[Prof.Daniele Formenti]

NB: Articoli disposti in ordine cronologico inverso: in alto i più recenti

 

ANTI-EVOLUZIONISTI IN ITALIA?!
(Wallace e C.Darwin fanno ancora paura? Anche la nuova sintesi?
O semplicemente c’è chi paga per far sopravvivere ignoranze e confusioni?)
RASSEGNA STAMPA del 2010

 

[I testi originali sono linkati, se disponibili, per una verifica del testo originale e dei commenti]

Rassegne stampa degli ultimi 9 anni:

(2003/04 - 2005 - 2006 - 2007 - 20082009 1’ sem. – 2009 2’ sem - 2011)

-         

 

Gennaio

Febbraio

Marzo

Aprile 

Maggio

Giugno 

Luglio

Agosto

Settembre

ottobre

Novembre

Dicembre

 

 

DICEMBRE 2010

 

29/12/10-USA

·         [da NCSE] Nel Kentucky da un po’ di tempo c’è una certa agitazione per l’intenzione dei creazionisti biblici di aprire un ulteriore parco a tema (denominato Ark Encounter) sulla genesi e la creazione. L’ultima novità (“Update on the ark park”)  sarebbe la richiesta allo stato di investire qualche decina di milioni di $ per modificare la viabilità per favorire i visitatori che volessero accedere al futuro parco.
Ai primi di dicembre (“Creationism theme park controversy continues“) gli evoluzionisti locali contestavano anche eventuali contributi statali, magari sotto forma di sconti sulle tasse; volevano infatti la garanzia che, in caso di contributi pubblici, i dipendenti del parco non fossero poi selezionati sulla base di opinioni politiche, religiose e ovviamente nemmeno … scientifiche.

 

28/12/10-UK

·         [da Pikaia] Grandi novità sull’evoluzione umana e sulle nostre relazioni con le specie più vicine a noi giungono dai primi risultati sul DNA estratto dal frammento di un dito mignolo e da un dente trovati qualche mese fa in una grotta a Denisova (Reich, Green, Kircher et al. 2010: Genetic history of an archaic hominin group from Denisova Cave in Siberia. Nature 468:1053) .
Come avviene dalle analisi di reperti provenienti da un qualche appassionante caso giudiziario, invece di un assassino qui si dimostrerebbe addirittura l’esistenza in Asia di una nuova specie imparentata con l’Homo neanderthalensis.
Come l’articolo di Pikaia (“L'uomo di Denisova: sempre più specie a sé stante”) evidenzia, ci aspettano probabilmente nuovi dubbi e certo non verità.
In particolare dalla verifica della somiglianza già dimostrata del DNA dei Denisovani (nessuno si azzarda ancora a proporre un nuovo nome linneiano per una possibile nuova, e ulteriore, specie del genere Homo) con quello di alcune popolazioni asiatiche attuali. Oggi si preferisce muoversi con maggiore prudenza rispetto a un secolo fa, quando ogni mignolo e ogni dente dava quasi sempre origine a una nuova specie. E qui se ne rischiano addirittura due …
Se ne parla anche nel blog di A.Piombino (“
L'uomo di Denisova: un'altro Homo recente e i suoi riflessi dalla Siberia sulla genetica dell'Oceania”), forse cercando di distrarre gli italiani dalla preoccupazione di un vulcano sottomarino poco noto che si trova  i guai non vengono mai da soli nelle zone vulcaniche .- dalle parti di Napoli.
In marzo era comparso un articolo sul DNA mitocondriale dei Denisovani, mentre l’analisi recente riguarda invece il DNA nucleare. Come al solito la scienza non si accontenta di un solo dato, ma pretende sempre controlli incrociati e verifiche indipendenti.
Interessanti anche le riflessioni che si possono leggere nei blog di J.Hawks (
The Denisova Genome FAQ) e in Panda’s Thumb. 

 

26/12/10-USA

·         In occasione dell’uscita del video di un creazionista USA, P.Nelson, che festeggia il decennale del libro creazionista di J.Wells (”Icons of Evolution”) accusando i libri di biologia di contenere errori, un paio di biologi autori di blog gli rispondono: il biochimico L.Moran (in Sandwalk) il 14/12 e oggi PZ.Myers, di Pharyngula, con un lungo post (“Intelligent Design creationism is fundamentally wrong”) in cui risponde per le rime. Ambedue i post mostrano anche i molti commenti arrivati dai loro lettori (ma anche da P.Nelson ...)

 

24/12/10-USA

·         [da NCSE] I siti web Understanding Evolution (progetto dell’University of California Museum of Paleontology e del National Center for Science Education) e Understanding Science (progetto dell’UCMP - University of California Museum of Paleontology) hanno ricevuto per il 2010 il Science Prize for Online Resources in Education. Di questi importanti siti web si parla anche su Science  (“Science 101: Building the Foundations for Real Understanding”), dove si legge che Understanding Evolution è stato realizzato anche in versione spagnola e turca (www.sesbe.org/evosite/evohome.html, www.evrimianlamak.org/e/Ana_Sayfa) e che ha più di un milione di visitatori al mese.

 

23/12/10-IT

·         Un’ottima notizia per chi visiterà i blog italiani che trattano temi scientifici: ResearchBlogging, un sito web che aggrega i post che contengono analisi e discussioni che utilizzano articoli tratti dalla ricerca peer-reviewed (v. Revisione paritaria), supporta finalmente anche i blog in lingua italiana, come si legge nel post ResearchBlogging in Italiano.
Questo significa che anche i gestori di blog scientifici in italiano potranno utilizzare un simbolo che permetterà di distinguere, nei loro post, quelli che presentano ricerche peer-reviewed da quelli con contenuto più personale.
Nel blog Laucophea si può incontrare uno dei primi esempi di post “certificato” dal logo “Research blogging
Questa certificazione permetterà di abbandonare finalmente al loro destino i blog che abusano della buona fede dei lettori, inducendoli in errore approfittando della mancanza di controllo che caratterizza il mondo di internet.
Un esempio di un sito non certificato lo si può verificare anche oggi in un blog creazionista italiano, dove si può leggere un articolo contro l’evoluzione biologica, in cui si mescolano notizie molto eterogenee; sconcerta  verificare come un ingegnere che nel suo sito web dimostra da sempre di non credere che la vita abbia più di qualche migliaia di anni citi senza imbarazzo anche articoli peer-reviewed in cui si parla di specie animali vissute milioni di anni fa.
Sarebbe interessante verificare quale sarebbe la scelta della scala dei tempi nel caso dovesse rispondere a una domanda postagli non da un evoluzionista, ma da un presentatore di … un quiz televisivo a premi …; certo sarebbe inutile discutere di questi temi con un notaio … se la fonte del sapere fosse solo una improbabile e inaccettabile (almeno in Italia) lettura letterale della Bibbia.
Sconcerta davvero la reazione dei creazionisti italiani (1, 2 e 3) alle precisazioni (1, 2 e 3) di chi, come il biologo R.Verolini, ha avuto la gentilezza di accettare di partecipare a ben due loro incontri.
Ora che anche le aree più libere di internet sono invitate a confrontarsi con il metodo scientifico (che non è certo la verità, ma solo un criterio razionale di verifica dei fatti e delle spiegazioni) sarebbe meglio che prima i creazionisti verificassero i loro dubbi in una situazione del mondo “reale”.
Sarebbe meglio che si confrontassero con … qualche notaio delle trasmissioni a quiz prima di sfidare i pochi evoluzionisti gentili e disponibili (ma fino a un certo punto; è inaccettabile – e lo ha fatto notare anche il giudice J.Jones del processo di Harrisburg/Dover - che arrivino solo banali dubbi invece di spiegazioni alternative serie; quelle creazioniste basate solo su una fede religiosa sono ovviamente diverse da una religione all’altra).  

 

21/12/10-UK

·         [da Pikaia] Una buona notizia da un articolo pubblicato in questi giorni sulla rivista Systematic biology (“Dating Primate Divergences through an Integrated Analysis of Palaeontological and Molecular Data”); chi ha la curiosità indispensabile per capire le scoperte scientifiche apprezzerà come siano stati utilizzati diversi metodi di datazione indipendenti per ottenere le migliori approssimazioni per i tempi di divergenza delle linee evolutive delle specie di primati filogeneticamente più vicine alla nostra specie.
L’uso congiunto di metodi che utilizzano dati paleontologici e molecolari permette oggi di situare in un ambito compreso fra 10 e 6 milioni di anni fa il momento della divergenza fra le linee evolutive che hanno portato agli scimpanzé e all’uomo attuale, confermando ulteriormente le opinioni dei paleoantropologi. L’articolo si può leggere integralmente nel sito web di uno degli autori.

 

20/12/10-IT

·         In un penoso articolo (“Complessità: la nuova sfida della scienza moderna”)  comparso oggi su Il Sussidiario, un quotidiano on line che fa riferimento a CL, si pubblicizza il libro di un raro biologo antievoluzionista per motivi religiosi (basta vedere la sua lezione di biologia evoluzionistica - "L'uomo deriva dalla scimmia?" -tenuta in una chiesa a Desenzano).
Per dimostrare il livello di ignoranza in biologia basta riportare il seguente ragionamento: “C’era proprio bisogno di un altro volume sull’evoluzione e l’evoluzionismo? Non ne sappiamo già abbastanza? No. Qualche settimana fa sull’inserto domenicale de Il Sole 24 Ore un illustre collaboratore invitava i medici a riflettere sulla prova dell’evoluzione data dai batteri che diventano resistenti agli antibiotici! Ora basta poco per comprendere che i batteri acquisiscono una resistenza, ma batteri rimangono, più aggressivi, ma sempre batteri. Altro che prova dell’evoluzione!”. [Ha ragione: una scarsa conoscenza della biologia è devvero indispensabile … ]

 

20/12/10-USA

Tammy Kitzmiller

 

giudice J.E.Jones

·         Merry Kitzmas … Negli USA si festeggiano i 5 anni da una importantissima sconfitta dei creazionisti, quella ottenuta nel processo che si è concluso il 20/12/2005 nel tribunale di Harrisburg, con una sentenza che, alla fine di una lunga e puntigliosa indagine gestita dal giudice J.E.Jones III, aveva dimostrato e confermato che l’Intelligent Design fosse solo un’ipotesi fondata su basi religiose.
Queste posizioni antiscientifiche continuano comunque a creare tuttora problemi in alcuni stati del sud, soprattutto in alcuni ambienti scolastici quando giunge il momento i scegliere i programmi scolastici o i libri di testo di biologia ….
La situazione sarebbe stata molto peggiore se non si fosse riusciti a dimostrare che i creazionisti nel 1987 avessero fatto addirittura carte false, sostituendo in pochissimo tempo nei loro libri il termine “creationism” con il termine “intelligent design”.
Ottimo il video (in inglese) sul processo di Harrisburg/Dover, dove l’Intelligent Design USA ha svelato ufficialmente il suo lato oscuro e truffaldino.
Se ne parla sul Philadelphia Inquirer (“
Five years ago, "intelligent design" ruling in Dover case set a legal landmark”), nel sito dell’NCSE (“Kitzmas cheer in the Philly Inquirer”) dove si storpia anche il nome di uno dei genitori della scuola di Dover che ha portato in tribunale il distretto scolastico di Dover, creando il caso Kitzmiller v. Dover.
Un articolo (“
Merry Kitzmas, everybody! A gift from the Louisiana Coalition for Science”) scritto il oggi da Barbara Forrest, una filosofa che ha contribuito alla vittoria dei genitori e degli evoluzionisti, riflette sugli effetti positivi del processo sulla recente vittoria ottenuta in Louisiana (qui sono consultabili gli interventi di alcuni dei cittadini che hanno difeso la didattica della biologia e dell’evoluzione biologica, sperando proprio che non siano utili anche in Italia).

 

18/12/10-USA

·         L’ultimo numero di Science ci propone una visione panoramica (“Stepping Away From the Trees For a Look at the Forest”) non solo delle ultime scoperte di quest’anno ma anche delle principali realizzate nell’ultimo decennio. Alle pagine Breakthrough of the Year e Insights of the Decade si accede gratuitamente con una semplice registratione. Molti sono i termini nuovi, sia in inglese (quantum machine, microbiome, exoplanets, metamaterials, climate change, ancient DNA, dark genome, precise cosmology, cell reprogramming) che in italiano; e bisogna imparare a conoscerli.   
Sul blog
La domanda nel sito del Sole 24 Ore, L.Ricci introduce all’argomento (“Qual è la scoperta del decennio?”)
Anche queste novità ci permettono di capire con quale velocità stia progredendo la scienza e la conoscenza e quanto sia difficile mantenere aggiornata anche solo una frazione della popolazione mondiale.
Certo non tutti possono collaborare al progresso della ricerca e della conoscenza, ma tutti dovrebbero acquisire il minimo di competenze necessarie per collaborare alla sua gestione.
In particolare si dovranno risolvere i problemi di chi, avendo il compito di regolamentare il peso di ogni disciplina nella formazione scolastica, non si accorge che altre culture, meno condizionate da una tradizione secolare, stanno organizzando una rivoluzione che, nei prossimi decenni, rischia di travolgere la cultura occidentale.
Alcune dei nuovi termini citati fanno evidentemente riferimento al processo evolutivo che riguardano la nostra specie ma non solo. Ci sono anche novità tecniche, come quelle che permettono lo studio dell’ancient DNA, che permette di aumentare rapidamente le nostre conoscenze e ne garantiscono la qualità.
I risultati ottenuti in questi giorni da piccoli frammenti scheletrici trovati nell’Asia centrale (a Denisova) invitano ad una rivalutazione del materiale biologico del passato, di cui fra l’altro il nostro paese è ricchissimo.

 

17/12/10-USA

·         [da NCSE] Con la fine dell’anno un nuovo ma tradizionale sondaggio (le domande sono sempre le stesse) ci illumina su quello che gi statunitensi pensano sulla teoria dell’evoluzione e sul creazionismo (“A new Gallup poll on evolution”).
Come prevedibile i dati fanno schiattare di invidia i creazionisti nostrani, alle prese con un creazionismo basato spesso sull’ignoranza o sull’incertezza e la confusione in cui sono tenuti i cattolici, schiacciati fra il formale rispetto della chiesa cattolica per la scala dei tempi proposta dalla scienza e l’insostenibile e incomprensibile rifiuto per le spiegazioni logiche e razionali che la scienza invece propone.
Il sondaggio conferma il miglioramento continuo delle spiegazioni scientifiche, ma gli stessi italiani presentano comunque rsultati ben migliori rispetto al miglioramento dal 9% del 1982 al misero 16% attuale; queste sono infatti le percentuali di chi crede che non solo gli scarafaggi ma anche la specie umana sia comparsa grazie ad un processo evolutivo che si è sviluppato naturalmente, senza l’intervento di entità misteriose.
Sembra incredibile a noi italiani, ma il 40% di statunitensi tuttora crede che la nostra specie sia comparsa improvvisamente meno di 10.000 anni fa; certo le percentuali del 1993 erano un po’ più elevate (47%), e il sondaggio dimostra che un ruolo rilevante sia da attribuire all’ignoranza soprattutto se associata ad una fede religiosa, Sappiamo comunque, e il genetista Francis Collins, direttore dell’Istituto Nazionale della Sanità (NIH) lo dimostra, che fede e cultura non impediscono di credere almeno all’evoluzione biologica.
Nel sito dell’NCSE alcuni articoli permettono di informarsi sull’andamento di questi sondaggi nel tempo ma anche nello spazio.  
Rimane comunque sconcertante verificare nel sito della Gallup come la posizione intermedia sia rimasta sostanzialmente immutata dal 1982 ad oggi, insensibile al cambiamento delle generazioni ma probabilmente sensibile alla forte immigrazione dall’America centrale.

 

17/12/10-IT

·         Al Museo di Archeologia ligure si apre la mostra “Sulle tracce di Darwin”. La mostra, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria, presenta pezzi inediti dal Museo dei Balzi Rossi di Ventimiglia e dal Museo di Preistoria Regionale di Mentone, calchi dell’Uomo di Neanderthal, libri, fotografie e documenti che completano la ricostruzione di una straordinaria stagione della ricerca archeologica e ci aiutano a comprendere una grande rivoluzione scientifica che ha coinvolto direttamente la Liguria.

 

16/12/10-IT

·         Premiazione il 16 dicembre 2010 presso le Scuderie Aldobrandini a Frascati di
Margherita Hack, Gjergo Eda, Guido Risaliti e Simona Cerrato; sono gli autori che hanno vinto il premio letterario FrascatiScienza 2010.
Per la sezione La scienza per i piccoli il vincitore è Mini Darwin, l’evoluzione raccontata dai bambini, di Simona Cerrato, edizioni Scienza, 2009.
Il libro trae spunto da un’iniziativa coraggiosa: un gruppo di 7 bambini italiani, accompagnati da un biologo, hanno percorso la tappa più importante del viaggio che Charles Darwin compì a bordo del brigantino Beagle tra il 1831 e il 1836: le isole Galápagos.
E’ stato anche realizzato un documentario (“Mini Darwin alle Galápagos”) che è stato presentato alla quinta edizione di
PariScience, il festival internazionale del cinema scientifico, al Museo Nazionale di Storia Naturale di Parigi.
L’eccezionale iniziativa ha anche permesso di realizzare anche un sito web e una mostra.

 

15/12/10-IT

·         [da Pikaia] Come ogni anno, verso Natale Pikaia pubblica qualche buon consiglio per libri di argomento scientifico, evoluzionistico in particolare, da regalare per le feste. Qui l’elenco in PDF.

 

7/12/10-IT

·         [da Repubblica] Sono usciti i risultati dell’indagine PISA svolta nel 2009 che permette il confronto fra i livelli di preparazione scolastica in 56 paesi del mondo. L’indagine copre tre competenze: in Lettura, Matematica e Scienze. Preoccupante, ma non inaspettata, la valutazione negativa della preparazione fornita dalle scuole parificate, che, purtroppo, hanno anche l’effetto di trascinare verso il basso il valore medio dell’Italia, che perde addirittura 10 posizioni in graduatoria (“L'Italia in basso per colpa delle private”).  Primi risultati di OCSE-PISA 2009. Presentazione primi risultati PISA 2009 [PDF] [PPT] - Sito web INVALSI OCSE-PISA

·         Non è certo una novità per i visitatori di questo sito web il fatto che in Italia ci siano alcune persone che dedicano molte energie nel contrastare l’articolo 9 della Costituzione (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione"), né è una novità che fra questi ci siano anche persone con ruoli pubblici a cui magari sono stati nominati da autorità politiche che, secondo molti italiani, sembrano dimenticarsi di questo articolo.
In queste pagine si trovano molti esempi (forse sarebbe meglio non venissero citati, ma spiace che passino inosservati…) che riguardano la scienza e la cultura scientifica. Se giustamente inorridiamo di fronte a chi sminuisce una delle più grandi scoperte
della cultura e della ricerca scientifica, quello che è avvenuto ieri alla Scala non può che evidenziare come anche altri aspetti dell’evoluzione culturale umana affrontino oggi masochistiche sottovalutazioni.
Siamo arrivati quindi addirittura al punto che un direttore d’orchestra lanci un inedito e preoccupato grido di allarme alla presenza del capo dello stato

·         Oggi a Roma, alle 17.10, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, nell’ambito del Master in Scienza e Fede, si terrà la conferenza con ingresso libero “Darwin e l’evoluzionismo”. Parlerà il Prof. Carlo Cirotto dell’Università di Perugia. Le sue idee sono recuperabili nel testo “LA QUESTIONE EVOLUZIONISTA”. Da apprezzare i giudizi molto positivi sui testi di T.Pievani e G.Manzi e la distinzione tra teologia e scienza. Non del tutto chiara la valutazione sull’intelligent design.

 

7/12/10-USA

·         Un articolo su Slate di C.Zimmer, autorevole giornalista scientifico, commenta una ricerca della NASA (Wolfe-Simon et al, “A Bacterium That Can Grow by Using Arsenic Instead of Phosphorus” Science, 10.1126/science.1197258 ) che avrebbe dimostrato la possibilità che alcuni organizmi sostituiscano con atomi di Arsenico gli atomi di fosforo che costituiscono la struttura di sostegno del DNA. Dal titolo dell’articolo (“This Paper Should Not Have Been Published") già si capisce che c’è qualche problema… Qualche giorno fa C.Zimmer ne aveva parlato anche nel suo blog (“Of Arsenic and Aliens”).

 

 

NOVEMBRE 2010

28/11/10-IT

·         Sull’Avvenire un articolo dal titolo certo un po’ ottimista (“E l’evoluzione non divide più teologi e scienziati”) riferisce del convegno (“Evoluzione Biologica. Dialogo tra Scienza, Filosofia e Teologia”) organizzato ieri a Milano dai medici cattolici, che hanno invitato teologi, paleoantropologi e filosofi a confrontarsi sull’evoluzione dell’uomo. Fra i teologi spiccava certamente il neocardinale Ravasi, organizzatore nel marzo 2009 di un importante convegno sulla teoria dell’evoluzione (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES), avvenuto a Roma.
Purtroppo il convegno del 2009 si era concluso senza una dichiarazione ufficiale che permettesse di capire la posizione della chiesa sulla teoria dell’evoluzione. Nulla di nuovo si era nemmeno detto su Teilhard de Chardin, teologo e paleoantropologo che aveva ingenuamente cercato di proporre una sintesi sulla base delle sue competenze certamente uniche; anzi era pure saltata l’unica relazione su un argomento certo spinoso e imbarazzante, dato che il pensiero di Teilhard, ancora a 55 anni dalla morte è ritenuto pericoloso e quindi è sottoposto ad una condanna tuttora valida.
E’ abbastanza curioso notare che forse la chiesa crede che si aspetti una dichiarazione favorevole o contraria alla teoria darwiniana, ormai decisamente superata da ben 150 anni di ricerca scientifica che ovviamente l’hanno aggiornata e profondamente modificata e ampliata. Lo dimostra il fatto che nel convegno si siano citati Lamarck e Cuvier mentre oggi chi parla di evoluzione non può che riferirsi alle scoperte degli ultimi decenni o comunque partire almeno dalla metà del 1900, quando la scoperta della struttura del DNA ha fornito le basi per una completa revisione della biologia e dei meccanismi evolutivi.
Nell’articolo si allude alle citazioni del pensiero dell’evoluzionista S.Gould (“magisteri non sovrapponibili”) fatte anche ieri dal card.Ravasi, che sembra non abbia evitato di girare il coltello nella piaga con una frase fatta - ma non certo nuova - che però non corrisponde né alla realtà né alla logica (“La scienza risponde alla domanda [sul] “come”, la teologia a quella sul perché”). Purtroppo è noto come la teologia non accetti, pur senza potere né volere proporre alternative, il “come” proposto dalla scienza, né crede che il “come” possa e debba influenzare il “perché” proposto dalla teologia. E la “ragione” difficilmente collabora, se queste sono le basi di proposte teologiche.  

 

27/11/10-IT

·         Come annunciato (anche da Pikaia) oggi si terrà a Milano in un incontro (“Evoluzione Biologica. Dialogo tra Scienza, Filosofia e Teologia”) in cui si confronteranno, in un contesto culturalmente molto eterogeneo, competenze diverse su temi che coinvolgono l’origine ed evoluzione dell’uomo.
E’ già passato più di un anno dai convegni vaticani sull’evoluzione senza che il neo cardinale Ravasi, responsabile della cultura vaticana, abbia ancora chiarito se, ma soprattutto perché, l’attuale teoria dell’evoluzione rimanga sempre inaccettabile per i cattolici, che comunque sono invitati a credere nell’evoluzione biologica, nei 14 miliardi di anni della storia della terra, ma soprattutto nell’origine comune di tutti gli esseri viventi. Se tutto ciò è corretto e credibile, e non ci sono dubbi dopo il cocumento del card.Ratziner del 2004, ci sono però anche molti cattolici che aspettano da 55 anni di sapere se lo scienziato cattolico più famoso per le sue ricerche sull’evoluzione umana, Teilhard de Chardin, rimanga tuttora inchiodato al “monitum” che ricevette addirittura post mortem, nel 1955, ben 55 anni fa!.
Se Teilhard non si gioverebbe certamente di un’assoluzione ricevuta pur qualche secolo prima rispetto a quanto dovette aspettare Galilei, forse qualcuno sarebbe oggi contento di poter finalmente dire quel che pensa sull’evoluzione, la biologia e la scienza senza rischiare di perdere importanti ruoli e relativi vantaggi.
Finirebbero anche i ridicoli tentativi personali o istituzionali (distraendo l’8 per mille da iniziative certo più utili) di sostituirsi a persone più competenti con iniziative “alternative” fortemente orientate verso l’insegnamento ai fedeli di una scienza “confessionale”, curiosamente nella direzione opposta rispetto a quella indicata in un preoccupato documento papale forse dimenticato (la lettera di GP2 a P.Coyne del 1988), in cui si paventava il serio rischio di emarginazione culturale della chiesa cattolica se non avesse affrontato in modo corretto e senza inutili e ingiustificate paure il confronto con la scienza,.
L’effetto della paura non può che portare ad equivoci, come traspare in questo sconcertante documento, recentemente scritto da qualcuno che si prepara a insegnare la teoria dell’evoluzione ai cattolici romani. Divertente, se si volesse scherzare, il ragionamento per cui magari anche la teoria della gravitazione non potrebbe MAI avere una spiegazione unica: “
sarebbe come affermare che in un procedimento giudiziario in cui vi sia un solo indiziato egli debba necessariamente essere il colpevole”.
Certo sembra un’ottima scusa per poter sempre contestare e dar torto a chi cercasse ipotesi alternative a quelle basate su una spiegazione del tipo “ipse dixit”. Semplicemente geniale, anche se difficilmente compatibile con qualsiasi frase che difendesse l’uso della ragione o che cercasse addirittura di associare alla chiesa l’origine del metodo scientifico…

Lui e i suoi collaboratori antievoluzionisti probabilmente sarebbero stati accompagnati alla porta se avessero voluto parlare ai convegni vaticani organizzati dalle università pontificie.        
Dev’essere successo qualcosa! Sembra davvero che il convegno di maggior successo realizzato a Roma dai cattolici nell’anno di Darwin non sia stato uno di quelli organizzato dal Vaticano, ma questo convegno creazionista sponsorizzato dal CNR!

 

25/11/10-IT

·         Sull’Avvenire, in occasione del convegno del 27/11 a Milano (“Evoluzione Biologica. Dialogo tra Scienza, Filosofia e Teologia”) si pubblica un’intervista (“Teilhard e le tre vie all’evoluzione”) a Lodovico Galleni, forse interessato a spingere verso una riabilitazione del gesuita e paleontologo umano Teilhard de Chardin, che era stata fatta intravedere nel 2007 dal card,Poupard, predecessore del Card.Ravasi, attuale responsabile della cultura. Per questo suo ruolo è quindi e quindi anche responsabile dell’eventuale abolizione della condanna che ormai da 55 anni colpisce una figura di confine fra la chiesa e il mondo degli esperti delll’evoluzione. Nell’intervista non si capisce affatto come le ipotesi di meccanismi teleologici potrebbero essere compatibili con una scipegazione scientifica dei processi evolutivi, anche se ancor meno chiaro appare il motivo per cui le ipotesi poco scientifiche che tanto piacciono ad un docente abilitato alle università pontificie siano comunque costate una condanna post mortem che ancora viene mantenuta attiva dopo 55 anni,,, 

 

24/11/10-IT

·         Il 14 dicembre si realizzerà a Milano all’università Bicocca un’eccezionale occasione di discussione critica sulle nuove prospettive future della teoria dell’evoluzione (“Prospettive sullʼevoluzione della teoria dellʼevoluzione: verso una Sintesi Estesa? ”).
Forse sarebbe istruttiva anche per chi non immagina i cambiamenti del “darwinismo” rispetto a quello di 150 anni fa che loro conoscono e criticano.
Si potrà sentire, anche dalla viva voce di G.Müller, uno degli organizzatori del convegno Altenberg 16, fino a che punto si sia parlato male non solo di Darwin, ma anche dei suoi successori, in occasione dell’incontro organizzato da 16 dei maggiori biologi evoluzionisti nel 2008 ad Altenberg, vicino a Vienna. Saranno presenti G.Fusco, M.Casiraghi, L.Bruni, T.Pievani, E.Serrelli. 

 

23/11/10-UK

·         [da Pikaia]: Interessante nuovo numero della rivista Evolution: Education and Outreach, con tutti gli articoli liberamente accessibili. Difficilmente passa di qui, ma se lo facesse qualcuno che si chiede ancora come mai ci sono delle scimmie che non si sono ancora ulteriormente evolute ,,, qui troverà la risposta da E.Scott. Si parla anche, in due articoli, di un paleontologo italiano, Brocchi, che ha ragionato di possibili fenomeni evolutivi davanti a fossili trovati in Italia nel 1814

 

22/11/10-UK

·         [da NCSE] "Biology simply means evolution" Davvero stimolante l’idea proposta in un editoriale di L.Moroz sull’ultimo numero di The Scientist (“The devolution of evolution. Why evolution and biosystematics courses must be included in all biomedical curricula.
Spesso ci si sforza a cercare di distinguere fra l’evoluzione, soprattutto un fatto, e la teoria dell’evoluzione, che non tutti ritengono corretto considerare solo una teoria, dato che anche queste spiegazioni sono da considerare altrettanti fatti (come la selezione naturale o gli altri meccanismi che ormai, dopo tanti decenni, hanno acquisito la consistenza e l’oggettività di fatti anche loro).
Giusta e stimolante nel suo obiettivo di ridurre il numero di termini coinvolti nel descrivere fatti, la proposta di attribuire allo stesso termine “biologia” il significato che siamo abituati ad attribuire all’evoluzione. Anche per chi biologo non è diventerebbe naturale guardare gli esseri viventi come naturalmente inseriti nel processo vitale che d’altronde ben conosciamo come esseri viventi.
Certo che se questa idea prevalesse, non ci sarebbe più spazio (per fortuna ce n ‘è ben poco già oggi) per chi cerca di far credere che possa esistere una biologa senza quell’evoluzione che pur sperimentiamo ogni giorno nella quotidiana “lotta per l’esistenza” ,,, Adeguata sembra la frase di Medawar che viene proposta alla fine dell’articolo: “L’alternativa al pensare la biologia in termini evolutivi è il non pensare affatto
Anche un'altra frase dovrebbe far riflettere chi pianifica i curricula didattica in campo biomedico: “se biologia significa semplicemente evoluzione, lo studio dell’evoluzione e della biodiversità sono fondamentali per ottenere una eccezionale prossime generazioni di ricercatori clinici e biomedici”.

·         [da NCSE] Nuovi video con conferenze sull’evoluzione nel sito del National Center for Science Evolution. Si tratta soprattutto di conferenze della direttrice Eugenie Scott: Science and Religion: Confrontation or Accommodation?   e Why the fuss about Darwin and evolution?

 

18/11/10-IT

·         In un articolo di Emma Bonino a proposito del libro distribuito oggi con la rivista settimanale, sul Corriere Sette si pubblicizza la prossima uscita di un altro libro, che sarà allegato al quotidiano il 16/12. Il titolo del libro sarà “L’origine della specie” e l’autore sembra un’omonimo del famoso Charles Darwin ….

·         Sul blog di A.Piombino Scienzeedintorni è stato pubblicato un terzo intervento di R.Verolini, uno degli evoluzionisti partecipanti al confronto con i creazionisti biblici, avvenuto a Roma il 22/10/10:  

3: il Dio di Darwin: una alternativa laica al creazionismo e all'intelligent design

Interessante, coraggiosa e senza dubbio di un certo interesse in un periodo di scarsi finanziamenti statali per la ricerca scientifica seria, la proposta di R.Verolini di sfidare, con l’intercessione dell’AISO, i loro nuovi consulenti creazionisti turchi proprio sulla loro provocatoria e preziosa proposta fatta agli evoluzionisti, offrendo nientepopodimenochè solo il doppio “a favore di qualunque studioso capace di presentare un fossile in grado di dimostrare la creazione diretta e immediata delle specie viventi da parte di Dio”. Ormai tutti hanno quindi la possibilità di vincere qualcosa…
L’associare in questo post i due eventi incompatibili organizzati dall’AISO il 21 e il 22 ottobre - con gli antievoluzionisti turchi a Milano e con i creazionisti biblici a Roma - è stato utile anche per evidenziare come gli organizzatori italiani dell’AISO non si siano accorti di quanto abbiano messo in difficoltà se stessi oltre a chi volesse provare a chiarire loro le idee.
Non è infatti possibile rispondere nello stesso modo se non si sa quali siano i fatti in cui credono su un punto che dovrebbe essere ben chiaro e definito, la durata della vita sulla terra …
Infatti è evidente a chiunque che i 3.5 miliardi di anni in cui credono i turchi o i 6000 anni in cui crede il prof. De Mattei o l’ing.Bertolini, nuovo presidente dell’AISO … non sono proprio compatibili … non dovrebbero chiarirsi le idee prima di far vedere in giro una tale evidente incompatibilità? Come fanno a collaborare se i tempi in cui credono rimangono così differenti? Credono forse che non sia ben eidente? Certo non basta nascondere il tallone d’Achille quando gli si fa notare che su questo punto . a differenza magari di alri -devono necessariamente sorvolare …
D’altronde, in una recente risposta nel loro sito web, il nuovo presidente dell’AISO dimostra di non voler nemmeno difendere le sue idee sulla terra giovane di fronte a chi gli chiede di fossili di milioni di anni fa.

 

16/11/10

·         Il sito web dell’NCSE annuncia (“Morris Goodman dies“) la morte a 85 anni del biologo evoluzionista Morris Goodman, uno degli scopritori della filogenesi molecolare. Qui una sua intervista del 2004, dove ricorda come nel 1975 un suo lavoro su Nature sull’evoluzione dell’emoglobina (“Darwinian evolution in the genealogy of haemoglobin”) gli permise di dire che “we were the first to get hard evidence of Darwinian evolution".
Le sue ricerche di sistematica molecolare, di cui fu senza dubbio uno dei grandi pionieri, confermarono una relazione fra le specie che si può ottenere solo grazie ai meccanismi che Darwin ha cominciato a proporre per spiegare l’evoluzione. Fu tra i primi a proporre, già
nel 1962, la somiglianza fra scimpanzé tale da richiedere una modificazione della tassonomia, che è arrivata solo nel 1999 quando ambedue le specie furono inserite nella famiglia Hominidae.
Qui un l
avoro del 1985, uno dei primi, sulla filogenesi dei primati.
Nel 1992 scrisse che "If the biblical account of creation were true, then independent features of morphology, proteins and DNA sequences would not be expected to be congruent with each other. Chaotic patterns, with different proteins and different DNA sequences failing to indicate any consistent set of species relationships, would contradict the theory of evolution. However, such patterns do not exist: the molecular phylogeny of primates and of all vertebrates is remarkably similar to the picture that emerges from morphology"
Qui una commemorazione
con vari links a pagine web su Morris Goodman e un commento sul blog di Greg Laden.
Qui una bibliografia di M.Goodman da Google scholar
Qui la pagina nel sito della sua università.

 

15/11/10-UK

·         L’APE Alliance organizza a Londra il 6/12 un’iniziativa per la sopravvivenza delle antropomorfa (Hope4Apes). Gli oratori, coordinati da Sir R.Attenborough, saranno Chanee (Aurélien Brulé), Dr Birute Galdikas, Dr Jane Goodall DBE, Ian Redmond OBE, Dr Jo Thompson.

 

15/11/10-USA

·         Current Anthropology pubblica in ottobre un numero speciale, coordinato da Setha M. Low e Sally Engle Merry, suEngaged Anthropology: Diversity and Dilemmas”. In giugno invece era stato pubblicato un numero speciale su “Working Memory: Beyond Language and Symbolismcurato da Thomas Wynn e Frederick L. Coolidge).

 

14/11/10-IT

·         Nel blog di A.Piombino Scienzeedintorni sono comparsi due interventi di R.Verolini, uno dei partecipanti al confronto con i creazionisti biblici avvenuto a Roma il 22/10/10:

1.             Darwin, l'evoluzionismo e gli errori degli antievoluzionisti

2.             genetica, geometrie perfette di alcuni organismi e antievoluzionisti

Si evidenzia come difetto principale che non arrivino affatto serie proposte alternative e che nascondano il problema della scala dei tempi. Anche per questo è impossibile che possano arrivare proposte alternative: ci sono carenze nelle conoscenze di base necessarie (in qualsiasi campo!) proprio per fare un minimo di proposte,
Fare critiche non è difficile (i biologi evoluzionisti non hanno mai smesso di suggerirle e poi testarle, almeno negli ultimi 250 anni  …).
E’ come pensare che chi crede che la terra giri intorno al sole possa fare proposte che oggi qualcuno possa seriamente considerare, dato che GIA’ le premesse contrastano con i fatti. Difficilmente possono essere utili proposte fatte da chi  parte da premesse incompatibili con i fatti oggi dimostrati, come appunto la scala dei tempi.
D’altronde chi è sincero ammette di avere altri motivi per difendere una scala dei tempi di poche migliaia di anni; e sono motivi ideologici,

 

13/11/10-UK

·         A novembre il fascicolo di Scienze biologiche delle Phylosophical Transactions of the Royal Society contiene gli atti del convegno su “Biological diversity in a changing world”. Gli articoli sembrano liberamente consultabili. Qui l’introduzione al convegno.

