L’evoluzione biologica, scomparsa dai
programmi della scuola dell’obbligo (OSA) all’inizio del 2004 è ricomparsa nell’ottobre 2005,
modificando con prudenza gli OSA del 2004. MA, se davvero si
rispettassero i programmi attuali, non si dovrà parlare più alle medie di
evoluzione umana; non si parlerebbe infatti di evoluzione biologica o di
evoluzione umana, ma di un argomento originale come la ‘coevoluzione di
geosfera e biosfera’. E solo in 3’ media. [cioè ben cinque anni dopo
aver parlato… di dinosauri (in terza elementare)]
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1. Aggiornamento sul ritorno dell’evoluzione nei programmi scolastici.
Ci sono stati notevoli ritardi: 18 mesi (7 se
benevolmente si conta a partire dal momento della consegna del certificato di
garanzia stilato dalla commissione dei Nobel
(forse preteso dai precedenti consulenti del ministero, che
probabilmente le avevano garantito di aver letto su un giornale
che le idee ottocentesche di Darwin erano ormai superate?).
27 maggio 2005: Sembra abbia avuto un primo effetto sulla
legislazione la richiesta (sostenuta da 47000 firme raccolte in pochi giorni
nell’aprile del 2004) di ripristinare lo studio dell'evoluzione nei programmi
scolastici: i nuovi programmi di scienze per la terza media sono stati
approvati dal governo insieme alla riforma delle scuole superiori (lo Schema
di Decreto Legislativo sulla scuola Secondaria di secondo grado, che contiene, nell’allegato F, le modifiche
ai programmi di scienze della terza media), reintroducendo Darwin nei programmi di esame di terza media.
15 settembre 2005: le Regioni
sembra riescono a convincere il ministro che non ci sono le condizioni (in
particolare non si è discusso delle scuole superiori – professionali - gestite
dalle regioni) per far partire la riforma della secondaria; il ministro decide
di fermarsi e parcheggiare la legge.
13 ottobre 2005. Nonostante
l’opposizione delle regioni, che non avevano bocciato la proposta solo perché
il ministro aveva concordato di non far partire immediatamente la riforma, si
approva la riforma del II ciclo, cioè delle scuole superiori; sembra comunque
che la sperimentazione non parta dall’anno prossimo.
18 ottobre 05: Viene pubblicata nel sito del MIUR,
con gli allegati (fra cui l’allegato
F che inserisce una citazione di Darwin nel programma di geologia della III
media) , la legge di riforma
delle superiori.
Come si vede qui a lato, le modifiche sono
minime; l’evoluzione umana è comunque scomparsa (rispetto ai programmi
precedenti) e anche di evoluzione biologica non si parla. Darwin per fortuna è
citato, per cui almeno siamo nel 1800 (il precedente programma, senza
evoluzione faceva riferimento alla cultura naturalistica pre-1700). Si potrebbe
anche discutere il fatto che il ritaglio qui a fianco è tratto dalla parte
delle indicazioni nazionali che riguarda il programma di … geologia …
Curioso (per il confronto che si può fare con il trattamento
che la chiesa cattolica ha riservato a Darwin, e solo a lui, pur dopo essersi
recentemente pentita su quanto fatto a Galilei) il fatto che gli autori e i
correttori delle le indicazioni nazionali non sappiano che ormai quelle di
Galilei e Newton sono oggi “ben più che una mera ipotesi” e che
non ci siano, almeno per ora, “proposte intelligenti” che abbiano preso
di mira le loro teorie (ci sono solo “proposte spiritose” come l’'Intelligent Falling' Theory).
Servirebbe un’altra commissione di esperti….?
La Commissione Darwin aveva comunque
inutilmente fatto notare che era scandaloso definire oggi ipotesi quelle
di Galilei, Newton e Einstein. Gli “esperti” del ministero forse non hanno
capito cosa volessero dire, e hanno lasciato ”ipotesi” nel testo…
Sono invece evidenti i
notevoli miglioramenti negli OSA delle superiori nella parte che riguarda
l’evoluzione e anche l’evoluzione umana, del tutto assente nella
versione precedente (maggio 2005) dei programmi di scienze del secondo ciclo.
E’ una piacevole sorpresa poter leggere “Gli antenati fossili dell’uomo,
l’origine della specie umana e il suo posto nella natura”oppure “Individuare le maggiori differenze tra gli altri
Primati e l’uomo”, “Leggere in senso
evolutivo le differenze più significative tra organismi viventi”.
LE
REGIONI CONTESTANO LA RIFORMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO
Si era infatti aperta
formalmente da giugno la fase di definizione del decreto; per cominciare il
Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) il 22/6/2005 ha già
sollevato alcune questioni in un documento intitolato SEVERO
GIUDIZIO DEL CNPI.
Poi
sarebbe indispensabile il parere favorevole (che non si è ottenuto!) della
Conferenza Unificata Stato Regioni Enti Locali; ci sono stati parecchi
problemi, come si capisce anche da un articolo sul Sole 24 ore dell'8/7/05:
"Scuola
secondaria, per i governatori riforma da ritirare"; il risultato è
stato, il 14/7/05,
la richiesta della quasi totalità delle regioni di ritirare il decreto: «il decreto legislativo è gravemente
lesivo delle prerogative costituzionali delle Regioni nonché delle competenze
specifiche delle Regioni a statuto speciale e delle province autonome e non
tiene conto del trasferimento di competenze previsto dal decreto legislativo
112 del 1998 e del riformato Titolo V della Costituzione che riconosce alle
Regioni la potestà di esercitare le competenze legislative e regolamentari in
materia di istruzione e formazione dell' intero sistema educativo;
«l'interruzione del dialogo è stata causata dall'intervenuta approvazione, in
via preliminare, in consiglio dei ministri, dello schema di decreto senza
alcuna consultazione delle regioni», ».; occorrerà poi il sentire il giudizio delle Commissioni
parlamentari competenti… e mancano pochissimi mesi allo scioglimento del parlamento.
