
Come sappiamo, nessuno dei convegni vaticani ha accettato di ospitare un qualunque membro dello squalificato advisory council dello squalificato Kolbe Center. Questi creazionisti hanno dovuto accontentarsi dei contatti che avevano con i gruppuscoli creazionisti cattolici romani, ma si sono fatti aprire le porte solo alla Sapienza, alla San Pio V e al CNR, oltre che su alcuni quotidiani amici dei creazionisti (il Foglio e Libero) e nella rete web degli integralisti cattolici.
Sono quindi riusciti anche a pubblicare le loro assurdità contro l’evoluzione (che, forse senza capirlo, confondono con la teoria dell’evoluzione!) in un volume finanziato anche dal CNR.
Come si sa il sedimentologo G.Berthauld si vanta di aver pubblicato su volumi dell’accademia delle scienze francere e russa, Ora potrà aggiungere anche il CNR, sempre evitando qualche referee che gli chieda quando sarebbe avvenuto questo diluvio universale che ha creato il Grand Canyon in un anno….

·         Anche in un articolo dell’Unità (“Povero Darwin assalto «cristiano» dal Cnr”) non riesce ad aiutare a rispondere alle banale domande che chiunque, e i giornalisti per primi,  dovrebbero farsi: come sia stato possibile che al CNR, la struttura nazionale dedicata alla ricerca scientifica, alcuni cattolici integralisti e creazionisti (e per di più inesperti di biologia evoluzionistica) organizzassero un convegno creazionista con la scusa di Darwin mentre in quei giorni in Vaticano, sempre con la scusa di Darwin, organizzavano invece un convegno evoluzionista (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES), con la partecipazione di numerosi veri esperti di biologia evoluzionistica (anche di ottimo livello come Ayala e Futuyma) e non invitando creazionisti  e fanatici dell’Intelligent Design (“Rome meeting snubs intelligent design, creationism”, “Intelligent Design Theory Shut Out of Vatican Evolution Conference).
Un’altra domanda a cui si dovrebbe rispondere è: come mai in Turchia il vicepresidente del locale CNR (Tubitak) che aveva licenziato una giornalista per aver pubblicato un articolo su Darwin ha dovuto subire la riassunzione della giornalista, mentre in Italia il vicepresidente del CNR collabora ad organizzare una iniziativa contro l’evoluzione ma soprattutto contro il Vaticano, che ha negato l’accesso agli antievoluzionisti creazionisti, ritenuti inadeguati al livello scientifico dei loro congressi (“
Rome meeting snubs intelligent design, creationism”, “Intelligent Design Theory Shut Out of Vatican Evolution Conference).
La storia di quanto avvenuto in Turchia si può leggere qui (“Creazionismo in salsa turca”), ed è successo proprio nel febbraio di quest’anno, quasi contemporaneamente agli eventi italiani.
Ci sarebbe una terza domanda ma potrebbe essere offensivo chiedere perché il CNR solo in questa occasione non abbia rispettato i criteri di peer-review che si è data perfino una ricchissima fondazione religiosa USA, quella che finanzia da anni i convegni vaticani sull’evoluzione, la Templeton Foundation; se da una ricerca presentata al convegno risulta che i dinosauri sono vissuti fino a 20.000 fa, devono aver sbagliato qualcosa, una divisione o una moltiplicazione; si dovrebbe controllare.
Se è vero che il vicepresidente del CNR il 20/11/09 a Chiasso era sconcertato che il prof.Facchini avesse potuto raccontare in un libro la vita di un ominide bipede di 400.000 anni fa (“il suo risibile tentativo di ricostruire la vita di un uomo di 400mila anni”), e se non crede che l’uomo derivi da specie precedenti che derivano da specie simili ai primati attuali … forse non era la persona più adatta a rivedere e certificare i testi prima della stampa.
Come si legge chiaramente qui, la Fondazione Templeton non finanzia persone (come quelle del Centro Kolbe) o iniziative che neghino ampie aree di conoscenza ormai certificate dalla scienza (“The John Templeton Foundation does not support research or programs that deny large areas of well-documented scientific knowledge”, e inoltre nel sito web si precisa che la libertà di espressione (e di essere da loro finanziati) non è affatto garantita, ma che usano un metodo di controllo di qualità che non è certo nuovo e che anche il ministro Gelmini intende utilizzare: “The Foundation is a non-partisan philanthropic organization and makes funding decisions based on a process of peer review as is standard practice in scientific research funding and publication.
Our expectation is that the products of Templeton-funded research will appear in high-quality and peer-reviewed journals. If your project takes an anti-evolutionist position scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning evolution or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial filters and external expert review process”). Come si vede, anche la Templeton Foundation utilizza i normali criteri per controllare la serietà e l’utilità dei prodotti che escono con il loro marchio, per garantirne il livello qualitativo
E così l’Italia e il CNR riescono a farsi dare lezioni di metodologia della ricerca scientifica dai colleghi turchi, mentre la Templeton, una fondazione religiosa USA che finanzia e controlla la serietà anche dei convegni vaticani (dove i creazionisti, se indesiderati magari … vengono poi ospitati dalla Sapienza o accolti dal CNR), fornisce utili lezioni sulla prevalenza della peer-review rispetto alla libertà di espressione.
E’ un criterio che si è rivelato utile per evitare che qualcuno non qualificato riesca ad ottenere, con il contributo e il nome di un’istituzione seria, pubblicazioni non controllate da nessuno in cui magari si racconta che il Grand Canyon è stato creato in un anno (di diluvio universale) e che i dinosauri pascolavano con gli umani fino a 20.000 anni fa.
A questo punto, è meglio lasciar perdere gli articoli comparsi su Libero (
Il disegno poco intelligente dei fanatici di Darwin e Il presidente del Cnr: «Nessuna tensione con de Mattei»), dove si confonde platealmente fra evoluzionismo (di cui il convegno non si è occupato) ed evoluzione (di cui invece si è occupato negando fatti già noti ben prima di Darwin…) e si divaga su dettagli (vedendo complotti papisti dove invece ci sono state ben tre iniziative propagandistiche di creazionisti che non riescono più a superare le mura del Vaticano e cercavano di farsi notare almeno da alcuni  giornalisti – e sociologi).
Non si chiarisce chi ha controllato la serietà scientifica di quel convegno e di quelle pubblicazioni (se ci sia stata cioè la peer-review che anche la Templeton Foundation sostiene di utilizzare e di pretendere come criterio prevalente rispetto alla libertà di espressione a sue spese e a suo nome). Conviene ricordare che oggi si possono discutere temi altrettanto importanti e non molto indipendenti.

·         Ci sono poi oggi altri articoli, come quello di F.Facchini sull’Avvenire (“Ma Darwin va d'accordo con la Genesi”) in cui si chiarisce che De Mattei ha sbagliato (“La teoria evolutiva non appartiene al genere dei miti, ma è sostenuta da buoni argomenti e in armonia con i dati di varie branche della scienza, come riconobbe Giovanni Paolo II. La spiegazione suggerita da Darwin, che può considerarsi dimostrata a livello microevolutivo”); sarebbe utile capire chi siano “alcuni scienziati” che hanno dei dubbi sull’applicabilità anche alla macroevoluzione, senza indicare se siano all’interno della chiesa cattolica o siano islamici o si trovino magari all’interno del CNR.
Se guardiano a tutti convegni … al CNR sono certamente quasi tutti scienziati senza dubbi, mentre ai convegni su Darwin in Vaticano, sia con il prof.Cabibbo che con mons.Ravasi erano molti di più gli evoluzionisti enza dubbi, come ha scoperto inorridito in novembre un creazionista infiltratosi grazie ad una raccomandazione di uno dei responsabili (!) … e poi maliziosamentel’ha raccontato nel sito web dei creazionisti biblici USA di cui è consulente.
Qualcosa di strano comunque è successo il 23/2/09, e il fatto che la prima pubblicazione degli argomenti discussi sia avvenuta su Radici Cristiane di maggio, fa sospettare che l’obiettivo primario non fosse la scienza ma contrastare in ogni modo l’evoluzionismo teista vaticano, che nega sempre più la storicità di quanto raccontato dalla Genesi.
Appunto per questo al convegno non si è contestato tanto Darwin o la teoria dell’evoluzione, quanto si sono contestate le informazioni che sosterrebbero quanto scritto nel paragrafo 63 del documento del http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_con_cfaith_doc_20040723_communion-stewardship_it.html firmato dal card.Ratzinger, che solo nel 2002 sembrava ancora amico dei creazionisti biblici e li accoglieva in Vaticano. 
Se ci fossero dubbi (e non ci possono essere in assenza di curiosità) si può andare a leggere l’editoriale sui semi-ariani di oggi, nel numero di aprile 2009 di Radici Cristiane, la rivista di De Mattei; l’Avvenire potrebbe forse aiutarci a capirlo meglio …
Interessante comunque verificare che il congresso realizzatosi il 9/11/09 al S.Pio V avesse gli stessi contenuti ma un titolo decisamente più coerente (“The Scientific Impossibility of Evolution”) che non richiederebbe una teoria dell’evoluzione. Non è difficile capirlo …

Benedetto XVI dialoga infatti con gli evoluzionisti, tollerando perfino che ricoprano alte cariche nei dicasteri pontifici”.

De Mattei

 

Sadly, but not surprisingly, the conference organizers do not appear to have invited a single presenter who dissents from evolutionism. Please pray that Kolbe advisory council members will be successful in their efforts to insure that the PAS invites qualified experts critical of evolutionism so that a truly balanced discussion can take place.

Kolbe Center

 

The John Templeton Foundation does not support research or programs that deny large areas of well-documented scientific knowledge. The Foundation is a non-partisan philanthropic organization and makes funding decisions based on a process of peer review as is standard practice in scientific research funding and publication. Our expectation is that the products of Templeton-funded research will appear in high-quality and peer-reviewed journals. If your project takes an anti-evolutionist position scientifically, or seeks to engage in political advocacy concerning evolution or anti-evolution, it is unlikely to pass through the initial filters and external expert review process”,

JTF

 

 

 

1/12/09-USA

·         Su PNAS un articolo, non free, del nuovo docente di antropologia al S.Raffaele di Milano, L.L.Cavalli Sforza: “Y chromosome diversity, human expansion, drift, and cultural evolution

 

 

1/12/09-IT

 

 

 

 

·         Una precisazione sui buoni rapporti fra i massimi dirigenti del CNR viene pubblicata congiuntamente nel sito del CNR (“Precisazioni del Presidente e del Vice Presidente del Cnr”).
Sarebbe interessante anche sapere se ci sono novità nei rapporti con il Vaticano, sia per il presidente che per il vicepresidente, che accoglie e certifica come scienziati seri i componenti di un gruppo di consulenti del “Kolbe Center for the study of creation” che da un anno cercano inutilmente di farsi riconoscere come scienziati seri nonostante abbiano scoperto con le loro ricerche che le datazioni sono sbagliate e che i dinosauri vivevano fino a 20000 anni fa insieme agli uomini.  De Mattei parla di “differenze di pensiero sull’evoluzionismo”?
E cosa c’entrano i creazionisti antipatici al Vaticano che ha portato al CNR? Loro non credono nemmeno all’evoluzione?! Non c’è il rischio che qualcuno si sia innervosito? Viste le premesse, forse sarebbe meglio verificare, per evitare problemi.
Potrebbero poi fare insieme una telefonata al direttore dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse dove fanno datazioni con decine di tecniche diverse oltre al C14, in modo da tranquillizzarci su questi dinosauri che sarebbero vissuti (“secondo i documenti che il Cnr sta per rendere pubblici”, come garantisce Libero, che forse ha letto nel libro l’ente che lo certifica) con l’Homo sapiens 20.000 anni fa e sull’affidabilità dei dati ottenuti col C14.
Si chiama G.Granelli e i sui due numeri di telefono si trovano qui, insieme all’email.
Immagino che in pochi minuti potrebbero magari ridurre o addirittura azzerare queste preoccupanti “differenze di pensiero sull’evoluzionismo”.
Lo diciamo sempre ai nostri studenti: la scienza non è una fede ed è normale, e non  umiliante, che si cambi idea se qualcuno ci dimostra che si basa su premesse o conoscenze non corrette e che i dinosauri, per esempio, si sono estinti 60 milioni di anni fa, per cui IL TEMPO PER L’EVOLUZIONE C’E’.
E per questo G.Granelli può essere di aiuto più di una dichiarazione congiunta fra due inesperti.  

·         Anche sul Corriere un articolo (“Darwin mette in imbarazzo il Cnr: lite tra studiosi sul creazionismo”) sul convegno creazionista di febbraio al CNR dove si manifestano le opinoni piuttosto originali di De Mattei (“l'evoluzionismo è l'ultimo mito sopravvissuto al tramonto delle ideologie, ma non vi è alcuna prova empirica che lo sorregga”), Ferraguti, Maiani.

·         Su Libero uno strano articolo (“Pievani massacra il Cnr poi va ospite al festival sponsorizzato... dal Cnr”) di un giornalista che sembra non riuscire a far capire che le critiche manifestate oggi dal presidente del CNR all’iniziativa del suo vicepresidente (“Il volume non esprime la voce ufficiale del CNR”) non sono certo di impedimento, anzi, alla partecipazione di T.Pievani al festival della Scienza di Palermo, finanziato anche dal CNR proprio perché è più probabile che sia proprio T.Pievani a esprimere la voce ufficiale del CNR ...
Se non tutti  capiscono la teoria dell’evoluzione ci sarà pure un motivo… non si capisce perché non lascino scrivere gli articoli a qualcun altro. Forse altri avrebbero anche le competenze per proporre persone esperte sulla teoria dell’evoluzione, invece di scartare proprio uno dei massimi esperti e scegliere invece persone chiaramente esperte di altre questioni, coraggiosamente inserie in un elenco che sembra provocatorio, come se non ci fosse nessuno che studia davvero l’evoluzione biologica.
Se è difficile essere competenti in un particolare campo, non dovrebbe essere difficile imparare a riconoscere le persone competenti, e per un giornalista dovrebbe essere necessario saperlo fare.

·         Una precisazione interessante giunge dal presidente del CNR con una sua dichiarazione sulle polemiche che hanno coinvolto il suo vicepresidente per aver organizzato un convegno creazionista (diretto soprattutto contro la gestione delle iniziative vaticane sul’evoluzione da parte del nuovo responsabile vaticano per la cultura, mons.Ravasi), facendolo passare per un “innocente” convegno contro l’evoluzionismo darwiniano.
Oltre al fatto che il presidente chiarisce che il CNR non ha speso un euro (e nemmeno l’ha guadagnato) offrendo una sede scientificamente prestigiosa e dotata di traduzione simultanea per far credere (in più lingue) che fino a 20.000 anni fa – insieme all’Homo sapiens - vivessero i dinosauri, precisa che il volume degli atti del convegno è costato molto poco, e comunque personalmente non l’ha apprezzato (“non esprime la voce ufficiale del CNR”). Interessante comunque la precisazione che sui dinosauri si può andare al CNR a dire liberamenente quel che si pensa senza bisogno di dimostrarlo, data la sua “personale contrarietà a ogni forma di censura delle idee”. Fa quindi piacere sapere che “La libertà di espressione è un bene garantito dall’articolo 21 della nostra Costituzione” e che se si può sostenere senza dimostrarlo che l’universo abbia occupato una frazione infinitesimale del tempo rispetto ai canonici 14.000.000.000 di anni, perché non provare a sostenere, anche qui senza la necessità di dimostrarlo, che l’universo sia durato una frazione leggermente più limitata, e sia stato creato … JUSTNOW? 
Il problema piuttosto è che … questa dichiarazione non farà affatto piacere al Papa. La dichiarazione avrà probabilmente imbarazzato qualcuno in Vaticano, che si trova ancora una volta ad avere opinioni diverse rispetto al presidente del CNR.
Il motivo è abbastanza evidente, a saper leggere e collegare fatti poco noti; è infatti noto ed evidente che da più di un anno, soprattutto dal momento in cui la cultura vaticana viene gestita da mons.Ravasi, i creazionisti NON sono stati più fatti entrare (come era successo nel 2002) nei due convegni organizzati in Vaticano sull’evoluzione (a novembre 2008 e a marzo 2009), come viene ben chiarito in questo articolo e in questa informativa riservata di un creazionista infiltratosi grazie ad una raccomandazione in un convegno evoluzionista Vaticano che descrive come pieno solo di … evoluzionisti.
I creazionisti si sono davvero arrabbiati di questo che vivono come un tradimento (che probabilmente fanno iniziare dal documento del card.Ratzinger che nel 2004 accettava l’evoluzione come un fatto avvenuto secondo i tempi dimostrati dalla scienza). Si sono messi d’impegno e in un anno hanno quindi organizzato ben 3 convegni creazionisti affitando prestigiose sale in coincidenza con i convegni vaticani. Lo hanno fatto in due università romane (La Sapienza e la S.Pio V) e al CNR, sempre e soprattutto per raccontare le solite favole: che il Grand Canyon era stato creato in un anno dal diluvio universale e che i dinosauri erano scomparsi solo 20.000 anni fa (evidentemente è una critica all’evoluzione come fatto, più che a Darwin).
Che De Mattei non ami proprio né F.Facchini (che scrive contro il creazionismo e l’ID sull’Osservatore Romano) né mons.Ravasi (che nel
2005 disse semplicemente che: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”) è evidente, soprattutto dopo che lo ha detto pubblicamente e fin troppo chiaramente a Chiasso il 20/11/09 (E' possibile richiedere il DVD del dibattito scrivendo a: info@corrispondenzaromana.it; un estratto c’è qui).
Forse sarebbe stato meglio che non fosse proprio il presidente del CNR a ricordare (anche al Vaticano) la “personale contrarietà a ogni forma di censura delle idee”, proprio mentre all’interno della Chiesa (come ricorda De Mattei in un editoriale di Aprile su Radici Cristiane, il suo mensile) prevalevano i semi-eretici come il card.Martini o i cattolici evoluzionisti) e si emarginavano i creazionisti biblici (“
Rome meeting snubs intelligent design, creationism”, “Intelligent Design Theory Shut Out of Vatican Evolution Conference). Ad uno dei convegni vaticani si era perfino fatto allontanare (dopo avergli tolto il microfono) un creazionista turco, limitando grandemente la sua libertà di dire sciocchezze, non essendo stato autorizzato a farlo.
Queste cose sembra che invece al CNR non siano permesse, per cui i creazionisti  si sono trovati bene e hanno apprezzato l’ospitalità e il contributo per la pubblicazion, delle ultime novità sui dinosauri che pascolavano in mezzo ai sapiens nell’ultima fase della glaciazione del Wurm (fra 40000 e 20000 anni fa).
[Sembra quasi che al CNR proprio non si apprezzi il fatto che da un anno a questa parte il Vaticano – e il progetto STOQ in particolare, coordinato da mons.Ravasi – abbiano iniziato un percorso di avvicinamento alla scienza, allontanando i creazionisti dai convegni (“
Rome meeting snubs intelligent design, creationism”, “Intelligent Design Theory Shut Out of Vatican Evolution Conference) e organizzando in Catalogna e in Italia seminari con scienziati selezionati non per la loro religione o la loro fede ma per il loro alto impact factor … con un evidente contrasto sui criteri di valutazione dei ricercatori fra una parte del CNR e il Vaticano … sembra una storia da ridere … facile immaginare l’imbarazzo di mons.Ravasi …certamente spiazzato da un CNR che si muove come prima si muoveva il Vaticano, organizzando convegni sul’evoluzione senza evoluzionisti e citando la libertà di pensiero se qualcuno osasse protestare]   

·         [da IRIS press] Perfino l’ADUC (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) si chiede cosa succeda al CNR e chi paghi per il libro. Il suo segretario tristemente conclude. “La memoria di ciò che successe a Galileo Galilei deve essere svanita … Ma che c'azzecca la fede con la scienza?Di questo passo torneremo alle processioni contro la peste. Mala tempora currunt

·         Sulla triste storia del convegno creazionista organizzato al CNR il 23/2/09 dal suo vicepresidente, si esprime, sul sito di Micromega, anche Boncinelli (“Posizioni inaccettabili. Darwinismo è scientificamente a prova di bomba”). Giustamente sottolinea come la difesa della libertà d’opinione non dovrebbe essere accettata se è l’unica difesa per chi sostiene che il sole gira intorno alla terra.
Avrebbe potuto aggiungere anche alcune delle assurdità scritte nel libro che contiene anche gli atti del convegno, che è stato pubblicato con un contributo del CNR, come abbiamo saputo oggi dal presidente; il presidente conferma che il convegno non ha avuto un costo per il CNR, per cui i creazionisti avranno anche pagato qualcosa pur di avere il privilegio di parlare in una sala (con traduzione simultanea) in cui non si era mai sentito niente di simile: dinosauri vissuti fino a 20.000 anni fa (e quindi negazione dell’evoluzione) confusione fra Darwin e Lamarck, e tanto altro tratto dal solito patrimonio “culturale” dei creazionisti biblici.

l'evoluzionismo è l'ultimo mito sopravvissuto al tramonto delle ideologie, ma non vi è alcuna prova empirica che lo sorregga”,

De Mattei

 

Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito

Mons.Ravasi 2005

 

 

 

NOVEMBRE

 

30/11/09-IT

·         E’ ora disponibile, anche se in forma non definitiva, la versione aggiornata del sito web di PIKAIA, il portale dell’evoluzionismo.
In evidenza, e consigliabile per imparare a capire, al primo colpo e senza sbagliare, chi è esperto di evoluzione e chi no, è disponibile un corso di base on line sulla teoria dell’evoluzione; … ed è pure gratis e in italiano! Un’occasione imperdibile.

·         Anche nel sito della UAAR si parla e si discute (“Il creazionismo promosso dal CNR”) come al solito vivacemente ma anche spiritosamente (solo per non piangere, ovviamente) degli articoli di T.Pievani e di M.Ferraguti sul convegno creazionista organizzato dal vicedirettore del CNR il 23/2/09.

·         Molto interessante un articolo comparso oggi su Micromega (““L’evoluzionismo? Fantasie”. Il creazionismo antiscientifico del vicepresidente del CNR”) e disponibile on line: si tratta della relazione di un partecipante di eccezione, il presidente della SIBE (la società di biologia evoluzionistica) M.Ferraguti, ordinario di biologia evoluzionistica a Milano, sul dibattito tenutosi il 20/11 a Chiasso fra Odifreddi e il vicepresidente del CNR. L’occasione era la recente pubblicazione degli atti di un convegno antievoluzionista organizzato al CNR il 23/2/09; purtroppo, certamente inesperto dell’ambiente culturale e delle “sottili” differenze fra antievoluzionisti di diverso tipo, non si è informato dai suoi colleghi del CNR e ha invitato … i consulenti creazionisti biblici del “Kolbe Center for the study of creation”, che gli hanno raccontato che erano sicuri di dimostrare, senza trucco e senza inganno, che ancora 30.000 anni fa circolavano i dinosauri e che quindi non c’era stata l’evoluzione che raccontano gli scienziati e a cui ha creduto il card.Ratzinger, che lo ha ripetuto nel documento ufficiale vaticano del 2004.
E quindi un antidarwinista si è trovato circondato da un gruppo di creazionisti biblici burloni che gli stanno creando qualche problema.
Quel che gli è stato raccontato è diventato quindi addirittura un volume a stampa, dopo aver costituito il dossier del numero 45 di giugno della sua rivista Radici Cristiane. E anche di questo un po’ (ma non troppo) si è parlato a Chiasso.
M.Ferraguti riferisce fra l’altro una novità interessantissima, che si sospettava: De Mattei riconosce che le manovre di F.Facchini (“il suo risibile tentativo di ricostruire la vita di un uomo di 400mila anni”!) e soprattutto di mons.Ravasi (attuale responsabile vaticano della cultura!) hanno suscitato l’ostilità dell’ala cattolica conservatrice.
Conferma quindi i sospetti che mons.Ravasi abbia davvero fatto un grosso errore a decidere di invitare gli esperti di evoluzione e non i creazionisti e i profeti dell’Intelligent Design al convegno organizzato in marzo, impedendo di poter continuare a ripetere il ragionamento sugli opposti estremismi fra cui si porrebbe il tradizionale ambiguo evoluzionismo teista cattolico.
Avrebbe quindi quasi costretto la Chiesa a prendere una posizione positiva sul neodarwinismo. Molto rumore ha fatto quindi anche l’invito al congresso di un oratore esperto di Teilhard de Chardin (un paleontologo gesuita, lui sì vittima dell’antievoluzionismo cattolico, non essendo stato ancora assolto a 55 anni dalla morte…); stranamente questo oratore ha preferito all’ultimo minuto non presentarsi, e di TdC non si è parlato.
Forse è per questo motivo che non si sa bene quale posizione sia uscito da quel convegno sulla teoria dell’evoluzione, per cui mons.Ravasi, da quando ha chiuso il convegno, preferisce parlare di Galilei che di Darwin.
Anche a Parma, dove ha parlato il 12/11/09, non si è espresso chiaramente su Darwin, anche se ha difeso la scelta di invitare esperti seri. Qui il video della conferenza, purtroppo non completo. La parte su Darwin inizia circa a metà. C’è comunque un testo qui

·         Mentre sta “scemando” il dibattito sul blog di M.Cattaneo su Le Scienze, sul quotidiano on line Affari italiani (“Creazionisti contro Evoluzionisti. La polemica parte dal Cnr”) compare prima un articolo che riferisce le diverse posizioni e poi un’intervista a T.Pievani, che sottolinea come sia necessario che la politica e le ideologie lascino lavorare in pace la scienza, rispettandone l’autonomia e soprattutto i criteri di valutazione delle competenze e del successo delle diverse idee. Si dice come sia del tutto assurdo che qualcuno all’interno del CNR smentisca proprio le ricerche che vengono finanziate dal CNR e sulle quali lavorano anche centinaia di ricercatori dl CNR. T.Pievani non nega la libertà di opinione, ma auspica, come già hanno fatto M.Cattaneo e C.Pasqua (e molti altri probabilmente lo hanno pensato in questi giorni o anche prima, che il CNR e gli altri enti che finanziano la ricerca abbiano ai vertici persone che hanno superato procedure di selezione serie, come è avvenuto per la nomina del presidente.

 

 

29/11/09-IT

·         Molto ampio il dibattito che si sta svolgendo sul blog di M.Cattaneo, anche se non sempre centrato, come avviene di solito attorno al nome di Darwin; entrano infatti  molti “spifferi” …, mosche attirate dalle parole chiave usate nella discussione. Sembra che nessuno di loro, a differenza di T.Pievani, abbia verificato almeno gli abstract del convegno e gli articoli sugli interventi comparsi in giugno su Radici Cristiane, in modo da capire che non si tratta di un problema di libertà di opinione (i dinosauri 20000 anni fa proprio NON C’ERANO, nonostante al convegno sembra che l’idea abbia avuto successo), né di un contrasto fra fede e scienza.
Spiace che non si sia notato subito che al convegno al CNR non si contestava tanto Darwin e la sua teoria dell’evoluzione, quanto l’evoluzione stessa (un fatto di cui, ricordo, molti esperti erano certi già alla fine 1700…) e i suoi tempi, né che si sostenevano date assurde anche secondo gli stessi cattolici e lo stesso Papa. Nel 2004 infatti accettava le date della scienza, a cominciare dai circa 15 miliardi di anni dell’universo  … se qualcuno arriva al punto di dare del “fanatico” agli evoluzionisti, come chiamerebbe quelli che ha invitato a un convegno che diffondeva … idee settecentesche?
Probabilmente nessuno poi immaginerebbe che sia principalmente un problema interno alla chiesa cattolica, come si capisce dall’editoriale di Aprile su Radici Cristiane; il vicepresidente del CNR sospetta di semi-eresia (semi-arianesimo!) sia il Card.Martini [incidentalmente, era uno dei possibili candidati al soglio pontificio in alternativa al card.Ratzinger] che gli evoluzionisti cattolici (“non mancano i cattolici che accettano come scientifica la teoria dell’evoluzione, pur respingendone le implicazioni filosofiche materialistiche”) e auspica che “la Chiesa trovi figure fulgide come sant’Atanasio che illuminino la notte e riconducano verso il porto sicuro dell’ortodossia la navicella di Pietro in balia delle onde e dei colpi che le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno” …
Perchè poi abbia scelto i creazionisti come alleati, fornendo loro una delle tre autorevoli sedi romane per le loro proteste contro il Vaticano … probabilmente qualche obiettivo (o nemico) comune c’era … ma non sappiamo quale/chi sia … teniamo comunque presente che il futuro della struttura universitaria convenzionata dei Legionari di Cristo, in cui si è recentemente trasferito da Cassino, non è così chiaro … e le minacce vengono proprio dal Vaticano: si sta per concludere un’indagine ordinata dal Vaticano, e di questo si è parlato con il card.Bertone – molto riservatamente - anche all’inaugurazione dell’anno accademico il 24/11/09, a cui ha partecipato un ministro che tutti in Italia vorrebbero dalla loro parte … il ministro Tremonti, che gestisce i finanziamenti per le università private convenzionate.

·         Su Repubblica si riferisce (“L'aspetto dell'uomo del futuro superatleta e cervello-computer”) di una articolo del National Geographic su una serie di ipotesi sull’evoluzione futura della nostra specie.

 

 

28/11/09-IT

·         Anche nel blog Gravità Zero si riferisce (“LA MIRABOLANTE STORIA DEL CONVEGNO ANTIEVOLUZIONISTA AL CNR”) dell’articolo di T.Pievani su Micromega in risposta alla pubblicazione degli atti di un convegno organizzato dal suo vicepresidente proprio nella sede nazionale del CNR e a cui aveva invitato persone che manifestavano le loro idee senza un’adeguata preparazione e documentazione.
Come sappiamo, ci sono criteri internazionali che ogni paese deve rispettare per mantenere, sempre che lo voglia, almeno il livello scientifico e la posizione che mantiene attualmente nel mondo. Sono criteri, certificati e pretesi anche da un decreto ministeriale recentemente approvata dal governo (“Valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche”), e che vengono normalmente utilizzati in tutto il mondo per certificare, sulla base delle ricerche svolte e dei risultati ottenuti, la competenza in un certo campo.
Si potrebbe anche confrontare la competenza di T.Pievani con quella dell’ing.Bertolini con criteri diversi, ma allora non si vede perché continuare a pretendere che si debba ingegneri, e magari addirittura ingegneri edili, per progettare una casa o un ponte, o perché non accontentarsi sempre del medico generico, pur sempre un lusso rispetto al barbiere di qualche un secolo fa.
Non si capisce davvero perché, dopo un percorso di 10000 anni sempre in salita grazie alla maggiore specializzazione, ci sia qualcuno che sostiene che la biologia evoluzionista dovrebbe invece accontentarsi di sedimentologi, ingegneri o di ortopedici ...
Mi sembra normale scandalizzarsi per la partecipazione di un esperto ortopedico come P.Rabischong al convegno creazionista tenutosi il
23/2/09 al CNR; la sua presenza non trova nessuna giustificazione, per cui è auspicabile che si sia pagato il viaggio a Roma, dato che, se lo avesse invitato il CNR, avrebbe dovuto utilizzare i criteri di valutazione della competenza in uso in tutto il mondo. Lo stesso dicasi di de Pontscharra (esperto di fisica dello stato solido) e di G.Berthault, unb sedimentologo esperto di stratificazioni geologiche, anche se qualcuno non è d’accordo e gli ha dedicato l’articolo Autopsie d’une imposture”, archiviato nel sito web Charlatans Info.
Le loro competenze comunque, è evidente e sorprende che nessuno l’abbia notato, riguardano al massimo la valutazione dell’età della terra, NON dell’evoluzione biologica.
Come chiunque può controllare, questi sono TUTTI consulenti del “Kolbe Center for the study of creation” e sono quindi probabilmente parecchio nervosi da quando il card.Ratzinger nel 2004 aveva firmato un documento vaticano (“Comunione e servizio”) che conteneva al paragrafo 63 le seguenti quasi sconosciute e sconcertanti (ma solo per i creazionisti) affermazioni; agli esperti invece vanno bene, dato che corrispondono ai risultati delle loro ricerche, anche se mancano … le citazioni:

·   63. Secondo la tesi scientifica più accreditata, 15 miliardi di anni fa l’universo ha conosciuto un’esplosione che va sotto il nome di Big Bang, e da allora continua a espandersi e a raffreddarsi. Successivamente sono andate verificandosi le condizioni necessarie per la formazione degli atomi e, in epoca ancora successiva, si è avuta la condensazione delle galassie e delle stelle, seguita circa 10 miliardi di anni più tardi dalla formazione dei pianeti. Nel nostro sistema solare e sulla Terra (formatasi circa 4,5 miliardi di anni fa) si sono create le condizioni favorevoli all’apparizione della vita. Se, da un lato, gli scienziati sono divisi sulla spiegazione da dare all’origine di questa prima vita microscopica, la maggior parte di essi è invece concorde nell’asserire che il primo organismo ha abitato questo pianeta circa 3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è stato dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro, è praticamente certo che essi discendono tutti da questo primo organismo. I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione. Certo, la storia delle origini umane è complessa e passibile di revisioni, ma l’antropologia fisica e la biologia molecolare fanno entrambe ritenere che l’origine della specie umana vada ricercata in Africa circa 150.000 anni fa in una popolazione umanoide di comune ascendenza genetica.

Purtroppo questo documento ha probabilmente segnato la fine di un’amicizia fra il futuro Papa e il sedimentologo, iniziata molto tempo prima, in un centro convegni sulle Alpi (“Berthault and Ratzinger met by chance. Berthault was a director of a non-profit association that operates a conference center in the Alps, which then Cardinal Joseph Ratzinger occasionally used for theological gatherings”), e forse riconfermata nel 2002 all’ultimo congresso dei creazionisti biblici del “Kolbe Center for the study o creation” tenutosi in Vaticano, quando si incontrarono ancora una volta.
E’ inutile contestare a T.Pievani di non aver letto il libro. E’ infatti sufficiente leggere i riassunti degli interventi e gli articoli comparsi su Radici Cristiane, e scoprire inorriditi che a quel convegno hanno invitato chi proponeva per i dinosauri una datazione di 20.000/40.000 anni ... non serve molto altro per capire tutto, e soprattutto che il convegno intendeva criticare l’evoluzione come fatto, a partire dai 14 miliardi di anni dell’universo.
E’ quindi evidente, e questo dovrebbe tranquillizzare gli esperti di evoluzione (fatti e teoria…) che questo convegno tenutosi al CNR (e gli altri due organizzati a Roma negli ultimi 12 mesi da questi esperti del “Kolbe Center for the study o creation”, il 3/11/08 e il 9/11/09) non intendeva proporre alternative alla scienza e alle ricerche degli esperti, ma sperava di insinuare dubbi o di fornire informazioni errate che solo pochi, creazionisti come loro, avrebbero potuto bere e poi applicare in modo irrazionale a tutto ciò che riguardasse in qualche modo l’evoluzione.
Questa interpretazione risulta chiaramente evidente se solo si legge la frase che indica il motivo del convegno del 9/11/09, organizzato dagli stessi creazionisti: “In Response to Pope Benedict XVI’s Call for Both Sides to be Heard”.

Se vogliamo proprio stupire con effetti speciali, negli abstract dell’ultimo convegno si legge la frase “There is also paleontological evidence that dinosaurs and humans have coexisted as their footprints have been found together”. Nel convegno tenuto al CNR si diceva di peggio, cioè che i dinosauri fossero vissuti meno di 40.000 anni fa. E questo tre giorni dopo un convegno sul quaternario in cui non si erano ricordati di … parlare di dinosauri …
Spiace solo che questi convegni siano stati ospitati da un’università statale, da un ente di ricerca nazionale, e da un’università privata ma convenzionata; non sono  posti in cui, in un paese civilizzato e anche economicamente avanzato, ci si aspetterebbe di sentire che i dinosauri convivevano con gli uomini e che la terra ha poche migliaia o decine di migliaia di anni; in nessun altro posto se non nei musei creazionisti USA si sentono (e si vedono) simili sciocchezze (almeno finchè non vengono dimostrate…).
Se qualcuno non inorridisce di queste assurdità… è meglio che si occupi d’altro e che non si metta a dare lezioni. Tanto più che è evidente che questi tre convegni contestano conoscenze in gran parte presenti PRIMA che Lamarck o Darwin  proponessero le loro ipotesi e poi le loro teorie per rispondere ai dubbi sorti quando si è capito che l’evoluzione e un FATTO che nessuno può contestare.
Questi convegni non sono quindi contro Darwin e la teoria dell’evoluzione, ma i creazionisti (e purtroppo anche alcuni giornalisti, storici e filosofi della scienza) non capiscono quanto risulti evidente.
E’ comunque molto preoccupante che la chiesa non indichi ai creazionisti la retta via ma si limiti a chiudere loro le porte in faccia, lasciando che creino confusione attorno alle mura del Vaticano dove entrano in conflitto con gli scienziati seri.

·         Una ricostruzione, adeguatamente commentata, di tutta la storia del convegno creazionista al CNR giunge dal sito Civiltà laica: “A questo punto, tanto trionfalismo creazionista deve essere giunto anche agli ambienti accademici competenti dove qualcuno, dopo essersi fatto qualche risata, ha detto “ora basta ridere” e così Telmo Pievani, nel numero 6/2009 di MicroMega, con solo due pagine di spiegazioni scientifiche distrugge tutte le corbellerie”.
Di questa storia ne ha parlato 5 giorni fa anche M.Cattaneo nel suo blog su Le Scienze (“Creazionisti al CNR”), rivista di cui è direttore responsabile.
L’aspetto curioso è che proprio nei giorni in cui, in febbraio/marzo, circolavano le prime notizie di questa iniziativa (e si era riusciti a farla almeno scomparire dal calendario ufficiale del CNR) in un altro blog delle Scienze (“Creazionismo in salsa turca”) si raccontava della censura al vicepresidente del CNR … turco, che aveva licenziato la direttrice della loro rivista scientifica … per un articolo su … Darwin.
Ci manca solo la chiusura del cerchio: credo si debba riconoscere che questo nuovo libro molto critico verso l’entrata della Turchia nell’Unione Europea sia proprio … “inopportuno”, almeno di fronte a questa lezione di razionalità, giunta proprio dalla Turchia, di rispetto verso una delle idee più geniali prodotte dalla cultura occidentale. Purtroppo sarebbe sconcertante che solo la Turchia reagisse in modo razionale contro le sciocchezze dei creazionisti.

·         Su Libero oggi si risponde all’articolo di T.Pievani su Micromega 6/2009 (“Dove sono finiti quei milioni di anni? La mirabolante storia del convegno antievoluzionista al Cnr”) sul convegno creazionista organizzato al CNR dal vicepresidente il 23/2/09. Un articolo (“E MicroMega insulta il CNR perché discute Darwin”) fa conoscere la reazione di un giornalista che, pur essendo stato presente al convegno creazionista organizzato al CNR il 23/2/09, non si era accorto che (a parte il suo intervento e pochi altri) non si contestava tanto Darwin quanto (e soprattutto) l’evoluzione stessa, un fatto indiscutibile.
Questo infatti è l’obiettivo dei creazionisti biblici stranieri, presenti a quel convegno per cercare di evitare che il Vaticano prendesse una posizione non di condanna verso la teoria dell’evoluzione; quel giorno erano infatti presenti per un unico motivo: contestare il quasi contemporaneo convegno sull’evoluzionismo (“
EVOLUTION: FACTS and THEORIES), organizzato all’università Gregoriana e dove si era impedita la partecipazione a creazionisti o “esperti” di Intelligent Design.
Appunto questa è la notizia giornalisticamente e teologicamente importante che però non viene adeguatamente pubblicizzata: i creazionisti biblici NON erano stati ammessi a ben due convegni vaticani sull’evoluzione.
Lo si legge chiaramente in questo articolo  (“«Abbiamo chiesto di partecipare anche noi, ma siamo stati lasciati fuori», sospira il professor Guy Berthault”) e lo si capisce molto bene anche da questa relazione fatta da un creazionista che era riuscito ad infiltrarsi di nascosto (dopo aver promesso a mons.Sorondo che non sarebbe  intervenuto) in un precedente convegno, organizzato nel novembre 2008 dall’Accademia delle Scienze pontificia; l’accesso era stato possibile (almeno così racconta) solo grazie ad una raccomandazione del fratello prete, che conosceva il responsabile dell’Accademia Pontificia.
Nella relazione è molto efficace la descrizione del suo stupore e dello sconcerto per  la presenza a questo convegno solo di invitati che … credevano nell’evoluzione.
Che si tratti di creazionisti biblici, non c’è dubbio. I nomi dei principali esponenti si trovano fra i consulenti del cattolico “Kolbe Center for the study o creation”, le cui opinioni sono chiaramente spiegate nel sito web.

·         La risposta del vicepresidente del CNR a T.Pievani (“Dove sono finiti quei milioni di anni? La mirabolante storia del convegno antievoluzionista al Cnr”) a proposito del convegno “da lui promosso” la possiamo invece leggere oggi sul Giornale, con un articolo dal titolo poco coerente soprattutto se riferito alla teoria dell’evoluzione che … certo Darwin oggi stenterebbe a riconoscerebbe come una sua “creatura” … (“Per i fan di Darwin tutto si evolve. Tranne la scienza”).
Purtroppo sembra ignorare quello che i partecipanti al convegno invece ben sapevano (erano infatti al secondo tentativo di farsi notare), cioè che il Vaticano non accettava ai suoi convegni sull’evoluzione e su Darwin i creazionisti biblici ospitati (a spese di chi?) dal CNR, ritenendoli persone poco serie.
Probabilmente non li accettava anche perché la Fondazione Templeton, che ha grandemente contribuito al finanziamento dei due convegni vaticani, conosce i creazionisti biblici e gli esperti dell’ID da tempo, e non intende più finanziarli come prima, nè intende finanziare iniziative di persone che non accettino i fatti ormai dimostrati, come l’evoluzione dei viventi (qui la loro dichiarazione contro il sostegno finanziario agli antievoluzionisti).
Sconcerta che fra i pochi dati “scientifici” presentati al convegno organizzato al CNR, ci siano quelli presentati da un sedimentologo francese, le cui ricerche di 20 anni fa sono descritte e commentate in un articolo evidentemente critico fin dal titolo (
Autopsie d’une imposture”), archiviato nel sito web Charlatans Info.
Preoccupa il dubbio che la lista degli oratori a quel convegno non fosse stata stesa e verificata secondo i criteri di valutazione standard in uso all’interno del CNR (pochi giorni prima si era tenuto nella stessa sala un convegno sul Quaternario, un periodo geologico solo in minima parte accettato dai partecipanti al convegno organizzato dal  vicepresidente) ma sia nato altrove e secondo criteri che sarebbe interessante conoscere.
T.Pievani nel suo articolo non critica quindi opinioni oggi legittime, ma difende la verifica delle competenze. Fra l’altro lui può rifiutare l’accusa di “parlare di quel che non conosce”, sia per quanto riguarda la teoria dell’evoluzione che per quanto riguarda il convegno, già sufficientemente ben descritto nel numero 45 di Radici Cristiane; non facile da trovare, ma non è stato impossibile.

63. Secondo la tesi scientifica più accreditata, 15 miliardi di anni fa l’universo ha conosciuto un’esplosione che va sotto il nome di Big Bang, e da allora continua a espandersi e a raffreddarsi. Successivamente sono andate verificandosi le condizioni necessarie per la formazione degli atomi e, in epoca ancora successiva, si è avuta la condensazione delle galassie e delle stelle, seguita circa 10 miliardi di anni più tardi dalla formazione dei pianeti. Nel nostro sistema solare e sulla Terra (formatasi circa 4,5 miliardi di anni fa) si sono create le condizioni favorevoli all’apparizione della vita. Se, da un lato, gli scienziati sono divisi sulla spiegazione da dare all’origine di questa prima vita microscopica, la maggior parte di essi è invece concorde nell’asserire che il primo organismo ha abitato questo pianeta circa 3,5-4 miliardi di anni fa. Poiché è stato dimostrato che tutti gli organismi viventi della Terra sono geneticamente connessi tra loro, è praticamente certo che essi discendono tutti da questo primo organismo. I risultati convergenti di numerosi studi nelle scienze fisiche e biologiche inducono sempre più a ricorrere a una qualche teoria dell’evoluzione per spiegare lo sviluppo e la diversificazione della vita sulla Terra, mentre ci sono ancora divergenze di opinione in merito ai tempi e ai meccanismi dell’evoluzione.

Card.Ratzinger, 2004

 

There is also paleontological evidence that dinosaurs and humans have coexisted as their footprints have been found together”.