 

13/11/10-IT

·         [da Pikaia] In occasione dell'Evolution Day (che è il 24/11, giorno di pubblicazione del principale libro di Darwin), tra il 23 e il 24 novembre si terrà al Museo di Storia Naturale di Milano il convegno "Diverso è bello. Specie, adattamenti, ecosistemi, cibo: la biodiversità e l'evoluzione"

·         [da Pikaia] Mercoledì 17 novembre alle ore 14.30 all'Università degli studi di Milano, si terrà una conferenza sull'evoluzione sotto forma di intervista tra M. Ferrari (giornalista scientifico) e M. Ferraguti (docente di evoluzione biologica di UNIMI)

 

12/11/10-USA

·         Animate discussioni in Louisiana dove alcuni componenti dei comitati che devono verificare i libri di testo contestano il fatto che nei libri di scienze si parli di evoluzione: Panel endorse textbook that describes evolution, Louisiana Citizens Horrified that there’s Evolution in Science Books. Per fortuna altri non sono d’accordo.

 

12/11/10-IT

·         Una buona notizia per chi temeva che fosse sottovalutato il ruolo di chi ha la responsabilità di promuovere lo sviluppo della cultura scientifica nel nostro paese. Il vicepresidente del CNR si è visto accogliere un ricorso al TAR che gli triplicherà l’indennità di carica. Avrà quindi la possibilità di finanziare personalmente altri convegni sull’evoluzione della vita sulla terra negli ultimi 10000 anni, come già fece nel 2009 in occasione dei festeggiamenti del bicentenario darwiniano, quando ospitò a sue spese un convegno su posizioni chiaramente in conflitto con quelle presentate in un contemporaneo convegno vaticano (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES). Si può sperare che almeno non inviti più il chimico H.Miller, che negli USA sta partecipando in questi giorni al convegno dal curioso titolo “Galileo was wrong”.

 

10/11/10-FR

·         Su Science un articolo (“Why French Scientists Find Joie de Vivre in the U.S.”) che evidenzia un problema che sta coinvolgendo in questi ultimi anni non sola la Francia ma anche altri paesi europei, fra cui l’UK ma anche l’Italia. L’articolo fa riferimento ad una ricerca svolta dal francese Istituto Montagne (“French Higher Education Expatriates in the United States”), citata anche da un articolo pubblicato dall’istituto (“Gone for Good ? Partis pour de bon ? Les expatriés de l’enseignement supérieur français aux Etats-Unis»). Per chi non volesse leggere tutto il report, è disponibile anche un resumé.
Quello che lascia davvero perplessi è che la Francia sembri preoccupata di un fenomeno, la fuga dei cervelli, che da più tempo colpisce l’Italia, e cerchi soluzioni per evitare danni all’economia del paese. Stupisce che la Francia cominci a preoccuparsi di un fenomeno che sarebbe “meno rilevante rispetto a quanto avviene nei paesi vicini” e che cerchi soluzioni, mentre, come sappiamo, in Italia sembra che nessune se ne preoccupi.
Sconcerta che non si riesca a pretendere un maggiore rispetto per la cultura e si rinunci a contestare e contrastare la tendenza a svuotare l’università pubblica, esaltando invece università che sono poco più che gusci vuoti, senza ricerca e senza docenti, solo perchè allo stato costano ben poco.
Cosa attira i migliori ricercatori francesi (soprattutto in biologia ed economia) nelle università americane?

• La place fondamentale de la recherche dans la société.

• La proximité entre la recherche et l’enseignement.

• La reconnaissance du travail des chercheurs et leur niveau de rémunération.

• L’ouverture au talent, d’où qu’il vienne.

• L’esprit de compétition.

• L’excellence de l’environnement de travail.  

Come si sa, in Italia invece sembra si sia rinunciato a contrastare la tendenza a svuotare di finanziamenti e di serietà l’università, e ci si accontenti del giudizio positivo che molti dei cervelli esportati ricevono negli USA, senza pensare di invertire la tendenza all’apertura di università pubbliche e private giudicate talvolta anche inutili dalle previste commissioni regionali, le cui delibere, ad esempio in Calabria e nel Lazio, sono state scavalcate dai ministri.
Quasi tutto è documentato nelle relazioni – alcune sconcertanti - del Comitato Nazionale per la valutazione del sistema universitario (CNVSU), che a volte ha valutato anche strutture quasi senza docenti.
Impressionanti invece gli obiettivi e l’elenco di proposte fatte nel documento francese.

 

10/11/10-IT

·         A Pavia al collegio Borromeo venerdi’ 12/11/10 alle ore 18.30 un incontro con il card.Poupard (ex responsabile della cultura per il Vaticano) sul contrasto fra scienza e fede. A fine mese, il 27/11, a Milano si potrà incontrare invece l’attuale responsabile (“Evoluzione Biologica. Dialogo tra Scienza, Filosofia e Teologia”).

·         [da Pikaia] Anche PLOS realizza, raccogliendo articoli pubblicati durante l’anno, un fascicolo speciale su ricerche che riguardano l’epigenetica. Qui il PDF completo.

 

9/11/10-IT

·         Il 21/10/10 avevo dato l’informazione di un corso di scienze (soprattutto biologia ma anche chimica e fisica: L'INSEGNAMENTO DELLE SCIENZE”) organizzato dal vicariato di Roma allo scopo di fornire una informazione scientifica “certificata” per le scuole cattoliche (?).
Per gestire questo corso di scienze e di biologia “certificato” era stato preparato per i docenti delle scuole cattoliche romane del materiale didattico in cui si parlava bene (ovviamente, visto che fa parte della cultura occidentale) dell’evoluzione come un fatto e dei meccanismi che erano stati scoperti da Darwin e dai suoi successori.
L’aspetto curioso era che il corso che avrebbe probabilmente dovuto usare questo materiale didattico era invece tenuto da persone non tutte competenti (a parlare di evoluzione biologica ci sono anche persone senza una preparazione biologica) ma tutte critiche e prevenute verso l’evoluzione e la teoria dell’evoluzione, persone che non sarebbero state coinvolte nei convegni vaticani del 2009 sull’evoluzione, dove intenzionalmente venivano ammessi solo coloro che credevano nell’evoluzione.
Ovviamente era una situazione sconcertante e palesava un’evidente confusione e ignoranza sui problemi della didattica della biologia, in cui ha un ruolo centrale proprio la didattica dell’evoluzione.
Ora è stata trovata una soluzione.
Il materiale didattico evoluzionista certificato I.S. è oggi scomparso
dalla rete [forse a causa del fatto che qualcuno lo aveva fatto notare?] mentre i relatori antievoluzionisti sono sempre presenti nel programma, nonostante la chiesa cattolica si professi ufficialmente favorevole all’evoluzione e all’evoluzionismo e nonostante insista che non c’è contrasto.
La coerenza non si sa se dovrà nascondersi, ma sarebbe interessante sapere se davvero il materiale didattico evoluzionista rimarrà nascosto o verrà comunque utilizzato per i corsi del vicariato…
Sarebbe anche interessante capire se questa iniziativa è una patetica risposta “tombale” ai corsi evoluzionisti (il workshop “Evolution: New Methodologies and Old Theories” di Roma, ma anche il corso estivo a Poblet, in Catalogna) che negli anni scorsi erano stati organizzati sempre nell’ambito del progetto STOQ ma utilizzando correttamente esperti universitari qualificati e davvero competenti di evoluzione, anche se – e questo forse non è piaciuto - non necessariamente cattolici.
Sembra che con l’allontanarsi del 2009 stiano ritornando in campo i “fedelissimi creazionisti”
Comunque è divertente notare che nel sito sia presente una pagina intitolata “Falsi storici, luoghi comuni, "miti" et alia...”; non è affatto chiaro se sia destinata a ricevere un testo critico sul creazionismo o piuttosto … sull’evoluzionismo darwiniano. Per ora si limita a proporre un unico testo, sul “terrapiattismo”, per cui possiamo gustare solo le critiche a quegli ignoranti che pensavano che la terra fosse piatta. Per ora nulla si dice nemmeno sui numerosi, anche storici di professione, che credono che Adamo ed Eva siano personaggi storici, ma dovrebbe esserci spazio qui anche per ricondurli ad una corretta interpretazione dei miti delle origini.
Fa MOLTO ben sperare il fatto che l’unico articolo ora presente citi positivamente “il grande paleontologo Stephen J.Gould”…

 

9/11/10-USA

·         [da Pikaia] L'NCSE offre una preview gratuita (in pdf) di un pezzo dell'ultimo libro di Brian Switek "Written in Stone: Evolution, the Fossil Record, and Our Place in Nature" (Bellevue Literary Press, 2010). Switek gestisce un ottimo blog sulla paleontologia, dove ha affrontato anche problemi interessanti e svelato misteri (come quelli legati alla scoperta del Darwinius masillaae, su cui ha anche scritto un libro)

 

8/11/10-VA

·         Nel sito web dell’Accademia Pontificia delle Scienze sono da tempo disponibili, egratuitamente consultabili, gli atti del convegno sull’evoluzione della materia e della vita (“Scientific Insights into the Evolution of the Universe and of Life”), organizzato a fine ottobre 2008 dall’allora presidente, il fisico Prof.N.Cabibbo.
Interessante leggere il contributo del card.Schonborn su “POPE BENEDICT XVI ON ‘CREATION AND EVOLUTION’” (da pag.12). Ma è interessante soprattutto la discussione che si conclude fotografando un contrasto difficilmente sanabile (pag.31): nel suo intervento De Duve dice che è stufo di sentir parlare dell’evoluzione come di una teoria, dato che oggi è ormai da considerare come un fatto. Gli risponde Schonborn chiarendo che per lui invece forse sarebbe ancora un’ipotesi e insiste a voler ancora contestare quello che, pur da incompetente come ammette di essere, non gli piace.
E’ davvero sconcertante scoprire così che non gli piace proprio un punto assolutamente fondamentale e a cui si continua a girare intorno senza indicare se si accetta la soluzione proposta dagli esperti: il passaggio da una specie all’altra: “I would appreciate very much if also questions by simple people like me, who are not scientists, who question also points of the evolution theory, were not banned but were permitted, for instance, the questions of the transition from one species to the other”. [NB: sconcerta dover ricordare – anche al cardinale – che nel documento vaticano del 2004 firmato dal card.Ratzinger il passaggio da una specie all’altra è accettato senza problemi!].
Conclude il dibattito il prof.Zichichi con il solito mantra che per lui la biologia non é scienza fino a quando non diventa scienza galileaiana. Non riesce proprio ad capire che già le scoperte di Mendel lo impediscono … per cui sembra che ne approfitti per far contenta la “gente semplice” …
Tante sembrano le comunicazioni stimolanti nelle 600 pagine degli atti di questo convegno. Stimolante anche l’ipotesi di Zichichi sui 3 big bang che ci coinvolgerebbero, anche se la sua rappresentazione mentale dell’evoluzione biologica è inaccettabile e non l’ha certo trovata su un testo di biologia. Sembra davvero curioso, e certo non ci si deve stupire, che il grafico sembri rappresentare più una reazione fisica che un processo biologico!

 

7/11/10-IT

·         Al festival della Scienza di Genova B.Fantini, introdotto da T.Pievani, commemora i quarant’anni del libro “Il caso e la necessità” di J.Monod, un grande genetista degli anni ’60 del secolo scorso, scopritore di alcuni fra i primi meccanismi di controllo della sintesi proteica.

 

3/11/10-VA

·         Sembra di capire che anche il comitato di Expo 2015 stia cercando di interessare il Vaticano ai problemi dei cambiamenti climatici.
Oggi infatti L.Moratti, R.Schmidt e G.Sala, con mons.Sorondo dell’Accademia Pontificia, organizzano una conferenza del prof.P.Raven su “Cambiamenti climatici e biodiversità

 

2/11/10-IT

·         Conferenza di F.Facchini a Roma (“Casualità e finalismo nell’evoluzione”) all’Università pontificia Regina Apostolorum, per il modulo Evoluzione e Creazione del Master in Scienza e Fede :

 

2/11/10-F

·         [da Pikaia] Una notizia interessante. Nature pubblica un articolo di un gruppo di ricercatori guidato da M.Brunet (“Late middle Eocene epoch of Libya yields earliest known radiation of African anthropoids”) su reperti fossili trovati in Libia, datati circa 40 milioni di anni fa e attribuiti ad antenati fossili delle Anthropoidea (= le scimmie meglio adattate all’ambiente arboricolo), probabilmente i più antichi trovati in Africa.

 

1/11/10-IT

·         Intervista alla sempre vivace Rita Levi Montalcini su Il Giorno (“LEZIONE DA NOBEL "PRIMO, VINCERE LE PAURE"”), dove racconta delle tante battaglie che ha combattuto nei suoi 101 anni che ha passato in un secolo certamente eccezionale non solo per i grandi e sanguinosi conflitti e contrasti fra culture, ma anche per lo sviluppo delle conoscenze umane, a cui ha partecipato in prima fila grazie ai suoi interessi e alle sue competenze costantemente coltivati.
Acquistano quindi rilevanza le sue parole in favore dell’istruzione: “diffondere l’istruzione rappresenta una sfida educativa che assume un aspetto essenziale per lo sviluppo sostenibile e per l’affermazione di un sistema democratico a livello mondiale. All’inizio del III millennio l’analfabetismo affligge ancora milioni di persone e è la  causa principale dello sfruttamento e del mancato sviluppo di intere popolazioni del sud del mondo”.
La Montalcini auspica che non si  perda di vista la solidarietà e si crei quindi “una soddisfacente armonia fra il capitale umano, il capitale finanziario e il capitale del sapere”.
In realtà si notano segnali che indicano che la ricerca di questa armonia sembra oggi tenuta in maggiore considerazione in alcuni paesi di nuova industrializzazione. Da molti paesi occidentali, a cominciare dagli Stati Uniti giunge invece il preoccupante segnale dell’investimento di risorse finanziarie, per fortuna per ora limitate, nella diffusione di conoscenze superate o errate da parte di persone evidentemente incompetenti; questo segnale arriva su alcuni temi (clima, evoluzione, energia, ecc.) particolarmente rilevanti per la nostra interazione con l’ambiente, per cui i danni riguarderanno soprattutto le generazioni future.

 

 

OTTOBRE 2010                                                                                                                                                                               

31/10/10-USA

·          Il giornalista scientifico C.Zimmer mette a disposizione nel suo sito il link al video di una conferenza svoltasi il 14/10: communicating science in new media”, dove tracciava un confronto fra l’attuale rivoluzione e la rivoluzione che seguì all’introduzione del libro nel medioevo.

 

29/10/10-USA

·         The American Institute of Biological Sciences (AIBS) and NESCent co-sponsor a symposium on evolution at the annual National Association of Biology Teachers (NABT) conference. The goal of the symposium is to bring applied and current evolutionary science to teachers for use in the classroom. Each year the symposium focuses on a different aspect of evolutionary science, and leading scientists give presentations on their research.  Videos of the presentations are available for most years. From 2006 to the present, a collection of topical educational resources are developed for each symposium. These collections include video clips, articles, classroom activities and other relevant resources. There is additional information about each presenter, along with resources specific to his or her presentation. 
These resources are available on the web, and as CDs. 
To request a CD, please contact eog@nescent.org. 
Il simposio del convegno di quest’anno sarà in diretta web dalla Duke University il 5/11

·         Oggi un numero speciale di Science sull’Epigenetica. Molti link ad articoli sull’intrigante tema.

 

29/10/10-IT

·         Spiace scoprire solo oggi un altro motivo, altrettanto valido dei precedenti, per sconsigliare ai professionisti esperti di evoluzione biologica di perdere tempo confrontandosi con chi, per motivi spesso ideologici, sul treno dell’evoluzione culturale umana non solo si rifiuta di salire, ma cerca anche di non far salire gli altri.
Si scopre infatti da un articolo nel sito dei creazionisti avventisti italiani che probabilmente i costi, rimborsi spese compresi, di questi incontri forse purtroppo inutili possono incidere su bilanci familiari magari modesti (“
ci annunciò che era disposto a mettere di tasca sua, e a fondo perduto, una notevole somma: diversi milioni di lire!).
L’articolo infatti evidenzia che fra le persone così generosamente  finanziate per secondi fini non esistono competenze specifiche sull’argomento, in quanto si accontentano di tradurre domande e improbabili dubbi e racconti fantasiosi tratti da siti web USA o magari anche turchi; lo scopo, dichiarato senza pudore, è di “
proclamare, utilizzando qualsiasi mezzo, Dio quale unico creatore dei cieli, della terra e dell’intero universo”.
Insomma, non si importa in Italia nemmeno l’Intelligent Design, che fin dal 1987 negli USA ha sostituito quasi completamente il vecchio e ormai impresentabile creazionismo biblico … e che ha il vantaggio che dal 2005 ha anche trovato qualche appoggio in Vaticano grazie al card Schönborn.  
Sconcerta scoprire come un gruppetto di volonterosi ideologicamente motivati riescano a condizionare il ministero della pubblica istruzione, che si vantano (“il lavoro andasse avanti con contatti di vario tipo sino a raggiungere il Ministero della Pubblica Istruzione”) di aver raggiunto e influenzato ai tempi dell’eliminazione dell’evoluzione dai programmi scolastici da parte del ministro Moratti, nel 2003/04.
Curioso anche poter verificare come i cattolici italiani, che rispettano la scienza, e hanno quindi una posizione ben diversa sull’evoluzione, in realtà non sempre si accorgano subito di queste iniziative contrarie ai documenti vaticani, sia che traggano origine dai cattolici USA del
Kolbe Center for the study of creation, sia che nascano da centri creazionisti italiani ma sostenuti e finanziati da altre confessioni religiose, che vengono aiutate da enti locali timorosi e rispettosi della chiesa cattolica a diffondere informazioni che non hanno basi scientifiche e che contrastano anche con le opinioni della religione cattolica … il comune di Brescia ha perfino fornito il patrocinio a queste iniziative, che ha negato ad iniziative corrette dal punto di vista scientifico.
Se poi questi incontri con i creazionisti si svolgono senza rispettare conoscenze scientifiche consolidate e confermate e si concludono con assurdi e surreali giudizi che non si possono nemmeno più discutere e contestare (“
gli evoluzionisti, pieni di pregiudizi e molto presuntuosi, non leggono i testi ma procedono per “sentito dire””, “gli evoluzionisti credono di essere i detentori della verità senza provare a mettere in dubbio le proprie convinzioni”, “gli evoluzionisti non hanno la minima conoscenza della letteratura antievoluzionista e creazionista”, “la sostanziale preponderanza nel pregiudizio dell’analisi dei dati”), è davvero masochista fornire occasioni per sgretolare punti rilevanti della cultura occidentale.
Si è arrivati quindi all’assurdo che siano proprio degli scienziati laici a collaborare nella diffusone di punti di vista religiosi che sono alternativi a quelli cattolici che la chiesa cattolica, ma anche la Fondazione Templeton USA, giustamente censurano ed ostacolano in quanto antiscientifici!
Una prova la troviamo in questo articolo
dell’aprile 2009 che evidenzia come esista un contrasto fra evoluzionismo e creazionismo tutto interno alla chiesa cattolica, e gli evoluzionisti laici hanno contribuito a farlo conoscere.
L’impegno di A.Piombino a dimostrare nel suo documentato intervento a Roma una scala dei tempi geologici che dimostrava e garantiva le centinaia di milioni di anni e quindi tempi certi e assolutamente non contestabili con le solite bugie su presunti metodi di datazione inaffidabili, intenzionalmente non merita nemmeno una citazione in quello che non è certo un resoconto dell’iniziativa realizzata a Roma.
Ininfluente poi la polemica sulla mancata lettura degli atti del convegno creazionista del 23/2/09. E’ sufficiente leggere su Radici Cristiane gli articoli sulle relazioni al convegno per capire che le notizie riferite sono incompatibili con quanto si legge su qualsiasi libro di testo e in tutti gli articoli su riviste scientifiche. Proprio H.Miller, che in quel convegno si illudeva di confermare la recente scomparsa dei dinosauri e la loro convivenza con l’Homo sapiens, il 6/11 parteciperà con gli stessi dati ad un convegno (“Galileo was wrong”) contro Galilei e in favore del sole che gira intorno alla terra… Per chi volesse perder tempo, è in rete anche il volume “Galileo was wrong
Nessuno scienziato serio oggi mette in dubbio che i dinosauri siano scomparsi 65 milioni di anni fa. Lo possono confermare anche gli “amici” creazionisti turchi, ospitati a Milano il 21/10/10, ma anche molti dei sostenitori dell’ID.
Del resto nello stesso sito web dei creazionisti italiani la confusione è evidente; ogni tanto si dimenticano anche di nascondere o correggere le date presenti negli articoli scientifici che traggono dalle riviste scientifiche  serie che ogni tanto citano senza far notare che davanti ai milioni di anni vanno in confusione e quindi non ci credono; e allora si accetta il tempo profondo e i miliardi di anni che fanno inorridire il vicepresidente del CNR; un esempio lo troviamo in questa pagina in cui si presenta l’Ardipithecus, un fossile di 4,4, milioni di anni fa, o questa in cui si presenta il Darwinius di 47 milioni di anni fa ....  ovviamente non se la sentono di correggere i milioni in migliaia … nessuno glielo perdonerebbe,

 

28/10/10-USA

 

·         Oggi Kanzi, uno dei primati più intelligenti e più studiati, ha compiuto 30 anni. La sua collaborazione con l’uomo iniziò fin dai suoi primi mesi di vita, quando accompagnava la madre adottiva nel laboratorio in cui cercavano di insegnarle il linguaggio umano. Lei non aveva un grande interesse a imparare, mentre Kanzi non ha ancora smesso di conversare con i suoi nuovi amici.

 

28/10/11-VA

·         Tre giorni di discussione su “The Scientific Legacy of the 20th Centuryall’Accademia delle Scienze Pontificia. Molti contributi hanno riguardato la biologia e si discutevano aspetti riguardanti l’evoluzione e il ruolo del caso in biologia. Qualche relazione aveva titoli stimolanti: “Emergence of Order by Chance”, “The evolutionary lottery”, “Molecular Darwinism and its Relevance for Translational Genetic Research”, “Merging of Evolution and Development”.

 

 28/10/10-IT

·         Non c’è da meravigliarsi se nell’anno della biodiversità arrivano ogni tanto aggiornamenti proprio sulla biodiversità. E’ ovviamente importante avere un’idea della tendenza all’aumento o alla diminuzione (sarebbe grave e preoccupante) della biodiversità. Ci sono un paio di lavori recenti con approccio globale, pubblicati su Science; come si vedrà, le notizie per i nostri discendenti non sono buone, e bisognerebbe fare qualcosa:

The Impact of Conservation on the Status of the World’s Vertebrates

Using data for 25,780 species categorized on the

International Union for Conservation of Nature (IUCN)

Red List, we present an assessment of the status of the

world’s vertebrates. One-fifth of species are classified as

Threatened, and we show that this figure is increasing: on

average, 52 species of mammals, birds and amphibians

move one category closer to extinction each year.

Scenarios for Global Biodiversity in the 21st Century

Quantitative scenarios are coming of age as a tool for

evaluating the impact of future socio-economic

development pathways on biodiversity and ecosystem

services. We analyze global terrestrial, freshwater and

marine biodiversity scenarios using a range of measures

including extinctions, changes in species abundance,

habitat loss, and distribution shifts, as well as comparing

model projections to observations. Scenarios consistently

indicate that biodiversity will continue to decline over the 21st century.

Quello che angoscia è la difficoltà di fidarsi anche di chi sembra preoccuparsi della biodiversità. D’altronde gli italiani dovrebbero essere i più abili nel riconoscere i conflittidi interesse, diffusi anche altrove nel mondo, come conferma questo appello contro qualcuno che non sembra accorgersi dei danni che arreca all’ambiente. Se ne parla nel blog di Ocasapiens (“Global racket”)

·         Gravità Zero e Pikaia informano dell’uscita in edicola di un interessante numero di Micromega, con dibattito su molti temi scientifici connessi con l’evoluzione. Contributi di Atkins, E.Scott, E.Boncinelli, Pievani, Zuberbuehler, Pepperberg, Vallortigara, De Cesare, Veruggio, Caramelli, Dehaene, Clark e Chalmers

·         [da Pikaia] Salpa domani da Genova il Festival della Scienza (dal 29/10 al 7/11) - Programma – In piazza de Ferrari, nella fontana, è stato ricostruito un geyser. Qui una newsletter per ricevere info aggiornate.

 

27/10/10-IT

·         Su Repubblica un articolo (“Cara evoluzione ti scrivo”) riporta alcuni scambi epistolari fra Darwin e Wallace

·         Sembrava dovesse essere mons.Ravasi con il suo convegno a Roma  del marzo 2009 (“Evolution: facts and theories) a far sapere se c’era qualche novità per chi in Italia non capisce ancora l’importanza della teoria dell’evoluzione, ma si sta ancora aspettando.
Vedremo se finalmente il 27 novembre, durante un convegno organizzato a Milano dai medici cattolici (“Evoluzione Biologica. Dialogo tra Scienza, Filosofia e Teologia”), qualcuno si deciderà a dire qualcosa.ai cattolici desiderosi di indicazioni precise … dopo 150 anni. 
L’elenco dei partecipanti mostra un panorama davvero troppo eterogeneo, dall’antropologo evoluzionista al filosofo della scienza che ama i teologi e che non sopporta né gli antropologi né gli evoluzionisti. C’è comunque mons.Ravasi e ci si può augurare che fornisca le spiegazioni che non erano allegate al famoso documento del 2004 in cui il card.Ratzinger accettava senza problemi l’origine comune degli esseri viventi, cioè l’evoluzione biologica; sembrava già un fatto nel 1794, ma lo è diventato solo a partire dal momento in cui Charles Darwin ha cominciato a spiegare il meccanismo razionale che aveva scoperto. A dir la verità in Italia quest’anno si è parlato di più di un convegno creazionista organizzato in contemporanea dal vicepresidente del CNR, non certo disposto, come lo era mons.Ravasi nel 2005, a lasciare questo tema scientifico agli scienziati
(“E l’uomo in cerca di Dio incontrò le scimmie”)
Purtroppo non si sa ancora se mons.Ravasi abbia oggi cambiato idea rispetto a 5 anni fa.

Certo una frase simile (“E’ ovvio che l’evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati degli scienziati; ma se la teoria evolutiva è giusta non spetta al teologo dirlo, perché invaderebbe un campo non suo”) non l’ha più ripetuta …anche se ha lasciato spazio ad altri che invece sostengono, senza pudore e senza accorgersene, ipotesi assurde e a volte pure indimostrabili.

 

27/10/10-USA

·         100 genomes, il sito web che raccoglie i risultati di un’indagine che ha l’obiettivo di sequenziare, analizzare e confrontare 1000 genomi umani provenienti da varie parti del mondo.

 

26/10/10-IT

·         Con la lezione del prof. Fiorenzo Facchini (Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Università degli Studi di Bologna) dal titolo "Creazione ed evoluzione", oggi si è aperto presso la Rettoria di Sant'Ivo alla Sapienza il II anno del II ciclo triennale di formazione culturale "Fede, Cultura e Scienza". Il Ciclo di incontri è organizzato congiuntamente - nell'ambito del Progetto STOQ e del progetto Culturale promosso dalla Chiesa Italiana - dalla Facoltà di Filosofia dell'UPS e dal Vicariato di Roma (quello che diffonde alcuni powerpoint che presentano l’evoluzone biologica in un’ottica senza dubbio neodarwiniana e materialista)

·         Difficile non rimanere sconcertati leggendo le riflessioni che il “moderatore” del “dibattito” fra evoluzionisti e gli ultimi creazionisti “impegnati”, svoltosi il 22/10 a Roma ha diffuso nel suo blog in internet, mostrando e confermando pregiudizi che, è inevitabile, dovrà correggere nel caso fossero dovuti solo a equivoci o ignoranza. 
E’ difficile immaginare che ci possa essere un qualche utile scambio di idee o anche solo di informazioni fra creazionisti della terra giovane (come quelli presenti a Roma) e creazionisti della terra vecchia (come quelli islamici presentati a Milano il 21/10); certamente non possono essere tutti “
preparatissimi”, visto che sostengono fatti opposti e incompatibili.
Ovviamente hanno torto quelli dell’universo giovane, dato che gli astronomi ci fanno vedere oggi galassie di 13 miliardi di anni fa.
Dopo quel che è successo a Roma, dove si è cercato di far passare per effetto ottico anche lo spostamento, che non avviene certo alla velocità della luce, di masse continentali, certamente durato centinaia di milioni di anni, si può immaginare che anche la presenza di un astronomo non avrebbe convinto nessuno scettico che la luce si muova così lentamente, impiegando ben 13 miliardi di anni solo per andare da qui a là …
Del tutto impossibile quindi qualunque confronto o discussione fra creazionisti ed evoluzionisti di vario tipo, data la non concordanza sull’esistenza di fatti non secondari; purtroppo nessun creazionista ama chiarire a priori quanto accetti delle scoperte fatte dalla biologia a vantaggio della cultura occidentale, anche se possiamo sospettare che non rifiutino quelle che hanno portato ad aumentare la durata della vita.
La difficoltà di comunicazione diventa poi maggiore se il moderatore sembra approfittare del confronto che ha organizzato per permettersi, a posteriori e senza nessuna possibilità di richiedere che vengano presentate anche le prove, di esprimere valutazioni negative su punti rilevanti della cultura occidentale, come quelle che sono comparse in un paio di blog nei giorni successivi, uno dei quali allude nel titolo anche alle nuove collaborazioni nel mondo islamico
Essendo l’evoluzione biologica uno dei punti qualificanti della cultura occidentale, la Templeton Foundation dice ufficialmente che
non intende finanziare (“we do not support research or programs that deny large areas of well-documented scientific knowledge”) chi nega fatti evidenti come l’evoluzione; non può quindi essere un’accusa quella di non conoscere la “letteratura antievoluzionista e creazionista”, non essendo supportata da dimostrazioni verificabili che spieghino fatti importanti. Anche per questo motivo gli ultimi vincitori del ricchissimo premio Templeton hanno rilasciato dichiarazioni contrarie all’ID,  come il teologo cattolico M.Heller nel 2008: “Newest Templeton Prize winner rejects "intelligent design" o, per anni hanno contrastato i creazionisti e l’ID nei tribunali USA e festeggiano il Darwin Day come fa in questo video l’ex domenicano F.Ayala, uno dei protagonisti dell’ultimo convegno vaticano sull’evoluzione biologica.
Altrettanto triste è che non abbia capito che l’intervento del geologo era tutto basato su conoscenze non solo serie e certificate; quasi tutte acquisite recentemente, avevano smentito e distrutto convinzioni precedenti non supportate da dimostrazioni razionali.
Stupisce che non sia chiaro che tutta la scienza sia infatti basata sulla messa in dubbio di conoscenze e di false “verità” precedenti che si sono dimostrate poco affidabili, soprattutto quando l’origine di queste verità era uno dei tanti miti inseriti in una delle tante religioni tradizionali.
Ma la parte più sconcertante di questo intervento è quando si permette di applicare un’interpretazione ideologica a un campo che non conosce, la biologia, e a qualcuno, come Francis Collins, che alla biologia ha dato certamente contributi importanti.
Spiace che, facendo finta di non sapere che ci sono religioni, come quella cattolica, che sostengono una particolare forma di evoluzionismo, cerchi di abusare della fede religiosa di F.Collins per indurre in errore chi fosse ancora meno informato.
Oltre al fatto che non ci possono essere biologi e genetisti antievoluzionisti (tanto è vero che anche il genetista G.Sermonti su questo non transige…), certamente chi come F.Collins ha diretto il progetto di ricerca sul genoma umano (e oggi dirige l’NIH – ente nazionale della sanità - USA) non può che essere un evoluzionista, e anche in interventi su internet (come questo per la Templeton Foundation o qui nel NYT), oltre che nel suo libro (“Il linguaggio di Dio”) lo manifesta ripetutamente e chiaramente:
The evidence in support of Darwin's theory of evolution is overwhelming. In my own field of genomics, the digital record of the long history of life on this planet - a complex and awesome story of gradual change in DNA acted upon by natural selection - provides incontrovertible proof of descent from a common ancestor. As the noted geneticist and evolutionary theorist Theodosius Dobzhansky wrote several decades ago, "Nothing in biology makes sense except in the light of evolution." And that includes humankind. 
Collins sa che purtroppo ci sono in giro persone che lo fanno disperare: “
Scientists who share my view do not see evolution as incompatible with the Bible, and we are puzzled and distressed that so many modern-day Christians insist on an ultra-literal reading of Genesis this story of God's plan for creation was never intended to be read as a scientific textbook.”. Qui anche un video dell’AAAS con interventi di F.Collins, che non può certo essere confuso con i creazionisti che in questo intervento invece vengono criticati.
L’ammissione di questa ignoranza sul pensiero di Collins, che è stato completamente ribaltato, dovrebbe quindi portare non solo ad una revisione delle proprie convinzioni sull’evoluzione, ma anche ad ammettere che, come crede un esperto come Collins, l’universo abbia 14 e rotti miliardi di anni. Tutto sembrerà a quel punto più chiaro e coerente … nonostante quel che raccontano gli ingegneri e i fisici che sponsorizza.
E’ quindi falso, ma pure irrazionale cercare di far credere, e da oggi lo farebbe in malafede, che “vi è una sostanziale credenza erronea, cioè che tutti i biologi e genetisti siano evoluzionisti; un nome per tutti: Francis Collins”.  
Ovviamente errata anche una frase conclusiva: “
la strada da percorrere nella ricerca delle nostre origini è ancora molto lunga e lo sarà sino al momento in cui il dubbio non sarà la parola d’ordine degli scienziati”; se non fosse il dubbio a guidare, fin dai tempi di Gelilei, la curiosità dei ricercatori, probabilmente ci sarebbe molta più gente che crederebbe ancora al mito di Adamo ed Eva.
E invece oggi abbiamo anche credenti che, come Collins, sono evoluzionisti e pure darwinisti. Sapere questa novità su Collins potrebbe essere sufficiente per rivedere almeno qualcuna delle idee incompatibili con la realtà oggettiva.

 

25/10/10-IT

·         Aldo Piombino col suo blog sembra sia l’unico ad avere il tempo e il modo di raccontare qualcosa sul pomeriggio del 22/10, quando a Roma si sono incontrati un paio di creazionisti del tipo biblico (della terra giovane), un creazionista ambiguo (non ha ancora deciso a chi credere sulla durata dell’universo) e un paio di evoluzionisti (a cui si sono poi aggiunti anche interventi fantasiosi dal pubblico). Ne racconta sul suo blog, ma in realtà ne avrebbe potuto forse fare a meno per la presenza inquietante di un antievoluzionista che, veniamo a sapere solo ora, davvero fa finta di non capire che non è possibile mantenersi ambigui su  un argomento cruciale come la durata dell’universo e della vita sulla terra, due dati che possiamo ottenere da fonti diverse.
A.Piombino (“
non so di quale “partito” faccia parte”) ci svela infatti l’esistenza di un mistero inquietante. Come sospettavo da tempo, F.Fratus è agnostico e si rifiuta di svelare la sua opinione sul mistero delle origini e di riconoscere che anche gli antievoluzionisti devono in qualche modo chiarire gli elementi principali del loro pensiero, che non può assolutamente essere anti-tutto. Qualcosa di definito e preciso ci deve essere, e il momento dell’inizio dell’universo, indipendentemente dal suo evolversi o meno deve essere indicato.
Se non altro perché il non farlo fa ricadere nel principale difetto degli antievoluzionisti, quello che fanno finta di vedere anche se certamente vedrebbero se si discutesse delle loro competenze professionali, certo lontano dai temi dell’evoluzione: non comprendere che tutto è connesso, tutto è spiegato e giustificato ripetutamente anche grazie alle interconnessioni impedisce loro di non capire come riescano a distruggere anche quello che pensano di aver lasciato in piedi.
E’ infatti divertente come sia chiaro che i creazionisti, o comunque gli antievoluzionisti stessi, si muovano molto peggio di un elefante in una cristalleria.
Ogni loro negazione o critica di qualcosa in una realtà complessa e quindi interconnessa trascina con sé una serie di conseguenze che portano a situazioni che non possono trovare soluzioni ma si ingarbugliano sempre più.
I biologi fin dal tempo di Cuvier sanno benissimo che ci sono correlazioni innumerevoli fra le strutture anatomiche di un organismo vivente che permettono verifiche di coerenza, come pure ci sono correlazioni innumerevoli fra gli organismi viventi che convivono nei diversi ambienti. Sicuramente l’ing.Bertolini conosce benissimo le interconnessioni che mantengono in piedi la coerenza fra i diversi aspetti del suo lavoro di ingegnere; non dovrebbe essergli difficile sospettare che esperti in altri campi in cui effettua ardite scorribande potrebbero accorgersi dei suoi errori.
Forse per quello preferirebbe essere solo col pubblico, in modo da poterlo anche convincere che con l’argilla oltre agli uomini … si fa anche il carbone, come ha cercato di fare almeno a Brescia ma è stato stoppato da un giovane naturalista bresciano ben addestrato a Pavia. Onestamente si è poi scusato, ma solo privatamente e il giorno dopo.