Non
riguarda l’iter della legge, ma ... l’iter del ministro, un tempo amata da CL,
il giudizio (29/8/05) al Meeting di Rimini, a proposito dei decreti attuativi
della riforma Moratti, di un autorevole rappresentate di CL impegnato nella scuola, Giorgio
Pontiggia della
Fondazione Sacro Cuore: (´Stanno preparando
una scuola che forse è peggiore di quella che lasciamo'); le parole di Pontiggia sono
poi state sostanzialmente ribadite – pur con toni meno accesi, forse anche per
la presenza in sala in prima fila del sottosegretario al Miur Valentina Aprea –
da Franco Nembrini, presidente della Compagnia delle Opere educative (COE) e
moderatore del dibattito.
Anche
un incontro organizzato il 15 dicembre 2005 non ha visto un accordo fra
stato e regioni sull’organizzazione del secondo ciclo, che rimane quindi basato
sui soli licei statali: “Salta
l'intesa in Conferenza unificata, la riforma degli istituti di formazione resta
al palo. Rottura definitiva tra stato e regioni”
______________________________________________
COSA SI FARA’ PER LA SCUOLA
ELEMENTARE?
La notizia che un allegato
della legge di riforma delle superiori contiene una risposta all’abolizione
dell’evoluzione dai programmi scolastici è certamente positiva, anche se non si
capisce comunque (e quindi preoccupa) la difficoltà a inserire chiaramente,
oltre al concetto di evoluzione (citato, con Darwin, solo nella parte che
riguarda la geologia), anche l'evoluzione biologica dei viventi e dell'uomo e
la teoria dell'evoluzione nei programmi di scienze delle scuole medie, come
chiaramente richiesto
a gran voce un anno fa da scienziati e cittadini preoccupati della
dequalificazione della formazione scientifica prevista dalla riforma dei
programmi. Lo stesso ministro aveva
promesso che Darwin e l'evoluzione sarebbe stato presente anche nei programmi
delle elementari (“L'insegnamento delle teorie di Darwin assicurato sin dalle
elementari. Una Commissione presieduta da Rita Levi Montalcini lavorerà con me
per dare precise indicazioni”). Non si può sostenere che la promessa, contenuta in un documento ufficiale del
28/4/04 sia stata mantenuta.
NB: Nel settembre 2006 è scomparso dal sito del ministro il documento del 28/4/04 (http://www.istruzione.it/prehome/comunicati/2004/280404.shtml), in cui si
leggeva che Darwin sarebbe stato inserito anche nei programmi delle elementari.
Qualcosa del documento si legge qui in un
articolo di Repubblica. Oltre a questo documento sono scomparsi anche gli
allegati alla legge, quelli con le Indicazioni Nazionali per i diversi livelli
della scuola.
Diventando legge
le proposte del governo sulle modifiche dei nuovi programmi della scuola media
si prospettano quindi alcune novità positive, ma non vengono esplicitamente
inserite tematiche che da più di un secolo sono alla base della biologia, e che
vengono normalmente insegnate in tutti i paesi che vogliono fornire strumenti
culturali adeguati allo sviluppo attuale delle conoscenze, le quali non si
fermano certo di fronte ai confini nazionali.
Appare poco spiegabile che questo avvenga, soprattutto dopo che il ministro si
era espresso chiaramente (28/4/04) in un documento ufficiale ("L’insegnamento delle teorie di
Darwin sarà assicurato sin dalle elementari"), dopo che è
stato perfino preteso che l'evoluzione venisse certificata anche da una
commissione di biologi e scienziati di livello internazionale, e dopo che in
questi mesi sono state pubblicate indagini che evidenziano la relativamente
scarsa preparazione scientifica degli studenti italiani.
Si spera che al ministero abbiano capito la
necessità di attuare i comportamenti prudenti e accorti che i pensionati
dovrebbero tenere di fronte a chiunque chieda di entrare in casa dicendo che
c’è qualcosa da controllare (il tubo del gas, i soldi, … i programmi di
scienze…). Bisogna verificare chi li manda e quali sono le loro competenze. E’
talvolta difficile evitare che in casa propria entrino malintenzionati, ma
quando questo succede …. è inevitabile che ci siano delle conseguenze negative;
almeno bisognerebbe evitare di farli entrare una seconda volta … sempre che si
voglia e si riesca a farli uscire.
Argomenti
come "Struttura, funzione ed evoluzione dei viventi: Origine ed
evoluzione biologica e culturale della specie umana", già presenti nei
precedenti programmi del 1976, non verrebbero comunque ripristinati nei programmi
della scuola media, né si dovrebbe parlare, come promesso, di evoluzione nelle
lezioni di scienze delle elementari; certo non sarà proibito farlo, ed è
positivo che si dovrà parlare in terza media di Darwin. Non si capisce però
perché la proposta (11/4/05) preveda che lo si
faccia fra gli argomenti di ... geologia. Fra gli argomenti di biologia si parlerà invece
di ... evoluzione culturale umana, mentre sarebbe più coerente parlare di
questo in storia.
Quello che sconcerta è quindi la evidente
"difficoltà" a reintrodurre non solo la teoria dell’evoluzione, ma
anche i fatti ormai chiari ed acquisiti sull'"origine ed evoluzione
dell'uomo"; è ben difficile negare che l'argomento sia di sicuro
interesse: già nei programmi della terza elementare si prevede infatti di
trattare proprio "L'origine del mondo e
dell'uomo"; ma questo avviene invece nelle ore di
religione, probabilmente sulla base di informazioni
non molto coerenti fra di loro presenti nella Bibbia e quindi basata sulle
ipotesi non dimostrabili risalenti a qualche migliaio di anni fa;
l'impostazione quindi non è scientifica, ma “filosofica e teologica”.
E, se quanto appena detto non
bastasse a confermare l'interesse dell'argomento, le Indicazioni Nazionali
prevedono di sviluppare addirittura già negli anni della scuola materna
argomenti (non adeguati all'età, se fossero anche qui affrontati dal punto di
vista scientifico) come "origini della vita e del cosmo, ruolo
dell’uomo nell’universo"; probabilmente verranno presentati
nell'ottica certificata dal prof.Bertagna in un'intervista
"Fino al terzo anno della scuola
primaria è importante dare spazio al mito"; se anche fosse vero, non si capisce però cosa o chi
impedirebbe poi di conoscere a scuola, subito dopo (negli ultimi due anni delle
primarie) o appena dopo (nelle medie inferiori), i risultati delle "ricerche
scientifiche che hanno straordinariamente arricchito le nostre conoscenze
sull'età e le dimensioni del cosmo, sul divenire delle forme viventi,
sull'apparizione dell'uomo"(questa frase, con un giudizio positivo sulle
straordinarie novità scientifiche utili per capire il mondo in cui si vive, è
tratta dal ... nuovo
catechismo della chiesa cattolica, del 1992).
