L’evoluzione biologica, scomparsa dai programmi della scuola dell’obbligo (OSA) all’inizio del 2004

è ricomparsa nell’ottobre 2005, modificando con prudenza gli OSA del 2004.

MA, se davvero si rispettassero i programmi attuali, non si dovrà parlare più alle medie di evoluzione umana; non si parlerebbe infatti di evoluzione biologica o di evoluzione umana, ma di un argomento originale come la ‘coevoluzione di geosfera e biosfera’. E solo in 3’ media. [cioè ben cinque anni dopo aver parlato… di dinosauri (in terza elementare)]

 

  1. Rassegna stampa recente  (dal gennaio 2008 ad oggi) o del 2007, 2006, 2005 o anche quella  del periodo (dal settembre 2003 a fine 2004) quando è iniziata improvvisamente, per scelta politica, la contestazione dell’evoluzione e dell'evoluzionismo anche in Italia.
  2. Links per capire i diversi aspetti dell’assurdo dibattito anche politico/religioso su un problema esclusivamente scientifico (dibattito che avviene ad un livello così “viscerale” SOLO sull’evoluzione e sulle teorie che la spiegano; è infatti eccessivo il numero di persone che intervengono sui media senza un minimo di conoscenza dei fatti oggettivi e incontestabili, dei problemi e delle spiegazioni; magari note da secoli o anche solo da decenni).
  3. Un giudice USA ha potuto stabilire che il “Disegno Intelligente” USA non è scienza (non rispetta infatti i criteri accettati dalla scienza, e lo si ammette); quindi adesso i suoi sostenitori sono anche un po’ più poveri (hanno dovuto pagare 1 milione di dollari di spese processuali…!). Qui si spiega (anche un po’ in italiano) perché. Le spiegazioni più complete e assolutamente convincenti (e forse per qualcuno sconcertanti) sono, però, in inglese.

 

  1. Casella di testo:  Cronistoria (dal febbraio al novembre 2005) del contrastato ritorno dell’evoluzione (ma non di quella umana, che dal 2004 è stata vietata ai minori di 14 anni) nei programmi scolastici
  2. Altri documenti utili per capire anche nei dettagli cosa è successo dal febbraio al novembre 2005

 

  1. Scienze e Biologia nei vecchi programmi scolastici e nei nuovi OSA (per elementari e medie) [sono attivi ma verranno rivisti da commissioni di esperti non scelti come prima (si spera) solo in area governativa]
  2. Scienze e biologia nei programmi (OSA) dei nuovi licei [per ora sono stati bloccati]
  3. Ambiente, natura ed evoluzione nei vecchi programmi e nei nuovi OSA di religione

 

  1. Dove informarsi (in italiano) sui fatti dell'evoluzione (essendo fatti … poi devono essere spiegati da una teoria capace di spiegare appunto questi fatti)
  2. E per finire in bellezza: c’e’ perfino un giallo … quello delle due versioni del documento finale della Commissione Darwin!

Daniele Formenti

 

1. Aggiornamento sul ritorno dell’evoluzione nei programmi scolastici.

Ci sono stati notevoli ritardi: 18 mesi (7 se benevolmente si conta a partire dal momento della consegna del certificato di garanzia stilato dalla commissione dei Nobel  (forse preteso dai precedenti consulenti del ministero, che probabilmente le avevano garantito di aver letto su un giornale che le idee ottocentesche di Darwin erano ormai superate?).

 

27 maggio 2005: Sembra abbia avuto un primo effetto sulla legislazione la richiesta (sostenuta da 47000 firme raccolte in pochi giorni nell’aprile del 2004) di ripristinare lo studio dell'evoluzione nei programmi scolastici: i nuovi programmi di scienze per la terza media sono stati approvati dal governo insieme alla riforma delle scuole superiori (lo Schema di Decreto Legislativo sulla scuola Secondaria di secondo grado, che contiene, nell’allegato F, le modifiche ai programmi di scienze della terza media), reintroducendo Darwin nei programmi di esame Casella di testo: PROGRAMMI DELLA III MEDIA
PROGRAMMA PRE-2004 (AGGIORNATO E QUINDI EVOLUZIONISTA):
-	Evoluzione della Terra: Movimenti della crosta, orogenesi: processi di erosione e sedimentazione: rilievi in natura e semplici esperimenti esplicativi. Comparsa della vita sulla Terra. I fossili. Il tempo Geologico
-	Struttura, funzione ed evoluzione dei viventi 
-	Origine ed evoluzione biologica e culturale della specie umana

ARGOMENTI (IN BLU) AGGIUNTI SOLO IL 13/10/05 ALLE INDICAZIONI NAZIONALI (ANTIEVOLUZIONISTE) DEL 2004
 
Come si vede, di “evoluzione umana” e di “evoluzione dei viventi” non c’è traccia evidente; davvero strepitoso l’uso del termine “ipotesi” riferito a Galilei, Newton e Einstein, rimasto nonostante le critiche della commissione Montalcini 

di terza media.

15 settembre 2005: le Regioni sembra riescono a convincere il ministro che non ci sono le condizioni (in particolare non si è discusso delle scuole superiori – professionali - gestite dalle regioni) per far partire la riforma della secondaria; il ministro decide di fermarsi e parcheggiare la legge.

13 ottobre 2005. Nonostante l’opposizione delle regioni, che non avevano bocciato la proposta solo perché il ministro aveva concordato di non far partire immediatamente la riforma, si approva la riforma del II ciclo, cioè delle scuole superiori; sembra comunque che la sperimentazione non parta dall’anno prossimo.
18 ottobre 05: Viene pubblicata nel sito del MIUR, con gli allegati (fra cui l’allegato F che inserisce una citazione di Darwin nel programma di geologia della III media) , la legge di riforma delle superiori.

Come si vede qui a lato, le modifiche sono minime; l’evoluzione umana è comunque scomparsa (rispetto ai programmi precedenti) e anche di evoluzione biologica non si parla. Darwin per fortuna è citato, per cui almeno siamo nel 1800 (il precedente programma, senza evoluzione faceva riferimento alla cultura naturalistica pre-1700). Si potrebbe anche discutere il fatto che il ritaglio qui a fianco è tratto dalla parte delle indicazioni nazionali che riguarda il programma di … geologia …

Curioso (per il confronto che si può fare con il trattamento che la chiesa cattolica ha riservato a Darwin, e solo a lui, pur dopo essersi recentemente pentita su quanto fatto a Galilei) il fatto che gli autori e i correttori delle le indicazioni nazionali non sappiano che ormai quelle di Galilei e Newton sono oggi “ben più che una mera ipotesi” e che non ci siano, almeno per ora, “proposte intelligenti” che abbiano preso di mira le loro teorie (ci sono solo “proposte spiritose” come l’'Intelligent Falling' Theory). Servirebbe un’altra commissione di esperti….?

La Commissione Darwin aveva comunque inutilmente fatto notare che era scandaloso definire oggi ipotesi quelle di Galilei, Newton e Einstein. Gli “esperti” del ministero forse non hanno capito cosa volessero dire, e hanno lasciato ”ipotesi” nel testo…

Sono invece evidenti i notevoli miglioramenti negli OSA delle superiori nella parte che riguarda l’evoluzione e anche l’evoluzione umana, del tutto assente nella versione precedente (maggio 2005) dei programmi di scienze del secondo ciclo. E’ una piacevole sorpresa poter leggere “Gli antenati fossili dell’uomo, l’origine della specie umana e il suo posto nella natura”oppure “Individuare le maggiori differenze tra gli altri Primati e l’uomo”, “Leggere in senso evolutivo le differenze più significative tra organismi viventi”.

 

LE REGIONI CONTESTANO LA RIFORMA DELLA SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO

Si era infatti aperta formalmente da giugno la fase di definizione del decreto; per cominciare il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) il 22/6/2005 ha già sollevato alcune questioni in un documento intitolato SEVERO GIUDIZIO DEL CNPI.

Poi sarebbe indispensabile il parere favorevole (che non si è ottenuto!) della Conferenza Unificata Stato Regioni Enti Locali; ci sono stati parecchi problemi, come si capisce anche da un articolo sul Sole 24 ore dell'8/7/05: "Scuola secondaria, per i governatori riforma da ritirare"; il risultato è stato, il 14/7/05, la richiesta della quasi totalità delle regioni di ritirare il decreto: «il decreto legislativo è gravemente lesivo delle prerogative costituzionali delle Regioni nonché delle competenze specifiche delle Regioni a statuto speciale e delle province autonome e non tiene conto del trasferimento di competenze previsto dal decreto legislativo 112 del 1998 e del riformato Titolo V della Costituzione che riconosce alle Regioni la potestà di esercitare le competenze legislative e regolamentari in materia di istruzione e formazione dell' intero sistema educativo; «l'interruzione del dialogo è stata causata dall'intervenuta approvazione, in via preliminare, in consiglio dei ministri, dello schema di decreto senza alcuna consultazione delle regioni», ».; occorrerà poi il sentire il giudizio delle Commissioni parlamentari competenti… e mancano pochissimi mesi allo scioglimento del parlamento.

Non riguarda l’iter della legge, ma ... l’iter del ministro, un tempo amata da CL, il giudizio (29/8/05) al Meeting di Rimini, a proposito dei decreti attuativi della riforma Moratti, di un autorevole rappresentate di CL impegnato nella scuola, Giorgio Pontiggia della Fondazione Sacro Cuore: (´Stanno preparando una scuola che forse è peggiore di quella che lasciamo'); le parole di Pontiggia sono poi state sostanzialmente ribadite – pur con toni meno accesi, forse anche per la presenza in sala in prima fila del sottosegretario al Miur Valentina Aprea – da Franco Nembrini, presidente della Compagnia delle Opere educative (COE) e moderatore del dibattito.