Convegno creazionista alla S.Pio V (9/11/09)

 

26/11/09-VA

·         L’Osservatore Romano publica alcuni stralci della prolusione di F.Facchini, sacerdote e antropologo, all’apertura dell’anno accademico della Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna: “Quando l’ominide s’è accorto di esserci”.

 

 

26/11/09-IT

·         E’ uscito l’ultimo numero di Micromega (6/2009), che contiene un articolo di T.Pievani (“Dove sono finiti quei milioni di anni? La mirabolante storia del convegno antievoluzionista al Cnr”) a commento di un convegno di creazionisti biblici (in gran parte d’importazione - non sono molti in Italia che certificherebbero un’universo originatosi meno di 10000 anni fa …) avvenuto nella sede nazionale del CNR il 23/2/09, in parallelo e in evidente contestazione di un convegno vaticano a cui erano stati invitati gli esperti di  evoluzione (anche se atei) mentre erano stati intenzionalmente tenuti lontani, e anche cacciati se non rispettavano il ruolo previsto per loro, i creazionisti biblici di sicura fede.

 

 

25/11/09-VA

·         Il 2009, l’anno di Darwin sta per volgere alla conclusione e ancora nulla ha permesso di smentire il pessimismo con cui T.Pievani aveva accolto preventivamente (e soprattutto per questo era stato criticato) il convegno vaticano su Darwin organizzato alla Gregoriana ai primi di marzo. Sembra invece giungere una conferma dall’articolo (“DNA COMPATIBILE TRA EVOLUZIONISMO E RELIGIONE“) comparso oggi sull’Osservatore Romano, scritto da E.Agazzi, un filosofo della scienza ben noto per articoli critici, ma su basi religiose, alla teoria dell’evoluzione.
Nell’articolo si riferisce su una recente convegno organizzato a Firenze dai gesuiti dell’Istituto Stensen (”
Evoluzionismo e religione”). Se qualcuno avesse pensato che almeno dopo 150 la chiesa cattolica, come già ha fatto l’anno scorso la chiesa anglicana (“Good religion needs good science”)., avrebbe dovuto dire qualcosa sulla teoria che, continuamente aggiornata e  quindi viva, vitale e indispensabile, è alla base di tutte le scoperta della biologia.
Anche i lettori dell’Oss.Romano, ormai abituati agli articoli di F.Facchini, saranno rimasti sconcertati del fatto che è ancora cambiato l’esperto vaticano sull’evoluzione. E.Agazzi sembra manifestare un certo fastidio verso Darwin ma addirittura verso il neodarwinismo, tanto da riuscire nascondere, a sé e ai lettori, gli enormi meriti del darwinismo esaltando invece i limitati meriti del lamarckismo. Curiosa e originale anche la frase in cui si allude a quei birichini che “combattono come scientificamente invalide le tesi delle teorie dell’evoluzione che sono addotte come premessa della tesi filosofica o teologica avversaria”. E quali sarebbero?!
Forse qualcuno si aspettava che in questo convegno si mostrasse un minimo di rispetto verso il lavoro degli scienziati; invece si scopre una novità sconcertante, ua strategia nuova che non si capisce come verrà utilizzata: “si è cercato di vedere come una lettura non letterale dei testi biblici vetero testamentari e neotestamentari  possa contenere prospettive in senso lato evoluzionistiche”.
Sembra l’uovo di Colombo, e certo non si capisce perché i teologi non ci avessero pensato fin dal 1492, avendo a già  allora a disposizione le fonti bibliche, cioè tutto il materiale necessario per l’investigazione.
Stupisce un po’, anzi parecchio…, che al convegno all’istituto Stensen si sia detto che non è corretto “usare come categorie scientificamente valide da parte di alcuni movimenti fondamentalisti di ispirazione cristiana concetti fortemente connotati in senso religioso come quello di creazione”; che ci faceva allora mons.Trafny (foto) a rappresentare mons.Ravasi al convegno dei creazionisti biblici organizzato a Roma addirittura dal vicepresidente del CNR? E perché il concetto filosofico e teologico di creazione viene insegnato nelle scuole materne fin dai 3 anni?
Certo viene un po’ di nostalgia per gli anni ormai lontani (era il
2005) in cui ai convegni dell’istituto Stensen partecipava mons.Ravasi, che si permetteva ancora un ben diverso rapporto con la cultura scientifica e … con i teologi: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”. Ravasi ben sapeva quanto fossero i teologi ad invadere campi che non li riguardano, ben sapeva come scienza e fede fossero magisteri separati, con obiettivi e metodi incompatibili se non contrastanti.
Certo poi molto è cambiato: c’è stato il preoccupato discorso papale sull’efficacia incredibile del metodo scientifico, a Regensburg nel 2006 …. E poi mons.Ravasi ha acquisito un ruolo molto importante, che gli renderebbe difficile ripetere oggi quel che disse nel 2005 e … non inviare suoi rappresentanti ai convegni dei creazionisti, organizzati già tre volte a Roma per contestare la posizione vaticana sull’evoluzione.

si è cercato di vedere come una lettura non letterale dei testi biblici vetero testamentari e neotestamentari  possa contenere prospettive in senso lato evoluzionistiche”

Creazionisti all’istituto Stensen

 

25/11/09-USA

·         [da Pharyngula] Continua il tentativo di un gruppo di fedeli avventisti USA di disinfestare una delle loro Università, quella di La Sierra, dove c’è un dipartimento di Biologia pieno di evoluzionisti. Debole, secondo i contestatori, la difesa dell’università, fatta con l’intervista a una studentessa di biologia che garantisce della grande fede dei suoi professori di biologia, che insegnerebbero l’evoluzione soprattutto per ... poterla contrastare meglio …

·         Molti articoli sono apparsi ieri in occasione dell’”Origin Day”:

·         Sean Carroll sul New York Times: “In Snails and Snakes, Features to Delight Darwin   

·         Mary Carmichael su Newsweek (“Nature’s Little Scientists”) sostiene l’importanza di insegnare ai bambini non solo la scienza ma anche l’evoluzione.

·         Deborah Heiligman (autrice del libro "Charles and Emma: The Darwins' Leap of Faith")  sul Washington Post sostiene che ci sono almeno “A dozen reasons to celebrate Darwin

·         Lauri Lebo, autrice di un libro sul processo di Dover/Harrisburg, pubblica un articolo (“Single Greatest Idea Ever: On the 150th Anniversary of Darwin’s Origin of Species”) su Religion Dispatches.

·         Edward J.Larson, autore di molti libri sulla storia della teoria dell’evoluzione, pubblica anche lui un articolo (“I Had No Intention to Write Atheistically”: Darwin, God, and the 2500-Year History of the Debate”) su Religion Dispatches. Ambedue gli articoli hanno ricevuto lunghi commenti.

Ci sono anche siti web da ricordare in questa occasione:

·         Il New York Times offre la versione digitale di “On the Oringins of Species

·         L’American Museum of Natural History propone il sito web Darwin Manuscritp Project

·         Il sito web dell’Evolution readiness project, l’iniziativa della National Science Foundation  per aiutare a insegnare in modo didatticamente coretto ed efficace l’evoluzione nelle scuole elementari

 

 

24/11/09-UK

 

·         Il libro che ha rivoluzionato la biologia, è uscito in Gran Bretagna il 24 novembre 1859: lo pubblicò Charles Darwin.

·         [da NCSE] Anche la National Science Foundation festeggia l’”Origin Day” inserendo nuovi documenti in uno Special report Interattivo dal titolo “Evolution of Evolution”; The website offers "a multi-disciplinary one-stop-shop of resources on evolution and Darwin himself that are available nowhere else — including eye-catching graphics; captivating interviews and essays by a team of international evolutionary experts. Interessante la sezione di Antropologia, con un’intervista in video al paleoantropologo Tim Wait

·         [da NCSE] "Darwin, the Origin, and the Future of Biology" è una iniziativa celebrativa, sponsorizzata dal British Council (che gestisce il sito web Darwin Now al cui interno c’è anche l’interessantissima mostra Darwin Now Exibition) e dalla Open University, del 150° anniversario della pubblicazione di”On the Origin of Species”. La giornata, tutta ora disponibile in rete, è iniziata con una conferenza di E.O.Wilson, seguita da commenti di Peter Bowler. Randal Keynes. Sandy Knapp. Armand Leroi e di una serie di interessanti domande/risposte.

·     What would have happened had The Origin of Species never been published?,

·     If Darwin were alive today, what area of evolutionary science would he be working in, and why?,

·     In 50 million years’ time is the impact of modern man on biodiversity going to look significantly different from the meteorite strike which we believe wiped out the dinosaurs?,

·     Could the panel list the tools of science that we can use at home to develop the future of biology8?,

·     Are there abuses of Darwinism, perversions of Darwinism around today and might they yet lead us down a dark route?,

·     Would the panel care to comment on the grip that creationism has on the minds of the wider public?

 

 

24/11/09-IT

·         La Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica di Piacenza, con il nuovo Centro universitario di Ricerca sulla Biodiversità e sul DNA antico e i responsabili per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il Museo Civico di Storia Naturale, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza, gli Istituti di Istruzione Superiore piacentini, con i loro insegnanti e alunni, e infine il Consorzio Spinner, in uno sforzo organizzativo comune, propongono una serie di quattro eventi che affrontano temi diversi del dibattito sull’evoluzione per selezione naturale.L’auspicio è che questi eventi possano essere utili al dibattito culturale piacentino e che l’esperienza di sforzi sinergici fra le varie realtà che operano nel settore della cultura scientifico-biologica a Piacenza possa essere la prima di una lunga serie."
Qui il programma dei 3 giorni di iniziative (24/27 novembre)-organizzate a Piacenza in occasione dei 150 anni dalla pubblicazione del volume “Sull’origine delle specie”, un “libro che, a 150 anni dalla sua uscita, continua a occupare il centro del dibattito sull’evoluzione della vita. Un libro che riassumeva anni di ricerca, pagine e pagine di appunti, l’esperienza di un viaggio di tre anni intorno al mondo e di successivi decenni di studi; un libro che ha rivoluzionato la visione della vita e che costituisce un punto di riferimento ineludibile per chiunque si ponga domande – e non solo di tipo scientifico – sulla storia della vita sulla terra”. 
Nel convegno organizzato il 26/11/09 si è discusso del fatto che “Darwin ha aperto nuove prospettive alla conoscenza delle forme viventi e del loro probabile divenire; non sempre viene però ricordato il contributo dato ai suoi studi dall’agricoltura. La “selezione naturale” come motore dell’evoluzione venne infatti confermata dagli studi di Darwin sulla selezione operata dall’uomo su piante coltivate e animali in allevamento. Il convegno intende mettere in luce questo aspetto dell’opera darwiniana, spesso negletto. Come Facoltà scientifica dell’Università Cattolica vogliamo inoltre evidenziare il rapporto fra evoluzione e fede, oggetto di dibattiti e controversie non sempre fondati sulla reale opera darwiniana”. 
Nel sito dedicato alle iniziative per il bicentenario darwiniano a Piacenza fa molto piacere notare che ci sono anche link alle iniziative sulla teoria dell’evoluzione realizzate dall’università cattolica di Cremona (“L´evoluzione intorno a noi: dalle molecole ai batteri”) e soprattutto un bel link alla mostra su Darwin realizzata da T.Pievani a Milano, Roma e Bari.
PS: un po’ strano comunque il poster del convegno, con una traduzione errata, tipica dei creazionisti, del titolo del volume di Darwin (“Sull’origine della specie”). O forse non si riferiscono al titolo del libro di Darwin?
Sembra strano i creazionisti del Kolbe Center, dopo i tre convegni identici fatti a Roma, non abbiano organizzato nessun convegno alternativo anche a Piacenza … ormai l’iniziativa, ripetuta quasi identica già per tre volte, era ben collaudata e non sarebbe stato un problema ripeterla.

 

 

23/11/09-IT

·         Tre giorni di convegno all'Università di Roma La Sapienza in occasione del 150esimo anniversario della pubblicazione di "L'origine delle specie". Dal 24 al 26 novembre "Darwiniana 2009: Scienze Umane e Naturali da Darwin alle Neuroscienze". Locandina e programma.

·         Sembra un outing ad orologeria. Proprio in occasione dei 150 anni di Darwin il vicepresidente del CNR partecipa ad un confronto a Chiasso con Odifreddi … e si accendono finalmente le luci su una situazione piuttosto sconcertante, o almeno così appare soprattutto per chi deve formare oggi i giovani da avviare a quella ricerca scientifica di cui il nostro paese avrebbe tanto bisogno e per la quale non sembra mostrare un interesse adeguato. Questo avviene oggi sul blog di M.Cattaneo su Le Scienze (“Creazionisti al CNR”) e avverrà fra pochi giorni con un prossimo articolo di T.Pievani su Micromega, che Cattaneo preannuncia.
Ironico il fatto che in un alrro blog delle Scienze ai primi di marzo ci si scandalizzava del vicepresidente del CNR turco antidarwinista, proprio nei giorni in cui qui e nel blog di Oca sapiens si cercava di sottolineare le coincidenze temporali e cutlturali con il vicepresidente del CNR italiano che il
23/2/09 aveva organizzato un bel convegno addirittura di creazionisti “biblici” al CNR. Se qualcuno non si accontentasse, la stessa bella gente ha partecipato ad un altro convegno, ma alla Sapienza, il 3/11/08, e un terzo si è svolto il 9/11/09.
Qui il sito del convegno (in questo caso l’università privata S.Pio V di Roma, e qui gli abstract, non molto distinguibili dai precedenti. 
Quello che non è facile da capire è che si tratta principalmente di un conflitto interno alla Chiesa, come si capisce anche da questa frase scritta dal vicepresidente del CNR in un editoriale, in aprile nella sua rivista “Radici Cristiane”, dove accusa di semi-arianesimo sia il Card.Martini che gli evoluzionisti cattolici (“non mancano i cattolici che accettano come scientifica la teoria dell’evoluzione, pur respingendone le implicazioni filosofiche materialistiche”) e auspica che “la Chiesa trovi figure fulgide come sant’Atanasio che illuminino la notte e riconducano verso il porto sicuro dell’ortodossia la navicella di Pietro in balia delle onde e dei colpi che le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno”.    

·         [da Galileo] Il 26/11 a Montebelluna al Teatro Binotto di Villa Pisani alle 21 uno spettacolo teatral-scientifico (“Storie e dialoghi di casa Darwin”). L'idea alla base di "Casa Darwin" è presentare la figura di Charles Darwin sotto il profilo scientifico e umano, mostrando come curiosità, onestà intellettuale, coerenza, rispetto delle opinioni altrui e l'instancabile ricerca di soluzioni generali e comprensive di tutti i fatti, abbiano caratterizzato i più diversi aspetti della sua vita. Sarà l'amata moglie Emma a far emergere questi tratti attraverso la narrazione delle difficoltà incontrate nel loro lungo, gioioso, sofferto e fortemente condiviso cammino assieme.

·         [da Galileo] Domani a Trieste G.Boschian  di Pisa, N.Pugliese direttore del Museo Nazionale dell'Antartide e J.Chela-Flores dell'ICTP — parteciperanno alla conferenza intitolata "Darwin, evoluzione e scienza", alle ore 16:30 presso l'aula magna dell'ICTP in Strada Costiera 11 a Trieste.

·         [da Galileo] L'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", in occasione dei 150 anni dalla pubblicazione de "L'Origine della Specie" di Charles Darwin, ha organizzato il convegno dal titolo "L'evoluzione in mostra" (relatori) che si terrà il 24 novembre 2009 dalle ore 9.30 presso il Centro Congressi Villa Mondragone.
Nell'ambito dell'iniziativa è stata realizzata la mostra "La Biodiversità e l'albero della vita", ove saranno esposti esemplari e collezioni esistenti presso l'Università "Tor Vergata". Il 24 Novembre, in occasione dell'inaugurazione, si terrà la tavola rotonda "Sguardi sull'evoluzione" e lo spettacolo teatrale "Io Charles Darwin, tracce e voci della mia vita"

·         Anche a Pavia un convegno su Darwin (“Lo studio dell’evoluzione: un approccio multidisciplinare”) a 150 anni e un paio di giorni dalla pubblicazione di "On the Origin of Species"; si terrà giovedì 26 alle 15 nell’Aula grande del nuovo Dip.di Biologia Animale in Via Ferrata x. Qui la locandina.

·         [da Pikaia] A Pisa a fine mese (27 e 28) un’altra serie di Baxter Lectures su aspetti sia filosofici che biologici connessi con il darwinismo; si parlerà anche di chi, come il gesuita T.de Chardin, ancora sta pagando, a più di 50 anni dalla morte, il tentativo di far interagire culture e competenze diverse anche al di fuori del suo pensiero, silenziato anche quando era in vita.

·         [da Pikaia] Domani al Museo di storia naturale di Milano, in occasione del 150esimo anniversario della pubblicazione della prima edizione de "L'origine delle specie" si terrà una conferenza di Marco Ferrari ed Emanuele Serrelli, che raccontano dell’Ecuador prendendo spunto dal capolavoro di C.Darwin "Viaggio di un naturalista intorno al mondo"

 

22/11/09-IT

·         E’ noto che tutte le 1250 copie della prima edizione del volume di Charles Darwin "On the Origin of Species" andarono immediatamente a ruba appena messe in vendita il 24/11/1859. La scoperta di una di queste copie in un luogo insolito fa sospettare anche un grande interesse a leggere il volume in tempi rapidi. Un’articolo dell’AP riferisce che uno di questi volumi, dal valore probabile di100.000$, sarà battuto prossimamente ad un’asta “Rare Charles Darwin book found on toilet bookshelf

 

 

20/11/09-IT

·         Sull’Unità on line intervista («Anche le scimmie ricorrono alla violenza, ma sanno superarla» a Filippo Aureli, etologo dei primati alla John Moores University di Liverpool e invitato al convegno Science for Peace organizzato a Milano dalla Fondazione Veronesi il 20/21 novembre.

 

 

19/11/09-UK

·         Il numero speciale di Nature per la serie Darwin 200 è dedicato questa settimana al rapporto fra Darwin e la biodiversità (“Special : Biodiversity in Crisis”). Nello stesso numero anche una serie d articoli  sugli effetti globali del darwinismo su numerosi aspetti della cultura umana: No single researcher has since matched his collective impact on the natural and social sciences; on politics, religions, and philosophy; on art and cultural relations”. I numeri speciali precedenti sono: “Neuroscienze” e “Genetica Umana”.

·         Sempre nello stesso numero di Nature, un articolo di Fausto Barbagli del Museo dell’Università di Firenze (“In retrospect: The earliest picture of evolution”) presenta un’immagine pubblicata, con altre sette, nel 1776 in un libro di F.M.Soldini (“De Anima Brutorum Commentaria”). Le immagini, di autore ignoto,  rappresentano scene naturali con animali, fra cui la rappresentazione di crostacei acquatici che colonizzano l’ambiente terrestre. Le figure sembrano ispirate dal libro Telliamed di Benoit de Maillet, pubblicato postumo nel 1748.

 

 

19/11/09-USA

·         Il numero di dicembre dell’ Intl.J. of Primatology è un numero speciale dedicato alla colorazione del pelo ma anche della pelle nei primati. Sapendo quanto la visione dei colori sia importante per noi, e sapendo che nei mammiferi si trova esclusivamente nei primati ed è un carattere che si sviluppa progressivamente nel corso dell’evoluzione, più di uno potrebbe essere solleticato a leggere almeni i due unici articoli free, anche per capire se già in quei due si riesce a capire come e a che scopo la selezione naturale ha avvantaggiato le mutazioni che hanno portato allo sviluppo della visione tricromatica associata alla visione binoculare e all’organizzazione sociale più complessa che negli altri mammiferi.

·         Genetics pubblica oggi 3 articoli (purtroppo non free…) per il bicentenario di Darwin:

·         Darwin and Darwinism: The (Alleged) Social Implications of The Origin of Species, bdi Allen Orr.

·         Darwin and Genetics, di Brian e Deborah Charlesworth.

·         Charles Darwin: Genius or Plodder?, di Adam S. Wilkins.

 

 

19/11/09-IT

·         [da University.it] A Foggia, presso la Sala Rosa del Vento (Via Arpi, 152), alle ore 11 del 25 novembre si terrà un incontro dal titolo “Insegnare Darwin” al quale prenderanno parte docenti dell’Università degli Studi di Foggia e di Bari, nonché il curatore della “Mostra Darwin 1809-2009”, Telmo Pievani, dell’Università degli Studi Bicocca di Milano, e Chiara Ceci, dell’omonimo ateneo e coordinatrice scientifica della mostra.

·         [da Pikaia] Tre giorni di convegno all'Università di Roma La Sapienza in occasione del 150esimo anniversario della pubblicazione di "L'origine delle specie". Dal 24 al 26 novembre "Darwiniana 2009: Scienze Umane e Naturali da Darwin alle Neuroscienze". Locandina e Programma.

·         [dal sito del Comune di Siena] Siena: Un parco e una piazza in onore di Darwin. In occasione del bicentenario della nascita di Charles. Martedi' 24 novembre, presso gli Istituti Biologici di San Miniato, verra' inaugurato il "Parco Charles Darwin", nella ricorrenza dei 150 anni dalla pubblicazione dell'opera fondamentale nella teoria darwiniana "L'Origine della Specie". Nella stessa giornata verra' inaugurata ai Magazzini del Sale la mostra sullo scienziato, dal titolo ''Dimenticando Adamo''. Le manifestazioni dedicate al grande scienziato inglese si concluderanno a dicembre con il convegno internazionale “Evolution: Intersecting Natural and Social Sciences”. I lavori del convegno (Programma)  si apriranno il 10 dicembre al Teatro dei Rozzi, con un dibattito fra L.L.Cavalli Sforza e T.Pievani, e dal giorno successivo saranno nel collegio Santa Chiara, per concludersi il 13 dicembre.

·         Nell’ambito della mostra su “Darwin: Modena e 200 anni di evoluzione”, allestita al Foro Boario (via Bono da Nonantola 2) a Modena, è prevista una serie di conferenze; la prima sarà sabato 21 novembre alle ore 15.00 presso la Saletta della mostra al Foro Boario, riguarderà “L’esplosione cambriana: il big bang dell’evoluzione”, che verrà introdotto dal dott. Cesare Andrea Papazzoni del Dipartimento Scienze della Terra dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Qui il calendario delle altre conferenze.

 

 

18/11/09-IT

·         Presentato oggi a Roma in una conferenza stampa l’ultimo rapporto (“State of the world population 2009”) dell’UNFPA, l’organismo dell’ONU che segue l’incremento demografico, ma non solo.
Sempre interessante un confronto del report del 2009 (PDF) con i report degli anni precedenti, ma soprattutto da leggere l’allarmante report “Young people and climate change” (PDF) che permette di verificare che non sono solo gli orsi polari o le scimmie antropomorfe o le cavallette o i monsoni ad essere influenzati dai cambiamenti climatici.
Verificare gli effetti dei cambiamenti sulla sopravvivenza e sulla crescita delle giovani generazioni si spera può aiutare a far superare l’ostacolo a chi ama rimanere incagliato sui dati della temperatura o della CO2.
in questa pagian una serie di foto, grafici, e anche video che accompagnano il rapporto 2009.

·         [da Pharyngula] Sembra proprio che il creazionista turco che ha invaso l’Europa e pure l’Italia con centinaia di costosissimi ma talvolta poco accurati volumi antievoluzionisti non abbia apprezzato un articolo molto critico su di lui comparso su “New Humanist” di ottobre (“Sex, flies and videotape”), tanto è vero che ha creato una pagina web per rispondere, cercando di annullare le critiche.

 

 

17/11/09-IT

·         Dal 24 novembre si aprirà a Bari (al Castello Svevo fino al 15/2/2010) la mostra “Darwin 1809-2009” già visitata a Roma e Milano da decine di migliaia di persone. Sarà l’ultima tappa della mostra.

·         ll Corriere informa (“Tutti n viaggio con Darwin”) che “Stefano de Luca, Giulio Giorello e Luca Boschi sono le tre «menti» dello spettacolo «Darwin… tra le nuvole», creato in occasione del bicentenario del grande scienziato e presentato con successo, dopo il debutto a febbraio al Piccolo, anche a Mosca e Lisbona. Ora possiamo rivederlo a Milano, dal 21 novembre al 5 dicembre, prima della partenza per la tournée italiana”

·         Congresso internazionale su Darwin (“Darwin fra scienza, storia e società”) il 19/20 novembre a Pescara e Chieti, organizzato dall’università di Chieti. La mattinata del 19 sarà dedicata alla tavola rotonda “Tra Scienza e Fede: un rapporto difficile dopo le teorie evoluzioniste di Charles Darwin”. Programma del 19/11. Il 20/11 si vedrà anche un incremento nel numero di esperti di evoluzione.

·         Sulla strada per Pescara ci si potrebbe fermare domani 18/11 a Urbino, dove nel Palazzo Ducale, Sala del Castellare, dalle 9 si terrà il convegno “Darwin e l’Origine delle specie: riflessioni multidisciplinari”, con F.Ricci Lucchi, G.Chiesura, R.Coccioni, S.Dominici, G.Cristofolini, M.Ferraguti, G.Pancaldi, V.Fano, P.Freguglia, V.Caputo.

·         Nel frattempo continuano le iniziative in Toscana, soprattutto a Grosseto

 

 

17/11/09-USA

·         Due conferenze sul centenario di Darwin sono ora disponibili on line:
- J.Weiner: “Variation” (tenuta il 7/10/09 alla Columbia University)
- E.Mendelsohn: “World before Darwin” (tenuta il 16/9/09 all’Harvard Science Center)

In tempi di riforma dell’università è davvero curioso scoprire che negli USA è in corso una vivace discussione all’interno della chiesa avventista sul tema dell’insegnamento dell’evoluzione. Sembra infatti che nella maggior parte delle Università Avventiste oggi insegnino anche l’evoluzione oltre al creazionismo biblico, per cui alcuni genitori degli studenti insistono per imporlo come spiegazione migliore se non unica.
Come si legge in un articolo (“La Sierra University debate over creationism continues”) di Press Enterprise sembra che “More than 6,300 people have signed an online petition expressing concern that evolution is presented as fact at La Sierra and other Seventh-day Adventist universities” (!) e quindi in seguito a questa iniziativaLa Sierra's board of trustees last week unanimously voted to endorse Adventist beliefs that the teaching of evolution must be "within the context of the Adventist belief regarding creation." The board also proposed that all 15 North American Adventist universities develop a curriculum that includes a "scientifically rigorous affirmation" of Adventist creation beliefs”.
L’inizio della storia lo possiamo trovare in un articolo del 1/9/09 di Inside Higher education (“Creating Controversy”).
Vedremo se questo (lo scoprire che nelle loro università ci sono oggi docenti evoluzionisti!) avrà ripercussioni sul creazionismo biblico italiano, certamente più legato al protestantesimo (avventista in particolare) che al cattolicesimo.
Si possono notare differenze con il panorama culturale italiano quando si legge che l’autore della petizione sostiene che sia la chiesa avventista a decidere cosa insegnare nell’ora di scienze, e i docenti universitari cercano di adeguarsi fino al limite di mostrarsi ignoranti: “faculty statements that God created everything in the world are insufficient, because they don't specifically endorse Adventist beliefs”.
Se ne parla nel blog Thoughts in a Haystack (“Putting On a Dogma and Pony Show”) citato dal blog Panda’s Thumb (“Seventh-Day Adventists split over evolution?”).
Molto curioso e istruttivo verificare il sito della petizione, dove mettono in evidenza le pagine web dell’Università Avventista La Sierra che non piacciono. Si puo’ leggere il programma di un corso sull’evoluzione o i nomi e le cattive azioni di 4 docenti che insegnano l’evoluzione (e che probabilmente contesterebbero anche loro quanto raccontato in Italia dall’ing.BertoIini …).  Viene riportata poi la frase detta da un docente di scienze, che sicuramente li ha scandalizzati: “It is vitally important for you to realize that this course—as a science course—is describing evidence from mainstream science, and is not dealing with beliefs. Some will decide they cannot “believe” the scientific evidence, and it is your right to decide. This is encouraged and supported. If you expect to be competitive in any modern science-based profession, and hope to perform well on standardized or pre-professional qualifying exams, you must simply know what the scientific evidence is, whether or not you ‘believe’ it.”.
Ci sono poi lamentele per i 23.600$ buttati via mandando lì i loro figli a studiare (“Any professor employed by the Seventh-day Adventist church who promotes evolution is robbing you”).
Qualche genitore racconta di come ha dovuto portare via il figlio dall’università dopo aver verificato che i docenti di scienze non erano … creazionisti biblici ma evoluzionisti teisti, come gli raccontava il figlio: “He said the teacher had referred to a “time when the earth’s oxygen was less than it is now….” He also made other references that made it sound like he believed in theistic evolution.
L’ing.BertoIini potrebbe diventare professore di biologia in un’università avventista USA se si desse ascolto a questi genitori e se venissero applicate le raccomandazioni uscite dal consiglio di amministrazione dell’università di La Sierra, tenutosi pochi giorni fa, l’11/11/09: “The Board reaffirms LSU’s commitment to the church’s official doctrine on creation. The document then summarizes the previous two documents. The Chair of the biology department, James Wilson, is quoted, “The La Sierra Biology faculty have faith that God is their Creator and Sustainer” He goes on to say that each faculty member understands their responsibility to “embrace the Adventist perspective of God as the Creator of all things.”.
I conservatori non sono comunque soddisfatti, in quanto sospettano che “they believe God created life and sustains it, but he didn’t create it six days or in the recent past”.
Possiamo consolarci che in Italia siano ben pochi i cattolici che hanno idée così poco aggiornate, anche se stupisce e preoccupa che sembra che fra quei pochi ci sia il vicepresidente del CNR, che organizza al CNR convegni per chi, come gli esponenti del cattolico Kolbe Center for the study of Creation, la pensa cosi’. E lavora per contrastare i semi-ariani evoluzionisti cattolici, cercando di “illuminare la notte e ricondurre verso il porto sicuro dell’ortodossia la navicella di Pietro in balia delle onde e dei colpi che le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno.”. Ai tentativi di influenzare il Vaticano si aggiungono anche i tentativi di invitare ad una censura sui programmi di scienze anche in Italia, come si capisce da un documento presentato al Meeting di Rimini nel 2000 (“Le Scienze naturali e la scuola: informazione e disinformazione nei libri di testo”) e riaffiorato aggiornato quest’estate, con un’intervista all’agenzia vaticana Zenit (“Che testi usano i tuoi figli?”) e un articolo nel numero del 15/4/09 di “Nuova Secondaria”, (“Il punto sui manuali di scienze”) dove si capisce che dia fastidio che “il capitolo dedicato all’evoluzione non presenta differenze sostanziali tra i vari testi, l’evoluzione non si discute, non si trovano critiche”.

 

 

16/11/09-USA

·         Non bisogna smettere di immaginare sempre nuovi modi per diffondere la cultura scientifica ma soprattutto la curiosità per la scoperta scientifica. Interessante e vivace il Science Cabaret, che va in onda dalla radio WICB di Ithaca. Ne parla il giornalista scientifico Carl Zimmer nel suo blog, dopo aver partecipato ad una puntata (“The Only Journalist in the World With a Tapeworm Named After Him”). Per rimanere “tuned” ci si puo’ iscrivere a una mailing list

 

 

16/11/09-UK

·         [da Pikaia] Un articolo di G.Tarditi Spagnoli (“Falle e straripamenti culturali”) illustra la situazione preoccupante dell’insegnamento dell’evoluzione in UK e le soluzioni che vengono messe in campo per cercare di risolvere il problema, agendo sulla formazione fin dalle elementari. Come ricordiamo bene, nel 2004 in Italia invece c’era qualche consulente ministeriale che insisteva che alle elementari sarebbe stato ancora possibile e utile raccontare le favole per spiegare alcuni importanti fatti scientifici di cui la scienza aveva scoperto le cause. E pensare che i programmi precedenti, introdotti nel 1976, si preoccupavano invece di insegnare il metodo scientifico …

 

 

16/11/09-IT

·         Nel sito web dell’ICN (Intl.Christian Network) un’articolo (“Perché non possiamo non dirci anti-darwinisti”) presenta come una certezza che “A un secolo e mezzo esatto dalla pubblicazione dell'Origine della specie di Charles Darwin, l'evoluzionismo risulta una teoria scientifica ampiamente confutata e carica di gravissime conseguenze etiche, quali la giustificazione dell'aborto, dell'eutanasia e dell'eugenetica in generale”. A parte l’ironia del fatto che un sito web protestante dovrebbe ben sapere che alcune chiese protestanti USA nel 2008 hanno chiesto perdono per aver sostenuto l’eugenetica (negativa e positiva) fin dal 1907 e di averla insegnata anche a …Hitler (“An Apology for Support of Eugenics“), non si capisce la fonte di queste strane novità fino a che nell’articolo si legge che le informazioni vengono dal nostro CNR: “un gruppo di scienziati, filosofi ed accademici si è riunito a porte chiuse presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche. Dagli atti del convegno è scaturito il volume “EvoIuzionismo: iI tramonto di un'ipotesi” (CantagaIIi, 2009), antologia curata e introdotta dal Vice-presidente del CNR”. L’articolo riporta un pezzo del 14/11/09 pubblicato da un’agenzia di stampa cattolica diretta dallo stesso vicepresidente.

·         [da Pikaia] Di questo volume si parlerà probabilmente tra PG.Odifreddi e R.De Mattei in un dibattito su evoluzione e ID che si terrà a Chiasso il 20 novembre alle 20.30 nel Foyer Cinema Teatro Chiasso in Via Alighieri 3.
C’è comunque da notare una stranezza: R.De Mattei è in realtà un sostenitore del creazionismo biblico e dell’universo creato poche migliaia di anni fa, più che dell’Intelligent Design USA; non si è infatti parlato molto di ID nel convegno da lui organizzato al CNR il 23/2/09, dove ha infatto ospitato, forse senza saperlo, molti consulenti del gruppo creazionista biblico cattolico USA del Kolbe Center; lo si puo’ verificare da questa sintesi degli interventi, conclusa da una sua indicazione sull’“importanza di ristabilire una visione cristiana del mondo che ponga il concetto di Creazione al suo posto centrale portatore di ordine, di finalità e di intelligibilità”.

·         A Erba 3 seminari sull’evoluzione (“Passo dopo passo…”) dal 25 novembre con L.Castelletti (Univ.S.Cuore, MI), M.Ferraguti (Univ.Milano)  e F.Cavalli Sforza (Univ.S.Raffaele).

 

 

15/11/09-IT

·         [da Pikaia] Martedì, 17 novembre, nell'ambito dell'iniziativa promossa dalle Biblioteche di Roma, dal Museo Civico di Zoologia e dal Circolo Gould intitolata "Un cespuglio di libri...la teoria evolutiva attraverso i libri che la raccontano", si terrà l'"Incontro sull’Origine delle specie di C. Darwin (… 150 anni dopo)" con Barbara Continenza e Elena Gagliasso

 

 

14/11/09-UsA

·         [da NCSE] Si sta avvicinando il 24 novembre, l’aniversario della pubblicazione di “On the origins of species” e si aggiungono sempre nuove iniziative alle celebrazioni dell’anno darwiniano.
- Novità nei siti di
Science e di Nature dedicati all’anniversario.
- Interessante anche l’articolo disponibile gratuitamente di Bioscience (James T. Costa: "
The Darwinian Revelation: Tracing the Origin and Evolution of an Idea"), che aiuta a capire come si sia sviluppata , una delle più grandi e importanti rivoluzioni scientifiche, a partire da fatti che ancor oggi qualcuno si rifiuta di vedere e da concetti e idee che ancor oggi qualcuno si rifiuta di accettare.
-  Allen MacNeill della Cornell University ha realizzato una serie di 6 video ("
The Darwinian Revolutions"). MacNeill ne parla nel suo blog The Evolution List, uno dei tanti blog che negli USA sono gestiti direttamente da ricercatori. Molto interessanti i links ad altri blog (se ne vedono molti nuovi…) e a siti web che troviamo nella colonna sinistra. La Cornell University ha creato un sito (Cybertower) che permette di rivedere video di centinaia di brevi lezioni. Di argomento evoluzionistico la serie di brevi lezioni di Kenneth Kennedy su “Human Paleontology”.
- Un numero speciale di
Naturwissenschaften propone 5 articoli free (in inglese) sulla teoria dell’evoluzione, fra cui uno di U.Kutschera: Charles Darwin’s Origin of Species, directional selection, and the evolutionary sciences today
- Su New Scientist il genetista Steve Jones cerca di sintetizzare (“
Darwin's masterpiece revisited”) il capolavoro di Darwin capitolo per capitolo, per chi ancora, a metà novembre, non sia riuscito ad approfittare dell’anno darwiniano per aprire il volume originale ...

 

 

13/11/09-IT

·         Seminario di Patrizia Potì (Unità di Primatologia Cognitiva e Centro Primati Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, CNR) il 20/11/09 : “Abilità costruttive nei Primati”. Auletta L. Luciani – Edificio di Fisiologia umana/livello giardino. Città Universitaria Piazzale Aldo Moro 5 - 00185 Roma. [Potrebbe essere utile come integrazione per gli studenti delle università vaticane che quest’estate hanno seguito con grande interesse e stupore (che non manca mai quando si incontrano, da inesperti curiosi, le scoperte della scienza) i corsi sul linguaggio e la comunicazione nei primati tenuti da alcuni primatologi a Poblet…]

 

 

13/11/09-USA

·         [da NCSE] E’ nata una nuova rivista che si occupa di evoluzione: EvoS Journal: The Journal of the Evolutionary Studies Consortium, che intende occuparsi della promozione dell’insegnamento dell’evoluzione nelle università. Il primo numero è gratuitamente disponibile in rete. La rivista è edita dal Evolutionary Studies Consortium. Come modello didattico si assume l’Evolutionary Studies Program sviluppato da David Sloan Wilson alla Binghamton University.
Qui sono esposti da Wilson gli obiettivi della rivista: “The contents of EvoS Journal will be doubly exhilarating. First, there is the exhilaration of expanding evolutionary theory throughout and beyond the biological sciences, including all aspects of humanity. Second, there is the exhilaration of incorporating this expansion into higher education and public life. We look forward to your participation, as readers and contributors."

·         [Da NCSE] Il 17 novembre verrà trasmessa dalla TV USA PBS la terza e ultima puntata del più recente video sull’evoluzione umana (“Becoming Human”) . Per chi non fosse negli USA, le informazioni (anche per prenotare il DVD da 30$) si trovano nel sito NOVA, dove viene raccolto e presentato il numeroso materiale della PBS sull’evoluzione. Per vedere i video disponibili nel sito ci vorrebbe probabilmente qualche amico  negli USA…

·         [da NCSE] Due nuovi video con la registrazione di dibattiti (in USA e tra soli  evoluzionisti) sull’evoluzione e il rapporto con la religione e il creazionismo:

·         "In the Beginning — Explanations from Science and Religion," con Eugenie Scott, Francisco Ayala, e Denis O. Lamoureux, 

·         "Evolution v. Creationism: The Politics, the Science, the Debate," con Eugenie Scott, Barbara Forrest, and Kenneth R. Miller

 

 

 

12/11/09-IT

·         [da Pikaia] A Firenze il 18 un’occasione quasi unica per capire meglio quel che è successo, e come, nei 6/8 milioni di anni in cui si è svolta l’evoluzione umana; una volta tanto questo processo viene spiegato non solo con diapositive bidimensionali ma utilizzando i calchi tridimensionali dei reperti fossili conservati nel museo. Forma e dimensione reali dei reperti fossili, oltre che la possibilità di fare personalmente anche confronti, sono un’occasione  nuova offerta a chi parteciperà il 18 novembre, al Museo di Storia Naturale di Firenze, alla conferenza: "Le nostre origini, quattro chiacchiere sull'evoluzione umana"  

·         [Da Pikaia] Varie iniziative in Italia nei prossimi giorni:
a
Imperia mostre e conferenze dal 16 novembre nel quadro dell’iniziativa “Il mondo dopo Darwin
a
Castelfranco Emilia (MO)  una serie di conferenze dal 10 novembre su “L’uomo e il pensiero della morte”.
a
Modena l’anno darwiniano si chiude con una mostra dal 14 novembre al 15 dicembre (Darwin: 200 anni di evoluzione).
a
Trieste dal 18 novembre all'11 dicembre, presso il Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste si svolgerà un'esposizione, "Darwin e la scienza moderna"
a
Milano Il 19 novembre all’Istituto Lombardo un convegno sull’origine dell’universo e della vita (“Origini”)
sempre a
Milano, il 20 e 21 si terrà un importante incontro (Science for Peace) con grandi personalità dal mondo della scienza e della cultaure mondiale. Qui il programma dell’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Veronesi. Interessente la partecipazione di un etologo dei primati di origine italiana, Filippo Aureli, che parlerà nella sezione “Human aggressiveness, war and security”, il 20/11 alle ore 14.20.

 

 

12/11/09-UK

·         Articolo su Nature sul ruolo di un gene umano importantissimo per lo sviluppo del linguaggio e della nostra stressa specie a partire da un’antenato comune: “Language evolution: The importance of being human” (questo gene, FOXP2, manca infatti nelle antropomorfe). Per una spiegazione si puo’ cominciare a leggere coem viene data la notizia nelle news delle Scienze (“Un gene per il linguaggio umano”)
Nello stesso numero la terza puntata di una ricostruzione della diffusione nel mondo delle idee di Darwin, e si parla della Cina (“
Global Darwin: Revolutionary road”). Ci sono poi un paio di articoli preoccupati su come man mano si avvicina il vertice di Copenhagen sull’ambiente (COP15) stiano aumentando le preoccupazioni per un possibile fallimento.

 

 

11/11/09-IT

·         Sembra che nessun altro quotidiano italiano oltre al Corriere (“L’evoluzione ricostruita in provetta”) abbia notato il recente articolo di Lenski pubblicato su Nature, che racconta di come da anni stia procedendo un esperimento che ha portato finora a quasi 40.000 successive generazioni del batterio Escherichia coli, dimostrando nella realtà alcuni dei meccanismi evolutivi. Piuttosto incredibilmente si ritirano fuori, come la Stampa oggi (“Le ultime teorie darwiniane”), vecchie ipotesi senza basi scientifiche come quella dell’”aquatic ape”. [Anzi, la presenza di coccodrilli in quasi tutti i laghi e i fiumi africani rende piuttosto improbabile che qualcuno ritenesse vantaggioso per la fitness genetica rimanere a lungo a mollo].

·         L’istituto Stensen, dei gesuiti, organizza a Firenze il 19/21 novembre un convegno internazionale su ”Evoluzionismo e religione”. Anche qui, come nel convegno di marzo alla Gregoriana, gli aspetti scientifici e biologici sembra servano solo come introduzione. Programma.
Stupisce che nessuna relazione si occupi del fatto che sia evidente che molti alti esponenti della chiesa cattolica credano ancor oggi che l’evoluzione sia guidata solo dal caso, mettendo in bocca agli evoluzionisti sciocchezze tali che di solito si arrabbiano, nonostante ormai abbiano capito che sono indirizzate soprattutto ai fedeli per vaccinarli. Lo stupore comunque finisce in sconforto quando si legge nel PDF di presentazione che anche loro credono alla favola che secondo gli evoluzionisti “L’uomo sarebbe solo uno dei tanti accidenti del caso”.
Il 2009 con le celebrazioni darwiniane sta finendo. Per qualcuno inutilmente … tanto da rifiutare addirittura ancora le scoperte della scienza ottocentesca

Si parlerà invece della chiesa anglicana, che nel settembre del 2008 onestamente
aveva confessato di non aver capito niente a suo tempo del darwinismo, chiedendo giustamente scusa perfino di aver indotto nell’errore milioni di fedeli.
Se non sono bastati due convegni in Università Vaticane per capirlo, non possiamo illuderci che l’aria di Firenze o quella dei Gesuiti sia migliore. La frase nelle premesse e la presenza al convegno di difensori dell’Intelligent Design USA, criticato dall’Osservatore Romano e dall’ISSR (“
ISSR Statement on the Concept of 'Intelligent Design'”) non fa che aumentare i sospetti.

 

 

10/11/09-USA

·         Negli USA si è svolto un concorso davvero impegnativo: c’è gente che dopo 200 anni ancora non ci crede, e qualcuno dà un premio a chi realizza un video che spieghi l’evoluzione … in due minuti o meno. Qualche coraggioso ci ha provato e qui si possono vedere i risultati: “Evolution in two minutes or less”.