 

24/10/10-N Pole

·         M.Ferrari di Leucophaea informa della pubblicazione dell’Arctic Card 2010 da parte della NOAA (National oceanic and atmospheric administration). Si tratta di una sinteticissima  informazione sulle ultime novità dall’Artico. Poche righe e pure poche lucine che indicano se ci sono prove certe, o solo indicative, di un cambiamento climatico in corso. Come si può vedere (e c’è anche un video) ci sono 3 luci rosse e 3 gialle. Nulla di un tranquillizzante e  rilassante verde.
E’ evidente come la situazione richieda un elevato tasso di razionalità, che purtroppo sembra carente in molti ambienti culturali e religiosi umani. Qui altri dati in video

 

23/10/10-TZ

·         Come si può immaginare, la presenza di persone che non capiscono la biologia e la genetica può portare in Tanzania a situazioni ben più gravi e preoccupanti: sul quotidiano “The Citizen” oggi un articolo (“Film to correct attitude on albinism”) riferisce della campagna realizzata dal governo per convincere a non uccidere più gli albini, cercando di far capire che l’albinismo non non è una pericolosa maledizione ma un semplice difetto genetico, per cui  non si creano situazioni pericolose per chi si avvicina loro, né il loro corpo è utile per la produzione di amuleti o pozioni che possano indurre un qualche vantaggio.
Il governo tanzaniano, grazie anche ad un aiuto proveniente da UKAid, ha realizzato un video (
Hawa ni Wenzetu’ =They are like us) per cercare di convincere che l’albinismo è semplicemente una malattia genetica ereditaria, pericolosa solo per l’albino stesso.
Il video è stato trasmesso più volte dalla rete televisiva nazionale, e si spera di poter impedire che continuino le uccisioni di albini nel paese. Fino ad ora circa 170000 tanzaniani hanno visto il video anche in proiezioni realizzate nei villaggi.
One viewer said: “Before, I didn’t know why someone is an albino and I thought one should not get too close to them. Now I know that it is a medical condition”.  
Qui un articolo in italiano riferisce delle decine di albini uccisi negli ultimi anni in Tanzania e in Burundi, del criminale traffico di parti umane verso la Tanzania, e delle centinaia di stregoni arrestati senza riuscire ancora a modificare l’irrazionalità della cultura tradizionale.

 

23/10/10-IT

·         Sembra che nessuno dei creazionisti biblici presenti a Roma al dibattito sull’evoluzione in Campidoglio abbia ricordato di santificare la giornata di oggi.
E’ infatti OGGI la festa per i 6013 anni dell’universo, che certo li dimostra e che anzi, per quasi tutti, ne dimostra qualche miliardo in più. Così almeno riferì, indicando questo giorno (il 23/10/-4004) il vescovo Usher un giorno del 1625. Forse a Roma si è sentito la mancanza di uno storico, e l’ing.Bertolini che l’ha sostituito non ha dato adeguata rilevanza all’importante ricorrenza. 
Più che di un big bang sembra che, secondo il predetto vescovo, si sia trattato dell’inizio, all’alba delle 9 di mattina, di una settimana di intenso lavoro, forse iniziata al suono delle sirene.

 

22/10/10-IT

·         Sono comparse in rete alcune relazioni (1, 2, 3, 4, 5, video) sull’iniziativa realizzata dai creazionisti turchi ieri pomeriggio alle Stelline a Milano. Sembra che il pubblico fosse costituito soprattutto da evoluzionisti curiosi (è normale che lo siano) e islamici residenti a Milano (non curiosi ma desiderosi di sentire l’aria di casa). Visto che il pubblico avrebbe potuto essere di più, non è chiaro quale dei due gruppi qualcuno vorrebbe poter trovare a Milano in maggiore quantità,

·         Sarà un caso, ma oggi un articolo del ministro Frattini sull’Osservatore Romano («La libertà di promuovere la pace»”) auspica proprio una migliore collaborazione fra ebrei, cristiani e musulmani per combattere meglio atei, materialisti e relativisti. Come si sa la scienza ci raccomanda da qualche secolo, le spiegazioni materialiste sono le migliori, in quanto sono le uniche verificabili sperimentalmente. Il secolo dei lumi forse si è già prolungato eccessivamente? Certe notizie non dovrebbero essere date con maggiore delicatezza? Lasceranno un po’ tempo per chiudere le università o bisogna che avvenga subito, entro dicembre? Potrebbero magari evitare la chiusura se si trasformano in università pontificie oppure islamiche?

 

21/10/10-IT

·         In un sito del National Geographic si va a caccia con M.Gamba delle vocalizzazioni degli Indri e di altre Strepsirrine del Madagascar,.

·         Curioso … quasi sconcertante la coincidenza …
Proprio nei giorni in cui singoli esponenti di diverse religioni (cattolica, avventista e islamica) trovano chi li aiuta a indirizzare piccole iniziative contro la teoria dell’evoluzione (a Milano) o perfino contro l’evoluzione stessa come fatto (facendo parlare a Roma anche chi crede che la vita sulla terra sia iniziata poche migliaia di anni fa), il vicariato di Roma organizza un’iniziativa con cui intenderebbe sostituirsi agli esperti rilanciando l’insegnamento della scienza in un’ottica cattolica.
Peccato che … l’iniziativa stia partendo con premesse scorrette e in modo talmente caotico e confuso che gli organizzatori non si accorgono nemmeno dei guai che si stanno creando al dibattito antievoluzionista previsto per domani a Roma in Campidoglio, mettendo in serie difficoltà addirittura l’intervento, purtroppo dal lato sbagliato della barricata, del vicepresidente del CNR.
Che sia dal lato sbagliato, anche questa iniziativa del vicariato (“
L'INSEGNAMENTO DELLE SCIENZE”) lo mette chiaramente in evidenza; come pure evidenzia che altri esponenti cattolici si trovano insieme a lui dalla parte sbagliata quando sostengono opinioni non dimostrate.
Che anche le premesse siano sbagliate è molto, troppo facile dimostrarlo;
infatti l’iniziativa non è stata stimolata, come forse sarebbe stato meglio, dalla lettera di GP2 a P.Coyne del 1988, ma è  nata come reazione alla lettera di M.Cini (14/11/07) approvata anche da altri docenti sulla visita del papa alla Sapienza.
Il ragionamento, che sarà illustrato il 27/10 nella prima della serie di conferenze (“Esiste un insegnamento cattolico delle scienze?”), parte da un sondaggio e dall’analisi di problemi ed esperienze reali, ma giunge, attraverso passaggi arditi e pericolosamente poco ragionevoli (“
Oltre il 50% [di studenti di scuole superiori cattoliche] ha invece sviluppato un atteggiamento errato verso la scienza giungendo a ritenere che un’affermazione è scientifica nella misura in cui la stessa affermazione proviene da qualcuno che sia ritenuto autorevole nel campo scientifico. Si giunge così ad un doppio errore: da una parte si ritiene incompatibile il rapporto tra fede e scienza in quanto alla fede viene associato il “dogmatismo” delle sue affermazioni senza riconoscere la differenza tra le affermazioni nel campo della fede e quelle nel campo scientifico, dall’altra si accettano invece “dogmaticamente” delle “verità” solo in quanto affermate da un’autorità che viene definita “scientifica”) incredibilmente a conclusioni opposte rispetto al documento del 1988, attribuendo alla scienza i difetti che invece caratterizzano tutte le diverse religioni (“Nella Nova Atlantis di Francis Bacon gli scienziati sono rappresentati come una casta sacerdotale, oggi tale modello appare ampiamente realizzato e la scienza anziché liberare l'uomo dai dogmatismi degli "ipse dixit" sembra averlo spinto verso i rischi di nuovi dogmatismi che possono essere tanto più insidiosi quanto più si trincerano dietro una dichiarata infallibilità attribuita al "metodo").
Ci sono poi altri spunti e motivazioni non ragionevoli o poco utili (come il mito di Galileo, la sacralizzazione della scienza, la supposta e non creduta accusa di ingerenza della chiesa nella scienza, i prevedibili soliloqui fra cattolici nei convegni - senza contraddittorio - sulla compatibilità fra fede e scienza).
E il risultato di queste riflessioni quale sarebbe?
Un’iniziativa che invade il campo della scienza e che è facile dimostrare quanto sia confusa e probabilmente ingestibile per l’evidente eterogeneità, se non incompatibilità, dei fini perseguiti dai diversi partecipanti.
Per evidenziarlo basta mettere a confronto i responsabili delle conferenze previste con i testi consigliati (fra cui troviamo addirittura un ottimo paleontologo evoluzionista come S.J.Gould) e i contenuti dell’improbabile materiale didattico certificato I.S. che è stato predisposto (da chi? per chi? Per quali “scuole cattoliche”?) con l’imprimatur della diocesi di Roma.
Alcuni dei previsti oratori, che probabilmente non sanno ancora niente del materiale didattico “darwinista” e evoluzionista, hanno idee in proposito tali per cui probabilmente non sarebbero stati invitati ai convegni organizzati in Vaticano in onore di Darwin nel 2009 (“
Creationists, Intelligent Design Advocates Blast Vatican for Not Inviting Them to Evolution Conference”).
Il responsabile vaticano della cultura, mons.Ravasi, o il presidente dell’accademia delle scienze pontificia, Nicola Cabibbo, sono stati rigorosi e ai 2 convegni del 2009 non sono entrati, se non con qualche sotterfugio, antievoluzionisti o creazionisti o sostenitori dell’intelligent design, che sono presenti invece fra gli arruolati dal vicariato.
Se qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio, il 2009 sembra passato invano, tanto che in questa iniziativa cercano di far convivere evoluzionisti (che preparano le slides) e antievoluzionisti (che dovrebbero forse spiegarle!) 
Sarebbe divertente vedere la faccia di G.Monastra o di F.AgnoIi o anche di De Mattei se qualcuno facesse vedere loro le slides preparate … dal vicariato di Roma (e questa non sarebbe imprudente invadenza?!) su Darwin, sulla selezione naturale, sull’evoluzione e sull’unica teoria dell’evoluzione (senza alcuna alternativa!) o sui 3.5 miliardi di anni di evoluzione della vita sulla terra. Non mancano nemmeno, nelle slide sulla selezione naturale, le prove dell’inquinamento che ha selezionato le varianti melaniche della Biston betularia, quasi che il vicariato confermasse che l’uomo è stato un danno per il pianeta … 
  
PREOCCUPANTE AGGIORNAMENTO: Le lezioni di biologia evoluzionistica in powerpoint, favorevoli al neodarwinismo, sono state cancellate o nascoste dal sito web del vicariato, Come si vede qui sopra dove vengono riproposte nella loro versione originale, non contrastavano con la ragione [anche se non erano proprio complete e aggiornate] ma erano probabilmente incompatibili con le conferenze antievoluzioniste previste dal programma. Mons.Ravasi non ha nulla da commentare su chi si vergogna di mostrare di accettare e apprezzare la conoscenza scientifica patrimonio della cultura occidentale?

 

20/10/10-USA

·         Su New Scientist un articolo (“Creationism lives on in US public schools“) ci ricorda come la situazione negli USA rimanga comunque ben peggiore di quella europea e italiana, dove ben pochi sono coloro che non ridono quando si parla di creazionisti, soprattutto se biblici. Certo non si può dire che in Italia ci siano ostacoli a chi diffonde idee creazioniste nascondendosi dietro la bibbia; si sa che ci sono anche sacerdoti che approfittano dell’ignoranza dei bambini per cercare di insegnare fatti errati che poi la scuola (non sempre) smonta. L’insegnamento ufficiale comunque prevede che l’evoluzione sia un processo reale anche se per ora un po’ misterioso, dato che sulla teoria dell’evoluzione si sta aspettando che non si sa chi prenda qualche decisione. Sembrava dovesse essere mons.Ravasi con il suoi convegno a Roma  del marzo 2009, ma si sta ancora aspettando, Vedremo se a fine novembre, durante il convegno organizzato a Milano dai medici cattolici (“Evoluzione Biologica. Dialogo tra Scienza, Filosofia e Teologia”), qualcuno si deciderà finalmente a dire qualcosa. L’elenco dei partecipanti mostra un panorama ancora troppo eterogeneo, dall’antropologo evoluzionista al filosofo che non sopporta né gli antropologi né gli evoluzionisti. C’è comunque mons.Ravasi e ci si può augurare che fornisca le spiegazioni che non erano allegate al famoso documento del 2004 in cui il card.Ratzinger accettava l’origine comune degli esseri viventi; sembrava già un fatto nel 1794, ma lo è diventato solo a partire dal momento in cui Charles Darwin ha comincito a spiegare il meccanismo che aveva scoperto.

·         [da NCSE] Si è finalmente conclusa alla corte suprema, con la vittoria dell’Università della California, una causa iniziata nel 2005, quando una scuola religiosa aveva contestato il fatto che l’università non aveva accettato l’iscrizione a studenti che, avendo seguito corsi di creazionismo, non avevano una preparazione adeguata agli studi che intendevano intraprendere. Da ricordare che un famoso scienziato evoluzionista con una formazione religiosa cattolica, Francisco Ayala, aveva sostenuto come consulente la posizione dell’Università.
Nel sito del NCSE c’è una sezione dedicata a questo processo (
ACSI v. Stearns), con tutti i documenti che dimostrano come i creazionisti rovinano la formazione culturale dei giovani americani, non preparandoli adeguatamente a capire il mondo attuale. Come sappiamo che anche in Italia c’è chi spinge i propri figli verso una formazione culturale limitata, che riproduce magari quella religiosa fornita a casa, ma insegnanti che forniscono una formazione carente e inadeguata si trovano anche nella scuole, probabilmente privatre e di orientamento religioso, come quella di cui parla questo insegnante di scienze creazionista che ha approfittato dell’eliminazione di Darwin dal programma scolastico delle medie.

 

20/10/10-IT

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[ã D.Formenti, 8/7/2010]

·         Per fortuna i giornalisti hanno imparato almeno a separare il grano dal loglio, e in massa si preferisce non andare alla conferenza stampa “scientifica” organizzata da chi si capisce subito non è persona competente di scienza. Purtroppo qualcuno c’è andato ma ha potuto avere la conferma che se le cose non si studiano fin da piccoli, da grande uno non riuscirà a  smettere di fare sempre gli stessi errori e a ripetere sempre sbagliato il titolo del libro di Darwin; che sia il giornalista della Voce o il responsabile dell’iniziativa, comunque lo sanno tutti che non si può dire "insegnare l'evoluzione della specie è importante per i bambini" in quanto anche la sola e semplice evoluzione umana, che Darwin non ha nemmeno trattato nel suo primo e principale volume, coinvolge ben più di una specie.
Non ci si deve quindi preoccupare di chiedersi “A chi fanno paura gli anti-evoluzionisti?”, soprattutto se si insiste, come si sente nel video dell’intervista al fisico, a proporre alternative creazioniste che negano l’evoluzione, un fatto che era già evidente ai nostri antenati di media cultura di 200 anni fa, a cominciare addirittura dal nonno di Darwin, la cui astuzia ovviamente fa ben sperare per il successo dei suoi discendenti.
Curiosa l’informazione sulla preoccupazione dei responsabili della sala milanese che ospiterà questi creazionisti. Forse non sanno che le certezze manifestate dai creazionisti islamici loro ospiti richiederebbero interventi diversi da quelli che possono essere gestiti da una questura; come esempi abbiamo la surreale equazione darwinisti=terroristi sostenuta nell’inquietante
intervista allo Spiegel del 2008, o la sconcertante proposta di associare al fascismo una scoperta scientifica che dimostra una nostra fastidiosa - per qualcuno - stretta parentela addirittura con specie diverse).
Il video permette di capire che la conferenza stampa sia stata più che sufficiente e che possa sostituire interamente l’evento previsto per giovedì.
A meno che non si voglia invece chiedere spiegazione della provocatoria richiesta ai cattolici italiani, di cui finora non si è ancora parlato e per la quale non serve la presenza degli evoluzionisti:
I Cristiani devoti dovrebbero porre queste domande al Papa”.
Si potrebbe però anche chiedere spiegazioni sullo
skvader che si può vedere imbalsamato in un museo di Stoccolma ma che nel loro librone in cui dovrebbero esserci tutte le specie del passato uguali a quelle future … finora proprio non compare.
NB: Se tutti si immaginassero che per i creazionisti un anello mancante è fatto solo così … capirebbero perché gli evoluzionisti non potrebbero mai vincere il favoloso premio di cui si parla …

 

19/10/10-UK

·         Il Guardian intervista il primatologo Frans de Waal: "My bright idea: humans found a nicer way to evolve"

 

19/10/10-IT

·         C.Pasqua del blog GravitàZero ha provato, con scarso successo per problemi che un dizionario non ha saputo risolvere, a inviare al comune di Milano un reclamo per l’iniziativa antievoluzionista prevista per il 22/10 in locali del comune. Per fortuna per tranquillità sua non ha raccolto ulteriori informazioni né sulla personalità nè sulle opinioni degli ospiti sugli evoluzionisti, accontentandosi di capire che non sarebbero molto apprezzati.
Non si prevede infatti che arrivi una risposta dall’ufficio reclami, dato che per reclamare sembra non si debba fare un reclamo ma qualcos’altro.
Certo che ogni volta che l’AISO cerca di far qualcosa in Lombardia … sorge sempre qualche problema con i locali (“
All’Università di Bergamo ingresso vietato ai creazionisti”).  … forse sarebbe meglio continuare a Roma, dove, dal Campidoglio al CNR (basta la sala Marconi?), alle università, statali (La Sapienza) o private (S.Pio V) l’ospitalità è assicurata, ma soprattutto … discreta.
Anche nei palazzi romani del vicariato ritornano a manifestarsi, dopo il terribile ma necessario coprifuoco del 2009, i creazionisti antievoluzionisti, che si preparano a sostituire nel suo importante ruolo l’incredibile N. Cabibbo, un “darwinista” che non sopportava l’irrazionalità, soprattutto degli  antievoluzionisti, e che certamente aveva e si era fatto molti nemici all’interno della chiesa. Uno di questi era ospite del convegno organizzato a Roma da De Mattei, e così raccontava la sua rozza ma chiara opinione sul convegno organizzato da N.Cabibbo, presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze: “
Proof the Pontifical Academy of Science is Run by Atheists.
Un altro era probabilmente lo stesso vicepresidente del CNR, che pur l’aveva difeso quando sembrava evidente che gli avessero negato il premio Nobel. Nel mondo cattolico le sue sciocchezze sull’evoluzione avevano purtroppo suscitato la reazione quasi solo da parte di N.Cabibbo.

·         Oggi alle ore 17.10 all’Ateneo pontificio Regina Apostolorum una conferenza di F.Facchini su Complessità ed Evoluzione (nel modulo di Evoluzione e Creazione)

 

17/10/10-IT

·         Il Fatto si mostra giustamente inorridito (“Il darwinismo è un falso”. Il Comune di Milano accoglie l’ispiratore del negazionismo”) per l’iniziativa creazionista ospitata a Milano in un locale del comune.
Certamente ignorano che l’iniziativa antievoluzionista romana del giorno dopo
- si realizzerà addirittura in una sala del Campidoglio e
- vedrà la partecipazione del VP del CNR e
- sarà ancora più creazionista dell’iniziativa milanese in quanto si difenderà l’ipotesi della “terra giovane”, di qualche migliaia di anni, sostenuta e dimostrata (?!) nel convegno organizzato l’anno scorso al CNR per contestare l’evoluzionismo teista del Vaticano.
Il fatto sarebbe ancora più preoccupato se solo si fossero informati sulla biografia, probabilmente non nota agli organizzatori italiani e sulle accuse che lo hanno portato ad una condanna a tre anni che è in attesa dei risultati dell’appello.
Probabilmente non è nota nemmeno l’intervista allo Spiegel del 2008, dove manifesta opinioni certo originali su bin Laden, accusato di essere più … darwinista che musulmano; addirittura sembra certo del fatto che tutti i terroristi islamici siano in realtà solo darwinisti (“
we see that all the members of terrorist organizations -- even those that portray themselves as Muslim organizations -- are Darwinists. It is impossible for a person who fears Allah to commit terrorist acts because of his faith. Such acts are committed by people who were educated abroad, who received a Darwinist education and who internalized Darwinism, but who later called themselves Muslims. When scrutinized carefully, when their speech and essays are carefully analyzed, we see that all these people are Darwinists.”).
Si puo’ solo sperare che simili fantasie vengano ripetute a Milano prima che si consolidi una collaborazione dell’Italia con questi bei tipi certamente ben dotati, almeno finanziariamente.
Certo sembra abbia un giudizio molto negativo del fascismo e del nazismo, ma non si capisce perché anche qui non riesca a nascondere che soprattutto non sopporta l’evoluzione biologica (come si capisce dal volume “
Fascism: The Bloody Ideology of Darwinism”).
E sembra non disposto a fermarsi davanti a nessun ostacolo: il suo amore per le religioni non gli impedisce quindi di invitare il papa a ravvedersi, e anche lui si preoccupa di dare indicazioni alla traballante barchetta di Pietro: “
I Cristiani devoti dovrebbero porre queste domande al Papa”.
Non stupisce invece che, come i cattolici, ritenga assurdo e ipocrita credere nell’Intelligent Design (“I find the concept of intelligent design rather dishonest.
One should openly stand up for the existence of Allah, should sincerely stand up for religion, for Islam. Or, if one is a Christian, one should honestly stand up for Christianity.”) come stranamente fanno alcuni amici antievoluzionisti novelli che chiudono gli occhi di fronte ai grafici che dimostrano come “creazionismo” sia una parola che nel 1987 scompare improvvisamente dai libri creazionisti stampati solo l’anno prima. Quale sia la parola che improvvisamente la sostituisce non è difficile da scoprire … e la vispa A.Holden del video del NCSE aiuta a tenere gli occhi ben aperti e a non perdere il famoso anello mancante dei creazionisti (cdesign proponentsists).  [E il naso non si allunga…]

 

16/10/10-IT

·          A Ravello nei giorni 20/22 ottobre si terrà un importante convegno in onore di J.Monod: “Chance and Necessity in Evolution”, An International Meeting honouring Jacques Monod on the 100th Anniversary of his birth and the 40th Anniversary of his book. Questi gli interventi previsti, che sicuramente oscureranno qualsiasi contemporanea iniziativa dei creazionisti, qualsiasi sia la religione da cui traggono le loro verità su temi da cui sono evidentemente infastiditi):

o   Werner Arber

§    "Molecular Darwinism: The Contingency of Spontanious Genetic Variation"

o   Gill Bejerano

§    "Studies of Change and Constancy in the Evolution of the Human Genome"

o   Adam Eyre-Walker

§    “Adaptive evolution of gene expression”

o   Walter Gehring

§    "Chance and Necessity in Eye Evolution"

o   Takashi Gojobori

§    "Chance and Necessity in Evolutionary Formation of Connection between  Sensory and Nervous Systems"

o   David Haussler

§    "The Genome 10K project: what might we learn from sequencing 10,000 vertebrate species"

o   Eugene Koonin

§    The role of extremely rare events in the evolution of life"

o   William Martin

§    “The underappreciated role of mitochondria in the origin of eukaryote genome complexity"

o   Masatoshi Nei

§    "Mutationism and selectionism in evolution: Retrospectives and perspectives"

o   Eviatar Nevo

§    "Stress and Evolution at micro- and microscales"

o   Tomoko Ohta

§    “Near-Neutrality, Robustness and Epigenetics”

o   Norihiro Okada

§    "How did mammals become mammalian? Link to P-T mass-extinction"

o   Massimo Pigliucci

§   "Biology as the borderland between soft and hard science: the epistemic challenges of chance and necessity

 

14/10/10-IT

 

 

Esca manufatta a pag.244 dell’Atlante della Creazione. Notare l’amo…

·         Come annuncia anche il sito della UAAR, la settimana prossima sbarcheranno a Milano i creazionisti islamici, preannunciati da costosi manifesti. Sconcerta notare che non si sono nemmeno accorti che i manifesti sono corretti dal punto di vista scientifico, dato che nessun esperto raffigurerebbe il processo evolutivo come un percorso lineare; d’altronde cosa ci possiamo aspettare  da creazionisti antievoluzionisti? Almeno un po’ di ignoranza e confusione, per cui non riconoscono che le immagini disegnate … da altri creazionisti.
Sui manifesti sono indicati 2 indirizzi internet affittati dalla Turchia nel 2009 contenenti  informazioni che fanno riferimento a rappresentazioni mentali che la cultura occidentale ha da tempo superato grazie all’evoluzione [si può dire?] culturale [si può dire?] che caratterizza la nostra specie e ai cui vantaggi, anche solo in termini di aumento notevole della durata della vita, pochi intenderebbero seriamente rinunciare.
Quello che non è stato ancora notato è che la diffusione di ipotesi che erano ragionevoli migliaia di anni fa (e purtroppo tuttora hanno successo soprattutto in Turchia e negli USA) non abbia come obiettivo solo la cultura e l’intelligenza umana, ma rientri anche nell’attuale competizione fra le religioni più dinamiche, sempre in cerca di nuovi adepti.
Nel loro sito internet questi creazionisti islamici si mostrano infatti inorriditi per la posizione ufficiale della chiesa cattolica (“
riguardo a  Darwin, il Vaticano, il simbolo della  cristianità, ha assunto il patronato di una posizione sorprendente, addirittura sconcertante”).
Informano quindi molti cattolici italiani di qualcosa che probabilmente ignorano, invitandoli addirittura a contestare il papa: “
I Cristiani devoti dovrebbero porre queste domande al Papa”.
Qui un’anticipazione di quello che racconteranno, anche in videoconferenza dalle sponde del Bosforo, ma probabilmente in inglese, a Milano il 22/10.
Il fatto che il messaggio sia in italiano è certo un fatto connesso con la loro visita, e si può anche ricordare che uno dei partecipanti allo show di Milano si è già fatto notare a contestare la posizione cattolica facendosi cacciare nel marzo 2009 da un convegno sull’evoluzione tenutosi in Vaticano. In quel convegno infatti i creazionisti biblici (e lo sa bene il vicepresidente del CNR che conduce simili battaglie dall’interno della chiesa) non erano stati nemmeno invitati (“Creationists, Intelligent Design Advocates Blast Vatican for Not Inviting Them to Evolution Conference”) in quanto non sono più ritenuti presentabili; è infatti assurdo che neghino fatti evidenti e che ormai fanno parte della cultura occidentale. E’ una posizione che è inaccettabile per una religione che cerca di non negare la ragione, quando non è necessario.
Infatti, ma non tutti i cattolici se ne sono accorti, dal 2002 il creazionismo non è più presentabile. In quell’anno, proprio due giorni dopo che il liceo milanese Vittorini aveva lasciato organizzare un’iniziativa creazionista, le massime autorità del Vaticano avevano ricevuto per l’ultima volta i nuovi amici creazionisti del vicepresidente del CNR.
Sarà interessante verificare a posteriori se i media dimostreranno di conoscere l’attuale posizione evoluzionista (e non creazionista o anche solo antievoluzionista!) non solo della cultura occidentale, ma perfino della chiesa cattolica, il vero obiettivo di queste nostalgiche iniziative propagandistiche.
E’ infatti noto quanto sia … poco nota questa posizione, certo evoluzionista (l’evoluzionismo teista) anche se non accetta le attuali conoscenza scientifiche, ritenendo, come i sostenitori dell’Intelligent Design, che siano insufficienti; richiedono quindi altre spiegazioni pur non mostrando interesse a collaborare alle ricerche o al loro finanziamento.
Purtroppo sembra che la tendenza a diffondere le insostenibili e indimostrabili (non ci provano nemmeno!) ipotesi del creazionismo biblico trovi ancora oggi appoggi e adeguate incompetenze anche nel mondo giornalistico e nella diplomazia.

 

13/10/10-USA

 

·         Si integra molto bene con la notizia sopra …: il Bellarmine Theological Forum ci ricorda che il 6/11/10 si terrà negli USA la conferenza Galileo was wrong. Sembra che, come per la teoria dell’evoluzione ci siano importanti novità, che Copernico, Bellarmino e Galileo ignoravano …
Chi non potesse partecipare ma fosse interessato alle ultime novità … del geocentrismo (per il terrapiattismo ci sono ancora problemi e bisogna aspettare …) , può ordinare i due volumi “
Galileo Was Wrong The Church Was Righto una loro versione ridotta.o addirittura il DVD (quasi gratis, 25$),
Non so se farà piacere al vicepresidente del CNR sapere che al convegno porterà un contributo anche un “esperto” a cui ha personalmente finanziato – almeno parzialmente - la permanenza a Roma.
Si tratta di uno dei consulenti del
Kolbe Center for Creation, H.Miller, l’esperto in datazioni minime che teneva in piedi [?!] la cronologia nel convegno da lui organizzato il 23/2/09 a Roma al CNR con l’obiettivo di contestare il convegno evoluzionista alla università pontificia Gregoriana, organizzato da mons.Ravasi.
Qualsiasi laboratorio di geocronologia del CNR contesterebbe datazioni in cui il loro vicepresidente invece crede, forse non pensa che potrebbe chiedere un consiglio gratuito ai suoi esperti invece, soprattutto ora che scopre che si è fidato di un esperto in geocentrismo … in un momento in cui non si trova più facilmente nemmeno un sostenitore dell’eliocentrismo.
Come è evidente, non si può sempre discutere con tutti … sono circa 10000 anni che, dalla scoperta dell’agricoltura, si è capito quanto la divisione del lavoro, e la maggiore competenza individuale che necessariamente ne deriva, sia stata  un elemento determinante per l’evoluzione culturale umana. Basta chiedere agli … esperti, verificandone le competenze ancor prima di offrigli il pranzo o la sala Marconi della sede centrale di un’autorevole struttura scientifica che si dovrebbe dirigere.
Certi problemi i cacciatori-raccoglitori se li potrebbero tranquillamente discutere fra di loro.

 

11/10/10-IT

·         Presentato a Pordenone il programma della 14’ edizione di Scienzartambiente – per un mondo di pace -, il   festival della biodiversità, che inizierà il 14 ottobre a Pordenone e si concluderà il 18. Se ne parla nel sito IlFriuli.it

 

7/10/10-UK

·         L’Animal Simulation Laboratory dell’Università di Manchester, diretto da W. I. SELLERS mette a disposizione dei ricercatori alcuni video ad alta risoluzione che descrivono i comportamenti dell’apparato locomotore in alcune situazioni di interesse evolutivo. Sono disponibili video che descrivono o simulano la locomozione in scimmie antropomorfe che trasportano oggetti (per capire meglio il passaggio verso la locomozione bipede (“Hominoid energetics: could load carriage have driven the early adoption of bipedal locomotion in human evolution”) o in dinosauri bipedi o quadrupedi (“Four legs good, two legs better?")  

·         Su Nature un articolo (“Altruism researchers must cooperate”) informa su una recente riunione fra etologi esperti di comportamento sociale. Sembra che sia sorta l’esigenza di riprendere la discussione su un problema che già angosciava Darwin e che forse non è da ritenersi già risolto, cioè il modo con cui la selezione naturale possa aver favorito il successo del comportamento altruistico, che oggettivamente non favorisce il successo del patrimonio genetico di chi rischia la vita per permettere la sopravvivenza di altri, più o meno imparentati.
Se il comportamento altruista pone rilevanti quesiti nei meccanismi quasi automatici che osserviamo negli insetti sociali, non dobbiamo dimenticare come i nuovi comportamenti sociali complessi e ben poco automatici che sono comparsi nei mammiferi ma soprattutto nei primati e poi, ancora più compessi e sempre meno automatici, anche nell’uomo.

 

6/10/10-INDIA

·         Originale l’idea di addestrare primati (Langur/colobi) per garantire, agli sportivi che partecipano a New Dehli ai Commonwealth Games, la protezione da altri primati (Macaca) invadenti (“Monkeys Hired to Work at Commonwealth Games”), ma non tutti questi guardiani sembra siano stati adeguatamente addestrati. C’è il sospetto che anche loro o amino l’elettronica come tutti gli umani, o non apprezzino il lavoro dei giornalisti come fanno alcuni umani (“Phone-stealing monkey attacks BBC man”). Meno chiaro con quale lotta biologica intendano controllare la presenza la presenza di grossi insetti e cobra nell’area dei giochi.

 

6/10/10-SE

·         Il premio Nobel per la chimica è stato assegnato a tre ricercatori (Heck, Negishi e Suzuki) che hanno scoperto alcuni meccanismi di base della chimica del carbonio, che costituisce l’elemento principale nelle molecole che costituiscono gli esseri viventi: "La chimica basata sul carbonio  -  ha spiegato mercoledì mattina a Stoccolma il comitato Nobel che assegna il premio  -  permette di assemblare molecole così complesse come quelle create dalla natura. È alla base stessa della vita ed è responsabile per numerosi fenomeni affascinanti, come il colore dei fiori, il veleno dei serpenti e la produzione di sostanze che uccidono i batteri come la penicillina. La chimica organica ha permesso agli uomini di continuare a costruire partendo da ciò che la natura aveva già fatto, sfruttando la capacità degli atomi di carbonio di fornire uno scheletro solido per una grande varietà di molecole”.

 

5/10/10-IL

·         [da NCSE] E’ abbastanza evidente che in Israele la libertà di espressione sia negata, almeno agli antievoluzionisti. D’altronde lo stesso è successo in Turchia quando ci hanno provato nel 2009 (in una struttura simile, il TUBITAK - il loro CNR: “Turkey's Science Board Censors Darwin”). A differenza di quanto può avvenire in Italia, il chief scientist G.Avital è stato licenziato dal ministro dell’educazione israeliano Gideon Sa'ar “SOLO” per le sue prese di posizione contro la teoria di Darwin, oltre che contro il riscaldamento globale (“Sa'ar dismisses chief scientist for questioning evolution”).
Sembra quindi che in Israele, dove forse si impegnano molto per mantenere a qualsiasi costo la loro attuale posizione elevata nella ricerca scientifica, non si possano mettere in discussione le basi della scienza moderna senza pagarne le conseguenze.
Il capo scienziato sosteneva infatti che “There are those for whom evolution is a religion and are unwilling to hear about anything else. If textbooks state explicitly that human beings' origins are to be found with monkeys, I would want students to pursue and grapple with other opinions.There are many people who don't believe the evolutionary account is correct”. Anche qui si sentono le solite sciocchezze sulla scienza come religione e sull’esigenza di fornire anche le spiegazioni mitologiche incompatibili con lo sviluppo della cultura umana, il prodotto dell’evoluzione biologica che più ci distingue dagli altri animali.
La notizia è stata ripresa anche in Turchia, Spagna, Francia, USA e UK (anche da Nature). In una rivista religiosa ebraica (Chabad) si pubblica invece un articolo scientifico che smentirebbe la teoria dell’evoluzione e si chiarisce che …
science is no longer a contradiction to Judaism”.
Anche il Discovery Institute non è stato indifferente. In Italia, come è successo per la notizia quanto avvenuto al CNR turco l’anno scorso, la notizia sembra sia stata fermata alla frontiera…
Per fortuna ne aveva almeno parlato Tarditi Spagnoli su Pikaia in marzo, mentre un altro blog attento alla questione era stato Pharyngula già in febbraio...
Come forse si sa, dopo i creazionisti USA che hanno organizzato ben tre micro-convegni creazionisti a Roma nel 2009, a fine mese giungeranno creazionisti turchi.
Forse non ci si è accorti che da tempo invitano gli italiani a fare domande imbarazzanti e invadenti al papa sull’attuale posizione dei cattolici, favorevole sia all’evoluzione biologica che ai suoi tempi lunghissimi (“I Cristiani devoti dovrebbero porre queste domande al Papa”)…

 

5/10/10-IT

·         M.PiatteIIi Palmarini, con un articolo dal  titolo apparentemente provocatorio (“SVELATO IL "PUNTO DEBOLE" DI DARWIN”), racconta sul Corriere di alcuni recenti esperimenti che fanno ipotizzare un’accelerazione dell’evoluzione nei momenti successivi ai fenomeni di speciazione. Sembra di capire che in uno dei lavori si siano ottenute più datazioni indipendenti del momento della separazione fra le specie di Drosophila citate.