Anche un incontro organizzato il 15 dicembre 2005 non ha visto un accordo fra stato e regioni sull’organizzazione del secondo ciclo, che rimane quindi basato sui soli licei statali: “Salta l'intesa in Conferenza unificata, la riforma degli istituti di formazione resta al palo. Rottura definitiva tra stato e regioni

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COSA SI FARA’ PER LA SCUOLA ELEMENTARE?

La notizia che un allegato della legge di riforma delle superiori contiene una risposta all’abolizione dell’evoluzione dai programmi scolastici è certamente positiva, anche se non si capisce comunque (e quindi preoccupa) la difficoltà a inserire chiaramente, oltre al concetto di evoluzione (citato, con Darwin, solo nella parte che riguarda la geologia), anche l'evoluzione biologica dei viventi e dell'uomo e la teoria dell'evoluzione nei programmi di scienze delle scuole medie, come chiaramente richiesto a gran voce un anno fa da scienziati e cittadini preoccupati della dequalificazione della formazione scientifica prevista dalla riforma dei programmi. Lo stesso ministro aveva promesso che Darwin e l'evoluzione sarebbe stato presente anche nei programmi delle elementari (“L'insegnamento delle teorie di Darwin assicurato sin dalle elementari. Una Commissione presieduta da Rita Levi Montalcini lavorerà con me per dare  precise indicazioni”). Non si può sostenere che la promessa, contenuta in un documento ufficiale del 28/4/04 sia stata mantenuta.

 

NB: Nel settembre 2006 è scomparso dal sito del ministro il documento del 28/4/04 (http://www.istruzione.it/prehome/comunicati/2004/280404.shtml), in cui si leggeva che Darwin sarebbe stato inserito anche nei programmi delle elementari. Qualcosa del documento si legge qui in un articolo di Repubblica. Oltre a questo documento sono scomparsi anche gli allegati alla legge, quelli con le Indicazioni Nazionali per i diversi livelli della scuola. 

Diventando legge le proposte del governo sulle modifiche dei nuovi programmi della scuola media si prospettano quindi alcune novità positive, ma non vengono esplicitamente inserite tematiche che da più di un secolo sono alla base della biologia, e che vengono normalmente insegnate in tutti i paesi che vogliono fornire strumenti culturali adeguati allo sviluppo attuale delle conoscenze, le quali non si fermano certo di fronte ai confini nazionali.
Appare poco spiegabile che questo avvenga, soprattutto dopo che il ministro si era espresso chiaramente (28/4/04) in un documento ufficiale ("L’insegnamento delle teorie di Darwin sarà assicurato sin dalle elementari"), dopo che è stato perfino preteso che l'evoluzione venisse certificata anche da una commissione di biologi e scienziati di livello internazionale, e dopo che in questi mesi sono state pubblicate indagini che evidenziano la relativamente scarsa preparazione scientifica degli studenti italiani. 

Si spera che al ministero abbiano capito la necessità di attuare i comportamenti prudenti e accorti che i pensionati dovrebbero tenere di fronte a chiunque chieda di entrare in casa dicendo che c’è qualcosa da controllare (il tubo del gas, i soldi, … i programmi di scienze…). Bisogna verificare chi li manda e quali sono le loro competenze. E’ talvolta difficile evitare che in casa propria entrino malintenzionati, ma quando questo succede …. è inevitabile che ci siano delle conseguenze negative; almeno bisognerebbe evitare di farli entrare una seconda volta … sempre che si voglia e si riesca a farli uscire.

Argomenti come "Struttura, funzione ed evoluzione dei viventi: Origine ed evoluzione biologica e culturale della specie umana", già presenti nei precedenti programmi del 1976, non verrebbero comunque ripristinati nei programmi della scuola media, né si dovrebbe parlare, come promesso, di evoluzione nelle lezioni di scienze delle elementari; certo non sarà proibito farlo, ed è positivo che si dovrà parlare in terza media di Darwin. Non si capisce però perché la proposta (11/4/05) preveda che lo si faccia fra gli argomenti di ... geologia. Fra gli argomenti di biologia si parlerà invece di ... evoluzione culturale umana, mentre sarebbe più coerente parlare di questo in storia.

Quello che sconcerta è quindi la evidente "difficoltà" a reintrodurre non solo la teoria dell’evoluzione, ma anche i fatti ormai chiari ed acquisiti sull'"origine ed evoluzione dell'uomo"; è ben difficile negare che l'argomento sia di sicuro interesse: già nei programmi della terza elementare si prevede infatti di trattare proprio "L'origine del mondo e dell'uomo"; ma questo avviene invece nelle ore di religione, probabilmente sulla base di informazioni non molto coerenti fra di loro presenti nella Bibbia e quindi basata sulle ipotesi non dimostrabili risalenti a qualche migliaio di anni fa; l'impostazione quindi non è scientifica, ma “filosofica e teologica”.

E, se quanto appena detto non bastasse a confermare l'interesse dell'argomento, le Indicazioni Nazionali prevedono di sviluppare addirittura già negli anni della scuola materna argomenti (non adeguati all'età, se fossero anche qui affrontati dal punto di vista scientifico) come "origini della vita e del cosmo, ruolo dell’uomo nell’universo"; probabilmente verranno presentati nell'ottica certificata dal prof.Bertagna in un'intervista "Fino al terzo anno della scuola primaria è importante dare spazio al mito"; se anche  fosse vero, non si capisce però cosa o chi impedirebbe poi di conoscere a scuola, subito dopo (negli ultimi due anni delle primarie) o appena dopo (nelle medie inferiori), i risultati delle "ricerche scientifiche che hanno straordinariamente arricchito le nostre conoscenze sull'età e le dimensioni del cosmo, sul divenire delle forme viventi, sull'apparizione dell'uomo"(questa frase, con un giudizio positivo sulle straordinarie novità scientifiche utili per capire il mondo in cui si vive, è tratta dal ... nuovo catechismo della chiesa cattolica, del 1992). 

In realtà possiamo verificare che l'appello degli scienziati dell'anno scorso (raccolto e controfirmato da altri 47000 italiani) mirava più alto: si legge chiaramente che non solo si chiedeva di non abolire, come era stato fatto, lo studio dei fatti che dimostrano l'evoluzione biologica e umana ("non si può saltare completamente l´anello che lega passato e presente della nostra specie") , ma si chiedeva, adeguandosi a quanto avviene negli altri paesi, di introdurre almeno dalle medie, dove prima non era previsto, lo studio delle ipotesi e della principale teoria (la teoria dell'evoluzione, che ha iniziato i suoi primi passi con i lavori di Darwin 150 anni fa ma che si è nel frattempo enormemente irrobustita) che spiegano i fatti dell'evoluzione e che sono quindi essenziali per comprendere tutta la biologia: "Il mancato apprendimento della teoria dell’evoluzione per dei ragazzi di 13-14 anni, rappresenta una limitazione culturale e una rinuncia a svilupparne la curiosità scientifica e l´apertura mentale". Di Teoria dell'evoluzione proprio non c'è traccia nelle proposte di modifica

E’ positivo che il lavoro della commissione sia servito a migliorare almeno gli OSA per le superiori, che erano decisamente carenti su queste tematiche soprattutto in alcuni licei, facendo rimpiangere come veniva tratta l’evoluzione (e in particolare l’evoluzione umana) nei programmi di scienze previsti per le superiori nel defunto progetto Brocca. Se la preparazione scolastica fosse basata su quei programmi, il dibattito attuale sull’evoluzione si svolgerebbe su ben diversi livelli, senza falose contrapposizioni basate semplicemente sull’ignoranza dei fatti da parte di chi insiste a contestare le scoperte scientifiche senza prima aprire nemmeno l’enciclopedia allegata al suo quotidiano preferito…. .


 

 

Documenti da conoscere

dal giorno della consegna dei risultati della commissione Darwin (23/2/05) al novembre 2005

23 feb 2005

La commissione dei saggi presieduta dal premio Nobel Levi-Montalcini ha consegnato al Ministro Moratti le indicazioni per riportare l'evoluzione e Darwin nella scuola fin dalle elementari, come aveva promesso il Ministro il 28/4/2004. Comunicato del Ministero e Rassegna stampa sulla notizia (assente in quasi tutti gli organi di stampa, come già era successo l'anno scorso in marzo in occasione della protesta degli scienziati e dei cittadini).

Il documento della commissione, apparentemente tenuto più segreto di un documento del Pentagono, è stato poi passato agli esperti del ministero che dovrebbero aggiornare le Indicazioni Nazionali, che dal 2/3/2004 (DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59 "Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione", a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53;  pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo 2004 - Suppl. Ord. n. 31) non prevedevano di informare i giovani su un aspetto fondamentale della nostra cultura.

In attesa di poter verificare come e quando davvero si correggeranno i programmi (e i libri) scolastici attualmente in vigore, è sempre possibile verificare personalmente i programmi attuali e quelli precedenti, in modo da potersi rendere conto di quanto sia stato indispensabile che la mobilitazione degli scienziati e dei cittadini (concretizzatasi nella raccolta di ben 47000 firme) abbia permesso di riparare agli errori causati da una procedura anomala di aggiornamento dei programmi scolastici  (sono stati saltati vari passaggi previsti per legge e sempre effettuati in precedenza, e non sembra siano state considerate le numerose valutazioni negative ricevute).