 

 

10/11/09-IT

·         Convegno sull’evoluzionismo a Viterbo il 27 novembre, organizzato da “Scienza e Vita”: “Interpretare l'evoluzione: orizzonti culturali ed antropologici del dopo-Darwin”. Difficile capire chi fra i partecipanti saprebbe indicare quanti miliardi di anni fa è comparsa la vita sulla terra o quanti milioni di anni fa è comparso il primo ominide bipede. Probabilmente solo uno saprebbe spiegare la selezione naturale. Nella premessa si capisce che probabilmente non si parlerà nemmeno di selezione naturale né degli altri meccanismi evolutivi, e questo è abbastanza prevedibile ijn un ambiente in cui conoscono quasi solo il caso per poi poter dire, scuotendo la testa: “rispondere alla domanda di senso con triti luoghi comuni che si rifanno unicamente alla magia del caso offende la ragione”. Non manca invece l’esperto dei miti biblici della creazione. Non si capisce perchè li chiamino … “racconti”.

·         E’ uscito un libro di G.Montalenti (“Charles Darwin - Idee e polemiche su evoluzione e origine degli esseri umani”) con prefazione di E.Alleva.

 

 

9/11/09-IT

·         Nel sito web dei creazionista biblici italiani (AlSO) sono comparsi un paio di articoli a commento del convegno creazionista che si è svolto a Milano il 16/17 ottobre (Roma-Milano 3-0…). Si notano subito alcuni punti che perlomeno sono poco chiari:
- non si capisce proprio come Darwin possa aver influenzato Marx, che scrisse Il Manifesto nel 1848, un bel po’ di tempo prima del momento in cui Darwin svelasse il segreto della scoperta che lo angosciava!
- non si capirebbe, se fossero vere alcune delle ipotesi fatte, perché nel 2008 (“
An Apology for Support of Eugenics“) proprio i massimi responsabili di alcune chiese cristiane protestanti USA (metodisti in particolare) abbiano chiesto perdono per aver promosso e sostenuto l’eugenetica fin dai primi anni del secolo XX, e di averla poi insegnata ai nazisti, che hanno anche premiato l’insegnante (Harry Laughlin) con una laurea honoris causa di Heidelberg nel 1936. Come si legge nel documento di scuse, “as the Eugenics movement came to the United States, the churches, especially the Methodists, the Presbyterians, and the Episcopalians, embraced it”.
Come si legge in una biografia di H.Laughlin, “Laughlin was awarded an honorary degree by the University of Heidelberg in 1936 for his work behalf of the “science of racial cleansing. [E dici poco….!]
- molto triste il fatto che si ringrazia l’unico evoluzinista presente e poi gli si faccia dire qualcosa che un evoluzionista non direbbe: che la teoria dell’evoluzione non spiega l’origine della vita.
[Insomma: assolutamente insufficienti e ignoranti in biologia, ma anche in storia, sempre che siano in buona fede, si applicano ben poco… o non sono interessati ai fatti da spiegare] 

·         Oggi si terrà, sempre a Roma, una ripetizione per chi si fosse perso i convegni creazionisti del 3/11/08 alla Sapienza e quello del 23/2/09 al CNR (“The Scientific Impossibility of Evolution. In Response to Pope Benedict XVI’s Call for Both Sides to be Heard”). E’ sempre la stessa compagnia di una decina di persone, tutti consulenti del Kolbe Center, un centro cattolico USA che diffonde il creazionismo biblico di solito lontano dagli sguardi del Vaticano.
Queste rappresentazioni hanno come principale obiettivo quello di diffondere il creazionismo biblico all’interno di una chiesa cattolica che ormai si è adeguata, anche se non si sa con precisione chi e quando l’abbia deciso prima del 2004, ai tempi evolutivi proposti dalla ricerca scientifica. In questo caso la sede non è per fortuna né la Sapienza né il CNR, ma è comunque un’università privata riconosciuta dallo stato, la S.Pio V.
Qui il sito del convegno e qui gli abstract. Come si puo’ vedere è sempre la stessa roba, ma cambia, non sempre, il titolo o l’abstract. Il materiale “disinformativo” sostituisce quello del precedente convegno di novembre, ora scomparso dallo stesso sito. Chi vuole capire meglio quello che da vent’anni racconta il sedimentologo G.Berthault, si può leggere un articolo evidentemente critico fin dal titolo (
Autopsie d’une imposture”).
Del convegno si parla anche nel sito tradizionalista (e forse per questo creazionista) cattolico USA Ignis Ardens, che ha un forum tutto dedicato a Science and Creation. Non stupirà che in questo sito web si propagandino siti web che diffondono il geocentrismo, usando pure citazioni di Einstein e F.Hoyle. Stupisce un po’ che sia linkato anche un blog “geocentrista” di un cattolico. Stupisce molto meno che questo cattolico sia un ingegnere…

·         A Milano invece tutto procede per il meglio, come conferma il quotidiano on line Affari Italiani: Aperitivi filosofici: stasera Telmo Pievani parla dei "Taccuini segreti di Darwin"

·         Continua comunque la diffusione in siti web “informativi” delle tesi piuttosto originali del vicepresidente del CNR, che ha appena presentato un libro che conterrebbe documenti che smentirebbero e forse addirittura smonterebbero la teoria dell’evoluzione. Se ne parla sul sito web del Periodico Italiano (“L’Evoluzionismo è al tramonto?”: “Il successo delle tesi darwiniane va ricercata nel contesto storico degli anni precedenti alla caduta del muro di Berlino. E chiama in causa Marx, Engels e la dialettica hegeliana. Ma soprattutto, l’anticreazionismo, che ha dato il via alla corrente relativista contemporanea”)

 

 

8/11/09-UK

·         Il Guardian di oggi informa che In Inghilterra “Scientists win place for evolution in primary schools”. E’ il risultato di una lunga battaglia di biologi evoluzionisti preoccupati della progressiva continua diffusione del creazionismo fra gli studenti delle scuole, anche superiori. Il ministro dell’istruzione ha compreso come il problema fosse dovuto all’ignoranza, per cui, anche in seguito a documenti firmati da esperti che richiedevano l’inserimento dell’evoluzione nei programmi delle elementari, sono stati modificati i nuovi curricula delle elementari. Sembra che qui le firme e le dichiarazioni degli esperti abbiano più effetto che in Italia, dove l’evoluzione (per non parlare delle teoria dell’evoluzione) sembrano quasi scomparsi perfino dai programmi delle medie. 

 

 

8/11/09-IT

·         Il 19 novembre a Milano all’Istituto Lombardo un convegno sull’origine dell’universo e della vita (“Origini”). Con la partecipazione di G.Pasquarè, P.L.Luisi, G.Manzi, F.Savoldi, M.Ceroni, V.Andreoli, G.Melone, T.Pievani. Iscrizione on line obbligatoria.

 

 

6/11/09-VA

·         La Radio Vaticana informa (“Ccee e Kek: per difendere l’ambiente serve “un’ecologia umana”) di un importante documento (“Le Chiese rispondono al cambiamento climatico) sui cambiamenti climatici, firmato dalla Conferenza Europea delle Chiese (Kek) e dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (Ccee): in una lettera congiunta alle Chiese in Europa in vista della Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite che si svolgerà a Copenhagen (Danimarca) dal 7 al 18 dicembre prossimi si indica, anche sulla base del documento di Sibiu di due anni fa, quale sia “una delle preoccupazioni fondamentali che dobbiamo affrontare insieme: Il cambiamento climatico rappresenta un problema per ognuno di noi. Investe la vita di un mondo dotato di risorse naturali limitate”. Forte l’invito ai paesi europei a ridurre la nostra dipendenza dal crescente consumo di energia, in particolare di quella ricavata dai prodotti di origine fossile”. Fa comunque un po’ impressione l’accenno alle responsabilità dell’occidente per la sua imprevidenza, forse non condivisa da molti cristiani: “Si deve in particolare ridurre la dipendenza dal crescente consumo di energia. In questo impegno, i Paesi industrializzati devono collocarsi “in prima linea”, anche per la loro responsabilità “per i decenni di accumulazione dei gas effetto-serra nell’atmosfera terrestre”.

 

 

6/11/09-USA

·         [da Panda’s Thumb] 50 università USA e 21 canadesi verranno infettate in novembre da (sembra) 160.000 copie gratuite del libro di Darwin “On the origin of Species” a spese di un famoso creazionista, Ray Comfort, diventato famoso per un video, che sembrerebbe parodistico, sul progetto intelligente che avrebbe creato le banane. C’è qualche dubbio che la versione sia integrale, ma certamente contiene una lunga introduzione creazionista, disponibile anche on line in formato PDF. L’NCSE ha preparato un sito web (“Don’t Diss Darwin”) che contiene le informazioni utili per vaccinarsi, utilizzando al meglio la parte non infettiva del volume che verrà regalato agli studenti.
Fra i commenti la notizia che il presidente del NCSE, “Genie Scott debates Comfort in Dan Gilgoff’s column in US News and World Report here, here, here, and here. Comfort–no surprise–reveals himself as an ignoramus”.

·         [da Pikaia] la rivista Evolution ci regala un numero liberamente accessibile online

 

 

6/11/09-IT

·         Giovedì 12 novembre, alle 9.30, presso l’Aula Magna dell’Ateneo (via Università 12) si terrà una Lectio Magistralis dell’Arcivescovo Mons.Gianfranco Ravasi dal titolo “Nell’anno di Darwin e Galileo: sulla frontiera tra scienza e teologia”. L’evento sarà anche visibile in diretta web collegandosi al sito dell’Università di Parma all’indirizzo http://video.unipr.it/.
Si può sperare quindi che arrivi in quella sede qualche informazione sui risultati del convegno di marzo su Darwin, anche perché nel frattempo quest’estate il progetto STOQ ha organizzato iniziative formative con un’impostazione nettamente evoluzionistica e con esperti molto autorevoli ma non credenti … se lo sapessero i creazionisti … abituati a inesperti (fisici, ingegneri, ecc.) ma credenti …

·         Molte fonti sul web informano sulla presentazione, oggi pomeriggio, di un libro che contiene gli atti di un convegno organizzato dal vicepresidente del CNR; il convegno, organizzato per criticare Darwin, in realtà critica – forse non se ne accorgono nemmeno - idee ben precedenti; precedenti addirittura anche a Lamarck (1809), quando già era certo che l’evoluzione fosse comunque un fatto che rimaneva solo da spiegare. Il convegno ha quindi raccolto solo creazionisti, cioè gente più interessata a criticare la cultura occidentale, gente che crede che la terra non sia più vecchia di … 6000 anni...
Il breve trafiletto (“Darwin il tramonto dell’evoluzionismo”) comparso oggi sul Giornale, comunque, conferma che è vero quello che il Foglio il 31/1/09 aveva annunciato e che un tempo qualcuno voleva smentire: il libro “raccoglie gli atti di un convegno svoltosi di recente a Roma per iniziativa della vicepresidenza del Cnr”. 
Per fortuna, per evitare che anche questa volta il presidente gli togliesse il cartello dalla porta della sala, la riunione avverrà altrove, in un albergo. Ai creazionisti ultimamente capita spesso; quello che più a loro brucia è però che anche le università vaticane non siano più ospitali come fino a pochi anni fa (2002), e non li lasciano entrare se non raccomandati, in incognito e dopo aver promesso di non farsi notare troppo.

 

 

5/11/09-WORLD

·         Oggi il Worldwatch Institute pubblica un volume (13$) sugli effetti dei cambiamenti ambientali sulla nostra specie: “Rapid environmental change threatens the foundations of human health”, un titolo che davvero invita a non sottovalutare l’importanza del contenuto. Come si vede, ormai non si parla più solo di orsi polari, per i quali il nostro interesse è del tutto accademico.
Ora si possono drizzare le orecchie davvero: si parla di noi, o meglio di quelli più sfortunati fra di noi, a cui si pone la necessità di valutare l’utililità di fuggire dalla terra in cui si è “casualmente” nati.
Sembra originale la strategia che si può inaugurare con ricerche di questo tipo, sugli effetti del clima sulla salute: “l’ha detto il dottore”. Chissà che in questo modo la razionalità prevalga, anche se la mortalità infantile dovrebbe essere più che sufficiente …
La rapidità con cui è avvenuta la transizione demografica in molti paesi sottosviluppati non esclude quindi, anche se la rende meno drammatica, la necessità di trovare nuove strategie per garantire la sopravvivenza dei propri figli.
Per chi avesse la memoria corta o non ne avesse affatto (sono passati 29 anni) il Rapporto Brandt del 1980 identificava i problemi del sottosviluppo e indicava (in assenza di soluzioni adeguate) come migliore strategia individuale (più che collettiva) quella dell’emigrazione dai paesi sottosviluppati. Profetico.

 

 

4/11/09-USA

·         Nel blog di Wesley R. Elsberry (The Austringer) si mette in evidenza (“The Idolatry of Antievolution”) il post del 3/11 di un creazionista, il baraminologista Todd Wood, che ammette che sia pericolosa per la fede l’apologetica dell’antievoluzionismo su base religiosa. Nel post di T.Wood (“The Nature of Idolatry”) possiamo leggere infatti: “I've come to the uncomfortable conclusion that we creationists have made an idol of our own arguments. I don't say this lightly or flippantly either. This is a deadly serious problem, and the conservative wing of Christianity desperately needs to address itI greatly fear that our faith in Christ has been replaced with an idolatry of apologetics. I fear we've stopped believing in Christ and started believing in arguments about Christ … Why do we think our faith depends on these arguments being true? Why can't we just let these things go and rest in our own experiences of the risen Lord?”.
Il post di T.Wood viene discusso e commentato anche in un altro blog scientifico nel post “Todd Wood talks (some) sense”.

 

 

4/11/09-UK

·         [Da Pikaia] Si riferisce su un articolo comparso il 25/11 sul Guardian (“Teach both evolution and creationism say 54% of Britons”) che fa venire il dubbio che la ragione stia affievolendosi proprio in un momento in cui, di fronte ai problemi enormi che si prospettano, sarebbe necessaria usarla al meglio, come ci invita a fare il vertice sul clima che si sta svolgendo in questi giorni ai Barcelona Climate Change Talks 2009. 

 

 

3/11/09-WORLD

·         [da Repubblica] Ci sono molti segni che dimostrano i cambiamenti ambientali avvenuti negli ultimi decenni; molti parametri ambientali assumono oggi valori nuovi e in continuo movimento, e molti ambienti si sono quindi adeguati.
Non manca chi sminuisce questi dati con la scusa, banale in quanto incontestabile, che anche migliaia o milioni di anni fa i parametri ambientali avevano altri valori. Certo il Mediterraneo pochi decenni fa era più basso di 60 metri e qualche centinaia di milioni di anni fa era un mare tropicale…, ma non tutto può tornare senza danni ai valori precedenti, soprattutto nel mondo attuale, né l’evoluzione biologica tornerebbe mai indietro per la stessa strada.
Proprio per questo ben pochi provano invece a dubitare dei dati incontestabili della scomparsa di specie che vivevano tranquille fino a pochi decenni fa e delle minacce alla sopravvivenza di migliaia di specie, a rischio spesso per cambiamenti delle condizioni ambientali, indubitabilmente causati dall’uomo. Che le foreste scompaiano, ad esempio, nessuno puo’ contestarlo, soprattutto oggi con Google Earth accessibile da ogni PC; per questo motivo gli scettici preferiscono discutere di CO2 o di temperature piuttosto che mettere in discussione quello che dimostrano le ricerche di centinaia di zoologi e botanici che collaborano con l’IUCN.
I risultati si vedono per esempio nell’ultima edizione (2009) della Red List dell’IUCN, che elenca le migliaia di specie animali e vegetali in via di estinzione.
Finora nessuno ha mai provato a negare o contestare questi dati, magari sostenendo che in fondo anche un [impossibile] ritorno dei dinosauri non sarebbe poi così grave …
Pochi sono comunque quelli che riescono a riconoscere la degradazione ambientale e i cambiamenti climatici che colpiscono da alcuni decenni molti paesi, soprattutto quelli africani, nella faccia di chi cerca di arrivare in Europa a qualsiasi costo.

·         [da Repubblica] Sempre oggi, e sempre su Repubblica, si mette in evidenza come la curiosità dei ricercatori non si fermi ai bastoni da hockey o ad altri indicatori semplici dei cambiamenti climatici. E nemmeno ci si ferma solo agli evidenti effetti dei cambiamenti climatici sulle specie animali e vegetali.
Come ben sa chiunque [tutti] abbia notato l’incremento della fuga delle popolazioni umane da molti paesi tropicali, i cambiamenti climatici influenzano anche le condizioni che garantiscono, o meno, la sopravvivenza di molte popolazioni.
Recenti ricerche tendono a quantificare meglio le motivazioni di questa fuga. Repubblica oggi presenta (“Infanzia e clima, così si salvano i bambini di domani”) un rapporto (gratuito) di Save the Children (“Feeling the heat: child survival in a changing climate”)  che cerca di spiegare quali strategie vengano seguite da molte popolazioni per garantire la sopravvivenza dei propri figli, di cui sentono minacciata la sopravvivenza ed il futuro. Il libro può aiutare anche gli europei a capire cosa possa essere indotto a fare un genitore per garantire ai suoi figli non solo un minimo benessere, ma la stessa sopravvivenza.
Il rapporto è stato presentato a Barcellona, dove si stanno svolgendo in questa settimana i ai
Barcelona Climate Change Talks 2009, in cui 180 paesi si preparano al prossimo vertice ONU, alla COP15 di Copenhagen (7-18 dicembre 2009).

 

 

2/11/09-it

·         Il vicepresidente deve essere certamente rimasto stupito quando alcune telefonate perplesse fatte ai primi di febbraio al suo presidente avevano fatto scomparire dal calendario ufficiale delle iniziative di febbraio del CNR la notizia (che era stata archiviata qui: http://www.cnr.it/cnr/events/CnrEventi?IDn=1779) del convegno da lui organizzato al CNR:

23/02/2009

Workshop Internazionale sull’Evoluzionismo

 

Roma

CNR, Aula Marconi - P.le Aldo Moro, 7 - 00185 Roma   - Orario:   9:00

D.G. – Uff. Paesi Industrializzati Organismi Internazionali

Guarda caso la scheda 1780 contiene un’iniziativa che inizia proprio lo stesso giorno, il 23/2/09, ed è un corso di radioprotezione medica.

E’ stata infatti una grande “impresa”, forse l’unica finora riuscita in un paese industrializzato, organizzare nella sede nazionale del CNR un bel convegno per presentare le prove (?) dell’origine recente (!) della terra (circa 6000 anni) proprio il 23/2/09, con i cestini della sala ancora pieni degli appunti di un recente convegno sul Quaternario (18-20/2/09), ma soprattutto poco prima di un convegno vaticano che non aveva accettato la presenza né dei creazionisti biblici né dei neocreazionisti dell’ID, ritenuti – ma pensa un po’ - poco seri e non rispettosi della scienza e delle sue conquiste.
Il convegno del
23/2/09 era stato ufficialmente e autorevolmente preannunciato sul Foglio del 31/1/09, e in quei giorni la scheda era ancora presente nel programma ufficiale di febbraio.
Dopo il congresso si era passati alla pubblicità di un evento che era stato ignorato: in un sito conservatore cattolico era stata pubblicata il 6/3/09 una sintesi delle sciocchezze dette per cercare di dimostrare che l’universo ha 6000 anni e che, di conseguenza, tutti gli scienziati del mondo racconterebbero frottole, a cominciare da quelli invitati al convegno in Vaticano.
Obiettivo primario del convegno al CNR era appunto quella di controbilanciare un convegno vaticano senza creazionisti!
Successivamente la stessa rivista conservatrice cattolica diretta dal vicepresidente del CNR aveva pubblicato numerosi articoli sulle relazioni dei creazionisti presentate al convegno al CNR. Di questi articoli si parla qui, dove possiamo vedere anche alcune foto delle persone che credono che la terra, se non l’universo, abbia 6000 anni.
Ed ora siamo arrivati al massimo: sta uscendo addirittura un volume in cui si cerca di dimostrare che il Vaticano sbaglia se rinuncia ai contributi dei creazionisti organizzati dal vicedirettore del nostro principale ente di ricerca scientifica! Nell’anno di Darwin e di Galilei sembra un’impresa insuperabile … forse meritevole perfino di comparire nel Guinness dei primati…
Se ne parla su Libero (“L’outing degli scienziati contro Darwin”). Nell’articolo si fa presente che il libro che verrà presentato dal vicepresidente del CNR il 6 novembre in un albergo si basa su “Un corpus teorico che, secondo i documenti che il Cnr sta per rendere pubblici, fa acqua da tutte le parti”. Il mondo, possiamo immaginarlo…, attende con ansia di leggere …. questi “documenti che il CNR sta per rendere pubblici”.
E’ una situazione in cui sembra non rimanga quasi altro da fare, almeno per i cattolici,  che … tifare per il Vaticano e mons.Ravasi, suggerendo di organizzare corsi per la terza età su questi problemi; sarebbe molto interessante conoscere però, e speriamo sia inserita nel libro, l’opinione del suo rappresentante ufficiale al convegno creazionista, don Thomas Trafny, del Pontificio Comitato per la Cultura, che si vede nelle foto al tavolo della presidenza, e di cui non si conosce finora alcuna valutazione ufficiale sul convegno ...
Cosa potrebbero invece fare i non cattolici o gli scienziati, in particolare quelli che si occupano di evoluzione? Chiedere al CNR se intende continuare a finanziare la moderna ricerca biologica, dato che viene qualche dubbio …
Un commento critico ma solo all’articolo, senza riferimenti al CNR, compare il 5/11 sul blog Legno Storto, nell’articolo scritto da un coraggioso e impegnato genetista dell’Università di Varese, a cui è associato un penoso dibattito con trolls.
Fra gli integralisti cattolici invece l’articolo viene ripreso (TutusTuus) o si pubblicizza il libro (CulturaCattolica, Linea, Le Forum Catholique). Non manca (5/11) un’agenzia di stampa la ADNKronos, che non sembra controlli né le fonti (anche solo sui libri di scuola delle medie) né i refusi: "l'evoluzionismo appare come una 'cosmogonia' che pretende di descrivere la storia del mondo partendo da postulati scientifici inverificabili, una dottrina spesso imposta come un 'dogma', che invece dovrebbe essere sottoposta al rigoroso vaglio della critica nazionale [sic] e scientifica, attraverso un libero confronto tra gli studiosi".

 

 

1/11/09-USA

·         [Da Pikaia] Due ricercatori della Penn State University, il professore associato di Biologia Eric Post e Ruscena Wiederholt, hanno condotto uno studio riguardante gli effetti del clima sulle popolazioni di quattro specie di primati sudamericani. I risultati sono stati pubblicati tra le Biology Letters dell’ultimo numero della rivista della Royal Society di Londra (“Tropical warming and the dynamics of endangered primates”). Oltre un terzo delle specie di primati attualmente presenti sulla Terra è a rischio estinzione (Pikaia ne ha parlato qui), dunque valutare gli effetti dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento globale su tali specie è di fondamentale importanza.

 

 

1/11/09-IT

·         [da Pikaia] L'11 e il 12 novembre si terrà a Milano il convegno internazionale "Darwin e l'immaginario scientifico" con numerosi ospiti italiani e stranieri.

 

 

OTTOBRE 2009

31/10/09-IT

·         Su Pikaia (“Giallo fra i ghiacci”) si può leggere un’ottima introduzione alla visita (consigliabile anche ai milanesi e a tutti i lombardi, soprattutto se interessati alle loro origini…) alla mostra sulla mummia di Ötzi, L’uomo venuto dal ghiaccio”, aperta fino al 31 maggio 2010 presso la Sala Viscontea di Piazza Cittadella a Bergamo Alta. Per maggiori informazioni: www.ortobotanicodibergamo.it oppure www.museoarcheologicobergamo.it
Per approfondimenti si consiglia il sito: www.iceman.it, del Museo Archeologico dell’Alto Adige, in cui è conservata la mummia di Ötzi.

 

31/10/09-USA

·         [Da C.Zimmer] NOVA TV sta sviluppando un sito web dedicato all’Evoluzione che contiene informazioni, video, links, news. Decisamente impressionante, sempre nel sito di C.Zimmer, il video (Magnetic Movie) che ha vinto l’ Imagine Science Film Festival. Qui gli altri video del Festival.

·        A proposito di NOVA TV … dagli USA alcuni nuovi video di conferenze su temi di interesse per l’evoluzione:
- Richard Dawkins: The Greatest Show on Earth (NOVA TV)
- 4/10 'The Evolution of Confusion' by Dan Dennett, AAI 2009
- 4/10 'Design vs. Chance' by PZ Myers, AAI 2009

- 4/10 'From the Heavens or From Nature: The Origins of Morality' by Dr. Andy Thomson, AAI 2009
- 4/10 'A Universe From Nothing' by Lawrence Krauss, AAI 2009

 

30/10/09-IT

·         Un FestivalScienza anche a Cagliari dal 5 al 12 novembre, dove si parlerà soprattutto di Galilei e di Darwin. Fra gli ospiti, B.Chiarelli, E.Bellone, D.Mainardi, F.Facchini e C.Bernardini. Non siamo a metà del 1800, ma Darwin viene presentato come uno che sfida la creazione (“Darwinismo ed evoluzione della vita: una sfida alla creazione?”) mentre è più noto per aver messo alla prova la ragione, sfidandola a usare spiegazioni naturali per giustificare eventi naturali. In questo modo, su basi che si sono via via solidificate, nacque la biologia moderna.
Il titolo sembra ideato da chi crede che “creazione” sia da intendere in senso filosofico, dato che Darwin è stato indubitabilmente soprattutto uno scienziato, poco interessato, almeno da giovane, agli aspetti filosofici; non si dovrebbe giocare sulle diverse definizioni di “creazione”, forse approfittando del fatto che il suo significato filosofico viene insegnato fin dall’asilo.

·         [da Pikaia] E' in edicola l'ultimo numero della rivista Le Scienze (Novembre 2009, n. 495), un numero speciale dedicato alle Origini. Dalle origini dell'universo a quelle della vita sulla Terra, passando dall'enigma della nascita del sesso fino alla comparsa della mente umana

 

30/10/09-USA

·         [Da Pikaia] Molto interessante un articolo (“Acceptance of Evolution Increases with Student Academic Level: A Comparison Between a Secular and a Religious College” pubblicato su Evolution: Education & Outreach, dove si dimostra la relazione inversa fra ignoranza e accettazione dell’evoluzione: “più la conoscenza della biologia aumenta più la teoria dell’evoluzione viene accettata come unica spiegazione. Ne consegue che l’evoluzione dovrebbe diventare parte del curriculum scolastico di tutti fin dai primi anni scolastici e senza distinzioni. Biologia dovrebbe diventare una materia fondamentale come tante altre, se non di più”.
Evidentemente se le conoscenze sono scarse, la teoria dell’evoluzione appare una questione di fede.
Difficile offendersi se questo articolo dimostra come l’antievoluzionismo risulti lo sbocco naturale per chi non solo ha una scarsa conoscenza scientifica, ma soprattutto … non ne sente nemmeno la mancanza.

 

29/10/09-IT

·         Sulla Stampa un articolo (“E il serpente ci insegnò a parlare”) in cui uno storico e giornalista commenta un libro (“The fruit, the tree and the serpent”) di L.A.Isbell, primatologa dell’UC Davis University in cui si sottolinea l’importanza della coevoluzione con i serpenti nello sviluppo della vista e di altri adattamenti specifici dei primati. Strano l’errore ripetuto nel nome della primatologa …

 

29/10/09-UK

·         Su Nature ancora un articolo sul famoso esperimento di Lenski, che ha seguito per decenni decine di migliaia di generazioni di Escherichia coli, in un esperimento che cerca di simulare l’evoluzione biologica, evidenziandone e dimostrandone i meccanismi: Nature. 2009 Oct 29;461(7268): Genome evolution and adaptation in a long-term experiment with Escherichia coli, di Barrick JEYu DSYoon SHJeong HOh TKSchneider DLenski REKim JF. No, dai batteri non è uscito finora nessun crocoduck, come pretenderebbero I creaizonisti…

 

26/10/09-VA

·         L’agenzia vaticana (?) Zenit, al contrario del responsabile della cultura, mons.Ravasi, fa il tifo per i creazionisti biblici che stanno cercando di farsi notare (non essendo stati ammessi da mons.Ravasi ai convegni vaticani sull’evoluzione). In un articolo della versione inglese (“Scholars Aim to Disprove Darwin. As Theory Turns 150, Scientists Say It's Impossible”) presentano il convegno antievoluzione (cioè contro l’evoluzione e non contro il neodarwinismo, come si capisce bene dal titolo: "The Scientific Impossibility of Evolution") organizzato il 9/11/09 presso l’università (!) S.Pio V dai creazionisti biblici del Kolbe Center USA, il cui presidente (H. M. Owen) è l’organizzatore. Gli atti del convegno si possono trovare qui.

 

25/10/09-IT

·         A Cuneo il 13 novembre P.G.Odifreddi e L.Novelli presenteranno, in un dibattito (“La rivoluzione luminosa”) organizzato nell’ambito dell’iniziativa Scrittorincittà la loro esperienza come studiosi di Charles Darwin, offrendo “il racconto di due voci diverse ma ugualmente appassionate della vita e dell’esperienza eccezionale del grande scienziato inglese”. Luca Novelli avrà nella mattinata anche un incontro con le scuole sul viaggio di C.Darwin, che lui ha ripercorso e documentato con foto e disegni.

 

24/10/09-IT

·         Sul Corriere un articolo (“L’evoluzione ricostruita in provetta”) di T.Pievani illustra alcuni recenti grandi scoperte che ormai rendono un fatto anche la teoria dell’evoluzione, come il famosissimo esperimento di R.Lenski che da 21 anni sta coltivando migliaia di generazioni di batteri, regolarmente dimenticato dagli antievoluzionisti…. Di questo e altri esperimenti si parlerà al Festival della Scienza di Genova, iniziato da poco.

 

23/10/09-USA

·         Chi non ha problemi con i fusi orari USA si può iscrivere alla teleconferenza della Darwin Lecture che SEAN CARROLL terrà il 4 novembre (8:00 PM EST/ 7:00 PM CST/ 5:00 PM PST) all’università del Wisconsin: "The Making of the Fittest: Natural Selection and the DNA Record of Evolution". Gli uditori sono invitati a darsi una rinfrescata su Darwin: “Attendees are encouraged to read chapters 3 and 4 on variation in Darwin's great book.”
Qui si possono scaricare i video degli eventi precedenti, gestiti da “The Darwin 150 project” (con pagina su Facebook alla ricerca di 1.000.000 di iscritti) :
Lecture 1: "The World Before Darwin" - Everett Mendelsohn (video e mp3)
Lecture 2: "Variation: Chapters 1 and 2 of 'On the Origin of Species'" - Pulitzer Prize-winning Jonathan Weiner (mp3).

 

23/10/09-FR

·         Sembra che i cattolici francesi abbiano invece deciso di parlar bene di Darwin. Oggi il convegno “Dieu, le temps et la vie”, organizzato dall'Académie Catholique de France al Collège de Bernardins.
Se ne parla anche in una articolo della R.Vaticana (“Inaugurazione a Parigi della nuova Accademia cattolica di Francia”, dove però Darwin scompare sotto ai problemi angoscianti della galoppante “scristianizzazione” della Francia. 

 

23/10/09-IT

·         Si apre domani a Ischia una scuola estiva (?) di tre giorni sul tema “L’uomo e la natura, dopo Galileo e Darwin”. L’evento è organizzato dall’ Istituto di Cibernetica “Eduardo Caianiello” dal Cnr di Napoli, dal Dipartimento di Sociologia-Università Bicocca di Milano e dal Circolo Sadoul di Ischia, in collaborazione con la Consulta Nazionale su Scienza e Società, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, la Fondazione Idis-Città della Scienza di Bagnoli e la Rivista “Scienza&Società”. Il programma prevede gli interventi di Bruno Arpaia, Ernesto Carafoli, Mario Campanino, Andrea Cerroni, Giulio de Martino, Orlando Franceschelli, Giulio Giorello, Pietro Greco, Angelo Guerraggio, Ugo Leone, Pietro Nastasi, Antonio Navarra, Paola Pierobon, Olga Rickards, Vittorio Silvestrini, Guglielmo Tamburrini, Settimo Termini. 

·         Un convegno su Darwin domani a Finale Ligure: “A parlarne saranno persone che sono espressione di mondi diversi: il teologo Giampiero Bof e Giovanni Murialdo, professore ordinario della Facoltà di medicina interna all’Università di Genova. oltre a Daniela Cipolloni e Nicola Nosengo, autori del libro ‘Compagno Darwin. L’evoluzionismo è di destra o di sinistra?’. A coordinare l’incontro sarà Doriana Rodino, biologa e divulgatrice scientifica”.

·         Da quando sono stato criticato dai creazionisti per aver ripreso una notizia sbagliata tratta da un sito creazionista USA, non mi fido più.
La notizia che il vicepresidente del CNR organizzi e partecipi a un conferenza per presentare un suo libro contro la teoria dell’evoluzione (“Il tramonto di una ipotesi”) a Roma il 6/11 in un Hotel (?) nelle vicinanze del Vaticano (!) potrebbe anche essere vera, ma rimango sospettoso.
Sia perchè la definizione “ipotesi” è assurda e superata (basti pensare che per Giovanni Paolo II - il 22 ottobre
1996, giusto 13 anni fa!! - quella di Darwin era già riconosciuta come una teoria, quindi “ben più che un’ipotesi”),  sia perchè per ora la notizia è data solo da un sito web creazionista…
Nonostante che l’interesse del vicepresidente per l’evoluzione sia abbastanza recente, si è già fatto notare per la sua definizione del tutto originale di evoluzione, che possiamo leggere sul Corriere del 16/9/08: «L' evoluzione è solo un' ipotesi filosofica, che non ha ancora trovato un serio supporto da parte della ricerca empirica e ha avuto traduzioni catastrofiche sul piano politico con i regimi totalitari. Infatti il comunismo nasce dalla sintesi tra Hegel e Darwin compiuta da Karl Marx, mentre il razzismo hitleriano trae le sue origini da una mescolanza tra lo stesso Darwin e Friedrich Nietzsche». [Oltre al fatto che altri storici credono che “Il Capitale” sia del 1848, 11 anni prima del libro di Darwin, si è dimenticato di citare la peste, o le zanzare, o i batteri che vivono a miliardi nel nostro intestino; quelli sì sono un incontestabile prodotto dell’evoluzione. Sicuramente non sembra conoscere la stretta relazione fra alcune sette protestanti USA e il razzismo nazista, ammessa solo, e con vergogna, nel 2008] 
Terrò d’occhio il sito web del CNR, in attesa che la notizia compaia e poi scompaia

 

22/10/09-IT

·         Inizia a Genova il Festival della scienza. Quest’anno però il tema (Il futuro) non è certo il più adatto per parlare … di evoluzione, qualcosa comunque si può trovare, a cominciare dalla conferenza di Niles Eldredge (Ecologia, Evoluzione e il futuro della vita) il 27/10/09. Qui il Programma e qui il motore di ricerca, e la ricerca libera. Per chi non lo avesse già sentito a Milano, A.La Vergata torna il 1’ novembre con la conferenza “Tutta colpa di Darwin?”.

·         Ritorna F.AgnoIi con un articolo sul Foglio (“Provocazioni”). In effetti il sottotitolo è davvero un po’ una provocazione, dato che gli viene attribuita la lettura di due libri, mentre dell’articolo si capisce chiaramente che si sia accontentato di uno, ritenendo che Boncinelli sia poco prudente e pure un po’ ideologico.
Poco coerente sembra quindi la scelta di apprezzare e sottolineare una frase dell’unico libro (dei due citati) che ha letto, “L’evoluzione” di F.Ayala, che non può che essere giudicata imprudente e ideologica, non essendo verificabile: “gli esseri umani (intesi come organismi intelligenti con cui è possible comunicare) sono soli nell’immenso universo e saremo sempre soli”.
A questa citazione fa seguire una sua valutazione errata e ideologica del caso (paragonato erroneamente ad una roulette, attribuendo impropriamente l’immagine a Boncinelli) da cui consegue inevitabilmente la sua interpretazione ideologica che lo porta, come altri, ad identificare improbabile con impossibile, allo scopo di concludere che l’uomo sia progettato.
Una visione davvero non ideologica dovrebbe però prevedere la dimostrazione che anche la zanzara, oltre allo scimpanzè, sia stata progettata, e questo richiederebbe quindi ulteriori riflessioni…
Anche nelle conclusioni ritorna questo “benedetto” “caso” il cui ruolo nell’evoluzione biologia viene ideologicamente e strumentalmente esagerato. Spiace che non abbia letto anche il libro di Boncinelli … sono anni che AgnoIi esalta il caso oltre ai suoi meriti reali. Forse avrebbe finalmente incontrato qualche frase sulla selezione naturale, magari più illuminante di tante altre che sicuramente ha gia letto inutilmente. 
In conclusione l’articolo sembra dimostrare, parafrasando il sottotitolo, che “Dio impedirebbe di capire l’evoluzionismo”, mentre proprio il libro che ha letto, scritto da un biologo evoluzionista USA, ex-domenicano spagnolo, cercava di dimostrare il contrario.
Povero Ayala, nonostante abbia contribuito alla vittoria degli evoluzionisti in processi contro gli integralisti religiosi USA, … non sempre riesce ad essere convincente …

 

22/10/09-DE

·         Una ricerca tedesca pubblicata su Nature (“Convergent evolution of anthropoid-like adaptations in Eocene adapiform primates”) presenta un nuovo primate fossile trovato in Egitto e vissuto 37 milioni di anni fa, Afradapis longicristatus. Un articolo di commento su Nature (“Fossil primate challenges Ida's place”) sottolinea come questo reperto confermi alcuni dubbi già sollevati sulla proposta posizione del famoso Darwinius (di 47 milioni di anni fa) sulla linea evolutiva delle aplorrine, il gruppo di primati a cui appartiene anche l’uomo: “Teeth and ankle bones of the new Egyptian specimen show that the 47-million-year-old Ida, formally called Darwinius masillae, is not in the lineage of early apes and monkeys (haplorhines), but instead belongs to ancestors (adapiforms) of today's lemurs and lorises

 

21/10/09-USA

·         Nel sito dell’NCSE il link ad un articolo di Kevin Padian (paleontogo e efficace consulente del NCSE nei processi in difesa dellìevoluzionismo) comparso su Bioscience: “Ten Myths about Charles Darwin”. Interessante anche il tentativo di immaginare come dovesse apparire, oggi, lo studente ventottenne C.Darwin dopo 5 anni in giro per il mondo. Le troppe foto di un Darwin barbuto fanno dimenticare che aveva solo 23 anni quando si imbarcò sul Beagle.  

 

21/10/09-IT

·         Si intitola “L'uomo che gettò nel panico Darwin. Alfred Russel Wallace e Charles Darwin, il lato umano della genesi di una teoria scientifica” la conferenza in programma questa sera, alle 21, al museo civico di Storia naturale, in via De Pisis 24 a Ferrara. L’incontro, inserito nel programma del Darwin year 2009, vedrà la partecipazione di Stefano Mazzotti curatore dello stesso museo di Storia naturale di Ferrara e di Leonardo Latella del museo di Storia naturale di Verona.

·         Sono state pubblicate le nuove tabelle orarie delle materie previste per i nuovi licei. Forse a qualcuno sembrano poche le ore dedicate alle scienze e in particolare alle scienze naturale. Per i creazionisti deve essere forse una sorpresa invece vedere che nelle scuole superiori ci sono sempre 2/3 ore settimanali di scienze naturali o di biologia.
La lettura delle tabelle fa capire perchè gli evoluzionisti hanno difficoltà a discutere con chi nega le conoscenze che anche in Italia vengono fornite ai giovani per così tante ore alla settimana, per così tanti mesi e per 5 anni.
E’ oggettivamente impossibile che un intervento di 20/30 minuti sia utile, e non sembri una provocazione, se non si accettano le conoscenze che sono comuni a tutti coloro che hanno una formazione scolastica fatta alle superiori. L’esperienza didattica con migliaia di studenti, delle superiori o universitari, dimostra che non è proprio possibile in poco tempo “
illuminare gli ignoranti”. Si può capire l’interesse dei creazionisti a “conoscere con educazione e rispetto le loro tesi”, ma l’esperienza insegna che anche 2/3 ore alla settimana per 5 anni di liceo non sono sufficiente.
Quanto al rifiuto tardivo a partecipare, bisogna ricordare che pochi in Italia sanno che esistano ancora alcuni creazionisti biblici che non seguono le indicazioni della chiesa cattolica, e che quindi non vengono accettati nemmeno ai convegni organizzati dal Vaticano.
Qualche relatore invitato forse se n’è accorto solo all’ultimo momento, e ha capito che non era conveniente discutere con coloro che la stessa chiesa cattolica da alcuni anni ha smesso di invitare ai convegni seri.

 

20/10/09-IT

·         Domani 21/10 a Milano (ore 14.30 - 16.30, presso il Dipartimento di Matematica, via Saldini 50, aula Chisini), nell’ambito dei seminari del Corso di Bioetica del corso di laurea in Biotecnologi Mediche e medicina molecolare, si terrà un seminario del prof.Guido Barbujani  su “La genetica e l’invenzione delle razze umane

·         Raffica di eventi a conclusione della mostra su Darwin a Milano.

·   21/10 ore 18.30 Rotonda Befana: Antonello La Vergata, Colpa di Darwin? Razzismo, eugenetica, guerra e altri mali

·   22/10 ore 18.30 Rotonda Befana: Aldo Fasolo, Darwin nel cervello

·   24/10 ore 18.30 Palazzo Besana | Piazza Belgioioso, 1 (dietro a S.Fedele vicino al Duomo): Dialogo tra Luigi Luca Cavalli Sforza e Telmo Pievani

·         Il 22/10 dalle 16 a Camerino un seminario sulla mummia del Similaun (Ötzi: l’uomo venuto dal ghiaccio”) nell'ambito della mostra "Sulla rotta del Beagle, in viaggio con Darwin alla scoperta della teoria evolutiva", parteciperanno come relatori il Prof. Franco Ugo Rollo, docente della Facoltà di Scienze e Tecnologie Unicam, il Prof. Albert Zink e il dott. Marco Samadelli di EURAC, il Museo Archeologico dell'Alto Adige di Bolzano.  Altre iniziative previste a Camerino, fra cui uno spettacolo teatrale.

 

19/10/09-IT

·         [da Pikaia] Amici e allievi di Pietro Omodeo, il decano degli evoluzionisti italiani, hanno deciso di festeggiarlo nel modo che forse apprezza di più: producendo un libro (Life and Time. The evolution of life and his history).che è scaricabile gretuitamente da internet.

 

18/10/09-IT

·         A Torino la Cattedra del Dialogo (promossa dalla Commissione regionale delle comunicazioni sociali dei vescovi piemontesi) ha organizzato l’8 ottobre un incontro fra un docente di fisica e una teologa su "Come vanno i cieli, come si va in....cielo" (qui nel sito della webTV della curia, la registrazione delle interviste ai due oratori). Secondo un articolo dell’Avvenire del 10/10 (“A Torino fede e scienze in dialogo. La prima serata tra fisica e teologia”) il fisico avrebbe spiegato che la scienza «mai s’arroga il compito di spiegare o capire i fenomeni, poiché si limita a descriverli col linguaggio matematico» [?!] e che “il fisico per credere nelle leggi naturali fa un atto di fede” [?!].
Il prossimo appuntamento sarà il 12 novembre con il fisico U.Amaldi e il biologo M.Luzzatto, sul tema «Evoluzionismo e creazione».
Speriamo che in questa occasione, con due scienziati, la scienza venga presentata in modo un po’ migliore … e più aggiornato … e che riescano a farsi capire meglio anche dai giornalisti … anche dell’Avvenire.

 

17/10/09-IT

·         Domani 18/10 a Bergamo, nell’ambito di BergamoScienza, alle 11.30 al Teatro Sociale si parlerà dei creazionisti: G.Bocchi e R.Maiocchi saranno i relatori della conferenza «La cosmologia contemporanea e il creazionismo»

·         [da Provincia autonoma di Bolzano] si svolgerà giovedì 22 ottobre, alle ore 17.30, presso il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, in via Bottai 1, a Bolzano l’inaugurazione della mostra “®Evolution”. “In occasione dell’Anno di Darwin, la mostra temporanea "®Evolution" del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige presenta l’evoluzione dal vivo e grazie a piante e animali viventi dimostra che l’evoluzione è un processo visibile. La rassegna illustra l’incredibile varietà della natura prendendo le mosse dal viaggio compiuto da Charles Darwin 175 anni fa in seguito al quale il celebre naturalista rivoluzionò completamente la percezione della natura”.
Complimenti agli organizzatori; sembra che all’inaugurazione manchi solo l’esercito: saranno presenti all’inaugurazione Luis Durnwalder, presidente della Provincia, Karl Golser, vescovo di Bolzano-Bressanone, Bruno Hosp, presidente dei Musei provinciali altoatesini, Gerhard Brandstätter, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, Vito Zingerle, direttore del Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige

·         Pordenone: Con “Emma Darwin, l’evoluzione di un amore”, incontro (con C.Ceci e S.Moriggi) dedicato alla moglie del celebre evoluzionista, si apre sabato 17 ottobre “Sabato Scienza”, uno dei filoni attraverso i quali si sviluppa STORIE DI FUTURO: storie di scienza e di tecnologia, storie di vita di scienziati sia del passato che del presente.