In realtà possiamo verificare che l'appello
degli scienziati dell'anno scorso (raccolto e controfirmato da altri 47000
italiani) mirava più alto: si
legge chiaramente che non solo si chiedeva di non abolire, come era stato
fatto, lo studio dei fatti che dimostrano l'evoluzione biologica e umana ("non
si può saltare completamente l´anello che lega passato e presente della nostra
specie") , ma si chiedeva, adeguandosi a quanto avviene negli altri
paesi, di introdurre almeno dalle medie, dove prima non era previsto, lo studio
delle ipotesi e della principale teoria (la teoria dell'evoluzione, che ha
iniziato i suoi primi passi con i lavori di Darwin 150 anni fa ma che si è nel
frattempo enormemente irrobustita) che spiegano i fatti dell'evoluzione e che
sono quindi essenziali per comprendere tutta la biologia: "Il
mancato apprendimento della teoria dell’evoluzione per dei ragazzi di 13-14
anni, rappresenta una limitazione culturale e una rinuncia a svilupparne la
curiosità scientifica e l´apertura mentale". Di Teoria
dell'evoluzione proprio non c'è traccia nelle proposte
di modifica.
E’ positivo che il lavoro della commissione sia servito a migliorare almeno gli OSA per le superiori, che erano decisamente carenti su queste tematiche soprattutto in alcuni licei, facendo rimpiangere come veniva tratta l’evoluzione (e in particolare l’evoluzione umana) nei programmi di scienze previsti per le superiori nel defunto progetto Brocca. Se la preparazione scolastica fosse basata su quei programmi, il dibattito attuale sull’evoluzione si svolgerebbe su ben diversi livelli, senza falose contrapposizioni basate semplicemente sull’ignoranza dei fatti da parte di chi insiste a contestare le scoperte scientifiche senza prima aprire nemmeno l’enciclopedia allegata al suo quotidiano preferito…. .
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Documenti da conoscere
dal giorno della consegna dei risultati della commissione Darwin (23/2/05) al novembre 2005 |
23 feb 2005 |
La commissione dei
saggi presieduta dal premio Nobel Levi-Montalcini ha consegnato al Ministro
Moratti le indicazioni
per riportare l'evoluzione e Darwin nella scuola fin dalle elementari, come
aveva promesso il Ministro il 28/4/2004. Comunicato
del Ministero e Rassegna stampa sulla
notizia (assente in quasi tutti gli organi di stampa, come già era successo
l'anno scorso in marzo in occasione della protesta degli scienziati e dei
cittadini). Il documento della commissione,
apparentemente tenuto più segreto di un documento del Pentagono, è stato poi
passato agli esperti del ministero che dovrebbero aggiornare le Indicazioni
Nazionali, che dal 2/3/2004 (DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59
"Definizione
delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo
dell'istruzione", a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003,
n. 53; pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo 2004 -
Suppl. Ord. n. 31) non prevedevano di informare i giovani su un aspetto
fondamentale della nostra cultura. In attesa di poter
verificare come e quando davvero si correggeranno i programmi (e i libri)
scolastici attualmente in vigore, è sempre possibile verificare
personalmente i programmi attuali e quelli precedenti, in modo da
potersi rendere conto di quanto sia stato indispensabile che la
mobilitazione degli scienziati e dei cittadini (concretizzatasi nella
raccolta di ben 47000
firme) abbia permesso di riparare agli errori causati da una procedura
anomala di aggiornamento dei programmi scolastici (sono stati saltati
vari passaggi previsti per legge e sempre effettuati in precedenza, e non
sembra siano state considerate le numerose valutazioni negative ricevute). Per i programmi
scolastici (OSA) delle scuole superiori (formulati da diverse commissioni)
il ministro ha promesso una procedura e una discussione pubblica che permetta
di evitare errori talmente clamorosi da suscitare appelli al
mondo della cultura. In realtà sembra si stia usando anche in questo
caso lo strumento improprio del decreto legge, e sui programmi non sono state
sentite le regioni, a cui compete il controllo su questi livelli scolastici… Sembra comunque chiaro che,
indipendentemente dai programmi, la riforma delle scuole superiori non abbia
ottenuto affatto una buona accoglienza nemmeno nella maggioranza. (Sole 24
Ore del 22/1/05: Riforma
dei licei, critiche bipartisan; Il Giornale del 31/1/05: Nella
riforma c'è qualcosa che non va; Corriere della Sera del 9/2/05: Forza
Italia contro la riforma Moratti). |
11 apr 05 |
Nella terza
bozza di riforma della scuole superiori viene inserita un proposta di
ripristino dell'insegnamento dell'evoluzione (soprattutto geologica) nei
programmi scolastici, ma solo nel terzo anno della scuola media. La promessa del 28/4/04 di
parlare di Darwin (cioè di evoluzionismo) a scuola già dalle elementari per
ora non viene mantenuta.
Perchè
al ministero hanno ritenuto necessario utilizzare solo parzialmente le
proposte della commissione? Che cos'è cambiato nel frattempo? Quali leggi o
regolamenti in proposito sono stati in questi anni approvati? |
27 apr 05 |
Nella quarta
bozza di riforma della scuole superiori sembra non ci siano novità che
riguardano i programmi di scienze. |
27 maggio 2005: |
Il
Consiglio dei Ministri del 27 maggio 2005 approva lo Schema
di Decreto Legislativo sulla scuola Secondaria di secondo grado, che
contiene, nell’allegato F (prima si chiamava E!),
le modifiche ai programmi di scienze della terza media. Questo è l’unico
cambiamento che è stato ottenuto. L’allegato non è purtroppo
presente nei siti web (anche quello
del ministero, dove comunque all’allegato è dedicato l’articolo 26) che
offrono il DL definitivo (su Repubblica l’allegato non c’è), ma sembra si
trovi solo nel sito
della Gilda di Venezia (come bozza dell’11 aprile!). E’ meno
di quanto promesso il 28/4 e di quanto chiesto
dalla commissione.. |
22 giugno 2005: |
il Consiglio Nazionale della
Pubblica Istruzione (CNPI) solleva alcune critiche in un documento intitolato
appunto SEVERO
GIUDIZIO DEL CNPI. Questo giudizio potrebbe bloccare la legge, ma si
sa (o forse no?) come vanno oggi le cose in Italia: già la riforma delle
elementari/medie era passata anche se bocciata degli esperti del CNPI … |
14 luglio 2005: |
La Conferenza
stato/regioni sulla riforma Moratti si è conclusa con la richiesta di
quasi tutte le regioni di ritirare il decreto, non essendo stato concordato per
le parti di competenza delle regioni. |
Inizio settembre 2005: |
alcune regioni (Piemonte,
Campania) bloccano anche l’avvio sperimentale della riforma delle superiori.