 

4/10/10-USA

·         Non sarà l’unico “animale” ad essere protagonista in una puntata della trasmissione, ma Kanzi (“The ape who has conversations with humans”) sarà il personaggio di cui si parlerà nella puntata odierna di “Ultimate Amazing Animals” di Oprah Winfrey.
Sembra di capire che, a differenza di altre trasmissioni televisive in cui si utilizzano i primati, non se ne dovrebbe fare un uso strumentale. Nel sito ci sono infatti pagine su Kanzi e si approfitta della sua presenza per informare sui pericoli a cui vanno incontro i bonobo in natura. Come si sa, i bonobo costituiscono una delle specie animali attualmente viventi filogeneticamente più vicine alla nostra specie.
Nel sito si pubblicizza anche un libro davvero originale, Ape House, un romanzo di Sara Gruen i cui interpreti sono … un gruppo di bonobo. Qui un altro articolo sul libro.  

 

3/10/10-Europe

·         L’autunno sembra propiziare i viaggi in Europa di chi riesce a mescolare le religioni, diverse fra loro, con le conoscenze scientifiche, che sono universali. Da una parte abbiamo il tour inglese di M.Behe, un biochimico universitario esponente dell’Intelligent Design USA. E’ la seconda volta che un esponente importante dell’ID viene in Europa ed è la prima volta che si presenta in iniziative pubbliche fuori da un ambito congressuale
Pur non essendo riuscito a convincere il giudice di Harrisburg che l’ID sia diverso da una fede religiosa (l’ID non offre infatti spiegazioni scientifiche alternative adeguate alle esigenze e alle conoscenze del mondo attuale), proverà in novembre a convincere gli inglesi, in un tour che lo porterà anche a Oxford; qui il calendario per chi volesse prenotarsi per una delle conferenze a pagamento su “Darwin or Design?” o volesse fare donazioni.
Purtroppo per lui si è scoperto recentemente che non è riuscito nemmeno a convincere uno dei figli, che gli ha fatto pure uno scherzo spiacevole oltre che scorretto (lo cita PZ Meyer il 7/10/10 nel suo blog: “
Michael Behe's son has a surprise”).
Esclusivamente religioso è invece l’interesse del tour di creazionisti islamici organizzato in ottobre in Germania e Italia (saranno a Milano il 21/10). In questo caso l’interesse primario non sono proprio gli scienziati, quanto gli esponenti delle religioni protestante e cattolica, che sull’evoluzione biologica come fatto hanno opinioni opposte, pur non accettando la teoria neodarwiniana né proponendo serie ipotesi alternative. 
Non stupirebbe quindi che approfittassero dell’occasione per diffondere il loro  appello a mettere in difficoltà il papa (“I Cristiani devoti dovrebbero porre queste domande al Papa”) con domande che sarebbero certo imbarazzanti, in quanto fanno riferimento anche al suo documento del 2004 in cui (al par.63) si accettano molte scoperte della scienza. In particolare qui si accetta che l’universo abbia 14 miliardi di anni, che l’uomo abbia avuto origine nei primati e addirittura che tutte le specie attualmente viventi abbiano avuto un’origine comune, fatto che richiede e giustifica un processo evolutivo il cui meccanismo è tutto da spiegare.
In particolare fanno chiedere (?) che il papa smentisca che “la fede nella creazione propria della cristianità e l’evoluzione biologica sono complementari
Per questi predicatori tutto ciò sarebbe infatti inaccettabile anche per i cristiani: “A fronte di queste posizioni, irrenconciliabili con la fede in Allah (Dio) e il cristianesimo, è necessario mettere in chiaro se queste sconcertanti affermazioni siano attribuibili al Vaticano oppure no”.
Curiosa, ma non sorprendente, la concordanza di queste posizioni creazioniste con le posizioni della parte conservatrice della chiesa cattolica; simili sono anche le pressioni per modificare la posizione ufficiale (l’evoluzionismo teista) della chiesa cattolica,. Lo si capisce da un editoriale dell’aprile 2009 e da un articolo della fine del 2009 (“
Il teo-evoluzionismo è una malattia dello spirito da cui guardarsi”).
Queste pressioni si sono manifestate organizzando a Roma nel 2009 ben tre diverse iniziative (
all’Università statale La Sapienza il 3/11/08, al CNR il 23/2/09, e all’Università privata S.Pio V il 9/11/09) che propagandavano settecentesche posizioni “creazioniste biblichesimili a quelle islamiche, che prevedono un universo di poche migliaia di anni.
O forse sarebbe meglio dire “quasi simili”: finora nessuno aveva avuto la bella idea di invitare in Italia, presentandolo magari come uno scienziato, un predicatore che a Milano il 21/10 potrebbe mettere tutti in imbarazzo ripetendo anche davanti ai giornalisti l’appello ai cattolici italiani presente nel suo sito web: “Se queste affermazioni fossero veramente attribuibili al Vaticano, [e sull’origine unica degli esseri viventi e sul tempo profondo non c’è dubbio] ne deriverebbe la seguente conclusione: la massoneria e i sionisti starebbero esercitando pressioni sul Papato [!]. Se una tale pressione da parte dei massoni e dei sionisti atei [!] fosse vera, e al Papa fosse impedito di sostenere la verità, si tratterebbe allora di una situazione estremamente seria. Ciò significherebbe che la dittatura darvinista [!] non ha limiti. Si dovrebbe inoltre concludere che il Vaticano si è fatto strumento di questo orribile complotto, evitando di difendere e affermare queste verità
”.
Non sono problemi che riguardano certo la scienza, ma chiarisce molto bene quanto la ragione dovrebbe essere sempre tenuta in gran considerazione. Anche per questo i toni delle relazioni fra le diverse religioni dovrebbero essere mantenute su livelli di maggior rispetto reciproco.
Nulla da dire sui rapporti con la scienza; non esistono, tanto è vero che si potrebbe approfittare dell’occasione per restituire loro i volumi del suo “Atlas of creation” che hanno regalato a mezza Europa; chi ce l’ha può controllare che a pag.241 e 244 contengono l’immagine di esche da pescatori, a confronto con i fossili… sono capolavori, talmente ben fatti da confondere qualsiasi creazionista, oltre ai pesci a cui sarebbero in realtà destinate.
C’è anche un bel video di R.Dawkins su questo divertente pasticcio.

 

3/10/10-IT

·         Sull’Avvenire un articolo del responsabile del DISF, il fisico don TanzeIIa-Nitti: “Scienziati e Dio, attrazione o Repulsione”. Curioso che di Darwin si dica “che molti lo considerano erroneamente uno dei Padri fondatori del materialismo”, come se non fosse possibile scoprire chi siano questi “molti”.
A Darwin viene comunque diagnosticato un agnosticismo scientifico e non teologico. Non è invece chiaro se gli erronei siano affetti da una semplice allergia, anche se preoccupa che si prolunghi ormai da un secolo e mezzo e non sembra vi siano cure efficaci. C’è il dubbio che don TanzeIIa Nitti non ami questa allergia, ma comunque rimane prudente.  

 

2/10/10-IT

·         Sul quotidiano di Como un articolo di L.L.Cavalli Sforza (“Un antenato comune nel DNA dell’umanità”), tratto dal volume “La specie prepotente”

 

 

 

SETTEMBRE 2010

29/9/10-USA

·         Nel blog di C.Zimmer si commenta il recente articolo in cui AZ.Rajala et al. raccontano della capacità della Macaca rhesus di riconoscersi in uno specchio. Per questa specie sarebbe la prima dimostrazione, per cui la notizia è importante (“Rhesus Monkeys (Macaca mulatta) Do Recognize Themselves in the Mirror: Implications for the Evolution of Self-Recognition”).  Rimane comunque qualche ricercatore che dice a C.Zimmer che non è del tutto convinto. In effetti in Macaca si era provato a dimostrarlo anche altre volte, ma senza successo. Ben diversa, si sa, la capacità di autoriconoscimento negli scimpanzé.

 

29/9/10-IT

·         [da Pikaia] Le prossime generazioni dovranno imparare a gestire correttamente le informazioni che si otterranno grazie ad un sempre maggiore utilizzo del metodo scientifico, che attribuisce grande importanza alla coerenza di risultati ottenuti con metodi diversi.
I biologi ben sanno che una gran massa di dati sta confermando non solo le alterazioni climatiche influenzate dalle attività umane, ma anche gli effetti di questi cambiamenti sulla biologia di molte specie animali e vegetali, e i dati, ottenuti da diverse fonti, sono spesso coerenti fra di loro e difficilmente possono essere contestati.
Altri dati che confermano invece come anche la nostra specie stia cominciando ad essere coinvolta, e di ciò se ne rendono conto soprattutto le compagnie di assicurazione.
Utile quindi dare un’occhiata non superficiale ai risultati di questa ricerca, coordinata da uno zoologo italiano, N.Saino: “Climate warming, ecological mismatch at arrival and population decline in migratory birds”.
Certo si potrà sempre incontrare qualcuno che sostiene che questi dati si basino su “presupposti filosofici e religiosi come la teorie di Darwin”, ma è sperabile che si cominci a saper distinguere fra diritto di opinione e diritto alla ragione, ovviamente allergica a perder tempo ad ascoltare sciocchezze, se ben preparata e allenata a riconoscerle 

 

28/9/10-USA

·         [da NCSE] Interessante e originale sondaggio realizzato negli USA dal Pew Research Center’s Forum on Religion & Public Life sulla conoscenza della religione (“US religious knowledge of religion”). Abbastanza sconcertante la scarsa conoscenza di eventi e persone che riguardano le religioni, come pure il fatto che i più informati (solo il 20% di risposte esatte, comunque) risultano essere atei e agnostici, seguiti a breve distanza solo da ebrei e mormoni, come riferisce il New York Times (“Basic Religion Test Stumps Many Americans”). Il presidente degli atei USA non era troppo stupito del risultato: “Atheism is an effect of that knowledge, not a lack of knowledge. I gave a Bible to my daughter. That’s how you make atheists”.
C’era anche una domanda su Darwin e una sul processo Scopes, che hanno evidenziato una scarsa conoscenza perfino di Darwin /70% ha attribuito a lui la teoria dell’evoluzione per selezione naturale). 

·         Sembra di vedere un notevole dinamismo nel gruppo creazionista USA che gestisce anche il sito web “Creation ministries International”. L’anno scorso è riuscito a produrre un film apparentemente ben fatto sulla vita di Darwin (“Darwin: the Voyage that Shook the World”), tanto da essere stato acquistato e tradotto in italiano dalla rete La7, che il 16/9 lo ha proiettato, inserendolo in un contesto evoluzionista non coerente con gli obiettivi del film.
Da poco hanno messo in rete una ventina di video creazionisti di circa un’ora (“Creation magazine live”), dove dimostrano di riuscire a spiegare quasi qualsiasi cosa, anche se riconoscono che “
Although evolution does fit with many religions (atheism, for example) it cannot be made to fit with Christianity”.
Hanno messo in piedi anche un sito web in italiano con la traduzione dei loro documenti (per ora solo di 4, fra cui uno da cui si capisce che sono YEC, “young earth creationists”). Gestiscono anche siti web in molte altre lingue e un sito per bambini creazionisti. Un altro sito creazionista pediatrico è “Kids for truth

 

27/9/10-USA

·         Uno spettatore del dibattito “4 nails in Darwin’s coffin”, avvenuto il 23/9 fra creazionisti ed evoluzionisti alla Southern Medhodist University, ha messo in rete i video che ha personalmente realizzato. Si può quindi partecipare al dibattito anche se in differita. Nel sito del video che è stato presentato per la prima volta in qull’occasione, Darwin’s dilemma, è stata aggiunta una pagina web per gestire le reazioni a quell’iniziativa.

·         L’NCSE offre una preview (in PDF) del libro di Char Matejovsky Stones & Bones (Polebridge Press, 2007)

 

26/9/10-USA

·         Certo si sospetta subito di non essere in Italia quando leggiamo una frase come “La leadership futura dipende da come noi educhiamo oggi i nostri figli soprattutto in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM)”.
La certezza si rafforza quando si scopre che sono parole dette dal capo del governo. E infatti si tratta di parole pronunciate dal presidente USA Obama il 16 settembre, chiamando il popolo americano ad attrezzarsi meglio di fronte alla sfida che sta arrivando, minacciosa come una tempesta, dall’oriente (che per gli USA è però ad occidente…). Si stanno infatti accorgendo degli enormi investimenti che, soprattutto in Cina, fanno in questi settori. Negli USA sanno bene quanto molti paesi orientali, soprattutto Corea e Iran, stanno investendo per inviare i loro migliori studenti nelle migliori università americane, che non sembra proprio siano intenzionate a favorire i lombardi, come sembra che qualche nostro bel tipo un po’ provinciale abbia proposto, forse sospettando che molti lombardi … non siano più così competitivi e debbano quindi ricorrere a qualche aiutino.
La National Academy Press sembra che stia dando il suo contributo in questa  sfida, pubblicando
Rising Above the Gathering Storm, Revisited: Rapidly Approaching Category 5, una ricerca che valuta i progressi rispetto al lavoro originale di 5 anni fa (Rising Above the Gathering Storm, 2005), Come si può verificare ciccando sui link, ambedue i volumi sono scaricabili gratuitamente, per cui sono a disposizione di chi volesse organizzare meglio la formazione scolastica anche nel nostro paese e anche nelle regioni più a rischio, come la Lombardia.
Un’ulteriore occhiata alla pagina della NAP che inizia con la citazione di Obama permette di scoprire altre interessanti pubblicazioni,tutte in gran parte liberamente disponibili:

o        Ready, Set, SCIENCE! (free)

o        Surrounded by Science (free on line)

o        Learning Science in Informal Environments (free on line)

o        Taking Science to School (free)

o        How People Learn (free on line)

o        How Students Learn: Science in the Classroom (free)

o        Teaching About Evolution and the Nature of Science ((free on line)

o        Science, Evolution, and Creationism (free)

o        How Students Learn: Mathematics in the Classroom (free on line)

o        Engineering in K-12 Education: Understanding the Status and Improving the Prospects (free on line)

Da una parte è interessante verificare l’enfasi con cui negli USA ci si impegni nella formazione scientifica, dall’altra si nota come siano assolutamente da finanziare e sostenere iniziative come i Festival della Scienza che in autunno si realizzano in alcune (troppo poche) città italiane; in questi giorni vediamo infatti aprirsi iniziative per la diffusion delle conoscenze scientifiche gestite dagli enti locali, anche se non tutte purtroppo in espansione rispetto agli anni precedenti.
Sono tutte comunque iniziative che si svolgono in un ambiente informale, in luoghi in cui di solito era molto difficile incontrare la scienza.
Su Science Fair di USAToDay, un commento all’uscita questa settimana di questo importante report

 

25/9/10-USA

·         Il 24/10 si terrà un convegno antievoluzionista (“Evolution: the untold story: Latest Scientific Discoveries Challenge Darwinian Evolution's Fitness to Survive”) a Radnor in Pennsylvania. Ci saranno sia esponenti dell’ID, come il biologo M.Behe, che esponenti del creazionismo biblico e del geocentrismo, come Hugh Miller, che racconterà anche qui dei suoi dinosauri recenti). Ci saranno, sembra, grosse novità (“Mathematical proof that Man is devolving, not evolving”)

 

24/9/10-USA

·         Molto interessante il podcast (di 24’) di C.Zimmer su un argomento molto interessante, anche didatticamente. Si tratta di un ampliamento di quelle iniziave, tipo il progetto SETI, che prevedono di usare la potenza di calcolo dei cervelli elettronici (PC) che ci sono nelle nostre case. Adesso sembra che qualcuno non si accontenti più di quelli elettronici ma intenda mettere al suo servizio anche quelli biologici. Come si può capire, si chiede di collaborare attivamente accendendo il proprio cervello. Cosa c’è di meglio che proporre un gioco? Ed ecco il progetto Foldit, proposto da David Baker, professore di biochimica all’Università of Washington. Baker ha proposto di giocare ad un’attività di piegatura (folding) delle proteine, organizzata come una gara, con un punteggio ed una graduatoria. Il tutto è spiegato nel sito rosetta@home. Finora si sono presentate … 40000 persone!!!

·         Ci sarebbe a volte da imparare dagli USA: in Florida Joe Wolf, il presidente dei Florida Citizens for Science, ha avvertito il Florida Department of Education che in un libro di scienze che si chiedeva di poter adottare  nelle scuole superiori c’erano due pagine con frasi che dimostravano un’apertura verso il pensiero antiscientifico.
Cosa c’era scritto di scorretto?  Si confondeva fra meccanismi evolutivi casuali e non casuali, ma si alludeva a chi dubitava anche della teoria dell’evoluzione (“Skeptics observe that general evolution doesn’t adequately explain how a complex structure, such as the eye, could come to exist through infrequent random mutations”).
Per permettere l’adottabilità del libro le due pagine sono state eliminate, su richiesta del Department of Education.
In Italia magari avrebbe potuto anche succedere (ed è realmente successo …) che si censurassero le indicazioni della commissione, oppure che ci si appellasse alla liberta di espressione garantita dalla costituzione …; in questo modo ha potuto parlare in una sala del CNR anche Hugh Miller, uno dei partecipanti al prossimo convegno “Galileo was wrong”, che si terrà il 6/11/10.

 

24/9/10-UK

·         Nel sito della Biologos Foundation si annuncia lo sbarco in Europa del movimento USA dell’Intelligent Design. Si parte dall’alto: il Center for Intelligent Design ha aperto la prima sede europea a Glasgow.
Come ripetono nel loro nuovo sito web, non c’è niente di nuovo e soprattutto hanno un’idea talmente errata di cosa sia una teoria scientifica che non hasi vergognano a pubblicizzarla, sperando che col tempo diventi convincente: “The theory of Intelligent Design argues that certain features of the universe and of living things are best explained by intelligent causation”. Questa è la stessa definizione, priva di analisi distruttive o ragionevoli spiegazioni alternative, che diede Behe quando testimoniò nel 2005 al processo di Harrisburg/Dover, convincendo il giudice Jones che l’ID fosse evidentemente solo una fede religiosa.
E’ facile rendersi conto che è più adatta per una fede che che per una teoria scientifica, non fornendo alcuna dimostrazione che fosse alternativa e migliore rispetto alla teoria proposta oggi dal metodo scientifico. 

 

24/9/10-IT

·         Questa sera è La notte dei Ricercatori. In tutta Europa la notte del 24 settembre è dedicata ai ricercatori e alle loro scoperte

·         [da Pikaia] E’ disponibile, per chi volesse dedicare molto tempo ad organizzare in anticipo la propria visita, il calendario delle iniziative previste per il Festival della Scienza di Genova, previsto fra il 29 ottobre e il 7 novembre. Programma.
Gli eventi del Festival della Scienza sono organizzati in sei orizzonti tematici. L'intero programma è consultabile anche per tipologia di evento e ordine cronologico. Sezioni speciali sono dedicate agli eventi dedicati alla Biennale del Mediterraneo , ai grandi " contenitori " del Festival e al Festival in Liguria. Il Festival della Scienza aderisce all’Anno Internazionale della Biodiversità 2010 proclamato dalle Nazioni Unite  ed è partner di LaserFest , iniziativa internazionale per il 50° anniversario della realizzazione del primo LASER.
In Piazza De Ferrari, dentro la Fontana, è allestita una riproduzione scenografica di un geyser, con le sue fumarole, i suoi brontolii e i suoi sbuffi.
Su Affari italiani si può leggere un lungo articolo sul Festival di Genova

·         Nel caso si volesse approfittare di altri festival della scienza che si svolgeranno nel frattempo, ci sono quelli di Perugia (PerugiaScienceFest) che inizia il 30 settembre, e di Bergamo (BergamoScienza) dal primo ottobre; qui il progranma e le mappe per orientarsi a Bergamo..Se ne parla nel blog di M.Ferrari (“Bergamoscienza o bergamoscettica?”)

 

23/9/10-USA

 

·         Chi avesse avuto la costanza di leggere sulla rivista diretta dal prof.De Mattei (Radici Cristiane n.45) tutti gli articoli sul convegno creazionista da lui organizzato al CNR il 23/2/09 insieme a ben 6 consulenti del Kolbe Center for Creation (per contestare il contemporaneo convegno evoluzionista organizzato sempre a Roma dal Vaticano) si ricorderà certo dell’intervista al chimico Hugh Miller. Per cercare di convincere che l’evoluzione biologica non fosse un fatto reale, raccontava infatti con quanta abilità l’uomo preistorico cacciasse i dinosauri e li trasformasse in bistecche.
Una relazione “più seria” del convegno la si può trovare nel libro (“Evoluzionismo: Il tramonto di un’ipotesi”, incredibilmente finanziato con 9800 euro dal CNR nonostante i laboratori di ricerca ottengano risultati ben diversi…). Il libro è stato presentato il 20/11 in un dibattito a Chiasso, raccontato dal presidente della SIBE (presente come spettatore “straniero”), e poi il 30/11 perfino a Montecarlo.
Un sunto del convegno in inglese lo si può trovare qui nel sito del Kolbe Center for Creation (“The day’s presentations delivered a devastating refutation of the evolutionary hypothesis”), dove si trova anche il testo integrale della comunicazione del presidente del KC, Hugh Owen (“
The Negative Impact of Evolutionary Hypothesis on Scientific Research”).

·         Scopriamo oggi che H.Miller non si limita a credere (e purtroppo ha convinto di questo addirittura il nostro vicepresidente del CNR!) che i dinosauri fossero vissuti fino a 30000 anni fa quando l’Homo sapiens li avrebbe mangiati uno dopo l’altro, facendoli prima inciampare con una corda fra gli alberi (non è chiaro come abbiano fatto con gli pterodattili…!?).
Miller non ha infatti dubbi a sconfessare anche N.Copernico e G.Galilei (e non solo…), sostenendo che sia il sole a girare intorno alla terra … [come appare evidente a chiunque abbia la pazienza di guardare cosa fa il sole da mane a sera…]
Hugh Miller infatti, oltre ad animare i convegni (in USA, ma anche in Italia al CNR) che sostengono che “Darwin was wrong” (qui i gadget) sarà uno degli “scienziati” a tenere in piedi il 6/11/10 il convegno cattolico “Galileo was wrong” (qui i gadget, meno fantasiosi). Sembra sia solo l’inizio, dato che il convegno si presenta come “the first annual conference on geocentrism”.
Aprirà il convegno anti-Galilei un altro dinamico cattolico del comitato “scientifico”  del Kolbe Center, R.Sungenis, con una comunicazione “Geocentrism they know it but they’re hiding it”, una chiave di lettura che ha molto successo fra chi non capisce molto il metodo scientifico.
Il convegno “casualmente” (?) si terrà a South Bend nell’Indiana, proprio a fianco dell’università cattolica Notre Dame, da considerare un covo di biologi evoluzionisti cattolici. Proprio loro hanno infatti collaborato nell’organizzazione del convegno “evoluzionista” vaticano su Darwin organizzato da Mons.Ravasi e contestato dal Kolbe Center con il convegno contemporaneo realizzato (a spese loro?) al CNR il
23/2/09!
Se qualcuno il prossimo 6 novembre non potesse andare in Indiana al convegno, qui puo’ ordinare per 86$ i due volumi “molto convincenti” sul geocentrismo; dicono siano oggi i migliori, grazie anche a … recenti scoperte di fatti … che Galilei non conosceva ancora.
Se invece qualcuno incontrasse il papa, dovrebbe riferire che Sungenis non crede sia stato chiaro quando ai parroci del Cadore il 24/7/07 disse “ci sono tante prove scientifiche in favore di un’evoluzione che appare come una realtà che dobbiamo vedere e che arricchisce la nostra conoscenza della vita e dell’essere come tale”.
Il messaggio da riferire (“Pope Benedict’s Recent Statement on Evolution What It Really Means”) finisce con l’invito “Would some dedicated and courageous individual please get this information to Pope Benedict XVI?”).
Un commento sul blog Bad Astronomy: Geocentrism? Seriously? Se ne parla anche sul blog Panda’s Thumb, dove suggeriscono pure alcuni esperimenti che si possono fare anche personalmente per dimostrare che il geocentrismo proprio non spiega alcuni fatti, nonostante le apparenze.

·         J.Coyne nel suo blog Why evolution is true si stupisce parecchio che la rivista PlosOne abbia accettato di pubblicare un articolo che spiega un fatto che nemmeno si sa se sia avvenuto (e nemmeno si sa se ha risolto un problema realmente esistito). Nel suo post “Parting the red sea”, cita e linka l’articolo sulle eventuali possibili modalità di attraversamento a piedi (asciutti) del mar Rosso (“Dynamics of wind setdown at Suez and the eastern Nile Delta””),.Ovviamente la ricerca ha l’obiettivo di rendere meno miracolosa l’impresa di Mosè.

 

22/9/10-IT

·         [da Pikaia] "Come comunicare la scienza e organizzare eventi divulgativi scienti­fici e culturali", questo il tema del congresso "Comunicare la scienza", che si terrà tra il 6 e l'8 ottobre presso il Centro Universitario EuroMediterraneo di Ronzano, Bologna. Ci si può iscrivere fino al 28 settembre. Locandina (226kB). Programma (14kB)

·         Sempre sullo stesso argomento (comunicazione della scienza), sono on line nel blog Presente 2.0 (“Biolunch at ESOF 2010 – The first videos are online”) i video che illustrano un’insolita iniziativa organizzata da F.Turone e J.Pasotti in luglio all’ESOF2010 (Euroscience Open Forum) di Torino, un Taste of Science Biolunch di cui aveva parlato anche Science (“Italian Scientists Provide Food With Thought”). All’iniziativa hanno partecipato (occupando i posti in piedi e cercando di distrarre gli altri che mangiavano) A.Pilastro, G.Bertorelle, M.Casiraghi, P.Bonfante, R.Papa, R.Velasco. 

 

18/9/10-IT

·         Su Repubblica due articoli a commento dell’ultimo di libro di S.Hawking (“Grand design”), che contiene la sua spiegazione del motivo per cui  l’ipotesi di Dio non sarebbe necessaria per spiegare l’origine e l’evoluzione dell’universo.
Il primo è un articolo di M.Cattaneo (“
DIO E LO SCIENZIATO”) e il secondo di L.L.Cavalli Sforza (“DIO E LO SCIENZIATO”). Sconcerta un po’ il fatto che alcuni  sottotitoli attribuiscano ad Hawking la pretesa di “provare l’inesistenza del creatore”; e questo nonostante Cattaneo sottolinei come Hawking abbia invece detto qualcosa di diverso: “non è necessario ipotizzare l’esistenza di un dio o di un essere soprannaturale”. Altri sottotitoli invece sono corretti: “non c’è alcun bisogno di ipotizzare l’intervento esterno di un creatore”.
Cavalli-Sforza poi, ricordando come un problema simile ci sia stato anche per la spiegazione dell’evoluzione dei viventi, sottolinea come anche Darwin da giovane la spiegasse allo stesso modo dei creazionisti attuali; solo successivamente ha scoperto che invece ci possono essere spiegazioni migliori e più semplici.
Il mondo gli è stato grato di una scoperta che comunque anche altri colleghi stavano facendo in quel periodo, a cominciare da Wallace, che gli ha insidiato la primogenitura. 
Cavalli-Sforza giustamente ricorda come nessuno si stupisca o addirittura si metta per traverso se in molti altri campi del sapere la scienza ci fornisce spiegazioni che permettono di non dover più ricorrere alla magia o al soprannaturale. Forse si ricorda meglio di altri più giovani quanto le spiegazioni che fanno ricorso al soprannaturale siano state molto frequenti anche in un recente passato.
Ancora oggi, comunque possiamo trovare, anche grazie ad internet, chi crede che si possano risolvere con S.Giuseppe i problemi degli esami universitari in modo più economico rispetto al CEPU.
E’ noto, e nessuno pochi si stupiscono, che né la ragione nè la giustizia oggi accettano che si risolvano i problemi di salute o scolastici o metereologici ricorrendo a preghiere o cure miracolose.
E’ evidente, e non ci si dovrebbe più meravigliare, come dai tempi di G.Galilei buona parte delle spiegazioni irrazionali abbiano lasciato il campo a spiegazioni materialiste e razionali. Qualcuno non lo apprezza…
Pochi sanno che quando ha voluto discutere di evoluzione biologica anche il papa attuale nel 2006 ha invitato a Castelgandolfo ad un seminario ristretto con i suoi allievi un esperto, un biologo molecolare austriaco, Peter Schuster.
Il 18/8/06 in un’intervista a J.Allen del National Catholic Review P.Schuster ha chiarito che i biologi non hanno ormai più bisogno di Dio per spiegare l’evoluzione biologica (“Biology by no means disproves the idea of a Creator, but the point is that we don't need a Creator to explain what we see. One hundred years ago, it was the common belief of Christians that God directly created every new species. Darwin showed how natural development can lead to new species. Today we understand this much better, and there's no evidence that can't be explained within this general framework”). Il papa si è purtroppo assentato nella mattinata in cui Schuster parlava, ma gli hanno fatto un riassunto e comunque Schuster ha poi partecipato alla discussione.. .

·         Nel blog Cattolicesimo vengono ripresi alcuni articoli critici verso le opinioni di Hawkins, non disgiunte da riflessioni sul significato del dolore nel mondo in relazione all’esistenza o meno di un’entità che secondo qualcuno dovrebbe vigilare.con modalità che secondo qualche articolo sarebbero chiaramente inadeguate. S.Zecchi nel suo intervento sui confini fra “il come” e “il perché” (“Stephen Hawking ci dice com'è nato l'universo Ma non affronta il perché “) va anche oltre, con un rischioso accostamento fra la grave patologia che ha colpito Hawking e una possibile causa: “Ma la scienza medica non gli dirà mai perché proprio lui è stato colpito dal male e quale significato ha la sua sofferenza per il male. Forse Hawking, come Giobbe, avrà domandato a Dio il perché del male a un giusto”. Altri evitano di porsi domande a rischio (“Il senso della vita: "Difficile credere a Dio di fronte a certi fatti")

 

18/9/10-USA

·         Per evidenziare l’abisso, o l’oceano che separa i neocreazionisti protestanti USA dai paleocreazionisti cattolici e eventuali possibili protestanti associati che cercano di farsi notare oggi in Italia, basta confrontare il convegno organizzato il 16 ottobre a Roma con quello della settimana prossima alla Southern Methodist University di Dallas (“4 nails in Darwin’s coffin”).
Negli USA ci sarà il confronto fra due degli “esperti” del Discovery Institute (J.Wells e S.Meyer) e un paio di biologi evoluzionisti. In Italia si difenderà ancora l’indifendibile storia biblica, che prevede una “terra giovane”, avente qualche migliaia di anni, come confermano sia l’AISO che il vicepresidente del CNR, che a Roma rappresenterà la parte “non allineata”, irrazionale, degli antievoluzionisti cattolici.
Possiamo sperare che il vocepèresidente del CNR, star della serata, ripeta davanti al previsto geologo e ad un pubblico più qualificato di quello svizzero la sua originalissima e sconcertante ipotesi sul motivo dei cambiamenti, che già Darwin sospettava razionalmente necessari, della scala dei tempi dell’evoluzione dell’universo, su cui concordava ovviamente anche il papa già nel 2004.
Negli USA invece gli “esperti” dell’Intelligent Design “intelligentemente” hanno deciso di puntare quest’anno su un aspetto molto interessante e non ancora del tutto chiarito, l’esplosione delle forme di vita nel Cambiano, più di 500 milioni di anni fa, che secondo loro “Darwin non ha mai risolto” [che ne sapeva del Cambriano ...!].
Il confronto di Dallas (“Scientists Converge on SMU to Discuss Death of Darwin's Theory”) si svolgerà quindi il 23/9, discutendo attorno a questo argomento reale e intrigante, e sarà l’occasione per la prima proiezione di un film recentemente realizzato dal Discovery Intitute (“Darwin’s Dilemma”).
Dopo la pesante sconfitta in una battaglia non prevista e non voluta (che ha portato alla sconfitta al processo di Harrisburg/Dover) l’Intelligent Design si ripresenta con nuove strategie; soprattutto non lascerà scegliere ad altri, fossero anche i suoi sostenitori più impulsivi e meno “intelligenti”, il terreno di battaglia.

 

17/9/10-UK

·         Gli scienziati gesuiti che si occupano di evoluzione (Teilhard de Chardin è unn ottimo esempio e ha avuto e ha tuttora, nonostante gli anni – ormai 55 … dalla morte - anche qualche problema di incompatibilità …) sembra che a volte esagerino un po’ con la fantasia…
Oggi un articolo sul Mail OnLine (“
I'd love to baptise ET, says Vatican's stargazer”) ci informa che al Festival Britannico della Scienza di Birmingham P.Guy Consolmagno, uno dei 12 astronomi vaticani (custode dei meteoriti vaticani e amante della fantascienza) oltre ad altre dichiarazioni curiose sembra ne abbia fatta una che aiuta i cattolici a porre un confine importante, chiarendo – sulla base di idee medioevali - una differenza fra le macchine e qualsiasi essere vivente:

In the middle ages, the definition of a soul was to have intelligence, free will, freedom to love and freedom to make decisions, he said. Those characteristics may not be unique to humans. Any entity - no matter how many tentacles it has - has a soul”.
Spero che la traduzione sia facile: “Ogni essere vivente ha un’anima, indipendentemente dal numero di tentacoli che possiede”,

E’ probabile che una tale definizione dell’anima dovrebbe avere una notevole conseguenza sul modo in cui i cattolici si pongono di fronte ad ogni e qualsivoglia essere “animato”, ma soprattutto ridurre drasticamente la differenza percepita fra la nostra e le altre specie viventi.
In un’altra dichiarazione P.Consolmagno spiega meglio di tanti altri (d’altronde vive negli USA) il trucco che gli evoluzionisti ben conoscevano, ma che ad esempio il Card.Schonborg non aveva capito quando aveva preso una cotta per l’ID. Questo è il motivo per cui il cosiddetto “Disegno Intelligente”, un semplice cambio di nome del vecchio creazionismo, avvenuto nel 1989, ha avuto poi tanto immeritato successo fra chi continua a non accettare le semplici e evidenti spiegazioni che offre la scienza alle somiglianze fra gli esseri viventi:

On 'intelligent design', which claims that Darwin's theory of evolution cannot explain the complexity of life, he said: 'The word has been hijacked by a narrow group of Creationist fundamentalists in America to mean something it didn't originally mean at all. 'It's another form of the God of the gaps. 'It's bad theology in that it turns God once again into the pagan god of thunder and lightning.' The phrase 'intelligent design' was centuries old and described the idea that God could be discovered in the laws of space and time and the existence of human reason.    

 

 

17/9/10-USA

·         B.Switek, il paleontologo gestore del blog Laelaps che ha da poco cambiato indirizzo web, fa notare come ci sia una continuazione della saga del Darwinius masillae (“Darwinius Strikes Back”). E’ uscita infatti una risposta degli scopritori alla contestazione sulla attribuzione del reperto fossile, estremamente ben conservato, alle Aplorrine, cioè alle forme più primitiva di primati. La risposta è estremamente chiara (“Darwinius masillae is a Haplorhine - Reply to Williams et al. (2010)”) ma non sembra aver convinto B.Switek, che insiste a sostenere che non sia corretto confrontare le caratteristiche di un fossile con le caratteristiche dei primati attuali. Se ne parlerà anche nel sito di Pikaia. 