Per i programmi scolastici (OSA) delle scuole superiori (formulati da diverse commissioni) il ministro ha promesso una procedura e una discussione pubblica che permetta di evitare errori talmente clamorosi da suscitare appelli al mondo della cultura. In realtà sembra si stia usando anche in questo caso lo strumento improprio del decreto legge, e sui programmi non sono state sentite le regioni, a cui compete il controllo su questi livelli scolastici…

Sembra comunque chiaro che, indipendentemente dai programmi, la riforma delle scuole superiori non abbia ottenuto affatto una buona accoglienza nemmeno nella maggioranza. (Sole 24 Ore del 22/1/05: Riforma dei licei, critiche bipartisan; Il Giornale del 31/1/05: Nella riforma c'è qualcosa che non va; Corriere della Sera del 9/2/05: Forza Italia contro la riforma Moratti). 

11 apr 05

Nella terza bozza di riforma della scuole superiori viene inserita un proposta di ripristino dell'insegnamento dell'evoluzione (soprattutto geologica) nei programmi scolastici, ma solo nel terzo anno della scuola media. La promessa del 28/4/04 di parlare di Darwin (cioè di evoluzionismo) a scuola già dalle elementari per ora non viene mantenuta.


Sulla base di una visione probabilmente 'riduttiva' del documento finale della "commissione Darwin" (che si preoccupava molto anche della scomparsa del metodo scientifico alle elementari: "il documento sottolinea l'importanza delle scienze nella cultura moderna, il loro "ruolo essenziale nei processi produttivi" e ricorda i deludenti risultati di uno studio PISA-OCSE, dove emerge la scarsa competenza degli studenti italiani in matematica e scienza") il ministero propone di modificare solo gli OSA che riguardano il terzo anno della scuola secondaria di I grado (l'ex-scuola media): Darwin viene introdotto, ma lo si inserisce fra gli argomenti di ... geologia; non si prevede comunque di parlare di origine ed evoluzione dell'uomo, che rimane quindi un argomento opzionale in quanto esplicitamente previsto in futuro (fin dalle elementari) solo nelle ore di religione (per chi le segue)
E' importante ricordare ancora il fatto che nei vecchi programmi  di scienze del 1976 era chiaramente previsto che nella scuola media si illustrasse l'"Origine ed evoluzione biologica e culturale della specie umana". 

Perchè al ministero hanno ritenuto necessario utilizzare solo parzialmente le proposte della commissione? Che cos'è cambiato nel frattempo? Quali leggi o regolamenti in proposito sono stati in questi anni approvati? 
Una spiegazione possibile è che nel frattempo (1992) è stato approvato ... il nuovo catechismo della Chiesa Cattolica, dove è chiaramente indicato che questo argomento, anche se tratta con una diversa impostazione, rientra fra quelli considerati importanti per la formazione cattolica: "282. La catechesi sulla creazione è di capitale importanza. Concerne i fondamenti stessi della vita umana e cristiana: infatti esplicita la risposta della fede cristiana agli interrogativi fondamentali che gli uomini di ogni tempo si sono posti: « Da dove veniamo? », « Dove andiamo? », « Qual è la nostra origine? », « Quale il nostro fine? », « Da dove viene e dove va tutto ciò che esiste? »". 
La spiegazione non risulta però del tutto convincente, in quanto non si sarebbe tenuto conto che il punto successivo (282) avrebbe dovuto suggerire, anche ad un cattolico che intendesse utilizzare il catechismo anche come riferimento per i programmi di scienze, che questi argomenti possano essere trattati anche nelle lezioni di scienze: "283 La questione delle origini del mondo e dell'uomo è oggetto di numerose ricerche scientifiche, che hanno straordinariamente arricchito le nostre conoscenze sull'età e le dimensioni del cosmo, sul divenire delle forme viventi, sull'apparizione dell'uomo".

L'unica spiegazione logica (se si escludesse il riferimento ad un catechismo non aggiornato...) rimane quindi la partecipazione acritica ed ideologica, senza riflettere sul fatto che ci troviamo in un paese prevalentemente cattolico, alle battaglie contro l'evoluzione biologica che caratterizzano (in un contesto formativo, religioso e culturale però ben diverso dal nostro) alcune correnti del fondamentalismo protestante negli Stati Uniti, che chiedono che la scuola fornisca anche un'informazione sulle ipotesi non scientificamente fondate sull'evoluzione. Negli USA non è comunque mai potuto succedere (e non succederà mai) che si impedisca, come stava per avvenire in Italia, di trasmettere ai giovani il patrimonio culturale che deriva dalle "ricerche scientifiche che hanno straordinariamente arricchito le nostre conoscenze sull'età e le dimensioni del cosmo, sul divenire delle forme viventi, sull'apparizione dell'uomo". In Italia invece stava succedendo, ma nemmeno la mobilitazione eccezionale dell'anno scorso e la commissione di esperti sono riuscite a impedire del tutto questa "devolution" culturale. 
A questo punto non rimane che confidare nella professionalità dei docenti di cui dispone la scuola pubblica italiana, a cui nessuno può impedire di insegnare (anche magari senza l'aiuto di testi adeguati)  ... ciò che si insegna da anni in tutte le scuole del mondo e che in Italia si insegnava prima della riforma, sperando di riuscire comunque a evitare un ulteriore peggioramento dei risultati (attualmente preoccupanti) che l'Italia raggiunge in alcune recenti indagini comparative internazionali sulla preparazione scientifica degli studenti. 

27 apr 05

Nella quarta bozza di riforma della scuole superiori sembra non ci siano novità che riguardano i programmi di scienze.

27 maggio 2005:

Il Consiglio dei Ministri del 27 maggio 2005 approva lo Schema di Decreto Legislativo sulla scuola Secondaria di secondo grado, che contiene, nell’allegato F (prima si chiamava E!), le modifiche ai programmi di scienze della terza media. Questo è l’unico cambiamento che è stato ottenuto.

L’allegato non è purtroppo presente nei siti web (anche quello del ministero, dove comunque all’allegato è dedicato l’articolo 26) che offrono il DL definitivo (su Repubblica  l’allegato non c’è), ma sembra si trovi solo nel sito della Gilda di Venezia (come bozza dell’11 aprile!).

E’ meno di quanto promesso il 28/4 e di quanto chiesto dalla commissione..

22 giugno 2005:

il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) solleva alcune critiche in un documento intitolato appunto  SEVERO GIUDIZIO DEL CNPI. Questo giudizio potrebbe bloccare la legge, ma si sa (o forse no?) come vanno oggi le cose in Italia: già la riforma delle elementari/medie era passata anche se bocciata degli esperti del CNPI …

14 luglio 2005:

La Conferenza stato/regioni sulla riforma Moratti si è conclusa con la richiesta di quasi tutte le regioni di ritirare il decreto, non essendo stato concordato per le parti di competenza delle regioni.

Inizio settembre 2005:

alcune regioni (Piemonte, Campania) bloccano anche l’avvio sperimentale della riforma delle superiori. Si inizia però a cercare punti di convergenza.

 

6 settembre 05:

Rispondendo  a una domanda della CGIL  il ministro il 6/9/05 dice solo che la relazione della commissione Darwin è stata passata alla struttura ministeriale: «la commissione incaricata ha completato il suo lavoro e lo ha consegnato alla competente direzione». Sembra comunque una conferma che nulla è ancora cambiato.

15 settembre:

Dopo l’incontro fra Ministero e Regioni, il Ministro informa che la riforma delle superiori è rinviata al 2007. Tutte le regioni (meno le ormai uniche 4 di centrodestra) hanno chiesto questo come male minore alla bocciatura, e il ministro, per difendere la sua legge, ha accettato (“Evitato lo scontro istituzionale con i governatori, grazie a La Loggia” è il sottotitolo de La Repubblica). Che fine faranno Darwin e l‘ALLEGATO F? Nessuno lo sa e non lo si dice. La maggioranza spinge a far approvare, contro l’opinione del ministro e anche contro quasi tutte le regioni (meno 4) e le ragioni (anche le commissioni che devono dare un parere si sono espresse finora solo negativamente, ma sono state ignorate). Sarebbe grave che venisse stracciato anche l’accordo del 15 settembre fra il ministro e le regioni. Ma in questi mesi se ne vedono delle belle…

13 ottobre 05:

approvazione della riforma delle superiori, che contiene un allegato con alcune modifiche delle Indicazioni nazionali precedentemente approvate per le medie. Come si vede, nella parte del programma che riguarda la geologia si parla di coevoluzione di geosfera e biosfera e di Darwin. Non si parla di evoluzione biologica. Stranamente si vuole nascondere che le rocce si modificano con meccanismi ben diversi rispetto agli esseri viventi. Nei documenti pubblicati il 17 ottobre si vedono notevoli miglioramenti, rispetto alla versione dello scorso maggio, per quanto riguarda l’evoluzione e l’evoluzione umana nei programmi delle superiori. Almeno qui sembra di vedere gli effetti della commissione Darwin; oppure semplicemente

18 ottobre 05

Viene pubblicata nel sito del MIUR, con gli allegati (fra cui l’allegato F che cita Darwin nel programma di scienze (geologia) della III media), la legge di riforma delle superiori. Sono evidenti negli OSA delle superiori i notevoli miglioramenti nella parte che riguarda l’evoluzione e anche l’evoluzione umana, del tutto assente nelle versioni precedenti degli OSA di scienze del secondo ciclo.

21 ottobre 05:

Dato che nessun quotidiano sembra abbia ancora la notizia del ritorno dell’evoluzione (anche se non proprio quella biologica) e di Darwin (anche se nella parte di programma che riguarda la geologia) nei programmi scolastici della III media, il responsabile dei programmi del ministero (Criscuoli) scrive a La Repubblica per far notare che il 17 avevano scritto, sbagliando, che non c’erano ancora novità. Conferma comunque che, nonostante le promesse e la relazione della commissione, ci sono modifiche solo per la III media e non indica ulteriori modifiche in vista. Secondo loro le tre righe in più nel programma di geologia della III media sono quindi più che sufficienti. Ecco un raro caso in cui il governo nella conferenza stampa non informa su tutto quello che ha fatto. C’è forse qualcosa da nascondere alle domande insidiose dei giornalisti? Perché i giornalisti non hanno chiesto informazioni sull’articolo 26 che riporta l’evoluzione a scuola?