 

16/10/09-IT

·         [da Pikaia] A Milano mercoledì 28 ottobre 2009, dalle 15 alle 19, il Centro Filippo Buonarroti organizza nel Museo di Storia Naturale di Milano il convegno “La teoria dell’evoluzione di Charles Darwin alla prova della scienza e della cultura del nostro tempo”. Si farà una valutazione dei risultati dell’anno dedicato a Darwin e del dibattito in corso sulla teoria dell’evoluzione.

·         [da Pikaia] A conclusione dell’anno darwiniano, l’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali (ANISN), in collaborazione con la Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE), organizza ad Abbiategrasso (MI) un corso di tre giorni sull’insegnamento della biologia evoluzionistica e sulle modalità della comunicazione scientifica. Iscrizioni entro e non oltre il 15 novembre p.v.

·         [da Pikaia] David Penny dell’Università di Massey, Nuova Zelanda, cerca di capire quale fosse il modus operandi di Darwin in un interessante saggio (“Charles Darwin as a theoretical biologist in in the mechanistic tradition”), pubblicato su Trends in Evolutionary Biology, una nuova rivista dell'Università di Pavia.

·         Dal 17 ottobre a Ferrara: riprende il Darwin Year, con una serie di iniziative autunnali. L’interesse è ora soprattutto sull’evoluzione umana, con una mostra che si inaugurerà il 17/10, "Anthropos. Alle origini dell’uomo". Qui il programma delle altre iniziative.

·         Oggi a Firenze c’è l’inaugurazione di “Pianeta Galileo”, una delle poche iniziative di diffusione della scienza che si svolge a livello regionale. Una delle iniziative di rilievo è la tavola rotonda “CULTURA SCIENTIFICA e CULTURA UMANISTICA”, a cinquant'anni da Le due culture di Charles P. Snow. È piena di sorprese l’edizione 2009 di Pianeta Galileo, la manifestazione scientifico-culturale nata per far incontrare il mondo della scuola con quello della ricerca scientifica. Un mese di eventi in tutte le province toscane. Un programma nato sotto gli auspici di due stelle del pensiero scientifico: Galileo e Darwin [Leggi tutto...]. Qui il programma e le iniziative dedicate alla biologia e all’evoluzione biologica

 

15/10/09-IT

·         Nel sito web avventista si informano i fedeli che mancano 9 giorni alla celebrazione del “sabato della creazione”, il 24 ottobre.
Positivo il fatto che nell’articolo si riconosca, proprio mentre i creazionisti dell’AISO gioiscono per inesistenti difficoltà dell’evoluzionismo, che “
la visione evoluzionista ha progressivamente raggiunto il dominio praticamente incontrastato nel mondo intellettuale dell’Occidente” e addirittura, forse esagerando (ma più probabilmente confondendo il fatto dell’evoluzione biologica con la teoria che oggi la spiega nel modo migliore) che “In più, l’evoluzione è stata accettata anche da gran parte del mondo della religione.
L’improbabile definizione data dell’evoluzionismo teista (che caratterizza la chiesa cattolica, che su Darwin non si esprime certo in modo positivo…)
sembra confermare questa confusione.
Spiace poi notare che la lucida analisi dei propri errori, fatta nello scorso settembre dalla chiesa anglicana, con conseguente ammissione di colpa, non abbia fatto riflettere anche le altre chiese cristiane.

 

14/10/09-VA

·         Frase sibillina e un po’ intrigante, più per quello che nasconde che per quello che mostra, quella detta da mons.Ravasi, responsabile della cultura per il Vaticano, in una intervista al Messaggero di oggi: “Mons.Ravasi: dialogo fra scienza e fede”.
In un articolo, con un titolo che contiene la parola dialogo, fa davvero rabbrividire leggere la breve e inquietante citazione di mons.Ravasi su Darwin:
 non è finito all’Indice forse perché protestante .
Leggere questa valutazione su Darwin rischia di rendere poco sincere e credibili alcune altre frasi dell’intervista (“Scienza e fede devono seguire percorsi propri”, “scienza e fede devono dialogare”, “i dialoghi possono essere fecondi”, …) ma soprattutto dovrebbe giustifiare precedenti dichiarazioni fatte nel
2005 in favore dell’autonomia della scienza, quando disse semplicemente che: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”. Sembra di capire invece che per la chiesa cattolica dell’ottocento fosse importante verificare preliminarmente la religione di afferenza del ricercatore.
Ovviamente sarebbe interessante che mons.Ravasi chiarisse quale pericolo avrebbe corso la scienza e l’evoluzione culturale umana nel caso Charles Darwin fosse vissuto in un paese cattolico o se fosse stato addirittura un religioso, come era previsto.
Potrebbe certamente trarre qualche utile spunto di riflessione analizzando … il calvario di Teilhard de Chardin, un cattolico, un prete, un gesuita, un paleoantropologo che cercò di far dialogare due “culture” che in realtà hanno, come dice mons.Ravasi, “due percorsi propri”.
Purtroppo, come ha dimostrato TdC, nessuna religione ama il dialogo, e spesso le condanne, come nel suo caso, sopravvivono per decenni anche oltre la morte del condannato … come è stato confermato dal card.Poupard, a 54 anni dalla morte, il 17/2/2007
Questa valutazione in quanto permette finalmente di chiarire il motivo per cui nel settembre del 2008 mons.Ravasi poteva dire che la chiesa cattolica, a differenza di quella anglicana, non aveva proprio da scusarsi di nulla in quanto non l’aveva mai condannato né scomunicato … Ora finalmente sappiamo che il motivo era semplicemente un problema di diversa parrocchia … 
Ora finalmente sappiamo anche quanto rischia uno scienziato ad aderire ad una delle tante religioni … ma c’è un vantaggio …: le altre lo rispetteranno maggiormente …
Mons.Ravasi dovrebbe spiegare inoltre il motivo per cui, proprio poco dopo un convegno su Darwin, non gli sia ancora chiaro (“.. forse …”) cosa sarebbe successo a Darwin se fosse nato in un paese cattolico (… forse ci sarebbe qualcosa da rivedere sul famoso “dialogo fra scienza e fede”?).    
A questo proposito non si dovrebbero dimenticare le parole di mons. S.Pagano, archivista esperto di G.Galilei, pubblicate il 29/5/09 sull’Osservatore Romano: “non si può negare la ferma e risoluta decisione di Urbano VIII a volere il processo e la condanna affidando le carte e gli studi di Galileo al vaglio di studiosi prevenuti e non sempre all'altezza”.
E’ successo lo stesso anche con Darwin nell’800, quando Leone XIII pubblicò un’enciclica contro i naturalisti? Sta succedendo lo stesso adesso che non si sa ancora se approvare o condannare Darwin?
Un fatto rilevante risulta comunque evidente confrontando le numerose dichiarazioni di cattolici verso alcuni scienziati rispetto alla frase di mons.Ravasi: meglio essere protestanti che atei … c’è maggior rispetto e si evita qualche condanna in più …

·         La stessa frase di mons.Ravasi è riportata, leggermente diversa (“non è mai entrato nell’Indice, forse perché era un autore protestante”), anche nel quotidiano on line Toscana Oggi (“SCIENZA E FEDE: MONS. RAVASI, VERSO «UNA TEORIA DEL DIALOGO», IN VATICANO MOSTRA SU GALILEO”), dove si inquadra l’intervista del Messaggero nell’inaugurazione di una mostra su G.Galilei; c’è solo un’aggiunta, una valutazione non certo favorevole a chi affronta i problemi avendo già la verità in tasca: “è possibile un dialogo molto fecondo tra queste discipline, se non si adottano vie di precomprensione”; sempre che sia riportata sia corretta e che la “pre-comprensione” non sia molto diversa dal “pre-giudizio”.

·         La stessa frase si trova anche nell’articolo dell’Avvenire (“Tra scienza e fede dialogo oltre i tribunali”): «non è mai entrato nell’Indice, forse perché era un autore protestante».

·         Molto diversa è invece la frase di mons.Ravasi che viene riportata da un’agenzia vaticana… Nell’articolo dell’agenzia Zenit (“Anno dell'Astronomia: opportunità di dialogo tra fede e cultura”) leggiamo infatti che Darwin non è stato giudicato dalla Chiesa “perché probabilmente era un autore protestante”. In questo caso il dubbio sarebbe sulla sua afferenza religiosa più che l’inserimento de “L’origine delle specie” nell’Index librorum prohibitorum?

 

13/10/09-USA

·         L’ultimo numero (set 2009) del Journal of Effective Teaching è tutto dedicato all’insegnamento dell’evoluzione a livello di college e di università. Tutti gli articoli sono qui consultabili ondine.

 

12/10/09-IT

·         Nel sito degli evangelici si forniscono informazioni imprecise sull’annullamento di un’iniziativa inserita nel convegno organizzato dai creazionisti protestanti milanesi, legati – diversamente dai cattolici che da un anno non accettano più né creazionisti né neocreazionisti (=ID) ai loro convegni - ad una lettura acritica dei primi versetti della Bibbia. Si parla di una fuga di evoluzionisti, mentre gli organizzatori sanno bene che da tempo chi si occupa professionalmente di evoluzione biologica, i cosiddetti “esperti di Darwin”, avevano fatto sapere che non ritenevano possibile discutere con chi nega fatti e teorie scientifiche che da decenni sono state verificate e che si sono dimostrate utili all’umanità.
Altri docenti successivamente coinvolti probabilmente non seguivano costantemente il dibattito sulla biologia evoluzionistica e quindi non conoscevano altrettanto bene il mondo del creazionismo biblico italiano, e forse, come tanti cattolici, addirittura ne ignoravano anche l’esistenza. Purtroppo non si sono quindi nemmeno insospettiti nel vedere definita eufemisticamente addirittura come “teoria del creazionismo” un’ipotesi metafisica da secoli indimostrabile e indimostrata.   

 

10/10/09-VA

·         Notizia interessante riportata nel sito del DISF (“Francis Collins, direttore del Progetto genoma e autore di "The Language of God", nominato da Benedetto XVI membro della Pontificia Accademia delle Scienze”) e in molti siti cattolici (“Human genome and embryology experts named to Pontifical Academy of Sciences”), giornalistici (“Pope names NIH director to Vatican think tank”) ed evoluzionistici.
Il Papa infatti ha nominato come nuovo componente dell’Accademia Pontificia delle Scienze F.Collins, ex direttore del progetto Genoma (e recentemente nominato da B.Obama direttore dell’NIH, il principale ente finanziatore della ricerca medica e biologica USA).
Ci sarà quindi da oggi almeno un componente favorevole alla ricerca … sulle cellule staminali embrionali, o probabilmente due, dato che nell’Accademia è entrato anche l’embriologo E.De Robertis, che si occupa anche lui di cellule staminali.
Sembra che abbia avuto effetto la predica del 07/03/2008
di P.Cantalamessa, che fece presente al Papa il rischio di mettere in difficoltà la chiesa appoggiando posizioni antiscientifiche sui temi dell’evoluzione biologica.
Lo fece citando nella predica una frase molto dura tratta proprio da un libro di Francis Collins (“Il linguaggio di Dio”) che stava leggendo: “
Non c’è da meravigliarsi se molti di questi giovani voltano le spalle alla fede, concludendo di non potere credere in un Dio che chiede loro di rigettare ciò che la scienza insegna loro con tanta evidenza intorno all’universo naturale”. 
F.Collins è di religione evangelica, ma preferisce l’evoluzionismo teista proposto dalla Chiesa cattolica rispetto al creazionismo e all’Intelligent Design, prevalente fra i protestanti USA (e che qualche cardinale cercava recentemente di proporlo al Papa come migliore alternativa …)
Il 30 settembre Francis Collins, nuovo direttore del NIH, ha nominato i membri di un gruppo di lavoro per definire i requisiti per i ricercatori che vogliono creare e registrare linee di cellule staminali embrionali umane attraverso il Registro ufficiale delle cellule staminali dell'Agenzia.

 

8/10/09-USA

·         [da Gravità Zero: “Obama: scienza fondamentale per la salute di una nazione”] Il presidente USA riceve alla Casa Bianca alcuni scienziati a cui vengono attribuite le Medaglie Nazionali della Scienza. Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha affermato che investire in ricerca scientifica e tecnologia è fondamentale per la salute di un paese ora più che mai e che bisogna continuare a investire "nella prossima generazione di scoperte e di scienziati". Interessante anche l’ammissione di ignoranza: “Obama ha poi confessato che in materia sia lui che la first lady Michelle sono un po' "arrugginiti".
In Italia invece troviamo addirittura che antievoluzionisti un po’ arrugginiti vorrebbero insegnare l’evoluzionismo a evoluzionisti che non sapevano né della loro esistenza, né del fatto che, da quando alla cultura c’è mons. Ravasi, la chiesa cattolica ufficialmente non discuta più con loro. Qui si vede il video di un creazionista invadente allontanato da un convegno vaticano su Darwin, presieduto in quel momento dagli evoluzionisti F.Ayala e D.Futuyma.

·         Il New York Times pubblica una recensione di N.Wade (“Evolution All Around”) dell’ultimo libro di R.Dawkins, Non sembra abbia capito che con questo libro R.Dawkins abbia inteso modificare il suo approccio ai creazionisti, che in parte vengono difesi dall’accusa di essere ignoranti mettendoli sullo stesso piano di Dawkins: “Creationists insist evolution is only a theory, Dawkins that it’s only a fact. Neither claim is correct”. Ovviamente si evidenzia qualche problema nel presentare al pubblico cosa lui, giornalista scientifico, intenda per “teoria”; qui sembra accettare la visione riduzionista dei creazionisti. L’articolo ha sollevato qualche protesta, che troviamo in un paio di autorevoli lettere al direttore il 25 ottobre (D.Dennett e P.Kitcher)

 

6/10/09-IT

·         Dopo il Museo di storia naturale di Brescia anche l’università di Bergamo sarebbe poco adatta per certificare quello che hanno da dire di vecchio i creazionisti biblici; l’improbabile (ma soprattutto inutile) confronto (?!) fra chi crede che l’universo ha 6.000 anni e chi crede invece a chi ha dimostrato che ne abbia almeno 14.000.000.000 non può che incontrare qualche difficoltà … (“Università, salta il dibattito creazionista, è polemica”).
Non dimentichiamo comunque che a Roma sia l’Università La Sapienza che il CNR hanno messo a disposizione un’aula per convegni creazionisti alternativi in date vicine a quelle dei convegni evoluzionisti organizzati dal Vaticano in ottobre e in marzo (dove invece si tenevano ben lontani creazionisti biblici e estimatori dell’ID, con cui non vogliono più confondersi).
Forse a Roma nessuno ha protestato, a differenza di quel che è successo in Lombardia, e [quasi] nessuno si è accorto dei due convegni.
D’altronde non sembra certo una bella idea quello di far coincidere questa iniziativa oscurantista (leggere qui per capire chi è definito oscurantista per la Templeton Foundation … che finanzia i convegni vaticani) con le giornate di “
BergamoScienza” … illudendosi che nessuno se ne accorga …
Un tempo alcuni ancora credevano che la terra fosse piatta; oggi dopo Colombo e dopo le foto dalla luna, l’argomento è necessariamente passato di moda. Che ci sia ancora qualcuno che crede che la vita sulla terra abbia poche migliaia di anni (e che usi ancor oggi proprio la Bibbia – “quello che per me è chiaro leggendo la Bibbia” dice l’ing.BertoIini- come fonte di conoscenza scientifica, o storica come loro preferisono dire) rimane una delle più grosse sfide fatte alla [loro] ragione.
E’ davvero sconcertante notare con che superficialità si neghi il rispetto della competenza, come se fossimo ancora a diecimila anni fa, quando con laa scoperta dell’agricoltura si dimostrò necessaria la divisione del lavoro e il rispetto delle compatenze.
Soprattutto perchè nessuno crederebbe che oggi anche un creazionista preferirebbe farsi vedere da un ginecologo per uno spiacevole mal di denti.
E poi sono capaci di stupirsi che qualcuno inorridisca se un revisore dei conti pensa di poter concludere un convegno in cui ingegneri e sociologi si illudono di essere davvero credibili anche come critici della scienza …

 

5/10/09-IT

·         Quello che Darwin non poteva sapere” è il tema della conferenza tenuta oggi a Piacenza dal dott. Richard Wiskin, docente di storia, biologia e geografia a Toronto e critico dell’evoluzionismo. La conferenza verrà ripetuta sabato 10 ottobre presso la chiesa evangelica di Modena. Se a qualcuno interessa, qui c’è un video.della prima parte della conferenza, con una ricostruzione dell’evoluzione umana a partire dai primati. Nello stesso sito web evangelico una conferenza per presentare le prove del diluvio universale.

 

4/10/09-IT

·         Con un articolo sul Riformista (“Ardipithecus, la scimmia che più ci assomiglia”)  il paleoantropologo G.Manzi sottolinea la rilevanza e l’eccezionalità del fatto che la rivista scientifica Science ha dedicato ben 11 articoli e la copertina alle ricerche effettuate sui resti fossili dell’Ardipithecus, un nostro lontano antenat di 4.4 milioni di anni fa. La conoscenza dell’inglese e una preparazione di base di paleoantropologia (strano e sospetto che la scuola italiana ormai non la fornisca ai giovani fino a 22 anni se non in un unico corso di laurea…) sono le uniche condizioni per informarsi su questa eccezionale scoperta. L’altra condizione (una connessione internet per collegarsi con il sito web di Science) non è più oggi un problema...

 

4/10/09-IT

·         Dibattito a Roma fra mons.Ravasi e il genetista Axel Kahn su “Fede e scienza” il 2/10/09. Ne riferisce oggi un articolo dell’agenzia Zenit (“Fede e scienza, un dialogo necessario”) e un’intervista della R.Vaticana a mons.Ravasi il 6/10/09

 

2/10/09

·         Da sabato 3 ottobre a domenica 18 ottobre 2009, si svolgerà la VII edizione di “BergamoScienza”.

·       Domenica 4 ottobre 2009 - ore 15.30
Centro Congressi Giovanni XXIII - Sala Alabastro - viale Papa Giovanni XXIII, 106 – Città Bassa Tavola Rotonda:
I DONI DI DARWIN. Relatori: Francesco Colotta, Direttore Ricerca e Sviluppo, Nerviano Medical Sciences, Robert Perlman University of Chicago, Chicago, USA Moderatore:Giuseppe Remuzzi Comitato Scientifico BergamoScienza.

·       Dal 04/10/2009 al18/10/2009: Mostra sull’uomo di Similaun (“L’uomo venuto dal freddo”)

·       da 04/10/2009 al18/10/2009: Mostra “Darwin in Museo

 

1/10/09

·         Sembra che il blog di Oca sapiens abbia cercato di sollevare il velo (1 | 2) sulle qualifiche e sulle competenze di alcuni dei partecipanti al convegno antievoluzionista organizzato da un circolo creazionista milanese diretto da un pastore avventista e composto soprattutto da esponenti di diverse religioni protestanti che vogliono insegnare la biologia ai biologi esperti (e a coloro che almeno sanno come si traduce correttamente in italiano “On the origin of species”). Sembra anche che i previsti “evoluzionisti” non avessero compreso non solo cosa si aspettasse da loro, ma nemmeno quando, tanto è vero che sembra abbiano altri impegni in quei giorni.
[PS: purtroppo sembra non si debba credere all’organigramma fornito dai  creazionisti USA – è davvero imbarazzante doversi scusare con un creazionista per aver ingenuamente ritenuta corretta un’informazione anagrafica contenuta in un sito web che si chiama www.creationism… mi cospargerò il capo di argilla che anche a basse temperature può diventare carbone … e poi cenere applicando temperature più elevate]
In realtà in Italia il problema attualmente ben più serio è questo; è scoppiato in luglio, ma proprio in questi giorni si è aggiunto un aspetto molto … deprimente, se si esclude un sempre possibile (ma non sembra probabile) caso di omonimia …
Al confronto le ingenuità  del “fedele” ingegnere creazionista sentite a Brescia e integralmente archiviate a disposizione di tutti e a futura memoria in questa pagina fanno quasi tenerezza.

 

 

SETTEMBRE 2009

30/9/09-VA

·         Articolo di F.Facchini sull’ Osservatore Romano (“Oltre gli orizzonti e i metodi della scienza”), in riposta ad un articolo di T.Pievani e O.Franceschelli comparso in primavera su Micromega (“Darwinismo ecclesiastico”, MicroMega 4/2009). Tema del contendere è la plausibilità o la pericolosità del passaggio dal naturalismo metodologico al naturalismo filosofico, con il rischio di “appiattire l’uomo all’animale e di innalzare l’animale all’uomo annullando differenze ed identità”.
Si ritorna quindi al problema irrisolvibile del salto ontologico che impedirebbe di indicare un chiaro confine fra i due piani, quello della scienza e quello delle religioni che, a differenza di quella anglicana, ancora dopo 150 anni credono di aver capito davvero l’idea geniale di Darwin. In proposito, per dimostrare che qualcuno aveva capito che il problema potesse essere affrontato in Vaticano solamente sfoderando una grande abilità dialettica, ricordo un passo del discorso di C.Rubbia il 12/11/2003 proprio sulla differenza fra l’uomo e lo scimpanzè, all’apertura dell’anno accademico dell’università Lateranense:
la struttura dettagliata del DNA umano è solo leggermente diversa da quella degli altri esseri viventi. E’ questa una differenza morfologicamente piccola in sé, ma enormemente diversa per quanto riguarda le sue conseguenze. L’uomo è quindi strutturalmente fondamentalmente diverso dalle altre specie animali conosciute. Ha caratteristiche che lo contraddistinguono profondamente e in maniera unica”. Già il 23/7/09 sull’Avvenire era comparsa una difesa di F.Facchini firmata da F.D’Agostino (“Se il codice morale è frutto dell’evoluzione”) e un’altra si trova in un’intervista a R.Timossi il 29/7/09 dal titolo sconcertante applicato a qualsiasi cosa non sia una religione (“Scienza atea, una illusione”), sempre sull’Avvenire.
Se nel 2009 qualcuno pensa che una spiegazione scientifica possa far riferimento a spiegazioni che coinvolgon il soprannaturala, non si capisce proprio perchè mons.Ravasi non abbia voluto né creazionisti nè sostenitori dell’Intelligent Design al convegno su Darwin in marzo.
 …. Già … ma forse si capisce perché mons.Ravasi …. dal giorno del convegno su Darwin preferisce parlare di Galilei, lasciando che siano altri ad esprimersi su Darwin, magari ai creazionisti biblici che dal novembre 2008 hanno organizzato a Roma ben 2 convegni in contrapposizione e in contemporanea a quelli vaticani, o comunque a chi non apprezza che mons.Ravasi nel
2005 abbia detto semplicemente che: “Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito”.     

 

30/9/09-IT

·         [da Pikaia] Oggi su Repubblica una sintesi della conferenza di T.Pievani a Trani su “ECCO COME DARWIN INVENTÒ L' EVOLUZIONE”. Interessante verificare come un’idea stimolata dall’osservazione di fatti insoliti cresca fino a diventare una teoria scientifica. Purtroppo succede solo alle persone intelligenti che non si spaventano di fronte a spiegazioni insolite che inizialmente sembrano perfino assurde. Purtroppo oggi non è più possibile avere venti anni di tempo per rendere difendibile un’idea geniale, né è probabile che, fra miglaia di scienziati oggi esistenti, un collega che 19 anni dopo ha avuto la stessa idea … scelga proprio la persona meno adatta ad aiutarlo a divulgare la scoperta …  J

·         Festival della Scienza di Genova. Dal 23/10. E’ in rete il programma. Se la scienza sarà indubbiamente sempre presente si potranno incontrare anche numerose iniziative sull’evoluzione. In particolare l’incontro con Niles Eldredge (Ecologia, evoluzione e il futuro della vita) il 27/10 alle 18.30 a Palazzo Ducale. Una sintesi dei principali eventi su Mente Locale.

·         [da Pikaia] Interessante intervista a Lawrence Krauss, realizzata da Maurizio Melis per Moebius. Il famoso fisico americano ci aiuta a capire meglio il fenomeno ID e a mettere a fuoco un pezzo della società americana. L.Krauss, insieme a F.Ayala e a K.Miller il 13/7/2005 scrisse una lettera al Papa per chiedere se era d’accordo con l’editoriale del card.Schönborn sul New York Times del 7/7/05 (Finding Design in Nature”) in favore dell’ID, che loro ben conoscevano e cercavano di contrastare da quasi 15 anni insieme a molti altri cattolici convinti che la chiesa cattolica fosse favorevole all’evoluzione.

 

29/9/09-IT

·         Angosciante. Questa rassegna stampa era iniziata 5 anni fa, quando nel 2004 si era spudoratamente cercato di eliminare, con la riforma Moratti, l’insegnamento dell’evoluzione (e dell’evoluzione umana) dalla scuola media, ritenendo (?) che la conoscenza di Adamo ed Eva fosse più che sufficiente per accedere alle superiori. In realtà era stata introdotta, meno notata, una modifica ben più grave ai programmi del 1976: si era  addirittura cercato di eliminare dalla scuola elemnentare l’apprendimento del metodo sperimentale, alla base dello sviluppo della conoscenza scientifica negli ultimi secoli. Il metodo sperimentale non sembrava necessario in una programmazione didattica che si basava sulla premessa che “[gli allievi] abbiano maturato non soltanto una «loro» fisica, chimica, geologia, storia, arte ecc. «ingenue», ma che abbiano elaborato anche una «loro» altrettanto «ingenua», ma non per questo meno unitaria, organica e significativa visione del mondo e della vita”. Per questo motivo era prevista una grande rivalutazione e un grande rispetto verso la visione del mondo e della vita appresa in famiglia: “La Scuola Primaria si propone, anzitutto, di apprezzare questo patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale ereditato dal fanciullo, e  di dedicare particolare attenzione alla sua considerazione, esplorazione e discussione comune”.
Oggi è il momento della riforma dei programmi delle scuole secondarie, e la situazione prospettata sembra invitare ad anticipare la fuga dei cervelli non solo ad un momento precedente alla formazione universitaria, ma addirittura ad un momento che precede le scuole superiori, che secondo gli insegnanti di scienze naturali non fornirebbero più, in campo scientifico, una formazione preuniversitaria adeguata alla cultura attuale.
Come possiamo verificare nel sito dell’ANISN (l’associazione degli insegnanti di scienze naturali) la riforma dei programmi in via di approvazione (anche questa volta senza un adeguato dibattito pubblico) prevede una penalizzazione della formazione scientifica anche nelle scuole superiori.
L’ANISN, a cui si uniscono l’AIF e il DD-SCI, ha quindi lanciato un appello In difesa dell’educazione scientifica, che viene proposto alla firma di tutti coloro che sono preoccupati che si approvino programmi scolastici che non forniscono un’adeguata preparazione su argomenti che nei prossimi decenni sarà indispensabile saper conoscere e maneggiare:

Il riordino della scuola secondaria superiore in via di approvazione mette in pericolo, a causa di drastici tagli, il futuro dell’educazione scientifica nel nostro Paese e dello sviluppo ad essa collegato. I sottoscritti, come rappresentanti di docenti, genitori e cittadini interessati all’efficacia della scuola e al futuro degli studenti, chiedono al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca di garantire che il riordino della scuola italiana riconosca all’educazione scientifica un ruolo di primo piano e lo spazio adeguato”.

Si prospettano decenni di grandi cambiamenti, che sarà necessario affrontare con conoscenze scientifiche adeguati ai problemi economici, e quindi ambientali, climatici - e inevitabilmente anche politici - che ci aspettano.
Come si legge nel sito di Pikaia (“Un appello per l’insegnamento delle scienze nella scuola superiore”), l’appello ha avuto il sostegno del direttivo della SIBE, la società italiana di biologia evoluzionistica.
Da notare che non si tema che una carente preparazione scientifica nelle scuole superiori possa avere come conseguenza l’impossibilità di prospettare il facile raggiungimento di elevate professionalità negli anni degli studi universitari. In un periodo in cui si rivolgono critiche agli stadi finali della formazione, sarebbe necessario anche cercare di migliorare i risultati che si ottengono in indagini comparative internazionali, come ad esempio il PISA 2006, Science Competencies for Tomorrow’s World o Eurydice 2006: L'insegnamento delle scienze nelle scuole in Europa.

·         Qualche buona notizia sulla scienza nei licei la troviamo comunque, almeno dalle scuole italiane dell’estremo nord…. Nel sito dell’Istituto Pedagogico di Bolzano si scopre un’intensa attività di formazione degli insegnanti delle scuole superiori anche sull’evoluzione e sull’evoluzione umana. Fra i prossimi corsi di aggiornamento se ne trova infatti uno sull’Evoluzione Umana, tenuto da E.Serrelli e G.Manzi il 6 e il 9/10 novembre presso il Museo di Storia Naturale di Bolzano. Se il corso è riservato agli insegnanti, è comunque interessante il materiale a disposizione in rete: bibliografia, materiale didattico sull’evoluzione, un saggio di A.Felis sul darwinismo nella scuola italiana negli ultimi 10 anni.
Molto interessante è soprattutto un’indagine svolta dalla 3D del liceo scientifico di Bolzano sulle idee degli studenti e degli insegnanti del liceo sui Falsi miti dell’evoluzione. Merita senza dubbio una visita anche se si scopre che il 43% degli studenti pensa che la teoria dell’evoluzione non sia supportata da sufficienti prove; il fatto che fra gli insegnanti lo creda il 35% è comunque preoccupante. Servirebbe forse un corso di aggiornamento al mese …

·         [da Pikaia] Mercoledì 30 settembre ore 21:00, alla Casa della Cultura di Milano Maurizio Casiraghi dialoga con Telmo Pievani ed Emanuele Serrelli in occasione della presentazione della monografia "Charles Darwin: l'evoluzione della vita" (Teti editore, 2009) contenente numerosi contributi che permettono di inquadrare meglio la figura e il ruolo di C.Darwin nell’evoluzione del pensiero umano.

·         Lunedì 26 ottobre a Firenze, alle ore 16 nel Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, Palazzo Strozzi, Sala Ferri, si terrà una Tavola rotonda (“Cultura scientifica e cultura umanistica in Italia a cinquanta anni da Le due culture di Charles P. Snow”) in occasione della presentazione sul web del la bibliograf ia sui rapporti fra scienza e letteratura (1945-2009) realizzata dalla Società Italiana per lo studio dei rapporti tra Scienza e Letteratura (SISL). Interverranno Pierpaolo ANTONELLO, Arnaldo BENINI, Paolo BLASI, Pietro GRECO, Paolo ROSSI, Giorgio VALLORTIGARA, Antonello La Vergata. Programma anche di altre iniziative del Progetto Galileo gestito dalla regione Toscana.

·         In occasione della conferenza di F.Facchini ieri a Como, il quotidiano locale pubblica un’intervista (“Creazione o evoluzione? Dilemma senza conflitto”). Mentre la scienza, secondo F.Facchini, rischia facilmente di diventare scientismo e ideologia, si può invece dire “che il comportamento culturale non rientri nelle proprietà biologiche e neppure sia regolato da geni. La cultura, l’autocoscienza, la libertà possono ritenersi proprietà extrabiologiche, la cui natura può essere spiegata con la dimensione spirituale dell’uomo”.  

 

28/9/09-IT

·         [da Pikaia] Mercoledì 30 settembre, presso l'Università degli Studi di Milano (ore 11, Aula C03, via L. Mangiagalli 25), si svolgerà una conferenza ("Darwin e il Vaticano: storia di un’evoluzione''), tenuta dal microbiologo messicano Antonio Lazcano. Lazcano invece sarà a Firenze giovedì 1’ ottobre (h. 14.30, Dip. di Biologia Evoluzionistica, Via Romana 17) per un seminario dal titolo "Back to the Miller experiment: what have we learned about prebiotic synthesis of amino acids?".

·         Preceduto ieri dalla risposta dell’assessore (ripresa da vari quotidiani: Il Giornale, Repubblica, Libero-news), compare oggi sul Giornale un articolo (“Museo di Storia Naturale Petizione per il rinnovo dei contratti ai ricercatori“) che spiega il motivo della dichiarazione dell’assessore, cioè la raccolta di firme in favore del Museo di Storia Naturale di Milano, sicuramente il migliore d’Italia, come confermava anche il precedente assessore alla cultura inaugurando il Darwin Day 2008. Le 3700 firme sono state consegnate il 25/9 al sindaco di Milano.

 

27/9/09-UK

·         Come tutti dovrebbero sapere, fra pochi mesi si terrà a Copenhagen un’evento che potrebbe avere effetti rilevanti sul futuro nostro e delle prossime generazioni: l’assemblea dell’IPCC farà una verifica del rispetto dei protocolli di Kyoto, che secondo alcuni (la maggioranza degli esperti di clima) sono destinati a salvare la terra da imponenti e pericolose modificazioni ambientali e climatiche, mentre secondo la minoranza degli esperti (ma tantissimi dilettanti i ogni tipo) rischiano di portare verso un  disastro economico che anticiperebbe quello climatico, da loro ritenuto improbabile.
Il panorama informativo è quindi decisamente a rischio di confusione; probabilmente non c’è niente di meglio che rifugiarsi in articoli scritti da esperti per riviste autorevoli, sperando di potersi fidare di chi è sottoposto a ripetuti controllii. Nel sito web Road to Copenhagen (in Nature) si trova  un’ampia collezione di articoli certificati che ci portano verso una maggiore comprensione dei fatti che preoccupano migliaia di climatologi.

·         Sempre sui problemi climatici è di grande interesse anche un articolo di Nature del 24/9 (“A safe operating space for humanity”), citato oggi nel blog Leucophea: “si analizzano nove "ambiti" nei quali l'attività umana sta rischiando di scombinare le cose in modo irreversibile (vedi la figura sopra). Di questi nove, tre sono superati o raggiunti e sopra sono in rosso; sono la perdita della biodiversità, il ciclo dell'azoto e, guarda caso, il cambiamento climatico. Ad altri ci stiamo avvicinando”. Da notare come il confine maggiormente superato è quello che indica la drammatica perdita della biodiversità negli ultimi decenni (il tasso di estinzione delle specie è più di 10 volte maggiore del valore ottimale.

·         Un altro articolo oggi su Nature (“Sex chromosomes linked to evolution of new species”) presenta una scoperta eccezionale su un evento che appassiona evoluzionisti e creazionisti: è stato dimostrato che una mutazione cromosomica ha portato ad una nuova specie a partire da un pesce del Pacifico, il Gasterosteus aculeatus; in questo caso l’isolamento non è stato creato da eventi geologici ma da una mutazione cromosomica. E’ possibile che sia stato un evento mutazionale molto simile anche quello che ha portato alla fusione di 2 cromosomi dello scimpanzé per creare un unico cromosoma nella nostra specie, ma la ricostruzione di questo evento non è ugualmente facile, essendo avvenuta milioni di anni fa.

 

27/9/09-IT

·         [da Pikaia] Lunedì 28 settembre alle ore 21, presso la biblioteca comunale di Como si terrà una conferenza di F.Facchini "L'Evoluzione della vita e dell'uomo. Una sfida alla creazione?".

·         [da Pikaia] Giovedì 1 ottobre alla Rotonda della Besana, alle ore 18.30, è prevista la conferenza "L'evoluzione del sesso" tenuta dal Prof. Andrea Pilastro dell'Università di Padova. L'iniziativa rientra nel programma degli incontri in collaterali alla mostra internazionale "Darwin 2009". Qui tutto il programma di ottobre.

 

26/9/09-IT

·         A Milano alla Rotonda della Besana il 29/9/09 alle ore 19.30 si terra un convegno (“Dai viaggi di Darwin ai banchi di scuola”) in occasione del conferimento del premio “BICENTENARIO DELLA NASCITA DI CHARLES DARWIN: PASSATO E FUTURO” allo studente di Milano risultato vincitore. Parteciperanno G.Lombardi, E.Banfi, T.Pievani, M.Casiraghi, E.Bencivegna e l’assessore M.Moioli. Alla fine dell’incontro è prevista una visita gratuita alla mostra “Darwin 18909-2009”, guidata dal curatore.     

 

25/9/09-UK

·         Pur sapendo che è assurdo pensare che un fossile possa essere l’anello mancante di una improbabile catena o scala dei viventi, non può che sconcertare e sorprendere, ogni tanto, la scoperta di reperti fossili che davvero potrebbero far rinsavire più di un ignorante creazionista. Oggi si legge su Nature (“Oldest feathered dinosaur found“) la scoperta, fatta in Cina, di un dinosauro piumato che potrebbe immediatamente essere riconosciuto (ma ai creazionisti non succederà) come la prova del passaggio dai grandi dinosauri agli uccelli. 

·         Interessante, sempre su Nature, un articolo (“Mountains may be cradles of evolution”) sul ruolo relevante di fenomeni che i creazionisti dimenticano spesso e volentieri quando pensano a un meccnismo evolutivo, come si ricorda nel sottotitolo (“Tectonics seem to fuel the appearance of new species”). Il motivo è semplice: cvi vuole davvero tanta fede per non considerare casuali meccanismi che coinvolgono i margini di intere zolle continentali, per cui si preferisce sorvolare…..

 

25/9/09-IT

·         Su Repubblica un articolo (“Noi atei irrispettosi dei grandi interrogativi”) del filosofo Daniel Dennet che riferisce della sua sorpresa (ad un convegno sul rapporto fra evoluzione e teologia svoltosi a Cambridge) di fronte a interventi di teologi che secondo lui non riuscivano ad andare oltre ad espressioni piuttosto vaghe (come “Grandi Interrogativi”) e non sapevano fornire contributi di conoscenza utili come quelli forniti dagli scienziati. Si chiedeva quindi “Quali sono le domande che la teologia si pone, o a cui la teologia risponde, e che non sono già state affrontate dalla scienza o dalla filosofia secolare? Quali chiarimenti potete offrire a questo progetto interdisciplinare?”
[
L’articolo completo si trova nell’ultimo numero di Micromega]

 

24/9/09-IT

·         [da Vita.it] La Notte dei Ricercatori. L’iniziativa più ampia si svolgerà in Emilia Romagna: Esperimenti, lezioni aperte, giochi, dimostrazioni, visite guidate, percorsi virtuali il 25 settembre a Bologna e in altre città della regione (Cesena, Faenza, Ferrara, Modena, Parma, Ravenna e Reggio Emilia). Solo a Bologna 130 i ricercatori coinvolti in rappresentanza di 33 dipartimenti universitari e istituti di ricerca di tutta la Regione. "Con questa iniziativa - ha dichiarato il rettore dell'Università di Bologna, Pier Ugo Calzolari - vogliamo onorare il lavoro di tanti che dedicano la loro attività per innalzare il prestigio dell'Italia nel mondo. Dalla crisi si esce in modo permanente solo con un approccio strategico, sostenendo la ricerca in tutti i settori, scientifici e umanistici".
La Notte dei Ricercatori è un appuntamento europeo, realizzato sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Qui le altre sedi italiane coinvolte.

·         Un articolo del teologo P.Coda sull’Avvenire dimostra come sia difficile per la Chiesa rispettare le diverse competenze e i piani culturali che pur riconosce come diversi e meritevoli di rispetto (“Darwin, basta litigare tra saperi!”): come si può leggere, purtroppo non si fa alcun riferimento al convegno che in marzo è stato organizzato da numerose università vaticane con la partecipazione di esperti dei due “piani”, e che avrebbe dovuto dare indicazioni sull’intenzione di condannare o approvare la teoria dell’evoluzione, che fornisce oggi la migliore spiegazione di fatti che anche la Chiesa cattolica accetta; purtroppo si ripete solo che “Molte e tuttora perduranti incomprensioni derivano dallo slittamento, più o meno consapevole, dei pensieri, e degli atteggiamenti tra i due piani”. Nella frase successiva, invece di annullare alcune incomprensioni accettando dopo 150 anni le scoperte del piano di sotto, si propone di eliminare I motive di incomprensione … negando e abolendo i rigidi criteri del metodo scientifico; si cerca quindi di ridefinire il ruolo della ragione “non imponendo a priori dei confini oltre i quali la ragione non potrebbe o non dovrebbe spingersi” tenendo “aperto l’orizzonte di ricerca della ragione umana in tutta la sua vastità”.
Si ritorna al concetto che il piano della scienza è proprio il piano di sotto, controllato dalla filosofia e dalla teologia. Con queste premesse non sembra che ci siano molte novità sostanziali successive alla condanna di Teilhard de Chardin del 1962; anche lo stesso documento di GP2 del 1996 prevedeva … piani sovrapposti, con la teologia all’attico …
Poco chiara anche, se fosse vero che “creazione” è principalment un
termine teologico, il significato della frase “Evoluzione e creazione infatti … per sé sono concetti che afferiscono a due livelli distinti del reale”. Che la creazione sia un livello del reale certo lo si crede quando a tre anni all’asilo si guardano i video realizzati per l’ora di religione, ma poi qualcosa potrebbe ma soprattutto dovrebbe cambiare ...
L’articolo è l’introduzione a un libro di A.Piola recentemente pubblicato dalle Paoline (“Non litigare con Darwin. Chiesa ed evoluzionismo”)

·         Sembra che non tutti gli evoluzionisti di Brescia riescano a dimenticare quel che è successo al Museo di Storia Naturale in giugno, quando l’assessore ha deciso che fosse meglio che fossero degli avventisti creazionisti biblici a fare la festa per il bicentenario di Darwin, invece di T.Pievani … Qui la lettera al direttore del Giornale di Brescia di un insegnante di scienze di liceo, che già si era fatto sentire addirittura con una conferenza stampa il 4/9 e che ancora non si arrende, soprattutto se provocato … “Quale rinascimento culturale?

 

24/9/09-USA

 

·         [da NCSE] Oggi 2 buone notizie: il film “Creation” sulla vita di C.Darwin ha trovato finalmente un distributore negli USA e un altro film su Darwin (“Darwin’s darkest hour”) verrà trasmesso da varie reti televisive il 6 ottobre. Qui il sito web del film, dove è disponibile anche una preview di un minuto.

·         L’ultimo numero di PNAS oltre ad uno simolante editoriale (Richard G. Klein: “Darwin and the recent African origin of modern humans”) presenta diversi articoli dedicati alla ricostruzione del momento dell’uscita dell’Homo sapiens dal continente africano.
Ian Tattersall: “Out of Africa: Modern Human Origins Special Feature: Human origins: Out of Africa
Timothy D. Weaver: “From the Cover: Out of Africa: Modern Human Origins Special Feature: The meaning of Neandertal skeletal morphology
J. J. Hublin: “Out of Africa: Modern Human Origins Special Feature: The origin of Neandertals
Michael P. Richards and Erik Trinkaus: “Out of Africa: Modern Human Origins Special Feature: Isotopic evidence for the diets of European Neanderthals and early modern humans
John F. Hoffecker: “Out of Africa: Modern Human Origins Special Feature: The spread of modern humans in Europe
G. Philip Rightmire: “Out of Africa: Modern Human Origins Special Feature: Middle and later Pleistocene hominins in Africa and Southwest AsiaFrancesco d'Errico, Marian Vanhaeren, Nick Barton, Abdeljalil Bouzouggar, Henk Mienis, Daniel Richter, Jean-Jacques Hublin, Shannon P. McPherron, and Pierre Lozouet: “Out of Africa: Modern Human Origins Special Feature: Additional evidence on the use of personal ornaments in the Middle Paleolithic of North Africa
Michael DeGiorgio, Mattias Jakobsson and Noah A. Rosenberg: “Out of Africa: Modern Human Origins Special Feature: Explaining worldwide patterns of human genetic variation using a coalescent-based serial founder model of migration outward from Africa

 

24/9/09-UK

·         Un articolo su Nature (“Reconstructing Indian population history”) aggiorna sulle caratteristiche genetiche delle popolazioni che vivono in India, chiarendo anche i dubbi e le curiosità sulla loro origine. Un commento si trova sul sito de Le Scienze (“Ricostruita la storia genetica degli indiani”). IN breve sarebbero state individuate le origini in due popolazioni antiche, una localizzata nel Nord e una nel Sud dell’India, di cui si trovano tracce praticamente in tutte le popolazioni esaminate, tranne che negli andamanesi, che non mostrano affatto tracce di connessione con le antiche popolazioni del Nord. 