·         Esce oggi “on line first” il fascicolo 3 di settembre della rivista “Evolution: Education and Outreachdiretta da Niles Eldredge. Tema principale è l’evoluzione umana, con le sue novità a volte sconcertanti, e i problemi didattici che anche queste creano. Ecco i titoli:

o                    The Biodiversity Crisis: Lessons from Phylogenetic Sagas

o         Sagas of the Children of Time: The Importance of Phylogenetic Teaching in Biology

o         The Pleasures and Pitfalls of Teaching Human Evolution in the Museum

o         On Human Evolution

o         Fossils that Change Everything We Know About Human Evolution (...Or Not) […se ci si mette a scimmiottare i titoli creazionisti …]

o         Anthropological Genetics: Inferring the History of Our Species Through the Analysis of DNA

o         The First Hominins and the Origins of Bipedalism

o         Origin of the Genus Homo

o        Ci sono poi le review di due nuovi libri:

§                                 How Humans Evolved, 5th Ed., by Robert Boyd and Joan Silk. New York: W. W. Norton, 2009. pp 474 + front and end matter. P/b

§                                Caves of the Ape-Men: South Africa's Cradle of Humankind World Heritage Site, by Ronald J. Clarke and Timothy Partridge, with contributions by Kathleen Kuman. S.E. Publications/Witwatersrand University Press, 2010. Pp. 151. H/b R390.00/$70.00

·         Sempre dalla casa editrice Springer, sull’argomento c’è un interessante volume del 2007, con contributi di decine di paleoantropologi, coordinati da Winfried Henke and Ian Tattersall: ”Handbook of paleoanthropology”, in 3 volumi (indice).
Nei primi capitoli (non sempre presenti in simili volumi) vengono fornite le informazioni necessarie per capire come decine di diverse discipline permettano oggi di definire con notevole dettaglio sia i tempi che i modi dell’evoluzione dei primati e degli ominidi, fornendo gli strumenti per una ricostruzione non solo abbastanza fedele ma soprattutto confermata da diversi riscontri che si basano su dati fra loro indipendenti.
Fisica, chimica e biologia collaborano nelle indagini sui terreni, sui climi, sulla vegetazione, sulla fauna per fornire informazioni coerenti e quindi verosimili dell’ambiente in cui si sono evoluti i nostri antenati, che hanno acquisito progressivamente le caratteristiche che hanno permesso a Linneo di usare per noi il termine tassonomico di sapiens.
Forse la parola handbook poco si adatta alle 2100 pagine dei 3 volumi …;  una visita al sito web permette anche di scoprire che si possono leggere impunemente le 3 pagine iniziali dei capitoli, arricchendo le proprie conoscenze … almaneo sulle premesse necessarie per capire ad esempio i metodi cronometrici, la tafonomia e la diagenesi, e anche l’omologia. .

 

16/9/10-IT

·         Oggi pomeriggio su La7 nella trasmissione Atlantide, è stata raccontata (“Rapa Nui:il tramonto degli idoli di pietra”) la triste ma istruttiva storia dell’isola di Pasqua, trascinata in una tragedia ecologica dall’irrazionale interesse per un’attività, la costruzione dei mohai, monoliti in pietra, che ha portato al completo disboscamento e desertificazione dell’isola. Il documentario dimostra come la rinuncia ad un’analisi scientifica dei problemi, soffocata da una visione ideologica della realtà, possa impedire una corretta visione dei problemi.
Sono rischi a cui va incontro qualsiasi cultura, e anche la nostra non è immune dal rifiuto di una visione razionale e scientifica della realtà, con i rischi che ne derivano in un mondo sempre più piccolo e sovraffollato e in veloce cambiamento.
Si ne è avuta una dimostrazione della presenza del pensiero irrazionale (e soprattutto della difficoltà di accorgersene) nel vedere il successivo documentario (“I creazionisti raccontano il viaggio di Darwin”) presentato da Atlantide (a partire da 50’); si tratta di una versione particolare del racconto della vita di Darwin, il film “Darwin: the Voyage that Shook the World”; è stato infatti finanziato (ben 1M di $) da Creation Ministries International  (qui le loro idee sulla scienza e l’evoluzione) e realizzato da una compagnia australiana utilizzata per mimetizzarsi, Fathom Media. Nel sito di Wikipedia sul film si racconta dei problemi sorti con i tre storici che sono stati coinvolti nel film senza che avessero chiari gli obiettivi dei finanziatori,
Certamente qualcuno non sapeva che cosa La7 aveva fatto doppiare e stava trasmettendo … la presentatrice per esempio [che nel finale presenta addirittura in modo negativo i gruppi integralisti americani che hanno finanziato il film!].
Se qualcuno non l’ha capito nemmeno alla fine, è dovuto anche alla qualità e alla prudenza del filmato, non certo rozzo e incoerente come molti interventi di antievoluzionisti, che spesso non si accorgono nemmeno di aprire più problemi di quelli che cercano di risolvere (a loro).
E’ giunto quindi davvero a proposito l’intervento finale di T.Pievani, che dimostrava come nel 2004 l’irrazionalità e l’ideologia degli antievoluzionisti si fosse manifestata perfino nella sede che ne dovrebbe essere immune, il Ministero della Pubblica Istruzione, dove si osava modificare e nascondere perfino relazioni scritte da premi Nobel e dirette al ministro. Un articolo su Micromega (“L’affare Moratti/Darwin”) presenta tutto quello che tuttora si sa della vicenda.

 

16/9/10-USA

·         Non dovrebbe essere difficile suscitare l’interesse dei critici di Darwin e dell’evoluzione con i titoli degli articoli apparsi sul numero 25 (settembre 2010) della rivista Biology & Phylosopy, tanto sembrano mettere in dubbio le idee e le ipotesi care al buon vecchio Charles.
Questa infatti è oggi la biologia, estremamente complessa e difficilmente comprensibile soprattutto per chi non si mantiene aggiornato per motivi di lavoro.
Gli evoluzionisti - oltre ai titoli - potrebbero essere ancora più interessati al fatto che … tutti gli articoli sul concetto di “albero della vita” (forse davvero da rivedere in un periodo in cui si discute sul ruolo dei trasferimenti orizzontali di informazione genetica…) sono consultabili liberamente on line…
Special Issue: The Tree of Life/ Guest Edited by M.A.O`Malley

·         The tree of life: introduction to an evolutionary debate by

·         Maureen A. O’Malley, William Martin and John Dupré

·         The attempt on the life of the Tree of Life: science, philosophy and politics by W. Ford Doolittle

·         The series, the network, and the tree: changing metaphors of order in nature by  Olivier Rieppel

·         Why was Darwin’s view of species rejected by twentieth century biologists? by James Mallet

·         Ernst Mayr, the tree of life, and philosophy of biology by Maureen A. O’Malley

·         Microbiology and the species problem by Marc Ereshefsky

·         The myth of bacterial species and speciation by Jeffrey G. Lawrence and Adam C. Retchless

·         Natural taxonomy in light of horizontal gene transfer by Cheryl P. Andam, David Williams and J. Peter Gogarten

·         Evaluating Maclaurin and Sterelny’s conception of biodiversity in cases of frequent, promiscuous lateral gene transfer by  Gregory J. Morgan

·         Symbiosis, lateral function transfer and the (many) saplings of life by Frédéric Bouchard

·         Lifeness signatures and the roots of the tree of life by Christophe Malaterre

·         Gene sharing and genome evolution: networks in trees and trees in networks by Robert G. Beiko

·         Testing for treeness: lateral gene transfer, phylogenetic inference, and model selection by Joel D. Velasco and Elliott Sober

·        On the need for integrative phylogenomics, and some steps toward its creation by Eric Bapteste and Richard M. Burian

 

15/9/10-EIRE

·         Sembra che le reazioni suscitate dalla sua incoerenza abbiano convinto il Ministro della Scienza irlandese a non presenziare al lancio di un libro antievoluzionista (“Irish Minister for Science will not launch anti-evolution book”). Iil ministro comunque insiste ad apprezzare la libertà di opinione ,,,; forse il ministro non capisce che tornare oggi a spiegazioni non dimostrabili e non dimostrate non è certo indicazione di grande furbizia, quando si tratta di fatti materiali che hanno da tempo spiegazioni razionali convincenti e soprattutto utili.
Se negli USA il presidente Bush non si era preoccupato di nascondere le sue idee antievoluzioniste se non creazioniste (e il suo addetto scientifico aveva dovuto subito specificare che le idee del presidente non avrebbero ridotto l’ottimo livello dei finanziamenti alla ricerca biologica negli USA…), in Europa negli alti livelli governativi non si manifestava più da tempo il desiderio di tornare ai miti che caratterizzavano i precenti stadi dell’evoluzione culturale umana.
Per chi avesse dubbi e volesse verificare la fantasia e i deliri dell’autore del libro, trova su YouTube un paio di video che dovrebbero invogliare all’acquisto del libro.

 

15/9/10-USA

·         Con la scusa del ritorno a scuola, l’antropologo G.Laden ricorda nel suo blog un interessante articolo uscito agli inizi del 2010. Era un lungo articolo di un esperto nel NCSE (J.Rosenau: “Leap of faith: Intelligent Designs trajectory after Dover”), sempre interessante per chi vuole capire le nuove strategie del Discovery Institute dopo la pesante (e costosa) sconfitta subita nel processo di Harrisburg/Dover. L’articolo sembra sia stato molto apprezzato dai lettori che hanno inviato commenti sul suo blog (Thoughts from Kansas)..

·         Nel sito web Climate Services della NOAA (National Oceanic and Atrtmospheric Administration) si può giocare con alcuni cursori che controllano l’ambito temporale di alcuni grafici che mostrano i cambiamenti di alcuni importanti parametri climatici. Alcuni di questi oscillano, ma altri purtroppo no,

 

14/9/10-IT

·         Sull’Avvenire compare un intervista (“Coppens: L’Homo? Religiosus fin dalle caverne”) al paleoantropologo Yves Coppens, in occasione dell’uscita in Italia di un suo libro sull’evoluzione umana (“Il presente del passato”, Jaka Book). Coppens associa il sentimento religioso ad un trattamento dei morti diverso da quello che osserviamo negli animali. [in realtà ci sono alcune novità interessanti e poco note che riguardano il comportamento degli scimpanzé di fronte alla morte di qualcuno che è loro caro]
Incomprensibile la domanda sui “darwinisti duri e puri”, come se qualcuno potesse fare a meno di Mendel o del DNA … sarebbe stata più comprensibile una domanda sugli antidarwinisti duri e puri?
Oltre a non poter concordare su molte frasi dell’intervista , Il vicepresidente del CNR sarà dispiaciuto di sapere che anche Y.Coppens, come F.Facchini, ha appena scritto con la stessa casa editrice cattolica anche un libro (“
La vita dei primi uomini”) su un argomento che non sopporta.
E così si può notare che anche Coppens, che sull’evoluzione umana lavora da una vita, non concorderebbe con l’inesperto di cui il prof.De Mattei ha citato l’improbabile dimostrazione che la teoria dell’evoluzione non sia confermata (“
Se la teoria dell'evoluzione fosse vera e la scala delle specie fosse il risultato di un processo perfettivo della natura, il mondo dovrebbe abbondare di specie abbozzate, rudimentali e incomplete, cioè in ritardo rispetto alle singole specie complete verso cui sarebbero avviate”).. Peccato che alla scala delle specie non ci crede più nessuno e che nemmeno il processo perfettivo non sia una premessa… dimostrata …
E’ triste vedere come indottrinamenti infantili mantengono i loro effetti anche oltre l’età della ragione … sarà per questo motivo che all’oratorio salesiano delle Crocette di Torino continuano diffondere confusione fra i cattolici riportando testi antievoluzionisti del 1957!?

 

13/9/10-JAP

·         Nei prossimi giorni si aprirà a Kyoto il Congresso Internazionale di Primatologia, organizzato dalla International Primatological Society.
Sarà un’occasione non solo per fare il punto sullo sviluppo delle conoscenze sia sulla biologia che sugli aspetti comportamentali e cognitivi delle specie più simili a noi. I primati, secondo l’IPS sono classificati in circa 400 specie e altre 200 sottospecie, che dimostrano come le migliaia di tentativi di sempre nuovi e migliori adattamenti ai diversi ambienti arboricoli sono riusciti alla fine anche ad organizzare un insieme di caratteristiche che, in condizioni particolari, hanno permesso di sviluppare circa una ventina di diverse specie di ominidi bipedi, vissuti negli ultimi 6  milioni di anni. In questo periodo i primati sono stati capaci di colonizzare l’ambiente aperto e, grazie all’utilizzo degli arti superiori esclusivamente per la manipolazione  di oggetti, hanno scoperto la strada che ha portato all’attuale Homo sapiens. 
Come al solito gli abstract delle comunicazioni congressuali sono on line, per cui chiunque sia interessato puo’ informarsi sulle migliaia di ricerche che vengono effettuate, sia in natura che in cattività, per conoscere meglio i primati:

·         Pre-congress Symposium and Workshop in Inuyama

·         Plenary Lectures

·         Symposium & Workshop   >> Over view
Oral Session   
>> Over view

·         Poster

·         Open Symposium

La lettura degli atti del congresso può essere indispensabile per evitare di dire (o di bere) le enormi sciocchezze che spesso si dicono impunemente e si accettano ingenuamente sulla biologia, l’etologia e gli aspetti cognitivi di queste specie a noi connesse da un’evidente relazione filogenetica.
Si saprà poi qualcosa di nuovo anche dei rischi per la sopravvivenza dei primati, che sarebbe sciocco  attribuire ai primatologi quando da alcuni decenni per ottenere ricchezze a basso prezzo si distruggono gli ambienti, gli unici, in cui vivono i primati.
Dal congresso dell’IPS usciranno certamente anche versioni aggiornate dei documenti che gli esperti pubblicano ad ogni congresso per far conoscere un panorama dei rischi che corrono le centinaia di specie, quasi tutte minacciate o addirittura a rischio di estinzione,
Probabilmente molti sanno che ci sono solo 730 gorilla di montagna al mondo, ma quasi nessuno sa che sono centinaia le specie tropicali che vengono trascinate sempre più verso l’estinzione dalla lotta per la sopravvivenza delle popolazioni che vivono nel loro territorio e dalla cupidigia delle popolazioni che vivono altrove ma hanno i soldi per comperare i prodotti alimentari, forestali, o minerari la cui produzione e  commercializzazione minaccia soprattutto specie che, come i primati, hanno bisogno delle foreste per sopravvivere.
In attesa degli aggiornamenti, ci possiamo informare sugli ultimi documenti, che sono disponibili on line:
Primates in Peril: The World’s 25 Most Endangered Primates 2008–2010
Most endangered primate 2008/10 (Conservation International)

Nel sito web dell’IUCN/SSC Primate Specialist Group si può consultare anche il livello di rischio di estinzione attuale di ognuna delle specie.Chi vuole conoscere qualcosa di più sui primati, può trovare informazioni anche in italiano nella pagina web della sezione italiana dell’IPS, l’API.

Si può ad esempio trovare informazioni utili per capire come sia impossibile che, come dice qualcuno, siano i primati ad essere derivati dall’uomo in tempi recenti: forse qualcuno pensa che ci sia solo lo scimpanzé, ma la tassonomia dei primati in italiano chiarisce quanto sia improbabile, ma anche impossibile, questo antropocentrismo fuori dal tempo e dalla ragione.

 

13/9/10-EIRE

·         [da NCSE] Se l’Irishtimes non racconta favole (“Lenihan to launch anti-evolution book”) il ministro della scienza di un paese eruropeo promuoverà un libro antievoluzionista, assistendo alla presentazione. Qualcosa di simile erà già successo in Italia, ma non riguardava l’Italia, e non si trattava di un ministro della scienza ma di un altro tipo di “ministro”,
Mr Lenihan will attend the launch of The Origin of Specious Nonsense  by Dublin writer John J May in Buswell’s Hotel on Wednesday evening.
According to the book’s website, Mr May says evolution “cripples sanity, promotes myths and obscures reality”. He also said anyone who teaches evolution is “either ignorant or deliberately suppressing the known scientific facts”.,
Curiosamente l’autore mette a disposizione, nel sito web del libro, il capitolo che racconta il differenziamento cellulare (come da una cellula se ne formano miliardi sulla base dell’informazione contenuta nel DNA), un altro dei “misteriosi” processi che la scienza da decenni cerca di spiegare; proprio come l’evoluzione biologica. Nel libro invece spiegazioni non ce ne sono.

 

11/9/10-USA

·         Nel sito dell’NCSE è in linea la trascrizione del dibattito avvenuto il 23/4/2002 fra R.Dembski, M.Behe, K.Miller e R.Pennock, due esponenti dell’ID e due evoluzionisti. Ci sono anche due video (1 e 2) nel canale dell’NCSE su YouTube.
Nel canale del’NCSE su YouTube hanno recentemente caricato anche 3 video del 2001 riferiti ad una serie di interventi ad un convegno in occasione dei vent’anni da un famoso processo (McLean Vs Arkansas). Oratori sono Eugenie Scott, Francisco Ayala e lo scomparso Stephen J.Gould (qui altri suoi video su YouTube)

 

10/9/10-USA

·         E’ scomparso in questi giorni George C. Williams (1926-2010), uno dei grandi biologi evoluzionisti del secolo scorso. E’ purtroppo poco noto (è stato poco presente al di fuori delle riviste e dei libri scientifici), per cui è utile fornire qualche testo per recuperare eventuali precedenti ignoranze (e l’ignoranza ha appunto il vantaggio di poter essere recuperata, …):
sul Chronicle of Higher Education una biografia
By
Michael Ruse
REMEBERING GEORGE WILLIAMS (1926-2010)
su The Edge
Le pubblicazioni su Google Scholar
Carl Zimmer: commento e intervista

 

10/9/10-IT

·         [da Pikaia] Un’intervista a T.Pievani, pubblicata oggi da Pikaia, riprende alcune problematiche della relazione fra scienza e libertà discusse a Pavia nella serata del 9/9 nell’ambito del Festival dei saperi 2010

 

9/9/10-USA

·         Dopo aver visto in un video su Google che anche nelle scuole Italiane (spero sia comunque un evento rarissimo …) ci possono essere insegnanti di scienze che negano l’evoluzione e la teoria dell’evoluzione) può essere utile sapere il modo migliore per difendere i propri figli. Nel blog di Greg Laden, un antropologo, c’è un modello di lettera (Your letter to your child's biology teacher“) per mettere educatamente in guardia l’insegnante, fornendogli nel contempo informazioni utili. In un altro sito web un genitore racconta nel blog Parenting Beyond Belief come sta aiutando  il figlio che ha incontrato un insegnante di scienze creazionista.

 

9/9/10-IT

·         Sappiamo che in Italia la scienza viene strapazzata un po’ troppo, soprattutto su alcuni temi di cui qualcuno si illude che la scienza non debba o non possa occuparsi.
L’evoluzione biologica è proprio uno di questi, soprattutto perché si crede che la conoscenza di alcuni fatti che oggi siamo certi che siano avvenuti possa indebolire la fede in fatti forse improbabili ma comunque avvenuti migliaia di anni fa e considerati alla base di molte credenze religiose. Ma lo stesso vale pure per temi che riguardano i rischi delle attività umane sull’ambiente o le cellule staminali.
Il problema non è pero’ ristretto, per nostra fortuna – ma per una maggiore sfortuna globale - alla sola Italia. Se ne accorge anche la rivista Nature, che oggi dedica l’editoriale “Science scorned” alla “tensione antiscientifica che pervade l'ala destra negli Stati Uniti, che è l'ultima cosa di cui il Paese ha bisogno in un momento di sfida economica”.
L’articolo fa notare anche l’evidente sfida economica, politica e soprattutto scientifica che viene ad esempio dalla Cina, i cui investimenti nella ricerca hanno assunto dimensioni colossali.
Questo avviene proprio mentre l’Europa, ma anche gli USA, sono in una fase economica calante.
Purtroppo la soluzione proposta da Nature non è di facile applicazione: “Come educatori, gli scienziati dovrebbero raddoppiare i loro sforzi per promuovere il razionalismo, borse di studio e pensiero critico tra i giovani, e dovrebbero impegnarsi sia con i media che con i politici per contribuire a chiarire gli incombenti problemi risolvibili su basi scientifiche che caratterizzano il nostro tempo”.
Certo è corretto che Nature ricordi agli scienziati quanto sia importante anche il loro ruolo di educatori (di solito riconosciuto dall’opinione pubblica), ma sappiamo come abbiano una certa ritrosia a usare strumenti di comunicazione che altri sanno usare meglio, come vediamo anche in Italia, dove gli scienziati non riescono a diffondere la razionalità né a difendere un ruolo adeguato alle loro competenze e alla loro utilità.

·         Di problemi simili si è discusso questa sera a Pavia in un dibattito fra Pievani, Luzzatto e Brezzi, nell’ambito dell’iniziativa “Festival dei saperi 2010”, dove si sono ricordati (la citazione di Voyager ha giustamente meritato un applauso del pubblico, ma anche Di Bella è stato evocato) troppi episodi recenti che danno segnali negativi anche per la tenuta del livello di razionalità nel nostro paese.
E tutto ciò avviene in un contesto che dovrebbe invece essere protetto con una garanzia che dovrebbe giungere addirittura dalla costituzione (art.33). Nonostante ciò, una valanga di ignoranza e di disprezzo per la cultura tracima da una nota radio cattolica non molto ufficiale, seppellendo dati e conoscenze in una palude di ignoranza e incomprensione dei fatti, offrendo ospitalità a esponenti di religioni cristiane che, a differenza di quella cattolica, non hanno dall’autorità indicazioni precise sull’argomento. 

·         Interessante trovare un articolo che riporta addirittura “le opinioni di trenta esperti sulla creazione”; si è ritenuto necessario rispondere così, in massa (Scienziati di tutto il mondo smentiscono le tesi di Hawking) al fisico Hawking che pretendeva di essere un esperto di creazione; [Hawking già disse davanti al papa che Dio non era indispensabile per spiegare l’origine del mondo, nel novembre 2008 al convegno vaticano sull’evoluzione: «L'origine del mondo? La spiegheremo noi».]
E cosi’ oggi abbiamo improvvisamente ben 31 esperti … I 30 scienziati presentati come esperti di creazione in realtà tempo fa hanno collaborato ad un documentario prodotto in Spagna, piuttosto interessante in quanto  dovrebbe far conoscere le opinioni cattoliche sull’evoluzione ai fedeli, per evitare di avere una fede non aggiornata.
Già nel trailer purtroppo si sostiene che “en el siglo 20 la evoluciòn fue utilizada por las ideologias para justificar el materialismo o el racismo”; per il razzismo si sa che esisteva anche prima che chiunque scoprisse quanto siamo simili a scimpanzè e quindi non ci possano essere così grandi differenze fra le diverse popolazioni umane (in effetti sarebbe meglio trovare una scusa migliore per giustificare un “documentario” che “gira intorno a esta pregunta;Hay una inteligencia que ha creado el maravilloso proceso de la evoluciòn?”. Non c’è ancora la versione italiana, ma per sapere in spagnolo o in inglese la risposta che già si sapeva fino a 150 anni fa, si può ordinare qui per 25 euro.
Un po’spiace comunque che in Italia non circoli questo documentario (e le Paoline non hanno qualcosa di simile); aggiornerebbe i cattolici sull’attuale poco nota posizione ufficiale, certificata dal documento vaticano del 2004, di accettazione delle scoperte scientifiche che confermano l’origine comune degli esseri viventi da un unico antenato comune arcaico (“hoy pocos niegan la evidencia fosil, pero el dibatito…”). Certo al CNR c’è qualcuno che “niega”, come si è ricordato oggi anche a Pavia…

 

8/9/10-EU

·         Oggi è stata approvata al Parlamento Europeo la Direttiva EU 86/609 sulla sperimentazione animale, che aggiorna una legge che aveva già 25 anni:. Sotto sono indicate alcune delle tappe che hanno portato l’8/9 all'approvazione definitiva del testo approvato in prima lettura il 3/6/10. Nelle due schede informative finali vengono evidenziati alcuni punti qualificanti, fra cui la fine della sperimentazione sulle antropomorfe (del resto già sospesa da tempo anche per i costi eccessivi) e un maggiore controllo sulla sperimentazione sugli altri primati non umani; una delle principali novità è la necessità di provvedere ad eliminare la cattura degli a animali selvatici dall'ambiente, organizzando allevamenti per sopperire al fabbisogno per la sperimentazione. C’è comunbque da sottolineare come in alcuni paesi europei ci fosse già una legislazione nazionale piuttosto rigida, mentre in altri paesi (soprattutto all’est) le leggi precedenti erano più permissive, per cui il miglioramento sarà notevole.
Info sulla legge e il suo percorso:
Proposta commissione 2008Scheda1 - Scheda2: 1' lettura (3/5/10 - GU del 27/7/10 19/69) -  2' lettura  (approvata senza emendamenti l'8/9/10) - Informazione 1, 2.

 

8/9/10-IT

·         Un nuovo sito web interessante che si propone di verificare il tasso di bufale scientifiche propinate dalla TV italiana:  (cattiva)Scienza in TV, Fra gli obiettivii soprattutto quello di fare cultura segnalando e riparando (se e dove possibile) le offese alla cultura e magari anche all’intelligenza..

 

7/8/10-IT

·         Dal 9 al 26 settembre, a Pavia una mostra (La scienza in chiaroscuro.  Lombroso e Mantegazza a Pavia tra Darwin e Freud ) ripercorrerà la vita e le dispute dei due scienziati, Lombroso e Mantegazza, che proprio nella locale Facoltà di Medicina iniziarono la loro carriera accademica che si concluse poi a Torino o a Firenze.
Organizzata dal Museo per la Storia dell’università di Pavia, la  mostra si inserisce nel programma del Festival dei saperi 2010 del Comune di Pavia, dedicato al tema “Le libertà dell’uomo: limiti e possibilità”. Resterà aperta dal 9 al 26 settembre 2010 in santa Maria Gualtieri (piazza della Vittoria) a Pavia.
Piuttosto interessante (e dimostrazione della fitta rete globale di scambio e verifica di di conoscenze, instaurata da Darwin nel suo meticoloso e rigoroso lavoro di verifica delle sue ipotesi) lo scambio di lettere fra Paolo Mantegazza (medico igienista e fondatore dell’Antropologia in Italia) e Darwin. Il motivo era l’interesse di Darwin per un esperimento effettuato da Mantegazza: “uno sperone di gallo, che, inserito nell'orecchio di un bue , dopo 8 anni raggiunse un peso di 396 grammi ed una lunghezza di 24 centimetri, per guisa che l'animale pareva fornito di tre corna”.

 

6/9/9-USA

·         [da Panda’s Thumb] Dale McGowan, autore del blog Parenting Beyond Belief ci permette di seguire in diretta le iniziative che sta gestendo per sostenere il figlio che ha trovato a scuola un insegnante di scienze creazionista. Come sappiamo anche in Italia si possono trovare (ne abbiamo visto uno che si vanta in un video su Google dell’ignoranza scientifica che riesce a trasmettere ai suoi allievi); forse lo fa grazie al fatto di insegnare in una scuola che permette di svolgere il programma in grande autonomia, confidando che mai qualcuno farà qualche domanda sulla teoria dell’evoluzione all’esame di scuola media in una scuola privata confessionale.

 

6/9/10-IT

·         [da neuro@antropologia] E’ stato pubblicato il volume 88 (2010) del Journal of Anthropological Sciences, rivista dell’Istituto Italiano di Antropologia. Per quanto riguarda temi di evoluzione cerebrale, da notare la presenza di due review piuttosto complete e utili. Le relazioni tra encefalizzazione e intelligenza nei primati vengono analizzate da David Alba, dell’Institut Català de Paleontologia, attraverso una vasta analisi allometrica delle variazioni nelle forme attuali e in quelle fossili. La seconda review, a nome di Lambros Malafouris del McDonald Institute for Archaeological Research, presenta lo scenario concettuale e metodologico della Neuroarcheologia : archeologia della mente, integrazione tra neuroscienze e discipline umanistiche, le interazioni tra plasticità neurale e culturale. Vale la pena dare un’occhiata …[E.Bruner]

 

3/6/10-USA

·         Un recente canale di YouTube sembra molto interessante per chi vuole capire meglio i fatti e le idee che riguardano i numerosi aspetti dell’evoluzione biologica: WhyEvolutionIsTrue. Molti sono anche i video di conferenze sull’evoluzione. A questo proposito si puo’ consigliare anche il sito di FORA TV usando evolution come keyword.

 

2/9/10-IT

·         [da Irpinia News] Dibattito sul razzismo ad Ariano Irpino, con il genetista G.Barbujani e lo storico G.Galasso. Ambedue illustrano i motivi per cui sia inutile scaldarsi parlando di razze; lo storico sa bene quanto i confini siano fatti per essere superati, il genetista quanto la variabilità dei caratteri che dovrebbero identificare le razze sia comunque bassa e che comunque non ci sia affatto accordo su caratteri che siano davvero utili per distinguersi anche fra vicini di casa quando i biologi sanno quanto poche siano le differenze anche con le specie di primati a noi più vicine.

 

2/9/10-UK

·         Il 7/9 uscirà in UK l’ultimo libro di Stephen HawkingThe grand design”, e il sito web relativo è già pronto per il 7/9. Se ne parla in un articolo di Repubblica, che riporta la frase con la quale Hawking propone un’ipotesi di spiegazione che può essere discussa e confrontata con le molte altre ipotesi già disponibili e che solo ora possono essere sottoposte ad una qualche verifica comparativa.
Già per altri problemi è successo: la massa critica delle conoscenze scientifiche accumulate dalla specie più intelligente finora comparsa sul pianeta (anche se si possono sempre temere drammatiche smentite…) ha permesso di formulare un’ipotesi che certamente può mettere in crisi tutte le decine di precedenti ipotesi tuttora disponibili e che, come è ovvio, non dispongono dell’universalità che di solito caratterizza le ipotesi scientifiche, ma fanno riferimento a culture che non sempre accettano di discutere pacificamente i concetti fondanti.
La riflessione quindi può cominciare, come già successe per l’ipotesi che avrebbe dovuto spiegare l’evoluzione della vita sulla terra. Come sappiamo, molti furono subito entusiasti già dell’ipotesi iniziale di Darwin, nonostante nemmeno lui fosse del tutto convinto; altri si sono convinti solo in presenza di una robustezza tale da convincere perfino capi religiosi (come quelli delle chiese anglicana e cattolica) che hanno dovuto ammettere che forniva soluzioni coerenti e complete per moltissimi fenomeni di cui si faceva difficoltà ad afferrare perfino le dimensioni.
I responsabili della chiesa anglicana hanno perfino riconosciuto il loro errore nel settembre 2008, l’unico modo per dimostrare il pentimento e per dare ai fedeli l’indicazione di un aggiornamento culturale, mentre nella chiesa cattolica convivono tuttora, anche se non pacificamente, P.G.Coyne che festeggia Darwin e il
Kolbe Center for the study of creation che riesce a trovare le risorse per organizzare ben tre convegni creazionisti al CNR e in due università romane solo per contestare le idee evoluzioniste che sembrano prevalenti in Vaticano.
Proprio le dimensioni del fenomeno “evoluzione biologica” rendono quasi più difficile accettare il problema che la soluzione, più semplice de problema e certamente geniale. Difficile comunque immaginare l’esistenza di un meccanismo che agisca su tempi che sono inimmaginabili, tanto che c’è chi preferisce addirittura immaginare un’entità che possa funzionare ininterrottamente per circa quattoridici miliardi di anni senza scadenze di garanzia né necessità di manutenzione, nonostante una decina di miliardi di anni iniziali di quasi inattività, senza che si muovesse foglia nell’universo.
Non sembra comunque che per ora la reazione ad Hawking sia positiva. Anzi si trovano anche scienziati che sembrano preoccupati che il dubbio possa mettere in dubbio improbabili spiegazioni, come se costituissero davvero i fondamenti di idee che dovrebbero semplicemente occuparsi di etica e di pacifica convivenza umana.
Cosa propone Hawking?
Poiché esiste una legge come la gravità, l'universo può essersi e si è creato da solo, dal niente. La creazione spontanea è la ragione per cui c'è qualcosa invece del nulla, il motivo per cui esiste l'universo, per cui esistiamo noi".
Sarebbe comunque strano che chi sembra essere interessato soprattutto al “perché” più che al “come” non volesse valutare i dati di base (anche solo le sconcertanti dimensioni temporali e spaziali del problema …) e le spiegazioni scientifiche proposte. Un articolo critico sul sito de Il Tempo (Ma Dio serve a spiegare il Mondo”), scritto da un fisico, correttamente non accusa Hawking di negare l’esistenza di Dio; ma non si preoccupa però, proprio ora che di fronte all’alternativa, sarebbe necessario, di fornire la prova dell’esistenza o di citare qualcuno che l’abbia fatto. Il fisico cerca almeno di rassicurare che la valutazione prescinderebbe dal conflitto di interessi; “non possiamo però esimerci dall'avere una posizione dubbiosa che prescinde dal credo personale e dall'essere cristiani. Le giustificazioni addotte da Hawking non hanno la forza per convincerci mentre ci sostiene la convinzione che esista un Creatore”. E in realtà non riesce comunque a convincere alcuni lettori…
Sarà comunque difficile gestire la discussione sulle diverse “creazioni spontanee” (biologica e fisica) evitando i cortocircuiti … già molti antievoluzionisti riescono a creare confusione anche solo su quella biologica  … :-)

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1/9/10-IT

·         [da Pikaia] Inizia domani a Milano all’Università Bicocca e al Museo di Storia Naturale (sabato) il 4’convegno della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica (SIBE), come molte iniziative aperte al pubblico, che si concluderà sabato 4. Qui il programma e la locandina. Il convegno si concluderà sabato al Museo di Storia Naturale alle 20.30 con la proiezione di un film sulla vita di Darwin (Creation) che non è stato distribuito in Italia.
Si parlerà di evoluzione biologica, di didattica della biologia e dell’evoluzione, di evoluzione umana, ma anche di biodiversità.
Se ne parla sul Giornale.

 

1/9/10-IT

·         Dal 22 al 25 settembre si terrà a Verona, ospitata dal Parco Natura Viva, la conferenza annuale dell’European Association of Zoos and Aquaria (EAZA), che rappresenta 300 strutture in 35 paesi.
La conferenza, cui parteciperanno più di 550 delegati, cade proprio nell’anno della biodiversità, e si discuterà il ruolo di queste strutture nella gestione di animali in cattività appunto dal punto di vista di fornire contributi significativi per aumentare la biodiversità, sia per quanto riguarda gli esemplari in cattività che per la conservazione in situ degli animali, soprattutto quelli più a rischio.
Anche per questo gli obiettivi di sostegno alla formazione, alla ricerca e alla didattica vedranno prossimamente un interesse concentrato soprattutto sulle scimmie antropomorfe, a cui verrà appunto dedicata la prossima campagna, coordinata da Bryan Carroll, del Bristol Zoo. Giunge al termine in questi mesi invece la campagna dedicata ai carnivori.
L’obiettivo della campagna permetterà di sviluppare meglio anche tutte quelle iniziative per gettare maggiore informazione sulle relazioni rilevanti fra le minacce alla sopravvivenza delle antropomorfe e le abitudini anche alimentari delle popolazioni occidentali, che hanno una certa difficoltà a prendere coscienza dell’esistenza di rapporti più stretti di quanto vorrebbero ammettere.
Nella pagina web ancora in fasce della EAZA APE CAMPAIGN, già sono presenti informazioni (“Important breakthrough on food labelling and palm oil”) sul rapporto fra la produzione di olio di palma e l’estinzione degli oranghi nel Borneo. Leggi europee che prevedono un’etichettatura che indica dove troviamo l’olio di palma non può che essere urgente e necessaria. Sarà difficile, ma politici e cittadini dovranno darsi da fare per riservare un po’ di spazio anche a queste preoccupazioni …  i membri dell’EAZA già si stanno movendo per attivare i componenti del Parlamento Europeo.