29 ottobre 05:

Articolo sconcertante di T.Pievani su Micromega (L’affare Darwin/Moratti) in risposta ad una lettera di Bertagna che, protestando per un precedente articolo di Pievani, si offre anche di scrivere la storia dell’eliminazione di Darwin dai programmi scolastici. L’articolo di Pievani dimostra che purtroppo ci sono due diverse versioni del documento della commissione Darwin coordinata dalla Montalcini; ciò suscita il forte dubbio che il ministero abbia censurato (in un colpo solo e senza interpellarli) ben quattro consulenti, fra cui un paio di premi Nobel. Povera Italia! Se fosse dimostrata la modifica del documento, sarebbe anche ben difficile far credere che l’eliminazione di Darwin dai programmi delle medie sia frutto di un errore, come qualcuno sostiene. Sarebbe stata invece la scelta di qualcuno che non rispetta nemmeno un documento firmato da 2 premi Nobel. Speriamo che non si debba fornire la scorta ai membri della commissione …

16 novembre 05:

Secondo quanto annunciato oggi da Lerner in una trasmissione televisiva sul dibattito sull’evoluzione, si attende addirittura una lettera del ministro Buttiglione; sarebbe una terza censura che rischia di mettere in moto addirittura un’altra reazione antievoluzionista, nonostante sia stato assolutamente inadeguato il risultato della protesta di una anno fa di decine di migliaia di scienziati e cittadini; infatti è oggi evidente che non solo è stata censurata la relazione della commissione dei Nobel, ma sono state accolte anche ben poche delle raccomandazioni comunque presenti anche nella versione censurata (sarebbe interessante sapere chi al ministero, ben prima di Buttiglione, ha giudicato insufficiente la censura!). Proprio nei giorni scorsi (L’Avvenire del 4/11/05) un teologo gesuita (Ravasi) aveva detto chiaramente che i teologi non devono intervenire nei problemi dell’evoluzione biologica: “D'altra parte, è ovvio che l'evoluzione esiste, non si possono ignorare i risultati della scienza. Le critiche alla teoria evoluzionista non spettano assolutamente ai teologi, è un settore che non li riguarda. Il compito dei teologi e dei credenti è cercare la verità solo attraverso lo spirito».”; non si capisce a quale titolo intervenga quindi, a contestare la commissione Darwin (già contestata) un filosofo non della scienza. Sarebbe giusto quindi fare anche a lui la domanda che Lerner ha fatto al teologo presente nella trasmissione: “non sarebbe il caso che anche la religione venisse insegnata a partire dai 14 anni?” La risposta data a Lerner dal teologo richiederebbe l’insegnamento dell’evoluzione fin dai primi anni delle elementari, ha risposto infatti che i bambini devono poter trovare a scuola qualcuno che sappia dare una risposta alle loro domande; nessuno può dubitare che la posizione nel mondo, propria e della propria specie, sia una fra le prime domande che i bambini si fanno: il primo argomento dei vecchi programmi di religione all’asilo (3 anni) era il seguente “i segni e le esperienze della presenza di Dio nella creazione, nella natura e nelle sue stagioni, nella vita e nelle opere degli uomini”; “Gli stessi programmi attuali della scuola materna fanno riferimento a problemi come “origini della vita e del cosmo … ruolo dell’uomo nell’universo…”; qualcuno può ragionevolmente sostenere che in un mondo come quello attuale si possano dare risposte magari basate sul mito o sulle favole e quindi non universali, non valide per tutte le culture e tutte le religioni? L’articolo di Buttiglione esce il 21/11: Quando la scienza si fa ideologia. Come prevedibile, nel testo ci sono ignoranze ed  errori, come spiegato in data 21/11/05.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 



3. Confronto fra le parti di Scienze/Biologia nei vecchi programmi scolastici e nelle nuove 'Indicazioni nazionali'.

Daniele Formenti

·       Costituzione Italiana: Art. 33. L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento.

·       Theodosius Dobzhansky: "In biologia nulla ha senso se non alla luce dell'evoluzione"

·       Telmo Pievani: "Nulla nel mondo vivente e non vivente può essere compreso appieno se non alla luce dell'evoluzione"

·       Renato Dulbecco: "Incredibile, mi sembra un ritorno a mille anni fa. Non ho mai sentito cose simili negli altri paesi"

 

 

28-4-04: ROMA - Roma, ore 17:12 - da La Repubblica


Scuola, Moratti fa dietro front: Darwin anche alle elementari
Dietro front di Letizia Moratti sull'insegnamento dell'evoluzionismo sin dalle elementari. In una nota il ministero dell'istruzione rende noto che l'apprendimento della teoria di Darwin sarà assicurato sin dalle elementari. Il ministro Moratti ha inoltre nominato una Commissione presieduta dal premio Nobel Rita Levi Montalcini che lavorerà per dare precise indicazioni in merito. Nei giorni scorsi era partita una vasta mobilitazione popolare a favore del ripristino del darwinismo nei programmi scolastici delle elementari. Un appello di Repubblica.it in proposito ha raccolto oltre 47 mila firme

[.... Darwin e i dinosauri potranno riprendere il loro posto fra i banchi ... anche questo secondo tentativo di censurare i libri scolastici non ha avuto successo ... e speriamo che ritornino fra i banchi delle elementari anche "il metodo scientifico", i riferimenti ai "progressi che si sono verificati proprio in conseguenza dell'accertata inadeguatezza di spiegazioni date in precedenza sulla base di conoscenze e tecniche di indagine più limitate" (nella scuola primaria) e il "controllo sull'attendibilità delle fonti di informazione" (nella scuola secondaria di I grado). Sarebbero consigli utili per tutti]

E' giusto dire che il ministro ha fatto dietrofront? Confrontiamo le due dichiarazioni ufficiali e un'intervista.


Nel comunicato del ministero del 28/4 si legge: «Non corrisponde assolutamente a verità che il Ministero abbia escluso dall'insegnamento nella scuola primaria di primo e secondo grado le teorie evoluzionistiche». La frase del comunicato è (intenzionalmente?)  'sbagliata ma corretta' .... dato che di teorie evoluzionistiche MAI si accennava nei programmi precedenti delle materne e delle elementari, per cui nessuna esclusione era possibile e nessuno se ne poteva dolere. Se invece si fa correttamente riferimento alla SCUOLA MEDIA (=secondaria di primo grado) e all'EVOLUZIONE (e NON alla teoria che spiega l'evoluzione!) la risposta scritta del Ministro del 16/4 all'interrogazione parlamentare n. 4-06468 del 25/3 giustificava invece proprio l'esclusione (intenzionale e pure motivata!) dell'EVOLUZIONE dalla SCUOLA MEDIA poi negata il 29/4 (gli esperti del ministero fanno dire al ministro che la parola 'evoluzione' era stata eliminata per 'bloccare' ... gli autori dei testi delle medie, che ... non riuscivano a trattenersi dal parlare anche di Darwin e di evoluzione umana ...). Insomma si ammetteva il tentativo di 'condizionare' l'insegnamento della scienza agendo sui libri di testo. Viene così anche riconfermata una dichiarazione del Direttore generale degli ordinamenti scolastici (Repubblica 8-3-04: "Si è pensato che a 10-13 anni gli studenti sono troppo giovani per affrontare una materia, così complicata"). Una difesa dell'eliminazione dell'evoluzione dai programmi delle medie sembra sia arrivata anche dallo stesso dirigente del ministero poche ore prima che il ministro informasse del dietrofront; questo sarebbe avvenuto in una tavola rotonda a Milano il 28/4 e si racconta che, difendendo a spada tratta l'abolizione dello studio dell'evoluzione, abbia anche avuto parole molto poco gentili verso i firmatari degli appelli ... purtroppo per lui questo sarebbe avvenuto poco prima che il ministro desse ragione a loro e torto a lui.
Bisogna quindi, in attesa che il problema si risolva definitivamente, apprezzare il fatto che il ministro, confrontata  "l'attendibilità delle fonti di informazione" abbia fatto una scelta coraggiosa: ha capito che di evoluzione, ma magari anche di Darwin e della teoria dell'evoluzione, occorreva invece parlare già nella scuola elementare, ribaltando l'impostazione dei suoi dirigenti e della commissione ministriale, che prevedeva a questo proposito solo miti e favole fino alle medie, come si legge anche nelle interviste
Non sono certo i firmatari degli appelli a doversi preoccupare di questo dietrofront malamente mimetizzato come equivoco; un dietrofront inevitabile (dato che siamo in competizione con paesi economicamente e culturalmente sviluppati dove nessuno si sognerebbe di rinunciare alle conquiste culturali del '900) ma anche coraggioso, che sicuramente faciliterà il lavoro della commissione, permettendo di abbassare l'età in cui si inizia a fornire gli strumenti per sviluppare un pensiero critico, ad utilizzare il metodo scientifico, e a capire meglio gli esseri viventi che sono quotidianamene attorno a noi (certamente almeno quando siamo a tavola). Per ora comunque valgono ancora le Indicazioni Nazionali approvate e utilizzate dagli editori come traccia per i libri scolastici per l'anno prossimo (e che dovrebbero già essere stati adottati). 