 

24/9/09-DE

·         [da Pikaia] Nell’ultimo numero di Evolution, Education & Outreach, U. Kutschera botanico dell’Istituto di biologia dell’Università di Kassel, riprende (“Darwin’s Philosophical Imperative and the Furor Theologicus”) il “problema” (a dire il vero sempre un po’ gonfiato) dell’aggiunta della seguente espressione, in corsivo, nella seconda edizione dell’Origin del 1860: “There is grandeur in this view of life, ..., having been originally breathed by the Creator into a few forms or into one; and that ..., are being, evolved”.

 

23/9/09-IT

·         [da Pikaia] Mercoledì 30 settembre ore 21:00, alla Casa della Cultura di Milano Maurizio Casiraghi dialoga con Telmo Pievani ed Emanuele Serrelli in occasione della presentazione della monografia "Charles Darwin: l'evoluzione della vita" (Teti editore, 2009) contenente numerosi contributi che permettono di inquadrare meglio, oggi, la figura e il ruolo di C.Darwin nell’evoluzione del pensiero umano.

·         E’ in programma per il 30 settembre/1 ottobre a Pavia il convegno “Camillo Golgi and modern Neuroscience”.

·         È in programma a Firenze il 2-3 ottobre 2009 nella Sala Pistelli, Palazzo Medici Riccardi, Via Cavour, organizzato dalla Società italiana per  la storia della Medicina, il convegno “Evoluzione, cognizione, etica”. Interventi previsti: Edoardo Boncinelli: “L’etica è dentro o fuori la cognizione?”, Bernardino Fantini: "Perché piangiamo? Darwin, l'espressione delle emozioni e la costruzione evolutiva della solidarietà", Lucio Luzzatto: “Evoluzione e medicina”, Alberto Oliverio: “Neuroscienze e etica”, Giorgio Vallortigara: "Nati per credere: i fondamenti evoluzionistici e cognitivi delle credenze nel sovrannaturale", Gilberto Corbellini: “Darwinismo e bioetica”, Guido Barbujani: "Biodiversità umana e politiche della razza”.

·         Dall'1 al 4 ottobre, si terrà a Firenze il XVIII Congresso dell'Associazione Antropologica Italiana (Evoluzione e biodiversità umana: la storia naturale dell'uomo 200 anni dopo Darwin). Programma.

·         È in programma il prossimo 9 ottobre 2009, a partire dalle ore 9, nell'Aula Magna di via Ravasi 2 a Varese, il convegno dal titolo "1809-2009: dalla Philosophie zoologique di Lamarck all'Origin di Darwin. L'evoluzione duecento anni fa e il progresso oggi" organizzato dalla Società italiana per  la storia della Medicina. Introdurrà i lavori il professor Pietro Corsi, dell’Università di Oxford. Interverranno: Giulio Lanzavecchia ed Ezio Vaccari, rispettivamente sui temi: “Lo sviluppo del pensiero biologico nell’età dei lumi, fino a Darwin” e “La Teoria della Terra di Lamarck”; Fabio Zampieri, con una relazione dal titolo “Batteriologia, Darwinismo e lamarckismo tra fine Ottocento e primi decenni del Novecento”; Germana Pareti parlerà di “Prima e dopo Lamarck. Il miglioramento della specie umana tra ereditarietà e degenerazione” e Luigi Zanzi concluderà i lavori con la relazione: “Lamarck e Darwin: un confronto in chiave logica”. Programma

·         Nei giorni 4/6 ottobre si terrà a Bussolengo (VR), presso il Parco Natura Viva, il 2° Convegno Nazionale della Ricerca nei Parchi.

 

22/9/09-FR

·         Per chi fosse interessato ad un corso on line di etologia dei primati del genere Macaca (purtroppo in francese), c’è ed è disponibile nel nuovo sito della SFECA (Société Française pour l'Etude du Comportement Animal): “Les sociétés des macaques”. Responsabile dei contenuti del corso è Bernard Thierry di Strasburgo.

 

20/9/09-FR

·         Questo sito web non riguarda proprio l’evoluzione biologica, ma fornisce una rappresentazione sintetica, impressionante ed appassionante del substrato che permette l’attivazione dell’evoluzione biologica in miliardi di ambienti diversi.
Le immagini dimostrano l’esistenza di insuperabili (!) barriere geografiche che impediscono qualsiasi contatto fra le diverse esperienze di evoluzione biologica: Mille milliards de mondes. Le Ciel de la Terre
.
E’ lo sfondo per i processi vitali … utilizzabile anche come sfondo anche per il desktop.

 

19/9/09-IT

·         [da Pikaia] Riprende il programma “Evoluti per Caso”, di Patrizio Roversi e Syusy Blady, che ripercorre il viaggio di Charles Darwin. Le puntate vengono oggi riproposte in una riedizione esclusiva, ampliata e arricchita su Sky Uno! Sei puntate in onda dal 23 settembre ogni mercoledì alle 21. Buona visione!

·         In un blog bresciano un post (“Chi la spara più grossa”) fa notare un articolo a pag.17 su Brescia Oggi (“La «Mille miglia» vista da 35 artisti”) che riporta la convinzione dell’assessore alla cultura che Brescia “stia vivendo il proprio rinascimento culturale”. [Aspettiamo che arrivi presto anche il secolo dei lumi e quello di Darwin].

·         Ancora un tentativo incomprensibile di un gruppo religioso protestante che crede di poter criticare l’attuale biologia evoluzionistica ripetendo ancor oggi i concetti esposti ai primi dell’800 dal reverendo Paley.
Forse non sanno che Darwin stesso lo apprezzava, prima di aver imparato a leggere il grande libro della natura e prima di scoprire che un meccanismo estremamente semplice permetteva di scoprirne e spiegarne il funzionamento senza doversi inginocchiare gridando al miracolo di fronte a qualsiasi fenomeno dell’evoluzione biologica.
Il sito web dell’ICN network pubblicizza un volume (che sarebbe “il 1° capolavoro della letteratura antievoluzionista –creazionista”!!) di un gruppo religioso qui presentato come afferente alla religione protestante avventista, che crede e vorrebbe far credere che sulla teoria dell’evoluzione ci sono controversie. Come ognuno dovrebbe sapere da Galilei in poi, il metodo scientifico non permette che si possa criticare un’ipotesi senza proporre un’alternativa migliore.
Non ci sono quindi “controversie”, ma solo “controversie scientifiche” basate sul metodo scientifico, e non certo quelle suscitate dall’ignoranza di chi oggi pensa di usare uno dei diversi e legittimi credi religiosi per criticare la scienza e il metodo scientifico.
Chi era presente alla conferenza proposta a Brescia dallo stesso gruppo creazionista che pubblica il libro (e il cui sito web viene classificato come “sito avventista personale”) era rimasto perplesso nel sentire, dopo tre sere di critiche alle basi della biologia moderna …, che l’alternativa proposta (raccontata in  pochi minuti … dato che tutti la conoscono…) era semplicemente basata sulla fede in antichi miti che gli avventisti presentano come verità assoluta (mentre, è bene ricordarlo, la chiesa cattolica da tempo insegna che non è una verità assoluta), ricacciando il mondo nell’ignoranza pregalileiana.
In realtà iniziative come quelle di Brescia e come questo “capolavoro della letteratura antievoluzionista –creazionista” hanno come target il mondo cattolico più che quello scientifico, cercando si approfittare della difficoltà di accettare l’evoluzione come fatto negandone la dimostrazione, cioè l’attuale teoria dell’evoluzione. E la difficoltà di farlo capire ai fedeli. 

 

18/9/09-TR

·         Su New Humanist un articolo (“Sex, flies and videotape”) con gli aggiornamenti sul maggior responsabile della diffusione del creazionismo biblico islamico in Europa (era anche disposto a pagare il viaggio a giornalisti che volessero intervistarlo…).
Curiosamente anche i creazionisti biblici italiani sia cattolici che protestanti sembrano procedere allineandosi alle sue campagne “informative”, appoggiandolo e difendendolo dalle critiche. Saranno preoccupati di sapere che sta per concludersi, in ottobre, la sua odissea giudiziaria.
Nell’articolo si evidenziano anche alcune delle sue bufale, come le esche artificiali (amo compreso) presentate come specie attuali nel volume di critica all’evoluzione diffuso in tutta Europa.
D’altro canto anche i creazionisti protestanti che circolano in Italia non sono da meno quanto a competenze, con particolari ignoranze in chimica e in geologia, oltre a non accorgersi che questo creazionista turco NON crede, come loro, che la vita abbia solo poche migliaia di anni. E NON è un dettaglio…

 

17/9/09-UK

·         [da Pikaia] Se può essere giustificato chi non conosce l’inglese, non lo può essere chi, conoscendo l’inglese, non approfittasse dell’occasione di scaricarsi l’audio della lettura dell’ultimo libro di R.Dawkins ("The Greatest Show on Earth: The Evidence for Evolution").
Oltre al fatto che è R.Dawkins stesso che collabora alla lettura del libro, l’aspetto originale del libro è che R.Dawkins cerca di tendere la mano proprio a quel mondo religioso a cui non piaceva il suo attacco alle religioni e che approfittava della sua esistenza per illudersi del fatto che sia sufficiente condannare e “scomunicare” lui per liberarsi della biologia evoluzionistica e della temuta, ma poco conosciuta, teoria dell’evoluzione.
In questo libro Dawkins parte appunto dalla premessa che alcune religioni, come quella cattolica, sembrano reagire in modo irrazionale: coraggiosamente accettano l’evoluzione biologica (che gli scienziati accettano solo da quando Darwin per primo ha cominciato a spiegarne i meccanismi) … senza accettarne la spiegazione, e quindi i meccanismi.
Accettano l’evoluzione biologica (=tutti gli animali e le piante attuali hanno un’origine comune), e pure i 14 miliardi di anni di storia dell’universo, ma non hanno bisogno di alcuna spiegazione o dimostrazione, accontentandosi di applicare a fatti del tutto nuovi le spiegazioni accettate già migliaia di anni fa.
Dawkins cerca quindi di capovolgere il suo atteggiamento, almeno verso le religioni che accettano l’evoluzione come fatto. Vuole aiutare chi crede nell’evoluzione ma si accontenta ancora della Bibbia per la spiegazione. Cerca di aiutare ad aprire gli occhi senza spaventarsi troppo nel verificare che la creazione non spiega proprio l’evoluzione biologica. E lo fa con spiegazioni che all’inizio sono estremamente semplici, facendo confronti con altri ben noti esempi di negazionismo, come quello che coinvolge l’olocausto
Se Darwin ha convinto gli scienziati (ma anche tutti quelli che hanno bisogno di spiegazioni razionali) … ora Dawkins cerca di convincere anche chi crede alle dimostrazioni della scienza ma incomprensibilmente si accontenta di spiegazioni irrazionali e metefisiche ANCHE per fatti ed eventi materiali.

Certo pochi penserebbero che Dawkins sia la  persona più adatta a risolvere questo problema ….ma è difficile negare che almeno intenda affrontare in modo nuovo il pericolo che molti accettino l’evoluzione ma cerchino di continuare a usare la Genesi come spiegazione, senza calcolare il rischio di un comportamento evidentemente irrazionale.   

 

15/9/09-IT

·         Con le prime piogge, ormai arrivate - anche se in ritardo, diventa sempre meno facile trovare motivi validi per uscire di casa per iniziative culturali vicine o in giro per l’Italia. Si sa infatti che molti si preoccupano che tutto quello che loro associano alla cultura ci possa arrivare direttamente in salotto ad ogni ora del giorno.
Per chi avesse il dubbio che problemi della biologia evoluzionista, indispensabili per capire il mondo e il nostro passato, proprio non arrivino attraverso la TV, occorre saper cercare quali occasioni di formazione saranno disponibili nei prossimi mesi, gli ultimi del bicentenario darwiniano.
Nei prossimi mesi si celebreranno soprattutto i 150 anni della pubblicazione del volume “Sull’origine delle specie”, avvenuta il 24/11/09.
Oltre alla continuazione delle conferenze milanesi (settembre, ottobre) legate alla mostra “Darwin 1809-2009”, che poi si trasferirà a Bari, anche altre città italiane organizzano iniziative celebrative di Darwin. Già si sa che Ferrara sta preparando varie iniziative, fra cui conferenze e una mostra sull’evoluzione dell’uomo, che aprirà il 17 ottobre. Da notare e pubblicizzare (e da organizzare anche in altre città, magari in collaborazione fra diversi tipi di evoluzionisti…) che il 18 ottobre molti (speriamo) ferraresi si dirigeranno in autobus verso la mostra di Milano (Bari infatti è più lontana….). Successivamente partiranno altre iniziative, per esempio a Modena.

Per chi insistesse a rimanere a casa sconsiglierei comunque la TV e raccomanderei di vedere in internet alcuni dei numerosisissimi video che aiutano a risolvere le domande che sorgono - ma solo ai curiosi - quando vedono intorno a sé le prove dell’evoluzione biologica. Purtroppo i video sono quasi tutti in inglese; in italiano si trova qualche video su Pikaia Channel in You Tube. 

 

14/9/09-USA

·         Poiché ci sono in Italia assessori che non distinguono i diversi tipi di antievoluzionismo e pensano addirittura che il Papa e i cattolici siano favorevoli al “creazionismo biblico” (che probabilmente hanno imparato all’asilo), può essere utile fare un giro virtuale per un tipo di museo, quello “creazionista”, che per fortuna non esiste in Italia e nemmeno in Europa è facile da trovare (anche se in realtà qualcosa di creazionista si po’ vedere a Interlaken). Sul blog Rationality Now ci sono alcuni post che permettono di capire quanta muffa e quanta irrazionalità ci sia nei creazionisti biblici protestanti USA, che anche in Italia cercano di farsi conoscere mimetizzandosi e approfittando del fatto che fra i cattolici rimane parecchia confusione fra il concetto filosofico e quello teologico di creazione: Part 1, Part 2, Part 3, Part 4, Part 5, Part 6, Men In White, Microscarium.

 

14/9/09-IT

·         Non è dal sito degli Avventisti milanesi, ma da un forum dei Testimoni di Geova che si viene a sapere qualche novità sul convegno di creazionisti biblici (quelli secondo i quali la terra e la vita sono stati creati solo da qualche migliaio di anni) organizzato da un gruppo coordinato da un pastore avventista milanese che sembra abbia ancora oggi (ma non è il solo …) qualche problema a tradurre correttamente in italiano il titolo del volume di Darwin “On the origin of species”, nonostante Wikipedia ci sia oggi anche in italiano. La traduzione non corretta è soprattutto la prova della focalizzazione sull’uomo di una teoria che invece deve spiegare l’evoluzione di milioni di specie diverse. 
Sarà curioso vedere come reagirebbe un cattolico presente o invitato al convegno se qualcuno dicesse che (come anche i “naturalisti” credevano fino al 1700) la vita sulla terra ha solo poche migliaia di anni. A Brescia una vivace reazione c’è stata; vedremo se avverrà anche a Bergamo e a Milano.
Se rispettassero, nonostante l’ing.BertoIini non lo ritenga affatto importante, le numerose dichiarazioni dei papi (recente quella del card.Ratzinger nel 2004), un cattolico dovrebbe credere nell’evoluzionismo teista, che accetta i tempi evolutivi dimostrati dalla scienza (miliardi di anni di evoluzione della vita sulla terra prima della comparsa dell’uomo).
Questo dato, ovviamente, non è un dettaglio …anche perché distingue bene chi usa la Bibbia anche come un libro di scienze, negando il lavoro, ma soprattutto l’intelligenza, di migliaia di ricercatori diffusi in tutte le religioni e in tutto il mondo negli ultimi secoli.

Evidentemente, essendoci un conflitto di interessi, questo contrasto non viene sentito come problema dal pastore protestante responsabile dei creazionisti biblici italiani [nonostante tragga, come tutti, vantaggio dai prodotti della ricerca biologica e medica, studiati e testati su specie evolutivamente vicine alla nostra per ovvi moivi  ].
Da quel che si legge nel forum dei TdG probabilmente verrà prodotto un video del convegno, per cui si potrà valutare come e se si sarà discusso su contrasti così clamorosi fra 2 divese religioni; questi contrasti ricordano aspetti delle culture del passato che alcune religioni hanno capito che fosse meglio abbandonare.
Come è abbastanza chiaro, questi problemi e questi contrasti non sono tanto con la scienza quanto con le opinioni di religioni un po’ più rispettose dell’intelligenza umana e dell’evoluzione culturale. Sono problemi che derivano da una diversa lettura della Bibbia, per cui non coinvolgono certo la scienza e il metodo scientifico, sviluppato e utilizzato per altri tipi di indagini.

 

13/9/09-USA

·         Ancora 2/3 giorni per iscriversi on line alla conferenza "The World Before Darwin" che si terrà all’Università di Harvard il 17/9/09 dalle 2:00 (oa italiana, quando saranno le 20:00 a Boston). Ci sono diverse modalità gratuite di iscrizione e i posti sono limitati (a parte il webcast pass, che non sembra comunque disponibile per qualche miliardo di ascoltatori…): “Wednesday, September 16, at 8pm Eastern time at Harvard University and live via teleconference, Harvard Professor of the History of Science, Everett Mendelsohn, will deliver the inaugural lecture of the 150th anniversary "Origin of Species" lecture series hosted by The Reading Odyssey and the Darwin Facebook project”.

Note: this lecture is the first of four lectures in the Fall of 2009 to celebrate the 150th anniversary of the publication of "On the Origin of Species." To register for the other lectures in the series go here:

Lecture 2: http://darwinlecture2.eventbrite.com
Lecture 3:
http://darwinlecture3.eventbrite.com
Lecture 4:
http://darwinlecture4.eventbrite.com 

Lecture 5: http://www.nyas.org/provocativethinkers

·         Nel sito Darwin150 che pubblicizza queste iniziative si possono incontrare altri esempi di come gli evoluzionisti USA facciano davvero di tutto per cercare di innalzare la percentuale di statunitensi che hanno capito cosa sia l’evoluzione biologica e come la teoria dell’evoluzione attuale la spieghi. Incontriamo così personaggi come il prof.Richard Milner: con la sua foto con il piccolo S.J.Gould a 12 anni, ma soprattutto con i suoi MP3, libri, blog e video (Darwin in song e Darwin Live & in Concert) davvero si impegna per spiegare evoluzione e evouzonismo. Difficile trovare (ma anche immaginare) qualcosa di simile in Italia …

 

12/9/09-IT

·         Oggi a Palazzo Albergati (Bologna) la nona edizione dell’importante seminario internazionale di Medicina della Riproduzione e Genetica promosso dalla Società Italiana di Studi di Medicina della Riproduzione. Dall’evoluzione delle specie alla sessualità umana, dal contributo dell’ovocita e dello spermatozoo all’embrione cui danno origine, fino al significato della ricerca scientifica e alla genetica. Saranno questi i contenuti del SISMER Forum in programma oggi a Palazzo Albergati – Zola Predosa (Bologna). La conclusione del forum è infatti dedicata ad una rievocazione di Charles Darwin, di cui quest’anno ricorre anche il 150esimo anniversario della pubblicazione del testo “L’origine delle specie” con un intervento del noto matematico Piergiorgio Odifreddi.

·         La Stampa, solo lei, casca oggi nella trappola delle presunte novità sui reperti di Dmanisi (citati qui sotto in data 9/9), trascinata dalla corrispondente di Londra (“In principio fu il Caucaso”) che si azzarda a scrivere una frase sconcertante (almeno secondo le conoscenze attuali, che dovrebbero essere la fonte di un giornalista e che da anni prevedevano la presenza dell’H.erectus nel sud est asiatico fin da 1.800.000 anni almeno): “Secondo la nuova teoria, già pubblicata su Nature e illustrata martedì al British Science Festival di Guildford dal direttore del Georgia National Museum David Lordkipanidze, parecchio tempo prima che l’Homo erectus abbandonasse il Continente Nero qualcuno, assai simile a lui, viveva ai margini estremi del pianeta”:
Davvero sembrerebbe che altrove ci sia stata un’altra “culla dell’umanità”; poi in realtà la giornalista si smentisce e cita una “una spedizione precedente verso Nord ignota agli scienziati!”; in realtà è ignota solo a lei.
Possiamo solo sperare che i torinesi siano già andati tutti a vedere la mostra “
La scimmia nuda  dove queste informazioni vengono fornite, anche se è probabile che non reggano di fronte ad un articolo di un quotidiano che chi lo legge ritiene autorevole. La giornalista purtroppo si trova ora a Londra ma anche li’ qualche museo lo può trovare, e se fosse chiuso … Wikipedia (“Homo georgicus”) è sempre aperta …

 

11/09/09-IT

·         Sul Corriere un articolo di S.Modeo (“DARWIN, LA NATURA NON HA PROGETTI”) presenta l’ultimo libro di Boncinelli, “Perchè non possiamo non dirci darwinisti”).

·         Da sabato 3 ottobre a domenica 18 ottobre 2009, si svolgerà la VII edizione di “BergamoScienza, la rassegna di divulgazione scientifica che lo scorso anno ha visto la presenza di oltre 72.000 persone. BergamoScienza è stato scelto quale Case History di Festival della Scienza all’edizione 2009 di Festival of Festivals (FoF), che si terrà a Bologna dal 5 all’8 novembre.
Nel bicentenario della nascita di Charles Darwin e a 150 anni dalla pubblicazione della sua “Sull’Origine delle Specie”, il neurobiologo Robert Perlman, dell’University of Chicago e Francesco Colotta del Nerviano Medical Science, spiegheranno quali effetti ha avuto la teoria darwiniana sulle varie espressioni della vita umana. ll fisico Nicola Cabibbo proporrà un excursus dal Big Bang all’entropi. Il concetto di entropia sarà ripreso anche dal punto vista biologico dal genetista Edoardo Boncinelli. L’etologo Danilo Mainardi svelerà alcuni segreti dell’intelligenza animale in relazione all’intelligenza della specie umana. Il criminologo Massimo Picozzi e l’antropologa Cristina Cattaneo condurranno il pubblico sulla scena di un crimine e, attraverso indizi, dettagli e conoscenze cliniche riveleranno come arrivare al profilo psicologico e comportamentale di un criminale.

·         Quest’anno il Festival dei Saperi di Pavia arriva alla quarta edizione con il tema “L’uomo e la terra: il primo dialogo”, dal 9 al 13 settembre. Pieghevole. Molti i temi che saranno trattati: acqua, demografia, fame, desertificazione, global changes, eventi climatici, sostenibilità, architettura, land art, il simbolismo della Madre Terra e le icone delle Matres Matutae.

·         Bologna, il 25 settembre la "Notte Bianca" con i camici dei ricercatori universitari bolognesi. La notte dei ricercatori è un appuntamento europeo, realizzato sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio della Regione, a cui l’Emilia-Romagna partecipa per la prima volta grazie ad Aster e in partnership con le Università di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio, Parma, e all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

 

11/09/09-USA

·         Cominciano ad arrivare notizie sul nuovo film biografico su Darwin, “Creation”; ne parla un esperto di cinema (“Darwin walks out on Genesis”) e un esperto di Darwin commenta l’articolo (“Roger Ebert doesn't review Creation”) sottolineando che non sembra che nel film si evidenzi abbastanza … l’abilità commerciale, che Darwin stesso si riconosceva come miglior talento …; si sarebbe preferito invece sottolineare, probabilmente esagerandolo rispetto alla dimensione strettamente familiare, il rapporto di Darwin con la chiesa anglicana, su cui fu certamente molto prudente, non ritenendo utile stimolare alcun contatto fra metodi di lavoro e di valutazione dei risultati utili … del tutto diversi. 

·         Positivo il giudizio di Eugenie Scott, presidente dell’NCSE, che si può leggere nel blog Panda’s Thumb: “‘Creation’: A drama about the life of Charles Darwin”. Nelle conclusioni sembra si evidenzi un problema per la distribuzione negli USA: “The more people know about evolution and its most famous proponent, the less they will fear it. I’d like to see this movie get distributed in the US. Unfortunately, although Canadians and British will see it, there is not yet a US distributor. We can only speculate why, but the well-known American nervousness about evolution is probably and unfortunately part of the mix”. Il Museo di Storia Naturale di Brescia meriterebbe di ospitare la prima italiana …

 

10/9/09-UK

·         E’ un concetto di museo in parte nuovo quello che si potrà valutare dal 15 settembre, quando a Londra aprirà il “bozzolo” del Darwin Centre del Museo di Storia Naturale; il nuovo museo è stato progettato da un architetto danese, C.F.Moller, che ha realizzato la "più grande struttura curva in calcestruzzo spruzzato d'Europa", che  incorpora sostegni verticali d'acciaio lunghi 28 metri e 3.500 metri quadrati di superficie intonacata percorsa da "canali metallici che somigliano a fili di seta".
Come si vede soprattutto in questa foto, si potranno ammirare anche esponenti della nostra specie impegnati in attività che in UK ritengono sia di altissimo livello e di grande importanza per il progresso culturale umano: la ricerca scientifica: “Oltre a offrire un riscontro diretto del lavoro degli scienziati, con cui è possibile dialogare e interagire, "la visita include un muro del 'cambiamento climatico' che mostra gli effetti del surriscaldamento globale...".
Come sappiamo in Italia ci sono invece alcuni esponenti politici che si innervosiscono se qualcuno fa loro notare che si illudono se pensano di far contento il Papa prefendo che nei musei scientifici risuonino le favole dei creazionisti e si amplifichi la loro ignoranza, finora contenuta … sarebbe bello invece che anche le pareti dei loro laboratori (?!) fossero altrettanto trasparenti come quelle del Darwin Center
Per non parlare della stessa ricerca scientifica nei musei italiani, che, come dimostra il nostro principale Museo di storia naturale, dispone di personale e di risorse economiche non adeguate. Un motivo ci sarà … molti credono che non  dovremmo scandalizzarci di tornare ad essere, come un tempo, il paese della pizza e del mandolino ...

 

9/9/09-UK

·         Alcuni quotidiani inglesi riportano le notizie (e le foto) di nuovi reperti trovati recentemente a Dmanisi, un sito in Georgia, nel Caucaso, sostenendo che i nostri antenati avessero lasciato l’Africa ben 800.000 anni prima di quel che si pensava prima (“our primitive ancestors left Africa to explore the world around 800,000 years earlier than was previously thought

”Ovviamente non è una notizia di questi giorni e anche Wikipedia è più aggiornata sull’Homo georgicus. Ne parlano il Guardian di ieri (“Fossil find in Georgia challenges theories on early humans”) e il Daily Mail di oggi (“Ancient skeletons discovered in Georgia threaten to overturn the theory of human evolution”).
Diversamente dal solito non basta … saltare i titoli a occhi chiusi e sperare che il giornalista abbia lavorato meglio della redazione che ha fatto il titolo …  L’articolo dell’Independent (“A skull that rewrites the history of man”) chiarisce almeno che le notizie escono dalla conferenza che il paleoantropologo David Lordkipanidze, direttore del Georgian National Museum ha tenuto ieri in Inghilterra (“Speaking at the British Science Festival in Guildford, where he gave the British Council lecture, Professor Lordkipanidze raised the prospect that Homo erectus may have evolved in Eurasia from the more primitive-looking Dmanisi population”).

 

9/9/09-IT

 

·         A Vanzaghello (MI) c’è certamente un assessore alla cultura che non butterebbe mai i soldi per ospitare qualche creazionista, anche se professionista esperto come se ne trovano però solo negli USA; e ne approfitta la biblioteca comunale, che organizza per sabato 26 settembre 2009 una visita collettivs in autobus alla Mostra Darwin 1809/2009, alla Besana a Milano, dedicata a Darwin.
Purtroppo per I bresciani, Vanzaghello è lontano … dista ben 132 Km, per cui conviene … andare direttamente alla Mostra: L’occasione può però essere colta non solo dai vanzaghellesi….  e la spesa è contenuta (18 euro a testa, merenda esclusa). 

 

7/9//09-UK/USA

·         Ogni settimana - se non ogni giorno - si scoprono sempre nuove dimostrazioni dell’incredibile e imprevedibile fantasia creativa dei meccanismi evolutivi; difficilmente meccanismi di questo tipo potrebbero rientrare in qualsiasi ipotizzabile progetto evolutivo ideato 3 miliardi di anni fa e mai aggiornato. Recentemente è stato esplorato da naturalisti un’ambiente isolato (il monte Bosavi, un cratere vulcanico in Nuova Guinea, creato quindi da eventi non biologici) in cui si sono sviluppate specie del tutto nuove (video) solo grazie al completo isolamento rispetto alle zone circostanti. E’ il solito meccanismo di isolamento geografico (a cui curiosamente di solito i creazionisti non pensano, fissati come sono sulla sola biologia che pur ignorano), che spiega migliaia se non milioni di eventi di speciazione, a partire da quelli osservati da Darwin sugli uccelli delle Galapagos.  
Un altro meccanismo evolutivo, che troveremmo un po’ troppo cruento (se fossimo formiche o ci preoccupassimo delle formiche) lo troviamo riportato in un articolo su American Naturalist di settembre in cui viene descritto come un fungo si impossessa di una formica tropicale e, come se prendesse un taxi, la dirotta, prima di ucciderla, nella posizione ottimale per diffondere le proprie spore! (qui il video da “Planet Earth”). 

 

6/9/09-IT

·         Sull’Avvenire un articolo di F.Facchini su “Quando e dove nasce il senso religioso”: si sottilinea quanto il problema sia di grande interesse e si contrappongano spiegazioni naturalistiche (che mettono in gioco il valore adattativo delle diverse religioni e il ruolo della selezione naturale). F.Facchini crede piuttosto che “il fatto religioso è essenzialmente di ordine culturale, si lega alle capacità cognitive dell’uomo, così come il comportamento morale, ma non ha una determinazione biologica”. Questa opinione, oggi sappiamo, si fonda sulla notevole somiglianza fra i primati e l’uomo, dato che in alcune specie di primati si dimostrano oggi (e chi come F.Facchini era presente con alcuni primatologi alla scuola estiva Poblet lo ha potuto verificare) notevoli capacità cognitive e ci sono anche seri sospetti di comportamenti che, se fossero nell’uomo, potremmo definire morali.
Che davvero non ci sia una determinazione biologica solo nel fatto religioso è un’ipotesi che sarebbe necessario verificare.
Interessante la frase “Il successo di una idea religiosa sul piano sociale si lega alla rispondenza ai bisogni dell’uomo e della società e rientra nella dinamica culturale”, che può però essere utilizzata non solo per il successo di un’idea religiosa; non sembra sia un’idea o una personalità religiosa a rappresentare oggi un modello di vita e un esempio “invidiato dalla maggioranza degli italiani” …  e comunque anche le scoperte scientifiche, almeno in una società più razionale, sarebbe evidente che rispondono “ai bisogni dell’uomo e della società e rientra[no] nella dinamica culturale

 

5/9/09-DE

·         Istruttivo (anche per gli immigrati più recenti …) articolo su Science sull’origine delle attuali popolazioni europee. L’articolo (“Genetic Discontinuity Between Local Hunter-Gatherers and Central Europe’s First Farmers”), il cui primo autore è B.Barmanti (laureata a Firenze e attualmente al lavoro nel Paleogenetics Group di Mainz), dimostra come i primi agricoltori europei non fossero discendenti dei primi cacciatori-raccoglitori europei (gli H.sapiens che provenendo dall’Africa da 40.000 anni fa avevano progressivamente sostituito i Neandertaliani) ma erano immigrati dal Medio Oriente, dove 11.000 anni fa era stato inventato un tipo di economia più efficiente, l’agricoltura, e capace di imprimere un’ulteriore accelerazione all’evoluzione culturale.
Farà certo piacere agli europei sapere di essere il risultato di almeno due antichissime migrazioni (che hanno selezionato gli uomini e le donne migliori dal punto di vista biologico e culturale): una dall’Africa e l’altra dal Medio Oriente.
Unica consolazione sembra sia il sapere che le orde barbariche che ripetutamente hanno attraversato l’Europa negli ultimi due millenni hanno invece lasciato ben poco non solo della loro cultura ma soprattutto del loro DNA.

 

5/9/09-IT

 

·         Un altro sito web giornalistico bresciano, BSNews.it, riferisce della preferenza dell’assessore alla cultura per i creazionisti biblici non cattolici. Poco gentilmente vengono riportate le lettere diG.Giacobini e la risposta dell’assessore; la seconda suscita anche alcuni commenti fra i lettori del sito.

 

5/9/09-USA

·         [da Pharyngula] Interessante verificare come le tecniche statistiche che permettono ai biologi molecolari di dimostrare le differenze fra sequenze di DNA di specie diverse, e quindi i cambiamenti evolutivi avvenuti nel corso del tempo, possano essere utilizzate per evidenziare anche l’evoluzione del pensiero di Darwin.
Come? Confrontando le sequenze di parole con programmi simili a quelli utilizzati con le sequenze del DNA si sono evidenziate le differenze fra le sei diverse edizioni del suo libro “On the origin of species” dimostrando  l’evoluzione del pensiero di Darwin.
Ci sono creazionisti che vorrebbero far credere che la biologia evoluzionistica, come una chiesa, si basi su dogmi immutabili. E’ evidentemente solo una provocazione, soprattutto oggi che è facile dimostrare quanto sia cambiato lo stesso pensiero di Darwin in conseguenza delle critiche ricevute e delle novità che già allora mettevano in dubbio una teoria scientifica che si basava anche su alcuni meccanismi biologici intuiti ma non ancora ben dimostrati (come la mutazione e le modalità di trasmissione dei caratteri ereditari).

·         [da Pikaia] Ottime notizie ogni mese per chi crede nell’evoluzione … un nuovo numero della rivista Evolution, con tutti gli articoli consultabili on line. La solita ondata quotidiana di conferme dell’evoluzione invece per gli antievoluzionisti, ma soprattutto per i creazionisti biblici, che vedono sciogliersi i castelli di sabbia che ogni giorno ricostruiscono per cercare di dimostrare che la vita è un fenomeno così giovane (“migliaia di anni”) che non ha mai visto all’opera l’evoluzione biologica, dimostrata in tutti gli articoli delle riviste sull’evoluzione.

 

4/09/09-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         Le ferie stanno finendo, anche Brescia inizia a ripopolarsi di amministratori… e qualcuno si accorge della situazione imbarazzante in cui si è volontariamente messo in agosto l’assessore alla cultura, che ha sponsorizzato e ospitato nella sala del museo di scienze tre conferenze creazioniste dopo aver negato la stessa sala ad esperti di Darwin dell’evoluzione; per fortuna non siamo a Bologna la dotta … alle leonesse si associano altre competenze….

Oggi c’è stata una conferenza stampa dei verdi e dell’UAAR bresciani per informare, finalmente, la città di cosa può succedere nonostante siamo già nel 2009.
Probabilmente in quella conferenza stampa i toni erano un po’ eccessivi … prima di tutto l’assessore deve ancora rispondere alla richiesta di chiarimenti di T.Pievani a cui è stata negata l’aula, e poi … cosa direbbero se sapessero del convegno organizzato dal vicepresidente del CNR? Mi sembra difficile un confronto fra i due comportamenti, ma più facile prendersela con chi ingenuamente ammette l’incoerenza.
Si parla della conferenza stampa di oggi su QUI Brescia (“Creazionisti al museo? E' scandalo”).
Purtroppo la sintesi dei fatti riportata nell’articolo non mette in evidenza che l’assessore ha risposto a G.Giacobini (che giudicava non ottimale concedere la sala del museo di scienze naturali a chi racconta le favole dopo aver letto la prima pagina della Bibbia) che lui non poteva negare la sala del museo a nessuno che gliela la chiedesse.
A questo punto qualcuno si è ricordato di cosa fosse successo a febbraio.
Gli è stato quindi chiesto se fosse vero, e quale ne fosse stato il motivo, che la stessa sala era stata negata alla UAAR per far parlare T.Pievani, esperto di Darwin.
Il problema serio è appunto che nella lettera dell’assessore si chiariva che il comune non  può dare l’aula “a chi voglia predicare la commissione di reati, la violenza, la pedofilia, il razzismo, o propagandare opinioni politiche in contrasto con la nostra Costituzione"; non era chiaro a quale voce corrispondessero la UAAR o T.Pievani, che quindi chiese un pubblico chiarimento che, forse a causa dell’estate che si prolunga, dal 20/8 non è ancora pervenuto!
Nei commenti si intravede chi teme che inizi uno scontro fra cristiani e non cristiani mentre è chiaro che agli esperti non è stata concessa (senza spiegazioni) una sala che invece è stata data a un ingegnere elettronico (che forse nessuno avrebbe sponsorizzato nè sarebbe andato a sentirlo se avesse previsto di parlare di ingegneria edile, dato che non è il suo campo di competenza).
Che poi in realtà abbia raccontato che le margherite potrebbero “evolvere” occhi, o che la vita sulla terra ha poche migliaia di anni, questo è un altro problema; comunque prevedibile quando si invita a parlare un creazionista biblico non cattolico (ci sono anche i creazionisti biblici cattolici del “
Kolbe Center for the study of creation”, ma sono ormai emarginati; l’ultima volta che il papa ha ricevuto dei creazionisti biblici (ignoranti che credono che la terra abbia 6000 anni) non è stato molto tempo fa, ma qualcosa è cambiato e il 2002 sembra ormai molto lontano.
Possiamo quindi pensare che ci sia qualcosa di nuovo; il Papa non riceve creazionisti biblici cattolici da ben 7 anni, preferendo oggi sostenere l’evoluzionismo teista; purtroppo i creazionisti biblici sanno che i cattolici sono parecchio confusi (l’assessore alla cultura di Brescia ha gentilmente dimostrato che non ci sono corsi di aggiornamento dopo il catechismo) perchè (perché?) non lo dice troppo in giro.   e cercano di approfittarne per fare proselitismo e sottrarre fedeli alla chiesa cattolica che non ha ancora deciso se chiedere scusa (come ha fatto la chiesa
anglicana giusto un anno fa) o continuare nell’ambiguità, nonostante gli euro (e i dollari della Templeton Foundation) spesi nel convegno di marzo su Darwin.
A questo punto non rimane che approfittare dell’errore dell’assessore e prendere gli asini per le corna, affrontando il problema in modo costruttivo: corsi intensivi di aggiornamento sull’evoluzione, aperti anche agli assessori, nell’auditorium del Museo. Il certificato sarebbe poi richiesto a chi volesse ancora parlare di creazionismo nell’auditorium del museo…

 

3/9/09-IT

·         In un sito web cattolico integralista viene pubblicato un articolo di presentazione di un commento al numero 8 della rivista La Scuola Secondaria del 15 aprile 2009 che presenta il pensiero di alcuni esponenti del neodarwinismo, a cominciare dal fondatore … del movimento dell’Intelligent Design, Jonathan Wells di cui pubblica.
Il commento è stato pubblicato nel numero del 1’ giugno del periodico Il Corriere del Sud: “Darwin in modo equilibrato”.
Come si capisce dal titolo, il dossier antidarwinista di questa rivista (diretta ai docenti della scuola secondaria) presenterebbe Darwin … in modo equilibrato. Per rendersene conto si può leggere in italiano l’articolo di J.Wells (
Come sopravvivono le falsità” dal contenuto chiaramente antievoluzionisti: “Oggi la scienza sa che molti pilastri della teoria darwiniana sono falsi o fuorvianti. Eppure i testi di biologia continuano a presentarli come prova effettiva dell’evoluzione) o l’aggiornamento di un’indagine sui libri di testo di scienze (soprattutto per le parti sull’evoluzione) che era stato addirittura presentato al Meeting di Rimini del 2000.

 

3/9/09-USA

·         [da NCSE che riporta da Panda’sThumb] Interessante scoperta della fonte di una citazione di solito attribuita erroneamente a Darwin! N.Matzke ha scoperto che la frase "It is not the strongest of the species that survives, nor the most intelligent that survives. It is the one that is most adaptable to change" — non è dovuta a Darwin ma a Leon C. Megginson, professore of Management and Marketing alla Louisiana State University at Baton Rouge (“One thing Darwin didn't say: the source for a misquotation”). Purtroppo la frase del 1963 era scritta anche sul pavimento all’ingresso del nuovo edificio (di R.Piano) dell’Accademia Californiana delle Scienze (ora almeno il riferimento a Darwin è stato rimosso)!
Se si cerca con Google la
traduzione italiana della frase, è evidente l’interesse che suscita oggi quella frase in ambito economico-finanziario … purtroppo non è di Darwin … come scriveva van Wyhe sul Guardian già il 9/2/08 (“It ain't necessarily so ...”. Può essere utile sapere che ci sono ancora 2 false citazioni darwinaiane da attribuire al vero autore.

·         Sono oggi disponibili on line tre articoli ondine prima della pubblicazione della rivista diretta da Niles Eldredge, “Evolution: Education and Outreach”:

·   “Virtual Inquiry”: Teaching Molecular Aspects of Evolutionary Biology Through Computer-Based Inquiry

·   Why “Sudden Appearance” Is Not as It Appears, per rispondere a quello che hanno raccontatato nella trasmissione radiofonica sull’evoluzione, quando cercavano di far passare S.J.Gould come un creazionista proprio per quantro detto su quanto avvenuto, non proprio così rapidamente, nel Cambiano.

·   Darwinian Morality, utile per criticare articoli come quello che verrà pubblicato sull’Avvenire il 6/9/09 (“Quando e dove nasce il senso religioso”)

 

2/9/09-IT

·         [NB: La data a fianco non sembra adeguata alla notizia. Ma lo è. Siamo davvero nel 2009, nel terzo millennio …. ma non tutti lo apprezzano].
Qualcuno si ricorderà del convegno di creazionisti biblici organizzato il 23/2/09 a Roma in una sala della sede centrale del CNR (Centro Nazionale delle Ricerche, il nostro massimo ente di ricerca)?
Qualcuno si ricorderà che, come si legge sul Foglio del 31/1/09, questo convegno di creazionisti biblici è stato organizzato dal vicepresidente del CNR (che si dovrebbe occupare dell’area umanistica della ricerca italiana) apparentemente in polemica con un convegno su Darwin organizzato pochi giorni dopo in Vaticano (“
EVOLUTION: FACTS and THEORIES), dove i creazionisti biblici non erano invitati?
Qualcuno si ricorderà che in un sito conservatore cattolico era stata pubblicata il 6/3/09 una sintesi delle sciocchezze dette per cercare di dimostrare che l’universo ha 6000 anni e tutti gli scienziati del mondo raccontano frottole?
Qualcuno si ricorderà che la rivista conservatrice cattolica diretta dal vicepresidente del CNR aveva pubblicato numerosi articoli sulle relazioni dei creazionisti presenti al convegno al CNR?
Coraggiosamente un blog ci fornisce in un post (“L’ignoranza non è un crimine”) un assaggio della cultura che emanava da quel convegno al CNR. Interessanti anche le foto, che dimostrano sia l’ottima organizzazione (con servizio di traduzione – dei concetti o delle lingue …? – che la presenza di un rappresentante di Mons.Ravasi, don Thomas Trafny, del Pontificio Comitato per la Cultura.
Se qualcuno pensasse che la chiesa cattolica ami ancora i creazionisti biblici avrebbe ora la possibilità di verificarlo, chiedendo di leggere il testo della relazione inviata a mons.Ravasi.
Potrebbe essere un documento indispensabile per capire perché dal convegno di marzo (“
EVOLUTION: FACTS and THEORIES) non sia uscita un’indicazione chiara in favore o contro la teoria dell’evoluzione, che viene continuamente criticata/accettata con ragionamenti spesso poco chiari (cosa viene criticato? Cosa viene accetato?).
Chi pensa che sia scandaloso che l’assessore di Brescia abbia ospitato in una sala comunale un solo creazionista, pensi al vicepresidente del CNR, che ne ospita una decina nella sede del centro di ricerca scientifica ... e poi pubblica le loro amenità sulla sua rivista
E’ difficile non concordare con il premier: “Povera Italia con un sistema informativo come questo".

 

3/9/09-VA

·         Interessante ammissione (proprio prima di partire per un pellegrinaggio in Siria con 50 parlamentari) dell’eccessiva invadenza della chiesa nella politica italiana (Fisichella: «Gli uomini di Chiesa non facciano politica») da parte di un suo alto esponente, rettore di un’università pontificia, che non aveva problemi ad “invadere” temi che riguardano la scienza e in particolare il fatto stesso dell’evoluzione biologica. Basta analizzare il testo di una sua lezione su "Laicità e Chiesa, diritto di primogenitura" alla … summer school del Pdl: “se l'uomo di Chiesa entra con una critica nell'ambito delle competenze del parlamentare, se c'è uno sconfinamento delle proprie competenze, allora è giusto che anche il parlamentare, a sua volta, critichi l'uomo di Chiesa”.
Se questa ammissione di invadenza fatta
dal presidente della pontificia Accademia della Vita riguarda l’eccessiva preoccupazione sulla vita degli immigrati («non vedo prelati che si occupino ad esempio sulla legge dell’immigrazione degli Stati Uniti, che è restrittiva al massimo. Non vedo quindi perché avvenga solo nei confronti dell’Italia», «credo che dovremmo essere capaci di rispettare il ruolo che ci compete»), sembra auspicabile che anche agli uomini di scienza sia ora permessa la possibilità di critica (o sarebbe meglio chiamarla difesa) che viene concessa oggi ai politici.