Si inizia però a cercare punti di convergenza. |
6 settembre 05: |
Rispondendo
a una domanda
della CGIL il ministro il 6/9/05 dice solo che la relazione della
commissione Darwin è stata passata alla struttura ministeriale: «la commissione incaricata ha completato il suo lavoro e
lo ha consegnato alla competente direzione». Sembra comunque una
conferma che nulla è ancora cambiato. |
15 settembre: |
Dopo l’incontro fra Ministero e
Regioni, il Ministro informa che la
riforma delle superiori è rinviata al 2007. Tutte le regioni (meno le
ormai uniche 4 di centrodestra) hanno chiesto questo come male minore alla
bocciatura, e il ministro, per difendere la sua legge, ha accettato (“Evitato
lo scontro istituzionale con i governatori, grazie a La Loggia” è il
sottotitolo de La Repubblica). Che fine faranno Darwin e l‘ALLEGATO
F? Nessuno lo sa e non lo si dice. La maggioranza spinge
a far approvare, contro l’opinione del ministro e anche contro quasi
tutte le regioni (meno 4) e le ragioni (anche le commissioni che devono dare
un parere si sono espresse finora solo negativamente, ma sono state
ignorate). Sarebbe grave che venisse stracciato anche l’accordo del 15
settembre fra il ministro e le regioni. Ma in questi mesi se ne vedono delle
belle… |
13 ottobre 05: |
approvazione della riforma delle
superiori,
che contiene un allegato
con alcune modifiche
delle Indicazioni nazionali precedentemente approvate per le medie. Come si
vede, nella parte del programma che riguarda la geologia si parla di
coevoluzione di geosfera e biosfera e di Darwin. Non si parla di evoluzione
biologica. Stranamente si vuole nascondere che le rocce si modificano con
meccanismi ben diversi rispetto agli esseri viventi. Nei documenti pubblicati
il 17 ottobre si vedono notevoli miglioramenti, rispetto alla versione
dello scorso maggio, per quanto riguarda l’evoluzione e l’evoluzione umana
nei programmi delle superiori. Almeno qui sembra di vedere gli effetti
della commissione Darwin; oppure semplicemente |
18 ottobre 05 |
Viene
pubblicata nel sito del MIUR, con gli allegati (fra cui l’allegato
F che cita Darwin nel programma di scienze (geologia) della III
media), la legge di
riforma delle superiori. Sono evidenti negli OSA delle
superiori i notevoli miglioramenti nella parte che riguarda l’evoluzione e
anche l’evoluzione umana, del tutto assente nelle versioni precedenti degli
OSA di scienze del secondo ciclo. |
21 ottobre 05: |
Dato che nessun quotidiano
sembra abbia ancora la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche se non
proprio quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di programma che
riguarda la geologia) nei programmi scolastici della III media, il
responsabile dei programmi del ministero (Criscuoli)
scrive a La Repubblica per far notare che il 17 avevano scritto,
sbagliando, che non c’erano ancora novità. Conferma comunque che, nonostante
le promesse e la relazione della commissione, ci sono modifiche solo per la
III media e non indica ulteriori modifiche in vista. Secondo loro le tre righe
in più nel programma di geologia della III media sono quindi più che
sufficienti. Ecco un raro caso in cui il governo nella conferenza stampa non
informa su tutto quello che ha fatto. C’è forse qualcosa da nascondere alle
domande insidiose dei giornalisti? Perché i giornalisti non hanno chiesto
informazioni sull’articolo 26 che riporta l’evoluzione a scuola? |
29 ottobre 05: |
Articolo sconcertante di T.Pievani su Micromega (“L’affare Darwin/Moratti”
)
in risposta ad
una lettera di Bertagna che, protestando per un precedente articolo di
Pievani, si offre anche di scrivere la storia dell’eliminazione di Darwin dai
programmi scolastici. L’articolo di Pievani dimostra che purtroppo ci sono due
diverse versioni del documento della commissione Darwin coordinata dalla
Montalcini; ciò suscita il forte dubbio che il ministero abbia censurato (in
un colpo solo e senza interpellarli) ben quattro consulenti, fra cui un paio
di premi Nobel. Povera Italia! Se fosse dimostrata la modifica del documento,
sarebbe anche ben difficile far credere che l’eliminazione di Darwin dai
programmi delle medie sia frutto di un errore, come qualcuno sostiene.
Sarebbe stata invece la scelta di qualcuno che non rispetta nemmeno un
documento firmato da 2 premi Nobel. Speriamo che non si debba fornire la
scorta ai membri della commissione … |
16 novembre 05: |
Secondo quanto annunciato oggi da Lerner in una
trasmissione televisiva sul dibattito sull’evoluzione, si attende addirittura
una lettera del ministro Buttiglione; sarebbe una terza censura che rischia
di mettere in moto addirittura un’altra reazione antievoluzionista,
nonostante sia stato assolutamente inadeguato il risultato della protesta di
una anno fa di decine di migliaia di scienziati e cittadini; infatti è oggi
evidente che non solo è stata censurata la relazione della commissione dei
Nobel, ma sono state accolte anche ben poche delle raccomandazioni comunque
presenti anche nella versione censurata (sarebbe interessante sapere chi al
ministero, ben prima di Buttiglione, ha giudicato insufficiente la censura!).