LE CRITICHE ALLE INDICAZIONI NAZIONALI


Ma è soprattutto preoccupante scoprire come la legge 53 e i documenti allegati con le Indicazioni Nazionali abbiano ricevuto critiche (censurate=non riportate in alcun articolo di quotidiano) anche da parte di un organo tecnico del ministero istituzionalmente incaricato di dare una valutazione a qualsiasi riforma: il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) ha emesso infatti almeno due pareri, il 17/12/03 (Pronuncia del Cnpi, assunta in data 17 dicembre 2003, sullo schema di decreto legislativo concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclodell'istruzione, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53 ) e più recentemente il 15/7/04 (Parere del CNPI sulle Indicazioni nazionali). Nel documento più recente vengono esposte critiche sia al metodo (ben poco rispettoso delle diverse impostazioni culturali: Il COSMAT manifesta preoccupazione riguardo al fatto che, la Commissione che ha prodotto le Indicazioni, non sia mai stata ufficializzata, tanto da rendere difficile l’interlocuzione con la stessa del mondo della scuola, della cultura e dei soggetti comunque interessati),  che alla carenza nella documentazione inviata, che al rispetto dei tempi e delle procedure previste, tanto che viene addirittura chiaramente detto che "la scelta del Ministro di allegare le Indicazioni Nazionali al Decreto Legislativo 59/2004 quale assetto pedagogico, didattico e organizzativo di riferimento da adottare in “via transitoria”, non prevista dalla Legge 53/2003, “fino all’emanazione delle norme regolamentari di cui all’art.8 del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 (cfr. D.L.vo 59/2004 art.12 comma2), costituisca un’evidente forzatura della normativa vigente e -fatto non scondario- risulti elemento di confusione per le scuole. Tali considerazioni fanno ravvisare al COSMAT l’opportunità di una sospensione delle Indicazioni, in attesa delle norme regolamentari previste dall’art.7 della Legge 53/2003)". Appare chiaro che il CNPI consideri anomalo che le Indicazioni Nazionali siano da applicare prima che sia finito l'iter di valutazione previsto. 
Un giudizio critico (e pure inviti ad un miglior rispetto per la lingua italiana) era presente anche nel parere espresso dal Comitato Nazionale Universitario (anche questo un organo tecnico di valutazione del Ministero) il 29/4/03. 
Critici e propositivi commenti si leggono anche nel "Libro Bianco" del Forum delle associazioni disciplinari della scuola (novembre 2003 ). Altri suggerimenti sono stati inviati al ministro nel 2004 per la parte che riguarda la storia (si  raccomandava, inutilmente, anche di passare alle scienze la tematica che riguarda la preistoria e l'origine dell'uomo). Altre critiche sui programmi di storia (I nuovi programmi di storia: una minaccia per la formazione storica e critica dei cittadini) sono arrivate il 24 giugno 2004 da un convegno di storici universitari, dove fra l'altro si tocca anche il problema dell'evoluzione umana (si dice "comparsa dell’uomo" invece di "ominazione"). Una lettera (15/4/2004) del Coordinamento del Forum delle Associazioni disciplinari della scuola contesta le modalità di consultazione delle associazioni disciplinari (sono 15 e non 65 come dichiarato dal ministro) e chiarisce che le associazioni disciplinari avevano da tempo sollevato, inascoltate, il tema dell'assenza della teoria dell'evoluzione dalle "Indicazioni": "E' poi falso che "sull'evoluzionismo non era stato mosso alcun rilievo"; nel parere inviato dall'Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali si legge appunto un richiamo all'assenza di questo tema, che "crea sospetti", e l'argomento è ripreso nell'introduzione generale al "Libro bianco".

Premessa:
Nell'editoriale del numero 16 (dicembre 2003) della "Voce scettica", rivista del CICAP Piemonte si legge "La settimana scorsa abbiamo scoperto che ... gli studenti delle scuole medie inferiori italiane saranno accomunati ai loro compagni di alcuni stati americani, dove ormai da anni l’evoluzione o non si insegna o la si insegna come “punto di vista ”alternativo alla creazione". Parte del numero speciale è dedicato proprio al 'risorgere' del creazionismo in Italia.Dopo questo allarme nulla si è mosso, fino a quandonei primi giorni di marzo del 2004, si sono diffuse (a partire dal secondo allarme, lanciato il 4/3 dal sindacato scuola della UIL) voci sempre più preoccupate del fatto che dai nuovi piani di studio delle medie (=Indicazioni nazionali, approvate con un D.L. pubblicato sulla G.U. del 2/3/04), era stata eliminata la teoria dell'evoluzione; un obiettivo che negli USA nessuno immaginerebbe di poter mai raggiungere. Al massimo alcuni gruppi religiosi protestanti integralisti riescono a far affiancare ai fatti dell'evoluzione e alla teoria dell'evoluzione qualche ipotesi diversa (creazionismo o Intelligent Design); spesso solo per breve tempo e solo in alcuni stati del sud;  questo obiettivo sembra sia stato invece completamente raggiunto in Italia, eliminando intenzionalmente una delle colonne su cui si basa la cultura "occidentale", di solito ben protetta e difesa dalle interferenze esterne.

Come verificare se la preoccupazione è esagerata?
Basta confrontare le Indicazioni nazionali della riforma Moratti con i programmi di studio finora in vigore.
I risultati del confronto, presentati qui sotto, sembrano in realtà ipotizzare uno scenario complessivo improbabile e instabile per la parte che riguarda le scienze e in particolare la biologia; e soprattutto peggiore (se davvero si riuscisse ad imporlo - in fondo sono 'programmi minimi', con indicazioni utili per i nuovi libri di testo e per gli esami finali - e ad applicarlo) rispetto a quello che risulta dalle informazioni che circolano sui quotidiani, dove spesso si fa riferimento solo alla scuola media, o solo all'evoluzione o solo all'evoluzione dell'uomo ....
Preoccupante il fatto che per evitare di trasmettere informazioni adeguate per poter discutere sui meccanismi dell'evoluzione (argomenti non espressamente indicati nei programmi precedenti, che citavano solo l'evoluzionesi abolisca addirittura la stessa evoluzionebiologica, dimostrando di non saper distinguere fra fatti (su cui nessuno può seriamente oggi dubitare, come hanno finalmente capito anche i creazionisti USA) e teorie (che si possono discutere, ma che devono avere comunque lo scopo di spiegare i fatti).
Sembra rischioso per il paese prevedere che la scuola non fornisca fin dai primi anni le conoscenze necessarie per poter poi agire e confrontarsi con gli altri paesi in settori  strategici per lo sviluppo della ricerca, della scienza e dell'economia nei prossimi decenni.

I nuovi programmi didattici si trovano allegati al DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59 (Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53) e sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2 marzo 2004 - Suppl. Ord. n. 31.
Negli allegati A, B e C ci sono le 'Indicazioni Nazionali' (corrispondenti ai precedenti programmi, come ha chiarito solo a metà maggio 2004 un alto funzionario del ministero) per la scuola dell'infanzia, la scuola primaria (=scuola elementare attuale), e la scuola secondaria di I grado (=scuola media attuale). Si stanno preparando le IN per le scuole superiori, per le quali si prevede un'ampia riorganizzazione dei curricula.
Queste Indicazioni erano state valutate (e in parte criticate) dal CUN con un parere che si puo' leggere al punto 2.8 del verbale della riunione del 29/30-4-03 (Parere generale in merito ai documenti di lavoro riguardanti la Scuola dell'Infanzia e quella del Primo Ciclo di Istruzione proposti dal Ministro MORATTI). Fra le critiche alcune riguardano il metodo scientifico (Per quanto riguarda le scienze, gli argomenti appaiono schematici, ma con ambigue approssimazioni; .... non si fa alcun cenno all'acquisizione della capacità di gestire e comprendere esperimenti pratici, che è alla base del metodo scientifico). Non è noto se queste valutazioni del CUN abbiano indotto a modificare il testo iniziale. Altre critiche importanti sono venute dall'organo stesso di valutazione del Ministero, il CNPI, come detto sopra.
Nella tabella sottostante possono essere visualizzati e confrontati nella loro interezza (seguendo i link) i vecchi programmi e le nuove Indicazioni Nazionali per i diversi cicli (escludendo le scuole superiori, per le quali si sta ancora lavorando).
 
 

Confronto fra vecchi programmi scolastici e nuove indicazioni nazionali

Vecchi programmi (completi)

Testo della legge con le Indicazioni Nazionali del 2004 in allegato

NB: Il sito indicato è stato smontato e si ritrova ora come RIFORMA DELLA SCUOLA DEL 2003

Parti specifiche (dei soli "obiettivi di apprendimento") che riguardano le Scienze nei tre cicli

Sc.materna

Allegato A: Sc.dell'Infanzia

Sc.elementare

Allegato B: Sc.primaria

Sc.media

Allegato C: Sc Secondaria di 1° grado


 

Per chi invece ha fretta (e si fida della selezione effettuata) nella tabella sottostante sono evidenziate solo le frasi che nei testi indicati 
sopra fanno riferimento all'evoluzione o ad aspetti correlati (o contrapposti...). 
Mai si parlava, nemmeno prima, di teoria dell'evoluzione (forse non è chiara la differenza...) .
NB: Notare però soprattutto la clamorosa scomparsa dei riferimenti al metodo scientifico

Ci si potrebbe chiedere se quali fossero gli obiettivi di chi ha deciso che non si parlasse più alle elementari dei “progressi che si sono verificati proprio in conseguenza dell'accertata inadeguatezza di spiegazioni date in precedenza sulla base di conoscenze e tecniche di indagini più limitate”. Era una frase da migliorare, non da eliminare e soprattutto non da sostituire con l’invito ad “apprezzare il patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale ereditato dal fanciullo”.