 

 

 

Agosto 2010

31/8/10-USA

·         Su The Huffington Post Steven Newton NCSE (“Darwin Was Not Wrong--New Study Being Distorted”) spiega quale pasticcio abbiano fatto alcuni giornalisti che nel citare un articolo di biologia evoluzionistica hanno cercando di mettere un po’ di peperoncino approfittando di un tema su cui si entra facilmente in ebollizione. Anche semplicemente usando alcune parole magiche è infatti possibile rendere più appetibili notizie e quotidiani ostacolando nel contempo la diffusione della conoscenza scientifica nel mondo: “When scientific topics are reported, they are consistently misunderstood and spiced-up with such sensationalism that the original significance is contorted beyond all recognition. Such misreporting has happened again--this time involving Charles Darwin and evolution”.
S.Newton dimostra nell’articolo come molti giornalisti nel mondo abbiano distorto la notizia all’insaputa degli autori e in contrasto sia con le loro intenzioni che con i dati scientifici presentati, creando confusione nei lettori incompetenti e sconcerto o rabbia nei ricercatori competenti..
Uno degli autori dell’articolo strumentalizzato (“Links between global taxonomic diversity, ecological diversity and the expansion of vertebrates on land”) aveva da poco riattivato il suo blog; era rimasta infatti colpita di come il suo articolo fosse stato stravolto e strumentalizzato a fini antiscientifici. In particolare era rimasta inorridita che proprio l’Huffington Post avesse messo in maiuscolo il termine “WRONG” associandolo alla parola “Darwin”. [E nell’articolo nemmeno si parlava di Darwin!]
Si sa che è un’associazione di parole assolutamente “vincente”, ma si dovrebbe anche sapere che è un gioco sporco in quanto è assolutamente falsa; anche se ci sono molti che pagano chi la usa, per i danni che produce alle quotazioni della ragione.
La notizia è stata data in modo errato anche in Italia, ma soprattutto in blog antievoluzionisti.
C’è chi paga bene, e succede soprattutto negli USA, e chi invece paga quello che può senza rovinarsi, come il vicepresidente del CNR che ha fornito solo il catering per un assurdo convegno con questo obiettivo.
C’è chi invece chi, come il CNR, spera che 9800 euro spesi per pubblicare un libro in cui si dice che Darwin ha sbagliato (“Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi”) non siano sufficienti per rovinarsi la reputazione scientifica, e quindi non siano nemmeno da restituire.
Sembra evidente che al metodo scientifico, alla ragione e alla reputazione scientifica ci tenesse di più l’ex-presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze, N.Cabibbo! (Eco di Bergamo del 2/2/09)

·         Nel blog di L.Moran, Sandwalk, si conclude (“The Mutationism Myth, part 6. Back to the Future”) una serie di sette post di Arlin Stoltzfus che costituisce un’interessante introduzione alla teoria dell’evoluzione e al concetto di mutazionismo. L’articolo cita un volume importante di qualche mese fa, “Evolution—the Extended Synthesis”, che contiene i contributi usciti dal convegno sul futuro della teoria dell’evoluzione, sessant’anni dopo la Sintesi Moderna proposta da J.Huxley. Il convegno, organizzato da M. Pigliucci, si era tenuto nel luglio del 2008 ad Altenberg presso Vienna, al Konrad Lorenz Institute.

 

30/8/10-UK

·         R.Dawkins ce la mette tutta per dimostrare che non è uno scienziato che ama stare in poltrona (pur essendo ora in pensione) e che stando in poltrona non si può capire molto della biologia; questa volta compare nel sito web di C.Zimmer (Dawkins gets inside the giraffe’s neck)  in un video (tratto da una serie di video di autopsie fatte a grandi animali, prodotta dalla BBC) in cui lo si vede intento a dimostrare i processi complessi e meravigliosi che confermano la possibilità di ricostruire la storia dei meccanismi anche apparentemente un po’ confusi e complessi che hanno agito nel corso dell’evoluzione biologica.
Quello che è facile dimostrare invece è la presenza costante di fatti non spiegabili senza ricorrere a processi che hanno richiesto necessariamente milioni di anni. Solo ricorrendo a questo fattore tutto diventa facile e comprensibile
Nel video cerca di mostrare l’imprevedibile percorso del nervo laringeo, che collega appunto la laringe, appena sotto la bocca. 
Solo che in questo video l’autopsia è di una giraffa, una specie in cui nel corso dell’evoluzione si è avuto un continuo allungamento del collo; viene quindi verificato direttamente come il nervo laringeo scenda lungo il collo, giri, e risalga poi, tornando indietro fino alla laringe.
E’ un classico caso in cui in una specie attuale troviamo evidenti e ben conservate le tracce (in questo caso i fossili quasi non servono nemmeno!) di un lontano passato, con una connessione con specie oggi estinte aventi anatomie ben diverse (in questo caso un collo non così lungo).  

 

29/8/10-it

·         Un intrigante video , in cui si accenna anche a una fanta[scientifica] proposta che vorrebbe spiegare la creazione della specie umana e la creazione di qualsiasi nuova specie animale, in realtà dimostra con esempi l’esistenza di seri e evidenti problemi reali di compatibilità fra scienza e fede sulle questioni che riguardano l’evoluzione biologica (“Ma Don Franco! quello che ci dicevi di Adamo ed Eva non era vero! Il maestro ci ha detto che noi scendiamo dalle scimmie!”).
In realtà un’analisi del video
 (necessaria per chi voglia inquadrare e interpretare il video alla luce della situazione attuale) mostra che le incompatibilità siano da cercare soprattutto nel mondo religioso e che la confusione sia dovuta anche ad aggiornamenti previsti ma non effettuati per tempo, intenzionalmente o per negligenza.

 

28/8/10-IT

·         Nel sito della UAAR è stata inserita la versione italiana di un video belga: “La minaccia creazionista

 

27/8/10-IT

·         Sull’Avvenire un articolo (“Anthony Flew, l'ateo pentito) su un filosofo oggi credente ma  un tempo ateo, molto apprezzato dagli antievoluzionisti. Flew propone all’approvazione dei lettori una frase di Darwin senza chiarire nemmeno che sono pensieri del periodo giovanile, quando Darwin era ancora, come molti suoi contemporanei, un ammiratore delle idee del reverendo Paley sulle meraviglie del creato. Queste idee hanno stimolato la sua enorme curiosità, che lo ha portato successivamente a utilizzare la sua ragione in modo sopraffino per trovare spiegazioni migliori. Flew non ha probabilmente avuto una simile esperienza.

 

25/8/10-USA

·         Il sito dell’NCSE offre una preview (PDF) gratuita del libro di Iain McCalman (“Darwin's Armada: Four Voyages and the Battle for the Theory of Evolution”, W. W. Norton, 2009). In questo capitolo omaggio si raccontano dei viaggi di Alfred Russel Wallace.

 

26/8/10-IT

·         Sembra che solo La Stampa abbia in parte abboccato alle publicazioni antievoluzioniste che avevano presentato male [non sono cattivi … non capiscono…] l’articolo qui citato il 23/8. In un articolo (“CIAO DARWIN: L'EVOLUZIONE NON DIPENDE PIU' DALLA COMPETIZIONE”) si accusano addirittura di eresia dei ricercatori che a criticare Darwin non ci avevano nemmeno pensato (tanto che non lo citano): nella seconda parte l’articolo comincia a contraddirsi citando specie che pur non avendo problemi di spazio non riescono a espandersi!
Si vuol forse confermare Darwin senza farsi notare? Quasi ci riesce, riproponendone il ragionamento a partire da Malthus. Rimane il dubbio, che probabilmente verrà risolto nel prossimo articolo, sul rapporto (competitivo o collaborativo?) fra selezione naturale e …. competizione.  

 

24/8/10-UK

·         Questo è l’anno della biodiversità, ed è uno stimolo a preoccuparsi per la sorte di molte specie animali a rischio di estinzione.
Fra i grandi animali pochi hanno la fortuna di essere inseriti, come capita a noi, in quasi sette miliardi di esemplari simili attualmente viventi. Pochi umani in verità hanno poi un’idea del dato quantitativo che conferma il successo della nostra specie, soprattutto negli ultimi decenni.
Chi (e so per certo che son quasi tutti) non ha un’idea di quanti miliardi di esseri umani vivessero sulla terra 60 anni fa (nel 1950, quando molti di noi erano già qui presenti) non riesce proprio a capire quanto siano gravi i rischi per le specie che hanno avuto meno successo, perché non si rende conto di quanto spazio vitale sia stato tolto alle altre specie, né quante nicchie ecologiche e relative risorse siano state loro sottratte negli ultimi decenni.
Fra le specie più a rischio di estinzione negli ultimi decenni è tragico far notare come sono inserite proprio le specie a noi più vicine filogeneticamente, i primati ma soprattutto le antropomorfe (le due sottospecie di orango, le sottospecie di gorilla e le due specie di scimpanzé) che hanno avuto origine da antenati che hanno in comune con noi.
Per il fatto di presentare caratteristiche genetiche, anatomiche, fisiologiche e psicologiche simili a quelle che hanno permesso la formazione di tutte quelle specie intermedie che ci hanno preceduto e hanno popolato l’Africa e il mondo negli ultimi sei milioni di anni, queste specie meriterebbero senza dubbio un maggiore rispetto e una maggiore protezione.
Negli ultimi decenni si è capito non solo l’importanza di una maggiore conoscenza di queste specie straordinarie (quasi quanto noi!), ma anche l’assoluta necessita che le popolazioni che vivono nei paesi tropicali imparino a conoscere meglio queste specie e imparino a trarre dei vantaggi economici, per sentirsi responsabili della loro protezione, altrimenti impossibile in aree vaste e incontrollabili.
Negli ultimi anni si è anche dimostrato che lo sviluppo del turismo attirato dalla presenza delle grandi antropomorfe è stato la soluzione migliore per proteggere queste specie, anche perché migliorava nel frattempo anche le condizioni di vita delle popolazioni locali, che erano coinvolte in attività economiche più vantaggiose della caccia alle antropomorfe.
Occorre però indicare con competenza e rigore i criteri necessari affinché lo sviluppo del turismo sia tale che davvero favorisca la sopravvivenza di questi primati, azzerando i rischi per loro oltre che per i turisti (ci sono, infatti, anche molte malattie facilmente scambiabili con questi primati….).
Per questo motivo le primatologhe
Elizabeth J. Macfie and Elizabeth A. Williamson, affiancate anche da molti colleghi esperti (da notare la presenza di una primatologa italiana che si occupa da anni di sviluppare l’uso turistico anche nei gorilla di pianura, Chloe Cipolletta) hanno appena pubblicato la quinta edizione delle Best Practice Guidelines for Great Ape Tourism”, pubblicate come Occasional Papers of the IUCN Species Survival Commission”.   

 

23/8/10-UK

 

·         Nel fascicolo di Biology Letters uscito oggi è presente un interessante articolo (“Links between global taxonomic diversity, ecological diversity and the expansion of vertebrates on land”) che mette in relazione la biodiversità e la variabilità tassonomica dei tetrapodi con le condizioni ambientali e la disponibilità di territorio adeguata per una semplice colonizzazione di un nuovo territorio o addirittura per una radiazione adattativa, come avvenne ad esempio per i mammiferi dopo la scomparsa dei dinosauri o in seguito alle precedenti estinzioni di massa. Difficile ipotizzare che Wallace si fosse dimenticato di considerare il ruolo della biogeografia … o che Darwin sia stato nelle Galapagos e non abbia notato i famosi “fringuelli di Darwin”, come pure non deve essere facile per M.Benton spiegare ad un T.rex che ”la competizione non ha svolto un ruolo importante nell’evoluzione in generale”, e che per farsi spazio basterebbe chiedere gentilmente ...  anche chi potrebbe farlo sembra non si sia accontentato delle ragguardevoli dimensioni.
Certo non c’è dubbio che il meccanismo evidenziato sia stato importante nei momenti successivi alle estinzioni di massa, ma non tutte le specie (la durata media di una specie è di circa 5 milioni di anni) ha potuto scommettere su quegli eventi: ce ne sono stati solo 5 in 560 milioni di anni! C’è poi la situazione ben diversa delle specie che non hanno proprio problemi di spazio … se pensiamo che per ogni cellula che ci portiamo dietro ogni giorno se ne aggiungono altre 10 di organismi unicellulari che trasportiamo involontariamente al nostro interno!
L’articolo era già noto in quanto era già stato pubblicato on line il 27/1/10.
Uno degli autori dell’articolo ha da poco riattivato il suo blog.

 

21/8/10-IT

·         La vita diventa sempre più complicata, c’è sempre da imparare qualcosa di nuovo!
Ora dovremmo imparare anche a festeggiare (si fa per dire …) con i nostri figli
 L’Earth Overshoot Day, che è stato il 21 agosto ma che è passato quasi inosservato (purtroppo soprattutto dai giovani).
E’  una proposta del
Global Footprint Network, e si tratterebbe del giorno in cui finirebbero le risorse disponibili per il presente anno se per assurdo tutti i terrestri avessero uguali diritti e uguali doveri.
I conti e le risorse del mondo non sembrano comportarsi in modo molto diverso da quel che avviene a chi non riesce ad arrivare a gestire i propri beni in modo da arrivare a gestire anche alla  quarta settimana del mese, solo che in questo caso si possono utilizzare le risorse mondiali a disposizione delle prossime generazioni, non essendo previsto che la nostra sia l’ultima, anche se a molti nel mondo occidentale forse la sembrerebbe. Forse molti non si guardano attorno, ma sono pochi quelli che si guardano indietro e si accorgono che solo l’anno scorso l’Earth Overshoot Day è stato “festeggiato” il 24 settembre.
Se nel 1986 quel giorno era il 31 dicembre, nel 1995 la bancarotta ecologica è arrivata il 21 novembre, nel 2005 la data è caduta il 2 ottobre. E l’anno scorso? Era il 25 settembre,
Sembra quindi oggi ottimista la previsione dell’anno scorso che nel 2030 l’Earth Overshoot Day potremo (?) “festeggiarla” il 1’ luglio,  

 

21/8/10-IT

 

·         Non è che si parli molto in giro di “MiniDarwin”, un’iniziativa che è nata grazie a un’idea della giornalista Paola Catalano nel 2006, in vista del bicentenario di Darwin e che continua tuttora con la terza iniziativa, “MiniDarwin in Amazzonia”.
Ad imitazione del giovane Darwin, che si era buttato a soli 23 anni in un’impresa che l’aveva costretto ad aprire gli occhi su un mondo che non conosceva mettendolo in condizione di porsi tutte insieme molte ottime domande, un gruppo di giovani di vari paesi è stato portato dal 26 luglio al 13 agosto in ambienti in cui hanno potuto confrontarsi con la biodiversità che nella vita normale difficilmente riescono a conoscere e ad apprezzare.
Ne parla un articolo di oggi del quotidiano l’Unione Sarda, citato dal blog Linguaggio Macchina.
Per una migliore comprensione dell’iniziativa, che (con il contributo della Merck Serono) ha portato ragazzi europei e sudamericani di 7/13 anni sulle tracce di Darwin da Fernando di Noronha a Manaus, nel cuore dell’Amazzonia, si può consultare il loro sito web (Minidarwin Travel Blog), che raccoglie le scoperte fatte quotidianamente. 
Questi giovani sono stati buttati con guide adeguate in un contesto nuovo, reale e capace di stimolare la loro curiosità, come dovrebbe essere normale per i temi scientifici. Spiace aver verificato il 18/8 che ci sono docenti di scienze delle medie per cui le scienze non sono un pretesto per stimolare la curiosità e l’entusiasmo di giovani destinati a continuare con strumenti e idee sempre migliori e originali il lavoro di conoscenza e di studio del mondo in cui vivranno dopo di noi..

 

20/8/10-USA

·         In un blog di Nature compaiono oggi alcune nuove informazioni sul caso di “scientific misconduct” che coinvolge lo psicologo Marc Hauser per le sue ricerche sul comportamento e le capacità cognitive dei primati sudamericani che studiava (Saguinus oedipus in particolare, ma anche Macaca rhesus). Mentre il Chronicle of Higher Education e il blog Neuron Culture riportano oggi alcune nuove informazioni e prove degli errori denunciati all’università dai suoi collaboratori e studenti, il NY Times ha pubblicato il documento dell’Università  (“FAS Dean Smith Confirms Scientific Misconduct by Marc Hauser”) e ha raccolto alcune conferme dello stesso Marc Hauser (“I made some significant mistakes”) . 

 

18/8/10-IT

·         In un video su Google si trova un’istruttiva dimostrazione di come provveda alla formazione scientifica di ragazzi delle medie un insegnante che si sente libero di somministrare fatti e concetti certamente non previsti dai programmi didattici (e nel video lo ammette, spiegando addirittura che prima fa credere -erroneamente! - agli sfortunati allievi che l’evoluzione sia “solo una teoria” [intesa qui come “ipotesi” o  semplice idea], e poi fornisce loro le sue idee creazioniste motivandole solo  con il fatto che sono il suo “punto di vista da credente”). Come si vede la reazione degli scienziati all’eliminazione di Darwin dei programmi delle medie è stata inutile, almeno in certi contesti, dove togliere un argomento dal programma ha lo scopo di permettere che non venga insegnato.
Qualcuno non voleva questo argomento nel programma di esami di terza media per evitare che si possa verificare che qualche insegnante racconti il contrario (e magari se ne vanti pubblicamente) ai suoi sfortunati allievi. Questo video fa anche sospettare che, se si vuole accusare i docenti della qualità degli studenti universitari, sarebbe opportuna anche una verifica su tutto il percorso formativo; ben difficilmente si riuscirebbero a recuperare ignoranze e disinformazioni come quelle che si vedono in questo video!
Il video che espone infondate critiche anche all’evoluzione come fatto e  propone in alternativa una visione creazionista su basi fortemente religiose, confondendo quindi due piani e due strumenti di conoscenza ben diversi e specifici.
Apparentemente la conferenza ingenuamente pubblicata su Google è rivolta ad un pubblico di fedeli evangelici, ma l’oratore, professore di matematica e scienze in una scuola dalle parti di Corsico, chiarisce alla fine che (è “proprio quello che avete visto voi!“) si tratta di materiale “didattico” preparato per mostrarlo alla sua classe di terza media, apparentemente in una scuola privata confessionale (“fai tu gli evangelici quest’anno?”, gli ha chiesto la collega suor Mara, come racconta nel video).
L’aspetto più deprimente di questo video è però la conclusione che ne trae quello che sembra l’organizzatore della conferenza; è sconcertante come tenti, in poche frasi, di sintetizzare il messaggio che gli sembra di aver capito: “… l’evoluzione fa parte di un progetto antireligioso  … tutto sarebbe frutto del caso … atteggiamenti anche lascivi sono permessi … c’è il gene dell’omicidio … c’è il gene della pedofilia ... senza disegno divino .. tutto è permesso … si torna all’animale … se pecchiamo non è colpa nostraagiamo per istinto”). Un delirio…
Il video è consigliabile (almeno il finale); è utile per capire perché sia difficile che un ambiente formativo di questo tipo possa stimolare la curiosità necessaria per intraprendere una carriera scientifica; purtroppo aiuta anche a capire perché ci siano in giro alcuni che non sopportano nemmeno che qualcun altro la intraprenda, anche se probabilmente godono i frutti del loro lavoro di ricerca e non rinuncerebbero volentieri al raddoppio della durata della loro vita ….. Fra il pubblico c’è pure un contestatore della posizione evoluzionista cattolica … “la maggior parte dei cattolici crede che la creazione sia una storiella”. Manca invece qualcuno che sappia che negli USA adesso ci sono, oltre ai ben noti creazionisti protestanti battisti della Bible Belt, anche ben 10000 pastori ragionevoli, aderenti al Clergy Letter Project!!! 
Nella conferenza successiva si prevede di parlare degli anelli mancanti … ma anche la conferenza risulta mancante.

 

17/08/10-VA

·         Articolo della Radio Vaticana sulla morte, avvenuta ieri,  di N.Cabibbo, presidente dell’Accademia Pontificia delle scienze (“Una vita per la scienza in dialogo con la fede: si è spento a Roma il fisico Nicola Cabibbo, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze”). Nell’intervista il filosofo della scienza della Lateranense, monsignor Basti, spiega i contributi di Cabibbo alla denuncia degli errori e alla chiarificazione delle confusioni, ed ha spiegato come dipendiamo “verticalmente da una casualità divina , che tiene insieme l’universo e le sue leggi” e “orizzontalmente dalla successione delle cause seconde” . Ne conseguirebbe che “essendo su due piani distinti e complementari, evoluzione e creazione non si contraddicono”.
Possiamo consolarci con l’avvertimento finale, forse rivolto anche al vicepresidente del CNR: “la fede che offendesse l’intelligenza sarebbe una fede che non dà gloria a Dio”.
Direi proprio che la lettera di GP2 del 1988 non sembra sia stata gradita. Lo stesso P.Coyne non sembra ami citarla.

 

17/8/10-NO

·         Non c’è più niente da vedere in diretta nel sito in cui stavano scavando soto le telecamere per portare alla luce un fossile di plesiosauro. I ricercatori oggi hanno chiuso lo scavo e impacchettato le ossa scoperte e le telecamere collegate a a internet. D’altronde è il clima a non essere più favorevole alle nuove tecniche di comunicazione della scienza sperimentate dal museo di storia naturale di Oslo…
Lo scavo si svolgeva infatti … alle isole Svalbard

 

17/8/10-USA

·         [da NCSE] Sono disponibili on line quasi tutti i video delle conferenze tenutesi al convegno Darwin/Chicago 2009. Aggiungerò anche questo link all’archivio di video sull’evoluzione. Buona visione

 

17/8/10-IT

·         Dal 9 al 26 settembre, a Pavia una mostra (La scienza in chiaroscuro.  Lombroso e Mantegazza a Pavia tra Darwin e Freud ) ripercorrerà la vita e le dispute dei due scienziati, Lombroso e Mantegazza, che proprio nella Facoltà di Medicina di Pavia iniziarono la loro carriera accademica che si concluse poi a Torino o a Firenze.
Organizzata dal Museo per la Storia dell’università di Pavia, la  mostra si inserisce nel programma del Festival dei saperi 2010 del Comune di Pavia, dedicato al tema “Le libertà dell’uomo: limiti e possibilità”. Resterà aperta dal 9 al 26 settembre 2010 in santa Maria Gualtieri (piazza della Vittoria) a Pavia.

 

16/8/10-IT

·         Giunge anche in Italia, attraverso un articolo di Repubblica del 13/8 ("Ricerche truccate e Harvard sospende l'uomo delle scimmie") e oggi con un post nel blog Leucophea di Marco Ferrari, la preoccupante notizia che si è conclusa un'indagine di "scientific misconduct" durata ben 3 anni, svolta su tre articoli di Marc Hauser, uno psicologo molto famoso per le sue ricerche sul comportamento di una specie di primati del sudamerica, il cotton-top tamarin (Saguinus oedipus).
L'indagine si è conclusa in maniera un po' riservata (l'università di Harvard non ha ancora pubblicato i risultati della lunga indagine e
non si sa nemmeno se lo farà), ma certamente male per Marc Hauser, che ha ammesso errori e comportamenti scorretti; si ritroverà quindi sospeso dal lavoro per un anno ed è stato costretto a far ritirare un famoso articolo (Rule learning by cotton-top tamarins) pubblicato nel 2002 sulla rivista Cognition. Per altri due articoli non è ancora nota la sentenza della commissione di indagine.
Le prime notizie erano comparse il 10/8 sul quotidiano di Boston (Author on leave after Harvard inquiry) ma poi la notizia si è rapidamente diffusa, anche per la notorietà di Mark Hauser, apprezzato conferenziere (molto interessanti i video di questo convegno: Darwin/Chicago 2009) ma anche autore di libri sull'evoluzione e l'origine della mente, come Moral minds e Wild Minds, dove comunque presenta soprattutto ricerche di colleghi che non destano sospetti. 
Se ne parla anche su
New Scientist ("Observations: Scientific misconduct estimated to drain millions each year") e nel blog di Jerry Coyne.
Non mancano interventi piuttosto perplessi e preoccupati di alcuni che hanno lavorato per anni con lui, come l'antropologo
Greg Laden ("What I know about Marc Hauser, the recently 'investigated' Harvard primatologist : Greg Laden's Blog").
Un articolo sull'argomento è comparso poi anche su Nature ("Harvard probe kept under wraps : Nature News") 
Curioso il fatto che proprio in questi giorni il settimanale Time sia uscito con un grosso articolo sulla mente degli animali, dai corvi ai primati ("
Inside the minds of animals"). La notizia di due giorni fa dimostra come in Italia ci si preoccupi meno di controllare il funzionamento delle strutture di ricerca finanziate con soldi pubblici (anche se in minore quantità).

 

15/8/10-IT

·         Il 20 agosto si terrà a Ravenna nei pressi di S.Vitale uno spettacolo musicale (L’evoluzione sgond a me. A 150 anni e qualcosa dalla pubblicazione dell’Origine della specie di Charles Darwin, do ciàcar di un creazionista romagnolo tra parole e musica). Nella scheda illustrativa si spiega che “Lo spettacolo è nato come celebrazione romagnola degli anniversari darwiniani del 2009: 200° della nascita del grande scienziato e 150° della pubblicazione della sua opera fondamentale, L’origine della specie. E proprio quest’opera  ispira i dubbi e le perplessità di un “creazionista romagnolo” non solo sulla teoria dell’evoluzione intesa come continuo miglioramento della specie ma più in generale proprio sui risultati della creazione e sul senso dell’esistenza umana. Alcuni brani tratti dalle opere del grande poeta Raffaello Bladini danno man forte alla confutazione”. [All’orchestra di Ravenna servirebbe anche un consulente scientifico…]

 

14/8/10-IT

·         E’ davvero un minestrone di idee e metodi fra loro incomparabili e probabilmente  anche  incompatibili quello che di potrà gustare a Roma il 16 ottobre in una iniziativa, addirittura la quarta in due anni organizzata proprio sotto le finestre del Vaticano;nonostante l’insistenza, pochi ammetterebbero che sia in atto il tentativo di contestare la posizione evoluzionista della chiesa cattolica, finalizzato a “ricondurre verso il porto sicuro dell’ortodossia la navicella di Pietro in balia delle onde e dei colpi che le provengono dall’interno più ancora che dal suo esterno” [(editoriale del direttore in “Radici Cristiane” N.45)!?].
Già 3 convegni erano stati organizzati dai creazionisti biblici cattolici del Centro Kolbe
(“Kolbe Center for the study of creation”): all’Università statale La Sapienza il 3/11/08, al CNR il 23/2/09, e all’Università privata S.Pio V il 9/11/09.
Sono iniziative che vogliono sottolineare come alcuni cattolici abbiano ritenuto inopportuni i due convegni evoluzionisti organizzati dal Vaticano, uno
(“Scientific insights into the evolution of the universe and of life”) sull’evoluzione in generale (organizzato nel 2008 dal prof.Cabibbo recentemente scomparso) e il secondo (“EVOLUTION: FACTS and THEORIES) ai primi di marzo del 2009.
Quest’ultimo, dedicato soprattutto a Darwin e all’evoluzione biologica, è stato organizzato da mons.Ravasi che, almeno per la parte scientifica, si è avvalso della collaborazione di scienziati qualificati, per cui nessuno ha parlato di creazionismo o di intelligent design. Chi lo ha fatto (un creazionista turco che non era previsto in programma) è stato allontanato.
Scopo di queste iniziative dei creazionisti è quello di contestare dall’interno l’attuale posizione della Chiesa Cattolica, che, pur non avendo ancora riabilitato Teilhard de Chardin, oggi accetta ufficialmente l’evoluzione biologica e quindi anche l’origine della nostra specie attraverso un percorso complesso e apparentemente imprevedibile svoltosi all’interno dell’albero evolutivo degli animali e in particolare dei primati (in questo caso intesi come scimmie). Lo si legge chiaramente in 2 interventi pubblicati da uno degli organizzatori, il vicepresidente del CNR,
nell’aprile 2009 in una sua rivista e il 29/12/09 sul Foglio (“Il teo-evoluzionismo è una malattia dello spirito da cui guardarsi”),
Questa posizione, almeno in parte rispettosa della scienza e quindi favorevole almeno all’evoluzione biologica e ad una storia dell’universo durata quasi 15 miliardi di anni, è stata confermata anche dal Card.Ratzinger, in un recente documento ufficiale del
2004 che sembra però ben pochi conoscano e accettano.
Sembra strano che il ministro dell’Università e della Ricerca, oggi molto preoccupata della
qualità della ricerca scientifica, non abbia mai detto nulla sulle tre iniziative creazioniste critiche verso il Vaticano, che si sono realizzate addirittura a Roma; si sono infatti svolte tutte in strutture che lei intenderebbe controllare sempre meglio dal punto di vista della qualità della ricerca e del rispetto del metodo scientifico, che è stato contestato solo sulla base di antichi miti che non sopporterebbero una verifica sperimentale. 
In realtà è improbabile che il ministro possa fare qualcosa, dato che l’organizzatore dello sconcertante convegno creazionista tenutosi il 23/2/09 addirittura al CNR era proprio … il suo vicepresidente. Proprio lui aveva coraggiosamente confermato l’intenzione di  organizzare “un workshop internazionale a cui parteciperanno solo studiosi di netta impostazione antievoluzionistica” anche alla giornalista che scrisse poi l’articolo sul Foglio del 31/1/09. C’è da rimanere stupiti: è proprio l’opposto degli obiettivi che si erano posti gli organizzatori dei convegni vaticani sull’evoluzione! Conviene forse rassegnarsi a chiedere la ricostruzione dello stato pontificio?….
Sarebbe forse il caso che anche in Italia si verificasse il livello di applicazione e di rispetto del metodo scientifico? Quale ministro dell’Università approverebbe, se lo avesse saputo, che nella sala Marconi del CNR il 23/2/09 si raccontasse di uomini che 40.000 anni fa catturavano i dinosauri con una corda legata fra due alberi? Nessuno, nemmeno l’
inviato del Pontificio Consiglio della Cultura, don Tomasz Trafny o il vicepresidente del CNR, presenti al tavolo del convegno, si è messo a ridere? O non dobbiamo credere al resoconto e alle interviste ai relatori pubblicati sul numero 45 della rivista “Radici Cristiane”? Dovremmo dubitare della serietà di una rivista diretta dal vicepresidente del CNR?
Se il ministro intendesse difendere il livello culturale della scienza italiana, può ancora valutare se sia ragionevole e corretto che un rappresentante più che autorevole della nostra più qualificata struttura di ricerca sia l’unico docente universitario presente al dibattito del 16 ottobre, dove probabilmente contesterà fatti scientifici accettati da tutta la cultura occidentale e mondiale attuale (e che anche i vertici della Chiesa cattolica oggi non mettono più in discussione).
[Comunque puo’ essere importante far notare che Il Giornale sa già da tempo che, a causa della sua ostilità verso l’ingresso della Turchia in Europa, il prof.R.De Mattei, docente presso l’università romana dei Legionari di Cristo, non è più consulente culturale dell’on.Fini come ai tempi in cui era ministro degli esteri].  

 

13/8/10-USA

·         [da NCSE] Lauri Lebo,la giornalista autrice di un interessante libro sul processo di Harrisburg/Dover che ha segnato una delle più pesanti sconfitte (anche economiche ..) per i neocreazionisti dell’Intelligent Design, ha scritto un articolo per iniziare a ricordare che ormai sono passati quasi 5 anni.

 

12/8/10-USA

·         Una grande scoperta si merita giustamente la copertina di Nature. Si tratta di due segnetti che sembrano la prova (ma la certezza non c’è) di due taglietti fatti su un osso con una pietra con un bordo tagliente tagliente. Sono i nostri antenati ad aver lasciato queste tracce della loro presenza, della loro esistenza ma soprattutto della loro capacità di utilizzare dei ciottoli con bordi taglienti per staccarsi una bella fetta di carne da un cosciotto. Nessun altra specie oggi è capace di fare ciò. Il problema è soprattutto la data. L’osso con questi due taglietti è datato ben 3.4 milioni di anni fa, ben 800.000 anni prima di quanto si pensasse finora. Il tutto, con una certa prudenza e con tutti i dubbi necessari, è raccontato al mondo nell’articolo “Evidence for stone-tool-assisted consumption of animal tissues before 3.39 million years ago at Dikika, Ethiopia” di Shannon P. McPherron, Zeresenay Alemseged, Curtis W. Marean, Jonathan G. Wynn, Denné Reed, Denis Geraads, René Bobe & Hamdallah A. Béarat.
Qui sullo stesso numero di Nature c’è un commento di D.Braun: “Australopithecine butchers”. Se ne parla poi anche in Science Daily, e nel blog di Greg Laden. Qui c’è la dichiarazione del Max Plank di Lipsia, chde dirigeva la ricerca.
Per quanto riguarda l’opinione dell’ICR, ci basti sapere che come al solito non sono particolarmente sorpresi: e invitano a cercare ancora e meglio: “Because mankind has been living alongside all animals since the creation week was completed, the discovery of fully human artifacts--like footprints and tool marks--from these post-Flood deposits fits perfectly well with creation thinking”.
Più scettici sono invece alcuni scienziati su anthropology.netA Curious Look At The 3.39 Million Year Old “Stone Tool Markings” From Dikika, Ethiopia”, dove presentano una ragionevole ipotesi alternativa per spiegare i segni mostrati nell’articolo su Nature, basata su un lavoro di Njau e Blumenshine.

 

11/08/10-USA

·         Nel blog di Greg Laden si evidenzia (“New Primate Fossil Informs Us of the Ape-Monkey Split During the Oligocene”) una recente pubblicazione su un fossile di primate trovato in Arabia Saudita, il Saadanius hijazensis, appartenente alla famiglia Saadanidae e alla superfamiglia Saadanioidea; come si capisce, il reperto ha creato qualche problema di classificazione, ed ha richiesto quindi tutta una serie di categorie tassonomiche tutte sue fino al livello di superfamiglia. Articolo con video sul Guardian: “Monkey fossil links ancient primates to modern apes”. Articolo su Nature: “New Oligocene primate from Saudi Arabia and the divergence of apes and Old World monkeys

·         Nel sito del Discovery Institute si può vedere un video in cui S.Meyer spiega da dove venga l’informazione digitale [?!] contenuta nel DNA (“What is the origin of the digital information found in DNA?”). Nel caso lo si ascolti, consiglio di farsi subito spiegare da PZMyers “The vacuity of Stephen Meyer”..
Sempre oggi e sempre sullo stesso sito, si può leggere un post di C.Luskin, un biologo del DI. Si tratta di un’importante novità in quanto sembra far presagire un’importante cambiamento nella strategia processuale futura. In realtà sono strategie che in Italia sono note da tempo per cui oggi sono un po’ spuntate. Saltano fuori ormai solo in casi di emergenza, dato che non è troppo coerente riprendere accuse di 400 anni fa dopo aver ammesso le colpe e dopo essersi finalmente da poco scusati.
Nonostante ciò sappiamo che ci sono comunque anche oggi grandi e autorevoli scienziati che temono ancora di essere vittime di queste accuse, per cui sono costretti a difendersi dichiarandosi difensori della libertà di espressione anche quando non è assolutamente il caso.
Il post di Luskin riporta un suo articolo
 da poco pubblicato sulla “New Law Review(“Zeal for Darwin's House Consumes Them: How Supporters of Evolution Encourage Violations of the Establishment Clause”) in cui si illustrano le motivazioni che rendono utile e necessaria questa strategia, dopo le recenti sconfitte, come quella disastrosa del processo di Harrisburg/Dover.
Leggendo l’articolo si capisce che l’artifizio è una modificazione del metodo utilizzato a suo tempo dalla chiesa cattolica con Galileo, semplicemente adattato con le modifiche necessarie per poter annullare i confini fra stato e chiesa che la “Establishment clause” pone a difesa della laicità dell’insegnamento scolastico.
Si tratta infatti di ribaltare l’accusa, facendo credere che certe scoperte e teorie scientifiche, anche se utili, vanno contro la separazione fra stato e chiesa, negando valore a verità di fede. Come ben sappiamo, questa è stata proprio l’accusa che ha portato alla condanna di
Galileo, che ha evitato la condanna capitale grazie all’abiura e che ha allontanato le pene accessorie rifilandole alla figlia suora.
Proporre questa strategia oggi in Italia non sembrerebbe proprio un’idea intelligente. In realtà utilizza comunque spudoratamente (o ingenuamente o arrogantemente) questa strategia proprio quando si affrontano temi legati all’evoluzione o alla teoria dell’evoluzione, temi su cui nemmeno la chiesa cattolica sembra intenzionata a chiarirsi le idee né ad accettare fino in fondo le conoscenze scientifiche ottenute grazie al metodo scientifico e quindi al modo migliore per utilizzare la ragione.
Sono tornate quindi (come se i convegni su Galileo non fossero mai esistiti) le accuse di provocazione antireligiosa che un tempo si facevano a Galileo. Ne sanno qualcosa Teilhard de Chardin, Odifreddi o Pievani, che pure ha dimostrato strane manipolazioni a posteriori su un documento in favore dell’evoluzionismo scritto per il ministro Moratti da una commissione con due premi Nobel.
Ben più coraggioso o semplicemente razionale fu in quei giorni il presidente dell’Accademia Pontificia delle Scienze, N.Cabibbo, scomparso il 16/8 che nell’articolo del 5/1/09 (“
Perché la Chiesa sbagliò”) disse: Il possibile imbarazzo teologico di oggi verso alcune idee della scienza sembrerà domani del tutto irrilevante: le teorie scientifiche di oggi saranno forse rafforzate, e poi sopravanzate da teorie più complete e dettagliate. È quello che è successo alle teorie di Copernico, inglobate e completate da quelle di Newton e poi di Einstein. È così che la scienza procede, ed è bene abituarsi”.  (La citazione è stata ripresa in questi giorni anche da A.Massarenti sul Sole 24 ore del 17/8: “Prima scienziato poi uomo di fede”)
E’ curioso stupirsi di uno scienziato che chiaramente riversa le sue conoscenze scientifiche verso chi si accorge che ne ha più bisogno. 
 