Proprio nei giorni scorsi (L’Avvenire del 4/11/05) un teologo
gesuita (Ravasi)
aveva detto chiaramente che i teologi non devono intervenire nei problemi
dell’evoluzione biologica: “D'altra parte, è
ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della
scienza. Le critiche alla teoria evoluzionista non spettano assolutamente ai
teologi, è un settore che non li riguarda. Il compito dei teologi e dei
credenti è cercare la verità solo attraverso lo spirito».”; non si capisce a quale titolo
intervenga quindi, a contestare la commissione Darwin (già contestata) un
filosofo non della scienza. Sarebbe giusto quindi fare anche a lui la domanda
che Lerner ha fatto al teologo presente nella trasmissione: “non sarebbe il caso che anche la religione venisse
insegnata a partire dai 14 anni?” La risposta data a Lerner dal
teologo richiederebbe l’insegnamento dell’evoluzione fin dai primi anni delle
elementari, ha risposto infatti che i bambini devono poter trovare a scuola
qualcuno che sappia dare una risposta alle loro domande; nessuno può dubitare
che la posizione nel mondo, propria e della propria specie, sia una fra le
prime domande che i bambini si fanno: il primo argomento dei vecchi
programmi di religione all’asilo (3 anni) era il seguente “i segni e le esperienze della presenza di Dio nella
creazione, nella natura e nelle sue stagioni, nella vita e nelle opere degli
uomini”; “Gli stessi programmi
attuali della scuola materna fanno riferimento a problemi come “origini della vita e del cosmo … ruolo dell’uomo
nell’universo…”; qualcuno può
ragionevolmente sostenere che in un mondo come quello attuale si possano dare
risposte magari basate sul mito o sulle favole e quindi non universali, non
valide per tutte le culture e tutte le religioni? L’articolo di Buttiglione
esce il 21/11: Quando
la scienza si fa ideologia. Come prevedibile, nel testo ci sono ignoranze
ed errori, come spiegato in data
21/11/05. |
3. Confronto fra le parti di Scienze/Biologia nei vecchi programmi scolastici e nelle nuove 'Indicazioni nazionali'.
· Costituzione Italiana: Art. 33. L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.
· Theodosius Dobzhansky: "In biologia nulla ha senso se non alla luce dell'evoluzione"
· Telmo Pievani: "Nulla nel mondo vivente e non vivente può essere compreso appieno se non alla luce dell'evoluzione"
· Renato Dulbecco: "Incredibile, mi sembra un ritorno a
mille anni fa. Non ho mai sentito cose simili negli altri paesi"
|
28-4-04: ROMA - Roma, ore 17:12 - da La Repubblica
|
[.... Darwin e i dinosauri potranno riprendere il loro posto fra i banchi ... anche questo secondo tentativo di censurare i libri scolastici non ha avuto successo ... e speriamo che ritornino fra i banchi delle elementari anche "il metodo scientifico", i riferimenti ai "progressi che si sono verificati proprio in conseguenza dell'accertata inadeguatezza di spiegazioni date in precedenza sulla base di conoscenze e tecniche di indagine più limitate" (nella scuola primaria) e il "controllo sull'attendibilità delle fonti di informazione" (nella scuola secondaria di I grado). Sarebbero consigli utili per tutti] |
E' giusto dire che il ministro ha fatto dietrofront? Confrontiamo le due dichiarazioni ufficiali e un'intervista.
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LE CRITICHE ALLE INDICAZIONI NAZIONALI
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Premessa:
Nell'editoriale del
numero 16 (dicembre 2003) della "Voce scettica",
rivista del CICAP Piemonte si legge "La settimana scorsa abbiamo
scoperto che ... gli studenti delle scuole medie inferiori italiane saranno
accomunati ai loro compagni di alcuni stati americani, dove ormai da anni
l’evoluzione o non si insegna o la si insegna come “punto di vista ”alternativo
alla creazione". Parte del numero speciale è dedicato proprio al
'risorgere' del creazionismo in Italia.Dopo questo allarme nulla si è mosso,
fino a quando, nei primi giorni di
marzo del 2004, si sono diffuse (a partire dal secondo allarme, lanciato il 4/3
dal sindacato
scuola della UIL) voci sempre più preoccupate del fatto che dai nuovi piani
di studio delle medie (=Indicazioni nazionali, approvate con un D.L. pubblicato
sulla G.U. del 2/3/04), era stata eliminata la teoria dell'evoluzione;
un obiettivo che negli USA nessuno immaginerebbe di poter mai raggiungere. Al
massimo alcuni gruppi religiosi protestanti integralisti riescono a far
affiancare ai fatti dell'evoluzione e alla teoria dell'evoluzione qualche
ipotesi diversa (creazionismo o Intelligent Design); spesso solo per breve
tempo e solo in alcuni stati del sud; questo obiettivo sembra sia stato invece
completamente raggiunto in Italia, eliminando intenzionalmente una delle
colonne su cui si basa la cultura "occidentale", di solito ben
protetta e difesa dalle interferenze esterne.
Come verificare se la
preoccupazione è esagerata?
Basta confrontare le Indicazioni nazionali
della riforma Moratti con i programmi di studio finora in vigore.
I risultati del confronto, presentati qui
sotto, sembrano in realtà ipotizzare uno scenario complessivo improbabile e
instabile per la parte che riguarda le scienze e in particolare la biologia; e
soprattutto peggiore (se davvero si riuscisse ad imporlo - in fondo sono
'programmi minimi', con indicazioni utili per i nuovi libri di testo e per gli
esami finali - e ad applicarlo) rispetto a quello che risulta dalle informazioni
che circolano sui quotidiani, dove spesso si fa riferimento solo alla scuola
media, o solo all'evoluzione o solo all'evoluzione dell'uomo ....
Preoccupante il fatto che per evitare di
trasmettere informazioni adeguate per poter discutere sui meccanismi
dell'evoluzione (argomenti non espressamente indicati nei programmi
precedenti, che citavano solo l'evoluzione) si abolisca addirittura la stessa evoluzionebiologica,
dimostrando di non saper distinguere fra fatti (su cui nessuno può seriamente oggi
dubitare, come hanno finalmente capito anche i creazionisti USA) e teorie (che
si possono discutere, ma che devono avere comunque lo scopo di spiegare i
fatti).
Sembra rischioso per il paese prevedere che la
scuola non fornisca fin dai primi anni le conoscenze necessarie per poter poi
agire e confrontarsi con gli altri paesi in settori strategici per lo
sviluppo della ricerca, della scienza e dell'economia nei prossimi decenni.