 

Programmi attuali

Indicazioni nazionali

(Questa tabella di confronto è stata pubblicata a pag. 6 e 7 del Foglio del 3/4/04, che contiene anche un interessante articolo di S.J.Gould)

Sc.Materna 


=Scuola
dell'Infanzia

... inserire la originaria curiosità del bambino in un positivo clima di esplorazione e di ricerca, nel quale si attivino confrontando situazioni, ponendo problemi, costruendo ipotesi, elaborando e confrontando schemi di spiegazione - adeguate strategie di pensiero. L'insegnante, attraverso una regia equilibrata ed attenta, capace anche di interpretare e valorizzare i cosiddetti «errori», guiderà il bambino a prendere coscienza di sé e delle proprie risorse, ad adattarsi creativamente alla realtà ed a conoscerla, controllarla e modificarla per iniziare a costruire, così, la propria storia personale all'interno del contesto in cui vive


... la prima formazione di atteggiamenti e di abilità di tipo scientifico
... scoperta e prima sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale e artificiale, che ha come sistemi simbolici di riferimento tutti i domini della conoscenza scientifica
...  Potenziando e disciplinando quei tratti - come la curiosità, la spinta ad esplorare e capire, il gusto della scoperta, la motivazione a mettere alla prova il pensiero - che già a tre anni caratterizzano nella maggioranza dei casi il comportamento dei bambini

- ...orientare e guidare la naturale curiosità in percorsi via via più ordinati ed organizzati di esplorazione e ricerca


- In relazione alla maturazione dell’identità personale, e in una prospettiva che ne integri tutti gli aspetti (biologici, psichici, motori, intellettuali, sociali, morali e religiosi),  essa si premura che i bambini acquisiscano atteggiamenti di sicurezza, di stima di sé, di fiducia nelle proprie capacità, di motivazione al passaggio dalla curiosità alla ricerca

Soffermarsi sul senso della nascita e della morte, delle origini della vita e del cosmo, della malattia e del dolore, del ruolo dell’uomo nell’universo, dell’esistenza di Dio, a partire dalle diverse risposte elaborate e testimoniate in famiglia e nelle comunità di appartenenza.

[NB: Manca qualsiasi termine connesso a scienza, evoluzione, origine  (oltre alla frase citata, che comunque allude alla creazione pur senza citarla)]

Sc.Elementare


= Sc. Primaria

... Si porrà particolare attenzione alle catene alimentari; ai rapporti di predazione e alle difese; all'adattamento all'ambiente per la sopravvivenza, e alla riproduzione.


Si prenderà inoltre in considerazione come i diversi organismi siano adatti ai differenti ambienti, attraverso forme simili o diverse di risposta ai bisogni fondamentali della vita, non solo a livello di strutture e funzioni, ma anche di comportamento.
... L'insegnante guiderà gli alunni all'acquisizione di specifiche tecniche di indagine e mirerà a sviluppare in loro una sempre più chiara consapevolezza dei procedimenti della ricerca scientifica
... riferimenti a progressi che si sono verificati proprio in conseguenza dell'accertata inadeguatezza di spiegazioni date in precedenza sulla base di conoscenze e tecniche di indagini più limitate.

- ... aiutando il passaggio dal «sapere comune» al «sapere scientifico», costituisce la condizione  stessa dell’edificio culturale e della sua successiva sempre più approfondita sistemazione ed evoluzione critica


- ... essa favorisce l’acquisizione delle varie modalità espressive di natura artistico-musicale, dell'approccio scientifico e tecnico ...
- ... il passaggio dal «sapere comune» al «sapere scientifico»

- Si può dire che [gli allievi] abbiano maturato non soltanto una «loro» fisica, chimica, geologia, storia, arte ecc. «ingenue», ma che abbiano elaborato anche una «loro» altrettanto «ingenua», ma non per questo meno unitaria, organica e significativa visione del mondo e della vita. La Scuola Primaria si propone, anzitutto, di apprezzare questo patrimonio conoscitivo, valoriale e comportamentale ereditato dal fanciullo, e  di dedicare particolare attenzione alla sua considerazione, esplorazione e discussione comune.

- Organismi degli animali superiori con particolare riferimento all'uomo.
- Cambiamenti degli organismi: ciclo vitale di una pianta e di un animale.
- Riconoscere le strutture fondamentali degli animali ed in particolare dell'uomo. 
- Descrivere il ciclo vitale di una pianta, di un animale,  dell'uomo
- I bisogni dell’uomo e le forme di utilizzo dell’ambiente.- Gli interventi umani che modificano il paesaggio e l’interdipendenza uomo-natura

[NB: Non esistono nell'intero testo termini come 'evoluzione' od 'origine' nelle parti di scienze]

Sc.Media=Sc.


secondaria
di I livello

- imparare a conoscere le strutture e i meccanismi di funzionamento della natura, considerati nelle dimensioni spaziale e temporale;


- individuare le strette interazioni fra mondo fisico, mondo biologico e comunità umane;
- conseguire capacità che permettano un approfondimento autonomo di conoscenze scientifiche e un controllo sull'attendibilità delle fonti di informazione;
Evoluzione della Terra: Movimenti della crosta, orogenesi: processi di erosione e sedimentazione: rilievi in natura e semplici esperimenti esplicativi. Comparsa della vita sulla Terra. I fossili. Il tempo Geologico.
- Struttura, funzione ed evoluzione dei viventi
Origine ed evoluzione biologica e culturale della specie umana

- Animali vertebrati ed invertebrati


- Sistemi e apparati del corpo umano: apparato motorio, sistema circolatorio, apparato respiratorio.
- Ecosistema terra; ambiente terrestre e marino.
- Ecosistemi locali: fattori e condizioni del loro equilibrio.
- Concetti di habitat, popolazione, catena e rete alimentare
- Identificare in termini essenziali i rapporti tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti.
- Raccogliere informazioni sulle catene alimentari in ambienti noti.
- Collegare le caratteristiche dell’organismo di animali e piante con le condizioni e le caratteristiche ambientali
- Confrontare i cicli riproduttivi di piante, e animali invertebrati e vertebrati.
Il sole e il sistema solare: dalle osservazioni degli antichi alle ipotesi della scienza contemporanea.
[NB:Non è chiaro se Copernico e Galileo rientrino fra gli antichi o fra i contemporanei.... se fosse considerato contemporaneo, anche la Chiesa cattolica ha riconosciuto che quella copernicana è qualcosa di ben "più che un'ipotesi"; ... non si potrebbe essere più 'audaci'?]

[NB: Non esistono nelle parti di scienze termini come 'evoluzione' od 'origine' (eccetto 'origine delle rocce'). 

Che cosa scompare dei diversi cicli?
Sembra che i temi che riguardano l'origine e l'evoluzione degli esseri viventi, l'adattamento all'ambiente, oggi forse accennati anche nella scuola materna (sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale) e nella scuola elementare (dove si parla di adattamento all'ambiente), siano completamente scomparsi in tutti i cicli scolastici. Rimane un accenno alle 'origini' ma solo nella scuola materna, e in un contesto di rispetto per le conoscenze familiari e per le credenze religiose. Scompare inoltre qualcos'altro di ben più importante e si aggiungono apprezzamenti insoliti.
Nuovo, nei programmi futuri delle materne, è che venga infatti sottolineato il rispetto che la scuola deve avere verso le conoscenze tradizionali ed 'ereditate' degli alunni.
Scompaiono, in tutti i cicli, i riferimenti oggi abbastanza frequenti al metodo scientificoalla ricerca scientifica (per le elementari si parlava di far acquisire la "consapevolezza dei procedimenti della ricerca scientifica" o si inducevano gli alunni 'addirittura' a sospettare la "inadeguatezza di spiegazioni date in precedenza sulla base di conoscenze e tecniche di indagini più limitate"....), mentre alle medie si invitava al controllo sull'attendibilità delle fonti di informazione.
Tutto questo viene non solo eliminato, tanto è vero che è sostituito dall'invito a valorizzare nelle elementari la "... ingenua ma ... unitaria, organica e significativa  ... visione del mondo e della vita ... ereditata dal fanciullo ...", a cui bisogna dedicare particolare attenzione. Giusto il contrario del metodo scientifico ...giusto il contrario di quello che sarebbe necessario dopo un secolo in cui si sono accumulate (e utilizzate con successo) conoscenze scientifiche che hanno cambiato la vita di tutti ma che di solito non sono comprese.

Eliminato il metodo scientifico è inevitabile (come ammette il presidente degli insegnanti di scienze dell'ANISN, V.Terreni) che scompaia anche la conoscenza della ricostruzione storica e unitaria dei processi di sviluppo dell'universo e degli esseri viventi, faticosamente costruita nell'ultimo secolo e mezzo anche grazie a chi, magari come Galileo, a suo rischio e pericolo (almeno fino a un certo punto...) non si accontentava delle "ingenue e organiche spiegazioni ereditate".
Qualcosa di molto importante sembra quindi si sia smarrito nel passaggio dai vecchi programmi alle nuove 'indicazioni nazionali'.... ma in realtà la parte più interessante la si ritrova trasferita con una ben diversa impostazione ad un'altra materia, come si vede qui sotto nel confronto fra vecchi e nuovi programmi di religione, nei quali l'insegnamento della creazione ha acquisito ora un ampio spazio, nonostante le informazioni siano limitate a qualche paragrafo e non ci siano grosse novità negli ultimi millenni, a tutte le età; e questo sembra avvenire nonostante che, in un'intervista a Repubblica del 27/3, anche un dirigente dell'associazione degli insegnanti cattolici sostenga che culturalmente la scelta di eliminare lo studio dell'evoluzione biologica "non stia in piedi" ....
Viene quindi anche da loro, oltre che dagli scienziati e dai 47000 che hanno firmato il loro appello, un caldo invito a eliminare dal curriculum obbligatorio per tutti questa impostazione prelamarckiana che si è cercato di inserire nei programmi didattici, adeguandosi (magari anche obtorto collo, come a suo tempo dovette fare Galileo) all'opinione dei saggi attuali. Ai posteri spetterà un'eventuale riabilitazione.