Probabilmente nemmeno N.Cabibbo sarebbe stato rispettoso della libertà di dire addirittura che l’evoluzionismo era nato come un movimento di rifiuto della Creazione“ o che “« … nel campo antievoluzionista, e più precisamente in campo cattolico, non manca chi .. accetta sul piano scientifico la teoria dell’evoluzione. …. Tali posizioni, ieri ed oggi, nascono da un complesso di inferiorità nei confronti della cultura laica, caratteristico di chi non si sente sicuro delle proprie idee cattoliche».
Vedremo chi lo sostituirà all’accademia delle Scienze … possiamo solo sperare che, nonostante sembri già in ottima posizione, non sia il VP del CNR  … se il card.Bellarmino avesse ragionato in questo modo probabilmente le scuse non sarebbero arrivate solo dopo 400 anni, né Feyerabend avrebbe potuto pensare che La chiesa dell'epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo
[PS: Purtroppo forse questa strategia è ancora utile per qualcuno, anche se Galilei si stupirebbe parecchio per le scuse poco sincere e poco credibili. Luskin comunque è solo arrivato in ritardo a riscoprire questa strategia ben nota in Italia… O forse la situazione politica e culturale italiana è peggiore di quanto si pensasse]

Egli USA

10/8/10-IT

·         Una buona notizia da Padova: “Ed ecco a voi il Ponte Darwin! E le passerelle sul Bacchiglione come le chiamiamo?. Quando si è trattato di dare il nome ad un ponte, a Padova si sono ricordati di Darwin e del suo ruolo nel fornire le chiavi per cominciare ad aprire le porte che permettono di capire e spiegare l’origine delle specie viventi e anche dell’uomo.
Peccato che abbiano scelto come elemento decorativo una rappresentazione lineare dell’evoluzione umana, certo ottimale per essere rappresentata lungo un ponte, ma poco adatta per far capire ai padovani la struttura a cespuglio, o a corallo, degli alberi evolutivi reali che conosciamo. Se la sono cavata con 1500 euro.

 

 9/8/10-USA

·         [da NCSE] Sembra che negli USA le società scientifiche debbano continuamente firmare appelli e dichiarazioni in favore dell’evoluzione e della teoria che la spiega, per ricordare a tutti che non siamo più nel ‘700. Questa settimana è toccato a: American Society of Plant Taxonomists, American Statistical Association, e Union for Reform Judaism. Il più interessante è però il documento dell’Affiliation of Christian Geologists, che certifica la grande età della terra e dell’universo, smentendo i creazionisti “della terra giovane”

 

8/8/10-USA

·         Un blogger paleontologo, B.Switek, analizza la insolita e sconcertante gestione della presentazione alla scienza e al pubblico (il 19/5/09) di un fossile di primate di 40 milioni di anni fa (il Darwinius masillae); lo fa con un articolo su Evolution: Education and Outreach: Human Evolution and the Media. Ancestor or Adapiform? Darwinius and the Search for Our Early Primate Ancestors. L’articolo è liberamente consultabile.

 

6/8/10-USA

·         Il sito dell’NCSE offre una free preview (PDF) del libro di  Richard Milner Darwin's Universe: Evolution from A to Z

 

4/8/10-AU

·         [dal NCSE] I sondaggi sull’evoluzione arrivano anche dagli antipodi, ma sono abbastanza buoni: solo 1 australiano su 10 non crede nell’evoluzione biologica, anche se 3 su 10 sono disposti a credere alla convivenza dell’uomo con i dinosauri. Sconcertante il numero di australiani che crede che il sole impieghi un giorno per girare intorno alla terra  la terra impieghi un giorno per girare intorno al sole (circa il 28%).

 

3/8/10-USA

·         [da NCSE] Chi fosse stufo delle sciocche recenti critiche all’evoluzione anche da parte di persone che possono semplicemente informarsi, potrebbe essere invece interessato a un libro che presenta le prime e più antiche critiche alle indimostrabili ipotesi creazioniste (“Creationism and Its Critics in Antiquitydi D.Sedley). Il libro, di cui si possono assaggiare qui alcune pagine, presenta le riflessioni di alcune persone davvero ignoranti dal punto di vista scientifico ma sicuramente tanto intelligenti da avere già qualche dubbio (Anassagora, Empedocle, Socrate, Platone, Democrito e Aristotele).   

 

1/8/10-IT

·         Nel blog Gravità Zero il giornalista scientifico C.Pasqua riprende (“LA SCIENZA NEL BEL PAESE? SIAMO NEL MEDIOEVO? ) un articolo di T.Pievani  (UFO, cerchi nel grano e altri incubi) su Le Scienze di agosto riguardo al livello delle trasmissioni di divulgazione scientifica della RAI, con particolare riferimento a Voyager e alla scelta dei temi che utilizza per attirare, e con successo!, il pubblico.
Molto interessante in quel blog, anche per i premi in palio … l’iniziativa “Trova la bufala e vinci”.

 

 

   LUGLIO 2010                                                                                                                                  

30/7/10-IT

·         [da Pikaia] "Come comunicare la scienza e organizzare eventi divulgativi scienti­ci e culturali", questo il tema del congresso "Comunicare la scienza", che si terrà tra il 6 e l'8 ottobre presso il Centro Universitario EuroMediterraneo di Ronzano, Bologna. Programma (14kB)

 

30/7/10-USA

·         [da Pikaia] [da NCSE] Anche l’American Academy of Religion (AAR), una società accademica internazionale per lo studio delle religioni nel mondo che quest’anno compie il secolo d’attività, si è schierata a favore dell’insegnamento dell’evoluzione nelle scuole. L’NCSE riporta così la posizione ufficiale dell’AAR: “Scienza della creazione o l’intelligent design possono essere insegnati nelle scuole?”. La risposta?. “Yes, but not in science classes. Creation science and intelligent design represent worldviews that fall outside of the realm of science that is defined as (and limited to) a method of inquiry based on gathering observable and measurable evidence subject to specific principles of reasoning.”

 

27/7/10-Arabia Saudita

·         [da Pikaia]  Rinvenuto un fossile di primate risalente a 29-30 milioni di anni fa, poco prima della divergenza tra le scimmie del Vecchio Mondo e ominoidei, il gruppo che comprende le antropomorfe e l'uomo.

 

26/7/10-USA

·         [dal NCSE] In Louisiana i creazionisti riescono ad ottenere qualche successo nel tentativo di introdurre il creazionismo nelle scuole. Sempre oggi un intervento in proposito della filosofa Barbara Forrest (“Attack on science”) che segue da tempo il problema con grande abilità e grande successo.

·         Nel sito della Reason,tv hanno pubblicato un’intervista a Francisco Ayala, biologo molecolare USA ai massimi livelli, difensore in ogni occasione possibile (ha frequentato spesso anche i tribunali fornendo consulenze contro i creazionisti USA) dell’evoluzione e della teoria dell’evoluzione a fianco dell’NCSE. Oltre a ciò è spesso utilizzato anche in Europa e in Italia quando serve un ex-domenicano spagnolo per i convegni in cui è necessario difendere la biologia evoluzionistica. Questa sua doppia valenza e competenza gli ha fatto vincere recentemente (il 5/5/10 a Buckingham Palace) il Premio Templeton, dedicato ai ricercatori che coltivano l’area di confine fra religione e scienza.
La frase citata da Ayala (“scienza e religione non sono in contraddizione, non è necessario che lo siano”) è davvero interessante e molti la ripetono apprezzandola, da Gould al Papa; purtroppo senza chiarire quali siano le invasioni di campo e le interferenze permesse. La frase è quindi evidentemente generica ma soprattutto ingannatrice se non si chiarisce, come ad esempio ha fatto mons.Fisichella in una famosa intervista, chi (La scienza secondo Fisichella) deve fare un passo indietro. 

 

25/7/10-IT

·         [da Pikaia] Consigli di lettura per estate/autunno 2010, selezionati dalla redazione di Pikaia che vi augura Buone Vacanze……

 

16/7/10-UK

·         [da NCSE] Un altro sondaggio sull’opinione della gente sull’evoluzione, fatto in USA, Canada e UK da Angus Reid Public Opinion. Ovviamente, come sempre, la situazione peggiore la troviamo negli USA.

 

15/7/10-SA

·         [da Pikaia] Senza clamore su Nature viene pubblicato un articolo su un ennesimo “anello mancante” nell’evoluzione dei primati (“New Oligocene primate from Saudi Arabia and the divergence of apes and Old World monkeys

 

9/7/10-IT

·         [da Pikaia] Il dipartimento di scienze della Terra di Perugia organizza nel periodo 14/18 febbraio 2011 la 1’ scuola di Paleoantropologia. E’ possibile anche partecipare ad un fieldwork di due settimane in agosto presso il sito paleoantropologico di Olduvai in Tanzania. Docenti: FIDELIS TALIWAWAMASAO (University of Dar Es Salaam & Natural History Museum of Arusha, Tanzania), GIORGIO MANZI (Università di Roma “La Sapienza”), JACOPO MOGGI CECCHI (Università di Firenze), SPARTACO GIPPOLITI (Giardino Zoologico di Pistoia), OLGA RICKARDS (Università di Roma “Tor Vergata”), LORENZO ROOK (Università di Firenze)

 

8/7/10-IT

·         Dal sito di Micromega è raggiungibile il video di una recente conferenza di T.Pievani promossa da Iniziativa Laica e Arci di Reggio Emilia e da Libera Cittadinanza e UDU - Unione Degli Universitari di Parma: “Darwin, al lupo al lupo! La scienza evolve, l’integralismo religioso un po’ meno"

 

7/7/10-SE

·         Interessante scoperta durante una mia visita oggi al Museo della Biologia nella capitale svedese (Biologiska Museet). Esiste realmente, imbalsamato, un ibrido che farebbe tanto piacere ai creazionisti, adeguandosi gli assurdi meccanismi evolutivi che si sa essere gli unici che ammetterebbero.
Si tratta di un esemplare appartenente ad una specie che lo svedese Linneo avrebbe probabilmente classificato come un fagiglio o un conigiano. Non c’è dubbio che si tratti di uno scherzo creato da un imbalsamatore locale, ma è evidente che, accompagnato dai necessari avvertimenti, ha trovato addirittura ospitalità in un diorama in un museo scientifico dedicato alla biodiversità.
Si sa che i creazionisti hanno sempre seri problemi a immaginare come funzioni in realtà il meccanismo che ha portato da un unico organismo iniziale molto semplice all’enorme complessità della vita, con miliardi di organismi appartenenti a milioni di specie diverse vissuti in un periodo di miliardi di anni. Decisamente istruttivo e sconcertante fu il momento in cui, durante un dibattito fra evoluzionisti e antievoluzionisti uno di questi ultimi tirò fuori come asso nella manica l’immagine di un essere vivente (il crocoduck, come lo chiamò lui, Kirk Cameron, o l’anadrillo come l’ha recentemente definito S.Coyaud). Secondo il fantasioso Cameron, per lui solo la reale esistenza del crocoduck sarebbe convincente. La registrazione del dibattito permette di verificare lo sconcerto dell’evoluzionista della Rational Response Squad partecipante al dibattito: il labiale al 4:26 permette di verificare come gli sia scappata una spontanea espressione di sconcerto (“Oh my God!”), certo poco adatta per un ateo, come lui si era presentato.
Questo video permette di capire che, a differenza dell’ibrido del museo di Stoccolma, non è uno scherzo il capolavoro di K.Cameron e Ray Comfort, il famoso e sconcertante video sulla banana.

 

2/7/10-IT

·         Sul Corriere mons.Ravasi risponde a Veronesi sul problema della compatibilità fra scienza e fede. Pur insistendo che “Fede e ragione sono compatibili”, non mancano dubbi e  critiche alla scienza che ovviamente smentiscono la tesi che vorrebbe dimostrare.
Stiamo ancora aspettando di sapere, e il 2009 è rmai passato, se per Teilhard de Chardin la condanna rimane tuttora valida, decenni dopo la sua morte. Ovviamente il problema che non si riesce a risolvere è l’accettazione della teoria dell’evoluzione, una semplice (forse troppo) e geniale (certo troppo) spiegazione di come sia avvenuta l’evoluzione biologica che in miliardi di anni ha creato, ovviamente senza un improbabile progetto, l’enorme biodiversità in cui siamo immersi e che dovremmo proteggere per garantire la sopravvivenza alle prossime generazioni.
E’una spiegazione molto elegante che ha soprattutto il grande vantaggio di non costringere nessuna divinità a maneggiare gameti (in gran parte destinati a non dar luogo a esseri viventi), lavorando per miliardi di anni in organi riproduttivi spesso  malsani, umidi ed oscuri.

 

1/7/10-IT

·         In alcuni punti la logica sembra in difficoltà in un articolo dell’Avvenire che presenta una ricerca recente e piuttosto interessante di Elaine Howard Ecklund sul rapporto fra gli scienziati e la religione (“Se Dio si nasconde in laboratorio”). Purtroppo sembra che l’autore dell’articolo non sappia e non voglia apprezzare alcuni dati sul rapporto fra un campione di scienziati USA e … la scienza, dati che difficilmente l’Avvenire ama sottolineare. Nonostante l’impostazione dell’articolo e l’evidente interesse a criticare la scienza, non si ragiona a sufficienza su alcune frasi che sottolineano e dimostrano il pericolo di atteggiamenti preconcetti che tenderebbero a subordinare la scienza a criteri non scientifici. Innanzitutto qualche dato un po’ curioso sul campione, apparentemente poco casuale: “se nella popolazione americana gli evangelici sfiorano quota 30%, tra i ricercatori essi rappresentano solo il 2% del totale, mentre è la religione ebraica quella più diffusa tra gli intervistati” [!?]. Dopo aver sottolineato che negli scienziati USA non si rileva ostilità verso la religione, spiccano un paio di loro valutazioni su due temi che solitamente vengono utilizzati come indicatori di ostilità verso la religione: per cui nell’articolo ci si stupisce della diffidenza verso l’intelligent design “Per spiegare la nascita dell’universo” [?!] e del fatto che “Ben il 94% considera invece la teoria dell’evoluzione secondo Charles Darwin come la modalità più razionale di spiegare i mutamenti sul nostro pianeta”. Dopo questa informazione tratta da una fonte che viene presentata come autorevole possiamo sperare di non trovare qualcuno che scrive il contrario, almeno sull’Avvenire…

 

 

GIUGNO 2010

29/6/10-USA

·         [da NCSE] Sarebbe interessante capire il motivo per cui non sia mai arrivato in Italia il film “Creation”, che presenta alcuni aspetti della vita, anche familiare, e del pensiero di Charles Darwin. Ormai siamo comunque al momento in cui, proprio da oggi, il film è scaricabile e disponibile anche in DVD.
[da NCSE] E’ uscito l’ultimo fascicolo (Vol.3 Fasc.2) di
Evolution: Education and Outreach, dedicato ai 65 anni di Eugene Scott, presidente del NCSE. contiene come al solito articoli interessanti sul dibattito in corso sull’evoluzione. Chi non avesse ancora capito il problema, può finalmente scoprire perché “The Theory of Evolution is Not an Explanation for the Origin of Life” o scoprire un processo evolutivo in cui credono e sperano anche i creazionisti (“The Evolution of Creationist Movements”, free access), o capire le non novità dell’ID (“The Intelligent Design Movement's Recycling of Creationist Strategies”).

 

28/6/10-USA

·         [Da Pikaia] Rinvenuto un fossile di Australopithecus afarensis di 400.000 anni più antico di Lucy. Si tratta di un maschio di grosse dimensioni che dimostra come questo ominide fosse perfettamente in grado di spostarsi con andatura bipede. Se ne parla su PNAS (Selassie Y, et al. An Early Australopithecus afarensis Postcranium from Woranso-Mille, Ethiopia. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2010) .

 

23/6/10-IT

·         Sull’Avvenire un articolo (“EVOLUZIONISMO, IL "DOGMA" CHE ESCLUDE DIO”) difende e sostiene il recente volume dedicato ai presunti errori di Darwin.
Curioso notare come venga evidenziato nel titolo un aspetto che non era certo sottolineato dagli autori del libro; avevano infatti ribadito il loro ateismo e quindi non potevano certo utilizzare argomenti religiosi, e avere le stesse preoccupazioni, nella loro critica a Darwin. Forse chi ha suggerito i titoli non lo sapeva …
Comunque nell’articolo si c
hiarisce che si condanna … l’“indignazione verso chi osa mettere in dubbio un pilastro della moderna concezione scientifica del mondo” senza verificare chi ha ragione: “qui però non ci interessa tanto discutere se l’impianto critico di PiatteIIi Palmarini e Fodor riesce a scardinare la teoria evoluzionistica di Darwin”; addirittura si deve ammettere che “A onor del vero, non si può negare che qualche 'svista' sia realmente presente nel testo”.
Certamente curioso, se non sconcertante, notare lo sbigottimento per il fatto che: “tra i contestatori più numerosi di questo saggio si contano proprio i genetisti, i quali hanno cercato con acribia tutti i possibili errori scientifici commessi dai due autori”. [Forse si pensava che i più critici fossero i calzolai…?]
La frase è sconcertante, in quanto si cerca di indurre a credere che il mestiere dei genetisti NON debba essere proprio quello di occuparsi in modo serio e con competenza di genetica.
Sembra proprio immeritata la critica proprio a chi, come i genetisti, da 150 anni ha lavorato per migliorare profondamente il darwinismo … proprio cercando e correggendo tutti i possibili errori.

 

22/6/10-USA

·         [da NCSE] Sconfitta legale dell’ICR (Institute for Creation Research) che si era ribellata alla decisione del Texas Higher Education Coordination Board di impedire ad una loro scuola di attivare un master in … Science Education. E’ curioso che inaspettatamente non riescano più a svolgere attività “formative” che invece erano riusciti a svolgere in California, dove prima avevano la loro sede.

 

22/6/10-CH

·         [Da Environment New Service] “The nations of East and Central Africa and some of the world's largest conservation organizations have developed a 10-year conservation action plan to save thousands of endangered eastern chimpanzees. The main threats to these animals, which share 98 percent of human genes, include hunting for bushmeat, capture of infants for the pet trade, disease and habitat loss. The International Union for the Conservation of Nature, IUCN, and the Wildlife Conservation Society Monday released the action plan. It shows that the conservation of 16 areas could conserve 96 percent of the known populations of eastern chimpanzees, estimated to be around 50,000 animals.

 

21/6/10-IT

·         Davvero sconcertante scoprire che la notizia qui sotto sulla strage della fauna protetta in Africa probabilmente a qualcuno non interessa. Anzi, rimarrebbe sconvolto nel sapere che ci si preoccupa del benessere o della sopravvivenza di animali selvatici, temendo che si voglia paragonarli con l’uomo. Se ne parla in un articolo su Cultura Cattolica (“Gli ultradarwinisti della pubblicità”) ripreso poi nel sito web del Sussidiario (“Lo sapevate? Uomini e animali pari sono, parola di (certa) Ue”), e da decine di altri siti web.
Per capire meglio la situazione è però importante andare a leggere le dichiarazioni (suggerite dallo sviluppo delle conoscenze scientifiche garantite dalla competenza di esperti delle diverse materie) contenute nella bozza del 26/5/10 della “
DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici” [versione inglese].
La lettura del documento permette di capire il miglioramento delle conoscenze scientifiche sul benessere animale, e in particolare sui primati, e ancora di più sulle scimmie antropomorfe, che hanno mostrato aspetti comportamentali che confermano la loro posizione evolutivamente molto vicina alla nostra specie.
Critico verso questo documento sembra sia infatti il COMECE, la conferenza dei vescovi della comunità europea. In realtà il documento non sembra cosi’ critico verso la difesa della sopravvivenza e del benessere animale, quanto teme che da ciò derivi lo sviluppo di tecniche di sperimentazione alternative che possano basarsi anche su cellule umane, che potrebbero essere anche cellule di origine embrionale.
Ci sono comunque anche altre frasi sconcertanti nell’articolo: spassosa quella che cita un’assurda critica ad una mostra sull’evoluzione: “
allestita al Museo di Scienze Naturali di Trento, dal titolo “La scimmia è nuda”, e dall’intento dichiaratamente evoluzionista”. Certo non sa che la critica di un integralista cattolico trentino è stata stroncata da un teologo di Trento che insegna in Germania,
Penosa anche la frase “È seguito il consueto refrain della scimmia che condivide con l’uomo il 98 per cento del patrimonio genetico, senza che però venisse data alcuna giustificazione plausibile di come possano stare in quella piccola differenza del due per cento di Dna, e solo in essa, tutte le caratteristiche tipicamente umane, quali linguaggio, pensiero, autocoscienza, libertà, conoscenza, creatività
”.

·         Del problema si parla anche in “Cronache Romane” di R.De Mattei (“UE: critiche a un progetto che protegge gli animali ma non gli embrioni”) dove si chiarisce anche che la direttiva non è esplicita, anche se comunque sembra spingere verso un minor uso di animali, e in particolare di animali selvatici, nella sperimentazione dei farmaci per l’uomo, una tendenza ormai in corso da anni e che sembra davvero infastidire chi da sempre rifiuta di accettare, senza validi motivi, che un processo evolutivo colleghi inesorabilmente l’uomo alle altre specie animali e vegetali, dimostrando che non sono e non possono essere al servizio dell’uomo, non avendo proprio avuto origine a questo scopo, Il giorno in cui si accetterà che tutte le specie viventi abbiano avuto UN’ORIGINE INDIPENDENTE DA QUELLA UMANA si riuscirà a capire l’evoluzione biologica.
La frase del documento dei vescovi citata in questo articolo (“Esiste il pericolo di cancellare la differenza tra l’animale e l’uomo”) è davvero illuminante, in quanto spiega l’impossibilità di accettare l’evoluzione e il fatto che ci sianio differenze fra ognuna delle diverse specie.
Interessante riflettere anche sulla frase
«per difendere gli animali, il testo attuale stabilisce che, quando possibile, sarà necessario usare un metodo o una strategia di sperimentazione scientificamente soddisfacente che non implichi l’utilizzo di animali vivi”.
Un altro aspetto evidente è l’insistenza a non voler nemmeno citare il fatto che ci siano differenze notevoli fra le diverse specie animali e ci siano evidenti differenze dovue proprio a ciò che si cerca di negare e quindi far scomparire.
Un aspetto del problema che pochi conoscono è che si cerca di ribaltare la non-decisione presa a Sibiu nel settembre 2007. In un incontro fra tutte le diverse religioni cristiane europee i protestanti erano riusciti ad accorgersi dell’inserimento abusivo di una frase sulla difesa della vita dal concepimento alla morte naturale. Non essendo affatto d’accordo, a posteriori ottennero l’eliminazione di questa frase inserita di soppiatto, dimostrando che fra diverse religioni sono negoziabili anche questioni di solito non negoziabili.  

 

21/6/10-F

·         Anche coccodrilli e potamoceri nella dieta degli europei attuali? [da ecoblog.it]
A qualcuno il pessimismo ma anche solo la preoccupazione di F.Fenner potrebbe  sembrare eccessiva, ma sappiamo bene come verificare quale sia il rispetto per la natura dell’uomo attuale …
Effettivamente c’è molta confusione su alcune questioni ambientali ma anche troppa ignoranza su alcuni dati necessari per capire meglio la realtà, se si ha il coraggio di affrontarla.
Proprio oggi si parla in alcuni giornali di un articolo con i primi dati, anche se campionari e certamente imprecisi, di un fenomeno noto ma misterioso: l’importazione in Europa e nel mondo occidentale, clandestina ma ben organizzata, di carne proveniente da fauna, anche protetta, delle foreste tropicali, e in particolar modo di quelle africane.
La notizia era presente nelle notizie ANSA di ieri ma stranamente oggi la riprende solo il Manifesto (“Una scimmia in tavola”) e il sito di ecoblog (“All'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, ogni anno, transitano circa 270 tonnellate di carne di animali selvatici”), che rimanda all’articolo orignale, pubblicato recentemente su
Conservation Letters da ricercatori inglesi e francesi (“The scale of illegal meat importation from Africa to Europe via Paris”).
In 17 giorni sono state perquisiti134 passeggeri arrivati a Paris Charles de Grulle dall’Africa subsahariana in 29 voli. Il traffico in quell’aeroporto è di 72 voli alla settimana con 17000 passeggeri.
Cos’hanno trovato nei bagagli di questi 134 viaggiatori arrivati dall’Africa? L’incredibile quantità di 446 kg di pesce, 131 kg di carne di animali domestici e ben 188 kg di carne di animali selvatici (bushmeat) in parte animali protetti inseriti nella lista CITES, in quanto a rischio di estinzione. Altri dati (tutti sconcertanti!) possono essere recuperati nell’articolo, come la stima di 62 tonnellate di carne alla settimana solo sulle linee dell’Air France esaminate, per un totale di 3278 tonnellate all’anno di cui 273 di bushmeat (e il 39% delbushmeat era costituito di animali nell’elenco della CITES). E tutto ciò solo nell’aeroporto di Parigi De Gaulle!!!
Quanti erano i viaggiatori che nascondevano carne? Solo il 7% nascondeva bushmeat (però in gran quantità: mediamente 20 kg a testa!) mentre il 25% trasportava pesce e il 37% carne di animali domestici. La carne è normalmente trattata per sopportare il trasporto (qui una foto di scimmie affumicate arrivate a Parigi! E qui altre).
Ci sono poi i dati, anche verificati sul campo parlando in confidenza con i commercianti, sugli aspetti commerciali ed economici dello sconcertante business, che vive sul fatto che il bushmeat a Parigi si vende a ben 30 euro al kg, 20 volte più che in Africa (5 euro) e a  ben più del filetto.
Come sanno bene i naturalisti, il commercio di carni di animali protetti è un crimine in quanto accelera la distruzione dell’ambiente e l’alterazione dei suoi equilibri.
Come sanno bene i primatologi, il consumo di carne di animali selvatici, soprattutto se imparentati con l’uomo, può avere rilevanti ripercussioni, essendo la via privilegiata per diffondere anche microrganismi patogeni sconosciuti e letali, come sappiamo esistere da tempo nei paesi dell’Africa tropicale.
Per chi ignorasse questi, che non sono certo dettagli (basta citare il terribile virus Ebola), nel sito dell’Associazione Primatologica Italiana sono accessibili aggiornamenti sul bushmeat e sulle zoonosi che ne possono derivare.
Forse non è il caso anche di sottolineare un aspetto gravissimo: sarebbe masochista per I doganieri fare ispezioni approfondite dei bagagli; tranne che nel caso di animali protetti, non si va infatti oltre il sequesto e l’incenerimanto del materiale, che comunque deve essere prima identificato e classificato (molti altri soldi e altro tempo). 

 

20/6/10-IT

·         Anche in Italia si cita l’articolo dell’”Australian” del 16/6 con l’intervista (“Frank Fenner sees no hope for humans”) al pessimista/preoccupato scienziato australiano che contribuì a sconfiggere il vaiolo. Sono comunque in pochi: ne parla il Corriere («Esseri umani estinti entro cento anni»), Il Sussidiario (“La razza umana tra cent'anni sarà estinta”), Altre opinioni pessimiste vengono da Nicholas Boyle, citato in un ancora più preoccupante articolo del 19/6 sul Daily Mail (“Human race 'will be extinct within 100 years', claims leading scientist”), dove compare anche una mappa del mondo che evidenzia i dati demografici; secondo lui si innescheranno quanto prima eventi che porteranno addirittura ad iniziare una riduzione della popolazione umana.
Sempre nello stesso articolo si riporta un’opinione di S.Boyden, solo apparentemente ottimista: spera infatti che “si arrivi a prendere consapevolezza della situazione e che, di conseguenza, si mettano in atto i cambiamenti necessari a raggiungere un vero sviluppo ecosostenibile”.
Purtroppo molti segnali indicano oggi la presenza di tendenze opposte, con dilettanti ben finanziati che invitano a chiudere gli occhi e a ideologizzare anche problemi molto seri; vediamo che questo avviene ad esempio per i cambiamenti climatici e l’evoluzione biologica, dove gli scienziati vengono distratti dal loro lavoro (di ricerca e di studio di meccanismi estremente complessi che gestiscono la realtà fisica e biologica in cui siamo inseriti) per ripetere continuamente quello che sembra non venga più seriamente insegnato a scuola.
Anche le ultime notizie riportate qui sotto e riferite anche ai giorni scorsi, non casualmente, fanno riferimento proprio a iniziative che impediscono di “prendere consapevolezza della situazione”, ostacolando la realizzazione dei “cambiamenti necessari a raggiungere un vero sviluppo ecosostenibile”.
Fenner cita, e non a caso, un evento storico che dovrebbe preoccupare: l’incapacità degli abitanti dell’isola di Pasqua di “prendere consapevolezza della situazione” che li stava portando all’estinzione; la loro civiltà – che girava intono alla produzione di enormi monoliti, i Moai - è scomparsa infatti insieme agli ultimi alberi della loro isola, abbattuti per mantenere in vita una tradizione che aveva probabilmente solo un significato ideologico ma che si ripercuoteva sull’ambiente con effetti distruttivi.

 

19/6/10-I

·         Sul sito dell’Agenzia Corrispondenza Romana un articolo (“UE: critiche a un progetto che protegge gli animali ma non gli embrioni”)  diffonde la protesta dei vescovi europei riuniti nel COMECE contro una bozza di direttiva della CE (pubblicata il 25/5) che intende proteggere gli animali vivi utilizzati a scopi scientifici. Pur apprezzando l’intento lodevole, i vescovi sono preoccupati dell’articolo 4 che intende limitare l’uso degli animali nella sperimentazione e nella ricerca scientifica,

 

19/6/10-UK

·         Sul Telegraph un articolo (“Richard Dawkins among academics calling for compulsory evolution teaching at primary school”) riferisce della richiesta di un gruppo di scienziati, fra cui 3 premi Nobel, che chiedono di rendere obbligatorio l’insegnamento dell’evoluzione a partire dalla scuola elementare.
Questa iniziativa è una risposta alla bocciatura di due iniziative parlamentari che lo proponevano, una laburista e e una della coalizione liberaldemocatica.
The 26 signatories to the letter sent to Michael Gove, the Education Secretary, say they are “deeply concerned that evolution and science form a core part of any revised primary curriculum”. They wrote: “Evolution is the most important idea underlying biological science. It is a key concept that children should be introduced to at an early stage

 

18/6/10-IT

·         Nel blog di A.Pombino si può leggere oggi una recensione all’ultimo libro di R.Dawkins: Letto e consigliato: "Il più grande soettacolo della Terra" di Richard Dawkins: “un libro dedicato alla dimostrazione delle prove dell'evoluzione per selezione naturale, un concetto che continua ad essere solidissimo, anzi ogni giorno incassa nuove conferme (se ce ne fosse bisogno) ma che, come l'Olocausto, viene tuttora messo in dubbio da una serie di personaggi che con la Scienza non hanno nulla a che vedere

·         Possibile che il Corriere debba far tradurre un articolo (“LO SCIVOLONE DI CARLO SE I MALI MODERNI VENGONO DA GALILEO “) del noto giornalista Hitchens dal New York Times per difendere G.Galilei da un’assurda accusa? Spiace che non abbiano trovato un esperto italiano disposto a difendere Galilei e il metodo scientifico che proprio lui ha contribuito a introdurre nella cultura umana, anche se certamente, da scienziato, dimostrò poca prudenza nel contrastare i poteri e la cultura dominante ai suoi tempi.
L’incredibile attacco a Galilei (e al metodo scientifico) è arrivato nientemeno che dal futuro capo della religione anglicana ed è avvenuto nel contesto di un incontro con rappresentanti della religione islamica (voleva forse farsi perdonare per i problemi che il suo conterraneo C.Darwin crea tuttora ai religiosi islamici?).
La sua posizione del principe Carlo sembra davvero nuova e incoerente rispetto alla recente (settembre 2008) scelta degli anglicani di scusarsi ufficialmente per non aver inizialmente compreso le idee di Darwin ma anche per aver indotto in errore milioni di fiduciosi fedeli.

·         Sul quotidiano on line Terra si cita e si commenta (I MERCANTI DELLA DISINFORMAZIONE) un preoccupatissimo articolo pubblicato da Nature il 10/6/10 (“Defeating the merchants of doubt”) sulla fiorente industria della disinformazione scientifica nel caso di alcuni temi di cruciale interesse per la progettazione del futuro.
Nature era interessato soprattutto ai temi dell’ambiente e in particolare del cambiamento climatico in corso.
Chi si occupa di evoluzione biologica vede benissimo come ci siano anche in questo campo iniziative propagandistiche abili e ben finanziate che utilizzano e diffondono testi di pseudoscienziati di cui certo non si svela che lavorano principalmente se non esclusivanente su libri (spesso solo sfogliati) e computer (che invece sanno usare bene).
Come viene sottolineato nella conclusione dell’articolo, l’aspetto preoccupante è l’intralcio al lavoro dei ricercatori, che “devono anche difendersi dalla disinformazione, imparando strategie, metodi e tecniche di manipolazione delle informazioni, per difendere la serietà della scienza, la dignità del proprio lavoro di ricerca, e non ultima la propria reputazione professionale. I mercanti della disinformazione sono potenti, cinici, duri, spietati!”.
L’intralcio è tanto più grave quanto più gli organi di informazione sostengono, intenzionalmente, per ignoranza o per interesse, queste campagne di disinformazione.
Oggi sappiamo bene quanto le industrie del tabacco contrastassero le iniziative antifumo e quali patrimoni finanziari sostengano tuttora le iniziative dei creazionisti biblici USA (“
Creationist finances revisited”). In futuro scopriremo anche quanto si investe per impedire di porre freno alla deforestazione nelle zone tropicali e alle altre iniziative che mettono a rischio i delicati equilibri su cui si basa il successo, almeno finora, della nostra specie.

 

18/6/10-CA

·         [da Leucophea] Su un quotidiano canadese, Ottawa Citizen, un’interessante e istruttiva serie di interviste per verificare la posizione di diverse importanti religioni attuali sulla teoria dell’evoluzione (“Is evolution compatible with a belief in God?”). Curioso notare come ci siano diverse opinioni su un problema “relativamente” nuovo che questi religiosi si sono improvvisamente trovati sulla loro strada. Molto strano riflettere sul fatto che probabilmente l’incontro improvviso con le migliaia di diverse religioni dovrebbe essere stato più sconcertante, viste le notevoli differenze fra esperienze di vita che dovrebbero garantire un simile risultato, o almeno una simile risposta alle esigenze dell’uomo.

·         Giusto un mese fa, l’11/5/10, sul blog Beliefnet si commentava invece il recente libro di Elaine Howard Ecklund, sociologa alla Rice University: Science vs Religion: What Scientists Really Think. A questo proposito proprio ieri L.Moran nel suo blog  (sandwalk) invitava a dimettersi (“AAAS Supports Accommodationism, Illogically”) il presidente dell’AAAS (l’American Association for the advancemente of Science, l’editore della rivista Science) per un suo articolo “accomodazionista” sulla religione nel the Huffington Post (“Science, Religion and Civil Dialogue”). 

 

18/6/10-USA

·         Mentre in Italia una piccola casa editrice mette on line un libro antievoluzionista scritto da un filosofo amante dell’occulto e di tutto ciò che non si basa sul metodo scientifico, Carl Zimmer nel suo blog The Loom mostra con giusto orgoglio le ultime valutazioni positive ricevute dal suo libro divulgativo e molto stimolante sull’evoluzione biologica (“The tangled bank”).
Visti i giudizi, è auspicabile che qualcuno stia già pensando ad un’edizione italiana. Per i meno impressionabili Zimmer ha anche scritto un libro sugli organismi viventi  invisibili – e non sempre benevoli - che sono intorno, sopra ma soprattutto dentro di noi (“The microcosm”).

 

17/6/10-JAP

·         Una notizia preoccupante (soprattutto se l’articolo venisse letto da chi si occupa di arricchimento ambientale negli zoo): “Monkeys like watching television”. Sembra quindi che anche nei primati non umani in cattività sarebbe possibile organizzare attività alternative forse più interessanti rispetto all’osservazione degli umani che visitano gli zoo …
L’articolo originale, di ricercatori del Primate Research Institute, Kyoto University, Japan (“
Measurement of neuronal activity in a macaque monkey in response to animate images using near-infrared spectroscopy (NIRS)”), è stato pubblicato su Frontiers in Behavioural Neurosciences.