I nuovi programmi didattici si trovano
allegati al DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59 (Definizione
delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo
dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53)
e sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo 2004 -
Suppl. Ord. n. 31.
Negli allegati A, B e C ci sono le 'Indicazioni
Nazionali' (corrispondenti ai precedenti programmi, come ha chiarito
solo a metà maggio 2004 un alto funzionario del ministero) per la scuola
dell'infanzia, la scuola
primaria (=scuola elementare attuale), e la scuola
secondaria di I grado (=scuola media attuale). Si stanno preparando le IN
per le scuole superiori, per le quali si prevede un'ampia riorganizzazione dei
curricula.
Queste Indicazioni erano state valutate (e in
parte criticate) dal CUN con un parere che si puo' leggere al punto 2.8
del verbale della riunione del 29/30-4-03 (Parere generale in merito ai
documenti di lavoro riguardanti la Scuola dell'Infanzia e quella del Primo
Ciclo di Istruzione proposti dal Ministro MORATTI). Fra le critiche alcune
riguardano il metodo scientifico (Per quanto riguarda le scienze, gli
argomenti appaiono schematici, ma con ambigue approssimazioni; .... non si fa
alcun cenno all'acquisizione della capacità di gestire e comprendere
esperimenti pratici, che è alla base del metodo scientifico). Non è noto se
queste valutazioni del CUN abbiano indotto a modificare il testo iniziale.
Altre critiche importanti sono venute dall'organo stesso di valutazione del
Ministero, il CNPI, come detto sopra.
Nella tabella sottostante possono essere
visualizzati e confrontati nella loro interezza (seguendo i link) i vecchi
programmi e le nuove Indicazioni Nazionali per i diversi cicli (escludendo le
scuole superiori, per le quali si sta ancora lavorando).
Confronto fra vecchi programmi scolastici e nuove indicazioni nazionali |
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Testo della legge con le Indicazioni Nazionali del 2004 in allegato NB: Il sito indicato è stato smontato e
si ritrova ora come RIFORMA DELLA SCUOLA DEL 2003 Parti specifiche (dei soli "obiettivi di apprendimento") che riguardano le Scienze nei tre cicli |
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Per chi invece ha fretta (e si fida della
selezione effettuata) nella tabella sottostante sono evidenziate solo
le frasi che nei testi indicati Ci si
potrebbe chiedere se quali fossero gli obiettivi di chi ha deciso che non si
parlasse più alle elementari dei “progressi che si sono
verificati proprio in conseguenza dell'accertata inadeguatezza di spiegazioni
date in precedenza sulla base di conoscenze e tecniche di indagini più
limitate”. Era una frase da migliorare, non da eliminare e
soprattutto non da sostituire con l’invito ad “apprezzare
il patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale ereditato dal
fanciullo”. |
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Programmi attuali |
Indicazioni nazionali (Questa tabella di confronto è stata pubblicata a pag. 6 e 7 del Foglio del 3/4/04,
che contiene anche un interessante articolo di S.J.Gould) |
Sc.Materna
|
... inserire la originaria curiosità del bambino in
un positivo clima di esplorazione e di ricerca,
nel quale si attivino confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo
ipotesi, elaborando e confrontando schemi di
spiegazione - adeguate strategie di pensiero. L'insegnante, attraverso
una regia equilibrata ed attenta, capace anche di interpretare e valorizzare i cosiddetti «errori»,
guiderà il bambino a prendere coscienza di sé e delle proprie risorse, ad
adattarsi creativamente alla realtà ed a conoscerla, controllarla e
modificarla per iniziare a costruire, così, la propria storia personale
all'interno del contesto in cui vive
|
- ...orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi
via via più ordinati ed organizzati di esplorazione
e ricerca
Soffermarsi
sul senso della nascita e della morte, delle origini
della vita e del cosmo, della malattia e
del dolore, del ruolo dell’uomo nell’universo, dell’esistenza di Dio, a partire dalle diverse risposte elaborate e
testimoniate in famiglia e nelle comunità di appartenenza. [NB: Manca qualsiasi termine connesso a scienza,
evoluzione, origine (oltre alla frase citata, che comunque allude alla
creazione pur senza citarla)] |
Sc.Elementare
|
... Si porrà particolare attenzione alle catene
alimentari; ai rapporti di predazione e alle difese; all'adattamento all'ambiente per la sopravvivenza, e alla
riproduzione.
|
- ... aiutando il passaggio dal «sapere comune» al «sapere
scientifico», costituisce la condizione stessa dell’edificio culturale
e della sua successiva sempre più approfondita sistemazione ed evoluzione
critica
- Si può dire che [gli allievi] abbiano maturato non soltanto una
«loro» fisica, chimica, geologia, storia, arte ecc. «ingenue», ma che abbiano
elaborato anche una «loro» altrettanto «ingenua», ma non per questo meno unitaria,
organica e significativa visione del mondo e della vita. La Scuola
Primaria si propone, anzitutto, di apprezzare questo patrimonio
conoscitivo, valoriale e comportamentale ereditato dal fanciullo,
e di dedicare particolare attenzione alla sua considerazione,
esplorazione e discussione comune. -
Organismi degli animali superiori con particolare riferimento all'uomo. [NB: Non esistono nell'intero testo termini come
'evoluzione' od 'origine' nelle parti di scienze] |
Sc.Media=Sc.
|
- imparare a conoscere le strutture e i meccanismi di
funzionamento della natura, considerati nelle dimensioni spaziale e
temporale;
|
- Animali vertebrati ed invertebrati
[NB: Non esistono nelle parti di scienze termini come
'evoluzione' od 'origine' (eccetto 'origine delle rocce'). |
Che
cosa scompare dei diversi cicli?
Sembra che i temi che riguardano l'origine e
l'evoluzione degli esseri viventi, l'adattamento all'ambiente, oggi
forse accennati anche nella scuola materna (sistematizzazione
delle conoscenze sul mondo della realtà naturale) e nella scuola
elementare (dove si parla di adattamento
all'ambiente), siano completamente scomparsi in tutti i cicli
scolastici. Rimane un accenno alle 'origini' ma solo nella scuola materna, e in
un contesto di rispetto per le conoscenze familiari e per le credenze
religiose. Scompare inoltre qualcos'altro di ben più importante e si aggiungono
apprezzamenti insoliti.