Quali sono le giustificazioni?
Le giustificazioni sono esposte in alcune interviste, al dott.Criscuoli del ministero (8/3) e al prof.Bertagna (12/3, 21/4, 23/4, 25/4), e nella rivelatrice risposta del ministro il 16/4 ad un'interrogazione scritta. Si puo' leggere, fra l'altro:

Questo secondo tentativo di censurare i libri scolastici (scegliendo una via più nascosta, questa volta) sembrava ormai avesse raggiunto il suo obiettivo, ma è stato per fortuna bloccato. Il primo, con un percorso tutto in ambito parlamentare, era più visibile ed è stato fermato quasi subito, nonostante l'inspiegabile sostegno preventivo del governo garantito dal sottosegretario il 16/10/02, anche grazie al deciso intervento del ministro Buttiglione (che disse semplicemente "queste cose le facevano Stalin e Hitler"). Essendo documentabile che solo Stalin finora aveva abolito per scelta politica il neodarwinismo, si sarebbe dovuta sentire una dichiarazione simile già prima del 28/4.

Chi ci aveva provato prima?
Pur considerando le evidenti differenze fra le due situazioni, dato che in Italia si intendeva agire 'solo' sul percorso formativo e che in Unione Sovietica comunque non dubitavano dell'evoluzione ma solo del mendelismo, può essere utile ricordare che in Unione Sovietica negli anni '40, durante lo stalinismo, il governo decise che si doveva fare a meno di una delle scoperte fondamentali della biologia postdarwiniana, la genetica mendeliana; il governo 'obbligò' a seguire quindi le idee di Lysenko, un genetista promosso da Stalin a ministro dell'agricoltura per le sue idee lamarckiane (le ipotesi dell'evoluzionista Lamarck si dimostrarono errate rispetto a quelle di Darwin e quindi superate e non più utilizzabili in biologia), alternative rispetto al neodawinismo accettato dalla scienza occidentale e da quella sovietica fino a quel momento.
I genetisti neodarwiniani furono emarginati, vennero uccisi o scomparvero. I risultati furono fallimentari e non solo la scienza ma anche l'economia sovietica subirono pesanti danni e ritardi, fino a quando nel 1965 si ritornò a ragionare; attualmente il principale istituto di genetica a Mosca è dedicato al genetista Vavilov, morto di fame in carcere per la sua difesa della genetica mendeliana rispetto alle teorie lamarckiane, dimostrate false da 80 anni, ma che piacevano molto a Stalin.
Ai tempi di Stalin in Unione Sovietica si accontentavano quindi di una visione premendeliana e predarwiniana della biologia, rinunciando 'solo' a circa un secolo di evoluzione culturale. Sembra difficile credere che si voglia rinunciare oggi addirittura a un paio di secoli di evoluzione culturale, ritornando ad una visione prelamarckiana (o addirittura pregalileiana, secondo Dulbecco) del mondo vivente .... anche se questo potrebbe certo migliorare le relazioni con altre culture (cfr il libro di H.Yahia: L’inganno dell’evoluzione) che pure un tempo erano all'avanguardia rispetto alla 'cultura occidentale' anche nel campo delle scienze naturali.

Daniele Formenti



 


 

4. NOTA INFORMATIVA SULLA RIFORMA DEI PROGRAMMI DI RELIGIONE NELLA SCUOLA STATALE
Anche questi programmi sono stati aggiornati. C'è qualche argomento nuovo o molto ampliato?

 

I programmi di religione fino al 2004

Scuole

Progr.
completi

Qui sono riportate solo le frasi che riguardano evoluzione, origine, vita, natura, uomo, creazione negli obiettivi di apprendimento attuali (concordati con il governo nel 1986)

Sc.dell'Infanzia

Progr

i segni e le esperienze della presenza di Dio nella creazione, nella natura e nelle sue stagioni, nella vita e nelle opere degli uomini; 


[NB: Mancano termini simili a scienza, evoluzione, origine, creazione (oltre alle frasi citate)]

Sc.elementare

Progr

- cogliere la dimensione religiosa nell'esistenza e nella storia, in particolare a riguardo dei grandi perché della vita, e conoscere le risposte che offre il cristianesimo; 


- accostarsi alla natura e alla vita come dono di Dio da accogliere e custodire con rispetto e responsabilità; 
- maturare atteggiamenti di attenzione, di stupore, di domanda, di fronte alla realtà percepita nel suo significato più profondo; 
- Gesù Cristo rivela il volto di Dio creatore e padre universale dal quale la vita e ogni cosa traggono origine, senso e speranza.
[NB: Mancano termini simili a scienza, evoluzione, origine, creazione (oltre alle frasi citate)]

Sc.media

Progr

[NB: Mancano termini simili a scienza, evoluzione, origine, creazione]

Sc.superiore

Progr

- I tratti fondamentali del mistero di Dio nella rivelazione dell'Antico e del Nuovo Testamento:Creatore e Salvatore. 


- I grandi interrogativi dell'uomo che suscitano la domanda religiosa: il senso della vita e della morte, dell'amore, della sofferenza, della fatica, del futuro. 
Nel triennio:
-Il problema di Dio: la ricerca dell'uomo, la «via» delle religioni, le questioni del rapporto fede-ragione, fede-scienza, fede-cultura
[NB: Mancano termini simili a evoluzione, origine, scienza, creazione (oltre alle frasi citate)]

Gli OSA (obiettivi specifici di apprendimento) concordati il 23 ottobre 2003 fra il card.Ruini e il ministro Moratti sono stati  approvati a fine marzo 2004 dal governo (DPR 122 del 30/3/04, pubblicato sulla GU 109 dell'11 maggio 2004). Qui si possono consultare e confermano il notevole impegno per l'insegnamento della creazione all'interno dei programmi di religione, come si vede nei documenti completi di fonte CEI linkati qui sotto. 

Programmi di religione dal 2004

[Dai siti IRC della CEI, di Palermo e  Bologna]

NB: i link sottostanti sono invece da correggere a causa di modifiche degli indirizzi web

Il Documento conclusivo sperimentazione riforma IRC contiene i diversi elementi

 (Obiettivi di apprendimento=OSA; da utilizzare per un confronto omogeneo con i testi precedenti al 2004).

Cicli

PAGINE LINKATE IN QUESTA COLONNA SONO STATE SPOSTATE/ELIMINATE

Quelle ritrovate sono in grassetto

 

Qui ci sono solo le frasi che riguardano evoluzione, origine, vita, natura, uomo, creazione. Sono riferiti generalmente al primo dei 5 (3 nella Sc.Infanzia) percorsi didattici progettati; questo percorso ha titoli come 'i grandi perchè della vita' o 'il mistero della vita'.

Sc.dell'Infanzia

Documento Conclusivo

Il mondo del bambino, la vita e il suo mistero

Strumento Attuativo

3 anni: 1) Lo stupore di fronte alla natura fa scoprire che il mondo è dono e apre alla concezione cristiana di Dio Creatore e Padre.


5 anni: 1) Il valore delle cose create sviluppa atteggiamenti di ringraziamento e di lode che i cristiani rivolgono a Dio Creatore e Padre.

+ obiettivi di apprendimento 

(concordati con il governo)

 

Osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore 


uno dei 3 obiettivi didattici previsti in 3 anni; se il carico didattico è equamente diviso nei 3 anni per i 3 obiettivi ..... un anno sarà dedicato a fornire chiavi interpretative non scientifiche della natura, che rimarranno nel tempo]

Sc.primaria

Documento Conclusivo

... nel confronto con i grandi perché della vita, con le risposte offerte ad essi dalle religioni


... I grandi perché della vita aprono alla scoperta di Dio

Strumento attuativo

I grandi perché della vita aprono alla scoperta di Dio ...


Le origini del mondo e dell'uomo: primo approccio al rapporto scienza e religione.
La risposta cristiana ai grandi perché della vita.

matrici progettuali


1- I grandi perchè della vita

6/7 anni: Cosa vedo intorno a me? Chi sono io? Da dove viene la vita?


L'osservazione attenta dell'ambiente circostante stimola la naturale curiosità del bambino: le forme e i colori della natura, ...
.... meraviglia per l'ambiente circostante, per gli esseri viventi e per il proprio corpo
La Bibbia dice che il Dio di Gesù è Creatore e Padre e la creazione è il dono di Dio per tutti



7/9 anniDa dove viene l'universo? Chi siamo noi? Dove andiamo? L'alunno si pone i primi interrogativi sulla sua esistenza e sull'origine dell'universo. L'uomo si è sempre posto domande sull'origine del mondo.
I cristiani trovano nella Bibbia, scritta con l'uso di diversi generi letterari la risposta ai grandi perché della vita. Essi scoprono che il mondo è creato da Dio
La Bibbia insegna che Dio ha creato l'universo e ha creato l'uomo a sua immagine e somiglianza


9/11 anni

+ obiettivi di apprendimento 

(concordati con il governo)

CLASSE I: - Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini. (Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre)


CLASSE II/III: L'origine del mondo e dell'uomo nel cristianesimo e nelle altre religioni.
CLASSE IV/V: Evidenziare la risposta della Bibbia alle domande di senso dell'uomo e confrontarla con quella delle principali religioni.