[L’accenno all’immigrazione negli USA sembra una battuta: nei cattolici USA c’è infatti un motivo di interesse verso gli immigrati, che in Italia non esiste; lo ha ricordato proprio la settimana scorss l’agenzia cattolica Zenit (27/8/09: “Il potenziale cattolico dell'immigrazione ispanica, Una forza rivitalizzatrice per la Chiesa”) e 30/8/09: “Per vincere la crisi economica, imitare il Buon Samaritano”) dando la parola ad un autorevole cattolico USA invitato a parlare al Meeting di CL di Rimini) Qui un’intervista di J.Allen del NCR del 2008 al il card.Mahony, responsabile dei vescovi USA per i migranti (“Bishops stand with migrants in '08”). Più recentemente, in luglio i vescovi USA hanno lanciato una coraggiosa iniziativa in favore dei migranti (certo con Barack Obama come presidente è più facile che in Italia….). Ne parla sempre il card.Mahony in un articolo di J.Allen su NCR il 17/7/09: “Bishops to speak on immigration reform].

Difficile dimenticare il sostegno di Mons.Fisichella ad iniziative ostili alla biologia evoluzionistica e a quella che dovrebbe essere la stessa posizione attuale della Chiesa (come documenta il TG2 il 29/11/07) o la frase tratta da una sua intervista a Micromega del 29/10/05 (“Fede e/o modernità”): “Se cè veramente incompatibilità tra un dato della fede e un dato della scienza [si parlava di miracoli], allora uno dei due deve inevitabilmente fare un passo indietro. E a mio avviso lo deve fare la scienza, non la fede”.
Anche rispetto al 2007 comunque qualche novità si nota, pur rimanendo nella politica (qui un’intervista dal titolo forse esagerato “
Ora dai partiti un passo indietro”), ma erano i tempi del Family Day (“La manifestazione ha fatto capire che la Chiesa ha non solo il consenso ma anche la fiducia del popolo italiano A volte si ha il consenso ma non la fiducia dei cittadini. In questo caso li abbiamo tutti e due”). E oggi?
Oltre al Giornale questa ammissione di invadenza e l’invito a fare un passo indietro è riportata anche da Il Tempo (“
Lo stop di Fisichella: "Non interveniamo nella politica italiana"). [Sembra che il messaggio sia arrivato].

 

2/9/09-USA

·         [da Pikaia] Un articolo di PLOS (“The Origins of Lactase Persistence in Europe”), consultabile liberamente, potrebbe convertire moltissimi antievoluzionisti , se curiosi e disponibili a farsi convincere dalle novità che ogni tanto attraversano (sempre che le vedano…) il piatto panorama delle loro indimostrabili certezze. Questo articolo dimostra che “la mutazione responsabile della digestione del latte avvenne in Europa centrale circa 7.500 anni fa” e permette di ricostruire “la lunga marcia della lattasi dagli inizi dell'allevamento a oggi”. Abbiamo quindi non solo la dimostrazione della comparsa improvvisa di una mutazione, ma la vediamo correlata a fattori ambientali (l’irraggiamento solare minore rispetto alle terre di origine della nostra specie) e culturali (l’allevamento di animali che introduce la variabilità delle fonti alimentari nelle società di agricoltori da poco comparse). Si conferma inoltre che anche in una fase in cui prevale l’evoluzione culturale, avvengono sempre mutazioni che possono fornire ulteriori vantaggi alla nostra specie. Più o meno di questi periodi - e sempre legate allo sviluppo dell’agricoltura - sono anche le due mutazioni che forniscono un po’ di protezione rispetto al plasmodio della malaria, che si sviluppa fin troppo bene bene negli ambienti ricchi di acque stagnanti.

 

1/9/09-IT

·         Una consigliera comunale di Brescia viene informata da un professore bresciano di biologia (dell’Arnaldo?) del patrocinio del comune di Brescia ai festeggiamenti a Darwin organizzati dai creazionisti antidarwinisti … si informa e ne parla nel suo blog, riportando le notizie dal blog di Oca Sapiens.
Purtroppo mancano alcuni dettagli (che dettagli in verità non sono): sul pre-finale la ricostruzione non è infatti perfetta: l’assessore non ha infatti ancora risposto alla imbarazzante domanda che T.Pievani gli ha posto il 20/8 sul sito web di Pikaia: perché, nonostante le motivazioni vivacemente indicate nella sua lettera,  l’assessore alla cultura di Brescia ha preferito ospitare creazionisti biblici dilettanti invece degli evoluzionisti universitari, a cui aveva negato la stessa sala qualche mese prima.
Essendo stata tecnico di laboratorio biologico e candidata sindaco, oltre che attuale consigliera dell’opposizione, si può immaginare il suo interesse e il suo coinvolgimento emotivo nei confronti del finale.
Sconcerta un po’ il primo commento al post, dove si auspica di aprire un “incontro-scontro sul tema“ [?] che permetta di “far parlare di Brescia da parte della stampa specialistica e non specialistica  [!] e il “riconoscimento dei valori che determinano la scelta di essere creazionisti oppure no” [?!].
Come si sa, già alle 3 conferenze creazioniste al museo varie  “discussioni” avevano permesso di capire la impressionante debolezza culturale dell’ingegnere elettronico ma addirittura l’incompatibiità con le posizioni sull’evoluzione della religione cattolica.
Risulta comunque chiaro come il commentatore, forse un fotografo, non sappia molto di biologia o di fisica, ma non conosca nemmeno la posizione attuale della Chiesa Cattolica; soprattutto non è nemmeno curioso di sapere quali siano stati i risultati del convegno organizzato dal Vaticano nello scorso marzo (di cui non parla “la stampa specialistica e non specialistica” …). Sembra ben più ferrato su Dalai Lama, tanto da contribuire a suscitare il dubbio sull’interesse reale .. dei cattolici bresciani … per l’evoluzione …
Più che un inutile dibattito fra creazionisti bibilici ed evoluzionisti, Brescia potrebbe a buon diritto chiedere al Vaticano quali siano le attuali direttive su Darwin; sarebbero utili magari per sapersi confrontare non solo con gli avventisti del 7’ giorno (che sono – si è visto chiaramente - creazionisti biblici piuttosto “rigidi”) e gli altri protestanti, ma anche, se capitasse, con il Dalai Lama.
Decisamente più seri i successivi 2 interventi (di un fisico e un biologo), che fanno anche capire come oggi solo esperti di scienza (non tutti, però) hanno le conoscenze minime (o massime) per esprimersi correttamente (“chi ha una cultura scientifica solida non può accettare di discutere di queste cose con chi dimostri di non sapere di cosa sta parlando”). Spiace che qualcuno possa pensare che le loro conoscenze mettono in difficoltà anche molti che hanno studiato, ma almeno fanno capire che chi si ritiene esperto perché ha letto magari solo … la prima pagina della bibbia …. è meglio che non apra bocca.
Nessuno ha comunque ancora fatto capire che l’assessore si trova (anzi, si è messo da solo!) in una posizione davvero imbarazzante.

uo

1/9/09-VA

·         Puo’ essere interessante scoprire come avviene la discussione su temi biologici di rilevante interesse in ambienti culturali che hanno una scarsa comprensione dei fenomeni e dei meccanismi biologici ma che amano essere sempre coinvolti e, se possibile, dire l’ultima parola.
Fatto scatenante è l’appello firmato da 41 sacerdoti italiani (“
41 preti per la libertà sul fine-vita”) pubblicato da Micromega il 23/3/09, che conteneva frasi ragionevoli come Definendo il nutrimento e l’idratazione forzati come cura ordinaria e obbligata e non più come intervento terapeutico straordinario, la legge annulla ogni possibilità di valutazione sull’accanimento terapeutico.
Il 31/8/09, ieri, l’agenzia Adista informa (“
Vigilia di scomuniche? Il Vaticano censura 41 preti e religiosi firmatari dell’appello di MicroMega per la libertà di cura”) che la discussione su argomenti rilevanti per la biologia ma anche per la teologia viene ora gestita non dal dicastero vaticano per la cultura diretto da mons.Ravasi, ma dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, più abituata a gestire questioni che poi sono diventate famose come il caso Galilei e il caso Teilhard de Chardin.

L’Adista, un’agenzia cattolica, riferisce cheuna lettera indirizzata in agosto ai vescovi diocesani e ai superiori provinciali dei 41 preti e religiosi conteneva un ordine preciso: convocare i sacerdoti per richiamarli all’ordine ed eventualmente punirli”.
Oggi, la conferma: in un articolo su Micromega (“
’Metodi da Sant’Uffizio’. Don Farinella, inquisito per la firma dell’appello di MicroMega sul fine-vita, risponde al card. Bagnasco”) uno degli indagati riferisce gli aspetti formali e sostanziali dell’indagine che lo riguarda, riferendo del suo incontro di 3 ore con il card.Bagnasco, avvenuto il 7 agosto.
L’aspetto forse più interessante è che problemi sull’inizio e la fine della vita  vengono affrontati dalla stessa chiesa cattolica in modo in parte diverso quando si tratta di interagire con le altre religioni cristiane. E’ poco noto che in un incontro fra le diverse chiese cristiane europee avvenuto a Sibiu nel settembre del 2007, la chiesa cattolica avesse prima cercato di imporre le idée rigide che si cerca di imporre ai cattolici e ai laici italiani, ma poi, scoperta, ha accettato di non difendere le sue opinioni di fronte alle proteste e al dissenso delle chiese protestanti, intenzionate soprattutto a non contrastare la possibilità di abortire.
Il documento finale infatti non tratta dell’argomento; un’articolo (“
Ecumenismo in difficoltà sulle questioni etiche? La difficoltosa redazione del messaggio dell’Assemblea ecumenica di Sibiu”) in un autorevole sito cattolico spiegava cosa fosse successo e come la chiesa cattolica avesse preferio ritirarsi, non difendendo ad oltranza la sua opinione sui momenti di inizio (soprattutto) e di fine vita. 

 

 


 

AGOSTO 2009

 

31/8/09-it

·         [Da Pikaia] L'ultimo libro di Federico Focher è incentrato sulla figura di Alexander Von Humoldt: "Alexander Von Humoldt. Uno schizzo dal vivo". Prefazione di Riccardo Pozzo.

 

30/8/09-IT

·         Iniziative culturali settembrine in Lombardia: nell’ambito dell’iniziativa Parolario, ovviamente prevista a Como, il 5 e il 6 si parlerà in Piazza Cavour di “La morale della natura. Riflessioni sulla legge naturale” con Simone Pollo (il 5 alle 19) e si “Darwin e l’anima. L’evoluzione dell’uomo tra biologia e fede” con Orlando Franceschelli (il 6 alle 18.30).
A Milano invece riprendono le conferenze annesse alla Mostra sull’evoluzione Darwin 2009 alla Rotonda della Besana. Qui il programma di settembre (Mantovani, Torroni, Rook e Ferraguti) e ottobre (Pilastro, Costa,Tort, La Vergata, Fasolo, Veronesi).

·         Il sito di Pikaia ci ricorda che sono usciti i numeri di settembre di Darwin e Le Scienze

·         Sul Corriere un articolo di G.Giorello (“DALLE MACCHINE AL DNA E A INTERNET LE IDEE CHE HANNO CAMBIATO IL MONDO”) presenta una interessante serie di articoli (“Il cammino del sapere”) dedicati alle scoperte scientifiche e alle conseguenti nuove idee che hanno reso il mondo sicuramente un posto sempre più adatto per la vita umana. Giorello ricorda che “la scienza può entrare in conflitto con credenze più consolanti”, ma ci mette in guardia da chi pensa che queste sfide si possano vincere con meno conoscenza e meno competenza.
Ci si puo’ augurare che una diffusione così ampia di informazioni che riguardano ben 30 diversi ambiti di conoscenza che fino a qualche decennio fa erano ignorati possa ridurre la sfiducia verso chi ha avuto ed ha il merito di aiutare l’umanità a esplorare buchi neri che un tempo erano illuminati solo da maghi e ciarlatani.
Purtroppo non tutti i quotidiani si impegnano seriamente in questa direzione. Giusto 15 giorni fa un altro quotidiano preferiva mettere in dubbio scoperte scientifiche più che confermate; certo non è difficile: basta chiedere ad un astronomo di parlare della struttura delle proteine: “Nessun fisico o chimico, osservando l'incredibile efficienza e il disegno perfetto di una proteina formata da 2000 atomi potrebbe seriamente pensare che tutti quegli atomi siano andati a collocarsi "per puro caso" nella loro posizione”. In effetti è una domanda da fare a un biologo …; purtroppo prima di rispondere dovrebbe correggere il gravissimo errore. 

uo

29/8/09-IT

·         Per capire la differenza fra evogrammi e rappresentazioni lineari dell’evoluzione (che trascinano verso rappresentazioni mentali errate), è interessante affiancare due notizie che arrivano dagli USA: la pubblicazione del nuovo libro dell’ottimo (e prolifico) giornalista scientifico Carl Zimmer (“The tangled bank, an introduction to evolution” ) e la notizia (“Band shirts hit wrong note with parents”) della maglietta (che poi è stata ritirata a causa di assurde polemiche) di una banda scolastica che raffigurava la solita scorretta rappresentazione lineare dell’evoluzione dai primati all’uomo.
Carl Zimmer ha utilizzato il suggerimento del paleontologo di Berkley Kevin Padian (consulente del NCSE and nel processo Di Harrisburg/Dover che ha umiliato i profeti del’Inteligent Design), presentato nell’articolo [free] “Trickle-down evolution: an approach to getting major evolutionary adaptive changes into textbooks and curricula” (Integrative and Comparative Biology, volume 48, number 2, pp. 175–188).
Più divertente l’articolo sulle magliette, con gustose interviste che dimostrano i diversi motivi per cui piacevano o non piacevano. Il atto curioso è che neppure K.Padian le avrebbe apprezzate…!  

 

29/8/09-IT

·         Sul Corriere alcune anticipazioni dell’intervento di Cavalli Sforza il 4/9 al festival della Mente di Sarzana (“L'EVOLUZIONE CULTURALE BATTE QUELLA BIOLOGICA”). Anche quest’anno Odifreddi ci sarà e presenterà Newton. 

 

28/8/09-IT

·         L’assessore alla cultura di Brescia è in ferie e quindi bsogna avere ancora un po’ di pazienza prima di leggere su Pikaia una risposta alla domanda rivoltagli il 20/8 da T.Pievani.
Il dubbio che la domanda sia, anche solo in parte, "retorica, insinuante, diffamatoria", non è
oggi per nulla tranquillizzante.
Retorica infatti lo è diventata certamente, anche se solo dalle 23 del 20/8, quando la UAAR ha confermato di non aver ottenuto per il Darwin Day bresciano, come negli anni precedenti, l’auditorium del Museo di Storia Naturale.
Essendo ormai oggi una domanda retorica (anche se a posteriori – T.Pievani forse riesce ancora a dimostrare che non era stato informato in febbraio del motivo per cui il Darwin Day non si tenesse più nel Museo) il rischio di essere insinuante è inevitabile.
Si potrebbe infine discutere, ma che la risposta sia positiva (in fondo siamo già nel 2009) è quasi evidente … se possa essere diffamatorio insinuare che oggi si possa negare a chicchessia l’auditorium del Museo di Storia Naturale o una qualsiasi sala o piazza pubblica o privata per parlere bene della genialità di Darwin nel bicentenario della sua nascita e 150 anni dopo che la sua idea, anche se non perfetta, convinse immediatamente tutte le migliori menti della seconda metà dell’ottocento.

 

27/8/09-IT

·         Si parlerà di Darwin (un semplice “medaglione” sul bicentenario) e Galileo questa sera a Superquark su RAI1 alle 21.20

·         Sull’Avvenire si parla oggi di Teilhard de Chardin in un’intervista che viene fatta all’autore di una recente biografia (“Teilhard de Chardin, eretico o profeta?”). Facile capire cosa pensi il biografo che “ripercorre senza intenti trionfalistici la vicenda umana di Teilhard, «gigante della fede» e «uomo pieno di nobiltà e intelligenza, coraggio e generosità» ma al tempo stesso «non privo di paure ed esitazioni, turbamenti ed errori»”. L’intervista contiene molte allusioni non chiarite (fra le “componenti eterogenee, dal punto di vista epistemologico e metodologico” c’era forse anche il panteismo che non piaceva a Pio XII? La Chiesa lo ha condannato anche 7 anni dopo la sua morte perché credeve nell’ortogenesi “progressivamente scartata dalla comunità scientifica”? Cose si deve sospettare se sull’Avvenire si parla di “ambiguità nel genio del gesuita” associata alla “«vita di mondo» durante le traversate oceaniche”, dove “trascorre buona parte della sua esistenza”? [?!]

 

26/8/09-IT

 

 

 

 

·         Nel blog Vacazioni si riassume (“Conferenza pastafariana a Brescia?”) la storia dell’ingegnere creazionista ospitato dal comune di Brescia che lo ha preferito agli esperti della cultura occidentale per parlare (invero piuttosto male, com’era prevedibile) dell’evoluzione, elencando gli errori che l’assessore alla cultura dovrà giustificare al ritorno dalle ferie.
Si potrebbe però discutere se, come si capisce dal post, l’idea di una conferenza pastafariana organizzata dalla UAAR bresciana possa essere un’iniziativa riparatrice sufficientemente adeguata alla figuraccia …  e possa essere un’alternativa alla pastasciuttata già proposta da altri
A sua consolazione, e a nostra (ulteriore) preoccupazione, ci sono problemi di coerenza ben più gravi, e sempre in contesti che riguardano l’evoluzione, ma soprattutto la definizione di vita, che dimostrano serissimi problemi di coerenza anche a livello nazionale, come ha fatto notare con grande lucidità Chiara Saraceno su Repubblica il 24/8 (“La doppia etica della vita”). 

 

26/8/89-USA

·         [da Pikaia] Mark Isaak ha pubblicato un libro, “The counter-creationism handbook”) che aiuta a affrontare le sbrodolate creazioniste. Il libro comincia con un elenco delle affermazioni dei creazionisti, raggruppate secondo argomento: filosofia e teologia, biologia, paleontologia, geologia, astronomia e cosmologia, fisica e matematica. Terminata la carrellata di affermazioni che il creazionismo fa sulla scienza, Isaak procede con i principi stessi del creazionismo e dell’intelligent design.
In realtà il libro sembra francamente eccessivo … per la situazione italiana. Almeno finchè il creazionismo che in Italia annaspa accanto al prevalente evoluzionismo teista rimarrà quello biblico (o “
della terra giovane”) che si è manifestato al Museo di Brescia (dove il vicepresidente dei creazionisti biblici ha esposto i reali motivi che lo portano al creazionismo, essenzialmente religiosi anche se diversi e contrastanti rispetto alle indicazioni della religione prevalente in Italia) o al convegno organizzato al CNR di Roma il 27/2/09 e raccontato nel n.45 della rivista del vicepresidente, Radici Cristiane,
Finora, e fino a quando non interverranno, come avviene negli USA, strutture dotate di potere politico o economico rilevante, le manifestazioni creazioniste in Italia e in Europa sono estramemante limitate e in realtà piuttosto patetiche (sempre che non si dia ascolto a ricostruzioni negazioniste del “dibattito” avvenuto al museo di Brescia).
E’ quasi più difficile far capire che non è davvero un problema di libertà di espressione, che a tutti è cara (nonostante in Italia abbia comunque qualche serio problema), lasciar salire qualcuno in cattedra a dire che la vita sulla terra ha poche
migliaia di anni, o che la terra è piatta (no questo non si sente  più …), o che nell’argilla c’è il carbonio, o che una margherita curiosa potrebbe un giorno guardarci. 
In attesa del prossimo libro di R.Dawkins si può quindi imparare qualcosa leggendo questo libro di M.Isaak e, come assaggio, un suo testo, disponibile in rete (“
Five Major Misconceptions about Evolution”).
PS: Non ditelo all’editore di M.Isaak (Mark lo sa già…), ma nel libro c’è gran parte di quanto si può leggere già oggi, magari con l’aiuto (attenzione!) di un
traduttore automatico, in questo sito web (“An Index to Creationist Claims”). 

 

25/8/09-USA

·         Stimolante post nel blog Slaktivist (“The Long March of the Koalas”): fa capire perchè dovrebbe essere molto difficile se non impossibile essere creazionisti in Australia o Madagascar, in Austria non sarebbe impossibile, mentre negli USA è, lo sappiamo, ben più facile ... e non solo per motivi religiosi.
Si ricollega bene anche ai ragionamenti di Dawkins nel suo ultimo libro, sintetizzati  proprio qui sotto.

 

25/8/09-UK

·         [da Pikaia] Uscirà a breve il nuovo libro di Richard Dawkins: su The Times è stata pubblicata la presentazione dell'ultimo libro di Richard Dawkins dal titolo “The Greatest Show on Earth: The evidence for evolution”. The Times pubblica inoltre un'intervista a Richard Dawkins e, mentre commenti al nuovo libro sono presenti su Evolutionblog e su Frontal Cortex.
Sul Times c’è anche un
assaggino del libro, che sicuramente piacerebbe a L.Galleni in quanto riprende - ma suggerisce di modificare - un suo mantra (… da anni ripete ai credenti che «L'evoluzione è un evento scientificamente provato al pari dell'esistenza dell'Impero romano» [2009]).
In questo assaggio del libro Dawkins ci induce ad immaginare come sarebbe la vita di un docente di latino che dovesse perdere buona parte del suo tempo a convincere gli studenti e i loro genitori che i Romani sono esistiti davvero, contrariamente a quello che qualcuno dice loro: “Instead of devoting your full attention to the noble vocation of classical scholar and teacher, you are forced to divert your time and energy to a rearguard defence of the proposition that the Romans existed at all”.
Come ben sa Dawkins, anche questa difesa dell’Impero Romano o dell’evoluzione non sarebbe senza rischi, in quanto si presta facilmente a insinuare sospetti di secondi fini ….
Sarà interessante vedere la reazione a questo nuovo libro, che cerca di superare questo ostacolo cercando di dimostrare che l’ipotesi di L.Galleni non è corretta (in effetti non ci sono negazionisti dell’Impero Romano…): chi nega l’evoluzione è invece da assimilare … a chi neghi l’olocausto … e qualcuno c’è … come c’è qualcuno che nega addirittura l’evoluzione come fatto.
Sarebbe interessante verificare in Italia l‘ipotesi di R.Dawkins, ma non sembra difficile, se si pensa ad alcuni personaggi citati in un articolo di Panorama dell’8/2/09 (“
Il Vaticano, la Shoah e i neocrociati alla destra del Papa”).
Preoccupato che ben il 45% degli americani ma anche una parte comunque elavata della popolazione del mondo occidentale non sempre abbia idee chiare sull’evoluzione, con questo libro Dawkins intende appunto fornire gli strumenti e le conoscenze per aiutare tutti. In particolare intende rivolgersi in maniera amichevole soprattutto a quei religiosi, come gli anglicani e i cattolici che trovano difficoltà a seguire le indicazioni dei loro vertici, che non negano e invitano, anche se con poco successo, a non negare l’evoluzione.
Capita infatti spesso che qualcuno si blocchi, non riuscendo ad andare oltre la frase ”io non nego l’evoluzione” traendo conseguenze razionali, e rischiando di proseguire con un “ma …” seguito da dubbi e ignoranze riesumati da preconoscenze e ragionamenti infantili. Questo ovviamente nelle situazioni migliori, dato che al peggio
non ci sono limiti.
Per fortuna, sui docenti di latino non incombe questa minaccia, che invece perseguita, per fortuna in modo diverso, chi studia e insegna l’evoluzione.
Ovviamente la situazione peggiora ulteriormente e rapidamente se c’è chi alimenta finanziariamente o ospita nei locali pubblici chi sostiene che l’impero romano (o l’evoluzione) non sono mai esistiti.
Dawkins spera di far capire che l’esistenza dell’evoluzione può illuminare con spiegazioni chiare anche le meraviglie della natura, che per molti continuano a rimanere inspiegabili magari per tutta la vita a causa di chi, magari dotato di “strong political and especially financial support” spinge a ignorare un fatto rilevante come l’evoluzione biologica. 
Un esempio dell’utilità ma anche della necessità di questo approccio lo si può vedere in un recente interessante post su Pharyngula di PZ Myers (“
Evolution of the appendix?”) a commento una recente pubblicazione (Smith HF, Fisher RE, Everett ML, Thomas AD, Randal Bollinger R, Parker W (2009) Comparative anatomy and phylogenetic distribution of the mammalian cecal appendix. J Evol Biol. 2009 Aug 12) sulla filogenesi dell’appendice nei mammiferi: “The heart of the work is a phylogenetic analysis of the distribution of the appendix in mammals which uses evolutionary theory: no evolution, this work vanishes in a puff of logic”.

 

24/8/09-IT

·         Triste … nel sito web della rivista Galileo, in un articolo su un metodo di analisi statistica di testi letterari (“A ogni parola il suo valore”, in data di oggi e firmato c.v.) si legge che Darwin avrebbe scritto “L’origine della specie”. Errore del traduttore dell’articolo originale da New scientist o conseguenza secondaria dei turni di ferie?

 

22/8/09-USA

·         W.Dembsky, il general manager dell’Intelligent Design USA, ha appena pubblicato un articolo di simulazione su una rivista con referee anche se di ingegneria computazionale. Se si vuole leggere il commento da uno dei massimi esperti, (Joe Felsenstein) nel campo dell’analisi matematica di dati di tipo biologico, lo si trova nel blog Panda’s Thumb (“A peer-reviewed article that supports ID … or something else”). Secondo Felsenstein l’articolo forse è una critica a Dawkins, ma non offre certo sostegno all’ID, nemmeno citato.  

 

22/8/09-UK

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         La notizia davvero originale (del tipo “un hamburger ha morsicato un uomo” …) che per l’assessore alla cultura di Brescia sembri più adeguato invitare dei creazionisti antidarwiniani a festeggiare (nel Museo di Storia Naturale e a nome del comune) il bicentenario di Darwin … ha già superato la Manica.
La spinta propulsiva l’ha data la UAAR, che ha fornito l’informazione e la sua (incerta) traduzione al sito web di Dawkins: “Brescia: Darwin celebration not allowed in the municipal science museum, granted to creationist conference”. 
La notizia si aggiunge ad altre presenti sui quotidiani inglesi (sempre poco lusinghiere per il nostro paese …) e purtroppo riguarda l’uso poco corretto di un organo forse più importante. Alcuni neuroni di cittadini bresciani, anche di giovane età, hanno infatti memorizzato informazioni del tutto errate, come per fortuna qualche esperto ha cercato di far notare durante le tre conferenze creazioniste tenutesi a giugno (a cominciare dal dato banale che Zichichi non è certo un astrofisico...).
Forse alcuni dei presenti erano stati attirati da una iniziativa che si presentava come l’unica patrocinata dal comune “in occasione del 200^ anniversario della nascita di Darwin e 150^ anniversario della pubblicazione de “L’origine delle specie” (come risulta nel calendario delle iniziative di giugno nel’auditorium).
Invece era stata preparata una bella festa a Darwin ... che per fortuna si è conclusa con tali critiche all’oratore che, in un museo di storia naturale, risuonavano come i campanacci alla Corrida.
Ora che si sa cosa racconta e che gli è stato detto dove sbaglia … o si prende un anno sabbatico negli USA per imparare bene quali sono gli argomenti da evitare con cura, o rimarrà a predicare nelle sale degli Avventisti; non so se ufficialmente la chiesa cattolica intenda cambiare la sua posizione di netta chiusura verso il creazionismo biblico, rifiutato addirittura dai sostenitori dell’Intelligent Design dietro a cui i creazionisti biblici italiani cercano di ripararsi. … difficile quindi sperare di trovare ospitalità nelle parrocchie…

 

22/8/09-IT

 

 

 

 

·         Anche il prof.Giacobini, presidente dell’ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici Italiani, Orti botanici, Giardini Zoologici e Acquari), risponde sul sito web di Pikaia (“Il Presidente dell'Associazione Nazionale Musei Scientifici, Giacomo Giacobini, risponde all'Assessore alla Cultura di Brescia”) alla lettera dell’assessore alla cultura di Brescia, confermando il suo attaccamento ai principi che regolano la convivenza umana (“mi dispiace che la mia lettera abbia potuto essere interpretata come un attacco a principi nei quali credo fermamente”) ma anche l’inopportunità di “utilizzare la sala conferenze di un Museo di Scienze Naturali per dar voce a ideologie che per la comunità scientifica risultano in contrasto con gli scopi per i quali il Museo è nato e opera”, e ricordando che “la comunità scientifica considera il creazionismo – sotto tutte le sue forme, comprese quelle da lei citate – una convinzione derivante da fede religiosa e non il frutto di indagine scientifica”. In realtà sembra probabile (almeno così precisano gli organizzatori nel loro sito web) che il comune abbia anche patrocinato l’iniziativa, manifestando il proprio appoggio, oltre a concedere, forse gratuitamente, la sala.

 

21/8/09-IT

 

 

 

 

 

·         Nel sito della UAAR è comparso finalmente il comunicato stampa preannunciato, che conferma, ancora prima della risposta dell’assessore a T.Pievani, la sconcertante e immotivata lettera dell’assessore che ha negato il patrocinio e la sala del Museo di storia naturale di Brescia alla UAAR …  che l’aveva già avuta a disposizione per le iniziative del Darwin Day nel 2007 e nel 2008: “Brescia: al museo scientifico non c’è spazio per Darwin. Per i creazionisti sì”.
Una brutta storia, che probabilmente si concluderà bene grazie alla richiesta insistente dell’assessore alla cultura di Brescia di pubblicare su Pikaia una sua lettera di risposta alle critiche dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici. La lettera dell’assessore gli risultava masochista: T.Pievani sapeva infatti che la stessa aula era stata precedentemente negata, senza validi motivi, quando era stata richiesta dall’UAAR di Brescia …: era infatti proprio lui l’oratore invitato… quando si dice il ruolo creativo del caso!!

 

21/8/09-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         [da Pikaia] Visto che in questi giorni si parla di un ente locale che sostiene il creazionismo biblico tipico di alcuni gruppi conservatori protestanti e dei musulmani, un articolo di Pikaia cerca di trovare qualcosa di positivo anche nel fatto insolito che il comune di Brescia si preoccupi di fornire una formazione tradizionale e prescientifica che possa essere gradita anche a milioni di persone che sono venuti in Italia per contribuire al nostro e al loro sviluppo economico, portando necessariamente con sè altre tradizioni culturali e religiose che anche gli enti locali tendono a rispettare.
Certo Brescia è in un area di forte immigrazione, ma sembra esagerato ostacolare iniziative (come quelle organizzate dalla UAAR per commemorare il bicentenario di Darwin) che diffondono idee fondamentali della cultura occidentale per favorire invece la diffusione di conoscenze tradizionali e prescientifiche tipiche di tutti i popoli con culture ed economie tradizionali, basate sul nomadismo o sulla caccia/raccolta.
Sono ormai due secoli che la cultura occidentale sospetta (già il nonno di Darwin nel 1794 era uno dei sospettosi…!) che la storia della terra e dell’universo non sia limitata a poche migliaia di anni. Da più di 150 anni, grazie ai geologi, a cominciare da Lyell, uno degli ispiratori d Darwin, ne siamo certi e da almeno 60 anni abbiamo anche strumenti (basati sul decadimento radioattivo) che permettono di datare la storia dell’universo e la storia della vita sulla terra a miliardi di anni.
E’ certamente insolito sponsorizzare, nel 2009, chi dice invece, soprattutto senza doverlo (né volerlo, nè poterlo) dimostrare con pubblicazioni serie e confermate, che la vita ha solo poche migliaia di anni.

L’articolo di Pikaia ci rassicura, informandoci che si può diventare evoluzionisti anche dopo aver partecipato ad un seminario creazionista …
Patrick J. Keeling descrive infatti su Science (“Creationists Made Me Do It”) la sua esperienza, di essersi incuriosito moltissimo alla biologia dopo aver avuto una formazione superiore basata esclusivamente sul creazionismo.
Questo può avvenire anche in Italia, dato che non in tutte le scuole medie o superiori ancor oggi abbiamo la garanzia che uno studente incontri la teoria dell’evoluzione… ma soprattutto che venga spiegata bene e che la capisca.
Sappiamo che diventa sempre meno probabile che perfino all’università ai biologi e ai naturalisti venga insegnata l’evoluzione umana … e le conseguenze si vedranno … 
Per fortuna difficilmente può succedere che, come avvenne per la prima (e forse ultima) volta a Milano il 24/10/2002, un intero liceo scientifico venga convocato da un gruppo studentesco in aula magna per sentire una conferenza di creazionisti biblici del modello YEC (creazionisti della terra giovane) che nel loro sito web mostrano di credere che dinosauri e umani convivessero pacificamente
 (“Crediamo che i dinosauri siano esistiti in abbondanza prima del Diluvio, dopo il quale si sono estinti a causa delle mutate condizioni ambientali. La convivenza dell'uomo con loro poteva comportare qualche problema, ma fino ad un certo punto, essendo essi quasi tutti erbivori”) e che l’inbreeding non fosse nocivo ai tempi di Adamo ed Eva in quanto  la pericolosità biologica del matrimonio fra consanguinei è andata aumentando via via che il nostro patrimonio genetico si è degenerato” [quello di Adamo infatti secondo loro era originale, perfetto per definizione …].
[Saranno usciti biologi evoluzionisti anche da quella assemblea?]

 

21/8/09-UK

·         Sta per uscire, datato 27/8/09, un fascicolo della rivista Phyl.Trans.Royal Soc. (biological sciences) tutto dedicato a 'Evolution, development and intentional control of imitation' edito da Cecilia Heyes, Ludwig Huber, Gyorgy Gergely & Marcel Brass. Si parla quindi di mirror neurons, della filogenesi dell’imitazione, e necessariamente un ruolo centrale è attribuito ai primati e alle ricerche dei primatologi e di chi analizza lo sviluppo comparato delle capacità cognitive nei bambini e nei primati.
Ci sono articoli anche di primatologi italiani come PF.Ferrari e S.Marshall-Pescini. Qui l’indice e l’unico articolo free disponibile: “Evidence for mirror systems in emotions

 

20/8/09-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         [da Pikaia2la verifica di coerenza] Brescia: ieri il sito web di Pikaia aveva pubblicato (“L'Assessore alla Cultura di Brescia replica al prof. Giacobini”) la puntigliosa risposta (del 4/8/09) dell’assessore alla cultura di Brescia alla lettera (“Il creazionismo in un pubblico Museo di Storia Naturale?”) con cui il 14/7/09 il presidente dell’ANMS, G.Giacobini, si mostrava molto dispiaciuto per il fatto che il Museo di Storia Naturale di Brescia il 19/21 giugno avesse ospitato ben tre conferenze creazioniste, iniziative certo poco adatte ad un Museo naturalistico, come se nella sala di una parrocchia si tenesse un’inziativa in favore del divorzio o dell’aborto.
Oggi su Pikaia T.Pievani chiede all’assessore (“Creazionisti in un Museo di Storia Naturale: una domanda all’Assessore alla Cultura di Brescia”) se fosse vero (e nel caso fosse vero, per che motivo) che l’aula fosse stata negata all’UAAR per un paio di conferenze celebrative del bicentenario di Darwin, contraddicendo proprio quei principi così chiaramente e veementemente elencati dall’assessore nella sua risposta all’ANMS (“principi impongono di non fare nessuna differenza tra idee politiche, religiose, scientifiche, o opinioni culturali").
Ironia della sorte (che anche qui ha giocato certo un ruolo creativo per favorire gli evoluzionisti …), proprio Telmo Pievani era uno degli oratori invitati dalla UAAR, per cui ben conosce la situazione … e la domanda che pone è precisa: “E’ vero oppure no che l’auditorium del Museo di Storia Naturale di Brescia è stato concesso per le conferenze creazioniste, sulla base dei principi universali di libertà di espressione evocati nella sua replica, mentre lo stesso auditorium è stato negato per una conferenza del prof. Telmo Pievani organizzata dall’UAAR?”.

·         La discussione intanto si sta allargando: si inserisce, ed era giustamente attesa, anche la UAAR, che era stata buona buona (perché? Buona educazione?) quando a febbraio l’assessore aveva negato proprio la sala del Museo che da due anni aveva sempre ottenuto per il suo Darwin Day.
Scopre però ora, almeno a livello nazionale, che la sala che era stata negata loro non era stata invece negata ai creazionisti … e ovviamente e giustamente si infuria non poco … “
Brescia: il comune nega il Museo di Storia Naturale all’UAAR, ma lo concede ai creazionisti”.
La UAAR annuncia di aver inviato anche un suo messaggio all’assessore … ma in realtà non viene riportato; essendo invece fornita la sua casella di posta elettronica … si capisce che … riceverà più di una email
J
Fra gli interventi al post è interessante quello del circolo UAAR di Brescia, che riporta il comunicato inviato a suo tempo ai quotidiani locali, e mai da loro pubblicato. Vi si legge che “Stride l’inutile provocazione di utilizzare un museo della scienza per negarla e irriderla. più ancora indigna il fatto che a questa iniziativa settaria abbia dato il patrocinio il Comune di Brescia, nel tentativo forse di avallarne un’inesistente validità. Ricordiamo che il medesimo Comune rifiutò di concedere il patrocinio alle conferenze organizzate per il Darwin Day, questa sì una manifestazione scientifica riconosciuta a livello internazionale”. C’è quindi già qui la conferma di quanto l’assessore a questo punto non potrà che confermare: nel comune di Brescia in realtà non valgono le convenzioni internazionali che aveva indicato come linee guida per il suo operato imparziale ...

·         C’è poi anche l’intervento di Oca sapiens (“Pastafariani, avrei una proposta”) e perfino del presidente (si dice così?) dei Pastafariani italiani, che ovviamente apprezza il suggerimento di organizzare una pastasciuttata riparatrice al Museo di Brescia e preannuncia anche lui una gustosa lettera all’assessore alla cultura di Brescia.

Se l’iniziativa andasse in porto museo, alla serata potrebbe essere invitato anche qualcuno dei coristi inneggianti a Darwin che si vedono in questo video. L’assessore si stupirebbe parecchio per la presenza fra di loro di Francisco Ayala, biologo molecolare ex-benedettino, e di Padre Gorge Coyne, ex astronomo pontificio per 25 anni, … che cantano Buon Compleanno Darwin!!!
Come antipasto, per ricordare all’assessore che non tutti hanno il diritto di parlare in una sala comunale con il patrocinio del comune, e che si potrebbe anche ospitare in una sede diversa dal tempio della cultura scientifica bresciana di cui lui è pro-tempore responsabile, si potrebbe proporre di proiettare questo video, che mostra l’allontanamento forzoso di un creazionista biblico dal convegno evoluzionista vaticano del marzo 2009. Nonostante tutte le leggi sulla libertà di espressione che lui cita, in alcuni casi è purtoppo davvero necessario farlo, se qualcuno non capisce che la sua presenza non è gradita, se non è concordata.
[Non deve essere difficile capire che sarebbe meglio che non parlasse di evoluzione chi pensa che ad una margherita possa davvero sviluppare un occhio. E’ normale e auspicabile o è un attentato alla libertà personale, che le competenze di chi insegna siano certificate e verificate …? In fondo il cervello è la nostra parte più importante …  o no?. Proprio in un periodo in cui le università vengono accusate di non riuscire a reggere la competizione mondiale non selezionando il personale in modo abbastanza rigoroso, un ente locale si permette di fare concorrenza alle religioni, sponsorizzando e raccomandando chi dice che nell’argilla c’è il carbonio o che le margherite secondo gli evoluzionisti potrebbero acquisire gli occhi, o che la vita ha solo poche migliaia di anni perché lo dice … la Bibbia? Incredibile …nemmeno i sostenitori dell’Intelligent Design difendono più la “terra giovane”].   

 

20/08/09-VA

·         Comunicazione di servizio: nella pagina web del convegno di marzo su Darwin in Vaticano ("L'evoluzione biologica: fatti e teorie") il link all’Associazione scienza e fede manda in realtà ad un centro di benessere che informa su lavanda, Cialis, progesterone, ecc. … [Interferenza?!  Qualcuno corregge?!] 

 

20/8/09-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         [da Pikaia] a Torino, parallelamente all'avvio delle attivita' del Congresso ESEB, il 24 Agosto 2009 presso il Museo Regionale di Scienze Naturali, si terrà il Workshop Climate Change - Adaptations and Extinctions. Il workshop prevede accesso gratuito ed e' aperto a tutti gli interessati. E' possibile trovare maggiori informazioni sul blog e  scaricare la locandina con il programma aggiornato: http://climatechange2009.wordpress.com/.
Non si deve dimenticare che il problema del cambiamento climatico (altri lo chiamano “riscaldamento globale”, ma in realtà i cambiamenti non sono omogenei) non riguarda solo i climatologi e l’umanità, ma anche gli equilibri fra le diverse specie animali e l’ambiente, gestiti dalla selezione naturale. Per moltissime specie, ad esempio i primati (per rimanere “vicino” a noi”), ma non solo, sono già iniziati effetti influenzati dai cambiamenti del clima, piuttosto rilevanti anche nelle zone tropicali.

·         Proprio oggi Nature mette in rete un articolo (“Satellite-based estimates of groundwater depletion in India”) e un video (“An Indian hot spot”) che illustra la preoccupante situazione della rapida riduzione delle acque di superficie in una delle zone più popolate del mondo.
Se l’hotspot indiano si distingue rispetto a tutte le altre zone del mondo (eccetto le zone artiche) per quanto riguarda l’Europa ci dovrebbe preoccupare il fatto che si distinguano come uniche zone a rischio per l’agricoltura solo la pianura padana
, la Grecia, il Portogallo e il sud della Spagna.
Sarà certo un dettaglio, ma nel filmato vediamo uno degli autori dell’articolo, I.Velicogna, che si è laureata in Fisica a Trieste nel 1995; dopo anni di ricerca e formazione in Italia ora, dal 1999, lavora al prestigioso JPL e all’Univ.di Boulder nel Colorado. Il prossimo articolo su Nature sarà sulla pianura padana?
Certamente il suo meritato successo negli USA non sarà “colpa” degli enti locali italiani, ma anche loro … e forse più di altre strutture statali… devono impegnarsi a far capire quale valore si debba attribuire alla scienza (e chi se ne occupa) in Italia ...

·         Anche per questo è positivo che sembra si stia risolvendo il problema sorto al Museo di Storia Naturale di Milano che metteva a rischio le numerose iniziative didattiche sull’evoluzione (NB: ne esistono molte anche al Museo di Brescia, grazie all’impegno dell’UAB).

 

19/8/09-USA

·         [da NCSE] A differenza rispetto all’Italia (dove la situazione, a parte alcune sacche do creazionismo…, è però migliore) molte Società scientifiche USA ogni tanto lanciano appelli per ricordare quali sono state, nel loro campo, le più importanti scoperte a dimostraziine  dell’evoluzione biologica e dei suo meccanismi. Oggi il sito dell’NCSE mette in rete una versione aggiornata inh luglio della dichiarazione della Società Geologica Americana (“GSA offers its voice for evolution again”) in favore dell’insegnamento dell’evoluzione:
Position Statement
The Geological Society of America strongly supports teaching evolution and the directly related concept of deep time as part of science curricula.
GSA opposes teaching creationism alongside evolution in any science classroom. The evolution of life on Earth stands as one of the central concepts of modern science. During the past two centuries, research in geology, paleontology, and biology has produced an increasingly detailed and consistent picture of how life on Earth has evolved.

Science, by definition, is a method of learning about the natural universe by asking questions in such a way that they can be answered empirically and verifiably. If a question cannot be framed so that the answer can be tested, and the test results can be reproduced by others, then it is not science. Creationism, whether in its earlier form as creation “science” or its more recent guise of intelligent design, attempts to explain complicated phenomena of the natural world by invoking a creator or designer. Creationism is not science because it invokes supernatural phenomena that cannot be tested. It therefore has no place in a science curriculum.  Because science is limited to explaining natural phenomena through the use of empirical evidence, it cannot provide religious or ultimate explanations.  Science teachers should not advocate any religions interpretations of nature and should be nonjudgmental about the personal beliefs of students.