Nuovo, nei programmi futuri delle materne, è che venga infatti sottolineato il rispetto
che la scuola deve avere verso le conoscenze tradizionali ed 'ereditate' degli
alunni.
Scompaiono, in tutti i cicli, i riferimenti oggi abbastanza frequenti al metodo scientifico o alla ricerca scientifica (per le elementari si
parlava di far acquisire la "consapevolezza dei
procedimenti della ricerca scientifica" o si inducevano gli
alunni 'addirittura' a sospettare la "inadeguatezza
di spiegazioni date in precedenza sulla base di conoscenze e tecniche di
indagini più limitate"....), mentre alle medie si invitava
al controllo sull'attendibilità delle fonti di
informazione.
Tutto questo viene non solo eliminato, tanto è vero che è sostituito
dall'invito a valorizzare nelle elementari la "... ingenua ma ... unitaria, organica e
significativa ... visione del mondo e della vita ... ereditata dal
fanciullo ...", a cui bisogna dedicare particolare attenzione.
Giusto il contrario del metodo scientifico ...giusto il contrario di quello che
sarebbe necessario dopo un secolo in cui si sono accumulate (e utilizzate con
successo) conoscenze scientifiche che hanno cambiato la vita di tutti ma che di
solito non sono comprese.
Eliminato
il metodo scientifico è inevitabile (come ammette il presidente
degli insegnanti di scienze dell'ANISN, V.Terreni) che scompaia anche la
conoscenza della ricostruzione storica e unitaria dei processi di sviluppo
dell'universo e degli esseri viventi, faticosamente costruita nell'ultimo
secolo e mezzo anche grazie a chi, magari come Galileo, a suo rischio e
pericolo (almeno fino a un certo punto...) non si accontentava delle
"ingenue e organiche spiegazioni ereditate".
Qualcosa di molto importante sembra quindi si sia smarrito nel passaggio dai
vecchi programmi alle nuove 'indicazioni nazionali'.... ma in realtà la parte
più interessante la si ritrova trasferita con una ben diversa impostazione ad
un'altra materia, come si vede qui sotto nel confronto fra vecchi e nuovi
programmi di religione, nei quali l'insegnamento della creazione ha acquisito
ora un ampio spazio, nonostante le informazioni siano limitate a qualche
paragrafo e non ci siano grosse novità negli ultimi millenni, a tutte le età; e
questo sembra avvenire nonostante che, in un'intervista a Repubblica del 27/3,
anche un dirigente dell'associazione degli insegnanti cattolici sostenga che
culturalmente la scelta di eliminare lo studio dell'evoluzione biologica
"non stia in piedi" ....
Viene quindi anche da loro, oltre che dagli scienziati e dai 47000
che hanno firmato il loro appello, un caldo invito a eliminare dal
curriculum obbligatorio per tutti questa impostazione prelamarckiana che si è
cercato di inserire nei programmi didattici, adeguandosi (magari anche obtorto
collo, come a suo tempo dovette fare Galileo) all'opinione dei saggi
attuali. Ai posteri spetterà un'eventuale riabilitazione.
Quali
sono le giustificazioni?
Le giustificazioni sono esposte in alcune interviste, al dott.Criscuoli del
ministero (8/3)
e al prof.Bertagna (12/3,
21/4,
23/4,
25/4),
e nella rivelatrice risposta
del ministro il 16/4 ad un'interrogazione scritta. Si puo' leggere, fra
l'altro:
Questo secondo
tentativo di censurare i libri scolastici (scegliendo una via più nascosta,
questa volta) sembrava ormai avesse raggiunto il suo obiettivo, ma è stato per
fortuna bloccato. Il primo,
con un percorso tutto in ambito parlamentare, era più visibile ed è stato
fermato quasi subito, nonostante l'inspiegabile sostegno preventivo del governo
garantito dal sottosegretario il 16/10/02, anche grazie al deciso
intervento del ministro Buttiglione (che disse semplicemente "queste
cose le facevano Stalin e Hitler"). Essendo documentabile che solo
Stalin finora aveva abolito per scelta politica il neodarwinismo, si sarebbe dovuta
sentire una dichiarazione simile già prima del 28/4.
Chi
ci aveva provato prima?
Pur considerando le evidenti differenze fra le due
situazioni, dato che in Italia si intendeva agire 'solo' sul percorso formativo
e che in Unione Sovietica comunque non dubitavano dell'evoluzione ma solo del
mendelismo, può essere utile ricordare che in Unione Sovietica negli anni '40,
durante lo stalinismo, il governo decise che si doveva fare a meno di una delle
scoperte fondamentali della biologia postdarwiniana, la genetica mendeliana; il
governo 'obbligò' a seguire quindi le idee di Lysenko, un genetista
promosso da Stalin a ministro dell'agricoltura per le sue idee lamarckiane (le
ipotesi dell'evoluzionista Lamarck si dimostrarono errate rispetto a quelle di
Darwin e quindi superate e non più utilizzabili in biologia), alternative
rispetto al neodawinismo accettato dalla scienza occidentale e da quella
sovietica fino a quel momento.
I genetisti neodarwiniani furono emarginati, vennero uccisi
o scomparvero. I risultati furono fallimentari e non solo la scienza ma anche
l'economia sovietica subirono pesanti danni e ritardi, fino a quando nel 1965
si ritornò a ragionare; attualmente il principale istituto di genetica a Mosca è
dedicato al genetista Vavilov,
morto di fame in carcere per la sua difesa della genetica mendeliana rispetto
alle teorie lamarckiane, dimostrate false da 80 anni, ma che piacevano molto a
Stalin.
Ai tempi di Stalin in Unione Sovietica si
accontentavano quindi di una visione premendeliana e predarwiniana della biologia,
rinunciando 'solo' a circa un secolo di evoluzione culturale. Sembra difficile
credere che si voglia rinunciare oggi addirittura a un paio di secoli di
evoluzione culturale, ritornando ad una visione prelamarckiana (o addirittura
pregalileiana, secondo Dulbecco) del mondo vivente .... anche se questo
potrebbe certo migliorare le relazioni con altre culture (cfr il libro di
H.Yahia: L’inganno
dell’evoluzione) che pure un tempo erano all'avanguardia rispetto alla
'cultura occidentale' anche nel campo delle scienze naturali.