Sc.media

Documento Conclusivo

... nel confronto con i grandi perché della vita, con le risposte offerte ad essi dalle religioni

Strumento Attuativo

Ogni uomo, da sempre e percorrendo vie diverse, interroga la vita per scoprirne il senso.

matrici progettuali

1. I grandi perché della vita

... offrire ai ragazzi modelli di uomini che hanno avvertito il bisogno di interrogarsi e di dare risposte anche in mancanza di un supporto scientifico e tecnologico


- la verità della Bibbia: differenza tra verità di fede e verità scientifica;

+ obiettivi di apprendimento

(concordati con il ministro
il 26/5/04)

CLASSE I e II: - Riconoscere i principali fattori del cammino ecumenico e l'impegno delle Chiese e comunità cristiane per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato


CLASSE III: · Confrontare spiegazioni religiose e scientifiche del mondo e della vita

Sc.superiore

(testi sperimentali)

 

 

Documento Conclusivo

 

Strumento Attuativo

Rapporto tra fede, scienza e sviluppo tecnologico

Ecologia e responsabilità dei credenti di fronte al creato

matrici progettuali


1 - Il mistero della vita

Rapporto tra fede, scienza e sviluppo tecnologico


La modernità è caratterizzata da un crescente sviluppo scientifico e tecnologico. Alla scienza e alla tecnica l'uomo si rivolge sempre più spesso per le sue esigenze di vita quotidiana. Tuttavia non tutte le sue aspirazioni e le sue domande trovano risposta in esse. In alcuni casi anzi le conquiste scientifiche e tecnologiche creano problemi inediti
Lo sviluppo della scienza e della tecnica sta alla base del progresso e del benessere della civiltà moderna. Tuttavia il rapporto tra fede e scienza, per motivi diversi, è stato a volte difficile, come è possibile constatare in alcuni momenti storici (Cfr. il caso Galileo, l'Illuminismo, il Positivismo, il Modernismo). 
Di fronte alle conquiste del progresso il cristiano vede il compimento di una vocazione dell'uomo chiamato da Dio a dominare il creato
non tutto ciò che è scientificamente e tecnologicamente possibile è anche moralmente buono
La scienza e la tecnica non sono in contrasto o in alternativa con la fede cristiana.
La scienza può spiegare molti misteri della vita e del mondo; la tecnica può produrre strumenti per rendere l'esistenza sempre più umana
il cristiano valuta positivamente e accoglie come dono e conquista dell'ingegno umano ciò che la scienza e la tecnica possono offrire per una vita umana più autentica e dignitosa
Da sempre l'uomo si interroga di fronte alla morte, si ribella a essa e cerca di darsi risposte religiose o filosofiche. L'uomo moderno cerca in tutti i modi di esorcizzare la morte, a volte usando tutti i mezzi delle tecnologie avanzate per prolungare la vita

 

+ Obiettivi di apprendimento

(firmati il 13/10/05)

Origine e fine dell’uomo secondo la religione cristiana

L’uomo e la ricerca della verità: l’incontro tra filosofia e teologia, tra scienza e fede

La persona umana fra le novità tecnico-scientifiche e le ricorrenti domande di senso

Come si vede, anche questi programmi sono MOLTO cambiati, e in futuro tutte le 'origini' (che è qui evidente a chiunque che PRIMA NON C’ERANO) saranno spiegate ripetutamente ed esclusivamente lungo questo percorso didattico con un impostazione che sembrerebbe ... molto  'creazionista' .... Questo avverrà però solo per chi si avvale dell'IRC; gli altri (per quanto riguarda "il senso delle origini della vita e del cosmo, ... del ruolo dell’uomo nell’universo, ...") rimarranno fino alla scuola superiore con le "diverse risposte elaborate e testimoniate in famiglia e nelle comunità di appartenenza" riproposte loro nel curriculum obbligatorio nella scuola dell'infanzia

Mi hanno fatto presente che in questo contesto 'creazione' deve essere considerato un termine teologico-filosofico e quindi non dovrebbe suggerire che un essere vivente possa comparire all'improvviso (di 'generazione spontanea' ormai non si parla più da secoli). Si potrebbe accettare che in ambito religioso 'creazione'  abbia un significato completamente diverso ... da quello che molti, per ignoranza, gli attribuiscono. Non si capisce però né come potrebbe costituire oggi una valida alternativa alla spiegazioni delle origini (dell'universo, della vita, delle formiche e dell'uomo) né come si possa ipotizzare di poter proporre, soprattutto in età giovanile, un qualsiasi confronto con le spiegazioni scientifiche.(che fra l’altro non vengono date, se non in minima parte, in III media e in modo un po’ approfondito  poi solo alle superiori!)



E' importante a questo proposito ricordare che le posizioni della Chiesa sull'evoluzione biologica sembravano precisate nel messaggio inviato dal Papa il 22 ottobre 1996 alla Pontificia Accademia delle Scienza, per la sessione plenaria dedicata a "L’origine e la prima evoluzione della vita"; il messaggio papale è un passo avanti rispetto all'enciclica del 1950 ("Humani generis") di Pio XII e ad un testo del 1983 del Card.Siri, mentre concordano con quanto presentato in un recente articolo scritto da mons.Facchini sull'Avvenire, il giornale dei vescovi italiani; il prof.Facchini è un esperto di teologia ma anche un profondo conoscitore, come professore ordinario di Antropologia nell'Università italiana, dei dati oggettivi sull'origine e l'evoluzione dell'universo, della vita e dell'uomo; ecco alcune frasi dall'articolo:

·"La conciliabilità della teoria evolutiva con la visione della fede cristiana viene ammessa in campo teologico"

·"L'evoluzione biologica appartiene alla storia della vita, come l'evoluzione cosmica costituisce la storia dell'universo. La dimensione evolutiva è una caratteristica della «stoffa» dell'universo. Quello che siamo e quello che vediamo intorno a noi suppone un passato molto diverso. Come tutti gli eventi storici l'evoluzione può essere provata con i documenti che possono attestarlaLa teoria evolutiva rappresenta la spiegazione più plausibile dei numerosi fossili venuti alla luce ed è coerente con i dati offerti dalla biologia moderna, così da diventarne una chiave interpretativa. L'ha riconosciuto anche Giovanni Paolo II nel messaggio inviato nel 1996 alla Pontificia Accademia delle Scienze.Di fronte ad alcune questioni ancora aperte nel campo della scienza non ha senso chiedere soccorso alla Bibbia, come fanno quelli che si appellano al racconto della creazione, qualificandolo come «creazionismo scientifico» e pretendendo che venga esposto come teoria scientifica nelle scuole. È la posizione dei fondamentalisti americani che non riconoscono il valore della ragione e della scienza e fanno un pessimo servizio alla religioneIl fatto diventerebbe più grave se si mescolasse con la politica.
C'è chi vuole importare nel nostro Paese queste posizioni, creando soltanto confusione nel campo della scienza, della religione e della politica. Il dibattito sulla evoluzione deve svolgersi nelle sedi scientifiche e svilupparsi con argomenti scientifici. Le connessioni con altri campi del sapere non vanno ignorate, ma vanno affrontate con le specifiche metodologie. Nella formazione culturale in campo scolastico debbono essere illustrate le coordinate scientifiche del problema, evitando le posizioni dogmatiche e le semplificazioni che talvolta si riscontrano anche fra scienziati, quasi che tutto sia chiaro e definito sul processo evolutivo. Ciò, oltre a non corrispondere alla scienza, non è neppure educativo".

 

Anche uno zoologo, docente universitario, di area cattolica come Lodovico Galleni (contemporaneamente anche docente di Scienza e Teologia nelle scuole di Scienze Religiose, in cui si formano gli insegnanti di religione), nell'articolo sull'Evoluzione (non disponibile in rete) inserito nel Dizionario interdisciplinare di Scienza e Fede pubblicato di recente dalla Urbania University Press e da Città Nuova a cura di Giuseppe Tanzella-Nitti e Alberto Strumia riconosce «l’accettazione ormai definitiva della prospettiva scientifica evolutiva» da parte del pensiero teologico, come viene ricordato in un recente articolo di P.Greco sull'Unità del 24/3/04. Teologi (cattolici) e scienziati (di tutto il mondo) su questo punto non sono oggi in contrasto.

Se questo è il pensiero di autorevoli esperti dell'evoluzione biologica di area cattolica, non può che risultare 'mescolata con la politica' la visione prelamarckiana del mondo vivente sottesa alle nuove 'Indicazioni nazionali', come si intuisce in un'intervista comparsa sul Foglio.

Si discute invece (ma anche nella scienza, sia chiaro) sui meccanismi. Oggi è assolutamente dimostrato che l'evoluzione umana è stato un percorso molto accidentato, con la comparsa e scomparsa nel passato di specie molto simili all'uomo attuale; per gli scienziati questo viene spiegato come i tentativi e gli errori di un meccanismo in cui interagiscono il caso e la selezione naturale, mentre i teologi avrebbero difficoltà a riconoscere un'intelligenza superiore alla guida di un percorso evolutivo pieno di tanti tentativi falliti. 

 



 
  8.
Il giallo delle due versioni del documento finale della Commissione Darwin

Improvvisamente, il 29/10/05 un articolo di T.Pievani su Micromega (L’affare Darwin/Moratti) cerca di fare luce sull’impossibilità, incontrata anche da Musei ed istituzioni pubbliche, di ottenere dal Ministero una copia del documento finale consegnato il 23/2/05 al ministro Moratti dal presidente della Commissione Darwin. Nell’articolo si dimostra come esistano due versioni del documento, di cui una ammorbidita e censurata. Sembra quindi probabile che nel 2004 qualcuno abbia ritenuto onesto e possibile ammorbidire e censurare senza rischio le opinioni di una commissione che doveva dare indicazioni al governo su una questione fondamentale per l’evoluzione culturale e quindi anche il successo del nostro paese. Nella commissione ci sono anche due premi Nobel. Saranno ancora in Italia o saranno gia’ fuggiti?

Aggiornamenti si trovano nella rassegna stampa
 
 
 
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NOTE INFORMATIVE e suggerimenti PER CHI VUOLE APPROFONDIRE I FATTI DELL'EVOLUZIONE