 

16/6/10-AU

·         Sul quotidiano The Australian (“Frank Fenner sees no hope for humans”) un famoso microbiologo 95enne, F.Fenner si dichiara convinto della prossima scomparsa della nostra specie (oltre ovviamente a tante altre). Il suo pessimismo sembra abbia origine dal continuo aumento delle dimensioni della nostra specie ma soprattutto per gli elevati consumi, soprattutto energetici, che stanno alterando il clima e l’ambiente. Non solo immagina che la nostra specie possa scomparire entro 100 anni, ma pensa che non si possa fare più nulla per impedirlo. Nell’intervista accenna anche alla situazione caotica che si creerà nei prossimi decenni, con una popolazione umana che si avvicinerà ai 9 miliardi (oggi siamo 6,9 miliardi), premendo sempre più sulle risorse alimentari ed energetiche.
Non ci sono dubbi che in pochi decenni la situazione si è profondamente modificata, anche se si è già pesantemente intervenuti per frenare la crescita demografica.
Pochi oggi sanno quanti eravamo sulla terra nel 1950.
Pochi sanno quanti abitanti della terra erano previsti per il 2010 (oggi) nel 1972, quando ci si cominciò a interrogarsi sui possibili “limiti dello sviluppo” (o meglio della crescita).
Se oggi siamo “solo” poco meno del triplo rispetto alla popolazione esistente nel 1950, qualcuno puo’ dire che le previsioni erano sbagliate, mentre sappiamo quali siano stati i costi di una transizione demografica ottenuta in molti paesi anche con incredibili violenze, in pochi decenni, mentre in Europa la transizione era stata ottenuta in più di un secolo e mezzo.

 

16/6/10-USA

·         [da G.Laden] Nel blog dell’antropologo Greg Laden si trova il link a una conferenza di Eugenie Scott, direttrice del NCSE: “Why Darwin matters”.

·         Festa grande probabilmente oggi al Discovery Institute, la struttura neocreazionista che gestisce l’Intelligent Design dal 1989, quando l’hanno dovuto riscoprire per rilanciare il creazionismo in una confezione più accettabile.
Il punto esclamativo nel titolo del post (“
ID proponents Seaman and Sanford Peer-Reviewed Article Published!”) evidenzia come non capiti loro tanto spesso di poter pubblicare un articolo su una rivista scientifica seria, anche se non si riesce a capire come un articolo su un software che rappresenta graficamente le informazioni genetiche possa in qualche modo proporsi come alternativa all’attuale teoria dell’evoluzione, estremamente complessa e robusta anche grazie a 150 anni di continue critiche e relative verifiche sperimentali.
Come questo (“
Skittle: A 2-Dimensional Genome Visualization Tool”), anche un loro precedente articolo peer-reviewed aveva ben poco di biologico e molto di informatico.
Come si capisce dal commento sul blog dal nome chiaramente creazionista (“Uncommon descent”), sembra si meraviglino di scoprire che l’evoluzione non sia un processo gestito dal caso; il software infatti evidenzierebbe “intriguing genomic patterns not otherwise obvious, including structured variations inside tandem repeats” che “
led the authors to theorize that imperfect tandem repeats could act as information carriers, and may form tertiary structures within the interphase nucleus. Stupisce trovare ancor oggi qualcuno che, oltre a credere che ci possa essere qualcosa di “obvious” nella biologia, si esalti per il fatto che “we can see that the mutations would likely have been non-random. Thus Skittle is a new a tool that can be used to strengthen ID arguments”.
Sarebbe facile insinuare il dubbio che ci sia un meccanismo non casuale (che potremmo chiamare selezione naturale) che favorisce e lascia sopravvivere solo le mutazioni casuali che si rivelano utili … un’ipotesi che ha 150 anni. Questa ipotesi prevede che la casualità delle mutazioni non possa proprio essere contestata con una verifica a posteriori, mentre non mancano esperimenti che dimostrano la casualità delle mutazioni.
Non si dovrebbe illudere qualcuno che sia sufficiente “look at the visualizations and suspect a mind was behind the non-random patterns, that a strategic plan had to be in place to assemble these patterns”. E soprattutto non lo si dovrebbe fare citando in modo scorretto un articolo peer-reviewed  .

 

15/6/10-USA

·         Nel blog del biochimico L.Moran (Sandwalk) si racconta (“False History and the Number of Genes”) la curiosa storia delle oscillazioni della stima del numero di geni presenti nel genoma umano. Si prende spunto dal lavoro di Mihaela Pertea e Steven L Salzberg recentemente pubblicato su Genome Biology (“Between a chicken and a grape: estimating the number of human genes”).
Sconcerta un po’ verificare come le stime fossero abbastanza corrette negli anni ’60 (King 1969: <40.000), ’70 (Ohno, 19732: 30.000) e ’80 (Alberts 1983: 30.000). E’ dai primi anni ’90 (la stima compare nel primo report dell’Human Genome Project, nel 2001) che iniziano a circolare, e vengono poi riprese, stime che portano a100000 il numero dei geni umani. Interessante vedere, nel grafico presente nell’articolo (e riportato nel blog)  come negli ultimi 20 anni si sia poi progressivamente scesi per assestarsi oggi su 22.000 geni, un numero non molto diverso da quello iniziale. 
Nel lavoro su Genome Biology c’è anche un curioso e forse sconcertante grafico che vedrebbe in posizione dominante (per chi crede che il numero dei geni possa fornire un indicazione sulla posizione gerarchica di una specie…) l’uva, con ben 33.000 geni.

 

14/6/10-USA

·         Nel sito nel NCSE (“Free evolution book downloads!”) sono linkati tutti i capitoli di libri sull’evoluzione che sono stati messi gratuitamente a disposizione dei visitatori come “assaggio”. Nello stesso sito ci si può abbonare alla “Evolution Education Update”, una newsletter digitale che permette di mantenersi aggiornati sulle novità dell’evoluzionismo (e dell’antievoluzionismo…) USA. L’ultimo capito gratuito inserito è tratto da un libro di Massimo Pigliucci (“A preview of Nonsense on Stilts”), un “cervello” di “evoluzionista” ormai stabilmente e ottimamente posizionato, anche grazie alla preparazione acquisita anche in filosofia della scienza, nella cultura evoluzionista USA (qui il suo blog Rationally Speaking).

 

11/6/10-IT

·         Sul sito della rivista Le Scienze un link ad un sondaggio internazionale gestito dalla rivista Nature e rivolto soprattutto ai lettori delle doverse versioni locali di Scientific American; la domanda a cui rispondere è: “Vi fidate della scienza?”. Certo il target del sondaggio non è un campione casuale …

 

10/11/10-RU

·         [da NCSE] Qualche novità creazionista giunge anche dalla Russia (“Creationism in Russia?”. In questo caso di tratta di creazionismo biblico ortodosso; sembra che anche in Russia si faccia oggi la solita confusione fra creazione ed evoluzione, e a farne le spese è, ovviamente anche qui, la geniale teoria dell’evoluzione e il solito Darwin.
E’ davvero tragico che questo avvenga proprio in un paese che, ai tempi di Stalin e di Lysenko, ha già pagato molto caro anche l’antievoluzionismo su base ideologica (e in questo caso si trattava soprattutto di antidarwinismo).
A senior official of the Russian Orthodox Church called for the end to the "monopoly of Darwinism" in Russian schools during a recent talk in Moscow, according to Reuters (June 9, 2010). "Darwin's theory remains a theory," Hilarion Alfeyev, the Metropolitan of Volokolamsk and a permanent member of the Holy Synod of the Patriarchate of Moscow, was quoted as saying. "This means it should be taught to children as one of several theories, but children should know of other theories too.".
La situazione dell’evoluzionismo in Russia non è comunque soddisfacente, come mostrano vari sondaggi (2003, 2005, 2009): nel 2009 “solo il 10% riteneva che  "solo le teorie evoluzioniste avrebbero dovuto essere insegnate a scuola nelle lezioni di scienze".
Se ne parla anche su The Moskow Times (“Church Wants End to Darwin School 'Monopoly'”), ma “stranamente” la notizia viene ripresa ed evidenziata anche dall’Osservatore Romano; almeno così riferisce un articolo dell’agenzia APCOM (“Patriarcato ortodosso: Stop monopolio darwinismo in scuole. Dialogo con laici moderati e cattolici contro avversari comuni"), che riferisce perfino che “Il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, ricevuto di recente in Vaticano dal Papa, ha auspicato il dialogo con i laici moderati e la cooperazione con i cattolici contro "avversari comuni".
C’è davvero da augurarsi che qualcuno in Vaticano abbia avuto il coraggio di deludere l’interlocutore chiarendo che l’opinione sugli "avversari comuni" non può essere certo condivisa: proprio il Vaticano ha organizzato solo un anno fa un convegno sull’evoluzione (“
Evolution: facts and theories), organizzato insieme a scienziati atei laici “moderati”, e a cui i creazionisti non erano stati intenzionalmente invitati (“Creationists, Intelligent Design Advocates Blast Vatican for Not Inviting Them to Evolution Conference”).
Si sarebbe poi dovuto precisare agli sconcertati cristiani ortodossi che allo stesso convegno i creazionisti non moderati erano anche stati zittiti e allontanati.
A meno che non si sia cambiato idea negli ultimi 12 mesi, come d’altronde si potrebbe sospettare seguendo le iniziative del sito web SRM, costretto pure a scusarsi per aver ripubblicato l’articolo molti un filosofo o critico verso due esperti di evoluzione come F.Facchini e F.Ayala.
Sarebbe comunque interessante verificare se l’Osservatore Romano avesse ripreso e diffuso con uguale risalto anche le opinioni dello stesso Hilarion Alfeyev sulla fine del celibato dei preti cattolici (3/6/10: “Catholic Church will abolish celibacy, Metropolitan Hilarion believes”).
Interessante verificare l’eterogenità e la confusione nelle repliche stimolate da un commento critico all’articolo “Monopoly of Darwinism Must End”, pubblicato nel sito web USA National Catholic Register.

 

7/6/10-USA

·         Su The Huffington Post il filosofo Michael Ruse analizza e critica i tentativi di dimostrare una connessione diretta fra la teoria dell’evoluzione e l’eugenetica nazista (“Charles Darwin and Adolf Hitler: Rethinking the 'Links'”), un tema molto coltivato dai creazionismi USA, che contano molto su libri e video curati da Richard Weikart del Discovery Intitute (“From Darwin to Hitler: Evolutionary Ethics, Eugenics, and Racism in Germany”, “What hath Darwin wrought”)

 

7/6/10-VA

·         Articolo di F.Facchini sull’Osservatore Romano (“Dal DNA un flash sul passato”). Traendo spunto dalle nuove scoperte su DNA neandertaliano, una lezione per spiegare la variabilità delle popolazioni umane che ci hanno preceduto. Qualche critica a chi preferisce credere che diverse specie di ominidi potessero convivere nello stesso periodo geologico.

 

6/6/10-ITA

·         Un curioso articolo di A.Panebianco sul Corriere (“QUANDO GLI SCIENZIATI NON AMMETTONO ERRORI”). Sembra quasi che la valutazione contenuta nella citazione conclusiva (“«Non so, è un fenomeno complesso, devo studiarlo ». Pensai: forse è proprio lui lo scienziato degno di maggior fiducia”) non sia stata utilizzata come guida per l’articolo; non avrebbe scritto, senza citare “evidenze sperimentali”, “è probabile che il nostro scienziato lotti duramente, anche contro le evidenze sperimentali che si vanno accumulando, per difenderla” dopo aver correttamente riconosciuto che “Il carattere antidogmatico è la vera virtù della scienza, il vero motore che sta dietro all’ampliamento della conoscenza umana che l’attività scientifica determina”. Se questa è la caratteristica principale della scienza sconcerta che non si manifesti proprio negli scienziati …
Sappiamo infatti bene (gli evoluzionisti soprattutto) quanto sia ben più serio il problema del tempo che perdono gli scienziati per far accettare ad agguerriti e ben finanziati contestatori teorie confermate da tempo da “evidenze sperimentali” …
Un commento a questo articolo si trova anche nel blog Leucophea (“Dal mondo del pressappoco…”).

 

3/6/10-ITA

·         Arriva anche sul Manifesto una recensione (“Darwin sotto tiro”), piuttosto complessa e purtroppo ingarbugliata, sul recente libro di MPP sulle bugie di Darwin. Nel finale si prospetta anche una valutazione positiva basata anche su premesse discutibili: “A parte alcune imprecisioni, la proposta epistemologica di Fodor e Palmarini, se ha una pecca, è di essere non troppo ma troppo poco radicale. Il libro, infatti, non si limita a definire la selezione naturale un concetto vago ma facendo questo lo accosta in modo piuttosto sprezzante a un altro concetto, quello di «storia naturale» (le ricostruzioni a posteriori su cui si basano, ad esempio, i più importanti musei naturalistici del mondo), che proprio perché storico sarebbe non scientifico e poco interessante”.
Difficile non far notare che la biologia “funziona” in modo ben diverso rispetto alla fisica, dato che ogni livello della realtà ha sue leggi; fra l’altro sembra difficile negare l’esistenza di una “storia evolutiva” (salvo che si accetti tuttora come valido il  racconto biblico )
Un commento sconcertato il 4/6 nel
blog Leucophea.
Splendido e MOLTO illuminante anche il commento del biologo evoluzionista M.Mandrioli il 7/6 su Pikaia (“Svicolando..anzi svincolando!”). L’illuminazione riguarda la lezione sulla competenza di alcuni a cui viene concesso spazio per diffondere “conoscenza” riguardo alla biologia evoluzionistica: ancora oggi troviamo conferme a quanto disse Monod quasi quarant’anni fa “Un aspetto curioso della teoria dell’evoluzione è che tutti pensano di conoscerla. Mentre di fatto, pochissimi la conoscono realmente, così come pochissimi l’hanno capita quando Darwin la descrisse, e ancora meno persone conoscono quanto noi siamo oggi capaci di comprenderla”.
Il problema dell’abuso di professione … certo non riguarda solo i medici.
Dopo aver sentito (a “Porta a porta” dell’8/6) come arrivino intellettualmente poco attrezzati gli studenti italiani all’esame di maturità (ormai venivano ammessi anche con 2/3 insufficienze), possiamo supporre che alcune delle carenze citate riguardino la biologia e le scienze … e che poi non vengano successivamente recuperate se non dai pochi che seguono corsi specifici all’università.
Ma il problema più serio è che la conoscenza di questa situazione  non impedisca che vengano attribuite all’università colpe che non ha, né che chi sa scrivere bene faccia conoscere al mondo anche i lati oscuri della sua preparazione scientifica.  

 

2/6/10-ITA

·         Anche la Gazzetta di Parma si occupa in un articolo ("Darwin? Non tutto oro") del libro su Darwin ma soprattutto di MPP, che viene anche intervistato; l’incipit non invita alla lettura dell’articolo (“Secondo la teoria darwiniana, l’evoluzione delle specie è spinta avanti da tre forze: la selezione naturale, la deriva genetica, ossia il fatto che le popolazioni sono piccole, e la migrazione, ossia il fatto che le popolazioni si mescolano”, “sostiene che l’evoluzione va avanti non per selezione naturale ma perché ci sono dei limiti fisici, intrinseci, tra le componenti degli organi, cioè quelle che si chiamano condizioni al contorno “, “non negano l’esistenza dell’evoluzione e neppure negano che vi sia similarità generica tra le specie”).

 

1/6/10-ITA

·         Partecipazione di Massimo PiatteIIi PaImarini alla trasmissione “Parla con me” (dal minuto 12:30), sul divano rosso di Serena Dandini. Oltre ad alcuni chiarimenti sulla bravura e la rilevanza di Darwin, di nuovo c’è una breve definizione che sembra alludere (ma non  è certo) a ciò che Gould chiamavaa exaptation; “non è scientifico pensare che qualcosa viene stabilizzato ora perché sarà utile in futuro; questo non è possibile; questa è l’idea del disegno intelligente”.
Numerose sono state altre definizione che avranno suscitato perplessità fra gli evoluzionisti ma – soprattutto – fra gli antievoluzionisti: “Certi geni sono rimasti gli stessi per centinaia di milioni di anni”, “Gli stessi geni regolati in modo diverso danno origine al topo, alla giraffa, alla ranocchia” , …

 

1/6/10-USA

·         [da NCSE] Ancora un sondaggio USA, questa volta con una domanda sull’origine dell’universo e in particolare sul momento in cui è avvenuta. Il 62% delle risposte accetta i 13,7 miliardi come il momento migliore, mentre il 25% pensa sia recente. Nella domanda comunque c’è un riferimento alla certificazione della data da parte degli astronomi, e questo può avere influenzato la risposta… Interessante la variabilità all’interno del campione, con i bianchi e i repubblicani con valori relativamente bassi.

 

 

 

MAGGIO 2010

31/5/10-USA

·         [da Panda’s Thumb] Interessantissime alcune informazioni sulla potenza economica dei creazionisti USA, che viene illustrata nel blog di un YEC (young earth creationist), T.Wood, che aggiorna (“Creationist finances revisited”) un’indagine presentata nel 2007 in un altro blog (J.Lippard: “Creationist finances: some conclusions”). Interessante notare come gran parte del mercato sia in mano ai creazionisti biblici e in particolare ad “Answer in Genesis” (AIG di Ken Ham) che gestisce il 60% del mercato ed è in continua crescita rispetto al 1998, quando era invece l’Institute of Creation Research che gestiva il 45% del mercato creazionista (oggi pur con 8,7 milioni di dollari si deve accontentare del 26% del mercato).
Stupisce invece la posizione stabile ed relativamente limitata ($ 3,5M) dei neocreazionisti del Discovery Institute che hanno riscoperto il vecchio Intelligent Design; contrasta notevolmente con la crescita dei creazionisti biblici, che nel 2008 facevano girare 35 milioni di dollari, tre volte tanto rispetto al 1998.
Sempre molto modeste, anche se in crescita, sono invece le risorse a disposizione del National Center of Science Education, che per contrastare la decina di organizzazioni  creazioniste deve accontentarsi di $ 1,2M.

 

30/5/10-USA

·         Poco dopo la pubblicazione di un sito web (“12 Events That Will Change Everything”)  su Scientific American che elenca anche i rischi delle pandemie (Deadly pandemic) fra i 12 problemi che rischiano di sconvolgere il mondo nei prossimi anni, è giunta una buona notizia (“Experimental vaccine protects monkeys from three strains of Ebola”): che presto non sarà più necessario (anche se insufficiente) credere nei miracoli per sopravvivere all’attacco di un virus tuttora letale al 90%, quello di Ebola, che colpisce anche le antropomorfe africane.

·         [da NCSE] Sul Washington Post c’è la recensione di un recente libro (“SCIENCE VS. RELIGION” - What Scientists Really Think - di Elaine Howard Ecklund) che presenta i risultati di un sondaggio reale realizzato su 1700 ricercatori USA su questo tema per nulla semplice.

 

29/5/10-RU

·         In un sito web russo è comparsa la traduzione in inglese di un testo che fornisce informazioni sul contrasto in Russia fra evoluzione/creazione “The Divine Creation and Biological Evolution: The Experience of the Teaching of Evolution in Russian Secondary School”.

 

29/5/10-USA

·         L’Harvard Museum of Natural History.ha messo in rete un’insolito dibattito fra due grandi vecchi della biologia, James D. Watson (uno degli scopritori della struttura  molecolare del DNA) and Edward O. Wilson (un pioniere dello studio e quindi della conoscenza e dell’esigenza di difesa della biodiversità), avvenuto il 9/9/09 sul tema “Looking Back, Looking Forward

 

28/5/10-UK

·         Sul Guardian è comparso un articolo (“Religion has nothing to do with science – and vice versa“) con cui F.Ayala, recente vincitore del ricchissimo premio Templeton, amplia la critica da lui fatta anche nel discorso fatto al momento di ricevere il premio, all’atteggiamento di R.Dawkins, che ha preferito una strategia difensiva molto critica, critica verso tutte le religioni.
La posizione che F.Ayala delinea nell’articolo, riprendendo la posizione di S.J.Gould sui due magisteri non contrapposti (NOMA) sembra non considerare che lo stesso Ayala ha pubblicamente contestato con una lettera al Papa la posizione antiscientifica assunta recentemente (nel 2005) dal card.Schonborn, che aveva appoggiato il neocreazionismo dell’Intelligent Design. Nonostante non abbia mai ottenuto alcuna risposta rassicurante, e nonostante non ci siano state novità nella posizione dela chiesa cattolica sulla teoria dell’evoluzione anche dopo un convegno a cui lui stesso ha partecipato con un ruolo rilevante, sembra che Ayala riesca a vedere più facilmente le pagliuzze che non le travi.
Impressionante la reazione dei lettori del Guardian a qusto articolo, con un migliaio di interventi dei lettori. D’altronde si sa che il tema è certamente continuamente ravvivato proprio dal fatto che non venga rispettata l’autonomia soprattutto della scienza.  Se ne parla anche su Pikaia.

 

28/5/10-USA

·         Su Repubblica si può leggere oggi un articolo deprimente se non agghiacciante (“L'esercito dei falsi medici che curano gli ammalati veri”) … che solo i biologi evoluzionisti possono trovare consolante.
Si racconta che in Italia vengono processate circa 1000 persone all’anno per esercizio abusivo della professione medica e si stima che riescano a guadagnarsi da vivere circa 15.000 medici abusivi e circa 15.000 dentisti abusivi. Quel che è sconcertante è la misera pena (500 euro) che aspetta chi viene condannato per abuso di professione.
Solo i biologi evoluzionisti possono consolarsi: le persone inesperte che svolgono un abusivamente la loro professione, diffondendo idee spesso incoerenti e non supportate dai fatti, si contano sulle dita di una mano, e sono quasi sempre le stesse; … non è poi detto che riescano anche a guadagnarsi da vivere.

·         [da Pikaia] Una nuova scoperta di un primate eocenico in scavi realizzati nella depressione di El Fayum, presso il Cairo, in Egitto; si tratta del Nosmips aenigmaticus, di cui sono arrivati a noi solo i denti, come si legge nell’articolo (“A fossil primate of uncertain affinities from the earliest late Eocene of Egypt”) sull’ultimo numero di PNAS.

 

27/5/10-USA

·         Un articolo (“New survey results on evolution”) nel sito web del National Center for Science Education (NCSE) presenta un recente sondaggio, realizzato negli USA su scala nazionale, che contiene le risposte ad alcune domande sull’evoluzione biologiche e sulle sue conseguenze. Un precedente sondaggio era stato condotto nel 2005.
Le domande sono un po’ diverse rispetto a quelle presenti nel noto sondaggio
Gallup, ripetuto identico (ma un po’ impreciso) da anni. Alcune delle risposte sembra riescano a far capire come sia possibile che la cultura e la scienza cinese stiano ormai raggiungendo - e presto supereranno - in molti campi quella statunitense o europea:
Asked "which of these statements comes closest to your views on the origin of biological life," 43% of respondents selected "God directly created biological life in its present form at one point in time," 24% selected "biological life developed over time from simple substances, but God guided this process," and 18% selected "biological life developed over time from simple substances but God did not guide this process".  

 

26/5/10-IT

·         Nel blog Cronache Laiche compare un’intervista a G.Barbujani su “Identità e razzismo”. La prima domanda è presentata come una constatazione ma sembrerebbe essere invece proprio una domanda: “Partiamo da una constatazione: le razze umane esistono?”.

 

26/5/10-UK

·         Un articolo su Nature (“Life after the synthetic cell”) presenta alcune riflessioni una settimana dopo l’articolo sul successo ottenuto dal gruppo di C.Ventre: la sintesi di un DNA batterico inserito inserito poi con successo in un involucro batterico privo di DNA.

·         Un ministro dell’Ulster spinge per iniziative creazioniste e antievoluzioniste, fra cui l’istituzione di una sezione creazionista nell’Ulster Museum di Belfast. Se ne parla in un articolo sul Guardian (“Northern Ireland minister calls on Ulster Museum to promote creationism”) dove si riporta anche la reazione di R.Dawkins che ricorda che l’evidenza scientifica non può essere votata a maggioranza e chiede che vengano allora presentate anche le vecchie ipotesi alternative sulla terra piatta o sulla nascita dei bambini…

 

25/5/10-IT

·         [da Pikaia] Se qualcuno ritenesse utile rivitalizzare la discussione sui meccanismi evolutivi, un articolo di G.Bernardi su PNAS (“The neoselectionist theory of genome evolution”) potrebbe essere una risposta stimolante, con la “definizione di una nuova visione della teoria dell’evoluzione che ha come unità di selezione il genoma”.

 

24/5/12-USA

·         Il numero di giugno di Scientific American contiene un articolo dal titolo certamente preoccupante per ogni persona previdente: “12 Events That Will Change Everything”. Nel sito web si aggiunge una bella e intrigante versione multimediale che illustra questi 12 eventi, tre dei quali riguardano la biologia e richiederebbero quindi urgentemente una diffusione di massa delle conoscenze di base necessarie per la comprensione e la gestione di questi eventi.
La rivista contiene anche un articolo su un tema cruciale connesso con l’evoluzione umana: “Did Neandertals Think Like Us?”.

 

23/5/10-PL

·         [da Repubblica] La chiesa polacca ha riabilitato Copernico, con secoli di ritardo. Era già sepolto in una cattedrale, come Darwin, ma la sua presenza non è stata notata fino a quando, grazie alle tecniche della biologia molecolare, il suo scheletro ha potuto essere identificato, permettendo quindi una sepoltura separata e adeguata al suo contributo alla cultura umana.
Per fortuna, di Darwin si è dovuta occupare invece la chiesa anglicana, che, pur non avendo capito tutto subito, aveva avuto per lo meno un grande intuito, e uno spazio a Darwin l’aveva trovato immediatamente e proprio nella sua cattedrale principale. Per le dovute scuse, però, Darwin ha dovuto attendere fino al settembre 2008, quando la chiesa anglicana ha riconosciuto la sua genialità e la sua incapacità di riconoscerla a suo tempo. L’aspetto più rilevante delle scuse è stato comunque il fatto di aver aggiunto l’ammissione di aver trascinato nell’errore in questi 150 anni anche milioni di fedeli.
Nessuna scusa venne in quei giorni da mons.Ravasi, che ad una domanda specifica lo ritenne non necessario; in realtà lo sarebbe stato, ma non era forse possibile data la posizione tuttora ambigua e prevalentemente critica, per i numerosi motivi enunciati nella lettera di GP2 del 1988. Sulla posizione della chiesa anglicana può essere interessante guardare l’intervista realizzata da R.Dawkins con l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams o con il vescovo di Oxford.
Per quanto riguarda la chiesa cattolica la valutazione autorevole più recente (2007) e più nota (è stata trasmessa addirittura dal TG2 serale) è stata quella del card.Martino, che non solo non si scusa con Darwin, ma nemmeno si scusa con il card.Ratzinger che nel 2004 aveva approvato un documento che confermava l’origine comune di tutti gli esseri viventi e quindi l’origine dell’uomo da un antico primate. Sconcertava un po’ il suo atteggiamento ironico e sarcastico su un argomento che chiaramente non conosceva.

·         Sull’Avvenire un lungo articolo essenzialmente informativo (“Origini: il lungo cammino per diventare «homo»”) di F.Facchini per illustrare e inquadrare le più recenti conoscenze sull’evoluzione umana, con uno schema del complesso cespuglio che i paleoantropologi hanno ricostruito, essendo riusciti negli ultimi anni a rintracciare i resti fossili di ominidi bipedi vissuti fino a 6/7 milioni da anni fa.
Il percorso non lineare, e ben difficilmente riducibile ad una marcia prevedibile e trionfale verso il sapiens, provocherà certo qualche serio mal di pancia ai numerosi antievoluzionisti  che tuttora sperano di indurre il Vaticano a rinnegare magari anche quanto certificato dal card.Ratzinger nel 2004, quando confermò l’esistenza dell’evoluzione biologica, cioè dell’origine comune di tutte le specie e di tutti gli esseri viventi.
Anche in questo articolo si confermano i risultati della ricerca scientifica (“la linea evolutiva umana si è differenziata da quella dello scimpanzè a partire da antenati comuni che vissero in territorio africano”) evitando però di far notare che la scomparsa nel tempo di tante varietà (specie o sottospecie) di ominidi bipedi non può che sollevare domande a cui forse anche i teologi vorrebbero poter rispondere, ma non lo possono fare, non avendo informazioni diverse da quelle dei paleoantropologi.
La problematica della variabilità viene comunque “alleggerita” sottolineando quanto sia difficile sostenere, soprattutto oggi dopo i dubbi sul fatto che il Neandertal sia una specie diversa dal sapiens, l’esistenza (magari pure contemporanea) di diverse specie di omindi

 

22/5/10-IT

·         [da Pikaia] Sono ancora aperte le iscrizioni alla "Scuola Estiva di Alta Formazione in Filosofia ed Etologia Umana. Culture Animali e dimensioni ecologiche" che si terrà dal 7 al 9 giugno all'Università di Cassino. I seminari saranno tenuti da numerosi professori provenienti da atenei italiani e internazionali.

·         Su nuovo cromosoma batterico costruito da C.Venter c’è oggi anche il commento di F.AgnoIi sul suo sito web, dove però si riporta soprattutto l’articolo comparso su’Avvenire (“Hanno fatto un abile «puzzle» e lo chiamano nuova vita”), utile per chi fosse interessato a verificare che per una volta non la si considera una sfida al di fuori dalla portata umana. Per giustificare un tale giudizio occorre però individuare qualcosa di positivo …; stupisce (ma forse non troppo se si considerano le competenze) il fatto che si scelga un’ovvietà: che non sono stati inventati nuovi amminoacidi ma sono stati usati sempre gli stessi (“Per produrre il genoma in laboratorio non sono stati utilizzati nuovi aminoacidi. I "mattoni" con cui è stato costruito questo DNA sono quelli di sempre”).
Il motivo è semplice:  … per il rispetto che i biologi hanno per il lavoro della selezione naturale, che ha impiegato miliardi di anni per creare e selezionare i migliori amminoacidi disponibili sul mercato!
Comunque per fortuna i pasticcioni boriosi citati usano bene il loro cervello, non “
bruciano la loro intelligenza, donatagli da Dio: sanno infatti bene che gli amminoacidi sono indispensabili per  costruire il DNA, ma non si possono certo usare come mattoni!
Si può sperare che per molti scettici preoccupati sia tranquillizzante accontentarsi di capire e sapere che i ricercatori “utilizzano i pezzi già messi a disposizione dalla natura, per realizzare un disegno pressoché identico a quello già tracciato naturalmente”, “non è una creazione dal nulla, piuttosto sono state sapientemente assemblate sequenze di Dna già esistenti in natura”. ….
Se chi trova semplice credere addirittura nella “creazione dal nulla “ si accontenta del “pressochè” … siamo tutti molto contenti.
D’altronde anche il card.Bagnasco e il card.Fisichella hanno apprezzato “l’intelligenza dell’uomo” (La Repubblica: “
DNA artificiale, la chiesa è cauta”) .
Rimane comunque il dubbio che l’apprezzamento solitamente rivolto agli OGM abbia influenzato queste prime opinioni sul cromosoma batterico artificiale. 

 

21/5/10-USA

·         [da Pikaia] Il 21 maggio 2010, Craig Venter e il suo consistente gruppo di collaboratori del Craig Venter Institute hanno per la prima volta nella storia creato una cellula batterica controllata da un genoma sintetico (Creation of a Bacterial Cell Controlled by a Chemically Synthesized Genome). La scoperta è pubblicata su Science. Qui il video della conferenza stampa in cui C.Venter presenta la sua scoperta, qui un commento di Elisabeth Pennisi su Science e uno di Carl Zimmer (“Synthetic Genome+Natural Cell=New Life?”).  Qui anche un commento da parte dell’Avvenire (“Dal laboratorio la prima cellula che si riproduce”)

 

21/5/10-IT

·         Oggi a Bergamo, in occasione del FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA CULTURA: Ore 18, Centro la Porta, viale Papa Giovanni XXIII 30, Guido Barbujani discute di «Razze e razzismi», introduce Telmo Pievani.

·         Dal 13 maggio a Parma si tiene una serie di dibattiti sul tema “ELOGIO DELLA LAICITA' E DEL PENSIERO CRITICO”; giovedì 27 maggio, ore 21: “Darwin, al lupo al lupo! La scienza evolve, l’integralismo religioso un po' meno”, con Telmo Pievani. Per informazioni: info@liberacittadinanza.it. Per partecipare è necessario comunicare la propria presenza tramite mail oppure telefonando al numero: 0522/39.21.37. Il 10 giugno sarà poi presente G.Odifreddi.

·         Sul Foglio un impegnativo articolo (“Darwin (e l’Intelligent Design) alla prova drella quinta via di S.Tommaso”) sul motivo per cui i cattolici non seguirebbero il Foglio nel suo incensamento al libro sugli errori di Darwin. Sembra che sia utile e necessario citare anche San Tommaso.e ricordare che “ammettere che nel mondo ci siano eventi casuali non significa negare che li mondo sia stato creato da Dio

·         Sempre oggi sul Foglio anche una citazione (“UN ENDORSEMENT ECCELLENTE AL LIBRO CHE CRITICA LA SELEZIONE NATURALE “) della lunga e positiva recensione di R.Lewontin al libro di MPP critico verso Darwin, comparsa sulla New York Review of Books in data 27/5 (“Not so natural selection”).

 

21/5/10-E

·         [da Pikaia] Un’altra scoperta di primate fossile nel sito paleontologico catalano di Pierola; un articolo sull’American Journal of Physical Antropology (“A new species of Pliopithecus Gervais, 1849 (Primates: Pliopithecidae) from the Middle Miocene (MN8) of Abocador de Can Mata (els Hostalets de Pierola, Catalonia, Spain)”) presenta al mondo l’ultima scoperta, il Pliopithecus catmanensis, vissuto in Europa circa 11.6 milioni di anni fa.

 

20/5/10-IT

·         [da Pikaia] E' in edicola l'ultimo fascicolo della rivista Darwin (num. 37 - anno 6). Su questo numero: evoluzione umana, selezione sessuale e l'ennesima critica, di Michele Luzzatto, al libro di PiatteIIi-PaImarini.

 

19/5/10-IT

·         Sempre molto attivo, L.L.Cavalli Sforza ieri era presente ad un seminario a Pavia, dove ha dato la parola a D.Reich che ci raccontava del DNA nucleare dei neandertaliani, mentre il 27/5 a Torino aprirà il convegno “La teoria dell'evoluzione: modelli e sviluppi”.
Il 28/5 alle 14 a Roma introdurrà invece il convegno “
African Pygmies, origins, biology and culturecon il suo contributo “Some social customs of Centrafrican Pygmies of interest from a genetic point of view” (Aula Sergi, Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo, sede di Antropologia).
Qui sotto, in data 16/5, è citato l’
ultimo libro di Luca Luigi Cavalli Sforza, … probabilmente scritto fra un convegno e l’altro.

 

18/5/10-IT

·         Seminario a Pavia di un ospite di L.L.Cavalli Sforza, il genetista David Reich di Harvard, su un tema certo molto attuale: “A population genetic analysis of the Neandertal genome and comparison to human genomes”. Reich, che ha collaborato al recentissimo lavoro sul DNA dei Neandertal, ha tenuto a precisare che in questo  articolo su Science sono stati ben attenti a non sollevare il problema della tassonomia, su cui non volevano proprio esprimersi. Sembra comunque accertato che non dovremo più parlare più solo di blood flow: ormai sembra che il gene flow sia stato l’evento più probabile fra queste due entità tassonomiche non ben definite. Per lo meno dopo l’uscita del sapiens dall’Africa.

·         Non è una novità, ma quando si tratta di Darwin il mondo cattolico non smette di stupire, dato che ognuno va per conto suo; un’ultima dimostrazione arriva dal quotidiano online Il Sussidiario, espressione di un’area cattolica che dovrebbe essere rispettosa della scienza. Oggi, dopo che molti quotidiani e settimanali avevano ospitato una serie di critiche e di osservazioni fatte da esperti di evoluzione sul recente libro contro Darwin, questo quotidiano usa, per presentare un’intervista a M.PiatteIIi-PaImarini, un titolo davvero un po’ esagerato “La teoria di Darwin? È morta e sepolta”.
E che sia esagerato, curiosamene lo dimostra addirittura un precedente articolo dello stesso Il Sussidiario, pubblicato il 20/4/05 con  il titolo “Anche i laici attaccano Darwin: ma il fuoco amico sbaglia bersaglio…”. L’autore dell’articolo, che in questo caso era un biologo, iniziava l’articolo chiarendo ai lettori del Sussidiario che il libro aveva lo scopo di “minare alle fondamenta la teoria dell’evoluzione darwiniana.  Ma non ci riesce”.
Infatti il libro non proponeva teorie alternative migliori, per cui il biologo A.Barzaghi si premurava di tranquillizzare i lettori, avvertendoli di non preoccuparsi di un possibile vuoto culturale, perché dimostrava che il libro “non riusciva” ad essere convincente; mette quindi in guardia dal pericolo di seppellire una teoria senza prima averne una migliore, anche perché ricorda che le ricerche recenti “