 

19/8/09-IT

 

 

 

 

 

 

·         [da Pikaia] L’assessore alla cultura del comune di Brescia risponde (“L'Assessore alla Cultura di Brescia replica al prof. Giacobini”) ad una critica del direttivo dell’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici alla sua scelta di aver patrocinato, e presentato come iniziative in onore di Darwin [“in occasione del 200^ anniversario della nascita di Darwin e 150^ anniversario della pubblicazione de “L’origine delle specie”], una serie di imbarazzanti (impagabile l’idea, non spiegata, della margherita che sviluppa un occhio…) prediche creazioniste tenute da un ingegnere nell’auditorium del Museo di Storia Naturale.
Sembra di capire che le leggi mondiali e locali citate l’abbiano quasi obbligato a patrocinare un’iniziativa non rispettosa del metodo scientifico (su cui si basa la cultura occidentale), nonostante il rischio che siano “i cittadini che hanno partecipato alla conferenza di cui trattasi che avranno giudicato se l’ingegnere elettronico ha detto delle baggianate [di biologia, chimica, fisica, geologia] o meno”.
Le ha dette, le ha dette! Erano però pochi [e avrebbero preferito non esserci o hanno fatto un giro] i presenti che erano capaci di riconoscere le baggianate (e hanno cercato di farlo notare, ma non sono stati molto apprezzati, se non privatamente e solo per la contestazione di un errore clamoroso, quello dell’argilla).
Uno spettatore – probabilmente un fisico – che ha contestato con competenza alcune sue stupidaggini (non le ha chiamate baggianate come le chiama l’assessore … ma comunque ci assomigliano molto) c’è stato, e ha fatto una valutazione preoccupata della persona (“come ha fatto a ridursi così?”) e della sua ignoranza (“nasconde il 99,99% delle evidenze scientifiche e viene a raccontarci queste stupidaggini”). 
Sicuramente i numerosi musulmani presenti a Brescia sarebbero invece stati contenti di partecipare a questa iniziativa patrocinata dal comune, e l’avrebbero quindi apprezzata, dato che sono in maggioranza creazionisti biblici, come gli integralisti protestanti.
Può essere MOLTO utile ricordare all’assessore che al recente convegno sull’evoluzione tenutosi in in Vaticano (“
EVOLUTION: FACTS and THEORIES) i creazionisti e i sostenitori dell’Intelligent Design INTENZIONALMENTE NON sono stati invitati (“Rome meeting snubs intelligent design, creationism”, “Intelligent Design Theory Shut Out of Vatican Evolution Conference), in quanto non rispettavano i criteri di serietà e di accettazione del metodo scientifico che anche il Vaticano in quell’occasione ha inteso rispettare, come raccomandato dalla Templeton Foundation che finanziava il convegno.
Un creazionista che non ha rispettato i tempi dele domande ma pretendeva di fare un intervento è stato accompagnato alla porta. C’è anche un video.
I creazionisti biblici protestanti di origine americana (o germanica) non possono illudersi di scavalcare l’evoluzionismo teista, che è quello prevalente in Italia. Invece di rivolgersi agli scienziati con richieste assurde e mostrando ignoranze abissali su questioni banali, dovrebbero provare, come han fatto i creazionisti musulmani, a rivolgersi prima agli evoluzionisti cattolici … (attenzione però ad alcuni di loro: in questo video si vedono almeno un paio di partecipanti al recente convegno vaticano, F.Ayala e Padre G.Coyne … ).
Il problema è complesso e l’ignoranza tanta e diffusa, ma è molto imbarazzante verificare che l’assessore impropriamente cita (ma è purtroppo frequente!) l’evoluzionismo teista cattolico per difendere invece un tipo di creazionismo biblico antiscientifico e ignorante diffuso soprattutto in alcuni ambienti protestanti conservatori USA, pur contrastato dalle migliaia di pastori protestanti filodarwiniani che aderiscono al … Clergy Letter Project
.
Se il comune di Brescia avesse davvero dato il suo patrocinio all’iniziativa, come risulta qui e come confermano alla UAAR, avrebbe inoltre appoggiato (in modo poco coerente) chi racconta, senza dimostrarli, fatti e idee ben diversi da quelli previsti da tutti gli standard didattici previsti dalle leggi europee, italiane, lombarde e bresciane.
Solo la Turchia prevede il creazionismo nei programmi didattici, ma non è ancora nell’Unione Europea, e non è detto che i politici bresciani siano favorevoli alla loro adesione … qualunque cosa dicano le dichiarazioni dei diritti dell’uomo … 

 

18/8/09-IT

·         Sabato sera a Spotorno si terrà la 15’ edizione di SpotornoComics, Rassegna Nazionale di Satira e Umorismo. 
A qualcuno sembrerà spiritoso anche il titolo scelto per il 2009: “BICENTENARIO DI DARWIN: L’EVOLUZIONE DELLA SPECIE?”. In fondo però hanno ragione … solo la nostra specie apprezza l’umorismo …

 

17/8/09-USA

 

 

·         Sembra sia inutile lamentarsi che creazionisti biblici inesperti di biologia facciano strame delle eccezionali e utili scoperte della biologia evoluzionistica (l’idea sentita nell’auditorium del museo di Brescia, che da una margherita possa nascere un occhio [??] è poco seria e può venire solo a un creazionista che ignori i vincoli rigorosi del processo evolutivo …).
Secondo quanto riferisce PZ Myers nel suo blog Pharyngula (“
A first-hand report of Nathaniel Jeanson's lecture in Boston”), negli USA ci sono addirittura creazionisti laureati in biologia (son molto rari, a dire il vero, ma sembra siano già due o tre …) che sono capaci di realizzare “an hour-long spectacle of misinformation, half-truths and what appeared to be deliberate obfuscation”.
Per chi lo volesse ascoltare (e per creazionisti che volessero evitare gli  errori più madornali in biologia …), qui ci sono le registrazioni audio (22MB) che comprendono anche la lunga discussione finale con esperti di evoluzione biologica. Sembra che negli USA il dibattito con gli esperti sia ritenuto utile e formativo dai creazionisti … L’iniziativa viene riferita anche qui.

 

17/8/09-IT

·         [da Pikaia] Tra pochi giorni, tra il 24 e il 29 agosto si terrà il XII Congresso della European Society for Evolutionary Biology a Torino. Da qui si accede a tutte le informazioni sul programma. Se ne parla nel sito web di Pikaia.

 

16/8/09-USA

·         Interessantissimo articolo sull’ultimo numero di PNAS (“The origin of malignant malaria”). Si dimostrano infatti le origini della malaria (“newly available DNA sequence data to date the origin of a common virulent type of malarial parasite and its transfer from an ancestral chimpanzee host to humans”), il peggior flagello che la nostra specie conosca: “counts among the worst scourges of humankind, accounting for some 500 million clinical cases per year and more than one million deaths, mostly children (1). It amounts to an immeasurable health burden and inhibits economic prosperity in numerous tropical countries, most extensively in Africa”.
Ricca la lista degli autori dell’articolo, fra cui un primatologo (C.Boesch) e un noto biologo evoluzionista piuttosto malvisto dai creazionisti USA, Francisco Ayala. Ayala, che qui vediamo in un video per festeggiare il compleanno di Darwin, ha appena partecipato al convegno vaticano su Darwin e ha da poco pubblicato il libro “Il Dono di Darwin alla scienza e alla religione” che sembra decisamente consigliato dall’Avvenire l’11/7/09 (“Meno male che c’è Darwin”).
Speriamo che l’Avvenire, dove ben lo conoscono anche in quanto ex-domenicano, proponga presto un’altra intervista per chiedergli se è la volontà divina o la probabilità e la filogenesi a permettere che un parassita arrivi all’uomo attraverso lo scimpanzé. 
Ovviamente l’articolo, che cita tutti quei milioni di anni di storia evolutiva e tutti quei diversi Plasmodium [non ne sarebbe bastato uno ben progettato?], potrebbe essere anche un’utile, se non impossibile, lettura per gli inesperti creazionisti nostrani, che dovrebbero imparare ad attivare i normali reciproci meccanismi di controllo di qualità e competenza che (di solito) assillano ma certificano i ricercatori.
Di questo articolo di PNAS si parla anche nel recente blog The mermaid’s tale (“
Dr Livingstone, I presume? (Frank, that is!)”)

 

16/8/09-IT

·         Sull’Avvenire si può leggere l’intervista (“Ma l’universo ha bisogno di Dio”) ad uno scienziato ospite del Meeting di Rimini di quest’anno, l’astronomo O.Gingerich; con l’aiuto del quotidiano della CEI sembra impegnato nell’intralciare il lavoro di mons.Ravasi, e lo fa proprio nell’anno del bicentenario di Darwin e dopo un convegno in cui (e forse è stato un grave errore) non sono stati fatti parlare i creazionisti e gli ignoranti.
Sulla base delle sue conoscenze … di biochimica … prova a dimostrare addirittura che il solo caso non possa avere avuto un ruolo importante nell’evoluzione biologica. Non conoscendo un meccanismo del tutto inesistente in astronomia (… la mutazione) purtroppo trasmette ai lettori un’idea del tutto errata della biologia, cercando di negare (con una valutazione quantitativa apparentemente precisa ma del tutto errata che il giornalista non gli contesta) il ben noto e dimostrato ruolo creativo del caso nell’evoluzione biologica (“
La mutazione casuale potrebbe avvenire una volta su 10 alla 321ª potenza, e quindi non basterebbe a realizzare quella raffinata proteina” [?!]).
[L’idea è falsa perché le mutazioni agiscono sui tempi lunghi ma con un meccanismo che ne permette l’accumulo … sicuramente piacerebbe ai “
movimenti ultraconservatori che sostengono un impraticabile creazionismo]
Purtroppo quest’anno sembrano pochi i biologi invitati a Rimini, per cui si può sperare solo che qualcuno, casualmente presente, spieghi all’astronomo dove sbaglia.

Quando però passa a spiegare argomenti di astronomia, sembra che tutto cambi …; sembra anche aver cambiato idea rispetto a due anni fa, quando sull’Avvenire del 21/9/07 (già allora era incredulo di fronte alla possibile esistenza di una proteina con 2000 atomi! Una proteina media ne ha circa 6600…) dubitava del ruolo del solo caso nella formazione di pianeti abitati.
Quello che allora sembrava quasi impossibile (e quindi secondo lui spiegabile solo con la “presenza di un Creatore, dotato di un'intelligenza superiore” e soprattutto di un’abilità divina nel “fine tuning” di parametri fisici) oggi gli sembra quasi spiegabile anche come prodotto del caso, dei grandi numeri ma soprattutto di tempi lunghissimi (“
universo immenso e antichissimo”, “la natura ha avuto un’infinità di tempo per lavorare alla creazione delle varie forme di vita”), per cui “esiste un numero incalcolabile di ambienti abitabili, in cui la vita potrebbe essersi sviluppata”.
”Interessante” leggere nell’intervista che l’astronomo ritiene utile ricordare non solo che secondo lui anche una proteina di soli 2000 atomi (cioè di circa 100 amminoacidi, per cui sarebbe molto piccola) richieda un intervento divino, ma anche che “
Newton giunse alla conclusione che, se i pianeti non uscivano dalle loro orbite, era solo per un incessante intervento divino”. 
[Forse sarebbe stato utile che le scuse della Chiesa per Galileo fossero arrivate ben prima del 1992? Evidentemente Teilhard de Chardin, anche lui…, ha detto qualcosa di sbagliato…]
Due anni fa O.Gingerich aveva dichiarato di
credere (da astronomo …) nella «creatio continua», trovando conferma nei fossili di creature estinte milioni di anni fa, i quali «Non suggeriscono l'idea di un universo progettato per essere 'istantaneamente perfetto’». Anche qui troviamo opinioni sull’evoluzione biologica, che sembra un argomento che permette ad ogni astronomo “pro-cristiano ma non creazionista nel senso letterale” di esprimere senza pericolo la sua opinione.
L’aspetto comunque curioso è che la presenza a Rimini di
O.Gingerich è dovuta alla commemorazione di G.Galilei. L’idea di associare la commemorazione di G.Galilei e la sua riabilitazione dopo 350 anni alla diffusione di idee errate sui meccanismi dell’evoluzione sembra un’iniziativa decisamente “originale”, soprattutto nel 2009 e soprattutto in occasione di un convegno che intende “porre al centro del dibattito la dinamica attraverso cui l’uomo conosce il reale. Non sempre l’incoerenza è immediatamente evidente.
Sembra quasi un invito ad aspettare ancora qualche secolo ANCHE per scusarsi di non aver capito Darwin e la teoria dell’evoluzione. 
A questo proposito stupisce leggere nel “tema del convegno” che “
Alla base di ogni percorso di conoscenza, anche o soprattutto scientifica, vi è l’imbattersi in qualcosa di nuovo, che prima non era entrato nel raggio dell’esperienza o semplicemente non veniva considerato. Ciò fa sì che la conoscenza sia sempre in movimento e quindi sempre perfettibile”….
Sembra davvero un’involontaria definizione del ruolo creativo della mutazione casuale (nel corso del percorso evolutivo), ben più utile e corretta di quella proposta da
O.Gingerich ai lettori dell’Avvenire.
Purtroppo la stessa frase piuttosto generica potrebbe alludere addirittura anche alla teoria dell’evoluzione, “qualcosa di nuovo che prima non era entrato nel raggio dell’esperienza”; in alcuni contesti culturali anche ora “non viene considerato”, creando enormi problemi, bloccandola conoscenza”.

 

13/8/09-USA

·         Un commento di J.Marks (“Ape and human similarities can be deceptive”) su Nature ad un recente articolo di F.De Waal ('Darwin's last laugh': Nature 460, 175; 2009) ci ricorda la difficoltà di distinguere fra … somiglianze e differenze quando si confronta l’uomo con le diverse antropomorfe, separate da 7 milioni di anni di evoluzione indipendente…: “If one scholar acknowledges the adaptive divergence that has occurred between a human and a chimp over 7 million years or so of separation, and another insists that they are the same, then who is really in denial of evolution?
Qualcosa di simile si è notato anche in una recente discussione su un articolo che, sulla base dell’anatomia del polso di gorilla e scimpanzè … cercava di inferire qualcosa di nuovo sulla locomozione bipede.
Basta vedere (nel recente documentario del 26/6 su La7 sui gorilla di Bai Hoku) come un gorilla sposta sugli alberi i suoi 200 Kg per capire che ci devono essere molte ed evidenti differenze con lo scimpanzé nella locomozione arboricola per brachiazione. Solo stupidi schemini continuano a far credere che nei primati a noi vicini il quadrupedismo avesse un ruolo importante se non sul terreno (… dove preferiscono vivere i documentaristi e i fotografi, ma NON tutti i primati). 

 

12/8/09-UK

·         [da Pikaia] Tra pochi giorni sarà il duecentesimo anniversario della pubblicazione della “Filosofia Zoologica” (1809), principale opera di Jean Baptiste Lamarck, a cui l’ultimo numero di Nature dedica una recensione dal titolo “In retrospect: Lamarck’s treatise at 200” scritta da Dan Graur, Manolo Gouy e David Wool.
Da notare come
sarebbe forse stato meglio ricordare l’anniversario di Lamarck insieme a quello di Darwin … se fosse a tutti ben chiaro che Lamarck propose, cinquant’anni prima di Darwin, un meccanismo evolutivo (che successivamente Darwin dimostro’ imperfetto) … nessuno oggi potrebbe attribuire (erroneamente) a Darwin la scoperta dell’evoluzione. Lamarck infatti dimostrava di conoscela già 50 anni prima, quando cercava di spiegarne il meccanismo. E Darwin a quekl tempo era in fasce …

 

11/8/09-IT

·         Ferragosto si avvicina. Su Repubblica un articolo fantasioso sul futuro dell’evoluzione biologica umana (“L'EVOLUZIONE CONTINUA ECCO COME SARANNO I BAMBINI DEL FUTURO”).
Comunque l’articolo ha il ruolo positivo di smentire chi si illude che l’evoluzione umana ormai sia solo culturale …
Sembra inoltre che si ignori che un ragazzo di 1,8 milioni di anni fa sarebbe arrivato – se non fosse morto prima - ad avere una statura di 180 cm …

 

10/8/09-USA

·         Su Slate un articolo scritto da un borsista della Templeton Foundation; partendo dal fatto che “Instead of attacking religion, some Darwinists have embraced it as a product of human evolution. Now they're debating to what extent this evolution was biological.” riflette su alcune idee di S.Conway Morris sul rapporto fra religioni ed evoluzione: “The Structure of Scientific Evolutions. Evolution's place in a created universe”.

 

9/8/09-USA

·         Si chiarisce sembra, uno dei misteri sui frequentatori dei blog evoluzionisti USA: nel blog Pharyngula si svela (“So that's where some of our trolls come from…”) che nel sito web di un corso di W.Dembsky sull’Intellligent Design al Southwestern Baptist Theological Seminary ci sono prove d’esame davvero strane: “provide at least 10 posts defending ID that you've made on "hostile" websites, the posts totalling 2,000 words, along with the URLs (i.e., web links) to each post (worth 20% of your grade)”. 
Uno dei commenti al post conclude che: “trolling is an essential skill in the creationist toolbox, on the same level of importance to them that the scientific method is for actual scientists”.
Il sito web mostra, e questo può stupire qualcuno, quanto l’aspetto religioso sia rilevante per l’Intelligent Design, contrariamente a quanto dichiarato ufficialmente. Chi volesse davvero approfondire le competenze di tipo scientifico o biologico fornite nei corsi di W.Dembski (prima di raccontare sciocchezze) può leggersi i programmi dei corsi e verificare anche le prove di esame, come quello del Christian Faith and Science module, che contiene domande anche davvero tendenziose e provocatorie  (“Trace the connections between Darwinian evolution, eugenics, abortion, infanticide, and euthanasia. Why are materialists so ready to embrace these as a package deal? What view of humanity and reality is required to resist them?”). Basta leggersi questo documento di scuse publicato da diverse chiese protestanti USA il 30/4/2008 (“An Apology for Support of Eugenics“) per capire quanto sia davvero provocatoria questa domanda che attribuisce ad altri colpe che … le chiese protestanti USA oggi riconoscono:  The United Methodist General Conference formally apologizes for Methodist leaders and Methodist bodies who in the past supported eugenics as sound science and sound theology. We lament the ways eugenics was used to justify the sterilization of persons deemed less worthy. We lament that Methodist support of eugenics policies was used to keep persons of different races from marrying and forming legally recognized families. We are especially grieved that the politics of eugenics led to the extermination of millions of people by the Nazi government and continues today as “ethnic cleansing” around the world”.   
La notizia è tratta dal blog di R.Dawkins (“Dembski Exam”).

·         In realtà, a livello meno istituzionalizzato, qualcosa di simile si fa anche in Europa con volontari che si spostano al di qua e al di là della Manica secondo le loro competenze linguistiche e cercando di coprirsi a vicenda i turni di ferie. Proprio 3 giorni fa su Facebook si trovava un appello a F.Fratus, che avrebbe dovuto accorrere telepaticamente oltremanica per mettere a disposizione la sua competenza non certo scientifica ma almeno dialettica e linguistica: “Fabrizio vieni a darmi una mano sui siti darwinisti aglossassoni , sto combattendo da solo e senza capire una parola d'inglese!!! Cerca Darwin sui gruppi ,vedi cosa esce . C'è uno Charles Darwin dove mi hanno bloccato.ciao

 

7/8/09-USA

·         Un articolo di Science (“Systematics Researchers Want to Fend Off Patents”) fa conoscere una richiesta del 2007 della Microsoft per brevettare … un sistema per fare analisi filogenetiche sulla base delle somiglianze del DNA in individui e specie diverse.
Dato che questa analisi viene fatto da anni, se non da secoli, sembra che qualcuno si stia un po’ allarmando, mentre qualcun altro sta verificando se Pitagora si fosse preoccupato che la Microsoft potesse brevettare anche la sua tavola.  Altri ricordano un famoso articolo umoristico sulla Mirosoft (e chi se no …) che intendeva brevettare le cifre 0 e 1 … se ne parla anche sul blog Panda’s Thumb (“
Microsoft Tries to Patent Phylogenetics”) e su quello dii J.Hawks (“Microsoft tries to patent the comparative method”).

 

7/8/09-VA

·         Dal 4 al 7 agosto si è tenuto al Tonale un convegno con un tema adeguato all’occasione del bicentenario della nascita di Darwin (“Come l'uom s'etterna,
l'evoluto selvaggio
”)
. Il convegno si tiene un mese dopo la Scuola estiva organizzata a Poblet (in Catalogna) dal progetto STOQ (di cui è responsabile mons.Ravasi) e in cui si è evidenziato, coinvolgendo numerosi primatologi, come già la socialità e le straordinarie capacità comunicative dei primati preannuncino in qualche modo lo sviluppo di strumenti necessari per l’evoluzione culturale umana.
Come si può leggere nella presentazione del convegno, l’impostazione sembra ignorare non solo quanto la scienza ha dimostrato negli ultimi decenni, ma anche quantro è stato presentato dai primatologi a Poblet: “Mentre, nella ricorrenza darwiniana, si discute di evoluzione a livello delle scienze, Tonalestate vorrebbe fare notare come l’uomo, quali che siano le sue origini, rincorra, da una parte, il meglio e stia, però, anche mostrando, da un’altra parte, di
non essere ancora “disceso” del tutto da qualche primitivo animale selvaggio, poiché sta riempiendo la terra e la storia, anche oggi, di ingiustizie, guerre, stragi, eccidi, violenze e massacri che nulla hanno da invidiare alla bestialità”.  In realtà il testo introduttivo della direttrice del centro non sembra andare al di là dei confini della nostra specie. Programma. Relatori. Rassegna stampa.
Sul convegno si può leggere sul sito della Radio Vaticana un’intervista (“Creazione ed evoluzione al centro di Tonalestate”) ad uno dei partecipanti, il prof.Galleni, che dubita “
che poi la Creazione si sia svolta con un "montaggio" preciso degli animali direttamente da Dio”, mentre è certo che “La difficoltà tra il darwinismo e la teologia cattolica, di fatto, non c’è. Non c’è con l’evoluzione. L’evoluzione non è un problema, è un modo particolare di Dio di creare il mondo, e anche questo aspetto apparentemente difficile, di un’evoluzione che procede anche a tentoni, è il segno che questo universo è caratterizzato dalla libertà”. Il tema non sembra comunque che fosse centrale.

 

6/8/09-VA

·         Finalmente giunge qualche notizia sul corso tenuto ai primi di luglio in Catalogna nel monastero di Poblet  (la Scuola estiva organizzata dalla Specializzazione “Scienza e Filosofia” della Pontificia Università Gregoriana e dal Master in “Scienza e Fede” dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, sotto il Patrocinio del Progetto STOQ). Quest’anno il tema erano i primati, i loro sistemi di comunicazione e il loro comportamento, che dimostrano le basi biologiche di comportamenti complessi che molti ancora ritengono, ignorando alcuni decenni di ricerca scientifica, che siano esclusivamente umani, per cui preferiscono addirittura attribuire loro origine divina.
I partecipanti al corso, provenienti da varie università pontificie, hanno invece potuto sapere dagli esperti quanto di nuovo oggi la primatologia possa portare come contributo di conoscenza scientifica su questi temi, ampliando ulteriormente le conoscenze che filosofi e teologi devono acquisire per fornire contributi culturali oggi adeguati ed accettabili.
Ne parla F.Facchini in un’intervista al sito SRM (“il simbolismo dei Neandertaliani”).

 

5/8/09-USA

·         Nel sito del NCSE si riportano (“Evolving stndards”) i dati ottenuti da una recente indagine sulla presenza di insegnamenti evoluzionistici nei diversi stati USA. Il confronto è con una precedente ricerca realizzata nel 2000, e si notano alcuni miglioramenti ("The treatment of biological evolution in state science standards has improved dramatically over the last ten years." Forty states received satisfactory grades for the treatment of evolution in their state science standards in Mead and Mates's study, as opposed to only thirty-one in Lawrence S. Lerner's 2000 study Good Science, Bad Science, conducted for the Fordham Foundation”) , tranne che per l’insegnamento dell’evoluzione umana, che sembra un capitolo dell’evoluzione biologica piuttosto trascurato (solo in 7 stati se na parla adeguatamente!). Gli stati con la valutazione peggiore sono Alabama, Louisiana, Oklahoma, Texas e West Virginia.

·         Nel Daily Show di Jon Steward si racconta (in modo sicuramente vivace) della contestata ipotesi di J.Schwartz sulla maggiore relezione filogenetica con l’orango piuttosto che con lo scimpanzé. L’ipotesi viene contestata nel video da T.Disotell.

 

4/8/09-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

·         In un sito creazionista si può leggere la difesa d’ufficio (da parte di uno che non era presente, né si è fatto raccontare tutti i fatti) di una penosa figura fatta a Brescia da un ingegnere creazionista molto debole in biologia ma, stranamente, anche in chimica (in Italia è un esame obbligatorio per la laurea in ingegneria, ma forse in UK no).
Se fosse vero che si ottiene, come ha detto, il carbone mescolando l’argilla con l’acqua, avremmo risolto i problemi energetici senza bisogno di ricorrere al nucleare, e lo scopritore avrebbe vinto diversi premi Nobel.
[A pensarci bene, è una semplice traduzione letterale in simboli chimici della creazione dell’uomo secondo la Genesi … si vede che qualcuno ci crede …]
Come sa chi gli ha spiegato l’errore di chimica … BertoIini ha onestamente ammesso l’errore (ma solo dopo 24 ore) e si è scusato.
Quanto auspicato nel blog, il dibattito, c’è già stato: gli sono stati subito contestati anche altri errori, ma era evidente il fastidio verso la presenza, forse non desiderata se non imprevista, di persone ben più abituate a frequentare i musei ma soprattutto a loro agio con la scienza e il metodo scientifico.
Imbarazzante ma divertente, in quanto lo coinvolgeva direttamente, anche la imprevista contestazione, da parte di uno del pubblico, della competenza del Papa nell’invitare i cattolici (lo ha fatto da cardinale nel 2004 nel documento
Comunione e servizio”, citato quella sera da un altro ascoltatore …) ad accettare che l’origine dell’universo risalga a quasi 14 miliardi di anni fa e non a 6000 anni o al massimo a qualche migliaia come voleva far credere l’ingegnere … senza spiegarne il motivo.
Purtroppo solo le critiche alla scienza erano accompagnate da tentativi di spiegazione; non ha ritenuto infatti necessario giustificare ciò che il suo pubblico abituale già impara senza il suo aiuto, semplicemente leggendo … la Bibbia.
Sarebbe stato anche oltremodo difficile farlo … per gli zoologi infatti non esistono serpenti che parlano …
Viste le serate (che qualcuno ha anche videoregistrato, per non dimenticarsele) la parte più imprevedibile del post è comunque la lettera aperta agli esperti di evoluzione che gestiscono il sito web di Pikaia.
Una lettera più motivata sarebbe stato meglio indirizzarla all’oratore della serata … con un invito ad andare urgentemente a sciacquare i propri panni nel Mississippi, là dove i creazionisti hanno imparato da tempo (e a loro spese) che se vogliono andare a parlare al di fuori dei loro circoli religiosi non possono raccontare favole anche sui fatti scientifici dimostrati, a cominciare dai 14 miliardi di anni di evoluzione dell’universo.
Per fortuna, nessuno che dica, come l’ingegnere, “6000 o al massimo poche migliaia di anni” può pensare che qualcuno, in Italia, gli dia ascolto.
Gli stessi sostenitori dell’ID USA hanno oggi smesso di diffondere questa sciocchezza che ormai ripetono solo gli YEC, i creazionisti USA (e italiani) sostenitori della “Terra Giovane” (Young Earth Creationists). Questo articolo e la mappa allegata sono indispensabili per non perdersi fra i diversi e numerosi diversi tipi di antievoluzionisti e di creazionisti, e per classificare in modo corretto l’ingegnere che abbiamo imparato a conoscere meglio a Brescia.

 

3/8/09-UK

·         Nel sito di Dawkins una decina di video didattici sull’evoluzione dalla RDF TV, in inglese:

·         Vestigial Organs: The Wings of the Flightless Cormorant

·         Hawaii as a Nursery of Evolution   

·         Diatoms: The Evolution of a New Species

·         Ants that farm, compost and weed

·         Comparing the Human and Chimpanzee Genomes

·         Why are there still Chimpanzees?

·         Show me the intermediate fossils!

·         The Baloney Detection Kit

 

2/8/09-VA

·         E’ uscita la Newsletter 113 del SRM, con un commento alla breve citazione di Teilhard de Chardin fatta dal Papa ad Aosta. Piuttosto strano ed esagerato il sottotitolo, dato che una riabilitazione dovrebbe seguire, più che precedere, una dichiarazione ufficiale che annulli il Monitum del Santo Uffizio del 1962 (“E il Pontefice ‘riabilita’ Teilhard De Chardin”).
Tanto è vero che nell’articolo si chiarisce (“Un passaggio visto da alcuni come una “riabilitazione” del gesuita Pierre Teilhard de Chardin”) che non c’è alcuna riabilitazione da parte del Papa, nonostante “alcuni” …  ci vedano poco bene.
Nell’articolo si citano articoli di quotidiani che creano una notizia che appunto non c’è: Il Corriere, La Stampa, Catholic Culture, Catholic News Service, NCR (con interessante ampia discussione di un articolo di J.Allen).    

 

1/8/09-IT

·         Sull’Avvenire un articolo (“La liturgia cosmica di Pierre Teilhard de Chardin“) riprende la citazione del Papa ad Aosta su Teilhard de Chardin. Non molto chiare le frasi principali (“Teilhard de Chardin vede in anticipo sui tempi” e “Teilhard de Chardin è esattamente l’opposto di Darwin . L’evoluzione del gesuita francese è una evoluzione spirituale, e nella storia cristiana questo concetto è iscritto sin dall’inizi”).
Nessuna delle due giustificherebbe il fatto, non confermato nell’articolo se non al passato, che TdC è tuttora (a 54 anni dalla morte …) “colpito” da un
Monitum del santo Uffizio del 1962 (“Teilhard de Chardin ha incontrato incomprensioni nella Chiesa che per la verità sono state superate nel tempo, ed è stato oggetto di un Monitum del Sant’Uffizio del 1962”) .
PS: non c’è da stupirsi …  ma dopo ben 15 giorni (il 15/8) nessun sito web cattolico riporta ancora questo articolo, recuperabile solo sul sito web del quotidiano!!

 

 

·         … ferie …. in isola con evidenti prove dell’evoluzione e di miliardi di esseri viventi scomparsi.

 

 


 

LUGLIO 2009

30/7/09-VA

·         Sull’Oss.Romano un articolo sul problema del degrado ambientale con un titolo abbastanza forte e insolito (“Il degrado del pianeta è la sfida del secolo”). Contiene un’intervista al climatologo cattolico Prodi sul tema dato dal Papa alla giornata della pace 2010, con l’accostamento fra pace e conservazione dell’ambiente. Prodi tende comunque a riferirsi soprattutto alla questione climatica, di cui è competente, senza però associarla alle cause primarie, che ben producono il “degrado” ambientale su cui poi si inserisce e si aggiunge, con ulteriori effetti, anche il riscaldamento globale.

 

29/7/09-IT

·         Sull’Avvenire un articolo (“Scienza atea, una illusione”) con un’intervista all’autore di una critica a Odifreddi, che non è un teologo, da parte di un teologo. Questo articolo è ripreso in numerosi siti web cattolici …
Piuttosto deprimente anche se se oggettivamente corretta, la sua prima risposta, nella quale si ricorda che, a differenza della fede, non solo “la scienza è fallibile e limita­ta” ma “arriva a conclusioni apodittiche su que­stioni su cui la scienza empirica per definizione non può espri­mersi, come quelle metafisiche o spirituali”.
In quest’ottica sembrerebbe facile ipotizzare che le scienza sia uno strumento culturale che precede la fede … infallibile, illimitata e senza ignoranze su alcunché…
Forse ci sono altri aspetti più interessanti su cui riflettere …
Abbastanza curiosa la condanna alla critica preventiva di T.Pievani al convegno su Darwin organizzato da mons.Ravasi, comparsa su Micromega già in febbraio. In realtà la critica preventiva è in parte una scommessa vinta: stiamo ancora aspettando che si traggano le conseguenze di un convegno che forse ha dato (secondo  alcuni) troppo spazio agli esperti di evoluzione e nessuno spazio ai diversi tipi  di “creazionisti”, suscitando critiche e sospetti, che si sono manifestati anche attorno alla figura di Teilhard de Chardin, tuttora un “martire” dell’incomprenzione del problema.
Sembra incredibile, ma qualcuno non ha chiaro che negli ultimi anni dal Vaticano (e in particolare dai massimi esponenti) sono giunte soprattutto frasi in cui era evidente la confusione fra evoluzione e teoria dell’evoluzione …; solo mons. Ravasi sembrava avesse chiara la distinzione, tanto è vero che nel 2005 espresse un’opinionde chiara e netta. Mai più ripetuta, nemmeno durante o dopo il convegno in modo così chiaro. Quasi un anno fa la chiesa
anglicana ebbe invece il coraggio di farlo, spiazzando la Chiesa Cattolica che non ne ha ancora capito il motivo.   

 

 

·         … ferie ….

 

18/7/09-IT

·         Mentre in altri paesi si ritiene giustamente necessario investire nella ricerca scientifica e quindi nella formazione scientifica fin dai primi anni di età, sappiamo che in Italia da alcuni anni si ritiene che la conoscenza del metodo scientifico, e delle scoperte che sono state fatte utilizzandolo, non sia adatta alle giovani menti, alle quali sono destinate le favole.
Già nel 2004 politici poco illuminati da intellettuali ormai un po’ spenti avevano cercato di far credere che fosse meglio riempire di sciocchezze e favole le giovani menti, tagliando parti fondamentali dei programmi di scienze proprio negli anni in cui la mente è più vivace e ricettiva.
Una reazione degli scienziati (ma anche delle persone ragionevoli…) aveva riportato nella scuola media l’insegnamento (o almeno il nome) dell’evoluzionismo da cui era stato tolto, ma il successivo ministro aveva riportato l’evoluzionismo nel limbo.
In questi giorni si sta scoprendo che il miglior museo italiano di scienze naturali, quello di Milano (secondo la definizione del precedente assessore alla cultura che se n’era accorto forse troppo tardi) non riesce più a mantenere in vita le numerose iniziative didattiche.
Qui si può aggiungere la propria firma a quella di altre seriamente preoccupante per lo strano modo con cui Milano sembra voglia avvicinarsi all’esposizione del 2015. 
Non si può escludere che il ravvivarsi a Milano di iniziative creazioniste in aree politiche contigue alla maggioranza possano aver spinto a cercare di bloccare iniziative educative che ovviamente risultano assurde per un creazionista. Qui si può vedere come il credere ad una terra di 6000 anni trascini nel ridicolo un senatore USA. Chi vuole che questo possa avvenire anche a Milano, magari nel 2015…

·         [da Pikaia] Per quanto riguarda l’altro museo lombardo di storia naturale che si è fatto notare per un comportamento un po’ insolito (non dovrebbe essere normale sentire in quella sede che la terra ha 6000 anni o poco più …), anche qui sono evidenti le responsabilità; per questo motivo il presidente dell’ANMS (Associazione Nazionale Musei Scientifici Italiani, Orti botanici, Giardini Zoologici e Acquari) chiede al comune di Brescia che una sede prestigiosa come un museo di storia naturale non venga utilizzata per contestare la cultura e la scienza (“A nome del Consiglio Direttivo esprimo il profondo rammarico nei confronti di iniziative di questo tipo che, per il loro carattere antiscientifico, antistorico e anticulturale, non possono che danneggiare gravemente l'immagine di un'istituzione così prestigiosa come il Museo di Scienze Naturali di Brescia”).

 

16/7/09-UK

·         E’ davvero impressionante verificare come la primatologia sta continuamente aprendo nuovi fronti di ricerca che si avvicinano su molte tematiche che un tempo qualcuno si preoccupava che potessero fornire spiegazioni troppo naturalistiche a molti degli aspetti che si pensava distinguessero gli aspetti che richiedevano spiegazioni “naturali” da quelli che si potevano avere solo spiegazioni “spirituali”. Sappiamo che il secolo scorso è iniziato con la conferma dei meccanismi evoluzionisti darwiniani e si è concluso con un articolo del 1999 che cercava di dimostrare come anche per le antropomorfe si potesse usare il concetto di “cultura”, non più limitato alla nostra specie.  Oggi su Nature un nutrito gruppo di primatologi cerca di spiegare perché non solo sia corretto parlare di cultura, ma che si possa ipotizzare la ricostruzione di un’evoluzione culturale anche nei primati. Evidente quindi la necessità di strumenti nuovi e di una nuova disciplina: la "Primate archaeology”. Come ben si sa, “All modern humans use tools to overcome limitations of our anatomy and to make difficult tasks easier. However, if tool use is such an advantage, we may ask why it is not evolved to the same degree in other species. To answer this question, we need to bring a long-term perspective to the material record of other members of our own order, the Primates”.
Non è sempre facile distinguere la nostra specie dalle altre,,,

 

14/7/09-VA

·         Sconcertante articolo dell’Agenzia Zenit (“Che testi usano i tuoi figli?”) per cercare forse di bilanciare l’”audace” articolo (“Meno male che c’è Darwin”) favorevole a Darwin comparso inaspettatamente sull’Avvenire dell’11/7.
Non avendo ormai molte carte da giocare, si va a cercare nel cestino, e si trova che un dentista di Pisa e l’antidarwinista G.Sermonti “hanno presentato al Meeting di Rimini nel 2000 (il 22/8/2000) uno studio sul contenuto dei libri di testo”.
Si fa anche notare che un articolo sullo stesso argomento è stato pubblicato dal mensile di cultura, orientamenti educativi, problemi didattico-istituzionali per la scuola secondaria superioreNuova Secondaria” (n.8, 15 aprile 2009) edito da “La Scuola” di Brescia.
Curioso che alla richiesta di dimostrare “la poca scientificità dei testi scolastici” (?) ci si “lamenti” … che tutti i testi forniscano concordi le informazioni più corrette sulla teoria dell’evoluzione e su Darwin, e questo avviene mentre ultimamente esponenti autorevoli della Chiesa  continuano a confermare che l’evoluzione non dovrebbe creare nessun problema ai cattolici … (forse tranne che a qualcuno).  Difficile negare che sia in atto un “pacifico” conflitto sotterraneo in cui ognuno cerca di ampliare la sua area di influenza. Una dimostrazione? E’ evidente come mentre l’articolo dell’Avvenire favorevole a Darwin continui a NON essere ripreso o citato da blog e bollettini cattolici, l’articolo dell’agenzia Zenit è invece già ben citato o ripreso da moltissimi siti web cattolici, come si può verificare facilmente …

 

13/7/09-IT

·         Dopo 2 giorni solo il blog cattolico del Progetto Culturale riporta e diffonde l’articolo sul libro di Ayala (“Meno male che c’è Darwin”) pubblicato sull’Avvenire.
Come al solito … avviene il contrario
per gli articoli antievoluzionisti, come quello scritto da un biochimico universitario romano sull’Avvenire del 6 luglio (“Il soffio di Dio sul darwinismo”), che è già pubblicizzato o ripreso in un gran numero di siti cattolici (“Il secolo dei Lumi segna il crina­le della rottura definitiva tra scientismo e religioni”, “continua la caccia ai reperti fossili per stabilire se e come nel passato si sia giunti al supposto processo evolutivo della ominazione”). Su queste tematiche sembra che la diffusione dell’informazione sia controllata da “fedeli” … che rivendicano un certo loro diritto all’ignoranza … e lo impongono anche ad altri.
La conseguenza principale è che non sembra che mons.Ravasi trovi facilmente  consulenti fidati e autorevoli né vie di diffusione di idee adeguate al momento attuale ...

Non dimentichiamo che F.Ayala, autore del libro che sembra stia innervosendo gli antievoluzionisti italiani, forse poco abituati ad un ex-teologo esperto di biologia evoluzionistica, aveva partecipato al  convegno che proprio lui aveva organizzato in marzo alla Gregoriana …! 
Non sembra ci siano molti dubbi che i creazionisti biblici non abbiano apprezzato che mons.Ravasi li abbia tenuti intenzionalmente fuori da quel convegno!

 

11/7/09-IT

·         Prima o poi doveva succedere che il direttore lasciasse passare un titolo … per niente critico verso Darwin. In fondo siamo nel 2009 …
Oggi l’Avvenire pubblica, sotto l’insolito/allusivo titolo “Meno male che c’è Darwin” (sembra evidente l’allusione – se rimescoliamo un pochino le parole… - ad una canzone che trascina le masse e alla connessa curiosità su un “buco” che non si riesce a proprio trovare nell’agenda del Papa né in questi giorni né nel periodo in cui sarà in vacanza) una parte dell’introduzione al recente libro con cui F.Ayala cerca di convincere anche i cattolici a considerare Darwin non solo un grande scienziato, ma quasi un profeta che potrebbe fare del bene anche alla loro religione.

Il titolo del suo libro non lascia infatti molti dubbi sul suo giudizio positivo sulla teoria dell’evoluzione che è scaturita dalle prima idee di Darwin: «Il dono di Darwin alla scienza e alla religione».
Tranquillizzante per i cattolici è senza dubbio la casa editrice, la San Paolo.
Qualche dubbio potrebbe suscitare invece l’autore, il famoso biologo molecolare Francisco Ayala; soprattutto nei cattolici sostenitori dell’Intelligent Design, fra cui il card. Schönborn e forse lo stesso Papa, che talvolta ripete alcune delle loro frasi, come quella sull’ampliamento della ragione, punto centrale della ormai ventennale “Strategia del Cuneo” [
Wedge Strategy], lanciata agli inizi degli anni ’90 contro la teoria dell’evoluzione e il metodo scientifico.
Nel libro infatti F.Ayala (laureato anche in teologia ed ex religioso domenicano) è chiaro: parla di un dono alla scienza e alla religione fatto da Darwin. Già il 12/7/2005 F.Ayala, impegnato fin dagli anni ’90 a contrastare la diffusione delle idee ottocentesche riproposte identiche dai neocreazionisti del Discovery Institute, aveva cercato di mettere in allarme la Chiesa con una preoccupatissima
lettera al Papa in cui contestava le idee del Card. Schönborn pubblicate sul New York Times qualche giorno prima.
Nessuno allora gli aveva risposto … ora prova con uno strumento che non può essere ignorato … e aspetta che qualcuno gli spieghi per quale motivo si possa rifiutare quello che lui chiaramente reputa “un dono”.
Per questo motivo sarà interessante seguire le reazioni alla pubblicazione in italiano di questo testo.
Per ora c’è la prefazione di F.Facchini e la scheda che troviamo nel sito della San Paolo, editrice del libro; forse … non han letto bene il libro, dato che nella loro scheda, che troviamo anche presso altri siti che vendono il libro on line, si legge che “la religione non ha nulla da temere dal dato dell'evoluzione”.
Come si sa il dato dell’evoluzione era già noto BEN PRIMA di Darwin. Lo stesso Ayala nell’intervista all’Avvenire del 3/3/09 diceva chiaramente “Darwin ha scoperto la selezione naturale. Per lui l’evoluzione era un fatto evidente ma occorreva trovare la legge naturale che la spiegasse. Nel 1938 [sic] scrive nel suo diario: ‘Ho trovato la chiave: è la selezione na­turale’”.
O forse il libro l’hanno letto, ma non hanno capito quale sia stato il dono. Purtroppo non hanno nemmeno letto l’intervista, dove F.Ayala non solo chiarisce un concetto poco noto (“Darwin e la teoria della selezione naturale non implicano materialismo metafisico, non negano l’esi­stenza di Dio, né i valori spirituali e morali”) ma fornisce un’informazione che difficilmente viene citata da chi ha un’impostazione creazionista del processo vitale: “il 20% delle gravidanze si conclude in un aborto spontaneo nei primi due mesi”.

- Nel sito della DISF ancora non è stato recensita la traduzione italiana del libro di Ayala, e non c’è traccia nemmeno dell’edizione originale inglese.
Anche qui, come con il convegno alla Gregoriana, sembra ci siano dei problemi a trarre delle conclusioni sulla base di iniziative che vanno nel senso di evidenziare i limiti del “dialogo”, confermando che la scienza non si occupa di problemi che una religione abbia gli strumenti per capire e valutare. Lo dice lo stesso F.Ayala nell’intervista citata: “scienza e fede trattano di cose distinte. La scienza spiega i processi naturali con leggi naturali. La religione trat­ta invece del significato della vita e del nostro rapporto con Dio”. 
Questa relazione di F.Ayala come esperto in un processo fra l’Università della California e l’Associationof Christian Schools International chiarisce meglio le conseguenze di questa sua opinione favorevole a Darwin e contraria al creazionismo biblico che caratterizza molte religioni protestanti. Anche grazie alla testimonianza di F.Ayala l’Università ha vinto il processo nel 2008, per cui può negare l’iscrizione a studenti delle superiori con conoscenze inadeguate in biologia (avevano infatti studiato su libri creazionisti).