4. NOTA
INFORMATIVA SULLA RIFORMA DEI PROGRAMMI DI RELIGIONE NELLA
SCUOLA STATALE |
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Gli
OSA (obiettivi specifici di apprendimento) concordati
il 23 ottobre 2003 fra il card.Ruini e il ministro Moratti sono
stati approvati a fine marzo 2004 dal governo (DPR 122 del 30/3/04,
pubblicato sulla GU
109 dell'11 maggio 2004). Qui
si possono consultare e confermano il notevole impegno per l'insegnamento
della creazione all'interno dei programmi di religione, come si vede nei
documenti completi di fonte CEI linkati qui sotto.
Come
si vede, anche questi programmi sono MOLTO cambiati, e in futuro tutte le 'origini'
(che è qui evidente a chiunque che PRIMA NON C’ERANO) saranno spiegate
ripetutamente ed esclusivamente lungo questo percorso didattico con un
impostazione che sembrerebbe ... molto 'creazionista' .... Questo
avverrà però solo per chi si avvale dell'IRC; gli altri (per quanto riguarda "il senso delle origini della
vita e del cosmo, ... del ruolo dell’uomo nell’universo, ...") rimarranno
fino alla scuola superiore con le "diverse
risposte elaborate e testimoniate in famiglia e nelle comunità di
appartenenza" riproposte loro
nel curriculum obbligatorio nella scuola dell'infanzia. Mi hanno fatto presente che in questo contesto 'creazione' deve essere
considerato un termine teologico-filosofico e quindi non dovrebbe suggerire
che un essere vivente possa comparire all'improvviso (di 'generazione
spontanea' ormai non si parla più da secoli). Si potrebbe accettare che in
ambito religioso 'creazione' abbia un significato completamente diverso
... da quello che molti, per ignoranza, gli attribuiscono. Non si capisce
però né come potrebbe costituire oggi una valida alternativa alla spiegazioni
delle origini (dell'universo, della vita, delle formiche e dell'uomo) né come
si possa ipotizzare di poter proporre, soprattutto in età giovanile, un
qualsiasi confronto con le spiegazioni scientifiche.(che fra l’altro non
vengono date, se non in minima parte, in III media e in modo un po’
approfondito poi solo alle
superiori!)
·"La conciliabilità
della teoria evolutiva con
la visione della fede cristiana viene ammessa in campo teologico"
·"L'evoluzione biologica appartiene alla storia della vita,
come l'evoluzione cosmica costituisce la storia dell'universo. La
dimensione evolutiva è una caratteristica della «stoffa» dell'universo.
Quello che siamo e quello che vediamo intorno a noi suppone un passato molto
diverso. Come tutti gli eventi storici
l'evoluzione può essere provata con i documenti che possono attestarla. La teoria evolutiva rappresenta la spiegazione più
plausibile dei numerosi fossili venuti alla luce ed è coerente con i dati
offerti dalla biologia moderna, così da diventarne una chiave interpretativa.
L'ha riconosciuto anche Giovanni Paolo II nel messaggio
inviato nel 1996 alla Pontificia Accademia delle Scienze.Di fronte ad alcune
questioni ancora aperte nel campo della scienza non ha senso chiedere soccorso alla Bibbia, come fanno
quelli che si appellano al racconto della creazione, qualificandolo come «creazionismo scientifico» e pretendendo
che venga esposto come teoria scientifica nelle scuole. È la posizione
dei fondamentalisti americani che non riconoscono il valore della ragione e
della scienza e fanno un pessimo servizio alla religione. Il fatto diventerebbe più grave se si mescolasse con la
politica. Anche uno zoologo, docente universitario, di area
cattolica come Lodovico Galleni (contemporaneamente anche docente di Scienza
e Teologia nelle scuole di Scienze Religiose, in cui si formano gli
insegnanti di religione), nell'articolo sull'Evoluzione (non disponibile
in rete) inserito nel Dizionario interdisciplinare di Scienza e Fede
pubblicato di recente dalla Urbania University Press e da Città Nuova a cura
di Giuseppe Tanzella-Nitti e Alberto Strumia riconosce «l’accettazione ormai definitiva della prospettiva
scientifica evolutiva» da parte del pensiero teologico, come
viene ricordato in un recente articolo di P.Greco
sull'Unità del 24/3/04. Teologi (cattolici) e scienziati (di tutto il mondo)
su questo punto non sono oggi in contrasto. Se questo è il pensiero di autorevoli esperti dell'evoluzione
biologica di area cattolica, non può che risultare 'mescolata con la
politica' la visione prelamarckiana del mondo vivente sottesa alle nuove
'Indicazioni nazionali', come si intuisce in un'intervista comparsa sul
Foglio. Si
discute invece (ma anche nella scienza, sia chiaro) sui meccanismi. Oggi è
assolutamente dimostrato che l'evoluzione umana è stato un percorso molto
accidentato, con la comparsa e scomparsa nel passato di specie molto simili
all'uomo attuale; per gli scienziati questo viene spiegato come i tentativi e
gli errori di un meccanismo in cui interagiscono il caso e la selezione
naturale, mentre i teologi avrebbero difficoltà a riconoscere un'intelligenza
superiore alla guida di un percorso evolutivo pieno di tanti tentativi
falliti. |
8. Il giallo delle due
versioni del documento finale della Commissione Darwin
Improvvisamente, il 29/10/05 un articolo di T.Pievani
su Micromega (“L’affare
Darwin/Moratti” )
cerca di fare luce sull’impossibilità, incontrata anche da Musei ed istituzioni
pubbliche, di ottenere dal Ministero una copia del documento finale consegnato
il 23/2/05 al ministro Moratti dal presidente della Commissione Darwin.
Nell’articolo si dimostra come esistano due versioni del documento, di cui una
ammorbidita e censurata. Sembra quindi probabile che nel 2004 qualcuno abbia
ritenuto onesto e possibile ammorbidire e censurare senza rischio le opinioni
di una commissione che doveva dare indicazioni al governo su una questione
fondamentale per l’evoluzione culturale e quindi anche il successo del nostro
paese. Nella commissione ci sono anche due premi Nobel. Saranno ancora in
Italia o saranno gia’ fuggiti?
Aggiornamenti si
trovano nella rassegna stampa
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NOTE INFORMATIVE e suggerimenti PER
CHI VUOLE APPROFONDIRE I FATTI
DELL'EVOLUZIONE