 

10/7/08-E

·         Oggi si terrà un’iniziativa pubblica al monastero di Poblet, in Catalogna, alla Scuola estiva organizzata dalla Specializzazione “Scienza e Filosofia” della Pontificia Università Gregoriana e dal Master in “Scienza e Fede” dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, sotto il Patrocinio del Progetto STOQ. Il direttore scientifico del progetto STOQ, un filosofo della Gregoriana già noto per una valutazione piuttosto “preoccupata” della forza “distruttiva” (forse non l’aveva capita bene…)  della teoria dell’evoluzione (“A New Arms Race”), sembra ora riappacificarsi con la biologia, dato che terrà una confrenza con un titolo che evidenzia il lato  “naturalistico”  dell’uomo …: “Comportamento, apprendimento e memoria: L’uomo come mammifero e primate”: Speriamo che non confidi più nella “blind selection by the environment”, né che gli venga in mente di proporre come filosofo altre definizioni scientifiche, sostituendosi agli scienziati esperti.

 

9/7/09-USA

·         [da NCSE] Impressionanti i risultati di un sondaggio molto dettagliato e complesso realizzato negli USA dal Pew Research Center for the People & the Press in collaborazione con l’AAAS (American Association for the Advancement of Science) incrociando le opinioni individuali sui temi più caldi della scienza (l’evoluzione, i cambiamenti climatici, ma anche la posizione della ricerca scientifica USA) con l’appartenenza o meno al settore della popolazione che gestisce la ricerca. I risultati dettagliati della ricerca riempiono ben 100 pagine, quasi ognuna delle quali contiene una tabella da analizzare con cura; per chi si accontenta di una sintesi di poche pagine, la può trovare nel sito del Pew Research Center  (“Public Praises Science; Scientists Fault Public, Media”); se il tempo è scarso, ci si puo’ accontentare della paginetta di sintesi che si trova nel sito dell’NCSE (“Views on evolution among the public and scientists”).  
Per chi ha pochi secondi e vuole trovare una frase per testare il primo creazionista biblico che si incontra, forse basterebbero le prime righe di questa sintesi:
"Nearly all scientists (97%) say humans and other living things have evolved over time," while only 61% of the public agrees”. Se questa citazione non fosse sufficiente per ammansire il creazionista, sarebbe meglio allontanarsi rapidamente … il 100% degli scienziati lo consiglierebbe.
Se si volesse insistere, si potrebbe chiedere se "Humans and other living things have evolved due to natural processes such as natural selection" or "A supreme being guided the evolution of living things for the purpose of creating humans and other life in the form it exists today". Anche qui c’è poco da contestare: “Among scientists, 87% preferred the former option and 8% preferred the latter option; among the public, 32% preferred the former option and 22% preferred the latter option”.
Come si vede c’è negli USA un serio problema di informazione e di formazione scolastica su questi temi, come pure sembra carente una valutazione realistica delle competenze e del livello scientifico dei loro ricercatori, come dimostra questo sconcertante risultato: “Members of the public were also asked whether scientists generally agree that humans evolved over time; 60% said yes, 28% said no”. Come si è visto prima la percentuale reale è il 97%…
Il sondaggio merita certamente una visita approfondita: chi non vorrebbe sapere quali professioni contribuiscono maggiormente al benessere della società…? Chi non vorrebbe capire perché gli uomini d’affari sono all’estremità opposta rispetto a soldati e insegnanti?
[Quali risultati si avrebbero in Italia per un simile sondaggio d’opinioni? Potrebbe l’accademia dei Lincei occuparsi del problema?]

 

9/7/09-IT

·         Nella tenuta di S.Rossore a Pisa inizia oggi la sesta edizione di un convegno organizzato dalla Regione Toscana. Quest’anno il tema è: “La scienza motore dello sviluppo, la pace motore del mondo”.
Programma del 9 luglio (
Scienza, conoscenza, coscienza)
Programma del 10 luglio.  (
Scienza a servizio della pace)
E’ disponibile nei due giorni la diretta video e sono consultabili anche alcuni audio/video delle iniziative realizzate.

 

9/7/09-UK

·         Una giornata interessante al Darwin Festival di Cambridge. Nel blog Pharyngula, PZ Myers ospita una relazione (“Dennett and evolutionary christology”) arrivatagli dal filosofo Daniel Dennet, che ha deciso di partecipare ad un paio di sessioni (finanziate di nascosto dalla Templeton Foundation) sul rapporto fra la religione e la scienza (Theology in Darwinian Context’ e ‘The Evolution of Religion’).
Interessante la domanda di Dennet agli oratori sulla costante unidirezionalità dei contribute culturali alla discussione: "I'm Dan Dennett, one of the Four Horsemen of the Apocalypse, and we are forever being told that we should do our homework and consult with the best theologians. I've heard two of you talk now, and you keep saying this is an interdisciplinary effort--evolutionary theology--but I am still waiting to be told what theology has to contribute to the effort. You've clearly adjusted your theology considerably in the wake of Darwin, which I applaud, but what traffic, if any, goes in the other direction?”.  
L’unidirezionalità è un dettaglio non da trascurare quando si valuta l’”utilità” di questo tipo di interazioni che vengono impropriamente chiamate “dialoghi”: è infatti incredibile come ci si trovi ad ascoltare in silenzio e magari con rispetto qualcuno che cerca di trasmettere una verità che in realtà non è tale ma continua a cambiare adeguandosi alle scoperte … di altri. Fino a quando Dennet rompe l’incantesimo. Anche in Italia sappiamo bene che si ripete che in teoria “non c’è incompatibilità fra fede e scienza …”, “non c’è contrasto …”, “non ci sono problemi…”; già la lettura dell’ultima enciclica è sconcertante quando sfiora alcuni punti come i meccanismi evolutivi, evidenziando che problemi ci sono. Viene il serio dubbio che qualcuno (sempre che i riferimenti errati al caso siano riferiti alla posizione della maggioranza degli scienziati) non abbia ancora capito … dopo ben 150 anni … e, a differenza della chiesa anglicana che ha chiesto scusa di non aver capito, nemmeno se ne accorge, per cui - giustamente - non sa di che cosa dovrebbe chiedere scusa … beata innocenza

·         Il testo di D.Dennet c’è anche nel blog di Jerry Coyne, Why evolution is true (“Daniel Dennett at the Cambridge Darwin-and-faith bash”)

·         La relazione, con meno discussione fra i visitatori ma con alcune integrazioni, la si trova anche nel sito web di R.Dawkins (“Dennett at the Darwin Festival”), dove si può anche scaricare un nuovo video (“The baloney detection kit”) , creato da Michael Shermer, 55enne direttore di “Skeptic Magazine”.
With a sea of information coming at us from all directions, how do we sift out the misinformation and bogus claims, and get to the truth? Michael Shermer of Skeptic Magazine lays out a "Baloney Detection Kit," ten questions we should ask when encountering a claim”.
Per chi non lo conoscesse, qui la sua “avventurosa” e impressionante biografia. Gli aspetti più interessanti (come la sua conoscenza dall’interno del mondo  dell’integralismo religioso e della medicina alternativa) si riescono a evidenziare però solo in una biografia più sintetica, come quella che si trova in Wikipedia.

 

9/7/09-UK

·         Su Nature un articolo consultabile da tutti (“One gene, twenty years”) aiuta a vedere meglio, in prospettiva e su tempi lunghi, come le conoscenze che fornisce la ricerca scientifica hanno profondamente cambiato la nostra capacità di intervenire sull’ambiente, anche difendendoci meglio da meccanismi evolutivi (e in particolare dal caso, che crea guai che qualcuno preferisce invece attribuire a esseri superiori che ritiene molto intelligenti) che introducono dolorosi errori nel patrimonio genetico che sono presenti, non sempre manifestandosi, in tutti gli esseri viventi. Il gene di cui si parla è quello della fibrosi cistica; se i portatori di questa mutazione genica hanno tratto qualche vantaggio dall’indentificazione del gene e del suo meccanismo di azione (dieci anni in più di vita media), purtroppo sono ancora deluse le speranze di poter avere una “terapia genica” risolutiva.
Da notare che fra gli autori della scoperta di 20 anni fa c’era Francis Collins, che poi per alcuni anni ha diretto l’Human Genome Project. Proprio ieri il presidente Obama l’ha nominato nuovo direttore dell’NIH. Nel documento della Casa Bianca si ricorda anche il suo impegno come cristiano evangelico ovviamente favorevole allo sviluppo delle conoscenze in biologia evoluzionistica:Dr. Collins has a longstanding interest in the interface between science and faith, and has written about this in The Language of God: A Scientist Presents Evidence for Belief (Free Press, 2006), which spent many weeks on the New York Times bestseller list”.
Da ricordare a questo proposito anche il modo piuttosto brusco con cui il predicatore del Papa, P.Cantalamessa, nella messa privata del 07/03/2008
l’ha messo in guardia dal rischio di mettere in difficoltà la chiesa sui temi dell’evoluzione biologica, usando proprio parole tratte da un libro di F.Collins (“Il linguaggio di Dio”) che stava leggendo: “Non c’è da meravigliarsi se molti di questi giovani voltano le spalle alla fede, concludendo di non potere credere in un Dio che chiede loro di rigettare ciò che la scienza insegna loro con tanta evidenza intorno all’universo naturale”. 

 

9/7/09-VA

·         Non sembra che l’appello di P.Cantalamessa abbia però raggiunto l’obiettivo. L’ultima enciclica (“Caritas in Veritate”) contiene sicuramente alcuni spunti interessanti, anche se mancano concetti e frasi forti come si era sentito a Velletri e a Castelgandolfo il 23/9/07, quando i benpensanti lo avevano paragonato a Beppe Grillo o al ministro Mussi. Purtroppo il Papa dimostra ripetutamente di credere ancora, irrazionalmente (ma a questo punto viene il dubbio che ci siano seri problemi di comprensione se crede di riferirsi alla posizione attuale della scienza), che per la scienza e in particolare per la biologia evoluzionistica il caso da solo possa avere un ruolo positivo nell’evoluzione biologica; questo è quello che risulta evidente da numerosi frasi dell’enciclica:

·   L'uomo non è un atomo sperduto in un universo casuale“,

·   “Se l'uomo fosse solo frutto o del caso o della necessità…”,

·   “…la chiusura alla trascendenza si scontra con la difficoltà a pensare come dal nulla sia scaturito l'essere e come dal caso sia nata l'intelligenza”,

·   Se la natura, e per primo l'essere umano, vengono considerati come frutto del caso o del determinismo evolutivo, la consapevolezza della responsabilità si attenua nelle coscienze”,

·   Per i credenti, il mondo non è frutto del caso né della necessità, ma di un progetto di Dio”.

Non essendoci nessuno che oggi immagini o sostenga ipotesi assurde come quelle che vengono qui citate (senza l‘indicazione di chi proponga o sostenga queste sciocchezze), viene il dubbio che si intenda far credere che queste assurde ipotesi rappresentino la posizione della scienza, in modo da superare qualsiasi resistenza intellettuale e poter chiedere ai cattolici “di rigettare ciò che la scienza insegna loro con tanta evidenza intorno all’universo naturale”.
Forse le preoccupazioni di F.Collins erano dirette soprattutto ai suoi correligionari (gli evangelici protestanti); si dovrebbe allora chiedere a P.Cantalamessa il motivo per cui abbia ritenuto utile ripeterle durante una messa privata con il Papa.
Altre persone che lo consigliano su questi problemi, come mons.Ravasi, hanno il merito di essere riuscite a impedire che i creazionisti biblici e i sostenitori dell’ID avessero [come hanno avuto fino al
2002], spazio perfino in Vaticano, ma non riescono ancora a far capire quel meccanismo, forse troppo semplice, che permette di spiegare l’evoluzione biologica.
Sembra pero’ che si facciano ancora influenzare da altre frange cattoliche integraliste interessate a sapere "Che rapporti c'erano tra Darwin e Marx?", come dimostra l’errore sull’inesistente connessione, che commentava ieri anche T.Pievani su Micromega (
Lo strafalcione di Monsignor Ravasi”).
L’aspetto sconcertante, e T.Pievani non lo fa notare, è che in un precedente articolo quasi identico … questo strafalcione non c’era, per cui è serio il dubbio che si sia voluto “strafare” ma si siano usati consulenti inaffidabili.
C’è solo da sperare che l’assurda possibilità di associare Darwin e Hitler rimanga per ora circoscritta a un giornalista docente della Regina Apostolorum e ad un giornalista dell’Avvenire …. che ammira i suoi articoli.
Anche perché un legame più diretto e dimostrato con Hitler sull’eugenetica, l’hanno piuttosto … alcune religioni cristiane; tanto è vero che si sono pure recentemente scusate
(30/4/2008: “An Apology for Support of Eugenics“) addirittura del fatto che Hitler avesse copiato le loro leggi eugenetiche (e ne avesse premiato l’inventore, Harry Laughlin): “In 1933, Hitler’s Nazi government used Laughlin’s Model Law as the basis for their sterilization law that led to the sterilization of some 350,000 people .

·         Di processi che si svolgono su tempi lunghi, come quelli ambientali, si parla anche al G8 dell’Aquila, dove persone che hanno responsabilità poliche su tempi solitamente brevi (4/8 anni) devono assumere decisioni che potrebbero ostacolare la loro rielezione ma migliorare le condizioni di vita alle prossime generazioni. Si parla infatti dei cambiamenti del clima e degli effetti dei gas serra sull’ambiente in cui vivranno le prossime generazione, delle modifiche che potrebbero migliorare la situazione ambientale nel 2050, fra 40 anni. Servono però scadenze e impegni verificabili anche in tempi “politici” …e su queso le scelte diventano troppo difficili.
Comunque sembra che l’ammissione degli 8 grandi del pericolo di un aumento di temperatura che superi i due gradi nel 2050 possa ridurre al silenzio chi critica del lavoro dell’IPCC, che da anni dimostra che la realtà è andata ben oltre le previsioni. Sempre.

 

8/7/09-IT

·         Su Micromega un articolo di T.Pievani a commento della dimostrazione della difficoltà e dei rischi per i teologi (che GP2 già paventava nel 1988) che si muovono per terreni quasi sconosciuti utilizzando strumenti di conoscenza primitivi, non adeguati e non aggiornati; e senza appoggiarsi a tour operators che conoscono le lingue e gli usi e costumi della scienza: “Lo strafalcione di Monsignor Ravasi .
Il rischio è non solo di sbagliare, ma anche di mettere in evidenza le mappe mentali e le premesse ideologiche, fra cui certamente una delle più pericolose è quella di essere abituati ad usare gli esperti amici soprattutto per tenere lontani e criticare gli esperti non amici, invece di usarli per approfittare delle loro competenze prima di fornire giudizi pubblici.

 

7/7/09-USA

·         [da Pharyngula] Sembra che anche negli USA siano sconvolti della senatrice dell’Arizona che, in un intervento a difesa degli interessi di una compagnia che intende estrarre uranio, ha detto che gli ambientalisti non servono; sostiene infatti che non ci sia bisogno di difendere l’ambiente con una motivazione che solo un tipo molto ristretto di creazionisti riuscirebbe ad immaginare: se la terra non si è distrutta nei suoi precedenti 6000 anni di vita, è abbastanza robusta e non c’è bisogno che gli ambientalisti la difendano.
C’è anche una “diapositiva
… utile per i pochi nostri creazionisti di quel tipo, spesso di importazione, nel caso volessero provare l’effetto che farebbe in italiano ... e la presenza su YouTube sarebbe garantita …
Anche a Brescia i 6000 anni e rotti non sono stati declamati con altrettanta sicurezza (“seimila? Più o meno … o forse invece di seimila erano … migliaia … sì, sì, sulle migliaia sono più sicuro”)

 

6/7/09-IT

·         [da Pikaia] Fa piacere scoprire che un concetto della biologia evolutiva poco noto perfino ai biologi (e soprattutto a quelli italiani, dato che non è ben conosciuta nemmeno la traduzione italiana di questo termine, per cui si usa in sostituzione - ma in modo impreciso - il vecchio termine preadattamento) susciti l’interesse degli economisti…. A Gargnano in settembre ci sarà un convegno, organizzato dall’Università di Milano, sull’Exaptation: "Exaptation as a source of innovation, creativity and diversity in evolutionary sciences" . L'enfasi principale è sull'innovazione, il cambiamento tecnologico, l’economia e la ricerca e sviluppo, ma parteciperanno scienziati di diverse discipline tra cui illustri esperti di evoluzione biologica. Qui il programma provvisorio e qui la presentazione.del convegno.
Per capire meglio la differenza fra preadattamento ed esattamento, si può leggere liberamente l’articolo originale di Gould SJ (sì, proprio lui) e Vrba ES.
(1982). Exaptation - a missing term in the science of form.  Paleobiology 8: 4-15.

·         Sul rapporto scienza/fede, dopo la dichiarazioni di mons.Pagano sugli errori passati ma soprattutto su quelli attuali della chiesa, che lo preoccupano come preoccupavano GP2 nel 1988, un’intervento di un laico devoto come G.Ferrara sul Foglio (“OGGI E' IL PAPA, NON GALILEO, CHE E' RICHIESTO DI ABIURA”), dove invoca … l’intervento chiarificatore di mons.Ravasi …

·         Sempre sul Foglio oggi compare anche un’intervista a mons.Pagano, che conferma le sue preoccupazioni per fatti che non solo, come ricorda, sono sotto gli occhi di tutti ma che, e qui trovo una conferma ad un sospetto, erano ben chiari anche a GP2: “d’altra parte lo aveva già detto Giovanni Paolo II in modo molto chiaro.
Come negare che la legge sulla riproduzione assistita non stia in piedi, sia causa di gravi sofferenze e debba essere modificata per adeguarsi alla variabilità biologica più che alla rigidità teologica? Come negare (se non nascondendolo) che la chiesa cattolica abbia dovuto mettere in discussione, a Sibiu nel 2007, la sua visione ideologica sull’inizio della vita in quanto molte altre religioni cristiane non concordavano?
.
Sembra, ed è apprezzabile (anche se prevedibile per un archivista) che anche mons.Pagano conosca e ricordi l’”inutile”
lettera in cui GP2 manifestava nel 1988 le stesse preoccupazioni e gli stessi rischi a P.Coyne e invitava a risolvere urgentemente la paura e l’ignoranza dei teologi in campo scientifico.
E’ davvero incredibile che mons.Pagano venga
strapazzato per aver evidenziato rischi che erano già ben noti al papa di 21 anni fa! E che a strapazzarlo sembra si stiano dando da fare soprattutto alcuni laici.

 

5/7/09-UK

·         A Cambridge inizia il festival per i 200 anni di Darwin.  PROGRAMMA. Sembra che Robert Hind abbia fatto le bizze dopo aver scoperto chi c’era fra i iniziatori della sessione sul rapporto fra scienza e religione...  

 

5/7/09-IT

·         Interessante articolo di R.Chiaberge sul Sole 24 Ore (“Il vescovo si evolve, il genetista no”) , un po’ stupito di notare un fenomeno certamente curioso che probabilmente ignorave, quello di scienziati cattolici che vengono un po’ spiazzati da teologi che cercano di analizzare i fatti in modo razionale.
Purtroppo alcuni di loro non hanno dubbi che la posizione della chiesa sia sempre e comunque vincente sulla scienza e si prendono il compito di trasferire le indicazioni della chiesa ai propri colleghi – indipendentemente dalla loro fede - invece di svolgere il ruolo per cui hanno le competenze, cioè di aiutare gli amici religiosi a capire la scienza attuale, che spesso temono pur non conoscendola a fondo.
Come sappiamo ci sono spesso approcci ideologici su alcune questioni, come la teoria dell’evoluzione o l’inizio e la fine della vita, che rischiano di portare a leggi che non stanno in piedi da sole e necessariamente devono perdere per strada le parti irrazionali e ideologiche.
Se un teologo come mons.Pagano, massimo esperto (avendone letto tutti i documenti) su un tema che qualcuno preferirebbe nascondere, cioè degli errori fatti dalla Chiesa del tempo nel processo a G.Galilei, invita la Chiesa a non commettere ora gli stessi errori fatti allora, è sconcertante che sia uno scienziato ad essere “più papista del vescovo (e forse del Papa stesso)” rimbrottandolo: «Monsignore è troppo pessimista, la posizione della Chiesa sta diventando vincente».
Non avrebbe detto questa frase se solo avesse saputo dei fatti di Sibiu del 2007, dove per quieto vivere la chiesa cattolica aveva rinunciato a difendere la fecondazione come momento iniziale della vita [di qualsiasi essere vivente?], e la frase relativa era scomparsa dal documento interreligioso finale.
Sappiamo bene che si tratta di questioni che spesso, per chi ci crede, vengono definite “non negoziabili”; può essere utile e interessante sapere che con i protestanti sono invece negoziabilissime … “purtroppo” la scienza non è una religione; se lo fosse … potrebbe difendersi dalle critiche … rifugiandosi in spiegazioni che non devono essere necessariamente dimostrabili o ragionevoli
J J 

 

5/7/09-VA

·         Mons.Ravasi sull’Osservatore Romano commenta (“Anche i papi si evolvono”) alcuni testi recentemente pubblicati sul rapporto fra scienza e fede, cominciando con un volume che presenta l’opinione dei papi su questi temi, dal 1950 ad oggi. Opinione che, secondo mons.Ravasi, sarebbe in evoluzione. Un altro volume recensito è quello di S.Morandini, un teologo veneto (“Darwin e Dio”) che cercherebbe di “contrastare – in un linguaggio limpido e fin didattico (e quindi utile a smitizzare l'autoreferenzialità un po' arrogante di scienziati e teologi) - gli estremi di un integralismo bio-centrista che erge la teoria evolutiva e lo specismo a sistema ideologico globale, e di un creazionismo fondamentalista che ignora una corretta ermeneutica teologica e confonde i differenti statuti delle vie del sapere”.
Un articolo di S.Morandini (
Evoluzione, disegno, Dio) è consultabile liberamente on line (è l’unico oltre all’editoriale “Per un dialogo tra scienza e fede”) nel sito di Credere oggi (Edizioni Messaggero di Padova) in un fascicolo (169/2009) interamente  dedicato a Evoluzionismo e fede cristiana.

 

4/7/09-IT

·         Dell’intervento di mons.Pagano si parla con sufficienza anche nel blog del vaticanista del Giornale (“Il Prefetto dell’Archivio a ruota libera sulle staminali”); sconcerta il modo con cui viene presentato, manco fosse stato quel provocatore di G.Galilei: “Resosi conto di aver detto troppo, manifestando il suo pensiero su materie che non gli competono ed entrando direttamente in contrasto con la posizione espressa in merito dalla Chiesa, Pagano ha tentato un dietro-front con una dichiarazione scritta, che però non ha potuto smentire quanto da lui affermato”.
Forse non è piaciuto che abbia trovato e dimostrato che con G.Galilei la Chiesa si era sbagliata?

 

3/7/09-IT

·         Anche sull’Avvenire un articolo (“Caso Galileo, dagli atti del processo una lezione per la Chiesa di oggi”)  riferisce sulla presentazione del volume con i documenti del processo a G.Galilei. Già nel titolo è molto appprezzabile il suggerimento che negli atti del processo di 400 anni fa ci sia qualcosa da imparare per gestire meglio l’attuale rapporto con la scienza, nonostante l’opinione contraria di un genetista cattolico.
Nell’articolo si riporta coraggiosamente (ieri l’agenzia Zenit
aveva censurato la frase, come pure aveva fatto la Radio Vaticana,  dove si insisteva sulla Chiesa “di allora” e non su quella “di oggi”) il preoccupato avvertimento di mons.Pagano a non commettere OGGI gli errori fatti secoli fa con G.Galilei: “Pagano, tra l'altro, ha detto che­ è necessario ­stare molto attenti quando ci si confronta con la sola scrittura alla mano in questioni scientifiche, a non fare noi gli errori che furono fatti allora. Penso alle cellule staminali, penso ai problemi dell'eugenetica, penso ai problemi della ricerca scientifica in questi ambiti, che qualche volta ho l'impressione siano condannati con gli stessi preconcetti che valevano allora per la teoria copernicana”.
Sconcertante la conclusione dell’articolo, da cui si capisce che non solo gli scienziati vengono criticati e smentiti, ma anche alcuni teologi.
Al portavoce vaticano, mons.Lombardi, probabilmente le parole sono sembrate un po’ troppo forti, per cui, nonostante le nuove carte non abbiamo assolto la chiesa del tempo e anzi abbiano dimostrato altri gravi errori (come ha spiegato anche P.Coyne al convegno di Firenze) ha fatto aggiungere anche una frase provocatoria, critica verso la scienza ... (poco giustificata, invero … dato che la scienza su questi temi ha poco da insegnare e gioca solo per difendere le sue competenze…): “Il caso Galileo insegna alla scienza a non presumere di far da maestra alla Chiesa in materia di fede”. Mons.Pagano non aveva ritenuto necessario dire qualcosa di simile, se non riferito a G.Galilei, ma è stato costretto a farlo a posteriori. Davvero preoccupante. Si vuole forse criticare anche GP2 per le scuse che aveva offerto?

·         Sconcertante notare che non sull’Avvenire ma sul Giornale (il quotidiano del Presidente del Consiglio) si legge un articolo ("Staminali, la Chiesa questa volta non sbagli") in difesa … della fede. Si fa notare che è successo un fatto inaudito: si è ascoltata “ Un’affermazione non nuova sulle labbra di molti scienziati critici verso la Chiesa, ma che suona dirompente se a pronunciarla è un vescovo della Curia romana e per di più nella Sala Stampa della Santa Sede di fronte a decine di giornalistie punta il dito contro la “clamorosa sortita di mons.Pagano alla presentazione del volume su Galilei. Viene addirittura sottolineato che nell’articolo vengono riportate esattamente le parole dette in conferenza stampa dal monsignore:

«Può insegnare qualcosa a noi oggi (il caso Galileo, ndr)? Certo, per esempio – ma questo lo dico da sacerdote, da persona privata – a stare molto attenti quando ci si confronta con la sola Scrittura alla mano in questioni scientifiche, a non fare noi gli errori che furono fatti allora». «Penso – ha aggiunto l’archivista – alle cellule staminali, penso ai problemi dell’eugenetica, penso ai problemi della ricerca scientifica in questi ambiti, che qualche volta ho l’impressione siano condannati con gli stessi preconcetti che valevano allora per la teoria copernicana. Bisognerebbe studiare di più,  essere molto più prudenti».  [Confrontare lettera di GP2 a P,Coyne nel 1988!].

Il quotidiano si stupisce che un esperto dei gravi errori della chiesa nel 1600 (era un secolo in cui il dialogo non escludeva i roghi) … possa esprimere un’opinione sugli errori attuali “non essendo un teologo né un esperto di bioetica” … e aggiunge, per rispetto delle competenze … una critica da parte di un … sottosegretario … del governo attuale.
Se solo fosse vero, farebbe comunque piacere che ci sia anche qualche vescovo che fa
Un’affermazione non nuova sulle labbra di molti scienziati critici verso la Chiesa”.
In realtà questa reazione fa finalmente capire perché nessuno abbia ancora ritirato
la lettera inviata 21 anni fa da GP2 a P.Coyne : non si è trattato di un disguido postale ma dell’illusione di poter continuare a navigare con mappe di duemila anni fa, senza dare ascolto alle preoccupazioni di GP2 e di mons.Pagano.

·         Anche sul Secolo d’Italia si discute, con il filosofo G.Reale, sulle dichiarazioni di mons.Pagano (“Così si avvia il dialogo sulla bioetica”) . In realtà si discute anche sulle integrazioni di mons.Lombardi, portavoce vaticano, che ha pensato bene di aggiungere alle preoccupazioni, giustificate dalla conoscenza del processo a G.Galilei, anche le preoccupazioni per gli scienziati che vogliono dare alla Chiesa lezioni di fede (?). Il filosofo non ha dubbi e ce li trasmette senza un minimo di spiegazione: “trovo più dogmatismo in affermazioni fatte da scienziati su questioni di fede, che non da uomini di fede sulla scienza” … anche a lui comunques sembra che la rigidità sulle staminali sia eccessiva.
Su Darwin la sua opinione è chiara e ci spiega come la Bibbia possa essere ancora oggi, ma forse solo per lui, un ottimo libro di scienza: “Ho sempre trovato che la questione sollevata da Darwin non sia di per sé contraria al creazionismo. Dio ha fatto l’uomo a sua immagine e somiglianza, infondendogli lo spirito. Quella materia in cui ha infuso lo spirito perché non potrebbe essere un animale fisico già formato?”. Sarebbe interessante sapere se lui o qualcun altro ha idea di quale sia questo “animale/uomo” che Dio un giorno ha trovato che gli assomigliasse ….
H.habilis? H.erectus? H.heidelbergensis? H.Neanderthalensis? H.sapiens? Come ha fatto a diventare somigliante … e perché ci ha messo ben 14.000.000.000 di anni e non magari 6000?  

·         Di mons.Pagano si parla perfino su Europa (“QUEL DILEMMA TRA SCIENZA E FEDE”) in una articolo di F.Cardini, che innaffia di relativismo e di dubbi non solo la scienza ma anche la fede, di cui sottolinea i cambiamenti legati alla storia della Chiesa. Ovviamente il tutto all’interno della sola Chiesa cattolica … semplificazione eccessiva e relativismo … piuttosto relativo …

·         Qualcuno invece rimane ancora più sconvolto dalla frase di mons.Pagano sui pericoli che corre la Chiesa … nel sito Azione Tradizionale leggiamo infatti un commento poco ottimista: “Ulteriore dimostrazione di come all’interno della Chiesa, una delle ultime Istituzioni ancora degne di tal nome, vi siano ormai, forse in maggioranza, dei soggetti con programmi ambigui, che fanno strane dichiarazioni: per ulteriori aspetti, consultare l’Apocalisse”.

 [Mala tempora currunt …]

 

2/7/09-UK

·         [da NCSE] Sta circolando un nuovo sondaggio internazionale sulla comprensione e l’utilizzazione della teoria dell’evoluzione, ma in particolare dell’evoluzione come storia della vita sulla terra; ovviamente si verifica in parallelo il ruolo della fede nello spiegare anche eventi materiali come quelli che evidentemente sono coinvolti nell’evoluzione della materia vivente. L’indagine è stata organizzata dal British Council e ha coinvolto solo una decina di paesi (Argentina, China, Egypt, Great Britain, India, Mexico, Russia, South Africa, Spain, and the United States); di particolare interesse la presenza della Cina e di un paese arabo e musulmano come l’Egitto. Se ne parla nel sito dell’NCSE (“Opinions on evolution from ten countries”), in quello del British Council. Quello che risula è unn generale consenso sull’evoluzione biologica, anche se sconcerta la posizione degli USA in mezzo ai paesi scettici.

 

2/7/09-VA

·         [da Repubblica] E’ stato presentato oggi il volume "Documenti vaticani del processo di Galileo Galilei" , che contiene anche i 20 documenti ritrovati ed esaminati dopo la conclusione dei lavori della commissione Poupard nel 1992. Monsignor Sergio Pagano, prefetto dell'Archivio Segreto vaticano, alla presentazione della nuova edizione del volume ha avvertito che la Chiesa cattolica rischia di comportarsi verso le scoperte scientifiche attuali con gli "stessi preconcetti" che ebbe verso Galileo e verso il sistema copernicano: "E' necessaria molta prudenza e molta umiltà nell'avvicinarsi alle Scritture come alla scienza", in quanto il rischio è che prevalgano oggi "gli stessi preconcetti che si avevano allora verso il sistema copernicano". E’ una preoccupazione seria che altri avevano da qualche secolo e che di solito nessuno aveva il coraggio di esplicitare.
Ora viene anche dalla Chiesa: "Il caso Galileo insegna alla scienza a non presumere di fare da maestra alla Chiesa in materia di fede e di Sacra Scrittura e insegna alla Chiesa, contemporaneamente, ad accostarsi ai problemi scientifici - fossero anche quelli legati alla più moderna ricerca sulle staminali, per esempio - con molta umiltà e circospezione".

[NB/PS: mentre l’articolo di Repubblica attribuisce queste parole a Mons.Pagano, l’articolo dell’Avvenire apre uno scenario preoccupante: risulterebbe che la sala stampa ha ritenuto che si dovesse aggiungere la prima parte del ragionamento (con il monito alla scienza), che mons.Pagano non aveva invece ritenuto importante. In effetti il recente lavoro della commissione ha evidenziato e confermato come le scuse offerte da P2 nel 1987 fossero più che giustificate, e l’asimmmetria del potere fra scienza e fede avesse portato ad un errore clamoroso e arrogante]

·         Ne parla anche l’agenzia Zenit: “L'Archivio Segreto Vaticano illustra le novità sul caso Galileo”. Nell’articolo non si cita affatto la splendida frase di mons.Pagano che lo renderebbe meritevole di un monumento (in Campo dei Fiori?): «La Chiesa cattolica rischia di comportarsi verso la ricerca sulle staminali, l'eugenetica, le scoperte scientifiche attuali, con gli stessi preconcetti che ebbe verso Galileo». Anche qui viene attribuita a Mons.Pagano (e non alla sala stampa, come chiarisce l’Avvenire) la preoccupante frase che mette in guardia la scienza proprio parlando di G.Galilei: Durante la presentazione del libro, monsignor Pagano ha condiviso con i giornalisti la sua riflessione personale sul giudizio e la condanna subiti da Galileo: “il caso Galileo insegna alla scienza a non presumere di far da maestra alla Chiesa in materia di fede e di Sacra Scrittura”.

[la frase preoccupa soprattutto chi ha notato, nell’articolo di oggi di mons.Ravasi sull’Osservatore Romano, che anche aspetti materiali che riguardano l’evoluzione sarebbero (da quando?) di competenza della teologia (“riguardo al tema specifico dell'evoluzione umana, una delle questioni capitali che la scienza presenta, ma al cui svelamento contribuiscono in modo determinante la filosofia e la teologia, è quella, delicata e fluida, del segnale o degli indizi che mostrano l'emergere dell'avvento dell'uomo lungo la grande e complessa traiettoria evolutiva ). A quando la convocazione di qualche paleoantropologo davanti al Santo Uffizio per presentare qualcosa che deve essere svelato dai teologi?)

·         L’articolo del Messaggero (“Genetica, mons. Pagano: «La Chiesa rischia di comportarsi come con Galileo»”) mette in evidenza la frase di mons.Pagano che non sembra piaciuta in Vaticano.

·         Lo stesso fa anche l’agenzia TGCom (“Mons. Pagano: non fare come con Galileo”)

·         Un’imbarazzante imprecisione è stata aggiunta ad un precedente articolo (del 24/3/09 su “Vita Pastorale”) del responsabile della Cultura in Vaticano, mons.Ravasi, ripubblicato oggi sull’Osservatore Romano  Ama intensamente l'intelligenza»). Riporta infatti un’informazione che dal 1931 al 1980 (quando è stata dimostrata falsa a causa di un equivoco) veniva usata contro l’evoluzionismo.
Questo articolo, in cui mons.Ravasi informa di un dibattito a Pisa con il fisico Ugo Amaldi, sembra preannunciare un’ulteriore riflessione sul rapporto fra fede e scienza, che forse potrebbe portare a qualche aggiornamento (“un aspetto molto specifico che si connette a quest'anno, così pesantemente marcato dalla figura di Darwin e dal tema dell'evoluzione”) sull’insofferenza ormai secolare verso Darwin e la teoria dell’evoluzione.
Purtroppo le premesse a questa riflessione sono preoccupanti, a cominciare dalla citazione di Claude Lévi-Strauss ("lo scienziato non è l'uomo che fornisce vere risposte, è invece colui che pone le vere domande"
) che sembra utile a far dimenticare la sua dichiarazione, invero apprezzabilissima, del 2005, in cui spiegava perché solo gli evoluzionisti potessero criticare la teoria dell’evoluzione e fornire quindi “vere risposte” (“Le critiche alla teoria evoluzionistica non spettano assolutamente ai teologi. E‘ un settore che non li riguarda … Compito dei teologi è solo cercare la verità attraverso lo spirito ).
Che abbia cambiato idea sull’autonomia
dei biologi evoluzionisti e sulle competenze dei teologi anche su questioni non spirituali, lo conferma nella frase successiva in cui autorizza l’ampliamento delle competenze (“riguardo al tema specifico dell'evoluzione umana, una delle questioni capitali che la scienza presenta, ma al cui svelamento contribuiscono in modo determinante la filosofia e la teologia, è quella, delicata e fluida, del segnale o degli indizi che mostrano l'emergere dell'avvento dell'uomo lungo la grande e complessa traiettoria evolutiva”).
A questo punto purtroppo cita sia il “darwinismo sociale”, che non c’entra proprio con l’evoluzione biologica, che la storia (che non c’entra con Darwin, dato che da 39 anni sappiamo che è errata) che Marx che avrebbe voluto dedicare “il Capitale” a Darwin.
Dal 1980 sappiamo infatti che la lettera non era del “ben noto” Karl ma di Edward B. Aveling, compagno … della figlia Eleanor Marx, come viene spiegato in questa pagina in italiano. Altri riferimenti più autorevoli li troviamo in inglese qui o meglio qui o meglio ancora qui, nell’articolo originale (Ralph Colp: "The Myth of the Darwin-Marx Letter."
History of Political Economy 14:461-482, 1982).
Qualcuno informi mons.Ravasi … che non avrebbe dovuto dare ascolto al diavoletto chi gli ha suggerito che un pizzico di Marx avrebbe reso più piccante l’articolo già comparso su “Vita Pastorale”.
Purtroppo molti farebbero (o userebbero) carte false per associare Darwin a Marx o addirittura a Hitler (ma questo è uno stadio successivo). Ora su quella strada si è messo anche mons.Ravasi, probabilmente mal consigliato nel modificare un precedente articolo.
Come lui ben sa, la verifica delle fonti è un passaggio SEMPRE necessario, soprattutto se ci si inoltra in campi che “non spettano assolutamente ai teologi”-
Poco convincenti, dopo queste due citazioni improprie e quindi errate, risultano quindi le conseguenze: sia l’ipotesi non dimostrata che “non è possibile ricondurre questa complessità e originalità sconcertante  nel  bene  e  nel  male, tipica della creatura umana, questo ‘ordine della carità’, affermata o negata, a una mera risultanza biologica” [sembra proprio di leggere un testo dei sostenitori dell’ID!], che gli appelli all’ampliamento della ragione, in modo da permettere ai teologi di prevalere sugli scienziati come ai bei tempi di G.Galilei, quando avevano a disposizione strumenti migliori, o solo più convincenti, per prevalere, contestando le “mere risultanze astronomiche”.
Mons.Pagano mette proprio oggi in guardia dal rischio che prevalgano oggi "gli stessi preconcetti che si avevano allora verso il sistema copernicano".
Il rischio sembra un fatto reale, e sembra si nutra non solo dei preconcetti, ma anche di equivoci ed errori, proprio come ai tempi di G.Galilei.
Per evitare di aspettare 400 anni, sarebbe utile che gli storici tengano fin d’ora traccia delle responsabilità: adesso dovrebbe essere molto facile scoprire il responsabile della differenza, piuttosto pepata, fra i due articoli firmati da mons.Ravasi.

·         Un altro articolo sull’Osservatore Romano (“Un Galileo cattolico e ottimista”) riferisce della presentazione del volume curato da mons.S.Pagano, con tutti i documenti del processo a G.Galilei: “Appare così un "Galileo cattolico" e "ottimista", alle prese con i rappresentanti del "sapere fratesco", o con un Papa - il fiorentino Maffeo Barberini - che volle essere garante, nel contesto difficile della guerra dei Trent'Anni, della "superiorità della fede sulle dottrine filosofiche".

g

2/7/09-IT

·         Compare oggi sul Foglio l’anello mancante, un articolo (“Gli anelli mancanti”) che segna per questo quotidiano un momento di passaggio verso la razionalità in tema di evoluzionismo; si legge un giudizio pesantemente negativo sui creazionisti e i sostenitori dell’ID: si evidenzia come la scoperta del Darwinius masillae costituisca “un brutto colpo per gi antievoluzionisti e gli antidarwiniani, un po’ meno per creazionisti e sostenitori dell’ID: su questi le scoperte più audaci e impensate della paleontologia non fanno mai presa” … “troveranno sempre un escamotage logico linguistico per inserire la scoperta in un impeccabile ragionamento che ribadisca la verità della tesi dell’intervento di Dio e del disegno intelligente” … Come si sa è proprio questa loro  fissazione che impedisce e rende sterile qualsiasi dialogo; non serve usare la razionalità scientifica né è utile dimostrare come diverse religioni insistano tuttora su diverse, inconciliabili e indimostrabili spiegazioni. Lo si è dimostrato facilmente a Brescia alle prediche evidentemente antiscientifiche e irrazionali di un chierico vagante, un creazionista biblico protestante che, sventolando un libretto pieno di sciocchezze, ha avuto il coraggio di non accettare né la posizione della scienza ufficiale né quella della chiesa cattolica.

·         Difficile commentare questa ricostruzione, comparsa sull’Avvenire  (“Il soffio di Dio sul darwinismo”) del ruolo della scienza (o dello scientismo?) nel corso dell’evoluzione culturale umana. Prima i matematici e i fisici e poi (nell’800) i biologi sembra cha abbiano combinato soprattutto guai, come se il raddoppio della durata della vita umana negli ultimi decenni sia conseguenza della “sottovalutazione della vita umana” o la scomparsa degli ecosistemi sempre negli ultimi decenni sia conseguenza dell’”integralismo animalista”.
Sconcerta l’assenza di qualsiasi riferimento ai presunti meriti della chiesa nell’orgine  della scienza, e la difficoltà di inserire nella ricostruzione dell’evoluzione del pensiero scientifico numerose figure di religiosi come Copernico, Spallanzani o Mendel; nella ricostruzione un po’ troppo manichea si inserirebbe invece abbastanza bene G.C.Vanini
, un carmelitano finito arrosto nel 1619, dopo che gli avevano tagliato una lingua che non sempre era stata usata correttamente nel presentare alcuni aspetti della natura.
Piuttosto insolito anche un giudizio sul processo a G.Galilei che sembra ignorare le scuse offerte dal papa nel 2000 e le recenti valutazioni di P.Coyne e dell’archivista vaticano S.Pagano sulla commissione su Galileo presieduta dal card.Poupard. Il suo giudizio non utilizzava alcune carte recentemente scoperte, che hanno dimostrato che “non si può negare la ferma e risoluta decisione di Urbano VIII a volere il processo e la condanna affidando le carte e gli studi di Galileo al vaglio di studiosi prevenuti e non sempre all'altezza”.  
Fa un po’ di impressione la conclusione, con una interpretazione della Genesi piuttosto originale e probabilmente non certificata né da teologi né da primatologi ma che susciterà animate e stupite discussioni in attesa che giunga la spiegazione del perché si dovrebbe accettare l’ipotesi: “Perché non accettare che la 'polvere' usata da Dio per formare l’uomo, come descritto nella Genesi, possa indicare un primate?”.
Purtroppo non sembra giustificato che si contesti l’ipotesi linneiana, sempre finora confernata, che anche l’uomo … sia un primate.
Non si capisce poi perché venga detto il contrario (“i migliori al­leati dei darwinisti più accesi co­me Richard Dawkins sono pro­prio i sostenitori acritici della let­tera delle Scritture”) sui pessimi rapporti fra Dawkins e i creazionisti biblici USA, come dimostra questo
video in cui viene cacciato da Ted Haggard o questo video che ricorda come a un suo amico sia stato negato l’ingresso alla proiezione di un film creazionista (“Expelled”).
Per aggiornarsi sul
 supposto processo evolutivo della ominazione”, anche F.Facchini ha scritto alcuni libri, anche semplici, per ragazzi. E pubblicate da case editrici non sospette (Jaka Book).
Troviamo anche qui poi una frase che di solito si trova nei testi antievoluzionisti:
 È bene peraltro sottolineare che la teoria dell’evoluzione, sostenuta oggi da molte evidenze sperimentali, è pur sempre una teoria”; sarebbe stato utile chiarire se possa essere chiamata “teoria” anche l’interpretazione non letterale della genesi proposta nell’articolo.

 

1/7/09-IT

·         [da Pikaia] E' in edicola l'ultimo numero della rivista Darwin, interamente dedicato all'evoluzione umana e alle migrazioni della nostra specie.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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